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MG AMADASI GUZZO, Epigrafia punica in Sicilia - Area Download

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M. G. <strong>AMADASI</strong> <strong>GUZZO</strong><br />

sarebbe derivata dall’iconografia presente sulla serie e sarebbe<br />

servita a designare, per traslato, uno specifico corpo di armata 32 .<br />

L. - I. Manfredi ha riproposto quanto già avanzato alcuni anni<br />

prima, di <strong>in</strong>terpretare cioè la legenda nel senso di «capi di<br />

Melqart»; questa espressione designerebbe funzionari di un tempio<br />

di Melqart (non meglio identificato) con autorità di battere<br />

moneta. Mildenberg ha osservato da tempo, tuttavia, che non<br />

siamo <strong>in</strong>formati sulla possibilità per un santuario fenicio di<br />

battere moneta 33 . Inoltre l’espressione «capi di Melqart» sembra<br />

priva di un significato chiaro: ci si dovrebbe aspettare una frase<br />

del tipo «capi del tempio di Melqart» (R(’) BT MLQRT!).<br />

Come è stato più volte ricordato, due iscrizioni puniche di<br />

Cartag<strong>in</strong>e (CIS I, 264, 4 e CIS I, 3707, 4-5) fanno sapere che il<br />

dedicante «appartiene al popolo (cioè alla cittad<strong>in</strong>anza, alla<br />

comunità) di R(’) MLQRT» (punico: ’ B‘M R(’) MLQRT),<br />

secondo una formula ben nota <strong>in</strong> rapporto ad altri toponimi 34 . Un<br />

terzo esempio da Tharros, che può essere messo <strong>in</strong> dubbio perché<br />

il testo dell’iscrizione è <strong>in</strong> parte abraso, <strong>in</strong>dica che «il costruttore»<br />

(HBN’) delle opere dedicate a Malqart <strong>in</strong> Tharros apparteneva a<br />

questa stessa comunità 35 . Argomenti esterni sembrano qu<strong>in</strong>di<br />

dimostrare la funzione di toponimo dell’espressione, anche se ‘M<br />

ha un significato molto generico e può, a seconda del complemento<br />

di specificazione, designare una comunità civica, militare o<br />

religiosa. Nel caso della dedica di Tharros, sembra <strong>in</strong>usuale che<br />

un costruttore (un artigiano qu<strong>in</strong>di) potesse appartenere a una<br />

comunità militare o a un gruppo di alti funzionari (‘capi’) templari.<br />

Come aveva già proposto K. Jenk<strong>in</strong>s, e come nel 1995 ha<br />

circostanziatamente mostrato A. Cutroni Tusa, è verosimile che<br />

le monete con la legenda <strong>in</strong> questione siano da attribuire a<br />

Sel<strong>in</strong>unte, nel periodo della supremazia cartag<strong>in</strong>ese 36 . Se <strong>in</strong>vece<br />

si dovesse accettare la proposta di L. Mildenberg, si dovrebbe<br />

osservare che R’ può essere usato <strong>in</strong> ebraico nel senso di «corpo<br />

d’armata» (Giud., 7, 16, 20; 1 Sam., 11, 11); un’<strong>in</strong>terpretazione<br />

analoga viene comunemente proposta (<strong>in</strong> mancanza di una spiegazione<br />

migliore) per il term<strong>in</strong>e R H «la sua divisione» (con<br />

caduta di ’ e pronome suffisso di 3 a persona masch. s<strong>in</strong>g.)

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