investimenti portovesme srl con regione fissate le date

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13.01.2015 Views

4 numero 508 del 4 Novembre 2010 Lavoro FINALMENTE BUONE PROSPETTIVE E IMPEGNI DECISIVI SUL PROGETTO D’INVESTIMENTO IN PORTOVESME SRL Gianni Podda Il Cipe si riunirà venerdì 5 novembre e uno degli argomenti all’ordine del giorno sarà l’approvazione del Contratto di Programma della Portovesme srl. L’ha annunciato il Presidente della Regione Ugo Cappellacci nel corso dell’incontro svoltosi a Villa Devoto incentrato sulle problematiche dell’azienda sulcitana. Alla riunione hanno partecipato anche gli assessori dell’ Industria e del Lavoro, Oscar Cherchi e Franco Manca, l’Amministratore delegato della Portovesme srl Carlo Lolliri, esponenti della Confindustria della Sardenga Meridionale, i regionali delle Organizzazioni sindacali confederali, i segretari di categoria e gli esponenti della Rsu. “E’ un passo fondamentale che fa bene sperare, ha osservato Cappellacci, per la salvaguardia e il rilancio del polo metallurgico del Sulcis”. Il Presidente si è soffermato sui passi in avanti compiuti rispetto all’ ultima riunione, passaggi di cui Sindacati e Azienda hanno preso atto con soddisfazione. I rappresentanti della Portovesme srl si sono impegnati all’avvio di tutte le fasi preparatorie agli investimenti previsti dal piano industriale, che troveranno attuazione entro il primo trimestre del 2011. Oltre ai nuovi investimenti per l’autoproduzione energetica e per la linea dello zinco, l’Azienda ha preannunciato buone prospettive anche per un rilancio della linea del piombo. A conclusione dell’incontro è stato siglato un protocollo d’intesa che fissa i punti d’impegno. ENERGIA Contratti in scadenza 31.12.2010. Con riferimento agli impegni assunti, come richiamati in premessa, la Regione Sardegna conferma e assicura il proprio supporto, anche in sede ministeriale, per il rinnovo degli accordi attualmente in essere per l’approvvigionamento di energia elettrica della Portovesme srl e scadenti il prossimo 31.12.2010 che dovranno coprire tutto il periodo di transizione fino alla realizzazione dei nuovi impianti di auto-produzione. Primo step dell’impianto eolico per autoproduzione. La Regione Sardegna si impegna a rilasciare l’Autorizzazione Unica di competenza dell’Assessorato all’Industria entro 10 giorni dalla data di trasmissione, da parte della Portovesme srl, della documentazione riguardante le prescrizioni stabilite dal Ministero COMUNE DI IGLESIAS CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CI) Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201 - AVVISO DI PROCEDURA APERTA Il Comune di IGLESIAS rende noto che intende appaltare, mediante procedura aperta da tenersi con il criterio dell’offerta più bassa, ai sensi dell’art. 82 comma 2 lett. a) del D. Lgs. n. 163 del 12.04.2006 i lavori di: “LAVORI DI DISINQUINAMENTO AREA EX FONDERIA PIOMBO E ZONA SCALO PER LA VALORIZZAZIONE DEL COMPENDIO MINERARIO DI MONTEPONI” Importo Complessivo dell’appalto: Euro 990.727,10; Importo Lavori a base di gara (al netto degli oneri di sicurezza): Euro 953.282,25 per lavori a misura; Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza, non soggetti a ribasso: Euro 37.444,15. Le offerte dovranno pervenire, pena l’esclusione, entro le ore 11,00 del giorno 26.11.2010. L’avviso di gara è stato pubblicato nella G.U.R.I. – serie speciale - al n° 126 in data 29.10.2010. Il Bando di gara integrale ed i documenti progettuali sono disponibili presso il sito Internet del Comune di Iglesias: http://www.comune.iglesias.ca.it sotto la voce APPALTI Responsabile del procedimento è il Dott. Felice Carta - Ufficio Lavori Pubblici. IL DIRIGENTE Dott. Felice Carta dell’Ambiente, nonché del titolo di disponibilità delle aree interessate dal progetto di installazione degli aerogeneratori previsti dal primo step del progetto. Secondo step dell’impianto eolico per autoproduzione. Fra la Portovesme srl e gli Assessorati competenti della Regione Sardegna sono in corso di avanzata definizione gli approfondimenti per la individuazione delle aree tecnicamente idonee all’installazione degli aerogoneratori previsti per il secondo step del progetto. Entro la fine del mese di novembre sarà completato tale iter di approfondimento tecnico e la società Portovesme srl sarà posta nelle condizioni di inoltrare la richiesta per le necessarie autorizzazioni. CONTRATTO DI PROGRAMMA La Regione informa che il Ministero per lo sviluppo economico (MISE) ha garantito la individuazione delle risorse finanziarie pubbliche destinate all’investimento e che il contratto di programma della Portovesme srl è stato già inserito tra gli argomenti all’ordine del giorno della prossima riunione del CIPE convocata per il giorno venerdì 5 novembre2010. FORMAZIONE La Regione Sardegna e la Portovesme srl si impegnano a riformulare il progetto formativo che possa affiancare le attività di investimento, da destinare a quei lavoratori per i quali il provvedimento di CIGS continuerà nell’anno 2011. A tal fine si impegnano alla organizzazione di una prima riunione dedicata da convocarsi da parte dell’Assessorato competente entro la metà del mese di novembre. IMPEGNI DELLA PORTOVESME Srl La Portovesme srl si impegna a dare avvio effettivo agli investimenti riguardanti il piano industriale nel corso del primo trimestre del 2011, assicurando fin da subito l’avvio delle fasi preparatorie dell’inizio degli investimenti (progettazioni, autorizzazioni, licenze edilizie e organizzazione dei cantieri). Anche per il primo step dell’impianto eolico per autoproduzione si impegna fin da subito ad avviare, ricevuta l’Autorizzazione Unica, tutte le attivita preparatorie all’avvio degli investimenti previsti entro il primo semestre del 2011. A tale proposito la Portovesme srl, Confindustria, OO.SS. Regionali Confederali e Territoriali di categoria si impegnano ad avviare da subito un tavolo di approfondimento per l’esame dei problemi connessi alla gestione degli appalti durante la fase degli investimenti e alla regolamentazione dei rapporti conseguenti. Tali attività, propedeutiche all’inizio degli investimenti, saranno finalizzate a definire un protocollo d’intesa concernente un modello di regole e relazioni industriali che, nel rispetto dei principi delle trasparenza, della concorrenza, dell’efficienza e della competitività, sia orientato a favorire l’incontro dell’offerta e della domanda di lavoro del territorio. La Portovemse srl si LA PORTOVESME srl REAGISCE ALLE NUOVE PROVOCAZIONI Con riferimento ad un articolo di stampa apparso nei giorni scorsi su un quotidiano sardo ed avente come titolo “Anche hotel accanto al parco eolico”, la Portovesme srl tiene a precisare che, per quanto di sua competenza, ha sempre agito nell’assoluto trasparenza e alla luce del sole. La ricostruzione della vicenda, così come riportata nell’articolo, è imputata alla dichiarazioni dei consiglieri di minoranza del Comune di Portoscuso, i signori Angelo Cremone, Giorgio Alimonda, Attilio Sanna, Paolino Serra, è assolutamente fantasiosa e destituita di ogni fondamento e pertanto si riserva di chiedere, presso le sedi competenti, i danni derivanti dalla lesa immagine dell’azienda. impegna, inoltre, ad incontrare le segreterie territoriali di categoria e le RSU di fabbrica per una rimodulazione dell’attuale piano di CIGS dei lavoratori finalizzate al progressivo riassorbimento degli stessi in funzione dell’avanzamento del piano degli investimenti. Per quanto concerne la linea Piombo, le Portovesme srl anticipa le prospettive positive dello Via Su Pranu, 12 09010 Santadi (CA) tel. 0781.950127 fax 0781.950012 www.cantinasantadi.it studio affidato alla società Tecnicas Reunidas di cui si attendono i risultati per i primi giorni del mese di novembre. La Portovesme srl si impegna a convocare, prontamente, e comunque entro il prossimo mese di novembre, le 00.SS. al fine di esporre i risultati dello studio e valutare congiuntamente le conseguenti eventuali nuove prospettive di investimento”. DI TUTTO ABBIAMO BISOGNO NON POLITICA DEL SOSPETTO L’ipotesi di scarsa trasparenza circa il progetto per la realizzazione del parco eolico della Portovesme srl, rischia infatti di ripercuotersi, come un boomerang, contro una Regione, la Sardegna ed un territorio come il Sulcis-Iglesiente, che di tutto hanno bisogno in questo momento, tranne che di alimentare una politica del sospetto, priva peraltro di qualsiasi base. L’Associazione Industriali Province della Sardegna Meridionale nel respingere con fermezza ogni tentativo di indebolire, con sospetti e maldicenze, progetti che hanno il solo obiettivo di portare sviluppo economico e salvaguardare i livelli occupazionali, ribadisce il proprio sostegno ad un progetto necessario per l’abbattimento dei costi energetici e dalla cui tempestiva realizzazione dipende, in larga misura, il mantenimento in attività di una delle poche realtà produttive ancora operanti nella nostra regione.

Lavoro numero 508 del 4 Novembre 2010 5 DA CARLO LONI CNA SULCIS IGLESIENTE FERMA CONDANNA PER L’IMMOBILISMO REGIONALE SUL SOSTEGNO ALL’IMPRESA Gianni Podda Carlo Loni Lo scontato saldo negativo di fine anno, non prelude affatto una pronta ripresa del settore artigianale nel territorio del Sulcis Iglesiente. La causa, secondo Carlo Loni, Direttore CNA provinciale, è da ricercare nel fermo imposto dalla politica regionale che non ha finora sbloccato gli investimenti che le imprese intendono fare di propria iniziativa per impostare nuove produzioni e dai cui lavori deriverebbe una boccata d’ossigeno anche per le medie e piccole imprese. Anche per Carlo Loni l’assurdità più grossa è l’impossibilità imposta a Portovesme srl di spendere propri capitali (circa 300 milioni di euro) per ammodernare e potenziare gli impianti pur di reggersi al confronto con i concorrenti internazionali. Ancora più scandalosa appare l’inconcludente atteggiamento politico, succube dei potentati energetici, che dopo mesi non ha autorizzato quest’azienda a realizzarsi un proprio parco eolico per autoprodursi una parte della corrente elettrica necessaria agli impianti energivori. D) Carlo Loni, Direttore CNA Sulcis Iglesiente. Qual è la situazione dei vostri associati R) La situazione dei nostri associati, che sono all’incirca 500 in tutto il Sulcis Iglesiente, rispecchia il lato generale di tutte le imprese che operano in questo territorio. E’ una situazione di profonda crisi, legata alle vicende esterne ed interne del territorio: esterne per la crisi mondiale; interne, invece, per la situazione del polo industriale di Portovesme che è quello che condiziona un po’ tutte le vicende del territorio Sulcis Iglesiente. Il confronto, tra aziende nate e morte, avremo modo di vederlo nei primi mesi del 2011. Però credo sicuramente negativo. Le imprese che si sono cancellate nel corso dell’anno e che soprattutto si cancelleranno al 31 dicembre, data che tutti un po’ utilizzano quando devono cessare l’attività, sarà sicuramente superiori a quelle che durante l’anno si sono iscritte. Abbiamo avuto modo di osservare il calo anche noi nella gestione nelle pratiche di iscrizione alla Camera di Commercio, quelle che di solito passano attraverso i nostri uffici sono notevolmente diminuite rispetto a quelle che potevano essere negli anni scorsi. Diversamente da altri territori, in cui la crisi mondiale si è sentita soprattutto nel 2009, da noi, come tutte le vicende, gli effetti arrivano un po’ più tardi. Però, poi, quando arrivano, arrivano in maniera più pesante. In questo momento direi che la situazione è più o meno questa. D) Sostegni per le imprese in questo momento R) Ci sono le agevolative che esistono già da tempo: la legge 51, che principalmente viene utilizzata dalle imprese. Il problema non è tanto avere degli incentivi o delle agevolazioni, il problema è che queste agevolazioni sono in funzione agli investimenti che un’impresa fa. Quindi io concedo un agevolazione sul pagamento degli interessi con contributo a fondo perduto, su un investimento che viene fatto con acquisto di capannone, di macchinario, di ammodernamento locali. In questo momento le imprese non stanno facendo questo tipo di attività, perché con l’incertezza che c’è non vedono poi uno spiraglio o un uscita. Incentivi per l’avvio dell’attività, e quindi per creare impresa in questo momento sinceramente c’è ben poco. L’unica cosa con cui noi diamo un pochino sollievo, una mano alle imprese, è attraverso l’attività dei Consorzi Fidi. Il nostro Consorzio Fidi opera in tutta la Sardegna. Qui nel Sulcis Iglesiente rende e quindi danno una mano offrendo alle banche e agli istituti di credito quella parte di garanzia che le imprese, soprattutto quelle giovani, che iniziano appena un’attività, non sono in grado di offrire e che quindi non avrebbero la possibilità di ottenere finanziamento per l’acquisto di un primo macchinario, delle prime attrezzature che poi sono di necessità per l’avvio dell’attività. D) Ho letto nei giorni scorsi che c’è il settore edilizio completamente in bloccato. R) Si. E’ vero. Il settore dell’edilizia è quello che in questo momento sta soffrendo di più della situazione globale della crisi dell’economia, ed essendo un settore trainante, cioè un settore che dietro di sé si porta poi tutto il settore dei servizi e dell’indotto, a catena fa sentire tutte le attività assolutamente in crisi. Quindi se non si costruiscono abitazioni, se non si ristrutturano abitazioni, se l’edilizia privata e pubblica, gli appalti pubblici, non si riprenderanno saranno diversi i settori che verranno fagocitati da questa situazione. Tante imprese che noi abbiamo come associate, e alle quali teniamo anche contabilità facendo i servizi, sono dovute addirittura ricorrere al regime di cassa integrazione in deroga. In artigianato la cassa integrazione non si era mai vista fino ad un paio di anni fa. Adesso purtroppo sono obbligate ad utilizzarla perché non vogliono licenziare, perché in una piccola impresa artigiana si creano quelle professionalità e un particolare legame che poi è difficile ricostruire nel momento in cui l’attività riparte. D) Il piano casa, quindi, non ha sortito alcun effetto R) Al momento non abbiamo visto nessun risultato concreto. D) In che cosa soprattutto in questo territorio si caratterizzano gli artigiani a voi associati R) C’è una specializzazione soprattutto nel settore dei servizi. Questo è ciò che danneggia il territorio e tutta la sua economia, nel senso che quasi tutto gira intorno a Portovesme. La maggior parte delle nostre imprese, bene o male, ha rapporti con Portovesme. Tutte le imprese metalmeccaniche, le impiantistiche, anche nel settore stesso dell’edilizia, purtroppo girano intorno a quelle che sono le opere che vengono fatte e in questo momento di crisi anche per l’industria, leggasi l’Eurallumina, Alcoa, leggasi soprattutto gli investimenti che per esempio, una delle poche imprese che vorrebbe operare investimenti, Portovesme srl non riesce a fare perché la burocrazia fino a questo momento l’ha impedito, e quindi queste sono le conseguenze. Tutti questi legami hanno fatto si che le imprese che operano esclusivamente nel settore dei servizi, siano logicamente in crisi. D) Un suo giudizio su queste distrazioni, o come dire non interventi, appunto perché la Portovesme srl, possa investire i propri soldi R) E’ assolutamente imperdonabile, nel senso che secondo noi la politica deve avere in questo senso, una sensibilità che fino adesso non ha dimostrato. Se alla situazione contingente, di estrema crisi e di estremo disagio, aggiungiamo anche una classe politica che fino a questo momento non ha saputo prestare ascolto, non ha saputo affiancarsi, soprattutto a quelle che sono le esigenze degli imprenditori, a quelle che sono le necessità di una grossa impresa, che nonostante questo periodo di crisi, ha la voglia di investire, ha la voglia di innovare, di fare e di creare ulteriore occupazione, questo è assolutamente inconcepibile. D) E’ il più grande investimento privato in Italia. R) Esattamente. Purtroppo conosciamo fino ad oggi, perlomeno dalle cose che leggiamo, una data di inizio certo delle possibili attività. Teniamo conto che oltretutto questo investimento è solo una parte dell’investimento totale che la Portovesme srl ha in progetto. Questo comporterebbe, sicuramente oltre alla agevolazione sia per quanto riguarda il discorso dei costi, anche un incremento del numero degli addetti e degli occupati, che non sarà esponenziale rispetto agli investimenti, però comunque creerà ulteriore indotto, creerà ulteriore attività, che è quella che serve appunto in questo territorio.

Lavoro numero 508 del 4 Novembre 2010<br />

5<br />

DA CARLO LONI CNA SULCIS IGLESIENTE FERMA CONDANNA<br />

PER L’IMMOBILISMO REGIONALE SUL SOSTEGNO ALL’IMPRESA<br />

Gianni Podda<br />

Carlo Loni<br />

Lo s<strong>con</strong>tato saldo negativo di<br />

fine anno, non prelude affatto<br />

una pronta ripresa del settore<br />

artigiana<strong>le</strong> nel territorio del<br />

Sulcis Ig<strong>le</strong>siente. La causa, se<strong>con</strong>do<br />

Carlo Loni, Direttore<br />

CNA provincia<strong>le</strong>, è da ricercare<br />

nel fermo imposto dalla politica<br />

regiona<strong>le</strong> che non ha finora<br />

sbloccato gli <strong>investimenti</strong><br />

che <strong>le</strong> imprese intendono fare<br />

di propria iniziativa per impostare<br />

nuove produzioni e dai<br />

cui lavori deriverebbe una<br />

boccata d’ossigeno anche per<br />

<strong>le</strong> medie e picco<strong>le</strong> imprese.<br />

Anche per Carlo Loni l’assurdità<br />

più grossa è l’impossibilità<br />

imposta a Portovesme <strong>srl</strong> di<br />

spendere propri capitali (circa<br />

300 milioni di euro) per ammodernare<br />

e potenziare gli impianti<br />

pur di reggersi al <strong>con</strong>fronto<br />

<strong>con</strong> i <strong>con</strong>correnti internazionali.<br />

Ancora più scandalosa<br />

appare l’in<strong>con</strong>cludente atteggiamento<br />

politico, succube<br />

dei potentati energetici, che<br />

dopo mesi non ha autorizzato<br />

quest’azienda a realizzarsi un<br />

proprio parco eolico per autoprodursi<br />

una parte della corrente<br />

e<strong>le</strong>ttrica necessaria agli<br />

impianti energivori.<br />

D) Carlo Loni, Direttore<br />

CNA Sulcis Ig<strong>le</strong>siente. Qual<br />

è la situazione dei vostri associati<br />

R) La situazione dei nostri associati,<br />

che sono all’incirca<br />

500 in tutto il Sulcis Ig<strong>le</strong>siente,<br />

rispecchia il lato genera<strong>le</strong><br />

di tutte <strong>le</strong> imprese che operano<br />

in questo territorio. E’ una situazione<br />

di profonda crisi, <strong>le</strong>gata<br />

al<strong>le</strong> vicende esterne ed interne<br />

del territorio: esterne per<br />

la crisi mondia<strong>le</strong>; interne, invece,<br />

per la situazione del polo<br />

industria<strong>le</strong> di Portovesme<br />

che è quello che <strong>con</strong>diziona un<br />

po’ tutte <strong>le</strong> vicende del territorio<br />

Sulcis Ig<strong>le</strong>siente. Il <strong>con</strong>fronto,<br />

tra aziende nate e morte,<br />

avremo modo di vederlo<br />

nei primi mesi del 2011. Però<br />

credo sicuramente negativo.<br />

Le imprese che si sono cancellate<br />

nel corso dell’anno e che<br />

soprattutto si cancel<strong>le</strong>ranno al<br />

31 dicembre, data che tutti un<br />

po’ utilizzano quando devono<br />

cessare l’attività, sarà sicuramente<br />

superiori a quel<strong>le</strong> che<br />

durante l’anno si sono iscritte.<br />

Abbiamo avuto modo di osservare<br />

il calo anche noi nella<br />

gestione nel<strong>le</strong> pratiche di iscrizione<br />

alla Camera di Commercio,<br />

quel<strong>le</strong> che di solito passano<br />

attraverso i nostri uffici sono<br />

notevolmente diminuite rispetto<br />

a quel<strong>le</strong> che potevano<br />

essere negli anni scorsi. Diversamente<br />

da altri territori, in<br />

cui la crisi mondia<strong>le</strong> si è sentita<br />

soprattutto nel 2009, da noi,<br />

come tutte <strong>le</strong> vicende, gli effetti<br />

arrivano un po’ più tardi.<br />

Però, poi, quando arrivano, arrivano<br />

in maniera più pesante.<br />

In questo momento direi che<br />

la situazione è più o meno<br />

questa.<br />

D) Sostegni per <strong>le</strong> imprese in<br />

questo momento<br />

R) Ci sono <strong>le</strong> agevolative che<br />

esistono già da tempo: la <strong>le</strong>gge<br />

51, che principalmente viene<br />

utilizzata dal<strong>le</strong> imprese. Il prob<strong>le</strong>ma<br />

non è tanto avere degli<br />

incentivi o del<strong>le</strong> agevolazioni,<br />

il prob<strong>le</strong>ma è che queste agevolazioni<br />

sono in funzione<br />

agli <strong>investimenti</strong> che un’impresa<br />

fa. Quindi io <strong>con</strong>cedo un<br />

agevolazione sul pagamento<br />

degli interessi <strong>con</strong> <strong>con</strong>tributo a<br />

fondo perduto, su un investimento<br />

che viene fatto <strong>con</strong> acquisto<br />

di capannone, di macchinario,<br />

di ammodernamento<br />

locali. In questo momento <strong>le</strong><br />

imprese non stanno facendo<br />

questo tipo di attività, perché<br />

<strong>con</strong> l’incertezza che c’è non<br />

vedono poi uno spiraglio o un<br />

uscita. Incentivi per l’avvio<br />

dell’attività, e quindi per creare<br />

impresa in questo momento<br />

sinceramente c’è ben poco.<br />

L’unica cosa <strong>con</strong> cui noi diamo<br />

un pochino sollievo, una<br />

mano al<strong>le</strong> imprese, è attraverso<br />

l’attività dei Consorzi Fidi.<br />

Il nostro Consorzio Fidi opera<br />

in tutta la Sardegna. Qui nel<br />

Sulcis Ig<strong>le</strong>siente rende e quindi<br />

danno una mano offrendo<br />

al<strong>le</strong> banche e agli istituti di<br />

credito quella parte di garanzia<br />

che <strong>le</strong> imprese, soprattutto<br />

quel<strong>le</strong> giovani, che iniziano<br />

appena un’attività, non sono in<br />

grado di offrire e che quindi<br />

non avrebbero la possibilità di<br />

ottenere finanziamento per<br />

l’acquisto di un primo macchinario,<br />

del<strong>le</strong> prime attrezzature<br />

che poi sono di necessità per<br />

l’avvio dell’attività.<br />

D) Ho <strong>le</strong>tto nei giorni scorsi<br />

che c’è il settore edilizio<br />

comp<strong>le</strong>tamente in bloccato.<br />

R) Si. E’ vero. Il settore dell’edilizia<br />

è quello che in questo<br />

momento sta soffrendo di<br />

più della situazione globa<strong>le</strong><br />

della crisi dell’e<strong>con</strong>omia, ed<br />

essendo un settore trainante,<br />

cioè un settore che dietro di sé<br />

si porta poi tutto il settore dei<br />

servizi e dell’indotto, a catena<br />

fa sentire tutte <strong>le</strong> attività assolutamente<br />

in crisi. Quindi se<br />

non si costruis<strong>con</strong>o abitazioni,<br />

se non si ristrutturano abitazioni,<br />

se l’edilizia privata e<br />

pubblica, gli appalti pubblici,<br />

non si riprenderanno saranno<br />

diversi i settori che verranno<br />

fagocitati da questa situazione.<br />

Tante imprese che noi abbiamo<br />

come associate, e al<strong>le</strong> quali<br />

teniamo anche <strong>con</strong>tabilità<br />

facendo i servizi, sono dovute<br />

addirittura ricorrere al regime<br />

di cassa integrazione in deroga.<br />

In artigianato la cassa integrazione<br />

non si era mai vista<br />

fino ad un paio di anni fa.<br />

Adesso purtroppo sono obbligate<br />

ad utilizzarla perché non<br />

vogliono licenziare, perché in<br />

una piccola impresa artigiana<br />

si creano quel<strong>le</strong> professionalità<br />

e un particolare <strong>le</strong>game che<br />

poi è diffici<strong>le</strong> ricostruire nel<br />

momento in cui l’attività riparte.<br />

D) Il piano casa, quindi, non<br />

ha sortito alcun effetto<br />

R) Al momento non abbiamo<br />

visto nessun risultato <strong>con</strong>creto.<br />

D) In che cosa soprattutto in<br />

questo territorio si caratterizzano<br />

gli artigiani a voi associati<br />

R) C’è una specializzazione<br />

soprattutto nel settore dei servizi.<br />

Questo è ciò che danneggia<br />

il territorio e tutta la sua<br />

e<strong>con</strong>omia, nel senso che quasi<br />

tutto gira intorno a Portovesme.<br />

La maggior parte del<strong>le</strong><br />

nostre imprese, bene o ma<strong>le</strong>,<br />

ha rapporti <strong>con</strong> Portovesme.<br />

Tutte <strong>le</strong> imprese metalmeccaniche,<br />

<strong>le</strong> impiantistiche, anche<br />

nel settore stesso dell’edilizia,<br />

purtroppo girano intorno a<br />

quel<strong>le</strong> che sono <strong>le</strong> opere che<br />

vengono fatte e in questo momento<br />

di crisi anche per l’industria,<br />

<strong>le</strong>ggasi l’Eurallumina,<br />

Alcoa, <strong>le</strong>ggasi soprattutto gli<br />

<strong>investimenti</strong> che per esempio,<br />

una del<strong>le</strong> poche imprese che<br />

vorrebbe operare <strong>investimenti</strong>,<br />

Portovesme <strong>srl</strong> non riesce a fare<br />

perché la burocrazia fino a<br />

questo momento l’ha impedito,<br />

e quindi queste sono <strong>le</strong><br />

<strong>con</strong>seguenze. Tutti questi <strong>le</strong>gami<br />

hanno fatto si che <strong>le</strong> imprese<br />

che operano esclusivamente<br />

nel settore dei servizi,<br />

siano logicamente in crisi.<br />

D) Un suo giudizio su queste<br />

distrazioni, o come dire non<br />

interventi, appunto perché<br />

la Portovesme <strong>srl</strong>, possa investire<br />

i propri soldi<br />

R) E’ assolutamente imperdonabi<strong>le</strong>,<br />

nel senso che se<strong>con</strong>do<br />

noi la politica deve avere in<br />

questo senso, una sensibilità<br />

che fino adesso non ha dimostrato.<br />

Se alla situazione <strong>con</strong>tingente,<br />

di estrema crisi e di<br />

estremo disagio, aggiungiamo<br />

anche una classe politica che<br />

fino a questo momento non ha<br />

saputo prestare ascolto, non ha<br />

saputo affiancarsi, soprattutto<br />

a quel<strong>le</strong> che sono <strong>le</strong> esigenze<br />

degli imprenditori, a quel<strong>le</strong><br />

che sono <strong>le</strong> necessità di una<br />

grossa impresa, che nonostante<br />

questo periodo di crisi, ha la<br />

voglia di investire, ha la voglia<br />

di innovare, di fare e di<br />

creare ulteriore occupazione,<br />

questo è assolutamente in<strong>con</strong>cepibi<strong>le</strong>.<br />

D) E’ il più grande investimento<br />

privato in Italia.<br />

R) Esattamente. Purtroppo <strong>con</strong>osciamo<br />

fino ad oggi, perlomeno<br />

dal<strong>le</strong> cose che <strong>le</strong>ggiamo,<br />

una data di inizio certo del<strong>le</strong><br />

possibili attività. Teniamo<br />

<strong>con</strong>to che oltretutto questo investimento<br />

è solo una parte<br />

dell’investimento tota<strong>le</strong> che la<br />

Portovesme <strong>srl</strong> ha in progetto.<br />

Questo comporterebbe, sicuramente<br />

oltre alla agevolazione<br />

sia per quanto riguarda il discorso<br />

dei costi, anche un incremento<br />

del numero degli addetti<br />

e degli occupati, che non<br />

sarà esponenzia<strong>le</strong> rispetto agli<br />

<strong>investimenti</strong>, però comunque<br />

creerà ulteriore indotto, creerà<br />

ulteriore attività, che è quella<br />

che serve appunto in questo<br />

territorio.

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