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L'insegnamento dell'italiano L2 per alunni stranieri ... - Vannini Editrice

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I S T I T U T O C O M P R E N S I V O D I S A N S E P O L C R O<br />

Relazione sulle attività di laboratorio linguistico<br />

Anno scolastico 2008/2009<br />

Il gruppo che ha frequentato il corso di alfabetizzazione era composto da bambini arrivati<br />

da pochi mesi in Italia. La loro provenienza è <strong>per</strong> lo più dai paesi dell’est Europa e uno solo<br />

dallo Sri Lanka.<br />

Sono stati individuati due livelli di conoscenza dell’italiano. Nel primo i bambini arrivati<br />

da pochi mesi, nel secondo bambini che avevano frequentato un anno di scuola. Le classi di<br />

inserimento corrispondono all’età anagrafica. Durante i colloqui con le famiglie abbiamo<br />

rilevato che sono ben felici di questa opportunità e anche i bambini si sono dimostrati<br />

entusiasti frequentando con assiduità il corso.<br />

È infatti utile che i bambini <strong>stranieri</strong> neoarrivati frequentino, o all’interno del proprio<br />

orario di classe o al di fuori, attività specifiche di apprendimento dell’italiano. Alla luce della<br />

nostra es<strong>per</strong>ienza tali attività risultano es<strong>per</strong>ienze di apprendimento significative se si<br />

considerano alcuni elementi:<br />

lavorare con piccoli gruppi di 4 o 6 bambini, la cui competenza sia grosso modo<br />

equivalente;<br />

usare altri linguaggi, oltre a quello verbale, sia <strong>per</strong> sostenere l’uso di quest’ultimo,<br />

sia <strong>per</strong> offrire <strong>per</strong>corsi alternativi di espressione (linguaggio mimico-gestuale,<br />

iconico);<br />

alternanza di attività: momenti di lavoro collettivo e individuale, uso dei software<br />

didattici specifici <strong>per</strong> facilitare l’apprendimento del lessico;<br />

raccordo tra gli insegnanti di classe e l’insegnante di <strong>L2</strong>.<br />

Il nostro corso si è articolato in 12 ore che si sono dimostrate insufficienti <strong>per</strong> creare<br />

condizioni positive <strong>per</strong> favorire la comunicazione e il coinvolgimento dei bambini <strong>stranieri</strong><br />

nelle classi.<br />

Il corso di italiano come <strong>L2</strong> si è tenuto dal 3 marzo 2009 al 14 aprile 2009 presso i locali<br />

della scuola primaria “De Amicis” di Sansepolcro <strong>per</strong> sei venerdì, il pomeriggio dalle ore<br />

14.30 alle 16.30, in orario extra scolastico, sia <strong>per</strong> i bambini, sia <strong>per</strong> le insegnanti Maria Foni<br />

e Maria Laura Maglioni che lo hanno tenuto.<br />

La classe era composta da 9 <strong>alunni</strong> di età diverse (quattro di sette anni, due di nove anni,<br />

uno di dieci e due di dodici) e di provenienze diverse (Marocco, Pakistan, Kosovo, Romania).<br />

Anche i livelli di conoscenza della lingua italiana erano diversi e questo, insieme alle diverse<br />

età, ha reso più difficoltoso il lavoro. Occorreva infatti a volte differenziare le attività e<br />

suddividere la classe <strong>per</strong> gruppi di livello.<br />

Per la programmazione e l’organizzazione delle attività si è attinto dalla sfera di interesse<br />

dei bambini e, <strong>per</strong> quanto riguarda il materiale, sono state utilizzate e riadattate schede e<br />

flashcards usate <strong>per</strong> l’insegnamento dell’inglese come <strong>L2</strong>.<br />

I bambini hanno seguito con entusiasmo le attività e hanno lavorato con impegno e<br />

partecipazione, ottenendo dei buoni risultati, in considerazione anche della brevità del corso.<br />

Secondo noi le condizioni che possono portare un alunno non italofono di recente<br />

inserimento in classe a conseguire rapidamente l’apprendimento dell’italiano di base è un<br />

costante rapporto e scambio con coetanei italofoni al quale può seguire un <strong>per</strong>corso<br />

individualizzato.<br />

Come già detto, il numero secondo noi eccessivo di <strong>alunni</strong> iscritti e la loro disomogeneità<br />

<strong>per</strong> età e livello, hanno creato qualche difficoltà nello svolgimento delle varie attività. I<br />

bambini, <strong>per</strong>ò, hanno avuto modo di rinforzare e approfondire le loro conoscenze<br />

dell’italiano grazie a un approccio ludico (giochi di gruppo o con flashcards).<br />

La valutazione in ingresso e in uscita è stata effettuata prendendo in considerazione le<br />

quattro abilità della lingua (leggere, scrivere, parlare, ascoltare) mediante conversazioni,<br />

brevi letture e scrittura autonoma di parole o semplici frasi.<br />

Maria Foni, Maria Laura Maglioni<br />

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