i lavori di riqualificazione del centro storico d'iglesias - Gazzetta del ...

More documents

Recommendations

Info

8 numero 452 del 10 Settembre 2009 Realtà Locale CARLOFORTE LA “VILLA GANDOLFO” SEDE NAZIONALE DELL’ACCADEMIA MARINA MERCANTILE Alessandro Carta Carloforte - Villa Gandolfo “Villa Gandolfo”, ubicata in località Spalmadoreddu, è diventata ufficialmente di proprietà del Comune di Carloforte. Il passaggio di consegne è avvenuto, nel corso dell’estate, tra il Comandante del Porto Carlo Balata e il Sindaco Agostino Stefanelli. Presente alla consegna anche l’Assessore comunale dei Lavori Pubblici Salvatore Biggio. Una delibera della Regione, adottata l’anno scorso, aveva dato il via libera perché “Villa Gandolfo” diventasse proprietà comunale “da destinare a servizi pubblici all’interno della riqualificazione dell’area parco comunale circostante”. Il progetto prevede il recupero e la ristrutturazione della Villa Gandolfo, una villa costruita nel 1883 dalla società mineraria belga Ville Montagne, oltre che delle aree di pertinenza della medesima. All’interno del piccolo parco oggetto dei lavori sono situati due edifici, l’abitazione principale e il basso fabbricato, posti rispettivamente nella parte nord-ovest e in quella a est dell’area. Il progetto si compone di una parte a carattere conservativo, relativa alla Villa, e di una parte di completamento, adeguamento impiantistico e funzionale, che interessa sia la Villa sia il basso edificio oltre che le aree pertinenziali alla medesima “Villa Gandolfo”. Allo stato attuale la “Villa Gandolfo” si trova in condizioni di forte degrado sia dal punto di vista architettonico che strutturale; la mancanza di serramenti, copertura e dei solai interni ha causato un progressivo indebolimento strutturale dell’edificio. Alle opere conservative che interessano le parti esistenti si accompagnano opere di completamento e finitura coerenti rispetto ai requisiti tipologici dell’edificio. In particolare all’esterno è prevista la ricostruzione dei balconi esistenti e del balcone posto al lato est che non esiste più, ma le cui GRAVE LUTTO A CINISELLO B. SI E’ SPENTO TONINO PORRU tracce si ritrovano nei tronconi di mensole lignee. Il progetto, che dispone di circa 2.800.000 euro di finanziamenti, prevede di salvaguardare l’organizzazione distributiva interna della villa, modificando parzialmente solo il nucleo servizi-ascensore situato nella campata ovest al quale si accede dal corridoio-atrio centrale. L’edificio basso presenta della forti lesioni nella muratura portante che ne pregiudicano la stabilità. Il progetto propone il rifacimento completo, mantenendo la volumetria originale e impiegando, per la sua riedificazione, muratura in blocchi di laterizio a manto in coppi. I blocchi in pietra della muratura verranno utilizzati per completare parti della villa e del muro di cinta. E’ inoltre previsto il completamento del muro di cinta della Villa mediante utilizzo di recinzioni in pannelli di acciaio zincato a lamelle orizzontali. “Si tratta di un’importante struttura legata alla storia di Carloforte, ha commentato il Sindaco Agostino Stefanelli. Disponiamo dei finanziamenti necessari ed avvieremo quanto prima i lavori per destinare “Villa Galndolfo” a sede dell’Accademia Nazionale della Marina Mercantile”. IGLESIAS LO SPORT PER TUTTI Foto - Emanuelli IGLESIAS LAVORI COMPLETAMENTO “MARGHERITA DI SAVOIA” Dopo quasi 13 anni dall’inizio dei lavori sarà finalmente completata la Casa di Riposo “Margherita di Savoia. Il Dirigente del Settore Lavori Pubblici ha infatti approvato la determina di indizione della gara d’appalto per il completamento dei lavori dell’importante struttura per anziani che si trova al Centro della città. “Con questo atto – commenta il Sindaco Pierluigi Carta – sarà restituita ai cittadini di Iglesias una struttura storica che ha ospitato per decenni anziani e portatori di handicap psicofisici amorevolmente assistiti dalle Suore Figlie della Carità. Il Margherita di Savoia tornerà a essere, uno dei punti di riferimento della vita del Quartiere e della città. Questa Amministrazione pone così fine a una storia travagliata che ha classificato il Margherita di Savoia come una delle tante incompiute di Iglesias”. Era infatti il 1996 quando tutti i ricoverati furono sistemati su due piani della casa di riposo comunale Casa Serena per permettere la ristrutturazione del ricovero. Nei lavori finora svolti è stata ristrutturata solo una parte della vecchia struttura che però non aveva le caratteristiche di idoneità necessarie ad ospitare tutti gli ospiti al punto che, questa amministrazione, ha dovuto contrarre ex novo un mutuo di 1.600.000 euro presso la Cassa depositi e prestiti per la conclusione dei lavori. L’ultimo progetto esecutivo, redatto dall’Arch. Alessandro Murgia ed approvato dalla Giunta Comunale nel luglio del 2008, finalmente superate tutte le problematiche tecniche, ha ottenuto l’autorizzazione dei vigili del fuoco e può essere appaltato. L’importo a base d’asta ammonta a 1.163.527,49 euro che, con le spese accessorie, raggiunge 1.600.000 euro. La durata dei lavori, tra i quali è prevista anche la demolizione dei brutti muri di recinzione e il rifacimento degli impianti tecnologici ed elettromeccanici, è fissata in 240 giorni dal verbale di consegna. Sono accantonati a disposizione anche 203.000 euro per l’acquisto degli arredi che permetteranno la piena funzionalità della struttura che, nonostante sia la più antica della città, sarà priva di barriere architettoniche, gli ospiti avranno il bagno in camera e potranno integrarsi al meglio nella vita della città. Tonino Porru E’ proprio un anno negativo per il direttivo del circolo AMIS di Cinisello Balsamo. Dopo la scomparsa a gennaio del consigliere Giulio Loddo, si è spento, a causa di una malattia tanto atroce quanto fulminea, Tonino Porru, vice Presidente Vicario del sodalizio. Tonino, vedovo da diversi anni, originario di Villanovafranca, risiedeva a Pozzuolo Martesana nel milanese. La sua scomparsa ha lasciato un profondo vuoto all’interno del circolo vista la sua dinamica partecipazione nelle attività dell’associazione. Una sofferenza che ha accumunato tutti i simpatizzanti e soci dell’AMIS, a partire dalla Presidente Carla Cividini. Profonda commozione da parte di tutti nel manifestare affetto per i due figli di Tonino e per la compagna Giuliana, direttamente colpiti da questo dolore. (M.P.) COMUNE DI PERDAXIUS Provincia di Carbonia – Iglesias BANDO DI GARA AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA Scuola Materna (Infanzia) Scuola Elementare (Primaria) e Scuola Media (Secondaria di I^ Grado) Importo a base di gara , soggetto a ribasso è fissato in e 4,50 per ogni singolo pasto erogato (I.V.A esclusa) per gli utenti della Scuola Materna ed Elementare e in e 4,80 per ogni singolo pasto erogato (IVA esclusa) per gli utenti della Scuola Media. L’importo complessivo presunto dell’appalto è di e 98.406,00 + I.V.A per il triennio di riferimento. Le offerte, compilate secondo le modalità indicate nel presente Bando e corredate della documentazione ivi prescritta, dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13.00 del 21.09.2009 all’Ufficio Protocollo del Comune, presso il Comune di Perdaxius – Via Aldo Moro, n. 1 – 09010 Perdaxius (CI), a mezzo del servizio postale, mediante agenzia di recapito autorizzata o tramite consegna diretta all’Ufficio suddetto. Il termine suddetto stabilito per la presentazione delle offerte ha carattere perentorio. Non farà fede il timbro postale di spedizione. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Maria Adriana Montei Per fare in modo che lo sport non sia prerogativa solo delle famiglie benestanti l’Amministrazione Comunale intende incentivarne il diritto mediante il sostegno e la valorizzazione della pratica sportiva giovanile. Questo obbiettivo potrà essere perseguito attraverso contributi alle società sportive che inseriranno nella loro compagine minorenni provenienti da famiglie a basso reddito. Possono presentare domanda i genitori di minori e giovani residenti nel Comune di Iglesias che hanno una età compresa tra i 7 e i 17 anni e appartengono a nuclei familiari il cui reddito 2008 sia uguale o inferiore alla 1° fascia indicata dalla Determinazione dell’Assessorato Regionale Igiene e Sanità n.18 del 3.02.2009 (es. per nucleo di 4 persone il reddito non deve superare i 9.587,16 euro). Il 20% dei posti è riservato a minori diversamente abili. La domanda, redatta sull’apposito modulo disponibile presso l’Ufficio Servizi Educativi, gli Sportelli di Segretariato Sociale e l’URP, dovrà pervenire all’Ufficio Servizi Educativi, completa di indicazioni del reddito 2008, delle necessarie autocertificazioni, improrogabilmente dal 17/08/2009 al 18/09/ 2009. Unitamente alle domande da parte degli utenti è indetta una richiesta di manifestazione di interesse rivolta alle società sportive che intendono accogliere i minori segnalati dal Comune. La stipula delle convenzioni annuali è riservata alle associazioni inserite nell’elenco delle Società Sportive riconosciute dal Comune di Iglesias, che non abbiano procedure di cancellazione in corso, che siano in regola con gli adempimenti in materia previdenziale, assistenziale e assicurativa nei confronti del personale dipendente e degli allievi iscritti e che abbiano sede legale ed operativa nell’ambito territoriale del Comune di Iglesias. LETTERA IN REDAZIONE Scrivo al giornale per sottolineare con piacere un esempio di buona sanità pubblica che ho avuto moto di verificare nell’Ospedale “Sirai” di Carbonia. Mia madre, 94 anni e dieci figli, conviveva da circa vent’anni con un fastidioso disturbo. Probabilmente, si sarebbe potuto risolvere il problema da subito con un piccolo intervento, ma i medici avevano sempre preferito evitare il rischio, data l’età avanzata. Col passare degli anni la situazione si è aggravata, tanto da costringere mia madre in ospedale proprio durante una breve vacanza in Sardegna. I medici del “Sirai” ci hanno subito spiegato che la situazione era giunta ad un punto critico e che era inevitabile un delicato intervento chirurgico: è stato a questo punto che abbiamo constatato la professionalità dell’équipe medica, degli infermieri e di tutto il personale del reparto chirurgia. Abbiamo visto persone lavorare sempre col sorriso, mostrando una professionalità e disponibilità che poteva essere frutto solo di una pratica normale e consolidata. Anche il rapporto con l’ammalata è stato esemplare: ogni volta che si doveva eseguire una terapia le veniva spiegato con pazienza, tenendo conto delle sue reazioni ed aspettando, quando era possibile, che fosse lei a dichiararsi pronta. L’operazione è durata molte ore ed è stata seguita, dopo un mese, da un nuovo intervento ancora più complesso. Oggi che vedo mia madre sorridente e che la situazione più serena ha trasformato la sala d’aspetto in una bolgia di parenti di ogni età e di bambini urlanti, sento a nome di tutti il bisogno di esprimere al personal dell’Ospedale “Sirai” di Carbonia la mia gratitudine. Giorgio Boi a nome dei dieci figli e delle decine di nipoti e pronipoti ASL N° 7 CARBONIA BANDO LAVORI “RISTRUTTURAZIONE DEL COMPLESSO OSPEDALIERO SIRAI DI CARBONIA - COMPLETAMENTO 1° STRALCIO” Importo complessivo dell’appalto: Euro 1.775.000,00 di cui: - Importo lavori a corpo: Euro 1.740.000,00 - Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta: Euro 35.000,00 TERMINE, INDIRIZZO DI RICEZIONE, MODALITÀ DI PRESEN- TAZIONE E DATA DI APERTURA DELLE OFFERTE Termine: entro le ore 13:00 del giorno 12.10.2009. Indirizzo: ASL Carbonia, Via Dalmazia n. 83, 09013 Carbonia (CI) Modalità: i requisiti richiesti per la partecipazione e le modalità di partecipazione sono riportati nel disciplinare di gara. Apertura offerte: seduta pubblica presso il Servizio Acquisti in Via Dalmazia 83 Carbonia alle ore 10,00 del giorno 14.10.2009. Qualora fossero necessarie ulteriori sedute pubbliche, i partecipanti saranno tempestivamente informati con comunicazione via fax. IL DIRETTORE GENERALE Dott. Pietro Pasquale Chessa
Speciale numero 452 del 10 Settembre 2009 9 OCCORRE UN AGGIORNAMENTO DEL DISCIPLINARE ALLE PRODUZIONI DEL VINO “CARIGNANO DEL SULCIS” Sergio Rombi Mentre altri vini stanno cercando di adeguarsi con nuovi disciplinari, il “Carignano del Sulcis” batte il passo e resta legato al Decreto Ministero Risorse agricole del 18 ottobre 1995 che ha sostituito il Dpr 1 giugno 1977 e 30 dicembre 1989. L’attuale “Disciplinare di produzione” prevede che la denominazione di origine controllata “Carignano del Sulcis” sia riservata ai vini rosso, rosso riserva, rosso superiore, rosato, novello e passito, che rispondono alle condizioni e ai requisiti del disciplinare di produzione. I vini a denominazione d’origine controllata “Carignano del Sulcis” rosso, riserva, superiore, rosato, novello e passito devono essere ottenuti dalle uve provenienti dai vigneti aventi nell’ambito aziendale una composizione omogenea per almeno l’85% di Carignano. Inoltre, le uve devono essere prodotte nell’ambito del Sulcis comprendente il territorio dei Comuni di: Calasetta, Carbonia, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Teulada, Tratalias, Villaperuccio. Da alcuni anni la Provincia Carbonia Iglesias ha varato “Le strade del Carignano”, lasciando però che il disciplinare rimanesse talquale, senza cercare di stimolarne la valorizzazione complessiva in ambito provinciale. Com’è facile capire, da detto “disciplinare” sono rimaste ancora escluse le aziende che coltivano “uve Carignano” ma che si trovano nei territori dei Comuni di Villamassargia, Iglesias, Gonnesa, Domusnovas e Fluminimaggiore. Questi ultimi sono impianti di primissimo ordine, che producono ottime uve, le quali, non potendosi fregiare del titolo di “Carignano del Sulcis DOC”, si affidano ad uvaggi che comunque, imbottigliati, incidono sul mercato. Tra l’altro, queste ultime produzioni rientrano nelle quote vignetate a “Carignano” e pertanto già pronte per affrontare il mercato con vini di chiara denominazione “Carignano del Sulcis DOC”. Si capisce anche la difesa “territoriale” dell’esclusività degli enopoli oggi presenti nel Sulcis, ai quali và il grande merito di aver sapientemente aperto sbocchi di mercato in tutto il mondo, ottenendo quindi una maggiore gratificazione per il viticoltore. Sono marchi, come quello “Cantina Santadi” che oggi è sinonimo di vino di gran pregio che si trova nelle più esclusive enoteche o punti ristoro di mezzo mondo, compresa la “bouvette” del Parlamento Europeo di Bruxelles. Di qualità sono anche i “Carignani DOC” prodotti dalla Cantina Mesa (Sant’Anna Arresi), dalle cantine di Calasetta e Sant’Antioco, oppure da altre rinomate case vinicole sarde che, pur di avere l’etichetta “Carignano del Sulcis DOC” hanno scelto di ritagliarsi una “enclave” viticola nel territorio Sud Occidentale. Tuttavia, vi è da dire che l’allargamento del disciplinare per ottenere le autorizzazioni alle produzioni di un vino DOC è abbastanza complesso. Il primo ostacolo deriva dall’esigenza del consenso dell’80% dei viticoltori del territorio alla novità. Già di per se, questa esigenza rallenta e scoraggia qualsiasi intendimento o progetto perché il “Carignano del Sulcis DOC” possa essere esteso alle uve dei territori di Villamassargia, Iglesias, Gonnesa, Domusnovas e Fluminimaggiore. Ciò che dovrebbe stimolare ad intraprendere la strada dell’aggiornamento del disciplinare sul “Carignano del Sulcis” è il consolidamento della cultura del buon vino, ma soprattutto l’impegno a trovare ulteriori sbocchi di mercato, oggi che la concorrenza si sta facendo sempre più forte e agguerrita. “Le strade del Carignano” potranno avere maggiori e più duraturi risultati solo attraverso il coinvolgimento nelle “Strade del vino” dei maggiori produttori viticoli, dalla cui uve si attendono nuovi sapori per un vino sempre più legato agli aromi della propria terra e meno appiattiti da barriquizzazioni. Santadi - Cantina DISCIPLINARE “CARIGNANO DEL SULCIS” La denominazione di origine controllata “Carignano del Sulcis” è riservata ai vini rosso, rosso riserva, rosso superiore, rosato, novello e passito, che rispondono alle condizioni e ai requisiti del presente disciplinare di produzione. I vini a denominazione d’origine controllata “Carignano del Sulcis” rosso, riserva, superiore, rosato, novello e passito devono essere ottenuti dalle uve provenienti dai vigneti aventi nell’ambito aziendale la seguente composizione ampelografica: Carignano per almeno l’85%. Possono concorrere alla produzione di detti vini anche le uve provenienti da vitigni a bacca rossa raccomandati e/o autorizzati per la provincia di Cagliari, fino ad un massimo del 15%. Le uve devono essere prodotte nell’ambito del Sulcis comprendente per intero il territorio amministrativo dei seguenti comuni in provincia di Cagliari: Calasetta, Carbonia, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Teulada, Tratalias, Villaperuccio. Le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti destinati alla produzione dei vini a denominazione d’origine controllata “Carignano del Sulcis” devono essere quelle tradizionali della zona e comunque atte a conferire alle uve, ai mosti e ai vini derivati le specifiche caratteristiche di qualità. Sono pertanto da considerarsi idonei ai fini dell’iscrizione all’albo dei vigneti di cui all’art. 15 della Legge 164/92, unicamente i vigneti di giacitura e di orientamento adatti, con esclusione dei terreni male esposti, di scarsa profondità o fortemente erosi, particolarmente umidi e quelli ubicati al di sopra dei 400 metri s.l.m. I sesti di impianto, le forme di allevamento ed i sistemi di potatura devono essere quelli tradizionali e comunque idonei ad assicurare le caratteristiche delle uve e dei vini previste nel presente disciplinare. I nuovi impianti ed i reimpianti successivi all’approvazione del presente disciplinare, escludono i sistemi espansi (tendone, pergole, palmette e forme similari). I nuovi impianti ed i reimpianti devono prevedere un minimo di 3.300 ceppi a ettaro e la produzione media non deve superare i Kg. 3,5 a ceppo. Per le viti aventi forma di allevamento ad alberello, i nuovi impianti e i reimpianti devono prevedere un minimo di 5.000 ceppi a ettaro e la produzione media non deve superare i Kg. 2,200 per ceppo. E’ vietata ogni pratica di forzatura. E’ tuttavia consentita l’irrigazione di soccorso in numero massimo di due interventi nelle stagioni primaverile ed estiva e comunque non oltre il 15 Agosto. La resa massima di uva per ettaro in coltura specializzata non deve superare le t. 11. La resa massima di uva per ettaro dei vini a denominazione d’origine controllata “Carignano del Sulcis” rosso superiore e passito non può superare le t. 7,5. A detti limiti, anche in annate eccezionalmente favorevoli, la resa deve essere riportata attraverso un’accurata cernita delle uve, purché la produzione globale del vigneto non superi del 20% i limiti medesimi; oltre detto limite tutta la produzione decade dalla denominazione d’origine controllata. Fermi restando i limiti sopra indicati, la produzione per ettaro in coltura promiscua deve essere calcolata, rispetto a quella specializzata, in rapporto al numero delle piante ed alla produzione per ceppo. Le operazioni di vinificazione, di conservazione, di invecchiamento e di affinamento obbligatorio in bottiglia dei vini devono essere effettuate nell’ambito della zona di produzione delimitata. La resa massima dell’uva in vino finito pronto per il consumo non deve essere superiore al 65% per le tipologie rosso, riserva, superiore e novello e al 60% per la tipologia rosato. Qualora vengano superati questi limiti, ma non rispettivamente il 70% ed il 65%, l’eccedenza non ha diritto alla denominazione d’origine controllata. Oltre questi limiti decade il diritto alla denominazione d’origine controllata per tutto il prodotto. Nella vinificazione dei vini sono ammesse soltanto le pratiche enologiche locali, leali e costanti, atte a conferire ai vini medesimi le loro peculiari caratteristiche. Le uve destinate alla produzione del vino a denominazione d’origine controllata “Carignano del Sulcis” rosso, devono assicurare un titolo alcolometrico volumico complessivo naturale minimo di 12%, mentre quelle destinate alla produzione delle tipologie “rosso riserva” e “rosso superiore” devono assicurare un titolo alcolometrico volumico complessivo minimo di 12,5%. Per le tipologie riserva e superiore è previsto un periodo di invecchiamento obbligatorio di almeno due anni, di cui almeno sei mesi di affinamento in bottiglia. Per la tipologia rosso è previsto esclusivamente un periodo di affinamento in bottiglia di almeno tre mesi. Il periodo di invecchiamento obbligatorio decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo all’annata di produzione delle uve.Il vino a denominazione d’origine controllata “Carignano del Sulcis” superiore deve provenire esclusivamente da vigneti aventi la forma di allevamento ad alberello e alberello appoggiato. Nel caso di rivendicazione della tipologia “Carignano del Sulcis” superiore non può essere effettuato alcun tipo di arricchimento. Le uve destinate alla produzione delle tipologie novello e rosato, devono assicurare ai vini un titolo alcolometrico volumico complessivo naturale minimo dell’11%. Nella vinificazione del vino a denominazione d’origine controllata “Carignano del Sulcis” passito, il tradizionale metodo di vinificazione prevede quanto segue: a) l’uva, dopo aver subito un’accurata cernita, deve essere sottoposta ad un appassimento naturale e può essere ammostata non prima del 10 ottobre dell’anno di raccolta e non oltre il 31 marzo dell’anno successivo; b) l’appassimento delle uve deve avvenire in locali idonei ed è ammessa una parziale disidratazione con aria ventilata; può avvenire altresì su pianta, sotto tettoie, e/o anche al sole fino al raggiungimento di un contenuto zuccherino non inferiore al 27%; c) la conservazione e l’invecchiamento devono avvenire in recipienti di capacità non superiore a 10 ettolitri; d) il periodo di invecchiamento è di almeno 6 mesi di cui almeno tre mesi di affinamento obbligatorio in bottiglia. Il periodo di invecchiamento decorre dal 1° maggio dell’anno successivo a quello di produzione delle uve e l’immissione al consumo non può avvenire prima del 1° novembre successivo; e) al termine del periodo di invecchiamento, il prodotto deve avere un titolo alcolometrico volumico complessivo minimo del 16%.
Page 1 and 2: CONCESSIONARIA PER IL SULCIS-IGLESI
Page 3 and 4: Lavoro numero 452 del 10 Settembre
Page 5 and 6: Lavoro numero 452 del 10 Settembre
Page 7: Politica numero 452 del 10 Settembr
Page 11 and 12: Realtà Locale numero 452 del 10 Se
Page 13 and 14: Realtà Locale numero 452 del 10 Se
Page 15: Cultura numero 452 del 10 Settembre

i lavori di riqualificazione del centro storico d'iglesias - Gazzetta del ...

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?