Cronache mastro - Assemblea Regionale Siciliana

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GIURISDIZIONE, LEGISLAZIONE, AMMINISTRAZIONE ASSESSORATO DEI LAVORI PUBBLICI DECRETO 23 luglio 2004. Graduatoria provvisoria delle istanze di cui al decreto 1 dicembre 2003, concernente “Fondo di rotazione per la copertura finanziaria delle spese occorrenti per la progettazione definitiva ed il perfezionamento delle procedure tecniche, amministrative ed operative necessarie per l’accesso ai flussi di finanziamento, anche di provenienza extraregionale, per la realizzazione di interventi per la riqualificazione urbana ed il recupero del tessuto urbanistico, edilizio ed ambientale, ai sensi dell’art. 17bis della legge 11 febbraio 1994, n. 109 nel testo coordinato con la legge regionale 2 agosto 2002, n. 7 e successive modifiche ed integrazioni” ASSESSORATO DELLA SANITÀ DECRETO 15 giugno 2004. Individuazione di alcuni centri della Regione specializzati per la diagnosi e il piano terapeutico di medicinali per la terapia della sindrome da iperattività con deficit da attenzione (ADHD) DECRETO 9 luglio 2004. Disciplina relativa al rilascio del nulla osta per l’impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti DECRETO 9 luglio 2004. Autorizzazione all’unità operativa di oculistica del presidio ospedaliero S. Marta e S. Venera di Acireale alla somministrazione della specialità medicinale Visudyne ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE DECRETO 15 giugno 2004. Approvazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio del comune di San Pietro Clarenza DECRETO 15 giugno 2004. Autorizzazione del progetto della Rete ferroviaria italiana - Italferr, relativo ai lavori di completamento del raddoppio Catania Ognina-Catania centrale DECRETO 17 giugno 2004. Aggiornamento del piano straordinario per l’assetto idrogeologico del territorio comunale di Alì DECRETO 28 giugno 2004. Deroga a quanto previsto dalla lettera a) dell’art. 15 della legge regionale n. 78/76, relativamente al progetto per la riqualificazione e ristrutturazione della tonnara di Capo Granitola nel territorio del comune di Campobello di Mazara DECRETO 6 luglio 2004. Modifica delle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale del comune di Comiso DECRETO 6 luglio 2004. Autorizzazione del progetto della Telecom Italia Mobile S.p.A. riguardante un intervento di telefonia cellulare da realizzare nel territorio del comune di Mezzojuso ASSESSORATO DEL TURISMO, DELLE COMUNICAZIONI E DEI TRASPORTI DECRETO 11 giugno 2004. Ulteriore modifica al decreto 2 ottobre 1997, concernente percorrenze effettive delle aziende esercenti trasporto pubblico di linea beneficiarie dei contributi di esercizio di cui alla legge regionale 14 giugno 1983, n. 68 a cura di Angelo Brocato T.A.R. PALERMO RESPONSABILITÀ PRECONTRATTUALE TTUALE DELLA P.A. . - RISARCIMENTO NEI LIMITI DEL C.D. INTERESSE NEGATIVO Incorre nella responsabilità precontrattuale nei confronti di un privato (che vanta il diritto al risarcimento del cosiddetto “interesse negativo”) la P.A. che, dopo aver approvato uno schema di convenzione edilizia, ingeneri l’affidamento della realizzazione del progetto prefigurato omettendo, successivamente, di darvi corso per l’illegittima adozione di una variante urbanistica preclusiva alla realizzazione del programma edilizio. Sul punto si riportano i passi salienti della motivazione. “Il comportamento tenuto dal comune di P. integri gli estremi dell’illecito aquiliano, e segnatamente dell’illecito precontrattuale ai sensi dell’art.1337 cod. civ. Invero tale amministrazione, per un considerevole lasso di tempo, ha ingenerato l’aspettativa circa la conclusione dell’atto di permuta, attraverso la delibera del 1981, il successivo provvedimento di sdemanializzazione ed il rilascio delle concessioni edilizie, che hanno peraltro rafforzato la convinzione, in capo alla società ricorrente, di potere realizzare il progetto edilizio prefigurato. Ciò nonostante ha poi omesso, senza alcuna ragione, di dare seguito agli impegni assunti, e nel 1989 ha illegittimamente adottato una variante urbanistica preclusiva alla realizzazione del programma edilizio in questione. Rileva il Collegio che tale ingiustificato comportamento integri gli estremi della colpa ed abbia determi- 22
GIURISDIZIONE, LEGISLAZIONE, AMMINISTRAZIONE nato un danno ingiusto in capo alla ricorrente. (omissis). In ragione degli specifici presupposti sui quali viene fondata la pretesa risarcitoria oggetto del presente giudizio (illegittimità della delibera di variante del 1989), il Collegio ritiene pertanto che il risarcimento dovuto dal comune di P. debba essere limitato al 50% di quello subito dalla ricorrente, da quantificarsi secondo i criteri che verranno precisati, ai sensi dell’art.35 co. 2° del D.Lgs. n.80/1998, come modificato dall’art.7 della legge n.205/2000. In particolare, considerato che la presente fattispecie è inquadrabile nel novero della responsabilità precontrattuale, parte ricorrente ha diritto al risarcimento del così detto “interesse negativo” e cioè ad avere risarciti i danni conseguenti alle spese affrontate in dipendenza dell’affidamento creato dal comune di P. – quali spese progettuali o, in generale tecniche – che non sarebbero state effettuate in mancanza della iniziale delibera del 1981. La ricorrente dovrà fornire prova di tali spese al comune di P., che ha l’obbligo di risarcirne il valore attualizzato, nella misura del 50%, per le ragioni sopra indicate. (T.A.R. Palermo - Sez. I, 19 marzo 2004 n. 526) DEMANIO MARITTIMO - ORDINE DI SGOMBERO E DI DEMOLIZIONE Per la sussistenza dell’interesse pubblico riconosciuta dal legislatore, è legittimo il provvedimento di sgombero e di demolizione delle opere abusivamente realizzate su aree del demanio marittimo adottato con motivazione non particolarmente dettagliata. (T.A.R. Palermo - Sez. II, 7 aprile 2004 n. 627) ASSEGNAZIONE ALLOGGI DI RESIDENZA PUBBLICA - PROVVEDIMENTO DI REVOCA ADOTTATO TO DAL DIRIGENTE È di competenza del dirigente, e non del Consiglio né della Giunta comunale, l’adozione di un provvedimento di revoca in materia di assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Sul punto si riportano i passi salienti della motivazione. “Premesso che l’art. 17 della l. r. n. 1/1979, che riproduce il testo dell’art. 95 del D.P.R. 616/1977, devolve genericamente ai Comuni le attività amministrative relative all’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, cosicché, per il principio del “contrarius actus”, deve ritenersi che tale devoluzione riguardi anche i provvedimenti di revoca previsti dall’art. 17 del decreto del Presidente della Repubblica n. 1035 del 1972 (vedi a tal proposito TAR Palermo, II, 02 aprile 1990, n. 159), va rilevato come non vi sia alcuna disposizione specifica in materia di attribuzione delle relative competenze, che devono, pertanto, essere individuate in via interpretativa. Sotto tale profilo va evidenziato come l’attuale assetto ordinamentale degli enti locali sia fondato sul principio di distinzione tra politica e gestione, secondo il quale rientrano nella competenza degli organi burocratici tutti gli atti, che non siano espressione di indirizzo politico. L’art. 51 della legge n. 142 del 1990, come recepito in Sicilia con la l.r. 48/1991 e successivamente modificato dalla l. n. 127/1997 e n. 191/1998, recepite dalla l.r. 23/1998, attribuisce, infatti, ai “dirigenti tutti i compiti, compresa l’adozione di atti, che impegnano l’Amministrazione verso l’esterno, che la legge e lo statuto espressamente non riservino agli organi di governo dell’ente”. Considerato che i provvedimenti di revoca previsti dall’art 17 comma 1 lettera b del D.P.R. n. 1035/1977 non sono atti politici, ritiene il Collegio che la competenza non spetti né al Consiglio, né alla Giunta, ma al dirigente”. (T.A.R. Palermo - Sez. II, 24 marzo 2004 n. 577) CONCESSIONE EDILIZIA TACITA Il mancato invio della perizia giurata del progettista in ordine alla conformità urbanistica delle opere (previsto dal comma 7 dell’art. 2 legge regionale siciliana n. 17/1994), pur escludendo la decorrenza del termine di giorni trenta per l’eventuale esercizio del potere di annullamento o revoca e la facoltà per l’interessato di potere dare inizio ai lavori, non esclude l’intervenuta formazione della concessione tacita. (T.A.R. Palermo - Sez. I, 26 marzo 2004 n. 584). CONCORSO - MODIFICAZIONE IN NEGATIVO DI GRADUATORIA È illegittima la successiva modifica in pejus del punteggio del candidato, e quindi della sua posizione in graduatoria, che, in contrasto con i noti principi di trasparenza dell’azione amministrativa e di partecipazione degli interessati stabiliti dalla L. n. 241/1990, non contenga una specifica motivazione (art. 3 L. n. 241 cit.), che non può essere offerta solamente in sede di giudizio, né comunichi l’avvio del relativo procedimento (art. 7 L. n. 241 cit.). (T.A.R. Palermo Sez. II, 26 marzo 2004 n. 579). a cura di Fabio Passalacqua, avvocato 23
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