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4 numero 452 del 10 Settembre 2009 Lavoro ANCORA NULLA DI FATTO IN ALCOA PORTOVESME SUL FRONTE DELLE MANUTENZIONI IN FABBRICA Gianni Podda Malgrado l’RSU abbia messo allo scoperto il nervo dolente della sicurezza nel reparto delle celle elettrolitiche, l’Alcoa Portovesme continua a vivere un malcelato stato di preoccupazione tra le maestranze che cominciano ad insospettirsi del futuro dello stabilimento. Le RSU avevano sollecitato un immediato intervento nel reparto elettrolitico dove, secondo il sindacato, le condizioni di sicurezza presenterebbero non pochi motivi di preoccupazione. Tale stato di cose, secondo il sindacati interni della fabbrica, lascerebbe sottintendere la volontà di voler apportare ridimensionamenti produttivi e quindi anche occupativi. “Abbiamo evidenziato, scrivevano le RSU e le Segreterie territoriali di FSM-FIOM-UILM- CUB, la grave situazione dello stabilimento sia dal punto di vista tecnico che manutentivo chiedendo all’azienda un intervento immediato e tempestivo sui mezzi e sulle macchine in Potrebbe presto concretizzarsi la regionalizzazione e la conseguente privatizzazione della Saremar. Dopo una lunga trattativa con il ministero dei trasporti, il ministero dell’economia e delle finanze, sotto la direzione della Presidenza del Consiglio e della Commissione Europea, è giunto il via libera alla regionalizzazione della compagnia di navigazione collegato al gruppo Tirrenia. La trattativa, che ha visto coinvolto in prima persona il presidente Ugo Cappellacci e l’assessore Liliana Lorettu, ha attraversato momenti di grande criticità. Nella primavera del 2009, infatti, vi era stato l’annuncio, da parte del ministero dei trasporti, della soppressione di numerosi collegamenti con le isole minori, con il conseguente rischio della perdita di circa 70 posti di lavoro. Nonostante questo, i Ministri Altero Matteoli e Giulio Tremonti, quanto, nonostante la disponibilità del sindacati e dei lavoratori per fare in modo di recuperare la già grave situazione denunciata circa un mese fa, a nulla sono serviti i sacrifici per cercare di recuperare gli arretrati per la scellerata scelta del risparmio a tutti i costi che ha portato lo stabilimento ad una situazione non più governabile e a rischio di chiusura”. Parole, quelle del sindacato, che sulla direzione aziendale Alcoa sono cadute come macigni, ma intorno al cui sviluppo è sceso un sospetto silenzio, anche se nei giorni scorsi il responsabile dell’alluminio primario in Europa ha assicurato un pronto intervento per il ripristino delle celle fuori servizio. Ma mentre le celle elettrolitiche vanno progressivamente fermandosi (allo stato attuale sono oltre trenta su complessive 328, pari quindi ad oltre il 10%), diventa oltremodo preoccupante la mancata sostituzione degli anodi, per via della ricerca spasmodica del risparmio LA SAREMAR VERRA’ PRIVATIZZATA accogliendo una precisa richiesta avanzata dal presidente della Regione Ugo Cappellacci, hanno istituito un tavolo tecnico e politico che ha portato oggi i primi importanti risultati. Innazitutto è stato garantito il mantenimento dei servizi sulle rotte esistenti con la garanzia della salvaguardia dei posti di lavoro. Quindi, a fine luglio, è arrivato il via libera definitivo alla regionalizzazione della compagnia, anche se la Commissione Europea ha sottolineato la necessità di mantenere l’impegno ad avviare le procedure di privatizzazione entro il corrente anno. L’assessore Lorettu ed il Presidente Cappellacci valuteranno ora in Giunta le modalità della privatizzazione, che potrebbe in ogni caso vedere la presenza della stessa Regione o della SFIRS nella compagine societaria. a tutti i costi. Anche le ispezioni della ASL 7 non hanno sortito alcun effetto, se le celle continuano a vivere una condizione di preoccupazione. Le decisioni assunte dal responsabile europeo dell’alluminio primario Marcos Ramos davanti ai sindacati avrebbe dovuto modificare tale stato di precarietà, mentre a distanza di circa due mesi la situazione è tale e quale. L’unica novità è che nessuno più parla, neppure i giornali, di questa situazione all’interno di Alcoa Portovesme. Non certo per allarmare o gettare discredito, ma per cercare di porre rimedio prima che sia troppo tardi. Tanto più che corre voce su alcune fughe di illuminati manager che starebbero per assumere consulenze presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Ma questa è un’altra storia. Alcoa UN PATTO SOCIALE CON LA FINANZIARIA La prossima Finanziaria regionale per il 2010 sarà decisiva per contrastare povertà e disoccupazione nell’isola, ma anche per verificare efficienza ed efficacia della Regione nella spendita delle risorse finanziarie, quelle definite come “tesoretto”, e quelle ancora più consistenti e accumulatesi nel tempo: circa 7 miliardi di euro di residui passivi. L’incontro con le parti sociali ed economiche sarà anche questo determinante per capire l’entità della coesione e del consenso che la Sardegna saprà mettere in campo sia per attutire l’impatto della crisi, sia anche per rilanciare la crescita economica e prepararsi così alla ripresa che già inizia a intravedersi in altri paesi europei. La Cisl sarda insiste sull’indispensabilità di un patto sociale che consenta, con la prossima Finanziaria regionale e con le risorse del Quadro Comunitario di Sostegno 2007-2013, di spendere subito e bene quasi 12 miliardi di euro nel solo 2010. Altro aspetto, da seguire con la necessaria attenzione e forza contrattuale, è relativo ai Fondi per le Aree Sottoutilizzate, da attivare immediatamente e programmare in sintonia con le altre fonti di finanziamento e con il nuovo Programma Regionale di Sviluppo. Non si è, quindi, di fronte a un piccolo “tesoretto”, ma a enormi risorse finanziarie che presuppongono un grande sforzo corale - da farsi a cura di tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali - e, in primo luogo, la volontà di dare un segno tangibile per un cambiamento che deve avere come epicentro lavoro e lotta alle povertà. D’altronde l’alternativa è quella di una gestione, sempre in aumento, dei pur necessari ammortizzatori sociali ( per il momento 10 mila lavoratori coinvolti), che però fanno vivere la Sardegna in una condizione di sopravvivenza e povertà relativa. Il sindacato ha già dato un suo segnale di disponibilità al confronto. E’ su questo terreno che si svolgerà una partita importante già dal mese di settembre 2009. Il Segretario Generale (Mario Medde) Via Su Pranu, 12 09010 Santadi (CA) tel. 0781.950127 fax 0781.950012 www.cantinasantadi.it
Lavoro numero 452 del 10 Settembre 2009 5 INSAR VERSO LO SCIOGLIMENTO Il 23 settembre 2009 si riunirà l’assemblea straordinaria dell’Insar per definire l’itinerario finale di “Iniziative Sardegna”, a seguito della liquidazione volontaria della società deciso dai soci l’inverno scorso. Se non interverranno fatti nuovi, vi è il rischio concreto che dal prossimo 30 settembre 9 lavoratori precari dell’Insar vengano immediatamente licenziati e più avanti identica sorte sia riservata ad altri 22 dipendenti a tempo indeterminato della stessa società. Da mesi il sindacato sardo chiede alla Regione, azionista Insar, di decidere in modo inequivocabile se ritiene mantenere in piedi “Iniziative Sardegna” e con quali attribuzioni e competenze. Ad oggi la Regione sarda non ha ancora fornito il progetto Finalmente concluso l’annoso contenzioso fra la Regione e le aziende private di trasporto riguardante l’entità degli oneri di servizio relativi al periodo 1996-2007. A sancire la fine della diatriba, è stato l’accordo, sottoscritto dall’assessore dei trasporti Liliana Lorettu e le aziende del trasporto privato, che prevede che, anziché erogare i contributi relativi al periodo ’96-2007, la Regione provveda ad acquistare direttamente – con leasing finanziario – 140 autobus che poi si occuperà di assegnare alle stesse aziende sulla base del credito da loro vantato nei confronti della Regione. Il contenzioso – fanno sapere dall’assessorato di via Caprera che intende seguire per attuare le politiche attive del lavoro e con quali strumenti. Il 23 settembre 2009 la Regione deve pronunciarsi in maniera chiara e definitiva se vuole subentrare nel capitale azionario a “Italia Lavoro”, attuale socio di maggioranza. In caso contrario il rischio concreto è che tra qualche settimana 31 nuovi disoccupati, di livello professionale medio alto, incrementino il numero dei senza lavoro. La Cisl sollecita il Presidente Cappellacci ad onorare gli impegni assunti col sindacato e dare concreta prospettiva a una società sicuramente necessaria al sistema Sardegna per promuovere politiche attive del lavoro e favorire la nascita di nuove imprese. - nasceva dal fatto che dal 1997 non era stato più aggiornato il cosiddetto “Costo standard”, che è la base del calcolo degli oneri di servizio, e dalla circostanza che gli stessi oneri venivano corrisposti sulla base della quota stanziata in bilancio che non sempre copriva per intero gli importi da erogare. L’accordo siglato ora dalla Regione, sul quale si è impegnato lo stesso presidente della regione Cappellacci per dare specifica attuazione al programma di governo, ha quindi una duplice valenza; da una parte, conclude il contenzioso che si trascinava ormai da anni, e dall’altra opera uno svecchiamento dei mezzi delle aziende private di trasporto di circa il 65% del totale L’Assessorato dell’Industria comunica che dal 4 agosto 2009, le piccole e medie imprese industriali della Sardegna possono presentare le domande per ottenere i contributi in conto interessi e in LA REGIONE ACQUISTERA’ 456 AUTOBUS PER IL SERVIZIO PRIVATO E PUBBLICO CONTRIBUTI ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE INDUSTRIALI dei veicoli impiegati nelle autolinee concesse, che le aziende impiegheranno esclusivamente sulle tratte assegnate. L’Assessorato dei trasporti ha quindi già provveduto a bandire una procedura per la stipula dei contratti di locazione finanziaria per l’acquisto di un totale 456 autobus di varia tipologia e dimensione. 140 saranno destinati alle aziende private di trasporto urbano ed extraurbano, mentre il rimanente numero di 316 sarà destinato invece alle aziende pubbliche urbane operanti sul territorio regionale. Entro l’anno, si prevede che vengano stipulati i contratti di fornitura. conto capitale previsti dalla legge 598 del 1994 per gli investimenti in innovazione tecnologica, tutela ambientale, innovazione organizzativa, innovazione commerciale e sicurezza sui luoghi di lavoro. I contributi, finanziati con la linea di attività 6.2.1a dell’asse VI del Por Fesr 2007-2013, saranno concessi a fronte di finanziamenti accordati da banche e/o intermediari finanziari per la realizzazione dei programmi di investimento. Le risorse finanziarie disponibili per l’annualità 2009 sono pari a 5milioni di euro. Visita il Sito www.gazzettadelsulcis.it TROVERAI QUELLO CHE TI SERVE GAZZETTA DEL SULCIS IGLESIENTE Ogni Giovedì in Edicola BANDO CONCORSO PER IMPRESE ADOZIONE VIDEO SORVEGLIANZA La Camera di Commercio di Cagliari intende erogare dei contributi per l’adozione di sistemi di video sorveglianza anticrimine da parte delle imprese iscritte o annotate al Registro delle Imprese di Cagliari. Il contributo è pari al 60% della spesa e non può superare i 3.000,00. Le domande devono essere presentate entro il 30 settembre 2009 presso una delle sedi del Banco di Sardegna dislocate nelle province di Cagliari, Medio Campidano e Sulcis Iglesiente. Il bando di concorso e la modulistica relativa alla domanda di contributo sono reperibili presso le sedi del Banco di Sardegna e sul sito della Camera di Commercio di Cagliari.
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