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carbonia - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

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Politica numero 574 <strong>del</strong> 15 Marzo 2012<br />

9<br />

DA OLTRE VENT’ANNI L’ASVOC DI CARBONIA<br />

IMPEGNATA NEL VOLONTARIATO DI SOCCORSO<br />

Marco Massa<br />

Continua la campagna di prevenzione<br />

contro i tumori promossa<br />

dalla Asl 7: dopo lo<br />

screening <strong>del</strong>la cervice uterina,<br />

partito da un anno e mezzo, e<br />

quello <strong>del</strong> colon retto, iniziato<br />

un mese e mezzo fa, ora è la<br />

volta <strong>del</strong> tumore alla mammella<br />

la cui campagna di prevenzione<br />

è partita nei giorni scorsi<br />

da Carbonia. Tutti i dettagli sono<br />

stati illustrati ieri nel corso<br />

di un’assemblea pubblica che<br />

si è svolta presso la Biblioteca<br />

Comunale di viale Arsia a Carbonia,<br />

alla quale hanno partecipato<br />

il Direttore Generale Maurizio<br />

Calamida, il Direttore Sanitario<br />

Antonio Frailis, il Vice<br />

Sindaco di Carbonia Maria<br />

Marongiu, l’Assessore provinciale<br />

alle Politiche Sociali Luca<br />

Pizzuto e tutti gli operatori <strong>del</strong><br />

Centro Screening aziendale.<br />

Ad aggiornare i partecipanti<br />

sulle attività di prevenzione è<br />

stato il responsabile <strong>del</strong> Servizio<br />

Igiene e Salute Pubblica e<br />

<strong>del</strong> Centro Screening Antonio<br />

Onnis. «Quello alla mammella,<br />

ha spiegato, è il tumore più frequente<br />

nelle donne: ne colpisce<br />

300 su 100mila, rappresenta il<br />

25% <strong>del</strong>le diagnosi di tumore e<br />

il 17% <strong>del</strong>le morti ad esso correlate.<br />

I dati AIRTUM (associazione<br />

italiana dei registri tumori)<br />

dicono che ci si ammala<br />

con la stessa incidenza in tutta<br />

Italia, ma al Sud si muore di<br />

più, per la poca prevenzione».<br />

Lo screening, che riguarda un<br />

target di 20mila donne fra i 50<br />

e i 69 anni (gli inviti saranno<br />

circa 50 al giorno), toccherà<br />

sette punti <strong>del</strong> territorio <strong>del</strong>la<br />

Asl: Carbonia, Iglesias, Fluminimaggiore,<br />

Giba, Santadi, S.<br />

Antioco e Carloforte. Tutto il<br />

personale che effettuerà gli esami,<br />

dai medici ai tecnici, sarà<br />

composto esclusivamente da<br />

donne. «Useremo un mezzo<br />

mobile, un camper attrezzato e<br />

Era il 14 febbraio <strong>del</strong> 1990,<br />

San Valentino, giorno in cui<br />

tutti dimostrano il proprio<br />

amore verso la persona amata.<br />

In quel giorno tanto lontano,<br />

quasi da sembrare l’inizio<br />

di una favola, sei persone<br />

hanno fatto un atto d’amore<br />

non verso una sola persona,<br />

ma verso tutta la collettività<br />

di Carbonia e <strong>del</strong> circondario.<br />

Con 2 ambulanze, ricevute in<br />

dono, e tanta voglia di fare<br />

<strong>del</strong> bene, quel 14 febbraio<br />

1990 nacque ufficialmente<br />

l’A.S.Vo.C. (Associazione<br />

Soccorso Volontario Cittadino).<br />

A quell’atto di “battesimo”<br />

parteciparono gli allora<br />

soci fondatori Francesco Arisci<br />

(1° presidente), Sergio<br />

Massimo Di Stefano (vice<br />

presidente), Sandro Piras<br />

(consigliere), Franco Pintus<br />

(consigliere), Paolo Mario<br />

Pinna (consigliere), Corrado<br />

Saba (consigliere).<br />

Fu una lodevole iniziativa che<br />

contribuì ad allargare la sensibilità<br />

in seno alla cittadinanza<br />

e alla quale iniziativa, nel<br />

tempo, si avvicinarono migliaia<br />

di volontari, gettando<br />

anche il seme solidaristico<br />

nell’intero territorio.<br />

“L’Asvoc venne costituita per<br />

dare assistenza alle persone<br />

indigenti <strong>del</strong>la nostra città e<br />

di chiunque ne avesse avuto<br />

bisogno effettuando trasporti<br />

in ambulanza per visite e ricoveri.<br />

Solo in un secondo<br />

momento l’associazione è entrata<br />

nell’organizzazione <strong>del</strong><br />

118 ricevendone, per lo spirito<br />

di abnegazione e per la<br />

preparazione <strong>del</strong>le persone,<br />

apprezzamenti e riconoscimenti”.<br />

Il giorno <strong>del</strong>la costituzione,<br />

oltre allo statuto fu presentato<br />

anche il logo <strong>del</strong>l’associazione,<br />

rappresentato da un<br />

cerchio con lo sfondo bianco<br />

su cui spiccano: lo stemma<br />

<strong>del</strong> comune di Carbonia (per<br />

significare la città di appartenenza)<br />

con due ali ( probabilmente<br />

a significare la presenza<br />

di angeli intesi come soccorritori);<br />

un’ambulanza (per<br />

ricordare che l’A.S.Vo.C. è<br />

un’associazione di soccorso);<br />

e tutto intorno il nome <strong>del</strong>l’associazione<br />

che <strong>del</strong>imita il<br />

cerchio <strong>del</strong> simbolo.<br />

“Da quel lontano 14 febbraio<br />

ad oggi, è stato ricordato, tanti<br />

sono stati i direttivi e tanti i<br />

soci che si sono avvicendati.<br />

Ma una cosa li ha sempre accomunati:<br />

il prodigarsi nel<br />

far crescere l’associazione,<br />

sia sotto il profilo umano che<br />

professionale”.<br />

E’ quello spirito racchiuso<br />

nelle prime righe degli art. 2 e<br />

5 <strong>del</strong>lo statuto: Art.2) L’associazione<br />

è senza preconcetti<br />

politici e religiosi, si propone<br />

il soccorso gratuito mediante<br />

trasporto in ambulanza di infortunati<br />

e malati..Art. 5) Possono<br />

far parte <strong>del</strong>l’Associazione<br />

tutti i cittadini di ambo<br />

i sessi , purchè di indubbia e<br />

nota moralità, che abbiano<br />

compiuto il 18° anno di età.<br />

I soci A.S.Vo.C. attualmente<br />

iscritti una cinquantina, tutti<br />

certificati ed autorizzati a far<br />

parte <strong>del</strong>le squadre <strong>del</strong> 118.<br />

16 di questi sono certificati<br />

come operatori DAE. Dello<br />

staff fanno parte: il medico<br />

sociale (Salvatore Gamboni),<br />

l’infermiere professionale<br />

(Maurizio Pinna) e l’autista<br />

soccorritore (da 6 anni) Sergio<br />

Carozza. “Inoltre fanno<br />

parte <strong>del</strong> nostro patrimonio,<br />

oltre tutti i presidi sanitari a<br />

scopo didattico, anche 3 ambulanze:<br />

1 per il servizio 118,<br />

1 per servizi programmati e<br />

ambulanza sostitutiva per il<br />

118 in di caso di guasto <strong>del</strong>la<br />

prima, e la terza (pur perfettamente<br />

funzionante) viene tenuta<br />

ferma perché è il pezzo<br />

storico <strong>del</strong>l’associazione”. I<br />

rapporti con la Asl 7 vengono<br />

coordinati dalla dottoressa<br />

Giuliana Riola.<br />

“Va precisato, è stato spiegato,<br />

che prima di essere immessi<br />

in servizio, i nuovi soci<br />

devono prender parte ai corsi<br />

di preparazione e abilitazione<br />

tenuti da medici. Alcune persone<br />

non riescono a terminare<br />

i corsi perché dubbiosi sulla<br />

loro reazione in una operazione<br />

di soccorso. Ma, fortunatamente,<br />

in contrapposizione<br />

a questi abbandoni, ci<br />

sono altrettante altre persone<br />

che, mosse dal senso solidaristico,<br />

chiedono di far parte<br />

<strong>del</strong>la nostra associazione. Infatti<br />

ora ci sono 6 ragazzi<br />

che stanno iniziando il percorso<br />

che poi li porterà a far<br />

parte <strong>del</strong>l’A.S.Vo.C”.<br />

A CARBONIA LO SCREENING SULLE DONNE<br />

PER PREVENIRE IL TUMORE ALLA MAMMELLA<br />

completo di sala d’attesa, spogliatoio<br />

e sala diagnosi», ha aggiunto<br />

Onnis. «Il camper sosterà<br />

per quattro mesi a Carbonia,<br />

nel cortile <strong>del</strong>l’Albergo Operaio<br />

e lo screening ha preso avvio<br />

nella data simbolica <strong>del</strong>l’8<br />

marzo”. «È un progetto molto<br />

ambizioso», ha commentato il<br />

Direttore Generale Maurizio<br />

Calamida, «che richiede un notevole<br />

sforzo organizzativo.<br />

Cercheremo di coinvolgere tutta<br />

la cittadinanza, collaborando<br />

con le istituzioni, per ottenere i<br />

risultati che ci siamo prefissati.<br />

Si tratta di iniziative che hanno<br />

risvolti importantissimi per la<br />

salute dei cittadini, mi auguro<br />

che la loro risposta sia una partecipazione<br />

massiccia e responsabile».<br />

Ma L’incontro per la<br />

presentazione <strong>del</strong>lo screening<br />

mammario è stato anche l’occasione<br />

per fare un bilancio sugli<br />

altri due screening previsti<br />

dal piano nazionale. Per ciò<br />

che riguarda quello <strong>del</strong>la cervice<br />

uterina (target di età 25-64<br />

anni), 39.310 donne sono state<br />

già invitate a sottoporsi al test,<br />

e 12.691 sono in attesa di ricevere<br />

il secondo sollecito.<br />

L’adesione è stata <strong>del</strong> 41%,<br />

contro un target <strong>del</strong> 40%: «un<br />

risultato eccellente», ha commentato<br />

Onnis. Lo screening<br />

<strong>del</strong> colon retto si trova invece<br />

in una fase sperimentale che riguarda<br />

Fluminimaggiore, Buggerru<br />

e Villamassargia, e che<br />

da aprile comprenderà anche<br />

Iglesias e due paesi <strong>del</strong> Distretto<br />

di Carbonia. Il bilancio è finora<br />

di 2.381 persone invitate<br />

nel primo mese (l’intero target),<br />

<strong>del</strong>le quali 775 sono andate<br />

in farmacia per ritirare il kit,<br />

e 529 hanno già riportato il<br />

campione.<br />

I pazienti il cui test è risultato<br />

positivo (33) sono stati invitati<br />

a fare degli approfondimenti. Il<br />

completamento di questo round<br />

di screening, a una media di<br />

circa 2.200 inviti al mese, è<br />

previsto fra due anni.<br />

TESTIMONIANZE DIRETTE DI UNA REALTA’<br />

CHE VIVE SENZA TROPPI CLAMORI PUBBLICI<br />

Per capire la dimensione <strong>del</strong>l’impegno che anima i volontari <strong>del</strong>l’Asvoc, “<strong>Gazzetta</strong>” ha avvicinato,<br />

grazie alla collaborazione di Stefania Pinna addetta alle pubbliche relazioni, alcune unità in turno dalle<br />

cui dichiarazioni emerge lo spirito di condivisione, laica, in piena sintonia con il moto <strong>del</strong> gruppo:<br />

“Aiutare il prossimo arricchisce il tuo spirito”<br />

Franco Serratore, soccorritore da undici anni, nonché presidente <strong>del</strong>l’A.S.Vo.C da due anni. “Sono<br />

ormai tanti anni quelli trascorsi nel mondo <strong>del</strong> volontariato insieme a mia moglie Stefania. Per quanto<br />

ci riguarda, diciamo che è un’esperienza che si intraprende col cuore, con la voglia di dare senza limiti.<br />

Ci riempie il cuore e lo spirito e siamo fieri di ciò che facciamo. Esso fa ormai parte <strong>del</strong>la nostra vita!<br />

Possiamo aggiungere con orgoglio che abbiamo trasmesso lo stesso spirito a nostro figlio Luca che allora<br />

aveva solo cinque anni. Infatti lui è il socio più piccolo <strong>del</strong>l’A.S.Vo.C. : oggi ne ha quasi 16”.<br />

Andrea Olianas, soccorritore da otto anni. “Ho intrapreso il volontariato tramite un amico che prestava<br />

già servizio presso la stessa associazione. In tanti anni, tanti interventi, tante emozioni e quindi tanto<br />

aiuto verso le persone che hanno avuto bisogno di noi! Mi auguro che tanti altri giovani, e meno<br />

giovani, si affaccino a quello che è il mondo <strong>del</strong> volontariato in tutte le sue sfaccettature”.<br />

Antonio Nonne, 35 anni, volontario da un anno. “Il desiderio di essere un volontario nasce dall’esigenza<br />

di sentirmi utile verso il prossimo, forse visto anche il lavoro che faccio come operatore sociale.<br />

Oltre questo, è una cosa bellissima avere l’occasione di socializzare con gli altri”.<br />

Francesco Maccioni, 30 anni, volontario da tre. “L’idea di fare il volontario è nata dalla curiosità, dato<br />

che avevo in famiglia parenti che facevano già volontariato. Mi ha aiutato ad avere un buon approccio<br />

con gli altri”.<br />

Consuelo Manca, 20 anni, soccorritrice volontaria da due anni. “Avevo dei problemi di salute… un<br />

giorno, ho incontrato <strong>del</strong>le persone che già facevano volontariato e mi hanno proposto di provare questa<br />

esperienza per vedere se ciò mi avrebbe aiutato. Ho seguito il consiglio e ancora oggi sono fiera di<br />

averli ascoltati. Mi ha permesso sia di aiutare me stessa, sia di aiutare gli altri. Il consiglio oggi è rivolto<br />

a tutti voi”.<br />

Valentina Sulas, 32 anni, soccorritrice volontaria da un anno. “Il mio ragazzo faceva già volontariato<br />

da tanti anni. Ho voluto provare questa esperienza che è risultata bellissima e gratificante a livello<br />

emotivo e morale. E’ anche un modo per socializzare con tante belle persone. Fiera <strong>del</strong>la scelta che ho<br />

fatto”.<br />

Francesco Murroni, 28 anni, soccorritore da dieci. “Avvicinarsi al volontariato significa vedere la vita<br />

da un’altra prospettiva perché viviamo in un mondo che non è fatto solo di belle macchine, di bei<br />

vestiti e di benessere. Esistono purtroppo <strong>del</strong>le realtà che se non entri in quel mondo non riuscirai mai<br />

a toccare con mano e a capacitarti di quelle che sono altre realtà”.<br />

Palmiro Caria, autista soccorritore da ventuno anni. “Durante una passeggiata fra amici mi hanno annunciato<br />

che stava per nascere un’associazione di volontariato. L’idea mi è piaciuta e dal giorno dopo<br />

aver fatto l’iscrizione è nata la mia devozione al volontariato e ancora oggi sono fiero di farne parte”.<br />

Valentina Mannai, 28 anni, soccorritrice da tre anni. “Mi ha portata in questa associazione la compagnia<br />

di amici. Fare volontariato è “una sorta di missione” che, se fatta col cuore, riempie l’anima”.<br />

Federica Manca, 20 anni, soccorritrice da due anni. “E’ sempre stata una mia idea e tramite due amici<br />

che già facevano volontariato, al compimento di diciotto anni, ho subito presentato la mia iscrizione e<br />

ne sono fiera!”<br />

Sergio Carozza, autista (oltre settant’anni) soccorritore da sei anni. “La gratificazione <strong>del</strong> nostro operato<br />

arriva proprio dall’intensità <strong>del</strong>l’impegno. Quando si presta l’opera per gli altri, lo si fa per noi<br />

stessi”.<br />

Chiunque volesse vivere questa esperienza potrà iscriversi presso la sede Asvoc: via Lubiana 346 (ex<br />

Mattatoio)- Carbonia. Basta la disponibilità di 3 ore la settimana.

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