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Accogliere un bambino e la sua famiglia - Comune di Montale

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L’ambientamento al nido/centro gioco avviene a piccoli gruppi <strong>di</strong> 6/7 bambini, in modo graduale<br />

sia per il <strong>bambino</strong> che per il genitore., accompagnato in questo periodo delicato, da <strong>un</strong>’educatrice.<br />

Il periodo dell’ambientamento ha <strong>la</strong> durata <strong>di</strong> circa <strong>un</strong>a settimana, durante <strong>la</strong> quale si passa da <strong>un</strong>a<br />

presenza costante del genitore, ad <strong>un</strong> graduale allontanamento, prima all’interno del<strong>la</strong> struttura,<br />

poi all’esterno.<br />

Si propone <strong>di</strong> far permanere i bambini a pranzo al nido intorno al terzo giorno <strong>di</strong> inserimento, se le<br />

sue reazioni a questo elemento <strong>di</strong> novità sono ritenute positive, mentre <strong>la</strong> permanenza a dormire al<br />

nido viene valutata in base al<strong>la</strong> “<strong>di</strong>sponibilità” a <strong>la</strong>sciarsi andare serenamente da parte del<br />

<strong>bambino</strong>, nel rispetto dei suoi tempi e dei suoi ritmi.<br />

Una partico<strong>la</strong>re attenzione viene posta all’autonomia <strong>di</strong> movimento del <strong>bambino</strong> e al<strong>la</strong> <strong>sua</strong><br />

possibilità <strong>di</strong> rendersi protagonista delle sue esperienze, senza che queste passino<br />

necessariamente attraverso l’adulto.<br />

Anche il genitore dovrà trovare <strong>un</strong>a situazione accogliente in modo da rendere il <strong>di</strong>stacco più<br />

sereno possibile.<br />

Durante i primi giorni <strong>di</strong> inserimento <strong>la</strong> adottata prevede d<strong>un</strong>que le seguenti situazioni:<br />

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L’educatrice avrà <strong>un</strong> atteggiamento <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità all’ascolto, senza mai esprimere giu<strong>di</strong>zi<br />

o valutazione su ciò che viene detto dal genitore e all’inizio non prenderà alc<strong>un</strong>a iniziativa<br />

<strong>di</strong>retta sul <strong>bambino</strong>, a meno che non sia il <strong>bambino</strong> stesso a rivolgersi a lei, ma si<br />

concentrerà soprattutto a dare informazioni e spiegazioni al genitore.<br />

Se il <strong>bambino</strong> esplora l’ambiente, l’educatrice lo sottolineerà al genitore, specificando che<br />

com<strong>un</strong>que c’è ancora bisogno del<strong>la</strong> <strong>sua</strong> presenza.<br />

L’educatrice si proporrà inizialmente al nuovo <strong>bambino</strong> in maniera in<strong>di</strong>retta interagendo con<br />

il <strong>bambino</strong> attraverso me<strong>di</strong>azioni <strong>di</strong> giochi, e passerà a modalità più <strong>di</strong>rette quando il<br />

<strong>bambino</strong> prenderà l’iniziativa o ne accetterà l’interazione.<br />

Si può chiedere al genitore che il <strong>bambino</strong> venga all’asilo/centro gioco portando con se’, da<br />

casa, <strong>un</strong> oggetto, <strong>un</strong> giocattolo a lui caro per rafforzare l’ingresso nel nuovo posto (“oggetto<br />

transizionale”).<br />

La sperimentazione dell’assenza del<strong>la</strong> madre verrà proposta quando il <strong>bambino</strong> avrà<br />

cominciato a riferirsi all’educatrice e non avrà bisogno del contatto fisico con il genitore. E’<br />

l’educatrice che orienta il genitore ad allontanarsi (all’inizio in <strong>un</strong>a stanza a<strong>di</strong>acente<br />

proponendo ad <strong>un</strong> gruppo <strong>di</strong> genitori <strong>un</strong> <strong>la</strong>boratorio, poi anche fuori dal<strong>la</strong> struttura per poco<br />

tempo,…) nel momento più adatto.<br />

Dopo il primo periodo <strong>di</strong> inserimento, quando si ritiene il <strong>bambino</strong> ben ambientato e sicuro<br />

nel <strong>di</strong>stacco dal genitore, si chiede alle famiglie <strong>di</strong> entrare al nido/centro gioco<br />

accompagnando il <strong>bambino</strong> per mano, in maniera tale che il saluto sia più sereno e<br />

graduale.<br />

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