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RECENSIONI&REPORTS report<br />

valore, si tratta di fare una scelta. Quindi, dato che su questo<br />

argomento non possediamo certezze al di fuori da ogni dubbio,<br />

possiamo anche scegliere la percentuale minima di probabil<strong>it</strong>à,<br />

quella secondo cui il neonato è una persona, una persona capace di<br />

avere coscienza di sé e attribuire valore alla propria v<strong>it</strong>a,<br />

essendo dotata di un sistema nervoso. Le argomentazioni di Gentile<br />

sono tutte orientate a decostruire il fondamento empirico della<br />

teoria in esame, dimostrando che questa si fonda su scelte di<br />

valore prive di oggettiv<strong>it</strong>à e quindi del tutto arb<strong>it</strong>rarie. Gentile<br />

conclude il suo intervento dimostrando una contraddizione presente<br />

in un passo dell’articolo di Giubilini e Minerva, quello relativo<br />

al concetto di danno. Dare in adozione il neonato, l’alternativa<br />

cui immediatamente si pensa scartando l’ipotesi dell’aborto, è<br />

considerato dagli autori un danno per la madre, la quale<br />

proverebbe dolore pensando che suo figlio crescerà senza di lei e<br />

con molta probabil<strong>it</strong>à un giorno si pentirà della sua decisione, ma<br />

sarà troppo tardi per tornare indietro. Questo concetto di danno<br />

però soffre di una contraddizione insanabile perché viene<br />

considerato esclusivamente il punto di vista della madre e non si<br />

tiene in alcun conto quello del resto della famiglia cui il<br />

neonato appartiene. Ci riferiamo a un bambino ormai nato, non a un<br />

feto che vive in rapporto simbiotico con la madre. Il bambino,<br />

ormai, è parte della famiglia. Mentre prima della nasc<strong>it</strong>a si può<br />

far valere, a favore dell’aborto, la tesi per cui la donna ha il<br />

dir<strong>it</strong>to di scegliere autonomamente se portare a termine oppure no<br />

la sua gravidanza, una volta che il bambino è nato questo<br />

argomento non vale più perché la gravidanza è terminata e il<br />

bambino nascendo entra immediatamente in una rete di rapporti<br />

familiari che non possono essere del tutto ignorati quando si<br />

affronta la questione dell’aborto postnatale. Altrimenti si<br />

arrecherebbe un danno ai familiari del neonato, perché bisogna<br />

considerare la possibil<strong>it</strong>à che il padre voglia tenere il bambino,<br />

che i nonni vogliano un nipote e che i fratelli del bambino siano<br />

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