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I Tesori <strong>della</strong> Russia<br />
Maestri dell’arte russa 1800-1900<br />
RAVENNA<br />
I tesori <strong>della</strong> Russia - Maestri dell’arte russa 1800-1900<br />
Museo Nazionale<br />
I tesori <strong>della</strong> Russia - Maestri dell’arte russa 1800-1900<br />
Grafica d’arte – Scene di vita russa<br />
Biblioteca Alfredo Oriani<br />
BAGNACAVALLO<br />
I tesori <strong>della</strong> Russia - Maestri dell’arte russa 1800-1900<br />
Il ritratto femminile<br />
Centro Culturale Le Cappuccine<br />
BAGNARA DI ROMAGNA<br />
I tesori <strong>della</strong> Russia - Maestri dell’arte russa 1800-1900<br />
La religione ortodossa<br />
Rocca Sforzesca<br />
BRISIGHELLA<br />
I tesori <strong>della</strong> Russia - Maestri dell’arte russa 1800-1900<br />
Il Paesaggio<br />
Galleria Comunale d’Arte<br />
CERVIA<br />
I tesori <strong>della</strong> Russia - Maestri dell’arte russa 1800-1900<br />
I colori dell’acqua<br />
I Magazzini del Sale - Sala Rubicone<br />
CONSELICE<br />
I tesori <strong>della</strong> Russia - Maestri dell’arte russa 1800-1900<br />
Grafica d’arte - I bambini nel ritratto<br />
Galleria Arte Incontro<br />
COTIGNOLA<br />
I tesori <strong>della</strong> Russia - Maestri dell’arte russa 1800-1900<br />
Il ritratto maschile<br />
Palazzo Sforza<br />
FAENZA<br />
I tesori <strong>della</strong> Russia - Maestri dell’arte russa 1800-1900<br />
La natura morta<br />
Pinacoteca Comunale<br />
MASSA LOMBARDA<br />
I tesori <strong>della</strong> Russia - Maestri dell’arte russa 1800-1900<br />
La campagna<br />
Sala del Carmine<br />
RIOLO TERME<br />
I tesori <strong>della</strong> Russia - Maestri dell’arte russa 1800-1900<br />
Le stagioni<br />
Rocca Sforzesca<br />
RUSSI<br />
I tesori <strong>della</strong> Russia - Maestri dell’arte russa 1800-1900<br />
I luoghi <strong>della</strong> Russia<br />
Santa Maria in Albis<br />
SANT’AGATA SUL SANTERNO<br />
I tesori <strong>della</strong> Russia - Maestri dell’arte russa 1800-1900<br />
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Grafica d’arte - I bambini nel ritratto<br />
Sala Polivalente Comunale Cà di Cuntadè<br />
SOLAROLO<br />
I tesori <strong>della</strong> Russia - Maestri dell’arte russa 1800-1900<br />
Donne e Madonne<br />
Oratorio dell’Annunziata<br />
Itinerari a <strong>Ravenna</strong><br />
Sede <strong>della</strong> Confesercenti Provinciale<br />
Sede <strong>della</strong> Confederazione Nazionale dell’Artigianato e <strong>della</strong> Piccola e Media<br />
Impresa Provinciale<br />
Sede <strong>della</strong> Lega delle Cooperative Provinciale<br />
Negozi <strong>della</strong> Confesercenti<br />
CONFERENZE<br />
“La Russia del ‘900”<br />
ciclo di incontri promosso dalla Fondazione “Casa di Oriani”<br />
Sala Spadolini - Biblioteca Alfredo Oriani<br />
Francesco Benvenuti (Università di Bologna )<br />
Società e potere nella Russia del Novecento<br />
Stefano Garzonio ( Università di Pisa )<br />
Intellettualità e potere nella Russia del Novecento<br />
“L’arte russa del ‘900”<br />
ciclo di incontri promosso dal Museum of The Second Renaissance<br />
presso la Sede <strong>della</strong> CNA provinciale di <strong>Ravenna</strong><br />
Elena Terekhova (storica dell’arte russa)<br />
L’arte russa: la prima e la seconda avanguardia<br />
Fabiola Giancotti (Museum of The Second Renaissance)<br />
L’arte russa: il primo e il secondo impressionismo<br />
“I Tesori <strong>della</strong> Russia. Maestri dell’Arte Russa 1800-1900” è la grande <strong>mostra</strong><br />
organizzata dal Museum of the Second Renaissance in collaborazione con la<br />
Provincia di <strong>Ravenna</strong> che avrà luogo dal 19 marzo 2005 al 29 maggio 2005 in<br />
alcuni Musei <strong>della</strong> Provincia stessa.<br />
L’arte Russa del 1800 e del 1900 viene presentata nella sua complessità e<br />
varietà di temi, di soggetti e di stili, attraverso l’esposizione di opere di<br />
altissima qualità, che fanno <strong>della</strong> Mostra un avvenimento di portata<br />
internazionale. Una peculiarità di questa <strong>mostra</strong> è costituita dalla provenienza<br />
dei dipinti esposti, tutti appartenenti a collezioni private di Mosca e di San<br />
Pietroburgo. Si tratta quindi di una raccolta che, oltre a documentare “lo stato<br />
delle arti” in Russia, offre anche l’opportunità di conoscere e approfondire<br />
l’importanza di un fenomeno -il collezionismo privato- che nel 1800 e nel 1900<br />
assunse in Russia grandissima importanza, tanto da contribuire a far nascere<br />
veri e propri musei di capitale importanza per l’intera civiltà.<br />
Gli eventi storici e politici contribuirono a far fiorire le collezioni private<br />
Agli inizi del XVIII secolo, all’epoca di Pietro il Grande, i ricchi signori russi<br />
fanno a gara per fare propri gli usi e i costumi prettamente occidentali. Si<br />
importa e si commercia un po’ di tutto, gioielli, dipinti, manufatti artistici di<br />
grande qualità, si chiamano da tutta Europa i più grandi architetti.<br />
Questo impulso culturale prosegue anche nel secolo successivo e nascono cosi<br />
le collezioni private, giunte fino a noi. E’ L’epoca di Puskin, Tolstoj, Rimskij<br />
Korsakov, Cechov e altri, anni di grande fermento intellettuale che videro<br />
sorgere L’Associazione per l’incoraggiamento delle Belle Arti.<br />
Nel 1917 inizia la rivoluzione che sovvertirà la vita <strong>della</strong> Russia.<br />
La massiccia opera di nazionalizzazione comprende anche le opere d’arte. Le<br />
più note collezioni private vengono confiscate e nel 1932 si delibera lo<br />
scioglimento di tutte le associazioni artistiche esistenti. Alcuni maestri russi<br />
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disobbediscono ai divieti ufficiali e continuano a lavorare, mentre cresce il<br />
numero di mecenati e collezionisti che attuano una vera e propria sfida nei<br />
confronti del regime.<br />
Furono anni in cui il regime proibiva la libera espressione artistica,<br />
condannando i movimenti nuovi, come il costruttivismo, il suprematismo, il<br />
futurismo, in nome di un’arte che doveva inserirsi nella realtà sovietica,<br />
celebrando l’armata rossa, i lavoratori, i contadini, le attività “ rivoluzionarie” e<br />
gli eroi del lavoro. La pittura doveva essere accessibile e comprensibile dalle<br />
masse,che dovevano capirne facilmente il messaggio. Coloro che non si<br />
avvicinavano a questo tipo di pittura, erano da considerarsi sovversivi e<br />
pericolosi per la “purezza” <strong>della</strong> vita sovietica.<br />
Tra i più importanti esponenti delle avanguardie, ostacolati da Lenin e Stalin<br />
che favorivano piuttosto la pittura realista, vi furono artisti come Kazimir<br />
Malevich, Vladimir Tatlin, Konstantinov Rudakov, Vladimir Lebedev e altri,<br />
artisti le cui opere sono esposte a <strong>Ravenna</strong> e nella provincia ravennate. Molti<br />
dei loro quadri, spesso ispirati ai modi del Cubismo, del Futurismo Italiano e<br />
dell’avanguardia artistica europea dell’anni Venti, finirono cosi in mano privata.<br />
Konstantin Antipov,<br />
Uvarovka (Mosca) 1916.<br />
Pittore russo di paesaggi, ritratti, nature morte. Studia all’Istituto d’arte di<br />
Kiev sotto la guida del pittore Samokis. Trasferitosi a Mosca giovanissimo, si<br />
iscrive per concorso all’Unione degli artisti e esegue opere nelle varie regioni<br />
<strong>della</strong> Russia. Incomincia a esporre nelle mostre sovietiche fin dagli anni<br />
sessanta. Sue opere si trovano nei musei <strong>della</strong> Russia (Mosca, San<br />
Pietroburgo, Kiev), in Germania e in America.<br />
NIKOLAJ NIKANOROVICH DUBOVSKOIJ<br />
Novocherkassk ( provincia di Rostov, sul Don) 1859- Pietrogrado 1918<br />
Nasce in una famiglia di cosacchi del Don, studia all’Accademia di Belle Arti di<br />
San Pietroburgo, sotto la direzione del maestro M. Klodt, uno dei fondatori del<br />
movimento degli “Ambulanti”. Dal 1886 è membro degli “Ambulanti”. Nel 1900<br />
partecipa all’Esposizione Universale di Parigi. Nel 1910 diviene membro <strong>della</strong> “<br />
Società A. Kuindzhi” e, nel 1911 viene nominato professore all’Accademia. La<br />
sua specialità sono i paesaggi.<br />
KAZIMIR SEVERINOVICH MALEVICH<br />
Kiev(Ucraina), 1878-Leningrado, 1935<br />
Pittore, illustratore, grafico, scenografo. Da ragazzo scopre la pittura degli “<br />
Ambulanti” attraverso alcune riproduzioni. Nel dicembre 1905 è sulle barricate.<br />
Nel 1907 espone per la prima volta le sue opere alla <strong>mostra</strong> dell’ “Associazione<br />
degli artisti” di Mosca.<br />
In seguito fonda “La coda dell’asino” e con lui, ci sono Chagall, Tatlin,<br />
Schevchenko e altri. In seguito, oltre a dedicarsi all’insegnamento e lavorare<br />
come ceramista, progetta abitazioni e città “cosmiche, creando modelli in<br />
gesso: strutture tridimensionali suprematiste slanciate verso il cielo o espanse<br />
in orizzontale. Nel 1929 i responsabili dell’Istituto di storia dell’arte di<br />
Leningrado lo costringono a dare le dimissioni; l’anno dopo, in un autunno,<br />
viene arrestato, interrogato e trattenuto per due settimane (aveva subito un<br />
primo arresto al suo ritorno dalla Germania). Nel 1932 il Museo Russo di<br />
Leningrado gli affida un laboratorio di ricerca. Dal 1933 riprende la pittura<br />
figurativa, sul filo <strong>della</strong> tradizione delle icone e, in parte, del primo periodo<br />
<strong>della</strong> sua pittura, introduce effetti sorprendenti: dipinge il proprio ritratto e<br />
quello di sua moglie, nella migliore tradizione rinascimentale. Muore di cancro,<br />
nel 1935.<br />
VLADIMIR VASIL’EVICH LEBEDEV<br />
San Pietroburgo 1891-Leningrado 1967<br />
Inizia la sua ricerca con le Nature morte. Il pittore combina superficie e<br />
volume e per riprodurre la materialità del oggetto usa diversi mezzi pittorici e<br />
accosta legno, carta, metallo. S’ispira per questi lavori alle idee di Tatlin.<br />
Negli anni 1920-1925 s’impadronisce definitivamente dei principi del cubismo,<br />
unendo la semplicità delle insegne all’attenzione per le forme geometriche.<br />
Insieme con Majakovskij, è uno degli organizzatori delle Finestre dell’agenzia<br />
di stampa “Rosta”, di cui dirige la sede di Pietrogrado. Il suo nome ha<br />
caratterizzato un’intera epoca nel manifesto politico degli anni venti. Basandosi<br />
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sulla tradizione <strong>della</strong> stampa popolare russa e sui principi dell’avanguardia,<br />
Lebedev crea un proprio stile del manifesto attraverso le forme geometriche e i<br />
colori.<br />
Un posto particolare nell’attività dell’artista occupa il ritratto. Nel corso degli<br />
anni, la sua arte si arricchisce e raggiunge grande raffinatezza nel colore di<br />
tipo impressionistico, mantenendo intatta la base costruttiva <strong>della</strong><br />
composizione.<br />
Konstantin Ivanovich Rudakov<br />
San Pietroburgo 1891 – Leningrado 1949<br />
Pittore, disegnatore, illustratore, scenografo, nasce in una famiglia di artisti:<br />
suo padre era il decoratore del Teatro imperiale Mariinskij di San Pietroburgo.<br />
Negli anni 1920-1930, mette a punto il proprio stile, che integra la tradizione<br />
classica del disegno russo e la cultura pittorica francese.<br />
Un posto importante nel lavoro di Rudakov hanno le illustrazioni dei romanzi di<br />
E. Zola e di De Maupassant. Nella sua vita, Rudakov ha illustrato più di ottanta<br />
libri di differenti autori. Per molti anni ha insegnato all’Accademia di Belle Arti<br />
di San Pietroburgo.<br />
Vladimir Evgrafovich Tatlin<br />
Char’kov (Ucraina), 1885 – Mosca, 1953<br />
Considerato il fondatore del costruttivismo, nasce in una famiglia colta; il<br />
padre aveva studiato ingegneria e la madre era poetessa. Dopo l’infanzia a<br />
Char’kov e una fuga a Odessa, per imbarcarsi come mozzo su una nave<br />
mercantile alla volta <strong>della</strong> Turchia e <strong>della</strong> Bulgaria, torna a Mosca nel 1902 e si<br />
iscrive alla Scuola di pittura, scultura e architettura. Nel 1903, viene espulso<br />
per cattiva condotta.<br />
Fonda la sua scuola. Viaggia per l’Europa, conosce Picasso, da cui rimane<br />
impressionato. Tornato in Russia, incomincia a sperimentare nuove<br />
composizioni.<br />
Purtroppo, la maggior parte dei rilievi di Tatlin è andata perduta. Nel corso<br />
degli anni, si dedica alla scenografia, ai costumi, alla grafica, alla progettazione<br />
di oggetti di arredamento – mobili, ceramiche, abiti – senza mai interrompere<br />
la sua ricerca, che culminerà nella fantastica quanto impossibile macchina<br />
volante Letatlin (in russo, letat’: volare), presentata a Mosca, nel 1932. A<br />
pochi artisti è toccato di avere la fama di Tatlin e, tuttavia, di essere cosi poco<br />
conosciuto.<br />
Grigorij Zejtlin<br />
Cernevko (Bielorussia), 1911 – Mosca 2000<br />
Studia presso l’Istituto d’arte di Odessa e all’Istituto di perfezionamento<br />
artistico di Mosca. Nel 1946 viene accolto come membro nell’Unione degli<br />
artisti di Mosca. Dal 1960 al 1977 partecipa a varie mostre a Mosca. Nel 1978<br />
gli viene assegnato il titolo di artista benemerito <strong>della</strong> Repubblica russa.<br />
Partecipa a varie mostre di arte figurativa sovietica in Europa e in America. E’<br />
considerato protagonista dell’arte russa degli ultimi cinquanta anni. Grandi<br />
quadri, ritratti di donne, nature morte. Le sue opere sono in tutto il mondo.<br />
Zejtlin è uno dei grandi del Novecento, un caposcuola.<br />
Ely Bielutin<br />
Mosca, 1925<br />
Curiosissima la sua storia, vantando egli origini italiane. Il nonno, Stefano<br />
Bellucci, bellunese, era direttore d’orchestra e si trasferì nel 1850 a Cracovia,<br />
poi in Russia. Ely, artefice <strong>della</strong> “Scuola <strong>della</strong> realtà nuova” che nel 1962 vene<br />
dichiarata illegale da Chrusciov, è stato costretto a operare clandestinamente<br />
per molti anni. Eppure, la sua scuola ha formato miglialia di artisti. Nel corso<br />
<strong>della</strong> VI Biennale di Parigi, Bielutin e Solzenicyn vengono dichiarati nemici<br />
dell’Unione Sovietica. Dal 1974 espone a Boston, Londra, Parigi, Varsavia.<br />
Nel 1991 il Ministero <strong>della</strong> cultura russo gli chiede pubblicamente scusa per i<br />
fatti del 1962. Influenzata dal sacro, dalle “trinità” di Rublëv in particolare, ma<br />
anche dai maestri del Rinascimento, l’arte di Bielutin è un costante rapporto<br />
tra tradizione, invenzione e variazione.<br />
Durante la <strong>mostra</strong> si terranno i seguenti incontri:<br />
Conferenza di Elena Terekhova dal titolo: “L’arte russa: la prima e la seconda<br />
avanguardia”,<br />
<strong>Ravenna</strong>, Sede <strong>della</strong> CNA provinciale di <strong>Ravenna</strong>, (data da definire).<br />
Elena Terekhova, storica dell’arte, è stata segnalata al Museum dal direttore<br />
del Museo Russo di San Pietroburgo per la sua estrema qualificazione. Ha<br />
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lavorato per un lungo periodo al Museo Russo di San Pietroburgo, prima nel<br />
dipartimento delle mostre interne, e successivamente, come capo dipartimento<br />
delle esposizioni permanenti e delle pubblicazioni edite dal Museo stesso.<br />
Curatrice del catalogo “I Tesori <strong>della</strong> Russia. Maestri dell’arte russa 1800-<br />
1900” è membro dell’Associazione degli storici dell’arte.<br />
Conferenza di Helena Nevzgliadova dal titolo “L’arte russa: il primo e il<br />
secondo impressionismo”.<br />
Helena Nevzgliadova, molto nota in Russia, è storica dell’arte russa.<br />
Helena Nevzgliadova è moglie di un famoso poeta russo, Aleksandr Kusner, il<br />
quale è uno dei massimi poeti lirici russi del ventesimo secolo. Scrive di lui<br />
Josif Brodskij: “Il suo nome è destinato a trovar posto nel cuore di ogni<br />
persona di lingua russa e, al pari di colui che lo porta, sopravvivere a noi, ai<br />
nostri figli, ai nostri nipoti. Affermo questo non per esuberanza di sentimento<br />
personale, non in qualità di collega scrittore, ma come lettore”. Forse ci sarà<br />
modo di organizzare anche una conferenza sulla poesia russa.<br />
Conferenze di storia <strong>della</strong> Russia organizzate dalla Biblioteca di Storia<br />
Contemporanea “Alfredo Oriani”.<br />
Francesco Benvenuti, Professore Ordinario di Storia Contemporanea<br />
all’Università di Bologna e di <strong>Ravenna</strong>, terrà una conferenza sull’argomento<br />
“Storia sociale <strong>della</strong> Russia dal nel primo cinquantennio del secolo XX” presso<br />
la Sala Conferenze <strong>della</strong> Biblioteca Oriani (periodo marzo-aprile).<br />
Professore ordinario di Storia <strong>della</strong> Russia all’Università Statale di Milano<br />
(contattato dal professor Benvenuti, ma ancora non c’è conferma) terrà una<br />
conferenza sul tema “Storia <strong>della</strong> cultura russa nei rapporti con la politica”<br />
presso la Sala Conferenze <strong>della</strong> Biblioteca Oriani. (periodo marzo-aprile).<br />
Curatori <strong>della</strong> Mostra<br />
Cristina Frua De Angeli – Presidente del Museum of The Second Renaissance<br />
Maestro Alessandro Taglioni, artista e redattore grafico delle edizioni Spirali.<br />
Jury Rubinski, ambasciatore all’Unesco, direttore del Centro di Ricerche<br />
Francesi dell’Istituto Europeo dell’Accademia Russa delle Scienze. E’ Dottore in<br />
Scienze Storiche e ha lavorato come Professore Associato in diverse università<br />
francesi. E’ stato Consigliere dell’Ambasciata dell’Unione Sovietica e<br />
successivamente <strong>della</strong> Russia in Francia. Esperto di geopolitica e di relazioni<br />
internazionali, è autore di oltre un centinaio di articoli scientifici e di numerose<br />
monografie in russo e in francese. Era presente all’inaugurazione <strong>della</strong> Mostra<br />
di Padova.<br />
Biglietto intero €5, ridotto €4 (Fino a 13 anni e sopra i 65, Soci Coop Adriatica,<br />
Gruppi, Associazioni, Cral)<br />
Percorso didattico: per le scuole è possibile effettuare laboratori didattici,<br />
diversificati a seconda delle scuole materne, elementari , medie e superiori,<br />
che sono a cura <strong>della</strong> dott.ssa Silvia Massari.<br />
Visita guidata e laboratorio didattico €3 per persona ( durata 1h:15 ca.)<br />
Visita guidata: €4 per persona.<br />
Gli insegnanti con le classi e gli accompagnatori dei gruppi hanno diritto<br />
all’ingresso gratuito.<br />
Informazioni e prenotazioni visite guidate Museum of the Second Renaissance,<br />
sede di <strong>Ravenna</strong>, dr.ssa Alessandra Guerra Via Col di Lana 24, 48100<br />
<strong>Ravenna</strong>, tel. 0544 402443 0544407863 cell. 3398825295<br />
E-mail club2rinascimentoravenna@<strong>email</strong>.it<br />
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