Racconto Africano vol.6 - Energheia

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11.01.2015 Views

lo mise in spalla. Jimo e Kaiki lo seguirono riluttanti, scambiandosi occhiate sconcertanti. Sfortuna da un lato, ma fortuna dall’altro. Un’antilope era finita nella trappola numero uno. Era adulta; si dimenava tentando di liberarsi dalla corda sintetica. Non appena li scorse si girò da un lato, nel suo ultimo tentativo di salvarsi. Nulla avrebbe salvato l’antilope. Niente, nella trappola infernale, l’avrebbe potuta liberare. Pochi secondi passarono prima che il suo lamento cessasse e le tre imponenti figure, tutt’altro che innocue, le comparissero davanti. Le passarono davanti, facendo finta di non averla vista; poi il più basso dei tre si fermò e prese un coltello legato con cura con i lacci degli stivali. Si fermò, sorridendo. La Signora Antilope non poteva sopportare la vista della lama luccicante, minacciosa, stretta nella mano destra del cacciatore. Malgrado ciò, restò calma, mentre si godeva gli ultimi momenti di vita e respirava le ultime boccate di ossigeno. La vita di un’antilope innocente strappata via da un cacciatore e dal suo coltello assetato di sangue – quattro occhi che guardavano, contenti, mentre la lama d'acciaio penetrava nella pelle marrone. Il sangue sgorgava dalle vene e dalle arterie come milioni di estuari che risucchiano l’acqua di un lago. Dominic Chege Per la cruna di un ago “Passami il coltello, Signor Macellaio! Jimo! O vuoi scuoiare anche le ossa!”, chiese Kaisi, tutto preso dal macellare la preda che avrebbe voluto scuoiare. “Come avrei voluto vivere prima che i dinosauri si estinguessero! Sarei stato di sicuro un esperto conciatore. Da quanto ho sentito, gli animali all'epoca erano così grandi che avresti potuto iniziare a spellarne uno partendo da dietro, senza che lui se ne accorgesse. Ho sentito che addirittura avresti potuto raggiungere lo stomaco, tagliare un pò di carne, impacchettarla in un sacco di plastica e uscire dalla stessa apertura da cui eri entrato, mentre l’animale dormiva”, disse Jimo, mentre Moine e Kaisi erano quasi piegati in due dalle risate. “Smettila!”, disse Moine ridendo. “Non so chi abbia messo in giro una vo- 27

ce simile sui dinosauri. Kaisi, pensi che gli uomini si siano evoluti completamente Nessuno crede alle storie di chi sostiene che l'uomo originariamente fosse perfetto. Per me queste storie servivano a manovrare gli uomini. A quel tempo la scrittura non era stata ancora inventata. Magari le prove al carbonio possono venire in aiuto, ma non credi che i primi attrezzi scoperti, e che si ritiene siano stati usati dall’uomo, fossero frammenti di roccia modellati da agenti atmosferici E poi, perché proprio in Africa È vero, l’Africa è la culla della civiltà, ma non è possibile che questi attrezzi fossero utilizzati ancora prima dell’arrivo dei bianchi Questo significherebbe che non abbiamo inventato niente di nuovo!”, disse Maine. “Abbiamo capito! Saresti capace di riportare in vita Charles Darwin per avere una risposta!”, disse il Bambino. Di tanto in tanto, i raggi pomeridiani del sole filtravano attraverso le chiome degli alberi, creando figure diverse sulle foglie a terra. Il sentiero si faceva sempre più stretto man mano che procedevano. Alcuni rami erano cresciuti su entrambi i lati del sentiero, creando un passaggio naturale. Le foglie gialle ancora attaccate ai rami…, sembrava di essere in un aranceto durante la fioritura. Le foglie sembravano impazienti di essere accarezzate dalle calde particelle di gas. In alto, lontane milioni di miglia, per permettere la fotosintesi, i raggi del sole fornivano clorofilla alle foglie. Alcune erano morte, desiderose di cadere e decomporsi, piuttosto che restare appese, penzolanti, senza nutrimento. Non sarebbe stato difficile cadere, si sarebbero staccate facilmente e avrebbero svolazzato nell’aria, libere, non appena Moine le avesse toccate. Tutti e tre avevano la mano destra sugli occhi, per evitare che le punte dei rami graffiassero i loro volti. Erano passate due settimane dall’ultima volta che avevano fatto visita alla trappola numero due. Questo significava che probabilmente le piante e i cespugli avevano ricoperto tutto. Ottobre è un mese piovoso, alle piante basta un pò d'acqua caduta durante la notte per crescere, mantenendo il calore del sole durante il giorno. “Non siamo vicini alla terra di Wanui dove Lucifero crocifigge chi gli ha mancato di rispetto”, chiese Kaisi. 28

ce simile sui dinosauri. Kaisi, pensi che gli uomini si siano evoluti completamente<br />

Nessuno crede alle storie di chi sostiene che l'uomo originariamente<br />

fosse perfetto. Per me queste storie servivano a manovrare gli uomini.<br />

A quel tempo la scrittura non era stata ancora inventata. Magari le<br />

prove al carbonio possono venire in aiuto, ma non credi che i primi attrezzi<br />

scoperti, e che si ritiene siano stati usati dall’uomo, fossero frammenti di<br />

roccia modellati da agenti atmosferici E poi, perché proprio in Africa È<br />

vero, l’Africa è la culla della civiltà, ma non è possibile che questi attrezzi<br />

fossero utilizzati ancora prima dell’arrivo dei bianchi Questo significherebbe<br />

che non abbiamo inventato niente di nuovo!”, disse Maine.<br />

“Abbiamo capito! Saresti capace di riportare in vita Charles Darwin per<br />

avere una risposta!”, disse il Bambino.<br />

Di tanto in tanto, i raggi pomeridiani del sole filtravano attraverso le chiome<br />

degli alberi, creando figure diverse sulle foglie a terra. Il sentiero si faceva<br />

sempre più stretto man mano che procedevano. Alcuni rami erano cresciuti<br />

su entrambi i lati del sentiero, creando un passaggio naturale. Le foglie<br />

gialle ancora attaccate ai rami…, sembrava di essere in un aranceto<br />

durante la fioritura. Le foglie sembravano impazienti di essere accarezzate<br />

dalle calde particelle di gas. In alto, lontane milioni di miglia, per permettere<br />

la fotosintesi, i raggi del sole fornivano clorofilla alle foglie. Alcune<br />

erano morte, desiderose di cadere e decomporsi, piuttosto che restare<br />

appese, penzolanti, senza nutrimento. Non sarebbe stato difficile cadere,<br />

si sarebbero staccate facilmente e avrebbero svolazzato nell’aria, libere,<br />

non appena Moine le avesse toccate. Tutti e tre avevano la mano destra sugli<br />

occhi, per evitare che le punte dei rami graffiassero i loro volti.<br />

Erano passate due settimane dall’ultima volta che avevano fatto visita alla<br />

trappola numero due. Questo significava che probabilmente le piante e<br />

i cespugli avevano ricoperto tutto. Ottobre è un mese piovoso, alle piante<br />

basta un pò d'acqua caduta durante la notte per crescere, mantenendo il calore<br />

del sole durante il giorno.<br />

“Non siamo vicini alla terra di Wanui dove Lucifero crocifigge chi gli ha<br />

mancato di rispetto”, chiese Kaisi.<br />

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