2013 Bollettino Vite del 7 agosto 1696k - Provincia di Bergamo

Consorzio ai sensi art. 19 Legge 164/92
Disciplinare D.M. 2/8/93 – G.U 26/8/93 n. 200
Progetto di assistenza e diffusione di informazioni tecniche
per i viticoltori
Bollettino n. 15, 7 agosto 2013
PREVISIONI E DATI METEOROLOGICI
a cura di
LA SETTIMANA DAL 29 LUGLIO AL 4 AGOSTO 2013
IL TEMPO PREVISTO
Mercoledì 7 la regione è interessata da correnti sudoccidentali umide ed a tratti instabili, con tempo nel
complesso abbastanza bello ma con rovesci e qualche temporale sui rilievi alpini e prealpini. Tra giovedì 8
e venerdì 9 transito di una perturbazione con associata aria più fredda; tempo variabile sulla Pianura con
qual-che rovescio sparso, specie sui settori occidentali, e più instabile in montagna con frequenti rovesci e
locali temporali. La perturbazione si allontanerà già a partire dal primo pomeriggio di venerdì, con tempo
in deciso miglioramento a partire da ovest. Sabato 10 correnti nordoccidentali fresche e secche su tutta la
regione con bel tempo stabile e temperature decisamente più gradevoli; vento moderato da nordovest in
Consorzio Tutela Valcalepio - 24060 S. PAOLO D’ARGON (BG), ITALIA – VIA BERGAMO, 10 – TEL. 035/953957 - FAX: 035/951592
E-mail: ctv@valcalepio.org – Sito internet: www.valcalepio.org

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montagna e a tratti anche in pianura. Da domenica 11 a martedì 13 un’area di alta pressione determinerà
tempo tipica-mente estivo e temperature in salita, anche se ad oggi vi è la possibilità di un rapido
passaggio di aria più fre-sca solamente sulle Alpi proprio nella giornata di martedì 13 con instabilità
pomeridiana e qualche temporale.
STADIO FENOLOGICO
Pinot grigio e bianco, Chardonnay da primi
acini invaiati ad invaiatura
Merlot da grappolo verde a inizio invaiatura ,
Cabernet grappolo a dimansione finale
Moscato giallo inizio invaiatura per Scanzo
grappolo a dimensione finale
Le invaiature per le varietà a bacca bianca sono
iniziate in modo molto lento e discontinuo.
In taluni casi merlot segue di qualche giorno
chardonnay e pinot bianco.
Per le varietà a bacca rossa resta mediamente
comunque un ritardo rispetto al 2012 di circa
10-12 giorni.
Le piogge cadute lunedì nella zona viticola sono state comprese fra i 27 e i 39 mm
Chardonnay
Pinot Grigio
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A causa di diversi fenomeni (acinallature, grandine,) e fitopatie la
produzione di uva nella nostra area è stimata in calo rispetto alla
media degli ultimi due anni di circa il 25-30%.
MAL DELL’ESCA
Sono presenti nei vigneti numero piante sintomatiche
Colpo apoplettico – segnalato come molto
Frequentemente in questa annata
In caso di piante sintomatiche con segnali tipici della malattia
(striature delle foglie o colpi apoplettici). Le piante vanno segnate e
tenute a parte per le operazioni che implicano tagli, gli attrezzi
utilizzati per i tagli delle piante vanno sempre sterilizzati, non
trinciare i residui di potatura nel vigneto. Si consiglia di procedere
all’estirpo delle piante sintomatiche in inverno.
PERONOSPORA: RISCHIO BASSO
Permangono le condizioni per un basso rischio di infezione.
Per i vigneti a bacca bianca salvo situazioni da concordare con il tecnico, sospendere i
trattamenti contro peronospora.
Verificare lo stato sanitario di femminelle e ricacci che potrebbero aver contratto un’infezione
, in particola modo nelle situazioni in cui si sono verificati forti attacchi fino a fine giugno.
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Per le varietà a bacca rossa e moscato mantenere la copertura con
300g di rame metallo per ettaro
COME SEMPRE
Per chi INTENDESSE UTILIZZARE IL RAME SCEGLIERE
Rame da solfato tribasico (Tri-Base, Basic)
Rame da idrossido DUKE, COPRANTOL, o KOCIDE 200 (Xn)
LOTTA BIOLOGICA,
PER LE VARIETA’ A BACCA ROSSA E NEI CASI DI INFEZIONI PRECEDENTI NON SANATE SI PUO’
PROCEDERE CON 300 G DI RAME METALLO PER ETTARO (RIPETERE DOPO 6- 7 GG)
PREFERIBILMENTE CON IDROSSIDI O SOLFATO TRIBASICO.
OIDIO RISCHIO MEDIO
Salvo situazioni sporadiche la malattia e’ in fase di regressione, questo grazie ai tempestivi e
numerosi trattamenti con zolfo. Permane la pressione elevata almeno fino all’invaiatura, quindi in
aree a rischio e su varietà a bacca rossa prevedere eventualmente un altro trattamento con zolfo.
Come già detto anche dove non si sia ancora manifestatala malattia è importante osservare bene i
grappoli più nascosti o coperti da vegetazione per verificare la presenza della malattia su grappolo.
EFFETTUARE SEMPRE il trattamento con lo zolfo bagnabile 4kg/ha. Utilissima sempre la
solforazione (35kg/ha) con zolfo ventilato con
temperature massime sopra i 31 gradi centigradi
però. Il trattamento in polvere è rapidamente
dilavato quindi effettuarlo solo in condizione di
tempo stabile, viceversa è preferibile il
trattamento bagnabile.
In caso di OIDIO CONCLAMATO si ottiene la
migliore lotta alla malattia alternando i due
trattamenti sopradescritti a distanza di 3-4 giorni
ed eventualmente facendo seguire un ulteriore
trattamento con lo zolfo bagnabile.
Quindi
ZOLFO BAGNABILE 4-5 KG/HA dopo 3-4
giorni
ZOLFO POLVERE dopo 3-4 giorni
ZOLFO BAGNABILE 4-5 KG/HA
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Per chi fa lotta biologica abbinare SEMPRE lo zolfo in polvere 4-5 kg/ha al trattamento contro la
peronospora, vale comunque il ragionamento sopradescritto.
GIALLUMI (FLAVESCENZA DORATA O LEGNO NERO).
SEGNALARE LE PIANTE INFETTE TEMPESTIVAMENTE PER LE VARIFICHE DEL CASO!
PER CASI DI VIGNETI ABBANDONATI E INFETTI DA FLAVESCENZA O LEGNO NERO,
O NON TRATTATI, SEGNALARE LE SITUAZIONI CON DATI DEI TERRENI AL
CONSORZIO VALCALEPIO ctv@valcalepio.org, agro@valcalepio.org o al fax 035/951592.
Dato che non è possibile l’identificazione certa del tipo di fitoplasma (LEGNO NERO E
FLAVESCENZA DORATA) CON DIAGNOSI a vista, LE PIANTE RITENUTE INFETTE
poichè presentano sintomi di
Accorciamento internodi problemi di sviluppo
Tralci non lignificati di consistenza gommosa,
Accartocciamento delle foglie
Arrossamento-ingiallimento delle foglie
comprese le nervature
Improvviso appassimento di alcuni tralci a
ridosso della vendemmia
Vanno
segnalate al
proprio tecnico
Quindi appena
possibile
capitozzate, o private delle parti verdi e poi eventualmente
estirpate in inverno, è molto importante eliminare SUBITO:
foglie, tralci infetti per evitare
A - la diffusione della malattia ad opera dei vettori
B - la migrazione del fitoplasma verso le parti basali della
pianta,
questa operazione è necessaria quindi anche nel caso in cui
si volesse tentare il recupero della pianta con capitozza ture
o potature severe; questa operazione tuttavia risulta molto
rischiosa ed è quindi altamente sconsigliata , in assenza di
diagnosi sicura e della consulenza di tecnici specializzati.
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