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N.71 aprile (4,25Mb Pdf) - la Notizia

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Il secolo degli Olocausti<br />

L'esistenza del<strong>la</strong> storia e del divenire è una verità assoluta, un dogma, un semplice<br />

assunto metodologico, oppure una fede con cui si guarda tutto ma che<br />

non viene mai guardata in faccia (E. Severino)<br />

Gli Armeni, popo<strong>la</strong>zione di lingua indoeuropea, si<br />

stanziarono nel VII sec. A.C. nel<strong>la</strong> regione del <strong>la</strong>go<br />

di Van, in Anatolia. Prima vassalli dei medi e dei<br />

persiani, poi conquistati dai romani dai persiani<br />

dagli arabi, infine incorporati dall'impero ottomano,<br />

conservarono sempre una forte identità legata<br />

al<strong>la</strong> lingua e al<strong>la</strong> religione cristiana, riuscendo a<br />

costituire una sorta di stato economicamente sviluppato<br />

e ben integrato nell'impero.<br />

La prima guerra mondiale aveva aggravato il<br />

declino dell'impero e riacutizzato i conflitti etnici e<br />

religiosi all'interno, riaperti, a partire dagli anni<br />

1910-1914, dal governo dei Giovani turchi che<br />

aveva adottato l'ideologia panturca, ovvero <strong>la</strong> riunione<br />

di tutti i popoli di lingua turca sotto l'egida<br />

del<strong>la</strong> Turchia. Il timore che <strong>la</strong> “nazione” armena<br />

rivendicasse, una volta finita <strong>la</strong> guerra, una qualche<br />

forma di autonomia all'interno del nuovo<br />

stato, le mire del<strong>la</strong> Russia su quell'area, <strong>la</strong> crescita<br />

di una coscienza nazionale che aveva portato<br />

al<strong>la</strong> costituzione del<strong>la</strong> Federazione rivoluzionaria,<br />

indussero il sultano a giudicare pericolosa per<br />

l'unità dello stato <strong>la</strong> presenza armena.<br />

L'inizio del genocidio armeno può essere indicato<br />

nel<strong>la</strong> retata del 24 <strong>aprile</strong> 1915 quando a<br />

Costantinopoli furono arrestate 2.345 persone,<br />

giornalisti medici avvocati sacerdoti scrittori; tutti<br />

coloro che costituivano i quadri politici e gli alti<br />

dignitari del<strong>la</strong> comunità armena, che occupavano<br />

posti nell'esercito e nell'amministrazione.<br />

Ufficialmente si trattava di un trasferimento verso<br />

i deserti del<strong>la</strong> Siria, in pratica si svolse come un<br />

rastrel<strong>la</strong>mento sistematico e lunga ed estenuante<br />

marcia verso <strong>la</strong> morte per sfinimento di 1.000.000<br />

e 5.000 persone. Le testimonianze confermano<br />

l'esistenza di almeno 25 campi, ma non con le<br />

caratteristiche c<strong>la</strong>ssiche di quelli nazisti, sovietici<br />

o cinesi, <strong>la</strong> loro funzione è di transito per gli estenuati<br />

convogli umani costretti a lunghe marce.<br />

Oggi ci sono ancora stati, e <strong>la</strong> stessa Turchia, che<br />

negano l'olocausto armeno ma attribuiscono queste<br />

morti al<strong>la</strong> condizione di insicurezza e di miseria<br />

di quegli anni. Sappiamo che non fu così, anzi<br />

<strong>la</strong> autorità turche si spinsero fino a condannare a<br />

morte quei musulmani che avessero osato aiutare<br />

un armeno, spezzando quel legame di amicizia<br />

e di solidarietà che si era instaurato durante <strong>la</strong><br />

lunga convivenza. Soprattutto non si vuole riconoscere<br />

a quei morti l'uso del termine genocidio e<br />

olocausto.<br />

Ma questi non dipendono da elementi di tipo<br />

quantitativo, ma sono indicati dal<strong>la</strong> Convenzione<br />

dei diritti dell'uomo dell'ONU del 1948, secondo <strong>la</strong><br />

quale devono presentarsi contemporaneamente<br />

tre requisiti: un elemento materiale, cioè gli atti<br />

criminali; un elemento morale, ovvero l'intenzione<br />

di distruggere una parte o tutto un gruppo sociale;<br />

un destinatario partico<strong>la</strong>re, identificabile in un<br />

gruppo etnico, razziale o religioso.<br />

Nello sterminio degli armeni è facile trovare riuniti<br />

questi tre elementi, per cui dal punto di vista<br />

storico e giuridico, che però non sempre coincide<br />

con gli interessi del<strong>la</strong> politica, non si può negare il<br />

carattere di genocidio.<br />

Stati Uniti e Germania preferiscono evitare di<br />

affrontare il problema mentre Israele punta a mantenere<br />

l'unicità dell'Olocausto.<br />

Papa Giovanni Paolo II ha coraggiosamente<br />

dichiarato che il genocidio degli armeni è stato il<br />

prologo degli orrori che sarebbero seguiti nel '900.<br />

E' necessario ricordare continuamente questi e<br />

molti altri orrori perché mai più nessuno possa<br />

dire pubblicamente, “Chi mai si ricorda oggi dei<br />

massacri degli armeni” come fece Adolf Hitler<br />

nel suo discorso del 22 agosto 1939.<br />

Giusi Nobilini<br />

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