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Appunti di Calcolo Numerico - Esercizi e Dispense - Università degli ...

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10. INTEGRAZIONE NUMERICA<br />

L’integrale può essere dunque migliorato con il valore<br />

B m = A m + A m − A m−1<br />

.<br />

3<br />

Per m = 1 si ha:<br />

A 0 = b − a [f (a) + f (b)] è la formula dei trapezi applicata su un unico intervallo<br />

2<br />

A 1 = b − a<br />

2 [ f (a)<br />

2 + f ( a + b<br />

2 ) + f (b) ] è la formula dei trapezi su 2 sottointervalli<br />

2<br />

B 1 = (b − a)[ f (a) 4f ( a + b<br />

6 + 2 )<br />

6<br />

) + f (b) ] troviamo la formula <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson!<br />

6<br />

Si ha dunque che B 1 (e quin<strong>di</strong> ciascun B m ) corrisponde al valore ottenuto con la formula <strong>di</strong> Cavalieri-<br />

Simpson. L’errore ottenuto con B m è dunque proporzionale a 1/n 4 . Nel passo successivo, utilizzando i valori<br />

B m , otteniamo la nuova approssimazione data da<br />

C m = B m + B m − B m−1<br />

15<br />

per m ≥ 2<br />

Si può <strong>di</strong>mostrare che C m coincide con la formula <strong>di</strong> Newton-Cotes con n = 4, dove l’errore è proporzionale<br />

a 1/n 6 e alla derivata sesta <strong>di</strong> f.<br />

La nuova approssimazione è data da:<br />

D m = C m + C m −C m−1<br />

63<br />

per m ≥ 3<br />

L’errore ora <strong>di</strong>venta proporzionale a 1/n 8 ma D m non è più un risultato delle formule <strong>di</strong> Newton-Cotes. Il<br />

proce<strong>di</strong>mento può andare avanti per calcolare E m , F m , etc tenendo presente che al denominatore dobbiamo<br />

mettere il valore 4(d + 1) − 1 dove d è il valore del denominatore della formula precedente.<br />

Il vantaggio dell’approssimazione <strong>di</strong> Romberg si vede solo ai primi livelli dell’applicazione (in particolare<br />

passando da A m a B m ). Inoltre, a causa della precisione finita con cui sono eseguiti i calcoli, le formule <strong>di</strong><br />

Romberg <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne elevato <strong>di</strong>ventano inefficaci se il risultato iniziale A m è già abbastanza accurato rispetto<br />

alla precisione numerica consentita.<br />

10.7 Introduzione alle formule <strong>di</strong> quadratura <strong>di</strong> Gauss<br />

Consideriamo <strong>di</strong> voler approssimare l’integrale dato da<br />

∫ b<br />

a<br />

f (x)w(x) d x<br />

dove [a,b] può essere finito o infinito (per esempio [−1,1], [0,+∞]). Abbiamo due funzioni, la f (x) e la w(x),<br />

e vogliamo integrare il prodotto <strong>di</strong> queste due funzioni. La funzione w(x), che chiamiamo funzione peso, sia<br />

positiva (w(x) ≥ 0).<br />

Vogliamo trovare dei coefficienti w i , i = 0,...n (detti pesi della formula <strong>di</strong> quadratura) e dei no<strong>di</strong> x i , i =<br />

0,...n (detti no<strong>di</strong> <strong>di</strong> quadratura) nell’intervallo [a,b] in modo da approssimare l’integrale me<strong>di</strong>ante<br />

∫ b<br />

a<br />

f (x)w(x) d x ≈<br />

n∑<br />

w i f (x i )<br />

0=1<br />

Considerando anche l’errore <strong>di</strong> quadratura:<br />

156<br />

∫ b<br />

a<br />

f (x)w(x) d x =<br />

n∑<br />

w i f (x i ) + E i nt (f )<br />

i=0

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