L'insegnamento dell'italiano L2 per alunni stranieri ... - Vannini Editrice
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Introduzione<br />
La nostra società sempre più complessa, pluralistica, globalizzata… ma anche<br />
multietnica e multiculturale richiede una nuova messa a fuoco di tutti i settori<br />
dell’esistenza umana, dalla politica all’economia, all’istruzione.<br />
Quale paradigma pedagogico ha scelto la scuola <strong>per</strong> rispondere alla sfida dovuta<br />
all’incremento continuo delle presenze di <strong>alunni</strong> con cittadinanza non italiana<br />
I molteplici riferimenti normativi hanno accolto e contestualizzato la<br />
“rivoluzionaria strada” dell’educazione interculturale che colloca al centro<br />
dell’intervento educativo il dialogo, l’incontro, il confronto e l’interazione fra più<br />
culture .<br />
Storicamente siamo passati da una filosofia educativa basata sulla assimilazione<br />
all’integrazione (mantenere la propria cultura ed il proprio stile di vita) in società<br />
sempre più inclusive dove l’educazione gioca un ruolo fondamentale.<br />
Fra i compiti richiesti alla scuola di oggi: accettare e rispettare le diverse<br />
culture, favorire lo scambio interculturale aiutando tutti a formare la propria<br />
identità nella differenza. Se la chiave di lettura della nostra realtà scolastica è<br />
anche quella interculturale, è indispensabile ridefinire il concetto di educare<br />
attraverso una “nuova cultura “del fare scuola”. In questo senso Dirigenti,<br />
insegnanti, educatori e tutto il <strong>per</strong>sonale che o<strong>per</strong>a nella scuola sono chiamati a<br />
costruire ed aggiornare la propria identità professionale sul versante<br />
dell’educazione interculturale.<br />
I corsi di formazione-aggiornamento dell’ultimo triennio organizzati dall’USP di<br />
Arezzo, si sono prefissi lo scopo di “lavorare” su una nuova competenza richiesta<br />
agli insegnanti di oggi, quella interculturale.<br />
Le attività svolte dai corsisti, anche sotto forma laboratoriale, le riflessioni<br />
emerse, la condivisione delle problematiche legate all’accoglienza, integrazione e<br />
valutazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> hanno contribuito a sostenere gli insegnanti nel<br />
loro o<strong>per</strong>are quotidiano. Infatti da tempo si ribadisce che l’inserimento degli <strong>alunni</strong><br />
<strong>stranieri</strong>, fenomeno ormai non più emergenziale ma strutturale nel nostro sistema<br />
scolastico, necessita di attenzioni, modalità organizzative e decisionali sul piano:<br />
burocratico, relazionale, comunicativo, pedagogico, didattico, metodologico.<br />
Confrontarsi con colleghi, scambiarsi le es<strong>per</strong>ienze, fare il punto della situazione,<br />
aggiornarsi sulla normativa, ha consentito agli insegnanti di “alleggerire” il peso di<br />
responsabilità, si è cercato di contenere quel senso di impotenza del singolo ma<br />
anche del team docente … Condivisione e confronto, esaminare in modo critico e<br />
riflessivo il proprio o<strong>per</strong>ato … questo è stato fatto negli incontri.<br />
Non abbiamo la pretesa di aver dato risposte esaurienti alla vasta problematica<br />
dell’inserimento degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> nelle nostre scuole, né abbiamo “ricette<br />
organizzative” tanto meno “alchimie didattiche”, quelli che presentiamo sono<br />
materiali prodotti dalla scuola “militante” impegnata ad assumere la differenza<br />
come valore.<br />
Ci auguriamo di aver dato un piccolo contributo alla formazione di un<br />
insegnante promotore della cultura dell’incontro e del dialogo questo … nella<br />
s<strong>per</strong>anza <strong>per</strong> il futuro che tutti gli “attori” coinvolti nel processo educativo si<br />
assumano responsabilità nel progettare e realizzare interventi concreti <strong>per</strong><br />
accogliere e favorire il successo formativo anche degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>.<br />
3<br />
Tiziana Giovenali<br />
Referente intercultura USP Arezzo<br />
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