NTA RU VARIANTE 1 - Comune di Montale
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TITOLO IX – LE AREE DI TRASFORMAZIONE<br />
CAPITOLO I – LE AREE A PREVALENTE DESTINAZIONE<br />
ABITATIVA<br />
Art. 82 – Generalità<br />
1.Le trasformazioni con destinazione prevalentemente residenziale, riferite<br />
perlopiù a inse<strong>di</strong>amenti produttivi <strong>di</strong>smessi o sottoutilizzati, sono finalizzate<br />
al riequilibrio, alla riqualificazione ambientale e dei tessuti urbani nonché<br />
al consolidamento del ruolo del capoluogo e delle frazioni. Le aree<br />
interessate dalle suddette trasformazioni sono denominate “aree <strong>di</strong><br />
rior<strong>di</strong>no urbano”, sono in<strong>di</strong>viduate nella cartografia del <strong>RU</strong> da apposite<br />
campiture e perimetrazioni e sono contrad<strong>di</strong>stinte dal co<strong>di</strong>ce<br />
alfanumerico “<strong>RU</strong>n”. Per quanto attiene alle finalità degli interventi, sono<br />
assimilate alle aree <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no le aree <strong>di</strong> trasformazione urbanistica (TU),<br />
mutuate dal previgente PRG, le aree R6 <strong>di</strong> cui all’art. 62 delle presenti<br />
norme e le aree <strong>di</strong> recupero (Rs) in<strong>di</strong>viduate all’interno dei tessuti <strong>di</strong> valore<br />
storico-testimoniale <strong>di</strong> cui al precedente art. 59. In queste aree sono<br />
ammesse la residenza, i servizi, le attività terziarie e terziario-<strong>di</strong>rezionale, le<br />
attività culturali, le attività <strong>di</strong> interesse pubblico e quelle <strong>di</strong> interesse<br />
collettivo, l’artigianato <strong>di</strong> servizio e altre funzioni compatibili con la<br />
prevalente destinazione abitativa.<br />
2. Gli interventi <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no possono contemplare la realizzazione<br />
contestuale e coor<strong>di</strong>nata <strong>di</strong> previsioni riferite a più aree e riguardare il<br />
recupero e la riqualificazione urbana, l’infrastrutturazione, la messa in<br />
sicurezza idraulica, l’acquisizione <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> interesse collettivo, ecc. I<br />
comparti interessati dal suddetto coor<strong>di</strong>namento possono comprendere<br />
aree a<strong>di</strong>acenti o <strong>di</strong>sgiunte:ed aree interessate da interventi <strong>di</strong> tipo R6.<br />
detto coor<strong>di</strong>namento non è obbligatorio; la sua mancata attuazione è<br />
penalizzata da una riduzione delle capacità e<strong>di</strong>ficatorie e dei benefici<br />
urbanistici previsti nel caso <strong>di</strong> intervento coor<strong>di</strong>nato. In sede <strong>di</strong><br />
coor<strong>di</strong>namento le Le capacità e<strong>di</strong>ficatorie attribuite a ciascuna area <strong>di</strong><br />
rior<strong>di</strong>no, possono essere <strong>di</strong>versamente ripartite all’interno del comparto<br />
nel rispetto della potenzialità complessiva. senza che ciò costituisca<br />
variante del <strong>RU</strong>.<br />
2bis. La mancata attuazione del coor<strong>di</strong>namento non pregiu<strong>di</strong>ca<br />
l'attuazione delle previsioni delle singole aree che costituiscono il<br />
comparto, a con<strong>di</strong>zione che siano rispettati il <strong>di</strong>mensionamento, i<br />
parametri urbanistici ed e<strong>di</strong>lizi, gli in<strong>di</strong>rizzi e le prescrizioni relativi ad ogni<br />
singola area <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no urbano.<br />
3. Sono comprese nelle aree <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no le previsioni definite dal<br />
previgente strumento urbanistico “zone <strong>di</strong> ristrutturazione urbanistica” e<br />
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