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PETIZIONE POPOLARE - Comune di Saluggia

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SALUGGIA<br />

(VERCELLI)<br />

<strong>PETIZIONE</strong> <strong>POPOLARE</strong><br />

AL FINE DI OTTENERE<br />

INDULGENZA PER IL<br />

SALUGGESE<br />

MARIO OTTINO<br />

(Termine sottoscrizione ore 12,00 del 30 settembre 2011)


AL GIUDICE DELLE INDAGINI PRELIMINARI<br />

Pubblico Ministero dott.ssa ACETO<br />

e<br />

Gent.mi Sigg. Giu<strong>di</strong>ci,<br />

i sottoscrittori della presente petizione popolare, venuti a conoscenza che, il sig. Ottino Mario, citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong><br />

<strong>Saluggia</strong> (Vercelli) è detenuto presso la Casa Circondariale <strong>di</strong> Vercelli, ritengono, con doveroso rispetto<br />

della carica da Voi ricoperta e delle norme <strong>di</strong> legge stabilite dalla procedura penale, <strong>di</strong> sottoscrivere,<br />

unitamente al Sindaco <strong>di</strong> <strong>Saluggia</strong>, Marco Pasteris, quale primo firmatario, il seguente testo al fine <strong>di</strong><br />

richiedere alla S.V., indulgenza.<br />

Mario Ottino non è un delinquente. E’ piuttosto una delle tante vittime del sistema che stritola<br />

chi tenta, ma non riesce, ad emergere. Di quel sottile, impercettibile e terribile ingranaggio che spesso,<br />

invece <strong>di</strong> aiutare colui o coloro che intendono materializzare le proprie attese, li trasforma in carnefici <strong>di</strong> se<br />

stessi.<br />

Non <strong>di</strong>mentichiamo; sussistono in concreto una serie <strong>di</strong> attenuanti che gli vanno sicuramente concesse. Nel<br />

contesto sociale saluggese la sua famiglia è conosciuta, stimata e ben voluta. Papà e mamma <strong>di</strong> Mario,<br />

conducono una storica attività <strong>di</strong> macellazione carne. Persone integerrime, laboriose e votate al duro<br />

lavoro quoti<strong>di</strong>ano. Mario ha compiuto questo gesto inconsulto e <strong>di</strong>sperato perché giunto al termine <strong>di</strong> un<br />

pluriennale percorso <strong>di</strong> lotta contro quell’avversario indomabile che assume a momenti i tratti della<br />

sfortuna ed in altri quelli della persecuzione. Nel gesto <strong>di</strong> Mario vi è un messaggio forte e chiaro da<br />

decifrare con attenzione: non sono un mascalzone, sono <strong>di</strong>sperato, non so più a chi rivolgermi. Forse va<br />

letto, con un po’ <strong>di</strong> ar<strong>di</strong>mento, nel suo estremo tentativo <strong>di</strong> porre la sua causa sotto le luci della ribalta per<br />

poi ritornare nell’ombra. In quella oscurità che l’ha avvolto per anni nell’attesa che qualcuno, che sinora<br />

non si è mai presentato, lo ascoltasse.<br />

Non ha il carattere <strong>di</strong> una persona aggressiva e tanto meno pericolosa: è conosciuto e stimato come un<br />

gran lavoratore, corretto, leale e umile; non voleva fare del male a nessuno, non ha messo a <strong>di</strong>sagio<br />

nessuno col suo gesto, se non solo sé stesso, nel suo <strong>di</strong>sperato intento <strong>di</strong> chiedere aiuto.<br />

Restiamo fermamente convinti <strong>di</strong> un pensiero che è nel sentire comune. I veri eroi <strong>di</strong> questa nostra amata<br />

Nazione sono quelli che ogni giorno si alzano dal letto e affrontano la vita anche se gli hanno rubato i sogni<br />

e il futuro. Quelli che alzano la saracinesca <strong>di</strong> un bar o <strong>di</strong> un’officina, che vanno in un ufficio,in una fabbrica,<br />

che non lottano per la gloria o per la fama, ma per la sopravvivenza. Sono loro i veri coraggiosi.<br />

Mario Ottino merita, <strong>di</strong> essere ascoltato, perché, se per molti non sarà un eroe, è un citta<strong>di</strong>no italiano<br />

<strong>di</strong>sperato che chiede con le forze che gli rimangono un cosa sola: aiuto. E merita, per il suo gesto <strong>di</strong>sperato<br />

e coraggioso al tempo stesso, al momento della decisione finale tanta, tanta indulgenza.<br />

Marco Pasteris<br />

Sindaco <strong>di</strong> <strong>Saluggia</strong><br />

22 SETTEMBRE 2011

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