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E DR IUT BO RIICA AL E<br />

L’abusivismo commerciale<br />

non è più sopportab<strong>il</strong>e<br />

GIOVANNI STRUZZOLA<br />

Direttore<br />

<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />

In questo momento <strong>di</strong> recessione economica e finanziaria si fa sempre più pressante <strong>il</strong><br />

senso <strong>di</strong> non sopportazione del fenomeno dell’abusivismo da parte delle imprese associate.<br />

Crescente è infatti l’allarme sociale causato dalla preoccupante recrudescenza del fenomeno<br />

dell’abusivismo commerciale, che annovera al proprio interno un cospicuo numero <strong>di</strong><br />

persone de<strong>di</strong>ta a tali forme <strong>di</strong> attività <strong>il</strong>legali.<br />

Non nego che l’Or<strong>di</strong>namento legislativo annovera numerose <strong>di</strong>sposizioni normative che<br />

<strong>di</strong>sciplinano la materia, sia a livello regionale che nazionale, tuttavia le varie forme <strong>di</strong> tutela<br />

amministrativa, in vigore, non risultano così efficaci da contrastare in modo ra<strong>di</strong>cale <strong>il</strong><br />

fenomeno.<br />

Nell’ ampio panorama delle attività commerciali l’esercizio del commercio abusivo in forma<br />

“ itinerante “ su aree pubbliche o aperte al pubblico, presenta una maggiore frequenza<br />

<strong>di</strong> casi <strong>di</strong> abusivismo, poiché è connotato dalla presenza <strong>di</strong> soggetti non perfettamente<br />

integrati nel tessuto sociale e che purtroppo finiscono per incrementare la manovalanza <strong>di</strong><br />

organizzazioni criminali.<br />

L’abusivismo commerciale contravviene ai principi introdotti anche dalla legislazione comunitaria,<br />

norme cioè poste a tutela dei consumatori, come le informazioni sui prodotti,<br />

l’etichettatura, la sicurezza dei materiali ut<strong>il</strong>izzati nella produzione, nonché contravviene<br />

alla tutela dell’ingegno e si connette con la lotta alla contraffazione dei prodotti.<br />

Non è però finita qui. Lo Stato che sta facendo morire le imprese strangolandole con una<br />

imposizione fiscale <strong>di</strong> oltre <strong>il</strong> 55%, non può non vedere nell’abusivismo commerciale e nella<br />

contraffazione dei prodotti una forma <strong>di</strong> attività <strong>il</strong>legale che favorisce l’evasione fiscale<br />

ai danni dell’Erario, in quanto non viene r<strong>il</strong>asciato nessun scontrino fiscale al cosiddetto<br />

“ cliente “, con evidente elusione degli oneri tributari e fiscali dovuti da ogni citta<strong>di</strong>no in<br />

ragione alla propria capacità contributiva.<br />

Altro elemento da considerare risiede nel constatare come l’abusivismo commerciale susciti<br />

non poche preoccupazioni sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o della sicurezza e del decoro urbano, in quanto<br />

si riflette sull’or<strong>di</strong>ne sociale e la civ<strong>il</strong>e convivenza delle città, poiché numerose problematiche<br />

<strong>di</strong> carattere amministrativo e sociale legate ai soggetti de<strong>di</strong>ti a questa forma <strong>di</strong> attività<br />

<strong>il</strong>lecita, rendono <strong>di</strong>fficoltose le azioni <strong>di</strong> contrasto.<br />

Detto ciò è evidente che <strong>il</strong> fenomeno dell’abusivismo commerciale deve necessariamente<br />

essere messo sotto stretta sorveglianza e devono ricercarsi soluzioni idonee al suo contenimento<br />

prima e l’eliminazione subito dopo.<br />

Questo è uno dei prossimi impegni che la nostra Confederazione ha messo in evidenza<br />

per l’autunno: organizzare una manifestazione pubblica su tutto <strong>il</strong> territorio nazionale che<br />

denunci questo fenomeno e sensib<strong>il</strong>izzi <strong>il</strong> Governo a porre rime<strong>di</strong>o all’abusivismo.<br />

Nel frattempo noi non staremo con la guar<strong>di</strong>a abbassata e cercheremo <strong>di</strong> vig<strong>il</strong>are sul d<strong>il</strong>agare<br />

dell’abusivismo commerciale sia nella sua forma più palese, ma anche su quella<br />

più subdola rappresentata da ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> prodotti vari ( genere alimentari, fiori, piante, ecc.)<br />

a scopi <strong>di</strong> beneficenza, un fenomeno che toglie ancora consumi ai nostri operatori in un<br />

momento altamente tragico.<br />

Quello che ci auguriamo è che ritorni <strong>il</strong> buon senso in tutti i soggetti e si comprenda una volta<br />

per tutte che chi svolge attività d’impresa non può essere considerato <strong>il</strong> “Fatebenefratelli“ e<br />

che le logiche del mercato non ammettono regalie e sven<strong>di</strong>te quando e come si vuole.<br />

luglio 2013 5

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