Bollettino n. 005 del 31/05/2005 - Assemblea Regionale Siciliana
Bollettino n. 005 del 31/05/2005 - Assemblea Regionale Siciliana
Bollettino n. 005 del 31/05/2005 - Assemblea Regionale Siciliana
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<strong>Bollettino</strong> Istituzionale – maggio-giugno 2<strong>0<strong>05</strong></strong><br />
Repubblica Italiana<br />
ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA<br />
XIII LEGISLATURA<br />
BOLLETTINO ISTITUZIONALE<br />
N. 5/6<br />
Maggio-Giugno 2<strong>0<strong>05</strong></strong><br />
A cura di:<br />
Ignazio La Lumia<br />
Daniela Sajeva<br />
Antonio Tomasello<br />
Servizio per i rapporti istituzionali nazionali,<br />
extracomunitari e sedi decentrate
ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA<br />
Servizio per i rapporti istituzionali nazionali,<br />
extracomunitari e sedi decentrate<br />
Indice<br />
1. Avviato, al Senato, l’esame <strong>del</strong> nuovo Statuto siciliano . . . . pag. 2<br />
2. L’<strong>Assemblea</strong> regionale siciliana al Forum P.A. . . . . . . . . . . pag. 3<br />
3. L’<strong>Assemblea</strong> regionale siciliana al “Salone Italia” di Parigi pag. 5<br />
4. I lavori <strong>del</strong>la rinnovata Conferenza dei Presidenti dei<br />
Parlamenti regionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. pag. 6<br />
5. In attesa di esame, alla Camera dei Deputati, il disegno di<br />
legge costituzionale di riforma <strong>del</strong>lo Statuto speciale <strong>del</strong>la<br />
Regione Friuli-Venezia Giulia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 8<br />
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<strong>Bollettino</strong> Istituzionale – maggio-giugno 2<strong>0<strong>05</strong></strong><br />
Avviato, al Senato, l’esame <strong>del</strong> nuovo Statuto siciliano<br />
Il Senato <strong>del</strong>la Repubblica ha iniziato l’esame, in sede istruttoria, <strong>del</strong> ddl n. 3369<br />
(trasmesso dall’<strong>Assemblea</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>Siciliana</strong> il 5 aprile 2<strong>0<strong>05</strong></strong> ed annunziato<br />
nell’Aula di Palazzo Madama nella seduta n. 772 <strong>del</strong> medesimo giorno) recante<br />
“Modifiche allo Statuto <strong>del</strong>la Regione siciliana”.<br />
La 1^ Commissione “Affari Costituzionali”, cui è stato assegnato in sede referente,<br />
ha nominato come relatore il sen. Vizzini, il quale, nella seduta n. 515 <strong>del</strong> 17 maggio<br />
2<strong>0<strong>05</strong></strong>, ha reso la relazione, sottolineando la natura “contrattuale” <strong>del</strong>lo Statuto<br />
siciliano, che risale alle origini <strong>del</strong>la storia repubblicana, ed evidenziando che la<br />
proposta di riforma mira a realizzare un forte Governo ed una forte <strong>Assemblea</strong><br />
nell’ambito di un contesto istituzionale (rapporti fra i supremi organi regionali)<br />
segnato da ruoli distinti.<br />
La 14^ Commissione “Politiche <strong>del</strong>l’Unione Europea”, operante in sede consultiva<br />
(sedd. n. 101 <strong>del</strong> 25 maggio 2<strong>0<strong>05</strong></strong> e n. 103 <strong>del</strong> 23 giugno 2<strong>0<strong>05</strong></strong>), ha ascoltato la<br />
relazione <strong>del</strong> sen. Calogero Sodano, il quale ha illustrato, in modo puntuale ed<br />
approfondito, le nuove norme <strong>del</strong>lo Statuto riguardanti la “proiezione estera” <strong>del</strong>la<br />
Regione <strong>Siciliana</strong>, prospettando l’opportunità di acquisire, tramite specifiche<br />
audizioni, ulteriori dati ed elementi informativi utili a valutare la compatibilità <strong>del</strong> testo<br />
in esame con la normativa comunitaria. Il Presidente <strong>del</strong>la Commissione si è<br />
riservato di demandare la richiesta <strong>del</strong> relatore ad una successiva riunione, in modo<br />
tale che essa possa essere meglio vagliata alla luce <strong>del</strong> dibattito che si svilupperà sul<br />
disegno di legge.<br />
Infine, la Commissione Bicamerale per le questioni regionali, presieduta dal sen.<br />
Vizzini, nella sed. n. 97 <strong>del</strong> 14 giugno 2<strong>0<strong>05</strong></strong>, dopo avere ascoltato la relazione dei<br />
senatori Battaglia e Vitali (il primo ha illustrato gli articoli da 1 a 40, il secondo ha<br />
analizzato i successivi articoli da 41 a 75), preso atto <strong>del</strong>l’orientamento positivo<br />
formulato da entrambi i relatori, i quali hanno, altresì, concordato sull’esigenza di<br />
accelerare i tempi d’esame, con il massimo coinvolgimento <strong>del</strong>la Regione siciliana,<br />
ha espresso, per quanto di competenza, parere favorevole sul testo di riforma <strong>del</strong>lo<br />
Statuto siciliano.<br />
Roma, maggio-giugno 2<strong>0<strong>05</strong></strong><br />
2
<strong>Bollettino</strong> Istituzionale – maggio-giugno 2<strong>0<strong>05</strong></strong><br />
L’<strong>Assemblea</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>Siciliana</strong> al Forum P.A.<br />
Dal 9 al 13 maggio 2<strong>0<strong>05</strong></strong> si è svolta, presso la fiera di Roma, la XVI edizione <strong>del</strong>la<br />
mostra/convegno dei servizi ai cittadini e alle imprese – FORUM P.A.<br />
Anche quest’anno l’<strong>Assemblea</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>Siciliana</strong> ha partecipato all’evento con<br />
uno stand unico intestato alla Conferenza dei Presidenti <strong>del</strong>l’<strong>Assemblea</strong>, dei Consigli<br />
regionali e <strong>del</strong>le province autonome. In particolare, l’<strong>Assemblea</strong> ha avuto il compito,<br />
come in precedenza, di organizzare e coordinare la presenza di tutti i Parlamenti<br />
regionali.<br />
La Conferenza nel confermare la partecipazione alla prestigiosa manifestazione<br />
nazionale ha inteso rimarcare l’importanza che viene attribuita alla comunicazione<br />
pubblica rivolta al cittadino.<br />
La presenza di un considerevole numero di Amministrazioni ed Enti pubblici, sia<br />
centrali che locali, avvalora la tesi secondo cui occasioni come quello offerto dal<br />
FORUM rappresentano strumenti privilegiati per le stesse Amministrazioni per<br />
informare la collettività, le imprese e le altre istituzioni dei servizi che vengono resi<br />
disponibili con l’ausilio anche <strong>del</strong>le tecnologie informatiche più avanzate. Inoltre,<br />
costituisce un’opportunità interessante per un confronto qualificato tra gli operatori<br />
<strong>del</strong> settore, e non solo, su temi che interessano il processo di trasformazione <strong>del</strong>la<br />
Pubblica Amministrazione.<br />
In quest’ottica la presenza dei Parlamenti regionali, con i loro progetti ed iniziative<br />
di vario tipo, diventa un mezzo per informare i cittadini-elettori sull’attività <strong>del</strong><br />
massimo organo di rappresenta democratica e per sollecitare la loro partecipazione<br />
nei processi decisionali attraverso anche forme innovative dal punto di vista<br />
tecnologico. In questo modo si conferma il ruolo che è quello naturale <strong>del</strong>le<br />
Assemblee rappresentative in generale, di sede di confronto e di elaborazione <strong>del</strong>le<br />
scelte maturate a seguito di proposte e impulsi che provengono dalla società civile.<br />
Nel corso <strong>del</strong>la manifestazione si è avuto modo di dibattere e di confrontarsi su<br />
alcuni argomenti di attualità <strong>del</strong>le pubbliche amministrazioni. In particolare, la<br />
Conferenza <strong>del</strong> Parlamenti regionali ha promosso l’organizzazione di due tavole<br />
rotonde. La prima, in collaborazione con l’ANCI, ha riguardato il tema <strong>del</strong>lo sviluppo<br />
dei progetti <strong>del</strong>la cittadinanza digitale e <strong>del</strong>la partecipazione dei cittadini (edemocracy).<br />
Alla stessa è intervenuto il Vice Presidente vicario <strong>del</strong>l’<strong>Assemblea</strong><br />
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<strong>Bollettino</strong> Istituzionale – maggio-giugno 2<strong>0<strong>05</strong></strong><br />
<strong>Regionale</strong>, on. Fleres, responsabile <strong>del</strong> gruppo di lavoro “informazione e<br />
comunicazione istituzionale” <strong>del</strong>la Conferenza. la seconda tavola rotonda,<br />
organizzata in collaborazione con il Dipartimento per gli affari regionali, ha affrontato<br />
il tema dei nuovi statuti regionali e la qualità’ <strong>del</strong>l’attività amministrativa decentrata<br />
con particolare riferimento alle leggi elettorali regionali. Fra gli altri hanno dato il loro<br />
autorevole contributo il Ministro per gli affari regionali, senatore Enrico La Loggia, l’ex<br />
Presidente <strong>del</strong> Senato, senatore Nicola Mancino e il Presidente <strong>del</strong>la Commissione<br />
bilaterale per gli affari regionali, senatore Carlo Vizzini.<br />
Il Coordinatore <strong>del</strong>la Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti regionali, on.<br />
Alessandro Tesini, intervenendo nella discussione ha illustrato in generale i problemi<br />
legati all’attuale fase di avvio <strong>del</strong>le nuove legislature regionali, soffermandosi sulla<br />
necessità di ristabilire, valorizzandolo, il ruolo dei Consigli regionali che hanno<br />
attraversato un momento di disorientamento a seguito <strong>del</strong>le modifiche costituzionali<br />
intervenute. L’importante, è stato affermato, è di stabilire la reciproca autonomia dei<br />
Consigli e dei Governi regionali instaurando un rapporto di leale collaborazione fra<br />
poteri chiamati a ricoprire funzioni diverse. Il Presidente Tesini ha inoltre evidenziato<br />
l’esigenza di ultimare il processo di approvazione e di attuazione degli statuti<br />
regionali e di rafforzare i rapporti interistituzionali con l’Unione europea, da un lato, e<br />
con gli Enti locali, dall’altro.<br />
Nell’ambito dei temi proposti dalla Conferenza, diverse sono state le iniziative<br />
presentate dai singoli Consigli regionali. L’<strong>Assemblea</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>Siciliana</strong> ha dato il<br />
proprio contributo attraverso prodotti già sperimentati come il programma di<br />
partecipazione dei cittadini “E-way”. Inoltre, è stata l’occasione per presentare il<br />
progetto di riforma <strong>del</strong>lo statuto approvato recentemente dall’Aula e all’esame <strong>del</strong><br />
Parlamento nazionale.<br />
Roma, 13 maggio 2<strong>0<strong>05</strong></strong><br />
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<strong>Bollettino</strong> Istituzionale – maggio-giugno 2<strong>0<strong>05</strong></strong><br />
L’<strong>Assemblea</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>Siciliana</strong> al “Salone Italia” di<br />
Parigi<br />
Dal 3 al 5 giugno 2<strong>0<strong>05</strong></strong> si è tenuto a Parigi, presso il Centro congressuale Paris<br />
Expo di Porte de Versailles, la seconda edizione <strong>del</strong> “Salone Italia" 2<strong>0<strong>05</strong></strong>, importante<br />
evento dedicato all’Arte di Vivere italiano e al made in Italy di qualità. La<br />
manifestazione ha avuto il patrocinio <strong>del</strong> Ministero per le Attività Produttive ed è stata<br />
organizzata dall’Institut de Marketing et Développement Salon Italia.<br />
L’<strong>Assemblea</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>Siciliana</strong> ha partecipato all’evento unitamente alla<br />
Fondazione Federico II. Per la Regione era presente l’Assessore al Turismo,<br />
onorevole Fabio Granata, che ha illustrato in una conferenza stampa il progetto di<br />
promozione turistica <strong>del</strong>la Sicilia in Francia.<br />
Salone Italia è stata un’ottima occasione per focalizzare l’attenzione d’Oltralpe sul<br />
patrimonio artistico e naturale siciliano e per approfondire il legame storico culturale<br />
che lega la Francia alla nostra Isola. A rappresentare il Parlamento siciliano era<br />
presente il Vice Presidente vicario, onorevole Salvo Fleres, che ha dato notizia <strong>del</strong>le<br />
numerose e qualificate iniziative culturali promosse dall’<strong>Assemblea</strong> <strong>Regionale</strong><br />
<strong>Siciliana</strong> di concerto con la Fondazione Federico II, nonché <strong>del</strong>le proposte legislative<br />
in corso di esame a sostegno <strong>del</strong> settore turistico.<br />
Notevole è stato l’afflusso di visitatori attratti dalla qualità <strong>del</strong>le pubblicazioni<br />
artistiche e dei numerosi cataloghi <strong>del</strong>le mostre organizzate dalla Fondazione a<br />
Palazzo dei Normanni sede <strong>del</strong>l’<strong>Assemblea</strong> <strong>Regionale</strong>.<br />
La partecipazione <strong>del</strong>l’<strong>Assemblea</strong> all’evento parigino sottolinea l’importanza che<br />
l’Istituzione parlamentare annette a quegli strumenti comunicazionali in grado di<br />
diffondere e valorizzare la tradizione storico-politica e culturale <strong>del</strong>la Sicilia.<br />
Parigi, 5 giugno 2<strong>0<strong>05</strong></strong><br />
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<strong>Bollettino</strong> Istituzionale – maggio-giugno 2<strong>0<strong>05</strong></strong><br />
I lavori <strong>del</strong>la rinnovata Conferenza dei Presidenti dei<br />
Parlamenti regionali<br />
Presso il Consiglio regionale <strong>del</strong> Lazio si è svolta la prima riunione <strong>del</strong>la<br />
Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti regionali come rinnovata alla luce dei<br />
risultati elettorali <strong>del</strong> 3 e 4 aprile.<br />
All’<strong>Assemblea</strong>, presieduta dall’on. Alessandro Tesini (Presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong><br />
Friuli-Venezia Giulia), l’on. Pier Ferdinando Casini, Presidente <strong>del</strong>la Camera dei<br />
deputati, ha fatto pervenire il seguente messaggio:<br />
.<br />
Dopo i convenevoli di rito conseguenti all’insediamento dei neo-Presidenti eletti (il<br />
Presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong> Lazio, Massimo Pineschi, ha svolto un ampio intervento<br />
introduttivo centrato sull’esigenza di consolidare i rapporti tra Consigli regionali,<br />
Camere nazionali ed autonomie locali), la Conferenza, udita la relazione <strong>del</strong><br />
Presidente Tesini che ha tracciato, sinteticamente, il quadro <strong>del</strong>l’attuale situazione,<br />
evidenziando i tempi e le problematiche che, in prospettiva, dovranno essere<br />
affrontati dal sistema dei poteri regionali, ha approvato le linee di un documento da<br />
sottoporre all’attenzione <strong>del</strong>l’<strong>Assemblea</strong> degli eletti e <strong>del</strong>le elette, convocata a<br />
Montecitorio per l’11 luglio, nel corso <strong>del</strong>la quale sarà anche presentato il Rapporto<br />
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<strong>Bollettino</strong> Istituzionale – maggio-giugno 2<strong>0<strong>05</strong></strong><br />
sullo stato <strong>del</strong>la legislazione 2004 promosso dal Comitato per la legislazione <strong>del</strong>la<br />
Camera dei deputati e dalle Assemblee regionali.<br />
Roma, 14 giugno 2<strong>0<strong>05</strong></strong><br />
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<strong>Bollettino</strong> Istituzionale – maggio-giugno 2<strong>0<strong>05</strong></strong><br />
In attesa di esame, alla Camera dei Deputati, il disegno<br />
di legge costituzionale di riforma <strong>del</strong>lo Statuto speciale<br />
<strong>del</strong>la regione Friuli-Venezia Giulia<br />
Come riferito nel <strong>Bollettino</strong> n. 2 <strong>del</strong> febbraio 2<strong>0<strong>05</strong></strong>, il Consiglio regionale <strong>del</strong> Friuli-<br />
Venezia Giulia ha recentemente proceduto ad una completa riscrittura <strong>del</strong>lo Statuto<br />
speciale risalente al 1963.<br />
Tale testo, che si compone di un preambolo e di 83 articoli ripartiti in 11 titoli, è<br />
stato presentato a Montecitorio il 14 febbraio 2<strong>0<strong>05</strong></strong> e porta il numero 5617.<br />
Il successivo 21 febbraio è stato assegnato, in sede referente, alla 1ª Commissione<br />
“Affari Costituzionali”.<br />
Al fine di meglio comprendere lo spirito che ha animato la nascita e lo sviluppo di<br />
tale riforma, qui di seguito si riporta la dichiarazione <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong><br />
Friuli, on. Alessandro Tesini (che attualmente ricopre anche la carica di Presidente<br />
<strong>del</strong>la Conferenza dei Parlamenti regionali) che accompagna il disegno di legge:<br />
“E’ la prima volta, in 40 anni di vita, che il Consiglio regionale vota lo Statuto <strong>del</strong>la<br />
Regione.<br />
L’esito <strong>del</strong> voto non è quello che si pensava quando, un anno fa, con la decisione di<br />
istituire la Convenzione, abbiamo dato il via alla fase <strong>del</strong>la riscrittura <strong>del</strong>lo Statuto, in<br />
un clima allora fortemente convergente; convergenza durata fino al licenziamento <strong>del</strong><br />
testo in Convenzione.<br />
Sul mutamento avvenuto in seguito non voglio qui soffermarmi. Non mancheranno<br />
le occasioni per interrogarci e capire perché non abbiamo saputo portare a termine<br />
questo sforzo in maniera unitaria e d’altronde non è un problema solo nostro, come<br />
dimostrano le vicende legate alle modifiche apportate dal Parlamento alla<br />
Costituzione, con maggioranze più risicate nel 2001 e più ampie nel 2004.<br />
Oggi, in questo clima politico, appare difficile scrivere assieme le regole. E questo è<br />
sicuramente un problema.<br />
Ora voglio, però, sottolineare gli aspetti positivi, che sono davvero molti. E di<br />
questo, sono certo, ci accorgeremo se non subito nemmeno tanto in là nel tempo.<br />
Credo infatti che la straordinarietà <strong>del</strong> lavoro di questi mesi produrrà effetti virtuosi, in<br />
una stagione di riforme nella quale ci occuperemo di legge statutaria, regolamento<br />
<strong>del</strong> Consiglio regionale, ordinamento <strong>del</strong>le Autonomie locali.<br />
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<strong>Bollettino</strong> Istituzionale – maggio-giugno 2<strong>0<strong>05</strong></strong><br />
Sul piano <strong>del</strong> metodo, per il Consiglio regionale questi mesi sono stati una vera<br />
palestra di confronto con la Comunità regionale. E chi sostiene che questa materia e<br />
questi temi alla Comunità non interessino dice una cosa falsa e ingenerosa, e ne<br />
offende maturità e responsabilità.<br />
Sul piano dei contenuti, se da un lato è vero che ci sono forti divergenze, è<br />
altrettanto vero – e il dibattito lo ha dimostrato – che c’è anche un’ampia<br />
condivisione.<br />
Autenticamente sincera e piena è la soddisfazione per il lavoro degli uffici,<br />
<strong>del</strong>l’intera struttura, degli esperti.<br />
Dobbiamo essere fieri <strong>del</strong> nostro Consiglio regionale le cui qualità e competenze<br />
sono note fuori dai confini regionali e da tutti riconosciute.<br />
Siamo giunti alla conclusione di una impresa che più di qualcuno ha definito una<br />
“avventura”, in qualche caso venando l’espressione di rammarico che il risultato,<br />
forse sognato “eroico” e “rivoluzionario”, sia invece di compromesso.<br />
Considero la riscrittura <strong>del</strong>lo Statuto davvero un’impresa, giocata fino in fondo e<br />
significativa sul piano formale e su quello sostanziale.<br />
Della forma, perché gli obiettivi fissati sono stati perseguiti con metodo e disciplina,<br />
rispettando tempi funzionali alle tappe successive: e volutamente dico metodo e<br />
disciplina perché queste parole in Aula sono state pronunciate per definire lo stile <strong>del</strong><br />
nostro lavoro, attraverso la Convenzione prima, la Commissione poi, e quindi<br />
l’<strong>Assemblea</strong>. Un impegno la cui formalità però non è stata fine a se stessa, un modo<br />
per sistemare la coscienza dopo aver lanciato questa sfida <strong>del</strong>la cui complessità<br />
eravamo tutti consapevoli. Non si puntava cioè a una operazione di bandiera, ovvero<br />
a dimostrare che la Regione sarebbe riuscita ad arrivare al traguardo in tempo per<br />
passare la staffetta ad altre mani, incurante <strong>del</strong>le tappe successive <strong>del</strong>la maratona, la<br />
cui conclusione è nei lavori parlamentari.<br />
Nuove mani e nuove responsabilità accolgono ora questo lavoro, ma vorrei dire che<br />
i nuovi attori non sono “altro”, non sono soggetti estranei, tantomeno antagonisti.<br />
Saranno, invece, come lo sono stati in passato, interlocutori costanti con i quali il<br />
rapporto è sempre aperto.<br />
E qui la forma si fa sostanza, poiché non possiamo chiamare “fretta” quella che ci<br />
ha fatto muovere, ma consapevolezza di un dovere e di una opportunità.<br />
L’opportunità, per la prima volta in quarant’anni dalla nascita <strong>del</strong>la Regione, di poter<br />
– in virtù <strong>del</strong>le modificazioni apportate alla Costituzione nazionale che hanno<br />
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<strong>Bollettino</strong> Istituzionale – maggio-giugno 2<strong>0<strong>05</strong></strong><br />
introdotto un rapporto pattizio tra Stato e Regione – proporre autonomamente un<br />
proprio testo di Statuto al Parlamento che altrettanto in autonomia lo potrà approvare.<br />
Due autonomie, dunque, e non due antagonismi.<br />
E quindi il dovere di dare corpo a questa opportunità, affrontando le sfide <strong>del</strong> tempo<br />
presente.<br />
La proposta che abbiamo votato è essenziale e asciutta, eppure introduce aspetti<br />
innovativi che potranno manifestarsi pienamente nelle fasi di successiva<br />
legiferazione e che vanno considerati un patrimonio implicito a disposizione <strong>del</strong>la<br />
classe politica e <strong>del</strong>la comunità regionale.<br />
Ringrazio degli apprezzamenti che colleghi di diverse parti politiche hanno<br />
formulato in merito alla conduzione di questo lavoro e <strong>del</strong>lo sforzo fatto nell’ultimo<br />
tratto, intorno all’articolato, di migliorare i contenuti non rinunciando a guardare<br />
l’orizzonte ideale ma accettando il limite di una mediazione che grazie al contributo<br />
di tutti, di volta in volta, ha raggiunto il traguardo più avanzato possibile.<br />
A mia volta esprimo soddisfazione e gratitudine per i robusti richiami a valori<br />
importanti e alla necessità di tradurli in principi generali e vincolanti senza tuttavia<br />
togliere dinamismo a questo strumento di autogoverno.<br />
Le nostre radici lontane e l’identità di una comunità multietnica e multilingue,<br />
eppure unita e destinata comunque a considerare ulteriori complessità di una società<br />
aperta; le diversità quali elementi di specialità; le pari opportunità come espressione<br />
di un diritto di cittadinanza; il rapporto con le autonomie locali e la forma di governo<br />
sono temi – fra i tanti – che ci hanno visto fortemente dialettici e impegnati.<br />
Personalmente non credo che si sia rinunciato a dare alla politica il suo ruolo di<br />
scelte di prospettiva, in un tempo in cui le istituzioni sono percepite lontane.<br />
Il compito <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> Consiglio regionale non finisce qui.<br />
Fin da subito il lavoro continuerà, con determinazione e con la consapevolezza che<br />
il testo approvato ha avuto sì la maggioranza ma non la generalità dei consensi”.<br />
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<strong>Bollettino</strong> Istituzionale – maggio-giugno 2<strong>0<strong>05</strong></strong><br />
Il testo <strong>del</strong> presente <strong>Bollettino</strong> è disponibile in<br />
formato elettronico nel sito www.ars.sicilia.it<br />
alla voce Informazione - “Bollettini<br />
istituzionali”<br />
11