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uno dei ragazzi. “Meglio perdere un proiettile che lasciarci la pelle, o<br />
no”, aggiunse con un tono sarcastico.<br />
Kaine sparò un colpo verso la preda, troncando così la conversazione.<br />
Ma il tiro andò a vuoto poiché il proiettile passò sopra la testa della preda<br />
mettendola in fuga. Nessuno poteva credere ai propri occhi; il pericolo<br />
era in agguato davanti a loro; nascosti sotto dei ramoscelli con un<br />
vento così forte da poterli strappare via. Tutti e tre rimasero seduti, immobili,<br />
con le loro bocche spalancate, simili alle porte dell’inferno che<br />
si aprono quando un peccatore muore.<br />
“Quattro!… Tre!… Due!… Un…”, ma non riuscì a terminare il conto<br />
alla rovescia. La preda si era già avventata contro di lui. Moine non<br />
aveva neanche finito di gridare, che il leone gli si era già scagliato contro,<br />
cercando di azzannargli il volto. Non poteva muoversi, la gamba<br />
sinistra era bloccata. Il coltello era lì, scintillante, pronto per essere<br />
usato, a qualunque scopo. Ma Moine non poteva mollare la presa e lasciare<br />
il collo del leone. Era in pericolo! Un pericolo in cui nessuno<br />
avrebbe voluto trovarsi. La saliva del cucciolo cominciò a gocciolargli<br />
sulla giacca, ripetutamente, facendo risuonare ogni goccia come<br />
più grande e pericolosa. L’animale era su di lui, spingeva la testa verso<br />
il petto di Moine. All’improvviso, una freccia sibilò dal cespuglio<br />
e si impiantò nell'animale facendolo crollare a terra. Moine tirò un respiro<br />
profondo, mentre gli altri due corsero verso di lui terrorizzati. Il<br />
sangue sulle mani di Moine era testimonianza della pericolosità di quanto<br />
accaduto. Tutto era reale, fino all’ultimo momento. Naturalmente<br />
nessuno di loro aveva ancora realizzato quanto accaduto, nonostante<br />
Moine fosse consapevole del rischio corso. Una nuova esperienza e<br />
una nuova pelle di leone.<br />
“Ci credi ora, Jimo”, chiese Kaisi. “Almeno questa volta sei stato preciso<br />
e hai colpito il leone dritto nel collo”.<br />
“Nessuno può reggere alla vista del proprio fratello che si dissangua nel<br />
bacino del Nilo Azzurro”, commentò Jimo. “Un’altra frazione di secondo<br />
avrebbe portato Jimo nella tomba”.<br />
“La finisci con queste sciocchezze”, gridò Moine. Fu la prima cosa che<br />
disse dopo che la preda era morta. Si rimise in piedi, prese il fucile e se<br />
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