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Untitled - scienzaefilosofia.it

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S&F_n. 9_2013<br />

la creativ<strong>it</strong>à vuol dire coltivare l’att<strong>it</strong>udine all’ascolto e al<br />

dialogo, la propensione a un confronto sempre aperto, teso a una<br />

chiarificazione reciproca, al disvelamento di una ver<strong>it</strong>à che di<br />

continuo si sottrae nella sua opac<strong>it</strong>à. Attraverso l’immaginazione<br />

diventa possibile elevarsi alla potenza e alla grandezza di una<br />

natura che oltrepassa lim<strong>it</strong>i dell’intelletto, facendosi traccia<br />

del sublime. Proprio nella continua tensione verso ciò che<br />

trascende la comprensione sensibile, nel duplice sentimento di<br />

attrazione e repulsione ricondotto da Kant nella Cr<strong>it</strong>ica del<br />

giudizio al «giuoco soggettivo delle facoltà dell’animo<br />

(immaginazione e ragione) come armonico nel loro contrasto», Lisa<br />

Randall individua il motore dell’attiv<strong>it</strong>à di ricerca (p. 54).<br />

La spinta che alimenta il progresso scientifico è la stessa che<br />

muove la ricerca religiosa e l’espressione artistica: «l’arte, la<br />

scienza e la religione», afferma la studiosa, «ambiscono tutte a<br />

farsi carico della nostra curios<strong>it</strong>à e di illuminarci ampliando il<br />

campo della nostra conoscenza» (p. 55). Pur sottolineando le<br />

differenze tra i tre orizzonti, l’autrice ne riconosce il dato<br />

comune, quello di far fronte con le domande e la ricerca continua<br />

al velo d’incertezza che avvolge la conoscenza dell’uomo. In<br />

questa condizione di potenziale smarrimento, Lisa Randall<br />

individua, nell’orizzonte della comprensione intellettuale,<br />

elementi che fanno sperare in un rischiaramento. «Sotto molti<br />

aspetti», afferma l’autrice, «l’Universo è sublime, susc<strong>it</strong>a<br />

meraviglia, ma può anche intimidirci con la sua compless<strong>it</strong>à, può<br />

anche farci paura. In ogni caso le sue parti si trovano in<br />

relazione reciproca, con armonia meravigliosa» (p. 55).<br />

Se il sublime muove la ricerca, il bello fa da guida: l’armonia<br />

riscontrata in natura offre precisi cr<strong>it</strong>eri estetici che orientano<br />

la costruzione di teorie scientifiche. «L’ideale per i fisici<br />

sarebbe trovare una teoria semplice, in grado di dare una<br />

spiegazione a tutte le osservazioni della natura, in base a un<br />

insieme scarno di regole, ricorrendo a un numero di ingredienti<br />

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