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Appunti di Calcolo Numerico - Esercizi e Dispense - Università degli ...

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4. ZERI DI FUNZIONE<br />

Figura 4.2: Il metodo <strong>di</strong> punto fisso: esempi con g (x) = cos(x) (a sinistra), e g (x) = 1 x + 2 (a destra)<br />

2<br />

La relazione appena trovata può essere semplificata, <strong>di</strong>videndo ambo i membri per |ξ − x 1 | · |ξ − x 2 | · ... ·<br />

|ξ − x n−1 | ottenendo:<br />

|ξ − x n | = |g ′ (ξ 0 )| · |g ′ (ξ 1 )| · |g ′ (ξ 2 )| · ·... · |g ′ (ξ n−1 )||ξ − x 0 |<br />

Assumiamo, ora che |g ′ (x i )| ≤ m per i = 0,1,...,n − 1. Abbiamo dunque una relazione che lega l’errore<br />

assoluto al passo n con l’errore assoluto iniziale.<br />

|ξ − x n | ≤ m n |ξ − x 0 |<br />

Perchè il metodo converga, l’errore deve tendere a zero per n che tende all’infinito. Se m < 1 è assicurata la<br />

convergenza (quin<strong>di</strong>, se in un intorno del punto fisso, la derivata prima è minore <strong>di</strong> 1, lo schema converge).<br />

Se invece m > 1 in un intorno del punto fisso, lo schema non può convergere al punto fisso.<br />

Se vale m = 1 nulla si può <strong>di</strong>re a priori, ma bisogna vedere caso per caso cosa succede nell’intorno del<br />

punto fisso. ✔<br />

Negli esempi precedenti:<br />

g (x) g ′ (x)<br />

cos(x) −sin(x)<br />

1<br />

2 x + 2 1<br />

2<br />

x 2 2x<br />

Nel primo caso (esempio 4.3.1) −sin(0.7390851332) = −0.673612, perciò in un intorno del punto fisso la<br />

derivata è minore <strong>di</strong> 1 in valore assoluto e si ha convergenza.<br />

Nell’esempio 4.3.2 g ′ (x) = 1 qualunque sia x: si ha convergenza.<br />

2<br />

Nel terzo caso (esempio 4.3.3), g ′ (x) = 2x da cui g ′ (0) = 0 e g ′ (1) = 2. In un intorno del primo punto fisso,<br />

vale m < 1, in un intorno del secondo punto fisso m > 1 e non si potrà mai avere convergenza ad esso.<br />

Il bacino <strong>di</strong> attrazione si ha quin<strong>di</strong> se vale m < 1.<br />

Da un punto <strong>di</strong> vista grafico, le iterazioni dello schema <strong>di</strong> punto fisso si possono vedere sotto forma <strong>di</strong><br />

ragnatela. Le iterazioni, infatti, si muovono avanti e in<strong>di</strong>etro tra il grafico della y = g (x) e il grafico della<br />

bisettrice y = x. L’esempio 4.3.1, con g (x) = cos(x), è rappresentato in Figura 4.2 (a sinistra): partendo da<br />

(x 0 , x 0 ) sulla retta y = x, applicando l’algoritmo si ha x 1 = g (x 0 ). Perciò:<br />

G da (x 0 , x 0 ) si va su o giù fino a raggiungere (x 0 , x 1 ) sulla curva g ;<br />

G da (x 0 , x 1 ) si arriva a (x 1 , x 1 ) sulla bisettrice y = x.<br />

Questi due passi vengono ripetuti per tutte le altre iterazioni. Da x 1 si arriva sulla curva a g (x 1 ). Ora l’altezza<br />

è x 2 . Da qui si va sulla bisettrice al punto (x 2 , x 2 ). E così via. Lo scopo delle iterazioni, infatti, è <strong>di</strong> arrivare al<br />

punto (ξ,ξ) ≈ 0.7390851332 che è il punto <strong>di</strong> intersezione tra il grafico <strong>di</strong> g e la bisettrice y = x. Osserviamo<br />

42

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