NTA RU VARIANTE 1 - Comune di Montale
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<strong>di</strong> arredo e i manufatti legati all’antica organizzazione funzionale delle<br />
abitazioni, con particolare riguardo a quelle rurali, quali pozzi, fontane,<br />
forni, concimaie, ecc. Non è consentita l’alterazione del profilo del<br />
terreno al fine <strong>di</strong> dar luogo a improprie collinette o ondulazioni. Non è<br />
consentito il frazionamento fisico <strong>di</strong> aie, corti rurali o altri spazi unitari.<br />
5.34 Recinzioni, cancelli<br />
Le recinzione <strong>di</strong> pregio antiche o storicizzate sono da conservare. Le<br />
nuove recinzioni in area agricola, quando consentite, devono essere<br />
formate da siepi <strong>di</strong> essenze arbustive autoctone poste contro rete<br />
metallica sistemata internamente. Il cancello <strong>di</strong> accesso, se previsto,<br />
deve essere realizzato in forme semplici, in ferro o legno verniciato,<br />
incar<strong>di</strong>nato su pali <strong>di</strong> ferro o pilastri in muratura intonacata. Non è<br />
ammessa la formazione <strong>di</strong> pensiline, a protezione dei cancelli <strong>di</strong> ingresso.<br />
Gli eventuali muretti messi in opera per realizzare l’arretramento del<br />
cancello rispetto al filo stradale devono presentare il bordo superiore<br />
piano fino ad attestarsi sui pilastri. Nelle pertinenze degli e<strong>di</strong>fici classificati<br />
“S2 ed S3” sono ammesse recinzioni me<strong>di</strong>ante siepi <strong>di</strong> essenze autoctone<br />
o in ferro, <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno semplice, poste su muretti <strong>di</strong> sostegno. Negli ambiti<br />
urbani, nei tessuti consolidati sono ammesse recinzioni metalliche in rete<br />
metallica, a pannelli, ecc. poste su muretti <strong>di</strong> sostegno intonacati. In ogni<br />
caso il bordo superiore dei muretti <strong>di</strong> recinzione deve essere piano e deve<br />
seguire l’andamento del terreno.<br />
5.45 Sistemazioni del terreno naturale e manutenzione degli spazi esterni<br />
L’andamento del terreno, i suoi <strong>di</strong>slivelli, le opere <strong>di</strong> sostegno devono<br />
essere mantenute in buono stato <strong>di</strong> conservazione. Particolare cura deve<br />
essere rivolta alla conservazione dei muretti a secco della collina<br />
arborata la cui manutenzione deve essere effettuata con l’uso e <strong>di</strong><br />
materiali originari e tecniche tra<strong>di</strong>zionali.<br />
Art. 57 – Unità minima <strong>di</strong> intervento<br />
1. Ogni singolo e<strong>di</strong>ficio o complesso immobiliare costituisce una unità<br />
minima <strong>di</strong> intervento, cioè un ambito elementare obbligatorio per la<br />
definizione <strong>di</strong> qualunque intervento e<strong>di</strong>lizio. Gli interventi ammissibili<br />
devono essere pertanto preceduti dalla valutazione integrale dell'unità<br />
funzionale originaria, al fine <strong>di</strong> garantire, anche in presenza <strong>di</strong><br />
frazionamenti o interventi <strong>di</strong>fferenziati nel tempo, la coerenza e la<br />
unitarietà formale e funzionale degli immobili.<br />
2. Ogni progetto deve comprendere l'intera struttura immobiliare, il<br />
complesso delle opere strutturali, delle eventuali opere <strong>di</strong> urbanizzazione<br />
e <strong>di</strong> sistemazione esterna. Negli e<strong>di</strong>fici e nei complessi e<strong>di</strong>lizi considerati<br />
invarianti strutturali, il progetto <strong>di</strong> intervento deve riguardare il complesso<br />
delle relazioni fra le parti, comprese quelle non classificate ma interne<br />
all’unità fon<strong>di</strong>aria.<br />
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