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1 Abstract La prima parte dell'articolo discute criticamente il concetto ...

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corrette nel confronto con ragazzi di 13 anni, la fascia più alta di età del test). <strong>La</strong><br />

memoria di lavoro verbale risulta in norma considerando la fascia di età della scuola<br />

media (non ci sono dati normativi per l’età di D.). Risulta ancora molto carente<br />

l’ampiezza del lessico, sia nella produzione sia nella comprensione. <strong>La</strong> comprensione<br />

del testo risulta “richiesta d’attenzione” per <strong>il</strong> livello di quinta elementare.<br />

I cambiamenti cognitivi più importanti si sono avuti nell’attenzione, nelle funzioni<br />

esecutive di inibizione e switching, nella memoria di lavoro verbale: proprio su queste<br />

funzioni si è infatti incentrato l’intervento sperimentale nel nostro laboratorio. Ma in<br />

che misura <strong>il</strong> riuscito potenziamento del controllo esecutivo e della memoria di lavoro<br />

verbale hanno permesso a D. di avere un approccio più strategico ad attività cognitive<br />

complesse che implicano ragionamento<br />

Troviamo alcuni segnali da prendere in considerazione per rispondere a questa<br />

domanda. Il primo segnale viene dal sub test della WISC-III “storie figurate”; si<br />

ricorderà che in questo test si richiede di riordinare un insieme di immagini in modo<br />

che la sequenza formi una storia sensata. E’ uno dei subtest della WISC in cui<br />

emergono più chiaramente ab<strong>il</strong>ità di ragionamento: per riordinare correttamente le<br />

immagini è infatti necessario considerare i legami temporali e di causalità tra gli eventi<br />

raffigurati dalle immagini, e verificare la coerenza della sequenza creata. In questo<br />

compito D. risulterebbe ora in norma se non si considerassero i limiti di tempo previsti<br />

dal test. Riesce infatti a riordinare correttamente i cartoncini della maggior <strong>parte</strong> delle<br />

storie (anche delle storie 11 e 12, ad esempio) ma a partire dalla storia 7 impiega un<br />

tempo superiore ai limiti previsti dal test. Possiamo affermare che ora D. è in grado di<br />

affrontare un compito di ragionamento non verbale con una prestazione lenta ma<br />

piuttosto corretta. Questa conclusione è suggerita anche dalla prestazione alle Matrici<br />

Colorate di Raven (2008) dove D., nel confronto normativo con i recenti dati italiani<br />

(Belacchi, Scalisi, Cannoni & Cornoldi, 2008), si colloca al 42° percent<strong>il</strong>e della fascia di<br />

età più alta (11 anni). In questo test D. opera spiegando ad alta voce <strong>il</strong> motivo di ogni<br />

scelta.<br />

Infine <strong>il</strong> dato a mio avviso più interessante è la prestazione in due test di flessib<strong>il</strong>ità<br />

cognitiva in cui si chiede al soggetto di ut<strong>il</strong>izzare diversi possib<strong>il</strong>i criteri per<br />

categorizzare lo stesso set di immagini (raggruppamento animali, tratto dalla Nepsy II<br />

e Wisconsin Card Sorting test). D. ha un punteggio solo lievemente al di sotto della<br />

norma nel primo test (punteggio ponderato 8 nel confronto con <strong>il</strong> campione normativo<br />

della sua età; nella valutazione iniziale <strong>il</strong> punteggio ponderato era 2). Nel Wisconsin<br />

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