2. - Clinica malattie apparato respiratorio
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IL VOLTO DELLA BPCO CHE CAMBIA ● QUADERNO 2<br />
cità vitale forzata espiratoria (CVF) correttamente<br />
eseguita 8 .Tuttavia, mentre nei soggetti normali<br />
FLE si osserva solamente in questa circostanza (salvo<br />
prestazioni ventilatorie eccezionali durante<br />
sforzo strenuo, di solito in individui di età avanzata<br />
9 ), in soggetti BPCO FLE può anche verificarsi<br />
dapprima nel corso di esercizio fisico, dove<br />
necessitano ventilazione minuto e flussi espiratori<br />
elevati 10 e poi, come sottolineato in precedenza,<br />
nei casi più gravi a riposo, inizialmente in decubito<br />
supino e successivamente in posizione seduta<br />
o eretta 11 .<br />
FATTORI PREDISPONENTI<br />
ALLA LIMITAZIONE AL FLUSSO<br />
L’esistenza di una marcata ostruzione al flusso aereo,<br />
in particolare quando si caratterizza per una spiccata<br />
riduzione dei flussi espiratori ai bassi volumi<br />
polmonari, rappresenta ovviamente il principale<br />
fattore che favorisce lo sviluppo di FLE 12 . In questo<br />
senso, infatti, più che il valore del VEMS (specie<br />
in percento del predetto) appare maggiormente<br />
critica la morfologia della curva flusso-volume<br />
massimale espiratoria in corrispondenza del volume<br />
corrente (figura <strong>2.</strong>13).<br />
In ogni caso FLE tende a manifestarsi più facilmente<br />
quando è la riduzione della pressione di retrazione<br />
elastica del polmone a determinare prevalentemente<br />
l’ostruzione al flusso a causa della più<br />
facile compressione dinamica delle vie aeree intrapolmonari<br />
13 , anche in conseguenza di una riduzione<br />
del meccanismo di interdipendenza parenchimale<br />
14 .<br />
Elevati volumi correnti e/o alte frequenze respiratorie necessari<br />
per soddisfare un’aumentata richiesta ventilatoria<br />
di qualsiasi natura, quando si associano a<br />
un’ostruzione al flusso, indubbiamente favoriscono,<br />
sia durante esercizio fisico sia a riposo, la comparsa<br />
di FLE.<br />
Infine, dal momento che in posizione supina CFR<br />
si riduce per l’azione esercitata dal contenuto addominale<br />
sul diaframma a causa della forza gravitazionale<br />
7 in assenza di modificazioni significative<br />
della curva flusso-volume massimale 15 , l’assunzione<br />
di questa posizione corporea comporta necessariamente<br />
una diminuita riserva di flusso, specie espiratorio,<br />
in corrispondenza del volume corrente e<br />
di per sé rende più facile l’insorgenza di FLE, in<br />
particolare in soggetti affetti da BPCO 16 .<br />
CONSEGUENZE DELLA<br />
LIMITAZIONE AL FLUSSO<br />
In condizioni di FLE il flusso espiratorio utilizzabile<br />
(non modificabile dall’attività muscolare) è già<br />
il più elevato possibile: in queste condizioni per<br />
raggiungere il proprio volume di rilasciamento<br />
(Vr: determinato dall’equilibrio elastico tra polmone<br />
e parete toracica) il sistema <strong>respiratorio</strong> necessita<br />
di tempi obbligati in relazione al volume<br />
inspirato. Per completare la normale espirazione,<br />
infatti, un soggetto con FLE ha bisogno di un tempo<br />
espiratorio che, per un dato V T ,deve ovviamente<br />
essere tanto più prolungato quanto più basso<br />
è il valore del flusso espiratorio possibile per<br />
quel soggetto. In queste circostanze, facilmente già<br />
durante respirazione tranquilla, ma obbligatoriamente<br />
se il tempo espiratorio è ridotto (in senso<br />
assoluto: fr elevata; in senso relativo: V T elevato),<br />
l’inspirazione successiva inizierà partendo da un<br />
volume polmonare di fine espirazione maggiore di<br />
Vr e si originerà un’iperinflazione dinamica<br />
(CFR>Vr) 17 .<br />
A differenza di un’ostruzione al flusso più o meno<br />
grave, dunque, l’esistenza di FLE a riposo si associa<br />
molto spesso, anche se non obbligatoriamente, durante<br />
respirazione tranquilla a un’iperinflazione dinamica<br />
polmonare 11,18 . La sua comparsa risulterà<br />
comunque inevitabile durante lo svolgimento di<br />
una qualsiasi attività fisica, poiché la sola possibilità<br />
di aumentare il flusso espiratorio, se è presente FLE,<br />
resta quella di respirare progressivamente a volumi<br />
polmonari assoluti più elevati con incremento della<br />
CFR e speculare riduzione della CI 10 .<br />
Infine, in condizioni di FLE l’eventuale utilizzo dei<br />
muscoli espiratori durante l’attività respiratoria, sebbene<br />
non comporti alcun aumento del flusso espiratorio,<br />
tende tuttavia a favorire, tramite l’incremento<br />
della pressione pleurica che ne consegue,<br />
un’ulteriore compressione dinamica delle vie aeree<br />
intratoraciche poste distalmente (cioè verso la bocca)<br />
rispetto al segmento responsabile della limitazione<br />
al flusso. Questo meccanismo è stato recentemente<br />
associato con l’aumento della sensazione di<br />
dispnea avvertita in pazienti BPCO e con FLE 19 .È<br />
ipotizzabile che la respirazione con espirazione a labbra<br />
socchiuse, caratteristicamente adottata da questi<br />
soggetti, attraverso l’aumento della pressione all’interno<br />
del lume bronchiale che determina, possa alleviarne<br />
la sensazione di dispnea controbilanciando<br />
l’eccessiva compressione dinamica delle vie aeree.<br />
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