L'insegnamento dell'italiano L2 per alunni stranieri ... - Vannini Editrice
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Ufficio Scolastico<br />
Regionale <strong>per</strong> la Toscana<br />
Ufficio Scolastico<br />
Provinciale di Arezzo<br />
L’insegnamento dell’italiano <strong>L2</strong><br />
<strong>per</strong> <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong><br />
neo arrivati nella scuola dell’obbligo<br />
Materiali prodotti nel corso di formazione<br />
provinciale dell’anno scolastico 2008/2009<br />
Istituto Comprensivo di Civitella in Val di Chiana<br />
1
La presente pubblicazione raccoglie il frutto dei lavori svolti da alcuni insegnanti<br />
delle scuole della provincia di Arezzo che, nell’anno scolastico 2008/2009, hanno<br />
partecipato ad un <strong>per</strong>corso di formazione.<br />
Il corso di formazione e la pubblicazione sono avvenuti all’interno delle iniziative<br />
individuate dal protocollo interistituzionale provinciale che prevede azioni<br />
coordinate <strong>per</strong> l’accoglienza e l’integrazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>.<br />
Gruppo di progetto e coordinamento<br />
Prof. Domenico Sarracino – direttore del corso<br />
Prof.ssa Tiziana Giovenali, prof. Alessandro Eblasi,<br />
prof.ssa Roberta Magi, ins. Marzia Serrai.<br />
Docenti partecipanti<br />
Aversa Rosalia<br />
Baldassarri Simona<br />
Barbagli Manuela<br />
Batini Elisabetta<br />
Bidini Silvia<br />
Buti Nadia<br />
Carrozza Filomena<br />
Donati Silvia<br />
Ducci Cristina<br />
Fariselli Maria Teresa<br />
Gori Tiziana<br />
Licalzi Leonarda<br />
Manfrini Valeria<br />
Marraghini Mara<br />
Micillo Filomena<br />
Nocentini Brunella<br />
Perugini Cesarina<br />
Rogari Rita<br />
Salvi Rita<br />
Tavanti Elena<br />
Valenti Anna<br />
Zanchi Laura<br />
Si ringraziano gli insegnanti e le scuole che hanno risposto ai questionari<br />
e che hanno fornito i materiali che pubblichiamo.<br />
In co<strong>per</strong>tina: murale realizzato dalla prof.ssa Cinzia Sacchi, Istituto Comprensivo di<br />
Civitella in Val di Chiana<br />
La pubblicazione è stata curata da Domenico Sarracino e Alessandro Eblasi<br />
Arezzo, Settembre 2009<br />
2
Introduzione<br />
La nostra società sempre più complessa, pluralistica, globalizzata… ma anche<br />
multietnica e multiculturale richiede una nuova messa a fuoco di tutti i settori<br />
dell’esistenza umana, dalla politica all’economia, all’istruzione.<br />
Quale paradigma pedagogico ha scelto la scuola <strong>per</strong> rispondere alla sfida dovuta<br />
all’incremento continuo delle presenze di <strong>alunni</strong> con cittadinanza non italiana<br />
I molteplici riferimenti normativi hanno accolto e contestualizzato la<br />
“rivoluzionaria strada” dell’educazione interculturale che colloca al centro<br />
dell’intervento educativo il dialogo, l’incontro, il confronto e l’interazione fra più<br />
culture .<br />
Storicamente siamo passati da una filosofia educativa basata sulla assimilazione<br />
all’integrazione (mantenere la propria cultura ed il proprio stile di vita) in società<br />
sempre più inclusive dove l’educazione gioca un ruolo fondamentale.<br />
Fra i compiti richiesti alla scuola di oggi: accettare e rispettare le diverse<br />
culture, favorire lo scambio interculturale aiutando tutti a formare la propria<br />
identità nella differenza. Se la chiave di lettura della nostra realtà scolastica è<br />
anche quella interculturale, è indispensabile ridefinire il concetto di educare<br />
attraverso una “nuova cultura “del fare scuola”. In questo senso Dirigenti,<br />
insegnanti, educatori e tutto il <strong>per</strong>sonale che o<strong>per</strong>a nella scuola sono chiamati a<br />
costruire ed aggiornare la propria identità professionale sul versante<br />
dell’educazione interculturale.<br />
I corsi di formazione-aggiornamento dell’ultimo triennio organizzati dall’USP di<br />
Arezzo, si sono prefissi lo scopo di “lavorare” su una nuova competenza richiesta<br />
agli insegnanti di oggi, quella interculturale.<br />
Le attività svolte dai corsisti, anche sotto forma laboratoriale, le riflessioni<br />
emerse, la condivisione delle problematiche legate all’accoglienza, integrazione e<br />
valutazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> hanno contribuito a sostenere gli insegnanti nel<br />
loro o<strong>per</strong>are quotidiano. Infatti da tempo si ribadisce che l’inserimento degli <strong>alunni</strong><br />
<strong>stranieri</strong>, fenomeno ormai non più emergenziale ma strutturale nel nostro sistema<br />
scolastico, necessita di attenzioni, modalità organizzative e decisionali sul piano:<br />
burocratico, relazionale, comunicativo, pedagogico, didattico, metodologico.<br />
Confrontarsi con colleghi, scambiarsi le es<strong>per</strong>ienze, fare il punto della situazione,<br />
aggiornarsi sulla normativa, ha consentito agli insegnanti di “alleggerire” il peso di<br />
responsabilità, si è cercato di contenere quel senso di impotenza del singolo ma<br />
anche del team docente … Condivisione e confronto, esaminare in modo critico e<br />
riflessivo il proprio o<strong>per</strong>ato … questo è stato fatto negli incontri.<br />
Non abbiamo la pretesa di aver dato risposte esaurienti alla vasta problematica<br />
dell’inserimento degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> nelle nostre scuole, né abbiamo “ricette<br />
organizzative” tanto meno “alchimie didattiche”, quelli che presentiamo sono<br />
materiali prodotti dalla scuola “militante” impegnata ad assumere la differenza<br />
come valore.<br />
Ci auguriamo di aver dato un piccolo contributo alla formazione di un<br />
insegnante promotore della cultura dell’incontro e del dialogo questo … nella<br />
s<strong>per</strong>anza <strong>per</strong> il futuro che tutti gli “attori” coinvolti nel processo educativo si<br />
assumano responsabilità nel progettare e realizzare interventi concreti <strong>per</strong><br />
accogliere e favorire il successo formativo anche degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>.<br />
3<br />
Tiziana Giovenali<br />
Referente intercultura USP Arezzo<br />
3
Presentazione<br />
Anche quest’anno il tema dell’accoglienza e dell’integrazione degli <strong>alunni</strong><br />
<strong>stranieri</strong> ha trovato un suo rilevante posto nell’ambito delle attività formative<br />
proposte dall’U.S.P. di Arezzo.<br />
Tali attività, svolte con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo di Badia al<br />
Pino e dell’Assessorato alla P.I. della Provincia (protocollo interistituzionale),<br />
concludono un ciclo triennale di formazione del <strong>per</strong>sonale scolastico nell’ambito di<br />
un progetto regionale proposto dall’U.S.R. della Toscana, nel quale le scuole di<br />
Arezzo, partendo nel primo anno (2006/2007) da una lettura critica ed un<br />
approfondimento attraverso gruppi di lavoro del documento ministeriale “Linee<br />
guida <strong>per</strong> l’accoglienza e l’integrazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>” del marzo 2006, sono<br />
passate nel secondo anno (2007/2008) ad un’elaborazione in proprio di un<br />
<strong>per</strong>corso didattico di insegnamento dell’Italiano <strong>L2</strong> base <strong>per</strong> gli <strong>alunni</strong> neo arrivati<br />
appartenenti alla fascia dell’obbligo scolastico, contenuta nella pubblicazione<br />
“Materiali <strong>per</strong> l’insegnamento dell’Italiano <strong>L2</strong> e l’integrazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>”.<br />
Nel terzo anno (2008/2009) il lavoro ha riguardato il monitoraggio circa<br />
l’utilizzazione di tali materiali, al fine di verificarne le es<strong>per</strong>ienze realizzate nella<br />
prassi didattica e emendarli, integrarli, arricchirli.<br />
I materiali che seguono sono <strong>per</strong>ciò stati prodotti dentro ed accanto al corso di<br />
formazione dell’ultimo anno scolastico, caratterizzato da un lato dalla riflessione<br />
teorica sulla più recente evoluzione della normativa e della ricerca pedagogicodidattica<br />
e, dall’altro, dall’o<strong>per</strong>atività s<strong>per</strong>imentata nelle prassi didattiche.<br />
Essi <strong>per</strong>ciò raccolgono non solo alcune es<strong>per</strong>ienze didattiche e/o riflessioni<br />
realizzate in diverse scuole della provincia, ma anche i risultati di tre monitoraggi<br />
relativi all’utilizzo dei citati “Materiali”, alle soluzioni organizzative <strong>per</strong><br />
l’organizzazione dei Laboratori di <strong>L2</strong> (tempi, modi, risorse, ecc.), alle modalità di<br />
valutazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> nel 1° quadrimestre.<br />
Infine abbiamo ritenuto di fare cosa utile mettendo anche quest’anno a<br />
disposizione delle nostre scuole il bagaglio di es<strong>per</strong>ienze, conoscenze e riflessioni<br />
emerse nel corso di formazione, raccogliendole in quest’agile pubblicazione a cui<br />
alleghiamo in appendice il documento ministeriale “La via italiana <strong>per</strong> la scuola<br />
interculturale e l’integrazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>” (ottobre 2007) che, in materia,<br />
costituisce lo studio più avanzato ed il quadro di riferimento più aggiornato, su cui<br />
è ancora necessario chiamare alla riflessione la generalità degli insegnanti.<br />
Il direttore del corso<br />
Prof. Domenico Sarracino<br />
4<br />
4
Sezione I<br />
Progetto provinciale di formazione 2008/2009<br />
“Accoglienza ed integrazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>”<br />
Attività di monitoraggio<br />
In questa Sezione sono stati raccolti i questionari e le relative conclusioni<br />
predisposti durante il corso <strong>per</strong>:<br />
monitorare l’utilizzazione dei materiali prodotti dai docenti del corso di<br />
formazione durante l’anno scolastico 2007/2008;<br />
ricavare informazioni sulle modalità di organizzazione dei Laboratori<br />
linguistici <strong>per</strong> l’apprendimento dell’Italiano di base da parte degli <strong>alunni</strong><br />
<strong>stranieri</strong>;<br />
fare il punto della situazione sulle modalità di valutazione adottate <strong>per</strong> gli<br />
<strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> al termine del primo quadrimestre.<br />
5<br />
5
PROGETTO PROVINCIALE DI FORMAZIONE 2008/2009<br />
“Accoglienza ed integrazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>”<br />
Attività di monitoraggio<br />
Questionario 1<br />
Monitoraggio sull’utilizzazione del volume<br />
“Materiali <strong>per</strong> l’insegnamento dell’italiano <strong>L2</strong> e l’integrazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>”<br />
Con questa scheda si vuole monitorare l’utilizzazione/utilizzabilità dei “materiali” prodotti lo scorso<br />
anno: il fine è quello di provare a migliorarli, rendendoli più calibrati alle esigenze che nell’uso<br />
quotidiano possono essere emerse. Sono <strong>per</strong>tanto gradite segnalazioni, integrazioni, suggerimenti e<br />
critiche, le quali potranno essere utilizzate <strong>per</strong> migliorare il lavoro fatto, anche attraverso la<br />
pubblicazione di una nuova edizione.<br />
1. I materiali contenuti nel volume sono stati<br />
a. consultati sì no in parte<br />
b. utilizzati sì no in parte<br />
2. I materiali contenuti nel volume sono stati ritenuti<br />
interessanti ed utili<br />
interessanti, ma poco utilizzabili<br />
di scarso interesse e poca utilità<br />
3. I materiali contenuti nel volume sono stati utilizzati<br />
<strong>per</strong> niente<br />
saltuariamente<br />
ripetutamente<br />
sistematicamente<br />
4. I materiali contenuti nel volume sono stati utilizzati<br />
da soli<br />
insieme ad altri materiali<br />
libri<br />
riviste<br />
schedari<br />
quaderni o<strong>per</strong>ativi<br />
software<br />
specificare titoli:<br />
5. Eventualmente, tali diversi materiali in che cosa integrano o arricchiscono la<br />
pubblicazione<br />
6. Suggerimenti <strong>per</strong> nuove unità, proposte di modifiche e integrazioni, critiche:<br />
6<br />
6
7. Nel caso si possa pubblicare, al termine del corso previsto <strong>per</strong> quest’anno, una<br />
nuova raccolta di materiali, quali sono ritenuti di maggiore utilità e interesse<br />
8. Siete interessati a fornire materiali (unità, schede o<strong>per</strong>ative, esercizi, ecc.) <strong>per</strong> una<br />
eventuale nuova pubblicazione<br />
sì<br />
no<br />
9. La rilevazione ha riguardato<br />
Scuola primaria<br />
Scuola secondaria di primo grado<br />
Istituto comprensivo<br />
Scuola secondaria di secondo grado<br />
7<br />
7
Questionario 1 - Conclusioni<br />
Questionari <strong>per</strong>venuti = 18<br />
Scuola primaria: 3 Scuola secondaria di primo grado: 5<br />
Istituti comprensivi: 6 Scuola secondaria di secondo grado: 4<br />
I materiali contenuti nel volume sono stati consultati, ma non sempre utilizzati.<br />
La maggior parte dei questionari (13 su 18) reputa i materiali contenuti nel volume<br />
interessanti ed utili, 5 interessanti ma poco utilizzabili; nessuno di scarso interesse o<br />
utilità.<br />
I materiali sono stati utilizzati in metà dei casi saltuariamente, <strong>per</strong> circa la metà i<br />
materiali sono stati usati ripetutamente, solo in due casi sistematicamente, mentre<br />
solo in un caso <strong>per</strong> niente.<br />
I materiali sono sempre stati utilizzati insieme ad altre pubblicazioni o materiali di cui<br />
sono stati specificati molti titoli.<br />
Diverse risposte (13) hanno specificato in cosa i materiali integrano o arricchiscono<br />
la pubblicazione.<br />
Da 11 questionari sono <strong>per</strong>venuti suggerimenti <strong>per</strong> nuove unità, proposte di<br />
modifiche e integrazioni, critiche.<br />
I temi di maggiore interesse ed utilità <strong>per</strong> una eventuale nuova pubblicazione sono<br />
stati indicati da 14 risposte.<br />
Si sono dichiarati disponibili a fornire materiali (unità, schede o<strong>per</strong>ative, esercizi,<br />
ecc.) <strong>per</strong> una eventuale nuova pubblicazione in 10; le risposte negative sono state 4,<br />
in 4 non hanno risposto alla domanda.<br />
8<br />
8
PROGETTO PROVINCIALE DI FORMAZIONE 2008/2009<br />
“Accoglienza ed integrazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>”<br />
Attività di monitoraggio<br />
Questionario 2<br />
“Modalità di organizzazione dei Laboratori linguistici<br />
<strong>per</strong> l’apprendimento dell’italiano di base degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>”<br />
Nel realizzare gli interventi <strong>per</strong> l’apprendimento di italiano <strong>L2</strong>/base, uno dei problemi più<br />
ricorrenti è dato dalle difficoltà di trovare risorse professionali, tempi e modalità organizzative - chiare,<br />
certe e tempestive – da mettere in campo.<br />
Eppure in tutte le scuole questi interventi vengono realizzati rapportandoli alle specifiche<br />
condizioni organizzative, didattiche e territoriali (modelli orari, risorse professionali disponibili,<br />
collaborazioni con Ente Locale e/o altre associazioni).<br />
Attraverso la scheda che vi forniamo e che vi invitiamo a compilare, si vuole provare a<br />
realizzare una sintesi delle soluzioni individuate (ma anche delle difficoltà): la conoscenza di tali dati e<br />
il loro confronto possono <strong>per</strong>mettere di raccogliere un ampio re<strong>per</strong>torio di soluzioni – una sorta di<br />
banca dati – a cui poter ricorrere <strong>per</strong> dare le migliori risposte possibili alle differenziate esigenze<br />
scolastiche del nostro territorio.<br />
1. Il Laboratorio linguistico costituisce una importante risorsa <strong>per</strong> l’inserimento degli<br />
<strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong><br />
sì no In parte<br />
se no, indicare da che cosa è stato sostituito:<br />
2. In questi ultimi anni scolastici è stato possibile organizzare uno o più Laboratori<br />
linguistici <strong>per</strong> <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong><br />
solo uno<br />
almeno uno, in alcuni casi, anche di più<br />
due o tre ogni anno<br />
3. I Laboratori linguistici organizzati hanno avuto una durata<br />
annuale<br />
quadrimestrale<br />
bimensile o trimestrale<br />
altro:<br />
4. I Laboratori linguistici hanno coinvolto<br />
sempre un solo alunno <strong>per</strong> volta<br />
sempre un piccolo gruppo di <strong>alunni</strong> (specificare)<br />
due - tre<br />
tre – quattro<br />
quattro - cinque<br />
più di cinque<br />
uno o più <strong>alunni</strong> a seconda delle esigenze e delle possibilità<br />
eventualmente, specificare come sono stati formati i gruppi (ad esempio: <strong>per</strong> nazionalità,<br />
livello di conoscenza della lingua italiana, età, bisogni linguistici, ecc.):<br />
9<br />
9
5. I Laboratori sono stati organizzati utilizzando<br />
Scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Scuola secondaria di secondo grado<br />
ore previste <strong>per</strong> la lingua<br />
straniera<br />
eventuali ore di compresenza<br />
disponibili<br />
ore previste <strong>per</strong><br />
l’insegnamento alternativo alla<br />
religione cattolica<br />
ore aggiuntive di docenti<br />
(retribuite con fondo d’istituto<br />
o altri fondi) in orario<br />
curricolare<br />
in classe<br />
fuori dalla classe<br />
ore di completamento cattedra<br />
dai docenti di lettere e/o lingua<br />
straniera<br />
ore di completamento cattedra<br />
dei docenti di altre discipline<br />
ore previste <strong>per</strong> le lingue<br />
straniere<br />
eventuali ore di compresenza<br />
disponibili<br />
eventuali ore previste <strong>per</strong><br />
l’insegnamento alternativo alla<br />
religione cattolica<br />
ore aggiuntive di docenti<br />
(retribuite con fondo d’istituto o<br />
altri fondi) in orario curricolare<br />
in classe<br />
ore di completamento<br />
cattedra dai docenti di lettere<br />
e/o lingua straniera<br />
ore di completamento<br />
cattedra dei docenti di altre<br />
discipline<br />
ore previste <strong>per</strong> le lingue<br />
straniere<br />
eventuali ore di compresenza<br />
disponibili<br />
eventuali ore previste <strong>per</strong><br />
l’insegnamento alternativo<br />
alla religione cattolica<br />
ore aggiuntive di docenti<br />
(retribuite con fondo d’istituto<br />
o altri fondi) in orario<br />
curricolare<br />
in classe<br />
fuori dalla classe<br />
fuori dalla classe<br />
ore aggiuntive di docenti<br />
(retribuite con fondo d’istituto<br />
o altri fondi) in orario<br />
extracurricolare<br />
trasporto a carico della<br />
famiglia<br />
trasporto a carico del<br />
Comune<br />
ore aggiuntive di docenti<br />
(retribuite con fondo d’istituto o<br />
altri fondi) in orario<br />
extracurricolare<br />
trasporto a carico della<br />
famiglia<br />
trasporto a carico del<br />
Comune<br />
altro: altro: altro:<br />
ore aggiuntive di docenti<br />
(retribuite con fondo d’istituto<br />
o altri fondi) in orario<br />
extracurricolare<br />
trasporto a carico della<br />
famiglia<br />
trasporto a carico del<br />
Comune<br />
6. Per gli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> che partecipano ai Laboratori linguistici di base è stato<br />
previsto un adattamento del curricolo<br />
no<br />
sì<br />
se solo <strong>per</strong> la prima alfabetizzazione<br />
<strong>per</strong> la prima alfabetizzazione in italiano<br />
<strong>per</strong> la prima alfabetizzazione in italiano ed in altre discipline<br />
10<br />
10
7. Se sì, quale tipo di adattamento del curricolo è stato effettuato<br />
Scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Scuola secondaria di secondo grado<br />
sostituzione delle ore di lingua<br />
straniera con quelle dedicate alla<br />
lingua italiana<br />
sostituzione delle ore di seconda<br />
lingua straniera con quelle<br />
dedicate alla lingua italiana<br />
sostituzione delle ore di lingua<br />
straniera con quelle dedicate<br />
alla lingua italiana<br />
sostituzione delle ore di altre<br />
aree disciplinari poco fruibili<br />
utilizzo dell’ora di religione <strong>per</strong><br />
l’insegnamento della lingua<br />
italiana<br />
sostituzione delle ore di tutte e<br />
due le lingue straniere con quelle<br />
dedicate alla lingua italiana<br />
sostituzione delle ore di altre<br />
discipline poco fruibili<br />
sostituzione delle ore di altre<br />
discipline poco fruibili<br />
utilizzo dell’ora di religione <strong>per</strong><br />
l’insegnamento della lingua<br />
italiana<br />
altro:<br />
utilizzo dell’ora di religione <strong>per</strong><br />
l’insegnamento della lingua<br />
italiana<br />
altro:<br />
altro:<br />
8. I criteri <strong>per</strong> l’adattamento del curricolo e le modalità <strong>per</strong> l’organizzazione dei<br />
laboratori linguistici sono stati decisi dal Collegio dei docenti<br />
sì<br />
no<br />
9. La partecipazione ai Laboratori linguistici e l’adattamento del curricolo sono stati<br />
decisi e definiti<br />
nei Consigli di classe (o team degli insegnanti)<br />
nella riunione dei coordinatori o dei referenti<br />
altro:<br />
10. La partecipazione ai Laboratori linguistici e l’adattamento del curricolo è stata<br />
concordata con i genitori<br />
sì<br />
no<br />
11. Altre forme organizzative praticate, diverse da quelle elencate sopra<br />
12. Sono state incontrate difficoltà nel realizzare gli interventi di alfabetizzazione in<br />
italiano <strong>L2</strong> e nella modifica del curricolo<br />
sì<br />
no<br />
se sì, indicare sinteticamente le principali<br />
13. La rilevazione ha riguardato<br />
Scuola primaria<br />
Scuola secondaria di primo grado<br />
Istituto comprensivo<br />
Scuola secondaria di secondo grado<br />
11<br />
11
Questionario 2 - Conclusioni<br />
Premessa ed osservazioni<br />
sulle risposte<br />
- Scompenso fra le domande proposte e le risposte<br />
ottenute.<br />
- Formulazione delle domande e risposte ottenute<br />
(risposta implicita, domande specchio, conferme, …).<br />
- Questionari <strong>per</strong>venuti = 21<br />
- Scuola primaria: 6<br />
- Scuola secondaria di primo grado: 7<br />
- Istituti comprensivi: 4<br />
- Scuola secondaria di secondo grado: 4<br />
Fotografia dei laboratori - 21 plessi di cui quattro inseriti in Istituti Comprensivi e<br />
quattro scuole secondarie di secondo grado, tutti hanno<br />
un laboratorio di Italiano come <strong>L2</strong>.<br />
- Sono considerate parte del laboratorio anche i pacchetti<br />
di ore aggiuntive (10 / 20) <strong>per</strong> l’insegnante di classe.<br />
- La maggioranza dei laboratori ha durata annuale o<br />
<strong>per</strong>lomeno di un quadri/trimestre.<br />
- Il laboratorio è formato da un piccolo gruppo che va da 3<br />
a più di 5 <strong>alunni</strong>.<br />
- Il gruppo si determina sul livello di conoscenza della<br />
lingua e/o sui bisogni linguistici.<br />
- Sono considerate laboratori anche le lezioni individuali<br />
- Per i laboratori vengono utilizzate ore di compresenza,<br />
ore aggiuntive fuori o dentro la classe e ore di<br />
completamento.<br />
- L’adattamento del curricolo è previsto solo <strong>per</strong> la prima<br />
alfabetizzazione.<br />
- Si considera adattamento del curricolo la sostituzione<br />
delle ore di aree disciplinari poco fruibili o di religione<br />
- I criteri <strong>per</strong> l’adattamento del curricolo sono decisi dal<br />
collegio docenti soprattutto nella scuola secondaria di<br />
primo grado, ma specialmente in questo ordine di scuola<br />
si rilevano difficoltà nel realizzare gli interventi.<br />
- Le difficoltà registrate nell’adattamento del curricolo<br />
sono dovute:<br />
alla scarsa conoscenza della normativa<br />
<br />
<br />
alla resistenza di alcuni docenti<br />
alla dicotomia fra ciò che viene scritto nei<br />
protocolli, nei POF e ciò che viene effettivamente<br />
messo in atto<br />
alla valutazione soprattutto in vista degli esami<br />
- La partecipazione ai laboratori viene decisa nei consigli<br />
di classe o fra i docenti della classe.<br />
- I genitori sono informati – coordinati.<br />
- Altri soggetti coinvolti e predisposti sono presenti in<br />
modo diversificato a seconda del territorio attraverso<br />
progetti di accoglienza, sostegno ed accompagnamento<br />
all’integrazione.<br />
12<br />
12
Differenze fra ordini<br />
scolastici<br />
Istituti Comprensivi e Scuola primaria:<br />
hanno da più tempo attivato i laboratori; inoltre i<br />
docenti della classe sono più coinvolti nella<br />
realizzazione grazie alle compresenze e agli aiuti<br />
economici del territorio.<br />
Scuola secondaria di primo grado:<br />
si attivano lezioni individuali e si tiene presente la<br />
strutturazione del laboratorio anche <strong>per</strong> la<br />
provenienza linguistica;<br />
si adatta il curricolo solo <strong>per</strong> l’italiano e <strong>per</strong> alcune<br />
discipline;<br />
la maggioranza dei problemi si rileva<br />
fra docenti nella condivisione del <strong>per</strong>corso linguistico<br />
e nelle eventuali modifiche al curricolo.<br />
Scuola secondaria di secondo grado:<br />
si usano principalmente ore aggiuntive con trasporto<br />
a carico delle famiglie;<br />
la maggioranza delle ore è effettuata dagli insegnanti<br />
di lettere e/o lingua straniera come completamento.<br />
Problemi e dubbi <strong>per</strong> il<br />
futuro<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Possibilità di effettuare compresenze<br />
Durata dei laboratori (annuale, trimestrale,<br />
quadrimestrale, …)<br />
Trasporti<br />
Rapporto con i prodotti editoriali (condizionamento)<br />
Valutazione<br />
Percezione dei laboratori linguistici da parte dei<br />
soggetti della migrazione<br />
Coinvolgimento dei genitori <strong>per</strong> riuscire a fare un<br />
lavoro coordinato<br />
13<br />
13
PROGETTO PROVINCIALE DI FORMAZIONE 2008/2009<br />
“Accoglienza ed integrazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>”<br />
Attività di monitoraggio<br />
Questionario 3<br />
Griglia di rilevazione delle modalità di valutazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong><br />
adottate nelle scuole della provincia di Arezzo <strong>per</strong> il 1° quadrimestre”<br />
Le nuove indicazioni <strong>per</strong> la valutazione degli <strong>alunni</strong> previste dalla legge n. 169/2008 e<br />
successive regolamentazioni hanno <strong>per</strong>messo alle scuole, relativamente agli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> nel 1°<br />
anno di alfabetizzazione in italiano <strong>L2</strong>, una certa autonomia e flessibilità.<br />
Si ritiene opportuno monitorare le modalità di valutazione impiegate autonomamente nelle<br />
singole scuole al fine di conoscere gli accorgimenti adottati, confrontarli e discuterli <strong>per</strong> <strong>per</strong>mettere<br />
agli insegnanti di venire a conoscenza delle reciproche es<strong>per</strong>ienze.<br />
Si riporta, <strong>per</strong> gli opportuni riferimenti, l’art. 11 – valutazione degli <strong>alunni</strong> di lingua nativa non<br />
italiana – che al comma 2 prevede:<br />
“Per gli <strong>alunni</strong> di lingua nativa non italiana che si trovino nel primo anno di scolarizzazione<br />
all’interno del sistema di istruzione nazionale, la valutazione <strong>per</strong>iodica e annuale mira a verificare la<br />
preparazione, soprattutto nella conoscenza della lingua italiana e considera il livello di partenza<br />
dell’alunno, il processo di sconoscenza, la motivazione, l’impegno e le sue potenzialità di<br />
apprendimento.”<br />
Il comma si riferisce solamente agli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> che si trovano nel primo anno di<br />
scolarizzazione nelle nostre scuole;<br />
chiarisce che la valutazione mira a verificare la preparazione soprattutto nella conoscenza<br />
della lingua italiana, sulla base del livello di partenza dell’alunno, del processo di conoscenza,<br />
della motivazione, dell’impegno e delle potenzialità di apprendimento;<br />
non richiama esplicitamente i voti, non fa riferimento ad un giudizio globale;<br />
lascia a<strong>per</strong>te, a nostro avviso, le modalità di espressione degli elementi citati.<br />
Pertanto, i rapporto a tali elementi di riferimento, risulta opportuno rilevare le varie soluzioni<br />
adottate nelle nostre scuole.<br />
1. La scuola si è attenuta strettamente al citato 2° comma, adottando la valutazione<br />
solo agli <strong>alunni</strong> al 1° anno di scolarizzazioni in Italia<br />
sì<br />
no<br />
Se sì, <strong>per</strong> quali motivi:<br />
<strong>per</strong>ché non avevamo <strong>alunni</strong> in situazione di alfabetizzazione di base oltre il 1° anno di<br />
scolarizzazione<br />
<strong>per</strong>ché abbiamo ritenuto la norma prescrittiva e inderogabile<br />
atro:<br />
Se no, <strong>per</strong> quali motivi:<br />
<strong>per</strong>ché abbiamo anche altri <strong>alunni</strong>, oltre a quelli nel primo anno di scuola, ancora<br />
bisognosi di apprendere l’italiano di base<br />
<strong>per</strong>ché abbiamo ritenuto la norma non prescrittiva, ma solo indicativa<br />
atro:<br />
14<br />
14
Per gli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong><br />
2. La scuola ha usato solo la valutazione numerica<br />
sempre<br />
quando possibile<br />
mai<br />
3. La scuola ha usato altre modalità di valutazione<br />
sempre<br />
mai<br />
a seconda dei casi<br />
4. La scuola ha usato la valutazione numerica accompagnata da aggettivi, brevi frasi<br />
esplicative<br />
sempre<br />
mai<br />
quando necessario<br />
5. La valutazione è stata espressa solo <strong>per</strong> la lingua italiana<br />
sempre<br />
quando possibile (in relazione all’alunno)<br />
altro:<br />
6. La valutazione è stata espressa anche nelle altre discipline<br />
sempre<br />
quando possibile (in relazione all’alunno)<br />
altro:<br />
PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO<br />
7. La scuola ha formulato un giudizio globale <strong>per</strong> tutti gli <strong>alunni</strong><br />
sì<br />
no<br />
8. La scuola ha deciso di formulare un giudizio globale, attraverso il quale descrivere la<br />
situazione ed il profilo dell’alunno straniero<br />
sì, sempre<br />
no, sempre<br />
si, ma in casi particolari<br />
9. La scuola ha adottato modalità di valutazioni diverse da quelle fin qui previste<br />
sì<br />
no<br />
Se sì, descriverle sinteticamente:<br />
15<br />
15
PER LA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO (biennio)<br />
10. La scuola ha deciso di formulare un giudizio globale, attraverso il quale descrivere la<br />
situazione ed il profilo dell’alunno straniero<br />
sì, sempre<br />
no, sempre<br />
si, ma in casi particolari<br />
11. La scuola ha adottato modalità di valutazioni diverse da quelle fin qui previste<br />
sì<br />
no<br />
Se sì, descriverle sinteticamente:<br />
12. La rilevazione ha riguardato<br />
Scuola primaria<br />
Scuola secondaria di primo grado<br />
Istituto comprensivo<br />
Scuola secondaria di secondo grado<br />
16<br />
16
Questionario 3 - Conclusioni<br />
Questionari <strong>per</strong>venuti = 19<br />
Scuola primaria: 4 Scuola secondaria di primo grado: 5<br />
Istituti comprensivi: 6 Scuola secondaria di secondo grado: 4<br />
Dalle risposte ricevute si può ricavare che nella maggioranza dei casi (12 su 19,<br />
circa il 63%) non ci si è attenuti strettamente, nella valutazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>,<br />
al secondo comma dell’articolo 11 dello schema di regolamento <strong>per</strong> l’attuazione<br />
delle norme sulla valutazioni degli <strong>alunni</strong>.<br />
Come motivazione si è fatto riferimento soprattutto (8 su 12) alla presenza anche di<br />
altri <strong>alunni</strong>, oltre a quelli al primo anno di inserimento, ancora bisognosi di<br />
apprendere l’italiano di base.<br />
La valutazione numerica è stata usata in maniera esclusiva in poco più della metà<br />
dei casi, mentre la parte restante è ricorsa alla valutazione numerica solo quando<br />
possibile.<br />
A seconda dei casi sono state usate altre modalità di valutazione.<br />
Una scuola ha usato la valutazione numerica accompagnata dall’indicazione del<br />
<strong>per</strong>corso di alfabetizzazione linguistica seguito dall’alunno in relazione al livello di<br />
conoscenza della lingua.<br />
In relazione alle caratteristiche individuali dell’alunno è stata espressa una<br />
valutazione solo <strong>per</strong> la lingua italiana o anche nelle altre discipline.<br />
Nella Scuola secondaria di primo grado non è stato formulato un giudizio globale <strong>per</strong><br />
tutti gli <strong>alunni</strong> (solo una scuola lo ha fatto); in alcuni casi si è ricorso alla stesura di<br />
un giudizio globale <strong>per</strong> descrivere la situazione ed il profilo dell’alunno straniero (in<br />
una scuola il giudizio è stato riportato solo nel verbale dello scrutinio, ma non sulla<br />
scheda di valutazione).<br />
Non sono state previste o adottate altre modalità di valutazione, differenti da quelle<br />
previste.<br />
Nella Scuola secondaria di secondo grado, il ridotto numero di risposte <strong>per</strong>venute<br />
non <strong>per</strong>mette di ricavare conclusioni significative.<br />
17
Istituto Comprensivo di Civitella in Val di Chiana<br />
“Scuola primaria Arcobaleno”<br />
“Accoglienza ed integrazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>”<br />
La nostra es<strong>per</strong>ienza: Progetto di alfabetizzazione linguistica<br />
Nel corso di questo anno scolastico 2008/09, nel mese di dicembre è stata inserita, nel<br />
nostro plesso di scuola primaria, una bambina proveniente dalla Macedonia.<br />
Dai primi contatti con la famiglia e con la mediatrice culturale era emerso che:<br />
la bimba è nata in Macedonia nel 1999, è di etnia rom;<br />
è giunta in Italia insieme alla madre e ai suoi quattro fratelli, ricongiungendosi al<br />
padre, nel mese di marzo 2008;<br />
<br />
<br />
la bimba, prima dell’arrivo in Italia, non aveva avuto nessun tipo di scolarizzazione;<br />
appena arrivata, in marzo, nella precedente scuola, era stata inserita in una classe<br />
seconda e promossa a fine anno scolastico in classe terza.<br />
L’alunna si è mostrata fin da subito molto timida e chiusa. Dopo un primo <strong>per</strong>iodo di<br />
inserimento nel plesso è stato notato che necessitava di attenzioni specifiche riconducibili<br />
non soltanto ad una mancata alfabetizzazione, ma anche a delle difficoltà sul piano<br />
relazionale.<br />
Dalle osservazioni iniziali l’alunna dimostrava di:<br />
conoscere lo schema corporeo;<br />
sa<strong>per</strong>si muovere in modo coordinato;<br />
sa<strong>per</strong> ritagliare e incollare;<br />
sa<strong>per</strong> colorare un semplice disegno;<br />
comprendere semplici gesti;<br />
comprendere semplici comandi verbali.<br />
Presentava <strong>per</strong>ò:<br />
difficoltà nell’orientamento spazio-temporale e nei concetti topologici;<br />
difficoltà nell’ ordinare anche solo due sequenze con relazioni di causa/effetto;<br />
difficoltà nella coordinazione fine oculo – manuale;<br />
difficoltà nel classificare e seriare;<br />
nessuna conoscenza del rapporto numeri – quantità;<br />
nessuna conoscenza di calcoli matematici;<br />
nessuna conoscenza nell’uso della lingua in funzione comunicativa;<br />
scarsa comprensione della lingua italiana parlata;<br />
nessuna comprensione della lingua italiana scritta;<br />
nessuna comprensione lingue comunitarie diverse dall’italiano (francese e inglese).<br />
Le insegnanti hanno quindi ritenuto opportuno l’impiego di specifici interventi<br />
individualizzati volti a supportare l’apprendimento della lingua italiana in funzione<br />
comunicativa ed a sviluppare tutti i prerequisiti indispensabili su cui avviare una prima<br />
alfabetizzazione sia orale che scritta.<br />
Considerato anche la situazione emotiva della bambina, è parso estremamente<br />
importante poterla inserire in un ambiente scolastico che potesse creare tutte le opportunità<br />
di accoglienza e di socializzazione indispensabili a sviluppare quel senso di fiducia di cui<br />
aveva bisogno.<br />
Dopo un’attenta analisi della situazione iniziale della bambina, le insegnanti, nonostante<br />
l’alunna sia stata iscritta alla classe terza, valutate le situazioni delle due sezioni di pari<br />
classe, valutati i bisogni e le risorse disponibili, e in accordo con la famiglia e la mediatrice<br />
culturale, hanno inserito l’alunna, nella prima fase dell’anno scolastico, in classe seconda. Al<br />
momento infatti, era la classe che presentava le migliori condizioni di ricettività sia <strong>per</strong> il<br />
numero di <strong>alunni</strong>, sia <strong>per</strong> il carattere tranquillo e disponibile del gruppo che sicuramente<br />
avrebbe potuto aiutare a rassicurare e a motivare la bambina. Tra l’altro, nonostante l’età,<br />
l’alunna sembrava rapportarsi meglio con i bambini più piccoli sia a livello di sviluppo<br />
globale sia fisico che emotivo.<br />
20<br />
18
Alla fine del primo quadrimestre, dopo due mesi, il team docente, che è lo stesso <strong>per</strong> le<br />
classi terza e seconda, si è impegnato a verificare e valutare nuovamente la situazione.<br />
Nella classe seconda risultavano due ore di compresenza delle insegnanti di italiano e<br />
matematica, più due ore a completamento di orario, dell’insegnante di lingua inglese. Tutte<br />
queste ore sono state utilizzate <strong>per</strong> interventi <strong>per</strong>sonalizzati e individualizzati con la bambina<br />
neo inserita.<br />
Era inoltre previsto l’intervento, <strong>per</strong> circa due ore giornaliere (fino a tutto gennaio),<br />
della stessa mediatrice culturale inviata dal precedente Comune di residenza che aveva<br />
seguito il precedente l’iter scolastico.<br />
La struttura dell’orario delle insegnanti era tale da non <strong>per</strong>mettere ulteriori interventi in<br />
orario aggiuntivo.<br />
In questo primo momento, sono risultate utili le indicazioni contenute nel volume<br />
“Materiali <strong>per</strong> l’insegnamento dell’italiano <strong>L2</strong> e l’integrazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>”, sulla<br />
base delle quali le insegnanti hanno programmato il seguente <strong>per</strong>corso della durata di circa 2<br />
mesi (fino alla fine del mese di gennaio) che accompagnasse l’alunna nella prima fase<br />
d’inserimento.<br />
Finalità Orientarsi nella nuova realtà, nella scuola e nel nuovo modello di<br />
apprendimento<br />
Apprendere la lingua <strong>per</strong> comunicare<br />
Sviluppare le capacità di ascolto, comprensione e produzione<br />
dell’italiano orale <strong>per</strong> comunicare e agire nelle situazioni<br />
ricorrenti della vita quotidiana e <strong>per</strong> interagire con i pari e con<br />
l’insegnante<br />
Avviare un <strong>per</strong>corso di nuova alfabetizzazione nella lingua italiana<br />
Conoscere e ado<strong>per</strong>are il linguaggio e i simboli della matematica<br />
Obiettivi<br />
Linguistici<br />
Capacità linguistico – comunicative<br />
a. Comprendere messaggi brevi e contestualizzati relativi a temi e<br />
interazioni di interesse immediato (routine e attività di classe,<br />
scambio fra pari, gioco, lingua della famiglia, ecc.)<br />
b. Cogliere l’argomento principale di brevi e chiari messaggi<br />
c. Produrre semplici messaggi orali e scritti<br />
Parlare in situazioni di interazione<br />
a. Rispondere a domande di tipo sia chiuso, sia a<strong>per</strong>to, purché si<br />
riferiscano ad eventi e fatti noti<br />
b. Partecipare ad interazioni con pari e con adulti relative ad ambiti<br />
familiari<br />
c. Riuscire ad inserirsi in una conversazione se l’argomento è noto<br />
Parlare spontaneamente<br />
a. Prendere la parola <strong>per</strong>: esprimere bisogni, gusti, preferenze;<br />
richiamare l’attenzione; dare comandi ai pari; domandare<br />
qualcosa, di fare qualcosa ecc.<br />
b. Sa<strong>per</strong> descrivere oggetti, <strong>per</strong>sone, attività quotidiane e luoghi<br />
c. Raccontare un fatto o un evento direttamente vissuto<br />
Leggere<br />
a. Sa<strong>per</strong> leggere parole brevi e semplici che si riferiscono ad<br />
argomenti noti (di tipo <strong>per</strong>sonale, informativo, funzionale ecc.)<br />
Scrivere<br />
a. Sa<strong>per</strong> scrivere semplici messaggi funzionali e contestualizzati:<br />
singole parole e/o frasi, didascalie di immagini, brevi messaggi<br />
<strong>per</strong>sonali<br />
21<br />
19
Obiettivi<br />
Logicomatematici<br />
a. Localizzare oggetti nello spazio fisico, sia rispetto a se stessi, sia<br />
rispetto ad altre <strong>per</strong>sone o oggetti, usando termini adeguati<br />
(sotto/sopra, davanti/dietro, dentro/fuori, ecc...)<br />
b. Usare il numero <strong>per</strong> contare, confrontare, ordinare<br />
raggruppamenti di oggetti<br />
c. Contare sia in senso progressivo che regressivo<br />
d. Leggere e scrivere i numeri naturali fino al 10 sia in cifre che in<br />
lettere<br />
e. Usare addizioni e sottrazioni<br />
f. Compiere confronti diretti di grandezze<br />
METODOLOGIA<br />
Sono state o<strong>per</strong>ate scelte metodologiche che comportavano diversi tipi di approccio in<br />
un <strong>per</strong>corso composito che cercava di dare risposta ai molteplici bisogni della bambina.<br />
Fondamentale priorità era fornire all’alunna un “sillabus” di contenuti linguistici <strong>per</strong> la<br />
comunicazione orale e una prima alfabetizzazione della lingua scritta attraverso<br />
metodologie miste che vanno dal globale al fonematico, al fonico - sillabico.<br />
Si rendeva necessario anche un intervento volto all’acquisizione dei prerequisiti <strong>per</strong><br />
l’orientamento spazio-temporale.<br />
Sembrava appropriato l’utilizzo di metodi comunicativo - affettivi, quali:<br />
1. Approccio affettivoautobiografico<br />
Il filo conduttore è<br />
costituito dalla storia e<br />
dall’es<strong>per</strong>ienza del<br />
bambino. Si inizia in<br />
genere con<br />
l’autopresentazione,<br />
utilizzando la<br />
fotografia,<br />
l’autoritratto. Si<br />
esplora la dimensione<br />
del presente, del “qui e<br />
ora”, presentando le<br />
parole e le frasi<br />
ricorrenti che servono<br />
<strong>per</strong> stabilire le<br />
interazioni di base fra<br />
il soggetto e i<br />
compagni, <strong>per</strong> giocare,<br />
chiedere, invitare ecc.<br />
Si continua con<br />
l’espressione dei gusti,<br />
delle preferenze,<br />
desideri, ecc...<br />
2. TPR (Total Phisical<br />
Response)<br />
Metodo che consiste<br />
nell’apprendimento di<br />
una seconda lingua<br />
attraverso l’esecuzione di<br />
comandi che richiedono<br />
una risposta “fisica”: di<br />
conseguenza si impara<br />
«facendo”.<br />
Si ricorre alle tecniche del<br />
TPR in relazione a:<br />
le attività e le azioni<br />
della scuola<br />
le parti del corpo e<br />
l’espressione di<br />
richieste- bisogni<br />
gli oggetti presenti<br />
nell’aula e nella<br />
scuola<br />
giochi più popolari in<br />
classe alcune azioni<br />
ripetute nella vita<br />
quotidiana<br />
3. Approccio naturale<br />
Gli obiettivi<br />
dell’insegnamento sono<br />
soprattutto di tipo<br />
semantico e<br />
comunicativo.<br />
L’ ambito di acquisizione<br />
è spontaneo e nasce da<br />
stimoli situazioni di<br />
comunicazione reale<br />
Gli errori non vengono<br />
corretti meno che non<br />
impediscano la<br />
comunicazione<br />
22<br />
20
AREE TEMATICHE<br />
UNITA’ DI<br />
APPRENDIMENTO<br />
Conosciamoci<br />
Il mio corpo<br />
La scuola<br />
lo e gli altri<br />
La famiglia<br />
La casa<br />
I cibi<br />
I giochi<br />
FUNZIONI LINGUISTICHE<br />
presentarsi<br />
salutare e rispondere ai<br />
saluti<br />
riconoscere e denominare le<br />
parti del corpo<br />
esprimere possibilità fisiche<br />
esprimere bisogni e<br />
sensazioni<br />
riconoscere e denominare il<br />
lessico relativo all’ambiente<br />
scuola<br />
comprendere semplici<br />
consegne<br />
usare frasi <strong>per</strong> favorire<br />
scambi comunicativi:come si<br />
dice, non ho capito<br />
richieste di <strong>per</strong>messo<br />
richieste di collaborazione<br />
riconoscere, denominare e<br />
descrivere le relazioni di<br />
parentela<br />
esprimere il possesso<br />
riconoscere e denominare gli<br />
ambienti<br />
riconoscere, denominare e<br />
descrivere cibi, pasti e<br />
azioni, sapori<br />
esprimere gusti e preferenze<br />
usare formule di cortesia<br />
denominare le proprie<br />
es<strong>per</strong>ienze di gioco<br />
comprendere indicazioni di<br />
direzione<br />
comprendere le regole di un<br />
gioco<br />
LESSICO<br />
presentazioni, saluti, età,<br />
data di nascita, nazionalità,<br />
indirizzo, numero di telefono<br />
parti del corpo, vestiario<br />
azioni che si fanno con il<br />
corpo, sensazioni, bisogni,<br />
malesseri fisici<br />
numeri, colori, oggetti,<br />
ambienti, <strong>per</strong>sone della<br />
scuola, nome dei docenti,<br />
materie e materiali, regole,<br />
orario, giorni della<br />
settimana, mesi, stagioni,il<br />
tempo<br />
forme di cortesia espressioni<br />
<strong>per</strong> richiedere collaborazione<br />
componenti della famiglia<br />
oggetti e ambienti<br />
cibi, bevande, oggetti della<br />
tavola, pasti<br />
sport, giochi, giocattoli,<br />
luoghi<br />
Per quanto riguarda la parte relativa ai sussidi didattici, i “Materiali” si sono dimostrati<br />
insufficienti. Le insegnanti hanno fatto riferimento a “Primi Passi della lingua italiana”, di<br />
Tonello P., Edizioni Tredici. Si è dimostrata molto utile la rivista “Sesamo” della Giuntiscuola,<br />
specifica <strong>per</strong> l’italiano <strong>L2</strong> e l’intercultura <strong>per</strong>ché offre aree tematiche molto ben<br />
strutturate e fruibili.<br />
Ovviamente, alla fine del primo quadrimestre non esistevano le necessarie condizioni<br />
<strong>per</strong> una valutazione delle singole discipline ed è stato formulato solo il giudizio globale<br />
intermedio.<br />
Nel corso del secondo quadrimestre le insegnanti si sono riunite più volte <strong>per</strong> analizzare<br />
il <strong>per</strong>corso programmato e quello effettuato.<br />
L’intervento della mediatrice culturale previsto <strong>per</strong> circa una o due ore giornaliere fino a<br />
tutto gennaio, non è stato sempre costante, ma comunque è stato utile alla bambina <strong>per</strong><br />
effettuare un <strong>per</strong>corso più specifico di conversazione e di arricchimento lessicale. La<br />
bambina durante le ore di lezione segue il suo <strong>per</strong>corso <strong>per</strong>sonalizzato: l’attenzione delle<br />
insegnanti si alterna tra lei e il gruppo classe, che si mostra disponibile e comprensivo della<br />
situazione. Entrambi sanno gestire e rispettare gli uni i tempi dell’altra.<br />
23<br />
21
Ciò non senza difficoltà <strong>per</strong> le insegnanti sole in classe a gestire una doppia attività.<br />
Anche tutte le ore di compresenza continuano ad essere rivolte a particolari interventi<br />
individualizzati.<br />
Inizialmente la bambina era molto schiva e riservata sia con i coetanei che con gli adulti.<br />
Ora comincia a rapportarsi con i compagni, nei momenti di gioco ed è molto felice<br />
quando può condividere le es<strong>per</strong>ienze didattiche della classe. A tal fine le insegnanti, <strong>per</strong><br />
quanto possibile, cercano di strutturare le lezioni in modo tale che anche la bambina non<br />
italofona possa, in modo riadattato e semplificato, condividere a grandi linee l’argomento<br />
trattato dal gruppo classe.<br />
Dal mese di aprile ha iniziato a frequentare un centro di doposcuola comunale che le<br />
garantisce un momento di socializzazione e di rinforzo degli apprendimenti anche nel<br />
pomeriggio.<br />
Le insegnanti hanno verificato come il progetto individualizzato sia servito ad<br />
accompagnare l’alunna nella prima fase di inserimento e a supportare un minimo<br />
apprendimento della lingua italiana in funzione comunicativa, sviluppando quei prerequisiti<br />
utili ad avviare una prima alfabetizzazione sia orale che scritta. La bambina dimostra di<br />
capire ma ancora rimane chiusa e un poco disponibile alla comunicazione orale.<br />
Le insegnanti hanno verificato notevoli difficoltà nell’insegnare nel raggiungere gli<br />
obiettivi prefissati. L’alunna ha infatti dimostrato: tempi di attenzione-concentrazione<br />
limitati, difficoltà nella decodifica e memorizzazione di fonemi e segni numerici, difficoltà di<br />
analisi e sintesi fonologica, mancata automatizzazione dei processi di letto-scrittura e<br />
calcolo, insufficiente autonomia o<strong>per</strong>ativa che rende necessaria una costante presenza<br />
dell’adulto.<br />
Alla luce di questo <strong>per</strong>corso è necessario sottolineare alcuni aspetti.<br />
Ogni bambino straniero che arriva nel nostro Paese porta con sé un bagaglio culturale<br />
che condiziona emotivamente e psicologicamente il suo inserimento. Ognuno di loro ha un<br />
proprio carattere, una propria <strong>per</strong>sonalità e un proprio modo di relazionarsi. Ognuno può<br />
essere spinto o meno dalla voglia di far parte del gruppo classe e di parteciparne in modo<br />
attivo. Tutti questi aspetti che influiscono positivamente o negativamente sul processo di<br />
apprendimento diventano fortemente condizionanti <strong>per</strong> i bambini non italofoni.<br />
Proprio <strong>per</strong> questo risulta spesso difficile individuare eventuali difficoltà cognitive che<br />
possono condizionare negativamente il <strong>per</strong>corso e su cui sarebbe opportuno intervenire<br />
precocemente ed in modo appropriato.<br />
Nell’es<strong>per</strong>ienza effettuata un forte contributo positivo è stato dato dalla collaborazione<br />
di tutte le insegnati al progetto di alfabetizzazione: insegnare la lingua italiana ad un<br />
bambino straniero non è esclusivo compito dell’insegnante di lingua, sono coinvolte e<br />
partecipi al progetto tutte le insegnanti del team docente.<br />
Team docente:<br />
Manuela Barbagli<br />
Natalina Gallorini<br />
Donatella Nannicini<br />
24<br />
22
Indicazioni bibliografiche<br />
“Materiali <strong>per</strong> l’insegnamento dell’italiano <strong>L2</strong> e l’integrazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>; un anno di<br />
formazione e ricerca nella Provincia di Arezzo”<br />
Bosio I., SOS Italiano, Il Capitello<br />
Bozzi, Stefanutti, Le strade delle parole, Italiano Facile, ed.<br />
Rosetta, Zardan, Detto e Fatto, <strong>per</strong> gli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> (Scuola Secondaria di I grado), Fabbri Editori<br />
G.Ventura, Lexico minimo, Vocabolario interculturale illustrato, Emi<br />
Debetto- Peccianti, Amici come noi 1° e 2° livello, Giunti<br />
Della Puppa, Facile, voll. 1, 2, 3, Teorema<br />
P.Casi, L’italiano <strong>per</strong> me, Eli<br />
Tonello P., Primi passi della lingua Italiana, Edizioni Tredici<br />
Colnaghi, Fioroni, Tibiletti, Voglio capire, Nicola Milano Editore<br />
G. Favaro (a cura di), “Un passo dopo l’altro”. Proposte <strong>per</strong> rilevare le competenze in italiano dei<br />
bambini <strong>stranieri</strong> durante le prime dell’inserimento, Centro Come, Milano 1996.<br />
Lingua e comunicazione, Il Capitello<br />
Sul filo delle parole, Emmelle Edizioni<br />
Modulo lingua, Bertello Edizioni<br />
Sesamo - Bambini <strong>stranieri</strong> in classe - supplemento a “La Vita Scolastica” Giunti<br />
Carte in tavola, Patatrac<br />
ABC Lessico italiano di base <strong>per</strong> <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> – IPRASE Trentino<br />
Sitografia<br />
Centro Come - http://www.centrocome.it/index.php<br />
Dienneti – risorse didattiche - http://www.dienneti.it/italiano/<strong>stranieri</strong>.htm<br />
Italiano <strong>per</strong> lo studio – Università di Parma - http://www.italiano<strong>per</strong>lostudio.it/ita/default.asp<br />
Un mondo a scuola - http://www.unmondoascuola.it/index.phpoption=com_frontpage&Itemid=1<br />
Progetto A.L.I.A.S. – Università Ca Foscari – Venezia - http://venus.unive.it/aliasve/index.php<br />
Italiano <strong>L2</strong> - http://www.italianol2.info/<br />
I.I.S. “C. Cattaneo” - archivio di documentazione didattica <strong>per</strong> <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong><br />
http://scuole.monet.modena.it/cattaneo/interc/documenti/matdid.htm<br />
Sportelli-scuola <strong>per</strong> l'integrazione degli <strong>alunni</strong> con cittadinanza non italiana e <strong>per</strong> l'educazione<br />
interculturale - www.istruzione.bergamo.it<br />
http://www.sportello<strong>stranieri</strong>.bergamo.it/index.htm<br />
BBC Education. Italianissimo online:<br />
http: //www.bbc.co.uk/education/languages/italian/issimo/index.shtml<br />
Corso di italiano multimediale a cura di Nicola A.Gargano,Dipartimento di Studi Italiani,University of<br />
Toronto.<br />
http: //www.chass.utoronto.ca/~ngargano/<br />
Corso base di Lingua Italiana (Rai) - http: //www.italica.rai.it/principali/lingua/index.htm<br />
Cartoni animati glottodidattici - http: //www.melevisione.rai.it/<br />
Me too.Italiano <strong>L2</strong> (Guida on line <strong>per</strong> l’insegnamento-apprendimento dell’italiano <strong>L2</strong>, con quaderni<br />
o<strong>per</strong>ativi)<br />
http: //www.socrates-me-too.org/lingue2.htm<br />
Oggi e domani. The interactive course that makes learning Italian easy:<br />
http: //academic.brooklyn.cuny.edu/modlang/carasi/site/index.html<br />
Rete! Nuovo corso di Lingua Italiana - Materiali on line tratti dal nuovo corso di Lingua Italiana di<br />
primo livello della casa editrice Guerra (Marco Mezzadri – Paolo E.Balboni)<br />
http: //www.guerra-edizioni.com/<br />
The Italian Electronic Classroom! Centro Studi Italiani - http: //www.locuta.com/classroom.html<br />
Centro scuole e nuove culture - http://www.scuolenuoveculture.org/index.html<br />
23
I s t i t u t o c o m p r e n s i v o d i M o n t e S a n S a v i n o<br />
S c u o l a p r i m a r i a “ T e n e n t e M . M a g i n i ”<br />
Relazione sulle attività di laboratorio linguistico<br />
Anno scolastico 2008/2009<br />
Il gruppo che ha partecipato quest’anno al Laboratorio Linguistico (organizzato in orario<br />
antimeridiano, <strong>per</strong> un’ora e trenta settimanali) è formato da 8 <strong>alunni</strong> provenienti dalle varie<br />
classi del Plesso:<br />
- una bambina di classe seconda, di origine albanese,<br />
- due bambini di classe terza, di origine rumena,<br />
- un bambino di classe terza, di origine cinese,<br />
- una bambina di classe terza, di origine marocchina,<br />
- due bambini di classe quinta, di origine rumena,<br />
- una bambina di classe quinta, di origine marocchina.<br />
Tra gli <strong>alunni</strong> solo uno è arrivato in Italia nel corrente anno scolastico e la sua padronanza<br />
della nostra lingua ha reso possibile l’inserimento nel gruppo di lavoro.<br />
Con alcuni degli altri <strong>alunni</strong> è già stato realizzato, negli scorsi due anni scolastici, il<br />
<strong>per</strong>corso di alfabetizzazione linguistica utilizzando materiali simili a quelli proposti nei<br />
“materiali”, a questo punto è stato possibile affrontare un lavoro finalizzato alla “riflessione<br />
linguistica” e alla “produzione scritta”.<br />
Quindi, dopo un primo breve <strong>per</strong>iodo, 2 incontri, dedicato alle prove d’ingresso, ricavate<br />
da “Proposte <strong>per</strong> rilevare le competenze dei bambini <strong>stranieri</strong>” di G. Favaro, che hanno<br />
confermato la competenza del gruppo tra un livello base e un livello di autonomia, abbiamo<br />
iniziato il <strong>per</strong>corso, così articolato:<br />
- La Frase<br />
esercizi di vero o falso;<br />
collegamento tra frasi e immagini;<br />
individuazione della frase adatta all’immagine;<br />
individuazione della frase non adatta all’immagine;<br />
individuazione dell’immagine descritta da alcune frasi.<br />
Le schede sono state ricavate soprattutto da “Voglio capire”, Nicola Milano Editore.<br />
- Ricerca della definizione di frase<br />
Lettura di frasi corrette e non, <strong>per</strong> giungere alla conclusione che:<br />
A questo punto gli <strong>alunni</strong> sono stati invitati a scrivere delle frasi, prima con l’aiuto di<br />
immagini, poi liberamente (anche con l’uso del computer).<br />
25<br />
Questa seconda fase ha offerto alla maggioranza dei ragazzi di parlare di sé e la<br />
opportunità di approfondire la conoscenza gli uni degli altri.<br />
24
La fase successiva è stata quella dell’analisi delle parti della frase.<br />
- Il Nome<br />
Sono stati individuati:<br />
nomi propri e comuni;<br />
genere e numero dei nomi.<br />
- L’Articolo<br />
Sono stati individuati:<br />
articoli determinativi e indeterminativi;<br />
la concordanza con i nomi ai quali si riferiscono nel genere e nel numero.<br />
26<br />
25
- L’Aggettivo<br />
Ci siamo soffermati soprattutto sull’aggettivo qualificativo, ma abbiamo approfittato delle<br />
conoscenze degli <strong>alunni</strong> più grandi <strong>per</strong> accennare anche a quello possessivo, dimostrativo, …<br />
27<br />
26
- Il Verbo<br />
Sono stati sottolineati i principali tempi e ci siamo soffermati sull’uso dei verbi ESSERE e<br />
AVERE.<br />
28<br />
27
Arrivati a questo punto abbiamo preso in esame la FRASE MINIMA e il suo arricchimento.<br />
La tappa successiva ha previsto il passaggio DALLA FRASE AL TESTO:<br />
- individuando frasi incluse in brevi testi;<br />
- riordinando nella giusta successione delle frasi <strong>per</strong> ottenere testi coerenti.<br />
Questa parte del <strong>per</strong>corso ci ha <strong>per</strong>messo di dedicare particolare attenzione alle maggiori<br />
difficoltà ortografiche incontrate dagli <strong>alunni</strong>, in particolare le doppie, ma anche l’apostrofo,<br />
l’accento, alcuni trigrammi, …<br />
29<br />
28
Per gli esercizi relativi a questa parte del lavoro sono stati utilizzati alcuni testi scolastici,<br />
tra questi: “Lingua e comunicazione”, Il Capitello; “Sul filo delle parole”, Emmelle Edizioni;<br />
“Modulo lingua”, Bertello Edizioni.<br />
La fase successiva è stata quella di ANALIZZARE E SMONTARE UN TESTO con:<br />
- domande di comprensione (a più livelli di difficoltà);<br />
- divisione del testo in sequenze;<br />
- realizzazione di uno schema.<br />
Arrivati a questo punto il lavoro poteva dirsi concluso, ma i ragazzi hanno accolto con<br />
grande entusiasmo la proposta di “provare a scrivere noi una storia”.<br />
Sta nascendo così la storia del ragno Alberto, che abbiamo intenzione di realizzare<br />
ri<strong>per</strong>correndo tutte le tappe della struttura del testo (precedentemente individuate) e le<br />
conoscenze metodologiche e sintattiche alle quali siamo giunti con la prima parte del lavoro.<br />
30<br />
29
Concludendo il racconto dell’es<strong>per</strong>ienza del Laboratorio Linguistico di quest’anno, vorrei<br />
sottolineare la sua importanza ancora una volta riscontrata: primo <strong>per</strong>ché il piccolo gruppo<br />
offre possibilità che il gruppo classe non può dare a nessuno, ma in particolare agli <strong>alunni</strong><br />
<strong>stranieri</strong>.<br />
Inoltre in questi incontri settimanali sono nati legami affettivi tra ragazzi di classi diverse,<br />
ci sono state frequenti occasioni in cui “si è parlato rumeno o marocchino” e il fatto che io<br />
“non capissi niente” ha suscitato gran divertimento.<br />
Alunni che presentano un comportamento molto espansivo (se non invadente) e che in<br />
classe non sempre risultano di facile gestione, hanno avuto la possibilità di un maggiore<br />
spazio, di una maggiore attenzione, ma anche di riflessione sulle problematiche che certi<br />
atteggiamenti possono provocare nel contesto classe.<br />
Avendo fatto la scelta di “non correggere” eventuali errori (ma solo di farli notare), di<br />
lavorare collettivamente, non c’è mai stata nessuna “tensione” o “riluttanza” ad esprimersi<br />
legata alla paura di sbagliare o a quella del voto. I ragazzi si sono abituati presto al fatto che<br />
durante le attività di Laboratorio si lavora insieme, ci si aiuta, si cerca di migliorare. Questo<br />
non mi ha impedito la valutazione del lavoro di ogni alunno, del suo impegno e<br />
coinvolgimento nelle varie attività.<br />
Infine l’unico consiglio che mi sento di dare a chi si trova ad affrontare attività di<br />
Laboratorio Linguistico è quello di creare un clima di serenità e di accettazione, di<br />
coinvolgere ogni singolo alunno interessandosi a lui, facendosi raccontare (se vuole) le sue<br />
es<strong>per</strong>ienze, le sue abitudini, …<br />
Sono convinta che con queste premesse ogni tipo di lavoro avrà esiti positivi.<br />
Monte San Savino, 8 Maggio 2009<br />
L’Insegnante responsabile del Laboratorio<br />
Viviana Donnini<br />
31<br />
30
Indicazioni bibliografiche<br />
“Materiali <strong>per</strong> l’insegnamento dell’italiano <strong>L2</strong> e l’integrazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>; un anno di<br />
formazione e ricerca nella Provincia di Arezzo”<br />
Bosio I., SOS Italiano, Il Capitello<br />
Bozzi, Stefanutti, Le strade delle parole, Italiano Facile, ed.<br />
Rosetta, Zardan, Detto e Fatto, <strong>per</strong> gli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> (Scuola Secondaria di I grado), Fabbri Editori<br />
G.Ventura, Lexico minimo, Vocabolario interculturale illustrato, Emi<br />
Debetto- Peccianti, Amici come noi 1° e 2° livello, Giunti<br />
Della Puppa, Facile, voll. 1, 2, 3, Teorema<br />
P.Casi, L’italiano <strong>per</strong> me, Eli<br />
Tonello P., Primi passi della lingua Italiana, Edizioni Tredici<br />
Colnaghi, Fioroni, Tibiletti, Voglio capire, Nicola Milano Editore<br />
G. Favaro (a cura di), “Un passo dopo l’altro”. Proposte <strong>per</strong> rilevare le competenze in italiano dei<br />
bambini <strong>stranieri</strong> durante le prime dell’inserimento, Centro Come, Milano 1996.<br />
Lingua e comunicazione, Il Capitello<br />
Sul filo delle parole, Emmelle Edizioni<br />
Modulo lingua, Bertello Edizioni<br />
Sesamo - Bambini <strong>stranieri</strong> in classe - supplemento a “La Vita Scolastica” Giunti<br />
Carte in tavola, Patatrac<br />
ABC Lessico italiano di base <strong>per</strong> <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> – IPRASE Trentino<br />
Sitografia<br />
Centro Come - http://www.centrocome.it/index.php<br />
Dienneti – risorse didattiche - http://www.dienneti.it/italiano/<strong>stranieri</strong>.htm<br />
Italiano <strong>per</strong> lo studio – Università di Parma - http://www.italiano<strong>per</strong>lostudio.it/ita/default.asp<br />
Un mondo a scuola - http://www.unmondoascuola.it/index.phpoption=com_frontpage&Itemid=1<br />
Progetto A.L.I.A.S. – Università Ca Foscari – Venezia - http://venus.unive.it/aliasve/index.php<br />
Italiano <strong>L2</strong> - http://www.italianol2.info/<br />
I.I.S. “C. Cattaneo” - archivio di documentazione didattica <strong>per</strong> <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong><br />
http://scuole.monet.modena.it/cattaneo/interc/documenti/matdid.htm<br />
Sportelli-scuola <strong>per</strong> l'integrazione degli <strong>alunni</strong> con cittadinanza non italiana e <strong>per</strong> l'educazione<br />
interculturale - www.istruzione.bergamo.it<br />
http://www.sportello<strong>stranieri</strong>.bergamo.it/index.htm<br />
BBC Education. Italianissimo online:<br />
http: //www.bbc.co.uk/education/languages/italian/issimo/index.shtml<br />
Corso di italiano multimediale a cura di Nicola A.Gargano,Dipartimento di Studi Italiani,University of<br />
Toronto.<br />
http: //www.chass.utoronto.ca/~ngargano/<br />
Corso base di Lingua Italiana (Rai) - http: //www.italica.rai.it/principali/lingua/index.htm<br />
Cartoni animati glottodidattici - http: //www.melevisione.rai.it/<br />
Me too.Italiano <strong>L2</strong> (Guida on line <strong>per</strong> l’insegnamento-apprendimento dell’italiano <strong>L2</strong>, con quaderni<br />
o<strong>per</strong>ativi)<br />
http: //www.socrates-me-too.org/lingue2.htm<br />
Oggi e domani. The interactive course that makes learning Italian easy:<br />
http: //academic.brooklyn.cuny.edu/modlang/carasi/site/index.html<br />
Rete! Nuovo corso di Lingua Italiana - Materiali on line tratti dal nuovo corso di Lingua Italiana di<br />
primo livello della casa editrice Guerra (Marco Mezzadri – Paolo E.Balboni)<br />
http: //www.guerra-edizioni.com/<br />
The Italian Electronic Classroom! Centro Studi Italiani - http: //www.locuta.com/classroom.html<br />
Centro scuole e nuove culture - http://www.scuolenuoveculture.org/index.html<br />
31
D I R E Z I O N E D I D A T T I C A I V C I R C O L O - A R E Z Z O<br />
A n n o s c o l a s t i c o 2 0 0 8 - 0 9<br />
Laboratorio linguistico di Italiano <strong>L2</strong><br />
Scuola primaria di Pescaiola e di Pratantico<br />
Organizzazione del laboratorio <strong>L2</strong><br />
Nell’ambito del progetto Intercultura del IV Circolo Didattico di Arezzo, “UNA SCUOLA<br />
PER TUTTI”, nell’anno scolastico 2008-2009, è stato organizzato un Laboratorio Linguistico<br />
di Italiano <strong>L2</strong>, suddiviso in tre gruppi:<br />
due, presso la Scuola Primaria di Pescaiola, articolati in due ore settimanali<br />
ciascuno, in orario extrascolastico, sia <strong>per</strong> gli <strong>alunni</strong> che <strong>per</strong> l’insegnante;<br />
uno, presso la scuola di Pratantico, articolato in due ore settimanali, in orario<br />
scolastico, in alternativa alla religione, in quanto <strong>alunni</strong> non avvalentisi, tenuto<br />
dall’insegnante di inglese, in orario aggiuntivo.<br />
La stessa insegnante di inglese ha o<strong>per</strong>ato nei tre Laboratori dei due Plessi.<br />
Pescaiola<br />
Per la formazione dei due gruppi si é preso in considerazione il livello di conoscenza della<br />
lingua italiana nella fase comunicativo relazionale.<br />
Al primo gruppo hanno partecipato quattro <strong>alunni</strong> delle classi prime, di diverse etnie<br />
(romena, albanese, bengalese, nigeriana), in età compresa ira i 5 e i 6 anni. Gli <strong>alunni</strong>, tranne<br />
uno, avevano frequentato la scuola dell’infanzia in Italia, ma non parlavano correttamente<br />
l’italiano.<br />
Il corso è durato 30 ore, da novembre a marzo: le lezioni sono state svolte il martedì<br />
pomeriggio dalle ore 14,30 alle 16,30, fuori dall’orario scolastico.<br />
A febbraio è arrivata dal Perù una bambina di 7 anni.<br />
L’alunna, inserita nella classe seconda, ha partecipato al corso non riscontrando difficoltà<br />
ad inserirsi e a comunicare con il gruppo già affiatato ed unito fin dall’inizio. Gli <strong>alunni</strong><br />
hanno frequentato assiduamente le lezioni con grande entusiasmo.<br />
Il secondo gruppo era formato da quattro bambini romeni di classe terza, tutti già<br />
frequentanti la classe di appartenenza fin dalla prima, tranne una arrivata in seconda.<br />
Le lezioni si sono tenute il giovedì pomeriggio, fuori dall’orario scolastico, dalle ore 14,30<br />
alle ore l6,30, <strong>per</strong> un totale di 10 ore.<br />
Pratantico<br />
Il terzo gruppo si è costituito nel plesso di Pratantico, organizzato <strong>per</strong> tre fratelli di origine<br />
algerina, due gemelli di sei anni e la sorellina di cinque, tutti e tre neoarrivati. I bambini,<br />
frequentanti la classe prima, nei primi giorni di scuola, parlavano solo arabo.<br />
Le lezioni sono state svolte il martedì mattina dalle 11,00 alle 13,00 in orario scolastico, in<br />
alternativa alle ore di religione. Le ore a disposizione erano 30, ma ne sono state svolte solo<br />
18, <strong>per</strong> motivi di salute dei bambini.<br />
Percorso educativo-didattico<br />
Obiettivi Formativi<br />
Sviluppare le competenze comunicative e relazionali degli <strong>alunni</strong> e di chi<br />
interagisce con loro<br />
Favorire lo sviluppo di competenze relazionali <strong>per</strong> l’integrazione nel gruppo classe<br />
Rafforzare l’identità <strong>per</strong>sonale<br />
Favorire la riflessione sulla propria cultura e rafforzarne la consapevolezza<br />
Educare al confronto e al dialogo<br />
Sviluppare competenze comunicative attraverso la molteplicità dei linguaggi<br />
(iconico, mimico gestuale, verbale …)<br />
32<br />
32
Obiettivi specifici<br />
Gli obiettivi previsti si sono intesi come competenze essenziali da raggiungere<br />
relativamente alla lingua italiana.<br />
Ascoltare, comprendere e comunicare oralmente<br />
Acquisire il lessico di base, necessario <strong>per</strong> la comunicazione in ambiente<br />
scolastico.<br />
Ascoltare e comprendere brevi messaggi orali ricorrenti nel linguaggio della classe<br />
e del laboratorio.<br />
Ascoltare e comprendere messaggi orali (istruzioni, comandi, consegne...) relativi<br />
ad aspetti concreti della vita quotidiana<br />
Usare vocaboli ed espressioni di uso frequente <strong>per</strong> denominare, indicare, chiedere,<br />
associare, salutare, esprimere preferenze<br />
Dare informazioni, formulare semplici domande e rispondere.<br />
Sa<strong>per</strong> numerare, ordinare, classificare, stabilire relazioni di ordine, posizione,<br />
grandezza, qualità, ... stabilire relazioni di parentela, utilizzando il lessico<br />
specifico.<br />
Sostenere una breve conversazione nel piccolo gruppo su un argomento<br />
conosciuto.<br />
Sa<strong>per</strong>si presentare e sa<strong>per</strong> dare informazioni sulla propria <strong>per</strong>sona e sulla propria<br />
famiglia<br />
Raccontare semplici es<strong>per</strong>ienze <strong>per</strong>sonali e fatti avvenuti nel presente, brevi storie<br />
legate al mondo dell’immaginario, con il supporto di illustrazioni e<br />
drammatizzazioni.<br />
Leggere, comprendere e produrre semplici testi<br />
Conoscere i caratteri nelle tre varianti.<br />
Sa<strong>per</strong> stabilire una corretta corrispondenza tra fonema e grafema. a partire da<br />
contesti linguistici conosciuti.<br />
Sa<strong>per</strong> decodificare semplici frasi.<br />
Sa<strong>per</strong> isolare all’interno della frase singole parole.<br />
Sa<strong>per</strong> mettere in corrispondenza parole e immagini.<br />
Sa<strong>per</strong> completare parole mancanti di una parte iniziale, centrale o finale.<br />
Leggere e comprendere semplici messaggi e brevi frasi.<br />
Leggere e comprendere una sequenza di frasi.<br />
Leggete e comprendere brevi testi.<br />
Sa<strong>per</strong> scrivere e trascrivere utilizzando i tre caratteri.<br />
Completare testi sostituendo ad immagini le parole.<br />
Sa<strong>per</strong> utilizzare le strutture linguistiche conosciute ed il lessico posseduto, <strong>per</strong> la<br />
formulazione scritta di semplici frasi.<br />
Avviarsi alla produzione <strong>per</strong>sonale di semplici testi scritti.<br />
Metodologia e strumenti<br />
Creazione di un clima di serenità che favorisca la relazione e la comunicazione.<br />
Contestualizzazione della comunicazione nell’ambito di es<strong>per</strong>ienze significative.<br />
Lavoro individualizzato e a coppie.<br />
Utilizzo di attività il più possibile varie: ritaglio, collage, disegno, intervista,<br />
lettura, scrittura, trascrizione, giochi, ...<br />
Forme di reciproco aiuto da parte dei coetanei che vengono così ad assumere il<br />
ruolo di tutor.<br />
Ciclicità della presentazione dei contenuti specifici.<br />
Uso di strumenti, tecnologie didattiche e multimediali nella predisposizione dei<br />
<strong>per</strong>corsi : planisferi e carte del mondo, cartelli, scritte, elenchi bilingue di parole,<br />
calendari interculturali, computer, giochi, teatro dei burattini, …<br />
33<br />
33
Attività e contenuti<br />
Attività<br />
Giochi di socializzazione.<br />
Presentazione di sé agli altri.<br />
Interviste a coppie e a gruppi.<br />
Rappresentazione grafica di realtà es<strong>per</strong>ite e dei loro singoli elementi (la classe, la<br />
casa, il su<strong>per</strong>mercato, la strada, ...).<br />
Scrittura e lettura di parole riguardanti realtà conosciute.<br />
Costruzione guidata di frasi utilizzando il corrispondente contesto di es<strong>per</strong>ienza.<br />
Lettura e scrittura di frasi inerenti es<strong>per</strong>ienze vissute.<br />
Lettura di semplici sequenze narrative e relativa rappresentazione.<br />
Scrittura di didascalie da mettere in corrispondenza con sequenze grafiche date.<br />
Ogni altra attività ed es<strong>per</strong>ienza partecipata e vissuta che consenta di<br />
contestualizzare la lingua italiana.<br />
Contenuti - argomenti trattati:<br />
la scuola, la casa, la famiglia, il corpo, il cibo, i vestiti, i giochi, gli animali, il tempo, la<br />
giornata.<br />
Le varie proposte educative hanno suscitato negli <strong>alunni</strong> l’interesse e la motivazione ad<br />
apprendere.<br />
La narrazione di storie, di fatti e di es<strong>per</strong>ienze hanno costituito un momento di incontro e<br />
di conoscenza degli <strong>alunni</strong>.<br />
Immagini, racconti, fiabe, filastrocche e rime, insieme ai vari mezzi espressivi, quali<br />
computer, registratore, videoregistratore, sono state utilizzati in modo da valorizzare<br />
l’apporto di tutti.<br />
Partendo dalle immagini della vita di Andrea, <strong>per</strong>sonaggio presentato nel testo “Amici<br />
come noi 1”, i bambini hanno parlato degli aspetti legati alla loro quotidianità, gusti,<br />
preferenze.<br />
Le esercitazioni <strong>per</strong> la letto-scrittura sono state varie, re<strong>per</strong>ite da testi specifici<br />
sull’argomento, dei quali è fornita la Biblioteca Interculturale del Circolo; tra questi<br />
“L’Italiano <strong>per</strong> me”. Molte sono state le schede di lavoro ritrovate ed adattate da quaderni<br />
o<strong>per</strong>ativi, giornali di didattica interculturale: Sesamo, Giunti; svolte su software on fine<br />
(ABC lessico italiano di base <strong>per</strong> <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> - IPRASE Trentino).<br />
L’approccio è stato ludico, attraverso giochi con il corpo, software didattici e Bingo con<br />
carte che illustravano il lessico inerente agli argomenti trattati : cibo, vestiti, oggetti della<br />
casa, animali, oggetti scolastici, colori.<br />
Sono state utilizzati libri-gioco con fiabe di animali, divise in sequenze, che gli <strong>alunni</strong><br />
dovevano riordinare e raccontare a loro volta.<br />
Nel secondo gruppo sono stati usati i testi “Amici come noi 2”, “Facile 2-3”, <strong>per</strong> favole,<br />
storie, un racconto gallo e diverse attività <strong>per</strong> il recu<strong>per</strong>o dell’ortografia e delle regole<br />
grammaticali.<br />
Attraverso la lettura delle storie, gli <strong>alunni</strong> sono stati stimolati a comunicare le proprie<br />
es<strong>per</strong>ienze <strong>per</strong>sonali, divertenti o paurose da loro vissute e le loro riflessioni, anche sulla<br />
morale di una favola Gli <strong>alunni</strong> hanno dimostrato partecipazione ed entusiasmo.<br />
Per il terzo gruppo le lezioni hanno preso l’avvio con il supporto del vocabolario illustrato<br />
“Lexico minimo”, in lingua araba, <strong>per</strong> poi passare all’acquisizione di funzioni linguistiche e<br />
lessico italiano, inerente a <strong>per</strong>sone (richieste di <strong>per</strong>messo e fanne di cortesia, ambienti e<br />
oggetti scolastici, colori, famiglia).<br />
Per quanto riguarda la letto-scrittura sia le vocali che le consonanti sono state presentate<br />
insistendo nella acquisizione corretta del fonema e nella corrispondenza fonema-grafema,<br />
rafforzando il lavoro dell’insegnante di Italiano.<br />
Sono stati usati testi illustrati, brevi storie, schede, immagini, alcuni software didattici<br />
(IPRASE Trentino) da siti internet.<br />
34<br />
34
VERIFICA<br />
Gli <strong>alunni</strong> rapportandosi con le insegnanti e i compagni, frequentando il corso, sono<br />
riusciti a capire semplici comandi e istruzioni, esprimere preferenze, emozioni e sensazioni<br />
con frasi essenziali; a scrivere parole semplici sotto dettatura lenta e chiara; a comunicare<br />
nelle situazioni di vita quotidiana.<br />
Gli <strong>alunni</strong> di tutti e tre i gruppi hanno partecipato in modo positivo e attivo,<br />
impegnandosi sempre al meglio.<br />
I genitori si sono dimostrati interessati a far partecipare assiduamente i bambini,<br />
riconoscendo lo sforzo della Scuola nel mettere in atto <strong>per</strong>corsi specifici <strong>per</strong> i bisogni dei loro<br />
figli.<br />
Per Pratantico, l’unico aspetto negativo da evidenziare è stato la mancanza di uno spazio<br />
adibito esclusivamente al laboratorio linguistico <strong>L2</strong>.<br />
Bibliografia<br />
Testi maggiormente usati sia <strong>per</strong> la progettazione del lavoro sia <strong>per</strong> i materiali<br />
didattici:<br />
Materiali <strong>per</strong> l’insegnamento dell’italiano <strong>L2</strong> e l’integrazione degli <strong>alunni</strong><br />
<strong>stranieri</strong>; un anno di formazione e ricerca nella Provincia di Arezzo<br />
Sesamo - Bambini <strong>stranieri</strong> in classe - supplemento a “La Vita Scolastica”<br />
Giunti<br />
G.Ventura, Lexico minimo, Vocabolario interculturale illustrato, Emi<br />
Debetto- Peccianti, Amici come noi 1° e 2° livello, Giunti<br />
Della Puppa, Facile, voll. 1, 2, 3, Teorema<br />
P.Casi, L’italiano <strong>per</strong> me, Eli<br />
Testi vari di narrativa <strong>per</strong> l’infanzia della Biblioteca Interculturale di Circolo, tra<br />
cui si segnalano le fiabe scomposte in carte da riordinare della Serie “Carte in<br />
tavola”, Patatrac.<br />
Insegnanti coinvolte nel progetto:<br />
Roberta Suozzo - ha gestito i tre gruppi del Laboratorio <strong>L2</strong>;<br />
A. Maria Valenti — referente <strong>per</strong> l’intercultura nella Scuola Primaria di Pescaiola<br />
Mara Marraghini — FS al POF, area Intercultura del IV Circolo Didattico di Arezzo<br />
Arezzo, 15/05/2009<br />
35<br />
35
Indicazioni bibliografiche<br />
“Materiali <strong>per</strong> l’insegnamento dell’italiano <strong>L2</strong> e l’integrazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>; un anno di<br />
formazione e ricerca nella Provincia di Arezzo”<br />
Bosio I., SOS Italiano, Il Capitello<br />
Bozzi, Stefanutti, Le strade delle parole, Italiano Facile, ed.<br />
Rosetta, Zardan, Detto e Fatto, <strong>per</strong> gli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> (Scuola Secondaria di I grado), Fabbri Editori<br />
G.Ventura, Lexico minimo, Vocabolario interculturale illustrato, Emi<br />
Debetto- Peccianti, Amici come noi 1° e 2° livello, Giunti<br />
Della Puppa, Facile, voll. 1, 2, 3, Teorema<br />
P.Casi, L’italiano <strong>per</strong> me, Eli<br />
Tonello P., Primi passi della lingua Italiana, Edizioni Tredici<br />
Colnaghi, Fioroni, Tibiletti, Voglio capire, Nicola Milano Editore<br />
G. Favaro (a cura di), “Un passo dopo l’altro”. Proposte <strong>per</strong> rilevare le competenze in italiano dei<br />
bambini <strong>stranieri</strong> durante le prime dell’inserimento, Centro Come, Milano 1996.<br />
Lingua e comunicazione, Il Capitello<br />
Sul filo delle parole, Emmelle Edizioni<br />
Modulo lingua, Bertello Edizioni<br />
Sesamo - Bambini <strong>stranieri</strong> in classe - supplemento a “La Vita Scolastica” Giunti<br />
Carte in tavola, Patatrac<br />
ABC Lessico italiano di base <strong>per</strong> <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> – IPRASE Trentino<br />
Sitografia<br />
Centro Come - http://www.centrocome.it/index.php<br />
Dienneti – risorse didattiche - http://www.dienneti.it/italiano/<strong>stranieri</strong>.htm<br />
Italiano <strong>per</strong> lo studio – Università di Parma - http://www.italiano<strong>per</strong>lostudio.it/ita/default.asp<br />
Un mondo a scuola - http://www.unmondoascuola.it/index.phpoption=com_frontpage&Itemid=1<br />
Progetto A.L.I.A.S. – Università Ca Foscari – Venezia - http://venus.unive.it/aliasve/index.php<br />
Italiano <strong>L2</strong> - http://www.italianol2.info/<br />
I.I.S. “C. Cattaneo” - archivio di documentazione didattica <strong>per</strong> <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong><br />
http://scuole.monet.modena.it/cattaneo/interc/documenti/matdid.htm<br />
Sportelli-scuola <strong>per</strong> l'integrazione degli <strong>alunni</strong> con cittadinanza non italiana e <strong>per</strong> l'educazione<br />
interculturale - www.istruzione.bergamo.it<br />
http://www.sportello<strong>stranieri</strong>.bergamo.it/index.htm<br />
BBC Education. Italianissimo online:<br />
http: //www.bbc.co.uk/education/languages/italian/issimo/index.shtml<br />
Corso di italiano multimediale a cura di Nicola A.Gargano,Dipartimento di Studi Italiani,University of<br />
Toronto.<br />
http: //www.chass.utoronto.ca/~ngargano/<br />
Corso base di Lingua Italiana (Rai) - http: //www.italica.rai.it/principali/lingua/index.htm<br />
Cartoni animati glottodidattici - http: //www.melevisione.rai.it/<br />
Me too.Italiano <strong>L2</strong> (Guida on line <strong>per</strong> l’insegnamento-apprendimento dell’italiano <strong>L2</strong>, con quaderni<br />
o<strong>per</strong>ativi)<br />
http: //www.socrates-me-too.org/lingue2.htm<br />
Oggi e domani. The interactive course that makes learning Italian easy:<br />
http: //academic.brooklyn.cuny.edu/modlang/carasi/site/index.html<br />
Rete! Nuovo corso di Lingua Italiana - Materiali on line tratti dal nuovo corso di Lingua Italiana di<br />
primo livello della casa editrice Guerra (Marco Mezzadri – Paolo E.Balboni)<br />
http: //www.guerra-edizioni.com/<br />
The Italian Electronic Classroom! Centro Studi Italiani - http: //www.locuta.com/classroom.html<br />
Centro scuole e nuove culture - http://www.scuolenuoveculture.org/index.html<br />
36
I S T I T U T O C O M P R E N S I V O D I S A N S E P O L C R O<br />
Relazione sulle attività di laboratorio linguistico<br />
Anno scolastico 2008/2009<br />
Il gruppo che ha frequentato il corso di alfabetizzazione era composto da bambini arrivati<br />
da pochi mesi in Italia. La loro provenienza è <strong>per</strong> lo più dai paesi dell’est Europa e uno solo<br />
dallo Sri Lanka.<br />
Sono stati individuati due livelli di conoscenza dell’italiano. Nel primo i bambini arrivati<br />
da pochi mesi, nel secondo bambini che avevano frequentato un anno di scuola. Le classi di<br />
inserimento corrispondono all’età anagrafica. Durante i colloqui con le famiglie abbiamo<br />
rilevato che sono ben felici di questa opportunità e anche i bambini si sono dimostrati<br />
entusiasti frequentando con assiduità il corso.<br />
È infatti utile che i bambini <strong>stranieri</strong> neoarrivati frequentino, o all’interno del proprio<br />
orario di classe o al di fuori, attività specifiche di apprendimento dell’italiano. Alla luce della<br />
nostra es<strong>per</strong>ienza tali attività risultano es<strong>per</strong>ienze di apprendimento significative se si<br />
considerano alcuni elementi:<br />
lavorare con piccoli gruppi di 4 o 6 bambini, la cui competenza sia grosso modo<br />
equivalente;<br />
usare altri linguaggi, oltre a quello verbale, sia <strong>per</strong> sostenere l’uso di quest’ultimo,<br />
sia <strong>per</strong> offrire <strong>per</strong>corsi alternativi di espressione (linguaggio mimico-gestuale,<br />
iconico);<br />
alternanza di attività: momenti di lavoro collettivo e individuale, uso dei software<br />
didattici specifici <strong>per</strong> facilitare l’apprendimento del lessico;<br />
raccordo tra gli insegnanti di classe e l’insegnante di <strong>L2</strong>.<br />
Il nostro corso si è articolato in 12 ore che si sono dimostrate insufficienti <strong>per</strong> creare<br />
condizioni positive <strong>per</strong> favorire la comunicazione e il coinvolgimento dei bambini <strong>stranieri</strong><br />
nelle classi.<br />
Il corso di italiano come <strong>L2</strong> si è tenuto dal 3 marzo 2009 al 14 aprile 2009 presso i locali<br />
della scuola primaria “De Amicis” di Sansepolcro <strong>per</strong> sei venerdì, il pomeriggio dalle ore<br />
14.30 alle 16.30, in orario extra scolastico, sia <strong>per</strong> i bambini, sia <strong>per</strong> le insegnanti Maria Foni<br />
e Maria Laura Maglioni che lo hanno tenuto.<br />
La classe era composta da 9 <strong>alunni</strong> di età diverse (quattro di sette anni, due di nove anni,<br />
uno di dieci e due di dodici) e di provenienze diverse (Marocco, Pakistan, Kosovo, Romania).<br />
Anche i livelli di conoscenza della lingua italiana erano diversi e questo, insieme alle diverse<br />
età, ha reso più difficoltoso il lavoro. Occorreva infatti a volte differenziare le attività e<br />
suddividere la classe <strong>per</strong> gruppi di livello.<br />
Per la programmazione e l’organizzazione delle attività si è attinto dalla sfera di interesse<br />
dei bambini e, <strong>per</strong> quanto riguarda il materiale, sono state utilizzate e riadattate schede e<br />
flashcards usate <strong>per</strong> l’insegnamento dell’inglese come <strong>L2</strong>.<br />
I bambini hanno seguito con entusiasmo le attività e hanno lavorato con impegno e<br />
partecipazione, ottenendo dei buoni risultati, in considerazione anche della brevità del corso.<br />
Secondo noi le condizioni che possono portare un alunno non italofono di recente<br />
inserimento in classe a conseguire rapidamente l’apprendimento dell’italiano di base è un<br />
costante rapporto e scambio con coetanei italofoni al quale può seguire un <strong>per</strong>corso<br />
individualizzato.<br />
Come già detto, il numero secondo noi eccessivo di <strong>alunni</strong> iscritti e la loro disomogeneità<br />
<strong>per</strong> età e livello, hanno creato qualche difficoltà nello svolgimento delle varie attività. I<br />
bambini, <strong>per</strong>ò, hanno avuto modo di rinforzare e approfondire le loro conoscenze<br />
dell’italiano grazie a un approccio ludico (giochi di gruppo o con flashcards).<br />
La valutazione in ingresso e in uscita è stata effettuata prendendo in considerazione le<br />
quattro abilità della lingua (leggere, scrivere, parlare, ascoltare) mediante conversazioni,<br />
brevi letture e scrittura autonoma di parole o semplici frasi.<br />
Maria Foni, Maria Laura Maglioni<br />
36<br />
37
PROGRAMMAZIONE DI ITALIANO <strong>L2</strong><br />
ASCOLTARE E COMPRENDERE<br />
Semplici e brevi messaggi ricorrenti nel linguaggio della classe<br />
Rispondere ai saluti<br />
Comprendere ed eseguire comandi che richiedono una risposta fisica<br />
Comprendere ed eseguire consegne relative ad attività di manipolazione<br />
Comprendere ed eseguire indicazioni di lavoro scolastico<br />
Comprendere e rispondere a inviti<br />
Messaggi orali relativi ad aspetti concreti della vita quotidiana<br />
Comprendere e riconoscere i vocaboli presentati<br />
Apprendere nuovi vocaboli relativi alla vita scolastica e alla vita quotidiana<br />
COMUNICARE ORALMENTE<br />
Parlare con pronuncia accettabile<br />
Usare vocaboli ed espressioni di uso frequente <strong>per</strong> denominare e indicare<br />
Chiedere e dare informazioni<br />
Sulla propria identità<br />
Sull’ambiente della scuola<br />
Sull’ambiente domestico<br />
Sulle qualità più evidenti di <strong>per</strong>sone o oggetti<br />
Sulla successione e sulla dimensione del tempo<br />
Chiedere qualcosa<br />
Chiedere a qualcuno di fare qualcosa<br />
Usare le regole e le strutture apprese<br />
LEGGERE E COMPRENDERE TESTI DI DIVERSO TIPO<br />
Leggere e comprendere brevi testi<br />
Associare la parola all’immagine<br />
Associare brevi frasi all’immagine<br />
PRODURRE TESTI SCRITTI<br />
Sa<strong>per</strong> utilizzare la lingua posseduta in semplici produzioni scritte<br />
Scrivere brevi parole relative a immagini presentate<br />
Percorso individualizzato di facilitazione linguistica<br />
Area tematica<br />
Conosciamoci<br />
Funzioni<br />
linguistiche<br />
presentarsi<br />
salutare e<br />
rispondere ai<br />
saluti<br />
Lessico Strutture Attività<br />
presentazioni<br />
saluti<br />
verbo essere,<br />
avere,<br />
chiamarsi: 1a,<br />
2 a, 3 a<br />
<strong>per</strong>sona<br />
pronomi<br />
<strong>per</strong>sonali<br />
soggetto: io,<br />
tu, lui/lei<br />
drammatizzazione<br />
verbalizzazione<br />
37<br />
38
La scuola<br />
La casa<br />
Il mio corpo<br />
Abbigliamento<br />
Il tempo<br />
riconoscere e<br />
denominare il<br />
lessico<br />
relativo<br />
all’ambiente<br />
della scuola<br />
comprendere<br />
semplici<br />
consegne<br />
riconoscere e<br />
denominare<br />
gli ambienti e<br />
gli arredi<br />
riconoscere e<br />
denominare le<br />
parti del<br />
corpo<br />
riconoscere e<br />
denominare<br />
indumenti e<br />
capi di<br />
vestiario<br />
riconoscere e<br />
denominare le<br />
varie parti<br />
della giornata<br />
riconoscere e<br />
denominare<br />
giorni e mesi<br />
numeri<br />
colori<br />
oggetti della<br />
scuola<br />
oggetti e<br />
ambienti<br />
parti del<br />
corpo<br />
azioni che si<br />
fanno con il<br />
corpo e le sue<br />
parti<br />
capi di<br />
vestiario<br />
le parti del<br />
giorno<br />
i giorni e i<br />
mesi<br />
verbo essere e<br />
aver<br />
genere e<br />
numero dei<br />
nomi<br />
articolo<br />
determinativo<br />
genere e<br />
numero dei<br />
nomi<br />
articolo<br />
determinativo<br />
forme: c’è / ci<br />
sono<br />
preposizione<br />
semplice in<br />
verbo essere /<br />
avere<br />
aggettivo<br />
qualificativo<br />
presente<br />
indicativo del<br />
verbo potere<br />
articolo<br />
determinativo<br />
presente<br />
indicativo del<br />
verbo<br />
indossare<br />
colori<br />
articolo<br />
determinativo<br />
funzionali di<br />
tempo: prima<br />
e dopo<br />
ripetizione corale<br />
e individuale di<br />
nomenclature<br />
giochi con<br />
flashcards<br />
attività di TPR<br />
schede strutturate<br />
dialoghi<br />
situazionali<br />
didascalie di<br />
immagini<br />
giochi con<br />
flashcards<br />
attività di TPR<br />
schede strutturate<br />
dialoghi<br />
situazionali<br />
testi descrittivi<br />
giochi di<br />
movimento<br />
schede strutturate<br />
dialoghi<br />
situazionali<br />
schede strutturate<br />
giochi con<br />
flashcards<br />
attività di TPR<br />
schede strutturate<br />
Programmazione di Italiano l2 <strong>per</strong> bambini <strong>stranieri</strong> – Primo livello<br />
Ascoltare e comprendere<br />
1. Ascoltare e comprendere semplici e brevi messaggi orali ricorrenti nel linguaggio<br />
della classe<br />
a. rispondere ai saluti<br />
b. comprendere ed eseguire comandi che richiedono una “risposto fisica”<br />
(avvicinarsi, alzarsi, sedersi, ...)<br />
c. con il supporto di parole “chiave”, comprendere le regole dei giochi più<br />
comuni<br />
d. comprendere e agire consegne relative ad attività di manipolazione (taglia,<br />
incolla, colora, ...) comprendere ed eseguire indicazioni di lavoro scolastico<br />
(leggi, copia, scrivi, ...)<br />
e. comprendere semplici osservazioni di valutazione sul lavoro svolto (bravo,<br />
bene, ...)<br />
f. comprendere e rispondere o inviti (vieni qui, andiamo, ...)<br />
38<br />
39
2. Ascoltare e comprendere micro-messaggi orali relativi ad aspetti concreti della vita<br />
quotidiana<br />
a. comprendere il significato globale con l’aiuto di elementi chiave e di<br />
facilitazioni paralinguistiche<br />
b. comprendere e riconoscere i vocaboli appresi<br />
c. apprendere nuovi vocaboli relativi alla vita scolastica e alla vita quotidiana<br />
d. comprendere e riconoscere le frasi affermative e interrogative che prevedono<br />
un modello domanda / risposta di tipo chiuso<br />
NOTA - Ascolto (fonti): insegnante di classe, computer, altri bambini<br />
Comunicare oralmente<br />
1. Parlare con pronuncia “accettabile”, al fine di essere compresi riprodurre i suoni<br />
italiani presenti nella lingua madre<br />
a. usare le intonazioni e le pause<br />
b. riprodurre in maniera “accettabile” i suoni non presenti nella fonologia della<br />
lingua madre<br />
2. Usare vocaboli ed espressioni di uso frequente <strong>per</strong> denominare e indicare<br />
denominare cose, <strong>per</strong>sone, animali, reali e non<br />
a. usare il lessico appreso in nuovi contesti<br />
3. Chiedere e dare informazioni<br />
a. sulla proprio identità<br />
b. sull’ambiente dello scuola<br />
c. sull’ambiente familiare<br />
d. sulle qualità più evidenti di <strong>per</strong>sone, oggetti e situazioni<br />
e. sulla posizione e la collocazione nello spazio<br />
f. sulla successione e la dimensione del tempo<br />
g. chiedere una cosa<br />
h. chiedere a qualcuno di fare qualcosa<br />
4. Esprimere aspetti della soggettività<br />
a. esprimere i propri bisogni<br />
b. esprimere gusti e preferenze<br />
c. esprimere condizioni soggettive e fisiche<br />
d. esprimere stati d’animo<br />
e. esprimere accordo o disaccordo<br />
f. esprimere intenzioni<br />
5. Raccontare brevemente fatti e avvenimenti relativi all’es<strong>per</strong>ienza <strong>per</strong>sonale recente<br />
a. raccontare fatti accaduti nel presente<br />
b. raccontare fatti ed episodi accaduti nel passato immediato<br />
c. esprimere emozioni e raccontare fatti anche con l’aiuto delle espressioni<br />
facciali, della mimica e del disegno <strong>per</strong> sop<strong>per</strong>ire al lessico mancante<br />
6. Sostenere una breve conversazione in un piccolo gruppo<br />
a. porre domande e rispondere in maniera conscia<br />
b. usare nei contesti reali di comunicazione le strutture e i modelli linguistici<br />
appresi in dialoghi guidati<br />
Leggere e comprendere diversi tipi di testo<br />
1. Decodificare e leggere<br />
a. possedere la corrispondenza grafema/fonema<br />
b. leggere i digrammi, i trigrammi e i suoni complessi<br />
c. rispettare i legami e le pause<br />
d. usare i toni adatti allo punteggiatura<br />
2. Leggere e comprendere brevi testi<br />
a. associare la parola all’immagine<br />
b. associare brevi frasi a immagini e a drammatizzazioni<br />
39<br />
40
Produrre testi scritti di vario genere<br />
1. Scrivere e trascrivere<br />
a. riprodurre i suoni semplici e complessi<br />
b. scrivere parole conosciute, <strong>per</strong> dettatura<br />
c. scrivere brevi frasi, <strong>per</strong> dettatura<br />
2. Sa<strong>per</strong> utilizzare la lingua posseduta in semplici produzioni scritte<br />
a. scrivere brevi didascalie relative ad immagini conosciute<br />
b. scrivere liste relative a campi lessicali indicati<br />
Rielaborare testi<br />
1. Completare brevi testi<br />
a. sostituire la parola al disegno o all’immagine<br />
b. trovare la parola mancante o nascosta<br />
c. trovare la frase mancante<br />
2. Riordinare le parti di un testo<br />
a. riordinare la frase<br />
b. rimettere in ordine due o più frasi<br />
c. riordinare in sequenze temporali<br />
Riconoscere nel linguaggio orale e scritto strutture morfosintattiche e lessicali<br />
1. Consolidare la competenza ortografica<br />
a. usare i diagrammi, i trigrammi e i suoni complessi<br />
b. distinguere i suoni doppi<br />
c. usare l’accento<br />
d. usare l’apostrofo<br />
e. usare correttamente le maiuscole<br />
2. individuare all’interno di una breve comunicazione orale e scritta le componenti<br />
fondamentali della frase<br />
a. concordare le varie parti di una frase <strong>per</strong> automatismo<br />
b. concordare le varie parti di una frase <strong>per</strong> intuizione della regola<br />
Programmazione di Italiano l2 <strong>per</strong> bambini <strong>stranieri</strong> – Secondo livello<br />
Vedi programmazione primo livello punti 1-2-3-4-5<br />
Riconoscere nel linguaggio orale e scritto strutture morfosintattiche e lessicali<br />
1. Consolidare la competenza ortografica<br />
a. usare i digrammi, i trigrammi e i suoni complessi<br />
b. distinguere i suoni doppi<br />
c. usare l’accento<br />
d. usare l’apostrofo<br />
e. usare correttamente le maiuscole<br />
2. individuare all’interno di una breve comunicazione orale e scritta le componenti<br />
fondamentali della frase<br />
a. concordare le varie parti di una frase <strong>per</strong> automatismo<br />
b. concordare le varie parti di una frase <strong>per</strong> intuizione della regola<br />
c. riconoscere i nomi, gli articoli, i verbi, gli oggettivi<br />
d. riflettere su alcune caratteristiche dei nomi, degli articoli, dei verbi, degli<br />
aggettivi<br />
40<br />
41
Attività svolte - 07/03/09<br />
1° livello<br />
Dire e scrivere il proprio nome, età, classe, provenienza, indirizzo.<br />
Chiedere agli altri bambini nome, età, classe, provenienza, indirizzo.<br />
Numeri ordinali e cardinali.<br />
I saluti.<br />
Utilizzando gli oggetti presenti nell’aula, l’insegnante chiede ai bambini: “Che cosa<br />
è”, “Di che colore è”<br />
Denominare i componenti della famiglia, disegnarli e scrivere il loro nome.<br />
Uso dei software-didattici <strong>per</strong> associare parole ad immagini.<br />
2° livello<br />
Scrivere domande e risposte relative al proprio nome, età, classe, provenienza e<br />
indirizzo.<br />
Articolo determinativo e indeterminativo. Esercizi e schede <strong>per</strong> rafforzarne l’uso.<br />
Uso dei software-didattici <strong>per</strong> rafforzare l’uso dell’articolo.<br />
I software utilizzati sono quelli istallati nei computer dell’aula multimediale:<br />
BABYFLASH e ABC<br />
Attività svolte - 14/03/09<br />
1° livello<br />
Revisione delle attività svolte la settimana precedente (presentazione di se stessi, i<br />
numeri, i colori e i saluti).<br />
Denominare i componenti della propria famiglia. Dati dei disegni di famiglie diverse<br />
chiedere al bambino di indicare ciascun <strong>per</strong>sonaggio.<br />
Denominare i vestiti: DENTRO L’ARMADIO C’È..., CI SONO...<br />
Uso dei software didattici <strong>per</strong> rafforzare la nomenclatura dei vestiti.<br />
Fare una piccola descrizione dei vestiti indossati dal bambino.<br />
Uso della prima <strong>per</strong>sona del verbo ausiliare avere: es. OGGI IO HO..., OGGI IO NON<br />
HO...<br />
20°livello<br />
Articoli determinativi e indeterminativi: esercizi e schede <strong>per</strong> rafforzarne l’uso.<br />
1° e 2° Livello: L’insegnante propone semplici comandi <strong>per</strong> rafforzare gli indicatori spaziali<br />
(sopra-sotto, vicino-lontano, dietro-davanti)<br />
Attività svolte - 2 1/03/09<br />
1° livello<br />
Revisione delle attività svolte la settimana precedente;<br />
conversazione orale attraverso domande e risposte sugli argomenti svolti;<br />
descrivere il corpo e il viso sia a livello scritto che orale:<br />
uso scritto e orale della terza <strong>per</strong>sona del verbo ausiliare avere al tempo presente: es.<br />
Luisa ha gli occhi verdi.<br />
esprimere oralmente necessità fisiche<br />
uso dei software didattici <strong>per</strong> rafforzare le attività fatte in classe.<br />
2 livello<br />
I bambini non sono presenti alla lezione<br />
41<br />
42
Attività svolte - 28/03/09<br />
1° livello<br />
Revisione delle attività svolte la settimana precedente;<br />
conversazione orale attraverso domande e risposte sugli argomenti svolti;<br />
descrivere <strong>per</strong>sone fisicamente e il loro abbigliamento sia a livello scritto che orale;<br />
conoscere e utilizzare <strong>per</strong> descrivere bambino , anziano <br />
esprimere oralmente necessità fisiche<br />
uso dei software didattici <strong>per</strong> rafforzare le attività fatte in classe.<br />
2 livello<br />
conversazione orale attraverso domande e risposte sugli argomenti svolti;<br />
descrivere <strong>per</strong>sone fisicamente e il loro abbigliamento sia a livello scritto che orale;<br />
conoscere e utilizzare <strong>per</strong> descrivere bambino , anziano <br />
nomi di <strong>per</strong>sone, cose e animali, attività orali e scritte.<br />
uso dei software didattici <strong>per</strong> rafforzare le attività fatte in classe.<br />
I software utilizzati sono quelli istallati nei computer dell’aula multimediale:<br />
BABYFLASH e ABC<br />
42<br />
43
Indicazioni bibliografiche<br />
“Materiali <strong>per</strong> l’insegnamento dell’italiano <strong>L2</strong> e l’integrazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>; un anno di<br />
formazione e ricerca nella Provincia di Arezzo”<br />
Bosio I., SOS Italiano, Il Capitello<br />
Bozzi, Stefanutti, Le strade delle parole, Italiano Facile, ed.<br />
Rosetta, Zardan, Detto e Fatto, <strong>per</strong> gli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> (Scuola Secondaria di I grado), Fabbri Editori<br />
G.Ventura, Lexico minimo, Vocabolario interculturale illustrato, Emi<br />
Debetto- Peccianti, Amici come noi 1° e 2° livello, Giunti<br />
Della Puppa, Facile, voll. 1, 2, 3, Teorema<br />
P.Casi, L’italiano <strong>per</strong> me, Eli<br />
Tonello P., Primi passi della lingua Italiana, Edizioni Tredici<br />
Colnaghi, Fioroni, Tibiletti, Voglio capire, Nicola Milano Editore<br />
G. Favaro (a cura di), “Un passo dopo l’altro”. Proposte <strong>per</strong> rilevare le competenze in italiano dei<br />
bambini <strong>stranieri</strong> durante le prime dell’inserimento, Centro Come, Milano 1996.<br />
Lingua e comunicazione, Il Capitello<br />
Sul filo delle parole, Emmelle Edizioni<br />
Modulo lingua, Bertello Edizioni<br />
Sesamo - Bambini <strong>stranieri</strong> in classe - supplemento a “La Vita Scolastica” Giunti<br />
Carte in tavola, Patatrac<br />
ABC Lessico italiano di base <strong>per</strong> <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> – IPRASE Trentino<br />
Sitografia<br />
Centro Come - http://www.centrocome.it/index.php<br />
Dienneti – risorse didattiche - http://www.dienneti.it/italiano/<strong>stranieri</strong>.htm<br />
Italiano <strong>per</strong> lo studio – Università di Parma - http://www.italiano<strong>per</strong>lostudio.it/ita/default.asp<br />
Un mondo a scuola - http://www.unmondoascuola.it/index.phpoption=com_frontpage&Itemid=1<br />
Progetto A.L.I.A.S. – Università Ca Foscari – Venezia - http://venus.unive.it/aliasve/index.php<br />
Italiano <strong>L2</strong> - http://www.italianol2.info/<br />
I.I.S. “C. Cattaneo” - archivio di documentazione didattica <strong>per</strong> <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong><br />
http://scuole.monet.modena.it/cattaneo/interc/documenti/matdid.htm<br />
Sportelli-scuola <strong>per</strong> l'integrazione degli <strong>alunni</strong> con cittadinanza non italiana e <strong>per</strong> l'educazione<br />
interculturale - www.istruzione.bergamo.it<br />
http://www.sportello<strong>stranieri</strong>.bergamo.it/index.htm<br />
BBC Education. Italianissimo online:<br />
http: //www.bbc.co.uk/education/languages/italian/issimo/index.shtml<br />
Corso di italiano multimediale a cura di Nicola A.Gargano,Dipartimento di Studi Italiani,University of<br />
Toronto.<br />
http: //www.chass.utoronto.ca/~ngargano/<br />
Corso base di Lingua Italiana (Rai) - http: //www.italica.rai.it/principali/lingua/index.htm<br />
Cartoni animati glottodidattici - http: //www.melevisione.rai.it/<br />
Me too.Italiano <strong>L2</strong> (Guida on line <strong>per</strong> l’insegnamento-apprendimento dell’italiano <strong>L2</strong>, con quaderni<br />
o<strong>per</strong>ativi)<br />
http: //www.socrates-me-too.org/lingue2.htm<br />
Oggi e domani. The interactive course that makes learning Italian easy:<br />
http: //academic.brooklyn.cuny.edu/modlang/carasi/site/index.html<br />
Rete! Nuovo corso di Lingua Italiana - Materiali on line tratti dal nuovo corso di Lingua Italiana di<br />
primo livello della casa editrice Guerra (Marco Mezzadri – Paolo E.Balboni)<br />
http: //www.guerra-edizioni.com/<br />
The Italian Electronic Classroom! Centro Studi Italiani - http: //www.locuta.com/classroom.html<br />
Centro scuole e nuove culture - http://www.scuolenuoveculture.org/index.html<br />
44
S c u o l a p r i m a r i a d i S u b b i a n o – C a p o l o n a<br />
Relazione sulle attività di laboratorio linguistico - Anno scolastico 2008/2009<br />
La presenza di minori <strong>stranieri</strong> nella scuola, si inserisce come fenomeno dinamico in una<br />
situazione in forte trasformazione a livello sociale, culturale e di organizzazione scolastica.<br />
La scuola italiana si è orientata fin da subito a inserire gli <strong>alunni</strong> di cittadinanza non italiana<br />
nella scuola comune, all’ interno delle normali classi scolastiche ed evitando la costruzione di<br />
luoghi di apprendimento separati, differentemente da quanto previsto in altri Paesi e in<br />
continuità con precedenti scelte della scuola italiana <strong>per</strong> l’accoglienza di varie forme di<br />
diversità.<br />
Il neo-arrivato necessita di attenzioni didattiche specifiche che lo sostengano<br />
nell’apprendimento della lingua italiana.<br />
Se il bambino è inserito in prima e in seconda, può imparare a leggere e scrivere magari<br />
con ritmi e attenzioni individualizzate, se, invece, è inserito nelle altre classi, potrebbe essere<br />
un <strong>per</strong>corso intensivo esterno.<br />
La frequenza di un laboratorio linguistico, quindi è utile <strong>per</strong> aiutare il bambino a su<strong>per</strong>are<br />
le sue peculiari difficoltà.<br />
Per le prime fasi di apprendimento è necessario utilizzare modalità di lavoro im<strong>per</strong>niate<br />
sulle sole abilità di comprensione dello studente (ascoltare e leggere).<br />
Lo studente deve essere messo in grado da subito di comunicare e di “fare cose con la<br />
lingua”, ad esempio giocare, altrimenti <strong>per</strong>derà l’interesse allo studio dell’italiano. Per le<br />
primissime fasi, quando è difficile esprimersi verbalmente, si promuovano attività che<br />
<strong>per</strong>mettano comunque di stare insieme attivamente.<br />
Infatti, esistono molti materiali ludici basati sull’abbinamento parole-immagini, ma anche<br />
libri che sono ritenuti utili da alcuni insegnanti <strong>per</strong> altri, invece, inutili <strong>per</strong>ché ogni <strong>per</strong>corso<br />
di insegnamento si costruisce sui “bisogni di apprendimento dei discenti”, in altre parole sui<br />
contenuti (sa<strong>per</strong>e) ed attività ( sa<strong>per</strong> fare).<br />
Lo scorso anno i libri adottati <strong>per</strong> il laboratorio <strong>L2</strong> sono stati “ Anche in italiano” e<br />
“Sesamo” integrati con altre attività programmate <strong>per</strong> i bambini e adeguati alle loro capacità<br />
di apprendimento. Le ore di laboratorio complessive , <strong>per</strong> la scuola primaria sono state 40.<br />
Un laboratorio gestito da docenti interni di 2 ore settimanali effettuate essenzialmente di<br />
venerdì pomeriggio. È stata un’es<strong>per</strong>ienza nuova, interessante e proficua.<br />
Il livello di coinvolgimento e di interessamento al progetto da parte del team insegnanti è<br />
stato positivo.<br />
Ad approfondire ulteriormente l’argomento del laboratorio <strong>L2</strong> è fondamentale<br />
l’es<strong>per</strong>ienza dell’insegnante di classe di lingua italiana, che quest’anno, insegna in una classe<br />
prima formata <strong>per</strong> il 50% da <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> di seconda generazione, quindi nati in Italia.<br />
Questi bambini parlano solo a scuola l’italiano mentre a casa continuano a parlare la loro<br />
lingua d’origine. I loro genitori hanno molta difficoltà con la lingua italiana, e spesso è un<br />
problema comunicare con loro, sia <strong>per</strong> iscritto che oralmente.<br />
Fin dall’inizio dell’anno scolastico sono stati diffidenti verso l’attività di laboratorio <strong>L2</strong>;<br />
così l’insegnante ha cercato di favorire l’integrazione di questi <strong>alunni</strong> ricercando del<br />
materiale come il mappamondo, <strong>per</strong> far “scoprire” agli altri <strong>alunni</strong> i paesi d’origine dei loro<br />
compagni e le loro abitudini. Si è poi organizzato “l’angolo dell’aiuto” con l’alfabetiere, le<br />
immagini, i colori ecc. dove i bambini si recano quando hanno qualche difficoltà. Quindi lì<br />
avviene uno scambio culturale mediato dall’insegnante.<br />
Per quanto riguarda la valutazione, avendo una classe con molti <strong>stranieri</strong>, al primo<br />
quadrimestre non è stata espressa alcuna valutazione <strong>per</strong> le singole discipline valutando solo<br />
il comportamento e il livello d’inserimento.<br />
Filomena Carrozza<br />
Leonarda Licalzi<br />
43<br />
45
Indicazioni bibliografiche<br />
“Materiali <strong>per</strong> l’insegnamento dell’italiano <strong>L2</strong> e l’integrazione degli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong>; un anno di<br />
formazione e ricerca nella Provincia di Arezzo”<br />
Bosio I., SOS Italiano, Il Capitello<br />
Bozzi, Stefanutti, Le strade delle parole, Italiano Facile, ed.<br />
Rosetta, Zardan, Detto e Fatto, <strong>per</strong> gli <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> (Scuola Secondaria di I grado), Fabbri Editori<br />
G.Ventura, Lexico minimo, Vocabolario interculturale illustrato, Emi<br />
Debetto- Peccianti, Amici come noi 1° e 2° livello, Giunti<br />
Della Puppa, Facile, voll. 1, 2, 3, Teorema<br />
P.Casi, L’italiano <strong>per</strong> me, Eli<br />
Tonello P., Primi passi della lingua Italiana, Edizioni Tredici<br />
Colnaghi, Fioroni, Tibiletti, Voglio capire, Nicola Milano Editore<br />
G. Favaro (a cura di), “Un passo dopo l’altro”. Proposte <strong>per</strong> rilevare le competenze in italiano dei<br />
bambini <strong>stranieri</strong> durante le prime dell’inserimento, Centro Come, Milano 1996.<br />
Lingua e comunicazione, Il Capitello<br />
Sul filo delle parole, Emmelle Edizioni<br />
Modulo lingua, Bertello Edizioni<br />
Sesamo - Bambini <strong>stranieri</strong> in classe - supplemento a “La Vita Scolastica” Giunti<br />
Carte in tavola, Patatrac<br />
ABC Lessico italiano di base <strong>per</strong> <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong> – IPRASE Trentino<br />
Sitografia<br />
Centro Come - http://www.centrocome.it/index.php<br />
Dienneti – risorse didattiche - http://www.dienneti.it/italiano/<strong>stranieri</strong>.htm<br />
Italiano <strong>per</strong> lo studio – Università di Parma - http://www.italiano<strong>per</strong>lostudio.it/ita/default.asp<br />
Un mondo a scuola - http://www.unmondoascuola.it/index.phpoption=com_frontpage&Itemid=1<br />
Progetto A.L.I.A.S. – Università Ca Foscari – Venezia - http://venus.unive.it/aliasve/index.php<br />
Italiano <strong>L2</strong> - http://www.italianol2.info/<br />
I.I.S. “C. Cattaneo” - archivio di documentazione didattica <strong>per</strong> <strong>alunni</strong> <strong>stranieri</strong><br />
http://scuole.monet.modena.it/cattaneo/interc/documenti/matdid.htm<br />
Sportelli-scuola <strong>per</strong> l'integrazione degli <strong>alunni</strong> con cittadinanza non italiana e <strong>per</strong> l'educazione<br />
interculturale - www.istruzione.bergamo.it<br />
http://www.sportello<strong>stranieri</strong>.bergamo.it/index.htm<br />
BBC Education. Italianissimo online:<br />
http: //www.bbc.co.uk/education/languages/italian/issimo/index.shtml<br />
Corso di italiano multimediale a cura di Nicola A.Gargano,Dipartimento di Studi Italiani,University of<br />
Toronto.<br />
http: //www.chass.utoronto.ca/~ngargano/<br />
Corso base di Lingua Italiana (Rai) - http: //www.italica.rai.it/principali/lingua/index.htm<br />
Cartoni animati glottodidattici - http: //www.melevisione.rai.it/<br />
Me too.Italiano <strong>L2</strong> (Guida on line <strong>per</strong> l’insegnamento-apprendimento dell’italiano <strong>L2</strong>, con quaderni<br />
o<strong>per</strong>ativi)<br />
http: //www.socrates-me-too.org/lingue2.htm<br />
Oggi e domani. The interactive course that makes learning Italian easy:<br />
http: //academic.brooklyn.cuny.edu/modlang/carasi/site/index.html<br />
Rete! Nuovo corso di Lingua Italiana - Materiali on line tratti dal nuovo corso di Lingua Italiana di<br />
primo livello della casa editrice Guerra (Marco Mezzadri – Paolo E.Balboni)<br />
http: //www.guerra-edizioni.com/<br />
The Italian Electronic Classroom! Centro Studi Italiani - http: //www.locuta.com/classroom.html<br />
Centro scuole e nuove culture - http://www.scuolenuoveculture.org/index.html<br />
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