Cosa c'è veramente sotto i tacchi a spillo - Lingue Moderne per il Web
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C) profumo come ricordo. L’aggettivo che meglio si accorda con profumo – e che ritorna<br />
più frequentemente- è “magico”, <strong>per</strong>ché è connotato da un potere segreto: la capacità<br />
evocativa. Infatti attraverso i meccanismi misteriosi dell’olfatto <strong>il</strong> profumo sa riportare alla<br />
memoria ricordi e mondi <strong>per</strong>duti, emozioni e situazioni, creando un vincolo più stretto tra<br />
passato e presente, evocando antiche e mitiche atmosfere, ma soprattutto sa rubare<br />
suggestioni alla natura <strong>per</strong> restituircele amplificate;<br />
D) profumo come prestigio ed eleganza. Oltre a stare bene con se stessi e nella coppia,<br />
garantisce accettazione e gradimento anche nel sociale. È uno degli aspetto<br />
sociocomunicativi più frequenti.<br />
Per leggere lo spartito della complessià “sinfonica” di questa comunicazione occorre<br />
affidarsi ai vari righi musicali che la compongono, selezionare i singoli canali e i singoli<br />
messaggi 6 . I campi di osservazione ut<strong>il</strong>izzati nell’indagine vogliono tentare di cogliere la<br />
ricchezza della comunicazione non-verbale e <strong>il</strong> ruolo subordinato che la parte linguistica<br />
ricopre nel corpus. Anzi, nella maggior parte dei casi, <strong>il</strong> testo linguistico è molto limitato o<br />
addirittura non c’è se non in forme riflesse dal flacone e limitato alla denominazione del<br />
prodotto e della Maison produttrice. Questo soprattutto riguarda i prodotti già affermati,<br />
creando una diarchia tra <strong>il</strong> potere del nome<br />
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e la magia del prodotto. Inoltre nei casi in cui si svolge un’articolazione linguistica con<br />
headline e una sub-headline o un copy, i riferimenti semantici sono generici, spesso<br />
espressione di una poeticità evanescente, indeterminata, tra esotico, immaginazione e<br />
sogno; mentre l’equ<strong>il</strong>ibrio comunicativo (l’ancoraggio di tipo barthesiano) passa dal<br />
linguistico al non-verbale di alcuni elementi come <strong>il</strong> flacone, la modella o testimonial e <strong>il</strong><br />
setting.<br />
2.2. Gli “actors”<br />
Il primo elemento significativo riguarda gli attori della comunicazione. Su un campione<br />
casuale di 400 inserzioni si ha che i profumi <strong>per</strong> donna sono presentati da una donna (161),<br />
dal solo prodotto (80), da una coppia (24), da un gruppo di donne (9), da un gruppo misto<br />
(3), da un uomo (1), da una donna e una bambina (1), da un gruppo di uomini (1); mentre in<br />
quelli <strong>per</strong> uomo da un uomo (46), dal solo prodotto (31), da una coppia (19), da un gruppo<br />
di uomini (6), da un uomo e uno o più bambini (4), da una donna (1), dalla sola<br />
denominazione del profumo (1), da un gruppo di donne (1), da un gruppo misto (1). La<br />
tendenza è quella di ut<strong>il</strong>izzare proiezioni speculari di sé (come potrei diventare), di<br />
focalizzare in modo egocentrico e referenziale sulla raffigurazione del prodotto, o infine di<br />
vedere la propria proiezione come coppia. In ogni caso una comunicazione fatta di <strong>per</strong>sone,<br />
di corpi e di volti.<br />
2.3. Il gioco linguistico<br />
Anche se quantitativamente scarso, l’elemento linguistico si presenta agguerrito nello<br />
svolgimento di una funzione che osc<strong>il</strong>la tra rassicurazione autoritativa della denominazione<br />
6 Questa analisi si rifà e in parte riprende le osservazioni di una ricerca (cfr. Di Sparti 1997) basata su un corpus<br />
di oltre m<strong>il</strong>le inserzioni pubblicitarie, varie <strong>per</strong> lingua e <strong>per</strong> anno, ma senza alcun impianto quantitativo in termini di<br />
rappresentatività del campione. Da esso è stato ottenuto un database analitico <strong>per</strong> vari aspetti di comunicazione<br />
linguistica e non-verbale. I suoi elementi costitutivi (“campi”) più significativi sono stati: denominazione,<br />
destinatario, headline, payoff, copy, posizione corpo, inquadratura, capelli (colore, taglio; legati/sciolti;<br />
lisci/ondulati), contatto, setting, prossemica, actors (testimoni, prodotto), sfondo; abito (tessuto, colore, taglio), tappo<br />
(colore, materiale, forma, allusioni), mani (autocontatto, eterocontatto), flacone (forme, colore, dimensioni,<br />
posizione), volto (fronte, sguardo, sorriso), gestualità, metafora/miti, sintassi visiva (forme, richiami), testimonial<br />
(sesso, aspetto, gestualità, somiglianze).<br />
Di Sparti <strong>Cosa</strong> c’è <strong>veramente</strong> <strong>sotto</strong> i <strong>tacchi</strong> a <strong>sp<strong>il</strong>lo</strong> 10