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Tecnologia LA TUA CLOUD Il router wireless D-Link DIR-685 è un dispositivo completo, in grado di ospitare un disco fisso da 2,5“ al proprio interno, utilizzabile come NAS. La presenza di un pannello LCD consente inoltre di avere informazioni utili a portata di mano. l’unica esistente e non veniamo avvisati se un’altra persona sta già lavorando sullo stesso documen- to. Non è un problema se abbiamo a che fare con file di dimensioni contenute, se provvediamo a realizzare un backup periodico del NAS su un altro disco fisso e se siamo gli unici a utilizzare il sistema. Se non è così, possiamo ricorrere a programmi specifici per la sincronizzazione tra computer e unità di rete, per esempio il gratuito FreeFileSync, oppure stabilire semplicemente delle regole di comportamento, come copiare il file sul proprio computer e poi spostarlo sul server in una cartella chiamata “In lavorazione”, in modo che anche gli altri sappiano che qualcuno lo sta utilizzando. An- La nuvola di Apple 6 I Euronics Magazine che un sistema operativo come Windows dispo ne di strumenti utili, in particolare la funzione di sincronizzazione dei file offline: quando navighiamo nel disco di rete, facciamo clic con il tasto destro del mouse su un file che vogliamo mantenere sincronizzato e poi selezioniamo Sempre disponibile/i offline. In questo modo, il documento verrà costantemente aggiornato sul nostro computer, in modo da potervi accedere anche quando non siamo collegati al disco di rete. In alcuni casi, è lo stesso software di gestione del NAS a prevedere opzioni di sincronizzazione, che possiamo configurare in base alle nostre necessità. Sempre raggiungibile Una volta impostata la rete locale, il passo successivo è fare in modo di potervi accedere anche quando non siamo a casa o in ufficio. Ancora una volta, Con l’arrivo del sistema operativo iOS 5, Apple ha reso disponibile anche il servizio iCloud, iCloud, per memorizzare online foto, documenti, documenti, contatti, calendari, ebook e, in fufuturo, anche musica. Lo spazio disponibile è di 5 GB, ma non vengono calcolati a tal fine gli acquisti eseguiti eseguiti direttamente tramite Apple né le fotografie. La sincronizzazione avviene sia tra dispositivi, se per esempio abbiamo un iPhone iPhone e un iPad, sia con i computer Mac e Windows. Grazia a Streaming foto, appena catturiamo un’immagine con il dispositivo dispositivo portatile, questa viene immediatamente copiata sul server server di Apple e e poi trasmessa al computer la prima volta che lo accendiamo. Negli Stati Uniti sono già attivi anche i i servizi servizi legati alla alla musica, in particolare iTunes Match, che che permette di memorizzare online la propria propria libreria libreria musicale, per per accedervi poi da tutti i dispositivi registraregistrati con lo stesso Apple ID. Indirizzi pubblici e privati Per impostare correttamente il sistema affinché un disco fisso di rete sia accessibile anche dall’esterno, è importante avere un’idea chiara di come funzionano i vari indirizzi delle reti. L’indirizzo IP è una stringa di numeri che identifica un dispositivo specifico collegamento al Web. Per cominciare, ci sono gli indirizzi IP di Internet, che identificano la posizione fisica di un server o di un computer nel Web. Quando scriviamo il nome di un sito, per esempio www.euronics.it, questo viene comunicato a un server DNS,
che si occupa di trovare il corrispettivo indirizzo IP, formato da quattro gruppi di numeri, ciascuno con un massimo di tre cifre, per esempio 194.185.163.70. Tramite l’indirizzo IP, il collegamento viene indirizzato al server o computer su cui si trova fisicamente il sito. Quasi sicuramente, la nostra connessione Internet domestica utilizza IP dinamici: significa che il provider ha a disposizione un certo numero di IP che assegna casualmente mano a mano che i suoi abbonati si collegano a Internet, mentre per avere un IP fisso, quindi un indirizzo tutto nostro sul Web, dobbiamo pagare un supplemento rispetto al costo dell’abbonamento. Il problema si aggira grazie a programmi speciali chiamati Dynamic DNS: ogni volta che il nostro indirizzo IP cambia, si preoccupano di comunicarlo tempestivamente a quei server che gestiscono il traffico di rete. In pratica, è come se ci fosse una persona ad l’interfaccia di gestione del NAS è il punto di par- tenza per questa configurazione, anche se il pro cedimento cambia in base al modello. In ogni caso, ci sono due ostacoli da superare: fare in modo che il NAS sia sempre raggiungibile tramite Internet e sbloccare eventuali protezioni del router che impediscono l’accesso esterno. Per quanto riguarda il primo punto, la discriminante è quella di avere o meno un IP fisso invece di un IP dinamico (vedi box). Con un IP fisso, il NAS potrà essere raggiunto facilmente dall’esterno, ma con un IP dinamico diventa teoricamente impossibile fare la stessa cosa. Il secondo problema dipende dal fatto che il router è impostato per impedire che le persone possano accedere ai nostri dati dall’esterno, per evitare sguardi indiscreti e avvisare il postino che abbiamo cambiato indirizzo. Non dobbiamo però confondere l’indirizzo IP di Internet con quello della nostra rete locale. Tutti i computer e i dispositivi collegati al router di casa ricevono infatti un proprio IP, di solito nella forma 192.168.x.x, che serve a identificarli. Questi indirizzi non sono però visibili dall’esterno: agli occhi del mondo, tutti i dispositivi della rete di casa o dell’ufficio utilizzano uno stesso IP. Se vogliamo accedere al disco NAS dall’esterno, dunque, dobbiamo trovare il modo di renderlo rintracciabile. La tecnica per farlo si chiama Port forwarding e consiste nel dire al router che quando qualcuno cerca di collegarsi dall’esterno a una specifica porta, il collegamento deve essere girato automaticamente al disco di rete. Il numero della porta da utilizzare e la procedura esatta dipendono dal router e dal NAS che utilizziamo. furti di informazioni. Dobbiamo quindi eseguire un’operazione chiamata Port forwarding, direttamente sul router, con cui in pratica gli diciamo che quando arriva un collegamento dall’esterno su una determinata porta, questo deve essere rediretto al NAS, dove una password permetterà l’accesso solo alle persone autorizzate. Facciamo attenzione a scegliere una password robusta, composta da un minimo di otto caratteri, tra cui anche maiuscole e numeri. Una volta completata la configurazione, potremo accedere anche dall’esterno ai dati contenuti sul nostro NAS. Anche con smartphone e tablet Sono sempre più numerosi i NAS che premettono l’accesso anche tramite dispositivi portatili come smartphone e tablet, sia iOS sia Android. In alcuni casi si tratta di una funzione integrata nel disco fisso di rete, in altri viene invece aggiunta grazie a programmi da installare direttamente sui dispositivi, quasi sempre gratuiti e realizzati direttamente dal produttore del NAS. In molti casi è possibile anche accedere in streaming a video e audio salvati sul disco di rete direttamente dai dispositivi. Se siamo alla ricerca di una soluzione da usare soprattutto con i dispositivi portatili, possiamo optare per il disco fisso GoFlex Satellite Wireless di Seagate: integra direttamente il collegamento Wi-Fi e la compatibilità con iOS, per offrire 500 GB di spazio aggiuntivo rispetto a quello integrato nell’iPhone o nell’iPad. La presenza di una batteria ricaricabile, con cinque ore di autonomia, lo rende perfetto anche per l’utilizzo quando siamo in movimento. Possiamo utilizzarlo anche tramite computer, sia Mac sia Windows, sfruttando la connessione via cavo USB 3.0 oppure sempre via Wi-Fi, con la possibilità di gestire fino a tre dispositivi collegati in wireless. Grazie al Wi-Fi integrato e alla compatibilità con i dispositivi Apple dotati di iOS 5, il disco fisso Go Flew Satellite Wireless di Seagate è perfetto da portare sempre con noi, per avere 500 GB di spazio aggiuntivo in cui archiviare video, musica e documenti. Funziona con Mac e PC Windows. Un’aggiunta indispensabile Anche se decidiamo di creare un nostro sistema di archiviazione, vale comunque la pena di sottoscrivere l’abbonamento gratuito a Dropbox, il più celebre sistema di sincronizzazione online. Ci mette a disposizione fino a 2 GB di spazio, ampliabile a pagamento o se invitiamo altri amici a usare il servizio. Tutto quello che viene copiato o salvato nella cartella Dropbox del computer viene automaticamente inviato anche ai server del servizio e a tutti gli altri dispositivi che lo utilizzano, purché registrati con lo stesso account. Funziona anche su iPhone, iPad e dispositivi Android. Inoltre, possiamo condividere file e cartelle con altre persone, che ricevono un avviso via email tramite il quale possono scaricare l’elemento condiviso. I 7
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