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Appunti di Calcolo Numerico - Esercizi e Dispense - Università degli ...

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10.5. Estrapolazione <strong>di</strong> Richardson<br />

10.5 Estrapolazione <strong>di</strong> Richardson<br />

Applichiamo la formula <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson sull’intero intervallo [a,b]. L’errore che si commette, come<br />

sappiamo, vale<br />

E 1 = − f IV (ξ 1 )<br />

90<br />

( ) b − a 5<br />

= − f IV (ξ 1 )<br />

(b − a)5<br />

2 2880<br />

Sud<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo ora l’intervallo [a,b] in due sottointervalli e applichiamo la formula composta <strong>di</strong> Cavalieri-<br />

Simpson. L’errore che otteniamo vale<br />

E 2 = − f IV (ξ 2 ) (b − a) 5<br />

2880 2 4<br />

e, supponendo che le derivate quarte della f non siano molto <strong>di</strong>verse tra loro, si ha E 2 ≈ E 1<br />

16 .<br />

L’errore, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong>venta 16 volte più piccolo passando dalla formula <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson in un intervallo<br />

alla formula applicata in due sottointervalli.<br />

Sia I il valore esatto dell’integrale e Q 1 e Q 2 i due valori approssimati ottenuti considerando la formula<br />

<strong>di</strong> Cavalieri-Simpson con n = 1 e n = 2 sottointervalli. Sia ɛ l’errore, cambiato <strong>di</strong> segno, che si ha con n = 2,<br />

ɛ = −E 2 ≈ −E 1 /16. Possiamo scrivere<br />

I + ɛ = Q 2 per n = 2<br />

I + 16ɛ = Q 1 per n = 1<br />

Si può ricavare ɛ dalle due relazioni ottenendo<br />

Quin<strong>di</strong><br />

ɛ = Q 1 −Q 2<br />

15<br />

I ≈ Q 2 + Q 2 −Q 1<br />

15<br />

Utilizzando le due approssimazioni Q 1 e Q 2 possiamo approssimare l’integrale esatto con una maggiore accuratezza<br />

me<strong>di</strong>ante la formula appena scritta. Questo proce<strong>di</strong>mento prende il nome <strong>di</strong> estrapolazione <strong>di</strong><br />

Richardson. Può essere utilizzato per migliorare l’approssimazione <strong>di</strong> un integrale ma è basato sull’ipotesi<br />

che le derivate quarte della funzione integranda siano circa uguali e, quin<strong>di</strong>, va usato con cautela.<br />

10.6 Approssimazione <strong>di</strong> Romberg<br />

Ripetendo lo stesso <strong>di</strong>scorso dell’estrapolazione <strong>di</strong> Richardson a partire dalla formula dei trapezi e in<br />

maniera sistematica, si ha l’approssimazione <strong>di</strong> Romberg.<br />

Supponiamo l’uguaglianza delle derivate seconde della funzione integranda f e sia 2 m il numero <strong>di</strong><br />

sottointervalli in cui sud<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo il dominio <strong>di</strong> integrazione [a,b].<br />

Applicando la formula dei trapezi su 2 m−1 sottointervalli e, successivamente, su 2 m sottointervalli, l’errore<br />

<strong>di</strong>minuisce come 1/4. Chiamando con A m e A m−1 i risultati della formula dei trapezi rispettivamente su 2 m<br />

e su 2 m−1 sottointervalli e chiamando con ɛ l’errore cambiato <strong>di</strong> segno commesso con 2 m sottointervalli,<br />

abbiamo:<br />

I + ɛ = A m<br />

I + 4ɛ = A m−1<br />

155

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