NTA RU VARIANTE 1 - Comune di Montale

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ispettive volumetrie esistenti alla data di adozione della variante urbanistica che ha individuato i due comparti. La consistenza dei volumi deve essere asseverata mediante un protocollo sottoscritto da tutti gli attuatori del piano e, conseguentemente, i A= mq 4575 B= mq 6425 Il numero di abitanti insediabili nei singoli comparti deve essere rapportato alla consistenza volumetrica a destinazione residenziale del comparto stesso. Sono ammesse diverse ripartizioni delle Sul e delle destinazioni funzionali fra i due comparti se concordate fra tutti i proprietari o aventi titolo ed a condizione che siano comunque fatte salve le Sul degli edifici da conservare nel comparto B. 3.6 Pericolosità idraulica e interventi di mitigazione L’area di interesse ricade in minima parte in area inondabile con tempo di ritorno di 20 anni, l’area inondata aumenta con il tempo di ritorno fino ad interessare per 200 anni circa la metà dell’area di intervento. L’area risulta inondabile sia dell’Agna delle Conche che dall’Agna anche in considerazione della presenza di una briglia di notevole altezza posta a valle della confluenza. Ai fini della messa in sicurezza si rendono necessarie: - riprofilatura dell’Agna delle Conche a monte della confluenza con sbassamento dell’area golenale e realizzazione di una arginatura a circa 4m dall’edificio oggetto di recupero; - riprofilatura delle sezioni poste tra la confluenza e la briglia posta a valle dell’area di intervento con sbassamento dell’area golenale e realizzazione di una arginatura a 4m dall’edificio raccordata a un muro esistente che termina sulla briglia. L’argine con quote sommitali variabili da 133.44 m s.l.m. a 130.63 m s.l.m. garantisce un metro di franco con l’evento duecentennale. I volumi sottratti alla esondazione dalla realizzazione dell’argine assommano a circa 1625 mc che risultano completamente recuperati dalla riprofilatura dell’area golenale destra del torrente Agna delle Conche e del torrente Agna. 3.7 Oneri Fatti salvi gli obblighi di legge, agli attuatori dell’intervento RU2 competono gli oneri relativi alla progettazione ed alla realizzazione delle seguenti opere: - realizzazione del ponte ciclo-pedonale sul torrente Agna delle Conche; 154
- realizzazione della strada di collegamento con lo slargo di Via Cesare Battisti (competenza del comparto A) - cessione delle aree destinate a verde pubblico attrezzato poste a impianti sportivi localizzati nella zona a valle dell’insediamento, anche oltre il limite sud dell'area di riordino urbano (competenza del comparto B) - cessione e realizzazione dei parcheggi localizzati a valle dell’insediamento (competenza del comparto B); - realizzazione delle opere delle opere di messa in sicurezza idraulica descritte al comma 3.6 (competenza del comparto B.) Gli oneri per la progettazione e la realizzazione del ponte ciclo-pedonale sul torrente Agna sono ripartiti in proporzione alle capacità edificatorie dei due comparti. 5. Intervento coordinato di Via I Maggio, e Via Risorgimento e Via Martin L. King , Montale 5.1 Descrizione dell’ambito L’intervento è riferito alle aree non contigue RU3, RU6, RU7 nonché alle aree di interesse pubblico (“V1.1”, “V2.1”, “V2.2”, “F1.2” e “p”) localizzate tra le vie Masini e Martiri della Libertà ed appositamente perimetrate nella cartografia del RU. L’area RU3 è inserita limitatamente all’unità di intervento RU3a. L'intervento è riferito a tre nuclei di aree non contigue: le due aree di riordino urbano RU6 ed RU7 ed il nucleo di aree di interesse pubblico (V1.1, V2.2, F1.2 e p) comprensivo dell'area Fsr.1 poste attorno a via Martin L. King, nel centro del capoluogo, fra le vie Masini e Martiri della Libertà. 5.2 Obiettivi specifici Costituiscono obiettivi specifici degli interventi la riqualificazione complessiva dell’area e la costituzione di una nuova centralità da correlare attraverso l’area V1.1, con gli ambiti consolidati del terziario e dei servizi gravitanti attorno alle Piazze Matteotti e Giovanni XXIII ed alla Via Martiri. 5.4 Modalità di attuazione Il comparto deve essere oggetto di programma complesso di riqualificazione insediativa redatto ai sensi dell’art. 74 della L.R. 1/05. Le tre distinte aree, che costituiscono le naturali unità minime di intervento, possono essere realizzate in tempi diversi mediante intervento edilizio diretto, nel rispetto delle previsioni del programma complesso di riqualificazione insediativa se, all’interno dello stesso programma, le soluzioni progettuali riferite agli edifici risultano definite. Diversamente le singole aree di riordino dovranno essere realizzate mediante piano attuativo o progetto preliminare. Il programma complesso di cui sopra 155
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