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Cronache mastro - Assemblea Regionale Siciliana

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Il dipinto dell’Immacolata di Pietro Noemi che si trova presso la Chiesa<br />

del Capo a Palermo<br />

LA STORIA DEL CULTO DELL’IMMACOLATA<br />

La proclamazione del dogma nel 1854 segna il<br />

punto d’arrivo di un processo secolare che vede<br />

protagonista la devozione del popolo siciliana,<br />

recepita e fatta propria dall’autorità religiosa e<br />

civile.<br />

Dalla Spagna il movimento devozionale si propagò<br />

in Sicilia, tanto che sia il re di Spagna Filippo<br />

III, che tutta la Sicilia, presentarono a papa Paolo<br />

V una richiesta di proclamare il dogma<br />

dell’Immacolata.<br />

Ma non tutti sanno che nel corso della epidemia<br />

di peste del 1624 il Senato di Palermo ricorse<br />

all’intercessione non solo di S. Rosalia, ma anche<br />

della Madonna, promettendo “di onorare la<br />

sua Immaculata Conceptione con fare la festa<br />

nel suo giorno a sue spese nella chiesa di Santo<br />

Francisco di Assisi di questa città con intervenire<br />

il Senato presentialmente alla festa con tucti li<br />

soi ufficiali”.<br />

Il cardinale Doria il 15 agosto 1624 fece sua la<br />

volontà del popolo proclamando nella<br />

Cattedrale il voto di credere e difendere<br />

l’Immacolata Concezione di Maria. Come narra il<br />

canonico Mongitore i fedeli accolsero la decisione<br />

del cardinale al grido “Viva l’Immacolata<br />

Concezione di Maria Vergine, concetta senza<br />

peccato originale”, accompagnato dall’immancabile<br />

sparo di fuochi d’artificio.<br />

La peste però continuava a mietere vittime, così<br />

il 16 novembre 1624 il Pretore di Palermo don<br />

Placido Branciforte, assieme al Senato si rivolse<br />

nuovamente all’Immacolata eleggendo “la<br />

Vergine Madre di Dio sotto il titolo<br />

dell’Immacolata Concezione come principale e<br />

Primaria Patrona e Protettrice di questa città”, e<br />

alla vigilia della festa tutti i cittadini “debbiano<br />

fare luminarii per tutte le finestre et strade di<br />

questa città”. Si stabilì la donazione annuale di<br />

100 onze, che venne offerta alla statua in argento<br />

custodita nella chiesa di San Francesco d’Assisi.<br />

Vent’anni dopo, Don Giovanni de Cabrera, il 23<br />

febbraio del 1643 comunicava a tutti i Comuni<br />

dell’isola di avere scelto e nominato “come principale<br />

patrona di tutto il regno” l’Immacolata<br />

Concezione, e per conseguenza ordinava di celebrare<br />

la festa l’8 dicembre successivo.<br />

Il 2 agosto 1655 il viceré Rodrigo de Sandoval<br />

inviava una lettera a tutti i vescovi dell’isola, invitandoli<br />

a emettere il voto come aveva fatto la<br />

città di Palermo nel 1624, e nello stesso anno il<br />

Cultura<br />

legrini. Proprio a conclusione di quella manifestazione<br />

(cui hanno partecipato tra gli altri il presidente<br />

dell’Ars Guido Lo Porto, il sindaco Diego<br />

Cammarata e numerosi parlamentari regionali), il<br />

presidente della Regione <strong>Siciliana</strong> Salvatore Cuffaro<br />

ha ricordato che nel 1954, l’allora Presidente della<br />

Regione Franco Restivo, di fronte a tutto l’episcopato<br />

siciliano e ad una gran folla di siciliani, ha proclamato<br />

la formula di consacrazione della Sicilia a<br />

Maria: “L’affetto dei siciliani per l’Immacolata ha<br />

costituito, e credo tutt’oggi costituisca, il legame<br />

d’intere generazioni d’uomini e donne che attorno al<br />

rito del pellegrinaggio mariano hanno condensato<br />

l’espressione più semplice e concreta di un vivere,<br />

gioire e soffrire, disvelato nella sua dimensione religiosa.<br />

Il quotidiano diventa degno d’essere vissuto in<br />

tutte le sue espressioni autenticamente umane, perché<br />

il sì di Maria lo rende luogo di manifestazione<br />

dell’Eterno”.<br />

Nel suo intervento Cuffaro ha individuato nella<br />

Madonna alcuni tratti emblematici del popolo siciliano,<br />

primo quello dell’accoglienza: “Nessuno più di<br />

Maria è il segno dell’accoglienza, proprio perché<br />

nessuno come lei ha accolto il Figlio di Dio nel suo<br />

corpo e noi tutti suoi figli nel Suo cuore. Maria ci<br />

addita poi un altro compito, di cui la sua figura è<br />

modello e guida: la cultura della relazione. Ma non<br />

una relazione qualunque, bensì quella di un uomo<br />

capace di confrontarsi con tutti i popoli, le diversità<br />

religiose, culturali e sociali, perché definito e ben<br />

fondato nella propria identità e, pertanto, capace di<br />

dialogo con le altre”.<br />

Cuffaro ha citato l’intervento di Restivo che ha<br />

espresso la riconoscenza dei siciliani alla Vergine<br />

“per avere fatta tua la nostra diletta terra, che hai<br />

difeso, protetto, beneficato largamente nel corso dei<br />

secoli”. A testimonianza di ciò Restivo citò “le cento<br />

e cento chiese erette in tuo onore, le innumerevoli<br />

immagini che ti rappresentano, con illimitato sforzo<br />

di artisti, nella tua sovrana bellezza e ineffabile<br />

bontà”.<br />

Francesco Inguanti<br />

Senato cittadino ratificava nuovamente<br />

e solennemente il voto fatto.<br />

Nel 1661 Alessandro VII pubblicò la<br />

bolla Sollicitudo omnium Ecclesiarum con la<br />

quale poneva le basi della definizione del dogma<br />

che avverrà nel 1854 sotto Pio IX. Quando la notizia<br />

della pubblicazione della bolla pervenne a<br />

Palermo “sonaro tutti li campani e nello Cassaro<br />

alcuni fecero luminarii et li Padri del Collegio spararo<br />

diversi furgarelli (fuochi d’artificio)”.<br />

Striscioni con la scritta “Viva la gran Madre di Dio<br />

Maria Concetta senza peccato originale” furono<br />

affissi in tutti i cantoni delle strade.<br />

Nel 1849 papa Pio IX con l’Enciclica Ubi primum,<br />

chiese a tutti i vescovi di comunicargli il loro pensiero<br />

e i sentimenti dei fedeli in merito<br />

all’Immacolata Concezione. I vescovi della Sicilia<br />

non solo si pronunziarono a favore del dogma<br />

dell’Immacolata, ma assicurarono il Sommo<br />

Pontefice che “l’Immacolata Concezione è talmente<br />

fissa nella mente dei siciliani, che da molti<br />

secoli, con decreto solenne della città, è stata<br />

costituita sotto questo titolo Patrona di tutto il<br />

regno e tutti giurano di difendere questo privilegio<br />

fino al sangue”, testimoniando così della<br />

fede profonda del popolo.<br />

Rita Tusa Martorana<br />

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