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T U T T O A S S O C I A T I<br />

Fioristi: 40% in meno le ven<strong>di</strong>te a <strong>Piacenza</strong>.<br />

Addobbata Santa Maria <strong>di</strong> Campagna.<br />

IIl romanticismo resiste, ovvero le rose si regalano ancora, ma <strong>il</strong> numero<br />

nel mazzo è decisamente calato. La crisi si fa sentire anche nel mercato<br />

dei fiori: Enzo Casaroli presidente del sindacato dei fioristi piacentini,<br />

parla <strong>di</strong> un calo delle ven<strong>di</strong>te del 35-40%. “Si prova a stare a galla” <strong>di</strong>ce<br />

ai microfoni <strong>di</strong> Telelibertà che lo ha incontrato per presentare la festa <strong>di</strong><br />

Sant’Antonio in Santa Maria <strong>di</strong> Campagna. Si inizia stasera alle 21 con un<br />

concerto d’organo del Nicolini, domani le messe alle 7.30, alle 10, alle 11,<br />

alle 18.30 e la processione alle 20.30. Sono stati i fioristi ad addobbare gratuitamente<br />

la bas<strong>il</strong>ica con gigli bianchi.<br />

Al via i sal<strong>di</strong> estivi 2013: regole da rispettare.<br />

Come già annunciato sabato 6 luglio sono partite le ven<strong>di</strong>te <strong>di</strong> fine stagione: i sal<strong>di</strong>. Per effettuare queste ven<strong>di</strong>te i commercianti hanno dovuto<br />

provvedere ad una comunicazione al Comune <strong>di</strong> pertinenza almeno 5 giorni prima dell’inizio. (Precisiamo che la mancata comunicazione sal<strong>di</strong>,<br />

comporta la sanzione amministrativa del minimo <strong>di</strong> Euro 1.032,00 - per chi non avesse provveduto consigliamo ci contattare l’Ufficio Licenza <strong>di</strong><br />

<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong>). In merito alla normativa che regolamenta le ven<strong>di</strong>te <strong>di</strong> fine stagione (DGR 1732/99) si rammenta inoltre quanto segue:<br />

• presentazione al pubblico della ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> fine stagione in<strong>di</strong>cando esplicitamente la parola “SALDI”;<br />

• obbligo <strong>di</strong> esposizione del prezzo or<strong>di</strong>nario applicato, dello sconto applicato espresso in percentuale e del prezzo finale scontato;<br />

• obbligo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre le merci in saldo in maniera inequivocab<strong>il</strong>mente <strong>di</strong>stinta e separata dalla merce non in saldo; dove non è possib<strong>il</strong>e una tale separazione,<br />

la ven<strong>di</strong>ta or<strong>di</strong>naria viene sospesa;<br />

• obbligo che la pubblicità citi, espressamente, gli estremi della comunicazione al comune nonché la durata della riven<strong>di</strong>ta stessa.<br />

Confcommercio, <strong>il</strong> <strong>di</strong>rettore Rivolta a <strong>Piacenza</strong>:<br />

“Iva, no all’aumento”<br />

“L’Iva non deve essere aumentata, anzi va tolta <strong>di</strong> mezzo, se no non riescono a crescere i consumi”. A <strong>di</strong>rlo è <strong>il</strong> Direttore Generale <strong>di</strong> Confcommercio<br />

Imprese per l’Italia Francesco Rivolta, questa mattina a <strong>Piacenza</strong> ospite <strong>di</strong> <strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> per un incontro con gli organi <strong>di</strong>rettivi. L’iniziativa<br />

rientra all’interno <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> appuntamenti promossi da Confcommercio nazionale sul territorio, per toccare con mano la situazione <strong>di</strong> crisi, senza<br />

precedenti, che sta attraversando <strong>il</strong> Paese. Un’analisi della situazione, sottolineano <strong>il</strong> Direttore e <strong>il</strong> Presidente della Confcommercio piacentina, Giovanni<br />

Struzzola e Alfredo Parietti, non può prescindere da una presenza sul territorio dei vertici nazionali. “Vogliamo sempre più coinvolgere Confcommercio<br />

nazionale sul futuro <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong>, la nostra e’ una realtà <strong>di</strong> 2500 iscritti, che si appresta ad affrontare una sfida importante come Expo 2015 per non parlare<br />

della riqualificazione del Comparto Nord”, ha detto <strong>il</strong> presidente Parietti.<br />

“NO ALL’AUMENTO DELL’IVA” - “Abbiamo aperto una linea <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to molto forte con questo Governo - spiega Rivolta - perché cre<strong>di</strong>amo che possa davvero<br />

segnare una svolta nella politica economica del Paese. La leva fiscale deve essere ritenuta come non più <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>e: pesa al 55 per cento sulle aziende,<br />

questo significa che non ci sono più risorse per fare innovazione, crescita, sv<strong>il</strong>uppo. C’è,<br />

e quando va bene, la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> sopravvivere. Nei primi 4 mesi dell’anno abbiamo<br />

visto chiudere 70 m<strong>il</strong>a aziende. L’Iva non deve essere aumentata, se no non riescono<br />

a crescere i consumi”. “In altri paesi europei - ha aggiunto Rivolta - l’importo dell’Iva<br />

potrà anche essere più elevata, ma è’ l’ammontare complessivo dei tributi a togliere ogni<br />

possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> competizione nei confronti non tanto della Cina, quanto nei confronti dei<br />

paesi a noi vicini. In Austria l’ammontare complessivo delle tasse e’ del 30 per cento, da<br />

noi si arriva al 55 per cento”.<br />

TURISMO E EXPO - “Il turismo è una leva importante per r<strong>il</strong>anciare l’economia,<br />

può raddoppiare <strong>il</strong> P<strong>il</strong>, ma va ridotta la tassazione, togliendo la tassa <strong>di</strong> soggiorno.<br />

Guar<strong>di</strong>amo all’Europa anche per esempi virtuosi”. “L’Expo 2015: non è un evento<br />

m<strong>il</strong>anese, ma è un grande evento nazionale. Abbiamo bisogno <strong>di</strong> due cose: finire alla<br />

svelta le infrastrutture pensate per l’Expo, e creare una rete a <strong>di</strong>sposizione dei turisti per aiutarli nell’orientamento del nostro paese. Expo avrà successo se<br />

la sua portata continuerà anche dopo la sua fine”.<br />

Tappa finale a Bologna del roadshow <strong>di</strong> Confcommercio<br />

Si è concluso nel capoluogo em<strong>il</strong>iano l’iniziativa itinerante promossa da Confcommercio in vista dell’Assemblea generale del 12 giugno. Presentati i<br />

dati regionali e provinciali, P<strong>il</strong>, consumi, occupazione, attività economiche <strong>di</strong> Em<strong>il</strong>ia Romagna, Marche e Umbria elaborati dell’Ufficio stu<strong>di</strong> confederali.Si<br />

è concluso a Bologna <strong>il</strong> Roadshow <strong>di</strong> Confcommercio “Impresa <strong>di</strong>retta con <strong>il</strong> territorio”nel corso dell’evento sono stati presentati i dati regionali<br />

e provinciali su PIL, consumi, occupazione, attività economiche <strong>di</strong> Em<strong>il</strong>ia Romagna, Marche e Umbria, elaborati dall’Ufficio statistiche Confcommercio.<br />

Il Roadshow ha avuto l’obiettivo <strong>di</strong> raccogliere le istanza, le priorità e le aspettative delle imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti,<br />

che saranno portate all’attenzione del Governo, delle forse politiche e delle istituzioni in occasione dell’Assemblea generale della Confederazione del 12<br />

giugno. Si è trattato <strong>di</strong> vere e proprie Assemblee territoriali con la partecipazione del presidente <strong>di</strong> Confcommercio, Carlo Sangalli, per testimoniare, dalla<br />

vera voce delle associazioni territoriali e degli impren<strong>di</strong>tori, la sofferenza dell’economia reale e la realtà <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> imprese che da troppo tempo sta<br />

vivendo sulla propria pelle e a caro prezzo gli effetti drammatici della crisi. Nel corso delle sei tappe (M<strong>il</strong>ano, Torino, Venezia, Massima, Bari e appunto<br />

Bologna) sono stati affrontati in particolare i no<strong>di</strong> strutturali che affliggono i territori e imprese del terziario <strong>di</strong> mercato, a cominciare dal peso insostenib<strong>il</strong>e<br />

dell’eccessiva professione fiscale dal crollo dei consumi, dalle <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> accesso al cre<strong>di</strong>to e dai problemi <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà per <strong>il</strong> mancato pagamento dei debiti<br />

della P.A..<br />

luglio 2013 13

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