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Appunti di Calcolo Numerico - Esercizi e Dispense - Università degli ...

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4.4. Il Metodo <strong>di</strong> Newton-Raphson<br />

4.4 Il Metodo <strong>di</strong> Newton-Raphson<br />

Il metodo <strong>di</strong> Newton-Raphson 1 è uno dei meto<strong>di</strong> più potenti e più famosi per risolvere equazioni non lineari.<br />

Ci sono <strong>di</strong>versi approcci per introdurre questo metodo – tra questi c’è anche quello <strong>di</strong> vedere il metodo<br />

<strong>di</strong> Newton-Raphson come un particolare schema <strong>di</strong> punto fisso, come vedremo in seguito.<br />

Supponiamo ora che la derivata prima e seconda <strong>di</strong> f esistano e siano continue e assumiamo che la<br />

derivata prima f ′ sia valutabile con sufficiente facilità.<br />

Lo schema <strong>di</strong> Newton-Raphson è uno schema iterativo che produce una successione <strong>di</strong> approssimazioni<br />

x 0 , x 1 ,..., x n della ra<strong>di</strong>ce della funzione f .<br />

Sia x n l’iterata corrente. Applicando la formula <strong>di</strong> Taylor <strong>di</strong> centro x n si ha:<br />

f (x) = f (x n ) + f ′ (x n )(x − x n ) + f ′′ (ξ x )(x − x n ) 2 /2<br />

dove ξ x è un punto (che non conosciamo) compreso tra x e x n .<br />

Sia x = ξ, dove ξ è ra<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> f , f (ξ) = 0. Se f fosse lineare, avremmo f ′′ ≡ 0 e quin<strong>di</strong> potremmo trovare la<br />

ra<strong>di</strong>ce risolvendo <strong>di</strong>rettamente<br />

0 = f (ξ) = f (x n ) + f ′ (x n )(ξ − x n )<br />

Supponendo f ′ (x n ) ≠ 0, otterremmo, con semplici passaggi,<br />

ξ = x n − f (x n)<br />

f ′ (x n )<br />

In questo caso, partendo da un qualunque valore iniziale x 0 , in una sola iterazione otterremo il valore della<br />

ra<strong>di</strong>ce ξ.<br />

Per una funzione non lineare, il <strong>di</strong>scorso da fare è molto simile.<br />

La nuova approssimazione x n+1 vogliamo che sia uguale al valore x n più una certa quantità h che ci<br />

permetta <strong>di</strong> arrivare alla soluzione desiderata.<br />

Applicando la formula <strong>di</strong> Taylor <strong>di</strong> centro x n , deve essere<br />

f (x n+1 ) = f (x n + h) = f (x n ) + f ′ (x n )h + f ′′ (ξ h )h 2 /2<br />

Vogliamo che sia f (x n+1 ) = 0, da cui, trascurando il termine in h 2 e considerando f ′ (x n ) ≠ 0, ricaviamo<br />

h = − f (x n)<br />

f ′ (x n )<br />

Utilizziamo questo valore <strong>di</strong> h per la nuova approssimazione x n+1 = x n + h ottenendo la formula<br />

x n+1 = x n − f (x n)<br />

f ′ , n = 0,1,2,... (4.2)<br />

(x n )<br />

L’interpretazione geometrica del metodo <strong>di</strong> Newton è che x n+1 è l’intercetta, sull’asse delle x, della<br />

tangente della f a x n (ve<strong>di</strong> figura 4.5).<br />

1 Il metodo fu descritto da Isaac Newton in due suoi scritti del 1669 e del 1671, anche se era riferito solo a polinomi (in particolare a<br />

x 3 − 2x − 5 = 0). Il metodo <strong>di</strong> Newton fu pubblicato per la prima volta nel 1685. Nel 1690 Joseph Raphson ne pubblicò una descrizione<br />

semplificata in termini <strong>di</strong> approssimazioni successive x n piuttosto che <strong>di</strong> sequenze <strong>di</strong> polinomi. Fu solo nel 1740 che Thomas Simpson<br />

descrisse il metodo <strong>di</strong> Newton come un metodo iterativo per risolvere equazioni non lineari (e non solo polinomi) e <strong>di</strong>ede una versione<br />

generalizzata per sistemi <strong>di</strong> due equazioni.<br />

Isaac Newton (1643-1727), inglese, fu fisico, matematico, astronomo, alchimista, inventore, filosofo naturalista. È visto come uno dei<br />

più gran<strong>di</strong> scienzati nella storia dell’umanità.<br />

Su Joseph Raphson (1648-1715) non si hanno molti dettagli. Pare che Newton stesso gli permettesse <strong>di</strong> vedere e stu<strong>di</strong>are i suoi scritti<br />

matematici. Il suo lavoro del 1690 Analysis aequationum universalis gli valse l’ingresso nella Royal Society, nel 1691 benchè fosse uno<br />

studente (si laureò nel 1692) piuttosto anziano (aveva 43 anni).<br />

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