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4 numero 574 del 15 Marzo 2012 Lavoro A TAPPE FORZATE VERSO IL RADDOPPIO PRODUTTIVO DEL POLO ZINCO-PIOMBO IN PORTOVESME SRL Massimo Carta ACCORDO INPS E REGIONE SU INFORMAZIONI LAVORO Firmato il protocollo d’intesa per la cooperazione tra i sistemi informativi dell’Assessorato regionale del Lavoro e dell’Inps: “La Sardegna è la prima Regione d’Italia che sottoscrive un simile accordo, che ci consentirà di avere un quadro informatico completo del mondo del lavoro in Sardegna”, ha sottolineato l’assessore Antonello Liori. “Grazie a questo protocollo – ha aggiunto Liori - si potranno valorizzare i rispettivi patrimoni conoscitivi per una fotografia più completa ed affidabile dei trend del mercato del lavoro nell’Isola, rispondendo all’esigenza di una programmazione delle azioni di politica attiva sempre più mirata a rispondere agli effettivi fabbisogni del territorio. Ci sarà anche un’inevitabile ricaduta sui tempi e sui costi della Pubblica amministrazione, potenziando anche la qualità dei servizi offerti agli utenti. Un modello di servizi più snelli ed accessibili per cittadini ed imprese, con l’attuazione di un sistema integrato ‘lavoro – formazione – previdenza”. “E’ un esempio di corretta applicazione della collaborazione tra Assessorato regionale del Lavoro e Direzione regionale Inps - ha sottolineato Salvatore Putzolu, direttore regionale Inps - riguardo la gestione delle dinamiche del lavoro e sul monitoraggio degli ammortizzatori sociali, finalizzati al reinserimento del mondo del lavoro. In particolare, la conoscenza in tempo reale dei fattori incidenti sulla loro gestione, che prima d’ora è avvenuta con comunicazioni cartacee e conseguenti tempi lunghi”. Portovesme srl Da fine febbraio scorso sei ingegneri spagnoli della Tecnicas Reunidas hanno assunto la regia del montaggio della nuova linea zinco che la Portovesme srl ha deciso di impiantare dentro il proprio perimetro industriale per conseguire l’obiettivo del raddoppio produttivo, col massimo delle garanzie ambientali. La Tecnicas Reunidas è depositaria della miglior tecnologia per questo settore e dell’impianto che troverà spazio nel Sulcis. Il nuovo impianto elettrolitico dello zinco, come già detto, verrà portato ad una condizione da consentire il raddoppio delle produzioni. Esso, per modernità, sarà il primo in Europa e il terzo al mondo (Namibia in Africa, Giappone, Sulcis). Ciò consentirà di potenziare le produzioni con rese maggiori rispetto alla condizione attuale e darà pieno affidamento tecnologico proprio in virtù della sofisticata tecnologia che verrà impiantata da Tecnicas Reunidas. Tutte le operazioni di montaggio dovranno essere completate entro il dicembre 2012, così da consentire, con l’inizio 2013, di partire con le produzioni di zinco che passeranno dalle attuali 90 mila tonnellate annue a complessive 160-180 mila tonnellate. Nelle more del montaggio dell’impianto, alcune decine di giovani ingegneri verranno inviati in Spagna per prendere confidenza e studiare la gestione della nuova tecnologia. Tuttavia le novità in Portovesme srl non sono solo quelle legate allo zinco. In questo momento alcune decine di maestranze stanno smontando l’obsoleto impianto piombo Kivcet perché anche questo comparto entro dicembre, massimo gennaio 2013, riprenderà a produrre. In tale previsione è già stata programmata Bar Ristorante Pizzeria Argentaria di Cosimo e Giovanni Cui NUOVI LOCALI CON SALA RICEVIMENTI SINO A 300 POSTI (Matrimoni - Sala da Thé - Convegni - Riunioni di vario genere) Tabacchi - Lotto - Totocalcio ARGENTARIA - Via Tasso Goldoni - Tel. 0781.30216 - IGLESIAS (angolo retro Ospedale CTO) la riapertura della raffineria di San Gavino dove, dal prossimo mese di luglio, con turnazioni varie, le maestranze, attualmente in cassa integrazione a rotazione, potranno rivarcare i cancelli dello stabilimento dove verranno avviate le manutenzioni in vista della ripresa produttiva, compreso il settore blindato della produzione d’argento e oro. Tutto lascia prevedere che, salvo contrattempi, entro le prime settimane del nuovo anno i settori zincopiombo di Portovesme lanceranno la sfida ai mercati europei che però si avvalgono di più economiche condizioni energetiche, sulle quali l’impianto del Sulcis non ha ancora ricevuto adeguate risposte malgrado abbia messo in cantiere investimenti per ben 150 milioni di euro. La seconda fase del progetto riguarda proprio la costruzione di un primo step di aerogeneratori capaci di produrre un terzo di energia necessaria agli impianti con più economiche condizioni. Anche su questo fronte la Regione si era impegnata a trovare una soluzione tale da garantire migliori condizioni produttive, almeno quanto ne possiedono analoghi impianti presenti negli altri Stati dell’Unione Europea. A margine della presenza dei tecnici spagnoli a Portovesme, c’è da registrare che la Tecnicas Reunidas ha molto apprezzato il tipo di vasconi montati in fase preliminare dentro lo stabilimento Portovesme srl. Al punto che gli stessi Spagnoli hanno preso contatto con la società produttrice (sarda) avviando un rapporto di fornitura di pezzi da trasferire in Spagna. Ci sarà una nuova opportunità per i porti del Sulcis Iglesiente. Il Senato della Repubblica ha approvato l’emendamento numero 48 al decreto sulle liberalizzazioni promosso dai senatori del Pd Antonello Cabras, Francesco Sanna e Gianpiero Scanu. Un provvedimento importante che abbiamo deciso di illustrare nel corso di un incontro promosso dalla nostra segreteria del Partito Democratico Provinciale a Portoscuso assieme al partito cittadino cui hanno partecipato il senatore Francesco Sanna, la segretaria cittadina Marinella Grosso e il capogruppo al Consiglio provinciale Emanuele Madeddu. “In quella occasione, ha dichiarato il Segretario federale Emanuele Cani, abbiamo illustrato il provvedimento che dovrebbe finalmente risolvere e rimuovere gli ostacoli che rallentano le operazioni di dragaggio dei porti del Sulcis portato avanti con forza dai rappresentanti del Pd nelle istituzioni, ossia i senatori Sanna, Cabras e Scanu. Un provvedimento che certifica l’impegno del nostro partito verso i problemi concreti che riguardano il nostro territorio. Nel corso dell’iniziativa il senatore Francesco Sanna ha illustrato quali saranno le conseguenze concrete relative all’applicazione del provvedimento una volta che entrerà in vigore. Una su tutte la possibilità di dragare i fondali dei porti di Sant’Antioco, Portoscuso e Buggerru. Strutture dove attualmente vi è una percentuale di metalli presenti nelle sabbie che fanno catalogare la sabbia come rifiuto speciale. COMUNE DI CARBONIA PROVINCIA DI CARBONIA - IGLESIAS BANDO DI GARA LAVORI DI COSTRUZIONE OPERE DI URBANIZ- ZAZIONE E NUOVI LOCULI NEL CIMITERO DI CARBONIA - ANNUALITA’ 2011 Importo a base d’asta: Euro 253.543,51 - oltre ad Euro 3.999,29 per oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza non soggetti a ribasso d’asta - oltre IVA di legge Termine di ricezione delle offerte: ENTRO E NON OLTRE LE ORE 12 DEL GIORNO 03/04/2012. Indirizzo a cui inviare le offerte: Comune di Carbonia – Ufficio Appalti P.zza Roma, 1 – 09013 Carbonia. Il Dirigente del IV Servizio Dott. Livio Sanna IMPORTANTI PROVVEDIMENTI GOVERNATIVI PER LA PORTUALITA’ DEL SULCIS IGLESIENTE Scalo Portovesme «Con questo provvedimento le sabbie asportate dai fondali, dopo riutilizzi e una serie di passaggi, potranno essere riutilizzate - ha spiegato Francesco Sanna - perché con l’entrata in vigore della norma si dovrà tenere conto del contesto in cui ci si trova». Anche perché, come ha aggiunto il senatore del Pd «in un territorio dove c’è un’elevata presenza di metalli è chiaro che anche i valori della terra e della sabbia sono differenti a quelli che si registrano in aree non metallifere». Una volta superato lo scoglio della Camera dei deputati ci sarà il via libera al provvedimento che dovrebbe favorire l’avvio delle opere di dragaggio delle intere aree portuali”.
Lavoro numero 574 del 15 Marzo 2012 5 Com’era prevedibile, lo stabilimento Alcoa di Portovesme, leader della produzione d’alluminio in Italia, fa gola a diverse imprese europee. Al primo lancio d’interesse fatto dalla elvetica Glencore International, nei giorni scorsi si era aggiunta l’olandese (Amsterdam) Klesch, per mezzo della sua partner Basemet. Quest’ultima possiede già due stabilimenti per la fusione di alluminio, arrivando ogni anno alla produzione di circa 293 mila tonnellate di metallo. Gli impianti sono quello di Aldel (ubicato a Delzijl nel Nord Olanda) che produce 165 mila tonnellate di alluminio; e di Voerdal (ubicato a Voerda in Germania) che nel produce 128 mila tonnellate. Mentre la Glencore ha già in mano la “data room” (i dati essenziali sia produttivi che gestionali dell’impianto) perché richiesti da più di un mese, la Klesch li attende per valutare anch’essa la convenienza dell’acquisto di quest’impianto che Alcoa ha intenzione di chiudere per i noti problemi energetici e per le sanzioni inflitte dalla Commissione energia dell’UE perché L’INDUSTRIA EUROPEA DELL’ALLUMINIO TENTA LA SCALATA ALL’ALCOA SARDA Gianni Podda Portovesme - Alcoa nel tempo ha avuto agevolazioni tariffarie non dovute. Ora però, secondo alcune voci, in corsa si sarebbe proposta anche una cordata tedescaaustriaca, mediante l’operatore industriale Hammerer Aluminium Industries. Anche questa terza pretendente, che ha il quartiere generale in Austria, avrebbe già avanzato la richiesta della “data room”, il che lascia sottintendere che se Alcoa andrà via, ci sarebbero altri disposti a tenere in piedi gli impianti più importanti per la produzione d’alluminio in Italia. Secondo alcune valutazioni, l’interesse di acquisire l’Alcoa di Portovesme da parte di queste grosse realtà internazionali, sarebbe legato alla posizione strategica degli impianti posti al centro del Mediterraneo, in grado di aggredire i mercati sia europei che del Nord Africa, per quanto questi ultimi siano destinati ad essere serviti dai nuovi mega impianti che stanno entrando in esercizio negli Emirati Arabi. Vi è tuttavia da considerare che i rifornimenti della tecnologia e della professionalità esistenti nel Vecchio Continente deporrebbero a favore degli aspiranti acquirenti di Alcoa. Ad ogni buon conto, trattandosi di partire internazionali, non è da escludere che le cordate olandese e quella austro-germanica potrebbero essere state spinte a proporsi pur di ostacolare l’ascesa di Glencore. L’immediato futuro dirà quali siano le reali intenzioni. Sempre che Alcoa non ci ripensi. ANCORA IN ALTO MARE LA VERTENZA ALCOA Alcoa riveda i tempi comunicati al fine di consentire l’approfondimento delle possibili soluzioni. Lo hanno dichiarato il presidente Cappellacci e l’assessore all’Industria Zedda, che durante il vertice svoltosi al Ministero per lo Sviluppo Economico hanno condiviso l’invito rivolto in tal senso dal Governo all’azienda. ‘La Regione - hanno aggiunto i due esponenti della Giunta – è impegnata insieme all’Esecutivo nazionale nell’esame sia delle soluzioni immediate, sia delle azioni strutturali finalizzate a creare le condizioni di scenario fondamentali per proseguire la produzione in maniera competitiva sul mercato’. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto è in corso un confronto tecnico con l’ENEL per individuare a breve possibili proposte operative. Il Ministero per lo Sviluppo Economico convocherà la prossima riunione sulla vertenza tra il 26 e il 27 marzo. “La proroga da parte del Governo Monti del regime energetico per le isole maggiori, introdotto con il decreto legge del 25 gennaio 2010, è propedeutica all’adozione di quelle soluzioni strutturali attualmente in fase di approfondimento e rappresenta pertanto un passaggio fondamentale per aprire nuovi scenari per lo stabilimento di Portovesme”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci. “Mentre si chiede con determinazione all’azienda di Pittsburgh di rivedere i tempi annunciati, – ha aggiunto il presidente della Regione - è indispensabile un’azione comune da parte di tutti i livelli istituzionali finalizzata ad affrontare la questione energetica, cruciale per il futuro del polo industriale. Ben vengano, pertanto, anche gli atti e gli ordini del giorno finalizzati a sollevare la questione nel quadro del dibattito sul Decreto Semplificazioni. Auspichiamo – ha aggiunto Ugo Cappellacci - un riscontro positivo da parte dell’esecutivo nazionale che, con la proroga delle misure adottate nel 2010, realizzerebbe quel “ponte temporale” fondamentale per arrivare a soluzioni di carattere strutturale.” OGNI GIOVEDÌ IN EDICOLA PRONTA DETASSAZIONE E DECONTRIBUZIONE PER GLI ADDETTI NELLE IMPRESE ARTIGIANE dipendenti del settore privato in attuazione di quanto previsto da accordi o contratti collettivi territoriali o aziendali e correlate a incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, collegate ai risultati riferiti all’andamento economico o agli utili della impresa, o a ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale, siano assoggettate ad una tassazione agevolata del reddito dei lavoratori e beneficino di uno sgravio dei contributi dovuti dal lavoratore e dal datore di lavoro. Anche per gli addetti delle imprese artigiane della Sardegna sono in arrivo più soldi in busta paga. L’obiettivo è sviluppare la competitività delle aziende nel mercato. E’ quanto prevede l’accordo, firmato anche nell’Isola, dalle Associazioni Artigiane sarde insieme alle sigle Sindacali. Con tale documento, verrà consentita alle imprese l’applicazione della tassazione agevolata e gli sgravi contributivi sulle somme erogate nel corso del 2012 ai lavoratori dipendenti. Gli incentivi riguarderanno tutte le voci retributive riconducibili, tra gli altri, ad aumenti di produttività, qualità e redditività, innovazione ed efficienza organizzativa quali il lavoro straordinario, forfettario, supplementare, a termine, domenicale, festivo e notturno. La detassazione del salario di produttività prevede anche per il 2012 un’imposta sostitutiva di Irpef e addizionali regionali e comunali con un’ aliquota agevolata pari al 10% che le aziende possono applicare nel limite complessivo di 6mila euro e solo ai dipendenti che non superino un reddito di 40mila euro. Soddisfazione è stata espressa dal Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Luca Murgianu: “E’ un premio per chi produce di più. Soprattutto è una occasione che servirà ad aumentare il reddito disponibile dei lavoratori e a ridurre gli oneri contributivi delle aziende”. La vigente normativa (Legge n. 111/2011, art.26) prevede che le somme erogate ai lavoratori
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