NTA RU VARIANTE 1 - Comune di Montale
NTA RU VARIANTE 1 - Comune di Montale
NTA RU VARIANTE 1 - Comune di Montale
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
La suddetta rete deve avere altezza massima <strong>di</strong> ml. 1,50 e deve essere<br />
fissata su pali in legno o acciaio. Eventuali cordoli <strong>di</strong> fondazione non<br />
devono emergere dal suolo. Nelle aree boscate non sono ammessi<br />
cordoli <strong>di</strong> fondazione e pali in acciaio. Le recinzioni in muratura sono<br />
ammesse solo in continuità con muri esistenti e solo se finalizzate all’<br />
integrazione degli stessi. Sono altresì consentite recinzioni in muratura in<br />
contesti dove queste rappresentano la tipologia predominante. In ogni<br />
caso le opere murarie devono essere eseguite utilizzando materiali e<br />
tecniche costruttive locali. Cancelli <strong>di</strong> ingresso e relativi pilastri <strong>di</strong> sostegno<br />
debbono presentare <strong>di</strong>mensioni e forme adeguate alla funzione. Non<br />
sono consentite recinzioni o partizioni all’interno <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> pertinenza <strong>di</strong><br />
carattere unitario quali, ad esempio, le aie degli e<strong>di</strong>fici rurali, le corti <strong>di</strong><br />
uso collettivo, ecc. Non sono ammesse le recinzioni che possano causare<br />
interruzioni alla rete viaria, anche se <strong>di</strong> tipo interpoderale o poderale.<br />
9. Impermeabilizzazione del suolo<br />
La realizzazione delle opere <strong>di</strong> sistemazione esterna non deve alterare la<br />
funzionalità idraulica del contesto garantendo l’efficienza della rete <strong>di</strong><br />
convogliamento e <strong>di</strong> recapito delle acque superficiali. I materiali utilizzati<br />
per le pavimentazioni devono, per quanto possibile, consentire la<br />
percolazione e la ritenzione temporanea delle acque nel terreno in modo<br />
da minimizzare gli effetti dell’impermeabilizzazione superficiale del suolo.<br />
Nelle aree impermeabilizzate, le acque meteoriche devono essere<br />
incanalate e recapitate nell’impluvio più vicino, evitando la <strong>di</strong>spersione<br />
casuale nelle zone limitrofe. Le stesse acque, quando è possibile, devono<br />
essere <strong>di</strong>rette in aree permeabili a<strong>di</strong>acenti senza che si determinino danni<br />
dovuti a ristagno ed evitando <strong>di</strong> aggravare il carico <strong>di</strong> fognature e corsi<br />
d’acqua.<br />
Art. 16 –Sbancamenti, scavi e rinterri<br />
1. Nelle aree soggette a vincolo idrogeologico, i movimenti terra sono<br />
soggetti alle relative procedure autorizzative ed alle prescrizioni <strong>di</strong> polizia<br />
forestale. Sbancamenti e scavi che comportino mo<strong>di</strong>ficazioni permanenti<br />
e rilevanti della morfologia e del profilo topografico devono essere<br />
tutelati da drenaggi a monte che abbattano il carico delle acque<br />
meteoriche e le convoglino nella rete fognaria. Prima dell’inizio dei lavori<br />
deve essere in<strong>di</strong>viduato il sito <strong>di</strong> <strong>di</strong>scarica ed i mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> riutilizzo del<br />
materiale rimosso; lo strato del terreno vegetale asportato deve essere<br />
accantonato per essere reimpiegato nei lavori <strong>di</strong> ripristino. Per le opere <strong>di</strong><br />
rinterro devono essere utilizzati materiali simili a quelli esistenti in loco,<br />
avendo cura <strong>di</strong> ripristinare la compattezza ed il grado <strong>di</strong> addensamento<br />
originari; devono inoltre essere previsti il ripristino delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
stabilità delle pareti naturali ed il rinver<strong>di</strong>mento delle superfici me<strong>di</strong>ante<br />
opere <strong>di</strong> rinaturalizzazione. Per ogni intervento <strong>di</strong> rimodellamento del<br />
terreno che comporti mo<strong>di</strong>fiche alle pendenze, devono essere<br />
preventivamente valutate le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> stabilità riferite alla<br />
configurazione finale e alle variazioni indotte dall’intervento sulla stabilità<br />
21