L'insegnamento dell'italiano L2 per alunni stranieri ... - Vannini Editrice

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Indicazioni bibliografiche “Materiali per l’insegnamento dell’italiano L2 e l’integrazione degli alunni stranieri; un anno di formazione e ricerca nella Provincia di Arezzo” Bosio I., SOS Italiano, Il Capitello Bozzi, Stefanutti, Le strade delle parole, Italiano Facile, ed. Rosetta, Zardan, Detto e Fatto, per gli alunni stranieri (Scuola Secondaria di I grado), Fabbri Editori G.Ventura, Lexico minimo, Vocabolario interculturale illustrato, Emi Debetto- Peccianti, Amici come noi 1° e 2° livello, Giunti Della Puppa, Facile, voll. 1, 2, 3, Teorema P.Casi, L’italiano per me, Eli Tonello P., Primi passi della lingua Italiana, Edizioni Tredici Colnaghi, Fioroni, Tibiletti, Voglio capire, Nicola Milano Editore G. Favaro (a cura di), “Un passo dopo l’altro”. Proposte per rilevare le competenze in italiano dei bambini stranieri durante le prime dell’inserimento, Centro Come, Milano 1996. Lingua e comunicazione, Il Capitello Sul filo delle parole, Emmelle Edizioni Modulo lingua, Bertello Edizioni Sesamo - Bambini stranieri in classe - supplemento a “La Vita Scolastica” Giunti Carte in tavola, Patatrac ABC Lessico italiano di base per alunni stranieri – IPRASE Trentino Sitografia Centro Come - http://www.centrocome.it/index.php Dienneti – risorse didattiche - http://www.dienneti.it/italiano/stranieri.htm Italiano per lo studio – Università di Parma - http://www.italianoperlostudio.it/ita/default.asp Un mondo a scuola - http://www.unmondoascuola.it/index.phpoption=com_frontpage&Itemid=1 Progetto A.L.I.A.S. – Università Ca Foscari – Venezia - http://venus.unive.it/aliasve/index.php Italiano L2 - http://www.italianol2.info/ I.I.S. “C. Cattaneo” - archivio di documentazione didattica per alunni stranieri http://scuole.monet.modena.it/cattaneo/interc/documenti/matdid.htm Sportelli-scuola per l'integrazione degli alunni con cittadinanza non italiana e per l'educazione interculturale - www.istruzione.bergamo.it http://www.sportellostranieri.bergamo.it/index.htm BBC Education. Italianissimo online: http: //www.bbc.co.uk/education/languages/italian/issimo/index.shtml Corso di italiano multimediale a cura di Nicola A.Gargano,Dipartimento di Studi Italiani,University of Toronto. http: //www.chass.utoronto.ca/~ngargano/ Corso base di Lingua Italiana (Rai) - http: //www.italica.rai.it/principali/lingua/index.htm Cartoni animati glottodidattici - http: //www.melevisione.rai.it/ Me too.Italiano L2 (Guida on line per l’insegnamento-apprendimento dell’italiano L2, con quaderni operativi) http: //www.socrates-me-too.org/lingue2.htm Oggi e domani. The interactive course that makes learning Italian easy: http: //academic.brooklyn.cuny.edu/modlang/carasi/site/index.html Rete! Nuovo corso di Lingua Italiana - Materiali on line tratti dal nuovo corso di Lingua Italiana di primo livello della casa editrice Guerra (Marco Mezzadri – Paolo E.Balboni) http: //www.guerra-edizioni.com/ The Italian Electronic Classroom! Centro Studi Italiani - http: //www.locuta.com/classroom.html Centro scuole e nuove culture - http://www.scuolenuoveculture.org/index.html 44

S c u o l a p r i m a r i a d i S u b b i a n o – C a p o l o n a Relazione sulle attività di laboratorio linguistico - Anno scolastico 2008/2009 La presenza di minori stranieri nella scuola, si inserisce come fenomeno dinamico in una situazione in forte trasformazione a livello sociale, culturale e di organizzazione scolastica. La scuola italiana si è orientata fin da subito a inserire gli alunni di cittadinanza non italiana nella scuola comune, all’ interno delle normali classi scolastiche ed evitando la costruzione di luoghi di apprendimento separati, differentemente da quanto previsto in altri Paesi e in continuità con precedenti scelte della scuola italiana per l’accoglienza di varie forme di diversità. Il neo-arrivato necessita di attenzioni didattiche specifiche che lo sostengano nell’apprendimento della lingua italiana. Se il bambino è inserito in prima e in seconda, può imparare a leggere e scrivere magari con ritmi e attenzioni individualizzate, se, invece, è inserito nelle altre classi, potrebbe essere un percorso intensivo esterno. La frequenza di un laboratorio linguistico, quindi è utile per aiutare il bambino a superare le sue peculiari difficoltà. Per le prime fasi di apprendimento è necessario utilizzare modalità di lavoro imperniate sulle sole abilità di comprensione dello studente (ascoltare e leggere). Lo studente deve essere messo in grado da subito di comunicare e di “fare cose con la lingua”, ad esempio giocare, altrimenti perderà l’interesse allo studio dell’italiano. Per le primissime fasi, quando è difficile esprimersi verbalmente, si promuovano attività che permettano comunque di stare insieme attivamente. Infatti, esistono molti materiali ludici basati sull’abbinamento parole-immagini, ma anche libri che sono ritenuti utili da alcuni insegnanti per altri, invece, inutili perché ogni percorso di insegnamento si costruisce sui “bisogni di apprendimento dei discenti”, in altre parole sui contenuti (sapere) ed attività ( saper fare). Lo scorso anno i libri adottati per il laboratorio L2 sono stati “ Anche in italiano” e “Sesamo” integrati con altre attività programmate per i bambini e adeguati alle loro capacità di apprendimento. Le ore di laboratorio complessive , per la scuola primaria sono state 40. Un laboratorio gestito da docenti interni di 2 ore settimanali effettuate essenzialmente di venerdì pomeriggio. È stata un’esperienza nuova, interessante e proficua. Il livello di coinvolgimento e di interessamento al progetto da parte del team insegnanti è stato positivo. Ad approfondire ulteriormente l’argomento del laboratorio L2 è fondamentale l’esperienza dell’insegnante di classe di lingua italiana, che quest’anno, insegna in una classe prima formata per il 50% da alunni stranieri di seconda generazione, quindi nati in Italia. Questi bambini parlano solo a scuola l’italiano mentre a casa continuano a parlare la loro lingua d’origine. I loro genitori hanno molta difficoltà con la lingua italiana, e spesso è un problema comunicare con loro, sia per iscritto che oralmente. Fin dall’inizio dell’anno scolastico sono stati diffidenti verso l’attività di laboratorio L2; così l’insegnante ha cercato di favorire l’integrazione di questi alunni ricercando del materiale come il mappamondo, per far “scoprire” agli altri alunni i paesi d’origine dei loro compagni e le loro abitudini. Si è poi organizzato “l’angolo dell’aiuto” con l’alfabetiere, le immagini, i colori ecc. dove i bambini si recano quando hanno qualche difficoltà. Quindi lì avviene uno scambio culturale mediato dall’insegnante. Per quanto riguarda la valutazione, avendo una classe con molti stranieri, al primo quadrimestre non è stata espressa alcuna valutazione per le singole discipline valutando solo il comportamento e il livello d’inserimento. Filomena Carrozza Leonarda Licalzi 43 45

S c u o l a p r i m a r i a d i S u b b i a n o – C a p o l o n a<br />

Relazione sulle attività di laboratorio linguistico - Anno scolastico 2008/2009<br />

La presenza di minori <strong>stranieri</strong> nella scuola, si inserisce come fenomeno dinamico in una<br />

situazione in forte trasformazione a livello sociale, culturale e di organizzazione scolastica.<br />

La scuola italiana si è orientata fin da subito a inserire gli <strong>alunni</strong> di cittadinanza non italiana<br />

nella scuola comune, all’ interno delle normali classi scolastiche ed evitando la costruzione di<br />

luoghi di apprendimento separati, differentemente da quanto previsto in altri Paesi e in<br />

continuità con precedenti scelte della scuola italiana <strong>per</strong> l’accoglienza di varie forme di<br />

diversità.<br />

Il neo-arrivato necessita di attenzioni didattiche specifiche che lo sostengano<br />

nell’apprendimento della lingua italiana.<br />

Se il bambino è inserito in prima e in seconda, può imparare a leggere e scrivere magari<br />

con ritmi e attenzioni individualizzate, se, invece, è inserito nelle altre classi, potrebbe essere<br />

un <strong>per</strong>corso intensivo esterno.<br />

La frequenza di un laboratorio linguistico, quindi è utile <strong>per</strong> aiutare il bambino a su<strong>per</strong>are<br />

le sue peculiari difficoltà.<br />

Per le prime fasi di apprendimento è necessario utilizzare modalità di lavoro im<strong>per</strong>niate<br />

sulle sole abilità di comprensione dello studente (ascoltare e leggere).<br />

Lo studente deve essere messo in grado da subito di comunicare e di “fare cose con la<br />

lingua”, ad esempio giocare, altrimenti <strong>per</strong>derà l’interesse allo studio dell’italiano. Per le<br />

primissime fasi, quando è difficile esprimersi verbalmente, si promuovano attività che<br />

<strong>per</strong>mettano comunque di stare insieme attivamente.<br />

Infatti, esistono molti materiali ludici basati sull’abbinamento parole-immagini, ma anche<br />

libri che sono ritenuti utili da alcuni insegnanti <strong>per</strong> altri, invece, inutili <strong>per</strong>ché ogni <strong>per</strong>corso<br />

di insegnamento si costruisce sui “bisogni di apprendimento dei discenti”, in altre parole sui<br />

contenuti (sa<strong>per</strong>e) ed attività ( sa<strong>per</strong> fare).<br />

Lo scorso anno i libri adottati <strong>per</strong> il laboratorio <strong>L2</strong> sono stati “ Anche in italiano” e<br />

“Sesamo” integrati con altre attività programmate <strong>per</strong> i bambini e adeguati alle loro capacità<br />

di apprendimento. Le ore di laboratorio complessive , <strong>per</strong> la scuola primaria sono state 40.<br />

Un laboratorio gestito da docenti interni di 2 ore settimanali effettuate essenzialmente di<br />

venerdì pomeriggio. È stata un’es<strong>per</strong>ienza nuova, interessante e proficua.<br />

Il livello di coinvolgimento e di interessamento al progetto da parte del team insegnanti è<br />

stato positivo.<br />

Ad approfondire ulteriormente l’argomento del laboratorio <strong>L2</strong> è fondamentale<br />

l’es<strong>per</strong>ienza dell’insegnante di classe di lingua italiana, che quest’anno, insegna in una classe<br />

prima formata <strong>per</strong> il 50% da <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> di seconda generazione, quindi nati in Italia.<br />

Questi bambini parlano solo a scuola l’italiano mentre a casa continuano a parlare la loro<br />

lingua d’origine. I loro genitori hanno molta difficoltà con la lingua italiana, e spesso è un<br />

problema comunicare con loro, sia <strong>per</strong> iscritto che oralmente.<br />

Fin dall’inizio dell’anno scolastico sono stati diffidenti verso l’attività di laboratorio <strong>L2</strong>;<br />

così l’insegnante ha cercato di favorire l’integrazione di questi <strong>alunni</strong> ricercando del<br />

materiale come il mappamondo, <strong>per</strong> far “scoprire” agli altri <strong>alunni</strong> i paesi d’origine dei loro<br />

compagni e le loro abitudini. Si è poi organizzato “l’angolo dell’aiuto” con l’alfabetiere, le<br />

immagini, i colori ecc. dove i bambini si recano quando hanno qualche difficoltà. Quindi lì<br />

avviene uno scambio culturale mediato dall’insegnante.<br />

Per quanto riguarda la valutazione, avendo una classe con molti <strong>stranieri</strong>, al primo<br />

quadrimestre non è stata espressa alcuna valutazione <strong>per</strong> le singole discipline valutando solo<br />

il comportamento e il livello d’inserimento.<br />

Filomena Carrozza<br />

Leonarda Licalzi<br />

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