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N.79 agosto (7,89Mb Pdf) - la Notizia

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GUIDIZZOLO MN - BIMESTRALE DI ATTUALITA’, CRONACA, CULTURA E POLITICA ANNO XIV N. 79 - AGOSTO 2008<br />

Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,20<br />

Lo sferisterio<br />

Cav. Bonazzi<br />

Scuo<strong>la</strong><br />

dove vai <br />

La Fiera in<br />

fotografia<br />

1


sommario<br />

3 Editoriale - Scuo<strong>la</strong> dove vai<br />

4 Numeri utili<br />

5 Avis: Festeggiato il 40°<br />

6 I 50 anni di sacerdozio di don Adriano Avanzi<br />

8 Il nuovo sferisterio Cav Curzio Bonazzi<br />

10 Intervista a Giovanni Zangobbi<br />

12 Appunti di viaggio<br />

14 Appunti d’estate<br />

16 Noi e <strong>la</strong> legge<br />

17 Noi e il Fisco<br />

18 Le ricette tradizionali<br />

20 Psicologia<br />

21 A tutta penna<br />

22 Cronaca<br />

28 Amministrazione Comunale<br />

29 Fiera in musica<br />

34 Arte & dintorni<br />

Un viaggio nel medioevo<br />

La libertà di Giovannino Guareschi<br />

Sinonimia: tendenze d’uso e casi esemp<strong>la</strong>ri<br />

40 Tacabanda<br />

1° Giugno 2008<br />

Intito<strong>la</strong>zione dello sferisterio<br />

al Cav. Curzio Bonazzi<br />

21 febbraio 2008<br />

Mariastel<strong>la</strong> Gelmini, oggi<br />

ministro dell’Istruzione,<br />

par<strong>la</strong> nel Teatro di Guidizzolo<br />

2<br />

TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. lgs n. 196 del 30-06-2003<br />

I dati in possesso del<strong>la</strong> redazione de "<strong>la</strong> <strong>Notizia</strong>" sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro<br />

possesso anteriormente all'8-5-1997. Gli interessati possono chiedere <strong>la</strong> cancel<strong>la</strong>zione, il blocco, l'aggiornamento o l'integrazione dei<br />

dati od opporsi al trattamento stesso.


editoriale<br />

Andrea Dal Prato<br />

Molti cittadini che operano con semplicità sul territorio, al<strong>la</strong> ricerca del dialogo tra<br />

culture diverse, hanno vissuto con sofferenza <strong>la</strong> vicenda del<strong>la</strong> mancata partecipazione<br />

del Santo Padre all’Università La Sapienza di Roma. Si tratta di un episodio<br />

inquietante, ma che deve spingere a non cadere nell’errore del muro contro muro,<br />

dell’intolleranza, del conflitto che certamente a qualcuno interessa alimentare.<br />

Riportiamo, per una valutazione del lettore, una parte del testo del discorso del Papa:<br />

“Magnifico Rettore, Autorità politiche e civili, illustri docenti, cari giovani studenti! È<br />

per me motivo di profonda gioia incontrare <strong>la</strong> comunità del<strong>la</strong> “Sapienza - Università<br />

di Roma” in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico. Da secoli ormai<br />

questa Università segna il cammino e <strong>la</strong> vita del<strong>la</strong> città di Roma, facendo fruttare le<br />

migliori energie intellettuali in ogni campo del sapere… Da sempre <strong>la</strong> Chiesa di Roma<br />

guarda con simpatia e ammirazione a questo centro universitario, riconoscendone<br />

l’impegno, talvolta arduo e faticoso, del<strong>la</strong> ricerca e del<strong>la</strong> formazione delle nuove generazioni…<br />

“<br />

Altro episodio, sempre inquietante, accaduto a La Sapienza è che un gruppo di studenti<br />

“facinorosi” ha impedito che si tenesse un incontro che si proponeva di ricordare<br />

le vittime delle foibe e degli italiani cacciati dall’Istria, da Fiume e dal<strong>la</strong> Dalmazia,<br />

delicato momento del<strong>la</strong> nostra storia che il presidente del<strong>la</strong> Repubblica Napolitano<br />

auspica venga chiarito e spiegato ai giovani.<br />

Non è questo il modo di affrontare i problemi,<br />

una minoranza di poche decine<br />

di persone non può impedire ad altri di<br />

esprimersi. Non deve venir meno il rispetto,<br />

l’ascolto reciproco, il dialogo<br />

critico e costruttivo… Un cammino che<br />

deve essere portato avanti, con impegno e speranza, certi che il paese non può fare<br />

a meno del<strong>la</strong> cultura del<strong>la</strong> convivenza civile e del bene comune.<br />

La scuo<strong>la</strong> è per tutti il più importante strumento per <strong>la</strong> nostra formazione e istruzione,<br />

e non si può accettare che venga strumentalizzata per altri scopi.<br />

L’attuale ministro dell’Istruzione Mariastel<strong>la</strong> Gelmini sta operando molto bene, non<br />

ha, come alcuni suoi predecessori, cancel<strong>la</strong>to le riforme appena in vigore, ha detto<br />

che è “…il tempo del buonsenso, del<strong>la</strong> condivisione, del<strong>la</strong> riflessione e dell’ascolto…”<br />

“...La nostra Scuo<strong>la</strong> Primaria ad esempio, merita certamente una valutazione<br />

di “eccellente”, sia per i programmi che per l’impegno del corpo docente...” Nei progetti<br />

del ministro vi sono: un momento di “formazione permanente” per una maggior<br />

valorizzazione dei docenti; un premio “per chi produce di più”, difficile da attuare,<br />

ma è necessario trovare una forma, ampiamente condivisa, che sia d’incentivo; un<br />

aumento degli stipendi: un insegnante, se ha il dovere morale - e il diritto - di tenersi<br />

aggiornato e preparato, non deve avere l’assillo economico. Altri propositi sono:<br />

ridurre drasticamente circo<strong>la</strong>ri e norme che ora si accaval<strong>la</strong>no creando molte difficoltà<br />

applicative e interpretative; chiudere con debiti e crediti formativi che hanno<br />

causato una confusione assoluta; ripristinare gli esami di riparazione, che meglio<br />

possono indicare se uno studente è preparato oppure no; aggiungere una quarta “I”<br />

alle tre del<strong>la</strong> precedente riforma di Letizia Moratti: (Inglese, Internet e Impresa) Italiano,<br />

che è importantissimo anche per favorire l’integrazione soprattutto dei bambini<br />

migranti che devono conoscere bene <strong>la</strong> lingua italiana e <strong>la</strong> nostra Costituzione, oltre<br />

che, ovviamente, per gli studenti “italiani” che preferiscono semplificare <strong>la</strong> comunicazione<br />

con “i codici” del cellu<strong>la</strong>re a danno del<strong>la</strong> grammatica, del<strong>la</strong> sintassi italiana<br />

e del<strong>la</strong> Comunicazione stessa; ri<strong>la</strong>ncio del<strong>la</strong> formazione professionale, da alcuni anni<br />

abbastanza trascurata e liberata da appesantimenti burocratici estenuanti e spesso<br />

inutili.<br />

Il programma c’è ed è ambizioso; ora non resta che aspettare e vedere se l’auspicata<br />

col<strong>la</strong>borazione del mondo del<strong>la</strong> politica con il mondo del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> porti al<strong>la</strong> costruzione<br />

di un progetto comune che privilegi le cose da fare per il bene di tutti. Né si<br />

può assolutamente sottovalutare in questa auspicata… “riforma” il contributo determinante<br />

qual è quello, rinnovato, dei genitori con <strong>la</strong> loro competenza specifica,<br />

senza invasioni di campo, quindi, anche perché gli insegnanti ci sono già: se no che<br />

ci starebbero a fare<br />

Scuo<strong>la</strong> dove vai <br />

3


DIRETTORE<br />

RESPONSABILE<br />

Andrea Dal Prato<br />

CAPO REDATTORE<br />

Graziano Pelizzaro<br />

REDAZIONE<br />

Giulia Avanzi<br />

Sergio Desiderati<br />

Laura Leorati<br />

Elodio Perani<br />

Giovanni Zangobbi<br />

COLLABORATORI<br />

Giorgio Arienti<br />

Elisa Corradi<br />

Marco Badini<br />

Francesca Cappa<br />

Francesca Cargnoni<br />

Cristina Delmenico<br />

Francesco Gandellini<br />

Martina Grandelli<br />

Francesca Lugoboni<br />

Antonio Ma<strong>la</strong>gutti<br />

Franco Mondadori<br />

Francesca Pesci<br />

Luca Piazza<br />

Mariavittoria Spina<br />

Giulia Stuani<br />

Davide Truzzi<br />

PROGETTO GRAFICO<br />

C<strong>la</strong>udia Dal Prato<br />

MUNICIPIO - tel. 0376 819201<br />

E-mail: info@comune.guidizzolo.mn.it<br />

CARABINIERI - tel. 0376 819006 - 112<br />

VIGILI URBANI - tel. 0376 840241<br />

PRO LOCO Guidizzolo - tel. 346 4901177<br />

GAS (metano) - Pronto intervento tel. 800 905 440<br />

BIBLIOTECA COMUNALE - tel. 0376 840435<br />

Teatro Comunale - tel. 335 422406<br />

Oratorio San Lorenzo - tel. 335 1211999<br />

FONDAZIONE “RIZZINI” onlus - tel. 0376 819120<br />

FONDAZIONE “NonSoloArte” - tel. 0376 840303<br />

ISTITUTO COMPRENSIVO - 0376 819049 - 819059<br />

ISTITUTO STATALE D’ARTE - tel. 0376 819023<br />

Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326<br />

PARROCCHIA Birbesi - tel. 0376 819602<br />

PARROCCHIA Guidizzolo - tel. 0376 819052<br />

POSTE E TELEGRAFI - tel. 0376 840091<br />

SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869<br />

PROTEZIONE CIVILE - tel. 0376 847388<br />

Prenotazione ambu<strong>la</strong>nza - tel. 349 8608653<br />

ORARIO DI APERTURA<br />

Da lunedì a venerdì: dalle 10 alle 13<br />

Sabato: dalle 10 alle 12<br />

Ufficio Tecnico:<br />

lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12,30<br />

sabato dalle 10 alle 12<br />

Assistente sociale:<br />

martedì dalle 11 alle 13 e giovedì dalle 9,30 alle 13<br />

• Dr.ssa Emi Ghisolfi<br />

Prenotazione visite: 0376 840433 (8,30-12,30)<br />

Ambu<strong>la</strong>torio 0376 840433 - abitazione 0376 818011<br />

Cell. 333 8356733<br />

Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento)<br />

Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13<br />

• Dr. Orfeo Valerio Galvani<br />

Prenotazione visite: 0376 840433 (8,30-12,30)<br />

Ambu<strong>la</strong>torio 0376 819794 - abitazione 0376 819096<br />

Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30<br />

Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento)<br />

• Dr. Giuliano Ponti<br />

Ambu<strong>la</strong>torio 0376 819475 - abitazione 0376 819177<br />

Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12,30<br />

Giovedì: dalle 16,30 alle 19<br />

• Dr.ssa Ange<strong>la</strong> Gatti<br />

presso l’AVIS di Guidizzolo - tel. 338 2619350<br />

Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17,30 alle 18,30<br />

Ambu<strong>la</strong>torio Medole - tel. 0376 898109<br />

Lun. Merc. Ven. : dalle 10,30 alle 12<br />

Mar. Gio.: dalle 17,30 alle 19<br />

• Pediatra di base Dr.ssa Stel<strong>la</strong> Schena<br />

presso l’AVIS di Guidizzolo<br />

Per appuntamenti tel. 3491047387<br />

Lun. Mart. Giov.: dalle 9,30 alle 12,30<br />

Merc.: dalle 16 alle 19 - Ven.: dalle 14 alle 17<br />

• Pediatra di base Dr.ssa Giancar<strong>la</strong> Cavalli<br />

Per appuntamenti tel. 0376 868173<br />

NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO<br />

tel. 800-228521 (Guidizzolo 0376 819005)<br />

4<br />

EDITORE<br />

Centro Culturale<br />

“San Lorenzo”<br />

via Virgilio, 25<br />

46040 Guidizzolo (MN)<br />

Tel. 348 3115232<br />

e-mail:<br />

redazione@<strong>la</strong>notiziaguidizzolo.com<br />

R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00<br />

Aut. Tribunale di MN<br />

N° 8/95 del 30-05-1995<br />

Stampa:<br />

Arti Grafiche Studio 83 (VR)<br />

Cellofanatura e spedizione<br />

postale Coop Service s.c.r.l.<br />

Virle Treponti (BS)<br />

COSTO MODULI<br />

1 modulo verticale:<br />

mm 60 x 39 E. 40,00<br />

2 moduli orizzontali:<br />

mm 60 x 82 E. 70,00<br />

4 moduli orizzontali:<br />

mm 60 x 170 E. 110,00<br />

1/2 pagina:<br />

mm 124 x 170 E. 180,00<br />

Pagina intera:<br />

mm 277 x 170 E. 340,00<br />

ORARIO DI APERTURA<br />

merc. - ven. 9-12 (estivo) 9-12 (inv.)<br />

lun. - mar. - giov. 15-19 (estivo) 14,30 -18,30 (inv.)<br />

Centro Culturale San Lorenzo - tel. 348 3115253<br />

Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189<br />

AIDO - tel. 0376 840177<br />

AVIS - tel. 0376 840177<br />

Ass. Naz Carabinieri - tel. 338 2507927<br />

Amici di Rebecco - tel. 0376 819678<br />

Anspi Birbesi - tel. 0376 849602<br />

Anspi Guidizzolo - tel. 0376 819052<br />

Arca - tel. 0376 818417<br />

Associazione Commercianti - tel. 0376 818715<br />

Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172<br />

Centro Sociale “La Mimisa” - tel. 0376818419<br />

Corale B.V. Di Lourdes - tel. 0376 819052<br />

Corpo Bandistico - tel. 0376 840090<br />

CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253<br />

Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516<br />

GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240<br />

Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382<br />

ORARIO DI APERTURA DOMENICALE<br />

Maggio - Settembre dalle 17,00 alle 19,00<br />

Ottobre - Aprile dalle 15.30 alle 17,30<br />

Ambu<strong>la</strong>torio igiene pubblica - tel. 0376 846713<br />

Amb. vaccinazioni pediatriche - tel. 0376 846705<br />

Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724<br />

Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737<br />

Servizio medicina del <strong>la</strong>voro - tel. 0376 846733<br />

Igiene dell’edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846733<br />

ORARIO DI APERTURA<br />

Lunedì e Mercoledì dalle 14,30 alle 17,30<br />

Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17,30<br />

GUIDIZZOLO<br />

Festivi: 8 - 9,30 - 11 - 18 (invernale 17)<br />

Prefestivi: 19 (invernale 18) sospesa luglio e <strong>agosto</strong><br />

Feriali: 7,30 - 18 (invernale 17,30)<br />

BIRBESI<br />

Festivi: 9,30<br />

prefestivi 18,30 (estivo) 18,00 (invernale)<br />

Feriali: mart. giov. 8,30<br />

REBECCO Prefestivi 18 (invernale 17)<br />

Tutti i giorni dalle 8 alle 19


AVIS: festeggiato il 40°<br />

Dallo scorso 22 giugno c’è una nuova targa<br />

davanti al<strong>la</strong> sede Avis in Piazza Alessandro Dal<br />

Prato a Guidizzolo; recita: ‘1968-2008. Impegno<br />

di tutti per il bene di tutti. A ricordo di tutti coloro<br />

che con passione si sono prodigati in questi<br />

40 anni’. L’ha scoperta il presidente Franco<br />

Pelizzo<strong>la</strong> durante il suo intervento in occasione<br />

del<strong>la</strong> festa per il quarantesimo di fondazione<br />

del<strong>la</strong> sezione guidizzolese. E Guidizzolo era tutta<br />

lì, accanto ai suoi donatori, rappresentata<br />

dal sindaco Graziano Pelizzaro e dal gonfalone<br />

del Comune. Lì accanto, come ha ricordato il<br />

parroco don Adriano Avanzi all’omelia del<strong>la</strong> S.<br />

Messa a cui ha gli avisini hanno partecipato,<br />

per significare <strong>la</strong> straordinaria importanza di<br />

un’associazione che ha nel proprio Dna quello<br />

di donare gratuitamente il sangue, dono<br />

prezioso per <strong>la</strong> salvezza di tante vite. Quel<strong>la</strong><br />

di Guidizzolo è una sezione con molti donatori,<br />

tanti giovani. Un fatto importante, ha precisato<br />

il presidente provinciale Walter Belluzzi nel<br />

suo saluto, ma bisogna fare in tutta <strong>la</strong> provincia<br />

qualcosa di più; dobbiamo crescere e fare aumentare<br />

le donazioni: c’è bisogno di sangue. La<br />

mattinata era iniziata con il corteo aperto dal<br />

Corpo Bandistico e seguito dai tantissimi <strong>la</strong>bari<br />

di molte sezioni consorelle. Fino al monumento<br />

ai Caduti con <strong>la</strong> deposizione di una corona,<br />

le note dell’Inno di Mameli e del sempre coinvolgente<br />

‘silenzio’. Dopo <strong>la</strong> S. Messa un altro<br />

momento di grande commozione quando le autorità,<br />

erano presenti tra gli altri il consigliere<br />

regionale Carlo Maccari, il luogotenente comandante<br />

<strong>la</strong> stazione Carabinieri di Guidizzolo<br />

Mario Fierro, assessori e consiglieri comunali,<br />

hanno accompagnato gli alpini Virgilio Bignotti<br />

ed Enzo Galvani nel<strong>la</strong> deposizione di una corona<br />

in memoria dei diversi donatori che già ci<br />

hanno <strong>la</strong>sciato. Quindi, sotto <strong>la</strong> tensostruttura<br />

allestita davanti al<strong>la</strong> sede, tutti hanno potuto<br />

gustare il pranzo offerto dal<strong>la</strong> sezione, Qui,<br />

durante <strong>la</strong> pausa, il presidente Pelizzo<strong>la</strong> ha<br />

ricordato i primi donatori di Guidizzolo: Bruno<br />

Porrini, Guerrino Porrini, Mario Costa. Da qui<br />

nacque l’idea del<strong>la</strong> sezione. Sono seguite le<br />

premiazioni statutarie; i donatori, chiamati con<br />

<strong>la</strong> solita potente voce da Giuseppe Menossi si<br />

sono presentati a ricevere diplomi e medaglie.<br />

Nel pomeriggio, a conclusione del<strong>la</strong> festa, il<br />

Corpo Bandistico ha tenuto un app<strong>la</strong>uditissimo<br />

concerto.<br />

Sergio Desiderati<br />

servizi ecologici<br />

spurghi civili ed industriali<br />

<strong>la</strong>vaggio tubazioni ad alta pressione<br />

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Guidizzolo (MN) tel. 0376 849544 cell. 335 7587441<br />

5


50 anni di Sacerdozio<br />

di don Adriano Avanzi<br />

Taglio del nastro del<strong>la</strong><br />

mostra fotografica:<br />

“Don Adriano, un prete<br />

e <strong>la</strong> sua comunità”<br />

Tracciare cinquant’anni di sacerdozio, tutta<br />

una vita, è impossibile nel breve spazio di un<br />

articolo. Raccontare il perché di una vocazione,<br />

quel<strong>la</strong> all’essere prete, così ”diversa”<br />

dagli attuali modelli di vita che specialmente<br />

<strong>la</strong> pubblicità propone; riuscire a capire come<br />

sia possibile rispondere ad una chiamata che<br />

ti vuole lontano dal tuo ambiente e dalle persone<br />

del<strong>la</strong> tua casa per servire una comunità<br />

più ampia e che non conosci; impossibile<br />

Forse. I guidizzolesi, del loro parroco, hanno<br />

sicuramente compreso che lui, don Adriano<br />

Avanzi, ha sempre sentito sin dal primo giorno<br />

questa come <strong>la</strong> sua comunità e per essa<br />

ha <strong>la</strong>vorato, ha gioito e sofferto, ha pregato.<br />

Lo hanno capito da tempo e domenica scorsa<br />

un grande app<strong>la</strong>uso, lungo cinquant’anni, 37<br />

dei quali trascorsi a Guidizzolo, ha sciolto <strong>la</strong><br />

grande commozione al termine del<strong>la</strong> solenne<br />

celebrazione liturgica nel ricordo del suo giubileo<br />

sacerdotale. Un app<strong>la</strong>uso che ha voluto<br />

significare il grazie di tutta Guidizzolo rappresentata<br />

in chiesa dal sindaco Graziano Pelizzaro,<br />

dal presidente del consiglio comunale<br />

Giovanni Zangobbi, dagli assessori, dal gonfalone<br />

del Comune e dai <strong>la</strong>bari di molte associazioni<br />

di volontariato. “Ci sono due parole, ha<br />

detto don Valerio Antonioli nell’omelia, che mi<br />

sono rimaste impresse e che don Adriano ha<br />

pronunciate durante <strong>la</strong> celebrazione liturgica<br />

<strong>la</strong> notte di Natale molti anni fa: Dio è Amore.<br />

Perché <strong>la</strong> vita è difficile, per molti è dura, ed il<br />

compito del prete, apostolo del Signore, è proprio<br />

quello di annunciare a tutti, con il sorriso<br />

sulle <strong>la</strong>bbra perché ci crede veramente, che<br />

Dio è Amore. E per questo annuncio che don<br />

Adriano ha fatto continuamente in questi anni<br />

noi gli diciamo semplicemente: grazie”.<br />

L’ampio presbiterio del<strong>la</strong> parrocchiale che don<br />

Adriano ha rinnovato, così come tutti gli altri<br />

ambienti in questi anni, ha accolto tutti i sacerdoti<br />

che si sono susseguiti a Guidizzolo dal<br />

1971; con loro anche molti altri preti del vicariato.<br />

Segno, come ha ricordato don Adriano al<br />

termine, di una profonda comunione. Ed il suo<br />

grazie al Signore don Adriano lo ha “gridato”<br />

forte per i favori di questi cinquant’anni. Un<br />

grazie per il dono del<strong>la</strong> fede e per <strong>la</strong> vocazione;<br />

per <strong>la</strong> sua famiglia di origine, e per “…questa<br />

mia famiglia che siete voi”.<br />

Al termine, accompagnato da tutti i sacerdoti<br />

concelebranti, ha raggiunto l’altare del<strong>la</strong> Madonna<br />

mentre <strong>la</strong> Corale parrocchiale intonava<br />

un canto al<strong>la</strong> Vergine.<br />

La mostra fotografica<br />

Rappresentare cinquant’anni di vita sacerdotale<br />

con una mostra fotografica non è certo cosa<br />

facile. Eppure è ciò che in maniera efficace è<br />

riuscito al gruppo Fede e Cultura del<strong>la</strong> parrocchia<br />

di Guidizzolo coadiuvato da alcuni volontari.<br />

I cinquant’anni di vita sacerdotale sono<br />

quelli del parroco don Adriano Avanzi che di<br />

questi ne ha trascorsi, sino ad ora, 37 al<strong>la</strong> guida<br />

del<strong>la</strong> parrocchia dove giunse nel settembre<br />

1971. Il materiale a disposizione, soprattutto<br />

quello degli anni guidizzolesi, era parecchio; si<br />

trattava di fare una scelta che non tradisse <strong>la</strong><br />

cronologia degli eventi ma che soprattutto presentasse,<br />

come recita il titolo del<strong>la</strong> rassegna,<br />

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“Don Adriano, un prete e <strong>la</strong> sua comunità”.<br />

Non quindi una celebrazione dell’uomo Adriano<br />

Avanzi, che lui stesso non avrebbe voluto,<br />

ma <strong>la</strong> missione di pastore di don Adriano Avanzi<br />

che in fedeltà al mandato ricevuto ha servito<br />

le comunità a lui affidate. Prima in città Angeli,<br />

San Leonardo e San Barnaba, quindi Guidizzolo.<br />

Ne è scaturito un percorso tematico sviluppato<br />

intorno ad alcuni dei momenti più significativi<br />

del<strong>la</strong> sua vita sacerdotale: i Sacramenti,<br />

<strong>la</strong> Paro<strong>la</strong>, <strong>la</strong> devozione al<strong>la</strong> Vergine, il canto, <strong>la</strong><br />

liturgia, i col<strong>la</strong>boratori che lo hanno affiancato<br />

in questi anni; <strong>la</strong> rivisitazione edilizia di tutti<br />

gli ambienti parrocchiali, chiesa innanzitutto<br />

i cui <strong>la</strong>vori trovò avviati dai predecessori don<br />

Gino Sarti e don Giulio Incontri; i pellegrinaggi,<br />

i momenti di serenità e tanto ancora. Durante<br />

l’inaugurazione è stato presentato un video che<br />

raccoglie un’intervista, interessantissima, che<br />

alcuni giovani gli fecero lo scorso anno. Domande<br />

molto serie accanto ad altre più “leggere”:<br />

a tutte don Adriano ha dato risposta con<br />

estrema sincerità. Ne emerge un ritratto insolito,<br />

lontano dal<strong>la</strong> sua immagine di uomo dal<strong>la</strong><br />

scorza forte e talvolta dall’apparenza severa. E<br />

c’è un concetto che ripete alcune volte, ciò che<br />

lo ha sempre animato: <strong>la</strong> gioia. Quel<strong>la</strong> di essere<br />

e sentirsi amato da Dio, circondato dal Suo affetto<br />

smisurato.<br />

Cavalleria Rusticana<br />

Straordinario evento culturale promosso<br />

dall’Amministrazione comunale e dall’Assessorato<br />

alle manifestazioni, con il patrocinio del<strong>la</strong><br />

Provincia di Mantova, in occasione delle celebrazioni<br />

per il 50° di sacerdozio di don Adriano.<br />

Nel tendone appositamente allestito sul<strong>la</strong> piattaforma<br />

del Circolo Anspi, dopo i saluti del sindaco<br />

Graziano Pelizzaro e del vicario generale<br />

del<strong>la</strong> diocesi don GianGiacomo Sarzi Sartori,<br />

quando il maestro Lelio Capilupi ha dato il primo<br />

tocco al<strong>la</strong> sua bacchetta e <strong>la</strong> musica ha iniziato<br />

ad invadere in maniera magnifica l’ampio<br />

salone <strong>la</strong> cui perfetta sonorità ha meravigliato,<br />

un forte brivido ha toccato i quasi 600 presenti.<br />

La musica, dopo l’inizio solitario fuori scena di<br />

Turiddu, ha iniziato quindi ad accompagnare il<br />

Coro Lirico Bresciano “Giuseppe Verdi”. Sul<strong>la</strong><br />

scena ecco i protagonisti:<br />

Santuzza (Anna Maria Caruso),<br />

Turiddu (Chul Ho Kim),<br />

Alfio (Salvo di Salvo), Mamma<br />

Lucia (Jung Sook Choi)<br />

e Lo<strong>la</strong> (Sandra Foschiatto),<br />

cantanti dell’Associazione<br />

Arti.Co. Due, tre, quattro volte<br />

gli app<strong>la</strong>usi a scena aperta<br />

hanno imposto una pausa:<br />

erano dovuti. L’esecuzione<br />

è stata perfetta in ogni momento;<br />

addirittura nel Regina<br />

Coeli ha toccato vertici straordinari,<br />

al punto che al termine,<br />

dopo i ringraziamenti<br />

di un commosso don Adriano,<br />

è stato ripetuto.<br />

Da segna<strong>la</strong>re, oltre al<strong>la</strong> bravura,<br />

<strong>la</strong> grande tenacia di<br />

Anna Maria Caruso <strong>la</strong> quale,<br />

pur indisposta fino al giorno<br />

prima, non ha voluto mancare.<br />

Ed è stata una fortuna.<br />

Nell’introdurre <strong>la</strong> serata il vicario parrocchiale<br />

don Giampaolo Ferri l’ha definita “storica”. La<br />

speranza è che appuntamenti simili possano<br />

ripetersi.<br />

Sergio Desiderati<br />

Turiddu (Chul Ho Kim) e<br />

Santuzza (Anna Maria<br />

Caruso)<br />

Lo<strong>la</strong> (Sandra Foschiatto)<br />

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7


Il nuovo sferisterio<br />

Cav. Curzio Bonazzi<br />

Guidizzolo ha un nuovo sferisterio. Importante,<br />

incastonato, per così dire, nel centro sportivo<br />

comunale di Via Matteotti, accanto al Tennis<br />

Club e ai campi di calcio. “L’inaugurazione di<br />

oggi, ha affermato l’assessore allo sport Cesare<br />

Maccari (tamburellista in anni passati),<br />

il primo giugno scorso, assume un’importanza<br />

partico<strong>la</strong>re in quanto il nuovo sferisterio viene<br />

intito<strong>la</strong>to al compianto Cav. Curzio Bonazzi. Per<br />

<strong>la</strong> grande generosità che ha sempre dimostrato<br />

nei confronti del paese di Guidizzolo, nel<strong>la</strong><br />

sua grande passione per il tamburello e per i<br />

traguardi sportivi raggiunti con <strong>la</strong> - Bonazzi Litografica<br />

-. Va inoltre rimarcato il fatto che il<br />

vecchio sferisterio inaugurato 40 anni fa con<br />

l’allora giovane sindaco Giuliano Fontanesi,<br />

venne finanziato proprio da Curzio Bonazzi”.<br />

Bonazzi, è stato ricordato, fu uno degli illuminati<br />

industriali di Guidizzolo, con un profondo<br />

attaccamento a questa comunità; legame palesato<br />

nel<strong>la</strong> partecipazione attiva a moltissime<br />

attività culturali e sportive. Dopo il tamburello<br />

ricordiamo ad esempio <strong>la</strong> Banda Musicale che<br />

sostenne per molti anni. Tantissimi i presenti,<br />

sportivi e non, per questo che rimane un significativo<br />

avvenimento per Guidizzolo. I saluti<br />

iniziali, l’importanza di avere un centro sportivo<br />

“…forse avveniristico negli anni ’70, ma chi lo<br />

ideò dimostrò di guardare lontano...”, <strong>la</strong> forte<br />

tradizione tamburellistica di Guidizzolo, i moltissimi<br />

giovani che quotidianamente frequentano<br />

il centro, sono tutti concetti sviluppati nei<br />

loro interventi di saluto dal sindaco Graziano<br />

Pelizzaro, dal presidente provinciale FIPT Giancarlo<br />

Rizzi che ha portato i saluti del presidente<br />

nazionale Crosato e del regionale Cartapati, dal<br />

presidente del<strong>la</strong> commissione tecnica Pellegrino<br />

Sereni, dal presidente mantovano del Coni<br />

Mauro Redolfini, dal consigliere regionale Carlo<br />

Maccari. Dopo <strong>la</strong> benedizione impartita dal<br />

parroco don Adriano Avanzi e i ringraziamenti<br />

al<strong>la</strong> famiglia Bonazzi, alle sorelle Galvani per<br />

il terreno su cui sorge il nuovo sferisterio, al<strong>la</strong><br />

Cam, all’Atletica ed il Tennis Club, oltre ai molti<br />

volontari che in questi mesi hanno <strong>la</strong>vorato,<br />

mentre <strong>la</strong> banda intonava l’Inno Nazionale è<br />

stato tagliato il nastro. Giovani e “vecchie glorie”<br />

hanno poi inaugurato lo sferisterio. E <strong>la</strong> prima<br />

battuta è stata proprio dell’assessore Cesare<br />

Maccari. Per chiudere vogliamo ricordare <strong>la</strong><br />

significativa esperienza tamburellistica guidizzolese<br />

che nasce agli inizi del secolo scorso,<br />

si consolida con Bonazzi e prosegue poi con<br />

<strong>la</strong> De Giuli Combustibili ed ora con l’Atletica<br />

Guidizzolese. Importanti titoli italiani sono stati<br />

conquistati.<br />

Sergio Desiderati<br />

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tel. 0376 632677


Il ringraziamento del<strong>la</strong> famiglia<br />

Sentiamo il piacere e il dovere di ringraziare il<br />

caro amico dott. Cesare Maccari per il commovente<br />

pensiero avuto nel ricordare nostro padre,<br />

ringraziamento che estendiamo al<strong>la</strong> signora<br />

Annunciata, che con i consigli e l’impegno<br />

profusi, ha contribuito all’organizzazione del<strong>la</strong><br />

perfetta cerimonia… che sarebbe tanto piaciuta<br />

al nostro papà.<br />

Grazie di cuore al signor sindaco Graziano Pelizzaro<br />

ed al<strong>la</strong> giunta comunale per <strong>la</strong> benevo<strong>la</strong><br />

condivisione.<br />

Grazie al Rev.mo parroco don Adriano per <strong>la</strong><br />

benedizione del campo e al Corpo Bandistico<br />

di Guidizzolo che tante soddisfazioni ha dato a<br />

nostro padre e che continua a dare al<strong>la</strong> nostra<br />

comunità.<br />

Cosa dobbiamo dire ai tamburellisti militanti<br />

nel<strong>la</strong> nostra vecchia squadra e ai dirigenti e<br />

volontari guidizzolesi e non che con gioia abbiamo<br />

rivisto all’inaugurazione.<br />

Non basta un solo grazie, a loro va l’affetto più<br />

profondo del nostro cuore.<br />

Eliana ed Andrea Bonazzi<br />

Lettera a mio padre<br />

Mio padre, un uomo incredibilmente bello, forte,<br />

carismatico ed energico, era sempre in movimento.<br />

Io e mio fratello lo onoravamo e stimavano moltissimo.<br />

Adesso capisco il perché.<br />

Nel<strong>la</strong> sua vita non vi erano incoerenze. Era un<br />

uomo degno d’onore, di alti principi. Il <strong>la</strong>voro<br />

che si era scelto era <strong>la</strong> sua passione, votandosi<br />

anima e corpo al<strong>la</strong> riuscita di questo impegno<br />

così gravoso, dedicando <strong>la</strong> sua vita a far vivere<br />

meglio gli altri.<br />

Oggi capisco quanto fosse coscienzioso, perché<br />

questo accadeva negli anni cinquanta, in<br />

pieno “boom” economico dove ci voleva molto<br />

coraggio.<br />

Era partico<strong>la</strong>rmente comprensivo, paziente,<br />

gentile e sapeva ascoltare.<br />

Era un buon narratore, par<strong>la</strong>va delle sue esperienze<br />

in guerra, dei perché del<strong>la</strong> guerra e delle<br />

sue conseguenze.<br />

Par<strong>la</strong>va di cosa avesse imparato dai suoi viaggi<br />

e del motivo per cui vedere il mondo fosse importante<br />

e par<strong>la</strong>va del<strong>la</strong> differenza tra erudizione<br />

e saggezza.<br />

Par<strong>la</strong>va di regole e di valori. Ripeteva: ascolta<br />

sempre i tuoi istinti e sappi che tutte le risposte<br />

di cui avrai bisogno sono dentro di te.<br />

Il messaggio di papà ha avuto senso per me<br />

perché non ho mai visto un conflitto nel modo<br />

in cui lui ha vissuto <strong>la</strong> sua vita. Si è sposato ed<br />

ha amato <strong>la</strong> stessa donna per tutta <strong>la</strong> vita ed ha<br />

amato tantissimo <strong>la</strong> sua famiglia.<br />

Dicono che i buoni genitori danno ai figli radici<br />

e ali. Radici per sapere dove è casa loro, ali per<br />

vo<strong>la</strong>r via e mettere in pratica ciò che è stato<br />

loro insegnato. Ebbene le radici che mi hanno<br />

dato i miei genitori saranno per sempre delle<br />

fondamenta incrol<strong>la</strong>bili.<br />

Eliana<br />

9


Intervista al Presidente<br />

del Consiglio Comunale<br />

Dopo le interviste al Sindaco e agli Assessori, in questo numero sarà chiamato a rispondere<br />

alle nostre domande il Presidente del Consiglio Comunale, prof. Giovanni Zangobbi,<br />

sindaco dal 1995 al 1999 e, attualmente, anche Consigliere Provinciale.<br />

Presidente, come mai questa figura a Guidizzolo<br />

La carica di Presidente del Consiglio è obbligatoria<br />

in tutti i Comuni aventi una popo<strong>la</strong>zione<br />

superiore ai quindicimi<strong>la</strong> abitanti; è, invece, facoltativa<br />

in tutti gli altri, e tra questi<br />

Guidizzolo.<br />

Precedentemente <strong>la</strong> legge che ha<br />

introdotto l’elezione diretta del Sindaco,<br />

lo stesso presiedeva i Consigli<br />

Comunali ed era logico che fosse<br />

così, in quanto il primo cittadino<br />

era eletto dal Consiglio.<br />

Dal momento che ora tutti i sindaci<br />

sono tali per mandato diretto<br />

dei cittadini e che i consigli hanno<br />

perso molti dei poteri o competenze<br />

che avevano in precedenza, il<br />

legis<strong>la</strong>tore ha ritenuto che i poteri<br />

amministrativi del sindaco e del<strong>la</strong><br />

giunta dovessero o potessero essere<br />

disgiunti da quelli legis<strong>la</strong>tivi,<br />

di indirizzo e di controllo, tipici di<br />

un consiglio.<br />

Si è ritenuto, pertanto, opportuna,<br />

anche a Guidizzolo, l’istituzione<br />

del<strong>la</strong> figura del Presidente del Consiglio<br />

e questo nell’intento di valorizzare meglio il<br />

Consiglio e i Consiglieri.<br />

Guidizzolo è l’unico caso di comune con meno<br />

di quindicimi<strong>la</strong> abitanti che ha istituito <strong>la</strong> figura<br />

del Presidente<br />

Certamente no. Qui in provincia di Mantova me<br />

ne vengono in mente due a noi vicini: Goito, che<br />

per presidente ha l’ex sindaco Pietro Marcazzan<br />

e Rodigo, che ha meno abitanti di Guidizzolo, con<br />

l’ex sindaco Giancarlo Gauli.<br />

Qual è stato l’iter che ha portato al<strong>la</strong> sua elezione<br />

Si sono modificati, in Consiglio Comunale, sia<br />

lo Statuto che il Rego<strong>la</strong>mento del Consiglio. La<br />

mia elezione è avvenuta durante <strong>la</strong> seduta del<br />

29 settembre 2006. Nel<strong>la</strong> medesima seduta si è<br />

provveduto anche all’elezione del vicepresidente,<br />

nel<strong>la</strong> figura del consigliere Massimo Grassi. Il<br />

vice presidente sostituisce, nei casi di assenza o<br />

impedimento, il presidente.<br />

Dal prossimo mandato, il presidente e il suo vice<br />

verranno eletti nel<strong>la</strong> prima seduta di Consiglio,<br />

appena espletate le operazioni di convalida e<br />

surroga degli eletti.<br />

Cosa fa e quali sono le sue competenze<br />

Riguardo le competenze, opero secondo quanto<br />

è previsto dallo Statuto. Mi permetto di citare al<strong>la</strong><br />

lettera l’articolo 9, comma 2: “Il Presidente:<br />

a) ha <strong>la</strong> rappresentanza del Consiglio, di cui<br />

esprime le sensibilità e gli orientamenti sui temi<br />

generali di carattere politico, sociale, economico<br />

e culturale;<br />

b) può assumere idonee iniziative riguardo ai temi<br />

previsti nel punto a).<br />

c) predispone l’ordine del giorno delle riunioni<br />

del Consiglio, componendolo con gli argomenti e<br />

le urgenze comunicategli per iscritto o in forma<br />

verbale dal Sindaco, con gli oggetti che ritiene di<br />

inserire di propria iniziativa e con quelli richiesti<br />

dai Consiglieri secondo le norme previste dallo<br />

Statuto e dal Rego<strong>la</strong>mento;<br />

d) convoca e presiede le riunioni consiliari e <strong>la</strong><br />

Conferenza dei Capigruppo;<br />

e) attiva il <strong>la</strong>voro delle Commissioni Consiliari e<br />

ne riceve le conclusioni, operando perché l’azione<br />

amministrativa non abbia a risentire di ritardi<br />

o rallentamenti;<br />

f) fissa <strong>la</strong> data delle riunioni del Consiglio d’intesa<br />

con il Sindaco e sentita <strong>la</strong> Conferenza dei Capigruppo;<br />

10


g) apre, dirige, coordina e dichiara chiusa <strong>la</strong> discussione<br />

sui punti all’ordine del giorno e proc<strong>la</strong>ma<br />

<strong>la</strong> volontà consiliare;<br />

h) ha <strong>la</strong> facoltà, ravvisandone i motivi, di sospendere<br />

o rinviare le sedute del Consiglio, delimitare<br />

l’accesso del pubblico e di esigere che le discussioni<br />

si svolgano nel rispetto dei diritti e del<strong>la</strong> dignità<br />

di ciascun Consigliere;<br />

i) accerta che le proposte di deliberazione presentate<br />

al Consiglio siano munite dei pareri e del<strong>la</strong><br />

attestazione prevista dal<strong>la</strong> legge;<br />

j) assicura una adeguata e preventiva informazione<br />

ai gruppi consiliari e ai singoli consiglieri sulle<br />

questioni sottoposte al Consiglio;<br />

k) quando <strong>la</strong> convocazione del Consiglio avvenga<br />

per iniziativa del Presidente dell’Assemblea,<br />

questi ha l’obbligo di informare tempestivamente<br />

il Sindaco;<br />

l) esercita i poteri di polizia nelle adunanze consiliari.<br />

All’articolo 9, comma 6, del Rego<strong>la</strong>mento del Consiglio<br />

Comunale si afferma che: “Nell’esercizio<br />

delle sue funzioni il Presidente si ispira a criteri di<br />

imparzialità, intervenendo a difesa delle prerogative<br />

del Consiglio e dei singoli Consiglieri”.<br />

Che requisito bisogna possedere per poter diventare<br />

Presidente del Consiglio Comunale<br />

L’unico requisito richiesto è quello di far parte del<br />

Consiglio Comunale. L’elezione avviene mediante<br />

votazione segreta. Viene eletto al primo scrutinio<br />

chi ottiene almeno i 2/3 dei voti. Se nessun<br />

candidato dovesse ottenere i 2/3 dei voti, si deve<br />

procedere ad una successiva votazione e allora<br />

basta <strong>la</strong> maggioranza assoluta. Nel ma<strong>la</strong>ugurato<br />

caso che nessuno sia ancora eletto, si vota per<br />

una terza volta e allora è proc<strong>la</strong>mato eletto chi<br />

ottiene il maggior numero di voti.<br />

Io sono stato eletto al primo scrutinio.<br />

Insieme al<strong>la</strong> figura del Presidente ci sono state<br />

altre novità<br />

Sono stati istituiti <strong>la</strong> Conferenza dei Capigruppo e<br />

il Consiglio Comunale dei Ragazzi.<br />

La Conferenza dei Capigruppo è un organo consultivo<br />

del Presidente in partico<strong>la</strong>re per <strong>la</strong> definizione<br />

degli ordini del giorno consiliari e per tutte<br />

le questioni poste all’attenzione del<strong>la</strong> Conferenza.<br />

Da quando è stata istituita, <strong>la</strong> Conferenza si è<br />

riunita a tutt’oggi, giugno 2008, per 21 volte. Al<strong>la</strong><br />

Conferenza partecipano di norma il Sindaco e gli<br />

assessori, quando invitati. Possono partecipare<br />

anche tutti coloro <strong>la</strong> cui presenza è ritenuta<br />

necessaria per fornire notizie e chiarimenti utili.<br />

Oltre ai capigruppo, vengono invitati, e molti partecipano,<br />

tutti i consiglieri di maggioranza, che<br />

non hanno incarichi in giunta, e di minoranza. E’<br />

un importantissimo strumento di preparazione al<br />

Consiglio Comunale.<br />

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi, grazie al<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />

dei docenti, ha lo scopo di favorire <strong>la</strong><br />

partecipazione dei ragazzi al<strong>la</strong> vita collettiva e ha<br />

il compito di dibattere in via consultiva nelle seguenti<br />

materie: politica ambientale, sport, tempo<br />

libero, giochi, rapporti con l’associazionismo, cultura<br />

e spettacolo, pubblica istruzione, assistenza<br />

ai giovani e agli anziani. E’, insomma, un modo per<br />

avvicinare i ragazzi ai diversi problemi presenti in<br />

una comunità e osservati dal loro punto di vista,<br />

per cercare di trarre delle possibili soluzioni.<br />

L’attuale Consiglio dei Ragazzi è stato eletto nel<strong>la</strong><br />

primavera del 2007 e scadrà il prossimo 31 <strong>agosto</strong><br />

2008. Nell’autunno, in una data da concordare<br />

con <strong>la</strong> Dirigenza dell’Istituto Comprensivo, si<br />

svolgeranno le elezioni che lo rinnoveranno completamente.<br />

Partecipano all’iniziativa le c<strong>la</strong>ssi<br />

quarta e quinta del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> primaria e <strong>la</strong> prima,<br />

<strong>la</strong> seconda e <strong>la</strong> terza del<strong>la</strong> secondaria di primo<br />

grado.<br />

L’attuale Presidente, fino al 31 <strong>agosto</strong>, è lo studente<br />

Giammarco Ferrari.<br />

Come giudica il <strong>la</strong>voro compiuto<br />

Magari il <strong>la</strong>voro fin qui attuato appare poco visibile<br />

e indubbiamente quanto svolge un singolo<br />

assessore ha un carattere più operativo, tuttavia<br />

ritengo che quanto è stato fatto fino ad ora rivesta<br />

un carattere e una peculiarità estremamente<br />

importanti, perchè cerca di mantenere vivo e<br />

aperto il dialogo e il confronto tra l’Amministrazione<br />

comunale, nel senso di Sindaco e Giunta, e<br />

tutti i Consiglieri, di maggioranza e minoranza.<br />

Vale solo <strong>la</strong> pena di ricordare che il Consiglio<br />

Comunale rappresenta l’intera cittadinanza e <strong>la</strong><br />

totalità del corpo elettorale, pertanto sarà mio<br />

dovere continuare a rappresentarlo al meglio,<br />

aperto alle diverse istanze e sollecitazioni che<br />

chiunque mi vorrà fornire o suggerire.<br />

Andrea Dal Prato<br />

11


Un Parco... mille<br />

cascate<br />

di Francesca Lugoboni<br />

Il caldo non dà tregua e l’afa è insopportabile<br />

Eccovi un rimedio fortemente consigliato: pranzo<br />

al sacco, zaino in spalle e via! Diretti al Parco<br />

delle Cascate, un libro vivente fatto di storia e<br />

natura ammaliante, situato nel cuore dei Monti<br />

Lessini, in Valpolicel<strong>la</strong>, provincia di Verona.<br />

Precisamente ci troviamo in località Molina,<br />

comune di Fumane, facilmente raggiungibile in<br />

poco più di un’ora dal<strong>la</strong> nostra Guidizzolo.<br />

Molina è un piccolo borgo medioevale che<br />

deve il suo nome al<strong>la</strong> presenza, in passato, di<br />

numerosi mulini azionati dal<strong>la</strong> forza idrica di<br />

più sorgenti,<br />

quelle che<br />

danno poi<br />

luogo alle<br />

meravigliose<br />

cascate<br />

del Parco.<br />

Sono quì<br />

p r e s e n t i<br />

molte case<br />

perfettamente<br />

res<br />

t a u r a t e<br />

in cui è<br />

p o s s i b i l e<br />

osservare i<br />

caratteristici<br />

dettagli<br />

degli elementi architettonici delle costruzioni<br />

del<strong>la</strong> Lessinia, in partico<strong>la</strong>re i tetti interamente<br />

ricoperti da enormi <strong>la</strong>stre di calcare rosso.<br />

Oltre all’architettura e alle famose cascate, il<br />

paese offre numerosi altri spunti di grande interesse:<br />

il mulino, <strong>la</strong> malga ma soprattutto <strong>la</strong><br />

natura con i suoi paesaggi, le profonde incisioni<br />

del<strong>la</strong> valle ricoperta da rigogliosi boschi e<br />

punteggiata di vertiginose pareti rocciose.<br />

Ma torniamo ora al<strong>la</strong> nostra destinazione finale.<br />

Inaugurato nel luglio del 1973, il Parco delle<br />

Cascate di Molina si estende su una superficie<br />

di circa 150 ettari ed è considerato zona di riserva<br />

naturale. Comprende l’ultimo tratto del<strong>la</strong><br />

Valle di Molina e <strong>la</strong> zona di confluenza con <strong>la</strong><br />

Val Cesara e il Vaio delle Scalucce<br />

Immerse nel verde di una lussureggiante vegetazione,<br />

si trovano incredibili escavazioni superficiali<br />

di rocce operate dai numerosi corsi<br />

d’acqua del<strong>la</strong> zona che hanno così dato origine<br />

ad una miriade di cascate, cascatelle, <strong>la</strong>ghetti,<br />

grotte e rocce a picco.<br />

All’interno del Parco è dunque possibile ritrovare<br />

una sintesi di quello che è il paesaggio<br />

del<strong>la</strong> bassa montagna, dove innumerevoli sentieri<br />

ed itinerari, contraddistinti da colori diversi<br />

per indicarne il livello di difficoltà, offrono al<br />

visitatore ora <strong>la</strong> magnificenza di una ruggente<br />

cascata, ora <strong>la</strong> vasta distesa di prati punteggiati<br />

da fiori variopinti, incastonati tra un bosco<br />

ed un dirupo.<br />

Per chi, poi, avesse un po’ più di tempo a disposizione,<br />

è partico<strong>la</strong>rmente consigliata <strong>la</strong> visita<br />

all’annesso Museo botanico, all’interno del<br />

quale sono c<strong>la</strong>ssificate tutte quante le specie<br />

vegetali dell’intero Parco Naturale del<strong>la</strong> Lessinia.<br />

Ed ora qualche pratica informazione: il Parco,<br />

da aprile a settembre, è aperto tutti i giorni dalle<br />

9.00 alle 19.30. Nei mesi di ottobre e marzo è<br />

aperto dalle 9.30 alle 16.00. Mentre da novembre<br />

a febbraio rimane chiuso.<br />

Insomma, <strong>la</strong> gita proposta non ha davvero nul<strong>la</strong><br />

di impegnativo, al contrario offre tutti i vantaggi<br />

di una giornata trascorsa lontano dal caldo soffocante,<br />

dai rumori e dallo stress quotidiano.<br />

Vi ritroverete immersi nel<strong>la</strong> paradisiaca frescura<br />

di un luogo senza tempo dal fascino indicibile,<br />

cocco<strong>la</strong>ti ed accompagnati dagli unici<br />

suoni qui consentiti da madre natura: il dolce<br />

cinguettio degli uccelli ed il piacevole scorrere<br />

delle acque.<br />

12


Alcune delle<br />

splendide cascate<br />

che possiamo<br />

ammirare nel Parco<br />

13


Appunti d’estate<br />

di Martina Grandelli<br />

Oggi vi voglio par<strong>la</strong>re di un’esperienza che ha<br />

coinvolto me come tutto il paese: il grest “Apriti<br />

Sesamo”, organizzato dal<strong>la</strong> parrocchia di Guidizzolo<br />

quest’anno e svolto nel<strong>la</strong> 2ª e 3ª settimana<br />

di giugno. Noi ragazzi dai 15 ai 18 anni,<br />

dopo un breve corso di formazione per diventare<br />

“ bravi animatori”, il 9 giugno siamo pronti ad<br />

accogliere le ondate di bambini e ragazzi che<br />

hanno deciso di vivere quest’avventura. Ondate<br />

nel vero senso del<strong>la</strong> paro<strong>la</strong>: gli iscritti, superiori<br />

alle nostre aspettative, sono ben 150: un numero<br />

totalmente inaspettato! E così, sotto l’utile e<br />

costante guida dell’educatrice Anna Gandini e<br />

del nostro Don Giampaolo Ferri, cominciamo a<br />

re<strong>la</strong>zionare con i piccoli e con i più grandicelli<br />

(infatti il grest era organizzato sia per i bambini<br />

delle elementari che per i ragazzi delle medie).<br />

Le due settimane trascorrono velocemente tra<br />

giochi di squadra, <strong>la</strong>voretti, una gita e un pranzo<br />

tutti insieme, prove per lo spettacolo finale,<br />

una maratona, merende, e momenti di preghiera,<br />

nei quali abbiamo cercato, sempre grazie a<br />

Don Giampaolo, di insegnare qualcosa ai ragazzi<br />

che andasse ben oltre i messaggi del<strong>la</strong><br />

televisione e del mondo dello spettacolo.<br />

Credo che per noi animatori stare con i bambini<br />

e sentirsi lì per loro sia stata un’esperienza fantastica,<br />

con <strong>la</strong> quale abbiamo saputo davvero<br />

cosa significhi <strong>la</strong>vorare come una squadra (tra<br />

noi animatori) e soprattutto prendersi cura di<br />

un’altra persona, specialmente dei più piccoli.<br />

Ho voluto quindi chiedere ad alcuni ragazzi di<br />

scrivere qualcosa su questo grest che ha coinvolto<br />

ben 40 animatori… Come a dire che tra i<br />

tanti giovani accusati di delitti e altre oscenità,<br />

ci sono anche quelli “bravi”, che credono in<br />

qualcosa e han voluto mettersi in gioco con sé<br />

stessi e davanti agli altri.<br />

“Penso che queste due settimane siano state<br />

un’occasione per i bambini più piccoli di giocare<br />

e divertirsi, e per quelli un po’ più grandi<br />

di fare nuove amicizie e passare del tempo<br />

in compagnia, e credo sia stata un’occasione<br />

anche per noi animatori: all’inizio non tutti ci<br />

conoscevamo, ma superando gli ostacoli siamo<br />

diventati una squadra che “<strong>la</strong>vora” unita.<br />

Certo, è da dire che non son stati giorni facili:<br />

tenere a bada 150 bambini non è semplice, per<br />

non par<strong>la</strong>re dei pomeriggi che noi passavamo<br />

a preparare le attività per il giorno successivo.<br />

I ragazzi li ho visti felici, divertiti e molto uniti a<br />

noi animatori che volentieri gli dedicavamo ore<br />

del nostro tempo libero.<br />

Infine volevo aggiungere che tra tutti ho visto<br />

alcuni animatori, sì alle prime armi, ma pazienti<br />

e con un gran senso di responsabilità verso i<br />

bambini.”<br />

Luca<br />

“Ogni giornata ci sembrava un gran successo!<br />

In partico<strong>la</strong>re, quel<strong>la</strong> che più di tutte inerenti al<br />

tema del grest, che era <strong>la</strong> città, è stata <strong>la</strong> maratona<br />

per le vie del paese.<br />

Fu così che circa 150 podisti sfi<strong>la</strong>rono per Guidizzolo,<br />

suddivisi in fasce d’età, ricevendo, man<br />

mano che seguivano il percorso, timbri recanti<br />

parole-chiave per vivere in serenità e con coscienza<br />

all’interno di un paese, con rispetto,<br />

accoglienza e amicizia.<br />

Per terminare <strong>la</strong> faticosa mattinata, una volta<br />

accomodati davanti al<strong>la</strong> chiesa, abbiamo<br />

ascoltato un breve discorso sul<strong>la</strong> sicurezza<br />

all’interno del<strong>la</strong> città tenuto dal Maresciallo<br />

14


Fierro e concluso dalle simpatiche e interessanti<br />

domande dei bambini. Questa è stata per<br />

me una delle giornate più belle, dove ho visto<br />

davvero i piccoli affascinati dall’essere veri e<br />

propri cittadini, indispensabili al buon funzionamento<br />

del<strong>la</strong> città.”<br />

Valeria<br />

“Ho cercato sempre, come tutti noi del resto, di<br />

dare il buon esempio ai bambini in ogni gesto:<br />

noi, così grandi e alti dovevamo rappresentare<br />

dei miti per loro, cosìcchè ci seguivano qualsiasi<br />

cosa facessimo e ci ascoltavano sempre<br />

attentamente. Ci sono stati dei momenti di questo<br />

grest davvero indimenticabili… Gli strafalcioni<br />

dei bambini, i cappellini che vo<strong>la</strong>vano in<br />

aria terminato l’alzabandiera, i volti sorridenti,<br />

gli scherzi tra noi animatori… E che soddisfazione<br />

accorgersi, a fine giornata, di non avere<br />

più voce, consci di aver fatto qualcosa di buono.<br />

Ancora adesso ci capita di incontrare dei<br />

nostri animati per <strong>la</strong> strada e vedere <strong>la</strong> loro manina<br />

che ci saluta. Ecco, solo questo basta a<br />

farci tornare il sorriso!”<br />

Danny<br />

E per concludere, alcune foto, perché a volte<br />

non bastano le parole a raccontare momenti<br />

come quelli che abbiamo vissuto.<br />

Con <strong>la</strong> speranza che i bambini abbiano vissuto<br />

bene questa esperienza e che ne portino un ricordo<br />

nel cuore.<br />

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15


Noi e <strong>la</strong> legge<br />

A cura di Laura Leorati, avvocato<br />

I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />

Pacchetti vacanze “all inclusive”<br />

responsabilità del Tour operator<br />

16<br />

Le vacanze hanno assunto un’importanza sempre<br />

maggiore per <strong>la</strong> funzione tipica di ristoro<br />

e di svago volta a consentire di recuperare le<br />

energie fisiche e mentali per affrontare i ritmi<br />

alienanti del sistema di vita attuale. Paralle<strong>la</strong>mente<br />

è aumentata <strong>la</strong> sensibilità degli operatori<br />

del diritto verso i disagi dei turisti. Recentemente,<br />

infatti, i giudici si sono pronunciati nel<strong>la</strong><br />

direzione di garantire una più concreta tute<strong>la</strong><br />

dei consumatori riguardo ai circuiti “tutto compreso”,<br />

risultanti dal<strong>la</strong> combinazione di più<br />

servizi unitariamente funzionali ad assicurare<br />

<strong>la</strong> “finalità turistica” intesa come “lo scopo di<br />

piacere”. Proprio il collegamento sussistente<br />

tra queste varie prestazioni quali il viaggio,<br />

l’alloggio, il vitto, l’animazione etc. fa sì che<br />

l’organizzatore sia responsabile del risultato<br />

finale e, quindi, del<strong>la</strong> piena soddisfazione del<br />

turista. Il Tour Operator, che fornisce tale “pacchetto<br />

vacanza”, ha più volte negato <strong>la</strong> propria<br />

responsabilità in termini di rimborso parziale<br />

del prezzo pagato, imputando <strong>la</strong> colpa dell’inadempimento<br />

al singolo datore di servizio (<strong>la</strong><br />

struttura alberghiera piuttosto che il vettore<br />

aereo o l’agenzia di viaggi). La Cassazione ha<br />

stabilito il diritto in capo al turista di rivolgere<br />

direttamente <strong>la</strong> propria richiesta di rimborso<br />

e di risarcimento dell’eventuale maggior danno<br />

subito al Tour Operator, il quale potrà a sua<br />

volta rivalersi sul soggetto di cui sostenga <strong>la</strong><br />

responsabilità in via esclusiva dell’inesatto<br />

adempimento contrattuale. In altri termini, a<br />

seguito di una vacanza rovinata, ognuno di noi<br />

potrà agire direttamente nei confronti del Tour<br />

Operator il quale sarà tenuto a rispondere e<br />

non potrà dirsi estraneo alle nostre richieste di<br />

rimborso nonché di eventuale risarcimento del<br />

danno patito.<br />

Alcuni consigli pratici per tute<strong>la</strong>re al meglio le<br />

proprie ragioni:<br />

1- Sul luogo di villeggiatura e senza ritardo,<br />

contestare all’organizzatore o a un suo rappresentante<br />

locale ogni difformità del servizio<br />

rispetto al<strong>la</strong> situazione prospettata contrattualmente,<br />

al fine di mettere il Tour Operator nelle<br />

condizioni di porvi tempestivamente rimedio<br />

adottando idonee soluzioni alternative.<br />

2- Al rientro dal<strong>la</strong> vacanza ed entro un ragionevole<br />

termine, quantificabile in una decina di<br />

giorni, inviare una raccomandata a.r. al<strong>la</strong> sede<br />

legale del Tour Operator e a quel<strong>la</strong> dell’agenzia<br />

di viaggi, <strong>la</strong>mentando un inadempimento<br />

contrattuale in capo agli stessi e chiedendo il<br />

rimborso integrale o parziale del prezzo pagato<br />

nonché delle spese sostenute, con riserva di<br />

quantificare successivamente il maggior danno<br />

subito. Le rimostranze verbali non precludono<br />

<strong>la</strong> successiva possibilità di agire in giudizio,<br />

ma <strong>la</strong>sciano a carico dell’interessato l’onere di<br />

provare, mediante dichiarazioni testimoniali, <strong>la</strong><br />

tempestiva contestazione al soggetto legittimato<br />

a risponderne.<br />

3- Documentare in ogni modo possibile (fotografie,<br />

filmati, certificati medici, ricevute di pagamenti,<br />

dichiarazioni testimoniali, denunce) i<br />

fatti posti a fondamento delle domande di rimborso<br />

e di risarcimento del danno subito.<br />

4- A seguito di lettera di rec<strong>la</strong>mo e di messa in<br />

mora, l’utente può rivolgersi all’Autorità competente<br />

che varia in base ai casi o al valore del<strong>la</strong><br />

causa: Giudice di Pace fino a E. 2.582,28 (o<br />

senza limiti in sede di conciliazione) e Tribunale<br />

Civile per gli importi superiori.<br />

E’ interessante notare come anche nei casi in<br />

cui l’impossibilità a fornire servizi sia derivata<br />

da caso fortuito, forza maggiore o fatto imprevedibile<br />

o inevitabile ascrivibile ad un terzo,<br />

(pensiamo ad esempio ad un uragano oppure<br />

all’impraticabilità del mare a causa di uno scarico<br />

abusivo compiuto da una petroliera), il Tour<br />

Operator dovrà dimostrare di aver fatto tutto<br />

quanto in suo potere per evitare il disagio in<br />

capo al turista. Quindi, tornando agli esempi di<br />

cui sopra, nel primo caso dovrà provare di non<br />

aver disatteso le annunciate cattive condizioni<br />

metereologiche e, nel<strong>la</strong> seconda ipotesi, dovrà<br />

dimostrare di aver concretamente predisposto<br />

validi servizi alternativi a quello di balneazione<br />

nel<strong>la</strong> zona inquinata. In buona sostanza il Tour<br />

Operator non può, appel<strong>la</strong>ndosi all’estraneità<br />

degli eventi dannosi, ritenersi esonerato da<br />

responsabilità nei confronti del turista il quale<br />

deve, comunque, poter contare sull’effettiva<br />

utilizzabilità dei servizi offerti a prescindere dal<br />

soggetto cui sia ascrivibile il fatto dannoso.


Noi e il fisco<br />

A cura di Giulia Avanzi, ragioniere commercialista<br />

I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />

Assegni, libretti, deposito<br />

e detassazione straordinari<br />

La manovra recentemente varata dal governo ha introdotto alcune rilevanti novità, tra cui <strong>la</strong><br />

modifica alle norme in tema di emissione di assegni e di libretti di deposito bancari o postali al<br />

portatore (a cui era dedicato il precedente articolo) e <strong>la</strong> detassazione degli straordinari.<br />

Per quanto riguarda l’emissione degli assegni<br />

bancari e postali , fatto salvo ciò che era entrato<br />

in vigore il primo maggio scorso, dal 25.06.2008<br />

<strong>la</strong> c<strong>la</strong>uso<strong>la</strong> di NON TRASFERIBILE trova applicazione<br />

solo per i titoli emessi per un importo<br />

pari o superiore ai 12.500,00 euro (in precedenza<br />

5.000,00 euro).<br />

Pertanto sono trasferibili gli assegni emessi per<br />

un importo inferiore ai 12.500,00 euro e non è più<br />

necessario, per ogni girata, indicare il codice fiscale<br />

del girante; resta valido invece l’obbligo di<br />

pagare l’imposta di bollo di euro 1,50.<br />

Anche i limiti previsti per i libretti bancari e postali<br />

sono stati nuovamente innalzati, pertanto è<br />

nuovamente possibile un saldo fino ai 12.500,00<br />

euro. Va ricordato, infine, che è stato modificato<br />

anche l’importo massimo consentito per i<br />

trasferimenti in contanti; sempre con decorrenza<br />

25.06.2008 detto limite è stato nuovamente<br />

innalzato. E’ pertanto vietato il trasferimento di<br />

denaro per importi pari o superiori ai 12.500,00<br />

euro (in precedenza il limite era pari o superiore<br />

ai 5.000,00 euro).<br />

In tema di straordinari, il provvedimento varato<br />

stabilisce, in via sperimentale, che nel secondo<br />

semestre 2008 (01/07/2008-31/12/2008), salvo<br />

rinuncia espressa del dipendente, lo straordinario,<br />

i premi di produttività ed il <strong>la</strong>voro supplementari<br />

saranno tassati con un’aliquota “secca”<br />

del 10% entro un limite di importo complessivo<br />

di 3.000,00 euro.<br />

Tale aliquota comprende anche le addizionali<br />

Irpef comunali e regionali.<br />

Tale norma può essere applicata solo a tito<strong>la</strong>ri di<br />

reddito di <strong>la</strong>voro dipendente, operanti nel settore<br />

privato (non dipendenti pubblici, quindi) che<br />

nel 2007 hanno conseguito redditi non superiori<br />

a 30.000,00 euro.<br />

Si ricorda che <strong>la</strong> normale tassazione prevede<br />

l’applicazione di aliquote Ipref progressive da un<br />

minimo di 23% ad un massimo di 43% (per redditi<br />

superiori ai 75.000,00 euro) più una serie di detrazioni<br />

tra cui quel<strong>la</strong> per i familiari a carico.<br />

Pertanto, i contribuenti interessati dovranno<br />

fare una valutazione in base al<strong>la</strong> propria situazione<br />

personale e qualora decidessero di voler<br />

continuare ad essere assoggettati al<strong>la</strong> tassazione<br />

ordinaria, invece che al<strong>la</strong> tassazione “secca”<br />

dovranno scrivere un’espressa rinuncia scritta.<br />

In caso di mancata rinuncia il datore di <strong>la</strong>voro<br />

applicherà l’imposta sostitutiva del 10%.<br />

E’ stato chiarito che l’importo massimo dei<br />

3.000,00 euro sopraindicati, non saranno rilevanti<br />

ai fini ISEE del contribuente e del suo nucleo<br />

familiare e non si cumu<strong>la</strong>no con il reddito<br />

complessivo e quindi non vanno presi in considerazione<br />

ai fini del calcolo delle detrazioni<br />

fiscali “ordinarie”. Verranno considerati invece<br />

per l’accesso alle prestazioni previdenziali ed<br />

assistenziali quali ad esempio gli assegni familiari.<br />

Per poter chiarire ulteriormente alcuni<br />

aspetti di tale provvedimento, si segna<strong>la</strong> che al<br />

momento del<strong>la</strong> stesura del presente articolo è<br />

già stata annunciata <strong>la</strong> pubblicazione di un’apposita<br />

circo<strong>la</strong>re che conterrà informazioni più<br />

dettagliate.<br />

17


Lattughe farcite<br />

a cura di Donatel<strong>la</strong> Lusenti<br />

Vini consigliati<br />

Chiaretto del Garda<br />

Montelpuciano d’Abruzzo<br />

Ricetta per 4 persone<br />

Ingredienti<br />

4 cespi di <strong>la</strong>ttuga<br />

100 g di polpa di vitello<br />

100 g di cervel<strong>la</strong><br />

30 g di burro<br />

20 g di parmigiano grattugiato<br />

1 cipol<strong>la</strong> tritata<br />

2,5 dl di brodo<br />

200 g di polpa di pomodoro<br />

il succo di 1 limone<br />

1 carota tritata<br />

1 uovo<br />

1 costa di sedano tritata<br />

50 g di pancetta tritata<br />

sale e pepe<br />

Preparazione<br />

Mondate e <strong>la</strong>vate i cespi di <strong>la</strong>ttuga, poi lessateli in<br />

acqua acidu<strong>la</strong>ta con il succo di limone per circa 5<br />

minuti; sgoccio<strong>la</strong>teli e <strong>la</strong>sciateli intiepidire.<br />

Togliete <strong>la</strong> pellicina al<strong>la</strong> cervel<strong>la</strong> e tagliate<strong>la</strong> a fettine<br />

sottili; tagliate a fettine anche <strong>la</strong> carne. Roso<strong>la</strong>te<br />

cervel<strong>la</strong> e carne in un tegame con 20 g di burro,<br />

sa<strong>la</strong>te e pepate; tritatele e, in una terrina, unitevi il<br />

formaggio, l’uovo, sale e pepe.<br />

Tagliate a metà, nel senso del<strong>la</strong> lunghezza, i cespi di<br />

<strong>la</strong>ttuga e deponete su ogni cespo una cucchiaiata<br />

del composto; riavvicinate le foglie e legate le mezze<br />

<strong>la</strong>ttughe con dello spago.<br />

Fate appassire cipol<strong>la</strong>, carota, sedano e pancetta<br />

nel burro rimasto. Unite <strong>la</strong> polpa di pomodoro e il<br />

brodo caldo e fate bollire per 5 minuti. Nel tegame<br />

in cui avete cotto le carni disponete i cespi, con <strong>la</strong><br />

parte tagliata verso l’alto, versatevi sopra <strong>la</strong> salsa,<br />

coprite e cuocete a fuoco medio per circa 30 minuti.<br />

Levate lo spago e servite le <strong>la</strong>ttughe ripiene, irrorandole<br />

con il sugo di cottura.<br />

18


Lo sblocco dei fondi:<br />

degna conclusione di un<br />

intenso <strong>la</strong>voro sul territorio<br />

E’ passato un anno dal nove luglio del 2007, il<br />

fatidico giorno del tornado a Guidizzolo. Una<br />

comunità incredu<strong>la</strong> si è trovata nel giro di pochi<br />

minuti a contare i danni alle cose (un vero<br />

miracolo i pochissimi danni alle persone), ingenti<br />

per ogni famiglia colpita, ingentissimi per<br />

alcuni.<br />

In pochi minuti solidarietà ed operosità hanno<br />

riattivato una società scossa e spaventata e da<br />

subito è partita <strong>la</strong> ricostruzione. Non si è voluto<br />

perdere un solo secondo nel<strong>la</strong> disperazione<br />

sterile e compassionevole, tanto che all’arrivo<br />

del vice Direttore Nazionale del<strong>la</strong> Protezione Civile,<br />

non a pochi suoi col<strong>la</strong>boratori è scappata<br />

<strong>la</strong> frase: ”ma qui sono già partiti a ricostruire”,<br />

con un tono certo ammirato quanto incredulo.<br />

Il significato è chiaro e credo con poca enfasi<br />

non vada sottaciuto il fatto che da noi stare con<br />

le mani in mano non è un passatempo diffuso.<br />

Le autorità e gli enti, tutti, dai Carabinieri (il nostro<br />

Luogotente Fierro ha ricevuto un encomio<br />

dall’Arma), dai Vigili del Fuoco, dal<strong>la</strong> Protezione<br />

Civile, dal<strong>la</strong> Polizia locale, dai consiglieri regionali<br />

(il Consiglio regionale ha approvato un mio<br />

ordine del giorno all’unanimità) e provinciali,<br />

dai par<strong>la</strong>mentari, dal Governo sono state protagonisti<br />

di un <strong>la</strong>voro all’unisono con i cittadini<br />

per ridurre al minimo i disagi, per ripartire subito<br />

nel<strong>la</strong> vita di tutti i giorni, nel cercare i giusti<br />

aiuti dalle istituzioni preposte. Credo che tutti<br />

vadano espressi ancora una volta i ringraziamenti<br />

più sentiti e più sinceri.<br />

Subito dichiarato lo stato di ca<strong>la</strong>mità nazionale,<br />

si sono reperiti i fondi.<br />

L’11 luglio scorso, nel<strong>la</strong> seduta del Consiglio<br />

dei Ministri il Governo ha approvato il riparto<br />

proposto dal<strong>la</strong> regione Lombardia attraverso<br />

il commissario delegato, l’Assessore Ponzoni.<br />

Nel giro di pochi giorni i nostri cittadini potranno<br />

avere una quota importante di contributo ai<br />

danni ricevuti. E’ un<br />

capitolo, quindi, che<br />

si chiude e che credo<br />

tutti noi vogliamo<br />

chiudere al più presto.<br />

Rimane certo <strong>la</strong> considerazione<br />

di avere<br />

appreso ancora una<br />

volta se mai ve ne<br />

fosse stato bisogno<br />

che Guidizzolo non<br />

sarà certo una grossa<br />

metropoli, non offrirà<br />

scorci paesaggistici<br />

di indimenticabile<br />

bellezza, ma è una<br />

comunità vera, solidale<br />

e solidaristica<br />

a cui probabilmente<br />

non piace mostrarsi<br />

inutilmente, ma che<br />

nel momento del bisogno<br />

ritrova forze e<br />

sentimento diffuso.<br />

Mi piace essere preso<br />

in giro dai tanti<br />

amici che ho conosciuto<br />

in questa<br />

esperienza mi<strong>la</strong>nese,<br />

quando dico che<br />

Guidizzolo è l’ombelico<br />

del mondo!<br />

Carlo Maccari<br />

19


Psicologia<br />

a cura del<strong>la</strong> Dott.ssa Giulia Stuani<br />

I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />

L’assertività<br />

20<br />

Nel<strong>la</strong> pratica clinica molto spesso capita che<br />

un paziente chieda al proprio terapeuta di diventare<br />

una persona in grado di esprimere le<br />

proprie idee in tutti i contesti. Questa richiesta<br />

può sembrare strana, perché suona quasi<br />

banale, ma lo è molto meno di quanto si possa<br />

credere.<br />

Le persone sono spesso vinco<strong>la</strong>te da regole<br />

di comportamento, da ruoli sociali, da idee<br />

preconfezionate dal<strong>la</strong> società in cui vivono e<br />

quindi, accettando tutto questo, molto spesso<br />

hanno difficoltà ad esprimere le proprie opinioni<br />

e pensate quanto possa diventare difficile da<br />

gestire una simile cosa, perché ha ricadute su<br />

tutta <strong>la</strong> nostra vita: non si trova il coraggio di<br />

dire ad un collega che sta sbagliando, non si riesce<br />

a proporre una nuova idea per il timore di<br />

essere comunque sempre nell’errore…e tutto<br />

questo porta con facilità a stare zitti e, quindi,<br />

al<strong>la</strong> facile prevaricazione su di noi da parte degli<br />

altri.<br />

Questo mese <strong>la</strong> nostra riflessione va, pertanto,<br />

sull’assertività. L’assertività è un modo di porsi,<br />

è un approccio che ci mette in condizione di<br />

gestire in modo positivo e costruttivo i rapporti<br />

con gli altri. Per essere assertivi, termine piuttosto<br />

tecnico utilizzato dagli addetti ai <strong>la</strong>vori,<br />

significa essere in grado di esprimere i propri<br />

sentimenti, di scegliere come comportarsi in un<br />

dato contesto, di difendere i propri diritti quando<br />

necessario, di aumentare (o far rispettare)<br />

<strong>la</strong> propria autostima, di esprimere serenamente<br />

un’opinione di disaccordo quando si ritiene opportuno;<br />

in definitiva, essere assertivi significa<br />

concedersi <strong>la</strong> possibilità di esprimere se stessi<br />

e di farsi rispettare, portando avanti le proprie<br />

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opinioni, seppur rispettando l’altro, senza avviare<br />

conflitti di alcun genere.<br />

Se, a parole, essere assertivi può sembrare<br />

un gioco da nul<strong>la</strong>, in realtà questo si verifica<br />

piuttosto raramente: le persone che hanno un<br />

comportamento assertivo, tendenzialmente,<br />

sono più esposte al rischio del giudizio altrui,<br />

vanno incontro con più facilità al confronto<br />

diretto con opinioni diverse dalle proprie, hanno<br />

maggiori possibilità di essere minacciati, a<br />

livello psicologico, nel<strong>la</strong> loro stabilità interiore.<br />

Se questi sono i pericoli a cui incorrono le<br />

persone assertive, dato che nessuno a questo<br />

mondo correrebbe rischi inutili, tali persone<br />

sono solitamente dotate di certe caratteristiche<br />

personali: spesso hanno una buona opinione<br />

di sé, sono sicuri di sé stessi, hanno forti<br />

valori per cui lottare, non credono che sia solo<br />

il ruolo sociale a determinare <strong>la</strong> validità di una<br />

persona, credono nel diritto di dover essere<br />

rispettati sempre e comunque e, soprattutto,<br />

credono che le decisioni personali ed intime<br />

del<strong>la</strong> propria vita spetti solo ed unicamente a<br />

loro stessi, cioè che nessuno possa obbligarli a<br />

fare, dire o pensare ciò che non condividono.<br />

A questo punto sembra un po’ più chiaro perché<br />

questo comportamento non sia poi così<br />

semplice da ottenere: prima di essere assertivi<br />

bisogna credere profondamente nelle proprie<br />

possibilità e nel<strong>la</strong> propria autodeterminazione,<br />

rispettando sì gli altri e <strong>la</strong> loro libertà, ma non<br />

temendone il giudizio e tantomeno le eventuali<br />

conseguenze di esso.<br />

P<br />

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A tutta penna<br />

Lettere al direttore<br />

Pubblichiamo <strong>la</strong> testimonianza, di una guidizzolese<br />

extra muros, che ci porta un esempio di operosità e<br />

impegno sociale di un gruppo di ragazzzi.<br />

Un esempio da imitare<br />

Tutti i giorni <strong>la</strong> cronaca ci par<strong>la</strong> di ragazzi d’oggi che<br />

picchiano, violentano, spacciano droga, arrivano ad<br />

ammazzarsi per un nul<strong>la</strong>; uno sguardo, una paro<strong>la</strong>,<br />

una sigaretta...<br />

E <strong>la</strong> colpa di chi è Del<strong>la</strong> società, del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> oppure<br />

del<strong>la</strong> famiglia<br />

Eccoli in foto i ragazzi di oggi: Martina, Cristina,<br />

Sara, Serena, Francesca, Gianmarco, Matteo, Alberto,<br />

Michele, Omar e il coordinatore Fedo, come<br />

me emigrato a Volta per amore, ma sempre orgogliosamente<br />

guidizzolesi.<br />

E loro, i miei amici, “spacciano”!<br />

Con l’aiuto prezioso degli ospiti del<strong>la</strong> “Casa di Riposo”<br />

Franco Nico<strong>la</strong>i “spacciano” per i bambini!<br />

Raccolgono culle, lettini, passeggini, abiti, scarpe,<br />

giocattoli e oggetti per <strong>la</strong> prima infanzia, poi, con<br />

amore, li “rimettono a nuovo”, catalogano tutto, per<br />

“spacciarli” gratuitamente a chi vuole utilizzare il<br />

“frutto” del loro impegno.<br />

Li avevo persi di vista, ma da bambini ero <strong>la</strong> loro<br />

amica un po’ “cresciutel<strong>la</strong>”. Ognuno aveva i problemi<br />

tipici dell’adolescenza: chi non accettava di mettersi<br />

gli occhiali, chi perdeva perennemente l’apparecchio<br />

dei denti (pur di non tenerlo in bocca), chi<br />

era timido e riservato, chi più esuberante biricchino.<br />

Diversi genitori avevano avuto un consiglio dall’insegnante:<br />

andare da uno psicologo infantile. I bimbi<br />

sembravano “non nel<strong>la</strong> norma”. Purtroppo c’era e<br />

c’è ancora, qualche insegnante (pochi per fortuna!)<br />

convinto che i bambini devono essere “normali”.<br />

Mahh !!!<br />

Ho ritrovato “i miei bambini” sono diventati giovani<br />

uomini e donne: qualcuno all’università, qualcuno al<br />

liceo o in scuole professionali e sono tutti meravigliosi.<br />

Altro che non “normali”, altro che psicologo! Quante<br />

discussioni con le loro mamme... io sbottavo ”vai<br />

tu dallo psicologo insieme all’insegnante” e loro... tu<br />

non hai figli non puoi capire il dolore nel sentirsi dire<br />

che tuo figlio non è come gli altri, non è normale…<br />

E loro, i bambini, mi raccontavano le loro storie, i<br />

loro problemi, e non mi sembravano poi così diversi...<br />

Visto! Il tempo mi ha dato ragione.<br />

Lo psicologo è una figura professionale preziosa<br />

e insostituibile, a volte indispensabile ma da usare<br />

con prudenza. Ho conosciuto personalmente grandi<br />

psicologi ma anche qualche “scalcagnone” che<br />

pensa di avere <strong>la</strong> verità assoluta in tasca!<br />

Penso che i problemi vanno accettati, studiati e, se<br />

possibile, risolti, non delegando sempre ad altri le<br />

nostre responsabilità. La vita è fatta anche di rinunce<br />

e da bambini si impara, con l’aiuto del<strong>la</strong> famiglia,<br />

del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, del<strong>la</strong> società... a volte anche dello psicologo.<br />

Sbagliato Non so! Discutibile, sicuramente.<br />

Ma è il mio modo di pensare (Francesca, pardon<br />

dottoressa, ricordati, mi hai promesso che quando<br />

ti specializzerai in psichiatria cercherai una “curetta<br />

speciale” per far diventare normale anche me...).<br />

Un abbraccio ragazzi e grazie per quello che generosamente<br />

fate rubando tempo al divertimento e<br />

rinunciando al bar o ad un partita di pallone. Siete<br />

stupendi e come voi ce ne sono tanti impegnati in<br />

mille modi nel sociale, ma si sa, fa più rumore un<br />

albero che cade di una foresta che germoglia e cresce<br />

...<br />

E io ho ritrovato i “miei bambini” arrabbiati e geniali<br />

di allora, quando col campanellino, diventavo santa<br />

Lucia e <strong>la</strong>sciavo le mie letterine e le caramelle: voi<br />

eravate felici ma io di più.<br />

Sandra Tosi<br />

PS<br />

Mamme e nonne quando i vostri bimbi crescono<br />

non buttate giochi, carrozzine, culle o abbigliamento,<br />

rega<strong>la</strong>teli ai miei “spacciatori”.<br />

Telefonate al numero 0376 83071 li verranno a prendere.<br />

Loro, sanno rendere prezioso il nostro superfluo!<br />

21


cronaca<br />

Premiati a Brescia<br />

Per il quarto anno consecutivo allievi del<strong>la</strong><br />

prof. AnnaMaria Giallonardo, del Comprensivo<br />

di Guidizzolo, sono stati premiati al Concorso<br />

internazionale di poesia ‘Arnaldo da Brescia’,<br />

giunto quest’anno al<strong>la</strong> 13^ edizione. 1854 i componimenti<br />

giunti da 158 scuole d’Italia e oltreconfine.<br />

Guidizzolo ha ottenuto il quarto posto<br />

nel<strong>la</strong> sezione dedicata ai <strong>la</strong>vori di gruppo con<br />

<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse 3^ B, <strong>la</strong> medesima che vinse lo scorso<br />

anno, allora in 2^. Si sono assicurati questo<br />

riconoscimento partico<strong>la</strong>re con un <strong>la</strong>voro in<br />

haiku, singo<strong>la</strong>re componimento poetico sempre<br />

composto da cinque, sette e ancora cinque<br />

sil<strong>la</strong>be. Una poesia dai toni puri, creata in<br />

Giappone nel secolo XVII, che elimina i fronzoli<br />

lessicali e le congiunzioni traendo <strong>la</strong> propria<br />

forza e le indiscusse suggestioni dal<strong>la</strong> natura.<br />

I componimenti del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse sono stati il frutto<br />

delle osservazioni fatte dai ragazzi durante le<br />

vacanze estive dello scorso anno, alcuni accompagnati<br />

da fotografie, altri con le sole parole:<br />

tutti a raccontare in maniera essenziale,<br />

pura e coinvolgente le impressioni di un momento,<br />

le emozioni suscitate da un paesaggio,<br />

in poesia. Quel<strong>la</strong> poesia, come sostiene <strong>la</strong> prof.<br />

Giallonardo, che può cambiare gli animi, che<br />

può aiutare a crescere e migliorare anche nei<br />

rapporti interpersonali. Eccone alcuni. Davanti<br />

ad un tramonto: ‘Ed il sole è là./ Dove cessa <strong>la</strong><br />

vita/ ne inizia un’altra’; dopo un viaggio in Sicilia:<br />

‘Nel mare azzurro/ una ve<strong>la</strong> naviga/ oltre<br />

lo stretto’ ‘Ombreggiano lì/ le palme come ombrelli/<br />

Messina calda’.<br />

Serata con <strong>la</strong> Protezione Civile<br />

Una serata coi fiocchi quel<strong>la</strong> organizzata dal<strong>la</strong><br />

Protezione Civile Guidizzolo nel cortile del<br />

municipio per favorire l’apertura sul territorio<br />

del Centro Diurno Disabili Anffas di Rebecco,<br />

Pressocché al completo lo sfaff del sodalizio:<br />

il presidente Luigi Azzini, <strong>la</strong> dottoressa Enza<br />

Di Marco, il Direttivo, i Volontari. Numerosi i<br />

presenti tra cui il sindaco Graziano Pelizzaro,<br />

il presidente del<strong>la</strong> Pro Loco Silvio Tarchini e<br />

dell’Aido Giovanni Mi<strong>la</strong>ni. Spontanei e fragorosi<br />

gli app<strong>la</strong>usi dei ragazzi del Centro, accompagnati<br />

dai famigliari, “felici”, come ha sottolineato<br />

in chiusura ringraziando <strong>la</strong> psicologa<br />

Cristina Butti, per l’insolito appuntamento e le<br />

sue svariate coinvolgenti proposte. I mezzi di<br />

unità operativa di soccorso, a sirene spiegate,<br />

hanno fatto un ingresso trionfale nell’area<br />

cortiva; quindi i volontari Riccarda Gandolfi ed<br />

Emanuele Pa<strong>la</strong>giano hanno mostrato tutti gli<br />

strumenti in dotazione dell’autombu<strong>la</strong>nza, mentre<br />

Azzini ne spiegava l’utilizzo. Non è mancata<br />

<strong>la</strong> simu<strong>la</strong>zione di allerta dell’unità cinofi<strong>la</strong> per<br />

un disperso, il suo simpatico ritrovamento con<br />

Doretta Dolci e il cane Gingi, e il trasporto in<br />

barel<strong>la</strong> per traumi multipli. Quindi <strong>la</strong> spettaco<strong>la</strong>re<br />

arrampicata di un gruppo speciale, tra cui<br />

spiccava Daniele Gaetti, del Centro di sopravvivenza<br />

Adventure Academy di Piacenza che<br />

ha addestrato i partecipanti di tutte le edizioni<br />

dell’Iso<strong>la</strong> dei famosi. Ai ragazzi e genitori è<br />

stata poi mostrata <strong>la</strong> sede operativa, collegata<br />

con Provincia, Prefettura, Dipartimento di Protezione<br />

Civile di Roma e da poco dotata di una<br />

centralina collegata al sito internet del Comune<br />

per visionare in tempo reale situazione me-<br />

22


cronaca<br />

tereologica, umidità, temperatura, pressione<br />

barometrica, velocità del vento. Ha chiuso <strong>la</strong><br />

riuscita serata un fornitissimo buffet, <strong>la</strong> consegna<br />

a tutti gli ospiti di un cappellino “del buon<br />

ricordo” e di un CD sul tornado del 9 luglio 2007<br />

mostrato in video; e <strong>la</strong> promessa del presidente<br />

Azzini di favorire nuovi incontri. (m.r.)<br />

Con i beniamini al Giro d’Italia<br />

Durante <strong>la</strong> tappa di Verona del recente giro<br />

d’Italia, tappa decisiva per le sorti finali del<strong>la</strong><br />

competizione, tre guidizzolesi iscritti al Ciclo<br />

Club 77, C<strong>la</strong>udio Artioli, Angelo Pironi e Oscar<br />

Cagioni, con le loro biciclette si sono fatti 90<br />

chilometri per poter avvicinare, e conoscere,<br />

alcuni dei più forti ciclisti internazionali. E l’incontro<br />

c’è stato, molto ravvicinato, con Danilo<br />

di Luca e Damiano Cunego. Con Di Luca anche<br />

il meccanico del<strong>la</strong> LPR, il guidizzolese Andrea<br />

Muratori.<br />

Una visita al mulino Castagna<br />

L’acqua, oltre che fonte indiscussa ed insostituibile<br />

di vita, è sempre stata anche fonte di<br />

sviluppo, utilmente impiegata anche per l’energia<br />

prodotta. Non c’era salto, anche piccolo,<br />

che non si sfruttasse. Con <strong>la</strong> mente possiamo<br />

facilmente correre al<strong>la</strong> produzione di energia<br />

con le centrali idroelettriche (meglio tornare<br />

a rifletterci!...), ma quando l’elettricità non era<br />

conosciuta dove si trovava un dislivello c’era<br />

con molta probabilità una ruota che girava forse<br />

per trasportare acqua ed irrigare i campi<br />

oppure per movimentare una macina da mulino.<br />

Ormai quasi impossibili da vedere, almeno<br />

funzionanti. Noi consigliamo allora una visita al<br />

mulino del sig. Aldo Castagna il quale, ancora<br />

oggi, utilizza l’acqua per far girare <strong>la</strong> grande<br />

ruota che dà movimento al<strong>la</strong> macina. Un mulino,<br />

come ricorda nel<strong>la</strong> sua recente ricerca il<br />

guidizzolese Gianfranco Ruffoni, <strong>la</strong> cui origine<br />

risale al 1400 circa. Una ricerca che spazia<br />

anche all’interno di pulegge ed ingranaggi<br />

per spiegarci il funzionamento completo del<strong>la</strong><br />

macchina, di ciò che succede ai cereali prima<br />

di diventare farina, dei <strong>la</strong>vori di manutenzione<br />

che il sig. Aldo deve compiere. Una ricerca che<br />

ci rammenta anche come nel<strong>la</strong> zona vi fossero<br />

altri mulini, come quello di “Rezzato”. Oggi, tuttora<br />

utilizzato, il mulino Castagna che si trova<br />

nelle vicinanze dell’Oratorio di San Lorenzo e<br />

poco oltre il limitare del centro urbano, è meta<br />

23


cronaca<br />

di attente visite da parte delle sco<strong>la</strong>resche che<br />

approfittano anche del<strong>la</strong> squisita ospitalità del<br />

sig. Aldo, sempre prodigo di spiegazioni.<br />

Miledi si congeda<br />

Dopo aver gestito per oltre dieci anni il Bar del<br />

circolo Arci e per sei l’“Arco Bar” in via Rodel<strong>la</strong><br />

con il marito Gianni e le figlie, Chiara e Vianel<strong>la</strong>,<br />

Miledi Cobelli si congeda per dedicarsi al<strong>la</strong> famiglia<br />

ed a un meritato riposo.<br />

Tutti sanno che il <strong>la</strong>voro di barista è molto stressante<br />

e soprattutto un locale come l’Arco Bar,<br />

con apertura continua dalle 5 del mattino fino<br />

alle 2 di notte, richiedeva turni impegnativi ed<br />

assorbiva interamente <strong>la</strong> giornata, <strong>la</strong>sciando<br />

poco spazio al<strong>la</strong> famiglia e al tempo libero.<br />

Miledi era sempre serena, non <strong>la</strong>sciava mai<br />

trasparire <strong>la</strong> sua stanchezza, aveva una paro<strong>la</strong><br />

gentile per tutti, era sempre attenta alle<br />

esigenze del<strong>la</strong> cliente<strong>la</strong>, appena un cliente entrava<br />

lei sapeva già cosa servire. Sapeva come<br />

desiderava il caffè, <strong>la</strong> bibita o il digestivo. Per il<br />

pranzo: panini, inasa<strong>la</strong>tone e piatti freddi erano<br />

diventati un punto di riferimento per coloro che<br />

disponendo di poco tempo volevano un menu<br />

veloce, ma preparato con cura e con ingredienti<br />

di sicura affidabilità.<br />

Come era nel suo stile ha voluto salutare amici<br />

e clienti con una serata organizzata in grande<br />

stile. Tutto era preparato a “puntino” e per tutti<br />

un grazie sincero da tutto lo staff, che vediamo<br />

De Giorgi al<strong>la</strong> Trattoria Birbesi<br />

Il pal<strong>la</strong>volista campione del mondo Ferdinando<br />

De Giorgi ha cenato presso <strong>la</strong> Trattoria Birbesi<br />

il mese scorso. De Giorgi, che ha fatto parte per<br />

molti anni del<strong>la</strong> Nazionale italiana e ha vinto i<br />

Mondiali nel 1990, 1994 e 1998, adesso allena<br />

a Macerata dove quest’anno ha conquistato<br />

<strong>la</strong> Coppa Italia. In trattoria era in compagnia di<br />

alcuni col<strong>la</strong>boratori e del guidizzolese Giuliano<br />

Bergamaschi, pedagogista e motivatore di<br />

squadre sportive che De Giorgi ha conosciuto<br />

durante <strong>la</strong> sua esperienza da giocatore a Montichiari.<br />

L’allenatore leccese ha apprezzato le<br />

specialità del<strong>la</strong> casa, in partico<strong>la</strong>re gli antipasti,<br />

il pescegatto e il dolce. “Pensavo che il pescegatto<br />

fosse un personaggio uscito dal magico<br />

mondo di Harry Potter - scherza De Giorgi - ero<br />

curioso di assaggiarlo e devo ammettere che è<br />

un piatto squisito”. (g.v.)<br />

Via Amadori ricorda il 9 luglio<br />

Il senso più profondo del<strong>la</strong> serata è stato di<br />

ringraziamento perché nel peggior evento ambientale<br />

che mai abbia investito Guidizzolo,<br />

tutti hanno conservato <strong>la</strong> vita. Così gli abitanti<br />

di Via Amadori, una delle più colpite dal tornado<br />

del 9 luglio dello scorso anno, si sono ritrovati<br />

insieme per una serata in amicizia. Sede<br />

dell’incontro <strong>la</strong> piazzetta che un anno prima<br />

era invasa dalle rovine delle abitazioni che vi si<br />

affacciano. Quest’anno al posto delle macerie<br />

c’erano le tavole imbandite ed ogni famiglia ha<br />

24<br />

parzialmete ripreso nel<strong>la</strong> foto.<br />

Anche i clienti hanno voluto donarle una targa<br />

ricordo per questi anni trascorsi in amicizia.<br />

Ora potrà dedicare più spazio a Nico<strong>la</strong>, il figlio<br />

più piccolo e a Beatrice <strong>la</strong> nipote. Auguri!<br />

Naturalmente un saluto di benvenuto ai subentranti,<br />

Italiani di nascita, ma Cinesi di origine Hu<br />

Fanny e Gianluca che si sono assunti il compito<br />

di continuare il servizio con <strong>la</strong> stessa qualità e<br />

simpatia. Anche a loro un sicero “in bocca al<br />

lupo”.


cronaca<br />

provveduto affinché fossero anche ‘riccamente<br />

imbandite’. Un momento conviviale che nelle<br />

intenzioni dei residenti vorrà essere annuale ed<br />

al quale han partecipato anche il vicario parrocchiale<br />

don Giampaolo Ferri e l’assessore<br />

al<strong>la</strong> sicurezza C<strong>la</strong>udio Busca.<br />

La battaglia del 1859<br />

La seconda guerra di indipendenza, nel<strong>la</strong> sua<br />

storica battaglia conosciuta come “Solferino e<br />

San Martino”, è storicamente provato che occupò<br />

un fronte vastissimo. L’inizio e <strong>la</strong> fine del<strong>la</strong><br />

battaglia, peraltro cruentissima, in quel<strong>la</strong> che<br />

sarebbe poi risultata come una giornata memorabile<br />

per i franco-piemontesi, il 24 giugno<br />

1859, si ebbe proprio nelle zone tra Medole e<br />

Guidizzolo, in special modo tra le località Cà<br />

Nova e Rebecco. Numerose sono ancora oggi<br />

le testimonianze con croci e <strong>la</strong>pidi qua e là nel<strong>la</strong><br />

campagna, a ricordo dei caduti. E da alcuni<br />

anni, grazie all’impegno del gruppo “Amici di<br />

Rebecco”, <strong>la</strong> frazione da cui prendono il nome<br />

partecipa alle celebrazioni con una propria cerimonia<br />

in ricordo di quell’evento. Così anche<br />

quest’anno, in attesa del 150° in calendario che<br />

sarà celebrato nel 2009, gli Amici di Rebecco<br />

hanno dato vita al<strong>la</strong> storica rappresentazione.<br />

Dopo <strong>la</strong> partecipazione al<strong>la</strong> S. Messa officiata<br />

dal parroco nel<strong>la</strong> chiesa del<strong>la</strong> frazione, si è<br />

formato il corteo con gli armigeri in costume,<br />

mentre il cannone sparava a salve in omaggio<br />

ai Caduti e <strong>la</strong> tromba intonava il silenzio. Da qui<br />

si è arrivati in frazione Baite, dove divampò tremenda<br />

<strong>la</strong> battaglia, per depositare una corona<br />

di fiori davanti al<strong>la</strong> <strong>la</strong>pide che ricorda le vittime.<br />

La sera poi, dopo un momento conviviale,<br />

<strong>la</strong> banda di Mori e Brentonico ha eseguito un<br />

concerto sul<strong>la</strong> piattaforma delle feste. Una cerimonia<br />

semplice, ma coinvolgente e sempre<br />

molto partecipata.<br />

Laurea<br />

L’11 Luglio 2008, si è bril<strong>la</strong>ntemente <strong>la</strong>ureato<br />

in Scienze Politiche presso l’Università degli<br />

Studi di Siena con <strong>la</strong> votazione di 108/110 discutendo<br />

<strong>la</strong> tesi in Criminologia “Le misure di<br />

sicurezza ed il concetto di pericolosità” con<br />

il Ch.mo Prof. Michele CASSANDRO, il Maresciallo<br />

Ordinario Alessandro COZZOLI, Vice<br />

Comandante del<strong>la</strong> Stazione CC di Guidizzolo e<br />

già Comandante delle stazioni Carabinieri di<br />

Cardinale (CZ) e Staiti (RC).<br />

Al neo Dottore i piu’ fervidi auguri di buon <strong>la</strong>voro<br />

e di una bril<strong>la</strong>nte carriera, da tutti gli amici e<br />

colleghi di Brindisi.<br />

Siena, 11 Luglio 2008<br />

25


cronaca<br />

Mille Miglia storica<br />

Nel 1977, per celebrare il cinquantenario del<strong>la</strong><br />

Coppa delle 1000 Miglia, l’Automobile Club di<br />

Brescia organizzò il Rally 1000 Miglia sulle strade<br />

del<strong>la</strong> provincia, riprendendo <strong>la</strong> formu<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />

manifestazione di rego<strong>la</strong>rità con prove di c<strong>la</strong>ssifica<br />

di velocità, idea già adottata nelle ultime<br />

tre Mille Miglia disputate a partire del 1958, ma<br />

codificata dal<strong>la</strong> FIA fin dagli anni Cinquanta per<br />

le gare che costituivano il campionato europeo<br />

Rally.<br />

In occasione di quel cinquantenario sull’onda<br />

del crescente fenomeno anche in Italia del<br />

collezionismo di auto d’epoca, fu organizzata<br />

anche una rievocazione del<strong>la</strong> corsa da Brescia<br />

a Roma e ritorno, riservando<strong>la</strong> alle vetture storiche<br />

e sti<strong>la</strong>ndo <strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica finale sul<strong>la</strong> base<br />

dei risultati nelle prove di precisione disposte<br />

lungo il percorso. La decisione fu molto apprezzata<br />

dagli appassionati che risposero inviando<br />

quell’anno ben 580 domande di partecipazione.<br />

La rievocazione storica eredita dal<strong>la</strong> Mille Miglia<br />

di velocità non solo i simboli e alcuni punti<br />

del tracciato, ma anche lo spirito, anche se <strong>la</strong><br />

manifestazione odierna mira a esaltare l’agonismo<br />

sotto forme diverse, non più dannunzianamente<br />

legate alle prestazioni pure, ma sapientemente<br />

coniugate con il divertimento e il<br />

turismo.<br />

Sono cambiati, infatti, profondamente i tempi<br />

negli ottanta anni trascorsi dal<strong>la</strong> prima Coppa<br />

delle 1000 Miglia. Nel 1927 era importante colpire<br />

l’immaginario collettivo dei futuri automobilisti<br />

con una gara fuori dal comune che dimostrasse<br />

inequivocabilmente l’affidabilità delle<br />

vetture di serie partecipanti.<br />

Guidizzolo ha sempre riservato a questa manifestazione<br />

una grande attenzione. Quest’anno<br />

per poter assistere al passaggio con tranquillità<br />

e in un clima di amicizia “Europneus” di<br />

Alessandro Cargnoni con <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione di:<br />

AVIS, AMAC, Giacomo Mi<strong>la</strong>ni, Antonio Gandini,<br />

Gilberto Ferrari, Fabio Nosari e Adriano Roverselli<br />

hanno allestito un grande tendone e offerto<br />

a tutti una succulenta cena a base di risotto,<br />

porchetta al forno, spiedo, grana, dolce e frutta<br />

a volontà.<br />

26


cronaca<br />

TARLO ASIATICO,<br />

UN PERICOLO<br />

PER IL NOSTRO AMBIENTE.<br />

3,5 cm<br />

ATTENZIONE!<br />

QUESTO INSETTO È INNOCUO PER<br />

L’UOMO, MA PERICOLOSISSIMO<br />

PER LE NOSTRE PIANTE.<br />

Quest’insetto di origine asiatica si nutre di legno. Dopo essersi insediato in<br />

un albero, si riproduce velocemente e ne divora l’interno.<br />

Se lo vedi, segna<strong>la</strong>lo immediatamente ai seguenti recapiti:<br />

_ 840.000.001 (solo da telefono fisso, costo 1 scatto al<strong>la</strong> risposta)<br />

_ 02.69.96.70.01 (da cellu<strong>la</strong>ri, costo in base all’operatore telefonico)<br />

_ tarloasiatico@regione.lombardia.it<br />

non era il principale dei problemi conseguenti<br />

a quell’evento eccezionale, quanto piuttosto<br />

un piccolo segnale del<strong>la</strong> voglia di tornare al<strong>la</strong><br />

normalità.<br />

Grazie al<strong>la</strong> spontanea disponibilità del guidizzolese<br />

Evaldo Bertasi, che si è offerto di realizzar<strong>la</strong>,<br />

ora è possibile ammirare una nuova<br />

croce che svetta sul<strong>la</strong> cappel<strong>la</strong> cimiteriale, a<br />

confermare <strong>la</strong> sacralità di quel luogo.<br />

Nel frattempo si sta avviando anche <strong>la</strong> prima<br />

fase di distribuzione dei contributi a favore di<br />

quanti hanno subito danni dal tornado, dopo<br />

che sono state completate le procedure regionali<br />

previste e <strong>la</strong> definizione dei criteri per <strong>la</strong><br />

ripartizione dei contributi stessi.<br />

Il tuo contributo può salvare molte piante del<strong>la</strong> Lombardia.<br />

Per saperne di più: www.agricoltura.regione.lombardia.it<br />

Nuova croce per il cimitero<br />

Non tutti forse l’avevano notato, ma il tornado<br />

dell’anno scorso tra l’altro aveva anche strappato<br />

<strong>la</strong> croce posta sopra <strong>la</strong> cappel<strong>la</strong> del cimitero<br />

di Guidizzolo, portando<strong>la</strong> lontano, chissà<br />

dove, tanto che non è più stata ritrovata. Certo,<br />

Da MISSPIZZA l’ultima novità<br />

Scato<strong>la</strong> extra vegetale di 1ª qualità<br />

...e <strong>la</strong> tua pizza sarà<br />

più fragrante<br />

<strong>la</strong> Pizzeria non chiude per ferie<br />

27


Notizie<br />

dall’Amministrazione<br />

A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GUIDIZZOLO<br />

OBIETTIVO SICUREZZA<br />

Incontri ed iniziative sul tema del<strong>la</strong> sicurezza<br />

Settembre – ottobre 2008<br />

Il tema del<strong>la</strong> sicurezza è argomento di estrema<br />

attualità. Il bisogno di sicurezza è avvertito dai<br />

cittadini come uno dei bisogni primari. Ma col<br />

termine sicurezza si intendono una serie di elementi<br />

che coinvolgono, nel<strong>la</strong> loro globalità, l’intera<br />

vita dei cittadini e, nel dettaglio, spaziano<br />

dal<strong>la</strong> sicurezza stradale al bisogno di tranquillità<br />

domestica.<br />

Compito dell’Amministrazione Comunale è anche<br />

quello di favorire le condizioni perché <strong>la</strong><br />

vita dei cittadini possa svolgersi nelle condizioni<br />

di maggior sicurezza possibile.<br />

L’Amministrazione Comunale, in col<strong>la</strong>borazione<br />

con le diverse realtà del territorio, promuove<br />

una serie di iniziative ed incontri sul tema, senza<br />

<strong>la</strong> presunzione di esaurire i molteplici aspetti<br />

dell’argomento, che potranno costituire oggetto<br />

di iniziative successive.<br />

Programma<br />

Settembre<br />

Progetto “Onde del Tempo” - Alcool, Fumo, Velocità - Un “Talk Show” sul<strong>la</strong> trasgressività<br />

di adolescenti e giovani. A cura del<strong>la</strong> Cooperativa Orizzonti<br />

20 settembre<br />

In col<strong>la</strong>borazione con l’Università degli Studi di Siena: presentazione del volume<br />

“I FATTORI BIODINAMICI IN AUTO” con il prof. Aldo Ferrara<br />

Presentazione convenzione Osservatorio sul<strong>la</strong> Sicurezza Stradale<br />

21 settembre<br />

Deltaraduno prova spettacolo “Memorial Luciano Gazzo<strong>la</strong>”<br />

Auto-Tuning SPL e Autoestetica<br />

24 Ottobre<br />

“Perché gli occhi delle donne sorridano sempre”<br />

prof. Roberto Cadonati: “L’intimità vio<strong>la</strong>ta”<br />

In col<strong>la</strong>borazione con G.V.G. Guidizzolo<br />

Ottobre<br />

Vigile amico - lezioni di educazione stradale per gli alunni delle scuole dell’obbligo.<br />

28<br />

Ottobre<br />

Incontri con gli studenti curati dal<strong>la</strong> Associazione Famiglie vittime del<strong>la</strong> strada


Fiera in musica 2008<br />

Giovedì 17 luglio 2008<br />

16° trofeo Pro Loco<br />

Gara ciclistica in nottura<br />

Venerdì 18 luglio 2008<br />

Cena sotto le stelle, con<br />

esibizione Danze Orientali<br />

Sabato 19 luglio 2008<br />

Concerto “The Ghidisoul<br />

Blues Band”<br />

29


Fiera in musica 2008<br />

Domenica 20 luglio 2008<br />

Pesca sportiva al<strong>la</strong> trota<br />

Domenica 20 luglio 2008<br />

Tributo a De Andre<br />

“Les Artoys”<br />

30<br />

Lunedì 21 luglio 2008<br />

Concerto del<br />

“Corpo Bandistico”<br />

di Guidizzolo


Il 4° Missili ha salutato<br />

il Generale Garzone<br />

Nei giorni scorsi presso <strong>la</strong> Trattoria Birbesi il<br />

comandante ed numero consistente di ufficiali<br />

e sottufficiali del 4° Reggimento missili di Mantova<br />

hanno salutato il generale Domenico Garzone,<br />

guidizzolese, che <strong>la</strong>scia il servizio dopo<br />

quarant’anni di attività.<br />

Nell’occasione il generale Garzone era accompagnato<br />

dal<strong>la</strong> moglie sig.ra Vanda e dal<strong>la</strong><br />

figlia Giusy. Una serata importante intrecciata<br />

dai ricordi di un’intera vita e dal<strong>la</strong> grande stima<br />

ed affetto dimostrate al generale da tutti i suoi<br />

ex sottoposti che gli hanno tributo un lungo app<strong>la</strong>uso<br />

e donato una te<strong>la</strong> con <strong>la</strong> riproduzione<br />

del<strong>la</strong> “Camera degli sposi” di Andrea Mantegna.<br />

Con un simpatico fuori programma, per ringraziarlo<br />

dell’ospitalità e visti i suoi trascorsi militari,<br />

il sig. Fausto tito<strong>la</strong>re del locale, è stato insignito<br />

quale ‘caporale scelto ad honorem’. Al<br />

generale Garzone, infine, gli auguri più sinceri<br />

Il generale Domenico<br />

Garzone con <strong>la</strong> figlia<br />

Giusy, con il vescovo<br />

mons. Caporello<br />

e durante il saluto al<strong>la</strong><br />

“Trattoria Birbesi”<br />

31


Eventi<br />

Agosto - Settembre<br />

Martedì 5 <strong>agosto</strong> - ore 21.15<br />

Lanterna Verde:<br />

Film: Al<strong>la</strong> ricerca dell’iso<strong>la</strong> di Nim<br />

Martedì 12 <strong>agosto</strong> - ore 21.15<br />

Lanterna Verde:<br />

Film : Indiana Jones e il regno<br />

del teschio di cristallo<br />

Sabato 6 settembre - mattina<br />

Mantova Festivaletteratura:<br />

Partecipazione al Raduno nazionale<br />

dei Gruppi di Lettura<br />

Domenica 14 settembre<br />

tutto il giorno<br />

Giornata del paesaggio 2008:<br />

camminate in Guidizzolo e dintorni<br />

organizzata in col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> comunità<br />

di pratica Mondi Locali - Local Worlds<br />

Venerdì 19 e sabato 20 settembre<br />

tutto il giorno – vari luoghi:<br />

Kattiva Gioventù: provini itineranti<br />

in col<strong>la</strong>borazione con il Teatro Magro<br />

Martedì 23 settembre – ore 21.00<br />

Biblioteca Comunale :<br />

Incontro Gruppo di Lettura<br />

Giovedì 25 settembre – ore 21.00<br />

Teatro Comunale :<br />

Progetto Delfino: presentazione di un<br />

progetto di accompagnamento per soggetti<br />

diversamente abili in col<strong>la</strong>borazione<br />

con ANFFAS di Rebecco.<br />

Guidizzolo via Salvo d’Acquisto, 2 Tel. 0376 819213 www.tomasiauto.com<br />

32


La Meridiana<br />

Passando per vicolo Orti diretti al<strong>la</strong> Casa di Riposo<br />

e alzando lo sguardo a destra è possibile<br />

vedere sul<strong>la</strong> casa-torre di Ernesto Nico<strong>la</strong>i <strong>la</strong><br />

Meridiana ridipinta recentemente da Cesare<br />

Monici.<br />

L’orologio so<strong>la</strong>re o Meridiana utilizza il moto<br />

apparente del Sole per misurare il tempo. Nel<strong>la</strong><br />

Meridiana l’ora è<br />

segnata dal<strong>la</strong> direzione<br />

dell’ombra<br />

che uno stilo<br />

(gnomone), fisso<br />

al centro di un<br />

piano orizzontale<br />

o verticale, proietta<br />

sul piano<br />

stesso o quadrante,<br />

sul quale sono<br />

opportunamente<br />

tracciate le ore<br />

so<strong>la</strong>ri. Quando è<br />

investito dai raggi<br />

del Sole, <strong>la</strong> cui<br />

direzione cambia<br />

di continuo<br />

dall’alba al tramonto,<br />

lo stilo proietta <strong>la</strong> sua ombra sul piano<br />

graduato e indica l’ora locale vera e non quel<strong>la</strong><br />

del fuso orario come è data dagli orologi meccanici.<br />

Convenzionale questa o legale che ci<br />

perseguita nel<strong>la</strong> fretta per essere puntuali.<br />

Al greco Anassimandro (VI sec. a. C. ) viene<br />

attribuita <strong>la</strong> costruzione delle meridiane so<strong>la</strong>ri,<br />

ma Erodoto ne fa risalire le origini agli antichi<br />

Caldei.<br />

Di solito sul<strong>la</strong> Meridiana, nel<strong>la</strong> parte inferiore<br />

del quadrante, sono incise frasi, come quelle<br />

delle quattro S: Silere<br />

Sine Sole Soleo,<br />

Senza il sole<br />

sono solita tacere.<br />

Altre frasi richiamano<br />

l’incessante<br />

veloce scorrere<br />

del tempo: Ruit<br />

hora, l’ora precipita,<br />

fa’ tesoro di<br />

ogni istante.<br />

“Fugge il tempo<br />

corre e va<br />

chi lo perde<br />

più non l’ha!”<br />

“Vassene il tempo,<br />

e l’uom non se<br />

n’avvede” ammonisce<br />

Dante.<br />

La nostra Meridiana privilegia il motto benedettino<br />

PREGA e LAVORA.<br />

Franco Mondadori<br />

Chiuso il lunedì<br />

Tel. 0376 838249<br />

Volta Mantovana<br />

Strada dei Colli nord, 25<br />

33


arte &<br />

dintorni<br />

Un viaggio nel Medioevo<br />

34<br />

mostre<br />

Francesca Cargnoni<br />

L’autunno mantovano si aprirà con alcune<br />

esposizioni di carattere storico artistico che<br />

faranno luce sul<strong>la</strong> personalità di una delle primedonne<br />

del Medioevo: <strong>la</strong> contessa Matilde di<br />

Canossa.<br />

Nell’immaginario collettivo, Mantova corrisponde<br />

tradizionalmente al<strong>la</strong> città del fior di<br />

loto, del<strong>la</strong> fastosa reggia dei Gonzaga e a luogo<br />

che è privilegiato custode del<strong>la</strong> reliquia del Preziossimo<br />

Sangue di Gesù. Raramente invece si<br />

associa <strong>la</strong> storia di Mantova con <strong>la</strong> personalità<br />

di Matilde cui <strong>la</strong> nostra memoria dovrebbe ricorrere<br />

più frequentemente visto che è legata<br />

al santo patrono locale Sant’Anselmo.<br />

A partire dal 31 <strong>agosto</strong> fino all’inizio di gennaio<br />

2009 tre saranno<br />

le mostre<br />

che potranno<br />

rive<strong>la</strong>rci qualcosa<br />

in più<br />

del<strong>la</strong> nostra<br />

città; tutte si<br />

collocano sul<strong>la</strong><br />

scia delle<br />

celebrazioni<br />

del millenario<br />

del<strong>la</strong> fondazione<br />

del monastero<br />

di San<br />

Benedetto Po,<br />

il cui nucleo<br />

più antico risale<br />

al 1007<br />

e al<strong>la</strong> volontà<br />

del nonno di<br />

Matilde, Tedaldo.<br />

Ultima erede del<strong>la</strong> grande dinastia feudale dei<br />

Canossa, Matilde è stata signora di Mantova<br />

fino al 1115; i legami di parente<strong>la</strong> con <strong>la</strong> famiglia<br />

imperiale, l’alleanza con papa Gregorio VII,<br />

i contatti con Anselmo vescovo di Lucca hanno<br />

fatto di lei e del<strong>la</strong> sua “corte” un perno intorno<br />

al quale si sono svolti scontri militari, mediazioni,<br />

strategie e anche episodi di grande impatto<br />

simbolico come <strong>la</strong> penitenza dell’imperatore<br />

Enrico IV di fronte al pontefice, nel castello di<br />

Canossa, nel gennaio 1077.<br />

So<strong>la</strong> e potente, il suo incondizionato appoggio<br />

al Papato ne ha fatto un’eroina del<strong>la</strong> Chiesa di<br />

Roma, fino a meritare di essere sepolta nel<strong>la</strong><br />

basilica di San Pietro (con il trasferimento dei<br />

suoi resti dal<strong>la</strong> chiesa abbaziale di Polirone<br />

dove aveva deciso di farsi seppellire) .<br />

La forza e <strong>la</strong> solitudine di una donna eccezionale<br />

sono il filo conduttore del<strong>la</strong> mostra, dal<br />

titolo “Matilde di Canossa, il papato, l’impero”,<br />

che si terrà al<strong>la</strong> Casa del Mantegna a Mantova:<br />

mediante un’accurata esposizione costituita<br />

da croci gemmate, sigilli, arazzi, avori, gioielli,<br />

sculture, altari, spade e strumenti di <strong>la</strong>voro,<br />

provenienti da musei italiani ed europei. Si<br />

sarà coinvolti in un viaggio al<strong>la</strong> scoperta del<strong>la</strong><br />

Mantova medievale e dei poteri universali che<br />

hanno dominato l’Europa nel medioevo cioè<br />

l’impero e il papato, i vescovi, le città, i nobili,<br />

i contadini.<br />

“L’abbazia di Matilde” (presso il Refettorio<br />

Grande del monastero di San Benedetto Po)<br />

ripercorre invece i momenti salienti del<strong>la</strong> vicenda<br />

storica, culturale, artistica ed economica<br />

del monastero. Qui saranno esposte per<br />

<strong>la</strong> prima volta opere d’arte appartenute al<strong>la</strong><br />

grande abbazia benedettina, dai documenti<br />

autentici e dalle immagini di Matilde di Canossa,<br />

agli splendidi manoscritti dello scriptorium<br />

abbaziale (compreso l’evangeliario ora a New<br />

York); dalle opere d’arte ritrovate di grandi artisti<br />

italiani (Wiligelmo, Bonsignori, Dal<strong>la</strong> Rosa),<br />

alle mappe d’archivio che illustrano il <strong>la</strong>voro<br />

dei monaci per il controllo del Po. Un’ultima<br />

sezione mostrerà esempi delle altre abbazie<br />

di Matilde in Europa: Vallombrosa, Frassinoro,<br />

Maro<strong>la</strong>, Orval, Saint Pierremont.<br />

Da segna<strong>la</strong>re inoltre, per l’originalità, l’esposizione<br />

“Anselmo di Lucca” che si terrà presso i<br />

locali recentemente restaurati del Museo Diocesano<br />

di Mantova, scrigno poco conosciuto<br />

ma di inestimabile bellezza in cui sono custodite,<br />

tra l’altro, <strong>la</strong> maggiore collezione al mondo<br />

di armature tardogotiche; pressoché tutta<br />

<strong>la</strong> superstite oreficeria dei Gonzaga; una ricchissima<br />

collezione di smalti di Limoges, arazzi<br />

cinquecenteschi tessuti a Parigi, avori is<strong>la</strong>mici,<br />

medievali e rinascimentali.<br />

Anselmo da Baggio (1035-1086), vescovo di<br />

Lucca, è figura emblematica dell’ultimo periodo<br />

canossiano. Attivamente schierato, sul<br />

piano dottrinale come su quello diplomatico, a<br />

sostegno dei papi nel<strong>la</strong> cosiddetta “lotta per le<br />

investiture”, egli si trovò a fianco del<strong>la</strong> contessa<br />

Matilde, assumendo il compito di suo consigliere<br />

affidatogli da Gregorio VII. Come tale<br />

concorse a orientarne l’austera spiritualità,<br />

e sotto <strong>la</strong> sua protezione si stabilì a Mantova,<br />

quando fu nominato legato papale per <strong>la</strong> Lombardia.<br />

Un anno dopo <strong>la</strong> morte fu canonizzato ed eletto<br />

patrono del<strong>la</strong> diocesi. La mostra, attraverso<br />

pregevoli opere d’arte (doni votivi dei Gonzaga,<br />

un arazzo del Cinquecento, dipinti di Fetti<br />

e Borgani, sculture settecentesche) e altri inusuali<br />

documenti, illustra <strong>la</strong> persistenza del<strong>la</strong><br />

sua memoria in terra mantovana.<br />

Molto allettante infine il costo del biglietto: per<br />

ammirare tutte e tre le esposizioni bastano solo<br />

10,00 Euro.<br />

Per informazioni:<br />

Ufficio Turistico di Mantova – tel. 0376-432432.


Bersagli<br />

Sono le cinque e un quarto del mattino del 10 giugno<br />

2008. Mi sono appena alzato dal letto e ho deciso<br />

che è giunta l’ora di par<strong>la</strong>rvi di un film di Peter<br />

Bogdanovic del 1968: “Bersagli”. Non so per quale<br />

motivo mi sia destato così presto, di solito per me<br />

<strong>la</strong> sveglia suona alle sette. Ma ho ancora impresse<br />

quelle assurde immagini, passate <strong>la</strong> sera prima in<br />

televisione.<br />

Il video, un po’ sfocato e mosso, proveniente da un<br />

cellu<strong>la</strong>re mostrava dodici ragazzi (tutti minorenni<br />

fra i 12 e i 16 anni) mentre si divertivano a giocare.<br />

Penserete voi, a pallone in un campetto o rincorrendo<br />

le coetanee o magari sfidandosi ai videogiochi. E<br />

invece no. Si divertivano (filmandosi) con pietre e<br />

mazze a sfasciare un edificio pubblico di proprietà<br />

dell’Asl di un comune del<strong>la</strong> provincia di Torino.<br />

Il motivo Pare <strong>la</strong> solita noia. D’altra parte se uno<br />

s’annoia, s’annoia! Dimenticavo, questo gioco<br />

costerà caruccio al<strong>la</strong> comunità: circa trenta mi<strong>la</strong><br />

euro.<br />

Ma torniamo a Peter Bogdanovic. Il film si sviluppa<br />

su due strade parallele: un vecchio attore horror,<br />

Byron Orlock, ormai sul viale del tramonto e<br />

un giovane di nome Bobby con <strong>la</strong> passione per le<br />

armi da fuoco. Costui, per un qualche recondito<br />

motivo, decide di imbracciare il fucile e di far fuori<br />

una selva di innocenti. Dapprima si apposta su<br />

un gasometro, sparando alle macchine in transito,<br />

poi si trasferisce dietro lo schermo di un drive-in,<br />

dove viene proiettato l’ultimo film del divo Orlock.<br />

Coperto dall’oscurità e dal sonoro del film, il nostro<br />

Bobby inizia a sparare sugli ignari spettatori.<br />

Nel<strong>la</strong> scena finale, l’anziano attore, presente per<br />

caso allo spettacolo, raggiunge il ragazzo e, dopo<br />

averlo disarmato, lo schiaffeggia, umiliandolo. Un<br />

gesto, il suo, liberatorio e carico di significato: il<br />

senno trionfa sul vuoto e sul<strong>la</strong> stupidità.<br />

Guardando il telegiornale, anni prima, ho assistito<br />

ad una scena simile. Nei giorni seguenti <strong>la</strong> tragica<br />

scomparsa del<strong>la</strong> principessa Diana d’Inghilterra,<br />

davanti a Buckingham Pa<strong>la</strong>ce, era tutta una distesa<br />

di fiori, biglietti e presenti. Un giovane, sorpreso<br />

a rubare un orsacchiotto di peluche al<strong>la</strong> defunta,<br />

veniva intervistato sul<strong>la</strong> ragione del suo gesto. In<br />

quel mentre sopraggiungeva un vecchietto ricurvo<br />

che, scuotendo <strong>la</strong> testa, gli<br />

sferrava un pugno in pieno<br />

viso. Mi son detto, ripensando<br />

a Orlock: “Ben fatto,<br />

questa è giustizia!”.<br />

Lo schiaffo non <strong>la</strong>scia il<br />

tempo di reagire e riporta<br />

immediatamente al<strong>la</strong> realtà<br />

chi lo riceve (a patto<br />

però che provenga da una<br />

persona che abbia tutta<br />

l’autorità per darlo). Chi<br />

viene schiaffeggiato ha<br />

già capito, si è già meritato<br />

quel<strong>la</strong> punizione. Anzi<br />

solo allora, in quel preciso<br />

istante, ha <strong>la</strong> consapevolezza di avere sbagliato.<br />

E questo è molto importante perché, quando non<br />

esiste più il senso di colpa si possono commettere<br />

le azioni più turpi.<br />

Ora mi chiedo: i genitori di quei bravi ragazzi di Torino<br />

prenderanno a sberle i loro figli o passeranno<br />

sopra il fatto, considerando che i poveretti sono<br />

già traumatizzati e che in fondo si è trattato di una<br />

singo<strong>la</strong> bravata Da questa scelta, credo, dipenda<br />

<strong>la</strong> volontà o <strong>la</strong> rinuncia ad educare un figlio da parte<br />

di un padre e di una madre.<br />

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35


arte &<br />

dintorni<br />

recensioni<br />

La libertà di<br />

Giovannino Guareschi<br />

Nel centenario del<strong>la</strong> nascita di Giovannino Guareschi (1908-2008) - l’autore dei famosissimi<br />

Don Camillo e Peppone - dedichiamo a lui qualche intervento per provare<br />

a conoscere un po’ meglio un autore, un uomo, un testimone che ha avuto<br />

(e continua ad avere) grandi cose da dire a chiunque si interroghi di fronte al<strong>la</strong><br />

bellezza e <strong>la</strong> semplicità del<strong>la</strong> vita. In questo numero iniziamo a conoscere l’autore,<br />

presentando in partico<strong>la</strong>re <strong>la</strong> sua esperienza nei <strong>la</strong>ger nazisti, dove riuscì, nonostante<br />

tutto, a vivere da uomo “libero”. Nei prossimi appuntamenti scopriremo <strong>la</strong><br />

sua speranza nell’Europa unita (ricordando il suo ritorno di riconciliazione in Germania,<br />

nei luoghi del<strong>la</strong> prigionia) e quindi <strong>la</strong> sua grande passione politica, troppo<br />

spesso fraintesa o strumentalizzata.<br />

Francesca Pesci<br />

« Non muoio neanche se mi ammazzano»<br />

Ironia Incauta spavalderia Ingenuo eroismo<br />

Forse, invece, in questa frase paradossale<br />

possiamo leggere tutta <strong>la</strong> forza, <strong>la</strong> libertà<br />

e <strong>la</strong> speranza di Giovannino<br />

Guareschi.<br />

Guareschi è famoso nel<br />

mondo grazie ai suoi splendidi<br />

racconti di Don Camillo<br />

e Peppone, figure che<br />

danno un’anima al<strong>la</strong> gente<br />

e allo scenario del<strong>la</strong> Bassa<br />

emiliana e continuano a<br />

far sorridere (e riflettere) <strong>la</strong><br />

gente di tutti i nostri paesi.<br />

Eppure, nonostante l’enorme<br />

successo di pubblico<br />

avuto in tutto il mondo, <strong>la</strong><br />

cultura italiana è stata poco<br />

propensa a riconoscere a<br />

quest’autore i suoi effettivi<br />

meriti. Diventa allora ancora<br />

più importante ricordare<br />

Giovannino proprio nell’anno<br />

in cui si festeggia il centenario<br />

del<strong>la</strong> sua nascita<br />

(avvenuta il 1° maggio 1908<br />

a Fontanelle di Roccabianca,<br />

in provincia di Parma).<br />

La sua produzione letteraria<br />

raramente ha avuto riconoscimenti ufficiali.<br />

Scambiata per una prosa ingenua, lontana dai<br />

tradizionali canoni di cultura è stata spesso<br />

“snobbata”. A chi sostiene questa prospettiva<br />

sfugge però il dato forse<br />

più importante: <strong>la</strong> scelta<br />

consapevole di Giovannino<br />

di non allontanarsi mai dal<strong>la</strong><br />

realtà, anzi di trovare in<br />

essa <strong>la</strong> linfa con cui alimentare<br />

<strong>la</strong> propria opera. Non<br />

è un’opera immatura o infantile<br />

quel<strong>la</strong> di Guareschi,<br />

è invece il risultato del<strong>la</strong><br />

volontà di essere fedele al<strong>la</strong><br />

Vita. La semplicità non è sinonimo<br />

di incapacità, ma è il<br />

desiderio preciso di tornare<br />

a stupirsi di fronte al<strong>la</strong> vita.<br />

Così com’è.<br />

Ecco allora una produzione<br />

che passa dai racconti autobiografici<br />

(divertentissimi)<br />

del<strong>la</strong> famiglia Guareschi,<br />

alle col<strong>la</strong>borazioni giornalistiche<br />

che ci ricordano il<br />

suo impegno politico; dai<br />

racconti umoristici, alle storie<br />

di don Camillo, Peppone<br />

e il Crocifisso che par<strong>la</strong>, di<br />

36<br />

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arte &<br />

dintorni<br />

fronte alle quali ciascuno di noi, sorridendo,<br />

può riscoprire un po’ se stesso.<br />

E in fondo a cosa serve <strong>la</strong> letteratura se non<br />

a par<strong>la</strong>re direttamente al cuore del lettore,<br />

guidarlo nel<strong>la</strong> scoperta del<strong>la</strong> propria umanità,<br />

sve<strong>la</strong>ndogli paro<strong>la</strong> dopo paro<strong>la</strong> il senso del<strong>la</strong><br />

vita<br />

Se è vero questo, nessuna perplessità sul fatto<br />

che Giovannino Guareschi sia un letterato a<br />

pieno titolo.<br />

In un’opera d’arte confluisce sempre, più o<br />

meno consapevolmente, <strong>la</strong> vicenda umana<br />

dell’artista, che dunque è sempre bene conoscere<br />

per gustare appieno l’opera. A maggior<br />

ragione questo vale per il nostro autore, che -<br />

pur avendo vissuto solo sessant’anni - rimane<br />

sempre “dentro” <strong>la</strong> vita.<br />

In partico<strong>la</strong>re, un’esperienza che non possiamo<br />

trascurare per dare senso a tutta <strong>la</strong> sua opera<br />

è l’internamento nel <strong>la</strong>ger subìto durante <strong>la</strong> seconda<br />

guerra mondiale. Dopo l’armistizio dell’8<br />

settembre 1943, Guareschi viene fatto prigioniero<br />

dai tedeschi insieme a molti altri soldati<br />

italiani. Le scelte sono due: o col<strong>la</strong>borare con<br />

i tedeschi, aderendo al Terzo Reich, oppure<br />

partire immediatamente per i <strong>la</strong>ger. Senza un<br />

attimo di esitazione, Giovannino sceglie consapevolmente<br />

<strong>la</strong> via del<strong>la</strong> prigionia.<br />

Guareschi fu uno dei circa seicentomi<strong>la</strong> Internati<br />

Militari Italiani (I.M.I.), gli uomini del<strong>la</strong> cosiddetta<br />

“Resistenza Bianca”: soldati e ufficiali<br />

che, per mantenere fede al<strong>la</strong> propria patria e<br />

ai propri princìpi, rinunciarono al<strong>la</strong> loro libertà<br />

individuale in vista di un bene più grande. A<br />

Guareschi i tedeschi fecero molte proposte di<br />

col<strong>la</strong>borazione (e conseguente libertà) conoscendo<br />

il suo talento di giornalista: tutte risolutamente<br />

respinte.<br />

Questa fu l’esperienza che forse più di ogni<br />

altra fece emergere quel<strong>la</strong> «testardaggine di<br />

emiliano del<strong>la</strong> Bassa» che lui stesso si attribuiva,<br />

cioè <strong>la</strong> sua volontà di non accettare alcun<br />

compromesso pur di tute<strong>la</strong>re <strong>la</strong> propria dignità,<br />

pur di mantenere <strong>la</strong> propria libertà interiore.<br />

Ostinato orgoglio fine a se stesso No. Nel<strong>la</strong><br />

rigida obbedienza agli ordini del<strong>la</strong> propria<br />

coscienza, e lì soltanto, Guareschi trova pienamente<br />

<strong>la</strong> sua libertà: «Io obbedisco rigidamente<br />

al<strong>la</strong> mia coscienza e <strong>la</strong> mia coscienza<br />

obbedisce esclusivamente alle intoccabili leggi<br />

di Dio e del<strong>la</strong> morale<br />

e non può conoscere<br />

compromessi».<br />

Ed è in questa circostanza<br />

che Giovannino<br />

afferma: «Non muoio<br />

neanche se mi ammazzano»,<br />

pronto ad<br />

aggrapparsi al<strong>la</strong> vita a<br />

denti stretti, sostenuto<br />

sempre e comunque<br />

dal<strong>la</strong> sua fede semplice<br />

e profonda. Nel<br />

<strong>la</strong>ger, in un contesto di<br />

drammatica sofferenza<br />

e umiliazione, eccolo<br />

scrivere storielle,<br />

favole, racconti umoristici<br />

che poi andava a<br />

leggere girando tra le<br />

baracche dei prigionieri.<br />

Un modo per rimanere<br />

vivo e aiutare<br />

i compagni di prigionia<br />

a rimanere vivi.<br />

L’esperienza del<strong>la</strong> prigionia<br />

non è vissuta<br />

come una sconfitta,<br />

ma addirittura come<br />

una vittoria. Dal <strong>la</strong>ger<br />

- ci dice Guareschi -<br />

«esco senza nastrini<br />

e senza medaglie ma<br />

vittorioso perché, nonostante<br />

tutto e tutti,<br />

io sono riuscito a passare<br />

attraverso questo cataclisma senza odiare<br />

nessuno. Anzi, sono riuscito a ritrovare un<br />

prezioso amico: me stesso».<br />

È <strong>la</strong> vittoria di Giovannino, e con lui di tutta<br />

quel<strong>la</strong> umanità che crede nel<strong>la</strong> libertà autentica,<br />

quel<strong>la</strong> che non viene meno nemmeno tra i<br />

retico<strong>la</strong>ti di un campo di concentramento.<br />

37


l’opportunità di saper cogliere le differenze di<br />

significato, siano pure sfumature, tra parole diverse,<br />

al fine di un loro utilizzo consapevole e<br />

quindi più efficace.<br />

La gradita segna<strong>la</strong>zione di un lettore ci porta a<br />

considerare le parole comune e municipio, le<br />

quali vengono spesso utilizzate come sinonimi.<br />

Comune _ dal <strong>la</strong>tino comune(m) composto<br />

da cŭm e mūnis significa letteralmente “che<br />

compartecipa ad un incarico” e per esteso<br />

“obbligato a partecipare, a dare, con il diritto di<br />

ricevere”; il termine è principalmente un aggettivo,<br />

dal<strong>la</strong> cui sostantivazione deriva lo stesso<br />

nome. Poiché storicamente il comune designò<br />

il governo autonomo retto da associazioni o<br />

gruppi di cittadini affermatosi nel Medioevo europeo<br />

e nato in Italia, <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> comune quale<br />

sostantivo intende modernamente l’ente locale<br />

autarchico <strong>la</strong> cui funzione riprende idealmente<br />

quel<strong>la</strong> del suo antesignano medioevale, ovvero<br />

delle omonime istituzioni post-feudali. Municipio<br />

_ dal <strong>la</strong>tino municĭpiu(m) derivante da<br />

múnus, “ufficio o servigio”, e cípium, da càpio<br />

“pren-do, ricevo”. Il termine, che intende quindi<br />

l’ottenimento di un pubblico servizio da parte<br />

di chi è stato conferito di un certo ufficio, fu coniato<br />

nell’antica Roma, dove venivano definite<br />

municipia le città straniere conquistate dall’impero,<br />

che pur essendo state private del<strong>la</strong> sovranità<br />

con il tempo acquisivano i diritti connessi<br />

al<strong>la</strong> cittadinanza romana. Modernamente, il<br />

municipio designa <strong>la</strong> sede del comune, <strong>la</strong> quale<br />

ospita gli uffici e l’amministrazione comunale.<br />

Tuttavia, in alcuni casi previsti da partico<strong>la</strong>ri<br />

statuti comunali, il termine municipio può essere<br />

utilizzato per intendere le circoscrizioni di<br />

una città, è il caso ad esempio dei municipi di<br />

Roma e Genova o delle municipalità di Venezia<br />

e Napoli. In definitiva, le parole comune e muarte<br />

&<br />

dintorni<br />

<strong>la</strong> nostra lingua<br />

Mariavittoria Spina<br />

Sinonimia: tendenze<br />

d’uso e casi esemp<strong>la</strong>ri<br />

“Quando vediamo parole diverse, istintivamente deduciamo che ci debba essere anche una certa<br />

differenza nel significato, e nel<strong>la</strong> grande maggioranza dei casi c’è di fatto una distinzione, anche<br />

se può essere talvolta difficile da motivare.” (Stephen Ullman – La semantica)<br />

Citare un esperto di semantica pare d’obbligo<br />

quando si ha a che fare con un ambito piuttosto<br />

complesso come quello del<strong>la</strong> sinonimia, nonostante<br />

<strong>la</strong> definizione apparentemente banale<br />

che si potrebbe dare di questo fenomeno linguistico.<br />

Tradizionalmente una paro<strong>la</strong> che ha lo<br />

stesso significato di un’altra, o meglio che è in<br />

grado di esprimerne lo stesso contenuto, viene<br />

definita un sinonimo, e tradizionalmente i lessicografi<br />

si sono attenuti a questa definizione,<br />

tant’è che nei dizionari si ricorre spesso al<strong>la</strong><br />

spiegazione dei lemmi attraverso definizioni sinonimiche.<br />

Tuttavia, <strong>la</strong> linguistica moderna si è<br />

posta il problema di indagare l’effettiva natura<br />

dei rapporti semantici di sinonimia, giungendo<br />

ad affermare che i sinonimi assoluti sono molto<br />

rari, in quanto esistono pochissimi casi in cui<br />

due termini risultano completamente intercambiabili<br />

in qualsiasi discorso. Tutti gli altri tipi di<br />

re<strong>la</strong>zioni sinonimiche, tali per cui due parole<br />

condividono almeno un semema, ovvero i due<br />

insiemi dei loro significati hanno in comune<br />

almeno un senso, (il significato di una paro<strong>la</strong><br />

può essere inteso come un insieme di sensi, <strong>la</strong><br />

pluralità dei quali rende possibile ad esempio <strong>la</strong><br />

costruzione di antanac<strong>la</strong>si, una figura retorica<br />

che ha reso celebri luoghi comuni come i conti<br />

non sanno fare i conti), riguardano casi di sinonimia<br />

approssimativa, con vocaboli sostituibili<br />

e interscambiabili solo in determinati contesti.<br />

L’uso corretto dei sinonimi dipende di fatto da<br />

una serie di condizioni individuabili scientificamente,<br />

in merito gli studi linguistici di Kurt<br />

Baldinger hanno condotto a sti<strong>la</strong>re un elenco<br />

di ben ventitre principi di differenziazione dei<br />

sinonimi, essi concernono motivazioni stilistiche,<br />

di registro e di connotazione specifica dei<br />

diversi termini. La ricerca di Baldinger non fa<br />

che ribadire quanto affermato da Ullman circa<br />

38


arte &<br />

dintorni<br />

nicipio non possono definirsi sinonimi, fatta eccezione<br />

per il caso del<strong>la</strong> regione Sicilia, il cui<br />

statuto autonomo prevede un’effettiva coincidenza<br />

di significati e quindi una sinonimia propria<br />

tra i due termini.<br />

Un altro caso piuttosto diffuso di sinonimia<br />

impropria, anche se solo a livello di discorso<br />

scritto, può generarsi dal<strong>la</strong> mesco<strong>la</strong>nza dei<br />

sostantivi Chiesa e chiesa, da non confondere<br />

in quanto il grafema maiuscolo assume il<br />

significato primario attribuito al<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> stessa,<br />

letteralmente il termine Chiesa deriva dal<br />

<strong>la</strong>tino ecclesia e quindi dal greco εκκλησια<br />

“comunità convocata”, riferendosi quindi al<strong>la</strong><br />

comunità religiosa, in genere cristiana, oppure,<br />

quando appare in locuzioni prive di de-terminazione<br />

quali i padri del<strong>la</strong> Chiesa, intendendo il<br />

cristianesimo stesso. Diversamente il grafema<br />

minuscolo è usato per designare l’edificio consacrato<br />

dove si svolgono le funzioni cristiane<br />

oppure, per estensione dal significato primario,<br />

può alludere ad una comunità non religiosa retta<br />

da rigide regole gerarchiche e cerimoniali,<br />

ad esempio <strong>la</strong> chiesa massonica.<br />

La comprensione e l’uso corretto dei reali rapporti<br />

di sinonimia, oltre ad aumentare <strong>la</strong> nostra<br />

proprietà linguistica, ci permette di contrastare<br />

l’insulso proliferare di inutili contaminazioni<br />

esterofile, un fenomeno ormai molto diffuso che<br />

verrà indagato a più riprese in questa rubrica.<br />

Aspetto i vostri suggerimenti per le prossime<br />

parole sulle quali riflettere ed intrattenerci.<br />

Mariavittoria Spina<br />

Dott. in Lingue e Letterature straniere<br />

Scrivete a:<br />

Teja.derdunkelritter@gmail.com<br />

<strong>la</strong> nostra lingua<br />

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46040 Guidizzolo - MN<br />

39


<strong>Notizia</strong>rio del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Francesca Cappa<br />

Uno sguardo sugli impegni<br />

Il 25 maggio era una giornata bigia, pioveva e<br />

non faceva nemmeno un gran caldo, i dubbi<br />

sono tanti, sfi<strong>la</strong>re sotto l’acqua non è possibile<br />

perché si rovinerebbero gli strumenti e non<br />

ci sono sufficienti portici lungo il percorso da<br />

fare, ma partiamo lo stesso sperando che in<br />

città il clima sia diverso. Il fato ci viene incontro<br />

e ci fa trovare su Mantova uno splendido<br />

sole accompagnato dal<strong>la</strong> caratteristica afa<br />

del<strong>la</strong> città e una piazza con circa 400 ginnaste<br />

ad attenderci.<br />

La parata può incominciare e noi facciamo da<br />

apripista partendo da piazza Sordello e attraversando<br />

le vie principali del centro per terminare<br />

sul prato del castello di San Giorgio<br />

allestito appositamente per l’esibizione delle<br />

ginnaste di atletica leggera di tutte le società<br />

sportive lombarde. La giornata è stata ottima<br />

dato che <strong>la</strong> sfi<strong>la</strong>ta è andata bene, c’era il sole e<br />

avevamo splendide ragazze a farci compagnia<br />

per <strong>la</strong> gioia dei nostri maschietti, ma non avevamo<br />

tempo di mettere in ferie i nostri strumenti<br />

perché <strong>la</strong> strada da percorrere era ancora<br />

ricca di impegni.<br />

Il 31 maggio appuntamento per <strong>la</strong> prima volta<br />

in concerto in piazza a Monzambano accolti<br />

da un affettuoso e numeroso pubblico e da un<br />

cordialissimo sindaco, il repertorio ha spaziato<br />

dal c<strong>la</strong>ssico al moderno incominciando con il<br />

solenne Inno di Mameli seguito dal<strong>la</strong> “Gazza<br />

<strong>la</strong>dra” di Rossini, da un commovente “Nessun<br />

dorma” tratto dal<strong>la</strong> Turandot ed altri brani c<strong>la</strong>ssici<br />

passando poi ai più attuali “I Simpson”,<br />

“Batman”, “Think” del<strong>la</strong> divina Aretha Franklin<br />

terminando con un brano per batteria solista<br />

dove il nostro giovanissimo Nico<strong>la</strong> Montagnoli<br />

ha dato sfogo a tutto il suo talento <strong>la</strong>sciando il<br />

pubblico esterrefatto. Ringraziamo tutta Monzambano<br />

per <strong>la</strong> calorosa accoglienza e speriamo<br />

di replicare presto questa esperienza.<br />

Il 1° giugno è stata una giornata intensa con<br />

doppio servizio per <strong>la</strong> Festa dello Sport di Guidizzolo,<br />

cominciata nel<strong>la</strong> mattina per l’inaugurazione<br />

dello sferisterio intito<strong>la</strong>to al Cav. Curzio<br />

Bonazzi e proseguito nel pomeriggio per <strong>la</strong> mostra<br />

canina al campo sportivo.<br />

Il 22 giugno <strong>la</strong> giornata era interamente dedicata<br />

ai nostri vicini di casa per il 40° anniversario<br />

di attività dell’AVIS in Guidizzolo, con sfi<strong>la</strong>ta al<strong>la</strong><br />

mattina partendo dal<strong>la</strong> sede e passando per le<br />

vie principali del paese per deporre una corona<br />

di alloro al monumento in p.zza Mutti e prose-<br />

40


guito fino al<strong>la</strong> chiesa per <strong>la</strong> Messa in loro onore.<br />

Nel tardo pomeriggio sotto il tendone allestito a<br />

festa si è tenuto il concerto in onore dell’AVIS<br />

e di tutti i volontari che dedicano il loro tempo<br />

a questa fondamentale associazione a cui<br />

vogliamo rivolgere il nostro ringraziamento sia<br />

per il <strong>la</strong>voro che svolgono ch per averci dato <strong>la</strong><br />

possibilità di partecipare a questo loro giorno di<br />

festa. Anche luglio è stato molto impegnativo,<br />

ma ve lo racconterò nel prossimo numero…<br />

Un ringraziamento speciale<br />

Un doveroso ringraziamento al sig.<br />

Luigino<br />

Sartori per aver realizzato, in brevissimo tempo<br />

e molto ingegno, <strong>la</strong> nuova pedana completa di<br />

leggio e parapetto per il nostro maestro Nico<strong>la</strong><br />

Ferraresi, sfoggiata e col<strong>la</strong>udata in occasione<br />

del Concerto per l’AVIS.<br />

Stage Musicale “Andalo 2008”<br />

Per il terzo anno consecutivo il Circolo Musicale<br />

Diapason di Guidizzolo organizza una vacanza<br />

– studio per giovani musicisti con lo scopo di<br />

rendere sempre più unito un gruppo di giovani<br />

che ha deciso di dedicare al<strong>la</strong> musica una fetta<br />

del proprio tempo libero e di dar <strong>la</strong> possibilità<br />

a questi di vivere un’esperienza che ricorderanno<br />

per molto tempo. I ragazzi, seguiti da<br />

diversi animatori, si cimenteranno in giochi di<br />

squadra, percorreranno i bellissimi sentieri di<br />

Andalo (TN) ma soprattutto dovranno in 7 giorni<br />

riuscire a districarsi nelle musiche che saranno<br />

loro proposte. Data l’esperienza degli anni<br />

precedenti siamo sicuri che il gruppo riuscirà a<br />

superare tutte le insidie e le trappole musicali<br />

che verranno disposte dai maestri presenti!<br />

L’appuntamento per 36 allievi delle Scuole di<br />

Musica di Guidizzolo, Cavriana e Gazoldo degli<br />

Ippoliti è dal 31 luglio al 6 <strong>agosto</strong> nel<strong>la</strong> splendida<br />

cornice di Andalo (TN).<br />

Orchestra Sinfonica<br />

Dal mese di novembre 2007 il Circolo Musicale<br />

Diapason di Guidizzolo si è arricchito di una realtà<br />

fortemente voluta dal Presidente e da tutto<br />

il Consiglio: un’orchestra di musica c<strong>la</strong>ssica!<br />

Interna al Circolo stesso. L’Orchestra Sinfonica<br />

dei Colli Morenici è formata da professori<br />

d’orchestra diplomati presso il Conservatorio<br />

di Mantova e limitrofi e si propone come scopo<br />

quello di dare possibilità di esibizione ai musicisti<br />

mantovani. Dopo diversi concerti nel bresciano,<br />

in gennaio l’Orchestra si è esibita al Teatro<br />

Bibiena di Mantova riscuotendo numerosi<br />

consensi. In giugno è stata allestita a Guidizzolo<br />

<strong>la</strong> splendida “Cavalleria rusticana” dedicata<br />

a don Adriano Avanzi ed in ultimo, dal 28 al 29<br />

giugno l’ensamble è stato invitato a Sarzana<br />

(SP) degli organizzatori del prestigioso concorso<br />

di canto locale per accompagnare le serate<br />

di galà con i vincitori.<br />

Lo scopo principale del gruppo è di divulgare<br />

anche nei piccoli paesi un repertorio musicale<br />

che erroneamente si pensa noioso e destinato<br />

a pochi; <strong>la</strong> voglia di riuscire e <strong>la</strong> qualità dell’Orchestra<br />

Sinfonica dei Colli Morenici cercano di<br />

avvicinare tutti quanti a questo splendido mondo<br />

che è <strong>la</strong> musica c<strong>la</strong>ssica ed operistica.<br />

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41


Istituto Statale d’Arte<br />

A cura del<strong>la</strong> Prof.ssa Fiorenza Travagliati<br />

Anna Maggi<br />

Jennifer Coffani<br />

Silvia Cortel<strong>la</strong>zzi<br />

Tre diplomate con 100/centesimi<br />

Gli esami di Stato si sono conclusi ed è ora di tirare<br />

un bi<strong>la</strong>ncio: positivo, anzi positivissimo per<br />

l’Istituto Statale d’Arte “Alessandro Dal Prato”:<br />

le c<strong>la</strong>ssi 5ª A, 5ªB e 5ª C hanno diplomato tutti i<br />

loro studenti e studentesse.<br />

I risultati hanno rispettato le attese iniziali.<br />

Una statistica a favore ed in costante incremento<br />

quel<strong>la</strong> registrata in questi ultimi anni da<br />

parte dei ragazzi che hanno concluso il proprio<br />

ciclo di studi nel<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> d’Arte, che vanta una<br />

percentuale elevata non solo di promozioni, ma<br />

anche di valutazioni.<br />

Un merito speciale va dato a tre studentesse:<br />

Jennifer Coffani 100/centesimi - del<strong>la</strong> sezione<br />

di Pittura e Decorazione Pittorica, Anna Maggi<br />

100/centesimi del<strong>la</strong> sezione di Architettura<br />

ed Arredo (entrambe del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse 5ª A) e Silvia<br />

Cortel<strong>la</strong>zzi del<strong>la</strong> sezione di Pittura e Decorazione<br />

Pittorica (del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse 5ª B del Corso Ordinamentale).<br />

Dopo <strong>la</strong> stretta di mano, <strong>la</strong> Commissione ha rivolto<br />

alle tre neo diplomate <strong>la</strong> domanda di rito<br />

riguardo alle loro prospettive future, tutte e tre<br />

hanno previsto una continuazione per i loro<br />

studi, privilegiando <strong>la</strong> facoltà di Architettura,<br />

Ingegneria e l’Accademia.<br />

Tutti gli studenti e le studentesse dell’Istituto si<br />

sono comunque espressi favorevolmente sul<br />

proseguimento del<strong>la</strong> loro formazione, perché<br />

master ed università sono: ”un punto di riferimento<br />

importanti sia a livello di cultura personale<br />

che <strong>la</strong>vorativo”.<br />

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8.00 – 13.00 15.30 -19.30<br />

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RITIRIAMO BUONI PASTO<br />

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ESTEMPORANEADIPITTURA

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