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RECENSIONI&REPORTS recensione<br />

Nucleare, che si potessero addir<strong>it</strong>tura produrre fasce accelerate<br />

di pos<strong>it</strong>roni da portare in collisione in un anello magnetico di<br />

accumulazione con elettroni ordinari. Da lì nacque il progetto<br />

sperimentale AdA (Anello di Accumulazione) del primo collisore<br />

materia/antimateria, che nel 1963 funzionò come primo collisore al<br />

mondo. Oggi non c’è laboratorio di fisica delle particelle che non<br />

abbia un collisore sempre più grande di AdA. Lo stesso Large<br />

Hadron Collider di Ginevra ha come progen<strong>it</strong>ore il piccolo AdA.<br />

L’intuizione di Dirac era stata provata poi a posteriori ed era<br />

straordinariamente corretta, come se uno spir<strong>it</strong>o platonico si<br />

fosse insinuato nello studio della realtà a testimoniarne la<br />

potenza del pensiero. Per tornare al fattoide della bomba ad<br />

antimateria, sgomberando defin<strong>it</strong>ivamente il campo da ogni<br />

possibile incertezza sulla sua realizzazione o meno, Close<br />

riferisce il commento acuto di Rolf Landua del CERN secondo cui:<br />

«gli scienziati hanno cap<strong>it</strong>o che la bomba atomica era davvero<br />

possibile molti anni prima che ne fosse fabbricata, e fatta<br />

esplodere, una; la gente comune cadde allora dalle nuvole,<br />

sorpresa e affascinata. Per contro la bomba ad antimateria è stata<br />

immaginata dal pubblico che vuole saperne di più, anche se noi<br />

sappiamo da molto tempo che essa non è affatto uni strumento<br />

pratico e utilizzabile» (p. 155). Ma ciò che non finirà mai di<br />

stupirci è l’incredibile bellezza di questo agglomerato di atomi<br />

«ordinatamente messi insieme e capaci di pensare, di guardare e<br />

ri‐guardare con meraviglia l’Universo che ci ha prodotti, di<br />

fabbricare macchine che possono indagare sulle nostre origini nel<br />

Big Bang» (p. 165). E quello che ha consent<strong>it</strong>o tutto questo è<br />

stata l’antimateria, sembrano riecheggiare le parole del detto<br />

antico «da dove gli esseri hanno origine, lì hanno anche la<br />

distruzione secondo necess<strong>it</strong>à: essi pagano l’uno all’altro la pena<br />

e l’espiazione dell’ingiustizia secondo l’ordine del tempo»<br />

(Anassimandro, in Simplicio De physica, 24, 13).<br />

ALESSANDRA SCOTTI<br />

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