N.79 agosto (7,89Mb Pdf) - la Notizia
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GUIDIZZOLO MN - BIMESTRALE DI ATTUALITA’, CRONACA, CULTURA E POLITICA ANNO XIV N. 79 - AGOSTO 2008<br />
Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,20<br />
Lo sferisterio<br />
Cav. Bonazzi<br />
Scuo<strong>la</strong><br />
dove vai <br />
La Fiera in<br />
fotografia<br />
1
sommario<br />
3 Editoriale - Scuo<strong>la</strong> dove vai<br />
4 Numeri utili<br />
5 Avis: Festeggiato il 40°<br />
6 I 50 anni di sacerdozio di don Adriano Avanzi<br />
8 Il nuovo sferisterio Cav Curzio Bonazzi<br />
10 Intervista a Giovanni Zangobbi<br />
12 Appunti di viaggio<br />
14 Appunti d’estate<br />
16 Noi e <strong>la</strong> legge<br />
17 Noi e il Fisco<br />
18 Le ricette tradizionali<br />
20 Psicologia<br />
21 A tutta penna<br />
22 Cronaca<br />
28 Amministrazione Comunale<br />
29 Fiera in musica<br />
34 Arte & dintorni<br />
Un viaggio nel medioevo<br />
La libertà di Giovannino Guareschi<br />
Sinonimia: tendenze d’uso e casi esemp<strong>la</strong>ri<br />
40 Tacabanda<br />
1° Giugno 2008<br />
Intito<strong>la</strong>zione dello sferisterio<br />
al Cav. Curzio Bonazzi<br />
21 febbraio 2008<br />
Mariastel<strong>la</strong> Gelmini, oggi<br />
ministro dell’Istruzione,<br />
par<strong>la</strong> nel Teatro di Guidizzolo<br />
2<br />
TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. lgs n. 196 del 30-06-2003<br />
I dati in possesso del<strong>la</strong> redazione de "<strong>la</strong> <strong>Notizia</strong>" sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro<br />
possesso anteriormente all'8-5-1997. Gli interessati possono chiedere <strong>la</strong> cancel<strong>la</strong>zione, il blocco, l'aggiornamento o l'integrazione dei<br />
dati od opporsi al trattamento stesso.
editoriale<br />
Andrea Dal Prato<br />
Molti cittadini che operano con semplicità sul territorio, al<strong>la</strong> ricerca del dialogo tra<br />
culture diverse, hanno vissuto con sofferenza <strong>la</strong> vicenda del<strong>la</strong> mancata partecipazione<br />
del Santo Padre all’Università La Sapienza di Roma. Si tratta di un episodio<br />
inquietante, ma che deve spingere a non cadere nell’errore del muro contro muro,<br />
dell’intolleranza, del conflitto che certamente a qualcuno interessa alimentare.<br />
Riportiamo, per una valutazione del lettore, una parte del testo del discorso del Papa:<br />
“Magnifico Rettore, Autorità politiche e civili, illustri docenti, cari giovani studenti! È<br />
per me motivo di profonda gioia incontrare <strong>la</strong> comunità del<strong>la</strong> “Sapienza - Università<br />
di Roma” in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico. Da secoli ormai<br />
questa Università segna il cammino e <strong>la</strong> vita del<strong>la</strong> città di Roma, facendo fruttare le<br />
migliori energie intellettuali in ogni campo del sapere… Da sempre <strong>la</strong> Chiesa di Roma<br />
guarda con simpatia e ammirazione a questo centro universitario, riconoscendone<br />
l’impegno, talvolta arduo e faticoso, del<strong>la</strong> ricerca e del<strong>la</strong> formazione delle nuove generazioni…<br />
“<br />
Altro episodio, sempre inquietante, accaduto a La Sapienza è che un gruppo di studenti<br />
“facinorosi” ha impedito che si tenesse un incontro che si proponeva di ricordare<br />
le vittime delle foibe e degli italiani cacciati dall’Istria, da Fiume e dal<strong>la</strong> Dalmazia,<br />
delicato momento del<strong>la</strong> nostra storia che il presidente del<strong>la</strong> Repubblica Napolitano<br />
auspica venga chiarito e spiegato ai giovani.<br />
Non è questo il modo di affrontare i problemi,<br />
una minoranza di poche decine<br />
di persone non può impedire ad altri di<br />
esprimersi. Non deve venir meno il rispetto,<br />
l’ascolto reciproco, il dialogo<br />
critico e costruttivo… Un cammino che<br />
deve essere portato avanti, con impegno e speranza, certi che il paese non può fare<br />
a meno del<strong>la</strong> cultura del<strong>la</strong> convivenza civile e del bene comune.<br />
La scuo<strong>la</strong> è per tutti il più importante strumento per <strong>la</strong> nostra formazione e istruzione,<br />
e non si può accettare che venga strumentalizzata per altri scopi.<br />
L’attuale ministro dell’Istruzione Mariastel<strong>la</strong> Gelmini sta operando molto bene, non<br />
ha, come alcuni suoi predecessori, cancel<strong>la</strong>to le riforme appena in vigore, ha detto<br />
che è “…il tempo del buonsenso, del<strong>la</strong> condivisione, del<strong>la</strong> riflessione e dell’ascolto…”<br />
“...La nostra Scuo<strong>la</strong> Primaria ad esempio, merita certamente una valutazione<br />
di “eccellente”, sia per i programmi che per l’impegno del corpo docente...” Nei progetti<br />
del ministro vi sono: un momento di “formazione permanente” per una maggior<br />
valorizzazione dei docenti; un premio “per chi produce di più”, difficile da attuare,<br />
ma è necessario trovare una forma, ampiamente condivisa, che sia d’incentivo; un<br />
aumento degli stipendi: un insegnante, se ha il dovere morale - e il diritto - di tenersi<br />
aggiornato e preparato, non deve avere l’assillo economico. Altri propositi sono:<br />
ridurre drasticamente circo<strong>la</strong>ri e norme che ora si accaval<strong>la</strong>no creando molte difficoltà<br />
applicative e interpretative; chiudere con debiti e crediti formativi che hanno<br />
causato una confusione assoluta; ripristinare gli esami di riparazione, che meglio<br />
possono indicare se uno studente è preparato oppure no; aggiungere una quarta “I”<br />
alle tre del<strong>la</strong> precedente riforma di Letizia Moratti: (Inglese, Internet e Impresa) Italiano,<br />
che è importantissimo anche per favorire l’integrazione soprattutto dei bambini<br />
migranti che devono conoscere bene <strong>la</strong> lingua italiana e <strong>la</strong> nostra Costituzione, oltre<br />
che, ovviamente, per gli studenti “italiani” che preferiscono semplificare <strong>la</strong> comunicazione<br />
con “i codici” del cellu<strong>la</strong>re a danno del<strong>la</strong> grammatica, del<strong>la</strong> sintassi italiana<br />
e del<strong>la</strong> Comunicazione stessa; ri<strong>la</strong>ncio del<strong>la</strong> formazione professionale, da alcuni anni<br />
abbastanza trascurata e liberata da appesantimenti burocratici estenuanti e spesso<br />
inutili.<br />
Il programma c’è ed è ambizioso; ora non resta che aspettare e vedere se l’auspicata<br />
col<strong>la</strong>borazione del mondo del<strong>la</strong> politica con il mondo del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> porti al<strong>la</strong> costruzione<br />
di un progetto comune che privilegi le cose da fare per il bene di tutti. Né si<br />
può assolutamente sottovalutare in questa auspicata… “riforma” il contributo determinante<br />
qual è quello, rinnovato, dei genitori con <strong>la</strong> loro competenza specifica,<br />
senza invasioni di campo, quindi, anche perché gli insegnanti ci sono già: se no che<br />
ci starebbero a fare<br />
Scuo<strong>la</strong> dove vai <br />
3
DIRETTORE<br />
RESPONSABILE<br />
Andrea Dal Prato<br />
CAPO REDATTORE<br />
Graziano Pelizzaro<br />
REDAZIONE<br />
Giulia Avanzi<br />
Sergio Desiderati<br />
Laura Leorati<br />
Elodio Perani<br />
Giovanni Zangobbi<br />
COLLABORATORI<br />
Giorgio Arienti<br />
Elisa Corradi<br />
Marco Badini<br />
Francesca Cappa<br />
Francesca Cargnoni<br />
Cristina Delmenico<br />
Francesco Gandellini<br />
Martina Grandelli<br />
Francesca Lugoboni<br />
Antonio Ma<strong>la</strong>gutti<br />
Franco Mondadori<br />
Francesca Pesci<br />
Luca Piazza<br />
Mariavittoria Spina<br />
Giulia Stuani<br />
Davide Truzzi<br />
PROGETTO GRAFICO<br />
C<strong>la</strong>udia Dal Prato<br />
MUNICIPIO - tel. 0376 819201<br />
E-mail: info@comune.guidizzolo.mn.it<br />
CARABINIERI - tel. 0376 819006 - 112<br />
VIGILI URBANI - tel. 0376 840241<br />
PRO LOCO Guidizzolo - tel. 346 4901177<br />
GAS (metano) - Pronto intervento tel. 800 905 440<br />
BIBLIOTECA COMUNALE - tel. 0376 840435<br />
Teatro Comunale - tel. 335 422406<br />
Oratorio San Lorenzo - tel. 335 1211999<br />
FONDAZIONE “RIZZINI” onlus - tel. 0376 819120<br />
FONDAZIONE “NonSoloArte” - tel. 0376 840303<br />
ISTITUTO COMPRENSIVO - 0376 819049 - 819059<br />
ISTITUTO STATALE D’ARTE - tel. 0376 819023<br />
Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326<br />
PARROCCHIA Birbesi - tel. 0376 819602<br />
PARROCCHIA Guidizzolo - tel. 0376 819052<br />
POSTE E TELEGRAFI - tel. 0376 840091<br />
SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869<br />
PROTEZIONE CIVILE - tel. 0376 847388<br />
Prenotazione ambu<strong>la</strong>nza - tel. 349 8608653<br />
ORARIO DI APERTURA<br />
Da lunedì a venerdì: dalle 10 alle 13<br />
Sabato: dalle 10 alle 12<br />
Ufficio Tecnico:<br />
lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12,30<br />
sabato dalle 10 alle 12<br />
Assistente sociale:<br />
martedì dalle 11 alle 13 e giovedì dalle 9,30 alle 13<br />
• Dr.ssa Emi Ghisolfi<br />
Prenotazione visite: 0376 840433 (8,30-12,30)<br />
Ambu<strong>la</strong>torio 0376 840433 - abitazione 0376 818011<br />
Cell. 333 8356733<br />
Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento)<br />
Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13<br />
• Dr. Orfeo Valerio Galvani<br />
Prenotazione visite: 0376 840433 (8,30-12,30)<br />
Ambu<strong>la</strong>torio 0376 819794 - abitazione 0376 819096<br />
Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30<br />
Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento)<br />
• Dr. Giuliano Ponti<br />
Ambu<strong>la</strong>torio 0376 819475 - abitazione 0376 819177<br />
Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12,30<br />
Giovedì: dalle 16,30 alle 19<br />
• Dr.ssa Ange<strong>la</strong> Gatti<br />
presso l’AVIS di Guidizzolo - tel. 338 2619350<br />
Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17,30 alle 18,30<br />
Ambu<strong>la</strong>torio Medole - tel. 0376 898109<br />
Lun. Merc. Ven. : dalle 10,30 alle 12<br />
Mar. Gio.: dalle 17,30 alle 19<br />
• Pediatra di base Dr.ssa Stel<strong>la</strong> Schena<br />
presso l’AVIS di Guidizzolo<br />
Per appuntamenti tel. 3491047387<br />
Lun. Mart. Giov.: dalle 9,30 alle 12,30<br />
Merc.: dalle 16 alle 19 - Ven.: dalle 14 alle 17<br />
• Pediatra di base Dr.ssa Giancar<strong>la</strong> Cavalli<br />
Per appuntamenti tel. 0376 868173<br />
NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO<br />
tel. 800-228521 (Guidizzolo 0376 819005)<br />
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EDITORE<br />
Centro Culturale<br />
“San Lorenzo”<br />
via Virgilio, 25<br />
46040 Guidizzolo (MN)<br />
Tel. 348 3115232<br />
e-mail:<br />
redazione@<strong>la</strong>notiziaguidizzolo.com<br />
R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00<br />
Aut. Tribunale di MN<br />
N° 8/95 del 30-05-1995<br />
Stampa:<br />
Arti Grafiche Studio 83 (VR)<br />
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postale Coop Service s.c.r.l.<br />
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COSTO MODULI<br />
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4 moduli orizzontali:<br />
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1/2 pagina:<br />
mm 124 x 170 E. 180,00<br />
Pagina intera:<br />
mm 277 x 170 E. 340,00<br />
ORARIO DI APERTURA<br />
merc. - ven. 9-12 (estivo) 9-12 (inv.)<br />
lun. - mar. - giov. 15-19 (estivo) 14,30 -18,30 (inv.)<br />
Centro Culturale San Lorenzo - tel. 348 3115253<br />
Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189<br />
AIDO - tel. 0376 840177<br />
AVIS - tel. 0376 840177<br />
Ass. Naz Carabinieri - tel. 338 2507927<br />
Amici di Rebecco - tel. 0376 819678<br />
Anspi Birbesi - tel. 0376 849602<br />
Anspi Guidizzolo - tel. 0376 819052<br />
Arca - tel. 0376 818417<br />
Associazione Commercianti - tel. 0376 818715<br />
Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172<br />
Centro Sociale “La Mimisa” - tel. 0376818419<br />
Corale B.V. Di Lourdes - tel. 0376 819052<br />
Corpo Bandistico - tel. 0376 840090<br />
CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253<br />
Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516<br />
GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240<br />
Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382<br />
ORARIO DI APERTURA DOMENICALE<br />
Maggio - Settembre dalle 17,00 alle 19,00<br />
Ottobre - Aprile dalle 15.30 alle 17,30<br />
Ambu<strong>la</strong>torio igiene pubblica - tel. 0376 846713<br />
Amb. vaccinazioni pediatriche - tel. 0376 846705<br />
Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724<br />
Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737<br />
Servizio medicina del <strong>la</strong>voro - tel. 0376 846733<br />
Igiene dell’edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846733<br />
ORARIO DI APERTURA<br />
Lunedì e Mercoledì dalle 14,30 alle 17,30<br />
Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17,30<br />
GUIDIZZOLO<br />
Festivi: 8 - 9,30 - 11 - 18 (invernale 17)<br />
Prefestivi: 19 (invernale 18) sospesa luglio e <strong>agosto</strong><br />
Feriali: 7,30 - 18 (invernale 17,30)<br />
BIRBESI<br />
Festivi: 9,30<br />
prefestivi 18,30 (estivo) 18,00 (invernale)<br />
Feriali: mart. giov. 8,30<br />
REBECCO Prefestivi 18 (invernale 17)<br />
Tutti i giorni dalle 8 alle 19
AVIS: festeggiato il 40°<br />
Dallo scorso 22 giugno c’è una nuova targa<br />
davanti al<strong>la</strong> sede Avis in Piazza Alessandro Dal<br />
Prato a Guidizzolo; recita: ‘1968-2008. Impegno<br />
di tutti per il bene di tutti. A ricordo di tutti coloro<br />
che con passione si sono prodigati in questi<br />
40 anni’. L’ha scoperta il presidente Franco<br />
Pelizzo<strong>la</strong> durante il suo intervento in occasione<br />
del<strong>la</strong> festa per il quarantesimo di fondazione<br />
del<strong>la</strong> sezione guidizzolese. E Guidizzolo era tutta<br />
lì, accanto ai suoi donatori, rappresentata<br />
dal sindaco Graziano Pelizzaro e dal gonfalone<br />
del Comune. Lì accanto, come ha ricordato il<br />
parroco don Adriano Avanzi all’omelia del<strong>la</strong> S.<br />
Messa a cui ha gli avisini hanno partecipato,<br />
per significare <strong>la</strong> straordinaria importanza di<br />
un’associazione che ha nel proprio Dna quello<br />
di donare gratuitamente il sangue, dono<br />
prezioso per <strong>la</strong> salvezza di tante vite. Quel<strong>la</strong><br />
di Guidizzolo è una sezione con molti donatori,<br />
tanti giovani. Un fatto importante, ha precisato<br />
il presidente provinciale Walter Belluzzi nel<br />
suo saluto, ma bisogna fare in tutta <strong>la</strong> provincia<br />
qualcosa di più; dobbiamo crescere e fare aumentare<br />
le donazioni: c’è bisogno di sangue. La<br />
mattinata era iniziata con il corteo aperto dal<br />
Corpo Bandistico e seguito dai tantissimi <strong>la</strong>bari<br />
di molte sezioni consorelle. Fino al monumento<br />
ai Caduti con <strong>la</strong> deposizione di una corona,<br />
le note dell’Inno di Mameli e del sempre coinvolgente<br />
‘silenzio’. Dopo <strong>la</strong> S. Messa un altro<br />
momento di grande commozione quando le autorità,<br />
erano presenti tra gli altri il consigliere<br />
regionale Carlo Maccari, il luogotenente comandante<br />
<strong>la</strong> stazione Carabinieri di Guidizzolo<br />
Mario Fierro, assessori e consiglieri comunali,<br />
hanno accompagnato gli alpini Virgilio Bignotti<br />
ed Enzo Galvani nel<strong>la</strong> deposizione di una corona<br />
in memoria dei diversi donatori che già ci<br />
hanno <strong>la</strong>sciato. Quindi, sotto <strong>la</strong> tensostruttura<br />
allestita davanti al<strong>la</strong> sede, tutti hanno potuto<br />
gustare il pranzo offerto dal<strong>la</strong> sezione, Qui,<br />
durante <strong>la</strong> pausa, il presidente Pelizzo<strong>la</strong> ha<br />
ricordato i primi donatori di Guidizzolo: Bruno<br />
Porrini, Guerrino Porrini, Mario Costa. Da qui<br />
nacque l’idea del<strong>la</strong> sezione. Sono seguite le<br />
premiazioni statutarie; i donatori, chiamati con<br />
<strong>la</strong> solita potente voce da Giuseppe Menossi si<br />
sono presentati a ricevere diplomi e medaglie.<br />
Nel pomeriggio, a conclusione del<strong>la</strong> festa, il<br />
Corpo Bandistico ha tenuto un app<strong>la</strong>uditissimo<br />
concerto.<br />
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5
50 anni di Sacerdozio<br />
di don Adriano Avanzi<br />
Taglio del nastro del<strong>la</strong><br />
mostra fotografica:<br />
“Don Adriano, un prete<br />
e <strong>la</strong> sua comunità”<br />
Tracciare cinquant’anni di sacerdozio, tutta<br />
una vita, è impossibile nel breve spazio di un<br />
articolo. Raccontare il perché di una vocazione,<br />
quel<strong>la</strong> all’essere prete, così ”diversa”<br />
dagli attuali modelli di vita che specialmente<br />
<strong>la</strong> pubblicità propone; riuscire a capire come<br />
sia possibile rispondere ad una chiamata che<br />
ti vuole lontano dal tuo ambiente e dalle persone<br />
del<strong>la</strong> tua casa per servire una comunità<br />
più ampia e che non conosci; impossibile<br />
Forse. I guidizzolesi, del loro parroco, hanno<br />
sicuramente compreso che lui, don Adriano<br />
Avanzi, ha sempre sentito sin dal primo giorno<br />
questa come <strong>la</strong> sua comunità e per essa<br />
ha <strong>la</strong>vorato, ha gioito e sofferto, ha pregato.<br />
Lo hanno capito da tempo e domenica scorsa<br />
un grande app<strong>la</strong>uso, lungo cinquant’anni, 37<br />
dei quali trascorsi a Guidizzolo, ha sciolto <strong>la</strong><br />
grande commozione al termine del<strong>la</strong> solenne<br />
celebrazione liturgica nel ricordo del suo giubileo<br />
sacerdotale. Un app<strong>la</strong>uso che ha voluto<br />
significare il grazie di tutta Guidizzolo rappresentata<br />
in chiesa dal sindaco Graziano Pelizzaro,<br />
dal presidente del consiglio comunale<br />
Giovanni Zangobbi, dagli assessori, dal gonfalone<br />
del Comune e dai <strong>la</strong>bari di molte associazioni<br />
di volontariato. “Ci sono due parole, ha<br />
detto don Valerio Antonioli nell’omelia, che mi<br />
sono rimaste impresse e che don Adriano ha<br />
pronunciate durante <strong>la</strong> celebrazione liturgica<br />
<strong>la</strong> notte di Natale molti anni fa: Dio è Amore.<br />
Perché <strong>la</strong> vita è difficile, per molti è dura, ed il<br />
compito del prete, apostolo del Signore, è proprio<br />
quello di annunciare a tutti, con il sorriso<br />
sulle <strong>la</strong>bbra perché ci crede veramente, che<br />
Dio è Amore. E per questo annuncio che don<br />
Adriano ha fatto continuamente in questi anni<br />
noi gli diciamo semplicemente: grazie”.<br />
L’ampio presbiterio del<strong>la</strong> parrocchiale che don<br />
Adriano ha rinnovato, così come tutti gli altri<br />
ambienti in questi anni, ha accolto tutti i sacerdoti<br />
che si sono susseguiti a Guidizzolo dal<br />
1971; con loro anche molti altri preti del vicariato.<br />
Segno, come ha ricordato don Adriano al<br />
termine, di una profonda comunione. Ed il suo<br />
grazie al Signore don Adriano lo ha “gridato”<br />
forte per i favori di questi cinquant’anni. Un<br />
grazie per il dono del<strong>la</strong> fede e per <strong>la</strong> vocazione;<br />
per <strong>la</strong> sua famiglia di origine, e per “…questa<br />
mia famiglia che siete voi”.<br />
Al termine, accompagnato da tutti i sacerdoti<br />
concelebranti, ha raggiunto l’altare del<strong>la</strong> Madonna<br />
mentre <strong>la</strong> Corale parrocchiale intonava<br />
un canto al<strong>la</strong> Vergine.<br />
La mostra fotografica<br />
Rappresentare cinquant’anni di vita sacerdotale<br />
con una mostra fotografica non è certo cosa<br />
facile. Eppure è ciò che in maniera efficace è<br />
riuscito al gruppo Fede e Cultura del<strong>la</strong> parrocchia<br />
di Guidizzolo coadiuvato da alcuni volontari.<br />
I cinquant’anni di vita sacerdotale sono<br />
quelli del parroco don Adriano Avanzi che di<br />
questi ne ha trascorsi, sino ad ora, 37 al<strong>la</strong> guida<br />
del<strong>la</strong> parrocchia dove giunse nel settembre<br />
1971. Il materiale a disposizione, soprattutto<br />
quello degli anni guidizzolesi, era parecchio; si<br />
trattava di fare una scelta che non tradisse <strong>la</strong><br />
cronologia degli eventi ma che soprattutto presentasse,<br />
come recita il titolo del<strong>la</strong> rassegna,<br />
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“Don Adriano, un prete e <strong>la</strong> sua comunità”.<br />
Non quindi una celebrazione dell’uomo Adriano<br />
Avanzi, che lui stesso non avrebbe voluto,<br />
ma <strong>la</strong> missione di pastore di don Adriano Avanzi<br />
che in fedeltà al mandato ricevuto ha servito<br />
le comunità a lui affidate. Prima in città Angeli,<br />
San Leonardo e San Barnaba, quindi Guidizzolo.<br />
Ne è scaturito un percorso tematico sviluppato<br />
intorno ad alcuni dei momenti più significativi<br />
del<strong>la</strong> sua vita sacerdotale: i Sacramenti,<br />
<strong>la</strong> Paro<strong>la</strong>, <strong>la</strong> devozione al<strong>la</strong> Vergine, il canto, <strong>la</strong><br />
liturgia, i col<strong>la</strong>boratori che lo hanno affiancato<br />
in questi anni; <strong>la</strong> rivisitazione edilizia di tutti<br />
gli ambienti parrocchiali, chiesa innanzitutto<br />
i cui <strong>la</strong>vori trovò avviati dai predecessori don<br />
Gino Sarti e don Giulio Incontri; i pellegrinaggi,<br />
i momenti di serenità e tanto ancora. Durante<br />
l’inaugurazione è stato presentato un video che<br />
raccoglie un’intervista, interessantissima, che<br />
alcuni giovani gli fecero lo scorso anno. Domande<br />
molto serie accanto ad altre più “leggere”:<br />
a tutte don Adriano ha dato risposta con<br />
estrema sincerità. Ne emerge un ritratto insolito,<br />
lontano dal<strong>la</strong> sua immagine di uomo dal<strong>la</strong><br />
scorza forte e talvolta dall’apparenza severa. E<br />
c’è un concetto che ripete alcune volte, ciò che<br />
lo ha sempre animato: <strong>la</strong> gioia. Quel<strong>la</strong> di essere<br />
e sentirsi amato da Dio, circondato dal Suo affetto<br />
smisurato.<br />
Cavalleria Rusticana<br />
Straordinario evento culturale promosso<br />
dall’Amministrazione comunale e dall’Assessorato<br />
alle manifestazioni, con il patrocinio del<strong>la</strong><br />
Provincia di Mantova, in occasione delle celebrazioni<br />
per il 50° di sacerdozio di don Adriano.<br />
Nel tendone appositamente allestito sul<strong>la</strong> piattaforma<br />
del Circolo Anspi, dopo i saluti del sindaco<br />
Graziano Pelizzaro e del vicario generale<br />
del<strong>la</strong> diocesi don GianGiacomo Sarzi Sartori,<br />
quando il maestro Lelio Capilupi ha dato il primo<br />
tocco al<strong>la</strong> sua bacchetta e <strong>la</strong> musica ha iniziato<br />
ad invadere in maniera magnifica l’ampio<br />
salone <strong>la</strong> cui perfetta sonorità ha meravigliato,<br />
un forte brivido ha toccato i quasi 600 presenti.<br />
La musica, dopo l’inizio solitario fuori scena di<br />
Turiddu, ha iniziato quindi ad accompagnare il<br />
Coro Lirico Bresciano “Giuseppe Verdi”. Sul<strong>la</strong><br />
scena ecco i protagonisti:<br />
Santuzza (Anna Maria Caruso),<br />
Turiddu (Chul Ho Kim),<br />
Alfio (Salvo di Salvo), Mamma<br />
Lucia (Jung Sook Choi)<br />
e Lo<strong>la</strong> (Sandra Foschiatto),<br />
cantanti dell’Associazione<br />
Arti.Co. Due, tre, quattro volte<br />
gli app<strong>la</strong>usi a scena aperta<br />
hanno imposto una pausa:<br />
erano dovuti. L’esecuzione<br />
è stata perfetta in ogni momento;<br />
addirittura nel Regina<br />
Coeli ha toccato vertici straordinari,<br />
al punto che al termine,<br />
dopo i ringraziamenti<br />
di un commosso don Adriano,<br />
è stato ripetuto.<br />
Da segna<strong>la</strong>re, oltre al<strong>la</strong> bravura,<br />
<strong>la</strong> grande tenacia di<br />
Anna Maria Caruso <strong>la</strong> quale,<br />
pur indisposta fino al giorno<br />
prima, non ha voluto mancare.<br />
Ed è stata una fortuna.<br />
Nell’introdurre <strong>la</strong> serata il vicario parrocchiale<br />
don Giampaolo Ferri l’ha definita “storica”. La<br />
speranza è che appuntamenti simili possano<br />
ripetersi.<br />
Sergio Desiderati<br />
Turiddu (Chul Ho Kim) e<br />
Santuzza (Anna Maria<br />
Caruso)<br />
Lo<strong>la</strong> (Sandra Foschiatto)<br />
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7
Il nuovo sferisterio<br />
Cav. Curzio Bonazzi<br />
Guidizzolo ha un nuovo sferisterio. Importante,<br />
incastonato, per così dire, nel centro sportivo<br />
comunale di Via Matteotti, accanto al Tennis<br />
Club e ai campi di calcio. “L’inaugurazione di<br />
oggi, ha affermato l’assessore allo sport Cesare<br />
Maccari (tamburellista in anni passati),<br />
il primo giugno scorso, assume un’importanza<br />
partico<strong>la</strong>re in quanto il nuovo sferisterio viene<br />
intito<strong>la</strong>to al compianto Cav. Curzio Bonazzi. Per<br />
<strong>la</strong> grande generosità che ha sempre dimostrato<br />
nei confronti del paese di Guidizzolo, nel<strong>la</strong><br />
sua grande passione per il tamburello e per i<br />
traguardi sportivi raggiunti con <strong>la</strong> - Bonazzi Litografica<br />
-. Va inoltre rimarcato il fatto che il<br />
vecchio sferisterio inaugurato 40 anni fa con<br />
l’allora giovane sindaco Giuliano Fontanesi,<br />
venne finanziato proprio da Curzio Bonazzi”.<br />
Bonazzi, è stato ricordato, fu uno degli illuminati<br />
industriali di Guidizzolo, con un profondo<br />
attaccamento a questa comunità; legame palesato<br />
nel<strong>la</strong> partecipazione attiva a moltissime<br />
attività culturali e sportive. Dopo il tamburello<br />
ricordiamo ad esempio <strong>la</strong> Banda Musicale che<br />
sostenne per molti anni. Tantissimi i presenti,<br />
sportivi e non, per questo che rimane un significativo<br />
avvenimento per Guidizzolo. I saluti<br />
iniziali, l’importanza di avere un centro sportivo<br />
“…forse avveniristico negli anni ’70, ma chi lo<br />
ideò dimostrò di guardare lontano...”, <strong>la</strong> forte<br />
tradizione tamburellistica di Guidizzolo, i moltissimi<br />
giovani che quotidianamente frequentano<br />
il centro, sono tutti concetti sviluppati nei<br />
loro interventi di saluto dal sindaco Graziano<br />
Pelizzaro, dal presidente provinciale FIPT Giancarlo<br />
Rizzi che ha portato i saluti del presidente<br />
nazionale Crosato e del regionale Cartapati, dal<br />
presidente del<strong>la</strong> commissione tecnica Pellegrino<br />
Sereni, dal presidente mantovano del Coni<br />
Mauro Redolfini, dal consigliere regionale Carlo<br />
Maccari. Dopo <strong>la</strong> benedizione impartita dal<br />
parroco don Adriano Avanzi e i ringraziamenti<br />
al<strong>la</strong> famiglia Bonazzi, alle sorelle Galvani per<br />
il terreno su cui sorge il nuovo sferisterio, al<strong>la</strong><br />
Cam, all’Atletica ed il Tennis Club, oltre ai molti<br />
volontari che in questi mesi hanno <strong>la</strong>vorato,<br />
mentre <strong>la</strong> banda intonava l’Inno Nazionale è<br />
stato tagliato il nastro. Giovani e “vecchie glorie”<br />
hanno poi inaugurato lo sferisterio. E <strong>la</strong> prima<br />
battuta è stata proprio dell’assessore Cesare<br />
Maccari. Per chiudere vogliamo ricordare <strong>la</strong><br />
significativa esperienza tamburellistica guidizzolese<br />
che nasce agli inizi del secolo scorso,<br />
si consolida con Bonazzi e prosegue poi con<br />
<strong>la</strong> De Giuli Combustibili ed ora con l’Atletica<br />
Guidizzolese. Importanti titoli italiani sono stati<br />
conquistati.<br />
Sergio Desiderati<br />
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tel. 0376 632677
Il ringraziamento del<strong>la</strong> famiglia<br />
Sentiamo il piacere e il dovere di ringraziare il<br />
caro amico dott. Cesare Maccari per il commovente<br />
pensiero avuto nel ricordare nostro padre,<br />
ringraziamento che estendiamo al<strong>la</strong> signora<br />
Annunciata, che con i consigli e l’impegno<br />
profusi, ha contribuito all’organizzazione del<strong>la</strong><br />
perfetta cerimonia… che sarebbe tanto piaciuta<br />
al nostro papà.<br />
Grazie di cuore al signor sindaco Graziano Pelizzaro<br />
ed al<strong>la</strong> giunta comunale per <strong>la</strong> benevo<strong>la</strong><br />
condivisione.<br />
Grazie al Rev.mo parroco don Adriano per <strong>la</strong><br />
benedizione del campo e al Corpo Bandistico<br />
di Guidizzolo che tante soddisfazioni ha dato a<br />
nostro padre e che continua a dare al<strong>la</strong> nostra<br />
comunità.<br />
Cosa dobbiamo dire ai tamburellisti militanti<br />
nel<strong>la</strong> nostra vecchia squadra e ai dirigenti e<br />
volontari guidizzolesi e non che con gioia abbiamo<br />
rivisto all’inaugurazione.<br />
Non basta un solo grazie, a loro va l’affetto più<br />
profondo del nostro cuore.<br />
Eliana ed Andrea Bonazzi<br />
Lettera a mio padre<br />
Mio padre, un uomo incredibilmente bello, forte,<br />
carismatico ed energico, era sempre in movimento.<br />
Io e mio fratello lo onoravamo e stimavano moltissimo.<br />
Adesso capisco il perché.<br />
Nel<strong>la</strong> sua vita non vi erano incoerenze. Era un<br />
uomo degno d’onore, di alti principi. Il <strong>la</strong>voro<br />
che si era scelto era <strong>la</strong> sua passione, votandosi<br />
anima e corpo al<strong>la</strong> riuscita di questo impegno<br />
così gravoso, dedicando <strong>la</strong> sua vita a far vivere<br />
meglio gli altri.<br />
Oggi capisco quanto fosse coscienzioso, perché<br />
questo accadeva negli anni cinquanta, in<br />
pieno “boom” economico dove ci voleva molto<br />
coraggio.<br />
Era partico<strong>la</strong>rmente comprensivo, paziente,<br />
gentile e sapeva ascoltare.<br />
Era un buon narratore, par<strong>la</strong>va delle sue esperienze<br />
in guerra, dei perché del<strong>la</strong> guerra e delle<br />
sue conseguenze.<br />
Par<strong>la</strong>va di cosa avesse imparato dai suoi viaggi<br />
e del motivo per cui vedere il mondo fosse importante<br />
e par<strong>la</strong>va del<strong>la</strong> differenza tra erudizione<br />
e saggezza.<br />
Par<strong>la</strong>va di regole e di valori. Ripeteva: ascolta<br />
sempre i tuoi istinti e sappi che tutte le risposte<br />
di cui avrai bisogno sono dentro di te.<br />
Il messaggio di papà ha avuto senso per me<br />
perché non ho mai visto un conflitto nel modo<br />
in cui lui ha vissuto <strong>la</strong> sua vita. Si è sposato ed<br />
ha amato <strong>la</strong> stessa donna per tutta <strong>la</strong> vita ed ha<br />
amato tantissimo <strong>la</strong> sua famiglia.<br />
Dicono che i buoni genitori danno ai figli radici<br />
e ali. Radici per sapere dove è casa loro, ali per<br />
vo<strong>la</strong>r via e mettere in pratica ciò che è stato<br />
loro insegnato. Ebbene le radici che mi hanno<br />
dato i miei genitori saranno per sempre delle<br />
fondamenta incrol<strong>la</strong>bili.<br />
Eliana<br />
9
Intervista al Presidente<br />
del Consiglio Comunale<br />
Dopo le interviste al Sindaco e agli Assessori, in questo numero sarà chiamato a rispondere<br />
alle nostre domande il Presidente del Consiglio Comunale, prof. Giovanni Zangobbi,<br />
sindaco dal 1995 al 1999 e, attualmente, anche Consigliere Provinciale.<br />
Presidente, come mai questa figura a Guidizzolo<br />
La carica di Presidente del Consiglio è obbligatoria<br />
in tutti i Comuni aventi una popo<strong>la</strong>zione<br />
superiore ai quindicimi<strong>la</strong> abitanti; è, invece, facoltativa<br />
in tutti gli altri, e tra questi<br />
Guidizzolo.<br />
Precedentemente <strong>la</strong> legge che ha<br />
introdotto l’elezione diretta del Sindaco,<br />
lo stesso presiedeva i Consigli<br />
Comunali ed era logico che fosse<br />
così, in quanto il primo cittadino<br />
era eletto dal Consiglio.<br />
Dal momento che ora tutti i sindaci<br />
sono tali per mandato diretto<br />
dei cittadini e che i consigli hanno<br />
perso molti dei poteri o competenze<br />
che avevano in precedenza, il<br />
legis<strong>la</strong>tore ha ritenuto che i poteri<br />
amministrativi del sindaco e del<strong>la</strong><br />
giunta dovessero o potessero essere<br />
disgiunti da quelli legis<strong>la</strong>tivi,<br />
di indirizzo e di controllo, tipici di<br />
un consiglio.<br />
Si è ritenuto, pertanto, opportuna,<br />
anche a Guidizzolo, l’istituzione<br />
del<strong>la</strong> figura del Presidente del Consiglio<br />
e questo nell’intento di valorizzare meglio il<br />
Consiglio e i Consiglieri.<br />
Guidizzolo è l’unico caso di comune con meno<br />
di quindicimi<strong>la</strong> abitanti che ha istituito <strong>la</strong> figura<br />
del Presidente<br />
Certamente no. Qui in provincia di Mantova me<br />
ne vengono in mente due a noi vicini: Goito, che<br />
per presidente ha l’ex sindaco Pietro Marcazzan<br />
e Rodigo, che ha meno abitanti di Guidizzolo, con<br />
l’ex sindaco Giancarlo Gauli.<br />
Qual è stato l’iter che ha portato al<strong>la</strong> sua elezione<br />
Si sono modificati, in Consiglio Comunale, sia<br />
lo Statuto che il Rego<strong>la</strong>mento del Consiglio. La<br />
mia elezione è avvenuta durante <strong>la</strong> seduta del<br />
29 settembre 2006. Nel<strong>la</strong> medesima seduta si è<br />
provveduto anche all’elezione del vicepresidente,<br />
nel<strong>la</strong> figura del consigliere Massimo Grassi. Il<br />
vice presidente sostituisce, nei casi di assenza o<br />
impedimento, il presidente.<br />
Dal prossimo mandato, il presidente e il suo vice<br />
verranno eletti nel<strong>la</strong> prima seduta di Consiglio,<br />
appena espletate le operazioni di convalida e<br />
surroga degli eletti.<br />
Cosa fa e quali sono le sue competenze<br />
Riguardo le competenze, opero secondo quanto<br />
è previsto dallo Statuto. Mi permetto di citare al<strong>la</strong><br />
lettera l’articolo 9, comma 2: “Il Presidente:<br />
a) ha <strong>la</strong> rappresentanza del Consiglio, di cui<br />
esprime le sensibilità e gli orientamenti sui temi<br />
generali di carattere politico, sociale, economico<br />
e culturale;<br />
b) può assumere idonee iniziative riguardo ai temi<br />
previsti nel punto a).<br />
c) predispone l’ordine del giorno delle riunioni<br />
del Consiglio, componendolo con gli argomenti e<br />
le urgenze comunicategli per iscritto o in forma<br />
verbale dal Sindaco, con gli oggetti che ritiene di<br />
inserire di propria iniziativa e con quelli richiesti<br />
dai Consiglieri secondo le norme previste dallo<br />
Statuto e dal Rego<strong>la</strong>mento;<br />
d) convoca e presiede le riunioni consiliari e <strong>la</strong><br />
Conferenza dei Capigruppo;<br />
e) attiva il <strong>la</strong>voro delle Commissioni Consiliari e<br />
ne riceve le conclusioni, operando perché l’azione<br />
amministrativa non abbia a risentire di ritardi<br />
o rallentamenti;<br />
f) fissa <strong>la</strong> data delle riunioni del Consiglio d’intesa<br />
con il Sindaco e sentita <strong>la</strong> Conferenza dei Capigruppo;<br />
10
g) apre, dirige, coordina e dichiara chiusa <strong>la</strong> discussione<br />
sui punti all’ordine del giorno e proc<strong>la</strong>ma<br />
<strong>la</strong> volontà consiliare;<br />
h) ha <strong>la</strong> facoltà, ravvisandone i motivi, di sospendere<br />
o rinviare le sedute del Consiglio, delimitare<br />
l’accesso del pubblico e di esigere che le discussioni<br />
si svolgano nel rispetto dei diritti e del<strong>la</strong> dignità<br />
di ciascun Consigliere;<br />
i) accerta che le proposte di deliberazione presentate<br />
al Consiglio siano munite dei pareri e del<strong>la</strong><br />
attestazione prevista dal<strong>la</strong> legge;<br />
j) assicura una adeguata e preventiva informazione<br />
ai gruppi consiliari e ai singoli consiglieri sulle<br />
questioni sottoposte al Consiglio;<br />
k) quando <strong>la</strong> convocazione del Consiglio avvenga<br />
per iniziativa del Presidente dell’Assemblea,<br />
questi ha l’obbligo di informare tempestivamente<br />
il Sindaco;<br />
l) esercita i poteri di polizia nelle adunanze consiliari.<br />
All’articolo 9, comma 6, del Rego<strong>la</strong>mento del Consiglio<br />
Comunale si afferma che: “Nell’esercizio<br />
delle sue funzioni il Presidente si ispira a criteri di<br />
imparzialità, intervenendo a difesa delle prerogative<br />
del Consiglio e dei singoli Consiglieri”.<br />
Che requisito bisogna possedere per poter diventare<br />
Presidente del Consiglio Comunale<br />
L’unico requisito richiesto è quello di far parte del<br />
Consiglio Comunale. L’elezione avviene mediante<br />
votazione segreta. Viene eletto al primo scrutinio<br />
chi ottiene almeno i 2/3 dei voti. Se nessun<br />
candidato dovesse ottenere i 2/3 dei voti, si deve<br />
procedere ad una successiva votazione e allora<br />
basta <strong>la</strong> maggioranza assoluta. Nel ma<strong>la</strong>ugurato<br />
caso che nessuno sia ancora eletto, si vota per<br />
una terza volta e allora è proc<strong>la</strong>mato eletto chi<br />
ottiene il maggior numero di voti.<br />
Io sono stato eletto al primo scrutinio.<br />
Insieme al<strong>la</strong> figura del Presidente ci sono state<br />
altre novità<br />
Sono stati istituiti <strong>la</strong> Conferenza dei Capigruppo e<br />
il Consiglio Comunale dei Ragazzi.<br />
La Conferenza dei Capigruppo è un organo consultivo<br />
del Presidente in partico<strong>la</strong>re per <strong>la</strong> definizione<br />
degli ordini del giorno consiliari e per tutte<br />
le questioni poste all’attenzione del<strong>la</strong> Conferenza.<br />
Da quando è stata istituita, <strong>la</strong> Conferenza si è<br />
riunita a tutt’oggi, giugno 2008, per 21 volte. Al<strong>la</strong><br />
Conferenza partecipano di norma il Sindaco e gli<br />
assessori, quando invitati. Possono partecipare<br />
anche tutti coloro <strong>la</strong> cui presenza è ritenuta<br />
necessaria per fornire notizie e chiarimenti utili.<br />
Oltre ai capigruppo, vengono invitati, e molti partecipano,<br />
tutti i consiglieri di maggioranza, che<br />
non hanno incarichi in giunta, e di minoranza. E’<br />
un importantissimo strumento di preparazione al<br />
Consiglio Comunale.<br />
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi, grazie al<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />
dei docenti, ha lo scopo di favorire <strong>la</strong><br />
partecipazione dei ragazzi al<strong>la</strong> vita collettiva e ha<br />
il compito di dibattere in via consultiva nelle seguenti<br />
materie: politica ambientale, sport, tempo<br />
libero, giochi, rapporti con l’associazionismo, cultura<br />
e spettacolo, pubblica istruzione, assistenza<br />
ai giovani e agli anziani. E’, insomma, un modo per<br />
avvicinare i ragazzi ai diversi problemi presenti in<br />
una comunità e osservati dal loro punto di vista,<br />
per cercare di trarre delle possibili soluzioni.<br />
L’attuale Consiglio dei Ragazzi è stato eletto nel<strong>la</strong><br />
primavera del 2007 e scadrà il prossimo 31 <strong>agosto</strong><br />
2008. Nell’autunno, in una data da concordare<br />
con <strong>la</strong> Dirigenza dell’Istituto Comprensivo, si<br />
svolgeranno le elezioni che lo rinnoveranno completamente.<br />
Partecipano all’iniziativa le c<strong>la</strong>ssi<br />
quarta e quinta del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> primaria e <strong>la</strong> prima,<br />
<strong>la</strong> seconda e <strong>la</strong> terza del<strong>la</strong> secondaria di primo<br />
grado.<br />
L’attuale Presidente, fino al 31 <strong>agosto</strong>, è lo studente<br />
Giammarco Ferrari.<br />
Come giudica il <strong>la</strong>voro compiuto<br />
Magari il <strong>la</strong>voro fin qui attuato appare poco visibile<br />
e indubbiamente quanto svolge un singolo<br />
assessore ha un carattere più operativo, tuttavia<br />
ritengo che quanto è stato fatto fino ad ora rivesta<br />
un carattere e una peculiarità estremamente<br />
importanti, perchè cerca di mantenere vivo e<br />
aperto il dialogo e il confronto tra l’Amministrazione<br />
comunale, nel senso di Sindaco e Giunta, e<br />
tutti i Consiglieri, di maggioranza e minoranza.<br />
Vale solo <strong>la</strong> pena di ricordare che il Consiglio<br />
Comunale rappresenta l’intera cittadinanza e <strong>la</strong><br />
totalità del corpo elettorale, pertanto sarà mio<br />
dovere continuare a rappresentarlo al meglio,<br />
aperto alle diverse istanze e sollecitazioni che<br />
chiunque mi vorrà fornire o suggerire.<br />
Andrea Dal Prato<br />
11
Un Parco... mille<br />
cascate<br />
di Francesca Lugoboni<br />
Il caldo non dà tregua e l’afa è insopportabile<br />
Eccovi un rimedio fortemente consigliato: pranzo<br />
al sacco, zaino in spalle e via! Diretti al Parco<br />
delle Cascate, un libro vivente fatto di storia e<br />
natura ammaliante, situato nel cuore dei Monti<br />
Lessini, in Valpolicel<strong>la</strong>, provincia di Verona.<br />
Precisamente ci troviamo in località Molina,<br />
comune di Fumane, facilmente raggiungibile in<br />
poco più di un’ora dal<strong>la</strong> nostra Guidizzolo.<br />
Molina è un piccolo borgo medioevale che<br />
deve il suo nome al<strong>la</strong> presenza, in passato, di<br />
numerosi mulini azionati dal<strong>la</strong> forza idrica di<br />
più sorgenti,<br />
quelle che<br />
danno poi<br />
luogo alle<br />
meravigliose<br />
cascate<br />
del Parco.<br />
Sono quì<br />
p r e s e n t i<br />
molte case<br />
perfettamente<br />
res<br />
t a u r a t e<br />
in cui è<br />
p o s s i b i l e<br />
osservare i<br />
caratteristici<br />
dettagli<br />
degli elementi architettonici delle costruzioni<br />
del<strong>la</strong> Lessinia, in partico<strong>la</strong>re i tetti interamente<br />
ricoperti da enormi <strong>la</strong>stre di calcare rosso.<br />
Oltre all’architettura e alle famose cascate, il<br />
paese offre numerosi altri spunti di grande interesse:<br />
il mulino, <strong>la</strong> malga ma soprattutto <strong>la</strong><br />
natura con i suoi paesaggi, le profonde incisioni<br />
del<strong>la</strong> valle ricoperta da rigogliosi boschi e<br />
punteggiata di vertiginose pareti rocciose.<br />
Ma torniamo ora al<strong>la</strong> nostra destinazione finale.<br />
Inaugurato nel luglio del 1973, il Parco delle<br />
Cascate di Molina si estende su una superficie<br />
di circa 150 ettari ed è considerato zona di riserva<br />
naturale. Comprende l’ultimo tratto del<strong>la</strong><br />
Valle di Molina e <strong>la</strong> zona di confluenza con <strong>la</strong><br />
Val Cesara e il Vaio delle Scalucce<br />
Immerse nel verde di una lussureggiante vegetazione,<br />
si trovano incredibili escavazioni superficiali<br />
di rocce operate dai numerosi corsi<br />
d’acqua del<strong>la</strong> zona che hanno così dato origine<br />
ad una miriade di cascate, cascatelle, <strong>la</strong>ghetti,<br />
grotte e rocce a picco.<br />
All’interno del Parco è dunque possibile ritrovare<br />
una sintesi di quello che è il paesaggio<br />
del<strong>la</strong> bassa montagna, dove innumerevoli sentieri<br />
ed itinerari, contraddistinti da colori diversi<br />
per indicarne il livello di difficoltà, offrono al<br />
visitatore ora <strong>la</strong> magnificenza di una ruggente<br />
cascata, ora <strong>la</strong> vasta distesa di prati punteggiati<br />
da fiori variopinti, incastonati tra un bosco<br />
ed un dirupo.<br />
Per chi, poi, avesse un po’ più di tempo a disposizione,<br />
è partico<strong>la</strong>rmente consigliata <strong>la</strong> visita<br />
all’annesso Museo botanico, all’interno del<br />
quale sono c<strong>la</strong>ssificate tutte quante le specie<br />
vegetali dell’intero Parco Naturale del<strong>la</strong> Lessinia.<br />
Ed ora qualche pratica informazione: il Parco,<br />
da aprile a settembre, è aperto tutti i giorni dalle<br />
9.00 alle 19.30. Nei mesi di ottobre e marzo è<br />
aperto dalle 9.30 alle 16.00. Mentre da novembre<br />
a febbraio rimane chiuso.<br />
Insomma, <strong>la</strong> gita proposta non ha davvero nul<strong>la</strong><br />
di impegnativo, al contrario offre tutti i vantaggi<br />
di una giornata trascorsa lontano dal caldo soffocante,<br />
dai rumori e dallo stress quotidiano.<br />
Vi ritroverete immersi nel<strong>la</strong> paradisiaca frescura<br />
di un luogo senza tempo dal fascino indicibile,<br />
cocco<strong>la</strong>ti ed accompagnati dagli unici<br />
suoni qui consentiti da madre natura: il dolce<br />
cinguettio degli uccelli ed il piacevole scorrere<br />
delle acque.<br />
12
Alcune delle<br />
splendide cascate<br />
che possiamo<br />
ammirare nel Parco<br />
13
Appunti d’estate<br />
di Martina Grandelli<br />
Oggi vi voglio par<strong>la</strong>re di un’esperienza che ha<br />
coinvolto me come tutto il paese: il grest “Apriti<br />
Sesamo”, organizzato dal<strong>la</strong> parrocchia di Guidizzolo<br />
quest’anno e svolto nel<strong>la</strong> 2ª e 3ª settimana<br />
di giugno. Noi ragazzi dai 15 ai 18 anni,<br />
dopo un breve corso di formazione per diventare<br />
“ bravi animatori”, il 9 giugno siamo pronti ad<br />
accogliere le ondate di bambini e ragazzi che<br />
hanno deciso di vivere quest’avventura. Ondate<br />
nel vero senso del<strong>la</strong> paro<strong>la</strong>: gli iscritti, superiori<br />
alle nostre aspettative, sono ben 150: un numero<br />
totalmente inaspettato! E così, sotto l’utile e<br />
costante guida dell’educatrice Anna Gandini e<br />
del nostro Don Giampaolo Ferri, cominciamo a<br />
re<strong>la</strong>zionare con i piccoli e con i più grandicelli<br />
(infatti il grest era organizzato sia per i bambini<br />
delle elementari che per i ragazzi delle medie).<br />
Le due settimane trascorrono velocemente tra<br />
giochi di squadra, <strong>la</strong>voretti, una gita e un pranzo<br />
tutti insieme, prove per lo spettacolo finale,<br />
una maratona, merende, e momenti di preghiera,<br />
nei quali abbiamo cercato, sempre grazie a<br />
Don Giampaolo, di insegnare qualcosa ai ragazzi<br />
che andasse ben oltre i messaggi del<strong>la</strong><br />
televisione e del mondo dello spettacolo.<br />
Credo che per noi animatori stare con i bambini<br />
e sentirsi lì per loro sia stata un’esperienza fantastica,<br />
con <strong>la</strong> quale abbiamo saputo davvero<br />
cosa significhi <strong>la</strong>vorare come una squadra (tra<br />
noi animatori) e soprattutto prendersi cura di<br />
un’altra persona, specialmente dei più piccoli.<br />
Ho voluto quindi chiedere ad alcuni ragazzi di<br />
scrivere qualcosa su questo grest che ha coinvolto<br />
ben 40 animatori… Come a dire che tra i<br />
tanti giovani accusati di delitti e altre oscenità,<br />
ci sono anche quelli “bravi”, che credono in<br />
qualcosa e han voluto mettersi in gioco con sé<br />
stessi e davanti agli altri.<br />
“Penso che queste due settimane siano state<br />
un’occasione per i bambini più piccoli di giocare<br />
e divertirsi, e per quelli un po’ più grandi<br />
di fare nuove amicizie e passare del tempo<br />
in compagnia, e credo sia stata un’occasione<br />
anche per noi animatori: all’inizio non tutti ci<br />
conoscevamo, ma superando gli ostacoli siamo<br />
diventati una squadra che “<strong>la</strong>vora” unita.<br />
Certo, è da dire che non son stati giorni facili:<br />
tenere a bada 150 bambini non è semplice, per<br />
non par<strong>la</strong>re dei pomeriggi che noi passavamo<br />
a preparare le attività per il giorno successivo.<br />
I ragazzi li ho visti felici, divertiti e molto uniti a<br />
noi animatori che volentieri gli dedicavamo ore<br />
del nostro tempo libero.<br />
Infine volevo aggiungere che tra tutti ho visto<br />
alcuni animatori, sì alle prime armi, ma pazienti<br />
e con un gran senso di responsabilità verso i<br />
bambini.”<br />
Luca<br />
“Ogni giornata ci sembrava un gran successo!<br />
In partico<strong>la</strong>re, quel<strong>la</strong> che più di tutte inerenti al<br />
tema del grest, che era <strong>la</strong> città, è stata <strong>la</strong> maratona<br />
per le vie del paese.<br />
Fu così che circa 150 podisti sfi<strong>la</strong>rono per Guidizzolo,<br />
suddivisi in fasce d’età, ricevendo, man<br />
mano che seguivano il percorso, timbri recanti<br />
parole-chiave per vivere in serenità e con coscienza<br />
all’interno di un paese, con rispetto,<br />
accoglienza e amicizia.<br />
Per terminare <strong>la</strong> faticosa mattinata, una volta<br />
accomodati davanti al<strong>la</strong> chiesa, abbiamo<br />
ascoltato un breve discorso sul<strong>la</strong> sicurezza<br />
all’interno del<strong>la</strong> città tenuto dal Maresciallo<br />
14
Fierro e concluso dalle simpatiche e interessanti<br />
domande dei bambini. Questa è stata per<br />
me una delle giornate più belle, dove ho visto<br />
davvero i piccoli affascinati dall’essere veri e<br />
propri cittadini, indispensabili al buon funzionamento<br />
del<strong>la</strong> città.”<br />
Valeria<br />
“Ho cercato sempre, come tutti noi del resto, di<br />
dare il buon esempio ai bambini in ogni gesto:<br />
noi, così grandi e alti dovevamo rappresentare<br />
dei miti per loro, cosìcchè ci seguivano qualsiasi<br />
cosa facessimo e ci ascoltavano sempre<br />
attentamente. Ci sono stati dei momenti di questo<br />
grest davvero indimenticabili… Gli strafalcioni<br />
dei bambini, i cappellini che vo<strong>la</strong>vano in<br />
aria terminato l’alzabandiera, i volti sorridenti,<br />
gli scherzi tra noi animatori… E che soddisfazione<br />
accorgersi, a fine giornata, di non avere<br />
più voce, consci di aver fatto qualcosa di buono.<br />
Ancora adesso ci capita di incontrare dei<br />
nostri animati per <strong>la</strong> strada e vedere <strong>la</strong> loro manina<br />
che ci saluta. Ecco, solo questo basta a<br />
farci tornare il sorriso!”<br />
Danny<br />
E per concludere, alcune foto, perché a volte<br />
non bastano le parole a raccontare momenti<br />
come quelli che abbiamo vissuto.<br />
Con <strong>la</strong> speranza che i bambini abbiano vissuto<br />
bene questa esperienza e che ne portino un ricordo<br />
nel cuore.<br />
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15
Noi e <strong>la</strong> legge<br />
A cura di Laura Leorati, avvocato<br />
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />
Pacchetti vacanze “all inclusive”<br />
responsabilità del Tour operator<br />
16<br />
Le vacanze hanno assunto un’importanza sempre<br />
maggiore per <strong>la</strong> funzione tipica di ristoro<br />
e di svago volta a consentire di recuperare le<br />
energie fisiche e mentali per affrontare i ritmi<br />
alienanti del sistema di vita attuale. Paralle<strong>la</strong>mente<br />
è aumentata <strong>la</strong> sensibilità degli operatori<br />
del diritto verso i disagi dei turisti. Recentemente,<br />
infatti, i giudici si sono pronunciati nel<strong>la</strong><br />
direzione di garantire una più concreta tute<strong>la</strong><br />
dei consumatori riguardo ai circuiti “tutto compreso”,<br />
risultanti dal<strong>la</strong> combinazione di più<br />
servizi unitariamente funzionali ad assicurare<br />
<strong>la</strong> “finalità turistica” intesa come “lo scopo di<br />
piacere”. Proprio il collegamento sussistente<br />
tra queste varie prestazioni quali il viaggio,<br />
l’alloggio, il vitto, l’animazione etc. fa sì che<br />
l’organizzatore sia responsabile del risultato<br />
finale e, quindi, del<strong>la</strong> piena soddisfazione del<br />
turista. Il Tour Operator, che fornisce tale “pacchetto<br />
vacanza”, ha più volte negato <strong>la</strong> propria<br />
responsabilità in termini di rimborso parziale<br />
del prezzo pagato, imputando <strong>la</strong> colpa dell’inadempimento<br />
al singolo datore di servizio (<strong>la</strong><br />
struttura alberghiera piuttosto che il vettore<br />
aereo o l’agenzia di viaggi). La Cassazione ha<br />
stabilito il diritto in capo al turista di rivolgere<br />
direttamente <strong>la</strong> propria richiesta di rimborso<br />
e di risarcimento dell’eventuale maggior danno<br />
subito al Tour Operator, il quale potrà a sua<br />
volta rivalersi sul soggetto di cui sostenga <strong>la</strong><br />
responsabilità in via esclusiva dell’inesatto<br />
adempimento contrattuale. In altri termini, a<br />
seguito di una vacanza rovinata, ognuno di noi<br />
potrà agire direttamente nei confronti del Tour<br />
Operator il quale sarà tenuto a rispondere e<br />
non potrà dirsi estraneo alle nostre richieste di<br />
rimborso nonché di eventuale risarcimento del<br />
danno patito.<br />
Alcuni consigli pratici per tute<strong>la</strong>re al meglio le<br />
proprie ragioni:<br />
1- Sul luogo di villeggiatura e senza ritardo,<br />
contestare all’organizzatore o a un suo rappresentante<br />
locale ogni difformità del servizio<br />
rispetto al<strong>la</strong> situazione prospettata contrattualmente,<br />
al fine di mettere il Tour Operator nelle<br />
condizioni di porvi tempestivamente rimedio<br />
adottando idonee soluzioni alternative.<br />
2- Al rientro dal<strong>la</strong> vacanza ed entro un ragionevole<br />
termine, quantificabile in una decina di<br />
giorni, inviare una raccomandata a.r. al<strong>la</strong> sede<br />
legale del Tour Operator e a quel<strong>la</strong> dell’agenzia<br />
di viaggi, <strong>la</strong>mentando un inadempimento<br />
contrattuale in capo agli stessi e chiedendo il<br />
rimborso integrale o parziale del prezzo pagato<br />
nonché delle spese sostenute, con riserva di<br />
quantificare successivamente il maggior danno<br />
subito. Le rimostranze verbali non precludono<br />
<strong>la</strong> successiva possibilità di agire in giudizio,<br />
ma <strong>la</strong>sciano a carico dell’interessato l’onere di<br />
provare, mediante dichiarazioni testimoniali, <strong>la</strong><br />
tempestiva contestazione al soggetto legittimato<br />
a risponderne.<br />
3- Documentare in ogni modo possibile (fotografie,<br />
filmati, certificati medici, ricevute di pagamenti,<br />
dichiarazioni testimoniali, denunce) i<br />
fatti posti a fondamento delle domande di rimborso<br />
e di risarcimento del danno subito.<br />
4- A seguito di lettera di rec<strong>la</strong>mo e di messa in<br />
mora, l’utente può rivolgersi all’Autorità competente<br />
che varia in base ai casi o al valore del<strong>la</strong><br />
causa: Giudice di Pace fino a E. 2.582,28 (o<br />
senza limiti in sede di conciliazione) e Tribunale<br />
Civile per gli importi superiori.<br />
E’ interessante notare come anche nei casi in<br />
cui l’impossibilità a fornire servizi sia derivata<br />
da caso fortuito, forza maggiore o fatto imprevedibile<br />
o inevitabile ascrivibile ad un terzo,<br />
(pensiamo ad esempio ad un uragano oppure<br />
all’impraticabilità del mare a causa di uno scarico<br />
abusivo compiuto da una petroliera), il Tour<br />
Operator dovrà dimostrare di aver fatto tutto<br />
quanto in suo potere per evitare il disagio in<br />
capo al turista. Quindi, tornando agli esempi di<br />
cui sopra, nel primo caso dovrà provare di non<br />
aver disatteso le annunciate cattive condizioni<br />
metereologiche e, nel<strong>la</strong> seconda ipotesi, dovrà<br />
dimostrare di aver concretamente predisposto<br />
validi servizi alternativi a quello di balneazione<br />
nel<strong>la</strong> zona inquinata. In buona sostanza il Tour<br />
Operator non può, appel<strong>la</strong>ndosi all’estraneità<br />
degli eventi dannosi, ritenersi esonerato da<br />
responsabilità nei confronti del turista il quale<br />
deve, comunque, poter contare sull’effettiva<br />
utilizzabilità dei servizi offerti a prescindere dal<br />
soggetto cui sia ascrivibile il fatto dannoso.
Noi e il fisco<br />
A cura di Giulia Avanzi, ragioniere commercialista<br />
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />
Assegni, libretti, deposito<br />
e detassazione straordinari<br />
La manovra recentemente varata dal governo ha introdotto alcune rilevanti novità, tra cui <strong>la</strong><br />
modifica alle norme in tema di emissione di assegni e di libretti di deposito bancari o postali al<br />
portatore (a cui era dedicato il precedente articolo) e <strong>la</strong> detassazione degli straordinari.<br />
Per quanto riguarda l’emissione degli assegni<br />
bancari e postali , fatto salvo ciò che era entrato<br />
in vigore il primo maggio scorso, dal 25.06.2008<br />
<strong>la</strong> c<strong>la</strong>uso<strong>la</strong> di NON TRASFERIBILE trova applicazione<br />
solo per i titoli emessi per un importo<br />
pari o superiore ai 12.500,00 euro (in precedenza<br />
5.000,00 euro).<br />
Pertanto sono trasferibili gli assegni emessi per<br />
un importo inferiore ai 12.500,00 euro e non è più<br />
necessario, per ogni girata, indicare il codice fiscale<br />
del girante; resta valido invece l’obbligo di<br />
pagare l’imposta di bollo di euro 1,50.<br />
Anche i limiti previsti per i libretti bancari e postali<br />
sono stati nuovamente innalzati, pertanto è<br />
nuovamente possibile un saldo fino ai 12.500,00<br />
euro. Va ricordato, infine, che è stato modificato<br />
anche l’importo massimo consentito per i<br />
trasferimenti in contanti; sempre con decorrenza<br />
25.06.2008 detto limite è stato nuovamente<br />
innalzato. E’ pertanto vietato il trasferimento di<br />
denaro per importi pari o superiori ai 12.500,00<br />
euro (in precedenza il limite era pari o superiore<br />
ai 5.000,00 euro).<br />
In tema di straordinari, il provvedimento varato<br />
stabilisce, in via sperimentale, che nel secondo<br />
semestre 2008 (01/07/2008-31/12/2008), salvo<br />
rinuncia espressa del dipendente, lo straordinario,<br />
i premi di produttività ed il <strong>la</strong>voro supplementari<br />
saranno tassati con un’aliquota “secca”<br />
del 10% entro un limite di importo complessivo<br />
di 3.000,00 euro.<br />
Tale aliquota comprende anche le addizionali<br />
Irpef comunali e regionali.<br />
Tale norma può essere applicata solo a tito<strong>la</strong>ri di<br />
reddito di <strong>la</strong>voro dipendente, operanti nel settore<br />
privato (non dipendenti pubblici, quindi) che<br />
nel 2007 hanno conseguito redditi non superiori<br />
a 30.000,00 euro.<br />
Si ricorda che <strong>la</strong> normale tassazione prevede<br />
l’applicazione di aliquote Ipref progressive da un<br />
minimo di 23% ad un massimo di 43% (per redditi<br />
superiori ai 75.000,00 euro) più una serie di detrazioni<br />
tra cui quel<strong>la</strong> per i familiari a carico.<br />
Pertanto, i contribuenti interessati dovranno<br />
fare una valutazione in base al<strong>la</strong> propria situazione<br />
personale e qualora decidessero di voler<br />
continuare ad essere assoggettati al<strong>la</strong> tassazione<br />
ordinaria, invece che al<strong>la</strong> tassazione “secca”<br />
dovranno scrivere un’espressa rinuncia scritta.<br />
In caso di mancata rinuncia il datore di <strong>la</strong>voro<br />
applicherà l’imposta sostitutiva del 10%.<br />
E’ stato chiarito che l’importo massimo dei<br />
3.000,00 euro sopraindicati, non saranno rilevanti<br />
ai fini ISEE del contribuente e del suo nucleo<br />
familiare e non si cumu<strong>la</strong>no con il reddito<br />
complessivo e quindi non vanno presi in considerazione<br />
ai fini del calcolo delle detrazioni<br />
fiscali “ordinarie”. Verranno considerati invece<br />
per l’accesso alle prestazioni previdenziali ed<br />
assistenziali quali ad esempio gli assegni familiari.<br />
Per poter chiarire ulteriormente alcuni<br />
aspetti di tale provvedimento, si segna<strong>la</strong> che al<br />
momento del<strong>la</strong> stesura del presente articolo è<br />
già stata annunciata <strong>la</strong> pubblicazione di un’apposita<br />
circo<strong>la</strong>re che conterrà informazioni più<br />
dettagliate.<br />
17
Lattughe farcite<br />
a cura di Donatel<strong>la</strong> Lusenti<br />
Vini consigliati<br />
Chiaretto del Garda<br />
Montelpuciano d’Abruzzo<br />
Ricetta per 4 persone<br />
Ingredienti<br />
4 cespi di <strong>la</strong>ttuga<br />
100 g di polpa di vitello<br />
100 g di cervel<strong>la</strong><br />
30 g di burro<br />
20 g di parmigiano grattugiato<br />
1 cipol<strong>la</strong> tritata<br />
2,5 dl di brodo<br />
200 g di polpa di pomodoro<br />
il succo di 1 limone<br />
1 carota tritata<br />
1 uovo<br />
1 costa di sedano tritata<br />
50 g di pancetta tritata<br />
sale e pepe<br />
Preparazione<br />
Mondate e <strong>la</strong>vate i cespi di <strong>la</strong>ttuga, poi lessateli in<br />
acqua acidu<strong>la</strong>ta con il succo di limone per circa 5<br />
minuti; sgoccio<strong>la</strong>teli e <strong>la</strong>sciateli intiepidire.<br />
Togliete <strong>la</strong> pellicina al<strong>la</strong> cervel<strong>la</strong> e tagliate<strong>la</strong> a fettine<br />
sottili; tagliate a fettine anche <strong>la</strong> carne. Roso<strong>la</strong>te<br />
cervel<strong>la</strong> e carne in un tegame con 20 g di burro,<br />
sa<strong>la</strong>te e pepate; tritatele e, in una terrina, unitevi il<br />
formaggio, l’uovo, sale e pepe.<br />
Tagliate a metà, nel senso del<strong>la</strong> lunghezza, i cespi di<br />
<strong>la</strong>ttuga e deponete su ogni cespo una cucchiaiata<br />
del composto; riavvicinate le foglie e legate le mezze<br />
<strong>la</strong>ttughe con dello spago.<br />
Fate appassire cipol<strong>la</strong>, carota, sedano e pancetta<br />
nel burro rimasto. Unite <strong>la</strong> polpa di pomodoro e il<br />
brodo caldo e fate bollire per 5 minuti. Nel tegame<br />
in cui avete cotto le carni disponete i cespi, con <strong>la</strong><br />
parte tagliata verso l’alto, versatevi sopra <strong>la</strong> salsa,<br />
coprite e cuocete a fuoco medio per circa 30 minuti.<br />
Levate lo spago e servite le <strong>la</strong>ttughe ripiene, irrorandole<br />
con il sugo di cottura.<br />
18
Lo sblocco dei fondi:<br />
degna conclusione di un<br />
intenso <strong>la</strong>voro sul territorio<br />
E’ passato un anno dal nove luglio del 2007, il<br />
fatidico giorno del tornado a Guidizzolo. Una<br />
comunità incredu<strong>la</strong> si è trovata nel giro di pochi<br />
minuti a contare i danni alle cose (un vero<br />
miracolo i pochissimi danni alle persone), ingenti<br />
per ogni famiglia colpita, ingentissimi per<br />
alcuni.<br />
In pochi minuti solidarietà ed operosità hanno<br />
riattivato una società scossa e spaventata e da<br />
subito è partita <strong>la</strong> ricostruzione. Non si è voluto<br />
perdere un solo secondo nel<strong>la</strong> disperazione<br />
sterile e compassionevole, tanto che all’arrivo<br />
del vice Direttore Nazionale del<strong>la</strong> Protezione Civile,<br />
non a pochi suoi col<strong>la</strong>boratori è scappata<br />
<strong>la</strong> frase: ”ma qui sono già partiti a ricostruire”,<br />
con un tono certo ammirato quanto incredulo.<br />
Il significato è chiaro e credo con poca enfasi<br />
non vada sottaciuto il fatto che da noi stare con<br />
le mani in mano non è un passatempo diffuso.<br />
Le autorità e gli enti, tutti, dai Carabinieri (il nostro<br />
Luogotente Fierro ha ricevuto un encomio<br />
dall’Arma), dai Vigili del Fuoco, dal<strong>la</strong> Protezione<br />
Civile, dal<strong>la</strong> Polizia locale, dai consiglieri regionali<br />
(il Consiglio regionale ha approvato un mio<br />
ordine del giorno all’unanimità) e provinciali,<br />
dai par<strong>la</strong>mentari, dal Governo sono state protagonisti<br />
di un <strong>la</strong>voro all’unisono con i cittadini<br />
per ridurre al minimo i disagi, per ripartire subito<br />
nel<strong>la</strong> vita di tutti i giorni, nel cercare i giusti<br />
aiuti dalle istituzioni preposte. Credo che tutti<br />
vadano espressi ancora una volta i ringraziamenti<br />
più sentiti e più sinceri.<br />
Subito dichiarato lo stato di ca<strong>la</strong>mità nazionale,<br />
si sono reperiti i fondi.<br />
L’11 luglio scorso, nel<strong>la</strong> seduta del Consiglio<br />
dei Ministri il Governo ha approvato il riparto<br />
proposto dal<strong>la</strong> regione Lombardia attraverso<br />
il commissario delegato, l’Assessore Ponzoni.<br />
Nel giro di pochi giorni i nostri cittadini potranno<br />
avere una quota importante di contributo ai<br />
danni ricevuti. E’ un<br />
capitolo, quindi, che<br />
si chiude e che credo<br />
tutti noi vogliamo<br />
chiudere al più presto.<br />
Rimane certo <strong>la</strong> considerazione<br />
di avere<br />
appreso ancora una<br />
volta se mai ve ne<br />
fosse stato bisogno<br />
che Guidizzolo non<br />
sarà certo una grossa<br />
metropoli, non offrirà<br />
scorci paesaggistici<br />
di indimenticabile<br />
bellezza, ma è una<br />
comunità vera, solidale<br />
e solidaristica<br />
a cui probabilmente<br />
non piace mostrarsi<br />
inutilmente, ma che<br />
nel momento del bisogno<br />
ritrova forze e<br />
sentimento diffuso.<br />
Mi piace essere preso<br />
in giro dai tanti<br />
amici che ho conosciuto<br />
in questa<br />
esperienza mi<strong>la</strong>nese,<br />
quando dico che<br />
Guidizzolo è l’ombelico<br />
del mondo!<br />
Carlo Maccari<br />
19
Psicologia<br />
a cura del<strong>la</strong> Dott.ssa Giulia Stuani<br />
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />
L’assertività<br />
20<br />
Nel<strong>la</strong> pratica clinica molto spesso capita che<br />
un paziente chieda al proprio terapeuta di diventare<br />
una persona in grado di esprimere le<br />
proprie idee in tutti i contesti. Questa richiesta<br />
può sembrare strana, perché suona quasi<br />
banale, ma lo è molto meno di quanto si possa<br />
credere.<br />
Le persone sono spesso vinco<strong>la</strong>te da regole<br />
di comportamento, da ruoli sociali, da idee<br />
preconfezionate dal<strong>la</strong> società in cui vivono e<br />
quindi, accettando tutto questo, molto spesso<br />
hanno difficoltà ad esprimere le proprie opinioni<br />
e pensate quanto possa diventare difficile da<br />
gestire una simile cosa, perché ha ricadute su<br />
tutta <strong>la</strong> nostra vita: non si trova il coraggio di<br />
dire ad un collega che sta sbagliando, non si riesce<br />
a proporre una nuova idea per il timore di<br />
essere comunque sempre nell’errore…e tutto<br />
questo porta con facilità a stare zitti e, quindi,<br />
al<strong>la</strong> facile prevaricazione su di noi da parte degli<br />
altri.<br />
Questo mese <strong>la</strong> nostra riflessione va, pertanto,<br />
sull’assertività. L’assertività è un modo di porsi,<br />
è un approccio che ci mette in condizione di<br />
gestire in modo positivo e costruttivo i rapporti<br />
con gli altri. Per essere assertivi, termine piuttosto<br />
tecnico utilizzato dagli addetti ai <strong>la</strong>vori,<br />
significa essere in grado di esprimere i propri<br />
sentimenti, di scegliere come comportarsi in un<br />
dato contesto, di difendere i propri diritti quando<br />
necessario, di aumentare (o far rispettare)<br />
<strong>la</strong> propria autostima, di esprimere serenamente<br />
un’opinione di disaccordo quando si ritiene opportuno;<br />
in definitiva, essere assertivi significa<br />
concedersi <strong>la</strong> possibilità di esprimere se stessi<br />
e di farsi rispettare, portando avanti le proprie<br />
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opinioni, seppur rispettando l’altro, senza avviare<br />
conflitti di alcun genere.<br />
Se, a parole, essere assertivi può sembrare<br />
un gioco da nul<strong>la</strong>, in realtà questo si verifica<br />
piuttosto raramente: le persone che hanno un<br />
comportamento assertivo, tendenzialmente,<br />
sono più esposte al rischio del giudizio altrui,<br />
vanno incontro con più facilità al confronto<br />
diretto con opinioni diverse dalle proprie, hanno<br />
maggiori possibilità di essere minacciati, a<br />
livello psicologico, nel<strong>la</strong> loro stabilità interiore.<br />
Se questi sono i pericoli a cui incorrono le<br />
persone assertive, dato che nessuno a questo<br />
mondo correrebbe rischi inutili, tali persone<br />
sono solitamente dotate di certe caratteristiche<br />
personali: spesso hanno una buona opinione<br />
di sé, sono sicuri di sé stessi, hanno forti<br />
valori per cui lottare, non credono che sia solo<br />
il ruolo sociale a determinare <strong>la</strong> validità di una<br />
persona, credono nel diritto di dover essere<br />
rispettati sempre e comunque e, soprattutto,<br />
credono che le decisioni personali ed intime<br />
del<strong>la</strong> propria vita spetti solo ed unicamente a<br />
loro stessi, cioè che nessuno possa obbligarli a<br />
fare, dire o pensare ciò che non condividono.<br />
A questo punto sembra un po’ più chiaro perché<br />
questo comportamento non sia poi così<br />
semplice da ottenere: prima di essere assertivi<br />
bisogna credere profondamente nelle proprie<br />
possibilità e nel<strong>la</strong> propria autodeterminazione,<br />
rispettando sì gli altri e <strong>la</strong> loro libertà, ma non<br />
temendone il giudizio e tantomeno le eventuali<br />
conseguenze di esso.<br />
P<br />
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A tutta penna<br />
Lettere al direttore<br />
Pubblichiamo <strong>la</strong> testimonianza, di una guidizzolese<br />
extra muros, che ci porta un esempio di operosità e<br />
impegno sociale di un gruppo di ragazzzi.<br />
Un esempio da imitare<br />
Tutti i giorni <strong>la</strong> cronaca ci par<strong>la</strong> di ragazzi d’oggi che<br />
picchiano, violentano, spacciano droga, arrivano ad<br />
ammazzarsi per un nul<strong>la</strong>; uno sguardo, una paro<strong>la</strong>,<br />
una sigaretta...<br />
E <strong>la</strong> colpa di chi è Del<strong>la</strong> società, del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> oppure<br />
del<strong>la</strong> famiglia<br />
Eccoli in foto i ragazzi di oggi: Martina, Cristina,<br />
Sara, Serena, Francesca, Gianmarco, Matteo, Alberto,<br />
Michele, Omar e il coordinatore Fedo, come<br />
me emigrato a Volta per amore, ma sempre orgogliosamente<br />
guidizzolesi.<br />
E loro, i miei amici, “spacciano”!<br />
Con l’aiuto prezioso degli ospiti del<strong>la</strong> “Casa di Riposo”<br />
Franco Nico<strong>la</strong>i “spacciano” per i bambini!<br />
Raccolgono culle, lettini, passeggini, abiti, scarpe,<br />
giocattoli e oggetti per <strong>la</strong> prima infanzia, poi, con<br />
amore, li “rimettono a nuovo”, catalogano tutto, per<br />
“spacciarli” gratuitamente a chi vuole utilizzare il<br />
“frutto” del loro impegno.<br />
Li avevo persi di vista, ma da bambini ero <strong>la</strong> loro<br />
amica un po’ “cresciutel<strong>la</strong>”. Ognuno aveva i problemi<br />
tipici dell’adolescenza: chi non accettava di mettersi<br />
gli occhiali, chi perdeva perennemente l’apparecchio<br />
dei denti (pur di non tenerlo in bocca), chi<br />
era timido e riservato, chi più esuberante biricchino.<br />
Diversi genitori avevano avuto un consiglio dall’insegnante:<br />
andare da uno psicologo infantile. I bimbi<br />
sembravano “non nel<strong>la</strong> norma”. Purtroppo c’era e<br />
c’è ancora, qualche insegnante (pochi per fortuna!)<br />
convinto che i bambini devono essere “normali”.<br />
Mahh !!!<br />
Ho ritrovato “i miei bambini” sono diventati giovani<br />
uomini e donne: qualcuno all’università, qualcuno al<br />
liceo o in scuole professionali e sono tutti meravigliosi.<br />
Altro che non “normali”, altro che psicologo! Quante<br />
discussioni con le loro mamme... io sbottavo ”vai<br />
tu dallo psicologo insieme all’insegnante” e loro... tu<br />
non hai figli non puoi capire il dolore nel sentirsi dire<br />
che tuo figlio non è come gli altri, non è normale…<br />
E loro, i bambini, mi raccontavano le loro storie, i<br />
loro problemi, e non mi sembravano poi così diversi...<br />
Visto! Il tempo mi ha dato ragione.<br />
Lo psicologo è una figura professionale preziosa<br />
e insostituibile, a volte indispensabile ma da usare<br />
con prudenza. Ho conosciuto personalmente grandi<br />
psicologi ma anche qualche “scalcagnone” che<br />
pensa di avere <strong>la</strong> verità assoluta in tasca!<br />
Penso che i problemi vanno accettati, studiati e, se<br />
possibile, risolti, non delegando sempre ad altri le<br />
nostre responsabilità. La vita è fatta anche di rinunce<br />
e da bambini si impara, con l’aiuto del<strong>la</strong> famiglia,<br />
del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, del<strong>la</strong> società... a volte anche dello psicologo.<br />
Sbagliato Non so! Discutibile, sicuramente.<br />
Ma è il mio modo di pensare (Francesca, pardon<br />
dottoressa, ricordati, mi hai promesso che quando<br />
ti specializzerai in psichiatria cercherai una “curetta<br />
speciale” per far diventare normale anche me...).<br />
Un abbraccio ragazzi e grazie per quello che generosamente<br />
fate rubando tempo al divertimento e<br />
rinunciando al bar o ad un partita di pallone. Siete<br />
stupendi e come voi ce ne sono tanti impegnati in<br />
mille modi nel sociale, ma si sa, fa più rumore un<br />
albero che cade di una foresta che germoglia e cresce<br />
...<br />
E io ho ritrovato i “miei bambini” arrabbiati e geniali<br />
di allora, quando col campanellino, diventavo santa<br />
Lucia e <strong>la</strong>sciavo le mie letterine e le caramelle: voi<br />
eravate felici ma io di più.<br />
Sandra Tosi<br />
PS<br />
Mamme e nonne quando i vostri bimbi crescono<br />
non buttate giochi, carrozzine, culle o abbigliamento,<br />
rega<strong>la</strong>teli ai miei “spacciatori”.<br />
Telefonate al numero 0376 83071 li verranno a prendere.<br />
Loro, sanno rendere prezioso il nostro superfluo!<br />
21
cronaca<br />
Premiati a Brescia<br />
Per il quarto anno consecutivo allievi del<strong>la</strong><br />
prof. AnnaMaria Giallonardo, del Comprensivo<br />
di Guidizzolo, sono stati premiati al Concorso<br />
internazionale di poesia ‘Arnaldo da Brescia’,<br />
giunto quest’anno al<strong>la</strong> 13^ edizione. 1854 i componimenti<br />
giunti da 158 scuole d’Italia e oltreconfine.<br />
Guidizzolo ha ottenuto il quarto posto<br />
nel<strong>la</strong> sezione dedicata ai <strong>la</strong>vori di gruppo con<br />
<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse 3^ B, <strong>la</strong> medesima che vinse lo scorso<br />
anno, allora in 2^. Si sono assicurati questo<br />
riconoscimento partico<strong>la</strong>re con un <strong>la</strong>voro in<br />
haiku, singo<strong>la</strong>re componimento poetico sempre<br />
composto da cinque, sette e ancora cinque<br />
sil<strong>la</strong>be. Una poesia dai toni puri, creata in<br />
Giappone nel secolo XVII, che elimina i fronzoli<br />
lessicali e le congiunzioni traendo <strong>la</strong> propria<br />
forza e le indiscusse suggestioni dal<strong>la</strong> natura.<br />
I componimenti del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse sono stati il frutto<br />
delle osservazioni fatte dai ragazzi durante le<br />
vacanze estive dello scorso anno, alcuni accompagnati<br />
da fotografie, altri con le sole parole:<br />
tutti a raccontare in maniera essenziale,<br />
pura e coinvolgente le impressioni di un momento,<br />
le emozioni suscitate da un paesaggio,<br />
in poesia. Quel<strong>la</strong> poesia, come sostiene <strong>la</strong> prof.<br />
Giallonardo, che può cambiare gli animi, che<br />
può aiutare a crescere e migliorare anche nei<br />
rapporti interpersonali. Eccone alcuni. Davanti<br />
ad un tramonto: ‘Ed il sole è là./ Dove cessa <strong>la</strong><br />
vita/ ne inizia un’altra’; dopo un viaggio in Sicilia:<br />
‘Nel mare azzurro/ una ve<strong>la</strong> naviga/ oltre<br />
lo stretto’ ‘Ombreggiano lì/ le palme come ombrelli/<br />
Messina calda’.<br />
Serata con <strong>la</strong> Protezione Civile<br />
Una serata coi fiocchi quel<strong>la</strong> organizzata dal<strong>la</strong><br />
Protezione Civile Guidizzolo nel cortile del<br />
municipio per favorire l’apertura sul territorio<br />
del Centro Diurno Disabili Anffas di Rebecco,<br />
Pressocché al completo lo sfaff del sodalizio:<br />
il presidente Luigi Azzini, <strong>la</strong> dottoressa Enza<br />
Di Marco, il Direttivo, i Volontari. Numerosi i<br />
presenti tra cui il sindaco Graziano Pelizzaro,<br />
il presidente del<strong>la</strong> Pro Loco Silvio Tarchini e<br />
dell’Aido Giovanni Mi<strong>la</strong>ni. Spontanei e fragorosi<br />
gli app<strong>la</strong>usi dei ragazzi del Centro, accompagnati<br />
dai famigliari, “felici”, come ha sottolineato<br />
in chiusura ringraziando <strong>la</strong> psicologa<br />
Cristina Butti, per l’insolito appuntamento e le<br />
sue svariate coinvolgenti proposte. I mezzi di<br />
unità operativa di soccorso, a sirene spiegate,<br />
hanno fatto un ingresso trionfale nell’area<br />
cortiva; quindi i volontari Riccarda Gandolfi ed<br />
Emanuele Pa<strong>la</strong>giano hanno mostrato tutti gli<br />
strumenti in dotazione dell’autombu<strong>la</strong>nza, mentre<br />
Azzini ne spiegava l’utilizzo. Non è mancata<br />
<strong>la</strong> simu<strong>la</strong>zione di allerta dell’unità cinofi<strong>la</strong> per<br />
un disperso, il suo simpatico ritrovamento con<br />
Doretta Dolci e il cane Gingi, e il trasporto in<br />
barel<strong>la</strong> per traumi multipli. Quindi <strong>la</strong> spettaco<strong>la</strong>re<br />
arrampicata di un gruppo speciale, tra cui<br />
spiccava Daniele Gaetti, del Centro di sopravvivenza<br />
Adventure Academy di Piacenza che<br />
ha addestrato i partecipanti di tutte le edizioni<br />
dell’Iso<strong>la</strong> dei famosi. Ai ragazzi e genitori è<br />
stata poi mostrata <strong>la</strong> sede operativa, collegata<br />
con Provincia, Prefettura, Dipartimento di Protezione<br />
Civile di Roma e da poco dotata di una<br />
centralina collegata al sito internet del Comune<br />
per visionare in tempo reale situazione me-<br />
22
cronaca<br />
tereologica, umidità, temperatura, pressione<br />
barometrica, velocità del vento. Ha chiuso <strong>la</strong><br />
riuscita serata un fornitissimo buffet, <strong>la</strong> consegna<br />
a tutti gli ospiti di un cappellino “del buon<br />
ricordo” e di un CD sul tornado del 9 luglio 2007<br />
mostrato in video; e <strong>la</strong> promessa del presidente<br />
Azzini di favorire nuovi incontri. (m.r.)<br />
Con i beniamini al Giro d’Italia<br />
Durante <strong>la</strong> tappa di Verona del recente giro<br />
d’Italia, tappa decisiva per le sorti finali del<strong>la</strong><br />
competizione, tre guidizzolesi iscritti al Ciclo<br />
Club 77, C<strong>la</strong>udio Artioli, Angelo Pironi e Oscar<br />
Cagioni, con le loro biciclette si sono fatti 90<br />
chilometri per poter avvicinare, e conoscere,<br />
alcuni dei più forti ciclisti internazionali. E l’incontro<br />
c’è stato, molto ravvicinato, con Danilo<br />
di Luca e Damiano Cunego. Con Di Luca anche<br />
il meccanico del<strong>la</strong> LPR, il guidizzolese Andrea<br />
Muratori.<br />
Una visita al mulino Castagna<br />
L’acqua, oltre che fonte indiscussa ed insostituibile<br />
di vita, è sempre stata anche fonte di<br />
sviluppo, utilmente impiegata anche per l’energia<br />
prodotta. Non c’era salto, anche piccolo,<br />
che non si sfruttasse. Con <strong>la</strong> mente possiamo<br />
facilmente correre al<strong>la</strong> produzione di energia<br />
con le centrali idroelettriche (meglio tornare<br />
a rifletterci!...), ma quando l’elettricità non era<br />
conosciuta dove si trovava un dislivello c’era<br />
con molta probabilità una ruota che girava forse<br />
per trasportare acqua ed irrigare i campi<br />
oppure per movimentare una macina da mulino.<br />
Ormai quasi impossibili da vedere, almeno<br />
funzionanti. Noi consigliamo allora una visita al<br />
mulino del sig. Aldo Castagna il quale, ancora<br />
oggi, utilizza l’acqua per far girare <strong>la</strong> grande<br />
ruota che dà movimento al<strong>la</strong> macina. Un mulino,<br />
come ricorda nel<strong>la</strong> sua recente ricerca il<br />
guidizzolese Gianfranco Ruffoni, <strong>la</strong> cui origine<br />
risale al 1400 circa. Una ricerca che spazia<br />
anche all’interno di pulegge ed ingranaggi<br />
per spiegarci il funzionamento completo del<strong>la</strong><br />
macchina, di ciò che succede ai cereali prima<br />
di diventare farina, dei <strong>la</strong>vori di manutenzione<br />
che il sig. Aldo deve compiere. Una ricerca che<br />
ci rammenta anche come nel<strong>la</strong> zona vi fossero<br />
altri mulini, come quello di “Rezzato”. Oggi, tuttora<br />
utilizzato, il mulino Castagna che si trova<br />
nelle vicinanze dell’Oratorio di San Lorenzo e<br />
poco oltre il limitare del centro urbano, è meta<br />
23
cronaca<br />
di attente visite da parte delle sco<strong>la</strong>resche che<br />
approfittano anche del<strong>la</strong> squisita ospitalità del<br />
sig. Aldo, sempre prodigo di spiegazioni.<br />
Miledi si congeda<br />
Dopo aver gestito per oltre dieci anni il Bar del<br />
circolo Arci e per sei l’“Arco Bar” in via Rodel<strong>la</strong><br />
con il marito Gianni e le figlie, Chiara e Vianel<strong>la</strong>,<br />
Miledi Cobelli si congeda per dedicarsi al<strong>la</strong> famiglia<br />
ed a un meritato riposo.<br />
Tutti sanno che il <strong>la</strong>voro di barista è molto stressante<br />
e soprattutto un locale come l’Arco Bar,<br />
con apertura continua dalle 5 del mattino fino<br />
alle 2 di notte, richiedeva turni impegnativi ed<br />
assorbiva interamente <strong>la</strong> giornata, <strong>la</strong>sciando<br />
poco spazio al<strong>la</strong> famiglia e al tempo libero.<br />
Miledi era sempre serena, non <strong>la</strong>sciava mai<br />
trasparire <strong>la</strong> sua stanchezza, aveva una paro<strong>la</strong><br />
gentile per tutti, era sempre attenta alle<br />
esigenze del<strong>la</strong> cliente<strong>la</strong>, appena un cliente entrava<br />
lei sapeva già cosa servire. Sapeva come<br />
desiderava il caffè, <strong>la</strong> bibita o il digestivo. Per il<br />
pranzo: panini, inasa<strong>la</strong>tone e piatti freddi erano<br />
diventati un punto di riferimento per coloro che<br />
disponendo di poco tempo volevano un menu<br />
veloce, ma preparato con cura e con ingredienti<br />
di sicura affidabilità.<br />
Come era nel suo stile ha voluto salutare amici<br />
e clienti con una serata organizzata in grande<br />
stile. Tutto era preparato a “puntino” e per tutti<br />
un grazie sincero da tutto lo staff, che vediamo<br />
De Giorgi al<strong>la</strong> Trattoria Birbesi<br />
Il pal<strong>la</strong>volista campione del mondo Ferdinando<br />
De Giorgi ha cenato presso <strong>la</strong> Trattoria Birbesi<br />
il mese scorso. De Giorgi, che ha fatto parte per<br />
molti anni del<strong>la</strong> Nazionale italiana e ha vinto i<br />
Mondiali nel 1990, 1994 e 1998, adesso allena<br />
a Macerata dove quest’anno ha conquistato<br />
<strong>la</strong> Coppa Italia. In trattoria era in compagnia di<br />
alcuni col<strong>la</strong>boratori e del guidizzolese Giuliano<br />
Bergamaschi, pedagogista e motivatore di<br />
squadre sportive che De Giorgi ha conosciuto<br />
durante <strong>la</strong> sua esperienza da giocatore a Montichiari.<br />
L’allenatore leccese ha apprezzato le<br />
specialità del<strong>la</strong> casa, in partico<strong>la</strong>re gli antipasti,<br />
il pescegatto e il dolce. “Pensavo che il pescegatto<br />
fosse un personaggio uscito dal magico<br />
mondo di Harry Potter - scherza De Giorgi - ero<br />
curioso di assaggiarlo e devo ammettere che è<br />
un piatto squisito”. (g.v.)<br />
Via Amadori ricorda il 9 luglio<br />
Il senso più profondo del<strong>la</strong> serata è stato di<br />
ringraziamento perché nel peggior evento ambientale<br />
che mai abbia investito Guidizzolo,<br />
tutti hanno conservato <strong>la</strong> vita. Così gli abitanti<br />
di Via Amadori, una delle più colpite dal tornado<br />
del 9 luglio dello scorso anno, si sono ritrovati<br />
insieme per una serata in amicizia. Sede<br />
dell’incontro <strong>la</strong> piazzetta che un anno prima<br />
era invasa dalle rovine delle abitazioni che vi si<br />
affacciano. Quest’anno al posto delle macerie<br />
c’erano le tavole imbandite ed ogni famiglia ha<br />
24<br />
parzialmete ripreso nel<strong>la</strong> foto.<br />
Anche i clienti hanno voluto donarle una targa<br />
ricordo per questi anni trascorsi in amicizia.<br />
Ora potrà dedicare più spazio a Nico<strong>la</strong>, il figlio<br />
più piccolo e a Beatrice <strong>la</strong> nipote. Auguri!<br />
Naturalmente un saluto di benvenuto ai subentranti,<br />
Italiani di nascita, ma Cinesi di origine Hu<br />
Fanny e Gianluca che si sono assunti il compito<br />
di continuare il servizio con <strong>la</strong> stessa qualità e<br />
simpatia. Anche a loro un sicero “in bocca al<br />
lupo”.
cronaca<br />
provveduto affinché fossero anche ‘riccamente<br />
imbandite’. Un momento conviviale che nelle<br />
intenzioni dei residenti vorrà essere annuale ed<br />
al quale han partecipato anche il vicario parrocchiale<br />
don Giampaolo Ferri e l’assessore<br />
al<strong>la</strong> sicurezza C<strong>la</strong>udio Busca.<br />
La battaglia del 1859<br />
La seconda guerra di indipendenza, nel<strong>la</strong> sua<br />
storica battaglia conosciuta come “Solferino e<br />
San Martino”, è storicamente provato che occupò<br />
un fronte vastissimo. L’inizio e <strong>la</strong> fine del<strong>la</strong><br />
battaglia, peraltro cruentissima, in quel<strong>la</strong> che<br />
sarebbe poi risultata come una giornata memorabile<br />
per i franco-piemontesi, il 24 giugno<br />
1859, si ebbe proprio nelle zone tra Medole e<br />
Guidizzolo, in special modo tra le località Cà<br />
Nova e Rebecco. Numerose sono ancora oggi<br />
le testimonianze con croci e <strong>la</strong>pidi qua e là nel<strong>la</strong><br />
campagna, a ricordo dei caduti. E da alcuni<br />
anni, grazie all’impegno del gruppo “Amici di<br />
Rebecco”, <strong>la</strong> frazione da cui prendono il nome<br />
partecipa alle celebrazioni con una propria cerimonia<br />
in ricordo di quell’evento. Così anche<br />
quest’anno, in attesa del 150° in calendario che<br />
sarà celebrato nel 2009, gli Amici di Rebecco<br />
hanno dato vita al<strong>la</strong> storica rappresentazione.<br />
Dopo <strong>la</strong> partecipazione al<strong>la</strong> S. Messa officiata<br />
dal parroco nel<strong>la</strong> chiesa del<strong>la</strong> frazione, si è<br />
formato il corteo con gli armigeri in costume,<br />
mentre il cannone sparava a salve in omaggio<br />
ai Caduti e <strong>la</strong> tromba intonava il silenzio. Da qui<br />
si è arrivati in frazione Baite, dove divampò tremenda<br />
<strong>la</strong> battaglia, per depositare una corona<br />
di fiori davanti al<strong>la</strong> <strong>la</strong>pide che ricorda le vittime.<br />
La sera poi, dopo un momento conviviale,<br />
<strong>la</strong> banda di Mori e Brentonico ha eseguito un<br />
concerto sul<strong>la</strong> piattaforma delle feste. Una cerimonia<br />
semplice, ma coinvolgente e sempre<br />
molto partecipata.<br />
Laurea<br />
L’11 Luglio 2008, si è bril<strong>la</strong>ntemente <strong>la</strong>ureato<br />
in Scienze Politiche presso l’Università degli<br />
Studi di Siena con <strong>la</strong> votazione di 108/110 discutendo<br />
<strong>la</strong> tesi in Criminologia “Le misure di<br />
sicurezza ed il concetto di pericolosità” con<br />
il Ch.mo Prof. Michele CASSANDRO, il Maresciallo<br />
Ordinario Alessandro COZZOLI, Vice<br />
Comandante del<strong>la</strong> Stazione CC di Guidizzolo e<br />
già Comandante delle stazioni Carabinieri di<br />
Cardinale (CZ) e Staiti (RC).<br />
Al neo Dottore i piu’ fervidi auguri di buon <strong>la</strong>voro<br />
e di una bril<strong>la</strong>nte carriera, da tutti gli amici e<br />
colleghi di Brindisi.<br />
Siena, 11 Luglio 2008<br />
25
cronaca<br />
Mille Miglia storica<br />
Nel 1977, per celebrare il cinquantenario del<strong>la</strong><br />
Coppa delle 1000 Miglia, l’Automobile Club di<br />
Brescia organizzò il Rally 1000 Miglia sulle strade<br />
del<strong>la</strong> provincia, riprendendo <strong>la</strong> formu<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />
manifestazione di rego<strong>la</strong>rità con prove di c<strong>la</strong>ssifica<br />
di velocità, idea già adottata nelle ultime<br />
tre Mille Miglia disputate a partire del 1958, ma<br />
codificata dal<strong>la</strong> FIA fin dagli anni Cinquanta per<br />
le gare che costituivano il campionato europeo<br />
Rally.<br />
In occasione di quel cinquantenario sull’onda<br />
del crescente fenomeno anche in Italia del<br />
collezionismo di auto d’epoca, fu organizzata<br />
anche una rievocazione del<strong>la</strong> corsa da Brescia<br />
a Roma e ritorno, riservando<strong>la</strong> alle vetture storiche<br />
e sti<strong>la</strong>ndo <strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica finale sul<strong>la</strong> base<br />
dei risultati nelle prove di precisione disposte<br />
lungo il percorso. La decisione fu molto apprezzata<br />
dagli appassionati che risposero inviando<br />
quell’anno ben 580 domande di partecipazione.<br />
La rievocazione storica eredita dal<strong>la</strong> Mille Miglia<br />
di velocità non solo i simboli e alcuni punti<br />
del tracciato, ma anche lo spirito, anche se <strong>la</strong><br />
manifestazione odierna mira a esaltare l’agonismo<br />
sotto forme diverse, non più dannunzianamente<br />
legate alle prestazioni pure, ma sapientemente<br />
coniugate con il divertimento e il<br />
turismo.<br />
Sono cambiati, infatti, profondamente i tempi<br />
negli ottanta anni trascorsi dal<strong>la</strong> prima Coppa<br />
delle 1000 Miglia. Nel 1927 era importante colpire<br />
l’immaginario collettivo dei futuri automobilisti<br />
con una gara fuori dal comune che dimostrasse<br />
inequivocabilmente l’affidabilità delle<br />
vetture di serie partecipanti.<br />
Guidizzolo ha sempre riservato a questa manifestazione<br />
una grande attenzione. Quest’anno<br />
per poter assistere al passaggio con tranquillità<br />
e in un clima di amicizia “Europneus” di<br />
Alessandro Cargnoni con <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione di:<br />
AVIS, AMAC, Giacomo Mi<strong>la</strong>ni, Antonio Gandini,<br />
Gilberto Ferrari, Fabio Nosari e Adriano Roverselli<br />
hanno allestito un grande tendone e offerto<br />
a tutti una succulenta cena a base di risotto,<br />
porchetta al forno, spiedo, grana, dolce e frutta<br />
a volontà.<br />
26
cronaca<br />
TARLO ASIATICO,<br />
UN PERICOLO<br />
PER IL NOSTRO AMBIENTE.<br />
3,5 cm<br />
ATTENZIONE!<br />
QUESTO INSETTO È INNOCUO PER<br />
L’UOMO, MA PERICOLOSISSIMO<br />
PER LE NOSTRE PIANTE.<br />
Quest’insetto di origine asiatica si nutre di legno. Dopo essersi insediato in<br />
un albero, si riproduce velocemente e ne divora l’interno.<br />
Se lo vedi, segna<strong>la</strong>lo immediatamente ai seguenti recapiti:<br />
_ 840.000.001 (solo da telefono fisso, costo 1 scatto al<strong>la</strong> risposta)<br />
_ 02.69.96.70.01 (da cellu<strong>la</strong>ri, costo in base all’operatore telefonico)<br />
_ tarloasiatico@regione.lombardia.it<br />
non era il principale dei problemi conseguenti<br />
a quell’evento eccezionale, quanto piuttosto<br />
un piccolo segnale del<strong>la</strong> voglia di tornare al<strong>la</strong><br />
normalità.<br />
Grazie al<strong>la</strong> spontanea disponibilità del guidizzolese<br />
Evaldo Bertasi, che si è offerto di realizzar<strong>la</strong>,<br />
ora è possibile ammirare una nuova<br />
croce che svetta sul<strong>la</strong> cappel<strong>la</strong> cimiteriale, a<br />
confermare <strong>la</strong> sacralità di quel luogo.<br />
Nel frattempo si sta avviando anche <strong>la</strong> prima<br />
fase di distribuzione dei contributi a favore di<br />
quanti hanno subito danni dal tornado, dopo<br />
che sono state completate le procedure regionali<br />
previste e <strong>la</strong> definizione dei criteri per <strong>la</strong><br />
ripartizione dei contributi stessi.<br />
Il tuo contributo può salvare molte piante del<strong>la</strong> Lombardia.<br />
Per saperne di più: www.agricoltura.regione.lombardia.it<br />
Nuova croce per il cimitero<br />
Non tutti forse l’avevano notato, ma il tornado<br />
dell’anno scorso tra l’altro aveva anche strappato<br />
<strong>la</strong> croce posta sopra <strong>la</strong> cappel<strong>la</strong> del cimitero<br />
di Guidizzolo, portando<strong>la</strong> lontano, chissà<br />
dove, tanto che non è più stata ritrovata. Certo,<br />
Da MISSPIZZA l’ultima novità<br />
Scato<strong>la</strong> extra vegetale di 1ª qualità<br />
...e <strong>la</strong> tua pizza sarà<br />
più fragrante<br />
<strong>la</strong> Pizzeria non chiude per ferie<br />
27
Notizie<br />
dall’Amministrazione<br />
A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GUIDIZZOLO<br />
OBIETTIVO SICUREZZA<br />
Incontri ed iniziative sul tema del<strong>la</strong> sicurezza<br />
Settembre – ottobre 2008<br />
Il tema del<strong>la</strong> sicurezza è argomento di estrema<br />
attualità. Il bisogno di sicurezza è avvertito dai<br />
cittadini come uno dei bisogni primari. Ma col<br />
termine sicurezza si intendono una serie di elementi<br />
che coinvolgono, nel<strong>la</strong> loro globalità, l’intera<br />
vita dei cittadini e, nel dettaglio, spaziano<br />
dal<strong>la</strong> sicurezza stradale al bisogno di tranquillità<br />
domestica.<br />
Compito dell’Amministrazione Comunale è anche<br />
quello di favorire le condizioni perché <strong>la</strong><br />
vita dei cittadini possa svolgersi nelle condizioni<br />
di maggior sicurezza possibile.<br />
L’Amministrazione Comunale, in col<strong>la</strong>borazione<br />
con le diverse realtà del territorio, promuove<br />
una serie di iniziative ed incontri sul tema, senza<br />
<strong>la</strong> presunzione di esaurire i molteplici aspetti<br />
dell’argomento, che potranno costituire oggetto<br />
di iniziative successive.<br />
Programma<br />
Settembre<br />
Progetto “Onde del Tempo” - Alcool, Fumo, Velocità - Un “Talk Show” sul<strong>la</strong> trasgressività<br />
di adolescenti e giovani. A cura del<strong>la</strong> Cooperativa Orizzonti<br />
20 settembre<br />
In col<strong>la</strong>borazione con l’Università degli Studi di Siena: presentazione del volume<br />
“I FATTORI BIODINAMICI IN AUTO” con il prof. Aldo Ferrara<br />
Presentazione convenzione Osservatorio sul<strong>la</strong> Sicurezza Stradale<br />
21 settembre<br />
Deltaraduno prova spettacolo “Memorial Luciano Gazzo<strong>la</strong>”<br />
Auto-Tuning SPL e Autoestetica<br />
24 Ottobre<br />
“Perché gli occhi delle donne sorridano sempre”<br />
prof. Roberto Cadonati: “L’intimità vio<strong>la</strong>ta”<br />
In col<strong>la</strong>borazione con G.V.G. Guidizzolo<br />
Ottobre<br />
Vigile amico - lezioni di educazione stradale per gli alunni delle scuole dell’obbligo.<br />
28<br />
Ottobre<br />
Incontri con gli studenti curati dal<strong>la</strong> Associazione Famiglie vittime del<strong>la</strong> strada
Fiera in musica 2008<br />
Giovedì 17 luglio 2008<br />
16° trofeo Pro Loco<br />
Gara ciclistica in nottura<br />
Venerdì 18 luglio 2008<br />
Cena sotto le stelle, con<br />
esibizione Danze Orientali<br />
Sabato 19 luglio 2008<br />
Concerto “The Ghidisoul<br />
Blues Band”<br />
29
Fiera in musica 2008<br />
Domenica 20 luglio 2008<br />
Pesca sportiva al<strong>la</strong> trota<br />
Domenica 20 luglio 2008<br />
Tributo a De Andre<br />
“Les Artoys”<br />
30<br />
Lunedì 21 luglio 2008<br />
Concerto del<br />
“Corpo Bandistico”<br />
di Guidizzolo
Il 4° Missili ha salutato<br />
il Generale Garzone<br />
Nei giorni scorsi presso <strong>la</strong> Trattoria Birbesi il<br />
comandante ed numero consistente di ufficiali<br />
e sottufficiali del 4° Reggimento missili di Mantova<br />
hanno salutato il generale Domenico Garzone,<br />
guidizzolese, che <strong>la</strong>scia il servizio dopo<br />
quarant’anni di attività.<br />
Nell’occasione il generale Garzone era accompagnato<br />
dal<strong>la</strong> moglie sig.ra Vanda e dal<strong>la</strong><br />
figlia Giusy. Una serata importante intrecciata<br />
dai ricordi di un’intera vita e dal<strong>la</strong> grande stima<br />
ed affetto dimostrate al generale da tutti i suoi<br />
ex sottoposti che gli hanno tributo un lungo app<strong>la</strong>uso<br />
e donato una te<strong>la</strong> con <strong>la</strong> riproduzione<br />
del<strong>la</strong> “Camera degli sposi” di Andrea Mantegna.<br />
Con un simpatico fuori programma, per ringraziarlo<br />
dell’ospitalità e visti i suoi trascorsi militari,<br />
il sig. Fausto tito<strong>la</strong>re del locale, è stato insignito<br />
quale ‘caporale scelto ad honorem’. Al<br />
generale Garzone, infine, gli auguri più sinceri<br />
Il generale Domenico<br />
Garzone con <strong>la</strong> figlia<br />
Giusy, con il vescovo<br />
mons. Caporello<br />
e durante il saluto al<strong>la</strong><br />
“Trattoria Birbesi”<br />
31
Eventi<br />
Agosto - Settembre<br />
Martedì 5 <strong>agosto</strong> - ore 21.15<br />
Lanterna Verde:<br />
Film: Al<strong>la</strong> ricerca dell’iso<strong>la</strong> di Nim<br />
Martedì 12 <strong>agosto</strong> - ore 21.15<br />
Lanterna Verde:<br />
Film : Indiana Jones e il regno<br />
del teschio di cristallo<br />
Sabato 6 settembre - mattina<br />
Mantova Festivaletteratura:<br />
Partecipazione al Raduno nazionale<br />
dei Gruppi di Lettura<br />
Domenica 14 settembre<br />
tutto il giorno<br />
Giornata del paesaggio 2008:<br />
camminate in Guidizzolo e dintorni<br />
organizzata in col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> comunità<br />
di pratica Mondi Locali - Local Worlds<br />
Venerdì 19 e sabato 20 settembre<br />
tutto il giorno – vari luoghi:<br />
Kattiva Gioventù: provini itineranti<br />
in col<strong>la</strong>borazione con il Teatro Magro<br />
Martedì 23 settembre – ore 21.00<br />
Biblioteca Comunale :<br />
Incontro Gruppo di Lettura<br />
Giovedì 25 settembre – ore 21.00<br />
Teatro Comunale :<br />
Progetto Delfino: presentazione di un<br />
progetto di accompagnamento per soggetti<br />
diversamente abili in col<strong>la</strong>borazione<br />
con ANFFAS di Rebecco.<br />
Guidizzolo via Salvo d’Acquisto, 2 Tel. 0376 819213 www.tomasiauto.com<br />
32
La Meridiana<br />
Passando per vicolo Orti diretti al<strong>la</strong> Casa di Riposo<br />
e alzando lo sguardo a destra è possibile<br />
vedere sul<strong>la</strong> casa-torre di Ernesto Nico<strong>la</strong>i <strong>la</strong><br />
Meridiana ridipinta recentemente da Cesare<br />
Monici.<br />
L’orologio so<strong>la</strong>re o Meridiana utilizza il moto<br />
apparente del Sole per misurare il tempo. Nel<strong>la</strong><br />
Meridiana l’ora è<br />
segnata dal<strong>la</strong> direzione<br />
dell’ombra<br />
che uno stilo<br />
(gnomone), fisso<br />
al centro di un<br />
piano orizzontale<br />
o verticale, proietta<br />
sul piano<br />
stesso o quadrante,<br />
sul quale sono<br />
opportunamente<br />
tracciate le ore<br />
so<strong>la</strong>ri. Quando è<br />
investito dai raggi<br />
del Sole, <strong>la</strong> cui<br />
direzione cambia<br />
di continuo<br />
dall’alba al tramonto,<br />
lo stilo proietta <strong>la</strong> sua ombra sul piano<br />
graduato e indica l’ora locale vera e non quel<strong>la</strong><br />
del fuso orario come è data dagli orologi meccanici.<br />
Convenzionale questa o legale che ci<br />
perseguita nel<strong>la</strong> fretta per essere puntuali.<br />
Al greco Anassimandro (VI sec. a. C. ) viene<br />
attribuita <strong>la</strong> costruzione delle meridiane so<strong>la</strong>ri,<br />
ma Erodoto ne fa risalire le origini agli antichi<br />
Caldei.<br />
Di solito sul<strong>la</strong> Meridiana, nel<strong>la</strong> parte inferiore<br />
del quadrante, sono incise frasi, come quelle<br />
delle quattro S: Silere<br />
Sine Sole Soleo,<br />
Senza il sole<br />
sono solita tacere.<br />
Altre frasi richiamano<br />
l’incessante<br />
veloce scorrere<br />
del tempo: Ruit<br />
hora, l’ora precipita,<br />
fa’ tesoro di<br />
ogni istante.<br />
“Fugge il tempo<br />
corre e va<br />
chi lo perde<br />
più non l’ha!”<br />
“Vassene il tempo,<br />
e l’uom non se<br />
n’avvede” ammonisce<br />
Dante.<br />
La nostra Meridiana privilegia il motto benedettino<br />
PREGA e LAVORA.<br />
Franco Mondadori<br />
Chiuso il lunedì<br />
Tel. 0376 838249<br />
Volta Mantovana<br />
Strada dei Colli nord, 25<br />
33
arte &<br />
dintorni<br />
Un viaggio nel Medioevo<br />
34<br />
mostre<br />
Francesca Cargnoni<br />
L’autunno mantovano si aprirà con alcune<br />
esposizioni di carattere storico artistico che<br />
faranno luce sul<strong>la</strong> personalità di una delle primedonne<br />
del Medioevo: <strong>la</strong> contessa Matilde di<br />
Canossa.<br />
Nell’immaginario collettivo, Mantova corrisponde<br />
tradizionalmente al<strong>la</strong> città del fior di<br />
loto, del<strong>la</strong> fastosa reggia dei Gonzaga e a luogo<br />
che è privilegiato custode del<strong>la</strong> reliquia del Preziossimo<br />
Sangue di Gesù. Raramente invece si<br />
associa <strong>la</strong> storia di Mantova con <strong>la</strong> personalità<br />
di Matilde cui <strong>la</strong> nostra memoria dovrebbe ricorrere<br />
più frequentemente visto che è legata<br />
al santo patrono locale Sant’Anselmo.<br />
A partire dal 31 <strong>agosto</strong> fino all’inizio di gennaio<br />
2009 tre saranno<br />
le mostre<br />
che potranno<br />
rive<strong>la</strong>rci qualcosa<br />
in più<br />
del<strong>la</strong> nostra<br />
città; tutte si<br />
collocano sul<strong>la</strong><br />
scia delle<br />
celebrazioni<br />
del millenario<br />
del<strong>la</strong> fondazione<br />
del monastero<br />
di San<br />
Benedetto Po,<br />
il cui nucleo<br />
più antico risale<br />
al 1007<br />
e al<strong>la</strong> volontà<br />
del nonno di<br />
Matilde, Tedaldo.<br />
Ultima erede del<strong>la</strong> grande dinastia feudale dei<br />
Canossa, Matilde è stata signora di Mantova<br />
fino al 1115; i legami di parente<strong>la</strong> con <strong>la</strong> famiglia<br />
imperiale, l’alleanza con papa Gregorio VII,<br />
i contatti con Anselmo vescovo di Lucca hanno<br />
fatto di lei e del<strong>la</strong> sua “corte” un perno intorno<br />
al quale si sono svolti scontri militari, mediazioni,<br />
strategie e anche episodi di grande impatto<br />
simbolico come <strong>la</strong> penitenza dell’imperatore<br />
Enrico IV di fronte al pontefice, nel castello di<br />
Canossa, nel gennaio 1077.<br />
So<strong>la</strong> e potente, il suo incondizionato appoggio<br />
al Papato ne ha fatto un’eroina del<strong>la</strong> Chiesa di<br />
Roma, fino a meritare di essere sepolta nel<strong>la</strong><br />
basilica di San Pietro (con il trasferimento dei<br />
suoi resti dal<strong>la</strong> chiesa abbaziale di Polirone<br />
dove aveva deciso di farsi seppellire) .<br />
La forza e <strong>la</strong> solitudine di una donna eccezionale<br />
sono il filo conduttore del<strong>la</strong> mostra, dal<br />
titolo “Matilde di Canossa, il papato, l’impero”,<br />
che si terrà al<strong>la</strong> Casa del Mantegna a Mantova:<br />
mediante un’accurata esposizione costituita<br />
da croci gemmate, sigilli, arazzi, avori, gioielli,<br />
sculture, altari, spade e strumenti di <strong>la</strong>voro,<br />
provenienti da musei italiani ed europei. Si<br />
sarà coinvolti in un viaggio al<strong>la</strong> scoperta del<strong>la</strong><br />
Mantova medievale e dei poteri universali che<br />
hanno dominato l’Europa nel medioevo cioè<br />
l’impero e il papato, i vescovi, le città, i nobili,<br />
i contadini.<br />
“L’abbazia di Matilde” (presso il Refettorio<br />
Grande del monastero di San Benedetto Po)<br />
ripercorre invece i momenti salienti del<strong>la</strong> vicenda<br />
storica, culturale, artistica ed economica<br />
del monastero. Qui saranno esposte per<br />
<strong>la</strong> prima volta opere d’arte appartenute al<strong>la</strong><br />
grande abbazia benedettina, dai documenti<br />
autentici e dalle immagini di Matilde di Canossa,<br />
agli splendidi manoscritti dello scriptorium<br />
abbaziale (compreso l’evangeliario ora a New<br />
York); dalle opere d’arte ritrovate di grandi artisti<br />
italiani (Wiligelmo, Bonsignori, Dal<strong>la</strong> Rosa),<br />
alle mappe d’archivio che illustrano il <strong>la</strong>voro<br />
dei monaci per il controllo del Po. Un’ultima<br />
sezione mostrerà esempi delle altre abbazie<br />
di Matilde in Europa: Vallombrosa, Frassinoro,<br />
Maro<strong>la</strong>, Orval, Saint Pierremont.<br />
Da segna<strong>la</strong>re inoltre, per l’originalità, l’esposizione<br />
“Anselmo di Lucca” che si terrà presso i<br />
locali recentemente restaurati del Museo Diocesano<br />
di Mantova, scrigno poco conosciuto<br />
ma di inestimabile bellezza in cui sono custodite,<br />
tra l’altro, <strong>la</strong> maggiore collezione al mondo<br />
di armature tardogotiche; pressoché tutta<br />
<strong>la</strong> superstite oreficeria dei Gonzaga; una ricchissima<br />
collezione di smalti di Limoges, arazzi<br />
cinquecenteschi tessuti a Parigi, avori is<strong>la</strong>mici,<br />
medievali e rinascimentali.<br />
Anselmo da Baggio (1035-1086), vescovo di<br />
Lucca, è figura emblematica dell’ultimo periodo<br />
canossiano. Attivamente schierato, sul<br />
piano dottrinale come su quello diplomatico, a<br />
sostegno dei papi nel<strong>la</strong> cosiddetta “lotta per le<br />
investiture”, egli si trovò a fianco del<strong>la</strong> contessa<br />
Matilde, assumendo il compito di suo consigliere<br />
affidatogli da Gregorio VII. Come tale<br />
concorse a orientarne l’austera spiritualità,<br />
e sotto <strong>la</strong> sua protezione si stabilì a Mantova,<br />
quando fu nominato legato papale per <strong>la</strong> Lombardia.<br />
Un anno dopo <strong>la</strong> morte fu canonizzato ed eletto<br />
patrono del<strong>la</strong> diocesi. La mostra, attraverso<br />
pregevoli opere d’arte (doni votivi dei Gonzaga,<br />
un arazzo del Cinquecento, dipinti di Fetti<br />
e Borgani, sculture settecentesche) e altri inusuali<br />
documenti, illustra <strong>la</strong> persistenza del<strong>la</strong><br />
sua memoria in terra mantovana.<br />
Molto allettante infine il costo del biglietto: per<br />
ammirare tutte e tre le esposizioni bastano solo<br />
10,00 Euro.<br />
Per informazioni:<br />
Ufficio Turistico di Mantova – tel. 0376-432432.
Bersagli<br />
Sono le cinque e un quarto del mattino del 10 giugno<br />
2008. Mi sono appena alzato dal letto e ho deciso<br />
che è giunta l’ora di par<strong>la</strong>rvi di un film di Peter<br />
Bogdanovic del 1968: “Bersagli”. Non so per quale<br />
motivo mi sia destato così presto, di solito per me<br />
<strong>la</strong> sveglia suona alle sette. Ma ho ancora impresse<br />
quelle assurde immagini, passate <strong>la</strong> sera prima in<br />
televisione.<br />
Il video, un po’ sfocato e mosso, proveniente da un<br />
cellu<strong>la</strong>re mostrava dodici ragazzi (tutti minorenni<br />
fra i 12 e i 16 anni) mentre si divertivano a giocare.<br />
Penserete voi, a pallone in un campetto o rincorrendo<br />
le coetanee o magari sfidandosi ai videogiochi. E<br />
invece no. Si divertivano (filmandosi) con pietre e<br />
mazze a sfasciare un edificio pubblico di proprietà<br />
dell’Asl di un comune del<strong>la</strong> provincia di Torino.<br />
Il motivo Pare <strong>la</strong> solita noia. D’altra parte se uno<br />
s’annoia, s’annoia! Dimenticavo, questo gioco<br />
costerà caruccio al<strong>la</strong> comunità: circa trenta mi<strong>la</strong><br />
euro.<br />
Ma torniamo a Peter Bogdanovic. Il film si sviluppa<br />
su due strade parallele: un vecchio attore horror,<br />
Byron Orlock, ormai sul viale del tramonto e<br />
un giovane di nome Bobby con <strong>la</strong> passione per le<br />
armi da fuoco. Costui, per un qualche recondito<br />
motivo, decide di imbracciare il fucile e di far fuori<br />
una selva di innocenti. Dapprima si apposta su<br />
un gasometro, sparando alle macchine in transito,<br />
poi si trasferisce dietro lo schermo di un drive-in,<br />
dove viene proiettato l’ultimo film del divo Orlock.<br />
Coperto dall’oscurità e dal sonoro del film, il nostro<br />
Bobby inizia a sparare sugli ignari spettatori.<br />
Nel<strong>la</strong> scena finale, l’anziano attore, presente per<br />
caso allo spettacolo, raggiunge il ragazzo e, dopo<br />
averlo disarmato, lo schiaffeggia, umiliandolo. Un<br />
gesto, il suo, liberatorio e carico di significato: il<br />
senno trionfa sul vuoto e sul<strong>la</strong> stupidità.<br />
Guardando il telegiornale, anni prima, ho assistito<br />
ad una scena simile. Nei giorni seguenti <strong>la</strong> tragica<br />
scomparsa del<strong>la</strong> principessa Diana d’Inghilterra,<br />
davanti a Buckingham Pa<strong>la</strong>ce, era tutta una distesa<br />
di fiori, biglietti e presenti. Un giovane, sorpreso<br />
a rubare un orsacchiotto di peluche al<strong>la</strong> defunta,<br />
veniva intervistato sul<strong>la</strong> ragione del suo gesto. In<br />
quel mentre sopraggiungeva un vecchietto ricurvo<br />
che, scuotendo <strong>la</strong> testa, gli<br />
sferrava un pugno in pieno<br />
viso. Mi son detto, ripensando<br />
a Orlock: “Ben fatto,<br />
questa è giustizia!”.<br />
Lo schiaffo non <strong>la</strong>scia il<br />
tempo di reagire e riporta<br />
immediatamente al<strong>la</strong> realtà<br />
chi lo riceve (a patto<br />
però che provenga da una<br />
persona che abbia tutta<br />
l’autorità per darlo). Chi<br />
viene schiaffeggiato ha<br />
già capito, si è già meritato<br />
quel<strong>la</strong> punizione. Anzi<br />
solo allora, in quel preciso<br />
istante, ha <strong>la</strong> consapevolezza di avere sbagliato.<br />
E questo è molto importante perché, quando non<br />
esiste più il senso di colpa si possono commettere<br />
le azioni più turpi.<br />
Ora mi chiedo: i genitori di quei bravi ragazzi di Torino<br />
prenderanno a sberle i loro figli o passeranno<br />
sopra il fatto, considerando che i poveretti sono<br />
già traumatizzati e che in fondo si è trattato di una<br />
singo<strong>la</strong> bravata Da questa scelta, credo, dipenda<br />
<strong>la</strong> volontà o <strong>la</strong> rinuncia ad educare un figlio da parte<br />
di un padre e di una madre.<br />
arte &<br />
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35
arte &<br />
dintorni<br />
recensioni<br />
La libertà di<br />
Giovannino Guareschi<br />
Nel centenario del<strong>la</strong> nascita di Giovannino Guareschi (1908-2008) - l’autore dei famosissimi<br />
Don Camillo e Peppone - dedichiamo a lui qualche intervento per provare<br />
a conoscere un po’ meglio un autore, un uomo, un testimone che ha avuto<br />
(e continua ad avere) grandi cose da dire a chiunque si interroghi di fronte al<strong>la</strong><br />
bellezza e <strong>la</strong> semplicità del<strong>la</strong> vita. In questo numero iniziamo a conoscere l’autore,<br />
presentando in partico<strong>la</strong>re <strong>la</strong> sua esperienza nei <strong>la</strong>ger nazisti, dove riuscì, nonostante<br />
tutto, a vivere da uomo “libero”. Nei prossimi appuntamenti scopriremo <strong>la</strong><br />
sua speranza nell’Europa unita (ricordando il suo ritorno di riconciliazione in Germania,<br />
nei luoghi del<strong>la</strong> prigionia) e quindi <strong>la</strong> sua grande passione politica, troppo<br />
spesso fraintesa o strumentalizzata.<br />
Francesca Pesci<br />
« Non muoio neanche se mi ammazzano»<br />
Ironia Incauta spavalderia Ingenuo eroismo<br />
Forse, invece, in questa frase paradossale<br />
possiamo leggere tutta <strong>la</strong> forza, <strong>la</strong> libertà<br />
e <strong>la</strong> speranza di Giovannino<br />
Guareschi.<br />
Guareschi è famoso nel<br />
mondo grazie ai suoi splendidi<br />
racconti di Don Camillo<br />
e Peppone, figure che<br />
danno un’anima al<strong>la</strong> gente<br />
e allo scenario del<strong>la</strong> Bassa<br />
emiliana e continuano a<br />
far sorridere (e riflettere) <strong>la</strong><br />
gente di tutti i nostri paesi.<br />
Eppure, nonostante l’enorme<br />
successo di pubblico<br />
avuto in tutto il mondo, <strong>la</strong><br />
cultura italiana è stata poco<br />
propensa a riconoscere a<br />
quest’autore i suoi effettivi<br />
meriti. Diventa allora ancora<br />
più importante ricordare<br />
Giovannino proprio nell’anno<br />
in cui si festeggia il centenario<br />
del<strong>la</strong> sua nascita<br />
(avvenuta il 1° maggio 1908<br />
a Fontanelle di Roccabianca,<br />
in provincia di Parma).<br />
La sua produzione letteraria<br />
raramente ha avuto riconoscimenti ufficiali.<br />
Scambiata per una prosa ingenua, lontana dai<br />
tradizionali canoni di cultura è stata spesso<br />
“snobbata”. A chi sostiene questa prospettiva<br />
sfugge però il dato forse<br />
più importante: <strong>la</strong> scelta<br />
consapevole di Giovannino<br />
di non allontanarsi mai dal<strong>la</strong><br />
realtà, anzi di trovare in<br />
essa <strong>la</strong> linfa con cui alimentare<br />
<strong>la</strong> propria opera. Non<br />
è un’opera immatura o infantile<br />
quel<strong>la</strong> di Guareschi,<br />
è invece il risultato del<strong>la</strong><br />
volontà di essere fedele al<strong>la</strong><br />
Vita. La semplicità non è sinonimo<br />
di incapacità, ma è il<br />
desiderio preciso di tornare<br />
a stupirsi di fronte al<strong>la</strong> vita.<br />
Così com’è.<br />
Ecco allora una produzione<br />
che passa dai racconti autobiografici<br />
(divertentissimi)<br />
del<strong>la</strong> famiglia Guareschi,<br />
alle col<strong>la</strong>borazioni giornalistiche<br />
che ci ricordano il<br />
suo impegno politico; dai<br />
racconti umoristici, alle storie<br />
di don Camillo, Peppone<br />
e il Crocifisso che par<strong>la</strong>, di<br />
36<br />
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arte &<br />
dintorni<br />
fronte alle quali ciascuno di noi, sorridendo,<br />
può riscoprire un po’ se stesso.<br />
E in fondo a cosa serve <strong>la</strong> letteratura se non<br />
a par<strong>la</strong>re direttamente al cuore del lettore,<br />
guidarlo nel<strong>la</strong> scoperta del<strong>la</strong> propria umanità,<br />
sve<strong>la</strong>ndogli paro<strong>la</strong> dopo paro<strong>la</strong> il senso del<strong>la</strong><br />
vita<br />
Se è vero questo, nessuna perplessità sul fatto<br />
che Giovannino Guareschi sia un letterato a<br />
pieno titolo.<br />
In un’opera d’arte confluisce sempre, più o<br />
meno consapevolmente, <strong>la</strong> vicenda umana<br />
dell’artista, che dunque è sempre bene conoscere<br />
per gustare appieno l’opera. A maggior<br />
ragione questo vale per il nostro autore, che -<br />
pur avendo vissuto solo sessant’anni - rimane<br />
sempre “dentro” <strong>la</strong> vita.<br />
In partico<strong>la</strong>re, un’esperienza che non possiamo<br />
trascurare per dare senso a tutta <strong>la</strong> sua opera<br />
è l’internamento nel <strong>la</strong>ger subìto durante <strong>la</strong> seconda<br />
guerra mondiale. Dopo l’armistizio dell’8<br />
settembre 1943, Guareschi viene fatto prigioniero<br />
dai tedeschi insieme a molti altri soldati<br />
italiani. Le scelte sono due: o col<strong>la</strong>borare con<br />
i tedeschi, aderendo al Terzo Reich, oppure<br />
partire immediatamente per i <strong>la</strong>ger. Senza un<br />
attimo di esitazione, Giovannino sceglie consapevolmente<br />
<strong>la</strong> via del<strong>la</strong> prigionia.<br />
Guareschi fu uno dei circa seicentomi<strong>la</strong> Internati<br />
Militari Italiani (I.M.I.), gli uomini del<strong>la</strong> cosiddetta<br />
“Resistenza Bianca”: soldati e ufficiali<br />
che, per mantenere fede al<strong>la</strong> propria patria e<br />
ai propri princìpi, rinunciarono al<strong>la</strong> loro libertà<br />
individuale in vista di un bene più grande. A<br />
Guareschi i tedeschi fecero molte proposte di<br />
col<strong>la</strong>borazione (e conseguente libertà) conoscendo<br />
il suo talento di giornalista: tutte risolutamente<br />
respinte.<br />
Questa fu l’esperienza che forse più di ogni<br />
altra fece emergere quel<strong>la</strong> «testardaggine di<br />
emiliano del<strong>la</strong> Bassa» che lui stesso si attribuiva,<br />
cioè <strong>la</strong> sua volontà di non accettare alcun<br />
compromesso pur di tute<strong>la</strong>re <strong>la</strong> propria dignità,<br />
pur di mantenere <strong>la</strong> propria libertà interiore.<br />
Ostinato orgoglio fine a se stesso No. Nel<strong>la</strong><br />
rigida obbedienza agli ordini del<strong>la</strong> propria<br />
coscienza, e lì soltanto, Guareschi trova pienamente<br />
<strong>la</strong> sua libertà: «Io obbedisco rigidamente<br />
al<strong>la</strong> mia coscienza e <strong>la</strong> mia coscienza<br />
obbedisce esclusivamente alle intoccabili leggi<br />
di Dio e del<strong>la</strong> morale<br />
e non può conoscere<br />
compromessi».<br />
Ed è in questa circostanza<br />
che Giovannino<br />
afferma: «Non muoio<br />
neanche se mi ammazzano»,<br />
pronto ad<br />
aggrapparsi al<strong>la</strong> vita a<br />
denti stretti, sostenuto<br />
sempre e comunque<br />
dal<strong>la</strong> sua fede semplice<br />
e profonda. Nel<br />
<strong>la</strong>ger, in un contesto di<br />
drammatica sofferenza<br />
e umiliazione, eccolo<br />
scrivere storielle,<br />
favole, racconti umoristici<br />
che poi andava a<br />
leggere girando tra le<br />
baracche dei prigionieri.<br />
Un modo per rimanere<br />
vivo e aiutare<br />
i compagni di prigionia<br />
a rimanere vivi.<br />
L’esperienza del<strong>la</strong> prigionia<br />
non è vissuta<br />
come una sconfitta,<br />
ma addirittura come<br />
una vittoria. Dal <strong>la</strong>ger<br />
- ci dice Guareschi -<br />
«esco senza nastrini<br />
e senza medaglie ma<br />
vittorioso perché, nonostante<br />
tutto e tutti,<br />
io sono riuscito a passare<br />
attraverso questo cataclisma senza odiare<br />
nessuno. Anzi, sono riuscito a ritrovare un<br />
prezioso amico: me stesso».<br />
È <strong>la</strong> vittoria di Giovannino, e con lui di tutta<br />
quel<strong>la</strong> umanità che crede nel<strong>la</strong> libertà autentica,<br />
quel<strong>la</strong> che non viene meno nemmeno tra i<br />
retico<strong>la</strong>ti di un campo di concentramento.<br />
37
l’opportunità di saper cogliere le differenze di<br />
significato, siano pure sfumature, tra parole diverse,<br />
al fine di un loro utilizzo consapevole e<br />
quindi più efficace.<br />
La gradita segna<strong>la</strong>zione di un lettore ci porta a<br />
considerare le parole comune e municipio, le<br />
quali vengono spesso utilizzate come sinonimi.<br />
Comune _ dal <strong>la</strong>tino comune(m) composto<br />
da cŭm e mūnis significa letteralmente “che<br />
compartecipa ad un incarico” e per esteso<br />
“obbligato a partecipare, a dare, con il diritto di<br />
ricevere”; il termine è principalmente un aggettivo,<br />
dal<strong>la</strong> cui sostantivazione deriva lo stesso<br />
nome. Poiché storicamente il comune designò<br />
il governo autonomo retto da associazioni o<br />
gruppi di cittadini affermatosi nel Medioevo europeo<br />
e nato in Italia, <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> comune quale<br />
sostantivo intende modernamente l’ente locale<br />
autarchico <strong>la</strong> cui funzione riprende idealmente<br />
quel<strong>la</strong> del suo antesignano medioevale, ovvero<br />
delle omonime istituzioni post-feudali. Municipio<br />
_ dal <strong>la</strong>tino municĭpiu(m) derivante da<br />
múnus, “ufficio o servigio”, e cípium, da càpio<br />
“pren-do, ricevo”. Il termine, che intende quindi<br />
l’ottenimento di un pubblico servizio da parte<br />
di chi è stato conferito di un certo ufficio, fu coniato<br />
nell’antica Roma, dove venivano definite<br />
municipia le città straniere conquistate dall’impero,<br />
che pur essendo state private del<strong>la</strong> sovranità<br />
con il tempo acquisivano i diritti connessi<br />
al<strong>la</strong> cittadinanza romana. Modernamente, il<br />
municipio designa <strong>la</strong> sede del comune, <strong>la</strong> quale<br />
ospita gli uffici e l’amministrazione comunale.<br />
Tuttavia, in alcuni casi previsti da partico<strong>la</strong>ri<br />
statuti comunali, il termine municipio può essere<br />
utilizzato per intendere le circoscrizioni di<br />
una città, è il caso ad esempio dei municipi di<br />
Roma e Genova o delle municipalità di Venezia<br />
e Napoli. In definitiva, le parole comune e muarte<br />
&<br />
dintorni<br />
<strong>la</strong> nostra lingua<br />
Mariavittoria Spina<br />
Sinonimia: tendenze<br />
d’uso e casi esemp<strong>la</strong>ri<br />
“Quando vediamo parole diverse, istintivamente deduciamo che ci debba essere anche una certa<br />
differenza nel significato, e nel<strong>la</strong> grande maggioranza dei casi c’è di fatto una distinzione, anche<br />
se può essere talvolta difficile da motivare.” (Stephen Ullman – La semantica)<br />
Citare un esperto di semantica pare d’obbligo<br />
quando si ha a che fare con un ambito piuttosto<br />
complesso come quello del<strong>la</strong> sinonimia, nonostante<br />
<strong>la</strong> definizione apparentemente banale<br />
che si potrebbe dare di questo fenomeno linguistico.<br />
Tradizionalmente una paro<strong>la</strong> che ha lo<br />
stesso significato di un’altra, o meglio che è in<br />
grado di esprimerne lo stesso contenuto, viene<br />
definita un sinonimo, e tradizionalmente i lessicografi<br />
si sono attenuti a questa definizione,<br />
tant’è che nei dizionari si ricorre spesso al<strong>la</strong><br />
spiegazione dei lemmi attraverso definizioni sinonimiche.<br />
Tuttavia, <strong>la</strong> linguistica moderna si è<br />
posta il problema di indagare l’effettiva natura<br />
dei rapporti semantici di sinonimia, giungendo<br />
ad affermare che i sinonimi assoluti sono molto<br />
rari, in quanto esistono pochissimi casi in cui<br />
due termini risultano completamente intercambiabili<br />
in qualsiasi discorso. Tutti gli altri tipi di<br />
re<strong>la</strong>zioni sinonimiche, tali per cui due parole<br />
condividono almeno un semema, ovvero i due<br />
insiemi dei loro significati hanno in comune<br />
almeno un senso, (il significato di una paro<strong>la</strong><br />
può essere inteso come un insieme di sensi, <strong>la</strong><br />
pluralità dei quali rende possibile ad esempio <strong>la</strong><br />
costruzione di antanac<strong>la</strong>si, una figura retorica<br />
che ha reso celebri luoghi comuni come i conti<br />
non sanno fare i conti), riguardano casi di sinonimia<br />
approssimativa, con vocaboli sostituibili<br />
e interscambiabili solo in determinati contesti.<br />
L’uso corretto dei sinonimi dipende di fatto da<br />
una serie di condizioni individuabili scientificamente,<br />
in merito gli studi linguistici di Kurt<br />
Baldinger hanno condotto a sti<strong>la</strong>re un elenco<br />
di ben ventitre principi di differenziazione dei<br />
sinonimi, essi concernono motivazioni stilistiche,<br />
di registro e di connotazione specifica dei<br />
diversi termini. La ricerca di Baldinger non fa<br />
che ribadire quanto affermato da Ullman circa<br />
38
arte &<br />
dintorni<br />
nicipio non possono definirsi sinonimi, fatta eccezione<br />
per il caso del<strong>la</strong> regione Sicilia, il cui<br />
statuto autonomo prevede un’effettiva coincidenza<br />
di significati e quindi una sinonimia propria<br />
tra i due termini.<br />
Un altro caso piuttosto diffuso di sinonimia<br />
impropria, anche se solo a livello di discorso<br />
scritto, può generarsi dal<strong>la</strong> mesco<strong>la</strong>nza dei<br />
sostantivi Chiesa e chiesa, da non confondere<br />
in quanto il grafema maiuscolo assume il<br />
significato primario attribuito al<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> stessa,<br />
letteralmente il termine Chiesa deriva dal<br />
<strong>la</strong>tino ecclesia e quindi dal greco εκκλησια<br />
“comunità convocata”, riferendosi quindi al<strong>la</strong><br />
comunità religiosa, in genere cristiana, oppure,<br />
quando appare in locuzioni prive di de-terminazione<br />
quali i padri del<strong>la</strong> Chiesa, intendendo il<br />
cristianesimo stesso. Diversamente il grafema<br />
minuscolo è usato per designare l’edificio consacrato<br />
dove si svolgono le funzioni cristiane<br />
oppure, per estensione dal significato primario,<br />
può alludere ad una comunità non religiosa retta<br />
da rigide regole gerarchiche e cerimoniali,<br />
ad esempio <strong>la</strong> chiesa massonica.<br />
La comprensione e l’uso corretto dei reali rapporti<br />
di sinonimia, oltre ad aumentare <strong>la</strong> nostra<br />
proprietà linguistica, ci permette di contrastare<br />
l’insulso proliferare di inutili contaminazioni<br />
esterofile, un fenomeno ormai molto diffuso che<br />
verrà indagato a più riprese in questa rubrica.<br />
Aspetto i vostri suggerimenti per le prossime<br />
parole sulle quali riflettere ed intrattenerci.<br />
Mariavittoria Spina<br />
Dott. in Lingue e Letterature straniere<br />
Scrivete a:<br />
Teja.derdunkelritter@gmail.com<br />
<strong>la</strong> nostra lingua<br />
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46040 Guidizzolo - MN<br />
39
<strong>Notizia</strong>rio del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Francesca Cappa<br />
Uno sguardo sugli impegni<br />
Il 25 maggio era una giornata bigia, pioveva e<br />
non faceva nemmeno un gran caldo, i dubbi<br />
sono tanti, sfi<strong>la</strong>re sotto l’acqua non è possibile<br />
perché si rovinerebbero gli strumenti e non<br />
ci sono sufficienti portici lungo il percorso da<br />
fare, ma partiamo lo stesso sperando che in<br />
città il clima sia diverso. Il fato ci viene incontro<br />
e ci fa trovare su Mantova uno splendido<br />
sole accompagnato dal<strong>la</strong> caratteristica afa<br />
del<strong>la</strong> città e una piazza con circa 400 ginnaste<br />
ad attenderci.<br />
La parata può incominciare e noi facciamo da<br />
apripista partendo da piazza Sordello e attraversando<br />
le vie principali del centro per terminare<br />
sul prato del castello di San Giorgio<br />
allestito appositamente per l’esibizione delle<br />
ginnaste di atletica leggera di tutte le società<br />
sportive lombarde. La giornata è stata ottima<br />
dato che <strong>la</strong> sfi<strong>la</strong>ta è andata bene, c’era il sole e<br />
avevamo splendide ragazze a farci compagnia<br />
per <strong>la</strong> gioia dei nostri maschietti, ma non avevamo<br />
tempo di mettere in ferie i nostri strumenti<br />
perché <strong>la</strong> strada da percorrere era ancora<br />
ricca di impegni.<br />
Il 31 maggio appuntamento per <strong>la</strong> prima volta<br />
in concerto in piazza a Monzambano accolti<br />
da un affettuoso e numeroso pubblico e da un<br />
cordialissimo sindaco, il repertorio ha spaziato<br />
dal c<strong>la</strong>ssico al moderno incominciando con il<br />
solenne Inno di Mameli seguito dal<strong>la</strong> “Gazza<br />
<strong>la</strong>dra” di Rossini, da un commovente “Nessun<br />
dorma” tratto dal<strong>la</strong> Turandot ed altri brani c<strong>la</strong>ssici<br />
passando poi ai più attuali “I Simpson”,<br />
“Batman”, “Think” del<strong>la</strong> divina Aretha Franklin<br />
terminando con un brano per batteria solista<br />
dove il nostro giovanissimo Nico<strong>la</strong> Montagnoli<br />
ha dato sfogo a tutto il suo talento <strong>la</strong>sciando il<br />
pubblico esterrefatto. Ringraziamo tutta Monzambano<br />
per <strong>la</strong> calorosa accoglienza e speriamo<br />
di replicare presto questa esperienza.<br />
Il 1° giugno è stata una giornata intensa con<br />
doppio servizio per <strong>la</strong> Festa dello Sport di Guidizzolo,<br />
cominciata nel<strong>la</strong> mattina per l’inaugurazione<br />
dello sferisterio intito<strong>la</strong>to al Cav. Curzio<br />
Bonazzi e proseguito nel pomeriggio per <strong>la</strong> mostra<br />
canina al campo sportivo.<br />
Il 22 giugno <strong>la</strong> giornata era interamente dedicata<br />
ai nostri vicini di casa per il 40° anniversario<br />
di attività dell’AVIS in Guidizzolo, con sfi<strong>la</strong>ta al<strong>la</strong><br />
mattina partendo dal<strong>la</strong> sede e passando per le<br />
vie principali del paese per deporre una corona<br />
di alloro al monumento in p.zza Mutti e prose-<br />
40
guito fino al<strong>la</strong> chiesa per <strong>la</strong> Messa in loro onore.<br />
Nel tardo pomeriggio sotto il tendone allestito a<br />
festa si è tenuto il concerto in onore dell’AVIS<br />
e di tutti i volontari che dedicano il loro tempo<br />
a questa fondamentale associazione a cui<br />
vogliamo rivolgere il nostro ringraziamento sia<br />
per il <strong>la</strong>voro che svolgono ch per averci dato <strong>la</strong><br />
possibilità di partecipare a questo loro giorno di<br />
festa. Anche luglio è stato molto impegnativo,<br />
ma ve lo racconterò nel prossimo numero…<br />
Un ringraziamento speciale<br />
Un doveroso ringraziamento al sig.<br />
Luigino<br />
Sartori per aver realizzato, in brevissimo tempo<br />
e molto ingegno, <strong>la</strong> nuova pedana completa di<br />
leggio e parapetto per il nostro maestro Nico<strong>la</strong><br />
Ferraresi, sfoggiata e col<strong>la</strong>udata in occasione<br />
del Concerto per l’AVIS.<br />
Stage Musicale “Andalo 2008”<br />
Per il terzo anno consecutivo il Circolo Musicale<br />
Diapason di Guidizzolo organizza una vacanza<br />
– studio per giovani musicisti con lo scopo di<br />
rendere sempre più unito un gruppo di giovani<br />
che ha deciso di dedicare al<strong>la</strong> musica una fetta<br />
del proprio tempo libero e di dar <strong>la</strong> possibilità<br />
a questi di vivere un’esperienza che ricorderanno<br />
per molto tempo. I ragazzi, seguiti da<br />
diversi animatori, si cimenteranno in giochi di<br />
squadra, percorreranno i bellissimi sentieri di<br />
Andalo (TN) ma soprattutto dovranno in 7 giorni<br />
riuscire a districarsi nelle musiche che saranno<br />
loro proposte. Data l’esperienza degli anni<br />
precedenti siamo sicuri che il gruppo riuscirà a<br />
superare tutte le insidie e le trappole musicali<br />
che verranno disposte dai maestri presenti!<br />
L’appuntamento per 36 allievi delle Scuole di<br />
Musica di Guidizzolo, Cavriana e Gazoldo degli<br />
Ippoliti è dal 31 luglio al 6 <strong>agosto</strong> nel<strong>la</strong> splendida<br />
cornice di Andalo (TN).<br />
Orchestra Sinfonica<br />
Dal mese di novembre 2007 il Circolo Musicale<br />
Diapason di Guidizzolo si è arricchito di una realtà<br />
fortemente voluta dal Presidente e da tutto<br />
il Consiglio: un’orchestra di musica c<strong>la</strong>ssica!<br />
Interna al Circolo stesso. L’Orchestra Sinfonica<br />
dei Colli Morenici è formata da professori<br />
d’orchestra diplomati presso il Conservatorio<br />
di Mantova e limitrofi e si propone come scopo<br />
quello di dare possibilità di esibizione ai musicisti<br />
mantovani. Dopo diversi concerti nel bresciano,<br />
in gennaio l’Orchestra si è esibita al Teatro<br />
Bibiena di Mantova riscuotendo numerosi<br />
consensi. In giugno è stata allestita a Guidizzolo<br />
<strong>la</strong> splendida “Cavalleria rusticana” dedicata<br />
a don Adriano Avanzi ed in ultimo, dal 28 al 29<br />
giugno l’ensamble è stato invitato a Sarzana<br />
(SP) degli organizzatori del prestigioso concorso<br />
di canto locale per accompagnare le serate<br />
di galà con i vincitori.<br />
Lo scopo principale del gruppo è di divulgare<br />
anche nei piccoli paesi un repertorio musicale<br />
che erroneamente si pensa noioso e destinato<br />
a pochi; <strong>la</strong> voglia di riuscire e <strong>la</strong> qualità dell’Orchestra<br />
Sinfonica dei Colli Morenici cercano di<br />
avvicinare tutti quanti a questo splendido mondo<br />
che è <strong>la</strong> musica c<strong>la</strong>ssica ed operistica.<br />
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41
Istituto Statale d’Arte<br />
A cura del<strong>la</strong> Prof.ssa Fiorenza Travagliati<br />
Anna Maggi<br />
Jennifer Coffani<br />
Silvia Cortel<strong>la</strong>zzi<br />
Tre diplomate con 100/centesimi<br />
Gli esami di Stato si sono conclusi ed è ora di tirare<br />
un bi<strong>la</strong>ncio: positivo, anzi positivissimo per<br />
l’Istituto Statale d’Arte “Alessandro Dal Prato”:<br />
le c<strong>la</strong>ssi 5ª A, 5ªB e 5ª C hanno diplomato tutti i<br />
loro studenti e studentesse.<br />
I risultati hanno rispettato le attese iniziali.<br />
Una statistica a favore ed in costante incremento<br />
quel<strong>la</strong> registrata in questi ultimi anni da<br />
parte dei ragazzi che hanno concluso il proprio<br />
ciclo di studi nel<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> d’Arte, che vanta una<br />
percentuale elevata non solo di promozioni, ma<br />
anche di valutazioni.<br />
Un merito speciale va dato a tre studentesse:<br />
Jennifer Coffani 100/centesimi - del<strong>la</strong> sezione<br />
di Pittura e Decorazione Pittorica, Anna Maggi<br />
100/centesimi del<strong>la</strong> sezione di Architettura<br />
ed Arredo (entrambe del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse 5ª A) e Silvia<br />
Cortel<strong>la</strong>zzi del<strong>la</strong> sezione di Pittura e Decorazione<br />
Pittorica (del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse 5ª B del Corso Ordinamentale).<br />
Dopo <strong>la</strong> stretta di mano, <strong>la</strong> Commissione ha rivolto<br />
alle tre neo diplomate <strong>la</strong> domanda di rito<br />
riguardo alle loro prospettive future, tutte e tre<br />
hanno previsto una continuazione per i loro<br />
studi, privilegiando <strong>la</strong> facoltà di Architettura,<br />
Ingegneria e l’Accademia.<br />
Tutti gli studenti e le studentesse dell’Istituto si<br />
sono comunque espressi favorevolmente sul<br />
proseguimento del<strong>la</strong> loro formazione, perché<br />
master ed università sono: ”un punto di riferimento<br />
importanti sia a livello di cultura personale<br />
che <strong>la</strong>vorativo”.<br />
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