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troterra e lo aveva lasciato in custodia a una cugina che la sera prima<br />
era andata a una serata in discoteca nello slum vicino. Non sapeva che<br />
il mostro avrebbe colpito a mezzanotte. “Signore del cielo, perché io<br />
Perché questo problema non ha mai fine”, si poteva sentire imprecare<br />
un vicino due case più avanti. Quando infine il bulldozer cominciò a distruggere<br />
la casa di Skwota lei aveva già raccolto le sue cose in un sacco<br />
di sisal. “Ho salvato la mia casa, sono fortunata ad aver salvato la<br />
mia casa dal governo”, sospirava con sollievo guardando con rabbia il<br />
mostro di ferro che inghiotte la casa che aveva conosciuto per diciotto<br />
mesi.<br />
Skwota una adolescente combatteva contro le vicissitudini della vita moderna.<br />
Dopo aver a stento completato la scuola elementare era rimasta<br />
incinta di un fidanzatino che era scappato dopo aver saputo che lo zio<br />
di lei li stava cercando. Anche dopo aver portato completamente a termine<br />
la gravidanza, il piccolo era nato sottopeso ed era morto per una<br />
delle tante malattie infantili africane.<br />
I dottori avevano detto che la malaria aveva causato un grave anemia<br />
nel feto che lo aveva devastato prima della nascita. Quando, in seguito,<br />
sua madre era morta di AIDS Skwota dovette sopportare quel marchio<br />
di infamia e non poté trovare pace a casa. Con il miraggio della vita<br />
migliore che sembrava aspettarla in città, aveva lasciato la sua casa<br />
di mattina presto e aveva chiesto un passaggio a un camion vuoto che<br />
l’aveva portata in città in cambio di un favore sessuale. Al momento del<br />
suo arrivo in città non sapeva dove andare ed era stata accolta dalla Chiesa.<br />
Aveva vissuto con uno dei cristiani per due mesi prima di abbandonarli<br />
un mattino di buonora. Aveva incontrato Bahati, un minatore di una<br />
cava, che di solito consegnava le pietre per i lavori nella chiesa. Durante<br />
il primo appuntamento fu timida e terrorizzata a causa delle sue passate<br />
esperienze, ma Bahati la rassicurò dicendole che era un uomo maturo<br />
e non l’avrebbe mai delusa. Il giorno che era scomparsa dalla casa di<br />
Mlokole, c’erano state delle dicerie secondo le quali era fuggita con uno<br />
dei ragazzi dei dintorni. Dopo due settimane le cose erano ritornate alla<br />
normalità e lei aveva ricominciato ad andare in chiesa con gli altri<br />
cristiani.<br />
Il marito di Skwota aveva lavorato nella cava fino a quando non aveva<br />
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