Psicologia sociale dei gruppi - Scienze della Formazione

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11.01.2015 Views

Conflitto intra-gruppo - II • Le strategie di evitamento del conflitto messe in atto nei gruppi possono risolversi in un effetto boomerang: l’appiattimento l delle posizioni e la repressione delle contrarietà possono provocare il disinvestimento o, addirittura, l’abbandono l da parte di alcuni membri. • I conflitti dovuti a una divergenza d’opinioni d possono essere evitate tramite il “controllo del pensiero”, , sia proprio sia degli altri membri (Levine( e Thompson, 1996) • Il controllo del proprio pensiero si esprime in 2 modi: - tenersi per sés le proprie opinioni in caso esse siano divergenti da quelle maggioritarie (e quindi minacciose per l’unione l del gruppo) - modificare le proprie opinioni nella direzione di quelle maggioritarie 286

Conflitto intra-gruppo - III • Il controllo e la manipolazione del pensiero degli altri si esprimono tramite: - controllo dei comportamenti verbali (porre vincoli sui contenuti e sui tempi) - introduzione di regole decisionali di tipo autoritario - interpretazioni “distorte” dei disaccordi per sminuirne l’importanza e quindi ridurne il potenziale disgregante - adozione di compromessi • La ricerca del compromesso è definita da Moscovici (1976) “normalizzazione”, un processo di mutua influenza tra i membri per raggiungere una posizione media accettabile per tutti 287

Conflitto intra-gruppo<br />

- II<br />

• Le strategie di evitamento del conflitto messe in atto nei <strong>gruppi</strong> possono<br />

risolversi in un effetto boomerang: l’appiattimento l<br />

delle posizioni e la<br />

repressione delle contrarietà possono provocare il disinvestimento o,<br />

addirittura, l’abbandono l<br />

da parte di alcuni membri.<br />

• I conflitti dovuti a una divergenza d’opinioni d<br />

possono essere evitate tramite il<br />

“controllo del pensiero”, , sia proprio sia degli altri membri (Levine(<br />

e<br />

Thompson, 1996)<br />

• Il controllo del proprio pensiero si esprime in 2 modi:<br />

- tenersi per sés<br />

le proprie opinioni in caso esse siano divergenti da quelle<br />

maggioritarie (e quindi minacciose per l’unione l<br />

del gruppo)<br />

- modificare le proprie opinioni nella direzione di quelle maggioritarie<br />

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