Notiziario n. 11-12/2005 - Ordine degli Psicologi del Lazio
Notiziario n. 11-12/2005 - Ordine degli Psicologi del Lazio
Notiziario n. 11-12/2005 - Ordine degli Psicologi del Lazio
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<strong>2005</strong><br />
<strong>11</strong>/<strong>12</strong><br />
<strong>Notiziario</strong> <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
anno X, numeri <strong>11</strong>-<strong>12</strong>/<strong>2005</strong><br />
Autorizzazione <strong>del</strong> Tribunale 186/5 - Roma 7/4/95<br />
Direttore Responsabile<br />
Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
Comitato di direzione<br />
Fabio Carbonari, Mario D’Aguanno, Franca Mora<br />
Comitato di redazione<br />
Valerio Benincasa, Antonella Filastro, Marialori Zaccaria<br />
Consulente redazionale e editoriale<br />
Alberto Cortese<br />
Segretaria di redazione<br />
Germana Galmazzi<br />
Progetto grafico<br />
Alberto Hohenegger<br />
Impaginazione e stampa<br />
Gnosis Editing Service<br />
Tiratura<br />
13.000 copie, chiuso in tipografia il 9 dicembre <strong>2005</strong><br />
In copertina e nelle pagine interne<br />
Wassily Kandinsky, da “Punto e linea nel piano”, illustrazione 15.<br />
“Curva libera riferita al punto,<br />
consonanza di curve geometriche”, 1923<br />
Sede <strong>del</strong>la redazione<br />
Via Flaminia, 79 - 00196 Roma<br />
Tel. 06 36002758<br />
Fax 06 36002770<br />
e-mail: notiziario@ordinepsicologilazio.it<br />
c/c postale 59633008<br />
c.f. 9625<strong>12</strong>90589<br />
Tariffa Associazioni senza fine di lucro<br />
Poste Italiane S.p.A.<br />
Spedizione in abbonamento postale<br />
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)<br />
art. 1 comma 2 - DCB - ROMA<br />
• Gli psicologi al voto: sviluppo<br />
o decadenza<br />
• L’<strong>Ordine</strong> fa cultura. I volumi,<br />
i convegni, i seminari<br />
• Cosa non va negli studi di<br />
settore<br />
• Il counselling Una bomba ad<br />
orologeria<br />
• “Giù le mani dai bambini<br />
iperattivi”<br />
• Caso Izzo e consultori<br />
• Ecm, la posizione <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />
• I mille fronti <strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong>la<br />
professione<br />
• Un servizio per chi vuole creare o<br />
gestire il proprio sito web<br />
• L’albo: aggiornamenti ed errata<br />
corrige
sommario<br />
N. <strong>11</strong>/<strong>12</strong><br />
<strong>2005</strong><br />
Editoriale<br />
• Sviluppo o decadenza<br />
In primo piano<br />
• L’<strong>Ordine</strong> fa cultura<br />
• I volumi<br />
• I convegni<br />
• I seminari<br />
pag 4<br />
pag 7<br />
pag 8<br />
pag 22<br />
pag 24<br />
Tutela <strong>del</strong>la professione<br />
• I consultori<br />
• La rassegna stampa<br />
• Una sentenza chiave<br />
• La denuncia di un abuso<br />
professionale<br />
• Lo psicologo in un ente pubblico:<br />
facciamo chiarezza<br />
pag 74<br />
pag 75<br />
pag 81<br />
pag 85<br />
pag 88<br />
Temi di politica professionale<br />
• Gli studi di settore<br />
• Il counselling<br />
• I fronti <strong>del</strong>la psicoterapia<br />
• Ecm<br />
• Caso Izzo<br />
• Il sistema carcere<br />
• <strong>Psicologi</strong>a scolastica<br />
• Bambini e farmaci<br />
pag 29<br />
pag 36<br />
pag 46<br />
pag 54<br />
pag 58<br />
pag 63<br />
pag 69<br />
pag 71<br />
Attività <strong>del</strong> consiglio<br />
• L’evoluzione informatica<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />
• Lo sportello per i neo iscritti<br />
• Esami di Stato e tirocini<br />
Informazioni utili<br />
L’albo<br />
pag 97<br />
pag 99<br />
pag100<br />
pag106<br />
pag<strong>11</strong>1<br />
Questo è l'ultimo editoriale che<br />
scrivo per gli psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, i<br />
miei colleghi. Avevo già anticipato la<br />
mia scelta di non ricandidarmi.<br />
Sono stati per me un tempo e una<br />
sfida importante. Molto impegnativi,<br />
ma che mi hanno ripagato sul piano<br />
<strong>del</strong>la conoscenza <strong>del</strong>la professione e<br />
anche personale. È la prima volta<br />
che gestivo un’organizzazione e ho<br />
molto imparato. Sento la necessità di<br />
ringraziare tutti coloro che mi<br />
hanno accompagnato in questo<br />
percorso e che hanno assieme a me<br />
riflettuto sull'impronta da dare<br />
quotidianamente al lavoro<br />
<strong>del</strong>l'ordine, anche a partire dalle<br />
apparentemente piccole scelte che<br />
ogni giorno investono un ordine<br />
professionale grande come il nostro,<br />
scelte che solo raramente sono<br />
“neutre”. Parlo <strong>del</strong>le cariche e <strong>del</strong><br />
gruppo di maggioranza<br />
innanzitutto, ma in una certa<br />
misura anche di chi è stato<br />
all'opposizione in questi anni. Si è<br />
sempre andati avanti civilmente,<br />
con molte <strong>del</strong>ibere prese<br />
unanimemente, specie negli ultimi<br />
tempi: la funzione di una<br />
minoranza, in ogni raggruppamento<br />
democratico, è di grande importanza<br />
perché stimola la riflessione, la<br />
necessità <strong>del</strong>l'argomentazione,<br />
l'attenzione alla piena<br />
comprensibilità <strong>del</strong>le procedure.<br />
Voglio volgere un pubblico<br />
ringraziamento a tutto il personale<br />
senza il quale niente avremmo<br />
potuto realizzare. Ha dimostrato un<br />
livello di professionalità molto<br />
elevato, a partire dalla responsabile<br />
<strong>del</strong>l'ufficio, incrementato da un uso<br />
intelligente <strong>del</strong>l'esperienza, e da un<br />
impegno che è andato ben al di là,<br />
spesso in maniera sorprendente, <strong>del</strong><br />
semplice adempimento di un lavoro<br />
di ufficio. Di questo serberò sempre il<br />
ricordo, per portare con me un segno<br />
tangibile di ottimismo. È ormai un<br />
corpo amministrativo saldo e stabile<br />
che potrà “tenere” l'Ente sul piano<br />
amministrativo, indipendentemente<br />
dalle maggioranze politiche che<br />
governeranno l'ordine. È un segno di<br />
maturità a cui abbiamo puntato,<br />
favorendo la separazione <strong>del</strong>le<br />
funzioni, limitando per quanto<br />
possibile le ingerenze<br />
nell'amministrazione da parte <strong>del</strong>la<br />
parte “politica”, elettiva,<br />
<strong>del</strong>l'istituzione.Ringrazio infine tutti<br />
voi per la vivacità <strong>del</strong> vostro<br />
rapporto con l'ordine, espresso con<br />
telefonate, mail e interventi ai<br />
convegni, spesso con parole di<br />
incoraggiamento e sostegno, talvolta<br />
invece con asprezza, credo mai con<br />
cattiveria. Spesso siete stati gli<br />
artefici di quanto l'ordine ha<br />
realizzato, altre volte avete costituito<br />
la necessaria cornice partecipante.<br />
In un caso o nell'altro, un caro saluto<br />
a tutti.<br />
Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
3
<strong>del</strong> presidente<br />
Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
e <strong>del</strong> vicepresidente<br />
Marialori Zaccaria<br />
editoriale<br />
SVILUPPO<br />
O DECADENZA<br />
Questo è l'ultimo<br />
numero <strong>del</strong><br />
<strong>Notiziario</strong>,<br />
inaugurato, in questa nuova<br />
veste grafica, cinque anni fa, al<br />
momento <strong>del</strong> nostro<br />
insediamento.<br />
Intendemmo fin da allora<br />
rendere anche visivamente<br />
l'idea di psicologia che ci ha<br />
guidato in questo lungo tempo.<br />
Nella scelta <strong>del</strong>la forma ci<br />
siamo lasciati guidare dal<br />
desiderio - crediamo almeno in<br />
parte realizzato- di consegnarvi<br />
un oggetto che indicasse<br />
immediatamente una scelta di<br />
qualità per la nostra<br />
professione. Diversi colleghi<br />
hanno apprezzato il fatto che<br />
siano apparsi per la prima volta<br />
volti e immagini umane in<br />
copertina e che nella testata<br />
sia stato sottolineato l'oggetto<br />
che ci caratterizza, l'essere<br />
“<strong>Psicologi</strong>”, piuttosto che lo<br />
strumento (<strong>Notiziario</strong>) o il<br />
luogo (<strong>Lazio</strong>).<br />
È proprio la presenza <strong>del</strong>la qualità<br />
nel sistema professionale <strong>del</strong>la<br />
psicologia che può valorizzare<br />
l'appartenenza ad esso, così come<br />
favorire la diffusione <strong>del</strong>la<br />
psicologia, anche attraverso la sua<br />
immagine, presso clienti e<br />
committenti, a una qualificata<br />
selezione dei quali (circa 800) la<br />
rivista è sempre stata inviata.<br />
Di questa rivista abbiamo pubblicato<br />
21 numeri effettivi per un insieme di<br />
più di 3.000 pagine a cui si<br />
aggiungono i materiali per gli esami<br />
di stato, i volumi pubblicati con la<br />
casa editrice Angeli e i volumi in<br />
corso di pubblicazione on line.<br />
Abbiamo costantemente seguito la<br />
linea editoriale di pubblicare<br />
4<br />
materiale istituzionale, espressione<br />
<strong>del</strong> lavoro <strong>del</strong>l'ordine sui diversi<br />
fronti e di colleghi che in gruppi di<br />
studio o commissioni hanno<br />
collaborato con esso, sotto forma di<br />
documenti, di ricerche o di seminari<br />
e convegni. Si è così inteso<br />
differenziare il notiziario sia da<br />
riviste di chiara impostazione<br />
scientifica, sia da riviste<br />
“miscellanee” che sono in genere<br />
espressioni di spinte eterogenee.<br />
Nella stessa maniera abbiamo inteso<br />
portare avanti il lavoro <strong>del</strong>l'ordine a<br />
partire dalla riorganizzazione<br />
radicale <strong>del</strong>l'ufficio sia sul piano<br />
<strong>del</strong>le strutture, sia sul piano <strong>del</strong>le<br />
procedure (specie per la tesoreria e<br />
per l'uso <strong>del</strong>l'informatica), sia per<br />
quanto riguarda il personale che è<br />
cresciuto e che si è specializzato e<br />
professionalizzato. In altra<br />
parte <strong>del</strong>la rivista accenneremo<br />
ad alcune <strong>del</strong>le trasformazioni<br />
realizzate.<br />
La buona amministrazione non<br />
è un disvalore, a cui guardare<br />
con cinica sufficienza.<br />
Pensiamo che essa richieda<br />
qualità e che la qualità richiami<br />
la competenza. Agli stessi<br />
principi abbiamo inteso<br />
informarci nel guardare al<br />
sistema professionale, ai suoi<br />
bisogni e alle risposte da dare.<br />
Non è un buon periodo<br />
per la psicologia come<br />
non lo è per il paese.<br />
Marchiamo un degrado su molti<br />
piani. La posta in gioco è alta e<br />
l'istituzione ordinistica non è<br />
automaticamente portatrice di<br />
autonomi anticorpi, per cui può<br />
essere oggetto di facili<br />
incursioni. Per questa ragione<br />
questo non sarà un editoriale<br />
“neutro”, prende posizione e chiede<br />
conferma per la linea seguita<br />
dall'ordine in questi cinque anni.<br />
L'interesse per la psicologia nel<br />
paese si è sviluppato in questi anni<br />
ma non sempre ciò si traduce in<br />
lavoro per gli psicologi. Pur non<br />
essendo ancora un sistema allo<br />
sbando, molti giovani colleghi sono<br />
in affanno e non trovano piena<br />
occupazione. L'ufficio stampa<br />
<strong>del</strong>l'ordine riesce ormai a “uscire”<br />
spesso sui giornali, con una media di<br />
due-tre pubblicazioni a settimana.<br />
Questo fa bene alla professione<br />
anche se non sempre le<br />
pubblicazioni sono fe<strong>del</strong>i e anche se<br />
si sconta una certa arretratezza dei<br />
giornalisti sulla materia.
editoriale<br />
<strong>del</strong> presidente e <strong>del</strong> vicepresidente<br />
Ma non basta.<br />
Alcune grandi emergenze ed alcuni<br />
grandi temi debbono essere<br />
affrontati dal livello nazionale <strong>del</strong>la<br />
professione, dal Consiglio nazionale<br />
in primo luogo.<br />
In questi anni la maggioranza <strong>del</strong><br />
Consiglio nazionale non è stata<br />
all'altezza <strong>del</strong>la sfida, ha vissuto nel<br />
giorno per giorno, senza un progetto<br />
e un profilo definito e forte <strong>del</strong>la<br />
professione dal quale aggredire e<br />
impattare la società civile e<br />
istituzionale.<br />
Il senso di sbando che si avverte<br />
nella professione, quanto a tutela e<br />
garanzia, promozione e sviluppo,<br />
non può che essere affrontato a<br />
livello nazionale, dove si interfaccia<br />
la Politica. Il Parlamento, i Ministeri,<br />
i Partiti, gli altri Ordini nazionali non<br />
si accordano con un ordine<br />
regionale, anche se grande come il<br />
nostro. Spesso siamo andati per<br />
provare a intessere accordi e<br />
convincere e qualche volta qualche<br />
risultato lo abbiamo raggiunto, come<br />
con la legge Biagi, ma è una<br />
posizione innaturale e viene<br />
giustamente rimandata al livello<br />
nazionale <strong>del</strong>la professione.<br />
Siamo gli unici in Italia che<br />
sosteniamo la tutela <strong>del</strong>la<br />
professione a livello legale, a parte<br />
qualche azione sulle Asl da parte di<br />
altri ordini e ultimamente, in<br />
campagna elettorale, per la<br />
psicologia clinica. Nessuno si<br />
scompone per questo al Consiglio<br />
nazionale. Siamo gli unici che<br />
sistematicamente impugniamo i<br />
bandi nazionali dei Ministeri <strong>del</strong>la<br />
Difesa, <strong>del</strong>l'Interno, <strong>del</strong>la Giustizia,<br />
<strong>del</strong>le Finanze, <strong>del</strong>l'Ispels e di altre<br />
istituzioni pubbliche, perché<br />
irregolari e irrispettosi <strong>del</strong>le<br />
prerogative <strong>del</strong>la psicologia. Ciò<br />
appare normale, ma è aberrante.<br />
La difesa <strong>del</strong>la professione non<br />
avviene a livello Nazionale, mai.<br />
La posizione di molti colleghi nelle<br />
amministrazioni pubbliche e negli<br />
enti locali è mortificata perché non<br />
collocati in aree professionali ma in<br />
aree amministrative vedendosi in<br />
molti casi coordinati da<br />
professionalità diverse e aspecifiche<br />
rispetto agli obiettivi <strong>del</strong>l'intervento.<br />
Il sindacato è latitante e non<br />
interviene in una questione che può<br />
essere affrontata solo a livello di<br />
contratti di lavoro e che non è<br />
risolvibile sul piano legale.<br />
Così la difesa sul versante<br />
mediatico, come nell'ultimo,<br />
scandaloso, episodio di rilievo, il<br />
“caso” Izzo. Riportiamo in questo<br />
numero la documentazione relativa.<br />
Sui giornali il Consiglio nazionale<br />
praticamente non esce, se non sulle<br />
questioni relative all'Europa e alla<br />
riforma universitaria.<br />
Ci conforta non essere mai entrati<br />
nella maggioranza <strong>del</strong> consiglio<br />
anche alla luce <strong>del</strong>l'ultimo colpo di<br />
coda che ha “rubacchiato” due<br />
mandati non previsti, per il favore di<br />
diversi consiglieri nazionali, di<br />
maggioranza come di opposizione.<br />
La definitiva rinuncia ad entrare<br />
nella futura maggioranza in<br />
Consiglio nazionale, si consumò<br />
quando il Consiglio nazionale era in<br />
procinto di firmare un protocollo<br />
d'intesa, importante, con il<br />
Ministero <strong>del</strong>l'Istruzione e fu fatto il<br />
tentativo di inglobare in quel<br />
protocollo sigle di organizzazioni<br />
professionali nazionali che ancora<br />
oggi concorrono nelle elezioni nelle<br />
diverse parti <strong>del</strong> paese e che<br />
evidentemente avevano qualche<br />
interesse a vedersi in quel modo<br />
facilmente accreditate. La cosa fu<br />
da noi sventata e il protocollo fu<br />
firmato tra Ministero e Consiglio<br />
nazionale <strong>degli</strong> psicologi, come era<br />
giusto che fosse, lasciando alla<br />
libera iniziativa di qualsiasi<br />
associazione la possibilità di firmare<br />
protocolli di intesa con qualsiasi<br />
organismo, ma senza tirare per la<br />
giacchetta un Ente come il Consiglio<br />
nazionale che deve essere super<br />
partes.<br />
Non è questo il nostro stile e la<br />
nostra idea di politica professionale.<br />
Ma veniamo alle emergenze.<br />
La più grande riguarda la<br />
prossima immissione sul<br />
mercato <strong>del</strong> lavoro di 50, 60, 70 mila<br />
neolaureati in psicologia. Va subito<br />
bloccata la proliferazione <strong>del</strong>le<br />
facoltà e dei corsi di laurea in<br />
psicologia nei più svariati punti <strong>del</strong><br />
paese. È compito <strong>del</strong>la Politica. Così<br />
è compito <strong>del</strong>la politica fare un serio<br />
accertamento <strong>del</strong> bisogno di<br />
psicologia nel paese per<br />
l'introduzione <strong>del</strong> numero<br />
programmato in tutte le facoltà<br />
attualmente esistenti.<br />
La seconda emergenza riguarda ciò<br />
che si definisce “la difesa <strong>del</strong> posto<br />
di lavoro” che non può essere<br />
statica ma che deve cogliere ogni<br />
occasione per aprire spazi di azione<br />
agli psicologi, non solo per una<br />
ragione occupazionale ma anche per<br />
una questione di civiltà, offrendo<br />
servizi qualificati laddove altrimenti<br />
avremmo la medicalizzazione <strong>del</strong><br />
disagio o, parimenti, l'abbandono<br />
<strong>del</strong>le persone al proprio destino.<br />
Stiamo parlando <strong>del</strong>le recenti leggi<br />
sulla Procreazione medicalmente<br />
assistita, sulla patente a punti, sui<br />
temi <strong>del</strong> mobbing come su quello,<br />
enorme, <strong>del</strong>la scuola, di cui non si<br />
parla praticamente più e dove<br />
stiamo rimanendo gli ultimi in<br />
Europa.<br />
Stiamo parlando <strong>del</strong> Tariffario che è<br />
in attesa <strong>del</strong>l'approvazione presso il<br />
Ministero <strong>del</strong>la giustizia ormai da<br />
troppo tempo e non consola il fatto<br />
che si sia in fila con altre 14<br />
professioni. Il tariffario è uno dei<br />
pochi strumenti di “politica dei<br />
redditi” che potrebbe essere<br />
utilizzato dai colleghi <strong>del</strong> Terzo<br />
settore, alleati con le cooperative<br />
che non navigano spesso in acque<br />
migliori con la politica dei bandi non<br />
affidati alla qualità ma al maggior<br />
ribasso.<br />
Nelle Asl si propone che entri il<br />
Movimento per la vita ed escono gli<br />
psicologi, segno che la competenza<br />
e la professionalità non sembrano<br />
essere una merce pregiata e una<br />
qualità essenziale per trattare i<br />
problemi, di questi tempi.<br />
Le forme <strong>del</strong>la composizione <strong>del</strong><br />
Consiglio nazionale sono un residuo<br />
giurassico, con una idea di<br />
rappresentanza a dir poco<br />
incostituzionale. Su questo abbiamo<br />
condotto una battaglia molto dura<br />
presentando pareri legali in nostro<br />
favore ma lo stesso vizio contro cui<br />
combattevamo ha determinato la<br />
nostra sconfitta: contro la<br />
maggioranza <strong>degli</strong> psicologi italiani,<br />
rappresentati in consiglio nazionale<br />
con i tre voti <strong>del</strong>le regioni più<br />
numerose, ha vinto la minoranza<br />
<strong>degli</strong> psicologi italiani rappresentati<br />
in consiglio da 18 voti. Una follia se<br />
5
editoriale<br />
<strong>del</strong> presidente e <strong>del</strong> vicepresidente<br />
si considera che, solo come <strong>Lazio</strong>,<br />
contribuiamo per il 25% al bilancio<br />
<strong>del</strong> Consiglio nazionale. Questa<br />
battaglia andrà ripresa<br />
immediatamente con forza dal<br />
nuovo consiglio regionale che uscirà<br />
dalle elezioni, anche arrivando a<br />
prevedere forme di disubbidienza<br />
civile, in attesa che la riforma <strong>degli</strong><br />
ordini spazzi via definitivamente<br />
questa aberrazione che nega agli<br />
ordini più grandi la possibilità di<br />
influenzare la politica nazionale, a<br />
partire dalla determinazione <strong>del</strong>la<br />
quota annuale di iscrizione che è<br />
sottratta alle scelte locali.<br />
Il senso di sbando non può<br />
dunque essere arginato in una<br />
regione sola, per quanto<br />
volenterosa. A livello regionale si<br />
possono trovare però alcuni<br />
anticorpi e introdurre mo<strong>del</strong>li di<br />
costruzione <strong>del</strong>l'appartenenza<br />
professionale basati sul valore <strong>del</strong>la<br />
qualità e <strong>del</strong>la competenza, oltre<br />
che <strong>del</strong>l'onestà.<br />
Una linea che ci ha sempre<br />
accompagnati in questi anni è stata<br />
quella che abbiamo definito <strong>del</strong><br />
“rispecchiamento”. Gli oltre 150<br />
eventi realizzati in questi cinque<br />
anni (alla media di tre al mese),<br />
hanno voluto offrire ai colleghi la<br />
possibilità di costruire un'identità<br />
forte e variegata <strong>del</strong>la professione.<br />
Ricordo ancora molto forte il<br />
sollievo che molti colleghi mi<br />
comunicavano nei primi convegni<br />
relativamente al fatto di potere<br />
stare assieme, per fare qualcosa,<br />
certamente, ma assieme.<br />
Successivamente abbiamo<br />
accompagnato questa azione con un<br />
lavoro sulla conoscenza <strong>del</strong>la<br />
professione, un modo già più<br />
sofisticato di rispecchiamento, ma<br />
soprattutto un modo di conoscersi<br />
come sistema professionale,<br />
finalizzato alla programmazione dei<br />
momenti formativi e <strong>del</strong>le azioni di<br />
promozione e sviluppo <strong>del</strong>la<br />
professione, strumento importante<br />
anche per i colleghi più giovani.<br />
Questa linea è culminata con la<br />
ricerca portata avanti dall'ordine<br />
all'interno <strong>del</strong>l'”Osservatorio<br />
permanente sulla professione di<br />
psicologo e sul mercato <strong>del</strong> lavoro<br />
<strong>del</strong>la psicologia”, osservatorio che<br />
6<br />
vede al suo interno anche la<br />
presenza <strong>del</strong>le facoltà di psicologia<br />
e che ha riportato i risultati -<br />
condotti su 850 colleghi <strong>del</strong>la<br />
regione e su 4.350 cittadini- nel<br />
recente convegno <strong>del</strong> 2 dicembre.<br />
La professione è cresciuta e si è<br />
molto articolata. Si può vedere in<br />
altra parte, nell'elenco <strong>degli</strong> eventi<br />
realizzati dall'ordine, quanta<br />
diversificazione e ricchezza c'è nella<br />
psicologia <strong>del</strong>la nostra regione.<br />
Rimandiamo anche al Progetto PIS<br />
(<strong>Psicologi</strong>a Innovazione e Sviluppo),<br />
pubblicato nel 2003, nel quale sono<br />
stati presentati 180 progetti<br />
realizzati dai nostri colleghi,<br />
momento alto <strong>del</strong>la promozione<br />
<strong>del</strong>la psicologia nella nostra regione,<br />
avendo mandato il volume a molti<br />
committenti potenziali, in primo<br />
luogo scuole ed aziende.<br />
Con la Regione <strong>del</strong> centrodestra<br />
non abbiamo avuto un rapporto<br />
facile, per lo più non ci è stato<br />
concesso un rapporto. Nonostante<br />
questo si è proceduto a cerchi<br />
concentrici progressivi verso<br />
l'ottenimento <strong>del</strong> “ricettario” che<br />
con l'arrivo di una nuova gestione<br />
alla regione, sembra essere in<br />
dirittura di arrivo.<br />
L'ordine ha inteso proporsi in molte<br />
situazione come coordinatore e<br />
“calmieratore”, favorendo<br />
l'individuazione di standard<br />
formativi e di prestazioni, senza<br />
volere però mai intervenire nel<br />
libero gioco <strong>del</strong> mercato <strong>del</strong>la<br />
psicologia, senza favorire qualcuno<br />
a scapito di altri, ma cercando di<br />
sopperire ad un limite storico <strong>del</strong>la<br />
nostra professione, dato<br />
dall'assenza o dalla scarsa presenza<br />
di vere e proprie società scientifiche<br />
di settore. L'esempio <strong>del</strong>la<br />
psicologia <strong>del</strong>l'emergenza nella<br />
quale abbiamo realizzato un<br />
coordinamento paritetico tra tutte<br />
le associazioni presenti nella<br />
regione può portare a sviluppi<br />
interessanti in altri settori <strong>del</strong>la<br />
professione. Ma altri esempi<br />
potremmo fare. Il lavoro<br />
sull'accreditamento volontario di<br />
“<strong>Psicologi</strong> Doc” va in questa<br />
direzione e segna una prospettiva di<br />
sviluppo.<br />
Abbiamo dunque lottato contro<br />
l'imbarbarimento e la degenerazione<br />
<strong>del</strong> tessuto di cui è fatta la nostra<br />
professione, derive favorite dalla<br />
crisi <strong>del</strong> settore e dalla crisi<br />
generale <strong>del</strong> paese, sia economica<br />
sia nei valori di riferimento <strong>del</strong>la<br />
nostra classe dirigente, portatrice di<br />
una cultura che si estende anche ai<br />
livelli decisionali inferiori.<br />
Il pericolo non è scongiurato. Gli<br />
ordini non debbono trasformarsi in<br />
comitati di affari, non dovranno mai<br />
utilizzare le proprie leve per<br />
costruire rendite politiche o per<br />
facilitare acquisizioni di mercato per<br />
questo o quell'altro.<br />
È necessario vigilare a che la<br />
psicologia rimanga chiaro<br />
ancoraggio <strong>degli</strong> psicologi e che gli<br />
psicologi stessi non la svendano a<br />
chi psicologo non è, formando<br />
schiere di abusivi che cercano<br />
spazio nella psicologia senza averne<br />
attraversato lo studio impegnativo,<br />
il tirocinio e l'esame di Stato.<br />
Presentiamo in questo numero uno<br />
studio al riguardo che vuole essere<br />
un monito a una parte <strong>del</strong>la nostra<br />
comunità professionale a non<br />
togliere il terreno sotto ai piedi ai<br />
nostri colleghi, giovani e non,<br />
strizzando l'occhio a chi psicologo<br />
non è in cambio di qualche piccolo<br />
guadagno.<br />
Questa linea ci ha sempre<br />
caratterizzato, pur alienandoci<br />
talvolta qualche simpatia. Così è<br />
accaduto con il Codice di Condotta<br />
sulla psicoterapia on line che non<br />
intende demonizzare nessuno ma<br />
che vuole introdurre la variabile, da<br />
alcuni ritenuta scandalosa, <strong>del</strong>la<br />
possibile “pensabilità” <strong>del</strong> fenomeno<br />
<strong>del</strong>la psicologia on line, luogo inteso<br />
talvolta invece come privo di limiti e<br />
appannaggio di una sorta di<br />
“processo primario”.<br />
Chiediamo che questa nostra linea<br />
sia premiata e sostenuta dai<br />
colleghi, è una linea di rigore e<br />
imparzialità, che tenta di trovare<br />
ogni volta il bandolo <strong>del</strong>la matassa a<br />
partire dal maggiore valore aggiunto<br />
che può portare alla psicologia e al<br />
suo sviluppo.<br />
Ciascuno è chiamato con il voto a<br />
scegliere tra diverse concezioni<br />
<strong>del</strong>la professione anche alla luce<br />
<strong>del</strong>la propria, individuale, condotta<br />
professionale. È giunto il momento<br />
<strong>del</strong>le scelte e non è questa l'ora per<br />
stare in finestra.
IN PRIMO PIANO<br />
Sette nuovi voluni<br />
su altrettanti temi chiave<br />
<strong>del</strong>la professione<br />
arricchiscono<br />
un già grande patrimonio<br />
di elaborazione<br />
e di ricerca<br />
L’elenco completo<br />
dei convegni<br />
e dei seminari<br />
di questi anni<br />
L’ORDINE<br />
FA<br />
CULTURA<br />
Sono stati elaborati dall'ordine sette volumi sulle<br />
diverse tematiche di cui si è occupato negli ultimi<br />
tempi.<br />
Solo alcuni di essi perverranno per posta ai colleghi.<br />
Altri verranno posti in una nuova Sezione <strong>del</strong> sito<br />
www.ordinepsicologilazio.it avente ad oggetto “I Volumi<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> on line”.<br />
Le ragioni di questa scelta sono essenzialmente di<br />
opportunità, trovandoci a ridosso di una importante<br />
scadenza elettorale per il rinnovo <strong>del</strong> Consiglio<br />
<strong>del</strong>l'ordine. Per non prestarci dunque a strumentalizzazioni.<br />
La Sezione <strong>del</strong> sito “I Volumi <strong>del</strong>l'ordine on line”<br />
ospita i Volumi realizzati dall'ordine <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong><br />
<strong>Lazio</strong>, <strong>del</strong> tutto completi per poter essere stampati in<br />
cartaceo e inviati ai colleghi. Sono l'espressione di molti<br />
mesi, alcune volte di anni, di lavoro.<br />
I materiali <strong>del</strong>la Sezione sono tutti l'esito <strong>del</strong> lavoro<br />
<strong>del</strong>l'ordine regionale, sia che si tratti di resoconti di<br />
convegni e attività realizzate, sia che si tratti <strong>del</strong>la<br />
pubblicazione di materiali e di riflessioni relativi<br />
all'attività istituzionale di ricerca, tutela o promozione.<br />
Riteniamo doveroso procedere alla pubblicazione di<br />
questi materiali per diverse ragioni:<br />
• sono il risultato <strong>del</strong> lavoro di molti colleghi che in<br />
essi si sono impegnati, in genere a titolo gratuito;<br />
• sono una documentazione, a nostro giudizio, preziosa<br />
che non deve andare dispersa ma, invece,<br />
fissata in un prodotto da utilizzare, premessa per<br />
ulteriori avanzamenti sui diversi temi di cui i volumi<br />
trattano;<br />
• consentono di misurare il lavoro svolto dall'ordine<br />
e offrono dunque la possibilità di una doverosa verifica<br />
sul suo operato;<br />
• riflettono il lavoro <strong>del</strong>l'ufficio che, spesso con spirito<br />
di sacrificio, si è molto impegnato nella organizzazione<br />
di questo materiale al momento <strong>del</strong>la sua<br />
produzione come <strong>del</strong>la sua finalizzazione.<br />
Illustriamo, in questo breve dossier, i sette volumi<br />
elaborati dall'ordine regionale.<br />
Di ciascun lavoro pubblichiamo la presentazione, il<br />
sommario e la cosiddetta “Quarta” di copertina, dove<br />
presente. Due di questi volumi - “Le scuole di Specializzazione<br />
in psicoterapia” e “<strong>Psicologi</strong> e Fisco” -<br />
verranno comunque pubblicati svolgendo un'utile funzione<br />
di manuali.<br />
Altri due - “Lo psicologo nel contesto giudiziario” e<br />
“Lo psicologo <strong>del</strong> lavoro, un mestiere che cambia” -<br />
riteniamo che in futuro valga la pena stampare per<br />
renderli fruibili, sotto forma di volume cartaceo, per i<br />
colleghi e per le plurime committenze per le quali<br />
erano anche stati pensati (magistrati, avvocati, direttori<br />
<strong>del</strong> personale, eccetera). Per tali volumi, ci auguriamo<br />
che chiunque arrivi all'ordine dopo le elezioni proceda<br />
alla loro stampa e diffusione.<br />
7
in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />
LO PSICOLOGO DEL LAVORO: UN MESTIERE CHE CAMBIA<br />
Opportunità e vincoli dopo la sentenza Platè e la riforma Biagi<br />
A cura di Giampiero Falasca<br />
Presentazione<br />
Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
David Cariani<br />
Dell'uscita di questo volume siamo tutti molto lieti.<br />
Era ora che si facesse il punto sulla psicologia <strong>del</strong> lavoro dopo la riforma Biagi e tenendo conto <strong>del</strong>la sentenza Platè<br />
che, pur non aggiungendo nulla alla nostre prerogative, le ribadisce in un dispositivo di condanna di un abuso<br />
perpetrato in un settore culturalmente ancora debole come quello <strong>del</strong>la selezione.<br />
Da molto tempo l'ordine regionale interviene sulla tematica aperta dalla legge Biagi, la cosiddetta riforma Biagi,<br />
che dal nostro punto di vista è stata vissuta come la fine <strong>del</strong>la libertà di intervento <strong>del</strong>lo psicologo nello sviluppo di<br />
una autonoma iniziativa nel campo <strong>del</strong>la selezione. La legge è indubbiamente limitativa e evidenzia con questo una<br />
carenza di azione <strong>del</strong> Consiglio nazionale che è stata cronica in questi anni. Ma non tutto è perduto. Non tutto è<br />
ancora chiarito, ma gli interventi <strong>del</strong> nostro ordine regionale presso il Ministero <strong>del</strong> lavoro e l'Agenzia per le entrate<br />
ha aperto varchi importanti di riconsiderazione <strong>del</strong>la tematica. Purtroppo il Consiglio nazionale, da noi più volte<br />
sollecitato, non ha mostrato quell'interesse fattivo per la tematica che spinge a svolgere azioni di pressione per la<br />
modifica di circolari applicative o per sollecitare l'attenzione <strong>del</strong> Ministero, lasciandoci soli in questa azione.<br />
Il volume presentato ha molti pregi, vogliamo segnalare solo alcuni dei risultati e <strong>del</strong>le iniziative che vengono in<br />
esso rappresentati.<br />
1) L'interpello verso il Ministero <strong>del</strong> Lavoro - come si potrà meglio evincere dalla accurata ricostruzione portata<br />
dall'avv. Falasca - ha portato come risultato il riconoscimento che nelle attività di ricerca e selezione <strong>del</strong> personale<br />
messe in atto dalle Agenzie per il lavoro, "esula" una valutazione psicologica <strong>del</strong> candidato. Ciò apre le porte a<br />
quanto da noi sostenuto nell'interpello, ovvero che la riforma Biagi non può ledere le prerogative <strong>del</strong>lo psicologo,<br />
ribadite peraltro dalla sentenza Platè e dalla legge 170/03 che indica le competenze dei dottori in tecniche<br />
psicologiche (i “triennalisti”) e che è intervenuta successivamente (questo è significativo) alla riforma Biagi.<br />
2) Una collega iscritta all'ordine <strong>del</strong>la Lombardia, venuta a sapere <strong>del</strong>l'attività consulenziale sulla legge Biagi avviata<br />
dal nostro <strong>Ordine</strong> dopo il convegno sullo stesso tema realizzato nel 18 giugno <strong>del</strong> 2004, si è rivolta a noi non<br />
essendo riuscita a trovare una soluzione al suo problema nei due ordini <strong>del</strong> nord dove afferiva, quello di iscrizione<br />
e quello di esercizio professionale. Ha rischiato una denuncia penale e l'interruzione di ogni attività. L'agenzia<br />
<strong>del</strong>le entrate <strong>del</strong>la provincia dove esercita la sua attività, a seguito <strong>del</strong>la comunicazione da noi inviata, ha<br />
riconosciuto la legittimità dei comportamenti che in un primo tempo aveva definito <strong>del</strong>ittuosi. La collega può<br />
proseguire così la sua attività e ciò costituisce un precedente importante per tutti noi.<br />
3) Stiamo lavorando alla realizzazione di protocolli d'intesa con più soggetti quali i direttori <strong>del</strong> personale, le agenzie<br />
di intermediazione e i consulenti <strong>del</strong> lavoro. C'è una disponibilità in tal senso ricoprendo ciascuno ambiti di<br />
intervento differenti che si possono avvalere <strong>del</strong>le reciproche professionalità per l'ottimizzazione <strong>del</strong>la prestazione<br />
complessiva. Nel volume presentiamo interventi di alcuni di questi soggetti.<br />
4) Per procedere a questo tipo di sinergia è necessario che la psicologia <strong>del</strong> lavoro operi un forte processo di<br />
identificazione <strong>del</strong>le proprie prerogative, operazione che, pur potendo realizzare un processo <strong>del</strong>usorio (rispetto<br />
all'onnipotenza illusoria), rafforza l'identità complessiva <strong>del</strong> settore. Quando lanciammo in quasi mille aziende<br />
<strong>del</strong>la regione le lettere con cui ribadimmo che la diagnosi psicologica e altre prerogative <strong>del</strong>la psicologia <strong>del</strong><br />
lavoro erano nostro esclusivo campo di azione, molti direttori <strong>del</strong> personale ci chiesero giustamente di dettagliare<br />
quali, a nostro giudizio, fossero le prerogative che ci riconoscevamo. Non è stato agevole neanche tra noi<br />
districarci per avere una omogeneità di vedute. Per questa ragione facemmo il convegno e quindi il consiglio<br />
<strong>del</strong>l'ordine affidò ad alcuni consulenti il compito di arrischiarsi in questo lavoro di schiarimento. Abbiamo<br />
pertanto un prodotto, una griglia <strong>del</strong>le prerogative <strong>del</strong>lo psicologo <strong>del</strong> lavoro, con un approfondimento ulteriore,<br />
rispetto alle competenze indicate dalla riforma Biagi. E' naturalmente un lavoro in itinere che però ha il pregio<br />
di fornirci di una base di appoggio per potere procedere all'intesa con gli altri soggetti implicati: agenzie <strong>del</strong><br />
lavoro, consulenti <strong>del</strong> lavoro, direttori <strong>del</strong> personale, federmanager.<br />
8
in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />
5) Crediamo infine, attraverso la definizione di cui sopra, ma anche attraverso la pubblicazione di questo volume<br />
di procedere al rafforzamento <strong>del</strong> processo identitario <strong>del</strong>lo psicologo <strong>del</strong> lavoro. È un sostegno che tutta la<br />
comunità professionale <strong>degli</strong> psicologi deve potere volgere verso la psicologia <strong>del</strong> lavoro che spesso si trova su<br />
linee di confine a fronteggiare professionalità agguerrite, spesso da lunga data esistenti, verso le quali si tratta<br />
di agire con intelligenza ma anche con fermezza.<br />
6) Infine presentiamo anche un'azione verso l'ordine <strong>degli</strong> Avvocati, attraverso la quale intendiamo sostenere i<br />
diritti dei cittadini “selezionati”, o soggetti a perizie di vario genere, naturalmente quando è implicata l'analisi<br />
di aspetti psicologici, ad incontrare comportamenti professionalmente competenti. Intendiamo diffondere nella<br />
cultura giuridica la consapevolezza che ci possa essere un pregiudizio al diritto (oltre ad un danno serio) se i<br />
cittadini non vengono tutelati da questo punto di vista, fornendo ai cittadini e agli avvocati strumenti in grado<br />
di contestare l'eventuale illegittimità <strong>del</strong>le procedure adottate, in particolare se condotte in assenza <strong>del</strong><br />
professionista psicologo.<br />
Sommario<br />
Presentazione (Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca, David Cariani)<br />
Capitolo I. Gli scenari <strong>del</strong>la psicologia <strong>del</strong> lavoro<br />
Quale Vision per lo psicologo <strong>del</strong> lavoro. (Roberto Panzarani).<br />
Problemi normativi e ricerca di nuovi approcci. (Tiziano Treu).<br />
Capitolo II. Il contesto normativo e le problematiche applicative<br />
Dalla sentenza Platè alla riforma Biagi: le prerogative <strong>del</strong>la professione di psicologo<br />
(Giampiero Falasca)<br />
La professione tra linguaggio normativo e applicazioni sul campo (Andrea Mazzeo)<br />
La psicologia tra norma e buone prassi applicative: l'intervento <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> nel “caso” P.P.<br />
(Giampiero Falasca)<br />
Capitolo III. Il mestiere che cambia: confini e spazi <strong>del</strong>la professione<br />
I confini applicativi e le competenze esclusive <strong>del</strong>lo psicologo <strong>del</strong> lavoro (Andrea Mazzeo)<br />
Prassi operative e valore aggiunto professionale (Franca Mora)<br />
Competenze <strong>del</strong>lo psicologo per la qualità <strong>del</strong>la vita organizzativa (Guido Sarchielli)<br />
Diagnosi psicologica e sentenza Platè (William Levati)<br />
Capitolo IV. La psicologia <strong>del</strong> lavoro e i suoi interlocutori<br />
Il parere <strong>del</strong>le Agenzie per il lavoro (Gianni Bocchieri).<br />
IL parere dei responsabili <strong>del</strong> personale (Mario D'Ambrosio).<br />
Il parere <strong>del</strong> sindacato. (Giulia Tavernese).<br />
Capitolo V. <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>: iniziative, risultati e scenari<br />
Il convegno sulla sentenza Platè<br />
Le proposte di modifica <strong>del</strong>la normativa<br />
Il confronto con il Ministero <strong>del</strong> lavoro<br />
Il “Protocollo d intesa” con le organizzazioni<br />
La comunicazione istituzionale<br />
Documentazione<br />
A. Normativa<br />
B. Decreti e circolari <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong> Welfare<br />
C. La sentenza Platè<br />
D. I concetti chiave <strong>del</strong>la riforma Biagi<br />
E. Linee guida <strong>del</strong>la professione di psicologo <strong>del</strong> lavoro<br />
F. Rassegna stampa<br />
9
in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />
Quarta di copertina<br />
Con questo volume l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> intende analizzare l'impatto sulla professione <strong>del</strong>lo<br />
psicologo <strong>del</strong> lavoro <strong>del</strong>le numerose riforme legislativa che, a partire dal 1997 sino alla recente riforma Biagi,<br />
hanno regolamentato le attività di ricerca e selezione <strong>del</strong> personale.<br />
Tali normative sono scaturite dall'intento di superare lo “storico” monopolio pubblico <strong>del</strong> collocamento e<br />
favorire l'ingresso di nuovi soggetti nelle attività di incontro tra domanda ed offerta di lavoro.<br />
Per realizzare questo obiettivo, il legislatore in questi anni ha cercato di agevolare l'attività <strong>del</strong>le Agenzie<br />
private per lavoro anche se, spesso inconsapevolmente, ha finito per confinare in un ruolo marginale gli psicologi<br />
professionisti, i quali svolgono nel campo <strong>del</strong>le risorse umane alcune importanti attività di diagnosi psicologica,<br />
che non possono essere “assorbite” dalle Agenzie per il lavoro in ragione <strong>del</strong>la loro natura di funzioni riservate.<br />
Il presente volume analizza in dettaglio gli aspetti normativi e professionali che scaturiscono da questo<br />
scenario, e descrive in maniera sintetica tutte le iniziative messe in campo dall'<strong>Ordine</strong> nell'ultimo biennio (a<br />
partire, cioè, dalla riforma Biagi) per difendere e valorizzare il ruolo e la professionalità <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong><br />
lavoro.<br />
Il volume descrive innanzitutto in termini generali, con il contributo di due esperti nella psicologia <strong>del</strong> lavoro<br />
e nel diritto <strong>del</strong> lavoro (il prof. Treu), i problemi che si pongono nell'attuale contesto normativo e professionale<br />
allo psicologo. Successivamente, vengono approfonditi in dettaglio gli aspetti problematici di questo contesto,<br />
riportando con precisione quali sono i vincoli, i problemi e le opportunità che si pongono allo psicologo che si<br />
occupa <strong>del</strong>le risorse umane.<br />
Il volume descrive poi il caso di una psicologa professionista la quale, inconsapevolmente, rischiava di finire<br />
nel complicato reticolo di divieti e sanzioni previsti dalla nuova normativa posta in materia di ricerca e selezione<br />
<strong>del</strong> personale dalla riforma Biagi. La professionista, con il supporto <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, ha riorganizzato la<br />
propria attività e, senza alterarne la sostanza, oggi la può esercitare senza problemi di compatibilità normativa.<br />
Infine, vengono descritte le azioni che l'<strong>Ordine</strong> regionale ha messo in campo per difendere e valorizzare il<br />
ruolo <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> lavoro; tale iniziative sono di varia natura (convegni, proposte di modifica <strong>del</strong>la<br />
legislazione, quesiti al Ministero <strong>del</strong> Welfare, proposte di protocolli d’intesa) ma sono accomunate dall'intento<br />
di chiarire il ruolo e le funzioni che possono essere svolte dai diversi attori che operano nel campo <strong>del</strong>le risorse<br />
umane, e viene dato spazio alle opinioni di alcuni interlocutori privilegiati, che offrono il loro contributo sia per<br />
quanto concerne la definizione <strong>del</strong> ruolo <strong>del</strong>lo psicologo <strong>del</strong> lavoro sia per quanto concerne le proposte formulate<br />
dall'ordine <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />
In appendice è allegata una ricca parte di Documentazione, al fine di agevolare la comprensione <strong>del</strong>le diverse<br />
tematiche affrontate, riporta la normativa di riferimento, le circolari ministeriali, alcune significative pronunce<br />
giurisprudenziali, un piccolo “glossario” che spiega i concetti chiave contenuti nella riforma Biagi e, infine, una<br />
sintetica rassegna stampa relativa alle iniziative intraprese.<br />
10
in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />
LO PSICOLOGO NEL CONTESTO GIUDIZIARIO<br />
Opportunità e vincoli dopo la sentenza Platè e la riforma Biagi<br />
A cura di Guido Crocetti, Pietro Stampa, Antonio Cucino<br />
Presentazione<br />
Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
Paola Marinelli<br />
Marialori Zaccaria<br />
Abbiamo voluto pubblicare i contributi portati nel convegno di <strong>Psicologi</strong>a Giuridica - organizzato ormai qualche<br />
tempo fa dal nostro ordine regionale al residence di Ripetta di Roma - perché quel convegno ha rappresentato un<br />
momento importante di messa a punto e di confronto, in primo luogo con le istituzioni che erano rappresentate ai<br />
livelli più alti ma anche con le associazioni che si muovono sul terreno <strong>del</strong>la psicologia giuridica e tra i colleghi che<br />
operano in questo campo.<br />
Abbiamo ritenuto che fosse importante lasciare traccia e memoria <strong>del</strong>le due giornate di lavoro, per il valore dei<br />
contenuti in esse portati, per la chiarezza <strong>del</strong>le problematiche rappresentate, ancora pienamente attuali, e per il<br />
confronto non rituale che si è sviluppato con le tre istituzioni <strong>del</strong> potere giudiziario maggiormente rilevanti per la<br />
psicologia giuridica, che erano presenti nelle figure dei presidenti <strong>del</strong>la Corte d'Appello, <strong>del</strong> Tribunale e <strong>del</strong> Tribunale<br />
per i Minorenni di Roma. Un segno di come la nostra professione sia valorizzata e assunta come rilevante polo di<br />
confronto dalle istituzioni giudiziarie oltre che individuata sul piano <strong>del</strong>la colleganza tra professionisti come segnalato<br />
dalla presenza e dall'intervento <strong>del</strong> presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> Avvocati di Roma.<br />
Molte questioni sono all'ordine <strong>del</strong> giorno nella psicologia giuridica e il convegno ha solo iniziato a trattarle ma il<br />
risultato più importante credo sia stato proprio l'evento in quanto tale, nelle forme che ha assunto. Ha rappresentato<br />
l'esito di un lungo lavoro - portato avanti in primo luogo dalla Commissione “Deontologica” <strong>del</strong>l'ordine regionale e<br />
dal suo coordinatore, il nostro collega e consigliere Guido Crocetti - e ha ratificato il cambio di “cultura” che è<br />
intervenuto nel rapporto tra psicologia e istituzioni giudiziarie, almeno per quanto riguarda quelle <strong>del</strong>la capitale.<br />
Ciò è da ascrivere al lavoro che l'<strong>Ordine</strong> ha realizzato in questi anni, di cui - tra l'altro - si trova ampia<br />
traccia nelle “istruzioni” di regolamentazione <strong>del</strong> lavoro dei CTU emanate dal Tribunale di Roma ed entrate<br />
in vigore il 1.1.2004, che vanno incontro a molte posizioni da noi espresse, anche con la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>l'ordine<br />
regionale, n. 74 <strong>del</strong> 14 marzo 2002, che indica criteri per il vaglio <strong>del</strong>le istanze per l'inserimento nell'Albo<br />
dei CTU.<br />
Ciò ci obbliga, in quanto Sistema Professionale, ad essere all'altezza dei problemi che ci vengono posti, per fornire<br />
soluzioni che non siano autoreferenziali, difensivamente ancorate a gerghi professionali, ma che abbiano quella<br />
padronanza <strong>degli</strong> strumenti teorici e tecnici che è indicata dalla capacità di fornire soluzioni che siano “comprensibili”<br />
ed utilizzabili da coloro che le richiedono, in particolare giudici e avvocati ma naturalmente le persone che alla<br />
giustizia si rivolgono o che comunque da lì debbono passare.<br />
Ci obbliga a nostra volta a conoscere i linguaggi e soprattutto le procedure richieste nei dibattimenti, che vanno<br />
intese come garanzie date dal diritto e non come orpelli incomprensibili da osservare distrattamente. La psicologia<br />
è ormai una professione matura che può dialogare a pari livello con la società civile e istituzionale, potendo dunque<br />
riconoscere il valore dei dispositivi teorici e tecnici costruiti in campi e saperi anche apparentemente lontani dai<br />
propri: professioni che lavorano interdisciplinarmente per dare soluzione ai problemi che le persone portano in una<br />
condizione difficile quale quella che si ha in un'aula di tribunale.<br />
Questo approccio consente di rafforzare l'autonomia professionale <strong>del</strong>la psicologia, la capacità di costruire i contesti,<br />
le forme e le cornici <strong>del</strong> nostro intervento. Anche la difficile situazione di un consulente di parte, in precario equilibrio<br />
tra autonomia professionale e esigenze <strong>del</strong> contesto legale-cliente, può essere affrontata costruendo incessantemente<br />
il proprio “setting”, che è prima di tutto interno, baluardo per rendere possibile la comprensione di quanto sta<br />
accadendo, competenza tanto più necessaria quanto più la situazione è turbolenta e conflittuale.<br />
Il Convegno rappresentò anche un momento di confronto e di mobilitazione, riguardo ai due progetti di legge <strong>del</strong><br />
governo che - ricorderete - intendevano riformare profondamente alcuni segmenti <strong>del</strong> sistema giudiziario andando<br />
ad intaccare alla radice il rapporto tra psicologia e sistema giudiziario stesso. Quei progetti andavano contrastati,<br />
<strong>11</strong>
in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />
per le ragioni così bene illustrate nel prezioso contributo che allora ci portarono le colleghe <strong>del</strong>l'ufficio <strong>del</strong> servizio<br />
sociale per i minorenni di Roma, contributo già pubblicato sul <strong>Notiziario</strong> <strong>del</strong>l'ordine n. 3/4 <strong>del</strong> 2002 e qui riproposto.<br />
Uno dei due progetti prevedeva l'abolizione dei Tribunali per i minorenni e l'istituzione di una sezione apposita<br />
per famiglia e minori pressi i Tribunali ordinari, laddove sarebbero stati esclusi gli psicologi da ogni forma di decisione,<br />
a differenza di come accade oggi con i giudici onorari presso i Tribunali per i minorenni. Nel progetto di legge si<br />
prevedeva inoltre che il giudice potesse avvalersi, per la consulenza, dei servizi sociali <strong>del</strong>la giustizia minorile o, se<br />
non presenti, <strong>del</strong> Comune. Ciò significa che sarebbe scomparsa la figura <strong>del</strong> consulente tecnico libero professionista.<br />
L'altro progetto introduceva cambiamenti restrittivi nell'approccio al reato <strong>del</strong> minorenne avvicinandolo in maniera<br />
dura alle condizioni che si applicano per i maggiorenni.<br />
Questi progetti andavano contrastati per mantenere chiara visibilità e spazio di azione e di occupazione<br />
per i colleghi ma anche per sostenere il valore <strong>del</strong>le conoscenze <strong>del</strong>la psicologia che venivano spazzate via<br />
da una posizione giustizialista che non intendeva tenerne conto.<br />
I progetti si inabissarono in Parlamento e non se ne parlò più. In quella occasione vi fu un'importante<br />
convergenza con la magistratura e una partecipazione anche attiva <strong>del</strong>l'ordine alle petizioni raccolte da<br />
più parti e alle pressioni sulla classe politica.<br />
Molti ancora i problemi aperti, naturalmente, sui quali sarà necessario riprendere l'impegno <strong>del</strong>l'ordine.<br />
• La revisione <strong>degli</strong> elenchi CTU presso i Tribunali, aggiornandoli e favorendo momenti formativi per chi vi è iscritto,<br />
magari da molto tempo. Recentemente si sono svolte due giornate di formazione, in collaborazione con la Regione,<br />
per i colleghi iscritti all'Albo CTU, ma l'impegno va continuato. Da tempo sono stati avviati confronti con le scuole<br />
di psicologia giuridica per individuare alcuni standard formativi comuni.<br />
• La battaglia mai conclusa, che anche gli altri ordini professionali sostengono, <strong>del</strong>la rotazione <strong>degli</strong> incarichi di<br />
consulenza.<br />
• Il vaglio <strong>del</strong>la validità e l'eventuale aggiornamento dei criteri introdotti dall'ordine per accertare quella “specifica”<br />
competenza che è richiesta dalla legge per far parte <strong>degli</strong> elenchi CTU presso i Tribunali e che non si esaurisce<br />
nella sola appartenenza all'Albo professionale. Fare una perizia significa entrare nel destino <strong>del</strong>le persone,<br />
decidere per il sì o per il no, e ciò determina <strong>degli</strong> esiti, spesso onerosi. Per questa ragione abbiamo ritenuto che<br />
avere un percorso formativo riconoscibile e dedicato, un'esperienza professionale pregressa ma anche una certa<br />
età anagrafica fossero importanti criteri di garanzia.<br />
• L'impegno da proseguire nel confronto con i Tribunali, specie non di Roma.<br />
• Il confronto con l'Amministrazione <strong>del</strong>la Giustizia Minorile sull'attuale situazione <strong>degli</strong> psicologi che operano nei<br />
Servizi <strong>del</strong>la Giustizia Minorile, al fine di un'ottimizzazione di tale risorsa professionale e nella prospettiva di<br />
prefigurare scenari operativi più idonei ad un corretto esercizio <strong>del</strong>le funzioni psicologiche, ivi incluso uno sviluppo<br />
quantitativo di tali figure.<br />
• È sempre presente infine il rischio che linee di “riforma” <strong>del</strong> sistema, specie <strong>del</strong>la giustizia minorile, spingano<br />
per una somministrazione <strong>del</strong>la pena sempre più di tipo “retributivo”, limitando in tal modo la possibilità che -<br />
all'interno di una severità che la legge deve avere - il reo possa imparare dalla sua esperienza, tanto più se è<br />
molto giovane. Il processo di individualizzazione <strong>del</strong>la pena e dei percorsi successivi è quindi un processo molto<br />
importante che va assolutamente preservato.<br />
Vorremmo concludere salutando Mario Battaglini, magistrato, che non è più con noi. A lungo e fino alla fine è stato<br />
al nostro fianco per aiutarci a capire il mondo che lui rappresentava, essendo stato presidente <strong>del</strong> Tribunale Penale<br />
di Roma. Lo ringraziamo ancora per la guida che ha costituito per il nostro ordine nei lavori <strong>del</strong>la Commissione<br />
deontologica che ha sempre accompagnato con intelligenza e discrezione.<br />
<strong>12</strong>
in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />
Sommario<br />
Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca, Paola Marinelli, Marialori Zaccaria<br />
Presentazione<br />
Guido Crocetti - Pietro Stampa - Antonio Cucino<br />
Introduzione<br />
Mario Battaglini<br />
Prologo<br />
Sezione A - Gli interlocutori istituzionali<br />
Il punto di vista <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Corte d'Appello di Roma<br />
Giovanni Francesco Lo Turco<br />
Il punto di vista <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> Tribunale di Roma<br />
Luigi Scotti<br />
Il punto di vista <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> Tribunale per i Minorenni di Roma<br />
Magda Brienza<br />
Il punto di vista <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> Avvocati di Roma<br />
Federico Bucci<br />
Sezione B - Lo Psicologo come consulente <strong>del</strong> Giudice: problemi aperti<br />
Carlo Serra<br />
Opzioni e criticità nel lavoro <strong>del</strong> CTU<br />
Antonio Cucino<br />
Considerazioni sul segreto professionale<br />
Paolo Capri<br />
Difficoltà e complessità <strong>del</strong>l'approccio psicologico in contesti giuridici differenziati<br />
Stefano Mariani<br />
Autonomia professionale <strong>del</strong> consulente e garanzie <strong>del</strong> contraddittorio<br />
Marco Calabrese<br />
Il ruolo <strong>del</strong> consulente psicologo nel processo civile<br />
Luisella De Cataldo Neuburger<br />
Conciliare CTU e CTP<br />
Francesco Marchio<br />
Il consulente nel processo minorile<br />
Sezione C - Documentazione<br />
Nota introduttiva<br />
Criteri per il vaglio <strong>del</strong>le istanze per l'inserimento nell'Albo dei CTU<br />
Lettera e linee guida <strong>del</strong> Tribunale di Roma<br />
Documento relativo ai test forensi<br />
Lettera al Ministero <strong>del</strong>la Giustizia sui compensi<br />
Risposta <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Giustizia sui compensi<br />
Sezione D - Appendice normativa e giurisprudenziale<br />
Segreto Professionale<br />
Omissione di Referto<br />
Consulenza Tecnica nel Processo Civile<br />
Perizia nel Processo Penale<br />
Giustizia Minorile<br />
Tariffe per i compensi ai periti e ai consulenti tecnici d'ufficio<br />
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in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />
GLI PSICOLOGI & IL FISCO<br />
Intervista al consulente sugli aspetti fiscali e previdenziali<br />
<strong>del</strong>la professione di psicologo e <strong>del</strong>l'attività di psicoterapeuta<br />
A cura di Mario D'Aguanno, Tesoriere <strong>del</strong>l'ordine e Flavio Petitta, commercialista<br />
Introduzione<br />
Mario D'Aguanno<br />
Questo impegno editoriale ha preso spunto dalla constatazione che, a fronte di una crescente richiesta di informazioni<br />
sugli aspetti fiscali e previdenziali <strong>del</strong>la nostra professione da parte dei colleghi, è risultato difficile trovare come<br />
risposta pubblicazioni che trattassero, in modo autonomo e concreto, queste tematiche.<br />
Si è voluto offrire, quindi, una visione panoramica che possa risultare utile a tutti, soprattutto a coloro che si avviano<br />
all'esercizio <strong>del</strong>la libera professione, cercando di rendere facilmente comprensibili e applicabili i concetti esposti,<br />
facendo naturalmente ricorso sia alle fonti normative, nella sola parte che può interessare lo psicologo, sia all'esperienza<br />
personale <strong>degli</strong> autori.<br />
Senza dubbio ogni capitolo trattato meriterebbe una specifica pubblicazione, così come ogni domanda un capitolo<br />
dedicato, oltre ad un esempio pratico <strong>degli</strong> adempimenti svolti da un ipotetico professionista nel corso di un periodo<br />
d'imposta; tuttavia si è preferita un'esposizione sintetica, che potesse favorire una migliore fruibilità <strong>del</strong> testo. Il<br />
significato e l'utilità di tale fine connota questa pubblicazione come una guida senza funzione di direttiva ufficiale,<br />
funzione che evidentemente non le può competere.<br />
Distribuita gratuitamente a tutti gli iscritti <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>, in qualità di tesoriere mi sembra opportuno informarvi che<br />
per realizzare questa pubblicazione sono state utilizzate le somme in bilancio stanziate per le iniziative culturali.<br />
L'orientamento che ha informato la progettazione e la realizzazione di questo volume è senz'altro la prassi<br />
professionale; l'auspicio è che possa rappresentare per tutti i colleghi una lettura interessante.<br />
Quarta di copertina<br />
Il volume si propone di approfondire e chiarire gli aspetti fiscali inerenti l'attività professionale <strong>del</strong>lo psicologo.<br />
L'intento che anima questo lavoro si colloca in una più ampia cornice istituzionale, che traduce la necessità di<br />
informare e formare la conoscenza di un corretto agire, inteso come un valore etico e deontologico. Il principio<br />
informatore è quindi quello di rendere accessibile l'informazione inerente gli aspetti tributari che regolamentano la<br />
professione; di accompagnare il professionista psicologo nel linguaggio <strong>del</strong>l'universo fiscale, per aiutarlo ad orientarsi<br />
e a decriptarne il significato. Il presente lavoro nasce da concrete esigenze, da domande elementari e quotidiane, da<br />
dubbi e incertezze che gli psicologi possono incontrare nell'esercizio <strong>del</strong>la professione.<br />
La struttura <strong>del</strong> volume si articola in una serie di domande che incontrano risposte sintetiche e pratiche, che<br />
approfondiscono e, allo stesso tempo, esemplificano concretamente gli aspetti legislativi, fiscali e previdenziali inerenti<br />
la professione di psicologo e di psicoterapeuta.<br />
Il risultato è una sorta di vademecum di agile consultazione, tradotto in informazioni, suggerimenti, strategie<br />
applicative<br />
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in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />
Sommario<br />
Introduzione di Mario D'Aguanno<br />
Presentazione di Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
Capitolo primo:<br />
L'attività professionale <strong>del</strong>lo psicologo<br />
Capitolo secondo:<br />
Imposta sul valore aggiunto<br />
Capitolo terzo:<br />
Imposta sul reddito <strong>del</strong>le persone fisiche<br />
Capitolo quarto:<br />
Imposta regionale sulle attività produttive<br />
Capitolo quinto:<br />
Scritture contabili<br />
Capitolo sesto:<br />
Regimi fiscali<br />
Capitolo settimo:<br />
Dichiarazione unificata Mo<strong>del</strong>lo UNICO<br />
Capitolo ottavo:<br />
Mo<strong>del</strong>lo di pagamento unificato F24<br />
Capitolo nono:<br />
Parametri presuntivi di compensi e Studi di settore<br />
Capitolo decimo:<br />
Ente nazionale di previdenza ed assistenza per gli psicologi<br />
Appendice:<br />
Riferimenti normativi<br />
Glossario<br />
Annotazioni<br />
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in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />
LE SCUOLE DI SPECIALIZZIONE IN PSICOTERAPIA<br />
NEL LAZIO ABILITATE DAL MIUR<br />
Presentazione<br />
Marialori Zaccaria<br />
Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
Vicepresidente e Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Tra aprile e settembre <strong>del</strong> 2002, l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> ha promosso un ciclo di 14 Seminari<br />
dal titolo “Psicoterapia e Formazione” al quale hanno partecipato tutti gli Istituti, operanti nel <strong>Lazio</strong>, sia<br />
universitari sia privati, autorizzati dal Ministero <strong>del</strong>l'Istruzione Università e Ricerca (MIUR) ad istituire<br />
corsi quadriennali di specializzazione in psicoterapia.<br />
La psicoterapia è un albero che si è molto ramificato negli ultimi decenni tanto da rendere talvolta difficile<br />
l'orientamento in esso sia per coloro che intendono accedere ad una psicoterapia come pazienti sia per<br />
chi, da psicologo o da medico, intenda qualificarsi in uno dei corsi di specializzazione riconosciuti dal MIUR<br />
o presso Scuole di specializzazione universitarie a ciò abilitate.<br />
Proprio in occasione <strong>del</strong>la giornata conclusiva <strong>del</strong> 28 settembre 2002, di confronto tra i rappresentanti<br />
dei corsi di specializzazione e l'<strong>Ordine</strong> regionale, a valle dei 14 seminari, era nata l'idea di elaborare un<br />
volume in grado di fornire una mappa completa di tutti gli Istituti di Psicoterapia, riconosciuti e operanti<br />
nel <strong>Lazio</strong>, per informare gli utenti sull'enorme offerta di Psicoterapia presente sul territorio. In sostanza<br />
un volume che potesse riprendere quanto realizzato nella ricchezza <strong>del</strong> dibattito e <strong>del</strong> confronto avuti in<br />
occasione dei seminari che hanno visto una partecipazione di pubblico attiva e costante, ma necessariamente<br />
limitata.<br />
Nel volume prende forma la mole complessiva <strong>del</strong>l'offerta formativa promossa dalle Scuole presenti nel<br />
<strong>Lazio</strong>. Prende forma, assumendo visibilità, una specifica risorsa culturale <strong>del</strong>la nostra regione. Si tratta<br />
<strong>del</strong> complesso <strong>del</strong>le competenze e <strong>del</strong>le intelligenze orientate alla comprensione di quanto accade nella<br />
mente <strong>del</strong>le persone quando sono collocate nelle relazioni, nei gruppi, nei sistemi di convivenza. Si tratta<br />
<strong>del</strong>le ricerche, <strong>del</strong>la formazione, <strong>del</strong>la pratica connesse con il disagio psichico, con la sua comprensione,<br />
con la sua cura non farmacologia, con lo studio dei mo<strong>del</strong>li <strong>del</strong>la mente. Ogni diffusione di questa ricchezza<br />
può contribuire a valorizzare l'attività psicoterapeutica agli occhi dei cittadini, introducendo possibili<br />
evoluzioni <strong>del</strong>l'immagine <strong>del</strong>la psicoterapia - ma anche <strong>del</strong>la psicologia - presso di essi, a cominciare dalla<br />
conquista di una cultura non medicalizzata <strong>del</strong> disagio psichico.<br />
È compito istituzionale <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> svolgere questa funzione di informazione ed orientamento. È questo<br />
lo spirito che ci ha animato nel portare avanti tale iniziativa che è finalizzata all'offerta di un servizio<br />
originale sia ai pazienti/clienti, che possono utilizzare le informazioni fornite dal presente volume per<br />
operare una scelta più consapevole <strong>del</strong> tipo di psicoterapia che desiderano intraprendere, sia verso i<br />
giovani colleghi che si apprestano a scegliere un percorso formativo in psicoterapia.<br />
Ricordiamo che l'accesso ai corsi di specializzazione è consentito a psicologi e medici iscritti ai rispettivi<br />
Albi professionali, così come previsto dall'art. 3 <strong>del</strong>la legge 56/89 e che attualmente le Asl danno una<br />
interpretazione restrittiva <strong>del</strong>la legge 401 <strong>del</strong> 2000 riguardo alla norma in essa contenuta sulla cosiddetta<br />
“equipollenza”, per cui al momento le Asl tendono a non accettare quale titolo di specializzazione valido<br />
per l'accesso alle classi di concorso in <strong>Psicologi</strong>a, quello di psicoterapia. L'<strong>Ordine</strong> è in prima linea nella<br />
battaglia per la giusta interpretazione <strong>del</strong>la legge sull'equipollenza. Per un approfondimento di questi<br />
aspetti rinviamo ai numerosi riferimenti riportati nei nostri Notiziari.<br />
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in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />
Di converso, proprio su nostra iniziativa, il MIUR, con la circolare riportata alla fine <strong>del</strong> volume, riconosce<br />
il valore legale equipollente (con il titolo di “specializzazione” in psicoterapia) ai diplomi rilasciati dalle<br />
scuole di specializzazione universitarie e da quelle riconosciute dal MIUR e gli attestati rilasciati in sanatoria<br />
dagli Ordini territoriali <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> ai sensi <strong>del</strong>l'art. 35 <strong>del</strong>la legge 56/89.<br />
In appendice al volume troverete un compendio essenziale dei rilievi legislativi e normativi riguardanti<br />
la Specializzazione in Psicoterapia.<br />
Ci auguriamo che questo lavoro sia accolto con lo stesso spirito che ci ha sostenuto nel concepirlo e<br />
realizzarlo: disporre di una guida pratica ed agile di orientamento, una sorta di prontuario che consenta di<br />
attingere le informazioni essenziali rendendo più leggibile il panorama articolato e complesso <strong>del</strong>la formazione<br />
e <strong>del</strong>la pratica in Psicoterapia.<br />
L'adesione <strong>degli</strong> Istituti privati è stata massiccia, ed il progetto è stato favorevolmente accolto e<br />
convintamene sostenuto, anche se molto tempo è stato dedicato nell'accompagnamento alla compilazione<br />
<strong>del</strong>le schede. Nel volume non troverete le Scuole di Specializzazione universitarie che hanno ritenuto la<br />
scheda di rilevazione non “tarata” sulle proprie coordinate formative.<br />
Molti i problemi ancora aperti, in primo luogo gli spazi di agibilità <strong>del</strong>le Scuole di specializzazione a fronte<br />
di limitazioni che vengono portate sul piano <strong>del</strong>le logistica come dei tirocini, come documentato nei Notiziari<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>. Così anche la questione <strong>del</strong>icata e urgente <strong>degli</strong> sbocchi occupazionali <strong>del</strong>la psicologia e <strong>del</strong>la<br />
psicoterapia.<br />
Molti i motivi di interesse nel confronto con le Scuole. È di grande rilievo per la nostra professione la<br />
riflessione sui mo<strong>del</strong>li formativi in psicologia e psicoterapia. Questo tema, pur impegnativo e difficile, ci<br />
sembra offra interessanti potenzialità per il confronto tra corsi di specializzazione, laddove esso appare<br />
spesso problematico sul piano <strong>del</strong>le teorie e <strong>del</strong>le metodologie.<br />
Su quest'ultimo tema, sempre nel corso <strong>del</strong> ciclo di seminari, era nata l'esigenza <strong>del</strong>la promozione di un<br />
confronto scientifico sui fattori terapeutici che ogni mo<strong>del</strong>lo teorico di riferimento offre, per poter evidenziare,<br />
oltre alle convergenze e alle assonanze, anche le differenze metodologiche tra le varie Scuole. A causa <strong>del</strong>le<br />
scadenze semestrali <strong>del</strong>le proroghe <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> non ci è stato possibile realizzare l'iniziativa,<br />
ci auguriamo però che la nuova legislatura ordinistica possa raccogliere, promuovere ed avviare tale confronto.<br />
Intanto vi invitiamo non certo ad una buona lettura ma senz'altro ad un'utile consultazione.<br />
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in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />
I CONVEGNI E I SEMINARI DELL'ORDINE<br />
Presentazione<br />
Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
Da tempo stiamo lavorando sui materiali raccolti nei convegni, organizzati e promossi dal nostro ordine regionale,<br />
di cui non avevamo ancora pubblicato gli atti. Non volevamo che restassero testi inerti, ascoltati soltanto da coloro<br />
che hanno partecipato agli eventi.<br />
È un materiale ricco, prodotto dalla nostra comunità professionale, “dagli psicologi per gli psicologi”, con qualche<br />
limitata, gradita, incursione da altre discipline contigue o da altre provenienze geografiche. I colleghi hanno messo<br />
a disposizione il loro sapere e soprattutto il loro saper fare professionale, gratuitamente, per voglia di confronto e<br />
anche per desiderio di misurarsi. Di questo li ringrazio.<br />
Non tutti i convegni passati sono stati pubblicati, ricordo ad esempio “La selezione e valutazione <strong>del</strong> personale:tutela,<br />
prassi e deontologia professionale”, “<strong>Psicologi</strong>a ed Internet”, “Tra new economy e recessione: quale ruolo per il futuro<br />
<strong>del</strong>la psicologia de lavoro”, “<strong>Psicologi</strong>a e prevenzione: quale sostegno alla genitorialità” moltissimi “Seminari” svolti<br />
all'ordine o le 15 giornate con le scuole di specializzazione in psicoterapia tenute nella bella cornice di Palazzo<br />
Baldassini. Abbiamo fatto la scelta di presentare qui soltanto i più recenti.<br />
Altri sono stati pubblicati nel <strong>Notiziario</strong> sotto forma di inserti come ad esempio “La <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>lo Sport, innovazioni<br />
e prospettive” e “La riforma universitaria” o come numeri monografici come “La psicologia: una risorsa <strong>del</strong> SSN” o<br />
“<strong>Psicologi</strong>a Scuola Qualità, un approccio integrato”.<br />
Alcuni convegni che ci sono sembrati particolarmente significativi per la tematica trattata o per i contenuti emersi<br />
o per la novità <strong>del</strong> tema o per la sua attualità, sono stati pubblicati o verranno pubblicati con la Franco Angeli che<br />
ci fa un prezzo altamente competitivo. È questo il caso dei convegni su “<strong>Psicologi</strong>a Viaria”, “<strong>Psicologi</strong> Doc” nel suo<br />
versante sperimentale, “La ricerca nel Terzo Settore”, “<strong>Psicologi</strong> e Fisco”. In alcuni casi si tratta di materiale che<br />
riteniamo utile avere nella veste grafica <strong>del</strong> volume, per diffonderlo verso committenze e interlocutori istituzionali<br />
<strong>del</strong>la psicologia al fine di promuovere e fare avvicinare le tematiche toccate.<br />
Altri volumi verranno pubblicati nella sezione <strong>del</strong> sito <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> intitolato “I volumi <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> on-line”.<br />
I materiali qui pubblicati sono per lo più, anche se non sempre, rivisti dai loro autori e in caso contrario ne viene<br />
fatta menzione. È stato mantenuto lo stile colloquiale di un convegno e i riferimenti ad esso, rivedendo naturalmente<br />
lo stile narrativo per renderlo sufficientemente adeguato al linguaggio scritto.<br />
Credo valga sempre la pena di tenere memoria di quanto realizzato, tenuto conto <strong>del</strong> buon livello dei prodotti<br />
portati dai colleghi. Tali pubblicazioni possono essere naturalmente utilizzate come manuale per l'uso, ogni qualvolta<br />
serva avvicinare un tema e vederne diverse sfaccettature. È un primo momento dal quale partire per un eventuale,<br />
più ampio, approfondimento. Con questo intento vi consegno il materiale e vi auguro buona consultazione.<br />
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in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />
Indice<br />
I CONVEGNI<br />
COME CURA LA COMUNITÀ TERAPEUTICA<br />
Presentazione, Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
Introduzione, Marialori Zaccaria<br />
Come cura la Comunità Terapeutica Adriana D'Arezzo<br />
Perché si invia un paziente in Comunità Terapeutica Fernando Scotti<br />
Perché si invia un paziente in Comunità Terapeutica Flavia Lombardi<br />
La supervisione di gruppo nella formazione <strong>degli</strong> operatori nelle C.T., Cono Aldo Barnà<br />
La supervisione di gruppo nella formazione <strong>degli</strong> operatori nelle C.T., Marino De Crescente<br />
Comunità terapeutiche, uno spazio per la costruzione <strong>del</strong> pensiero, Paolo Crucani<br />
Comunità terapeutiche, uno spazio per la costruzione <strong>del</strong> pensiero, Roberto Quintiliani<br />
Funzioni curanti nella terapia di Comunità, Ignazio Caltagirone e Marina M. Smargiassi<br />
I nodi problematici <strong>del</strong>la valutazione <strong>degli</strong> esiti. Con quali patologie i risultati migliori e quali sono i risultati<br />
migliori Marco Chiesa<br />
GLI PSICOLOGI E LE EMERGENZE AMBIENTALI<br />
Introduzione, Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
Le emergenze ambientali e i settori d'intervento, Rita Di Iorio<br />
Il sostegno psicologico alla popolazione in caso di catastrofe, Adriana Volpini<br />
Interventi di protezione civile, Fernando Santoriello<br />
L'impegno <strong>del</strong>la scuola per la diffusione <strong>del</strong>la cultura <strong>del</strong>la protezione civile, Aldo Rainaldi<br />
La prevenzione intesa come educazione, Livia Brienza<br />
Incidenti in adolescenza: una silenziosa ecatombe, Paola Carbone<br />
La preparazione psicologica <strong>del</strong>le popolazioni alla gestione micro e macro emergenze ambientali, Daniele<br />
Biondo<br />
L'intervento di “via ventotene”: il percorso pe la costruzione di una rete, Isabella Cinquegrana<br />
La solitudine <strong>degli</strong> operatori, Antonio Lo Iacono<br />
L'approccio psicologico alle emergenze: modalità di intervento, Serena Cugini<br />
PROFESSIONISTI DOC IN PSICOLOGIA. ACCREDITAMENTO E QUALITÀ - Seconda giornata<br />
L'evidenza in psicoterapia tra relazione e prescrizione, Enrichetta Spalletta<br />
Accreditamento e qualità nelle organizzazioni no profit, Andrea Fantoma<br />
La realizzazione <strong>del</strong>la carta dei servizi <strong>del</strong> DSM ASL RMC, Mariannina Amara<br />
Teorie <strong>del</strong> benessere e criteri di valutazione in psicoterapia, Andrea Seganti<br />
L'introduzione <strong>del</strong>la cultura <strong>del</strong>la qualità nelle organizzazioni, Paola Cavalieri<br />
Mo<strong>del</strong>li di qualità in una grande azienda privata. Elementi di riflessione per la qualità <strong>del</strong>l'intervento<br />
psicologico, Gianluca Ponzio<br />
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in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />
PSICOLOGIA E MARKETING: dall'immagine <strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>a alla promozione <strong>del</strong> professionista. Professionisti<br />
<strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>a discutono con professionisti <strong>del</strong>la comunicazione - Sessione pomeridiana -<br />
Il giornalista e lo psicologo: l'idea di psicologo nei media, Angelo Todone<br />
Marketing <strong>del</strong>la professione, Michele Rosco<br />
Autopromozione nella professione di psicologo: aspetti deontologici e giuridici, Pietro Stampa<br />
L'autopromozione per gli psicologi clinici, Stefano Sirri<br />
Il corso di laurea come strumento per la formazione e per il raggiungimento di nuovi mercati per la psicologi,<br />
Lucia Mannetti<br />
La ricerca di mercato: riflessioni sulla prassi, Felicia Pelagalli<br />
I SEMINARI - Edizione 2004 - (Parte)<br />
• L'arteterapia nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura, Santina Di Massimo, Marco Sparvoli<br />
• La costruzione <strong>del</strong> gruppo utilizzando la tecnica <strong>del</strong> Role-Playing, Stefania Picinotti, Paolo Romagnoli<br />
• Aprire gli occhi, le menti, i cuori: l'ascolto terapeutico <strong>del</strong> bambino vittima di abuso, Ester Di Rienzo<br />
• Il gruppo allargato: esperienza teorico-pratica, Lisa Di Gennaro<br />
• La progettazione nei servizi con anziani, Teresa Di Fiandra<br />
• Lo sport per la riabilitazione dei disabili, Isabella Ottavi<br />
• L'uso <strong>del</strong>lo psicodramma nella pratica terapeutica, Sabina Manes<br />
• L'abuso in età scolare: tecniche e strumenti di indagine per psicologi e insegnanti, Daniela Tortolani<br />
• Strumenti di intervento in sessuologia, A<strong>del</strong>e Fabrizi<br />
• La paternità reclusa, Gianluca Biggio<br />
• Tecniche e strumenti di diagnosi <strong>del</strong> clima organizzativo nelle strutture sanitarie, Enzo Cordaro<br />
• L'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa nella realtà attuale, Carlo Semerari<br />
• Istituzione penitenziaria e psicologia: un'integrazione possibile, Paola Giannelli, Anna Augusta Taddeo<br />
• Gli aspetti non verbali <strong>del</strong>la relazione: il contributo <strong>del</strong>la Danza/Movimento Terapia, Marìa Elena Garcìa,<br />
Marcia Plevin<br />
• Il trattamento <strong>del</strong>l'autismo, Rosa Celeste Dentale<br />
LE DOMANDE SULLA PSICOLOGIA COME PROFESSIONE<br />
Quesiti e pareri raccolti dall'ordine<br />
Il volume, ancora in allestimento, pubblica centinaia di domande e quesiti pervenuti all'ordine da cittadini<br />
ma soprattutto da iscritti all'ordine regionale. A fianco <strong>del</strong>le domande vengono pubblicati i pareri forniti<br />
dai consulenti e le riposte <strong>del</strong>l'ordine stesso.<br />
Ne risulta un panorama ricco e variegato <strong>del</strong>la professione, nel quale ciascuno potrà trovare un punto di<br />
contatto e di riconoscimento.<br />
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in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />
LA PSICOTERAPIA E LA CONSULENZA ON LINE<br />
L'opinione di rappresentanti <strong>del</strong>la comunità professionale<br />
Introduzione<br />
Presentiamo i materiali raccolti per documentare l'orientamento <strong>del</strong>la comunità scientifica e professionale sulla<br />
psicoterapia e la consulenza on line, a seguito <strong>del</strong>l'emanazione, da parte <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, <strong>del</strong><br />
Codice di Condotta sull'utilizzo di tecnologie per la comunicazione a distanza nell'attività professionale <strong>degli</strong> psicologi.<br />
Presentiamo la memoria <strong>del</strong> collega Stefano Carta, Presidente <strong>del</strong>l'Associazione Italiana di <strong>Psicologi</strong>a Analitica<br />
(AIPA), vicepresidente <strong>del</strong>la Commissione MIUR per il riconoscimento dei corsi di specializzazione in psicoterapia<br />
e quindi le risposte di numerosi esponenti di scuole di specializzazione e di differenti aree <strong>del</strong>la professione, ai quesiti<br />
loro posti <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> regionale.<br />
A conclusione dei contributi portati, presentiamo documentazione <strong>del</strong> lavoro di sostegno ai colleghi riguardo alle<br />
presenze in Internet, ai sensi <strong>del</strong>l'art. 5, commi 7 e 8 <strong>del</strong> Codice di Condotta. Il servizio è reperibile on line e ha<br />
riscontrato un grande interesse tra i colleghi.<br />
Pubblichiamo qui anche una lettera di un’“utente” <strong>del</strong>la consulenza on line, pervenuta all'ordine, che ci<br />
sembra ci porti uno spaccato importante di quanto può avvenire dentro alle persone che stanno dall' “altra<br />
parte” <strong>del</strong>la rete.<br />
Salve dott.ssa Filosa,<br />
dopo avere letto su Repubblica Salute <strong>del</strong>la ricerca sull'utilizzo <strong>del</strong>la rete da parte <strong>degli</strong> psicologi, mi sono<br />
decisa a cercare un modo per mettermi in contatto con lei.<br />
Io sono una professionista (non psicologa), lavoro presso un Ente Pubblico sanitario, ma le ragioni per cui<br />
le scrivo sono personali e non professionali.<br />
Ho sofferto di attacchi di panico per anni e per diverso tempo ho frequentato alcuni siti web dedicati a questo<br />
e ad altri disturbi. Inizialmente si trattava di iniziative partite dal basso, persone che avevano vissuto in<br />
prima persona questo problema e che si decidevano a condividere la loro esperienza con altri. Con il tempo<br />
poi, entrambi i siti che seguivo, si sono trasformati, includendo la partecipazione di professionisti psicologi,<br />
che rispondevano sui vari forums, o che intervenivano nelle chat. Mentre alcuni di loro hanno, a mio avviso,<br />
compreso i limiti <strong>del</strong> loro ruolo e sono riusciti a comunicare tramite forum in un modo che io ho trovato<br />
sempre corretto, misurato e appropriato, da parte di altri ho letto cose che mi sono sembrate ai limiti <strong>del</strong>l'abuso<br />
<strong>del</strong>la propria professione: da consigli generici e di buon senso, simili agli esempi che lei ha riportato nel<br />
suo lavoro (a volte ai limiti <strong>del</strong> ridicolo, le assicuro), a chat che simulavano in tutto e per tutto una seduta<br />
psicoterapeutica, a diagnosi improvvisate su due piedi, fino a spudorati tentativi di fare mera pubblicità<br />
al proprio libro o di attirare clienti al proprio studio. Tutto questo da parte di professionisti presentati sul<br />
sito correttamente con tanto di nome e cognome, breve curriculum e numero di iscrizione all'albo (quando<br />
c'è). Quindi persone perfettamente riconoscibili.<br />
Quello che io vorrei sapere è se esiste, a livello nazionale, un codice che regolamenti queste attività e se esiste<br />
un qualche referente al quale fare pervenire le segnalazioni. Vorrei sapere esattamente quali comportamenti<br />
sono leciti e non regolamentati e quali invece prefigurano un vero e proprio abuso.<br />
Io ormai è da tempo che ho smesso di frequentare questo sito, ma c'è una persona che conosco bene che da<br />
anni sta continuando a raccogliere documentazione.<br />
Se ho ben compreso la ricerca era orientata prevalentemente a verificare l'immagine <strong>del</strong>la professione che<br />
emerge dalle attività presenti sul web. Però io credo che sia altrettanto importante che con il tempo si possa<br />
arrivare a tutelare e difendere gli utenti.<br />
Per molto tempo mi sono indignata leggendo quel che ho letto, ho anche cercato di fare sentire la mia voce<br />
ma sono stata sempre zittita. A quel punto ho smesso di combattere la mia battaglia personale, ma mi è<br />
sempre rimasta dentro una gran rabbia.<br />
Rileggendo quello che ho scritto mi rendo conto di essere stata un po' confusa. La verità è che quando ho letto<br />
di questa ricerca ho avuto un tuffo al cuore e ho pensato: “finalmente, era ora che qualcuno si muovesse in<br />
quella direzione!”, e adesso avrei voglia di saperne di più e di sapere se, da semplice cittadina/utente quale<br />
sono, posso dare un qualche contributo.<br />
La ringrazio, e davvero complimenti per essersi interessata di questo tema.<br />
Lettera firmata<br />
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in primo piano: i convegni <strong>del</strong>l’ordine<br />
Un grande<br />
e vivace confronto<br />
tra professionisti, utenti<br />
e committenza<br />
TUTTI I CONVEGNI<br />
PROMOSSI DALL’ORDINE<br />
Convegno 15-16 dicembre 2000:<br />
“<strong>Psicologi</strong>a scuola e qualità.<br />
Un approccio integrato”<br />
I.T.I.S. G. GALILEI<br />
Via Conte Verde 51, Roma<br />
Workshop 20 luglio 2001:<br />
“<strong>Psicologi</strong>a e Internet”<br />
Auditorium Daimler Chrysler<br />
Italia Holding - Via G.V. Bona <strong>11</strong>0,<br />
Roma<br />
Giornata di studio 10 ottobre<br />
2001:<br />
“La psicologia: una risorsa <strong>del</strong><br />
S.S.N.Aspetti normativi ed<br />
epistemologici. Mo<strong>del</strong>li<br />
organizzativi a confronto”.<br />
Consiglio Nazionale <strong>del</strong>le<br />
Ricerche<br />
P.le Aldo Moro 7, Roma<br />
Giornata di studio 23 novembre<br />
2001:<br />
“Gli interventi psicologici nella<br />
scuola. Esperienze a<br />
confronto”.<br />
Aula Magna Liceo Ginnasio Giulio<br />
Cesare - Corso Trieste 48, Roma<br />
Giornata di Studio 24 novembre<br />
2001<br />
“La selezione e valutazione <strong>del</strong><br />
personale: tutela, prassi e<br />
deontologia professionale”<br />
Auditorium Daimler Chrysler<br />
Italia Holding - Via G.V. Bona <strong>11</strong>0,<br />
Roma<br />
Convegno 14-15 dicembre 2001:<br />
“Tra new economy e<br />
recessione: quale ruolo per il<br />
futuro <strong>del</strong>la psicologia <strong>del</strong><br />
lavoro”<br />
Centro Congressi Frentani - Via<br />
dei Frentani 4, Roma<br />
22<br />
Giornata di studio 23 febbraio<br />
2002:<br />
“<strong>Psicologi</strong>a e prevenzione.<br />
Quale sostegno alla<br />
genitorialità”<br />
Aula Magna San Camillo -<br />
Circonvallazione Gianicolense 87,<br />
Roma<br />
Incontro Scuole di<br />
Specializzazione in Psicoterapia,<br />
6 aprile 2002<br />
“Area di Analisi Transazionale”<br />
Palazza Baldassini<br />
Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />
Incontro Scuole di<br />
Specializzazione in Psicoterapia,<br />
13 aprile 2002<br />
“Area Cognitivo-<br />
Comportamentale<br />
Palazza Baldassini<br />
Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />
Incontro Scuole di<br />
Specializzazione in Psicoterapia,<br />
20 aprile 2002<br />
“Area Sistemico-Relazionale”<br />
Palazza Baldassini<br />
Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />
Incontro Scuole di<br />
Specializzazione in Psicoterapia,<br />
4 maggio 2002<br />
“Area Gestalt”<br />
Palazza Baldassini<br />
Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />
Incontro Scuole di<br />
Specializzazione in Psicoterapia,<br />
<strong>11</strong> maggio 2002<br />
“Area di Psicoterapia<br />
Psicoanalitica di Gruppo”<br />
Palazza Baldassini<br />
Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />
Incontro Scuole di<br />
Specializzazione in Psicoterapia,<br />
18 maggio 2002<br />
“Area di Psicoterapia<br />
Psicoanalitica <strong>del</strong>l'Età<br />
Evolutiva”<br />
Palazza Baldassini<br />
Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />
Incontro Scuole di<br />
Specializzazione in Psicoterapia,<br />
25 maggio 2002<br />
“Area di Psicoterapia<br />
Psicoanalitica <strong>del</strong>l'Età<br />
Evolutiva”<br />
Palazza Baldassini<br />
Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />
Incontro Scuole di<br />
Specializzazione in Psicoterapia,<br />
1 giugno 2002<br />
“Area di Psicoterapia<br />
Psicoanalitica”<br />
Palazza Baldassini<br />
Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma
in primo piano: i convegni <strong>del</strong>l’ordine<br />
Incontro Scuole di<br />
Specializzazione in Psicoterapia,<br />
8 giugno 2002<br />
“Area di Psicoterapia<br />
Psicoanalitica”<br />
Palazza Baldassini<br />
Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />
Incontro Scuole di<br />
Specializzazione in Psicoterapia,<br />
15 giugno 2002<br />
“Area di Psicoanalisi e di<br />
<strong>Psicologi</strong>a Analitica”<br />
Palazza Baldassini<br />
Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />
Giornata di studio 21 giugno<br />
2002:<br />
“<strong>Psicologi</strong>a e marketing.<br />
Dall'immagine <strong>del</strong>la psicologia<br />
alla promozione <strong>del</strong><br />
professionista”<br />
Residenza di Ripetta<br />
Via di Ripetta 231, Roma<br />
Giornata di studio 22 giugno<br />
2002:<br />
“La <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>lo sport -<br />
innovazione e prospettive”<br />
CONI Auditorium -<br />
V.le Tiziano 74, Roma<br />
Incontro Scuole di<br />
Specializzazione in Psicoterapia,<br />
22 giugno 2002<br />
“Area di Psicoterapia<br />
Umanistica”<br />
Palazza Baldassini - Via <strong>del</strong>le<br />
Coppelle 35, Roma<br />
Incontro Scuole di<br />
Specializzazione in Psicoterapia,<br />
6 luglio 2002<br />
“Area di Psicoterapia Corporea”<br />
Palazza Baldassini - Via <strong>del</strong>le<br />
Coppelle 35, Roma<br />
Incontro Scuole di<br />
Specializzazione in Psicoterapia,<br />
14 settembre 2002<br />
“Scuole di Specializzazione<br />
Universitarie”<br />
Palazza Baldassini<br />
Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />
Convegno 20 settembre 2002<br />
“Riforma universitaria e<br />
mercato <strong>del</strong> lavoro <strong>del</strong>la<br />
psicologia”<br />
Auditorium I Clinica Medica<br />
Facoltà di Medicina e Chirurgia<br />
Incontro Scuole di<br />
Specializzazione in Psicoterapia,<br />
21 settembre 2002<br />
“Ultimi riconoscimenti Miur”<br />
Palazza Baldassini<br />
Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />
Incontro Scuole di<br />
Specializzazione in Psicoterapia,<br />
28 settembre 2002<br />
“Giornata Conclusiva”<br />
Palazza Baldassini<br />
Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />
Convegno 4 - 5 ottobre 2002:<br />
“Lo psicologo nel contesto<br />
giudiziario - Competenza<br />
professionale, nuove<br />
operatività, orientamenti per<br />
la formazione”<br />
Residenza di Ripetta<br />
Via di Ripetta 231, Roma<br />
Convegno 10 - <strong>11</strong> ottobre 2002:<br />
“Professionisti doc in<br />
psicologia.Accreditamento e<br />
qualità”<br />
Palazzo Baldassini<br />
Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />
Convegno 13 giugno 2003:<br />
“Come cura la comunità<br />
terapeutica”<br />
CNR - P.le Aldo Moro 7, Roma<br />
Convegno 28-29 giugno 2003:<br />
“<strong>Psicologi</strong>a viaria e<br />
prevenzione <strong>degli</strong> incidenti<br />
stradali in Europa. Ricerche e<br />
interventi”<br />
Auditorium - Villa Fassini -<br />
Centro Formazione Gruppo<br />
Autostrade SpA<br />
Convegno 5 dicembre 2003:<br />
“<strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>le emergenze”<br />
Residenza di Ripetta<br />
Via di Ripetta 231, Roma<br />
Convegno 18 giugno 2004:<br />
“La sentenza di Milano: la<br />
psicologia <strong>del</strong> lavoro e le<br />
aziende a confronto”<br />
Residenza di Ripetta<br />
Via di Ripetta 231, Roma<br />
Convegno 5 novembre <strong>2005</strong>:<br />
“Rappresentazioni <strong>del</strong>la<br />
<strong>Psicologi</strong>a sulla stampa e sul<br />
web”<br />
Accademia Filarmonica Romana<br />
Via Flaminia <strong>11</strong>8, Roma<br />
Convegno 2 dicembre <strong>2005</strong>:<br />
“La psicologia e il suo mercato<br />
- Opportunità e rischi per una<br />
professione matura”<br />
Palazzo Altemps<br />
Via de’ Gigli d’Oro 21, Roma<br />
23
in primo piano: i seminari <strong>del</strong> sabato<br />
Un successo al di là<br />
<strong>del</strong>le aspettative<br />
tra i colleghi<br />
più o meno giovani<br />
I SEMINARI DELL’ORDINE<br />
l’appuntamento <strong>del</strong> sabato in via flaminia<br />
è già una piccola tradizione<br />
CICLO 2000 - 2001<br />
SABATO 2 DICEMBRE 2000:<br />
“Nuove tecnologie e<br />
formazione a distanza:<br />
opportunità per la professione<br />
psicologica”<br />
Sabrina Di Giusto e Claudio<br />
Rastrelli<br />
SABATO 16 DICEMBRE 2000:<br />
“Adozione, affidamento,<br />
fecondazione assistita:<br />
l'intervento psicologico a<br />
supporto <strong>del</strong>le nuove<br />
genitorialità”<br />
Fabio Carbonari e Gabriella<br />
Mandina<br />
SABATO 13 GENNAIO 2001:<br />
“Il terzo settore: la<br />
competenza psicologica nel<br />
sociale”<br />
Aldo Calderone<br />
SABATO 17 GENNAIO 2001:<br />
“L'intervento psicologico nelle<br />
emergenze”<br />
Francesco Tulli, Maura Mauri<br />
SABATO 3 FEBBRAIO 2001:<br />
“La sicurezza sul lavoro: la<br />
psicologia <strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong>la<br />
salute e <strong>del</strong> benessere nei<br />
luoghi di lavoro”<br />
Angelo Zega<br />
SABATO 10 FEBBRAIO 2001:<br />
“Lo spazio interinale: spazi di<br />
intervento professionale per la<br />
psicologia”<br />
Fabiola Cardea<br />
SABATO 17 FEBBRAIO 2001:<br />
“Migrazioni, conflitti etnici,<br />
integrazione tra culture: la<br />
psicologia al servizio <strong>del</strong>la<br />
convivenza”<br />
Gianfranco Matera, Franca<br />
Cucchi<br />
SABATO 24 FEBBRAIO 2001:<br />
“<strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>lo sport e<br />
intervento sociale”<br />
Diego Polani<br />
SABATO 17 MARZO 2001:<br />
“Il marketing nella libera<br />
professione”<br />
Michele Bosco<br />
SABATO 31 MARZO 2001:<br />
“La negoziazione e il<br />
committente”<br />
Gianfrancesco Palumbo<br />
SABATO 14 APRILE 2001:<br />
“Forme associative per la<br />
professione psicologica: aspetti<br />
normativi organizzativi e fiscali”<br />
Roberto Filoia<br />
SABATO 5 MAGGIO 2001:<br />
“Lo psicologo e il mercato <strong>del</strong><br />
lavoro: esperienze a confronto”<br />
Cinzia Aiosa, Cecilia Cappuccini,<br />
Mara Mura, Giorgia Ortu La<br />
Barbera, Simona Terziani.<br />
SABATO <strong>12</strong> MAGGIO 2001:<br />
“Adolescenti e prevenzione<br />
<strong>degli</strong> incidenti stradali e<br />
sportivi”<br />
Paola Carbone<br />
SABATO 19 MAGGIO 2001:<br />
“L'intervento psicologico nelle<br />
strutture residenziali”<br />
Carmen Tagliaferri<br />
SABATO 26 MAGGIO 2001:<br />
“Contributi <strong>del</strong>la psicologia<br />
nella prevenzione <strong>degli</strong><br />
incidenti stradali”<br />
Francesca Maniscalco<br />
SABATO 23 GIUGNO 2001:<br />
“Mobbing e disagio lavorativo:<br />
esperienza di intervento”<br />
Luciano Pastore e Raffaella Girelli<br />
CICLO 2002<br />
SABATO 16 FEBBRAIO 2002<br />
“Lo psicologo nella<br />
programmazione e nella<br />
costruzione dei siti internet e<br />
cd-rom”<br />
Barbara Baldacchini, Andrea<br />
Fiacchi<br />
SABATO 2 MARZO 2002:<br />
“Lo psicologo <strong>del</strong> lavoro nelle<br />
ASL”<br />
Enzo Cordaro<br />
SABATO 9 MARZO 2002:<br />
“Ambiente di lavoro e stress:<br />
un progetto di formazione per<br />
i macchinisti di trenitalia”<br />
Anna Maria D'Agapito<br />
Aula Magna facoltà di <strong>Psicologi</strong>a -<br />
SABATO 16 MARZO 2002:<br />
“Il bilancio di competenze nel<br />
mondo <strong>del</strong> lavoro”<br />
Francesca Alby<br />
24
in primo piano: i seminari <strong>del</strong> sabato<br />
SABATO 23 MARZO 2002:<br />
“Opportunità e sbocchi<br />
occupazionali per gli psicologi<br />
neo-laureati”<br />
Daniela Pavoncello e<br />
Pier Francesco Sammartino<br />
SABATO 6 APRILE 2002:<br />
“Psicoanalisi e religione”<br />
Salvatore Zipparri<br />
SABATO 13 APRILE 2002:<br />
“La selezione <strong>del</strong> personale”<br />
Vincenzo Rossi<br />
SABATO 20 APRILE 2002:<br />
“Lo psicologo nei contesti<br />
penitenziari adulti”<br />
Francesca Maniscalco<br />
e Patrizia Patrizi<br />
SABATO <strong>11</strong> MAGGIO 2002:<br />
“<strong>Psicologi</strong>a, processi<br />
immigratori e dispositivi di<br />
integrazione”<br />
Alessandro Baldi<br />
SABATO 25 MAGGIO 2002:<br />
“<strong>Psicologi</strong> e aziende sanitarie:<br />
il primo contatto con utenti e<br />
pazienti”<br />
Mario Ardizzone<br />
CICLO 2003<br />
VENERDI' 21 FEBBRAIO 2003<br />
“Per una formazione alla<br />
cultura <strong>del</strong>la separazione. Dalla<br />
famiglia d'origine alla casa<br />
famiglia”<br />
Paola Cecchetti<br />
e Carmen Tagliaferri<br />
SABATO 22 FEBBRAIO<br />
“Tecniche di mental Training e<br />
prevenzione <strong>del</strong>la fatica nello<br />
sport”<br />
Diego Polani<br />
SABATO 22 FEBBRAIO pom.<br />
“Metodologie e tecniche e<br />
tecniche di intervento nel<br />
percorso <strong>del</strong>l'adozione<br />
internazionale”<br />
Fabio Carbonari<br />
e Waldo Castro Madrid<br />
VENERDÌ 28 FEBBRAIO<br />
“Percorsi di counselling nelle<br />
organizzazioni”<br />
Franca Mora, Mario Barborini<br />
SABATO 1 MARZO<br />
“Consulenza tecnica di ufficio<br />
e di parte: la costruzione <strong>del</strong><br />
settino per un intervento non<br />
collusivo”<br />
Lisa Di Gennaro<br />
SABATO 1 MARZO pom.<br />
“Prevenzione pre-natale e<br />
funzione <strong>del</strong>lo psicologo: un<br />
mo<strong>del</strong>lo di intervento<br />
integrato”<br />
Cinzia Catullo e Enrico Fruscella<br />
VENERDÌ 7 MARZO<br />
“L'intervento <strong>del</strong>lo psicologo<br />
all'interno <strong>del</strong> circuito <strong>del</strong>la<br />
residenzialità per la salute<br />
mentale”<br />
Paola Tulli<br />
SABATO 8 MARZO<br />
“La psicologia al tempo <strong>del</strong>l'elearning”<br />
Vindice Deplano<br />
SABATO 8 MARZO pom.<br />
“Progettazione Europea:<br />
<strong>Psicologi</strong>a e Istruzione”<br />
Barbara Summo<br />
VENERDÌ 14 MARZO<br />
“Il supporto <strong>del</strong>la<br />
strumentazione on line nello<br />
sviluppo individuale”<br />
Barbara Gualdani, Ornella<br />
Chinotti, Stefania Costa<br />
SABATO 15 MARZO<br />
“La famiglia nell'intervento<br />
sulle tossicodipendenza.<br />
Ostacolo o risorsa”<br />
Vincenzo Palmieri<br />
SABATO 15 MARZO pom.<br />
“Pragmatica <strong>del</strong>la ricerca<br />
qualitativa: l'intervista ad<br />
assetto variabile”<br />
Angela De Lucia<br />
SABATO 22 MARZO<br />
“Blocchi emozionali<br />
nell'insegnamento e<br />
nell'apprendimento: il progetto<br />
Tutor”<br />
Francesco Dragotto<br />
e Giuseppe Armezzani<br />
SABATO 22 MARZO pom.<br />
“Le Artiterapie: strumenti e<br />
metodi per l'espressività<br />
intersoggettiva, relazionale,<br />
comunicativa”<br />
Isabella Piombo<br />
25
in primo piano: i seminari <strong>del</strong> sabato<br />
VENERDÌ 28 MARZO<br />
“La psicologia <strong>del</strong>lo sport e<br />
<strong>del</strong>l'attività motoria”<br />
Antonio De Lucia, Alberto Cei e<br />
Annalisa Arancini<br />
SABATO 29 MARZO<br />
“L'alcolismo: problematiche e<br />
risposte terapeutiche”<br />
Mauro Ceccanti e Fabrizio<br />
Brauzzi<br />
SABATO 29 MARZO pom.<br />
“Teoria, tecnica e metodologia<br />
<strong>del</strong>l'orientamento e <strong>del</strong>la<br />
domanda di formazione in<br />
psicoterapia”<br />
Umberto Parisella<br />
VENERDÌ 4 APRILE<br />
“I cambiamenti nel sistema<br />
scolastico italiano”<br />
Mario Rusconi<br />
SABATO 5 APRILE<br />
“Un film per esprimere le<br />
emozioni: l'utilizzo <strong>del</strong>la<br />
cinematografia in gruppo ai fini<br />
terapeutici o di counseling<br />
psicologico”<br />
Salvatore La Fata<br />
e Giuseppe Bolongaro<br />
SABATO 5 APRILE pom.<br />
“L'ospedale psichiatrico<br />
giudiziario: problematiche<br />
attuali”<br />
Carlo Semerari<br />
e Maria Carla Dell'Orbo<br />
VENERDÌ <strong>11</strong> APRILE<br />
“Dal lavoro alla pensione:<br />
l'onere di un cambiamento e le<br />
difficoltà <strong>del</strong> ritrovarsi”<br />
Francesco Ardini<br />
SABATO <strong>12</strong> APRILE<br />
“I servizi di psicologia nel SSN<br />
- Esperienze a confronto”<br />
Vito Mirizio, Paolo Senczuck,<br />
Maria A. Fenu, Francesca Ciolfi,<br />
Flavia Lombardi<br />
SABATO <strong>12</strong> APRILE pom.<br />
“<strong>Psicologi</strong> e aziende sanitarie:<br />
l'incontro con il cittadinoutente”<br />
Mario Ardizzone<br />
VENERDÌ 9 MAGGIO<br />
“Oltre l'outdoor training:<br />
esperienze di formazione sul<br />
campo”<br />
Marina Giardini<br />
SABATO 10 MAGGIO<br />
“Development center:<br />
approccio teorico,<br />
metodologia, campi di<br />
applicazione”<br />
Francesco Tulli<br />
SABATO 10 MAGGIO pom.<br />
“La gruppalità come<br />
sentimento. Sviluppare una<br />
competenza trasversale”<br />
Gianfrancesco Palumbo<br />
VENERDÌ 16 MAGGIO<br />
“Generare, raccogliere e<br />
interpretare i dati nella ricerca<br />
qualitativa”<br />
Angela De Lucia<br />
SABATO 17 MAGGIO<br />
“Educazione sessuale<br />
umanistica”<br />
Luigi De Marchi, Chiara<br />
Simonelli, Antonella Filastro<br />
SABATO 17 MAGGIO pom.<br />
“La psicodiagnostica nello<br />
sport”<br />
Stefano Negretti<br />
VENERDÌ 23 MAGGIO<br />
“Famiglie e psicosi: mo<strong>del</strong>li di<br />
intervento nel servizio di<br />
salute mentale”<br />
Simona De Simone<br />
e Gabriella Gavazza<br />
SABATO 24 MAGGIO<br />
“L'approccio gruppoanalitico<br />
nel contesto pubblico e<br />
privato”<br />
Italia Fontana e Marco Sparsoli<br />
SABATO 24 MAGGIO (tutto il<br />
giorno a Villa Ada)<br />
“La metodologia esperenziale<br />
<strong>del</strong>l'outdoor training”<br />
Gianfranco Montanarella<br />
CICLO 2004<br />
VENERDÌ 26 MARZO 2004:<br />
“L'arteterapia nei servizi<br />
psichiatrici di diagnosi e cura”<br />
Marco Sparsoli e<br />
Santina Di Massimo<br />
26
in primo piano: i seminari <strong>del</strong> sabato<br />
SABATO 27 MARZO 2004<br />
“La costruzione <strong>del</strong> gruppo<br />
utilizzando la tecnica <strong>del</strong> role<br />
playing”<br />
Stefania Picinotti, Paolo<br />
Romagnoli<br />
SABATO 27 MARZO 2004 pom.<br />
“Perizie e consulenze<br />
nell'ambito <strong>del</strong>l'abuso e <strong>del</strong><br />
maltrattamento dei minori”<br />
Patrizia Pes<br />
SABATO 3 APRILE 2004<br />
“Aprire gli occhi, le menti, i<br />
cuori... l'ascolto terapeutico <strong>del</strong><br />
bambino vittima di abuso”<br />
Ester Di Rienzo<br />
SABATO 3 APRILE 2004 pom:<br />
“L'uso <strong>del</strong> test di scrittura<br />
<strong>del</strong>l'intelligenza (tsi) nella<br />
valutazione”<br />
Paola Carruba<br />
VENERDÌ 16 APRILE 2004:<br />
“Il gruppo allargato:<br />
esperienza teorico pratica”<br />
Lisa Di Gennaro<br />
SABATO 17 APRILE 2004:<br />
“Temi di foramazione one to<br />
one: il coaching”<br />
Francesco Tulli<br />
SABATO 17 APRILE 2004 pom:<br />
“Il gioco <strong>del</strong> prigioniero nella<br />
pratica formativa”<br />
David Cariani e<br />
Gianfrancesco Palumbo<br />
VENERDÌ 23 APRILE 2004:<br />
“La progettazione nei servizi<br />
con anziani”<br />
Teresa Di Fiandra<br />
SABATO 24 APRILE 2004:<br />
“Il gioco <strong>del</strong>la sabbia nella<br />
pratica analitica”<br />
Giuseppina Galeazzi<br />
SABATO 24 APRILE 2004 pom:<br />
“<strong>Psicologi</strong>a ospedaliera e<br />
umanizzazione <strong>del</strong>l'intervento<br />
sanitario”<br />
Luciano Pastore e<br />
Federica Panella<br />
VENERDÌ 30 APRILE 2004:<br />
“Lo sport per la riabilitazione<br />
dei disabile”<br />
Isabella Ottavi<br />
VENERDÌ 7 MAGGIO 2004:<br />
“Costruzione e mantenimento<br />
<strong>del</strong>la professionalità: percorsi e<br />
strumenti”<br />
Franca Mora<br />
SABATO 8 MAGGIO 2004:<br />
“La psicosomatica: da<br />
Ippocrate ed Erasistrato fino a<br />
Groddek e<br />
ai giorni nostri”<br />
Giancarlo Petacchi<br />
SABATO 8 MAGGIO 2004 pom:<br />
“L'uso <strong>del</strong>lo psicodramma<br />
analitico nella pratica<br />
terapeutica”<br />
Sabina Manes<br />
VENERDÌ 14 MAGGIO 2004:<br />
“L'abuso in età scolare:<br />
tecniche<br />
e strumenti di indagine<br />
per psicologi e insegnanti”<br />
Daniela Tortolani<br />
SABATO 15 MAGGIO 2004:<br />
“Strumenti di intervento in<br />
sessuologia”<br />
Chiara Simonelli<br />
SABATO 15 MAGGIO 2004 pom.:<br />
“Psicoterapia teatrale”<br />
Antonella Filastro e<br />
Luigi De Marchi<br />
SABATO 15 MAGGIO 2004 (Villa<br />
Ada):<br />
“La metodologia<br />
<strong>del</strong>l'apprendimento<br />
esperenziale nella natura”<br />
Gianfranco Montanarella<br />
VENERDÌ 21 MAGGIO 2004:<br />
“La paternità reclusa”<br />
Gianluca Biggio<br />
SABATO 22 MAGGIO 2004<br />
(intera giornata ad Aversa - CE):<br />
“L'ospedale psichiatrico<br />
giudiziario di Aversa (CE) nella<br />
realtà attuale”<br />
Carlo Semerari<br />
SABATO 22 MAGGIO 2004:<br />
“Pronto soccorso emozionale<br />
per neo-genitori in crisi”<br />
Silia Wen<strong>del</strong>stadt<br />
27
in primo piano: i seminari <strong>del</strong> sabato<br />
VENERDÌ 28 MAGGIO 2004<br />
“Tecniche e strumenti di<br />
diagnosi <strong>del</strong> clima<br />
organizzativo nelle strutture<br />
sanitarie”<br />
Enzo Cordaro<br />
SABATO 29 MAGGIO 2004<br />
“Istituzione penitenziaria e<br />
psicologia: un'integrazione<br />
possibile”<br />
Paola Giannelli, Anna Augusta<br />
Taddeo<br />
SABATO 29 MAGGIO 2004 pom.<br />
“<strong>Psicologi</strong>a e forze armate”<br />
Antonio De Lucia<br />
VENERDÌ 4 GIUGNO 2004<br />
“Gli aspetti non verbali <strong>del</strong>la<br />
relazione: il contributo <strong>del</strong>la<br />
danza movimento terapia”<br />
Maria Elena Garcia, Marcia Plevin<br />
SABATO 5 GIUGNO 2004:<br />
“Il trattamento <strong>del</strong>l'autismo”<br />
Rosa Celeste Dentale<br />
VENERDÌ <strong>11</strong> GIUGNO 2004:<br />
“Il big five questionaire”<br />
Laura Borgogni<br />
CICLO 2004 - <strong>2005</strong><br />
VENERDÌ 17 DICEMBRE 2004:<br />
“Comunità terapeutica per<br />
chi Criteri di valutazione per<br />
l'ingresso dei pazienti nelle<br />
comunità terapeutiche<br />
psichiatriche”<br />
Adriana D'Arezzo,<br />
Marina De Crescente<br />
SABATO 18 DICEMBRE 2004:<br />
“Le nuove ricerche sullo<br />
sviluppo infantile e le loro<br />
applicazioni<br />
psicoterapeutiche”<br />
Homero Vigevano, Cecilia<br />
Waldekranz<br />
SABATO 18 DICEMBRE 2004<br />
(Accademia Filarmonica<br />
Romana)<br />
“La preparazione alle<br />
emergenze ambientali.<br />
Formazione, metodologia,<br />
tecniche ed esperienze”<br />
Rita Di Iorio, Daniele Biondo<br />
SABATO 18 DICEMBRE 2004<br />
pom.<br />
“Lo psicodramma analitico<br />
nella clinica, nella<br />
psicosomatica, nella<br />
formazione, nella<br />
supervisione”<br />
Fabiola Fortuna, Annalisa Scepi<br />
SABATO 18 DICEMBRE 2004<br />
pom (Accademia Filarmonica<br />
Romana)<br />
“Il ciclo <strong>del</strong>la vita. Le micro e<br />
macro emergenze ambientali”<br />
Patrizia Fau<strong>del</strong>la e<br />
Annamaria Macciò<br />
VENERDÌ 14 GENNAIO <strong>2005</strong>:<br />
“Servizio di consulenza<br />
psicologica per la scuola<br />
elementare: prevenzione e<br />
recupero <strong>del</strong>le difficoltà di<br />
apprendimento”<br />
Maria Amoni, Margherita<br />
Orsoline, Cristina Maronato<br />
SABATO 15 GENNAIO <strong>2005</strong>:<br />
“Counseling psicologico<br />
transculturale”<br />
Francesca Scalzo<br />
SABTO 15 GENNAIO <strong>2005</strong><br />
(Accademia Filarmonica<br />
Romana)<br />
“Esperienze e mo<strong>del</strong>li di<br />
intervento in psicologia<br />
<strong>del</strong>l'emergenza”<br />
Angelo Napoli, Isabella<br />
Cinquegrana<br />
SABATO 15 GENNAIO <strong>2005</strong> pom.<br />
“Tecniche e strumenti per la<br />
formazione esperenziale nelle<br />
organizzazioni”<br />
Pietro Milazzo<br />
SABATO 15 GENNAIO <strong>2005</strong> pom<br />
(Accademia Filarmonica<br />
Romana)<br />
“Ascolto, gestione <strong>del</strong> disagio,<br />
ipotesi di intervento ed<br />
esperienze in psicologia<br />
<strong>del</strong>l'emergenza”<br />
Alessandro Baldi, Serena Cugini<br />
GIOVEDÌ 20 GENNAIO <strong>2005</strong><br />
“La strategia di riduzione <strong>del</strong><br />
danno nelle tossicodipendenze<br />
come intervento terapeutico”<br />
Vincenzo Palmieri<br />
VENERDÌ 21 GENNAIO <strong>2005</strong><br />
“Il gioco <strong>del</strong>la sabbia nella<br />
pratica analitica”<br />
Giuseppina Scalzi, Patrizia<br />
Michelis<br />
SABATO 22 GENNAIO <strong>2005</strong><br />
“La problematica corporea<br />
nell'analisi e nel trattamento<br />
<strong>del</strong>l'anoressia mentale”<br />
Ernestina Fabrizio<br />
SABATO 22 GENNAIO<br />
(Accademia Filarmonica<br />
Romana)<br />
“Tecniche per la gestione <strong>del</strong>le<br />
emozioni in psicologia<br />
<strong>del</strong>l'emergenza”<br />
Antonio Lo Iacono, Mario Troiano<br />
VENERDì 28 GENNAIO <strong>2005</strong><br />
“Lo sviluppo <strong>del</strong>le capacità in<br />
azienda: un processo<br />
focalizzato sulla persona.<br />
L'esperienza tim”<br />
Ida Sirolli<br />
CICLO <strong>2005</strong><br />
Ultimi 29 seminari realizzati<br />
tra la primavera e l'autunno<br />
<strong>2005</strong><br />
28
FINALMENTE<br />
PRESE IN CONSIDERAZIONE<br />
TUTTE LE CRITICITÀ<br />
DEL MECCANISMO<br />
DI ACCERTAMENTO FISCALE<br />
temi di politica professionale<br />
GLI STUDI DI SETTORE<br />
E GLI PSICOLOGI:<br />
ECCO COSA NON VA<br />
a cura <strong>del</strong> Dott. Fabrizio <strong>del</strong> Franco<br />
Dottore commercialista e revisore contabile<br />
Presentiamo un documento che illustra<br />
gli Studi di Settore, descrivendone<br />
il funzionamento e riflettendo<br />
sulle sue logiche interne.<br />
Tempo fa affrontammo la questione<br />
IRAP con dei ricorsi pilota che, laddove<br />
andati in decisione, sono stati<br />
favorevoli. Ne è conseguita l'indicazione<br />
da parte <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> ai liberi<br />
professionisti, di valutare la<br />
possibilità di non pagare l'Irap.<br />
Gli Studi di Settore presentano diverse<br />
criticità per quanto riguarda<br />
la nostra professione. Si pensi alla<br />
disoccupazione e al precariato, al<br />
pagamento sottocosto di diverse prestazioni<br />
professionali, specie nel Terzo<br />
Settore, alla peculiarità <strong>del</strong>le attività<br />
cliniche che non possono essere<br />
equiparate a altre professioni<br />
per quanto attiene il monte ore settimanale.<br />
Il Fisco procede con gli accertamenti<br />
quando individua Dichiarazioni inferiori<br />
ai parametri indicati dagli<br />
Studi di Settore. Abbiamo seguito le<br />
vicende di alcuni colleghi che erano<br />
in questa situazione e gli esiti in<br />
Commissione Tributaria sono stati<br />
favorevoli.<br />
Ma non possiamo ogni volta appellarci<br />
alla buona stella, che comunque<br />
comporta costi e pensieri.<br />
Proponiamo pertanto alcuni punti<br />
critici <strong>degli</strong> Studi di Settore, rispetto<br />
ai quali le nostre istituzioni nazionali<br />
debbono avviare un confronto<br />
con il Ministero <strong>del</strong>le Finanze.<br />
In questo senso mi sono espresso<br />
in Consiglio Nazionale rispetto<br />
all'ennesima richiesta di avallo pervenuto<br />
dal Ministero e il Consiglio<br />
Nazionale ha finalmente accettato<br />
di prendere seriamente in considerazione<br />
il tema e di affidare lo studio<br />
<strong>del</strong>la tematica ad un eminente<br />
commercialista.<br />
e.m.d.r.<br />
1. Premessa<br />
Il presente documento si propone di<br />
fornire alcune informazioni pratiche<br />
sul funzionamento <strong>del</strong> sistema di determinazione<br />
<strong>del</strong> reddito di lavoro autonomo<br />
utilizzato dagli Studi di Settore<br />
con particolare attenzione agli <strong>Psicologi</strong><br />
ed allo Studio loro applicabile.<br />
Sono inoltre riportate alcune considerazioni<br />
sui risultati di indagini campionarie<br />
effettuate sugli psicologi, con<br />
l'ausilio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Lazio</strong>.<br />
In via generale è bene sottolineare<br />
che la definizione di reddito può assumere<br />
diverse connotazioni e può ponderare<br />
in misura diversa, diversi fattori<br />
quali l'incremento patrimoniale, il<br />
consumo o la produzione di un soggetto,<br />
registrati in un determinato periodo<br />
temporale, in base all'applicazione<br />
di una serie di criteri che vengono<br />
di volta in volta accolti dal legislatore.<br />
Una volta definito il reddito da assumere<br />
ai fini di una configurazione di<br />
imposta si pongono altre scelte da operare<br />
sia di carattere concettuale sia di<br />
carattere metodologico ed applicativo.<br />
La scelta riguarda l'adozione di una<br />
concezione <strong>del</strong> reddito tra reddito “effettivo”<br />
e quella che richiama il reddito<br />
“normale”.<br />
Il reddito “effettivo”, indica un metodo<br />
analitico di determinazione <strong>del</strong><br />
reddito, ed è identificato dal nostro Legislatore<br />
con quello contabile, ottenuto<br />
effettuando il saldo algebrico <strong>del</strong>le<br />
componenti positive e negative per<br />
arrivare alla fissazione <strong>del</strong> risultato d'esercizio<br />
direttamente in base a variabili<br />
esogene 1 .<br />
Il reddito “normale” identifica, invece,<br />
un metodo di determinazione <strong>del</strong>l'imponibile<br />
basato su indici statistici<br />
- empirici desunti dal confronto tra una<br />
pluralità di atti od attività, posti in essere<br />
da soggetti in condizioni analoghe,<br />
formulando così un giudizio sul risultato<br />
economico prodotto nel periodo<br />
d'imposta.<br />
Con l'adozione <strong>degli</strong> Studi di Settore<br />
è stata attribuita una maggiore importanza<br />
alla concezione <strong>del</strong> reddito<br />
“normale” anche in considerazione <strong>del</strong>le<br />
difficoltà e <strong>del</strong>le inesattezze prodotte<br />
da un sistema basato unicamente sulle<br />
scritture contabili, quale in sostanza<br />
si è configurato quello vigente dopo<br />
la riforma tributaria <strong>del</strong> 1973.<br />
2. Cosa sono gli Studi di Settore<br />
Lo strumento e la normativa <strong>degli</strong><br />
Studi di Settore sono stati introdotti<br />
nel nostro ordinamento dall'art. 62 bis<br />
<strong>del</strong> D.L. 30 agosto 1993, n. 331, convertito<br />
dalla legge 29 ottobre 1993 n.<br />
427.<br />
Gli Studi di Settore costituiscono il<br />
recupero di una metodologia già utilizzata<br />
prima <strong>del</strong>la riforma tributaria<br />
<strong>del</strong> 1973 dagli studi <strong>degli</strong> Ispettorati<br />
Compartimentali allora in essere e che<br />
hanno trovato ampia diffusione a partire<br />
dal 1998 ad oggi a seguito <strong>del</strong>la<br />
progressiva definizione di un numero<br />
sempre più ampio e dettagliato di studi<br />
approvati per i diversi settori economici.<br />
Lo studio di Settore costituisce una<br />
metodologia di determinazione <strong>del</strong> reddito<br />
imponibile <strong>del</strong> contribuente basata<br />
sia sulle scritture contabili sia su altri<br />
dati strutturali ed operativi <strong>del</strong> contribuente.<br />
La costruzione <strong>del</strong>lo Studio di Settore<br />
è stata inizialmente fondata sull'analisi<br />
statistica <strong>del</strong>le dichiarazioni<br />
dei contribuenti stessi per settore di<br />
attività. Successivamente lo studio è<br />
stato rivisto sulla base <strong>del</strong>le risposte<br />
ricevute dagli <strong>Psicologi</strong> ai questionari<br />
29
temi di politica professionale<br />
studi di settore<br />
inviati loro dall'Amministrazione Finanziaria.<br />
Gli Studi di Settore vengono costruiti<br />
seguendo le osservazioni proposte dagli<br />
ordini professionali, dalle associazioni<br />
di categoria e principalmente dagli<br />
Osservatori Provinciali istituiti con<br />
provvedimento <strong>del</strong> Direttore Regionale<br />
<strong>del</strong>le Entrate, in base al decreto <strong>del</strong><br />
Direttore Generale <strong>del</strong> Dipartimento<br />
<strong>del</strong>le Entrate <strong>del</strong> 15 aprile 1999.<br />
Partecipa agli Osservatori Provinciali<br />
anche un rappresentante <strong>degli</strong> ordini<br />
professionali <strong>degli</strong> esercenti arti e<br />
professioni in ciascuno dei seguenti<br />
quattro settori: economico, giuridico,<br />
tecnico e sanitario; quest'ultimo include<br />
la rappresentanza <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> attribuita<br />
all'ordine dei medici.<br />
Gli Osservatori Provinciali provvedono<br />
ad individuare le situazioni in cui<br />
lo studio non risulta idoneo a rappresentare<br />
la realtà economica <strong>del</strong> settore,<br />
anche con riferimento a specifiche<br />
aree geografiche o economiche e, per<br />
il tramite <strong>del</strong>la Direzione Regionale <strong>del</strong>le<br />
Entrate, a trasmettere le informazioni<br />
assunte all'attenzione <strong>del</strong>la Commissione<br />
di Esperti che formulerà le<br />
proprie osservazioni all'Agenzia <strong>del</strong>le<br />
Entrate.<br />
La Commissione di Esperti ha la funzione<br />
di esprimere un parere preventivo<br />
(prima <strong>del</strong>l'approvazione e <strong>del</strong>la<br />
pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale<br />
<strong>degli</strong> studi stessi) di cui l'Agenzia <strong>del</strong>le<br />
Entrate deve obbligatoriamente tenere<br />
conto sino ad eventualmente modificare<br />
lo Studio.<br />
3. Quando si è soggetti agli Studi<br />
di Settore<br />
In via generale tutti gli <strong>Psicologi</strong>, titolari<br />
di partita IVA, che svolgono la<br />
propria attività in modo abituale e ricorrente,<br />
sono soggetti alla compilazione<br />
obbligatoria <strong>degli</strong> Studi di Settore,<br />
salvo quanto di seguito riportato sinteticamente.<br />
La non applicazione <strong>degli</strong> Studi di<br />
Settore può essere determinata da alcune<br />
circostanze riconducibili a due<br />
categorie: “cause di esclusione” e “cause<br />
di inapplicabilità”(vedi Circ.<strong>11</strong>0/E<br />
1999 e Circ.148/E 1999).<br />
Le cause di esclusione più ricorrenti<br />
per gli <strong>Psicologi</strong> sono le seguenti:<br />
• ricavi o compensi dichiarati dal contribuente,<br />
esclusi quelli di natura finanziaria,<br />
superiori a 5.164.569 euro;<br />
30<br />
• periodo d'imposta di durata inferiore<br />
o superiore a dodici mesi;<br />
• determinazione <strong>del</strong> reddito con criteri<br />
forfetari (contabilità in regime<br />
forfetario);<br />
• anno di inizio e anno di cessazione<br />
<strong>del</strong>l'attività anche qualora tali circostanze<br />
si siano verificate il 1° gennaio<br />
o il 31 dicembre;<br />
• modifica in corso d'anno <strong>del</strong>l'attività<br />
esercitata, ad eccezione <strong>del</strong> caso in<br />
cui le due attività (quella cessata e<br />
quella iniziata) siano contraddistinte<br />
da codici attività compresi nello<br />
stesso studio di settore;<br />
Tutte le cause di esclusione sopra<br />
elencate rilevano ai fini <strong>del</strong>l'applicazione<br />
<strong>degli</strong> Studi di Settore e dei parametri.<br />
Le cause di inapplicabilità, a differenza<br />
<strong>del</strong>le cause di esclusione, riguardano<br />
esclusivamente i contribuenti soggetti<br />
agli Studi di Settore. Esse si sostanziano<br />
in circostanze ostative che<br />
caratterizzano la singola attività, ponendola<br />
al di fuori <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo assunto<br />
a riferimento durante la costruzione<br />
<strong>del</strong>lo Studio di Settore. Per gli Studi<br />
di Settore riguardanti gli <strong>Psicologi</strong><br />
non sono state specificate cause di i-<br />
napplicabilità.<br />
4. Lo Studio di settore approvato<br />
per gli <strong>Psicologi</strong><br />
Il mo<strong>del</strong>lo <strong>degli</strong> Studi di Settore va<br />
presentato dagli <strong>Psicologi</strong>, come parte<br />
integrante <strong>del</strong>la dichiarazione dei redditi,<br />
entro gli stessi termini previsti per<br />
quest'ultima.<br />
Con provvedimento <strong>del</strong> Direttore <strong>del</strong>l'Agenzia<br />
<strong>del</strong>le Entrate <strong>del</strong> 23 dicembre<br />
2003 è stata approvata la nuova tabella<br />
di classificazione <strong>del</strong>le attività economiche,<br />
denominata ATECOFIN 2004<br />
avente lo scopo agevolare i contribuenti<br />
nella corretta individuazione <strong>del</strong> proprio<br />
codice attività che per gli psicologi<br />
è passato dal vecchio 85.32.B ora ridefinito<br />
in 85.14.3 “Attività professionali<br />
svolte da psicologi” al quale si applica<br />
lo studio TK20U.<br />
Lo studio di settore TK20U (approvato<br />
con decreto <strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>l'Economia<br />
e <strong>del</strong>le Finanze <strong>del</strong> 24 marzo<br />
<strong>2005</strong>, pubblicato nella G.U. n. 74 <strong>del</strong> 31<br />
marzo <strong>2005</strong>) sostituisce, a partire dal<br />
periodo d'imposta 2004, lo studio<br />
SK20U, approvato con decreto ministeriale<br />
<strong>del</strong> 20 marzo 2001 e in vigore<br />
fino al periodo d'imposta 2003.<br />
Il nuovo studio è stato elaborato utilizzando<br />
le informazioni contenute nel<br />
mo<strong>del</strong>lo precedente, inviato congiuntamente<br />
alla dichiarazione <strong>del</strong>l'anno<br />
2003, ed un'elaborazione statistica di<br />
quelle inviate dagli <strong>Psicologi</strong> medesimi<br />
tramite compilazione <strong>del</strong> questionario<br />
ESK20 inviato nel 2004 dall'Amministrazione<br />
Finanziaria..<br />
I mo<strong>del</strong>li per la comunicazione dei<br />
dati rilevanti ai fini <strong>del</strong>l'applicazione<br />
<strong>degli</strong> Studi di Settore vengono utilizzati<br />
anche dai soggetti che hanno aderito<br />
al concordato preventivo di cui all'art.<br />
33 <strong>del</strong> D.L. 30 settembre 2003, n.<br />
269, convertito dalla L. 24 novembre<br />
2003, n. 326 e dai contribuenti che si<br />
avvalgono <strong>del</strong> regime fiscale <strong>del</strong>le attività<br />
marginali di cui all'art. 14, <strong>del</strong>la legge<br />
23 dicembre 2000, n. 388.<br />
4.1 Congruità e Coerenza<br />
Sulla base dei dati forniti dal contribuente,<br />
il software fornito dall'Agenzia<br />
<strong>del</strong>le Entrate chiamato “Ge.Ri.Co.” (Gestione<br />
Ricavi e Compensi), scaricabile<br />
dal sito internet <strong>del</strong>l'Agenzia <strong>del</strong>le Entrate,<br />
identifica due valori stimati dei<br />
compensi uno “puntuale” ed uno “minimo”(inferiore<br />
al precedente) da confrontare<br />
con il valore complessivo dei<br />
compensi “contabili”, risultante dalla<br />
somma di tutte le fatture e ricevute<br />
emesse nell'anno, secondo un criterio<br />
di cassa.<br />
Lo Studio di Settore valuta la posizione<br />
<strong>del</strong> contribuente sotto due aspetti:<br />
la congruità dei ricavi e la coerenza<br />
<strong>degli</strong> indicatori economici dichiarati.<br />
Qualora il valore <strong>del</strong> compenso “contabile”<br />
risulti superiore al valore “puntuale”,<br />
il contribuente viene definito<br />
congruo, qualora sia inferiore risulterà<br />
non congruo.<br />
I compensi minimi ammissibili segnano<br />
la soglia inferiore <strong>del</strong>l' intervallo<br />
di confidenza entro il quale lo scostamento<br />
è ritenuto ammissibile e “possibile”.<br />
È possibile dire che in via generale<br />
si risulterà non congrui quando il rapporto<br />
tra ricavi e costi dichiarati sarà<br />
significativamente diverso rispetto alla<br />
media calcolata statisticamente e ritenuta<br />
“congrua” dall'Amministrazione<br />
Finanziaria per categorie di contribuenti<br />
similari (cluster) identificati nello<br />
Studio di Settore.<br />
Si risulterà non coerenti quando le<br />
variabili strutturali, extra contabili e
contabili indicate nello studio di settore<br />
dallo Psicologo divergono significativamente<br />
o manifestino palesi incongruenze<br />
(per es. si genera non coerenza<br />
quando un contribuente dichiara<br />
di avere due collaboratori e non indica<br />
alcuna spesa tra i costi contabili<br />
relativi).<br />
In caso di non congruità, al fine di<br />
evitare un eventuale accertamento, i<br />
contribuenti obbligati all'applicazione<br />
<strong>degli</strong> Studi di Settore che rilevano ricavi<br />
o compensi, contabilizzati nel corso<br />
<strong>del</strong>l'anno, inferiori a quelli determinati<br />
con l'applicazione Gerico, possono<br />
adeguarsi ai valori puntuali di riferimento.<br />
Una seconda possibilità è quella di<br />
allinearsi all'interno <strong>del</strong> cosiddetto intervallo<br />
di confidenza (dichiarando<br />
cioè un importo compreso tra i ricavi<br />
o compensi minimi ammissibili ed il valore<br />
puntuale di riferimento).<br />
La terza possibilità è quella di non<br />
adeguarsi ritenendo giustificato lo scostamento<br />
<strong>del</strong> reddito dichiarato rispetto<br />
a quello calcolato dallo Studio<br />
di Settore. In tal senso l'Amministrazione<br />
Finanziaria ha previsto una serie<br />
di cause, ritenute accettabili, giustificanti<br />
lo scostamento indicate nelle<br />
Circolari Ministeriali n.<strong>11</strong>0/E <strong>del</strong> 21<br />
maggio 1999, n.<strong>12</strong>1/E <strong>del</strong>l'8 giugno<br />
2000, n.54/E <strong>del</strong> 13 giugno 2001,<br />
n.58/E <strong>del</strong> 27 giugno 2002 e n.39/E <strong>del</strong><br />
17 luglio 2003.<br />
L'Agenzia <strong>del</strong>le Entrate potrà verificare<br />
e quindi chiedere al contribuente<br />
di giustificare il mancato adeguamento<br />
o adeguamento ad un valore inferiore<br />
a quello puntuale di riferimento.<br />
Le opzioni sopra indicate comportano<br />
un diversa posizione <strong>del</strong>lo Psicologo<br />
sia in merito al rischio/possibilità di<br />
ricevere un accertamento da parte <strong>del</strong>l'Agenzia<br />
<strong>del</strong>le Entrate, sia alla gestione<br />
<strong>del</strong>l'eventuale contenzioso successivo,<br />
la cui trattazione e sviluppata nello<br />
specifico paragrafo successivo.<br />
Con riguardo alla coerenza, il software<br />
valuta la regolarità <strong>degli</strong> indicatori<br />
economici qualificanti l'attività svolta<br />
dal contribuente ed appunto la coerenza<br />
dei dati forniti dal contribuente<br />
con riferimento a comportamenti analoghi<br />
<strong>degli</strong> operatori <strong>del</strong> settore che<br />
svolgono l'attività con analoghe caratteristiche.<br />
In caso di anomalie riscontrate negli<br />
indici di coerenza, l'ufficio <strong>del</strong>le Entrate<br />
potrà verificare se la mancata<br />
coerenza derivi da comportamenti fiscalmente<br />
irregolari, ovvero se essa derivi<br />
da insufficienze produttive <strong>del</strong>l'azienda<br />
o da inefficiente organizzazione<br />
<strong>del</strong>l'attività. Tuttavia le eventuali<br />
anomalie riscontrate negli indici di coerenza<br />
non possono dar luogo ad “adeguamento”<br />
da parte <strong>del</strong> contribuente.<br />
4.2 Cosa sono i correttivi<br />
Gli Studi di Settore prevedono infine<br />
dei “correttivi” aventi lo scopo di ridurre<br />
l'incidenza di alcune voci di spesa<br />
sui compensi e ricavi stimati dal<br />
software, in modo tale da facilitare la<br />
probabilità che i contribuenti risultino<br />
congrui.<br />
L'utilizzo di tali correttivi consente<br />
di evitare che la non congruità derivi<br />
dalla particolare rilevanza assunta da<br />
alcune variabili di spesa nella determinazione<br />
<strong>del</strong>la stima dei compensi.<br />
Con riferimento all'attività professionale<br />
<strong>degli</strong> psicologi, per lo studio di<br />
settore TK20U è stato individuato il<br />
correttivo “spese per l'utilizzo di terzi<br />
e costi sostenuti per strutture polifunzionali”,<br />
che va a ridurre la variabile<br />
“Compensi corrisposti a terzi per<br />
prestazioni direttamente afferenti l'attività<br />
professionale e artistica”, la quale<br />
non verrà più assunta al valore contabile,<br />
ma al netto <strong>del</strong> correttivo. Pertanto,<br />
i contribuenti che intendono avvalersi<br />
di tale riduzione, dovranno<br />
compilare il quadro X <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo in<br />
cui dovranno indicare sia il valore al<br />
lordo <strong>del</strong> correttivo che quello ridotto<br />
calcolato in base al correttivo.<br />
In tal senso è augurabile l'introduzione<br />
per lo studio <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> di<br />
nuovi correttivi peraltro introdotti già<br />
per altre attività professionali, dove infatti,<br />
sono stati individuati anche correttivi<br />
per ridurre il peso assunto dai<br />
fattori produttivi, da alcuni beni strumentali<br />
e dal peso <strong>del</strong> lavoro di segreteria<br />
o amministrativo.<br />
temi di politica professionale<br />
studi di settore<br />
5. Problemi di “non congruità” e/o<br />
“non coerenza”<br />
Lo Psicologo che risulti congruo e<br />
coerente non avrà alcun problema specifico<br />
da risolvere in relazione agli Studi<br />
di Settore salvo quelli normalmente<br />
previsti dalle ordinarie procedure di<br />
accertamento utilizzabili dall'Amministrazione<br />
Finanziaria per la verifica <strong>del</strong>le<br />
dichiarazioni dei redditi ivi inclusa<br />
quella di verificare la corrispondenza<br />
<strong>del</strong>le informazioni extracontabili riportate<br />
nello Studio di Settore.<br />
In tutti gli altri casi, tuttavia, gli Studi<br />
di Settore costituiscono un indicatore<br />
utilizzato dall'Agenzia <strong>del</strong>le Entrate<br />
al fine di individuare i soggetti da<br />
sottoporre a controllo.<br />
In via generale la non coerenza attiva<br />
nei sistemi informatizzati di controllo<br />
<strong>del</strong>l'Agenzia <strong>del</strong>le Entrate una<br />
spia importante sull'attendibilità complessiva<br />
dei dati forniti dal contribuente<br />
e può dar luogo ad un accertamento<br />
di tipo analitico presuntivo ai<br />
sensi <strong>del</strong>l'articolo 39, comma 1, lettera<br />
d), <strong>del</strong> DPR n. 600 <strong>del</strong> 1973 e 54 <strong>del</strong><br />
D.P.R n. 633 <strong>del</strong> 1972, previa verifica<br />
con il contribuente <strong>del</strong>le motivazioni<br />
<strong>del</strong>la non coerenza e, successivamente,<br />
utilizzando l'istituto <strong>del</strong>l'accertamento<br />
con adesione.<br />
La non congruità invece autorizza<br />
l'Agenzia <strong>del</strong>le Entrate ad utilizzare i<br />
ricavi o i compensi puntuali di riferimento<br />
calcolati dallo Studio di Settore,<br />
ai fini <strong>del</strong>la emissione di un accertamento,<br />
previo contraddittorio, ma<br />
senza necessità di verifica sul posto o<br />
di esame <strong>del</strong>le scritture contabili. L'art.<br />
10, legge 8 maggio 1998, n. 146, stabilisce<br />
le modalità di applicazione <strong>degli</strong><br />
accertamenti basati sugli Studi di Settore.<br />
Occorre tuttavia qualificare la circostanza<br />
che per gli <strong>Psicologi</strong> ed i professionisti<br />
in generale, in considerazione<br />
<strong>del</strong>la difficoltà di determinare solide<br />
funzioni dei compensi, è prevista<br />
un'applicazione in modalità “provvisoria”<br />
(per gli <strong>Psicologi</strong> passata allo stadio<br />
di “monitorata” non sostanzialmente<br />
differente sotto il profilo <strong>degli</strong><br />
accertamenti); tale fatto limita il potere<br />
di accertamento a condizione che<br />
la non congruità si sia verificata per almeno<br />
due anni su tre consecutivi, compreso<br />
quello da accertare (al riguardo,<br />
si rinvia alle precisazioni contenute nella<br />
circolare n. <strong>11</strong>0/E <strong>del</strong> 21 maggio<br />
1999). Come accennato con i decreti<br />
<strong>del</strong> 24 marzo <strong>2005</strong>, lo Studio relativo<br />
agli <strong>Psicologi</strong> è stato approvato insieme<br />
ad altri 9 Studi di Settore relativi<br />
alle attività professionali e 5 studi relativi<br />
alle attività manifatturiere, con<br />
carattere “monitorato” che riflette l'esigenza<br />
di avere sotto controllo alcune<br />
<strong>del</strong>le situazioni che presentano<br />
31
temi di politica professionale<br />
studi di settore<br />
maggiori criticità relative soprattutto<br />
al cosiddetto “principio di cassa” ed alla<br />
maggiore difficoltà di trovare elementi<br />
strutturali collegati con la capacità<br />
di produrre compensi. Per gli studi<br />
monitorati valgono le seguenti regole<br />
limitative:<br />
• le indicazioni relative alla coerenza<br />
ed alla congruità possono essere utilizzate<br />
solo per la formulazione dei<br />
criteri di selezione <strong>del</strong>le posizioni da<br />
sottoporre a controllo;<br />
• i risultati derivanti dall'applicazione<br />
GE.RI.CO. <strong>2005</strong> non possono essere<br />
usati direttamente per l'azione di accertamento.<br />
Tale attività sarà fondata<br />
sull'utilizzo <strong>del</strong>le ordinarie metodologie<br />
di controllo, rispetto alle quali<br />
i risultati <strong>del</strong>la applicazione <strong>degli</strong><br />
Studi di Settore costituiranno uno<br />
strumento di ausilio;<br />
• nei confronti <strong>degli</strong> psicologi che non<br />
risultino congrui, i compensi o ricavi<br />
derivanti dalla applicazione <strong>del</strong>lo<br />
studio di settore approvato al termine<br />
<strong>del</strong>la fase di “monitoraggio” potranno<br />
essere utilizzati per effettuare<br />
accertamenti con riferimento anche<br />
ai periodi d'imposta precedenti;<br />
• gli psicologi che dichiarano compensi<br />
o ricavi di importo non inferiore a<br />
quello risultante dagli studi “monitorati”<br />
ovvero vi si adeguano spontaneamente,<br />
evitano l'eventuale accertamento<br />
sulla base <strong>del</strong>le risultanze<br />
<strong>del</strong>lo Studio di Settore che verrà<br />
approvato al termine <strong>del</strong>la fase di<br />
“monitoraggio”.<br />
Per gli <strong>Psicologi</strong> che adottano inoltre<br />
un sistema di contabilità ordinaria<br />
su opzione (che prevede la contabilizzazione<br />
anche dei movimenti finanziari)<br />
è possibile per l'Agenzia <strong>del</strong>le Entrate<br />
effettuare accertamenti sulla base<br />
<strong>degli</strong> Studi di Settore, a condizione<br />
che sia stata preventivamente constatata<br />
l'inattendibilità <strong>del</strong>la contabilità.<br />
Tale circostanza costituisce, pertanto,<br />
un forte limite all'attività di accertamento<br />
induttivo (senza verifica sul posto)<br />
che è tuttavia destinato progressivamente<br />
a scomparire una volta che<br />
anche gli Studi di Settore relativi ai<br />
professionisti saranno definitivi. In tal<br />
senso lo psicologo potrebbe valutare<br />
la convenienza di adottare un sistema<br />
contabile più complesso ed oneroso<br />
che richieda la registrazione di un numero<br />
maggiore di informazioni contabili,<br />
come ulteriore garanzia di difesa<br />
rispetto ai sistemi induttivi utilizzati<br />
32<br />
dagli Studi di Settore.<br />
Con l'art. 10 <strong>del</strong>la legge 8 maggio<br />
1998, n. 146, sono state esplicitamente<br />
previste modalità e regole per l'effettuazione<br />
<strong>degli</strong> accertamenti basati sugli<br />
Studi di Settore che seguono le seguenti<br />
linee guida:<br />
• condizioni di applicabilità <strong>degli</strong> Studi<br />
di Settore graduate in relazione a-<br />
gli obblighi contabili dei contribuenti;<br />
• considerazione <strong>del</strong>le cause di esclusione<br />
dalla applicazione <strong>degli</strong> Studi<br />
di Settore nelle ipotesi in cui fossero<br />
sorte perplessità sulla loro attendibilità;<br />
• verifiche sui prototipi <strong>degli</strong> Studi di<br />
Settore da approvare affidate alla<br />
Commissione di Esperti che esprime<br />
un giudizio sulla idoneità dei predetti<br />
studi a presentare la realtà analizzata.<br />
Anche la disciplina successiva è stata<br />
rivolta a considerare solo le “gravi”<br />
incongruenze tra i compensi dichiarati<br />
e quelli ottenuti dall'applicazione <strong>degli</strong><br />
Studi di Settore, genericamente previste<br />
dall'articolo 62-sexies <strong>del</strong> D.P.R.<br />
331 <strong>del</strong> 1993. Quanto detto tuttavia<br />
non deve condurre alla conclusione<br />
che gli Studi di Settore, ancorché provvisori<br />
per gli <strong>Psicologi</strong>, non acquisteranno<br />
forza cogente e retroattiva nei<br />
prossimi anni.<br />
6. Come difendersi da accertamenti<br />
basati sugli Studi di Settore<br />
I risultati <strong>degli</strong> Studi di Settore hanno<br />
valore di presunzione relativa ed in<br />
presenza <strong>del</strong>le condizioni richieste dall'articolo<br />
10 <strong>del</strong>la legge 146 <strong>del</strong> 1998<br />
saranno posti a base di eventuali avvisi<br />
di accertamento dall'Amministrazione<br />
Finanziaria senza fornire altre<br />
dimostrazioni in ordine alla motivazione<br />
<strong>del</strong>la propria pretesa. Come confermato<br />
dalla Suprema Corte di Cassazione,<br />
con sentenza <strong>del</strong>la sezione tributaria<br />
n. 2891 <strong>del</strong> 27 febbraio 2002, i ragionamenti<br />
presuntivi, nell'ambito <strong>degli</strong><br />
accertamenti analitico-presuntivi di<br />
cui all'articolo 39, comma 1, lettera d)<br />
<strong>del</strong> D.P.R. n. 600 <strong>del</strong> 1973, sono di per<br />
sé esaustivi e non occorre affiancarli<br />
con altre dimostrazioni.<br />
La procedura di costruzione <strong>degli</strong><br />
Studi di Settore, alla quale l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> Partecipa a livello Nazionale,<br />
ne dovrebbe garantire la bilateralità,<br />
l'affidabilità, l'obiettività e la trasparenza<br />
<strong>del</strong> ragionamento presuntivo.<br />
In tal senso L’<strong>Ordine</strong> Nazionale <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> sta intervenendo con osservazioni<br />
in merito al funzionamento<br />
ed alle criticità <strong>del</strong> nuovo Studio di Settore<br />
volte al miglioramento di tale strumento.<br />
Occorre evidenziare che lo Studio di<br />
Settore genera una presunzione fiscale,<br />
contro la quale è ammessa prova<br />
contraria non solo in base a prove documentali<br />
certe, che abbiano un riscontro<br />
diretto ed immediatamente<br />
quantificabile sui ricavi dichiarati, ma<br />
anche in base ad un ragionamento di<br />
tipo presuntivo che si fondi su elementi<br />
certi.<br />
Nella fase iniziale <strong>del</strong> contenzioso è<br />
possibile, in contraddittorio, produrre,<br />
presso gli Uffici <strong>del</strong>l'Agenzia <strong>del</strong>le<br />
Entrate, tutti i ragionamenti che inducono<br />
a ritenere il procedimento seguito<br />
dallo Studio di Settore non corretto.<br />
Si suggerisce di non produrre a propria<br />
difesa documentazioni contabili<br />
quali fatture o libri e registri obbligatori<br />
essendo proprio questi oggetto di<br />
contestazione <strong>del</strong> ragionamento presuntivo.<br />
Invece dovrebbero essere evidenziate<br />
circostanze specifiche che hanno<br />
alterato le condizioni di normalità<br />
di svolgimento <strong>del</strong>l'attività economica<br />
quali: infortuni, malattie, tariffari ministeriali<br />
o sanitari significativamente<br />
inferiori a quelli <strong>del</strong>la categoria, presenza<br />
di attività part-time o di lavoro<br />
dipendente, attività di studi o ricerche<br />
etc..<br />
Lo Psicologo dovrà tuttavia tenere<br />
presente che ogni ragionamento presuntivo,<br />
per trovare accoglimento, dovrà<br />
essere dimostrato tramite la produzione<br />
di documenti per lo più extracontabili,<br />
certi e non soggetti a valutazioni<br />
contrastanti.<br />
L'atto di definizione di un accertamento<br />
basato sugli Studi di Settore,<br />
sottoscrivibile in sede di contraddittorio,<br />
deve, infatti, riportare gli elementi<br />
di valutazione addotti dal contribuente,<br />
i documenti prodotti, i percorsi<br />
logico-giuridici che conducono alla revisione<br />
<strong>del</strong>l'originaria pretesa <strong>del</strong>l'Amministrazione<br />
ed i criteri adottati<br />
per il ricalcalo <strong>del</strong>la base imponibile,<br />
rilevati, a seguito <strong>del</strong> incontro svolto.<br />
In mancanza di accordo con gli Uffici<br />
Finanziari, l'Agenzia <strong>del</strong>le Entrate<br />
provvede all'emissione di un accertamento<br />
nei confronti <strong>del</strong>lo Psicologo dal
quale ci si potrà difendere negli ordinari<br />
gradi di giudizio e secondo le normali<br />
regole <strong>del</strong> contenzioso tributario.<br />
Si rammenta infine che le risultanze<br />
<strong>degli</strong> Studi di Settore hanno assunto<br />
valore probante, in sede di contraddittorio,<br />
(cfr. circolare 25/E <strong>del</strong> 14 marzo<br />
2001), anche di fronte ad accertamenti<br />
ricevuti per eventuali scostamenti<br />
tra l'ammontare dei ricavi o<br />
compensi dichiarati e quello presunto<br />
in base ai parametri.<br />
7. Cenni sulla tecnica di funzionamento<br />
e di costruzione <strong>del</strong>lo Studio<br />
di Settore utilizzato per gli<br />
<strong>Psicologi</strong><br />
Come già accennato in diverse parti<br />
<strong>del</strong> presente documento, la costruzione<br />
<strong>del</strong>lo Studio di Settore coinvolge<br />
diversi enti e rappresentanze e viene<br />
ratificata dal Ministro <strong>del</strong>l'Economia<br />
e <strong>del</strong>le Finanze che, nel caso specifico,<br />
per gli <strong>Psicologi</strong> ha approvato lo<br />
Studio TK20U, in vigore dall'anno d'imposta<br />
2004.<br />
È stato altresì precisato come la categoria<br />
dei professionisti titolari di reddito<br />
di lavoro autonomo in generale,<br />
risulti essere quella con maggiori difficoltà<br />
di applicazione <strong>degli</strong> Studi di<br />
Settore essendo per questi difficilmente<br />
identificabile una funzione di ricavo<br />
affidabile e costante.<br />
Il funzionamento <strong>degli</strong> Studi di Settore<br />
è basato sulla probabilità che uno<br />
Psicologo appartenga ad una casistica<br />
ricorrente anche detta “cluster” identificata<br />
sulla base <strong>del</strong>le dichiarazioni<br />
dei redditi e dei questionari analizzati.<br />
Ad ogni Psicologo, in base alle informazioni<br />
che fornisce nello Studio di<br />
Settore viene collegato uno o più “cluster”<br />
con un connesso grado di probabilità<br />
di appartenenza a quel profilo ricorrente.<br />
Sulla base <strong>del</strong>le prestazioni effettuate,<br />
<strong>del</strong>le ore lavorate, dei costi contabilizzati,<br />
viene calcolato, utilizzando<br />
la funzione di ricavo <strong>del</strong>lo specifico<br />
“cluster” attribuito al contribuente, il<br />
ricavo puntuale e minimo a questi riferibile.<br />
La struttura <strong>del</strong>lo studio di settore<br />
TK20U richiede allo Psicologo di fornire<br />
mediante la compilazione di un<br />
questionario, da allegare obbligatoriamente<br />
alla dichiarazione dei redditi<br />
(Mo<strong>del</strong>lo Unico), dati contabili ed extra<br />
contabili, suscettibili di accertamento<br />
da parte <strong>del</strong>l'Amministrazione<br />
Finanziaria, relativi all'attività svolta;<br />
le informazioni richieste riguardano i<br />
seguenti argomenti:<br />
• Quadro A: tipologia, numero e qualifica<br />
<strong>del</strong> personale addetto all'attività;<br />
• Quadro B: tipologia, uso (esclusivo<br />
o promiscuo), dimensione <strong>del</strong>l'unità<br />
locale destinata all'attività;<br />
• Quadro D: clientela e tipologia di prestazioni<br />
erogate ed elementi specifici<br />
<strong>del</strong>l'attività;<br />
• Quadro G: elementi contabili ripresi<br />
da quelli indicati nel Mo<strong>del</strong>lo Unico;<br />
• Quadro X: altre informazioni (quota<br />
canoni di locazione) rilevanti ai fini<br />
<strong>del</strong>l'applicazione <strong>degli</strong> Studi di Settore.<br />
Partendo dal presupposto che la capacità<br />
di conseguire compensi, anche<br />
all'interno di attività identiche, può<br />
cambiare notevolmente al variare <strong>degli</strong><br />
elementi strutturali e di mercato o<br />
<strong>del</strong>la localizzazione territoriale, lo Studio<br />
di Settore è stato concepito ad un<br />
livello di dettaglio molto elevato che<br />
dovrebbe evidenziare le citate differenze.<br />
Lo Studio di Settore, inoltre, dovrebbe<br />
tener conto <strong>del</strong>le caratteristiche <strong>del</strong>l'area<br />
territoriale in cui opera il professionista:<br />
dipendono infatti dal luogo<br />
ove la specifica attività è collocata<br />
sia il livello dei prezzi utilizzato che le<br />
condizioni e le modalità operative, sia<br />
le infrastrutture esistenti e utilizzabili,<br />
che la capacità di spesa, come anche<br />
la tipologia dei fabbisogni o la capacità<br />
di attrazione e la domanda indotta.<br />
Il software di applicazione <strong>degli</strong> Studi<br />
di Settore, mediante il quale è possibile<br />
conoscere i ricavi o i compensi<br />
presunti in base agli studi stessi, è stato<br />
denominato “GERICO”(GEstione<br />
dei RIcavi o COmpensi).<br />
L'applicazione, che è resa disponibile<br />
gratuitamente dall'Agenzia <strong>del</strong>le Entrate,<br />
è prelevabile dal sito Internet o<br />
dal Servizio telematico (per gli utenti<br />
<strong>del</strong> predetto Servizio). Per conoscere<br />
l'ammontare dei ricavi o dei compensi<br />
presunti sulla base <strong>degli</strong> Studi di Settore,<br />
i contribuenti possono anche rivolgersi<br />
agli uffici locali <strong>del</strong>l'Agenzia<br />
<strong>del</strong>le Entrate, presentando il mo<strong>del</strong>lo<br />
per la comunicazione dei dati rilevanti<br />
ai fini <strong>del</strong>l'applicazione <strong>degli</strong> Studi di<br />
Settore, debitamente compilato.<br />
temi di politica professionale<br />
studi di settore<br />
Come citato, la metodologia impiegata<br />
da Gerico si fonda sull'applicazione<br />
di tecniche statistiche che permettono<br />
di individuare, all'interno <strong>del</strong>lo<br />
stesso settore di attività, i cosiddetti<br />
“cluster” ovvero gruppi omogenei di<br />
imprese o di professionisti contrassegnati<br />
da caratteristiche strutturali comuni.<br />
Per individuare i gruppi omogenei<br />
sulla base <strong>degli</strong> aspetti strutturali è stata<br />
usata la metodologia <strong>del</strong>la Cluster<br />
Analysis, nella fattispecie un'Analisi in<br />
Componenti Principali (ACP).<br />
Lo studio TK20U ha definito <strong>12</strong> mo<strong>del</strong>li<br />
organizzativi considerando i seguenti<br />
elementi distintivi:<br />
• la specializzazione professionale;<br />
• la tipologia <strong>del</strong>la clientela;<br />
• la presenza di strutture dedicate all'attività;<br />
• la modalità di svolgimento <strong>del</strong>l'attività.<br />
Pertanto, sono stati definiti i seguenti<br />
cluster:<br />
• Cluster 1: <strong>Psicologi</strong> specializzati in<br />
Psicoterapia individuale operanti in<br />
studio ad uso promiscuo (numerosità<br />
di 1.323 contribuenti);<br />
• Cluster 2: Studi specializzati in Psicoterapia<br />
individuale operanti in<br />
strutture ad uso esclusivo (numerosità<br />
di 2.072 contribuenti);<br />
• Cluster 3: <strong>Psicologi</strong> specializzati prevalentemente<br />
in sperimentazione e<br />
ricerca (numerosità di 90 contribuenti);<br />
• Cluster 4: Studi specializzati in psicologia<br />
clinica (numerosità di 1.535<br />
contribuenti);<br />
• Cluster 5: <strong>Psicologi</strong> che operano in<br />
prevalenza con società ed enti sportivi<br />
(numerosità 67);<br />
• Cluster 6: <strong>Psicologi</strong> che operano in<br />
prevalenza con associazioni e cooperative<br />
sociali (numerosità 614);<br />
• Cluster 7: Studi specializzati prevalentemente<br />
in formazione didattica<br />
(numerosità 553);<br />
• Cluster 8: <strong>Psicologi</strong> specializzati in<br />
psicologia clinica che operano in prevalenza<br />
con strutture sanitarie private<br />
(numerosità 564);<br />
• Cluster 9: Studi specializzati in psicoterapia<br />
individuale, familiare e di<br />
gruppo (numerosità 185);<br />
• Cluster 10: <strong>Psicologi</strong> specializzati in<br />
psicologia e psicopatologia giuridica<br />
e psicologia clinica (numerosità 416);<br />
• Cluster <strong>11</strong>: <strong>Psicologi</strong> che operano<br />
prevalentemente in convenzione con<br />
33
temi di politica professionale<br />
studi di settore<br />
il servizio sanitario nazionale (numerosità<br />
543);<br />
• Cluster <strong>12</strong>: Studi specializzati prevalentemente<br />
in psicologia <strong>del</strong> lavoro<br />
e <strong>del</strong>le organizzazioni (numerosità<br />
471).<br />
Per ciascun gruppo omogeneo è prevista<br />
una funzione che descrive l'andamento<br />
dei ricavi o dei compensi in<br />
relazione alle specifiche variabili contabili<br />
e strutturali <strong>del</strong>l'attività professionale.<br />
A parità di dati contabili ed extracontabili,<br />
il ricavo stimato dal software<br />
Gerico varia sensibilmente a seconda<br />
<strong>del</strong> cluster in cui il professionista è<br />
stato preliminarmente collocato.<br />
Anche i valori di soglia che segnano<br />
il confine per la rilevazione <strong>del</strong>l'incoerenza<br />
vengono individuati dal software<br />
con riferimento ai contribuenti inclusi<br />
nello stesso cluster di appartenenza.<br />
Poiché il soggetto potrebbe avere caratteristiche<br />
riconducibili a più gruppi<br />
omogenei, il software, dopo aver elaborato<br />
i dati forniti dai contribuenti,<br />
indica ai medesimi il cluster o i cluster<br />
a cui si è stati assegnati. Di ogni cluster,<br />
il professionista può conoscere il<br />
“profilo” a cui è stato abbinato da Gerico<br />
e prendere consapevolezza <strong>del</strong>la<br />
corretta applicazione o meno <strong>del</strong>lo studio<br />
di settore.<br />
L'eventuale attribuzione ad un gruppo<br />
omogeneo che non corrisponde alle<br />
caratteristiche <strong>del</strong> contribuente potrebbe<br />
essere sintomo di anomalie nell'applicazione<br />
<strong>del</strong>lo studio che devono<br />
essere attentamente considerate per<br />
valutare se lo studio sia effettivamente<br />
in grado di rappresentare in modo<br />
adeguato la realtà <strong>del</strong> contribuente<br />
esaminato.<br />
7.1 La territorialità<br />
Un paragrafo a sé merita la territorialità<br />
in quanto, come accennato, la<br />
funzione di compenso è influenzata anche<br />
dalle caratteristiche <strong>del</strong> luogo in<br />
cui lo psicologo svolge la propria attività<br />
per cui la “territorialità” svolge un<br />
ruolo cruciale nella determinazione dei<br />
compensi.<br />
Nello studio di settore TK20U è stata<br />
utilizzata una territorialità generale<br />
a livello provinciale al fine di individuare<br />
aree territoriali omogenee sulla<br />
base <strong>del</strong>le caratteristiche socio-economico<br />
<strong>del</strong> territorio, definito dal grado<br />
di benessere, dal livello di qualificazione<br />
professionale e dalla struttura<br />
economica.<br />
La metodologia <strong>del</strong>l' Analisi in Componenti<br />
Principali ha permesso di classificare<br />
le province in 5 gruppi omogenei:<br />
• gruppo 1: aree con livello di benessere<br />
elevato, istruzione superiore, sistema<br />
economico locale organizzato;<br />
• gruppo 2: aree con livello di benessere<br />
non elevato, bassa scolarità, sistema<br />
economico poco sviluppato e<br />
basato prevalentemente su attività<br />
commerciali;<br />
• gruppo 3: aree ad elevata urbanizzazione<br />
con notevole grado di benessere,<br />
istruzione superiore e caratterizzate<br />
da sistemi locali con servizi<br />
terziari evoluti;<br />
• gruppo 4: aree caratterizzate dalla<br />
presenza di piccoli comuni con organizzazione<br />
artigianale <strong>del</strong>l'attività<br />
produttiva e livello medio di benessere;<br />
• gruppo 5: aree di marcata arretratezza<br />
economica, basso livello di benessere<br />
e scolarità poco sviluppata.<br />
Nella “nota tecnica e metodologica”<br />
<strong>del</strong>lo studio di settore TK20U, è possibile<br />
consultare la tabella <strong>del</strong>la territorialità,<br />
la quale riporta il correttivo<br />
territoriale da applicare ai coefficienti<br />
<strong>del</strong>le variabili “Consumi” e “Altre<br />
spese”.<br />
Dall'analisi effettuata tuttavia è<br />
emerso che può accadere che vi siano<br />
cluster rispetto ai quali lo studio di settore<br />
non indica alcun correttivo territoriale<br />
e pertanto tale variabile risulta<br />
a volte non sufficientemente articolata.<br />
Il correttivo, infatti, riduce o aumenta<br />
i ricavi in funzione <strong>del</strong>la localizzazione<br />
<strong>del</strong>l'attività e ciò è stato previsto<br />
per altri studi di settore, per i quali accanto<br />
ad una territorialità generale è<br />
stata definita anche una territorialità<br />
specifica che consente di individuare<br />
aree territoriali omogenee sulla base<br />
di specifici indicatori. Tale aspetto dovrebbe<br />
essere sicuramente meglio considerato<br />
anche per gli <strong>Psicologi</strong>.<br />
4 Quattro Punti critici punti <strong>degli</strong> critici Studi di Settore<br />
da <strong>degli</strong> approfondire studi settore e modificare<br />
da approfondire e modificare<br />
All'attenzione<br />
<strong>del</strong> Consiglio Nazionale<br />
• Un rischio connaturato con una definizione<br />
<strong>del</strong> reddito normale è quello<br />
di discriminare le fasce più deboli<br />
all'interno di una categoria, che così<br />
risulterebbero costantemente al<br />
di sotto dei parametri medi, e di<br />
premiare quelle economicamente<br />
più forti facilmente al di sopra <strong>del</strong>le<br />
stime operate dallo Studio di Settore,<br />
in tal senso occorrerebbe verificare<br />
empiricamente il peso dato<br />
nella funzione di ricavo alle variabili<br />
strutturali oggettive e soprattutto<br />
soggettive (anzianità ed esperienza<br />
professionale).<br />
• Il funzionamento <strong>degli</strong> studi di settore<br />
è basato sulla probabilità che<br />
uno Psicologo appartenga ad una<br />
casistica ricorrente anche detta<br />
“cluster” identificata sulla base <strong>del</strong>le<br />
dichiarazioni dei redditi e dei questionari<br />
analizzati; si è rilevato in alcuni<br />
casi che i cluster non contemplano<br />
o viceversa includono categorie<br />
di psicologi non omogenee<br />
(per es. gli <strong>Psicologi</strong> penitenziari).<br />
• Lo Studio di Settore, dovrebbe tener<br />
in maggior conto <strong>del</strong>le caratteristiche<br />
<strong>del</strong>l'area territoriale in cui<br />
opera il professionista (attualmente<br />
è prevista l'applicazione <strong>del</strong>la territorialità<br />
generale a livello provinciale):<br />
dipendono infatti dal luogo<br />
ove la specifica attività è collocata<br />
sia il livello dei prezzi utilizzato che<br />
le condizioni e le modalità operative,<br />
sia le infrastrutture esistenti e<br />
utilizzabili, che la capacità di spesa,<br />
come anche la tipologia dei fabbisogni<br />
o la capacità di attrazione e la<br />
domanda indotta.<br />
• È augurabile l'introduzione per lo<br />
studio <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> di nuovi correttivi<br />
peraltro introdotti già per altre<br />
attività professionali, dove infatti,<br />
sono stati individuati anche<br />
correttivi per ridurre il peso assunto<br />
dai fattori produttivi, da alcuni<br />
beni strumentali e dal peso <strong>del</strong> lavoro<br />
di segreteria o amministrativo.<br />
34
temi di politica professionale<br />
studi di settore<br />
Segnalazione di un caso<br />
in cui è stato possibile difendersi<br />
con successo da determinazioni<br />
presuntive <strong>del</strong> reddito professionale<br />
effettuate dall'Amministrazione<br />
Finanziaria<br />
Si segnala il caso di uno<br />
Psicologo iscritto all'<strong>Ordine</strong>, che<br />
ha vinto in secondo grado un<br />
contenzioso instaurato<br />
dall'Amministrazione<br />
Finanziaria sul mancato<br />
adeguamento dei valori calcolati<br />
mediante l'applicazione dei<br />
parametri reddituali di cui alla<br />
Legge 28/<strong>12</strong>/1995 n. 549<br />
(predecessori <strong>degli</strong> attuali Studi i<br />
Settore).<br />
Per utilità di tutti i colleghi che<br />
dovessero incorrere in un caso<br />
simile si riportano le circostanze<br />
che hanno determinato l'esito<br />
positivo <strong>del</strong> giudizio.<br />
L'Amministrazione richiedeva il<br />
versamento di maggiori imposte<br />
IRPEF ed addizionali, IRAP e<br />
Contributi previdenziali sulla<br />
base di un reddito presuntivo<br />
ottenuto applicando ai costi<br />
contabilizzati e dichiarati <strong>del</strong><br />
contribuente i parametri<br />
reddituali.<br />
La difesa <strong>del</strong> contribuente si è<br />
basata sulla circostanza che il<br />
contribuente nell'anno in<br />
questione aveva realizzato il 99%<br />
<strong>del</strong> totale dei propri ricavi quale<br />
compenso <strong>del</strong>l'attività<br />
professionale svolta a favore di<br />
“Case Circondariali”.<br />
è stato dimostrato che tali Enti<br />
riconoscevano un compenso<br />
orario professionale pari a meno<br />
<strong>del</strong>la metà rispetto alla tariffa<br />
professionale media allora<br />
vigente per le medesime<br />
prestazioni svolte da psicologi. Si<br />
è dimostrato che qualora le ore<br />
svolte presso le case<br />
Circondariali fossero state<br />
valorizzate con la tariffa più alta<br />
prevista dal Tariffario Nazionale,<br />
il contribuente sarebbe risultato<br />
congruo sia applicando lo Studio<br />
di Settore oggi vigente sia<br />
applicando il calcolo basato sui<br />
parametri.<br />
Si è sottolineata la circostanza<br />
che il contribuente era<br />
dipendente a tempo parziale per<br />
25 ore settimanali per l'anno<br />
fiscale considerato. Tale<br />
circostanza è stata inoltre presa<br />
in considerazione nella<br />
valutazione <strong>del</strong>la redditività<br />
<strong>del</strong>la residuale attività<br />
professionale e materialmente<br />
<strong>del</strong>le ore annuali<br />
economicamente profittevoli a<br />
disposizione <strong>del</strong> contribuente.<br />
Infine la Commissione ha anche<br />
tenuto in considerazione la<br />
circostanza riportata che il<br />
contribuente avesse dedicato<br />
all'aggiornamento professionale<br />
una parte <strong>del</strong>le ore che avrebbe<br />
potuto destinare all'attività di<br />
lavoro e come in quell'anno<br />
alcuni problemi di carattere<br />
sanitario avessero ridotto la<br />
stessa capacità lavorativa in<br />
taluni mesi.<br />
Nella speranza che la<br />
segnalazione possa essere di<br />
aiuto a <strong>Psicologi</strong> che si dovessero<br />
trovare in una situazione<br />
similare si sottolinea dal punto<br />
di vista tecnico, a margine di<br />
quanto sopra riportato, come gli<br />
argomenti utilizzati in difesa <strong>del</strong><br />
contribuente non siano di natura<br />
contabile (esibizione di fatture o<br />
registri), che in tali contenziosi<br />
assumono una rilevanza <strong>del</strong> tutto<br />
marginale.<br />
Fabrizio Del Franco<br />
8. Conclusioni<br />
Lo strumento <strong>degli</strong> Studi di Settore,<br />
basato sul concetto di reddito normale,<br />
in sé racchiude una serie di potenzialità<br />
di indubbio interesse che tuttavia,<br />
se non correttamente applicate,<br />
potrebbero generare fenomeni distorsivi<br />
non accettabili per la professione<br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>.<br />
L'utilizzo da parte <strong>del</strong>l'Amministrazione<br />
Finanziaria <strong>degli</strong> Studi di Settore<br />
genera infatti una serie di vantaggi<br />
per quest'ultima quali, la possibilità di<br />
disporre di procedure mirate e semplificate<br />
di verifica che dovrebbero trovare<br />
riscontro anche in un miglior rapporto<br />
contribuente-fisco.<br />
È evidente che lo strumento in sé<br />
potrebbe generare anche alcuni vantaggi<br />
per i professionisti quali quello<br />
di verificare la propria capacità competitiva<br />
e la propria efficienza economica<br />
in rapporto agli altri professionisti<br />
<strong>del</strong> medesimo settore ed alle altre<br />
attività professionali.<br />
La corretta applicazione <strong>degli</strong> Studi<br />
di Settore potrebbe poi consentire la<br />
riduzione di situazioni di concorrenza<br />
sleale tra i professionisti basata solo<br />
sul fattore fiscale e consentirebbe di<br />
monitorare le attività presenti sul territorio<br />
ed indirizzare le scelte di programmazione<br />
economica da parte <strong>degli</strong><br />
organi di governo.<br />
Ciò tuttavia non deve portare ad eccessivi<br />
ottimismi e semplificazioni ed<br />
è dovere <strong>degli</strong> Ordini Regionali e <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
Nazionale vigilare, per quanto<br />
di propria competenza, sulle discrepanze<br />
e le inesattezze incorporate negli<br />
Studi di Settore riferibili ai propri<br />
iscritti.<br />
In particolare, un rischio connaturato<br />
con una definizione <strong>del</strong> reddito normale<br />
è quello di discriminare le fasce<br />
più deboli all'interno di una categoria,<br />
che risulterebbero costantemente al<br />
di sotto dei parametri medi, e di premiare<br />
quelle economicamente più forti<br />
facilmente al di sopra <strong>del</strong>le stime o-<br />
perate dallo Studio di Settore.<br />
In tal senso il presente documento<br />
costituisce uno spunto di analisi e di<br />
approfondimento propedeutico ad ulteriori<br />
valutazioni, aperto al contributo<br />
di tutti gli iscritti, alla segnalazione<br />
di casi di scarsa efficacia <strong>del</strong>lo strumento<br />
e di casistiche professionali non<br />
tutelate e previste dal Legislatore.<br />
1 Gallo: Il dilemma reddito normale o reddito effettivo:<br />
il ruolo <strong>del</strong>l'accertamento induttivo, cit., 460.<br />
In tale contesto l'autore mette in evidenza che il metodo<br />
<strong>del</strong> reddito effettivo non garantisce una veridicità<br />
di alcun tipo “in quanto il valore che ne risulta<br />
non è congetturale né reale, bensì un mero valore risultante<br />
da “atti” seppure qualificati”.<br />
35
temi di politica professionale<br />
IL DOCUMENTO<br />
“PSICOLOGIA E NUOVE ATTIVITÀ<br />
DI AIUTO IN AMBITO<br />
PSICOLOGICO”, FATTO PROPRIO<br />
DALL’ORDINE,<br />
DENUNCIA IL RISCHIO<br />
DI “MESTIERI FANTASIOSI”<br />
IL COUNSELLING<br />
UNA BOMBA<br />
AD OROLOGERIA<br />
Prof. Paolo Cruciani, Docente Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1 e 2, Scuola di Specializzazione<br />
<strong>Psicologi</strong>a Clinica, Università “La Sapienza”<br />
Dott.ssa Domenicassunta Corsetti, Consigliere <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Presentiamo il documento<br />
elaborato su richiesta <strong>del</strong><br />
Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, dai<br />
colleghi Prof. Paolo Cruciani e<br />
dott.ssa Domenicassunta<br />
Corsetti, consigliere <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
e fatto proprio dal Consiglio<br />
nella seduta <strong>del</strong> 21 novembre<br />
scorso all'unanimità.<br />
Il documento è l'espressione di<br />
un lungo lavoro di ricerca e<br />
approfondimento sulle attività<br />
che nascono numerose ai confini<br />
<strong>del</strong>la psicologia, nel tentativo di<br />
eroderne il territorio.<br />
Lo studio evidenzia come siano<br />
nate fantasiose definizioni di<br />
nuovi mestieri che hanno<br />
contenuti e linguaggi propri<br />
<strong>del</strong>la psicologia, ma che si<br />
guardano bene dal farne<br />
riferimento esplicito.<br />
Rappresentano un attacco<br />
frontale alle prerogative proprie<br />
<strong>del</strong>la nostra professione.<br />
Da tempo l'ordine regionale ha<br />
proceduto con azioni di diffida e<br />
di denuncia politica e culturale<br />
<strong>del</strong> fenomeno che va aggredito<br />
anche sul piano legale, laddove<br />
presenti appigli “legali” che non<br />
sempre sono semplici da<br />
individuare.<br />
In particolar modo ci preme<br />
però che la comunità<br />
professionale <strong>del</strong>la psicologia si<br />
faccia carico <strong>del</strong> problema.<br />
Sappiamo quanti giovani<br />
colleghi siano in cerca di una<br />
occupazione in linea con i loro<br />
studi e interessi e<br />
sufficientemente stabile e<br />
remunerativa da consentire loro<br />
di portare avanti progetti di<br />
vita.<br />
Che la comunità professionale<br />
abbia uno scatto d'orgoglio e<br />
“tenga” rispetto a spinte<br />
centrifughe verso nuovi mercati<br />
Legge 18 febbraio 1989, n. 56 - Ordinamento<br />
<strong>del</strong>la professione di<br />
psicologo.<br />
Art. 1<br />
Definizione <strong>del</strong>la professione<br />
di psicologo<br />
1. La professione di psicologo comprende<br />
l'uso <strong>degli</strong> strumenti conoscitivi<br />
e di intervento per la prevenzione,<br />
la diagnosi, le attività di<br />
abilitazione-riabilitazione e di sostegno<br />
in ambito psicologico rivolte<br />
alla persona, al gruppo, agli organismi<br />
sociali e alle comunità.<br />
Comprende altresì le attività di sperimentazione,<br />
ricerca e didattica in<br />
tale ambito.<br />
che inevitabilmente si<br />
verrebbero a configurare come<br />
aree di abusivismo <strong>del</strong>la<br />
professione di psicologo.<br />
Il documento è un invito ai<br />
colleghi a discutere di questo,<br />
per essere più compatti, di<br />
quanto ad oggi siamo, nel<br />
combattere ogni cedimento e<br />
compiacenza verso pratiche<br />
formative non adeguate e non<br />
consone ai dettami <strong>del</strong> nostro<br />
codice deontologico.<br />
Marialori Zaccaria<br />
Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
Codice deontologico <strong>degli</strong> psicologi<br />
italiani (Testo approvato dal<br />
Consiglio Nazionale <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> nell'adunanza<br />
<strong>del</strong> 27-28 giugno 1997)<br />
Art. 21<br />
Lo psicologo, a salvaguardia <strong>del</strong>l'utenza<br />
e <strong>del</strong>la professione, è tenuto<br />
a non insegnare l'uso di strumenti<br />
conoscitivi e di intervento riservati<br />
alla professione di psicologo,<br />
a soggetti estranei alla professione<br />
stessa, anche qualora insegni<br />
a tali soggetti discipline psicologiche.<br />
È fatto salvo l'insegnamento agli<br />
studenti <strong>del</strong> corso di laurea in psicologia,<br />
ai tirocinanti, ed agli specializzandi<br />
in materie psicologiche.<br />
36
temi di politica professionale<br />
counselling<br />
Abbiamo posto questi due articoli<br />
come una sorta di premessa che<br />
fa da sfondo alle considerazioni che<br />
seguiranno e a cui rimandiamo, implicitamente,<br />
ogni volta che usiamo il termine<br />
“psicologo”, intendendolo come<br />
elemento che denota l'appartenenza<br />
ad una comunità scientifica e professionale<br />
che si è riconosciuta come tale<br />
e che ha creato <strong>del</strong>le istituzioni che<br />
ne organizzano la vita e lo sviluppo.<br />
La psicologia appare oggi come un'area<br />
in cui si raccolgono numerose discipline<br />
che possono essere legittimamente<br />
raccolte sotto una connotazione<br />
comune (studio <strong>del</strong> comportamento,<br />
<strong>del</strong>la mente, ecc.), ma che presentano<br />
quelle differenze che devono<br />
essere tenute in conto se non si vuole<br />
generare una confusione che impedirebbe<br />
di comprendere la specificità<br />
di teorie e pratiche assai diverse fra di<br />
loro e farebbe smarrire il senso che varie<br />
prospettive teoriche e di intervento<br />
hanno consolidato nel corso <strong>del</strong>la<br />
loro storia.<br />
Tali differenze costituiscono un patrimonio<br />
a cui oggi la psicologia non<br />
può in alcun modo rinunciare.<br />
Se esistono oggi più “scienze psicologiche”<br />
come è riconosciuto, ad esempio,<br />
nelle attuali denominazioni dei<br />
corsi di laurea attivati nelle facoltà di<br />
psicologia, questo non può essere interpretato<br />
come una debolezza o una<br />
fragilità dei fondamenti teorici e metodologici<br />
<strong>del</strong>la psicologia, ma come<br />
la conseguenza <strong>del</strong>la complessità <strong>del</strong>le<br />
linee di ricerca e <strong>del</strong>le strategie di<br />
intervento che si stanno sviluppando<br />
in un momento come questo in cui numerosi<br />
fattori agiscono da potente stimolo<br />
per una crescita quanto mai differenziata<br />
di queste discipline.<br />
In tale cornice complessiva possiamo<br />
individuare un fenomeno che richiama<br />
la nostra attenzione: la nascita<br />
di tipi di intervento psicologico - e<br />
in conseguenza di figure professionali<br />
- che si pongono, significativamente,<br />
al di fuori <strong>del</strong>le definizioni <strong>del</strong>la psicologia<br />
e <strong>del</strong>le professioni psicologiche<br />
cui siamo abituati e in aree che<br />
confinano, fin quasi a confondersi, con<br />
altre professionalità e mo<strong>del</strong>li teorici,<br />
appartenenti ad ambiti disciplinari diversi<br />
dalla psicologia.<br />
Quando la psicologia è nata, differenziandosi,<br />
progressivamente, da insiemi<br />
dottrinali e tradizioni che appartenevano<br />
alla filosofia, alla religione,<br />
alla medicina o al diritto e che<br />
riguardavano il modo di funzionare<br />
<strong>del</strong>la mente, si sono subito <strong>del</strong>ineate<br />
al suo interno due polarità che potremmo<br />
individuare come “conoscenza”<br />
e “cura <strong>del</strong> disagio”. Queste polarità<br />
hanno organizzato lo sviluppo <strong>del</strong>la<br />
psicologia costituendo come un binario<br />
ideale lungo il quale mo<strong>del</strong>li, ipotesi,<br />
esperienze e ricerche si sono man<br />
mano sviluppate.<br />
Se consideriamo come il pensiero filosofico<br />
abbia costituito la matrice<br />
principale da cui la psicologia è nata,<br />
è possibile individuare anche in questa<br />
complessa tradizione la presenza<br />
di una vocazione a conoscere e contemporaneamente<br />
a fronteggiare l'angoscia<br />
e i “mali <strong>del</strong>l'anima”. La filosofia<br />
ellenistica presenta esempi di estremo<br />
interesse in quanto mostra, in testi<br />
di ispirazione stoica ed epicurea,<br />
esempi di teorie sul funzionamento<br />
<strong>del</strong>la mente a cui si accompagna una<br />
raffinata riflessione su quanto turba la<br />
tranquillità <strong>del</strong>l'animo e quanto può<br />
restituire la calma e la serenità. La rappresentazione<br />
che Lucrezio fa <strong>del</strong>l'angoscia<br />
e <strong>del</strong>le sue cause, tutte all'interno<br />
<strong>del</strong>la nostra anima, - quale<br />
era intesa dalla tradizione epicurea -<br />
è uno dei più significativi esempi <strong>del</strong>l'attenzione<br />
che era posta a forme di<br />
sofferenza prettamente psicologiche.<br />
A questa descrizione fanno seguito<br />
proposte e consigli che possiamo ben<br />
considerare esempi di una risposta di<br />
carattere “psicoterapeutico”. Lo psicoterapeuta<br />
filosofo ha, in questo senso,<br />
un'origine antica.<br />
Esistono molti lavori che hanno ricostruito<br />
la storia <strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong>la<br />
psicoterapia all'interno <strong>del</strong>la cultura<br />
filosofica e religiosa. Questo accenno<br />
ci occorreva solo per ricordare come,<br />
sin dall'inizio conoscere, comprendere<br />
e spiegare i fenomeni mentali abbia<br />
sempre avuto, come controparte necessaria<br />
e ineliminabile, il problema<br />
<strong>del</strong>la cura e <strong>del</strong>l'intervento finalizzato<br />
a liberare dal dolore. L'attenzione al<br />
disagio psicologico si è certamente ampliata<br />
e approfondita nel secolo scorso,<br />
quando la psicologia e la psicoterapia<br />
hanno visto il loro esplicito definirsi<br />
e costituirsi come discipline autonome<br />
con una loro chiara posizione<br />
distinta sia dall'ambito <strong>del</strong>le scienze<br />
biologiche e mediche che da quello<br />
<strong>del</strong>le discipline umanistiche e sociali.<br />
Al filosofo che cura l'anima si è sostituito<br />
- o se vogliamo aggiunto - lo<br />
psicoterapeuta, impegnato a costruire<br />
una pratica di intervento che sia derivata<br />
coerentemente da una teoria<br />
scientifica.<br />
Per molto tempo la sofferenza psicologica,<br />
quando è stata riconosciuta<br />
come tale e non confusa con le malattie<br />
somatiche o con il disagio di origine<br />
sociale, è diventata oggetto di un<br />
approccio centrato sulla contrapposizione<br />
fra “normalità-salute” e “anormalità-malattia”.<br />
Ciò ha determinato,<br />
certo, una progressiva diffusione <strong>del</strong><br />
ricorso alla psicoterapia come risposta<br />
alle difficoltà <strong>del</strong>l'esistenza ma anche,<br />
ed occorre sottolineare questo,<br />
ad una parziale inclusione <strong>del</strong> malessere<br />
psichico e <strong>del</strong>la psicoterapia, nel-<br />
37
temi di politica professionale<br />
counselling<br />
la prospettiva psichiatrica che, a sua<br />
volta, risente <strong>del</strong> peso <strong>del</strong> punto di vista<br />
<strong>del</strong>la medicina generale. Un effetto<br />
di questa influenza è stato quello di<br />
rendere molto difficile la creazione di<br />
un'immagine specificamente “psicologica”<br />
<strong>del</strong> disagio, capace di accogliere<br />
al suo interno una gamma di sfumature<br />
e di gradazioni che includono<br />
si, ad un estremo, i gravi disturbi che<br />
si inseriscono opportunamente nella<br />
rappresentazione sociale <strong>del</strong>la malattia,<br />
ma che possano ugualmente implicare<br />
quella conflittualità e difficoltà<br />
che appartengono normalmente alle<br />
vicissitudini <strong>del</strong> ciclo di vita. È nata<br />
così la necessità di riformulare in modo<br />
differente i vari tipi di disagio che<br />
la psicologia deve affrontare. Un mo<strong>del</strong>lo<br />
troppo centrato attorno all'idea<br />
<strong>del</strong>la malattia, ed alla conseguente necessità<br />
di un intervento psicoterapeutico,<br />
non sembra, allo stato attuale,<br />
rispondere pienamente e adeguatamente<br />
alle richieste di aiuto che sono<br />
formulate da un'utenza ormai diversificata<br />
e, assai spesso, molto confusa<br />
ed incerta per quanto riguarda<br />
l'origine e la causa <strong>del</strong> suo malessere.<br />
Quello che è certo è che il timore <strong>del</strong>la<br />
traduzione <strong>del</strong>la propria richiesta di<br />
aiuto in termini patologici, <strong>del</strong>la vergogna<br />
e umiliazione per la propria “incapacità<br />
di farcela da soli, con le proprie<br />
forze” è un grosso ostacolo nel<br />
momento in cui si avverte la necessità<br />
di rivolgersi allo psicologo.<br />
Esiste, d'altro canto, una reale esigenza<br />
di individuare i diversi bisogni<br />
e difficoltà che spingono a “chiedere<br />
aiuto”, a chiedere che sia fornito un<br />
appoggio di fronte ad un mondo sempre<br />
più complesso, che appare minaccioso<br />
e privo di senso. Questa richiesta<br />
nasce da situazioni e da angosce<br />
nuove e non può, ripetiamo, essere<br />
facilmente inquadrata in categorie<br />
che la psicologia ha costruito in contesti<br />
ormai lontani da noi, quando il<br />
malessere nasceva da altri tipi di contraddizioni<br />
e problemi.<br />
Il successo di tante forme di risposta<br />
che possono apparirci bizzarre non<br />
deve essere sottovalutato né suscitare<br />
<strong>del</strong>le reazioni di solo rifiuto. Se tante<br />
persone ricorrono a quelle che si<br />
presentano come figure professionali<br />
“improbabili” la ragione è che non riescono<br />
a trovare, alla loro portata, risposte<br />
migliori. L'ansia, e spesso la vera<br />
e propria disperazione, da cui tanti<br />
si sentono assaliti, non sembrano, in<br />
38<br />
effetti, riconducibili solo a qualcosa<br />
che sia riducibile all'idea di malattia.<br />
Le persone cercano aiuto perché sono<br />
mancati loro quegli elementi essenziali<br />
che debbono accompagnare<br />
lo sviluppo di una personalità capace<br />
di realizzare le sue potenzialità, di godere<br />
di ciò che la vita offre, di trovare<br />
un senso alla propria esistenza ed ai<br />
propri progetti e di affrontare in modo<br />
creativo e sereno i problemi normali<br />
e quotidiani. Non sono temi riconducibili<br />
all'alternativa salute-malattia,<br />
ma questioni legate al rapporto<br />
con la collettività in cui si vive ed alla<br />
capacità di trarre da questa una sicurezza<br />
ed un sostegno.<br />
A molte di queste richieste può e deve<br />
rispondere la psicologia, proprio così<br />
come è costituita dai mo<strong>del</strong>li e dalle<br />
cornici teoriche su cui basiamo la<br />
nostra attività, ma non come appare<br />
oggi nelle rappresentazioni che ne<br />
hanno coloro che più avrebbero bisogno<br />
<strong>del</strong> nostro aiuto.<br />
Ecco che si crea allora lo spazio perché<br />
siano inventate, con più o meno<br />
competenza e maggiore o minore serietà<br />
professionale, <strong>del</strong>le figure che<br />
cercano di rispondere a queste richieste.<br />
Non vogliamo certo dire che<br />
non ci siano professioni e discipline<br />
che possano svolgere questo compito<br />
e che a tutto debba rispondere la psicologia.<br />
Esistono bisogni di realizzazione<br />
professionale, di partecipazione<br />
politica o di spiritualità che non riguardano<br />
certo la psicologia, ma ciò<br />
che vogliamo proporre come oggetto<br />
di riflessione per i nostri colleghi, è come<br />
sia proprio la mancanza di un'adeguata<br />
risposta psicologica, a bisogni<br />
squisitamente psicologici, ad aprire la<br />
strada al moltiplicarsi di offerte di ausili<br />
che, secondo criteri non sempre<br />
facili da individuare, sono ritenuti prerogativa<br />
di nuove “figure professionali”<br />
che si dichiarano nettamente distinte<br />
da quella <strong>del</strong>lo psicologo.<br />
La figura <strong>del</strong>lo psicologo, per lo meno<br />
nella sua immagine più diffusa, è<br />
dunque ancora così gravata da “stereotipi”<br />
patologizzanti Per sentirsi garantiti<br />
di non essere etichettati come<br />
malati, per non percepirsi come inadeguati<br />
ad una vita normale, è dunque<br />
necessario ricorrere a chiunque tranne<br />
che a chi ha avuto una formazione<br />
psicologica Proprio in quanto psicologi<br />
dobbiamo affrontare questi problemi<br />
per comprenderne le cause e<br />
non per condannare e criticare le scelte<br />
<strong>del</strong>le persone che, in un modo o nell'altro,<br />
sono mosse dall'inquietudine,<br />
dall'incertezza e dallo smarrimento.<br />
Quanto diremo sulle nuove attività<br />
e forme di intervento vorremmo fosse<br />
inteso come un primo sforzo per<br />
aprire, all'interno <strong>del</strong>la nostra comunità<br />
scientifica e professionale un dibattito<br />
ed una ricerca su questi temi.<br />
Tutto questo ci appare rilevante come<br />
espressione di una crescente necessità<br />
di fronteggiare forme di disagio<br />
legate al bisogno di un sostegno,<br />
di una chiarificazione, una guida o un<br />
consiglio di fronte ad un contesto sociale<br />
in rapida trasformazione, in cui<br />
schemi di risposta precostituiti si rivelano<br />
sempre più inadeguati.<br />
Le “professioni di aiuto” sembrano<br />
estendersi sia in termini di utenza sia<br />
di differenziazione e di articolazione<br />
<strong>del</strong>le richieste poste da chi ricorre ad<br />
esse. Le professioni tradizionali in questo<br />
ambito “circoscrivevano”, in qualche<br />
modo, i tipi di prestazioni richieste<br />
allo psicologo senza creare troppe<br />
sovrapposizioni e gli psicologi, a loro<br />
volta, riconducevano la loro offerta di<br />
intervento ad alcune categorie relativamente<br />
ben definite. Le figure a cui<br />
si ricorre più spesso per essere “aiutati”<br />
nella conduzione <strong>del</strong>la vita pratica<br />
sono l' avvocato, il commercialista,<br />
il medico, lo psichiatra, lo psicologo,<br />
l’assistente sociale (in situazioni di crisi)<br />
a cui si deve aggiungere la figura<br />
<strong>del</strong> tutto specifica <strong>del</strong> sacerdote.<br />
In questo quadro si sono inserite<br />
man mano alcune attività di sostegno<br />
in cui la componente di competenze<br />
“psicologiche” è presente in una misura<br />
sufficiente a richiamare una nostra<br />
riflessione: mediatore familiare,<br />
counselor, reflector, fisioterapista<br />
clinico, coacher, pedagogista clinico,<br />
filosofi clinici, psicomotricisti<br />
funzionali, consiglieri di fiducia,<br />
mentoring, tutorato clinico ed<br />
altre dalla definizione spesso non semplice.<br />
Tali attività, presentate come nuove,<br />
sembrano spesso, in sostanza, basarsi<br />
su aspetti parziali <strong>del</strong>la competenza<br />
<strong>del</strong>lo psicologo, che vengono in<br />
qualche modo separati, artificiosamente,<br />
da quell'insieme coerente di<br />
teorie e pratiche che la definiscono. È<br />
come se si cercasse di presentare come<br />
una professione nuova ciò che è in<br />
realtà soltanto un aspetto di quell'insieme<br />
di capacità di intervento che gli<br />
psicologi possono correttamente for-
nire sulla base <strong>del</strong>la padronanza di affidabili<br />
mo<strong>del</strong>li scientifici. Ciò che intendiamo<br />
mettere in discussione è<br />
proprio il fatto che si proponga, sotto<br />
la veste di una”professione autonoma”,<br />
ciò che appare fondatamente ammissibile<br />
solo come parte di una figura<br />
professionale più ampia ed edificata<br />
su basi scientifiche. Queste attività,<br />
che implicano interventi di natura psicologica,<br />
pongono la questione dei requisiti<br />
formativi che possono - e debbono<br />
- essere il presupposto <strong>del</strong>la e-<br />
ventuale loro inclusione nell'ambito<br />
<strong>del</strong>le competenze professionali, che<br />
sono già, oggi, patrimonio specifico <strong>degli</strong><br />
psicologi.<br />
È importante a questo punto, come<br />
prerequisito ad una discussione, compiere<br />
una riflessione sulla natura stessa<br />
di queste mutazioni professionali,<br />
e sulle cornici teoriche e metodologiche<br />
su cui si fondano.<br />
Una questiona analoga si pone anche<br />
per quelle forme di terapia o meglio<br />
propriamente “psicoterapia” -<br />
“soft” come alcuni le chiamano- che si<br />
valgono di ausili e di metodiche assai<br />
diverse da quelle tradizionali: pet therapy,<br />
musicoterapia, art therapy, teatro<br />
terapia (ben distinto dallo psicodramma),<br />
ecc..<br />
Le esperienze che sono correntemente<br />
riportate richiedono, quando<br />
queste diverse forme di intervento si<br />
possono considerare professionalmente<br />
corrette, la presenza di questi requisiti:<br />
a) Conduzione da parte di psicoterapeuti<br />
o almeno di psicologi, che sono<br />
coadiuvati, eventualmente da<br />
personale infermieristico, e da “tecnici”<br />
che si occupano <strong>degli</strong> specifici<br />
ausili utilizzati (si pensi agli addestratori<br />
di animali di animali o<br />
agli esperti di ceramica o di pittura).<br />
b) Inserimento di queste pratiche in<br />
un più ampio programma terapeutico<br />
che comprende comunque l'utilizzazione<br />
di metodi che appartengono<br />
alla psicoterapia in senso<br />
stretto o alla terapia in istituzioni.<br />
Partendo dunque dalla constatazione<br />
<strong>del</strong>l'esistenza di questi nuovi profili<br />
professionali e di training relativi<br />
ad essi, ci proponiamo, di fornirne,<br />
molto sinteticamente, una prima definizione<br />
<strong>del</strong>le loro specifiche caratteristiche<br />
per avviare una riflessione sulle<br />
diverse manifestazioni che il bisogno<br />
di aiuto presenta nella nostra società<br />
e su come tale bisogno riguardi<br />
l'attività <strong>degli</strong> psicologi.<br />
Ci si può legittimamente chiedere<br />
come mai queste professioni si siano<br />
sviluppate talvolta al di fuori <strong>del</strong>l'iter<br />
formativo <strong>del</strong>lo psicologo e di quella<br />
regolamentazione <strong>del</strong>l'attività psicologica<br />
prevista dagli albi professionali<br />
che ne garantiscono il corretto svolgimento.<br />
Riporteremo di seguito alcune definizioni<br />
che gli stessi organizzatori di<br />
questi processi formativi presentano,<br />
in varie pubblicazioni in cui “fanno conoscere”<br />
la specificità <strong>del</strong>la loro prospettiva<br />
teorica e <strong>del</strong>la loro metodologia.<br />
Cominceremo con due attività che<br />
hanno ormai alle loro spalle una consolidata<br />
tradizione di attività pratica<br />
ed una copiosa documentazione relativa<br />
ai fondamenti teorici e metodologici<br />
che la sostengono. Ci riferiamo<br />
cioè all'attività <strong>del</strong> counsellor e <strong>del</strong><br />
mediatore familiare, attività che nella<br />
grande maggioranza dei casi sono<br />
svolte da psicologi.<br />
temi di politica professionale<br />
counselling<br />
Il counsellor<br />
Possiamo valerci per una definizione<br />
<strong>del</strong>la figura <strong>del</strong> counsellor, e per<br />
una prima definizione <strong>del</strong> suo rapporto<br />
con la figura professionale <strong>del</strong>lo psicologo<br />
<strong>del</strong> contributo di Fulvio Giardina<br />
apparso su La Professione di<br />
Psicologo, n. 204 , intitolato “Counsellors<br />
e counselling in Italia: quale<br />
futuro”.<br />
In questo lavoro viene riportata, a<br />
titolo di esempio, la seguente definizione<br />
fornita dalla British Association<br />
for Counseling (BCA), fondata nel<br />
1976:<br />
“Il counsellor può indicare le opzioni<br />
di cui il cliente dispone e aiutarlo a<br />
seguire quella che sceglierà. Il counsellor<br />
può aiutare il cliente ad esaminare<br />
dettagliatamente le situazioni o i<br />
comportamenti che si sono rivelati<br />
problematici e trovare un punto piccolo<br />
ma cruciale da cui sia possibile<br />
originare qualche cambiamento. Qualunque<br />
approccio usi il counsellor, lo<br />
scopo fondamentale è l'autonomia <strong>del</strong><br />
cliente che possa fare le sue scelte”.<br />
Prosegue ancora Fulvio Giardina (p.<br />
62):<br />
“In Italia la figura <strong>del</strong> counsellor non<br />
è regolamentata in albo professionale<br />
riconosciuto dallo Stato. Esistono operatori,<br />
counsellor per l'appunto, che,<br />
avendo seguito corsi di studi, alcuni<br />
dei quali biennali o triennali, ed in possesso<br />
pertanto di un diploma rilasciato<br />
da specifiche scuole di formazione<br />
di differenti orientamenti teorici, sono<br />
in grado di favorire la soluzione di<br />
disagi esistenziali che non comportino<br />
tuttavia una ristrutturazione<br />
profonda <strong>del</strong>la personalità. Ma è bene<br />
ribadire che non vi è alcun obbligo formativo,<br />
se non autoreferenziato, per<br />
divenire counsellor.<br />
L'intervento di counselling può essere<br />
definito come la possibilità di offrire<br />
un orientamento o un sostegno a<br />
singoli individui o a gruppi, favorendo<br />
lo sviluppo e l'utilizzazione <strong>del</strong>le potenzialità<br />
<strong>del</strong> cliente in ogni tipo di<br />
contesto. In teoria non esiste un campo<br />
di attività specifico per il counselling.<br />
Infatti, in funzione di ciò, il counseling<br />
si sta ramificando in ogni campo<br />
professionale con lo scopo di migliorare<br />
le relazioni interpersonali a<br />
seconda dei contesti con adeguate formazioni<br />
specifiche.<br />
Sono numerosi i professionisti che<br />
conseguono un diploma in counsellig<br />
per vivere più attivamente il proprio<br />
contesto lavorativo: assistenti sociali,<br />
infermieri, medici, insegnanti. Non si<br />
comprende però come psicologi, e a<br />
maggior ragione psicoterapeuti, possano<br />
inseguire il diploma in counselling,<br />
nel momento in cui la loro professione,<br />
intesa come processo formativo<br />
ed esperienziale, racchiude già<br />
in sé, e con un profondo arricchimento,<br />
gli elementi caratterizzanti l'intervento<br />
di counseling”.<br />
Dopo aver ricordato come la Società<br />
Italiana di Counselling (SICO) abbia<br />
fornito una precisa articolazione dei<br />
vari tipi di counselling possibili ed aver<br />
ricordato che sta che “addirittura in<br />
questi mesi si sta affacciando il counselling<br />
filosofico” Fulvio Giardina prosegue:<br />
“Senza dubbio si tratta di una metodologia<br />
che si impone con una attenzione<br />
crescente per la sua elevata<br />
flessibilità di intervento a tutti i livelli<br />
ed in tutti i contesti lavorativi e non,<br />
in una realtà socio-economica come la<br />
nostra continuamente soggetta agli effetti<br />
negativi <strong>del</strong>lo stress su grande<br />
scala”.<br />
Questa notazione ci sembra importante<br />
in quanto sottolinea l'orizzonte<br />
sociale in cui tutte le professionalità<br />
di cui stiamo parlando trovano so-<br />
39
temi di politica professionale<br />
counselling<br />
stanzialmente la loro motivazione. Appare<br />
chiaro dunque come l'attività <strong>del</strong><br />
counsellor sia compresa entro i contenuti<br />
<strong>del</strong>la formazione <strong>del</strong>lo psicologo<br />
e nello stesso momento possano<br />
esistere ambiti in cui sia legittimamente<br />
svolta da non psicologi in<br />
quanto relativa ad aspetti che esulano<br />
dagli ambito professionale psicologico.<br />
Riteniamo però importante, ai fini<br />
<strong>del</strong> panorama che intendiamo tracciare,<br />
riportare la conclusione di Fulvio<br />
Giardina:<br />
“Chi ha la responsabilità di governare<br />
la professione di psicologo non<br />
può ignorare né sottovalutare il fenomeno<br />
counseling così come si manifesta<br />
in Italia. Tra qualche anno inevitabilmente<br />
i cosiddetti counsellors, esercitando<br />
una professione intellettuale<br />
non regolamentata ed avendo - bene<br />
o male conseguito un titolo, agiranno<br />
in piena e legittima autonomia e non<br />
saranno sottoposti ad alcun controllo,<br />
se non su base volontaristica, né ad alcun<br />
obbligo di concorrenza leale (tariffario,<br />
codice deontologico, ecc.).<br />
[…]<br />
Sicuramente il Consiglio Nazionale<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> può e deve rivolgere il proprio<br />
potere di controllo verso tutte le<br />
scuole di specializzazione in psicoterapia,<br />
richiedendo loro tutti i corsi di<br />
specializzazione e di perfezionamento,<br />
i master e quant'altro venga offerto<br />
sul mercato <strong>del</strong>la formazione a psicologi<br />
e non”.<br />
Conclusione, questa che ci pare debba<br />
essere comunque condivisa.<br />
Come avverrà anche per altri ambiti<br />
professionali, si pone il problema,<br />
<strong>del</strong>icato e di non facile soluzione, di<br />
tracciare con ragionevole precisione i<br />
confini che esistono fra la specificità<br />
<strong>degli</strong> interventi <strong>del</strong>lo psicologo, in cui<br />
nella relazione stabilita fra professionista<br />
e cliente entrano in gioco quei<br />
meccanismi psicologici più complessi<br />
e “profondi” a cui fa riferimento, seppur<br />
in maniera assai sintetica, l'articolo<br />
1 <strong>del</strong>la legge sull'ordinamento <strong>del</strong>la<br />
nostra professione. La letteratura<br />
copiosissima soprattutto nei Paesi anglosassoni<br />
sul counseling può consentire<br />
un approfondimento di tale<br />
questione che si sta oggi proponendo<br />
con una particolare urgenza.<br />
40<br />
Il mediatore familiare<br />
Consideriamo ora un'altra figura professionale<br />
che sta vivendo un momento<br />
di ampia diffusione e che include<br />
senz'altro al suo interno numerose<br />
competenze psicologiche: il mediatore<br />
familiare. Possiamo giovarci<br />
a questo punto da una chiara sintesi<br />
fornita da Pietro Stampa per trarre alcune<br />
definizioni che ci sembrano molto<br />
utili.<br />
Scrive Pietro Stampa:<br />
“La mediazione familiare è oggetto<br />
ormai da molti anni di un vasto interesse<br />
internazionale, che si esprime<br />
non solo nella pratica concreta di molti<br />
Paesi e in una letteratura specialistica<br />
che conta centinaia di volumi e<br />
migliaia di articoli in varie lingue, ma<br />
anche in un’attività legislativa che ha<br />
come obiettivo di disciplinare e definire<br />
il campo in termini di operatività,<br />
professionalità, opzioni e limiti, sedi<br />
istituzionali. Attualmente, l' unica indicazione<br />
legislativa esplicita in materia<br />
è costituita dall' art. 8 <strong>del</strong>la L. 154<br />
<strong>del</strong> 4 aprile 2001”.<br />
E prosegue:<br />
“Le proposte organiche di Legge in<br />
materia di “mediazione” che da due legislature<br />
circolano nel nostro Parlamento<br />
e che formano, per così dire, il<br />
substrato istituzionale di attività svolte<br />
dagli Enti locali, da alcune Università,<br />
da organismi <strong>del</strong> volontariato e<br />
da molti centri privati (di solito in collegamento,<br />
comunque, con la mano<br />
pubblica), fanno riferimento a tre mo<strong>del</strong>li<br />
fondamentali. Questi appaiono<br />
tra loro - al livello attuale di elaborazione<br />
- solo parzialmente integrabili,<br />
e si possono così sommariamente definire:<br />
- un mo<strong>del</strong>lo “sociale”, di derivazione<br />
francese, che tratterebbe tematiche<br />
connesse con disarmonie interpersonali<br />
originate da condizioni di marginalità<br />
e di isolamento culturale;<br />
- un mo<strong>del</strong>lo “conciliativo”, di derivazione<br />
americana, finalizzato essenzialmente<br />
ad alleggerire i tribunali civili<br />
di tutto il volume di contenzioso<br />
che può essere reso oggetto di accordi<br />
negoziali extra-giudiziali ;<br />
- un mo<strong>del</strong>lo “autonomo”, centrato sulla<br />
necessità di tutelare più efficacemente<br />
i minori in caso di separazione/divorzio<br />
dei genitori, quando questi<br />
presentino un elevato grado di litigiosità<br />
risolvibile solo attraverso un<br />
intervento più spiccatamente psicologico-relazionale,<br />
con la temporanea<br />
sospensione, di diritto e di fatto, <strong>del</strong><br />
procedimento da parte <strong>del</strong> Giudice”.<br />
La questione che ci riguarda è la<br />
compresenza di competenze specifiche<br />
<strong>del</strong>lo psicologo, che sono ovviamente<br />
chiamate in causa nel quadro<br />
<strong>del</strong>ineato, e le competenze di natura<br />
più strettamente giuridica che sono<br />
pure necessarie nel concreto svolgimento<br />
<strong>del</strong>l'attività di mediazione. È<br />
importante cioè capire se nella prassi<br />
si stia consolidando l'uso di una collaborazione<br />
fra psicologi, o se si presenti,<br />
invece, la possibilità <strong>del</strong>l'esistenza<br />
di un mediatore non psicologo.<br />
Anche in questo caso la presenza <strong>del</strong>le<br />
specifiche condizioni che richiedono<br />
l'intervento non sostituibile <strong>del</strong>lo<br />
psicologo, è conseguenza di una attenta<br />
valutazione. Riportiamo ancora<br />
sinteticamente <strong>del</strong>le osservazioni presenti<br />
nel testo di Pietro Stampa.<br />
“Come si diceva in apertura, nelle<br />
more di una regolamentazione <strong>del</strong>la<br />
materia sono nati e stanno nascendo<br />
centri di mediazione familiare pubblici<br />
e privati nei quali, di regola, sono<br />
presenti tanto le necessarie competenze<br />
psicosociali, che quelle giuridiche.<br />
Impossibile però, per mancanza<br />
di dati, fare un bilancio <strong>del</strong>le loro attività:<br />
occorre comunque notare che la<br />
mancanza di dati è visibilmente dovuta<br />
alla mancata applicazione di criteri<br />
di verifica <strong>del</strong>le attività stesse, per così<br />
dire <strong>del</strong> prodotto dei centri.<br />
Vi è una diffusa consapevolezza <strong>del</strong>l'impossibilità<br />
di concepire la mediazione<br />
familiare soltanto come uno dei<br />
tanti tipi di mediazione possibili. Anche<br />
in ambiente forense si è consapevoli<br />
<strong>del</strong> fatto che la mediazione familiare<br />
è più apparentata alla terapia familiare<br />
che non a qualsiasi forma di<br />
ADR per un verso, e di intervento di<br />
supporto sociale per un altro.<br />
Resta il fatto che la questione <strong>del</strong>la<br />
differenza tra mediazione familiare<br />
e terapia familiare [sottolineatura<br />
nostra] attraversa tutta la letteratura<br />
sulla materia, costituendone un<br />
tema centrale. A partire dalla preoccupazione<br />
diffusa, ben espressa da Canevelli<br />
& Lucardi nell' introduzione al<br />
loro libro (2000, pp. 7-8), che “la prassi<br />
<strong>del</strong>la mediazione contraddica quelli<br />
che vengono presentati come princìpi<br />
fondamentali”, pressoché tutti gli<br />
Autori mostrano un elevato interesse<br />
alla definizione di tale differenza.<br />
La principale fonte di questo possibile<br />
equivoco [sottolineatura nostra]<br />
è nella provenienza prevalentemente<br />
clinica e socio-assistenziale <strong>del</strong>-
la maggioranza <strong>degli</strong> operatori, almeno<br />
nel nostro Paese. Molti centri italiani<br />
per la mediazione familiare sono<br />
nati per gemmazione da istituti di ricerca,<br />
formazione e terapia per la coppia<br />
e per la famiglia, o all' interno di<br />
servizi territoriali già attivi nel medesimo<br />
ambito, là dove gli operatori si<br />
accorgevano che la loro azione come<br />
terapisti o come ausiliari <strong>del</strong> Giudice<br />
in casi di separazioni e divorzi con affidamento<br />
di minori caratterizzati da<br />
alta litigiosità, rischiava di depauperare<br />
i soggetti <strong>del</strong>la loro responsabilità<br />
genitoriale, e che proprio questa<br />
deresponsabilizzazione in qualche modo<br />
contribuiva a mantenere elevata la<br />
litigiosità stessa, anziché attenuarla<br />
(cfr. per es. Bernardini, 1999: pp. 39-<br />
40). Pur consapevoli <strong>del</strong>la necessità<br />
tecnica ed etica di mantenere un intervento<br />
di mediazione ben distinto da<br />
un intervento di cura, nondimeno gli<br />
operatori sono continuamente esposti<br />
al rischio di assumere atteggiamenti<br />
più adeguati a quest' ultima che non,<br />
appunto, alla mediazione.<br />
Quanto a questo specifico problema,<br />
va sottolineato un punto fondamentale:<br />
la mediazione è un’attività di abilitazione,<br />
di accensione e supporto di<br />
risorse bloccate o offuscate nei soggetti<br />
coinvolti: come tale può essere<br />
svolta solo attraverso una sistematica,<br />
strategica costruzione <strong>del</strong>la committenza<br />
che richiede, essa stessa, una<br />
competenza ad hoc negli operatori.<br />
La psicologia clinica romana - a partire<br />
dai classici lavori di R. Carli (1987a,<br />
1987b,1992) e di numerosi collaboratori<br />
che qui non si citano per brevità<br />
- ha trattato la questione in modo approfondito,<br />
e proposto mo<strong>del</strong>li formativi<br />
di cui si raccomanda lo studio da<br />
parte dei mediatori, siano essi giuristi<br />
o professionisti di area psicosociale.<br />
D' altra parte, gli operatori che hanno<br />
una formazione di base giuridica<br />
anziché clinica o socio-assistenziale,<br />
sono esposti al rischio <strong>del</strong>la confusione<br />
tra mediazione familiare e arbitrato<br />
o conciliazione secondo mo<strong>del</strong>li autoctoni<br />
<strong>del</strong> diritto, che non tengano<br />
conto proprio <strong>del</strong>la dimensione psicologico-relazionale,<br />
o peggio la distorcano<br />
secondo una prospettiva di senso<br />
comune.<br />
Il rischio di fondo è che il mediatore<br />
intervenga sui conflitti <strong>del</strong>la coppia<br />
in corso di separazione con l' atteggiamento<br />
- presumibilmente inconsapevole<br />
- di considerarli come espressioni<br />
di una “patologia <strong>del</strong>la relazione”<br />
piuttosto che come “salti evolutivi”,<br />
accettando cioè l' idea che lo scioglimento<br />
<strong>del</strong> vincolo contrattuale <strong>del</strong>la<br />
coppia coniugale è uno dei possibili<br />
èsiti naturali <strong>del</strong>la vita di questa coppia.<br />
Le stesse due persone, e questo è<br />
il punto cruciale <strong>del</strong> problema, se possono<br />
“fisiologicamente” separarsi come<br />
coppia coniugale, non possono fare<br />
altrettanto - per definizione - come<br />
coppia genitoriale: essi non saranno<br />
più coniugi, ma saranno sempre ambedue<br />
genitori dei figli avuti insieme<br />
(Saccu, 2000).<br />
I conflitti interni alla coppia sono<br />
dunque diversi, e vanno trattati diversamente,<br />
a seconda che ne consideriamo<br />
la dimensione <strong>del</strong>la partnership<br />
e quella genitoriale. Questa diversità,<br />
assai semplice da concettualizzare<br />
come principio generale, rischia<br />
di essere molto meno semplice da declinare<br />
operativamente nella pratica<br />
<strong>del</strong>la mediazione familiare. La coppia<br />
dei partner/genitori, infatti, è un sotto-sistema<br />
bidimensionale all' interno<br />
<strong>del</strong> sistema familiare: padroneggiare<br />
un mo<strong>del</strong>lo che lo contestualizzi con<br />
chiarezza è indispensabile per l'orientamento<br />
pratico <strong>del</strong> mediatore”.<br />
Occorrerà quindi chiarire se il ruolo<br />
di mediatore possa essere svolto anche<br />
da non psicologi, ma (a) esistano<br />
situazioni in cui la formazione psicologica<br />
sia quella in ogni caso ottimale;<br />
(b) ci siano dei confini più netti<br />
fra il lavoro <strong>del</strong> mediatore e quello<br />
specifico <strong>del</strong>lo psicologo.<br />
Può essere la natura particolare <strong>del</strong><br />
conflitto che si viene ad evidenziare<br />
che può decidere dove termina, nella<br />
situazione concreta <strong>del</strong>la pratica professionale,<br />
il campo <strong>del</strong> mediatore e<br />
comincia quello <strong>del</strong>lo psicologo a <strong>del</strong>lo<br />
psicoterapeuta. Si trovano, comunque,<br />
dimensioni <strong>del</strong> conflitto e <strong>del</strong> disagio<br />
che si manifestano nell'ambito<br />
dei fenomeni relazionali implicati nella<br />
mediazione familiare che, come attestano<br />
in modo inequivocabile i contenuti<br />
dei corsi di formazione per mediatori,<br />
sono interamente inclusi nelle<br />
competenze specifiche <strong>del</strong>lo psicologo.<br />
La questione potrebbe essere impostata<br />
in maniera analoga, anche per<br />
quanto riguarda le altre attività di cui<br />
ci stiamo occupando.<br />
Riporteremo, qui di seguito, alcune<br />
definizioni che, come abbiamo detto<br />
sono fornite dagli stessi organizzatori<br />
temi di politica professionale<br />
counselling<br />
dei corsi di formazione finalizzati a<br />
preparare all'esercizio di queste attività.<br />
Abbiamo scelto questi testi soltanto<br />
a titolo d'esempio, è naturalmente<br />
possibile svolgere una ricerca<br />
che abbia il fine di fornire un quadro<br />
più completo. Le definizioni e i contenuti<br />
formativi sono riportati quasi integralmente<br />
per rendere meglio conto<br />
<strong>del</strong>le peculiarità <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo proposto.<br />
Il pedagogista clinico<br />
“È il professionista abilitato all'esercizio<br />
<strong>del</strong>la pedagogia clinica, nell'ambito<br />
<strong>del</strong>la prevenzione, <strong>del</strong>la diagnosi<br />
e <strong>del</strong>l'educazione di individui di<br />
ogni età, gruppi, organismi sociali e<br />
comunità. Il pedagogista clinico interviene<br />
in ambiti che richiedono un aiuto<br />
educativo, svolge l'attività professionale<br />
da solo o con altri specialisti,<br />
opera a contatto con il singolo oppure<br />
con i gruppi.<br />
Il pedagogista clinico è abilitato a<br />
compiere i seguenti atti professionali:<br />
A) Conduzione <strong>del</strong>l'assessment pedagogico<br />
clinico;<br />
B) Diagnosi pedagogico-clinica per conoscere<br />
l'individuo, le sue abilità e<br />
potenzialità;<br />
C) Interventi preventivi le cui strategie<br />
educative siano capaci di favorire<br />
un' equilibrata evoluzione socio-relazionale<br />
e psico-affettiva;<br />
D) Utilizzo di tecniche e metodologie<br />
pedagogico cliniche per permettere<br />
alla persona di superare difficoltà<br />
e disagi nell'espressione, comunicazione<br />
e rapporto;<br />
E) Consulenza tecnico-scientifica a<br />
enti pubblici e privati per riconoscere,<br />
osservare e studiare all'interno<br />
di strutture educative i processi<br />
relazionali, organizzativi e didattici,<br />
secondo le linee di ricerca<br />
<strong>del</strong>la pedagogia clinica;<br />
F) Reflecting pedagogico-clinico al singolo<br />
o alla coppia;<br />
G) Organizzare e condurre ateliers<br />
educativi per soggetti in età evolutiva,<br />
adulti e terza età;<br />
H) Attività di sperimentazione, ricerca<br />
e didattica in ambito pedagogico<br />
clinico.<br />
[…] Il pedagogista clinico, non limitato<br />
nella sua professione ad una<br />
storia <strong>del</strong>le idee, si trova alimentato<br />
da coesi contenuti umanistici e<br />
scientifici che muovono sul principio<br />
<strong>del</strong>la compensazione sociale<br />
41
temi di politica professionale<br />
counselling<br />
[sottolineatura nostra], per garantire<br />
un'educazione <strong>del</strong>la persona con<br />
tecniche e metodologie proprie di questa<br />
disciplina, il cui contenuto scientifico<br />
è ampiamente espresso in numerose<br />
pubblicazioni. La profusione<br />
di studi e ricerche ha assicurato in<br />
questi anni lo sviluppo di idee scientifiche<br />
e principi pedagogico-clinici sempre<br />
più nuovi, sostenuti dall'opinione<br />
pubblica, fondamentali per il progresso<br />
sociale e un futuro di speranza.<br />
Ogni idea nuova, ogni formulazione<br />
concettuale e nuova tecnologia proprie<br />
<strong>del</strong>la pedagogia clinica e <strong>del</strong>lo stile<br />
eclettico con cui si distingue, hanno<br />
contribuito e contribuiscono a liberare<br />
l'uomo dagli errori fino a spingerlo<br />
alla ricerca di equilibrio e di armonia.<br />
Il Pedagogista Clinico è un laureato<br />
[in questo caso, come in molti altri,<br />
non è specificato di quale laurea sia<br />
richiesta]che si è specializzato presso<br />
l'ISFAR Post Università <strong>del</strong>le Professioni,<br />
l'unico Istituto riconosciuto<br />
dall' ANPEC - Associazione Nazionale<br />
Pedagogisti Clinici.<br />
È una nuova figura professionale che<br />
si avvale di una lunga preparazione e<br />
di specifiche tecniche di aiuto per affrontare<br />
i molteplici bisogni <strong>del</strong>l'individuo<br />
che vive nella società moderna.<br />
Le tecniche e metodologie proprie ed<br />
esclusive <strong>del</strong>la nostra formazione in<br />
pedagogia clinica offrono ad individui<br />
di ogni età idonei interventi di aiuto<br />
che si concretizza a favore <strong>del</strong>la persona<br />
e dei suoi partners, orientandoli<br />
sugli eventi e sulla vita sociale.<br />
Una figura professionale che rivolge<br />
il suo impegno non alla patologia<br />
e perciò al malato, ma alla persona<br />
che vive con disagio le caratterizzazioni<br />
evolutive e non patologiche<br />
derivanti dai cambiamenti adattivi<br />
[sottolineatura nostra] che deve<br />
affrontare nel corso <strong>del</strong>la propria esistenza.<br />
Una figura professionale che rivolge<br />
il suo aiuto al singolo in età evolutiva,<br />
adulto o anziano, a familiari o alla<br />
coppia; persegue itinerari di aggiornamento/formazione<br />
e consulenza<br />
per il personale <strong>del</strong>le Scuole, <strong>degli</strong><br />
Enti pubblici e privati, nonché itinerari<br />
di sostegno emotivo per operatori<br />
<strong>del</strong>le varie agenzie educative: training<br />
per la facilitazione alla relazione<br />
e alla comunicazione empatica.”<br />
Lo psicomotricista funzionale<br />
La psicomotricità funzionale è una<br />
scienza che si attiene alle reali esigenze<br />
<strong>del</strong>la persona nella sua globalità<br />
e la riconosce come artefice <strong>del</strong>la<br />
propria evoluzione.<br />
Tale disciplina risponde ai bisogni<br />
educativi <strong>del</strong>l' individuo di ogni età e<br />
tende a soddisfarli con un procedimento<br />
approntato sul mosaico funzionale<br />
e, giocando un ruolo attivo sulla<br />
motivazione e sull' intenzionalità <strong>del</strong><br />
soggetto, ha come finalità la realizzazione<br />
di una persona che sappia eseguire<br />
un movimento che conviene, un<br />
modo di essere efficace sull'ambiente<br />
con una azione giusta nel momento a-<br />
datto.<br />
La psicomotricità funzionale è la disciplina<br />
che orienta la persona verso<br />
la conoscenza di sé, colmando ogni lacuna<br />
tra l'immagine e lo schema corporeo.<br />
Favorisce quel self che permette di<br />
associare le immagini <strong>del</strong> corpo operativo<br />
e di quello libidico grazie alle<br />
funzioni energetica e operativa. Si attiene<br />
alle reali esigenze <strong>del</strong>la persona<br />
nella sua globalità e la riconosce come<br />
artefice <strong>del</strong>la propria evoluzione.<br />
Lo psicomotricista funzionale è lo<br />
specialista che attua interventi educativi<br />
in aiuto a soggetti di ogni età, basandosi<br />
sul mosaico funzionale. La sua<br />
azione educativa, realizzata per mezzo<br />
di esperienze motorie, genera motivazione<br />
e stimola l'intenzionalità fino a<br />
fare eseguire alla persona movimenti<br />
convenienti, un modo di essere efficace<br />
sull'ambiente con un’azione appropriata<br />
e adatta ad ogni circostanza<br />
DELIBERA n. 3<strong>12</strong> <strong>del</strong> 31 novembre <strong>2005</strong><br />
APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO<br />
ELABORATO DAL PROFESSOR PAOLO<br />
CRUCIANI E DALLA DOTTORESSA<br />
DOMENICASSUNTA CORSETTI ALL'ESITO<br />
DELLA COLLABORAZIONE TRA LA<br />
CATTEDRA DI TEORIE E TECNICHE<br />
DELLE DINAMICHE DI GRUPPO,<br />
DELL'UNIVERSITÀ "LA SAPIENZA"<br />
DI ROMA E L'ORDINE<br />
Il Consiglio<br />
- Visto l'art. <strong>12</strong>, comma 2, lett. c) <strong>del</strong>la legge n. 56 <strong>del</strong> 18-<br />
<strong>12</strong>-1989, in base al quale il Consiglio “provvede alla ordinaria<br />
e straordinaria amministrazione <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>…”;<br />
- visto l'art. 6, lett. h) <strong>del</strong> Regolamento <strong>del</strong> Consiglio, per<br />
il quale spetta al Consiglio “…vigilare per la tutela <strong>del</strong><br />
titolo professionale e svolgere attività dirette ad impedire<br />
l'esercizio abusivo <strong>del</strong>la professione…”;<br />
- atteso che l'art. 1 <strong>del</strong>la legge n. 56/89 citata, stabilisce<br />
che “La professione <strong>del</strong>lo psicologo comprende l'uso<br />
<strong>degli</strong> strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione,<br />
la diagnosi, le attività di abilitazione e<br />
riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte<br />
alla persona, al gruppo, agli organismi sociali<br />
e alla comunità. Comprende altresì le attività di<br />
sperimentazione e di ricerca didattica in tale ambito”;<br />
- vista la <strong>del</strong>ibera n. 297 <strong>del</strong> 09.10.2003, con la quale si è<br />
ravvisata la necessità di istituire una collaborazione in<br />
merito alla definizione <strong>del</strong>le differenti professionalità<br />
che operano nell'area <strong>del</strong>la mediazione familiare, tra l'<strong>Ordine</strong>,<br />
rappresentato dal Consigliere Dott.ssa Domenicassunta<br />
Corsetti, e la Cattedra di Teorie e Tecniche <strong>del</strong>le<br />
dinamiche di gruppo <strong>del</strong> Prof. Paolo Cruciani <strong>del</strong>l'Università<br />
“La Sapienza”;<br />
- vista ed allegata la relazione illustrativa prodotta dalla<br />
collaborazione di cui sopra, prot. n. 7165 <strong>del</strong> 14.<strong>11</strong>.<strong>2005</strong>;<br />
all'unanimità (Zaccaria, Benincasa, D'Aguanno, Corsetti,<br />
Crocetti, Del Monte, Filastro, Marinelli, Mora, Pes, Polani)<br />
<strong>del</strong>ibera<br />
per i motivi di cui in premessa:<br />
1. di approvare il documento “<strong>Psicologi</strong>a e nuove attività<br />
di aiuto in ambito psicologico” che costituisce parte integrante<br />
<strong>del</strong>la presente <strong>del</strong>ibera.<br />
42
Autori <strong>del</strong> Metodo Reflecting e Promotori<br />
<strong>del</strong>la Formazione per la professione<br />
di Reflector, Guido Pesci, Simone<br />
Pesci<br />
Reflecting e Reflector<br />
Il Reflecting® è una scienza [sottolineatura<br />
nostra] che studia come<br />
aiutare l'individuo a riflettere su di sé,<br />
sul proprio essere e sul proprio esistere,<br />
utilizzando prevalentemente le<br />
proprie risorse personali. Un'esperienza<br />
interiore rivolta a sviluppare<br />
nella persona una profonda comprensione<br />
di se stessa, la coscienza e la padronanza<br />
di sé, a destare ed organizzare<br />
l'azione <strong>del</strong>la volontà, agevolare<br />
lo slancio vitale, dominare le circostanze,<br />
vincere gli ostacoli e promuovere<br />
l'armonia.<br />
L'aiuto alla riflessione è favorito dal<br />
reflector, colui che non fa né insegna<br />
[sottolineatura nostra].<br />
Per la conoscenza <strong>del</strong>le leggi e <strong>del</strong><br />
valore di ogni segnale informatore che<br />
regolano le relazioni umane, il Reflector®<br />
sa ricevere, accogliere e offrire<br />
all'uomo idonee sollecitazioni alla riflessione.<br />
Egli stimola la persona ad<br />
avvertire in sé le contraddizioni, la<br />
consapevolezza <strong>del</strong>le motivazioni che<br />
determinano le scelte, a maturare autonomamente,<br />
raggiungere nuovi equilibri,<br />
innalzare l'edificio <strong>del</strong>la propria<br />
personalità e promuovere lo sviluppo<br />
di abilità rivolte a stabilire validi rapporti<br />
interpersonali.<br />
Una relazione di aiuto [sottolineatura<br />
nostra] quella <strong>del</strong> Reflector,<br />
condotta con l'abilità professionale che<br />
lo distingue, diretta ad appagare il bisogno<br />
che la persona ha di muoversi<br />
nella propria interiorità, di conoscere<br />
e discernere ogni aspetto <strong>del</strong>l'universalità<br />
che le appartiene e che la porta<br />
al peculiare regno <strong>del</strong>la conoscenza di<br />
sé. L'individuo, accompagnato dal reflector,<br />
accorda a se stesso, nello sfondo<br />
dei propri desideri, il superamento<br />
<strong>del</strong>l'oscillazione tra permanenza e<br />
mutamento, converte gli atteggiamenti<br />
di rinuncia e di rassegnazione in atteggiamenti<br />
costruttivi, muovendo nella<br />
direzione <strong>del</strong>la coerenza.<br />
Questa scienza, ispiratrice di nuovi<br />
mo<strong>del</strong>li di vita e di pensiero, oltre a rivolgersi<br />
al singolo e al gruppo, chiede<br />
al Reflector di destare, sviluppare, organizzare<br />
nel sociale un'azione di riscatto<br />
contro i fraudolenti tentativi <strong>del</strong><br />
persuadere e <strong>del</strong> consigliare ed estendere<br />
nella società nuove tutele alla libertà<br />
individuale, per una vita più vera<br />
e più libera.<br />
Il reflector è il professionista che utilizza<br />
ogni segnale informatore per offrire<br />
alla persona isonee sollecitazioni<br />
alla riflessione. Contrario ad ogni criterio<br />
terapeutico basato su precetti di<br />
autorità, su ordini, consigli o inviti, il<br />
Reflector aiuta l'individuo ad avvertire<br />
le contraddizoni, ad assumere consapevolezza<br />
<strong>del</strong>le motivazioni che determinano<br />
le scelte, ad innalzare l'edificio<br />
<strong>del</strong>la propria personalità. Egli<br />
agisce una relazione indispensabile al<br />
bisogno che la persona ha di muoversi<br />
nella propria interiorità, di conoscere<br />
e discernere ogni aspetto <strong>del</strong>l'universalità<br />
che le appartiene, di sviluppare<br />
il proprio Sé.<br />
temi di politica professionale<br />
counselling<br />
Career Coach”Coaching”: una novità<br />
formativo/consulenziale per tutte le<br />
stagioni. Articolo di Marina Fabiano -<br />
The Change Partnership Italy<br />
Come la vogliamo definire Un'idea,<br />
una disciplina, una metodologia, un'abitudine<br />
comportamentale, un processo<br />
di sviluppo Che altro Non chiamatela<br />
terapia, né rimedio, anche se<br />
alla fine la psicologia entra in punta<br />
di piedi [sottolineatura nostra]<br />
nella cultura <strong>del</strong> Manager sotto forma<br />
di collaborazione, supporto, sostegno<br />
verso la soluzione di determinati problemi,<br />
più o meno evidenti, più o meno<br />
identificati.<br />
Il Coaching rappresenta un'attività<br />
di consulenza individuale assimilabile<br />
al “Counselling” e al “Mentoring”. In I-<br />
talia non abbiamo ancora trovato un<br />
sinonimo che, tradotto, abbia un significato<br />
riconducibile all'interpretazione<br />
Americana, dove per l'appunto<br />
nasce, come tutte le novità legate al<br />
comportamento manageriale. […] Il<br />
Coaching nasce dall'ambiente sportivo.<br />
Non esiste campione né bravo atleta<br />
che non lavori su sé stesso, sul proprio<br />
miglioramento progressivo, a<br />
stretto contatto con il suo “coach”, l'allenatore.<br />
Questo termine e' di sicuro<br />
il più adatto a definire il coaching, l'allenamento,<br />
ma è troppo assimilato all'ambiente<br />
sportivo per essere riciclabile<br />
in altri settori. […] L'allenatore,<br />
come tutti ben sanno, e' quella persona<br />
che, forte <strong>del</strong>l'esperienza accumulata<br />
praticando il medesimo sport, o<br />
qualcosa di affine, grazie alle competenze<br />
raccolte in attività passate, utilizzando<br />
ulteriori conoscenze acquisite<br />
con lo studio specifico, fa emergere<br />
dallo sportivo generico un campione<br />
fuoriclasse. Il coach sa valutare le<br />
potenzialità <strong>del</strong> suo cliente, ne tira fuori<br />
il talento nascosto e lo porta allo scoperto,<br />
ne affina le risorse, colma le e-<br />
ventuali lacune, smussa le spigolosità<br />
comportamentali, lo sostiene nel suo<br />
percorso verso il successo.<br />
[…] Il coach supporta e aiuta l'esecuzione<br />
<strong>del</strong> programma che il cliente<br />
ha identificato come il più idoneo ai<br />
propri ritmi e alle proprie convinzioni.<br />
Avere <strong>degli</strong> obiettivi fa parte <strong>del</strong>la<br />
vita quotidiana, quella fatta di bisogni<br />
primari e quella composta di elementi<br />
professionali. Stabilire dove si vuole<br />
arrivare, definire come arrivarci, stilare<br />
un piano di azioni operativamente<br />
concreto, muovere un passo dopo<br />
l'altro, verificare ancora: questo e' il<br />
metodo. Il coach collabora con il cliente<br />
affinché gli obiettivi siano chiari e<br />
consistenti, e i traguardi non siano solo<br />
dei miraggi nebulosi, le soluzioni<br />
siano evidenti o vengano inventate con<br />
consapevole creatività[…]A volte è necessario<br />
individuare le lacune, le manchevolezze,<br />
le scarsità conoscitive che<br />
impediscono il prosieguo <strong>del</strong>l'avventura<br />
verso il successo.[…] La scoperta<br />
<strong>del</strong>l'autostima, l'evoluzione <strong>del</strong>la leadership<br />
personale e professionale, fanno<br />
parte <strong>del</strong> metodo comportamentale<br />
che il coach aiuta a sviluppare.<br />
A livello professionale il coaching e'<br />
senza dubbio di grande utilità per manager<br />
di ogni estrazione e livello: dal<br />
professionista collaudato abituato a<br />
decidere in grande autonomia, all'imprenditore<br />
che si è costruito un impero<br />
in totale solitudine; dal giovane<br />
manager rampante desideroso di correre<br />
a grandi balzi verso fama e successo,<br />
all'appena promosso funzionario<br />
timoroso di non farcela, al nuovo<br />
elemento <strong>del</strong> flessibile mondo lavorativo<br />
che non sa come cominciare la<br />
propria carriera da sogno. Il coaching<br />
permette di pianificare il proprio percorso<br />
professionale, di fronteggiare<br />
difficili situazioni in cui il cambiamento<br />
e' una necessità, di affrontare nuove<br />
inaspettate responsabilità.<br />
Conclusioni<br />
Traendo qualche conclusione provvisoria<br />
possiamo vedere in tutto questo<br />
un risultato <strong>del</strong> “successo sociale<br />
43
temi di politica professionale<br />
counselling<br />
44<br />
<strong>del</strong>la psicologia” e l'esito <strong>del</strong> riconoscimento<br />
di bisogni che sono in cerca,<br />
non soltanto di professionalità capaci<br />
di offrire una risposta, ma anche, molte<br />
volte, di una identificazione e di un<br />
riconoscimento. Intendiamo dire che<br />
alcune <strong>del</strong>le necessità a cui questi profili<br />
cercano di rispondere, frutto di una<br />
società in veloce trasformazione, possono<br />
ben essere inserite nella già ampia<br />
area di pertinenza <strong>del</strong>la psicologia,<br />
ma che, proprio in quanto psicologi,<br />
dobbiamo comprendere e valutare<br />
con attenzione, perché questo<br />
non sia avvenuto in maniera adeguata,<br />
lasciando spazio a fraintendimenti<br />
ed a confusioni.<br />
Come abbiamo accennato all'inizio,<br />
anche l'articolarsi <strong>del</strong>la psicologia in<br />
ambiti di ricerca e in metodologie in<br />
veloce trasformazione è effetto di questa<br />
pressione proveniente dalla società.<br />
Riteniamo però che si debba ritornare<br />
alla questione di come tracciare<br />
una separazione fra quanto riguarda<br />
la professionalità <strong>del</strong>lo psicologo<br />
e la specificità <strong>del</strong>la sua formazione<br />
e queste nuove attività soprattutto<br />
qualora le persone formate per<br />
esercitarle non siano psicologi. Si apre<br />
una difficile questione: come si concilia<br />
l'esplicito contenuto prettamente<br />
psicologico dei temi e <strong>degli</strong> insegnamenti<br />
che gli stessi formatori dichiarano,<br />
con il dato di fatto che queste<br />
offerte formative siano anche estese<br />
a persone che non provengano da studi<br />
psicologici né siano inquadrate nella<br />
categoria professionale <strong>del</strong>lo psicologo.<br />
Rispetto a tale quesito dobbiamo<br />
prendere una posizione chiara tenendo<br />
ben presenti gli interessi <strong>del</strong>l'utenza<br />
e le indicazioni che la storia <strong>del</strong>la<br />
ricerca in psicologia ci consente di<br />
affermare sul suo valore scientifico.<br />
La stessa questione si pone anche<br />
rispetto, non solo alla formazione, ma<br />
all'attuazione pratica <strong>del</strong>le attività. Come<br />
si concilia un insieme di operazioni<br />
e pratiche tutte relative alla psicologia,<br />
con il fatto che chi le attua non<br />
sia psicologo Ci troviamo di fronte ad<br />
offerte formative che sono di fatto rivolte<br />
a laureati in psicologia o a figure<br />
professionali che si intende svolgeranno<br />
comunque la loro attività in<br />
stretta collaborazione con psicologi o<br />
abbiamo invece la necessità di ridefinire<br />
e rimarcare, con tutta l'attenzione<br />
che la <strong>del</strong>icatezza <strong>del</strong>la materia richiede,<br />
i confini fra le attività che possono<br />
essere svolte soltanto da chi sia<br />
psicologo e chi, pur avendo ricevuto<br />
una qualificatissima formazione in altri<br />
ambiti, non lo sia.<br />
Per le “attività di aiuto” che stiamo<br />
esaminando possono essere <strong>del</strong>ineate<br />
alcune ipotesi di valutazione partendo,<br />
però, dalla premessa che la psicologia,<br />
con le sue diverse specializzazioni,<br />
è una professione nel senso pieno<br />
<strong>del</strong> termine e che queste attività<br />
non possono, di fatto, definirsi tali, né<br />
porsi fondatamente come “nuove” rispetto<br />
agli ambiti di applicazione che<br />
si attribuiscono, che sono tutti, in vario<br />
modo, già di pertinenza <strong>degli</strong> psicologi.<br />
a) Si tratta di attività che richiedono,<br />
di fatto, come nei termini <strong>del</strong>le necessarie<br />
competenze teoriche, una<br />
formazione che può essere soltanto<br />
patrimonio <strong>del</strong>lo psicologo. Si<br />
tratterebbe, prima di tutto di garantire<br />
l'utenza dal rischio di affidare<br />
la conduzione di interventi psicologici<br />
a chi non si può presumere<br />
che ne abbia la capacità.<br />
b) Sono attività che possono essere<br />
svolte anche da non psicologi a patto<br />
che, nella loro attuazione, sia<br />
chiaramente tracciato un confine<br />
preciso con quanto è specificamente<br />
previsto dall'Art. 1. Dato<br />
che si tratta, prevalentemente di<br />
professioni di aiuto, sarebbe necessario<br />
escludere, per esempio, che ci<br />
si trovi in presenza di patologie che,<br />
qualunque sia il modo in cui si manifestano,<br />
e le necessità attraverso<br />
le quali si esprimono, non possano<br />
- per la garanzia <strong>del</strong>l'utente - essere<br />
affrontare che con strumenti psicoterapeutici.<br />
Esiste una differenza<br />
- anche se a volte complessa da<br />
tracciare - fra una “Diagnosi pedagogico-clinica<br />
per conoscere l'individuo,<br />
le sue abilità e potenzialità”<br />
e il momento in cui questa valutazione<br />
<strong>del</strong>le potenzialità deve necessariamente<br />
includere una completa<br />
competenza diagnostica, e fra un intervento<br />
“per permettere alla persona<br />
di superare difficoltà e disagi<br />
nell'espressione, comunicazione e<br />
rapporto” che può essere compiuto<br />
da una persona che non ha avuto<br />
una formazione da psicologo e che<br />
non ha fatto un training psicoterapeutico<br />
e un intervento che, nel preciso<br />
interesse <strong>del</strong>l'utente, non possa<br />
essere che psicoterapeutico in<br />
senso pieno.<br />
c) Sono attività che possono essere<br />
svolte da non psicologi nel quadro<br />
però di una cooperazione “organica”<br />
con chi ha una formazione<br />
professionale alla diagnosi e<br />
alla terapia.<br />
In questa prospettiva, le competenze<br />
di altra natura, derivanti da altri<br />
specifici percorsi formativi, pedagogiche<br />
o relative ad altre capacità di promuovere<br />
competenze sociali, capacità<br />
gestionali, organizzative o decisionali,<br />
come di migliorare prestazioni legate<br />
alla motricità, possono essere un<br />
fattore di arricchimento, e diventare<br />
parte di un programma di miglioramento<br />
<strong>del</strong>le capacità di vivere e relazionarsi<br />
con gli altri. Seguendo questa<br />
linea ci si troverebbe dinanzi ad una<br />
cooperazione multidisciplinare che<br />
non ad una discutibile espropriazione<br />
di capacità d'intervento di competenza<br />
<strong>del</strong>lo psicologo. Più volte, nelle presentazioni<br />
di cui diamo una prima sintetica<br />
documentazione, compare il riferimento<br />
a strategie di aiuto che desiderano,<br />
<strong>del</strong>iberatamente, evitare<br />
quelle prospettive che “patologizzano”<br />
troppo forme di disagio che possono<br />
essere più agevolmente affrontate se<br />
inserite nell'orizzonte <strong>del</strong>la normalità.<br />
Ma sappiamo bene che questa è da<br />
molto tempo una acquisizione <strong>del</strong>la<br />
psicologia. Considerare problemi, conflitti<br />
e difficoltà come una parte normale,<br />
una componente che si accompagna<br />
di necessità ad un processo di<br />
sviluppo e di formazione <strong>del</strong>la personalità,<br />
può essere il punto di partenza<br />
per la risposta data da figure professionali<br />
che possano intervenire per favorire<br />
un processo sostanzialmente<br />
“pedagogico” o rivolto a settori <strong>del</strong>imitati<br />
<strong>del</strong>la vita <strong>del</strong>le persone, in cui<br />
si siano prodotti dei ben identificabili<br />
nuclei problematici.<br />
Lo psicologo è chiamato in causa soprattutto<br />
se si considera la prospettiva<br />
che si assume, quasi inevitabilmente,<br />
nelle relazioni di aiuto. Un elemento<br />
rilevante in queste attività è<br />
certamente la tendenza a favorire più<br />
l'ottica <strong>del</strong>l'empowerment, curiosamente<br />
mai nominato esplicitamente<br />
nei materiali che abbiamo esaminato,<br />
ad incrementare competenze e a promuovere<br />
nuove capacità ed abilità,<br />
“riabilitative”, piuttosto che a curare<br />
nel senso di mettere in discussione
temi di politica professionale<br />
counselling<br />
tratti <strong>del</strong>la personalità e promuovere<br />
insight approfonditi sulle proprie motivazioni,<br />
sulle proprie strategie difensive<br />
o sull'aspetto “sintomatico” di<br />
condotte e di scelte. Sembra una dimensione<br />
in cui si presta più attenzione<br />
al “disagio” e alla “insoddisfazione”<br />
che all'angoscia. Come risulta<br />
chiaro considerando l'ampio spettro<br />
<strong>degli</strong> interventi di competenza <strong>del</strong>lo<br />
psicologo - di qui il nostro riferimento<br />
iniziale all'Art. 1 - tutti questi tipi<br />
di attività non sono “scoperti” da “nuove<br />
figure professionali” o da “nuove discipline”,<br />
ma sono - e sono sempre stati<br />
- esattamente il contenuto specifico<br />
<strong>del</strong>la professione di psicologo.<br />
Rispetto a queste attività, dunque,<br />
si rende necessaria una riflessione che<br />
parta dalla comunità scientifica e professionale<br />
<strong>degli</strong> psicologi e <strong>del</strong>le istituzioni<br />
che essa si è data per regolare<br />
la sua attività.<br />
Anzitutto occorre capire in che cosa<br />
consistano queste nuove figure, partendo<br />
dalle definizioni che ne sono date<br />
da coloro che le rappresentano e<br />
che curano sia la fondatezza teorica<br />
che l'attuazione professionale in termini<br />
di formazione.<br />
In secondo luogo occorre intendere<br />
meglio quali tipi di bisogni e di richieste<br />
sociali determinino la comparsa di<br />
una utenza che si rivolge a questo tipo<br />
di specialisti. A partire da una buona<br />
conoscenza di questi due ambiti occorre<br />
indagare come queste proposte<br />
possano, in qualche misura, includere<br />
tematiche che siano di specifica<br />
competenza per gli psicologi.<br />
Gli argomenti dei corsi di formazione<br />
e le definizioni <strong>del</strong>le professioni<br />
stesse sembrano condurre, in modo<br />
abbastanza coerente, alla conclusione<br />
che si tratti di attività strettamente legate<br />
ai saperi ed alle pratiche che caratterizzano<br />
la psicologia: la selezione<br />
che abbiamo fatto dei documenti<br />
- tutti comunque disponibili in forma<br />
integrale - sembra confermare questo.<br />
A questo punto, potrebbe apparire<br />
fondata la decisione di dichiarare queste<br />
nuove attività di pertinenza <strong>degli</strong><br />
psicologi e di inserire quindi questi<br />
curricula nella gamma <strong>del</strong>le offerte<br />
formative che, qualora siano dotate<br />
di requisiti di serietà scientifica, possono<br />
arricchire lo strumentario a disposizione<br />
<strong>degli</strong> psicologi per fronteggiare<br />
una domanda di intervento<br />
che assume forme sempre nuove. Nello<br />
stesso momento, questo riconoscimento<br />
porterebbe alla conseguenza<br />
<strong>del</strong>la richiesta, finalizzata alla tutela<br />
<strong>del</strong>l'utenza, di limitare l'esercizio di<br />
queste professioni agli psicologi stessi,<br />
ferma restando, ovviamente, la piena<br />
libertà <strong>del</strong>la diffusione <strong>del</strong> sapere<br />
“psicologico” per quanti lo ritengano<br />
un utile arricchimento <strong>del</strong> loro patrimonio<br />
intellettuale.<br />
Per fare un esempio ovvio, è chiaro<br />
quanto una buona conoscenza <strong>del</strong>la<br />
biologia possa essere un ottimo arricchimento<br />
<strong>del</strong>l'orizzonte culturale in<br />
cui uno psicologo inserisce la sua competenza<br />
e professionalità, ma, possiamo<br />
ben pensare, che questo non lo autorizzerà,<br />
sulla base di queste pur<br />
esaurienti informazioni, ad esercitare<br />
la professione di biologo ed a presentarsi<br />
come tale all'utenza di un laboratorio<br />
di analisi.<br />
Un ulteriore fattore di complessità,<br />
che pur dobbiamo considerare, si può<br />
individuare nella questione <strong>degli</strong> sbocchi<br />
professionali dei giovani laureati<br />
in psicologia che potrebbero veder ridotte<br />
le loro opportunità di lavoro nel<br />
momento in cui siano proposti curricula<br />
formativi e professioni in cui la<br />
componente psicologica sia rilevante<br />
anche a persone che possiedano lauree<br />
o comunque titolo di studi differenti.<br />
È possibile che chi ha la responsabilità<br />
di tutelare la professione, e con<br />
questo ci riferiamo non soltanto agli<br />
organi istituzionali ma all'intera comunità<br />
<strong>degli</strong> psicologi, possa sottovalutare<br />
in qualche modo tali questioni<br />
non disponendo di un'adeguata informazione<br />
sulla portata qualitativa come<br />
quantitativa <strong>del</strong> fenomeno che stiamo<br />
cercando di <strong>del</strong>ineare. Dove si può<br />
stabilire una separazione, una distinzione<br />
e una autentica autonomia rispetto<br />
alla figura <strong>del</strong>lo psicologo, quando<br />
viene usato l'aggettivo “clinico” e<br />
quando di tale aggettivo viene ulteriormente<br />
confermata l'accezione prettamente<br />
psicologica<br />
Manca peraltro, talvolta, nel momento<br />
in cui sono proposte talune offerte<br />
formative, la precisazione di<br />
quale sia la laurea richiesta per accedervi.<br />
Sarebbe importante aprire<br />
una collaborazione con i colleghi per<br />
promuovere una maggiore conoscenza<br />
di questo ambito di nuove attività,<br />
favorendo la condivisione di materiali<br />
e documenti e, di conseguenza, aprire<br />
una discussione più informata e corretta<br />
di questa ricerca comune. Occorre<br />
infatti essere mossi da un desiderio<br />
di chiarezza per evitare da subito<br />
ogni pericolosa e inaccettabile deriva<br />
di tipo corporativo: è legittimo,<br />
invece, che gli psicologi si interroghino<br />
su ambiti professionali e formazioni<br />
che sono così vicini a quelli che li<br />
riguardano e con cui, dopo aver chiarito<br />
con i criteri che l'affidabilità scientifica<br />
e il senso di responsabilità professionale<br />
richiedono quali siano le<br />
cornici entro cui l'attività di ciascuno<br />
possa correttamente esplicarsi, può<br />
essere possibile stabilire un rapporto<br />
di corretta cooperazione.<br />
È corretto che chi non sia è psicologo<br />
eserciti una professione che richieda,<br />
secondo le parole stesse di chi<br />
le presenta un insieme di competenze<br />
strettamente psicologiche<br />
Il nostro scopo non è quello di arrivare<br />
ad una presa di posizione in termini<br />
di tutela legale, che pure può essere<br />
in certi casi necessaria, ma soprattutto<br />
ed innanzitutto quello di promuovere<br />
una migliore consapevolezza<br />
di quali siano oggi le concrete<br />
richieste che sono poste agli psicologi<br />
e <strong>del</strong>le risposte, in termini di analisi<br />
teorica e di strumenti operativi, che<br />
questi sono spronati a dare.<br />
Ci pare che la comparsa di queste<br />
nuove attività, comunque, dopo un più<br />
attento studio, si debba considerare<br />
uno stimolo a prendere coscienza di<br />
quanto la nostra disciplina si confermi<br />
uno strumento insostituibile per la<br />
comprensione <strong>del</strong> nostro tempo.<br />
Proposta di un'indagine sui nuovi profili<br />
di competenza relativi all' “aiuto<br />
psicologico”. Proponiamo, dunque, l'istituzione<br />
di un gruppo di lavoro che<br />
si documenti in modo adeguato sullo<br />
sviluppo di queste professionalità/attività,<br />
sulle loro basi teoriche e sulla<br />
loro ricaduta pratica e sulla utenza a<br />
cui si rivolgono.<br />
Questo gruppo di lavoro potrebbe<br />
comunicare i risultati <strong>del</strong>la sua ricerca<br />
tramite una serie di sintetici articoli<br />
monografici che rendano disponibili,<br />
sui mezzi d'informazione di cui<br />
l'<strong>Ordine</strong> dispone, i dati necessari, per<br />
valutare consapevolmente queste attività<br />
e conoscere le realtà sociali e le<br />
esigenze di cui queste sono espressione.<br />
45
temi di politica professionale<br />
NON CESSANO GLI ATTACCHI<br />
ALLA NOSTRA PROFESSIONE<br />
LE INIZIATIVE DELL’ORDINE<br />
I MOLTI FRONTI APERTI<br />
DELLA PSICOTERAPIA<br />
In questa sezione presentiamo diversi<br />
materiali, di origini diverse, ma tutti<br />
convergenti sulla psicoterapia e sulla psicologia<br />
clinica. In primo luogo è stato emanato<br />
un brutto decreto <strong>del</strong> Ministero che<br />
consente la riproposizione <strong>del</strong>le scuole di<br />
specializzazione in psicologia clinica nelle<br />
facoltà di Medicina. L'ordine regionale<br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> ha dato mandato ad uno studio<br />
legale prestigioso di impugnare al TAR il<br />
decreto. Su questo punto si stanno mobilitando<br />
settori ampi <strong>del</strong>la professione. Il<br />
Consiglio ha deciso inoltre di sostenere la<br />
manifestazione che diverse associazioni<br />
hanno promosso i Piazza SS. Apostoli a<br />
Roma per il 10 dicembre. per lottare contro<br />
il decreto <strong>del</strong> MIUR, presentiamo a seguire<br />
una nota sullo stato <strong>del</strong>l'arte <strong>del</strong>l'equipollenza<br />
e di temi affini, dopo la brutta<br />
sentenza <strong>del</strong> Consiglio di Stato. La nota<br />
è stata sollecitata da diverse lettere pervenute<br />
dai colleghi. Alleghiamo un box che<br />
illustra 8 punti di convergenza con il Coordinamento<br />
nazionale <strong>del</strong>le scuole di psicoterapia<br />
riguardo al da farsi sull’equipollenza<br />
dopo la sentenza <strong>del</strong> Consiglio di<br />
Stato. Gli ordini presenti hanno dato disponibilità<br />
a che i legali si occupassero <strong>del</strong>la<br />
tematica.<br />
Ancora a seguire, il parere <strong>del</strong> legale <strong>del</strong>l'ordine<br />
sul quesito di un collega che chiede<br />
che vengano esplorati i confini tra medicina<br />
e psicologia in diverse fattispecie.<br />
Sempre sul campo <strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong>le prerogative<br />
<strong>del</strong>la psicologia e <strong>del</strong>la psicoterapia<br />
proponiamo il ricorso presentato dal<br />
nostro ordine regionale al Garante <strong>del</strong>la<br />
Concorrenza e all'Istituto per la Vigilanza<br />
sulle Assicurazioni Private, contro l'annosa<br />
e odiosa discriminazione che alcune<br />
assicurazioni introducono nelle polizze<br />
tra psicoterapia condotta da medici e da<br />
psicologi. Per chiudere presentiamo il progetto<br />
di ricerca promosso e organizzato dal<br />
Coordinamento nazionale <strong>del</strong>le Scuole di<br />
Psicoterapia sulla verifica di efficacia <strong>del</strong>la<br />
formazione in psicoterapia. Al progetto,<br />
presentato qui da Alberto Zucconi e illustrato<br />
da Robert Elliott, possono aderire<br />
sia singoli sia strutture. Ci sembra un’iniziativa<br />
importante per il contenuto che<br />
porta e per il senso “culturale2 di apertura<br />
su un tema che troppo spesso si ritiene<br />
di così difficile soluzione da essere accantonato.<br />
Una iniziativa coraggiosa che richiede<br />
il nostro sostegno, aperti naturalmente<br />
ad ogni altro pensiero e progetto.<br />
46<br />
INIZIATIVE CONTRO IL DECRETO<br />
N. 258/05 DEL MIUR<br />
(<strong>Psicologi</strong>a clinica)<br />
Il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
impugna il decreto dinnanzi al T.A.R.<br />
Il Ministero <strong>del</strong>l'Istruzione, <strong>del</strong>l'Università<br />
e <strong>del</strong>la Ricerca (MIUR) con il decreto<br />
n. 258 <strong>del</strong> 5.<strong>11</strong>.<strong>2005</strong> “Riassetto <strong>del</strong>le Scuole<br />
di specializzazione di area sanitaria” assegna<br />
la <strong>Psicologi</strong>a Clinica agli ordinamenti<br />
didattici <strong>del</strong>le scuole di specializzazione<br />
di area medica.<br />
Tale normativa, emanata senza consultare<br />
- com’era doveroso - il nostro <strong>Ordine</strong><br />
e in palese contrasto con la sentenza <strong>del</strong><br />
Consiglio di Stato n. 981/04 che riserva agli<br />
psicologi la specializzazione in <strong>Psicologi</strong>a<br />
Clinica, appare chiaramente lesiva <strong>del</strong>l'autonomia<br />
scientifica e culturale <strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>a<br />
e dei diritti <strong>degli</strong> psicologi che vedono<br />
invasa da medici la loro area di competenza<br />
professionale e di attività<br />
Contro questo attacco alla professione<br />
il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, ha affidato<br />
al Prof. Avv. Francesco Scoca, costituzionalista<br />
e amministrativista, l'incarico<br />
di procedere ad impugnare il decreto<br />
dinnanzi al T.A.R.<br />
Manifestazione <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> a Roma,<br />
piazza Ss. Apostoli il 10 dicembre<br />
La manifestazione è stata indetta come<br />
iniziativa di mobilitazione contro il decreto<br />
<strong>del</strong> MIUR che assegna la specializzazione<br />
in <strong>Psicologi</strong>a Clinica alle facoltà di medicina.<br />
L'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, nella riunione <strong>del</strong> consiglio<br />
<strong>del</strong> 28 novembre scorso, ha aderito<br />
alla manifestazione. Il Consiglio ha <strong>del</strong>iberato<br />
di fornire il supporto <strong>del</strong> proprio ufficio<br />
stampa, di rendere disponibile la propria<br />
sede per l'eventuale conferenza stampa<br />
e di portare un contributo economico<br />
per l'allestimento <strong>del</strong> palco e <strong>del</strong>l'amplificazione.<br />
I CONCORSI PRESSO LE ASL<br />
Una lettera a tutti i colleghi<br />
A seguito di diverse richieste di<br />
chiarimenti circa la situazione dei<br />
concorsi presso le ASL da parte di<br />
colleghi, abbiamo inviato risposte<br />
che possiamo così rendere omogenee.<br />
Gentile Collega,<br />
la situazione attuale è la seguente: ai<br />
concorsi pubblici per la disciplina di<br />
psicologia possono accedere coloro<br />
che hanno una specializzazione nelle<br />
discipline indicate dal D.M. 30/01/1998<br />
e dal D.M. 02/08/2000, che hanno determinato<br />
le cosiddette tabelle in cui<br />
sono indicate le equipollenze per l'accesso<br />
ai concorsi inerenti alla disciplina<br />
in questione. Le specializzazioni e-<br />
quipollenti sono le seguenti: <strong>Psicologi</strong>a<br />
<strong>del</strong> Ciclo di Vita, <strong>Psicologi</strong>a sociale<br />
ed applicata, <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l'età evolutiva,<br />
<strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>la Salute, Neuropsicologia,<br />
Valutazione <strong>Psicologi</strong>ca. Queste<br />
specializzazioni possono essere conseguite<br />
solo da psicologi in quanto ne<br />
è preclusa la possibilità ai medici.<br />
Alcune di queste specializzazioni<br />
conferiscono il titolo di psicoterapeuta<br />
e consentono quindi anche l'annotazione<br />
nell'Albo ai sensi <strong>del</strong>l'art. 3 <strong>del</strong>la<br />
L. 56/89 e precisamente: <strong>Psicologi</strong>a<br />
Clinica, <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong> Ciclo di Vita, <strong>Psicologi</strong>a<br />
<strong>del</strong>l'età evolutiva, <strong>Psicologi</strong>a<br />
<strong>del</strong>la Salute.<br />
<strong>Psicologi</strong>a sociale ed applicata, Neuropsicologia<br />
e Valutazione <strong>Psicologi</strong>ca,<br />
invece, non conferiscono il titolo di psicoterapeuta.<br />
Un discorso a parte merita la specializzazione<br />
in <strong>Psicologi</strong>a Clinica che<br />
è attivata anche presso le cattedre di
medicina e chirurgia. In seguito ad un<br />
ricorso da parte <strong>del</strong> Consiglio Nazionale<br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> avverso l'Università<br />
di Padova, il Consiglio di Stato -<br />
con la sentenza N. 981/04 - ha affermato<br />
un interessante principio, in base<br />
al quale potrebbero specializzarsi in<br />
<strong>Psicologi</strong>a Clinica solo gli psicologi.<br />
L'argomento, considerato che sono state<br />
emanate decisioni di diverso tenore<br />
e sostanza rispetto a quest'ultima,<br />
è ancora in discussione nell'ambito <strong>del</strong>la<br />
giustizia amministrativa. Ma, indubbiamente,<br />
un'importante breccia è stata<br />
aperta. (Può trovare un commento<br />
a questa importante sentenza a pag.<br />
43 <strong>del</strong> <strong>Notiziario</strong> “<strong>Psicologi</strong>” n. 3-4<br />
2004).<br />
Ai concorsi pubblici per la disciplina<br />
di psicoterapia possono accedere,<br />
sempre in base alle tabelle <strong>del</strong> Ministero<br />
<strong>del</strong>la Salute, coloro che possiedono<br />
le seguenti specializzazioni: <strong>Psicologi</strong>a<br />
clinica, <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong> Ciclo di<br />
Vita, <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l'Età Evolutiva, Psichiatria,<br />
Neuropsichiatria, Neuropsichiatria<br />
Infantile, <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>la Salute<br />
e, dopo l'emanazione <strong>del</strong>la L.<br />
401/2000, anche coloro che hanno<br />
conseguito la specializzazione in psicoterapia,<br />
ai sensi <strong>del</strong>l'art. 3 <strong>del</strong>la L.<br />
56/89, presso scuole riconosciute dal<br />
MIUR o ai sensi <strong>del</strong>l'art. 35 <strong>del</strong>la Legge<br />
medesima (sanatoria Ordini). Ai<br />
sensi <strong>del</strong>l'art. 3 <strong>del</strong>la L. 56/89 la possibilità<br />
di specializzazione in psicoterapia<br />
è consentita sia agli psicologi, sia<br />
ai medici.<br />
Nel periodo immediatamente successivo<br />
all'emanazione <strong>del</strong>la L.<br />
401/2000, la norma sull'equipollenza<br />
dei titoli ai fini <strong>del</strong>l'accesso ai pubblici<br />
concorsi non era stata correttamente<br />
recepita da molte AA.SS.LL. e l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> ha compiuto alcune importanti<br />
iniziative volte alla tutela <strong>degli</strong><br />
iscritti rispetto all'effettiva applicazione<br />
<strong>del</strong>la L. 401/2000 circa all'ammissione<br />
nei concorsi pubblici per la<br />
disciplina di psicoterapia anche di coloro<br />
che abbiano conseguito la specializzazione<br />
in psicoterapia presso scuole<br />
riconosciute dal MIUR o ai sensi <strong>del</strong>l'art.<br />
35 <strong>del</strong>la Legge 56/89<br />
Giova ricordare a questo proposito<br />
che, in seguito alla sollecitazione <strong>del</strong><br />
nostro <strong>Ordine</strong> regionale, il MIUR ha<br />
definitivamente ribadito la completa<br />
equipollenza ai fini giuridici di tali titoli<br />
con i titoli conseguiti presso le<br />
scuole universitarie. (Puoi trovare il<br />
testo integrale <strong>del</strong>la comunicazione <strong>del</strong><br />
MIUR e il relativo commento a pag. 42<br />
<strong>del</strong> <strong>Notiziario</strong> “<strong>Psicologi</strong>” n. 3-4 2004).<br />
È da ricordare inoltre l'intervento ad<br />
adiuvandum da parte <strong>del</strong> nostro ordine<br />
nel ricorso al T.A.R. <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>/Sezione<br />
Distaccata di Latina avverso l'Azienda<br />
Sanitaria Locale di Frosinone.<br />
temi di politica professionale<br />
psicoterapia<br />
Al momento attuale l'equipollenza<br />
dei titoli di specializzazione rispetto all'accesso<br />
ai concorsi per la disciplina<br />
di psicoterapia è garantita. I concorsi<br />
pubblici per la disciplina di psicoterapia<br />
non sono frequenti ma recentemente<br />
la Regione Veneto ha indetto<br />
un Concorso pubblico, per titoli ed esami,<br />
per la copertura a tempo indeterminato<br />
di un posto di dirigente psicologo<br />
- disciplina di psicoterapia per i<br />
servizi socio sanitari territoriali, ruolo<br />
sanitario, profilo professionale psicologo,<br />
presso l'azienda unità locale socio<br />
sanitaria n. 13 di Mirano. (GU n. 75<br />
<strong>del</strong> 20-9-<strong>2005</strong>), con scadenza 20 ottobre<br />
<strong>2005</strong>, il cui bando è stato prontamente<br />
inserito nell'area riservata agli<br />
iscritti <strong>del</strong> nostro sito web. Il bando in<br />
questione indica chiaramente la possibilità<br />
di presentare domanda di partecipazione<br />
al concorso sia a coloro che<br />
sono in possesso di diploma di specializzazione<br />
in psicoterapia rilasciato da<br />
una scuola riconosciuta dal MIUR (ex<br />
art. 3 L. 56/89), sia a coloro che sono<br />
autorizzati all'esercizio <strong>del</strong>la psicoterapia<br />
ex art. 35 L. 56/89, proprio in<br />
virtù <strong>del</strong>l'art. 2 comma 3 <strong>del</strong>la L.<br />
401/2000 da te citato.<br />
Veniamo, a questo punto, all'altro a-<br />
spetto <strong>del</strong>la questione, cioè l'equipollenza<br />
tra i titoli di specializzazione per<br />
l'accesso alla disciplina di psicologia.<br />
La legge 401/2000 sostiene testualmente<br />
all'art. 2 comma 3: “Il titolo di<br />
specializzazione in psicoterapia, riconosciuto<br />
ai sensi <strong>degli</strong> articoli 3<br />
e 35 <strong>del</strong>la legge 18 febbraio 1989, n.<br />
56, come equipollente al diploma rilasciato<br />
dalle corrispondenti scuole<br />
di specializzazione universitaria,<br />
deve intendersi valido anche ai fini<br />
<strong>del</strong>l'inquadramento nei posti organici<br />
di psicologo per la disciplina<br />
di psicologia e di medico o psicologo<br />
per la disciplina di psicoterapia,<br />
fermi restando gli altri requisiti<br />
previsti per i due profili professionali”.<br />
Al momento <strong>del</strong>la sua emanazione,<br />
dagli Ordini fu data un'interpretazione<br />
per così dire “letterale” <strong>del</strong>la norma<br />
relativa all'equipollenza ai fini dei<br />
concorsi in ambedue le discipline (cfr.<br />
<strong>Notiziario</strong> “<strong>Psicologi</strong>” n. 1-4 2000). Cosa<br />
consente, dunque, tuttora alle ASL<br />
di rifiutare le domande dei colleghi che<br />
possiedono specializzazioni non universitarie,<br />
relativamente alla partecipazione<br />
ai concorsi per la disciplina di<br />
psicologia<br />
Ad avallare le scelte <strong>del</strong>le ASL è una<br />
restrittiva interpretazione <strong>del</strong> Consiglio<br />
di Stato di questa norma. Il Consiglio<br />
di Stato, infatti, è intervenuto sulla<br />
questione con la sentenza <strong>del</strong><br />
23/03/2004.<br />
È opportuno, per maggiore chiarezza,<br />
ripercorrere brevemente la vicenda<br />
che ha condotto a questa sentenza.<br />
Nel 2002 alcuni colleghi avevano<br />
presentato domanda per accedere a<br />
un concorso pubblico - disciplina di<br />
psicologia - bandito dalla ASL 10 di Firenze<br />
nel 2002. Essendo stati esclusi<br />
dal concorso, proposero ricorso al<br />
T.A.R. <strong>del</strong>la Toscana.<br />
L'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />
insieme all'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong>la Toscana e all'<strong>Ordine</strong><br />
Nazionale, decisero di sostenere<br />
l'impugnazione <strong>degli</strong> iscritti con un<br />
intervento in giudizio ad adiuvandum.<br />
Il T.A.R., però, rigettò il ricorso sostenendo,<br />
peraltro, l'illegittimità <strong>del</strong>l'intervento<br />
ad adiuvandum <strong>degli</strong> Ordini.<br />
Alcuni ricorrenti decisero, così,<br />
di appellare la sentenza dinanzi al<br />
Consiglio di Stato e l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong>la Toscana<br />
intervenne ad adiuvandum<br />
mentre l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> e l'<strong>Ordine</strong><br />
Nazionale, preso atto <strong>del</strong>la dichiarazione<br />
di inammissibilità pronunciata<br />
dal TAR <strong>del</strong>la Toscana, decisero di non<br />
reiterare l'intervento in appello, per<br />
una serie di ragioni, tra cui quella di<br />
cercare di evitare una pronuncia (puntualmente<br />
arrivata) negativa <strong>del</strong> C.d.S.<br />
sulla legittimità <strong>del</strong>l'intervento <strong>degli</strong><br />
Ordini che avrebbe potuto creare un<br />
difficile, se non insormontabile, precedente<br />
per i casi futuri.<br />
Il C.d.S., come è noto, rigettò l'appello<br />
e riconfermò la sentenza di primo<br />
grado.<br />
Sostanzialmente il C.d.S. ha ritenuto<br />
che l'unica ratio ispiratrice <strong>del</strong>l'art.<br />
2 L. 401/2000 sia quella di “sistemare<br />
il precariato determinatosi per effet-<br />
47
temi di politica professionale<br />
psicoterapia<br />
to <strong>degli</strong> incarichi” e quindi a coloro che<br />
sono in possesso <strong>del</strong>la specializzazione<br />
in psicoterapia conseguita presso<br />
istituti privati riconosciuti dal MIUR o<br />
mediante autorizzazione <strong>degli</strong> Ordini<br />
professionali (ex art. 35 L. 56/89) rimane<br />
precluso l'accesso ai concorsi<br />
pubblici nella disciplina di <strong>Psicologi</strong>a.<br />
L'interpretazione che il Consiglio di<br />
Stato ha dato <strong>del</strong>la L. 401/2000 è, ad<br />
avviso <strong>del</strong> nostro <strong>Ordine</strong>, troppo restrittiva<br />
(e ingiusta) e per questo motivo<br />
è stato recentemente firmato da<br />
me e da alcuni presidenti di altri ordini<br />
regionali, un protocollo in otto<br />
punti da approfondire, per affrontare<br />
la difficile questione <strong>del</strong>l'equipollenza<br />
- ai fini <strong>del</strong>l'ammissione ai concorsi<br />
pubblici per la disciplina di psicologia<br />
- tra i titoli di specializzazione rilasciati<br />
dai corsi privati riconosciuti, quelli<br />
riconosciuti dagli Ordini in regime di<br />
sanatoria (art. 35, L. 56/89) e quelli rilasciati<br />
dalle corrispondenti scuole di<br />
specializzazione universitarie.<br />
Il consulente legale <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>, di<br />
concerto con i legali <strong>degli</strong> altri Ordini,<br />
sta lavorando su questa materia e non<br />
appena ci saranno novità rilevanti provvederemo<br />
ad informarne gli iscritti secondo<br />
i nostri consueti canali.<br />
Ritengo opportuno precisare che,<br />
tramite i nostri consueti canali di informazione<br />
agli iscritti, abbiamo scritto<br />
molto sulla vicenda, fin dai suoi esordi<br />
(ad es. sul già citato <strong>Notiziario</strong> “<strong>Psicologi</strong>”<br />
n. 1-4 <strong>del</strong> 2000 e n. 3-4 <strong>del</strong> 2004<br />
pagg. 42-43). Anche recentemente è<br />
stato pubblicato un articolo esplicativo,<br />
a cura <strong>del</strong>l'Avv. Antonio Cucino, che<br />
le consiglio di leggere se vuole approfondire<br />
l'argomento (pag. 47 <strong>del</strong><br />
<strong>Notiziario</strong> “<strong>Psicologi</strong>” n. 5/6 <strong>del</strong> 2004;<br />
lo stesso articolo è visionabile sul sito<br />
www.ordinepsicologilazio.it area L'<strong>Ordine</strong><br />
- <strong>Ordine</strong>, istituzioni, società civile<br />
- Temi di politica professionale). La<br />
invito, inoltre, a leggere quanto ho<br />
scritto personalmente sulla questione<br />
a pag. 42 <strong>del</strong>lo stesso <strong>Notiziario</strong>.<br />
Nel porgerle un cordiale saluto, rimaniamo<br />
a disposizione per qualsiasi<br />
altro chiarimento di cui lei necessiti e<br />
le ricordiamo che presso l'<strong>Ordine</strong> è attivo<br />
un servizio di consulenza legale.<br />
48<br />
Il Vicepresidente<br />
dott.ssa Marialori Zaccaria<br />
Il Presidente<br />
dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
L'EQUIPOLLENZA<br />
IN OTTO PUNTI<br />
Riunione con Alberto Zucconi, Segretario<br />
generale <strong>del</strong> Coordinamento<br />
nazionale scuole di Psicoterapia<br />
(CNSP)<br />
Roma, 17 giugno <strong>2005</strong><br />
1. Appurare la possibilità che scuole<br />
private riconosciute possano rilasciare<br />
diplomi di specializzazione in<br />
<strong>Psicologi</strong>a Clinica (specializzazione<br />
in <strong>Psicologi</strong>a Clinica valida anche<br />
per la psicoterapia). L'università ha<br />
infatti poche scuole di specializzazione<br />
in psicologia clinica. La legge<br />
401, art 3 “rende equipollente il titolo<br />
di specializzazione in psicoterapia<br />
(art. 3 e 35 <strong>del</strong>la Legge 56/89)<br />
con il diploma rilasciato dalle corrispondenti<br />
scuole di specializzazione<br />
universitarie”. Non esiste una<br />
scuola di specializzazione universitaria<br />
in psicoterapia, va esplorato se<br />
per analogia le scuole private di psicoterapia<br />
potrebbero rilasciare diplomi<br />
di psicologia clinica, visto anche<br />
l'obbligo attuale di inserire diverse<br />
materie di psicologia generale.<br />
2. Approfondire con gli avvocati in<br />
quali circostanze si può arrivare ad<br />
una eccezione di Costituzionalità<br />
sul parere <strong>del</strong> Consiglio di Stato.<br />
3. Quali ragionamenti si possono sottoporre<br />
all'Antitrust per richiedere<br />
un suo intervento.<br />
4. Quali le possibilità di chiedere una<br />
legge di interpretazione autentica<br />
<strong>del</strong>la legge 401 (equipollenza).<br />
5. È utile e auspicabile promuovere ricorsi<br />
dei singoli specializzati in psicoterapia<br />
che vengono non accettati<br />
come partecipanti ai bandi concorsuali<br />
o espulsi dopo aver vinto il<br />
concorso (Gli Ordini potrebbero<br />
supportare l'iniziativa dei ricorsi).<br />
6. Valutare la possibilità di cambiare le<br />
tabelle <strong>del</strong> SS.NN. inserendo la psicoterapia<br />
anche nella classe psicologia.<br />
7. Per avere una soluzione alle problematiche<br />
sorte dopo il parere <strong>del</strong><br />
Consiglio di Stato concernente l'equipollenza<br />
<strong>del</strong>le specializzazioni<br />
private in psicoterapia, vi prego di<br />
volere urgentemente accertare se i<br />
colleghi psicologi che sono stati assunti<br />
nell'area <strong>Psicologi</strong>a nelle asl<br />
hanno ordini di servizio, oppure altri<br />
documenti <strong>del</strong>l'ASL, dai quali risulti<br />
o che li autorizzi o li dislochi ad<br />
erogare servizi di psicoterapia.<br />
8. Ci sono bandi (Cosenza) che ammettono<br />
specializzati in psicoterapia<br />
solo psicologi ed esclude i medici<br />
e di Pomigliano d'Arco e Roma<br />
che accettano solo specializzati in<br />
psicoterapia medici escludendo gli<br />
psicologi. Questo stato di cose vi<br />
suggerisce qualche considerazione<br />
in proposito può essere usato processualmente<br />
in qualche modo<br />
MEDICINA E PSICOLOGIA<br />
Due quesiti e le risposte <strong>del</strong> legale<br />
Avv. Antonio Cucino<br />
Consulente legale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Il Dott. - omissis - richiede all'<strong>Ordine</strong><br />
un parere sulle seguenti fattispecie:<br />
“1. uno Psicoterapeuta con laurea<br />
in Medicina ha ‘diritto’ a fare<br />
‘consulenza psicologica’ Ovvero,<br />
la possibilità di fare consulenza<br />
psicologica (riservata a noi da legge<br />
56/89) viene ‘ereditata’ con l'acquisizione<br />
<strong>del</strong> titolo di Psicoterapeuta,<br />
o rimane comunque esclusiva<br />
<strong>del</strong>lo Psicologo<br />
2. un laureato in Medicina e specializzato<br />
in Psichiatria è automaticamente<br />
anche Psicoterapeuta”<br />
L'art. 1 <strong>del</strong>la L. 18.2.1989, n. 56, riserva<br />
“l'uso <strong>degli</strong> strumenti conoscitivi<br />
e di intervento per la prevenzione,<br />
la diagnosi, le attività di<br />
abilitazione-riabilitazione e di sostegno<br />
in ambito psicologico” a coloro<br />
i quali, laureati in <strong>Psicologi</strong>a, abbiano<br />
superato l'esame di Stato e si siano<br />
iscritti all'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>.<br />
Nelle suddette attività professionali è<br />
ricompresa con certezza la “consulenza<br />
psicologica” (cfr. T.A.R. <strong>Lazio</strong> Sez.<br />
I, 4.2.2004, per il quale la consulenza<br />
psicologica rientra nell'art. 1 L. 56/89<br />
al pari <strong>del</strong>l'attività didattica e di ricerca)<br />
.
L'art. 3 <strong>del</strong>la l. cit. stabilisce, poi, che<br />
per poter esercitare l'attività psicoterapeutica<br />
è necessaria l'acquisizione,<br />
dopo il conseguimento <strong>del</strong>la laurea in<br />
<strong>Psicologi</strong>a o di quella in Medicina, di<br />
una specifica formazione e addestramento<br />
in psicoterapia, ottenuti presso<br />
una scuola di specializzazione universitaria<br />
o presso istituti a tal fine riconosciuti<br />
dallo Stato.<br />
Agli psicoterapeuti “non medici” è,<br />
poi, nel secondo comma <strong>del</strong> medesimo<br />
articolo, vietata ogni attività riservata<br />
alla competenza esclusiva dei medici:<br />
ad esempio, come si sa, agli psicoterapeuti/psicologi<br />
è inibita la diagnosi<br />
psichiatrica (relativa a patologie<br />
aventi origine organica) o la prescrizione<br />
dei farmaci.<br />
Non è prevista, però, una norma speculare<br />
per gli psicoterapeuti “non psicologi”,<br />
in relazione alle competenze<br />
professionali che il summenzionato art.<br />
1 L. 56/89 riserva in esclusiva agli psicologi.<br />
Quindi, mentre si ipotizza (e si<br />
intende prevenire) la possibilità che<br />
gli psicologi psicoterapeuti compiano<br />
indebitamente “atti medici”, ai medici<br />
psicoterapeuti non è rivolto alcun e-<br />
spresso divieto di compiere “atti psicologici”.<br />
Come dire: “siete uguali, ma non<br />
troppo”. Sono gli psicologi a sconfinare,<br />
non i medici.<br />
Tale omissione sarebbe giustificata<br />
ove non esistessero peculiarità (teoriche,<br />
culturali, scientifiche, dottrinarie,<br />
formative e applicative) esclusive <strong>del</strong>la<br />
professione di psicologo. Peculiarità,<br />
cioè, non condivise con la comunità dei<br />
medici. Peculiarità che, invece, esistono.<br />
È una svista <strong>del</strong> legislatore Una<br />
semplice dimenticanza O l'omissione<br />
di una simile indicazione deve essere<br />
letta e interpretata come l'espressione<br />
di una precisa volontà legislativa<br />
L'interpretazione <strong>del</strong>le norme è spesso<br />
letterale, a volte estensiva, altre volte<br />
restrittiva.<br />
Uno dei canoni fondamentali <strong>del</strong> nostro<br />
diritto è che “ubi lex voluit, dixit,<br />
ubi noluit, tacuit”.<br />
Nel nostro caso la legge tace, ma noi<br />
sappiamo (per i motivi che esporrò di<br />
qui a breve) che questo silenzio non<br />
può essere interpretato come un’espressa<br />
volontà costitutiva. Escludiamo<br />
cioè che la norma possa interpretarsi<br />
nel senso di un'autorizzazione implicita<br />
all'esercizio <strong>del</strong>la professione di<br />
psicologo, come se vi fosse, per gli psicoterapeuti<br />
non psicologi, una dispensa<br />
dall'esclusività di quanto stabilito<br />
nell'art. 1 L. 56/89, che riserva,<br />
appunto, ai soli psicologi l'esercizio <strong>del</strong>le<br />
attività ivi elencate.<br />
Un altro possibile equivoco interpretativo<br />
è il seguente. La norma contenuta<br />
nell'art. 3 L. 56/89 sembrerebbe,<br />
a prima vista, creare, per chi vuole<br />
guadagnarsi il titolo di psicoterapeuta,<br />
un “quid pluris” rispetto alla<br />
formazione <strong>del</strong>lo psicologo (quella racchiusa<br />
nella definizione statuita dall'art.<br />
1), alimentando, in tal modo, l'idea<br />
(l'interpretazione) <strong>del</strong>la cosiddetta<br />
“continenza”: come negli insiemi<br />
concentrici, il più contiene il meno e,<br />
quindi, chi acquisisce il titolo di psicoterapeuta<br />
sarebbe, giocoforza, in<br />
grado di svolgere le attività ex art. 1,<br />
avendone la capacità e l'autorizzazione.<br />
A parere <strong>del</strong> sottoscritto non è questa<br />
l'interpretazione corretta. Il medico-psicoterapeuta<br />
non “eredita” tout<br />
court (ovverosia con la semplice acquisizione<br />
<strong>del</strong> titolo di specializzazione<br />
in psicoterapia) né la capacità né<br />
l'autorizzazione a svolgere consulenza<br />
psicologica.<br />
L'art. 1 definisce, nel senso più pieno<br />
e più letterale <strong>del</strong> termine, un'attività<br />
professionale e la riserva in via<br />
esclusiva allo psicologo. Ove il legislatore<br />
avesse ritenuto che la formazione<br />
universitaria acquisita dai laureati in<br />
medicina fosse assimilabile a quella <strong>degli</strong><br />
psicologi, avrebbe consentito ai medici<br />
di iscriversi all'Albo <strong>degli</strong> psicologi.<br />
Pertanto, le attività previste dall'art.<br />
1 sono di esclusivo appannaggio <strong>degli</strong><br />
psicologi, ivi compresa, quindi, quella<br />
di consulenza psicologica. Tale indirizzo<br />
interpretativo è autorevolmente<br />
sostenuto anche dal T.A.R. <strong>Lazio</strong>, allorché<br />
afferma, senza mezzi termini,<br />
che “solo gli iscritti all'albo professionale<br />
<strong>degli</strong> psicologi possono esercitare<br />
attività di consulenza di psicologia”<br />
(T.A.R. <strong>Lazio</strong> Sez. I, 17 marzo<br />
1998, n. 1049).<br />
Al momento non v’è (e, a parere <strong>del</strong><br />
sottoscritto, non può obiettivamente<br />
esserci) interpretazione diversa da<br />
questa. Vi sono, infatti, attività professionali<br />
che affondano le proprie radici<br />
nella definizione contenuta nell'art.<br />
1 e nulla hanno a che spartire con<br />
la formazione <strong>del</strong> medico. Si pensi, ad<br />
esempio, alla psicologia <strong>del</strong> lavoro, a<br />
quella scolastica o a quella forense.<br />
temi di politica professionale<br />
psicoterapia<br />
Sulla scorta di quanto previsto dall'art.<br />
3 L. 56/89 ai medici è consentito<br />
acquisire il titolo di psicoterapeuta<br />
presso le scuole di specializzazione<br />
(universitarie o riconosciute), ma ciò,<br />
per quanto sin qui osservato, non autorizza<br />
gli stessi a svolgere le attività<br />
definite dall'art. 1, di esclusiva competenza<br />
<strong>degli</strong> psicologi. In realtà, l'unica<br />
area professionale (“di specializzazione”)<br />
comune alle due categorie è<br />
quella <strong>del</strong>la psicoterapia (cfr. Consiglio<br />
di Stato Sez VI, 2 marzo 2004, n.<br />
981). Sarà, quindi, consentito allo psicoterapeuta-medico<br />
effettuare una diagnosi<br />
finalizzata alla successiva attività<br />
terapeutica, esercitata dallo stesso professionista.<br />
In ordine al secondo quesito, posto<br />
dal Dott. Piccinini, la risposta è affermativa.<br />
Tutte le scuole di specializzazione<br />
in psichiatria prevedono, come<br />
da disposizioni legislative e regolamentari,<br />
l'insegnamento e l'addestramento<br />
in psicoterapia e, pertanto, lo<br />
psichiatra potrà chiedere l'iscrizione<br />
all'elenco <strong>degli</strong> psicoterapeuti tenuto<br />
dall' <strong>Ordine</strong> professionale dei medici.<br />
ASSICURAZIONI/1<br />
Richiesta parere<br />
al Garante per la concorrenza<br />
A.G.C.M. - Autorità Garante per la<br />
Concorrenza e il Mercato<br />
Alla cortese attenzione:<br />
Prof. Antonio Catricalà<br />
Presidente A.G.C.M.<br />
Dott. Ombretta Main<br />
Responsabile Direzione e<br />
Servizi Finanziari<br />
Dott. Maria Grazia Montanari<br />
Responsabile Direzione F - Attività<br />
Professionali<br />
Oggetto: Richiesta parere.<br />
Il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, in persona <strong>del</strong> Presidente<br />
legale - rappresentante pro tempore,<br />
Dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la<br />
Rocca, rappresentato e difeso, come<br />
da <strong>del</strong>ega estesa in calce al presente<br />
atto, autorizzata con <strong>del</strong>ibera n. 165<br />
bis/04, dall'Avv. Antonio Cucino e presso<br />
lo stesso domiciliato in Roma, Via<br />
Valadier 39, espone e richiede quanto<br />
segue.<br />
Premesso<br />
- che la Legge 18 febbraio 1989, n. 56<br />
(“Ordinamento <strong>del</strong>la professione di<br />
psicologo") stabilisce all'art.1 che la<br />
49
temi di politica professionale<br />
psicoterapia<br />
professione di psicologo comprende,<br />
tra le altre cose, la diagnosi in ambito<br />
psicologico;<br />
- che la stessa legge, all'art. 3, prevede<br />
che “L'esercizio <strong>del</strong>l'attività psicoterapeutica<br />
è subordinato ad<br />
una specifica formazione professionale,<br />
da acquisirsi, dopo il conseguimento<br />
<strong>del</strong>la laurea in psicologia<br />
o in medicina e chirurgia,<br />
mediante corsi di specializzazione<br />
almeno quadriennali che prevedano<br />
adeguata formazione e addestramento<br />
in psicoterapia, attivati<br />
ai sensi <strong>del</strong> D.P.R. 10 marzo<br />
1982, n. 162, presso scuole di specializzazione<br />
universitaria o presso<br />
istituti a tal fine riconosciuti<br />
con le procedure di cui all’art. 3<br />
<strong>del</strong> citato D.P.R.”;<br />
- che, in virtù <strong>del</strong>l'art. 35 <strong>del</strong>la citata<br />
legge professionale, fu consentito anche<br />
ai medici, in vigenza di regime<br />
transitorio, l'annotazione, come psicoterapeuta,<br />
presso l'Albo di loro competenza;<br />
- che, come <strong>del</strong> resto già confermato<br />
<strong>del</strong>l'A.G.C.M. con provvedimento <strong>del</strong><br />
30 ottobre 1997, a firma <strong>del</strong> Presidente<br />
Giuliano Amato, il citato art. 3<br />
L. 56/89 ha sicuramente introdotto<br />
l'equiparazione tra la figura <strong>del</strong>lo psicoterapeuta-psicologo<br />
e la figura <strong>del</strong>lo<br />
psicoterapeuta-medico e che ogni<br />
diversa interpretazione e ogni fonte<br />
secondaria non uniforme alla scelta<br />
operata dal legislatore appare illegittima,<br />
oltre “suscettibile di introdurre<br />
ingiustificate distorsioni nella<br />
concorrenza tra la figura di psicoterapeuta-psicologo<br />
e la figura<br />
di psicoterapeuta-medico, in particolare<br />
attraverso la creazione di<br />
barriere all'esercizio <strong>del</strong>l'attività<br />
professionale in danno <strong>degli</strong> psicoterapeuti-psicologi”.<br />
- che la stessa A.G.C.M. raccomandò<br />
che le dette osservazioni trovassero<br />
“adeguato seguito, nel convincimento<br />
che l'eliminazione di non<br />
giustificati vincoli all'esercizio <strong>del</strong>l'attività<br />
psicoterapeutica […] costituisca<br />
un obiettivo di interesse<br />
generale alla luce <strong>del</strong> quale è doveroso<br />
rimuovere ogni forma di discriminazione<br />
tra la figura <strong>del</strong>lo<br />
psicoterapeuta-psicologo e la figura<br />
<strong>del</strong>lo psicoterapeuta-medico”;<br />
- che, a seguito di segnalazioni provenienti<br />
da iscritti all'Albo <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> si è appreso che:<br />
a) le Assicurazioni Generali S.p.A.<br />
prevede nei suoi mo<strong>del</strong>li contrattuali<br />
standard, relativi a polizze assicurative<br />
stipulate con aziende (in<br />
50<br />
particolare, come da copie allegate,<br />
Banca Monte dei Paschi di Siena e<br />
Cassa di Risparmio di Viterbo), la<br />
rimborsabilità ai dipendenti <strong>del</strong>le<br />
aziende assicurate <strong>del</strong>le spese sanitarie<br />
affrontate per le prestazioni psicoterapeutiche,<br />
“purchè effettuate<br />
da medico chirurgo che abbia conseguito<br />
la specializzazione in una<br />
branca <strong>del</strong>la medicina - in genere<br />
psicologia clinica, neurologia<br />
o psichiatria - che consenta lo<br />
svolgimento <strong>del</strong>la psicoterapia” e,<br />
in ogni caso, esclude “la possibilità<br />
<strong>del</strong> rimborso per le terapie effettuate<br />
da psicologi o psicoterapeuti<br />
che esercitano in virtù <strong>del</strong> possesso<br />
<strong>del</strong>la laurea in psicologia”.<br />
Ovviamente tali clausole contrattuali<br />
hanno diretta conseguenza nella trattazione<br />
dei singoli casi, nei quali, pertanto,<br />
sono respinte, dalla Compagnia<br />
assicurativa, tutte le richiesta<br />
di rimborso di spese relative a prestazioni<br />
psicoterapeutiche “non effettuate<br />
da medico specialista”;<br />
b) la C.A.S.P.I.E. - Cassa Autonoma<br />
di Assistenza Sanitaria tra il Personale<br />
<strong>del</strong>l'Istituto di Emissione, analogamente<br />
alla suddetta Compagnia<br />
assicuratrice, rifiuta (cfr., in particolare,<br />
la relativa documentazione<br />
allegata) ai dipendenti <strong>del</strong>la Banca<br />
d'Italia il rimborso <strong>del</strong>le spese di psicoterapia,<br />
essendo necessario “…<br />
che le terapie, nel caso specifico la<br />
psicoterapia, siano prescritte da<br />
medico specialista complete <strong>del</strong>la<br />
diagnosi di malattia (psichiatra<br />
o neurologo)”;<br />
- che tali comportamenti negoziali,<br />
adottati in palese contrasto con la<br />
normativa vigente e in evidente contrasto<br />
con quanto sostenuto e raccomandato<br />
dall'A.G.C.M., appaiono fortemente<br />
lesivi <strong>degli</strong> interessi <strong>del</strong>la categoria<br />
professionale <strong>degli</strong> psicologi<br />
(nel <strong>Lazio</strong> circa <strong>12</strong>.000 unità, in Italia<br />
più di 51.000), a esclusivo vantaggio<br />
<strong>del</strong>la categoria dei medici (specializzati<br />
in psicoterapia), sono irrispettosi<br />
<strong>del</strong>la categoria professionale<br />
<strong>degli</strong> psicologi-psicoterapeuti e<br />
creano una illegittima e anacronistica<br />
sperequazione nella categoria, a<br />
vantaggio esclusivo dei medici che effettuano<br />
terapia psicologica, con conseguente<br />
turbativa <strong>del</strong> mercato e di<br />
una corretta concorrenza;<br />
- che l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />
quale ente esponenziale <strong>del</strong>la comunità<br />
professionale, ha interesse a richiedere<br />
e ottenere dall'On. Autorità<br />
Garante una pronuncia che sancisca<br />
l'illegittimità e la scorrettezza contrattuale,<br />
a danno di molti e a vantaggio<br />
di pochi (considerato che, ormai,<br />
a distanza di sedici anni dall'introduzione<br />
<strong>del</strong>la citata normativa la<br />
maggior parte <strong>degli</strong> psicoterapeuti<br />
italiani sono laureati in psicologia),<br />
poste in essere da una primaria Compagnia<br />
di Assicurazioni e da un importante<br />
Ente Autonomo di assistenza<br />
sanitaria;<br />
- che a nulla è valsa la richiesta di modifica<br />
<strong>del</strong>le suddette condizioni contrattuali<br />
rivolta alla società Generali<br />
Assicurazioni (v. all.), la quale non ha<br />
ritenuto necessaria alcuna risposta;<br />
tutto ciò premesso, il sottoscritto<br />
procuratore, nella qualità indicata in<br />
epigrafe, rivolge<br />
Istanza<br />
all'On. Autorità Garante per la Concorrenza<br />
e il Mercato affinché, previa<br />
eventuale indagine conoscitiva e audizione<br />
<strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, si<br />
compiaccia di rilasciare parere in ordine<br />
alla legittimità <strong>del</strong> comportamento<br />
negoziale tenuto da Generali Assicurazioni<br />
S.p.A. e C.A.S.P.I.E., così come<br />
su descritto, considerata la normativa<br />
vigente e tenuto conto <strong>del</strong> citato orientamento<br />
<strong>del</strong>la stessa A.G.C.M..<br />
Con riserva di ulteriore deposito di<br />
documentazione (l'<strong>Ordine</strong> sta attualmente<br />
svolgendo, tra i suoi iscritti,<br />
un'attività di recupero di altri contratti<br />
assicurativi, relativi ad altre compagnie<br />
assicurative).<br />
Avv. Antonio Cucino<br />
ASSICURAZIONI/2<br />
La lettera all’ISVAP<br />
Spett.le ISVAP<br />
Istituto per la Vigilanza<br />
sulle Assicurazioni Private<br />
e di Interesse Collettivo<br />
Oggetto: Polizze di rimborso spese<br />
per cure psicoterapeutiche.<br />
In nome e per conto <strong>del</strong> Consiglio<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />
che in persona <strong>del</strong> Dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca, Presidente - legale<br />
rappresentante pro tempore, sottoscrive<br />
per ratifica, si espone e richiede<br />
quanto segue.<br />
A seguito di numerose segnalazioni<br />
inviate da psicologi-psicoterapeuti, i-<br />
scritti al relativo Albo regionale (istituito<br />
con L. 18 febbraio 1989 n.56), si
è appreso che alcune compagnie consociate<br />
ANIA stipulano con le strutture<br />
aziendali contratti assicurativi, relativi<br />
ai rimborsi per spese sanitarie,<br />
contenenti la clausola di esclusione <strong>del</strong><br />
rimborso <strong>del</strong>le spese concernenti le cure<br />
psicoterapeutiche, se non effettuate<br />
da laureati in medicina.<br />
In particolare, si allega in copia la documentazione<br />
concernente il rifiuto di<br />
rimborso opposto dalle Assicurazioni<br />
Generali s.p.a. con la seguente dizione:<br />
" […] resta esclusa la possibilità<br />
di rimborso per le terapie effettuate<br />
da psicologi e psicoterapeuti che<br />
esercitino in virtù <strong>del</strong> possesso <strong>del</strong>la<br />
laurea in psicologia”.<br />
È di tutta evidenza che una simile limitazione,<br />
oltre a essere assolutamente<br />
irrispettosa <strong>del</strong>la categoria professionale<br />
<strong>degli</strong> psicologi-psicoterapeuti, crea<br />
una illegittima e anacronistica sperequazione<br />
nella categoria, a vantaggio<br />
esclusivo dei medici che effettuano terapia<br />
psicologica.<br />
Invero, è fatto ormai risaputo che la<br />
succitata L. 56/89 ha stabilito che la<br />
psicoterapia, in Italia, è attività professionale<br />
riservata ai laureati in psicologia,<br />
iscritti al relativo Albo e muniti<br />
di una specializzazione quadriennale<br />
post lauream, oltre che ai medici,<br />
muniti di adeguata specializzazione,<br />
iscritti nell'elenco speciale <strong>degli</strong> psicoterapeuti.<br />
Quindi, l'art. 3 L. cit. ha<br />
di fatto operato una equiparazione tra<br />
le due figure professionali.<br />
Sull'argomento si è espresso in modi<br />
e termini inequivoci l'Autorità Garante<br />
per la Concorrenza e il Mercato,<br />
la quale, con provvedimento <strong>del</strong> 30 ottobre<br />
1997, a firma <strong>del</strong> Presidente Giuliano<br />
Amato, chiarì che: “L'equiparazione<br />
tra la figura <strong>del</strong>lo psicoterapeuta-psicologo<br />
e la figura <strong>del</strong>lo psicoterapeuta-medico<br />
risulta in termini<br />
inequivoci dal tenore letterale<br />
predetto art. 3, primo comma, <strong>del</strong>la<br />
legge 56/89 e, pertanto, qualsiasi<br />
fonte secondaria che non si uniformi<br />
alla scelta operata dal legislatore<br />
in quella sede appare - oltre che<br />
in palese contrasto con il principio<br />
dettato dalla legge - suscettibile di<br />
introdurre ingiustificate distorsioni<br />
nella concorrenza tra la figura<br />
di psicoterapeuta-psicologo e la figura<br />
di psicoterapeuta-medico, in<br />
particolare attraverso la creazione<br />
di barriere all'esercizio <strong>del</strong>l'attività<br />
professionale in danno <strong>degli</strong> psicoterapeuti-psicologi”.<br />
L'A.G.C.M. si<br />
raccomandò, pertanto, che le dette<br />
osservazioni trovassero "adeguato<br />
seguito, nel convincimento che l'eliminazione<br />
di non giustificati vincoli<br />
all'esercizio <strong>del</strong>l'attività psicoterapeutica<br />
[…] costituisca un obiettivo<br />
di interesse generale alla luce<br />
<strong>del</strong> quale è doveroso rimuovere ogni<br />
forma di discriminazione tra la figura<br />
<strong>del</strong>lo psicoterapeuta-psicologo<br />
e la figura <strong>del</strong>lo psicoterapeuta-medico”.<br />
In considerazione <strong>del</strong> fatto che la richiesta<br />
<strong>del</strong>l'eliminazione <strong>del</strong>la suddetta<br />
clausola contrattuale di esclusione<br />
<strong>del</strong> rimborso, rivolta alle Compagnie<br />
interessate (quelle <strong>del</strong>le quali si è venuti<br />
in possesso dei moduli contrattuali)<br />
è rimasta “lettera morta”, stante<br />
l'assoluto disinteresse mostrato dalle<br />
stesse, il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, in rappresentanza<br />
di circa <strong>12</strong>.000 (dodicimila) iscritti,<br />
Chiede<br />
temi di politica professionale<br />
psicoterapia<br />
l'intervento di Codesto Spettabile<br />
Istituto, affinché nell'esercizio <strong>del</strong>la<br />
sua funzione primaria di vigilanza<br />
nei confronti <strong>del</strong>le imprese di assicurazione,<br />
in relazione ovviamente<br />
ai fatti denunciati:<br />
1) disponga un necessario controllo<br />
sulla gestione tecnica,<br />
verificandone la rispondenza alle<br />
disposizioni legislative, regolamentari<br />
e amministrative vigenti;<br />
2) eserciti la facoltà di richiedere<br />
alle imprese vigilate la comunicazione<br />
di dati, elementi e notizie,<br />
ed eventualmente disponga<br />
nei loro confronti ispezioni e indagini<br />
di altra natura;<br />
3) richieda, se occorre, chiarimenti<br />
sulla fattispecie ai rappresentanti<br />
legali <strong>del</strong>le stesse Compagnie;<br />
4) diffidi, se occorre, le Compagnie<br />
stesse, a modificare in senso sostanziale<br />
la detta clausola contrattuale<br />
di esclusione <strong>del</strong> rimborso<br />
<strong>del</strong>le spese sanitarie, nell'assoluto<br />
rispetto <strong>del</strong>la normativa<br />
vigente.<br />
Si rende noto, infine, che, contestualmente<br />
all'invio <strong>del</strong>la presente missiva,<br />
si è provveduto al deposito, presso<br />
l'A.G.C.M. di un'istanza contenente<br />
richiesta di parere, all'esito di indagine<br />
conoscitiva, in ordine alla legittimità<br />
<strong>del</strong> comportamento negoziale tenuto,<br />
nell'indicata fattispecie, dalle consociate<br />
ANIA - Associazione Nazionale<br />
fra le Imprese Assicuratrici, oltre che<br />
all'invio di missiva avente uguale contenuto<br />
alla stessa ANIA.<br />
Distinti saluti.<br />
Avv. Antonio Cucino<br />
Per ratifica<br />
Dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
Altre due lettere di analogo tenore e<br />
contenuto sono state inviate a:<br />
• ANIA (Associazione Nazionale Imprese<br />
Assicuratrici)<br />
• CASPIE (Cassa Autonoma di Assistenza<br />
Sanitaria tra il Personale<br />
<strong>del</strong>l'Istituto di Emissione)<br />
FORMAZIONE IN PSICOTERAPIA<br />
Un progetto internazionale<br />
di ricerca sulla qualità<br />
La promozione <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la formazione<br />
<strong>degli</strong> psicoterapeuti <strong>del</strong> Coordinamento<br />
Nazionale Scuole di Psicoterapia<br />
(CNSP)<br />
Alberto Zucconi<br />
Segretario Generale CNSP<br />
Promuovere la qualità è un processo<br />
di promozione <strong>del</strong> cambiamento a<br />
livello culturale e scientifico. Questo<br />
processo si realizza come tutti i processi<br />
di cambiamento attraverso azioni<br />
di concertazione che debbono includere<br />
tutti gli stakeholder (parti in<br />
causa).<br />
Attraverso la ricerca si stabiliscono<br />
i parametri per le buone pratiche, nonché<br />
le attività di benchmarking e il monitoraggio<br />
e la valutazione su parametri<br />
elaborati e condivisi da tutte le forze<br />
in campo.<br />
L'importanza di sviluppare la qualità<br />
<strong>del</strong>la formazione professionale nel<br />
campo <strong>del</strong>la psicologia è un argomento<br />
ampliamente dibattuto a livello internazionale.<br />
Passi storici sono rappresentati<br />
dalla Conferenza di Boulder,<br />
Colorado <strong>del</strong> 1949, dove l'American<br />
Psychological Association (APA)<br />
stabilì il mo<strong>del</strong>lo “scientist-professional”,<br />
dalla conferenza di Miami Beach<br />
<strong>del</strong> 1958, dove venne sottolineata l'importanza<br />
<strong>del</strong>la flessibilità e scongiura-<br />
51
temi di politica professionale<br />
psicoterapia<br />
te le minacce al conformismo che potevano<br />
essere generate dai processi di<br />
riconoscimento, e dalla conferenza di<br />
Chicago <strong>del</strong> 1965, dove i partecipanti<br />
sottolinearono l'importanza <strong>del</strong>la diversità<br />
e la futilità di creare un mo<strong>del</strong>lo<br />
curriculare unico. Citiamo inoltre la<br />
conferenza di Vail <strong>del</strong> 1973, che raccomandò<br />
la focalizzazione sulle competenze<br />
e non sui soli contenuti <strong>del</strong>la<br />
formazione, la conferenza di Salt Lake<br />
City <strong>del</strong> 1987, ove fu raccomandata la<br />
flessibilità ed allo stesso tempo venne<br />
sostenuta la necessità di individuare<br />
denominatori comuni per i programmi<br />
formativi.<br />
Negli anni '60 e '70, per uscire dalle<br />
rigide costrizioni accademiche e migliorare<br />
la qualità <strong>del</strong>la formazione, si<br />
svilupparono negli Stati Uniti numerose<br />
scuole private di Professional Psychology<br />
che costituirono il National<br />
Council of Schools of Professional Psychology<br />
(NCSPP) a cui si è ispirato il<br />
Coordinamento Nazionale <strong>del</strong>le Scuole<br />
private di Psicoterapia (CNSP) in<br />
Italia.<br />
Il NCSPP ha organizzato, spesso in<br />
collaborazione con L'APA, importanti<br />
conferenze sulla promozione <strong>del</strong>la qualità<br />
<strong>del</strong>la formazione: degne di nota sono<br />
la conferenza di Virginia Beach <strong>del</strong><br />
1978, la conferenza di La Jolla, California,<br />
sul controllo di Qualità <strong>del</strong><br />
1981, quella di Mission Bay <strong>del</strong> 1987,<br />
e quella di Atalanta <strong>del</strong> 1988 dove si<br />
sottolineava l'importanza <strong>del</strong>lo sviluppo<br />
<strong>del</strong> sé dei professionisti <strong>del</strong>la psicologia<br />
unitamente all'importanza di<br />
esperienze formative focalizzate sulla<br />
persona e sugli aspetti relazionali e sociali.<br />
Il Coordinamento Nazionale Scuole<br />
Private di Psicoterapia (CNSP), che<br />
riunisce la gran parte <strong>del</strong>le scuole private<br />
di psicoterapia riconosciute ai sensi<br />
<strong>del</strong>l'art. 3 <strong>del</strong>la legge 56/89, è una associazione<br />
senza fini di lucro costituita<br />
per promuovere la qualità <strong>del</strong>la formazione<br />
e difendere i legittimi interessi<br />
<strong>del</strong>le scuole; questa associazione<br />
ha sempre operato ed intende continuare<br />
ad operare per promuovere la<br />
qualità <strong>del</strong>la formazione, collaborando<br />
fattivamente con tutte le parti in causa.<br />
Nonostante molte <strong>del</strong>le sue energie<br />
si siano dovute concentrare nel difendere<br />
il nostro diritto di esistere e di<br />
52<br />
funzionare, dopo aver vinto la battaglia<br />
per l'equipollenza con i diplomi di<br />
specializzazione universitaria, il Coordinamento<br />
può oggi meglio dedicarsi<br />
alla promozione <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la formazione.<br />
Tenendo presente che la storia <strong>del</strong>la<br />
psicoterapia italiana è stata contraddistinta<br />
nel passato da un livello<br />
di poca comunicazione e collaborazione<br />
tra gli esponenti dei vari paradigmi,<br />
l'aver creato un organismo democratico<br />
in cui ogni scuola, a prescindere dalla<br />
sua importanza e forza di numeri,<br />
discute democraticamente ed ha lo<br />
stesso peso nelle votazioni, è un risultato<br />
di non<br />
poco conto.<br />
Le azioni che attualmente il Coordinamento<br />
ha varato nell'ambito <strong>del</strong>la<br />
promozione <strong>del</strong>la qualità e che si spera<br />
possano essere condivise da tutte le<br />
parti sociali sono:<br />
A) La creazione di un protocollo internazionale<br />
di ricerca sulla qualità<br />
<strong>del</strong>la formazione in psicoterapia e<br />
sulla qualità dei servizi erogati dagli<br />
ex allievi (a tale progetto sono<br />
invitati a partecipare anche le scuole<br />
di specializzazione pubbliche ed<br />
i servizi <strong>del</strong> SS. NN.).<br />
B) La ricerca sull'efficacia <strong>del</strong>la psicoterapia<br />
( coordinata dal Prof. Pio<br />
Scilligo)<br />
C) L'elaborazione e la diffusione di<br />
procedure di qualità e trasparenza<br />
con l'emanazione di una carta dei<br />
diritti <strong>degli</strong> allievi <strong>del</strong>le scuole private<br />
di specializzazione inclusiva di<br />
contratti di formazione trasparenti.<br />
D) L'elaborazione e diffusione di una<br />
carta dei diritti <strong>degli</strong> utenti (pazienti/clienti)<br />
da appendere nei setting<br />
dove vengono erogati i servizi<br />
di psicoterapia.<br />
E) La creazione e la diffusione di procedure<br />
di Total Quality Improvement<br />
e certificazione <strong>del</strong>le scuole<br />
con l'ISO 9901<br />
Per la promozione <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la<br />
formazione <strong>degli</strong> psicoterapeuti il<br />
Coordinamento auspica una maggiore<br />
comunicazione e concertazione di tutti<br />
gli stakeholder riguardo le azioni tese<br />
a promuovere la qualità <strong>del</strong>le specializzazioni<br />
in psicoterapia. In particolare,<br />
il Coordinamento ritiene superate<br />
e sterili le vecchie contrapposizioni<br />
tra pubblico e privato poiché i cittadini<br />
hanno il diritto ad avere concrete<br />
garanzie sulla qualità dei servizi<br />
erogati sia dal settore pubblico che da<br />
quello privato. Se le varie parti sociali<br />
(Ministero, Commissione, Ordini,<br />
Scuole private riconosciute etc.) elaborano<br />
il loro consenso su comuni<br />
obiettivi da tradurre in specifiche azioni,<br />
è molto più probabile ottenere risultati<br />
per una crescita culturale e<br />
scientifica <strong>del</strong>la psicoterapia italiana.<br />
Esistono ampie conoscenze nel campo<br />
<strong>del</strong>la promozione <strong>del</strong>la qualità: a<br />
prescindere dal settore in cui si vuole<br />
promuovere la qualità, le azioni efficaci<br />
prevedono sempre chiarezza <strong>degli</strong><br />
obiettivi ed una conoscenza dei<br />
mezzi idonei per raggiungerli. In tutti<br />
i trattati si sottolinea la necessità un'opera<br />
di sensibilizzazione e di empowerment,<br />
cioè di responsabilizzazione<br />
di tutto il sistema in cui si vuole esercitare<br />
un'influenza. La qualità non può<br />
essere imposta ma solo promossa e<br />
premiata.<br />
Per fare questo è necessario avere<br />
una visione sistemica, prendere atto<br />
<strong>del</strong>la situazione <strong>del</strong> sistema Italia e facilitare<br />
la collaborazione di tutte le forze<br />
in campo: le scuole private, le scuole<br />
di specializzazione universitarie, i<br />
servizi e non ultimi gli allievi e gli utenti<br />
a cui vengono erogati tali servizi. È<br />
una grande sfida, ma una sfida a cui<br />
ogni formatore deve partecipare per<br />
onorare appieno l'imperativo etico e<br />
deontologico che caratterizza il nostro<br />
ruolo professionale: promuovere sempre<br />
ed in ogni modo l'interesse dei nostri<br />
utenti.<br />
Il progetto è aperto al contributo di<br />
tutti, singoli iscritti e associazioni.<br />
Per ulteriori informazioni:<br />
www.ordinepsicologilazio.it<br />
Progetto internazionale sull'efficacia<br />
<strong>del</strong>la psicoterapia e dei training in<br />
psicoterapia<br />
Robert Elliott<br />
Obiettivo generale: migliorare l'efficacia<br />
dei corsi di formazione in psicoterapia<br />
e dei servizi di psicoterapia erogati<br />
nei vari approcci teoretici attra-
verso la promozione sistematica <strong>del</strong>la<br />
ricerca nelle scuole di specializzazione<br />
in psicoterapia, pubbliche e private.<br />
Obiettivi specifici:<br />
1. Creare un protocollo di base condiviso<br />
da tutti i paradigmi al fine di<br />
valutare i risultati <strong>del</strong>le psicoterapie<br />
2. Creare un protocollo di base condiviso<br />
da tutti i paradigmi al fine di<br />
valutare i risultati ottenuti nei corsi<br />
di formazione in psicoterapia<br />
3. Creare protocolli specifici per i singoli<br />
paradigmi al fine di valutare i risultati<br />
<strong>del</strong>le varie specifiche forme<br />
di psicoterapia<br />
4. Realizzare uno studio internazionale<br />
collaborativo sulle risultanze dei<br />
trattamenti psicoterapici erogati nelle<br />
cliniche universitarie e negli istituti<br />
di formazione<br />
5. Realizzare uno studio internazionale<br />
collaborativo sulle risultanze dei<br />
diversi corsi di formazione in psicoterapia<br />
nei vari approcci psicoterapici<br />
Comitato scientifico internazionale :<br />
• Robert Elliott, Direttore Scientifico<br />
(Università di Toledo - USA)<br />
• Alberto Zucconi, Coordinatore<br />
(Coordinamento Nazionale Scuole di<br />
Psicoterapia)<br />
• David Orlinsky, Direttore Scientifico<br />
Associato (University of Chicago -<br />
USA; Collaborative Research Network<br />
for the Study of the Development<br />
of Psychotherapists)<br />
• Franz Caspar (University of Freiburg;<br />
Institute for Psychology)<br />
• Louis Castonguay (Pennsylvania State<br />
University - USA; Pennsylvania<br />
Psychological Association Practitioner<br />
Research Network)<br />
• Glenys Parry (University of Sheffield-<br />
UK; Director of Research, Community<br />
Health Sheffield/NHS Trust)<br />
• Bernhard Strauss (Friedrich Schiller<br />
University Jena-Germany; Institute<br />
for Medical Psychology)<br />
Questo progetto internazionale ha due<br />
principali componenti :<br />
1. Ricerca basata sulla pratica (practice<br />
- based) nelle scuole di formazione<br />
in psicoterapia.<br />
La prima componente consiste nel<br />
condurre ricerche basate sulla pratica<br />
sull'efficacia <strong>del</strong>la psicoterapia in università<br />
e scuole di formazione in Europa,<br />
Nord America ed altre nazioni<br />
<strong>del</strong> mondo. La ricerca sui processi e i<br />
risultati psicoterapici è essenziale per<br />
la comprensione e il miglioramento<br />
<strong>del</strong>le pratiche psicoterapiche.<br />
Essere capaci di impiegare la ricerca<br />
e i suoi metodi è una importante<br />
competenza di un terapeuta. Tuttavia<br />
per essere utile agli psicoterapeuti la<br />
ricerca deve essere significativa per la<br />
pratica psicoterapeutica. Le sperimentazioni<br />
cliniche randomizzate si rivelano<br />
generalmente poco pratiche per<br />
essere realizzate dagli psicoterapeuti<br />
e generalmente non forniscono un aiuto<br />
per la maggiore comprensione o miglioramento<br />
<strong>del</strong>l'erogazione dei servizi<br />
erogati. Quelli di cui c'è reale bisogno<br />
sono metodi di ricerca centrati sulla<br />
pratica <strong>del</strong>la psicoterapia stessa,<br />
strumenti non troppo costosi e facili<br />
da usare, che misurino il processo e i<br />
risultati di elementi significativi di tutte<br />
le psicoterapie (es. alleanza terapeutica,<br />
problemi <strong>del</strong> cliente, disagio<br />
generato da sintomi); metodi flessibili<br />
di ricerca sui singoli casi; network di<br />
ricerca costituiti da psicoterapeuti<br />
(practitioner research networks -<br />
PRNs). Il miglior modo per conoscere<br />
tali metodi è quello di usarli durante il<br />
proprio training in psicoterapia; da qui<br />
la necessità di focalizzarsi sulle scuole<br />
di formazione in psicoterapia.<br />
Questo obiettivo sarà perseguito<br />
attraverso:<br />
a. lo sviluppo di un protocollo comune<br />
di base per valutare i processi e i risultati<br />
terapeutici che possa essere<br />
usato nei vari orientamenti psicoterapici;<br />
b. la creazione di un database e di una<br />
clearing house <strong>del</strong>le misurazioni dei<br />
processi terapeutici, dei risultati terapeutici<br />
e dei processi di cambiamento,<br />
in grado di analizzare i dati<br />
provenienti da una vasta gamma di<br />
approcci psicoterapici;<br />
c. promuovere l'insegnamento e la diffusione<br />
<strong>degli</strong> strumenti <strong>del</strong>la ricerca<br />
basata sulla pratica.<br />
Proponiamo l'uso di un protocollo “a<br />
stella”: un protocollo comune condiviso<br />
da tutti gli approcci psicoterapici<br />
(costituito dal corpo <strong>del</strong>la stella) che<br />
servirà come denominatore comune<br />
ed inoltre vari protocolli specializzati<br />
relativi ai vari approcci psicoterapici<br />
(i diversi raggi <strong>del</strong>la stella)<br />
temi di politica professionale<br />
psicoterapia<br />
2. Valutazione <strong>del</strong>l'efficacia <strong>del</strong>la<br />
formazione<br />
Il secondo obiettivo si propone di valutare<br />
l'efficacia <strong>del</strong>la formazione in<br />
psicoterapia nelle scuole pubbliche e<br />
private. A tutt’oggi le conoscenze<br />
scientifiche circa l'efficacia <strong>del</strong>la formazione<br />
<strong>degli</strong> psicoterapeuti sono scarse,<br />
e ciò dipende in parte da difficoltà<br />
tecniche e logistiche. Queste difficoltà<br />
includono, tra i vari fattori, l'assenza<br />
di misure concordate dai vari approcci<br />
psicoterapici sulle variabili relative<br />
al funzionamento <strong>degli</strong> psicoterapeuti,<br />
e la necessità di misurare longitudinalmente<br />
il cambiamento <strong>degli</strong> psicoterapeuti<br />
durante un periodo di training<br />
di diversi anni. Tuttavia è molto<br />
importante iniziare la valutazione sistematica<br />
<strong>del</strong>la formazione <strong>degli</strong> psicoterapeuti.<br />
Queste attività di valutazione<br />
dovrebbero essere capaci di produrre<br />
risultanze sia formative che sommative.<br />
In altre parole questo progetto<br />
dovrebbe contribuire a migliorare<br />
l'efficacia dei training in psicoterapia<br />
fornendo risultanze circa i processi efficaci<br />
o inefficaci nella formazione <strong>degli</strong><br />
psicoterapeuti; esso dovrebbe inoltre<br />
fornire dati per provare l'efficacia<br />
<strong>del</strong>la formazione <strong>degli</strong> psicoterapeuti,<br />
utili per accedere ai processi di accreditamento<br />
e di finanziamento, che diverrebbero<br />
in questo modo più accessibili<br />
per le scuole. Un disegno a stella<br />
che permetta la partecipazione di<br />
tutti i vari approcci è previsto anche<br />
per questa componente, con dei parametri<br />
di misurazione comuni validi per<br />
tutti i diversi approcci e dei protocolli<br />
contenenti parametri relativi ai singoli<br />
specifici approcci e orientamenti.<br />
Cronistoria <strong>del</strong> progetto.<br />
Questo progetto è stato iniziato dal Coordinamento<br />
Nazionale <strong>del</strong>le Scuole<br />
private di Psicoterapia (CNSP) in collaborazione<br />
con le 21 Associazioni di<br />
psicoterapia afferenti alla Federazione<br />
Italiana <strong>del</strong>le Associazioni di Psicoterapia<br />
(FIAP). Sono stati costituiti il<br />
Comitato Scientifico Internazionale e<br />
il primo Sottocomitato Scientifico che<br />
vede riuniti i colleghi afferenti all'Approccio<br />
Centrato sulla Persona e alle<br />
Psicoterapie Esperienziali. I partecipanti<br />
a questo progetto sono attualmente<br />
ricercatori e formatori di scuole<br />
di psicoterapia pubbliche e private<br />
di Italia , Francia , Belgio, Scozia, Germania,<br />
Canada, Stati Uniti ed Australia.<br />
53
temi di politica professionale<br />
IL SISTEMA<br />
DI ACCREDITAMENTO<br />
PER L’EDUCAZIONE CONTINUA<br />
IN MEDICINA NON GARANTISCE<br />
LA NOSTRA PROFESSIONALITÀ<br />
ECCO COSA FARE<br />
ECM, LA POSIZIONE<br />
DELL’ORDINE DEL LAZIO<br />
Recentemente sul sito ufficiale <strong>del</strong>la<br />
Commissione nazionale ECM [v. articolo<br />
già pubblicato da “Il Sole 24 ore”]<br />
è stato pubblicato un comunicato nel<br />
quale viene affermato che i crediti ECM<br />
debbono essere raccolti da tutti i professionisti<br />
e da tutti i liberi professionisti.<br />
L'<strong>Ordine</strong> regionale <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, reiteratamente,<br />
ha inviato alla Commissione Nazionale<br />
ECM quesiti in data 21/<strong>11</strong>/02,<br />
9/<strong>12</strong>/02 e 31/03/03, senza ricevere alcuna<br />
risposta. Non possiamo non esprimere<br />
il dubbio che la mancata risposta sia<br />
dovuta all'assenza di argomenti in merito.<br />
L'<strong>Ordine</strong> regionale si conforma al documento<br />
<strong>del</strong>iberato dal Consiglio nazionale<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> nell'adunanza<br />
<strong>del</strong> 5 aprile 2003 perché ritiene<br />
rappresenti una posizione corretta sul<br />
tema, sia sul piano formale sia su quello<br />
sostanziale. Si riporta qui di seguito un<br />
estratto <strong>del</strong> documento:<br />
“[…] è opportuno ricordare ai colleghi<br />
che l'ECM non è obbligatorio per<br />
i liberi professionisti, e l'obbligo riguarda<br />
solo coloro che hanno rapporti<br />
con la Sanità pubblica, sia nella situazione<br />
di pubblici dipendenti o convenzionati<br />
direttamente col settore<br />
pubblico, sia nella qualità di dipendenti<br />
o di prestatori d'opera intellettuale<br />
di soggetti a loro volta convenzionati<br />
col Servizio Sanitario Nazionale.<br />
Non sono tenuti ad ottemperare<br />
all'obbligo ECM neppure i colleghi che<br />
operano alle dipendenze o come prestatori<br />
d'opera di altri enti pubblici<br />
non connessi al settore sanitario, come<br />
le regione o gli enti locali.”<br />
Il Consiglio regionale non ravvisa infatti<br />
nella normativa alcuna disposizione<br />
concernente l'obbligatorietà di acquisire<br />
i crediti ECM per liberi professionisti,<br />
a meno che gli stessi non svolgano la propria<br />
attività nell'ambito <strong>del</strong> Servizio Sanitario<br />
Nazionale.<br />
54<br />
Per quale ragione si dovrebbe configurare<br />
l'obbligo di acquisire crediti ECM in<br />
capo ad uno psicologo che presta ad e-<br />
sempio una perizia di parte in un procedimento<br />
in tribunale, o in capo allo psicologo<br />
scolastico, o a quello che opera<br />
nella formazione e nella selezione.<br />
Non va dimenticato che il sistema ECM<br />
rappresenta un onere gravoso sia per le<br />
piccole strutture formative che storicamente<br />
e intrinsecamente caratterizzano<br />
il mondo <strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>a professionale,<br />
sia per i singoli professionisti che vedono<br />
i crediti ECM come una sorta di tassazione<br />
indiretta allo stare in professione,<br />
in aggiunta al contributo obbligatorio<br />
di iscrizione all'Albo.<br />
Per il Sistema professionale si aggiunge<br />
un ulteriore problema.L'ECM è collocata<br />
su un terreno importantissimo ma<br />
che è strutturalmente estraneo alla psicologia:<br />
il sapere medico. Le forme <strong>del</strong>la<br />
conoscenza in psicologia non ne vengono<br />
investite, né per come la conoscenza<br />
viene appresa in psicologia né in<br />
quella forma di conoscenza che costituisce<br />
di fatto il prodotto precipuo <strong>del</strong>la<br />
psicologia. Si sarebbe potuta chiamare<br />
ad esempio “Formazione continua in Sanità”.<br />
Non è così e ci si deve conformare<br />
al mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong> medico-che-rispondee-cura<br />
laddove invece il mo<strong>del</strong>lo psicologico<br />
analizza e costruisce le condizioni<br />
per potere condurre a disvelare e ad<br />
elaborare.<br />
La psicologia, avendo oggetti e contenuti<br />
non comparabili, ha elaborato proprie<br />
modalità precipue di apprendimento<br />
<strong>del</strong>la competenza, come è chiaramente<br />
e ampiamente rilevato in letteratura<br />
oltre che nella storia <strong>del</strong>la disciplina come<br />
nelle forme concrete che il momento<br />
formativo ha assunto nella professione.<br />
Questa sostanziale differenza è sotto<br />
gli occhi di tutti appena ci si volge a considerare<br />
la politica <strong>degli</strong> accreditamenti<br />
operati dalla Commissione ECM che non<br />
può lasciare tranquillo nessuno di noi. A<br />
fianco di iniziative serie, giustamente valutate<br />
dalla Commissione, ci sono altre<br />
iniziative che vengono sottovalutate ed<br />
altre ancora iper-valutate pur essendo di<br />
(molto) dubbio valore scientifico e professionale.<br />
C'è una fetta consistente di accreditamenti<br />
che è invece <strong>del</strong> tutto inaccettabile.<br />
Sono accreditamenti a psicologi per<br />
convegni o corsi che non hanno a che fare<br />
con la psicologia o, fatto ancor più grave,<br />
eventi nei quali si divulgano a educatori<br />
professionali, assistenti sociali, infermieri<br />
e via di seguito, strumenti conoscitivi<br />
o di intervento propri <strong>del</strong>la professione<br />
di psicologo (anche con analisi<br />
di casi clinici) contravvenendo esplicitamente<br />
l'art. 21 <strong>del</strong> nostro codice deontologico.<br />
In questo modo si stravolgono<br />
anni di esperienza formativa in psicologia<br />
e psicoterapia venendo a banalizzarsi<br />
un patrimonio di conoscenza e di sapienza<br />
che è proprio <strong>del</strong>la nostra disciplina.<br />
Come sempre l'<strong>Ordine</strong> regionale invita<br />
i colleghi a proseguire nell'azione di<br />
aggiornamento e di formazione secondo<br />
i dettami <strong>del</strong> Codice deontologico. Invita<br />
tanto più i colleghi psicoterapeuti a<br />
tenere memoria <strong>del</strong>la formazione realizzata<br />
per poter sostenere un domani una<br />
eventuale querelle politico-culturale che<br />
dovesse affermare che gli psicoterapeuti<br />
iscritti all'<strong>Ordine</strong> dei Medici sarebbero<br />
più affidabili di quelli iscritti all'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> perché detentori dei<br />
crediti ECM. Allora dovremo poter dimostrare<br />
quanto ora riteniamo, ovvero<br />
che la formazione ECM per la psicoterapia<br />
sia assolutamente inadeguata e spesso<br />
<strong>del</strong>eteria per la qualità <strong>del</strong>l'offerta formativa,<br />
per le lacune in essa presenti e<br />
per la ecletticità a cui costringe, quando<br />
invece la formazione continua per la psicoterapia<br />
necessita di una profondità e<br />
di una specificità di approccio che non<br />
può essere garantita dallo strumento<br />
ECM ma che è invece garantita dalla specifica<br />
formazione che i nostri colleghi continuano<br />
a realizzare attraverso forme affatto<br />
diverse.
temi di politica professionale<br />
ecm<br />
(Dal SOLE 24 ORE SANITÀ<br />
<strong>del</strong>l’8-14 febbraio <strong>2005</strong>)<br />
CHIARIMENTI MINISTERIALI<br />
La risposta <strong>del</strong>la Salute ai quesiti<br />
<strong>del</strong>le associazioni<br />
Ecm: l'obbligo vale per tutti<br />
Chiariti i dubbi derivati dalle riflessioni<br />
<strong>del</strong> Tar <strong>Lazio</strong> sul ricorso<br />
Fimmg<br />
All'Ecm non sfugge nessuno: l'educazione<br />
continua è un obbligo<br />
per tutti gli operatori sanitari dipendenti,<br />
convenzionati o liberi<br />
professionisti che siano. Suona così<br />
la risposta <strong>del</strong> ministero <strong>del</strong>la<br />
Salute alle numerose richieste di<br />
chiarimento rivolte dalle associazioni<br />
professionali <strong>degli</strong> operatori<br />
sanitari alla Commissione Ecm in<br />
merito alla obbligatorietà <strong>del</strong>la raccolta<br />
dei crediti anche per i liberi<br />
professionisti in camice bianco.<br />
I dubbi - spiega una nota ufficiale<br />
pubblicata nel sito <strong>del</strong>la Commissione<br />
sono sorti in relazione alle<br />
riflessioni svolte dal Tar <strong>Lazio</strong><br />
nella premessa alla sentenza <strong>del</strong> 18<br />
novembre scorso (vedi “Il Sole 24<br />
Ore Sanità” n. 47/2004) con cui il<br />
tribunale amministrativo aveva rigettato<br />
il ricorso proposta dalla<br />
Fimmg contro il Dm Salute sulle<br />
società scientifiche. Secondo i giudici<br />
amministrativi, infatti, per il<br />
ESTRATTI DELLA SENTENZA<br />
REPUBBLICA DEL TAR ITALIANA<br />
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO<br />
il Tribunale amministrativo regionale<br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, sede di Roma, sez. 3°-ter,<br />
composto dai signori<br />
Francesco CORSARO, Presidente<br />
Linda SANDULLI, Consigliere<br />
Silvestro Maria RUSSO, Consigliere<br />
relatore<br />
ha pronunciato la seguente<br />
SENTENZA<br />
sul ricorso n. 10240/2004, proposto<br />
dalla Federazione italiana dei medici di<br />
famiglia - FIMMG, con sede in Roma, in<br />
persona <strong>del</strong> legale rappresentante pro<br />
tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati<br />
Francesco CAROLEO, Stefano<br />
VINTI e Paola CHIRULLI ed eletti-vamente<br />
domiciliata in Roma, alla piazza<br />
<strong>del</strong>la Libertà n. 20,<br />
CONTRO<br />
il MINISTERO DELLA SALUTE, in<br />
persona <strong>del</strong> sig. Ministro pro tempore,<br />
rappresentato e difeso ope legis dall'Avvocatura<br />
generale <strong>del</strong>lo Stato, domiciliataria<br />
E NEI CONFRONTI<br />
<strong>del</strong>la Federazione <strong>del</strong>le Società medico-scientifiche<br />
italiane - FISM, con sede<br />
in Milano, in persona <strong>del</strong> legale rappresentante<br />
pro tempore, controinteressata,<br />
rappresentata e difesa da-gli avvocati<br />
Marco ANTONIOLI, Michele CORDOLA<br />
e Giovanni Francesco BIASIOTTI MO-<br />
GLIAZZA ed elettivamente domiciliata<br />
in Roma, all piazza Adriana n. 8,<br />
(OMISSIS)<br />
DIRITTO<br />
1. La FIMMG, che dichiara d'esser l'associazione<br />
più rappresentativa <strong>del</strong>la categoria<br />
dei medici di medicina generale,<br />
adisce questo Giudice, chiedendo l'annullamento<br />
<strong>del</strong> decreto 31 maggio 2004<br />
professionisti che erogano prestazioni<br />
sanitarie non coperte dal<br />
Ssn, in controllo <strong>del</strong>la prestazione<br />
spetta “al mercato e agli Ordini”:<br />
posizione che la nota ministeriale<br />
giudica “non condivisibile e infondata”.<br />
La non obbligatorietà <strong>del</strong>l'Ecm<br />
- spiega il ministero - non<br />
può essere sostenuta né in base all'attribuzione<br />
dei costi <strong>del</strong>la formazione,<br />
né sul “controllo <strong>del</strong>la<br />
prestazione sanitaria”, dal momento<br />
che quest'ultimo “è comunque<br />
compito <strong>del</strong>le istituzioni e <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
o collegio professionale<br />
(organo ausiliario <strong>del</strong>le istituzioni)<br />
ed è diretto a tutelare un prevalente<br />
interesse pubblico generale<br />
prescindendo dal rapporto che<br />
l'operatore sanitario ha con il Ssn<br />
e dall'eventuale assunzione anche<br />
parziale dei relativi oneri da parte<br />
<strong>del</strong>le strutture pubbliche”. A<br />
scanso di equivoci la nota ministeriale<br />
dà una rispolverata ai cardini<br />
legislativi su cui poggia il programma<br />
nazionale Ecm ricordando<br />
che gli ariticoli 16 bise 16 ter<strong>del</strong><br />
decreto legislativo 502 prevedono,<br />
in generale, l'obbligo formativo<br />
per tutti gli “operatori sanitari”.<br />
“La formazione continua - spiega<br />
la nota - è un requisito essenziale<br />
per il corretto esercizio professionale,<br />
ossia per il mantenimento<br />
nel tempo <strong>del</strong>l'abilitazione<br />
all'esercizio di ciascun operatore<br />
sanitario, in quanto tale, deve essere<br />
necessariamente obbligatoria<br />
per tutti i professionisti e richiedere<br />
regole e garanzie uniformi su<br />
tutto il territorio nazionale. Regole<br />
e garanzie che sempre di più saranno<br />
comuni a tutti i Paesi <strong>del</strong>l'Ue.<br />
“La verifica periodica <strong>del</strong>l'abilitazione<br />
professionale è possibile attraverso<br />
vari strumenti - prosegue<br />
il documento - ma allo stato attuale<br />
l'Ecm rappresenta l'unico strumento<br />
preordinato all'aggiornamento<br />
professionale e alla formazione<br />
permanente per tutti i professionisti<br />
<strong>del</strong>la salute che consente<br />
la verifica periodica <strong>del</strong> mantenimento<br />
<strong>del</strong>l'abilitazione professionale”.<br />
“Una convinzione - non<br />
manca di rimarcare la Salute - che<br />
permea anche provvedimenti normativi<br />
in itinere come il Ddl governativo<br />
sulle professioni sanitarie<br />
non mediche (AC 3236) “che<br />
già prevede al riguardo che l'abilitazione<br />
all'esercizio <strong>del</strong>la professione<br />
sanitaria non medica è sottoposta<br />
a verifica periodica con<br />
modalità identiche a quelle previste<br />
per la professione medica”<br />
E senza sconti.<br />
(in G.U. n. 135 <strong>del</strong> 2 luglio 2004). Con<br />
tale atto, il Ministro <strong>del</strong>la salute ha disciplinato<br />
i requisiti che devono possedere<br />
le società scientifiche e le associazioni<br />
tecnico-scientifiche <strong>del</strong>le professioni<br />
sanitarie, ai fini <strong>del</strong> loro riconoscimento<br />
ed accreditamen-to quali provider<br />
di eventi relativi alla formazione medica<br />
continua per gli operatori <strong>del</strong>la sanità.<br />
2. Per una miglior comprensione dei<br />
fatti di causa, reputa opportuno il Collegio<br />
far presente che l'impugnato DM costituisce<br />
attuazione <strong>degli</strong> artt. 16-bis e<br />
ss. <strong>del</strong> Dlg 30 di-cembre 1002 n. 502, in<br />
forza dei quali è stata introdotta la formazione<br />
medica continua, che si distingue<br />
dalla formazione <strong>del</strong> personale sanitario<br />
di cui al precedente art. 6, c. 2.<br />
(OMISSIS)<br />
La formazione medica continua si concreta<br />
essenzialmente nell'aggiornamento<br />
permanente <strong>del</strong> personale così educato,<br />
in un tempo successivo al corso di<br />
laurea ed a quello di specializzazione e<br />
55
temi di politica professionale<br />
ecm<br />
di formazione complementare. Essa,<br />
quindi, è diretta ad adeguare le conoscenze<br />
specifiche di detto personale per<br />
tutto il tempo <strong>del</strong>la sua attività professionale,<br />
sì da adeguarne le competenze<br />
e le abilità cliniche, tecniche e manageriali<br />
ed i comportamenti al progresso<br />
scientifico e tecnologico, per garantire<br />
efficacia, appropriatezza, sicurezza ed<br />
efficienza alla assistenza prestata dal<br />
SSN.<br />
L'educazione medica continua in medicina<br />
(ECM) comprende, pertanto, l'insieme<br />
di attività che mantengano, sviluppino<br />
o incrementino le conoscenze,<br />
le competenze e le prestazioni <strong>degli</strong> operatori<br />
sanitari, ciascuno per il proprio<br />
I CERTIFICATI ECM NON VANNO<br />
SPEDITI ALL’ORDINE<br />
La circolare <strong>del</strong>la ASL<br />
Azienda U.S.L. RM/A<br />
Direzione Sanitaria<br />
U.Org. Formazione ed Educazione<br />
alla Salute<br />
LETTERA CIRCOLARE<br />
N. 2 <strong>del</strong> 23 maggio <strong>2005</strong>-09-05<br />
PROGRAMMAZIONE DELLA<br />
FORMAZIONE ANNO 2006<br />
(OMISSIS)<br />
Si ribadisce che questa iniziativa ha l'esclusiva<br />
finalità di acquisire - d'ora in avanti<br />
con cadenza annuale - la posizione creditizia<br />
dei dipendenti per equilibrare l'offerta<br />
formativa aziendale tra la diverse<br />
qualifiche e tra i diversi servizi.<br />
Rispetto, invece, all'obbligo che ciascun<br />
operatore <strong>del</strong> SSN ha di raggiungere annualmente<br />
la soglia minima di crediti formativi<br />
programmati, si chiarisce che:<br />
• il dipendente è tenuto a trasmettere<br />
copia <strong>del</strong> certificato ECM di ciascun<br />
corso frequentato al proprio <strong>Ordine</strong><br />
Professionale<br />
• il dipendente ha facoltà di consegnare<br />
copia <strong>del</strong> certificato ECM alla U.O. Trattamento<br />
Giuridico <strong>del</strong> personale <strong>del</strong>la<br />
ASL, affinché questo si conservato nel<br />
proprio fascicolo personale.<br />
Si raccomanda la massima diffusione<br />
<strong>del</strong>le suddette disposizioni procedurali,<br />
che devono essere portate a conoscenza<br />
di tutti i responsabili di Unità organica.<br />
Distinti saluti<br />
Il Direttore Sanitario<br />
dott.ssa Anna Maria Martelli<br />
ambito d'attività lavorativa, di qualifica<br />
professionale e di presenza all'interno<br />
<strong>del</strong> SSN. In concreto, per l' art. 16-bis, c.<br />
2 <strong>del</strong> Dlg 502/1992, la formazione s’attua<br />
mercé la partecipazione a corsi, convegni<br />
e seminari, organizzati da istituzioni<br />
pubbliche o private accreditate, nonché<br />
con la frequenza di soggiorni di studio e<br />
la partecipazione a studi clinici controllati<br />
e ad attività di ricerca, di sperimentazione<br />
e di sviluppo. I percorsi formativi<br />
<strong>del</strong>l'ECM sono o gestiti in via autonoma<br />
da tali soggetti formatori, oppure programmati<br />
per gli obiettivi dei Piani sanitari<br />
nazionale e regionali, secondo le direttive<br />
predisposte dalla Commissione<br />
nazionale per la formazione continua di<br />
La lettera <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> alla ASL<br />
Al Direttore Sanitario ASL RM/A<br />
Dr.ssa Anna Maria Martelli<br />
Oggetto: trasmissione certificati ECM.<br />
In seguito ad una segnalazione, l'<strong>Ordine</strong><br />
è venuto a conoscenza di una disposizione<br />
<strong>del</strong>la Direzione Sanitaria <strong>del</strong>la Asl<br />
RM A, riguardante la programmazione <strong>del</strong>la<br />
formazione per l'anno 2006, che prevede,<br />
per ciascun operatore sanitario <strong>del</strong><br />
SSN, la trasmissione dei certificati ECM<br />
di ciascun corso frequentato al proprio<br />
<strong>Ordine</strong> Professionale.<br />
Considerato che una tale previsione impegna<br />
l'<strong>Ordine</strong> professionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
direttamente come istituzione, non<br />
essendo pervenuta all'<strong>Ordine</strong> nessuna comunicazione<br />
ufficiale in proposito ci siamo<br />
rivolti al CNOP, al fine di ottenere ulteriori<br />
informazioni.<br />
Con nota prot. n. 4513 <strong>del</strong> 24.06.<strong>2005</strong>,<br />
allegata, il Consiglio Nazionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
ci ha informato che non risulta che<br />
la Commissione Nazionale ECM abbia mai<br />
previsto una tale procedura e che, tra l'altro,<br />
il Co. Ge.ASp ha ottenuto un apposito<br />
finanziamento dal Ministero <strong>del</strong>la Salute<br />
per la realizzazione <strong>del</strong> progetto sperimentale<br />
per la gestione e certificazione<br />
dei crediti ECM.<br />
In base a quanto sopra esposto, chiediamo<br />
che la disposizione su richiamata<br />
venga modificata nel senso di non prevedere<br />
più l'invio di certificati ECM al proprio<br />
<strong>Ordine</strong> professionale, dal momento<br />
che non se ne ravvisa il fondamento in alcuna<br />
previsione normativa o precedente<br />
accordo.<br />
In attesa di un vostro riscontro, distinti<br />
saluti<br />
Il Presidente<br />
dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
cui al successivo art. 16-ter. L'ECM s’appalesa<br />
obbligatoria solo per i sanitari dipendenti<br />
dagli enti <strong>del</strong> SSN, o per quelli<br />
che con esso collaborano in regime di<br />
convenzione o d’accreditamento, tant'è<br />
che questo se ne accolla i costi. Viceversa,<br />
per i professionisti, che erogano<br />
prestazioni sanitarie non coperte dal<br />
SSN, il controllo <strong>del</strong>la prestazione connesso<br />
alla formazione e all'aggiornamento<br />
è rimesso, oltre che al mercato (ossia all'apprezzamento,<br />
o meno, <strong>del</strong> cliente-paziente),<br />
agli Ordini ed ai Collegi professionali,<br />
onde per costoro l'ECM rappresenta<br />
un onere, non già un obbligo.<br />
(OMISSIS)<br />
La risposta <strong>del</strong>la ASL<br />
Al Presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Dr. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
Oggetto: trasmissione certificati ECM.<br />
In relazione a quanto evidenziato<br />
dalla S.V. con nota pari oggetto Prot.<br />
n. 0004571/1 <strong>del</strong> 28/06/<strong>2005</strong> in merito<br />
alla lettera circolare di questa Direzione<br />
Sanitaria n. 2 <strong>del</strong> 23/05/<strong>2005</strong><br />
non si può confermare che le indicazioni<br />
in quest’ultima raccolte hanno<br />
l’esclusiva finalità di acquisire, con cadenza<br />
annuale, la posizione creditoria<br />
dei dipendenti di questa Azienda<br />
per equilibrare l’offerta formativa<br />
aziendale tra le diverse qualifiche e i<br />
diversi servizi.<br />
Considerato quindi il valore organizzativo<br />
interno <strong>del</strong>le disposizioni in<br />
questione, si evince il carattere meramente<br />
facoltativo <strong>del</strong>l’indicazione per<br />
i dipendenti per quel che concerne la<br />
trasmissione <strong>del</strong> certificato ECM al<br />
proprio ordine professionale.<br />
Il Direttore Sanitario<br />
dott.ssa Anna Maria Martelli<br />
N.B.: I crediti da acquisire nel<br />
<strong>2005</strong>, per gli psicologi che lavorano in<br />
ambito sanitario pubblico (dipendenti<br />
o convenzionati), sono 30.<br />
(Fonte normativa: Conferenza<br />
Permanente Rapporti Stato/Regioni)<br />
56
UNA LETTERA ALL’ASSESSORE<br />
PER DISTINGUERE<br />
UN ONERE DA UN OBBLIGO<br />
temi di politica professionale<br />
“SULL’OBBLIGATORIETÀ<br />
DELL’ECM LA REGIONE<br />
FACCIA CHIAREZZA”<br />
All'Assessore alla Sanità<br />
<strong>del</strong>la Regione <strong>Lazio</strong><br />
Presidente <strong>del</strong>la Commissione<br />
Regionale ECM<br />
Dottor Augusto Battaglia<br />
p.c.<br />
Al Coordinatore <strong>del</strong>la Commissione<br />
Regionale ECM<br />
Dottor Rocco Gennaro<br />
Egregio Assessore,<br />
il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, dall'avvio <strong>del</strong> programma di<br />
Educazione Continua in Medicina, ha dovuto<br />
farsi portavoce dei molteplici dubbi<br />
legati all'interpretazione <strong>del</strong>l'annosa<br />
questione <strong>del</strong>l'obbligatorietà <strong>del</strong>l'E.C.M.<br />
per i liberi professionisti, più volte sollevata<br />
dall'<strong>Ordine</strong> che rappresentiamo,<br />
sia presso il Ministero <strong>del</strong>la Salute, sia<br />
preso la Commissione Nazionale ECM ed<br />
in qualità di membri <strong>del</strong>la Commissione<br />
Regionale ECM di cui Lei attualmente è<br />
Presidente, anche alla precedente Giunta,<br />
e mai risolta in modo chiaro.<br />
Alla luce <strong>del</strong> combinato disposto dall'art.<br />
16 quater (Incentivazione <strong>del</strong>la formazione<br />
continua), I comma, D.Lgs.<br />
30.<strong>12</strong>.1992 n. 502 e successive modifiche,<br />
secondo cui per il “dipendente” e il<br />
“libero professionista” la formazione continua<br />
è indispensabile per lo svolgimento<br />
<strong>del</strong>l'attività professionale e dalla Circolare<br />
<strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>la Salute <strong>del</strong><br />
5.3.2002, la quale ha stabilito che i “Soggetti<br />
coinvolti” nel “Programma Nazionale<br />
per La Formazione Continua” appartengono<br />
a “…tutte le categorie professionali<br />
sanitarie (dipendenti, convenzionati<br />
o libero professionisti) …”, e<br />
data la genericità di tali disposizioni, ci<br />
siamo esposti su più fronti, a livello nazionale<br />
e regionale per avere chiarimenti,<br />
inviando alla Commissione Nazionale<br />
ECM quesiti in data 21/<strong>11</strong>/02 - prot. n.<br />
7271, in data 09/<strong>12</strong>/02 - prot. n. 7452 e<br />
in data 31/03/03 - prot. n. 7457, senza ricevere<br />
alcuna risposta.<br />
In tale ottica abbiamo ribadito al Consiglio<br />
Nazionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>, con la<br />
nota allegata, prot. 1478 <strong>del</strong> 25/02/05,<br />
pubblicata sul sito istituzionale <strong>del</strong>l'Ente,<br />
la posizione <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />
Solo nell'aprile <strong>2005</strong> il Ministero <strong>del</strong>la<br />
Salute, con nota prot. 2496 <strong>del</strong><br />
07/04/<strong>2005</strong>, ha risposto ai nostri solleciti<br />
limitandosi a richiamare il disposto normativo<br />
vigente.<br />
Siamo intervenuti anche a livello regionale,<br />
per dirimere la questione ma il<br />
precedente assessore alla sanità non si<br />
è discostato dall'orientamento adottato<br />
a livello nazionale.<br />
In attesa di un'interpretazione autentica,<br />
non possiamo non continuare ad<br />
avallare, in condivisione con il Consiglio<br />
Nazionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>, l'interpretazione<br />
più corretta, dal punto di vista oggettivo,<br />
che vede l'obbligatorietà <strong>del</strong>l'<br />
E.C.M., per i soli dipendenti sanitari <strong>del</strong><br />
S.S.N. e per quelli che con esso collaborano<br />
in rapporto di convenzione o di accreditamento,<br />
con esclusione dei liberi<br />
professionisti che non hanno rapporti<br />
con il S.S.N. o con il S.S.R..<br />
Il Consiglio regionale non ravvisa, infatti,<br />
nella normativa alcuna disposizione<br />
concernente l'obbligatorietà di acquisire<br />
i crediti ECM per liberi professionisti,<br />
a meno che gli stessi non svolgano<br />
la propria attività nell'ambito <strong>del</strong><br />
Servizio Sanitario Nazionale.<br />
A conferma di quanto finora sostenuto<br />
la sentenza <strong>del</strong> T.A.R. <strong>Lazio</strong> Sezione<br />
III ter n.14062 <strong>del</strong> 18-<strong>11</strong>-2004 secondo<br />
cui “L'E.C.M. s'appalesa obbligatoria<br />
solo per i sanitari dipendenti <strong>degli</strong><br />
enti <strong>del</strong> S.S.N., e per quelli che con esso<br />
collaborano in ragione di convenzione<br />
o d'accreditamento, tant'è che<br />
questo se ne accolla i costi. Viceversa,<br />
per i professionisti, che erogano prestazioni<br />
sanitarie non coperte dal<br />
S.S.N., il controllo <strong>del</strong>le prestazioni<br />
connesso alla formazione e all'aggiornamento<br />
è rimesso, oltre che al<br />
mercato (ossia all'apprezzamento, o<br />
meno, <strong>del</strong> cliente-paziente), agli Ordini<br />
ed ai Collegi professionali, onde<br />
per costoro l'E.C.M. rappresenta un<br />
onere, non già un obbligo”.<br />
Alla luce di quanto sopra esposto, Le<br />
chiediamo di intervenire al fine di ottenere,<br />
almeno in ambito regionale, una risposta<br />
chiara e precisa, e di farsi portavoce<br />
di questa esigenza di chiarezza all'interno<br />
<strong>del</strong>la Conferenza Stato - Regioni.<br />
Tali chiarimenti costituiscono per noi<br />
una pregiudiziale rispetto alle esigenze<br />
di chiarezza nei confronti <strong>degli</strong> iscritti<br />
nonché rispetto al lavoro che stiamo portando<br />
avanti in sede di Commissione<br />
Regionale ECM. La risoluzione <strong>del</strong> problema<br />
investe ovviamente anche lo stanziamento<br />
dei fondi regionali.<br />
Resta fermo il nostro impegno come<br />
<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> di garantire<br />
l'onere all'aggiornamento da parte<br />
dei liberi professionisti iscritti al nostro<br />
Albo, ma non l'obbligo <strong>del</strong> programma<br />
ECM.<br />
Ultima richiesta particolare che le sottoponiamo<br />
riguarda la necessità di modificare,<br />
per ovvii motivi, la dicitura di<br />
Educazione continua in Medicina in Educazione<br />
continua in Sanità, in quanto più<br />
rappresentativa e meno sottoposta a critiche<br />
da parte di coloro che medici non<br />
sono.<br />
Confidando nella condivisione <strong>del</strong>le<br />
esigenze illustrate e in un conseguente<br />
riscontro positivo Le inviamo cordiali saluti.<br />
Il Vicepresidente<br />
Dott.ssa Marialori Zaccaria<br />
Il Presidente<br />
Dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
57
temi di politica professionale<br />
CASO IZZO: UNA LETTERA<br />
DEL PRESIDENTE DELL’ORDINE<br />
DEGLI PSICOLOGI DEL LAZIO<br />
AL MINISTRO CHE DEFINISCE<br />
GLI PSICOLOGI “AMICI DI CAINO”<br />
“MINISTRO CASTELLI,<br />
TUTELI<br />
DETENUTI E COLLETIVITÀ”<br />
58<br />
Dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la<br />
Rocca<br />
Presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Il Ministro <strong>del</strong>la Giustizia<br />
Egregio Presidente,<br />
in riferimento alla sua lettera <strong>del</strong>lo<br />
scorso 7 maggio riguardante il “caso<br />
Izzo”, La informo che il sottoscritto<br />
non ha mai detto che gli psicologi<br />
possono avere sbagliato in malafede.<br />
Con i migliori saluti<br />
Roberto Castelli<br />
On. Ministro Castelli,<br />
Le scrivo in rappresentanza <strong>del</strong>la<br />
comunità <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> che<br />
conta <strong>12</strong>.000 professionisti, di cui un<br />
certo numero lavora da decenni negli<br />
istituti penitenziari <strong>del</strong>la nostra regione<br />
in condizioni di elevata precarietà,<br />
ma anche con una straordinaria<br />
conoscenza dei problemi <strong>del</strong> mondo<br />
carcerario. È dalla loro esperienza<br />
che traggo le note di questa lettera<br />
aperta.<br />
Siamo venuti a conoscenza che in<br />
una intervista sul “caso Izzo” a Radio<br />
Padania Libera, Lei avrebbe rilasciato<br />
dichiarazioni riferite a psicologi, assistenti<br />
sociali e alle altre figure che<br />
lavorano nelle carceri affermando che<br />
“la maggior parte <strong>degli</strong> operatori, <strong>degli</strong><br />
psicologi e <strong>degli</strong> assistenti sociali<br />
che vi lavorano sono tutti amici di Caino”.<br />
Avrebbe addirittura avanzato il<br />
sospetto che si possa avere sbagliato<br />
per “malafede”.<br />
Pur essendo evidentemente a conoscenza<br />
<strong>del</strong>l'iter procedurale necessario<br />
per ottenere la semilibertà,<br />
non ha ritenuto dire che il beneficio<br />
viene concesso da un Tribunale di<br />
Sorveglianza, che assume in primis<br />
ed in piena autonomia la responsabilità<br />
di questa decisione, dopo aver valutato<br />
i requisiti giuridici necessari ed<br />
il curriculum detentivo e potendosi<br />
eventualmente consultare con due<br />
esperti. Il contributo <strong>del</strong>l'equipe <strong>del</strong><br />
carcere (Gruppo di Osservazione e<br />
Trattamento) si pone quale atto di<br />
consulenza che fornisce conoscenze<br />
che non sono vincolanti. Esso raccoglie<br />
in una Relazione di Sintesi gli<br />
aspetti di sicurezza e trattamento forniti<br />
dagli operatori penitenziari presenti:<br />
direttore, educatore, assistente<br />
sociale, polizia penitenziaria, tenendo<br />
conto <strong>del</strong>le informazioni <strong>degli</strong><br />
organi di sicurezza presenti sul territorio.<br />
Come Lei sa, lo psicologo, essendo<br />
sottodimensionato rispetto alle necessità,<br />
interviene solo in alcuni casi<br />
ed essendo il suo contributo estemporaneo<br />
e sporadico, si trova spesso<br />
in una condizione di “inadempienza<br />
obbligata” rispetto ai compiti che gli<br />
vengono pur richiesti dalla normativa.<br />
Essi riguardano sia l'Osservazione<br />
Scientifica <strong>del</strong>la Personalità ai fini<br />
<strong>del</strong>la valutazione <strong>del</strong> funzionamento<br />
psichico <strong>del</strong> soggetto, sia l'intervento<br />
psicologico finalizzato a promuovere<br />
processi di cambiamento in<br />
senso evolutivo <strong>del</strong>la persona. Intervento<br />
che dovrebbe tutelare da una<br />
parte la salute psichica <strong>del</strong> detenuto,<br />
dall'altra la sicurezza <strong>del</strong>la collettività,<br />
nella misura in cui assume anche una<br />
valenza preventiva riducendo il potenziale<br />
distruttivo.<br />
Nonostante le premesse dichiarate<br />
<strong>del</strong>l'istituzione penitenziaria definiscano<br />
che la pena deve tendere alla<br />
rieducazione e che è importante individualizzarla<br />
in base all'Osservazione<br />
Scientifica <strong>del</strong>la Personalità e alla<br />
rilevazione dei bisogni di ciascun soggetto,<br />
(artt.1-13 Legge 354/75) esiste<br />
una forte incongruenza tra queste<br />
finalità e i mezzi messi a disposizione<br />
<strong>del</strong>l'area trattamentale per assolvere<br />
questi compiti. Attualmente<br />
opera nelle carceri 1 psicologo su 250<br />
detenuti, con contratto precario che<br />
segue le oscillazioni <strong>del</strong>le disponibilità<br />
di cassa, per una media di 36 minuti<br />
al mese di introspezione e di trattamento<br />
psicologico per detenuto!<br />
Decisamente poco considerato che lo<br />
stretto legame, scientificamente acquisito,<br />
tra aggressività auto- ed eterodiretta<br />
e stato di restrizione, tra devianza<br />
e problematiche di personalità!<br />
La pena non accompagnata da un<br />
trattamento penitenziario che canalizzi<br />
in modo costruttivo le energie e<br />
da un lavoro psicologico capace di<br />
riorganizzare l'esperienza vissuta aiutando<br />
la persona ad elaborare il danno<br />
arrecato, può sortire un effetto<br />
opposto a quello desiderato. Difficilmente<br />
può portare a cambiamenti radicali<br />
<strong>del</strong>la organizzazione di personalità,<br />
pertanto l'adeguamento alle<br />
regole può, come presumibilmente<br />
accaduto nel caso di cui si parla, essere<br />
espressione più <strong>del</strong>la gravità di<br />
un disturbo che <strong>del</strong>la capacità di rielaborare<br />
criticamente la propria esperienza.<br />
Chi ha difficoltà a controllare<br />
gli impulsi tenderà a dissimularli dietro<br />
comportamenti da detenuto mo<strong>del</strong>lo,<br />
per poi dare ad essi libero sfogo<br />
quando, dopo la detenzione, l'istituzione<br />
non potrà più esercitare un<br />
controllo diretto sul suo comportamento.
temi di politica professionale<br />
il caso izzo<br />
LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO<br />
A RADIO PADANIA<br />
...Mi baso su quei pochi dati di<br />
fatto che tutti conosciamo, quindi<br />
chi si è sbagliato, capire se si è<br />
sbagliato per negligenza,<br />
malafede oppure perché si è corsi<br />
dietro un dato culturale che, a<br />
mio parere, è il seguente: oggi la<br />
maggior parte <strong>degli</strong> operatori, la<br />
maggior parte <strong>degli</strong> psicologi,<br />
<strong>degli</strong> assistenti sociali che<br />
operano nel penitenziario sono<br />
tutti amici di Caino, nel senso<br />
che hanno questa mentalità che<br />
deriva dalla loro cultura di volere<br />
a tutti i costi avere di fronte una<br />
persona che, comunque, sia<br />
redenta. Fan parte di quella<br />
corrente culturale che vede il<br />
penitenziario come un inferno,<br />
vede il penitenziario come un<br />
luogo da cui tutti devono subito<br />
uscire e, quindi, a mio parere,<br />
forse, in qualche caso non si<br />
riesce più a giudicare con<br />
obbiettività e serenità, ma<br />
sull'onda <strong>del</strong>la propria ideologia,<br />
<strong>del</strong>la propria emozione forse si<br />
cade in errori di questa natura.<br />
Quindi, io ho inteso dare un<br />
I dati esposti sono indicativi di una<br />
limitata e residuale attenzione all'area<br />
trattamentale penitenziaria italiana.<br />
È chiaro che con un tale ridotto<br />
numero di operatori seguire le indicazioni<br />
<strong>del</strong>le normative relative all'Osservazione<br />
Scientifica <strong>del</strong>la Personalità<br />
ma soprattutto agli interventi<br />
per promuovere un cambiamento <strong>del</strong>la<br />
persona, così come fare un'azione<br />
di prevenzione <strong>del</strong>la recidiva o <strong>del</strong> disagio<br />
psichico significa riferirsi in<br />
termini astratti a vaghe istanze inattuabili<br />
nell'attuale contesto penitenziario.<br />
Comportamenti di violenza autodiretta,<br />
come i ripetuti suicidi avvenuti<br />
a Sulmona, o contro gli altri, come<br />
nel caso Izzo sono la purtroppo inevitabile<br />
conseguenza <strong>del</strong>la disattenzione<br />
<strong>del</strong>l'istituzione penitenziaria<br />
verso la rieducazione e, più in particolare,<br />
verso il necessario trattamento<br />
<strong>del</strong> detenuto.<br />
È opportuno che l'inchiesta da Lei<br />
promossa possa appurare se, come<br />
appare, per la concessione <strong>del</strong>la semi-liberta'<br />
a Izzo, si sia presa in considerazione<br />
una relazione <strong>del</strong>lo psicologo<br />
che risale al 2001 e che aveva<br />
l'obiettivo ben più limitato <strong>del</strong>la concessione<br />
solamente di un permesso<br />
premio, permessi che Izzo aveva ottenuto<br />
senza conseguenze. Diverse<br />
sarebbero le variabili psicologiche<br />
prese in esame in una relazione finalizzata<br />
ad un provvedimento, quale<br />
quello <strong>del</strong>la semi-libertà, ben più impegnativo<br />
sul piano mentale per il detenuto<br />
in quanto interrompe in maniera<br />
drastica il rapporto con la sede<br />
di detenzione.<br />
Chiediamo perciò a Lei, On. Castelli,<br />
Ministro <strong>del</strong>la Giustizia, di dare all'opinione<br />
pubblica una corretta informazione<br />
sulle problematiche che affliggono<br />
il carcere evitando quelle generalizzazioni<br />
che, partendo da un caso<br />
singolo ed eclatante, vorrebbe semplicisticamente<br />
affrontare una questione<br />
più generale e complessa, quale<br />
quella <strong>del</strong> funzionamento <strong>del</strong> carcere,<br />
attraverso la ricerca di un capro<br />
espiatorio. Di smentire le affermazioni<br />
riportate dalle agenzie o di porgere<br />
ufficialmente le proprie scuse a<br />
appello, lanciare un appello, dire<br />
attenzione perché poi quando si<br />
sbaglia… noi magari… adesso io<br />
capisco che lo psicologo o il<br />
magistrato siano in condizioni<br />
morali, diciamo, immaginabili e<br />
molto negative, però dall'altra<br />
parte ci sono due persone morte,<br />
quindi alla fine c’è qualcuno che<br />
paga, qualche innocente che paga<br />
in maniera durissima gli errori<br />
altrui.<br />
Bisogna andare veramente coi<br />
piedi di piombo.<br />
psicologi, assistenti sociali, educatori<br />
e agli altri operatori penitenziari<br />
<strong>del</strong>l'area <strong>del</strong> trattamento e <strong>del</strong>la sicurezza<br />
che lavorano in modo interdisciplinare<br />
ed integrato presso le carceri,<br />
con elevato impegno di fronte<br />
ad un difficile compito, in condizioni<br />
di permanente stress emotivo, non ultimo<br />
quello di dover assistere quasi<br />
impotenti alle problematiche dei detenuti<br />
che si riflettono poi inevitabilmente<br />
sulla sicurezza <strong>del</strong>la collettività,<br />
a causa <strong>del</strong>la perdurante carenza<br />
di risorse umane e di mezzi. Tutto<br />
questo a fronte di una ingiustificata<br />
svalutazione <strong>del</strong>la loro dignità come<br />
persone e come professionisti.<br />
Distinti saluti<br />
Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
7 maggio <strong>2005</strong><br />
(Lettera aperta realizzata anche con il contributo<br />
<strong>del</strong>la Dott.ssa Paola Giannelli, membro<br />
<strong>del</strong> Consiglio direttivo <strong>del</strong>la Società Italiana<br />
<strong>Psicologi</strong>a Penitenziaria)<br />
59
temi di politica professionale<br />
il caso izzo<br />
IL COMUNICATO STAMPA<br />
DELL’ORDINE DEL LAZIO<br />
7 maggio <strong>2005</strong><br />
Solo 1 psicologo su 250 detenuti!<br />
Partendo da questi numeri, l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> in una lettera<br />
aperta al Ministro Castelli chiede di dare<br />
all'opinione pubblica una corretta<br />
informazione sul caso Izzo, evitando<br />
fuorvianti generalizzazioni che sembrano<br />
puntare a nascondere le responsabilità<br />
<strong>del</strong> ministero relativamente alle<br />
limitate risorse messe a disposizione<br />
<strong>del</strong>l'area trattamentale <strong>del</strong>l'organizzazione<br />
penitenziaria per assolvere ai<br />
compiti indicati dalle disposizioni normative.<br />
L'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> attraverso<br />
il suo Presidente Emanuele<br />
Morozzo <strong>del</strong>la Rocca indirizza una lettera<br />
aperta al Ministro Castelli in risposta<br />
alle dichiarazioni, rilasciate dal<br />
guardasigilli a Radio Padania Libera,<br />
con le quali giudica gli psicologi, gli assistenti<br />
sociali e gli altri operatori penitenziari<br />
“amici di Caino”… che …<br />
“per cultura e mentalità vogliono a tutti<br />
i costi avere davanti a loro una persona<br />
redenta” e avanza addirittura il sospetto<br />
che si possa avere sbagliato per<br />
“malafede”.<br />
Gli psicologi chiedono al Ministro Castelli<br />
di smentire le affermazioni riportate<br />
dalle agenzie o di porgere ufficialmente<br />
le proprie scuse agli psicologi,<br />
agli assistenti sociali e ai tanti operatori<br />
che lavorano presso le carceri con<br />
elevato impegno, spesso a fronte di un<br />
limitato riconoscimento economico e<br />
normativo.<br />
Chiedono inoltre che si metta mano<br />
alla implementazione <strong>del</strong>le risorse necessarie<br />
ad intervenire secondo le finalità<br />
indicate dalle disposizioni normative<br />
sui 56000 detenuti attualmente<br />
presenti nei 210 istituti.<br />
Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
DELIBERA n. <strong>12</strong>8 <strong>del</strong> <strong>12</strong> maggio <strong>2005</strong><br />
DECISIONI IN MERITO<br />
A DICHIARAZIONI RILASCIATE<br />
DAL MINISTRO ROBERTO CASTELLI<br />
E DAL CRIMINOLOGO FRANCESCO BRUNO<br />
Il Consiglio<br />
- Visto l'art. <strong>12</strong>, comma 2, lett. h) <strong>del</strong>la legge n. 56 <strong>del</strong> 18-<strong>12</strong>-<br />
1989, in base al quale il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> “vigila per la<br />
tutela <strong>del</strong> titolo professionale e svolge attività dirette ad<br />
impedire l'esercizio abusivo <strong>del</strong>la professione”;<br />
- visto l'art. 6, lett. h) <strong>del</strong> Regolamento <strong>del</strong> Consiglio;<br />
- considerato che il ministro Roberto Castelli, in una intervista<br />
radiofonica, trasmessa da Radio Padania Libera il<br />
05.05.<strong>2005</strong>, relativamente al caso Angelo Izzo, ha dichiarato<br />
quanto segue: “Le misure premiali funzionano e vengono<br />
usate in tutto il mondo, ma nel caso di questo individuo<br />
si è sbagliato clamorosamente non solo perché<br />
aveva dietro di se un passato in carcere non proprio<br />
esemplare, ma perché oggi, a mio parere, la maggior<br />
parte <strong>degli</strong> operatori, <strong>degli</strong> psicologi e <strong>degli</strong> assistenti<br />
sociali che lavorano nei penitenziari sono tutti amici<br />
di Caino, per cultura e mentalità vogliono a tutti i costi<br />
avere davanti a loro una persona che si è comunque<br />
redenta e considerano il penitenziario un inferno da<br />
cui tutti devono uscire”.<br />
“Non so - ha proseguito Castelli - se si è sbagliato per negligenza,<br />
malafede oppure perché si è corsi dietro a questa<br />
cultura e, quindi, in qualche caso non si riesce a giudicare<br />
con serenità e obiettività, ma si decide sull'onda<br />
<strong>del</strong>la propria ideologia, <strong>del</strong>l'emozione, e si cade quindi<br />
in errori di questa natura che poi, come in questo caso,<br />
pagano <strong>degli</strong> innocenti. Dico questo in base agli elementi<br />
noti, ma su questi punti farà chiarezza l'inchiesta amministrativa<br />
da me ordinata. Ribadisco - ha concluso il<br />
Guardasigilli - la validità <strong>del</strong>la legge premiale ma sul<br />
piano pratico si tratta di capire se il detenuto sia effettivamente<br />
redento e voglia diventare un bravo cittadino,<br />
oppure se cerca in maniera diabolica o quantomeno maligna<br />
di garantirsi dei vantaggi facendo finta di esse bravo<br />
e di collaborare”;<br />
- ritenuto che tali dichiarazioni possono essere considerate lesive<br />
<strong>del</strong>la dignità e immagine professionale <strong>degli</strong> psicologi;<br />
all'unanimità (Morozzo, Zaccaria, Benincasa, D'Aguanno,<br />
Cariani, Corsetti, Crocetti, Del Monte, Mora)<br />
<strong>del</strong>ibera<br />
per i motivi di cui in premessa:<br />
di <strong>del</strong>egare il Presidente a consultare il legale <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> al<br />
fine di valutare la opportunità e la possibilità di intraprendere<br />
azioni legali nei confronti dei soggetti di cui in premessa<br />
a tutela <strong>del</strong>l'immagine e <strong>del</strong>la dignità <strong>del</strong>la categoria professionale<br />
rappresentata.<br />
60
VASTA ECO<br />
SU GIORNALI E TV<br />
ALL’INIZIATIVA DELL’ORDINE<br />
E SULLA STAMPA<br />
IL CASO IZZO<br />
FA POLEMICA<br />
temi di politica professionale<br />
ANSA<br />
7 maggio <strong>2005</strong><br />
Izzo: psicologi a Castelli, non siamo<br />
'amici di Caino'<br />
Lettera aperta a Ministro, solo uno<br />
specialista per 250 detenuti<br />
Gli psicologi non vogliono sentirsi<br />
definire “amici di Caino” e ricordando<br />
al ministro <strong>del</strong>la Giustizia Roberto Castelli<br />
che c'è nelle carceri un solo psicologo<br />
per 250 detenuti, il presidente<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca ha inviato una lettera<br />
aperta al guardasigilli perché smentisca<br />
le sue dichiarazioni rilasciate nei<br />
giorni scorsi a Radio Padania, con le<br />
quali, ha sottolineato Morozzo <strong>del</strong>la<br />
Rocca, ha giudicato gli psicologi, gli assistenti<br />
sociali e gli altri operatori penitenziari<br />
“amici di Caino”, che “per<br />
cultura e mentalità vogliono a tutti i<br />
costi avere davanti a loro una persona<br />
redenta”, avanzando “addirittura il sospetto<br />
che si possa avere sbagliato per<br />
malafede”.<br />
Il presidente <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
chiede inoltre al ministro “di porgere<br />
ufficialmente le proprie scuse agli<br />
psicologi, agli assistenti sociali e ai tanti<br />
operatori che lavorano presso le carceri<br />
con elevato impegno, spesso a<br />
fronte di un limitato riconoscimento e-<br />
conomico e normativo”.<br />
Morozzo <strong>del</strong>la Rocca conclude invitando<br />
Castelli a mettere mano “alla implementazione<br />
<strong>del</strong>le risorse necessarie<br />
ad intervenire secondo le finalità<br />
indicate dalle disposizioni normative<br />
sui 56.000 detenuti attualmente presenti<br />
nei 210 istituti”. (ANSA).<br />
RAI,TG2 DELLE ORE 20.30<br />
7 maggio <strong>2005</strong><br />
Intervista al dott. Mauro Gatti,<br />
psicologo penitenziario, sul caso<br />
Izzo<br />
MAURO GATTI: Izzo non ha ingannato<br />
soltanto lo psicologo penitenziario,<br />
ha ingannato l'educatore, ha ingannato<br />
il direttore, ha ingannato l'assistente<br />
sociale, ha ingannato gli altri<br />
esperti che hanno valutato il caso, il<br />
magistrato. Voglio dire che l'opera <strong>del</strong>lo<br />
psicologo penitenziario è un'opera<br />
sicuramente importante ma è comunque<br />
limitata a una collegialità perché<br />
in realtà il parere va dato anche da altre<br />
persone.<br />
INTERVISTATRICE: Concretamente<br />
voi quando intervenite<br />
MAURO GATTI: Si interviene al momento<br />
<strong>del</strong>l'ingresso, c'è il colloquio cosiddetto<br />
“nuovi giunti” in maniera specifica<br />
per i detenuti che provengono<br />
dalla libertà. Però si fa il colloquio anche<br />
per i detenuti che vengono da altri<br />
istituti. Dopo questo colloquio c'è<br />
un percorso che si cerca di fare nei limiti<br />
<strong>del</strong>le possibilità che a uno psicologo<br />
vengono offerte.<br />
INTERVISTATRICE: Secondo Lei, il<br />
tempo che voi avete a disposizione è<br />
sufficiente<br />
MAURO GATTI: Noi non abbiamo il<br />
tempo sufficiente, in quanto lavorando<br />
part-time non possiamo svolgere<br />
bene il nostro lavoro. Abbiamo 60 ore<br />
mensili quando va bene perché molte<br />
volte tanti colleghi non hanno tutta<br />
questa disponibilità. Il campo <strong>del</strong>lo psicologo<br />
è un campo cosiddetto trattamentale,<br />
cioè prende in carico il detenuto<br />
all'ingresso <strong>del</strong>l'istituto e lo accompagna<br />
nel periodo <strong>del</strong>la detenzione,<br />
affinché questo percorso possa essere<br />
il più possibile per un recupero<br />
sociale, che poi è il fine <strong>del</strong>la legge.<br />
CORRIERE DELLA SERA<br />
8 maggio <strong>2005</strong><br />
Gli psicologi: Castelli si scusi<br />
Gli psicologi che lavorano nelle carceri<br />
chiedono al ministro <strong>del</strong>la Giustizia<br />
Roberto Castelli di porgere le proprie<br />
scuse per il sospetto avanzato di<br />
“aver sbagliato per malafede” nel caso<br />
Izzo.<br />
L'occasione anche per sottolineare<br />
che la categoria conta di un solo psicologo<br />
per 250 detenuti, su una popolazione<br />
carceraria di 56 mila in 210 istituti.<br />
PROVINCIA PAVESE<br />
8 maggio <strong>2005</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> e carcere: 'Vogliamo le<br />
scuse di Castelli'<br />
Lo stesso articolo è uscito sempre l'8<br />
maggio <strong>2005</strong> sulle seguenti testate<br />
giornalistiche:<br />
Il Corriere <strong>del</strong>le Alpi, Il Mattino di Padova,<br />
Il Tirreno, Il Trentino, L'Alto Adige, La<br />
Gazzetta di Mantova, La Gazzetta di<br />
Modena, La Gazzetta di Reggio, La Nuova<br />
Ferrara, La Nuova Sardegna, La Nuova<br />
Venezia, La Tribuna di Treviso, La Provincia<br />
Pavese.<br />
LA REPUBBLICA<br />
14 maggio <strong>2005</strong><br />
Gli psicologi di fronte alle<br />
diagnosi mentali<br />
Emanuele Morozzo<br />
Psicologo, psicoterapeuta<br />
Ho letto con rammarico la lettera<br />
<strong>del</strong>la dottoressa Paola Locci, medico<br />
61
temi di politica professionale<br />
il caso izzo<br />
psicoterapeuta, relativa al ruolo <strong>degli</strong><br />
psicologi nel caso Izzo e alla loro capacità<br />
di diagnosi.<br />
Faccio parte di una comunità professionale<br />
che accoglie, solo nel <strong>Lazio</strong>,<br />
<strong>12</strong>mila psicologi impegnati come consulenti<br />
in migliaia di procedimenti civili<br />
e penali, dove spesso sono implicati<br />
dei minori. Oltre all' art. 1 <strong>del</strong>la<br />
legge istitutiva <strong>del</strong>la professione, la<br />
competenza diagnostica <strong>degli</strong> psicologi<br />
è confermata da recenti sentenze favorevoli.<br />
La normativa affida agli psicologi<br />
nelle carceri sia “l' Osservazione<br />
Scientifica <strong>del</strong>la Personalità” ai fini<br />
<strong>del</strong>la valutazione <strong>del</strong> funzionamento<br />
psichico <strong>del</strong> soggetto, sia l'intervento<br />
psicologico finalizzato a promuovere<br />
processi di cambiamento in senso evolutivo<br />
<strong>del</strong>la persona. Lo psicologo dunque<br />
è pienamente investito di una funzione<br />
diagnostica con una competenza<br />
'psicologica' che è estranea ad altre<br />
professionalità ed è bene sapere che<br />
gli psicologi nelle carceri sono assolutamente<br />
sottodimensionati rispetto alle<br />
necessità indicate dalla normativa.<br />
[La lettera <strong>del</strong>la Dott.ssa Paola Locci<br />
<strong>del</strong> 06/05/<strong>2005</strong><br />
Con riferimento al “caso Izzo” devo<br />
constatare la grande confusione che<br />
regna in genere riguardo ai “professionisti”<br />
<strong>del</strong>la psiche. Mi permetto<br />
quindi di precisare che esistono: 1<br />
laureati in medicina (cioè medici)<br />
con specializzazione post-lauream in<br />
psichiatria, neuropsichiatria infantile,<br />
o psicologia clinica; 2 laureati in<br />
psicologia (cioè psicologi), con o senza<br />
specializzazione. Sia i medici che<br />
gli psicologi, se specializzati, sono legittimati<br />
alla psicoterapia dai relativi<br />
Ordini. (Naturalmente solo i medici<br />
sono autorizzati a prescrivere farmaci).<br />
Solo i medici, in teoria, potrebbero<br />
formulare diagnosi. In particolare<br />
nell' ambito <strong>del</strong>la psicopatologia<br />
e il caso Izzo ne è un tragico<br />
esempio è facile dedurre quanto questo<br />
“dettaglio” non sia ininfluente. A<br />
conferma di ciò, un' ultima annotazione:<br />
l' eccezionale capacità di manipolare<br />
gli altri “per profitto o piacere<br />
personali”, di mentire, fingere e<br />
ingannare, sono appunto alcune caratteristiche<br />
psicopatologiche molto<br />
ben descritte nelle nosografie psichiatriche<br />
e non dovrebbero destare<br />
tanta meraviglia se non in persone<br />
<strong>del</strong> tutto inesperte o incompetenti.]<br />
I COLLEGHI CI SCRIVONO<br />
5 maggio <strong>2005</strong><br />
Gentile Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong>, sono una psicologa iscritta<br />
da poco all'<strong>Ordine</strong>. Ieri mentre guardavo<br />
il Tg3 in un servizio dedicato all'efferato<br />
<strong>del</strong>itto commesso da Izzo ho<br />
sentito una intervista al criminologo<br />
Bruno che dichiarava che le perizie<br />
svolte su Izzo per capire se quest'ultimo<br />
poteva essere rimesso in libertà non<br />
erano state svolte in modo adeguato.<br />
Su questo penso non sia difficile concordare<br />
anche se la discussione meriterebbe<br />
il rispetto <strong>del</strong>la complessità. Il<br />
fatto che mi ha indignato è stata la dichiarazione<br />
fatta da Bruno, secondo il<br />
quale la perizia sarebbe stata fatta male<br />
perché fatta da uno psicologo, professione<br />
che, secondo lo stesso, non<br />
avrebbe gli strumenti e le capacità per<br />
svolgere un compito di questo tipo. Mi<br />
chiedo se l'<strong>Ordine</strong> non potrebbe mandare<br />
una querela e denunciare questo<br />
fatto. Mi rendo conto che i problemi da<br />
affrontare sono molti ma ritengo che<br />
la difesa <strong>del</strong>le nostre competenze sia<br />
importante.<br />
Lettera firmata<br />
10 maggio <strong>2005</strong><br />
In questi giorni, è venuto alla ribalta<br />
<strong>del</strong>le cronache il ruolo <strong>degli</strong> psicologi<br />
penitenziari a causa <strong>del</strong> caso Izzo. Ho<br />
notato con estremo dispiacere che il<br />
Ministro <strong>del</strong>la Giustizia, ha definito noi<br />
psicologi che operiamo in carcere come<br />
'amici di Caino’. Quello che più mi<br />
è dispiaciuto, che nessuno <strong>del</strong>le Istituzioni<br />
che ci rappresenta (<strong>Ordine</strong>, Aupi<br />
e quant'altro) si è schierato a nostra<br />
difesa. In qualità di iscritto all'ordine,<br />
e in subordine di psicologo definito<br />
esperto ex art. 80, mi ritengo estremamente<br />
offesa per le dichiarazioni di<br />
un Ministro <strong>del</strong>la Repubblica Italiana e<br />
mi ritengo ‘abbandonata’ dall'<strong>Ordine</strong> in<br />
quanto non rappresentata. Già sono avvenuti<br />
in passato episodi che fanno ritenere<br />
a noi psicologi penitenziari di<br />
essere poco tutelati: pensiamo all'ultimo<br />
concorso indetto dal Ministero di<br />
Grazia e Giustizia per il ruolo di psicologo,<br />
che non ha visto riconosciuto nel<br />
computo <strong>degli</strong> eventuali punteggi gli<br />
anni di collaborazione spesi in carcere;<br />
ooppure l'ultima trattativa che ha<br />
visto tutelati gli psicologi che appartenevano<br />
al Presidio per le Tossicodipendenze,<br />
al contrario <strong>degli</strong> psicologi<br />
che appartengono al Servizio Trattamento<br />
e Osservazione. Infatti i primi<br />
sono passati in convenzione con il Ministero<br />
<strong>del</strong>la Salute e quindi sono tutelati<br />
dall'Accordo Nazionale Collettivo<br />
<strong>degli</strong> psicologi Ambulatoriali, mentre<br />
gli altri si trovano ancora in convenzione<br />
con il Ministero <strong>del</strong>la Giustizia<br />
in collaborazione con un accordo<br />
individuale alla tariffa di euro 17,14 l'ora,<br />
senza essere tutelati ne per ferie o<br />
malattie e con possibilità di revoca <strong>del</strong>l'incarico.<br />
Ora ci troviamo di fronte al<br />
fatto che oltre che essere bistrattati dal<br />
punto di vista economico e sindacale,<br />
anche veniamo insultati senza che nessuno<br />
ci difenda. Avrei il piacere di avere<br />
una risposta in merito. Sono passati<br />
alcuni giorni dal momento in cui il<br />
Ministro ha fatto tali dichiarazioni, questo<br />
tempo è frutto di una personale riflessione<br />
rispetto al pensare se ne valeva<br />
la pena di inviare tale lettera.<br />
Lettera firmata<br />
<strong>11</strong> maggio <strong>2005</strong><br />
Ringrazio per il servizio offerto di invio<br />
e rifletto. Non ci sono parole per l'inopportunità<br />
e le parole <strong>del</strong> ministro.<br />
Non solo i dati ma anche e soprattutto<br />
il quotidiano, l'operatività ed effettività<br />
<strong>del</strong>la situazione smentirebbero<br />
quanto malamente espresso. È anche<br />
vero che la questione impone di costruire<br />
<strong>del</strong>le procedure chiare, centrate<br />
sul caso ma anche standardizzabili<br />
rispetto alla gestione <strong>del</strong>l'Osservazione<br />
scientifica <strong>del</strong>la personalità e al trattamento.<br />
E anche criteri di valutazione<br />
<strong>del</strong> rischio di recidiva, monitoraggio<br />
e lavoro sulla responsabilità e sulla<br />
motivazione al cambiamento. Strumenti<br />
e risorse. ma anche procedure e<br />
mo<strong>del</strong>li. Inoltre credo che talvolta e soprattutto<br />
in quest'ambito (in cui purtroppo<br />
abbiamo un numero di ore e di<br />
responsabilità esiguo...) bisognerebbe<br />
rispondere e agire da 'rete' e non da<br />
professionisti chiusi nella propria professione.<br />
Buona serata a chi legge le<br />
mie riflessioni.<br />
Lettera firmata<br />
<strong>11</strong> maggio <strong>2005</strong><br />
Gentile presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong>, ho letto sia la vostra lettera<br />
aperta al Ministro Castelli, sia l'intervista<br />
<strong>del</strong>lo psicologo che ha dato, insieme<br />
agli altri operatori, parere favorevole<br />
alla libertà di Izzo. Pur essendo<br />
d'accordo sul fatto che il tempo a disposizione<br />
<strong>del</strong>lo psicologo nelle carceri<br />
è insufficiente per l'osservazione dei<br />
62
casi, rilevo come lo psicologo non approfondisca<br />
le dinamiche profonde di<br />
individui che si sono resi responsabili<br />
di gravi crimini. Per fare questo non<br />
basta un colloquio clinico, perché, come<br />
tutti sappiamo, le possibilità di contraffazione<br />
sono molto alte; altre metodiche<br />
a disposizione di uno psicologo,<br />
che le sappia però ben utilizzare,<br />
sono i test e io come docente <strong>del</strong>la materia<br />
lamento la superficialità e la supponenza<br />
con cui questi strumenti vengono<br />
trattati.<br />
IL SISTEMA CARCERE<br />
HA BISOGNO<br />
DI PIÙ PSICOLOGI<br />
temi di politica professionale<br />
Mauro Gatti, Rappresentante <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> al<br />
Tavolo <strong>del</strong> Piano Cittadino Permanente per il Carcere <strong>del</strong> Comune di<br />
Roma<br />
Lettera firmata<br />
13 maggio <strong>2005</strong><br />
Caro Presidente, da professionista,<br />
sono molto d'accordo sui contenuti<br />
<strong>del</strong>la tua lettera aperta al Ministro Castelli,<br />
da cittadina penso però che per<br />
la gente comune possa essere difficile<br />
condividere contenuti così specifici<br />
e che a fronte di cose che non comprende<br />
fino in fondo, possa sospettare<br />
un'alzata di scudi autoreferenziale.<br />
Il mio timore riguarda soprattutto il<br />
fatto che a fronte <strong>del</strong> commento stupido<br />
di un leghista profondamente i-<br />
gnorante, che di per sé riscuote poco<br />
successo, ed è anche contestato da 3/4<br />
<strong>degli</strong> italiani, se viene dato rilievo nei<br />
giornali o dai media a questa questione,<br />
la gente comune possa sentire il<br />
desiderio di schierarsi e magari in quest’unica<br />
occasione, proprio dalla sua<br />
parte, perché il caso di per sé fa molto<br />
scalpore ed è molto seguito dal pubblico.<br />
Penso invece che se vengono<br />
prese iniziative in difesa di tutti gli<br />
operatori dei carceri, oltre a far fare a<br />
Castelli una pessima figura, e a far<br />
emergere dove stano le responsabilità<br />
ed i problemi, la gente comune non attribuirà<br />
ad alcune figure professionali<br />
tali responsabilità. Faccio un esempio<br />
concreto: se un chirurgo durante<br />
un intervento procura un danno irreversibile<br />
ad un paziente, si parla di mala-sanità,<br />
non di mala-chirurgia e la<br />
gente comune, non risponde abbandonando<br />
gli ospedali. Di norma protesta<br />
chiedendo interventi che permettano<br />
a chi lavora in sanità di lavorare<br />
meglio.<br />
Lettera firmata<br />
15 maggio <strong>2005</strong><br />
GRANDI! SIETE STATI GRANDI!!!!<br />
GRAZIE<br />
(da parte di una psicologa nominata di<br />
fresco esperto al Tribunale -omissis-)<br />
Lettera firmata<br />
Il 15.<strong>12</strong>.04 è stata una data storica<br />
per la psicologia penitenziaria. La<br />
Consulta Permanente Cittadina <strong>del</strong><br />
Comune di Roma per i Problemi Penitenziari<br />
ha promosso un Sit-In davanti<br />
al Parlamento per manifestare il<br />
disappunto <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong> volontariato<br />
e <strong>del</strong>la società e sottolineare l'urgenza<br />
di riconoscere tutte le possibili<br />
soluzioni in grado di fare <strong>del</strong> carcere<br />
una realtà moderna e democratica<br />
in cui il tempo <strong>del</strong>la pena possa assumere<br />
una reale funzione di risarcimento<br />
e di reinserimento sociale. Tra<br />
le figure che è necessario valorizzare<br />
per migliorare il sistema-carcere c'è<br />
lo psicologo e per questo la Consulta<br />
ha invitato la <strong>Psicologi</strong>a ad essere presente.<br />
Ho avuto il piacere di rappresentare<br />
l'<strong>Ordine</strong> Regionale al Tavolo <strong>del</strong><br />
Piano Cittadino e <strong>del</strong>la Consulta su nomina<br />
<strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> in data<br />
17.10.03 e nelle varie riunioni che<br />
si sono susseguite da questa data fino<br />
al Sit-in, ho sempre apprezzato la volontà<br />
e l'impegno <strong>del</strong>le Organizzazioni<br />
Sociali presenti al Tavolo per rendere<br />
la presenza <strong>del</strong>lo psicologo in carcere<br />
sempre più operativa nell'ottica<br />
<strong>del</strong> trattamento e <strong>del</strong> reinserimento<br />
<strong>del</strong> detenuto.<br />
Ciò vale naturalmente sia per il circuito<br />
<strong>degli</strong> adulti sia per quello minorile.<br />
Le problematiche nel carcere sono<br />
molteplici in quanto la popolazione<br />
detenuta è sempre più eterogenea<br />
e il disagio si estende in vari aspetti,<br />
dalla salute fisica a quella psichica,<br />
dalle gravi difficoltà <strong>degli</strong> stranieri alla<br />
tossicodipendenza, dalle detenute<br />
madri alla formazione. Ed altro ancora.<br />
La realtà <strong>degli</strong> psicologi penitenziari<br />
la conosco dalle origini in quanto opero<br />
dal ‘77 negli Istituti Penali in qualità<br />
di Esperto ex art. 80, ed è rimasta<br />
da allora invariata nel corso di tutti<br />
questi anni. Con me tanti altri colleghi<br />
vivono in questo ruolo indefinito.<br />
La nostra è una attività di consulenza<br />
oraria per un massimo di 64 ore,<br />
quando assegnate, con una rapporto<br />
tra psicologo e popolazione detenuta<br />
assolutamente insignificante per poter<br />
svolgere in modo incisivo il nostro<br />
lavoro di sostegno per concorrere al<br />
reinserimento sociale. In maniera dettagliata<br />
la Società Italiana <strong>Psicologi</strong>a<br />
Penitenziaria si sta adoperando per<br />
rappresentare queste problematiche<br />
e per compattare il ruolo <strong>del</strong>lo psicologo<br />
penitenziario. La stessa SIPP, su<br />
nostro interesse e sollecito, è stata<br />
successivamente invitata dalla Consulta<br />
ad aderire alle iniziative sulle<br />
problematiche <strong>del</strong> carcere e questo è<br />
fortemente indicativo <strong>del</strong>la considerazione<br />
<strong>del</strong> nostro lavoro in carcere.<br />
Ora però è necessaria una fase operativa<br />
che porti all'estensione <strong>del</strong> nostro<br />
ruolo nella struttura carcere, che<br />
inizi dal riconoscimento <strong>del</strong>la competenza<br />
e <strong>del</strong>l'esperienza <strong>del</strong>lo psicologo<br />
penitenziario e che, nello stesso<br />
tempo, getti le basi per incrementare<br />
la presenza di psicologi negli Istituti.<br />
Per questo è stata molto significativa<br />
la presenza <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> al Tavolo <strong>del</strong><br />
Piano Permanente Cittadino per il<br />
Carcere e <strong>del</strong>la Consulta<br />
Il Piano è una realtà importante. Nasce<br />
per migliorare l'intervento sanitario,<br />
sociale, formativo, l'inserimento<br />
al lavoro, l'accoglienza, la cultura, le<br />
pari opportunità dei cittadini/e adulti<br />
e minori detenuti presso gli Istituti di<br />
Pena o in affidamento ai Servizi Sociali<br />
<strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Giustizia nel<br />
Territorio <strong>del</strong> Comune e <strong>del</strong>la Provincia<br />
di Roma. Così come previsto dalla<br />
legge 328/2000, che attribuisce al Sindaco<br />
il ruolo di organizzare e avviare<br />
i Piani di Zona o di creare le migliori<br />
63
temi di politica professionale<br />
psicologia penitenziaria<br />
condizioni per garantire la migliore<br />
partecipazione di tutti gli attori istituzionali<br />
e dei cittadini, nel mese di<br />
maggio <strong>del</strong> 2003 è stato istituito il Piano<br />
Cittadino per il Carcere <strong>del</strong> Comune<br />
di Roma per consentire agli Assessorati<br />
e alle Istituzioni interessate di<br />
avere una visione globale <strong>degli</strong> interventi<br />
da effettuare al fine di costruire<br />
una strategia che sia meno dispersiva<br />
e soprattutto più incisiva nel percorso<br />
di recupero e reinserimento <strong>del</strong>le<br />
persone detenute. In sostanza un Piano<br />
che elabora programmi di intervento<br />
sia all'interno <strong>degli</strong> Istituti di Pena<br />
per migliorare la vita carceraria, sia<br />
all'esterno per offrire pari opportunità<br />
di reinserimento sociale alle persone<br />
detenute ed ex detenute, presenta<br />
proposte, elabora una linea di condotta<br />
e una programmazione per l'intervento<br />
in carcere.<br />
Al Piano Cittadino hanno aderito il<br />
Dipartimento <strong>del</strong>l'Amministrazione<br />
Penitenziaria, il Provveditorato Regionale<br />
<strong>Lazio</strong> Ministero <strong>del</strong>la Giustizia<br />
Minorile <strong>Lazio</strong> e Abruzzo, gli Assessorati<br />
competenti <strong>del</strong> Comune e <strong>del</strong>la<br />
Provincia di Roma, <strong>del</strong>la Regione<br />
<strong>Lazio</strong>, dei rapporti con l'Ente Locale<br />
<strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Giustizia, l'Istituto<br />
Superiore di Formazione, il CPA e il<br />
Servizio Sociale Minori Ministero <strong>del</strong>la<br />
Giustizia, le Direzioni <strong>degli</strong> Istituti<br />
di Pena di Roma e Provincia, le AAS-<br />
SLL, le Direzioni Sanitarie <strong>degli</strong> Istituti,<br />
i <strong>del</strong>egati <strong>del</strong> Sindaco nelle AAS-<br />
SLL, la Consulta Permanente Cittadina<br />
<strong>del</strong> Comune di Roma per i Problemi<br />
Penitenziari, le Organizzazioni <strong>del</strong><br />
Volontariato e <strong>del</strong>la Cooperazione Sociale<br />
che operano in ambito penitenziario,<br />
la Consulta Permanente Cittadina<br />
<strong>del</strong> Comune di Roma per la Salute<br />
Mentale, le imprese, i Sindacati,<br />
l'<strong>Ordine</strong> Regionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>, i<br />
detenuti.<br />
I lavori <strong>del</strong> Piano Cittadino sono stati<br />
svolti da Commissioni Tecniche: Formazione<br />
e Lavoro, Salute e Servizi Sociali,<br />
Pari Opportunità, Cultura e Spettacolo,<br />
Minori, composte dai 200 <strong>del</strong>egati<br />
dei Dipartimenti e Uffici <strong>del</strong>le<br />
Istituzioni ed Enti competenti, <strong>del</strong> III<br />
Settore e <strong>del</strong>le organizzazioni e rappresentanze<br />
dei detenuti.<br />
I lavori per l'organizzazione <strong>del</strong> Piano<br />
si sono svolti in 15 riunioni di Commissioni<br />
di 4 ore, 5 riunioni di commissione<br />
di studio di 4 ore e 2 riunioni<br />
plenarie. Il Piano Cittadino ha una<br />
programmazione triennale 2004, <strong>2005</strong>,<br />
64<br />
2006 e il suo coordinatore è Lillo Di<br />
Mauro.<br />
Nei primi due anni 2004/5 sono previste<br />
sottoscrizioni dei protocolli d'intesa,<br />
organizzazione e realizzazione<br />
<strong>degli</strong> interventi intra ed extra moenia<br />
programmati, il terzo anno 2006 la sistemazione<br />
<strong>degli</strong> interventi. A tale proposito<br />
è prevista l'organizzazione di<br />
tavoli assessorili per elaborare modalità<br />
di attuazione <strong>del</strong>le linee indicate<br />
nel Piano, creare le opportunità per<br />
realizzare azioni utili alla sottoscrizione<br />
dei protocolli d'intesa, individuare<br />
priorità. Sono previste riunioni periodiche<br />
<strong>del</strong>le commissioni per l'aggiornamento<br />
dei dati, il rilevamento <strong>del</strong><br />
bisogno, la valutazione <strong>del</strong>la qualità e<br />
<strong>del</strong> buon esito dei Servizi offerti, i risultati<br />
conseguiti e le concrete ricadute<br />
dei detenuti.<br />
Ma anche per organizzare, in collaborazione<br />
con gli Assessorati e le Istituzioni<br />
interessate, iniziative pubbliche<br />
di sensibilizzazione, divulgazione<br />
e studio.<br />
Anche la figura <strong>del</strong>lo psicologo deve<br />
essere impegnata per trovare sempre<br />
il punto di equilibrio tra le attuali<br />
modalità di intervento e quelle che<br />
si intendono programmare, tra sperimentazione<br />
ed efficacia, tra innovazione<br />
e certezza se si vuole realizzare<br />
il passaggio da una fase segnata dalla<br />
discontinuità e dalla difficoltà di coordinamento<br />
per accedere ad un livello<br />
più avanzato di ricerca e programmazione.<br />
Il Piano si sta adoperando per riuscire<br />
a modificare l'approccio <strong>del</strong>l'attuale<br />
intervento in carcere a partire<br />
dagli elementi di coerenza tra programmazione,<br />
qualità, spesa, obiettivi<br />
che si intendono realizzare, complementarietà<br />
<strong>degli</strong> interventi e sicurezza.<br />
Si tenta così di ridisegnare l'attuale<br />
sistema dei servizi in carcere a<br />
carattere assistenziale per promuovere<br />
modalità che sappiano intercettare<br />
ed interagire con i bisogni, le richieste<br />
reali dei cittadini detenuti, promuovere<br />
condizioni di cittadinanza attiva<br />
e garantire equità di intervento.<br />
È quanto mai indispensabile per questo<br />
uno sforzo collettivo per garantire<br />
adeguati standard di sicurezza che<br />
nel contempo non vanifichino il senso<br />
di recupero sociale diventando importante<br />
la cooperazione sociale, il volontariato,<br />
le imprese che intervengano<br />
in ambito penitenziario presso il<br />
Provveditorato Regionale <strong>Lazio</strong>, il Ministero<br />
<strong>del</strong>la Giustizia, gli Enti Sociali.<br />
Tutti questi aspetti così capillari di<br />
intervento sono di fatto un momento<br />
storico importante per la società civile<br />
ed in questa fase operativa ci siamo<br />
anche noi psicologi. Infatti il Piano avverte<br />
l'esigenza, alla luce dei nuovi<br />
processi sociali, di garantire con interventi<br />
incisivi, il recupero sui soggetti<br />
detenuti.<br />
I lavori <strong>del</strong> Piano, che si muovono<br />
anche tenendo conto <strong>del</strong>le nostre<br />
competenze e <strong>del</strong>la nostra esperienza,<br />
promuovono le cause che determinano<br />
l'esclusione <strong>del</strong>la gran maggioranza<br />
dei detenuti dai programmi<br />
di reinserimento. Questa esclusione è<br />
sempre più spesso dovuta al sovraffollamento<br />
che priva i reclusi di<br />
spazi lavorativi e ricreativi ma spesso<br />
anche <strong>del</strong> semplice ma quanto mai indispensabile<br />
sostegno psicologico, vista<br />
la carenza cronica <strong>degli</strong> psicologi<br />
nei Penitenziari e <strong>del</strong>le scarse ore di<br />
lavoro loro assegnate.<br />
Se oggi gli interventi in carcere interessano<br />
un numero irrisorio di detenuti<br />
rispetto alle migliaia che popolano<br />
i grandi Carceri giudiziari, una<br />
differenziazione <strong>del</strong> circuito penale<br />
dovrebbe essere il primo e significativo<br />
cambiamento da apportare per costruire<br />
la condizione per un intervento<br />
qualitativamente e quantitativamente<br />
diverso, compreso quindi il nostro,<br />
con relativo e indispensabile aumento<br />
<strong>del</strong>l'organico. E per questo ci<br />
stiamo battendo.<br />
In questa ottica si sta ridisegnando<br />
il Sistema dei Servizi in carcere a carattere<br />
assistenziale proprio per far<br />
promuovere modalità che sappiano intercettare<br />
ed interagire con i bisogni<br />
<strong>del</strong>la popolazione detenuta per operare<br />
nell'ottica di un reinserimento sociale<br />
che passi attraverso il processo<br />
elaborativo personale favorito dalle attività<br />
trattamentali. Inoltre le proposte<br />
di intervento si estendono non solo<br />
all'interno ma anche all'esterno <strong>del</strong><br />
carcere, a favore di detenuti ed ex detenuti<br />
adulti e minori, italiani e stranieri<br />
e prevedono la realizzazione di<br />
corsi di formazione professionale e<br />
culturale, apertura di sportelli di informazione<br />
sul territorio e, all'interno <strong>degli</strong><br />
stessi Istituti, organizzazione di<br />
spettacoli e progetti di inserimento lavorativo,<br />
sostegno economico, segretariato<br />
sociale e non per ultimo il sostegno<br />
psicologico capillare.
temi di politica professionale<br />
psicologia penitenziaria<br />
La tipologia dei detenuti su cui si intende<br />
intervenire in maniera urgente<br />
sono i soggetti più deboli: tossicodipendenti,<br />
stranieri, transessuali, minori,<br />
donne, madri con figli da 0 a tre<br />
anni, anziani, malati.<br />
Sono previsti anche interventi di aggiornamento<br />
professionale <strong>degli</strong> operatori<br />
penitenziari, compresi gli psicologi<br />
che in tutti questi anni di attività<br />
all'interno <strong>degli</strong> Istituti non hanno<br />
ricevuto dall'Amministrazione alcuna<br />
attenzione per migliorare la loro<br />
formazione .<br />
Vari sono stati gli incontri interlocutori<br />
con i referenti <strong>del</strong>le Istituzioni<br />
<strong>degli</strong> Enti Locali, <strong>del</strong> Terzo Settore e<br />
<strong>del</strong>le Associazioni di detenuti e il Piano<br />
nel 2004 è stato già esecutivo per<br />
una sperimentazione unica in Italia e<br />
in Europa il cui esito dipende anche<br />
dal lavoro di tutti.<br />
Al Tavolo <strong>del</strong> Piano l'<strong>Ordine</strong> ha proposto<br />
e rappresentato il lavoro <strong>degli</strong><br />
psicologi e le problematiche, chiedendo<br />
impegno alla risoluzione <strong>del</strong>la nostra<br />
difficile realtà operativa.<br />
Non è possibile oggi in carcere un<br />
intervento specifico in quanto per essere<br />
efficace questo intervento presupporrebbe<br />
la continuità che invece<br />
manca.<br />
Quando nel '75 fu varata la Riforma<br />
Penitenziaria con l'ingresso <strong>del</strong>la figura<br />
<strong>del</strong>lo psicologo negli Istituti per<br />
adulti, si capì il significato <strong>del</strong> ruolo<br />
ma troppo tempo è passato nell'indifferenza<br />
totale <strong>del</strong>l'Amministrazione<br />
circa l'opportunità di valorizzare la nostra<br />
competenza e renderla operativa.<br />
Forse oggi siamo nella fase che abbiamo<br />
aspettato per tanto tempo. Molte<br />
circolari emanate dal Dipartimento<br />
<strong>del</strong>l'Amministrazione Penitenziaria<br />
hanno messo in questi anni in risalto<br />
l'importanza <strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong>la salute<br />
psichica mostrando così attenzione<br />
agli aspetti mentali, ma di fatto la<br />
realtà operativa è stata ben diversa e<br />
non adeguata alle reali esigenze che<br />
si generano negli Istituti.<br />
In una Circolare infatti ben si legge:<br />
“il lavoro psicologico è rivolto a controllare<br />
e intervenire nel disagio <strong>del</strong>le<br />
persone detenute (…) deve essere<br />
organizzato in 'Servizio di presa in carico”.<br />
Noi tutti ci auguriamo di avere<br />
le opportunità lavorative di quanto<br />
nella circolare ben evidenziato.<br />
In carcere ci sono emergenze, un<br />
moltitudine di tipi di reato che prevedono<br />
obiettivamente interventi psichici<br />
sulla persona specifici e attenti<br />
e soprattutto competenti, svolti quindi<br />
da persone qualificate.<br />
Come sopra si ricordava, la data storica<br />
<strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>a Penitenziaria è la<br />
Riforma <strong>del</strong> ‘75 dove gli psicologi, riconosciuti<br />
come Esperti ex art. 80,<br />
vengono impegnati all'interno <strong>degli</strong><br />
Istituti per adulti nell' l'Osservazione<br />
Scientifica <strong>del</strong>la Personalità. Di fatto<br />
la presenza <strong>del</strong>lo psicologo gia esisteva<br />
nel circuito minorile. Negli anni a<br />
seguire, la figura e il ruolo <strong>del</strong>lo psicologo<br />
negli Istituti per adulti si estende<br />
alla tutela <strong>del</strong>la salute psichica e<br />
alla prevenzione <strong>del</strong> rischio suicida e<br />
<strong>del</strong>l'autolesionismo.<br />
L'Art. 27 <strong>del</strong>la Costituzione sancisce<br />
che le pene devono tendere alla<br />
rieducazione.<br />
Noi psicologi siamo così convinti<br />
<strong>del</strong>l'alto significato di quanto previsto<br />
dalla Costituzione, che abbiamo scelto<br />
di farci portatori di questo progetto<br />
di rieducazione attraverso la nostra<br />
disciplina scientifica perché di fatto in<br />
carcere operiamo anche per tale finalità.<br />
Eppure dal '75 ad oggi il tempo<br />
per noi è passato ma senza riuscire<br />
ad incrementare il nostro lavoro e la<br />
psicologia non ha fatto progressi tangibili,<br />
ha solo difeso le postazioni. È<br />
rimasto un progetto parziale che si basa<br />
molto sulla buona volontà <strong>degli</strong> psicologi<br />
consulenti in una struttura che<br />
sembra volerci accettare con riserva<br />
perché di fatto non ha mai espanso il<br />
nostro ruolo nonostante nelle tante<br />
Circolari <strong>del</strong>l'Amministrazione si legga<br />
sempre l'importanza <strong>del</strong> sostegno<br />
psichico. Il mondo carcerario ha bisogno<br />
di noi, <strong>del</strong>la nostra presenza continua<br />
per tutte quelle pesanti dinamiche<br />
che si scatenano all'interno <strong>degli</strong><br />
Istituti.<br />
Possiamo dire con soddisfazione<br />
che quel Workshop organizzato dalla<br />
Consulta Penitenziaria il 29 gennaio<br />
2000 presso la Casa Circondariale di<br />
Rebibbia, in cui l'Amministrazione comunale<br />
gettò le basi nominando simbolicamente<br />
il carcere XXI Municipio<br />
<strong>del</strong>la Città, impegnandosi a incrementare<br />
interventi e servizi per i detenuti,<br />
dà alla psicologia un ruolo importante<br />
perché si parla di recupero,<br />
di reinserimento, di salute psichica ma<br />
in modo ampio, significativo, con la<br />
strategia di un progetto che deve allargarsi<br />
e raggiungere in modo attento<br />
tutta la realtà penitenziaria. Perché<br />
questo progetto si realizzi è necessario<br />
organizzare bene il lavoro e ciò richiede<br />
tempo, energie giuste, professionalità,<br />
competenza. Gli psicologi<br />
penitenziari sono pronti da molto, sono<br />
un patrimonio prezioso, indiscusso<br />
in quanto ad esperienza e conoscenza<br />
perché lavorano in carcere da<br />
30 anni e chiedono a ragione di essere<br />
riconosciuti e valorizzati. Da molto<br />
lo chiedono al Ministero <strong>del</strong>la Giustizia.<br />
Siamo stati presenti al Sit-in promosso<br />
dalla Consulta il 15.<strong>12</strong>.04. La<br />
<strong>Psicologi</strong>a è stata lì, con tutte le altre<br />
Organizzazioni Sociali a far sentire la<br />
sua presenza e la sua voce: “Più <strong>Psicologi</strong>a<br />
nelle Sezioni” il messaggio divulgato<br />
perché oggi lo psicologo penitenziario<br />
non riesce a svolgere il suo<br />
lavoro in modo adeguato rispetto alle<br />
esigenze <strong>del</strong>la popolazione detenuta<br />
e agli obblighi di diagnosi, cura, prevenzione,<br />
tutela <strong>del</strong>la salute come stabilito<br />
dalla legge 56/89 e dalle norme<br />
volute dall'<strong>Ordine</strong> sulla professione.<br />
Una Delegazione dei partecipanti al<br />
Sit-in è stata ricevuta all'interno di<br />
Montecitorio presentando le motivazioni<br />
<strong>del</strong>la protesta per sensibilizzare<br />
il Governo.<br />
Promotori <strong>del</strong> Sit-in sono stati: Consulta<br />
Penitenziaria <strong>del</strong> Comune di Roma,<br />
CGIL-FP, Lega Autonomie Locali,<br />
Emergency, CNCA, Forum Nazionale<br />
per la Giustizia Minorile, Conferenza<br />
Nazionale Volontariato Giustizia,<br />
SAEC, Nessuno Tocchi Caino, Ristretti<br />
Orizzonti, Gruppo Abele, Antigone,<br />
<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>, Società<br />
Italiana <strong>Psicologi</strong>a Penitenziaria, <strong>Ordine</strong><br />
Nazionale Assistenti Sociali, Cittadinanza<br />
Attiva, Papillon Rebibbia,<br />
PID, Ora d'Aria, Comunità Sant'Egidio,<br />
CESV, CIDSI, Ain Karim, Men at<br />
Work, Progetto Carcere Fondazione<br />
Villa Maraini, Vittaritas, Ist. Santi, Parsec<br />
Consortium, Parsec Flor, A Roma<br />
Insieme, Il Cammino, Arabafenice,<br />
Ibis, Sintax Error, Magliana 80 Onlus,<br />
VerdeArtemisia, Arte Studio, UISP Comitato<br />
di Roma, Lila, NO.DI, GISCA,<br />
Circolo Mario Mieli, ArciTrans Circolo<br />
Libellula, Città Visibile, COOP Cecilia,<br />
Biblioteche di Roma, Lega Ambiente,<br />
Milleunidea, 32 Dicembre, Voreco,<br />
Seriarte Ecologica, Ass. Detenuto<br />
Ignoto, Nessun Luogo è Lontano,<br />
Federazione SCS/CNOS, Non Solo<br />
Chiacchiere.<br />
Adesioni : 24 deputati e 5 Senatori.<br />
Comune di Roma, Provincia di Roma,<br />
Regione <strong>Lazio</strong>, Varie Associazioni, L.<br />
Cancrini, A. Margara, A.Marroni,<br />
65
temi di politica professionale<br />
PSICOLOGIA IN CARCERE:<br />
SIGNIFICATO,<br />
CONTENUTI, POTENZIALITÀ<br />
Paola Giannelli, Psicologo penitenziario, psicoterapeuta, Consulente<br />
Ministero <strong>del</strong>la Giustizia - Casa di Reclusione Spoleto - Referente <strong>Lazio</strong><br />
Società Italiana <strong>Psicologi</strong>a Penitenziaria<br />
L.Manconi, A. Freda, I.Marcozzi Rozzi,<br />
G.Masci, Don Domenico Ricca,V.<br />
Agnoletto.<br />
In questo anno di presenza al Tavolo<br />
<strong>del</strong> Piano Cittadino Permanente per<br />
il Carcere adulti e minori le nostre<br />
proposte sono state: - Riconoscimento<br />
<strong>del</strong>lo psicologo penitenziario attraverso<br />
il passaggio in ruolo o incarico<br />
per dedicarsi maggiormente ai detenuti<br />
in attesa di giudizio, definitivi,stranieri,<br />
tossicodipendente e alle varie dinamiche<br />
carcerarie.<br />
• Aumento <strong>del</strong> numero <strong>degli</strong> psicologi<br />
oggi insufficiente alle necessità <strong>del</strong><br />
carcere.<br />
• Miglioramento <strong>del</strong> percorso trattamentale<br />
<strong>del</strong> detenuto non solo nel<br />
contenimento <strong>del</strong>le problematiche<br />
che si scatenano in carcere ma soprattutto<br />
nel prenderlo realmente in<br />
carico<br />
• Allargamento <strong>del</strong>le competenze: seguire<br />
i detenuti che fruiscono di benefici<br />
previsti dalla legge anche nel<br />
posto di lavoro durante la pena e dopo,<br />
per sostenerli concretamente<br />
nel reinserimento sociale.<br />
• Apertura di uno sportello di consulenza<br />
anche alle famiglie che vengono<br />
a trovare il detenuto per migliorare<br />
i rapporti con i componenti familiari,<br />
con i figli soprattutto.<br />
• Una psicologia penitenziaria che interagisca<br />
maggiormente con il territorio<br />
• Avvio di un percorso formativo per<br />
gli psicologi che operano o andranno<br />
ad operare all'interno <strong>degli</strong> Istituti.<br />
• Ampliamento <strong>del</strong>le competenze anche<br />
al Personale di Polizia Penitenziaria<br />
con un Servizio che tenga anche<br />
conto <strong>del</strong>le loro problematiche<br />
psicologiche nella gestione <strong>del</strong> loro<br />
lavoro all'interno <strong>del</strong>l'Istituto.<br />
66<br />
La psicologia viene introdotta nei penitenziari<br />
per adulti nel 1975 con la<br />
riforma 354, per l'Osservazione Scientifica<br />
<strong>del</strong>la Personalità 1 . Successivamente,<br />
la richiesta di intervento viene<br />
estesa alla tutela <strong>del</strong>la salute psichica<br />
ed alla prevenzione <strong>del</strong> rischio suicida<br />
e <strong>del</strong>l'autolesionismo, con una normativa<br />
2 che prevede:<br />
- colloqui di primo ingresso ai detenuti<br />
che entrano in istituto, valutazione <strong>del</strong><br />
livello di rischio auto e/o eterolesivo<br />
(Servizio “Nuovi Giunti”) 8 e “presa in<br />
carico”;<br />
- Trattamento <strong>Psicologi</strong>co per la prevenzione<br />
e intervento sul disagio 4 , legato<br />
allo stato di restrizione e/o a problematiche<br />
preesistenti 5 .<br />
Tale normativa è rimasta per lo più disattesa,<br />
data la carenza di risorse investite<br />
in questa area e la mancanza di un<br />
Servizio di <strong>Psicologi</strong>a e Psicoterapia.<br />
In un contesto di deprivazione compito<br />
<strong>del</strong>la psicologia è dare centralità alla<br />
persona per ridurre il danno da detenzione.<br />
Nel lavoro con i detenuti la<br />
sua funzione fondamentale è mantenere<br />
l'attenzione alle potenzialità<br />
evolutive, restituire la dimensione<br />
motivazionale, umana, che esiste anche<br />
in chi ha espresso alti livelli di<br />
distruttività, dando al comportamento<br />
significato e possibilità di trasformazione.<br />
Introdurre la dimensione psicologica<br />
nel contesto penitenziario significa,<br />
per quanto riguarda l'Osservazione<br />
<strong>del</strong>la Personalità, uscire da una<br />
logica basata solo sul comportamento,<br />
il reato e l'adesione alle regole. Sotto il<br />
profilo <strong>del</strong> Trattamento implica andare<br />
oltre l'obiettivo <strong>del</strong>la “normalizzazione”<br />
a favore di un processo di crescita, dalla<br />
repressione <strong>del</strong>l'aggressività al suo<br />
contenimento.<br />
Funzione rieducativa <strong>del</strong>la pena<br />
e crescita <strong>del</strong>la persona<br />
La Costituzione e la legge considerano<br />
il reo qualcosa di più <strong>del</strong>le sue azioni,<br />
anche quelle peggiori: una persona<br />
che interagisce e si modifica nel tempo<br />
attraverso le esperienze. Per tale ragione<br />
viene posta, accanto alla funzione<br />
punitiva, quella rieducativa <strong>del</strong>la pena.<br />
La detenzione non può essere pertanto<br />
un tunnel buio, un parcheggio o<br />
una spinta verso una ulteriore involuzione<br />
<strong>del</strong>la personalità: tutto ciò che avviene<br />
in questa “camera oscura” è importante,<br />
soprattutto quando la pericolosità<br />
sociale, non consente soluzioni alternative<br />
alla detenzione, (es. nei regimi<br />
detentivi di alta e massima sicurezza).<br />
L'esperienza detentiva è una pausa<br />
di vita, un cambiamento che richiede<br />
nuovi adattamenti: può avvenire che,<br />
proprio in situazioni estreme come questa,<br />
si attivi un processo di crescita. Ciò<br />
dipende, oltre che dalle risorse <strong>del</strong>la<br />
persona, dalla qualità <strong>degli</strong> interventi<br />
che l'istituzione offre.<br />
Sulla base <strong>degli</strong> studi condotti in questo<br />
ambito, si può affermare che anche<br />
nelle personalità in cui si rilevano i comportamenti<br />
più distruttivi, esistono aree<br />
sane, parti positive <strong>del</strong>la personalità e<br />
che: più si riconoscono e si stimolano<br />
queste parti, più si mantiene il livello di<br />
tensione entro una certa soglia, più si<br />
offrono opportunità di riparazione attraverso<br />
attività costruttive, più si riduce<br />
la distruttività. In questo senso, il<br />
principio <strong>del</strong> Contenimento elaborato<br />
da Bion assume, nel trattamento dei detenuti,<br />
un'importanza centrale. Se per<br />
contenimento istituzionale infatti si intende,<br />
non solo controllo ma anche stimolo<br />
alle parti <strong>del</strong> Sé positive e strategie<br />
per contenere e canalizzare l'aggressività,<br />
un processo di crescita è possibile.<br />
Contenimento significa:<br />
- fornire un orizzonte definito di regole;<br />
- favorire il processo di interiorizzazione.
In un luogo come il carcere, in cui le<br />
regole sono tante, è importante che esse<br />
non siano solo una frustrazione, ma<br />
che possano assumere un senso per la<br />
persona. Laddove vi siano spinte distruttive<br />
verso le regole, o confusione<br />
nel definire i confini tra ciò che si può<br />
e non si può, tra bene e male, difficoltà<br />
nel porre un limite all'espressione di e-<br />
mozioni ed istinti, le regole possono ridurre<br />
onnipotenza e confusione, introducendo<br />
senso di realtà ed etica <strong>del</strong>la<br />
responsabilità. A condizione che si accompagnino<br />
ad un processo di Interiorizzazione.<br />
Tale processo è facilitato dalla<br />
qualità <strong>del</strong>le relazioni che gli operatori<br />
penitenziari e l'istituzione offrono<br />
all'utente ed, in particolare, dal lavoro<br />
psicologico.<br />
Un trattamento penitenziario basato<br />
sul contenimento, che tenga<br />
conto <strong>del</strong>la persona e <strong>del</strong>le sue potenzialità<br />
evolutive può attivare processi<br />
di crescita e ridurre la recidiva. Viceversa,<br />
un trattamento repressivo<br />
induce uno stato mentale persecutorio<br />
che accentua la tendenza a proiettare<br />
di fuori di sé, sull'istituzione, parti negative<br />
e senso di colpa. Questo stato<br />
mentale è poco compatibile con la riattivazione<br />
<strong>del</strong> pensiero, l'autocritica, l'assunzione<br />
di responsabilità in relazione<br />
al danno arrecato. E porta, con alta probabilità,<br />
al rafforzamento <strong>del</strong>la distruttività.<br />
Una richiesta pressante di normalizzazione<br />
sollecita la strutturazione<br />
di un falso Sé, ovvero un adattamento<br />
compiacente”, cui non corrisponde<br />
un cambiamento reale <strong>del</strong>la personalità<br />
8<br />
Compito <strong>del</strong>l'istituzione dovrebbe<br />
dunque essere quello di intuire le parti<br />
positive <strong>del</strong> sé, ascoltarle, valorizzarle<br />
attraverso gli strumenti <strong>del</strong> trattamento<br />
penitenziario9, affinché le<br />
spinte distruttive, che vanno anch'esse<br />
riconosciute e trattate con un<br />
lavoro psicologico, non prendano il<br />
sopravvento. Il lavoro psicologico si<br />
pone in questa prospettiva trattamentale10:<br />
la dimensione <strong>del</strong> tempo e l'ottica<br />
evolutiva caratterizzano e marcano<br />
la differenza tra <strong>Psicologi</strong>a Penitenziaria<br />
e <strong>Psicologi</strong>a Giuridica.<br />
Il lavoro psicologico<br />
- Un primo aspetto <strong>del</strong> lavoro psicologico<br />
con i detenuti è legato alla TU-<br />
TELA DELLA PERSONA. <strong>11</strong> Data l'alta<br />
incidenza <strong>del</strong> disagio psichico, di cui<br />
autolesionismo e suicidio sono le<br />
espressioni più drammatiche e, poiché<br />
la tutela <strong>del</strong>la salute è uno dei diritti<br />
temi di politica professionale<br />
psicologia penitenziaria<br />
primari, il primo compito <strong>del</strong>l'istituzione<br />
in generale e <strong>del</strong>la psicologia in<br />
particolare, è la tutela <strong>del</strong>la salute.<br />
- L'altro aspetto fondamentale, strettamente<br />
connesso al primo, ma anche<br />
alle esigenze di sicurezza e tutela <strong>del</strong>la<br />
collettività, è il CONTENIMENTO<br />
<strong>del</strong> “potenziale distruttivo” <strong>del</strong>la persona<br />
e la “prevenzione secondaria”:<br />
il pensiero di Platone ben rappresenta<br />
questo concetto di prevenzione.<br />
Ai fini di una corretta lettura <strong>del</strong> lavoro<br />
psicologico nel penitenziario è importante<br />
definire e differenziare Osservazione<br />
o Diagnosi psicologica e Intervento<br />
psicologico, sia dall'Osservazione<br />
e Trattamento penitenziario, basati essenzialmente<br />
sul comportamento e l'adesione<br />
alle regole, sia dalla diagnosi e<br />
trattamento medico-psichiatrico, orientati<br />
verso l'individuazione e l'eliminazione<br />
di un disturbo.<br />
La diagnosi psicologica è una valutazione<br />
generale <strong>del</strong>la personalità, il suo<br />
obiettivo è <strong>del</strong>ineare le caratteristiche<br />
<strong>del</strong> funzionamento mentale: la modalità<br />
di affrontare la realtà esterna ed interna;<br />
di gestire le emozioni, la frustrazione<br />
e il conflitto che il confronto con la<br />
realtà pone; la funzione stabilizzatrice<br />
<strong>degli</strong> affetti; la forza <strong>del</strong>le pulsioni. Ma<br />
anche, e soprattutto, le parti sane <strong>del</strong>la<br />
personalità e le risorse interiori che<br />
possono essere mobilitate in favore di<br />
un processo di crescita al fine di decidere<br />
quale intervento è più opportuno<br />
in quello specifico caso (psicologico, sociale,<br />
etc).<br />
Laddove lavorare sul potenziamento<br />
<strong>degli</strong> aspetti positivi <strong>del</strong> sé non è sufficiente,<br />
occorre parallelamente, un lavoro<br />
più specifico, di tipo psicologico<br />
che può consistere in un intervento sulla<br />
crisi emozionale, di sostegno o psicoterapeutico,<br />
individuale o di gruppo.<br />
Da esperienze effettuate in carcere<br />
emerge che, quanto più le persone vengono<br />
messe nella condizione di avere a<br />
che fare, nel contesto terapeutico, con<br />
i propri aspetti distruttivi, riconoscerli,<br />
provare pena ed elaborarla, più si ha la<br />
possibilità che essi vengano temperati,<br />
integrati e sublimati. Come se, pensare<br />
equivalesse a contenere le emozioni<br />
ed impulsi <strong>12</strong> . Contenere gli impulsi<br />
significa passare da uno stato mentale<br />
“persecutorio” alla posizione “depressiva”,<br />
in cui prevalgono: senso di responsabilità,<br />
sollecitudine verso gli altri,<br />
rimorso per il danno provocato e desiderio<br />
di riparare. A. Williams fa l'esempio<br />
di un detenuto condannato<br />
per un grave reato, che aveva seguito<br />
e che andò a trovare dopo la detenzione:<br />
trovandolo in ottime condizioni<br />
glielo disse. Lui rispose “io,<br />
devo pensare ogni giorno per un po'<br />
a quello che ho fatto perché non è possibile<br />
per me liberarmene”. Con questa<br />
sorta di accordo interno, di dedicare<br />
un po’ di tempo fisso al lutto<br />
aveva trovato una possibilità di integrazione.<br />
Il processo di lutto può culminare nella<br />
liberazione di impulsi creativi: non a<br />
caso in carcere si osservano persone che<br />
divengono capaci di espressioni artistiche.<br />
Arte e distruttività si contrappongono,<br />
tuttavia l'arte fornisce dei ponti<br />
tra gli opposti, rappresentati da parole,<br />
immagini, simboli, che possono dare luogo<br />
a dei ponti anche negli atteggiamenti.<br />
Tutto questo non ha nulla a che fare<br />
con la parte cosciente <strong>del</strong>la personalità<br />
né può essere suggerito o imposto.<br />
È dunque necessario che, al trattamento<br />
penitenziario, si affianchi un lavoro<br />
psicologico capace di riparare le<br />
parti <strong>del</strong> Sé danneggiate, ricostruire le<br />
origini ed il significato <strong>del</strong> comportamento<br />
riorganizzando l'esperienza vissuta<br />
13 . Affrontare il problema <strong>del</strong> recupero<br />
di chi ha commesso reati, con un<br />
trattamento psicologico e psicoterapeutico<br />
crea i presupposti per un cambiamento<br />
in senso evolutivo <strong>del</strong>la persona<br />
14 .<br />
Il lavoro psicologico costituisce un<br />
contenitore per:<br />
- sviluppare un apparato psichico autonomo<br />
per pensare;<br />
- elaborare le emozioni e dargli un significato<br />
anziché agirle (attivazione<br />
<strong>del</strong>la funzione alfa) .<br />
- sviluppare, attraverso la narrazione di<br />
sé, un pensiero intorno alla propria<br />
esperienza,<br />
- accogliere le parti positive e distruttive<br />
<strong>del</strong>la personalità promuovendone<br />
l'integrazione.<br />
La detenzione, non accompagnata da un<br />
lavoro psicologico può produrre un effetto<br />
involutivo: chi ha difficoltà a controllare<br />
le proprie parti distruttive tenderà a reprimerle<br />
ed a nasconderle dietro una maschera<br />
di detenuto mo<strong>del</strong>lo, per poi tornare<br />
ad manifestarle con maggiore virulenza<br />
dopo la detenzione, quando l'istituzione<br />
non eserciterà un controllo diretto<br />
su di lui. è questo il motivo per cui è necessario,<br />
a tutela <strong>del</strong>la persona ma anche<br />
<strong>del</strong>la sicurezza <strong>del</strong>la collettività, che il trattamento<br />
penitenziario venga accompagnato<br />
dal lavoro psicologico e non perda<br />
di vista la centralità <strong>del</strong>la persona.<br />
67
temi di politica professionale<br />
psicologia penitenziaria<br />
Relazione sullo stato <strong>del</strong>l'assistenza<br />
psicologica nel penitenziario<br />
Attualmente la proporzione tra e-<br />
sperti in scienze umane (tra cui lo psicologo)<br />
e detenuti, è 1 su 150 condannati,<br />
e 1 su 250 imputati. Questi<br />
professionisti dovrebbero coprire le<br />
esigenze che gli istituti continuamente<br />
rappresentano, sia nelle sezioni di<br />
bassa sicurezza, (dove sarebbe necessario<br />
seguire sotto il profilo psicologico<br />
il processo di reinserimento dei detenuti<br />
nel tessuto sociale), sia nelle sezioni<br />
a regime di alta e massima sicurezza<br />
dove il lavoro è di necessità concentrato<br />
sul trattamento intramurario.<br />
I soggetti individuati e segnalati vengono<br />
sottoposti a “Sorveglianza Terapeutica”<br />
con disposizione interna <strong>del</strong>la<br />
Direzione <strong>del</strong>l'istituto, provvedimento<br />
che implica una presa in carico<br />
da parte di tutti gli operatori: <strong>del</strong> trattamento,<br />
<strong>del</strong>la sicurezza, personale medico<br />
e infermieristico, psichiatra, psicologo.<br />
68<br />
Casi di specifica pertinenza psicologica<br />
sono ordinariamente all'attenzione<br />
ed implicano l'attivarsi di un sistema<br />
operativo che esiste solo sulla carta,<br />
data la perdurante carenza di risorse<br />
investite in questa area. Verificato<br />
nei colloqui di valutazione l'opportunità<br />
di intervento, non è possibile<br />
per lo psicologo la presa in carico<br />
che, per essere efficace dovrebbe avere<br />
carattere di continuità e frequenza<br />
di almeno uno o due incontri settimanali.<br />
Stando alla disponibilità effettiva<br />
<strong>del</strong>le ore utilizzabili l'intervento possibile,<br />
allo stato attuale, è l'Osservazione<br />
o la Diagnosi <strong>Psicologi</strong>ca, mentre il<br />
Trattamento <strong>Psicologi</strong>co si riduce ad<br />
un monitoraggio nel tempo <strong>del</strong>le valutazioni<br />
o <strong>degli</strong> “interventi sulla crisi”<br />
effettuati. In altri termini, si opera nel<br />
senso di un primo livello di contenimento<br />
<strong>del</strong> disagio emergente: scarsa è<br />
la risposta alle non infrequenti richieste<br />
avanzate dai detenuti stessi che,<br />
pur non rientrando nei casi cosiddetti<br />
di emergenza, sarebbe importante seguire<br />
ai fini <strong>del</strong>la prevenzione sotto il<br />
profilo <strong>del</strong>la salute psichica e/o <strong>del</strong>la<br />
prognosi di recupero sociale. Alla insufficienza<br />
si aggiunge la precarietà<br />
<strong>del</strong>lo spazio: ci si è trovati paradossalmente<br />
in situazioni che potevano alimentare<br />
il rischio di azioni aggressive<br />
auto ed eteroagìte da parte dei detenuti,<br />
allorché si imponeva una prematura<br />
risoluzione <strong>del</strong> trattamento psicologico<br />
in corso per il sopraggiungere<br />
di nuove emergenze, oppure a causa<br />
<strong>del</strong>le riduzioni <strong>del</strong>le ore assegnate.<br />
Non potendo utilizzare gli strumenti<br />
specifici <strong>del</strong>la propria disciplina, nei<br />
casi individuati “a rischio”, l'esperto<br />
psicologo da indicazioni alle altre figure<br />
professionali presenti, al fine di realizzare<br />
un contenimento <strong>del</strong> disagio con<br />
interventi di controllo e di trattamento<br />
penitenziario (relazioni con gli operatori,<br />
religione, lavoro, attività ricreative,<br />
sportive, culturali, di formazione<br />
professionale, misure alternative etc.).<br />
Tali interventi, seppur importanti sul<br />
piano <strong>del</strong>la prevenzione generica, non<br />
possono sostituire un'assistenza specialistica,<br />
pertanto non costituiscono<br />
una risposta al bisogno specifico. Così<br />
come l'intervento medico-psichiatrico,<br />
seppur specifico, non appare sufficiente<br />
poiché, come noto, la maggioranza<br />
<strong>del</strong>le problematiche in carcere<br />
non attengono all'area <strong>del</strong>la psicopatologia<br />
speciale ma a quella <strong>del</strong>la psicopatologia<br />
generale (stati reattivi alla<br />
detenzione, disturbi di personalità,<br />
fragilità psichica, disturbi narcisistici<br />
o borderline). Del resto è noto in carcere<br />
l'abuso di psicofarmaci, i quali<br />
possono dare una risposta al sintomo<br />
o all'esigenza <strong>del</strong>l'istituzione di normalizzare<br />
il comportamento, non certo<br />
alle problematiche <strong>del</strong> soggetto detenuto.<br />
Il trattamento psicologico costituisce<br />
uno strumento importante ai fini<br />
<strong>del</strong>la riduzione <strong>del</strong> disagio psichico ma<br />
anche, sul piano generale, coerentemente<br />
con la legge 354/75, per “promuovere<br />
un processo di modificazione<br />
<strong>degli</strong> atteggiamenti che sono<br />
di ostacolo ad una costruttiva partecipazione<br />
sociale” e ridurre la recidiva.<br />
Tuttavia la realtà attuale è che si<br />
lavora, peraltro con molta difficoltà,<br />
solo sulle emergenze. Eppure negli istituti<br />
puntualmente pervengono circolari<br />
che richiamano ad una vigilanza da<br />
parte <strong>degli</strong> esperti ai fini <strong>del</strong>la prevenzione<br />
<strong>del</strong> rischio di autolesionismo e<br />
suicida. Richiami che appaiono <strong>del</strong> tutto<br />
astratti in una situazione in cui si è<br />
costretti a lavorare in uno stato di “inadempienza<br />
obbligata” rispetto alle richieste<br />
<strong>del</strong>la realtà istituzionale ed alle<br />
funzioni previste dalla normativa.<br />
Note<br />
1 Ordinamento Penitenziario Legge 354/75:<br />
art. 13 Individualizzazione <strong>del</strong> trattamento<br />
“il Trattamento Penitenziario deve rispondere ai particolari<br />
bisogni <strong>del</strong>la personalità di ciascun soggetto…<br />
è predisposta l'Osservazione scientifica <strong>del</strong>la personalità<br />
per rilevare le carenze fisiopsichiche e le altre cause<br />
<strong>del</strong> disadattamento sociale. In base ai risultati <strong>del</strong>l'Osservazione<br />
sono formulate indicazioni in merito al<br />
trattamento rieducativo….”<br />
art. 80 “Per lo svolgimento <strong>del</strong>le attività di Osservazione<br />
e Trattamento, l'amministrazione penitenziaria può<br />
avvalersi di professionisti esperti in psicologia, servizio<br />
sociale, pedagogia, psichiatria, criminologia clinica”.<br />
2 Alcune <strong>del</strong>le circolari emanate dal DAP a tutela <strong>del</strong>la salute<br />
psichica e prevenzione dei suicidi e <strong>del</strong>l'autolesionismo,<br />
riguardanti l'attività psicologica:<br />
- 3233/5683 <strong>del</strong> 30-<strong>12</strong>-87;<br />
- 34<strong>12</strong>/5862 <strong>del</strong> 25-1-96;<br />
- 56285/96;<br />
- 28404/54<strong>12</strong>90 <strong>del</strong> 17-6-97;<br />
- 149773/5-3-A-2 <strong>del</strong> 17-4-98;<br />
- 4524/5974 <strong>del</strong> 15-2-2000.<br />
3 Circolare Dipartimento Amministrazione Penitenziaria<br />
n.3233/5683 <strong>del</strong> 30-<strong>12</strong>-87<br />
4 Circolare D.A.P. n. 149773/5-3-A-2: “…il lavoro psicologico<br />
è rivolto a controllare e intervenire sul disagio<br />
<strong>del</strong>le persone detenute…” , potenzialmente rivolto a tutte<br />
le persone detenute…”, essere organizzato in “servizio<br />
con presa in carico”.<br />
Circolare D.A.P. n. 4524/5974 <strong>del</strong> 15-2-2000: “…è di grande<br />
importanza che l'intervento operato nel Servizio Nuovi<br />
Giunti non risulti fine a se stesso e non si limiti alla mera<br />
individuazione e classificazione nell'apposita scheda, <strong>del</strong> rischio<br />
di autolesionismo e suicidario nei confronti <strong>del</strong> soggetto<br />
analizzato. È assolutamente necessario per contro<br />
una effettiva presa in carico dei detenuti classificati a rischio….<br />
È in buona sostanza, fondamentale un adeguato<br />
ed individualizzato trattamento psicologico e/o psichiatrico<br />
<strong>del</strong> disagio e <strong>del</strong> disturbo rilevati…”<br />
5 FREUD S. 1915 “Il <strong>del</strong>inquente per senso di colpa” OPE-<br />
RE vol. VIII Boringhieri<br />
6 H. WILLIAMS “Cruelty, Violence and Murder - Understanding<br />
the criminal mind”, KARNAC BOOKS 1998<br />
7 L. GRINBERG ed al. “Il Pensiero” in: “Introduzione al<br />
pensiero di Bion” ARMANDO 1975<br />
8 H.DEUTSCH “Some forms of emotional disturbance<br />
and their relationship to schizophfrenia” Psychoan.<br />
Q.<strong>11</strong>,301-321<br />
9 Legge 354 art. 15: “Il trattamento è svolto avvalendosi<br />
principalmente <strong>del</strong>l'istruzione, lavoro, religione, attività<br />
culturali, ricreative e sportive agevolando opportuni<br />
contatti con il mondo esterno ed i rapporti con la<br />
famiglia”<br />
AA. VV. 1996 KLEIN M. “Il crimine <strong>del</strong> bambino” Boringhieri<br />
WINNICOTT D. 1995 “Il bambino deprivato” Cortina<br />
WILLIAMS A. 1983 “Nevrosi e <strong>del</strong>inquenza” Borla<br />
BOLLAS C. 1989 “L’odio-amore” da: “L'’mbra <strong>del</strong>l'oggetto”<br />
Borla<br />
BOLLAS C. 1996 “La struttura <strong>del</strong> male” da: “Cracking<br />
up”, Cortina<br />
10 Legge 354/75: art. 1 “…nei confronti dei condannati deve<br />
essere attuato un trattamento rieducativo… attuato secondo<br />
un criterio di individualizzazione in rapporto alle specifiche<br />
condizioni dei soggetti. per facilitare quel processo<br />
di modificazione <strong>degli</strong> atteggiamenti che sono di ostacolo<br />
ad una costruttiva partecipazione sociale”.<br />
<strong>11</strong> Codice Deontologico <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> Italiani Testo approvato<br />
dal Consiglio Nazionale <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale Giugno<br />
1997. Art. 4: “….. Quando sorgono conflitti di interesse<br />
tra utente e istituzione presso cui lo psicologo opera,<br />
quest'ultimo deve esplicitare alle parti, con chiarezza, i termini<br />
<strong>del</strong>le proprie responsabilità ed i vincoli cui è professionalmente<br />
tenuto. In tutti i casi in cui il destinatario ed<br />
il committente <strong>del</strong>l'intervento di sostegno o di psicoterapia<br />
non coincidano, lo psicologo tutela prioritariamente<br />
il destinatario <strong>del</strong>l'intervento stesso.<br />
<strong>12</strong> A.WILLIAMS “Nevrosi e <strong>del</strong>inquenza - uno studio psicoanalitico<br />
<strong>del</strong>l'omicidio e di altri crimini”, BORLA<br />
13 L. CANCRINI “Il male di chi non può vedere il<br />
dann0che ha prodotto” Articolo pubblicato sull'Unità <strong>del</strong><br />
26-4-2004<br />
14 D. WINNICOTT “Il bambino deprivato - origine <strong>del</strong>la<br />
tendenza antisociale”
L’INTERVENTO<br />
DELLA RESPONSABILE<br />
SETTORE SCUOLA<br />
DELL’ORDINE DEL LAZIO<br />
AL CONVEGNO<br />
“LA DISPERSIONE SCOLASTICA:<br />
COME PREVENIRE<br />
E COME RIMEDIARE”<br />
temi di politica professionale<br />
PSICOLOGIA SCOLASTICA<br />
LO STATO DELL’ARTE<br />
Paola Marinelli<br />
Lo stato <strong>del</strong>'arte,ovvero a che punto<br />
si è giunti Una domanda dunque<br />
come titolo a questo contributo,<br />
che rimanda alla metafora <strong>del</strong>la bottega<br />
artigiana dove le condizioni di apprendimento<br />
<strong>del</strong> mestiere e <strong>del</strong>l'arte<br />
(qualora l'allievo ne avesse dimostrata<br />
l'indole) erano assicurate dal prolungato<br />
apprendistato e dalla partecipazione<br />
attiva <strong>del</strong> giovane alle commissioni<br />
<strong>del</strong>l'artista/artigiano.”(C.M.<br />
Cipolla, Storia economica <strong>del</strong>l'Europa<br />
preindustriale e P. Laslett: Il mondo<br />
che abbiamo perduto, citati in M. Fini,<br />
La ragione aveva torto, 1985) Il<br />
maestro o il committente interrogavano<br />
l'allievo sull'andamento <strong>del</strong>l'arte,ovvero<br />
<strong>del</strong> lavoro che stava svolgendo per<br />
sincerarsi sulla qualità <strong>del</strong> prodotto e<br />
soprattutto sui tempi di fattibilità.<br />
Con le dovute proporzioni e traslazioni<br />
storiche e per quanto possa valere<br />
ed essere utilizzata questa metafora<br />
<strong>del</strong>la bottega artigianale rinascimentale,<br />
mi sembra quella più vicina<br />
a descrivere la situazione in cui, chi<br />
vi parla, si trova nel volere e nel dover<br />
rispondere a questa domanda. Durante<br />
questo “prolungato apprendistato,”dal<br />
febbraio 2000,ad oggi, nonostante<br />
“l'indole e l'attiva partecipazione,”che<br />
credo di aver dimostrato,non<br />
mi è stato assicurato il raggiungimento<br />
di tutti gli obiettivi che mi ero prefissata<br />
e che mi sono adoperata,unitamente<br />
ai membri <strong>del</strong>la Commissione<br />
Scuola e <strong>del</strong> Consiglio tutto, a raggiungere.<br />
Non sono ancora in grado di dirvi<br />
che “l'opera è compiuta”!In questi<br />
anni,ci siamo tenacemente impegnati<br />
perché si costruisse un pensiero e una<br />
modalità operativa che non fosse guidata<br />
dall'improvvisazione e dall'approssimazione,affichè<br />
il lavoro che molti<br />
dei nostri colleghi, in ambiti professionali<br />
differenti e con diversa formazione<br />
svolgevano nella scuola,potesse<br />
vedersi riconosciuto e guidato da una<br />
legge.Le nostre iniziative si sono indirizzate<br />
in ambito culturale e politicoistituzionale.<br />
Una scelta quasi obbligata<br />
la nostra, che,in un viaggio a ritroso<br />
nella ricerca <strong>del</strong>l'esistente e nel<br />
presente, in una prospettiva progettuale,<br />
ci ha condotto per strade impervie<br />
segnate da stazioni e scandite<br />
da un ritmo triadico: la nascita di un<br />
progetto, il percoso verso la sua realizzazione,<br />
la revoca, il blocco, la vanificazione,<br />
a volte, di ciò che si era faticosamente<br />
costruito. Dall'analisi globale<br />
<strong>del</strong>l'articolato e complesso percorso<br />
attraverso il passato,il presente<br />
e le prospettive future <strong>del</strong>la psicologia<br />
scolastica,emergono i complessi meccanismi<br />
istituzionali da cui essa è stata<br />
pervasa e che ne hanno caratterizzato<br />
le costanti.<br />
“Ogni istituzione, anche se fondata<br />
sui più nobili intenti, è inconsciamente<br />
una forma di organizzazione <strong>del</strong>la<br />
violenza”: questo sosteneva Freud e<br />
noi, “non disponiamo tuttora,come afferma<br />
Kaès,di una teoria psicoanalitica<br />
sufficientemente circostanziata” atta<br />
a spiegarli, nonostante esse, ormai<br />
da qualche decennio, siano oggetto di<br />
studio ad opera di molti autori di talento.<br />
Un fatto incontrovertibile è che<br />
l'istituzione in quanto tale si presenta<br />
come un Giano bifronte:si offre da un<br />
lato come alleviamento <strong>del</strong>l'angoscia e<br />
soluzione dei conflitti e, al tempo stesso,<br />
realizza <strong>del</strong>le concretizzazioni inesorabili<br />
dei conflitti stessi.”( E.Gaburri<br />
1991 in L'Istituzione e le Istituzioni<br />
ed.Borla).<br />
Se così non fosse, sarebbe difficile<br />
comprendere perché nel nostro Paese<br />
le iniziative a carattere psicologico,<br />
in senso lato, nella scuola si succedono<br />
con una latenza veramente sorprendente.<br />
1902, il Ministro <strong>del</strong>la Pubblica struzione<br />
risponde ad un'interrogazione in<br />
cui si chiede che vengano istituiti, negli<br />
ultimi anni <strong>del</strong>l'iter scolastico,dei corsi<br />
di igiene sessuale per la prevenzione<br />
<strong>del</strong>le malattie veneree.<br />
19<strong>11</strong>, in corrispondenza con un significativo<br />
aumento <strong>del</strong>la diffusione<br />
<strong>del</strong>le malattie a trasmissione sessuale,<br />
vengono date indicazioni per la prevenzione<br />
in tal senso e si auspica la<br />
promulgazione di una legge che disciplini<br />
l'obbligatorietà <strong>del</strong>l'educazione<br />
sessuale nella scuola, intesa in termini<br />
di informazione sull'igiene sessuale.<br />
1962, in risposta alle necessità emergenti<br />
dalle scuole speciali e <strong>del</strong>le classi<br />
differenziali, con la Circolare speciale<br />
n.4.525 s’istituiscono le equipés<br />
medico-socio psicopedagogiche. 1970<br />
esse si aboliscono con la legge istitutiva<br />
<strong>del</strong> Servizio Sanitario Nazionale, che<br />
sancisce che “l'istituzione scolastica<br />
è luogo di educazione e formazione<br />
ed in alcun modo di terapia”.<br />
nel 1978 la Circolare Ministeriale<br />
n°167/78, sana questo vuoto, istituendo<br />
la figura <strong>del</strong>lo psicopedagogista quale<br />
docente comandato a svolgere una<br />
serie di funzioni relative alla componente<br />
psicologica <strong>del</strong>l'azione educativa:una<br />
figura professionale specialista<br />
in psicologia e pedagogia.<br />
1988, istituzione dei GLES( Gruppo,<br />
Lavoro, Educazione Salute) si fanno<br />
corsi di aggiornamento per docenti<br />
,capi d'istituto, operatori ASL e si<br />
stanziano dei fondi per dei progetti ad<br />
hoc.<br />
1990, viene gradualmente e quasi totalmente<br />
eliminata la figura professionale<br />
<strong>del</strong>lo psicopedagogista e se ne istituisce<br />
una nuova: il Docente Referente<br />
per l'Educazione alla Salute,il cui<br />
mandato è quello di svolgere “attività<br />
di informazione, prevenzione e formazione<br />
in ambito familiare scolastico ed<br />
extrascolastico”, (G.Lagrasta 1996)<br />
69
temi di politica professionale<br />
la scuola<br />
Da allora, per oltre un decennio,la<br />
scuola per fruire <strong>del</strong>la consulenza psicologica,si<br />
deve industriare: alcune<br />
scuole riescono a fruire <strong>del</strong> contributo<br />
<strong>degli</strong> ex Operatori Psicopedagogici<br />
(ultima denominazione <strong>degli</strong> psicopedagogisti<br />
mediante l'Ordinanza Ministeriale<br />
n° 282/89) che, con l'applicazione<br />
<strong>del</strong>l'art. 14 <strong>del</strong>la legge<br />
270/82,possono utilizzare le ore di contemporaneità<br />
nel'insegnamento, per<br />
svolgere la funzione psico-pedagogica<br />
su progetti presentati ed approvati dai<br />
Collegi dei Docenti; altre affidano progetti<br />
specifici a psicologi <strong>del</strong>l' area privata;<br />
altre ancora riescono ad avere il<br />
contributo <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> SSN,non<br />
solo per problemi riguardanti l'handicap,ma<br />
anche per progetti di prevenzione<br />
<strong>del</strong> disagio e/o dei disturbi di apprendimento.<br />
Ancora oggi, a più di un secolo di distanza<br />
da quel lontano 1902, con tutti<br />
gli episodi di cronaca come quelli accaduti<br />
in questi anni, che hanno avuto<br />
drammaticamente come protagonisti<br />
giovani ed adolescenti, stiamo ancora<br />
dibattendo su i se e sui ma di una<br />
legge sull'istituzione dei Servizi di <strong>Psicologi</strong>a<br />
Scolastica.<br />
Dicembre 2000, in un importante<br />
convegno, tenutosi a Roma promosso<br />
dall'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, la<br />
Senatrice M.G. Galdi, allora Vicepresidente<br />
<strong>del</strong>la Commissione Speciale Infanzia<br />
<strong>del</strong> Senato, nel corso di un'attesissima<br />
e partecipatissima tavola rotonda<br />
espone, ad una platea di docenti,<br />
genitori, psicologi ed allievi i contenuti<br />
<strong>del</strong> disegno di legge avente per oggetto<br />
il Testo Unico sull'istituzione dei<br />
Servizi di <strong>Psicologi</strong>a Scolastica. Tutti<br />
eravamo certi di essere finalmente<br />
giunti alla meta: un testo sicuramete<br />
perfettibile, ma che,se approvato, a-<br />
vrebbe conferito ordine e dignità all'enorme<br />
offerta che il nostro sistema<br />
professionale (SSN, Scuola, Liberi professionisti,<br />
Enti locali, Terzo settore)<br />
aveva prodotto in oltre trent'anni di lavoro<br />
nel e con la scuola.<br />
Come molti di voi ricorderanno, però,<br />
la legge non fu approvata.<br />
In tale direzione sono comunque<br />
continuati,seppur con dei referenti diversi<br />
(il governo è cambiato) i contatti<br />
con i componenti <strong>del</strong>la Commissione<br />
Speciale per l'Infanzia <strong>del</strong> Senato,<br />
nonchè con i Capi gruppo parlamentari,<br />
promuovendo e sostenendo anche<br />
i disegni di legge che sono stati<br />
presentati successivamente (Sen. A-<br />
70<br />
sciutti,2001; Dep. Moroni 2004); sempre<br />
questo fine hanno avuto le numerose<br />
iniziative congressuali organizzate,<br />
perché il dibattito su temi quali la<br />
famiglia,la scuola e l'educazione fosse<br />
sempre acceso,perché non si dimenticasse<br />
l'importanza di quanto perseguito.<br />
Molti sono stati d'accordo non<br />
solo sull'opportunità di tale legge, ma<br />
anche sulla necessità che non si dovesse<br />
attendere oltre, ma, a tutt'oggi,<br />
ancora nulla di fatto.<br />
Parallelamente abbiamo inteso puntare<br />
sul conseguimento di un obiettivo<br />
intermedio: un Protocollo d'Intesa<br />
tra <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> e<br />
la Direzione Generale <strong>del</strong>l'Ufficio Scolastico<br />
Regionale per il <strong>Lazio</strong>. Anche<br />
questo è stato un progetto che ha comportato<br />
anni di paziente lavoro teso a<br />
stabilire una forte connessione tra la<br />
vasta offerta di psicologia scolastica, e<br />
chi rappresenta istituzionalmente la<br />
loro committenza in senso lato.<br />
Ottobre 2003,dopo una serie di rinvii,<br />
ritardi, “cambiamenti di poltrone”<br />
e quindi di interlocutori, il Presidente<br />
<strong>del</strong> nostro <strong>Ordine</strong> Professionale sigla<br />
un'intesa con la Direzione Generale<br />
<strong>del</strong>l'Ufficio Scolastico Regionale per il<br />
<strong>Lazio</strong>.<br />
Essa è l'espressione <strong>del</strong>la massima<br />
autorità scolastica sul territorio regionale<br />
e ha funzioni di programmazione<br />
e di indirizzo verso le scuole <strong>del</strong>la Regione.<br />
Il Protocollo, come più volte ribadito,<br />
non ha una immediata rilevanza<br />
pratica, nel senso che il nostro lavoro<br />
nelle scuole segue le forme e le procedure<br />
di sempre. Si trattava però di<br />
un buon biglietto da visita, di una apertura<br />
di credito per quelle situazioni locali<br />
che hanno meno dimestichezza<br />
con la psicologia e costituiva la premessa<br />
per potere, forse domani, a ragion<br />
veduta, costruire <strong>del</strong>le sinergie<br />
più operative tra <strong>Ordine</strong> e Amministrazione<br />
Scolastica (P.Marinelli 2003).<br />
Nell'ottica generale di quanto fin qui<br />
ricordato, ritenevamo che il Protocollo<br />
rivestisse una rilevante valenza simbolica.<br />
Esso segnava un'apertura e una<br />
sensibilità da parte <strong>del</strong>l'Amministrazione<br />
scolastica regionale presieduta<br />
attualmente dalla dott.ssa Maddalena<br />
Novelli e offrisse una base utile per<br />
procedere ad una riorganizzazione <strong>del</strong>la<br />
cultura sulla quale si realizza lo<br />
scambio tra personale <strong>del</strong>la scuola e<br />
professionisti. Era l'esito di un percorso<br />
faticoso che oggi ci sembrava<br />
giunto a compimento. Ma ciò non è stato<br />
certo sufficiente ai nostri occhi per<br />
tentare comunque di giungere ad articolare<br />
un mo<strong>del</strong>lo di lavoro che facesse<br />
ordine ed evidenziasse <strong>del</strong>le regole<br />
che potessero avere una portata generale<br />
e dunque risultare riconoscibili<br />
da tutti coloro che si trovano ad operare<br />
al fianco <strong>del</strong>la scuola.<br />
Il Gruppo di Lavoro interistituzionale,<br />
paritetico, composto da due<br />
membri di ciascun organo di appartenenza<br />
(Direzione Generale <strong>del</strong>l'Ufficio<br />
Scolastico Regionale per il <strong>Lazio</strong>,<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, Facoltà di<br />
<strong>Psicologi</strong>a, Dirigenti Scolastici), si è insediato<br />
nel dicembre 2003, ma il suo<br />
lavoro di riflessione su quali priorità<br />
confrontarsi ha subito <strong>degli</strong> arresti dovuti<br />
a problemi ancora una volta politico-istituzionali.<br />
La ricchezza <strong>del</strong> materiale raccolto<br />
nel corso <strong>del</strong>le indagini conoscitive<br />
promosse dal nostro <strong>Ordine</strong> professionale<br />
e dalla Commissione Scuola avrebbe<br />
dovuto costituire una base dalla<br />
quale partire per la costruzione <strong>del</strong>la<br />
nostra osservazione.<br />
Nel luglio 2004 era pronto un questionario<br />
rivolto ai Dirigenti Scolastici<br />
che avrebbe dovuto mappare “lo stato<br />
<strong>del</strong>l'arte” <strong>degli</strong> interventi di <strong>Psicologi</strong>a<br />
Scolastica, dal punto di vista <strong>del</strong>la committenza.<br />
Questionario per elaborare<br />
ilquale l'<strong>Ordine</strong> aveva chisto la consulenza<br />
<strong>del</strong>la Dott.ssa Scalisi <strong>del</strong>la Facoltà<br />
di <strong>Psicologi</strong>a 2 <strong>del</strong>l'Università la<br />
Sapienza.<br />
I risultati sarebbero stati presentati<br />
nel corso di una giornata di studio che<br />
avrebbe visto ancora una volta <strong>Psicologi</strong>a<br />
e Scuola confrontarsi sulle caratteristiche<br />
<strong>del</strong>la “domanda” e sull'efficacia<br />
“<strong>del</strong>l'offerta”.<br />
Ma ci è stato imposto un cambiamento<br />
di rotta per questioni di opportunità;così<br />
ci è stato detto dalla Dott.ssa<br />
M. Novelli. Quindi, per non gettare nel<br />
vuoto tutto il lavoro svolto, concordiamo<br />
con una mediazione: in autunno,<br />
in occasione di una giornata di studio<br />
rivolta ai Dirigenti Scolasticie psicologi,<br />
organizzata dalla Direzione Generale<br />
<strong>del</strong>l'Istruzione Regionale <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />
il Gruppo di Lavoro interistituzionale,<br />
paritetico avrebbe promosso<br />
un dibattito teso a far emergere il<br />
punto di vista <strong>del</strong>la scuola rispetto alla<br />
presenza <strong>degli</strong> psicologi nella scuola<br />
e, sempre in quella sede, sarebbe<br />
stato presentato il “Questionario”. Que-
sto è quanto è stato concordato nell'ultimo<br />
incontro <strong>del</strong> gruppo paritetico,che<br />
si è tenuto nel giugno u.s.<br />
A tutt’oggi, nonostante numerose sollecitazioni,non<br />
si è registrata nessuna<br />
intenzione, da parte <strong>del</strong>la Direzione Generale,<br />
di organizzare alcuna giornata<br />
di studio.<br />
Anzi in un recente Convegno tenutosi<br />
a Roma, nella sala <strong>del</strong>la Protomoteca<br />
<strong>del</strong> Campidoglio, promosso dall'Assessore<br />
Coscia,un portavoce <strong>del</strong>la<br />
Dott.ssa Novelli,invitata, ma non presente,ha<br />
parlato di sinergie, tra le varie<br />
componenti <strong>del</strong> territorio nel comune<br />
intento di promuovere la salute<br />
psicofisica <strong>degli</strong> alunni e prevenire la<br />
Dispersione Scolastica. Non ha però in<br />
alcun modo fatto cenno al Protocollo<br />
d'Intesa siglato con il nostro <strong>Ordine</strong><br />
Professionale, sotto gli occhi desolati<br />
di alcuni membri <strong>del</strong> Gruppo di lavoro<br />
paritetico,presenti al Convegno.<br />
Aver <strong>del</strong>ineato il background storico-culturale<br />
<strong>del</strong>la psicologia scolastica<br />
per poi giungere ai giorni nostri, spero<br />
permetterà ai colleghi più giovani di<br />
conoscere meglio il contesto in cui, magari<br />
anche solo occasionalmente, si troveranno<br />
a lavorare e di comprendere<br />
come sia importante puntare sulla qualità<br />
<strong>del</strong>l'intervento; i colleghi non più<br />
giovanissimi ed i miei coetanei,mi auguro<br />
lo apprezzino e condividano con<br />
me che queste frustrazioni,non ci debbano<br />
scoraggiare rispetto al conseguimento<br />
di qualcosa in cui crediamo profondamente.<br />
La rabbia per la cecità <strong>del</strong>le istituzioni<br />
nei confronti <strong>del</strong>la prevenzione<br />
<strong>del</strong> disagio e <strong>del</strong>la promozione <strong>del</strong>la salute<br />
mentale nella scuola, si deve trasformare<br />
in tenacia ed ulteriore pazienza<br />
nel ricercare altre strade da percorrere,<br />
non ultima anche quella di valutare<br />
positivamente l'opportunità di<br />
un aggiornamento e/o di una riqualificazione<br />
di tutti coloro che operano nelle<br />
scuole, in vista di un progetto legislativo<br />
regionale che veda professionisti<br />
con una specifica competenza,impegnati<br />
sul territorio, lavorare,in collaborazione<br />
con le scuole, studiando le<br />
esigenze locali, elaborando progetti ad<br />
hoc, definendo interventi in un'ottica<br />
di prevenzione e promozion finalmente<br />
previsto il ritorno alle urne per il rinnovo<br />
<strong>degli</strong> Ordini professionali: sarà<br />
compito di chi sarà eletto impegnarsi<br />
in questa prospettiva, portando a termine<br />
i progetti intrapresi. In tal senso<br />
il nostro lavoro continua.<br />
temi di politica professionale<br />
“GIÙ LE MANI<br />
DAI BAMBINI IPERATTIVI”<br />
La Campagna Nazionale “Giù Le Mani Dai Bambini”® ha avviato la sottoscrizione<br />
<strong>del</strong> ‘CONSENSUS INTERNAZIONALE: ADHD E ABUSO NELLA<br />
PRESCRIZIONE DI PSICOFARMACI AI MINORI’ tra gli esperti, al fine di fare<br />
il punto <strong>del</strong>la situazione sulle tematiche di fondo che sono oggetto di<br />
controversie e fornire agli utenti un quadro di riferimento attendibile.<br />
I colleghi sono invitati a sottoscriverlo inviando una e-mail a: consensusadhd@giulemanidaibambini.org<br />
e dando l'autorizzazione ad inserire<br />
il loro nominativo tra i sottoscrittori e indicando i titoli accademici e/o di<br />
altro tipo e gli insegnamenti che dobbiamo affiancare al loro nome, eventuali<br />
url che puntano a biografie, biglietti da visita, pagine personali. Possono<br />
sottoscrivere il consensus anche le Associazioni e Scuole che si occupano<br />
di salute mentale. La segreteria organizzativa <strong>del</strong>l'iniziativa si riserva<br />
di valutare la congruenza <strong>del</strong>le richieste di sottoscrizione che perverranno.<br />
CONSENSUS INTERNAZIONALE:<br />
ADHD E ABUSO<br />
NELLA PRESCRIZIONE<br />
DI PSICOFARMACI AI MINORI<br />
(Gennaio <strong>2005</strong>)<br />
Premessa<br />
“Giù le mani dai bambini” ® è la più<br />
visibile campagna per la difesa <strong>del</strong> diritto<br />
alla salute dei bambini mai organizzata<br />
in Italia, ed in effetti è quella<br />
attualmente in fase di più rapida espansione<br />
se paragonata ad analoghe iniziative<br />
in Europa. La campagna ha come<br />
scopo la completa e corretta informazione<br />
<strong>del</strong>la popolazione (insegnanti,<br />
genitori, gli stessi adolescenti, ecc.)<br />
sul tema <strong>degli</strong> abusi nella somministrazione<br />
di psicofarmaci a bambini ed<br />
adolescenti, che con oltre <strong>11</strong> milioni di<br />
bambini cronicamente dipendenti da<br />
anfetamine nei soli Stati Uniti, è ormai<br />
una vera e propria emergenza sanitaria,<br />
importata anche in Italia (per maggiori<br />
informazioni, leggi quanto riportato<br />
sul nostro sito www.giulemanidaibambini.org<br />
.<br />
L'iniziativa, promossa dalla rete dei<br />
volontari ospedalieri, che ha riunito in<br />
un Comitato Associazioni ed Enti rappresentativi<br />
di oltre 6 milioni di Italiani,<br />
è patrocinata da RAI - Radio Televisione<br />
Italiana. Hanno aderito alla<br />
campagna volti famosi <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong>lo<br />
spettacolo e <strong>del</strong>la scienza, da Ray<br />
Charles (recentemente mancato) a<br />
Beppe Grillo, e molti altri, come risulta<br />
nella sezione Testimonial <strong>del</strong> sito. La<br />
Campagna si è dotata di un qualificato<br />
Comitato Scientifico ed ha avviato u-<br />
n'articolata serie di interventi divulgativi<br />
sul territorio.<br />
L'iniziativa è non a scopo di lucro,<br />
apartitica, non confessionale. Il portale<br />
informativo su internet, gestito dai<br />
nostri volontari, è attualmente il più<br />
ricco ed articolato disponibile in Italia<br />
su questi temi. La sindrome denominata<br />
“Disturbo di Attenzione e/o Iperattivà”<br />
(ADHD) è stata oggetto di una<br />
quantità impressionante di indagini<br />
sperimentali e di studi scientifici. La<br />
soluzione di elezione per il trattamento<br />
di questo disordine è tutt'ora quella<br />
farmacologica<br />
Le risorse finanziarie sono state concentrate<br />
prevalentemente sulla ricerca<br />
- in larga parte non indipendente, in<br />
quanto finanziata con fondi dei produttori<br />
stessi - mirata ad individuare le<br />
presunte cause biologiche <strong>del</strong> disagio<br />
nonché gli effetti <strong>degli</strong> interventi farmacologici,<br />
penalizzando la ricerca sulle<br />
cause psicologiche, ambientali e so-<br />
71
temi di politica professionale<br />
bambini e farmaci<br />
ciali, nonché gli interventi pedagogici,<br />
psicoterapeutici e sociali autonomi.<br />
I metodi sperimentali utilizzati ed i<br />
risultati ottenuti sono stati oggetto di<br />
accalorati dibattiti ed accese controversie<br />
da parte <strong>degli</strong> addetti ai lavori,<br />
e negli ultimi anni anche dei media e<br />
<strong>del</strong> grande pubblico, ed hanno generato<br />
problemi tutt'ora irrisolti. L'attenzione<br />
- e l'assenza di problemi di<br />
carattere emozionale - sono i pre-requisiti<br />
generali per ogni tipo di apprendimento,<br />
e l'individuazione di una<br />
patologia <strong>del</strong>l'attenzione e <strong>del</strong> movimento<br />
che inibisce l'apprendimento<br />
rappresenta per contro una codifica<br />
che genera conseguenze drammatiche<br />
sul piano personale, familiare, scolastico<br />
e sociale.<br />
I firmatari <strong>del</strong> presente documento,<br />
esperti di fama in ambito clinico e sperimentale,<br />
desiderano, con onestà intellettuale<br />
e competenza professionale,<br />
fare il punto <strong>del</strong>la situazione alla luce<br />
anche <strong>del</strong>le più recenti e/o meno conosciute<br />
risultanze sperimentali scientificamente<br />
accreditate, nonché dei dibattiti<br />
accademici trascorsi ed in atto,<br />
allo scopo di fare chiarezza su un tema<br />
di primo piano nel panorama <strong>del</strong><br />
diritto alla salute dei minori, che riguarda<br />
la comunità scientifica e la società<br />
civile tutta, stimolando con l'occasione<br />
una metodologia di approccio<br />
eticamente più corretta nei confronti<br />
di un problema che da mezzo secolo è<br />
vittima di metodologie di approccio sovente<br />
infruttuose.<br />
L'ADHD come malattia<br />
È consuetudine consolidata definire<br />
l'ADHD - in termini di causalità primaria<br />
- come una “malattia geneticamente<br />
determinata”, relegando le cause<br />
psicosociali a “concause minori” se<br />
non a semplici “cartine di tornasole”<br />
72<br />
in grado di far emergere quanto già determinato<br />
a livello genetico, influenzandone<br />
né più né meno i tempi e modi<br />
<strong>del</strong>la comparsa <strong>del</strong>la sintomatologia.<br />
In proposito va ribadito che non è stata<br />
ancora dimostrata sperimentalmente<br />
la causalità diretta di alcun gene<br />
o pool di geni, e che nessun marcatore<br />
biologico (fenotipo) è stato individuato<br />
con certezza.<br />
L'ADHD è, nella migliore <strong>del</strong>le ipotesi,<br />
un semplice elenco di comportamenti<br />
disfunzionali, troppo poco per<br />
identificare una malattia. L'insufficiente<br />
definizione di questi comportamenti-sintomo<br />
dal punto di vista operazionale,<br />
rende persino impossibile configurare<br />
nettamente l'ADHD come una<br />
psicopatologia. Sulla base <strong>del</strong>le risultanze<br />
scientifiche attualmente disponibili,<br />
la diagnosi di ADHD rischia di<br />
essere sostenuta da motivazioni di carattere<br />
principalmente economico e<br />
non indirizzata al reale beneficio <strong>del</strong><br />
bambino/paziente.<br />
La diagnostica <strong>del</strong>l'ADHD<br />
Coerentemente con quanto esposto<br />
in merito al concetto di malattia, la diagnostica<br />
utilizzata è vistosamente carente.<br />
Il manuale diagnostico <strong>del</strong>l'APA<br />
rimarca nel DSM-IV che:<br />
“... non vi sono test di laboratorio<br />
confermati come diagnostici “per “il<br />
Disturbo <strong>del</strong> Deficit d'Attenzione/Iperattività<br />
. “<br />
Nel documento “2000 American Academy<br />
of Pediatrics Annual Meeting Attention<br />
Deficit Hyperactivity Disorder:<br />
Current Diagnosis and Treatment,<br />
Mark L. Wolraich, MD”, viene ribadito:<br />
“Comunque la diagnosi <strong>del</strong>l'ADHD<br />
resta legata a criteri diagnostici limitati.<br />
La diagnosi dipende dall'osservazione<br />
<strong>del</strong> comportamento dei bambini<br />
da parte di diverse fonti, in particolare<br />
genitori ed insegnanti, spesso discordanti<br />
tra loro, senza un metodo<br />
chiaro per risolvere queste discrepanze.<br />
Una <strong>del</strong>le fonti di discrepanza è il<br />
fatto che i comportamenti sono influenzati<br />
dall'ambiente. La classe scolastica<br />
quindi potrebbe dare adito a<br />
comportamenti diversi da quanto osservato<br />
a casa, inoltre i rapporti <strong>del</strong>le<br />
osservazioni sono spesso soggettivi a<br />
causa <strong>del</strong>l'assenza di specifiche competenze<br />
per l'osservazione dei comportamenti<br />
stessi, gli osservatori dovrebbero<br />
usare il loro proprio metodo<br />
personale di giudizio. Inoltre i criteri<br />
sono gli stessi indipendentemente da<br />
età e stato di sviluppo, mentre in realtà<br />
il comportamento dei bambini varia anche<br />
in base al loro stato di crescita”<br />
Se si analizzano con attenzione i<br />
commenti ai test sperimentali che gli<br />
specialisti utilizzano per determinare<br />
le soglie di attenzione ed iperattività,<br />
emergono dati che ci inducono a riconsiderare<br />
le nostre convinzioni.<br />
Emerge che i bambini sono in grado di<br />
prestare attenzione ai compiti loro graditi,<br />
mentre non lo sono per quelli rilevanti<br />
per l'apprendimento, se nella<br />
loro percezione sono “meno graditi”.<br />
Si parla pertanto di “carenza di attenzione<br />
in un contesto di scarsa motivazione”<br />
o di “ansia da apprendimento”,<br />
nonché di “comportamenti iperattivi”<br />
in un contesto famigliare in cui emergono<br />
gravi psicopatologie.<br />
Pare almeno discutibile che tutto<br />
questo possa tout-court essere trasformato<br />
in una malattia di carattere<br />
biologico, mentre appare evidente come<br />
siano implicate dinamiche personali<br />
e sociali di varia natura che sono<br />
state a tutt'oggi in larga parte trascurate<br />
dall'indagine scientifica. A fronte<br />
di disturbi <strong>del</strong>l'attenzione e di iperattività,<br />
sarebbe necessario effettuare un
temi di politica professionale<br />
bambini e farmaci<br />
L’ADESIONE DELL’ORDINE<br />
Punto 7 all'O.d.G. seduta <strong>del</strong> 13/04/<strong>2005</strong> <strong>del</strong> Consiglio<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>. Decisioni in merito<br />
all'adesione <strong>del</strong>l'iniziativa “Consensus internazionale:<br />
ADHD e abuso nella prescrizione di psicofarmaci nei minori”<br />
All'unanimità i Consiglieri sono favorevoli alla sottoscrizione<br />
<strong>del</strong> documento “ADHD e abuso nella prescrizione<br />
di psicofarmaci nei minori”.<br />
Gentile Presidente dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca,<br />
la Vostra sottoscrizione mi è particolarmente gradita, essendo<br />
uno psicologo sono consapevole <strong>del</strong>l'elevato significato etico e<br />
istituzionale di questa vostra <strong>del</strong>ibera che certo non mancherà<br />
di essere d'esempio per tutti. Per meglio valorizzare la Vostra<br />
sottoscrizione sarebbe utile indicare il numero <strong>degli</strong> iscritti al<br />
Vostro <strong>Ordine</strong>, se le è possibile avere questo dato me lo invii per<br />
cortesia. Verifichi che sul nostro portale quanto scritto in merito<br />
alla Vostro <strong>Ordine</strong> e mi indichi eventualmente come preferisce<br />
siate presentati in 2-3 righe sintetiche.<br />
Cordiali saluti<br />
Claudio Ajmone<br />
Coordinatore <strong>del</strong>la Campagna Nazionale<br />
serio screening medico standardizzato<br />
ed un'approfondita analisi <strong>del</strong>le relazioni<br />
sociali dei piccoli pazienti, <strong>del</strong><br />
loro reale grado di apprendimento scolastico<br />
e dei molti altri fattori che possono<br />
essere alla causa dei comportamenti<br />
anormali <strong>del</strong> bambino. Si deve<br />
pertanto concludere che la diagnostica<br />
non ha ancora una legittimazione<br />
scientifica tale da permettere una diagnosi<br />
certa al di là di ogni ragionevole<br />
dubbio.<br />
La terapia farmacologica<br />
e i suoi effetti<br />
La cura è un procedimento terapeutico<br />
che, rimuovendo le cause che hanno<br />
generato la patologia, porta alla guarigione.<br />
Il sollievo e la remissione dei<br />
sintomi, per quanto siano eventi importanti,<br />
non qualificano un intervento<br />
terapeutico come cura. Sia la cura<br />
che il trattamento sintomatico devono<br />
comunque garantire il rispetto <strong>del</strong>la dignità<br />
umana e l'integrità psicofisica,<br />
condizione che la maggior parte <strong>degli</strong><br />
psicofarmaci attualmente in commercio<br />
non sono in grado di rispettare.<br />
Non ci sono dubbi che tali prodotti farmaceutici<br />
hanno effetti collaterali anche<br />
gravi, inclusa la morte <strong>del</strong> paziente.<br />
I loro effetti si manifestano con la<br />
soppressione dei sintomi in presenza<br />
di assunzione regolare <strong>del</strong> farmaco, in<br />
quanto l'interruzione <strong>del</strong> trattamento<br />
farmacologico fa riemergere la situazione<br />
antecedente al periodo di regolare<br />
assunzione. Questo è il motivo per<br />
cui si rende necessaria la somministrazione<br />
a lungo termine, anche quando<br />
essa è sconsigliata dagli stessi specialisti<br />
ed a volte dalle stesse industrie<br />
produttrici.<br />
In un documento datato Dicembre<br />
1999 “Long-Term Effects of Stimulant<br />
Medications on the Brain” il NIMH (National<br />
Institute of Mental Health) dichiara<br />
che<br />
“Gli stimolanti sopprimono i sintomi<br />
<strong>del</strong>l'ADHD ma non curano il disordine,<br />
e come risultato i bambini etichettati<br />
ADHD sono spesso trattati con<br />
stimolanti per molti anni…”<br />
La terapia con questi prodotti farmaceutici<br />
di per se non migliora il rendimento<br />
scolastico dei bambini, in<br />
quanto i procedimenti legati all'apprendimento<br />
sono qualcosa di molto<br />
più complesso <strong>del</strong> semplice “prestare<br />
attenzione”. Afferma il Professore Cesare<br />
Cornoldi, ordinario di psicologia<br />
all'Università di Padova, in merito alla<br />
prescrizione di Metilfenidato (Ritalin):<br />
“È bene allora ricordare che si possono<br />
registrare effetti positivi nel controllo<br />
<strong>del</strong>l'impulsività, <strong>del</strong>l'iperattività<br />
e <strong>del</strong>l'attenzione, per la durata <strong>del</strong>la<br />
somministrazione <strong>del</strong> farmaco; i disturbi<br />
invece <strong>del</strong>l'apprendimento, <strong>del</strong>la<br />
condotta e la difficoltà di interazione<br />
sociale richiedono interventi di natura<br />
diversa. Generalmente comunque<br />
la terapia farmacologica è cronica, perché<br />
se viene sospesa la somministrazione<br />
<strong>del</strong> farmaco - in assenza di interventi<br />
di tipo psicologico e pedagogico-didattico<br />
- il bambino in breve<br />
tempo tende a ripresentare la stessa<br />
sintomatologia. “ (Cesare Cornoldi,<br />
Iperattività e autoregolazione cognitiva,<br />
Erickson, 2001, pag. 188.)<br />
OMISSIS<br />
Reinterpretare i dati<br />
Negli ultimi anni sono comparse,<br />
sempre più numerose, ricerche che individuano<br />
correlazioni di varia natura<br />
con l'ADHD. Si tratta di patologie fisiche,<br />
reazioni a terapie mediche, condizioni<br />
ambientali di vario tipo e di gravidanza<br />
sfavorevoli, psicopatologie, in<br />
grado di mimare la sintomatologia <strong>del</strong>l'ADHD<br />
raggiungendo i medesimi criteri<br />
diagnostici. La nosografia ADHD<br />
ha di fatto l'effetto di depistare i medici<br />
che omettono di indagare queste<br />
cause, con un danno potenzialmente<br />
rilevante per la salute <strong>del</strong> minore.<br />
Non possiamo dimenticare che studiare<br />
e stare fermi ed attenti a scuola<br />
sono condizioni che richiedono a tutti<br />
i bambini un sacrificio che viene diversamente<br />
assolto in armonia con la<br />
curva di Gauss, e che le variabili che<br />
possono spiegare tali variazioni sono<br />
talmente numerose che per ora non<br />
siamo in grado di valutarle ed esprimere<br />
giudizi clinici.<br />
Tutte queste correlazioni che sono<br />
emerse possono essere reinterpretate<br />
come cause Possiamo ipotizzare che<br />
la sintomatologia ADHD sia in realtà<br />
una costellazione aspecifica di sintomi,<br />
indicatori di un disagio <strong>del</strong>la persona<br />
che rimandano alle più svariate<br />
cause<br />
Possiamo abolire la nosografia ADHD<br />
con il suo far<strong>del</strong>lo ideologico così come<br />
anni fa si fece con l'omosessualità<br />
(originariamente, come a tutti noto,<br />
classificata come malattia mentale al<br />
pari <strong>del</strong>l' ADHD)<br />
Questa è la vera sfida che abbiamo<br />
di fronte, una ipotesi che merita tutta<br />
l'attenzione scientifica di cui siamo capaci,<br />
un diverso modo di fare sperimentazione,<br />
ed un approccio eticamente<br />
diverso all'utilizzo <strong>degli</strong> psicofarmaci<br />
su bambini ed adolescenti, che<br />
dovrebbe essere ispirato alla massima<br />
cautela e come ultima risorsa in casi<br />
estremi, al fine di prevenire e contenere<br />
i possibili rischi di abuso su larga<br />
scala, in più occasioni documentati sia<br />
nella letteratura scientifica che da autorevoli<br />
fonti di informazione.<br />
73
UNA MOZIONE<br />
CONTRO L’ATTACCO ALLA<br />
PROFESSIONALITÀ E ALL’ETICA<br />
DI CHI LAVORA<br />
PER L’APPLICAZIONE DELLA 194<br />
NELLA SUA INTEREZZA<br />
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
VOLONTARI NEI CONSULTORI<br />
E IL MINISTRO<br />
“SNOBBA” GLI PSICOLOGI<br />
Il consiglio <strong>del</strong>l'ordine regionale<br />
ha inteso prendere posizione<br />
sulla proposta <strong>del</strong> Ministro<br />
Francesco Storace di introdurre<br />
militanti <strong>del</strong> Movimento per la<br />
vita nei consultori pubblici.<br />
Abbiamo voluto sostenere ancora<br />
una volta la differenza che<br />
intercorre tra l'essere<br />
simpatizzanti di un'idea o di<br />
un'altra e l'essere appartenenti ad<br />
una professione, con un corpus<br />
teorico di riferimento, una<br />
consolidata pratica professionale<br />
ed un codice deontologico a tutela<br />
dei professionisti come dei loro<br />
clienti, chiunque essi siano e<br />
qualunque cosa essi pensino.<br />
Non sorprende che la psicologia<br />
nel SSN venga erosa attraverso il<br />
mancato rinnovo <strong>del</strong> turn over e<br />
soprattutto cedendo fette di<br />
fatturato ad altre professionalità,<br />
visto il modo con cui il nostro<br />
Ministro ritiene di poter trattare<br />
problemi così <strong>del</strong>icati e profondi,<br />
strumentalizzando una situazione<br />
drammatica a fini politici.<br />
Non esiste un codice deontologico<br />
per i Ministri <strong>del</strong>la Repubblica Il<br />
nostro, agli artt. 3 e 4, recita così:<br />
“Lo psicologo è consapevole <strong>del</strong>la<br />
responsabilità sociale derivante<br />
dal fatto che, nell'esercizio<br />
professionale, può intervenire<br />
significativamente nella vita <strong>degli</strong><br />
altri; pertanto deve prestare<br />
particolare attenzione ai fattori<br />
personali, sociali, organizzativi,<br />
finanziari e politici, al fine di<br />
evitare l’uso non appropriato <strong>del</strong>la<br />
sua influenza….”; “Nell'esercizio<br />
<strong>del</strong>la professione, lo psicologo<br />
rispetta la dignità, il diritto<br />
alla riservatezza,<br />
all'autodeterminazione ed<br />
74<br />
all'autonomia di coloro che si<br />
avvalgono <strong>del</strong>le sue prestazioni;<br />
ne rispetta opinioni e credenze,<br />
astenendosi dall'imporre il suo<br />
sistema di valori;…”<br />
e.m.d.r<br />
Mozione <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l'ordine<br />
<strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
contro l'attacco portato<br />
dal Ministro Storace<br />
alla professionalità<br />
e allo spazio di azione<br />
<strong>degli</strong> psicologi nei Consultori<br />
Il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> esprime il suo dissenso<br />
in relazione alla proposta<br />
<strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>la Salute Storace<br />
di inserire Volontari di Associazioni<br />
- come per esempio i volontari<br />
<strong>del</strong> 'Movimento per la vita' -<br />
nei Consultori <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> e più in<br />
generale in Italia.<br />
Il Consiglio è consapevole che<br />
la presenza di psicologi professionisti<br />
preparati, attenti ai bisogni<br />
anche profondi <strong>del</strong>le donne,<br />
socialmente responsabili e sorretti<br />
da una forte etica professionale,<br />
sia una presenza -richiesta e apprezzata<br />
dagli utenti- effettivamente<br />
utile alle donne e alle coppie<br />
che si trovano davanti ad una<br />
scelta drammatica e sempre contraddittoria,<br />
come è l'interruzione<br />
volontaria di una gravidanza.<br />
Da anni, infatti, gli psicologi collaborano<br />
nell'applicazione <strong>del</strong>la<br />
194 nella sua interezza -anche per<br />
la prevenzione <strong>del</strong>l'aborto- e da<br />
anni sono accanto alle donne e alle<br />
famiglie nei consultori, aiutandole<br />
ad esplorare tutte le strade<br />
possibili, nell'unico intento di supportarle<br />
in un momento <strong>del</strong>la vita,<br />
connotato da una difficile scelta.<br />
(28 novembre <strong>2005</strong>)
GLI ESTRATTI<br />
DALLA RASSEGNA STAMPA<br />
CONFERMANO<br />
UNA NOSTRA<br />
QUALIFICATA PRESENZA<br />
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
SUI MEDIA GLI PSICOLOGI<br />
PROTAGONISTI<br />
DEL DIBATTITO DELLE IDEE<br />
Maria Teresa Rosito, Roberta Fangucci<br />
Stress post-vacanza o depressione<br />
da rientro<br />
Gli inglesi lo chiamano post-vacation<br />
blues, dove “blue” è sinonimo di tristezza,<br />
depressione. È lo stress postvacanza,<br />
o depressione da rientro: una<br />
sindrome sempre più diffusa, che si<br />
traduce, per chi torna al lavoro, con<br />
senso di stordimento, calo <strong>del</strong>l'attenzione,<br />
mal di testa, apatia. La ragione<br />
di tutto ciò Le ferie concentrate in a-<br />
gosto e, soprattutto, la “qualità <strong>del</strong><br />
tempo che cambia”. Ne parla Marialori<br />
Zaccaria, psicologa e psicoterapeuta,<br />
vicepresidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>: “È come se<br />
si passasse, in modo brusco e repentino,<br />
da un tempo ‘analogico’ - fluido,<br />
approssimativo - a un tempo ‘digitale’,<br />
che richiede puntualità, precisione<br />
. A mio avviso, questa è una<br />
<strong>del</strong>le fonti maggiori di stress, proprio<br />
perché la nostra mente tende<br />
per sua natura più all’analogico”.<br />
(Kataweb-08 settembre 2004)<br />
I valori <strong>del</strong>lo sport<br />
Le motivazioni che spingono alla pratica<br />
sportiva. I valori <strong>del</strong>lo sport, mezzo<br />
fondamentale per abbattere barriere<br />
culturali e favorire l'integrazione.<br />
Ma anche l'importanza <strong>del</strong>la pratica,<br />
amatoriale e agonistica.<br />
Intervista a tutto campo con la psicologa<br />
<strong>del</strong>lo sport Isabella Ottavi,<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />
impegnata anche nei programmi<br />
di formazione e ricerca <strong>del</strong>la Fisd: “Per<br />
un ragazzo con disabilità acquisita,<br />
il discorso è molto semplice. Lo<br />
sport significa ritornare alla vita,<br />
non sentirsi più soggetto passivo,<br />
trovare nuovamente uno scopo. E<br />
poi, ma questo vale per tutti, i benefici<br />
<strong>del</strong>la pratica sportiva sono<br />
immediati ed evidenti, perché porsi<br />
obiettivi e traguardi non fa che<br />
stimolare una competitività sana e<br />
consente il recupero psicologico <strong>del</strong>la<br />
persona. In questo, lo sport è proprio<br />
una metafora <strong>del</strong>la vita”.<br />
(Superabile-22 settembre 2004)<br />
Ragazzo disabile allontanato<br />
dal campo<br />
Down allontanato dal campo, una<br />
storia che non si chiude con il fischio<br />
<strong>del</strong>l'arbitro.<br />
Tra assistenzialismo e solidarietà, indifferenza<br />
e pregiudizio si rischia di<br />
perdere di vista quello che ha provato<br />
Piero Andreotti, allontanato dal terreno<br />
di gioco che lui ama tanto. Bisogna<br />
andare oltre l'episodio per capire che<br />
è necessario analizzare in profondità i<br />
sentimenti di una persona, per evitare<br />
che in situazioni come questa si senta<br />
emarginata e diversa. Ne parla Diego<br />
Polani, psicologo e consigliere<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>:”Cerchiamo<br />
di analizzare ciò<br />
che sarebbe successo sulla pelle di<br />
Piero”. Da un lato una società che accetta<br />
“Piero” in panchina come mascotte<br />
in maniera, secondo me, populistica<br />
ed assistenzialistica, dall'altra<br />
squadre avversarie e arbitri<br />
che, per non fare brutta figura, accettano<br />
questa situazione anomala<br />
ma sicuramente contraria ai regolamenti<br />
sportivi: arrivano le difficoltà<br />
e colui che viene castigato alla<br />
fine è e rimane solo “Piero”.<br />
(Superabile-21 ottobre 2004)<br />
Suicidio Mercuriali<br />
Tangenti: Mercuriali: Non è un caso<br />
la modalità scelta per togliersi la vita;<br />
la sua professione ha influito sulla scelta.<br />
“Non è un caso che il cardiologo<br />
Francesco Mercuriali, accusato di<br />
tangenti nell'ambito <strong>del</strong>l'inchiesta<br />
milanese, abbia scelto di suicidarsi<br />
con una coltellata al cuore”- afferma<br />
Guido Crocetti, consigliere <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> - spiegando<br />
che tra le ragioni che sostengono<br />
la nostra vita e la morte c’è<br />
sempre un collegamento”.<br />
Sentenza Platè<br />
(Ansa-04 ottobre 2004)<br />
Valerio Benincasa, psicologo e segretario<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
commenta l'emissione <strong>del</strong>la sentenza<br />
Platè.<br />
“Il 28.05.03 il Tribunale di Milano<br />
ha preso posizione contro l'esercizio<br />
abusivo <strong>del</strong>la professione di<br />
psicologo nelle aziende dichiarando<br />
che la diagnosi nei processi di<br />
valutazione <strong>del</strong>le risorse umane deve<br />
essere effettuata da psicologi i-<br />
scritti all'<strong>Ordine</strong> secondo quanto e-<br />
spresso dall'art. 1 <strong>del</strong>la legge 56/89.<br />
A seguito di ciò l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> ha inviato una lettera<br />
a un migliaio tra aziende, banche,<br />
enti pubblici, società di consulenza,<br />
etc. per informarle, sia <strong>del</strong><br />
provvedimento giudiziario, che <strong>del</strong>la<br />
legge 56/89”.<br />
(Opsonline.it, Obiettivo <strong>Psicologi</strong>a<br />
06 ottobre 2004)<br />
75
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
rassegna stampa<br />
Giappone: isolati dal mondo ma uniti<br />
da Internet<br />
“Vittime di un’onnipotenza e di u-<br />
na chiusura narcisistica nei confronti<br />
<strong>del</strong> mondo che trova in Internet<br />
un forte collante”. Così Guido<br />
Crocetti, consigliere <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, commenta il<br />
suicidio di sette giovani giapponesi che<br />
si erano conosciuti attraverso la rete e<br />
che, secondo le prime ricostruzioni <strong>degli</strong><br />
inquirenti, hanno condiviso l’atto<br />
estremo <strong>del</strong>la vita.<br />
(Ansa - <strong>12</strong> ottobre 2004)<br />
ll sostegno psicologico ai militari<br />
<strong>del</strong>l’Arma<br />
L’arma psicologica (dei soldati italiani)<br />
per far fronte alla paura. Prima<br />
era una malattia inconfessabile ora una<br />
reazione normale da capire e su cui intervenire.<br />
Così i militari hanno creato<br />
un “corpo speciale”: quello che cura i<br />
traumi dei conflitti. E in prima linea ci<br />
sono le donne.<br />
“Tutte le guerre pongono i giovani,<br />
nel pieno <strong>del</strong>la vita, di fronte al<br />
pericolo reale <strong>del</strong>la morte. A volte di<br />
fronte ad atrocità mai viste prima.<br />
E tutte le guerre obbligano a un’attesa<br />
estenuante <strong>del</strong>l’attacco. Ma oggi<br />
l’attesa si fa ancora più stressante<br />
perché il nemico non è chiaramente<br />
identificabile. L’ambiguità<br />
<strong>del</strong>le regole d’ingaggio crea uno stato<br />
di confusione emotiva” spiega<br />
Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca,<br />
presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi<br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, “Così non potendo scappare<br />
dal fronte, si rischia di scappare<br />
nella malattia. Ma avere aperto<br />
le Forze armate alla psicologia è<br />
un’efficace forma di prevenzione”.<br />
(Venerdì, La Repubblica -22 ottobre 2004)<br />
Nasce l’Osservatorio sulle emergenze<br />
psicologiche nella provincia di Roma<br />
Intesa tra Prefettura, Provincia, Comune<br />
e <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />
“L’istituzione di un osservatorio<br />
di durata triennale sugli interventi<br />
di psicologia <strong>del</strong>le emergenze gestito<br />
da un gruppo di lavoro paritetico<br />
composto da un rappresentante<br />
<strong>del</strong>la Prefettura, uno <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, uno<br />
<strong>del</strong>la Provincia, uno <strong>del</strong> Comune di<br />
76<br />
Roma - commenta il presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, E-<br />
manuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca - rappresenterà<br />
un punto di osservazione<br />
e di elaborazione per redigere un<br />
piano provinciale per l’organizzazione<br />
<strong>del</strong>le attività di prevenzione,<br />
gestione e formazione nell’ambito<br />
<strong>del</strong>le emergenze psicologiche”.<br />
(Adnkronos-19 novembre 2004;<br />
Asca-22 e 23 novembre;<br />
City-24 novembre; Mdc-movimento<br />
di difesa <strong>del</strong> cittadino-22 novembre;<br />
Redattore Sociale-22 novembre)<br />
Maremoto nel Sud-Est asiatico. L’<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> pronto<br />
ad intervenire a sostegno di famiglie<br />
e soccorritori<br />
Il presidente Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca precisa: “Già operativi<br />
nelle 24 ore successive all’evento,<br />
non siamo stati ancora attivati. L’emergenza<br />
psicologica in questo caso<br />
riguarda oltre alle vittime anche<br />
i familiari e i soccorritori stessi. Il<br />
Coordinamento di psicologi <strong>del</strong>l’emergenza<br />
si era reso operativo già<br />
nelle 24 ore successive all’evento ma<br />
non è stato attivato in quanto le istituzioni<br />
(Prefettura, Provincia e Comune<br />
di Roma ) - con le quali l’<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> ha stipulato<br />
un protocollo d’intesa per le<br />
emergenze psicologiche - a loro volta<br />
non sono state mobilitate dalla<br />
Protezione Civile nazionale e dalla<br />
Farnesina, per ragioni a noi sconosciute”.<br />
(Ansa e Redattore Sociale<br />
10 gennaio <strong>2005</strong>; Asca-<strong>11</strong> gennaio)<br />
L’ora <strong>degli</strong> studenti con la valigia.<br />
I giovani universitari sono pronti a<br />
trasferirsi in altre città, in altri atenei,<br />
per tagliare il cordone ombelicale e inseguire<br />
i propri sogni.<br />
“La cosa fondamentale - spiega<br />
Paola Marinelli, consigliere <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> - è la<br />
libertà di scelta. Poter decidere se<br />
andare a studiare altrove oppure<br />
no. In tal caso l’esperienze è positiva<br />
ma se invece uno studente è costretto<br />
a trasferirsi, magari in condizioni<br />
economiche disagiate, la<br />
nuova esperienza può diventare fattore<br />
di stress”.<br />
(Campus, gennaio <strong>2005</strong>)<br />
Scuola e disabilità<br />
Durante i primi anni di scuola è stato<br />
seguito dagli insegnanti di sostegno.<br />
Ora che è alle superiori non ne ha più<br />
bisogno, ma per i genitori di un ragazzo<br />
di Venezia, il giovane ha subito gravi<br />
danni dalla decisione <strong>del</strong>l’amministrazione<br />
scolastica e dalla Usl, che lo<br />
hanno ‘bollato come disabile. La vicenda<br />
è finita in tribunale e spetterà<br />
al giudice stabilire chi ha ragione.<br />
Anche secondo Paola Marinelli,<br />
consigliere e <strong>del</strong>egata al settore<br />
scuola presso l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>: “La presenza <strong>del</strong>l’insegnante<br />
di sostegno non può aver<br />
danneggiato il bambino. Allo stesso<br />
modo, è sbagliato pensare al sostegno<br />
come ad una specie di panacea.<br />
Quando un bambino esprime un disagio<br />
l’unica cosa certa è che c’è un<br />
problema che affonda le sue radici<br />
nel vissuto personale e familiare. È<br />
difficile per un genitore accettare<br />
che il proprio figlio abbia <strong>del</strong>le difficoltà<br />
e ammettere di conseguenza<br />
che sia necessario un aiuto”.<br />
(Superabile-18 aprile <strong>2005</strong>)<br />
<strong>Psicologi</strong> e selezione <strong>del</strong> personale:<br />
esercizio abusivo <strong>del</strong>la professione<br />
Valerio Benincasa, psicologo e segretario<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> espone e commenta alcune<br />
reazioni critiche da parte di responsabili<br />
<strong>del</strong>le risorse umane e di consulenti<br />
aziendali in seguito all’invio dall’<strong>Ordine</strong><br />
ad aziende, banche, enti pubblici,<br />
società di consulenza e associazioni<br />
di difesa dei consumatori di una lettera<br />
per informare sui contenuti <strong>del</strong>la<br />
sentenza Platè <strong>del</strong> 28 maggio 2003.<br />
(Diritto & pratica <strong>del</strong> lavoro<br />
05 settembre <strong>2005</strong>)<br />
Dirigenti Usl: esclusi gli psicologi<br />
Quindici incarichi da attribuire nei<br />
distretti pontini. Il bando finisce al Tar.<br />
L’atto emesso dall’azienda Usl è stato<br />
impugnato dal consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, secondo<br />
cui l’avviso pubblico sarebbe viziato<br />
per l’estromissione <strong>degli</strong> psicologi<br />
dal concorso.<br />
(Il Tempo.it-29 aprile <strong>2005</strong>)
Italiani brava gente, soprattutto<br />
nei testamenti<br />
Famiglie senza figli, sensi di colpa,<br />
sensibilità sociale. Sono sempre più numerose<br />
le persone che lasciano i loro<br />
averi alle associazioni non-profit. E le<br />
principali donatrici testamentarie sono<br />
donne.<br />
“Credo che la donna tradizionalmente<br />
emarginata sia anche la più<br />
sensibile - per affinità elettive- alla<br />
sofferenza e alla diversità altrui, che<br />
si tratti di povertà o di malattia o di<br />
infanzia violata” afferma Marialori<br />
Zaccaria, vicepresidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />
(Venerdì, La Repubblica -<strong>11</strong> marzo <strong>2005</strong>)<br />
Minorenne vuole abortire:<br />
psicologa, grave è il non sostegno<br />
<strong>del</strong>la madre alla ragazza che rischia<br />
forte depressione e che non esclude<br />
il suicidio<br />
“È evidente che fra la ragazza e la<br />
madre c’è conflittualità. Un aborto<br />
non è mai indolore. Se a questo si<br />
aggiunge il non sostegno <strong>del</strong>la madre,<br />
la ragazza è a forte rischio di<br />
depressione, forse anche di suicidio”<br />
afferma Marialori Zaccaria, vicepresidente<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi<br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />
(Ansa-<strong>12</strong> aprile <strong>2005</strong>; Il Corriere Adriatico,<br />
Il Gazzettino on-line, Il Giorno, Il Giornale<br />
di Brescia, Il Giornale di Sicilia,<br />
Il Mattino di Padova, Il Resto <strong>del</strong> Carlino,<br />
Il Tirreno, La Gazzetta di Mantova,<br />
La Gazzetta di Modena,<br />
La Gazzetta di Reggio, La Nazione,<br />
La Nuova Sardegna, La Nuova Venezia,<br />
La Nova Ferrara, La Provincia di Como,<br />
La Provincia di Cremona,<br />
La Provincia di Lecco,<br />
La Provincia Pavese,<br />
La Provincia di Sondrio,<br />
La Tribuna di Treviso, -13 aprile)<br />
Nel 2004 i 50mila psicologi italiani<br />
hanno risposto alle richieste di circa<br />
2 milioni e mezzo di utenti, che per il<br />
76% si sono mostrati soddisfatti <strong>del</strong><br />
servizio.<br />
L’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />
sulla base di una convenzione tra la Facoltà<br />
1 e 2 <strong>del</strong>l’Università “La Sapienza”<br />
di Roma, ha istituito un Osservatorio<br />
<strong>del</strong> mercato <strong>del</strong> lavoro <strong>del</strong>la psicologia<br />
al fine di analizzare lo stato attuale <strong>del</strong>la<br />
professione psicologica e le tendenze<br />
di evoluzione <strong>del</strong> mercato <strong>del</strong> lavoro.<br />
(Agi,Ansa, Asca<br />
e Redattore Sociale-18 maggio <strong>2005</strong>;<br />
Adnkronos salute,<br />
Clarencenews.it e Superabile-19 maggio;<br />
Mdc, movimento difesa <strong>del</strong> cittadino-<br />
20 maggio)<br />
<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>:<br />
solo 1 psicologo su 250 detenuti.<br />
Lettera <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> al ministro Castelli:<br />
chieda scusa per le affermazioni sugli<br />
psicologi definiti in riferimento al caso<br />
Izzo “amici di Caino”. L’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> attraverso il<br />
suo presidente Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca indirizza una lettera aperta<br />
al Ministro Castelli in risposta alle<br />
dichiarazioni, rilasciate dal guardasigilli<br />
a Radio Padania Libera, con le quali<br />
giudica gli psicologi, gli assistenti sociali<br />
e gli altri operatori penitenziari<br />
“amici di Caino che per cultura e mentalità<br />
vogliono a tutti i costi avere davanti<br />
a loro una persona redenta”. Gli<br />
psicologi chiedono al Ministro Castelli<br />
di smentire le affermazioni riportate<br />
dalle agenzie o di porgere ufficialmente<br />
le proprie scuse agli psicologi, agli assistenti<br />
sociali e ai tanti operatori che<br />
lavorano presso le carceri con elevato<br />
impegno, spesso a fronte di un limitato<br />
riconoscimento economico e normativo.<br />
(Ansa-07 maggio <strong>2005</strong>;<br />
Mdc, movimento difesa <strong>del</strong> cittadino-09<br />
maggio; Il Corriere <strong>del</strong>le Alpi,<br />
Il Corriere <strong>del</strong>la Sera, Il Mattino di Padova,<br />
Il Tirreno, Il Trentino, L’Alto Adige,<br />
La Gazzetta di Mantova, La Gazzetta di<br />
Modena, La Gazzetta di Reggio,<br />
La Nuova Ferrara, La Nuova Sardegna,<br />
La Nuova Venezia, La Provincia Pavese,<br />
La Tribuna di Treviso-08 maggio)<br />
Psicologo <strong>del</strong> lavoro e deontologia<br />
professionale. Il ruolo <strong>del</strong>lo psicologo<br />
nei contesti produttivi<br />
Valerio Benincasa, psicologo e segretario<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi<br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, e Andrea Castello d’Antonio,<br />
psicologo <strong>del</strong> lavoro, pubblicano<br />
alcune linee guida da seguire per lo<br />
psicologo che interviene nei contesti<br />
produttivi come consulente o come dipendente.<br />
(Diritto & pratica <strong>del</strong> lavoro-maggio <strong>2005</strong>)<br />
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
rassegna stampa<br />
Sono 1030 gli psicologi impegnati nelle<br />
organizzazioni non profit <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Lo rivela una indagine <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> realizzata in<br />
collaborazione con la Fivol.<br />
L’indagine ha rilevato e quantificato<br />
la presenza di psicologi e laureati in<br />
psicologia inseriti lavorativamente in<br />
organizzazioni non-profit, prescindendo<br />
dall’inquadramento professionale.<br />
Sul territorio <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> sono state identificate<br />
313 organizzazioni <strong>del</strong> Terzo<br />
Settore che impegnano 1030 psicologi,<br />
pari al 10% <strong>degli</strong> iscritti all’<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />
(Adnkronos, Mdc, movimento di difesa<br />
<strong>del</strong> cittadino e Redattore Sociale-22 luglio;<br />
Ansa e Saluteeuropa.it-25 luglio;<br />
Asca e Superabile-26 luglio;<br />
Auser-27 luglio; Il Sole 24 Ore-09 agosto)<br />
Salute. Gli psicologi: sempre meno italiani<br />
sul “lettino”; la crisi taglia le sedute<br />
e negli studi <strong>degli</strong> specialisti arrivano<br />
soprattutto i casi più gravi<br />
Per il presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca: “Durante una<br />
crisi economica nelle aziende si tende<br />
a tagliare sulla formazione e sullo<br />
sviluppo di risorse umane, e gli<br />
psicologi ne pagano le conseguenze.<br />
Ma anche nel privato le persone<br />
attendono di più prima di intraprendere<br />
una terapia. Non si tratta<br />
solo di un fattore economico, è<br />
anche una questione di incertezza<br />
generale che fa da freno”. “E non si<br />
tratta solo di un fattore economico.<br />
Una minore richiesta agli specialisti<br />
privati è però legata anche a<br />
un’offerta maggiore nel pubblico e<br />
a un cambiamento <strong>del</strong>l’utenza dei<br />
centri <strong>del</strong> Servizio sanitario nazionale”,<br />
secondo Maria Lori Zaccaria,<br />
vice-presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />
“Rispetto al passato - spiega la<br />
terapeuta - stiamo assistendo ad un<br />
cambiamento di mentalità. Un tempo<br />
al pubblico si rivolgevano solo i<br />
casi gravi e gli emarginati. Ora invece<br />
molte persone di classi sociali<br />
medio alte chiedono aiuto al servizio<br />
pubblico per la psicoterapia”. Ma<br />
c’è un problema: “Le Asl - conclude il<br />
presidente Morozzo- non assumono<br />
più psicologi. Non si investe in questo<br />
settore”.<br />
(Adnkronos Salute-<strong>11</strong> agosto <strong>2005</strong>)<br />
77
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
UNA GUIDA ALLA RICERCA<br />
DEI TEMI PROFESSIONALI<br />
USCITI SUI QUOTIDIANI<br />
SU INIZIATIVA<br />
DELL’UFFICIO STAMPA<br />
DELL’ORDINE REGIONALE<br />
L’ELENCO COMPLETO<br />
DEGLI ARTICOLI<br />
CHE HANNO PARLATO DI NOI<br />
m.t.r, r.f.<br />
SETTEMBRE - DICEMBRE 2004<br />
8 settembre. Kataweb<br />
Lavorare stanca, dopo le vacanze ancora di più. Intervista a Marialori<br />
Zaccaria, vicepresidente <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
22 settembre. Superabile<br />
<strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>lo sport, un aiuto per eccellere. Intervista a Isabella<br />
Ottavi, psicologa psicoterapeuta<br />
4 ottobre. ANSA<br />
Tangenti: Mercuriali; psicologo, non un caso colpo al cuore sua<br />
professione ha influito sulla scelta. Commento di Guido Crocetti,<br />
consigliere <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
6 ottobre. OPS on line<br />
La sentenza <strong>del</strong> 28.05.03 a tutela <strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>a nei contesti produttivi<br />
non piace ai non <strong>Psicologi</strong>. Di Valerio Benincasa, Segretario<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
<strong>12</strong> ottobre.ANSA<br />
Giappone: psicologo, isolati dal mondo ma uniti da internet. Commento<br />
di Guido Crocetti, consigliere <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
21 ottobre. Superabile<br />
Down allontanato dal campo, una storia che non si chiude con il<br />
fischio <strong>del</strong>l'arbitro. Di Diego Polani, consigliere <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
22 ottobre.Venerdì di Repubblica<br />
L'arma psicologica (dei soldati italiani) per far fronte alla paura.<br />
Intervento di Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca, presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />
21 novembre. Il Giornale<br />
Si risparmia su libri, cd e cinema. Pronti a tagliare ancora le spese.<br />
Commento di Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca, presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
22 novembre<br />
Comunicato stampa <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>: "Siglato protocollo<br />
d'intesa tra prefettura, provincia e comune di Roma e l'ordine<br />
<strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> nelle attività di protezione e difesa<br />
civile: nasce l'osservatorio <strong>del</strong>le emergenze psicologiche <strong>del</strong>la<br />
provincia di Roma".<br />
22 novembre. Redattore Sociale,ANSA,ASCA <strong>Lazio</strong>,ADN<br />
Kronos, mdc, City<br />
Nuovo servizio di psicologia <strong>del</strong>l'emergenza per affrontare i traumi<br />
derivanti da calamità naturali, catastrofi o altri eventi calamitosi.<br />
Protocollo d'intesa tra Prefettura, Provincia e Comune di Roma<br />
e <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>. Commento di Emanuele<br />
Morozzo <strong>del</strong>la Rocca, presidente <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Dicembre.Associazioni in Salute<br />
Psicoanalisi on line; possibilità e limiti; l'<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong><br />
frena la psicoterapia via web.<br />
Dicembre.Tempi nuovi<br />
Tornando a casa. Dopo l'ictus consigli utili per affrontare il reinserimento<br />
in famiglia <strong>del</strong> paziente. Di Guido Crocetti, consigliere<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
16 dicembre. Superabile<br />
Uno scuolabus come scuola. Intervento di Paola Marinelli, consigliere<br />
<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
GENNAIO - APRILE <strong>2005</strong><br />
10 Gennaio<br />
Comunicato stampa <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>:“A più di 10 giorni<br />
dal catastrofico evento causato dal maremoto nel Sudest asiatico<br />
il Coordinamento <strong>del</strong>le associazioni di psicologia <strong>del</strong>l'emergenza<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> non è ancora stato<br />
contattato dagli organi istituzionali che si stanno occupando <strong>del</strong><br />
sostegno alle vittime <strong>del</strong> disastro”.<br />
10 gennaio ANSA-ASCA<br />
Terremoto: <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>, nessuno ci ha ancora contattati.<br />
Protocollo di intesa prevedeva nostro coinvolgimento.<br />
10 gennaio Redattore sociale<br />
Maremoto nel Sud Est Asiatico. L'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
pronto ad intervenire a sostegno di famiglie e soccorritori. Il<br />
presidente: “Già operativi nelle 24 ore successive all'evento, ma<br />
non siamo ancora stati attivati”.<br />
Gennaio Mensile Campus<br />
L'ora <strong>degli</strong> studenti con la valigia. I giovani universitari sono pronti<br />
a trasferirsi in altre città, in altri atenei, per tagliare il cordone<br />
ombelicale e inseguire i propri sogni. Interviene Paola Marinelli,<br />
consigliere <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />
16 febbraio Donna moderna<br />
Fiere di essere casalinghe. Dopo anni di fuga dalle mura domestiche<br />
e di acrobazie per conciliare figli e carriera, le mogli tornano<br />
indietro. E riscoprono la voglia di occuparsi a tempo pieno<br />
<strong>del</strong>la famiglia.<br />
5 marzo Diritto e Pratica <strong>del</strong> lavoro<br />
<strong>Psicologi</strong> e selezione <strong>del</strong> personale: esercizio abusivo <strong>del</strong>la professione,<br />
di Valerio Benincasa, Segretario <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />
<strong>11</strong> marzo Venerdì di Repubblica<br />
Italiani brava gente, soprattutto nei testamenti. Famiglie senza figli,<br />
sensi di colpa, sensibilità sociale: sono sempre più numerose<br />
le persone che lasciano i loro averi alle associazioni non profit. Interviene<br />
Marialori Zaccaria, vicepresidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi<br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />
<strong>12</strong> aprile ANSA<br />
Minorenne vuole abortire: psicologa, grave non sostegno madre.<br />
Ragazza rischia forte depressione. Intervento Marialori Zaccaria,<br />
vicepresidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />
78
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
rassegna stampa<br />
13 aprile Il Giornale di Sicilia<br />
minore incinta e col feto malformato. Vuole abortire ma deciderà<br />
il giudice.<br />
Corriere Adriatico: Rischia il suicidio.<br />
La Provincia di Cremona: vuole abortire, la madre si oppone.<br />
Il Gazzettino on-line: Minore vuole abortire, no <strong>del</strong>la madre, decide<br />
il pm.<br />
La Nuova Sardegna: Milano, da una parte c'è lei: una ragazza di<br />
diciassette anni che chiede di abortire.<br />
La Provincia Pavese, Il Tirreno, la Gazzetta di Mantova, la<br />
Nuova Venezia, la Tribuna di Treviso, il Mattino di Padova, la<br />
Gazzetta di Reggio, la Nova Ferrara, la Gazzetta di Modena:<br />
Minorenne vuole abortire, la madre dice no.<br />
La Provincia di Sondrio, la Provincia di Lecco, la Provincia di<br />
Como: Milano, la scelta <strong>del</strong>la ragazza al quinto mese di gravidanza<br />
dopo avere saputo di una grave malformazione <strong>del</strong> bambino.<br />
La Nazione, il Resto <strong>del</strong> Carlino, il Giorno: Don Benzi: giù le<br />
mani da quella creaturina. La psicologa: grave rischio di depressione.<br />
Il Giornale di Brescia: 17enne vuole abortire: deciderà il giudice.<br />
La madre <strong>del</strong>la ragazza ha negato il consenso. Interviene Marialori<br />
Zaccaria vicepresidente <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong><br />
18 aprile Superabile.it:<br />
Sostegno, una causa al contrario. Per i genitori di un ragazzo di<br />
Venezia: il giovane ha subito gravi danni dalla decisione <strong>del</strong>l'amministrazione<br />
scolastica e dalla USL, che lo hanno bollato come<br />
disabile. Interviene Paola Marinelli, consigliere e <strong>del</strong>egata al settore<br />
scuola presso l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />
29 aprile Il Tempo.it<br />
Dirigenti Asl: esclusi gli psicologi. Quindici incarichi da attribuire<br />
nei distretti pontini. Il bando finisce al Tar. Impugnato dall'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />
MAGGIO - AGOSTO <strong>2005</strong><br />
Maggio Diritto & Pratica <strong>del</strong> Lavoro.<br />
“Psicologo <strong>del</strong> lavoro e deontologia professionale” di Valerio Benincasa,<br />
Segretario <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />
7 maggio<br />
Comunicato stampa <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>:“Solo 1 psicologo<br />
su 250 detenuti! Partendo da questi numeri, l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> in una lettera aperta al Ministro Castelli chiede<br />
di dare all'opinione pubblica una corretta informazione sul<br />
caso Izzo”<br />
7 maggio ANSA<br />
Izzo: psicologi a Castelli, non siamo ‘amici di Caino’. Il presidente<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca ha inviato<br />
una lettera aperta a Ministro, solo uno specialista per 250 detenuti<br />
7 maggio<br />
Lettera aperta al Ministro <strong>del</strong>la Giustizia On. Castelli<br />
8 maggio Provincia Pavese e altre testate<br />
<strong>Psicologi</strong> e carcere; il presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> Emanuele<br />
Morozzo <strong>del</strong>la Rocca: “Vogliamo le scuse di Castelli”<br />
8 maggio Corriere <strong>del</strong>la sera<br />
“Gli <strong>Psicologi</strong>: Castelli si scusi”<br />
9 maggio HelpConsumatori - <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong><br />
solo 1 psicologo su 250 detenuti<br />
14 maggio La Repubblica.<br />
Lettera <strong>del</strong> Presidente dott. Morozzo <strong>del</strong>la Rocca in risposta a un<br />
medico che nega competenza diagnostica agli psicologi<br />
18 maggio<br />
Comunicato stampa <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>:“Nel corso <strong>del</strong><br />
2004 i 50.000 psicologi italiani hanno risposto alle richieste di<br />
circa 2 milioni e mezzo di utenti”.<br />
18 maggio ASCA<br />
Salute: indagine osservatorio <strong>del</strong> mercato <strong>del</strong> lavoro istituito dall'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>, 76% pazienti soddisfatti <strong>del</strong>lo psicologo<br />
18 maggio ANSA - Salute<br />
76% italiani soddisfatti dagli psicologi. Indagine <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>Lazio</strong><br />
18 maggio AGI<br />
Indagine <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong><br />
per gli italiani più affidabili <strong>degli</strong> avvocati<br />
18 maggio Redattore sociale<br />
Nel 2004 i 50mila psicologi italiani hanno risposto alle richieste di<br />
circa 2 milioni e mezzo di utenti, che per il 76% si sono mostrati<br />
soddisfatti dei servizio. L’ordine <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> istituisce<br />
un osservatorio sul lavoro <strong>del</strong>la psicologia<br />
18 maggio ASCA<br />
Salute: sempre più italiani ricorrono a servizi psicologo, indagine<br />
osservatorio sul lavoro <strong>del</strong>la psicologia.<br />
19 maggio CLARENCE NEWS <strong>Psicologi</strong>a<br />
2 milioni e mezzo italiani ‘sul lettino’ nel 2004, secondo un'indagine<br />
osservatorio mercato <strong>del</strong> lavoro il 76% risulta soddisfatto<br />
19 maggio SuperEva - <strong>Psicologi</strong>a:<br />
2 milioni e mezzo italiani ‘sul lettino’ nel 2004, secondo un'indagine<br />
osservatorio mercato sul lavoro il 76% risulta soddisfatto<br />
19 maggio Superabile<br />
Psicologo, un mestiere promosso a pieni voti. Emerge da un'indagine<br />
condotta dall'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>. Per il 76%<br />
di un campione di 4350 italiani sono più affidabili di avvocati e<br />
commercialisti.<br />
79
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
rassegna stampa<br />
LE INTERVISTE<br />
SETTEMBRE - DICEMBRE 2004<br />
9 settembre<br />
RAI TG1 Intervento di Paola Marinelli, consigliere <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, sul tema <strong>del</strong>la percezione da parte dei<br />
bambini <strong>del</strong>l'attentato terroristico in una scuola di Ossezia<br />
9 novembre<br />
RAI Terza rete televisiva - Punto donna. Intervento di Emanuele<br />
Morozzo <strong>del</strong>la Rocca, presidente <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />
sul rapporto genitori-figli<br />
Marzo<br />
Sito www.tils.it (TELECOM), intervista al dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca, sul tema <strong>degli</strong> ECM.<br />
13 aprile<br />
Rai, Radio 1, programma “La radio ne parla”, intervista alla<br />
dott.ssa Paola Marinelli sul tema <strong>del</strong> bullismo a scuola.<br />
27 aprile<br />
Rai1, TG1, intervento <strong>del</strong> dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
sul tema <strong>del</strong>la paghetta mensile ai ragazzi.<br />
GENNAIO APRILE <strong>2005</strong><br />
25 gennaio<br />
Sito www.humantrainer.com, intervista al dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca, Presidente <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>, riguardo<br />
le elezioni ENPAP.<br />
9 marzo<br />
Rai Terza Rete Televisiva, programma “Cominciamo bene”, intervista<br />
alla dott.ssa Paola Marinelli, consigliere <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>Lazio</strong>, responsabile settore scuola, su “la pigrizia è sempre<br />
un difetto”.<br />
MAGGIO - AGOSTO <strong>2005</strong><br />
RAI - TG2 <strong>del</strong>le ore 20.30 - 7 Maggio <strong>2005</strong><br />
Intervista al dott. Mauro Gatti, psicologo penitenziario, sul caso<br />
Izzo<br />
4 agosto<br />
Radio Rai - Isoradio. Intervista al Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca, sulla<br />
presenza e sul ruolo <strong>degli</strong> psicologi nel Terzo Settore.<br />
20 maggio Help Consumatori<br />
Più di due milioni gli italiani che si rivolgono agli psicologi secondo<br />
un'indagine osservatorio mercato sul lavoro<br />
26 maggio<br />
Il Ministro Castelli risponde alla lettera aperta <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
21 luglio<br />
Comunicato Stampa <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>:“Sono 1030 gli<br />
psicologi impegnati nelle organizzazioni <strong>del</strong> Terzo Settore <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />
Sono state identificate 313 organizzazioni <strong>del</strong> Terzo Settore<br />
che impegnano 1030 psicologi, pari al 10% <strong>degli</strong> iscritti all'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, soprattutto con indirizzo clinico, di<br />
comunità e applicativo”.<br />
22 luglio ADNKRONOS<br />
<strong>Lazio</strong>: sono più di mille gli psicologi impiegati nel terzo settore secondo<br />
una ricerca promossa dall'<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong><br />
22 luglio Helpconsumatori<br />
NO PROFIT. Sono 1030 gli psicologi nel <strong>Lazio</strong> impegnati nel Terzo<br />
Settore. Questi i risultati di una ricerca <strong>del</strong>l' <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>Lazio</strong><br />
22 luglio Redattore sociale<br />
Terzo settore “Sono 1030 gli psicologi impegnati nelle organizzazioni<br />
non profit <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>. Lo rivela una indagine <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> regionale<br />
realizzata in collaborazione con la Fivol”<br />
22 luglio INAIL Superabile.it<br />
<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>: “Un esercito di 1030 psicologi impegnato<br />
nel Terzo settore”<br />
25 luglio ANSA<br />
“Sanità: <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>: 10% psicologi <strong>Lazio</strong> nel terzo settore,<br />
poco pagati 1030 professionisti lavorano in 313 organizzazioni<br />
non-profit”<br />
25 luglio Salute Europa<br />
<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>: “Gli psicologi nelle organizzazioni <strong>del</strong> Terzo<br />
Settore <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>”<br />
26 luglio ASCA<br />
<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>: “Terzo settore: nel <strong>Lazio</strong> impegna 1030<br />
psicologi in 313 associazioni”<br />
27 luglio Agenzia di informazione AUSER<br />
“Gli psicologi nel terzo settore. Ricerca <strong>del</strong>la FIVOL e <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>Lazio</strong>”<br />
27 luglio NONPROFITONLINE.IT<br />
<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>: “Competenze <strong>Psicologi</strong>che nel Terzo Settore”<br />
9 agosto Il sole 24ore - Salute<br />
<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>: <strong>Psicologi</strong>: strade aperte nel terzo settore<br />
<strong>11</strong> agosto ADNKRONOS Salute<br />
Gli psicologi: sempre meno italiani sul “lettino”, crisi taglia sedute<br />
in studi <strong>degli</strong> specialisti soprattutto casi più gravi. Interviene il<br />
Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca e il vice-presidente Maria Lori Zaccaria.<br />
Agosto Tempi Nuovi<br />
<strong>Lazio</strong>: Indagine su “Competenze psicologiche nel terzo settore”<br />
promossa dalla Commissione “Promozione e Sviluppo di nuove<br />
professionalità psicologiche nel Terzo Settore” <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>Lazio</strong><br />
80
VINTO IL PRIMO ATTO<br />
CONTRA LA ASL RMA,<br />
L’ORDINE PROVINCIALE<br />
E LA FEDERAZIONE NAZIONALE<br />
DEI MEDICI<br />
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
UNA SENTENZA<br />
CHE APRE MOLTE PORTE<br />
ALLA PSICOLOGIA<br />
LA SENTENZA<br />
REPUBBLICA ITALIANA<br />
IN NOME DEI. POPOLO ITALIANO<br />
II Tribunale Amministrativo Regionale<br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>- Sede di Roma - Sezione<br />
III quater composto dai seguenti<br />
magistrali:<br />
Dr. Mario Di Giuseppe, Presidente<br />
Dr.ssa Linda Sandulli, Consigliere relatore<br />
Dr. Carlo Taglienti, Consigliere<br />
ha pronunciato la seguente<br />
SENTENZA<br />
Gent.mi Presidente e Vicepresidente,<br />
Vi rimetto copia <strong>del</strong> testo <strong>del</strong>la sentenza<br />
interilocutoria emessa dal T.A.R.<br />
<strong>Lazio</strong> ne] giudizio in oggetto.<br />
Come potrete notare, si tratta di una<br />
pronuncia importante nella misura in<br />
cui respinge le eccezioni formulate dall'Azienda<br />
U.S.L. RM A e dalla F.N.O.M-<br />
C.e O. in ordine ad un presunto difetto<br />
di giurisdizione <strong>del</strong> Giudice Amministrativo<br />
e ad un parimenti presunto<br />
difetto di legittimazione <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong>.<br />
Quanto alla giurisdizione, il T.A.R. risolve<br />
nettamente il problema abbracciando<br />
la tesi da noi sostenuta in u-<br />
dienza, ovvero affermando che “La<br />
questione posta dall'<strong>Ordine</strong> ricorrente<br />
non riguarda un professionista<br />
particolare interessato, aspirante<br />
all'incarico, non si riferisce, cioè alla<br />
compenza tra un soggetto immediamente<br />
interessato al conferimento<br />
di esso ma riguarda un provvedimento<br />
che seppure preordinato a<br />
tale effetto ha una valenza più generale<br />
e contiene in sé una previsione<br />
capace di danneggiare la categoria<br />
che l'<strong>Ordine</strong> rappresenta sia immediatamente<br />
sia con riferimento al<br />
futuro, nella misura in cui detta previsione<br />
può valere come precedente.<br />
Nel caso in esame l'unico atto<br />
amministrativo a venire in prilievo<br />
è l’avviso pubblico nella parte,autorganizzativa<br />
sicché escludere la<br />
competenza <strong>del</strong> giudice ammmistrativo<br />
equivale ad preludere la<br />
competenza di un giudice “touf<br />
court” non potendo il giudice ordinario<br />
intervenire direttamente sull'atto<br />
gravato”..<br />
Quanto, invece, alla legittimazione<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>, il T..A.R, ha affermato che<br />
“Nel caso in esame l'<strong>Ordine</strong>... con<br />
sul ricorso n. 4340 <strong>del</strong> 2004 proposto<br />
dall'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />
in persona <strong>del</strong> rappresentante legale,<br />
rappresentato e difeso dall'avvocalo<br />
Luca Lentni ed elettivamente domiciliat<br />
presso il suo studio in Roma,<br />
Via Barbcrìni 86;<br />
CONTRO<br />
L'Azienda Unità Sanitaria Locale Roma<br />
A; l'<strong>Ordine</strong> Provinciale dei Medici<br />
Chirurghi e Odontoiatri di Roma e la<br />
Federazione Nazionale <strong>degli</strong> Ordini dei<br />
Medici ed Odontoiatri, ciascuno in persona<br />
<strong>del</strong> rappresentante legale in carica,<br />
rappresentata e difesa, la prima,<br />
dagli avvocati Enrica Possi e Alessia<br />
Alesii, ed elettivamente domiciliata in<br />
Roma, Via Ariosio 9, presso il servizio<br />
legale <strong>del</strong>l'Azienda e la terza dall'avvocato<br />
Vito Bellini ed elettivamente<br />
domiciliata presso il suo studio in Roma,<br />
Via Orazio;<br />
per l'annullamento<br />
l’azione proposta intende tutelare le<br />
ragioni di accesso alle selezioni per<br />
l'incarico di dirigente <strong>del</strong> SERT rivendicando<br />
una pari dignità professionale<br />
tra lo psicologo ed il medico, per tale<br />
ruolo. In sostanza l’<strong>Ordine</strong> ricorrente,<br />
pur trovandosi in presenza<br />
di un avviso pubblico relativo al<br />
conferimento di un incarico preciso,<br />
pone un problema di natura e carattere<br />
generale che, ove tralasciato,<br />
potrebbe comportare il riproporsi di<br />
identiche situazioni presso altre AU-<br />
SL, svolge quindi il suo ruolo istituzionale<br />
di rappresentanza e tutela <strong>del</strong>la<br />
categoria secondo quanto gli compete”.<br />
Resto a Vostra disposizione par ogni<br />
eventuale chiarimento e, nel frattempo,Vi<br />
porgo i migliori saluti.<br />
Avvocato Luca Lentini<br />
<strong>del</strong>l'Avviso pubblico per il conferimento<br />
di un incarico di direttore <strong>del</strong>la<br />
struttura complessa U.O. dipendenze<br />
patologiche Il distretto area medica<br />
e <strong>del</strong>le specialità mediche, disciplina<br />
medicina interna presso l'azienda<br />
sanitaria locale Roma A, di durata quinquennale,<br />
nella parte in cui riferisce<br />
l'incarico alla sola area medica e <strong>del</strong>le<br />
specialità mediche, disciplina di Medicina<br />
Interna, così illegittimamente<br />
escludendo la categoria professionale<br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> dal novero dei possibili<br />
partecipanti alla selezione e, ove occorra,<br />
<strong>del</strong>l'atto aziendale di cui alla <strong>del</strong>ibera<br />
605 <strong>del</strong> 25 giugno 2003, nella<br />
parte in cui prevedesse, anche implicitamente,<br />
la riserva <strong>del</strong>l'incarico in<br />
questione alla sola categoria professionale<br />
dei Medici;<br />
Visto il ricorso con i relativi allegati;<br />
Visti gli atti <strong>del</strong>la causa;<br />
Nominato relatore all’Udienza Pubbli-<br />
81
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
asl roma a<br />
ca <strong>del</strong> 20 luglio <strong>2005</strong> il consigliere dr.<br />
Linda Sandulli e sentili l'avvocato Luca<br />
Lentini, per l'<strong>Ordine</strong> ricorrente, l'avvocato<br />
Glancailo Nivtta per l'avvocato<br />
Possi per la ASL resistente e l'avvocato<br />
M.L, Bellici per conto <strong>del</strong>l'avvocato<br />
Vito Bellini per la Federazione Nazionale<br />
resistente;<br />
ritenuto e considerato in fatto e diritto<br />
quanto segue:<br />
82<br />
FATTO<br />
Con ricorso notificato il 13 aprile<br />
2004 e depositato il 29 successivo l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> impugna,<br />
chiedendone l'annullamento, l'avviso<br />
pubblico per il conferimento di un incarico<br />
di direttore <strong>del</strong>la struttura complessa<br />
U.0. dipendenze patologiche Il<br />
distretto, area medica e <strong>del</strong>le specialità<br />
mediche, nella parte in riferisce<br />
rincarico alla sola area medica e <strong>del</strong>le<br />
specialità mediche, disciplina di Medicina<br />
Interna, escludendo la categoria<br />
professionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>.<br />
Deduce i seguenti morivi di illegittimità:<br />
1. Violazione e falsa applicazione <strong>degli</strong><br />
articoli 3 e seguenti <strong>del</strong> dPR 10 dicembre<br />
1997 a, 484; <strong>del</strong>l'articolo 15<br />
ter <strong>del</strong> D.Lgs. 30 dicembre 1992 n-<br />
502; <strong>degli</strong> articoli 26 e seguenti <strong>del</strong><br />
CCLN. area dirigenza sanitaria professionale,<br />
tecnica e amministrativa<br />
<strong>del</strong> SSN 8.6-2000; <strong>del</strong>l'articolo 2 <strong>del</strong>la<br />
legge 18 febbraio 1999 n. 45; <strong>del</strong><br />
D.M. 30 novembre 1990 n. 444; <strong>del</strong><br />
D.M- 30 gennaio 1998; <strong>del</strong> dPR 9 ottobre<br />
1990 n. 309; <strong>degli</strong> articoli 4 e<br />
17 <strong>del</strong> D.Lgs. 30 marzo 2001 n- 165.<br />
Eccesso di potere per contraddittorictà,<br />
illogicità, irragionevolezza e<br />
mancata valutazione di presupposti<br />
essenziali<br />
2. Violazione e falsa applicazione <strong>del</strong>l'articolo<br />
35, c.3, lettera a) <strong>del</strong> D.Lgs.<br />
165 <strong>del</strong> 2001, <strong>del</strong>l'articolo 1 <strong>del</strong>la<br />
legge n- 241 <strong>del</strong> 1990 e <strong>degli</strong> accordi<br />
sindacali per difetto di pubblicità.<br />
Violazione <strong>del</strong> principio di trasparenza.<br />
3. Violazione dei principio costituzionali<br />
dì uguaglianza e diritto al lavoro<br />
(articolo 3 e 4 Costituzione). Eccesso<br />
di potere per disparità di trattamento.<br />
Si sono costituite in giudizio l'AUSL<br />
intimata e la Federazione Nazionale<br />
<strong>degli</strong> Ordini dei Medici Chirurghi e <strong>degli</strong><br />
Odontoiatri che con due distinte<br />
memorie hanno dedotto il difetto di<br />
giurisdizione, il difetto di legittimazione<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> ricorrente e controdedotto<br />
alle richiesta dì rigetto <strong>del</strong> gravame.<br />
All'udienza <strong>del</strong> 20 luglio <strong>2005</strong> la causa<br />
è Stata posta in decisione,<br />
DIRITTO<br />
L'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> impugna<br />
Ravviso pubblico per il conferimento<br />
di un incarico di direttore di<br />
struttura complessa U.O. - Dipendenze<br />
<strong>Psicologi</strong>che SER.T D Distretto,<br />
area medica, pubblicato dalla Azienda<br />
inumata, nella parie in cui riserva la<br />
partecipazione ai soli medici escludendo<br />
gli psicologi.<br />
Prima di passare all'esame <strong>del</strong> merito<br />
<strong>del</strong>la controversia è necessario esaminare<br />
le due eccezioni pregiudiziali<br />
sollevate dalle Amministrazioni intimate,<br />
una riguardante il difetto di giurisdizione<br />
<strong>del</strong> giudice amministrativo,<br />
l'altra il difetto di legittimazione ad agire<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>.<br />
Si tratta di eccezioni che ove risultassero<br />
fondate escluderebbero alla base<br />
ogni competenza <strong>del</strong> giudice amministrativo<br />
o la stessa proponibilità detrazione<br />
e la controversia in esame dovrebbe<br />
essere devoluta, nel caso di accoglimento<br />
<strong>del</strong>l'eccezione di difetto di<br />
giurisdizione al giudice ordinario sicché<br />
per poter procedere all'esame <strong>del</strong><br />
gravame è necessario verificarne la<br />
fondatezza.<br />
Quest'ultima si rivela infondata per<br />
le ragioni che di seguito si espongono.<br />
La questione posia dall'<strong>Ordine</strong> ricorrente<br />
non riguarda un professionista<br />
particolare, aspirante all'incarico,<br />
non ei riferisce, cioè alla competizione<br />
tra un soggetto immediatamente interessato<br />
al conferimento di esso ma<br />
riguarda un provvedimento che seppure<br />
preordinato a tale effetto ha una<br />
valenza più generale e contiene in sé<br />
una previsione capace di danneggiare<br />
la categoria che l'<strong>Ordine</strong> rappresenta<br />
sia immediatamente sia con riferimento<br />
al futuro, nella misura in cui detta<br />
previsione può valere come precedente.<br />
D'altro canto, i pur ampi poteri riconosciuti<br />
al giudice ordinario nella<br />
materia <strong>del</strong> pubblico impiego privatizzato,<br />
non consentono all'<strong>Ordine</strong> ricorrente<br />
di ottenere il risultato cui aspira,<br />
consistente nella eliminazione <strong>del</strong>l'avviso<br />
pubblico impugnato nella parte<br />
ritenuta lesiva per omessa previsione<br />
<strong>del</strong>la possibilità di partecipare alla<br />
selezione, di uno psicologo. L'articolo<br />
63 <strong>del</strong> D.Lgs. n. 165 <strong>del</strong> 2001 attribuisce,<br />
infatti, a tale giudice il potere di<br />
disapplicazione <strong>del</strong>l'atto amministrativo<br />
rilevante nella controversia ma<br />
non gli attribuisce un potere di annullamento.<br />
Nel caso in esame l'unico atto amministrativo<br />
a venire in rilievo È l'avviso<br />
pubblico nella parte autorganizzativa<br />
sicché escludere la competenza<br />
<strong>del</strong> giudice amministrativo equivale ad<br />
escludere la competenza di un giudice<br />
“tout court” non potendo il giudice<br />
ordinario intervenire direttamente sull'atto<br />
gravato.<br />
L'articolo sopra menzionalo sembra,<br />
invero, strutturato per operare all'interno<br />
<strong>del</strong> rapporto che si instaura tra<br />
il lavoratore dipendente e l'amministrazione<br />
datrice di lavoro ma non si<br />
occupa di ipotesi, come quella in esame,<br />
in cui a venire in rilievo è un interesse<br />
generale fatto valere dall'ente<br />
esponenziale che lo rappresenta.<br />
È per le ragioni appena espresse che<br />
si ritiene inconferente il richiamo alla<br />
sentenza n, 2954 <strong>del</strong> 27 febbraio 2002<br />
<strong>del</strong>le Sezioni Unite <strong>del</strong>la Suprema Corte<br />
di Cassazione ed alle sentenze, sempre<br />
<strong>del</strong>la Suprema Corte, 10 dicembre<br />
2001 n. 15602 eli giugno 2001 n. 7859,<br />
dove la questione controversa riguardava<br />
l'aspirante all'incarico ed il soggetto<br />
destinatario <strong>del</strong> medesimo, vale<br />
a dire due dipendenti in lite tra loro,<br />
ed inoltre, alle altre sentenze con le<br />
quali il giudice amministrativo ha declinato<br />
la sua giurisdizione ritenendosene<br />
privo (TAR Liguria, sezione il 3<br />
luglio 2000 n. 748 e CdS, Sezione VI 24<br />
maggio 2002 n. 2849) riguardanti, alla<br />
stregua <strong>del</strong> primo caso, soltanto ipotesi<br />
di controversie tra individui, lavoratori<br />
dipendenti.<br />
Quanto alla eccezione su] difetto di<br />
legittimazione ad agire <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> ricorrente,<br />
osserva il Collegio che la<br />
semplice esposizione <strong>del</strong>la questione<br />
prima svolta, da conto <strong>del</strong>la sua<br />
l'infondatezza.<br />
Gli ordini professionali hanno la legittimazione<br />
ad agire davanti al giudice<br />
amministrativo per difendere gli interessi<br />
di categoria, vale a dire dei sog-
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
asl roma a<br />
UNA LETTERA ALLA REGIONE<br />
“Egregio Assessore,<br />
faccia rispettare le norme”<br />
All'Assessore alla Sanità<br />
<strong>del</strong>la Regione <strong>Lazio</strong><br />
Dottor Augusto Battaglia<br />
c. a. Dottor Saverio Proia<br />
Egregio Assessore,<br />
come già illustrato a voce, il<br />
Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, nel corso di<br />
questo mandato, che ci vede in<br />
carica dal 2000, ha dovuto<br />
intraprendere diverse cause<br />
giudiziarie contro le ASL, gli enti<br />
pubblici, o la stessa Regione a<br />
difesa <strong>del</strong>la categoria<br />
professionale che<br />
rappresentiamo, per combattere<br />
una serie di illegittimità che<br />
hanno portato - in contrasto con<br />
ogni dettato normativo - ad<br />
escludere da numerosi avvisi e<br />
concorsi pubblici, il dirigente<br />
sanitario psicologo, o come nel<br />
caso <strong>del</strong>la Regione <strong>Lazio</strong> a non<br />
richiedere tra i prerequisiti<br />
concorsuali l'iscrizione all'Albo<br />
professionale.<br />
Ci siamo sentiti e ancora ci<br />
sentiamo obbligati ad intervenire<br />
per combattere una prassi illecita<br />
e incomprensibile, in un'ottica<br />
che permetta, invece, di valutare<br />
e valorizzare le professionalità<br />
operanti nel servizio pubblico.<br />
Quanto accade, oltre a<br />
comportare un notevole aggravio<br />
economico per un ente pubblico<br />
come l'<strong>Ordine</strong>, che si fa carico<br />
<strong>degli</strong> interessi <strong>del</strong>la comunità di<br />
cui è portavoce, incide<br />
negativamente sull'efficienza e<br />
sull'efficacia <strong>del</strong> servizio<br />
pubblico, creando spreco inutile<br />
di energie oltre a frustrazioni e<br />
malcontenti tra gli stessi<br />
operatori sanitari. Per Sua<br />
conoscenza e a prova di quanto<br />
illustrato Le alleghiamo un<br />
elenco dei ricorsi presentati<br />
dall'<strong>Ordine</strong>.<br />
Alla luce di quanto sopra esposto,<br />
Le chiediamo di intervenire in<br />
forma preventiva con una<br />
circolare, rivolta a tutte le<br />
aziende <strong>del</strong> S.S.R., che imponga<br />
il rispetto <strong>del</strong>le norme vigenti ed<br />
eviti forme discriminatorie<br />
illecite e conseguenti azioni<br />
giudiziarie all'interno <strong>del</strong>la<br />
Dirigenza Sanitaria. Vorremmo<br />
aggiungere un inciso di carattere<br />
non propriamente ordinistico, a<br />
tutt'oggi molte Aziende non<br />
hanno ancora provveduto alla<br />
pesatura e graduazione <strong>degli</strong><br />
incarichi.<br />
Pensiamo che un Suo autorevole<br />
intervento potrà garantire,<br />
attraverso una maggiore legalità,<br />
un clima migliore sul piano<br />
organizzativo all'interno <strong>del</strong>le<br />
strutture pubbliche in cui gli<br />
operatori lavorano e<br />
conseguentemente, permetterà<br />
una ricaduta positiva sugli<br />
utenti, fruitori <strong>del</strong> S.S.R..<br />
Confidando nella condivisione<br />
<strong>del</strong>le esigenze illustrate e in un<br />
conseguente riscontro positivo Le<br />
inviamo cordiali saluti.<br />
Il Vicepresidente<br />
Dott.ssa Marialori Zaccaria<br />
Il Presidente<br />
Dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
getti di cui hanno la rappresentanza<br />
istituzionale, sia quando si tratti di agire<br />
a tutela <strong>del</strong>la professione stessa o<br />
di attribuzioni loro proprie sia quando<br />
si tratti dì perseguire vantaggi strumentali<br />
giuridicamente riferibili alla<br />
sfera categoriale (TAR Sicilia, 1 Sezione<br />
di Catania, 1 agosto 1995 n. 3982;<br />
TAR <strong>Lazio</strong>, Sezione <strong>12</strong> novembre 1995<br />
n. 1896 e CdS, sezione V, 30 gennaio<br />
2002 n. 505).<br />
Nel caso in esame l'<strong>Ordine</strong> Professionale,<br />
con l'azione proposta intende tutelare<br />
le ragioni di accesso alle selezioni<br />
per l'incarico di dirigente <strong>del</strong><br />
SERT rivendicando una pari dignità<br />
professionale tra lo psicologo ed il medico,<br />
per tale ruolo.<br />
In sostanza l'<strong>Ordine</strong> ricorrente pur<br />
trovandosi in presenza di un avviso<br />
pubblico relativo al conferimento di un<br />
incarico preciso, pone un problema di<br />
natura e carattere generale che, ove<br />
tralasciato, potrebbe comportare il riproporsì<br />
di identiche situazioni presso<br />
altre AUSL, svolge quindi il suo molo<br />
istituzionale di rappresentanza e tutela<br />
<strong>del</strong>la categoria secondo quanto gli<br />
compete.<br />
Superate lo eccezioni prima descritte<br />
il Collegio ritiene di non poter procedere<br />
all'esame <strong>del</strong>la questione nel<br />
merito perché, secondo quanto reso<br />
noto dall'AUSL intimata, all'avviso pubblico<br />
è seguilo il conferimento <strong>del</strong>l'incarico<br />
quinquennale in favore <strong>del</strong> dr.<br />
(omissis) al quale, ai fini <strong>del</strong>l'integrità<br />
<strong>del</strong> contraddittorio, il presente gravame<br />
deve essere notificato.<br />
PQM<br />
Il Tribunale Amministrativo Regionale<br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> - Sede di Roma - Sezione<br />
III quater<br />
Sospesa ogni ulteriore decisione sul<br />
rito, nel merito e sulle spese,<br />
ORDINA<br />
al ricorrente <strong>Ordine</strong> di provvedere<br />
all'integrazione <strong>del</strong> contraddittorio nei<br />
confronti <strong>del</strong> dr. (omissis) e rinvia all'avvenuto<br />
adempimento, l'ulteriore<br />
trattazione <strong>del</strong> ricorso proposto dall'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> per il <strong>Lazio</strong>, meglio<br />
specificati in epigrafe.<br />
Ordina che la presente sentenza sia<br />
eseguita dall'Autorità Amministrativa.<br />
Così deciso in Roma, nella Camera <strong>del</strong><br />
Consiglio <strong>del</strong> 20 luglio <strong>2005</strong><br />
Dott. Mario Di Giuseppe<br />
Presidente<br />
Dott.ssa Linda Sandulli<br />
Consigliere estensore<br />
83
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
asl latina<br />
DELIBERA n. 176 <strong>del</strong> 13 giugno <strong>2005</strong><br />
(integrata con <strong>del</strong>ibera n. 84 <strong>del</strong> 22/3/05)<br />
CONFERIMENTO MANDATO PER RICORSO<br />
AL GIUDICE ORDINARIO<br />
CONTRO ASL LATINA<br />
Il Consiglio<br />
- Vista la Legge 18 febbraio 1989 n. 56 “Ordinamento <strong>del</strong>la<br />
Professione di Psicologo”, in particolare, l'art. <strong>12</strong> lett. d), ai<br />
sensi <strong>del</strong> quale “Il Consiglio… cura l'osservanza <strong>del</strong>le leggi<br />
e <strong>del</strong>le disposizioni concernenti la professione”;<br />
- visto l'art. 6 lett. q) <strong>del</strong> vigente Regolamento per il funzionamento<br />
<strong>del</strong> Consiglio, per il quale “spetta al Consiglio Regionale…<br />
resistere in contraddittorio nei ricorsi presso il<br />
tribunale e promuovere eventuali azioni giudiziali, fatta salva<br />
una diversa valutazione di opportunità”;<br />
dalla <strong>del</strong>ibera n. 84 <strong>del</strong> 22/03/05:<br />
[- vista la <strong>del</strong>iberazione n. 187 <strong>del</strong> 30-06-03, con la quale veniva<br />
autorizzato il Presidente a conferire mandato al prof.<br />
avv. Giorgio Recchia, <strong>del</strong> Foro di Roma, affinché proponesse<br />
ricorso ordinario, dinnanzi al Giudice <strong>del</strong> Lavoro, contro<br />
l'Atto Aziendale approvato dalla ASL di Latina con <strong>del</strong>iberazione<br />
n. <strong>12</strong>80/2002 <strong>del</strong> Direttore Generale;<br />
- dato e preso atto che a seguito <strong>del</strong>la succitata <strong>del</strong>ibera è<br />
stato instaurato un giudizio tra il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> e l'Azienda USL di Latina avente ad<br />
oggetto l'annullamento di detto Atto Aziendale;<br />
- preso atto, altresì, che, nelle more <strong>del</strong> giudizio, in data <strong>11</strong>-<br />
02-05 venivano pubblicati, sulla G.U. Serie Speciale Concorsi,<br />
due avvisi di atto pubblico, per l'attribuzione di incarichi<br />
di direttore di struttura complessa distrettuale, presso<br />
l'Azienda USL di Latina;<br />
- ritenuto opportuno impugnare detti avvisi, in via cautelare<br />
e di urgenza, per evitare, così, il possibile pregiudizio che<br />
dagli stessi possa derivare agli interessi coinvolti, nell'attesa<br />
<strong>del</strong>la definizione <strong>del</strong> giudizio, posto che la prossima udienza<br />
è fissata per il 13-03-2006;]<br />
- vista la <strong>del</strong>iberazione n. 84 <strong>del</strong> 22-03-05, con la quale veniva<br />
autorizzato il Presidente a conferire apposito mandato<br />
al prof. avv. Giorgio Recchia e agli avv. Nicola Colacino e Silvio<br />
Bozzi <strong>del</strong> Foro di Roma, <strong>del</strong>lo Studio Legale Recchia e<br />
Associati, affinché proponessero ricorso in via cautelare e<br />
d'urgenza, dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale,<br />
avverso l'avviso di atto pubblico, per l'attribuzione di incarichi<br />
di direttore di struttura complessa distrettuale presso<br />
l'Azienda USL di Latina, pubblicato sulla G.U., Serie Speciale<br />
Concorsi, n. <strong>12</strong>, <strong>del</strong> <strong>11</strong>-02-<strong>2005</strong>;<br />
- preso atto che l'instaurazione <strong>del</strong> giudizio davanti al giudice<br />
amministrativo si è resa necessaria al fine di evitare di<br />
incorrere in decadenze, allo scadere dei sessanta giorni utili<br />
per l'impugnativa, stante la previsione di cui all'art. 9 comma<br />
3 <strong>del</strong>l'avviso pubblico in questione, in base al quale “Avverso<br />
il presente bando è proponibile ricorso… giurisdizionale<br />
al Tribunale amministrativo regionale entro sessanta<br />
giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale <strong>del</strong>la Repubblica<br />
italiana”;<br />
- preso atto, altresì, che il giudizio instaurato, a seguito <strong>del</strong>la<br />
mandato di cui sopra, si è concluso con l'ordinanza n.<br />
365/<strong>2005</strong>, con la quale il TAR <strong>Lazio</strong> - sede di Latina- ha dichiarato<br />
il difetto di giurisdizione <strong>del</strong> giudice amministrativo;<br />
- ritenuto, pertanto, necessario conferire nuovo mandato allo<br />
Studio Legale Recchia e Associati, nelle persone <strong>del</strong> prof.<br />
avv. Giorgio Recchia e <strong>degli</strong> avv. Nicola Colacino e Silvio<br />
Bozzi, affinché si rivolgano al giudice ordinario, con funzioni<br />
di giudice <strong>del</strong> lavoro, per ottenere la tutela che si ravvisa<br />
più opportuna, proponendo un ricorso cautelare ante causam,<br />
nonché per la successiva fase di merito;<br />
all'unanimità (Morozzo, Zaccaria, Benincasa, D'Aguanno,<br />
Corsetti, Crocetti, Del Monte, Filastro, Marinelli, Mora)<br />
<strong>del</strong>ibera<br />
per i motivi di cui in premessa:<br />
1) di autorizzare il Presidente, dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la<br />
Rocca, a conferire apposita <strong>del</strong>ega al prof. avv. Giorgio<br />
Recchia e agli avv. Nicola Colacino e Silvio Bozzi <strong>del</strong> Foro<br />
di Roma, <strong>del</strong>lo Studio Legale Recchia e Associati, con sede<br />
in Corso Trieste n. 88, affinché si rivolgano al Giudice<br />
<strong>del</strong> Lavoro, per ottenere la tutela che si ravvisa più opportuna<br />
avverso l'avviso di atto pubblico, per l'attribuzione<br />
di incarichi di direttore di struttura complessa distrettuale<br />
presso l'Azienda USL di Latina, pubblicati sulla G.U.,<br />
Serie Speciale Concorsi, n. <strong>12</strong> <strong>del</strong> <strong>11</strong>-02-<strong>2005</strong>, proponendo<br />
un ricorso cautelare ante causam, nonché per la successiva<br />
fase di merito;<br />
2) l'onorario per la prestazione suddetta, oltre al rimborso<br />
<strong>del</strong>le spese giustificate, sarà liquidato con apposito atto <strong>del</strong>iberativo,<br />
tenendo conto <strong>del</strong>la natura e <strong>del</strong> valore <strong>del</strong>la<br />
controversia, con speciale riguardo all'attività svolta dagli<br />
avvocati davanti al giudice, come espressamente disposto<br />
dagli artt. 1 e 5 <strong>del</strong> decreto <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Giustizia e<br />
Giustizia n. <strong>12</strong>7 <strong>del</strong> 8 aprile 2004, relativo alle tariffe professionali<br />
<strong>degli</strong> avvocati.<br />
84
IL CASO ESEMPLARE<br />
SEGNALATO<br />
DA DUE COLLEGHE<br />
L’ORDINE DENUNCIA<br />
UN ABUSO<br />
DELLA PROFESSIONE<br />
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
LA LETTERA DELLE COLLEGHE<br />
Al Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
Oggetto: Segnalazione<br />
Le sottoscritte (omissis), iscritte<br />
all'Albo <strong>del</strong>la Regione <strong>Lazio</strong>,<br />
venute a conoscenza<br />
<strong>del</strong>l'affidamento di un “incarico<br />
di collaborazione coordinata e<br />
continuativa ad alto contenuto<br />
professionale” da parte <strong>del</strong><br />
Sindaco <strong>del</strong> Comune di<br />
(omissis) alla dr.ssa (omissis),<br />
con determinazione<br />
dirigenziale n. 151 <strong>del</strong> 7.10.04<br />
(allegata alla presente), in<br />
qualità di “Dottore in<br />
<strong>Psicologi</strong>a”, da svolgersi presso i<br />
Servizi Sociali <strong>del</strong> suddetto<br />
Comune.<br />
Essendo a conoscenza <strong>del</strong> fatto<br />
che la suddetta dr.ssa (omissis)<br />
non risulta essere ancora<br />
iscritta all'Albo <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>,<br />
in quanto sta tuttora effettuando<br />
il previsto tirocinio postlauream<br />
(vecchio ordinamento<br />
quinquennale), ai fini <strong>del</strong><br />
sostenimento <strong>del</strong> previsto esame<br />
di stato; ravvisando in quanto<br />
sopra segnalato una grave<br />
difformità da quanto previsto<br />
dalla legge n. 56/89;<br />
CHIEDONO<br />
alla S.V. di intervenire a tutela<br />
<strong>del</strong>la professione di psicologo,<br />
diffidando formalmente il<br />
Sindaco <strong>del</strong> Comune<br />
di (omissis) in merito<br />
all'adozione <strong>del</strong>l'atto sopra<br />
citato, in quanto provvedimento<br />
improprio.<br />
Le sottoscritte fanno inoltre<br />
presente che il suddetto Comune<br />
ha tuttora aperta una<br />
graduatoria di pubblico<br />
concorso per la copertura di n.<br />
1 posto di psicologo (allegata<br />
alla presente) dalla quale<br />
sarebbe possibile attingere per<br />
eventuali incarichi, consulenze<br />
e/o assunzioni.<br />
In attesa di cortese sollecito<br />
riscontro, si porgono distinti<br />
saluti.<br />
LA DENUNCIA AL TRIBUNALE<br />
Ill.mo<br />
Sig. Procuratore <strong>del</strong>la<br />
Repubblica<br />
presso il Tribunale di (omissis)<br />
Oggetto: Invio atti<br />
Il sottoscritto Dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca, nella qualità di<br />
Presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />
CONSIDERATO CHE<br />
la Commissione Deontologica <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, all'esito<br />
di istruttoria preliminare <strong>del</strong>la<br />
segnalazione disciplinare R.G. n.<br />
2004 021 (prot. n. 3043 <strong>del</strong><br />
29/<strong>11</strong>/2004) e dei relativi allegati,<br />
prodotti dalle iscritte dott.sse (omissis),<br />
nella riunione <strong>del</strong>l'<strong>11</strong>.01.<strong>2005</strong><br />
ha disposto quanto segue:<br />
“Sul punto 3 <strong>del</strong>l'Odg.<br />
La Commissione:<br />
- considerato che da accertamenti<br />
svolti dall'ufficio di segreteria<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> la Dott.ssa (omissis)<br />
non è iscritta in nessun Albo Regionale<br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> italiani;<br />
- ritenuto che è opportuna la trasmissione<br />
<strong>degli</strong> atti alla competente<br />
Procura <strong>del</strong>la Repubblica<br />
per le determinazioni di sua<br />
competenza;<br />
P.Q.M.<br />
Invia il relativo fascicolo al Presidente<br />
<strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, affinché<br />
valuti l'opportunità di trasmettere<br />
gli atti alla Procura <strong>del</strong>la Repubblica<br />
di (omissis)”.<br />
Tutto ciò considerato, il sottoscritto,<br />
nella suddetta qualità, ritiene<br />
opportuno trasmettere alla S.V.<br />
Ill.ma, per le determinazioni di Sua<br />
competenza, la seguente documentazione:<br />
- copia <strong>del</strong>l'esposto disciplinare R.G.<br />
n. 2004 021 (prot. n. 3043 <strong>del</strong><br />
29/<strong>11</strong>/2004);<br />
- copia <strong>del</strong>la determinazione dirigenziale<br />
n. 151 <strong>del</strong> 7/10/2004 - Comune<br />
di (omissis (allegata all'esposto);<br />
- copia di contratto di affidamento<br />
di incarico <strong>del</strong> Comune di (omissis)<br />
a dott.ssa (omissis);<br />
- copia <strong>del</strong>la determinazione dirigenziale<br />
n. 189 <strong>del</strong> 4/10/2001 - Comune<br />
di (omissis).<br />
Si resta a disposizione per ogni altra<br />
notizia utile.<br />
Con ossequio.<br />
85
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
LO PSICOLOGO<br />
NON È UN OPTIONAL<br />
AIDS E CARCERE<br />
QUANTE LACUNE<br />
86<br />
LA LETTERA DEI COLLEGHI<br />
DEL SERT DI REGINA COELI<br />
Al Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Dott. Morozzo Della Rocca<br />
Alla Vice Presidente<br />
Dott.ssa M. L. Zaccaria<br />
p. e. al Tribunale <strong>del</strong> Malato<br />
Al Garante per i detenuti<br />
Al Garante per la protezione<br />
dei dati personali<br />
Gent.mi colleghi,<br />
con questa nostra informativa, volevamo<br />
segnalare un’iniziativa, di<br />
cui alleghiamo il progetto, che riguarda<br />
la sensibilizzazione ad accettare,<br />
da parte dei detenuti di sottoporsi<br />
“volontariamente” ai test<br />
HIV.<br />
Gli organizzatori sono l’Associazione<br />
“Network Persone Sieropositive”<br />
(NPS); la Società italiana di<br />
Medicina e Sanità Penitenziaria; la<br />
segreteria organizzativa è tenuta da<br />
una non meglio identificata: Direct<br />
Factory - Roma: il progetto è finanziato<br />
dalla società farmaceutjca<br />
Boehinringer Ingelheim Italia S.p.A.<br />
Leggendo la lista <strong>del</strong>le figure professionali<br />
coinvolte nella fase pilota<br />
<strong>del</strong> progetto, come <strong>del</strong> resto in tutte<br />
le altre fasi, manca la figura <strong>del</strong>lo<br />
psicologo, probabilmente sostituita,<br />
solo nella fase pilota con un<br />
generico formatore.<br />
Attualmente è prassi che gli psicologi<br />
supportino il medico infettivologo<br />
nel momento in cui dà al detenuto,<br />
la notizia <strong>del</strong> risultato positivo<br />
al test HIV, poiché nel progetto<br />
non si fà menzione di una figura di<br />
supporto all'infettivologo, ci chiediamo<br />
quale figura professionale<br />
svolgerà questa funzione di contenimento<br />
e sostegno.<br />
Questo, non solo impoverisce la<br />
categoria professionale di un ruolo<br />
già acquisito, ma non permette al<br />
detenuto di avere un sostegno ed un<br />
contenimento adeguato alle sue difficoltà<br />
di accettazione <strong>del</strong> test prima<br />
e <strong>del</strong> risultati dopo.<br />
Vogliamo inoltre indicare una<br />
operazione altamente lesiva <strong>del</strong> diritto<br />
alla privacy <strong>del</strong> detenuto che<br />
se si dovesse rifiutare di sottoporsi<br />
al test, vedrebbe le proprie generalità<br />
comunicate sia al Direttore d’Istituto,<br />
che all’Unità Operativa Sanitaria<br />
di Provveditorato Regionale.<br />
Cordiali saluti<br />
Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> SERT<br />
<strong>del</strong> C.C. Regina Coeli<br />
LA DIFFIDA DELL’ORDINE<br />
Spett.li<br />
Ministero <strong>del</strong>la Giustizia<br />
Dipartimento Amministrazione<br />
Penitenziaria - D.A.P.<br />
Regione <strong>Lazio</strong><br />
Assessorato Sanità<br />
Tribunale dei diritti <strong>del</strong> Malato<br />
Garante per i detenuti<br />
<strong>del</strong>la Regione <strong>Lazio</strong><br />
Garante per i detenuti<br />
<strong>del</strong> Comune di Roma<br />
Garante per la protezione<br />
dei dati personali<br />
Società Italiana di Medicina e Sanità<br />
Penitenziaria - S.I.M.S.Pe.<br />
Associazione Network Persone<br />
Sieropositive - N.P.S.<br />
Boehringer Ingelheim<br />
Italia S.p.a.<br />
<strong>Psicologi</strong> a convenzione SUMAI<br />
<strong>del</strong> S.E.R.T. RMA c/o Regina Coeli<br />
Oggetto: Progetto “In & Out AIDS<br />
e Carcere”, segnalazione <strong>Psicologi</strong><br />
S.E.R.T. C.C. Regina Coeli mediante<br />
nota Azienda U.S.L. RM A prot.<br />
n.519/25 <strong>del</strong> 31-5-<strong>2005</strong>.<br />
Con la nota di segnalazione in oggetto<br />
gli <strong>Psicologi</strong> SUMAI <strong>del</strong> S.E.R.T.<br />
<strong>del</strong> Carcere di Regina Coeli hanno portato<br />
a conoscenza di questo <strong>Ordine</strong> il<br />
progetto sponsorizzato dalla Boehringer<br />
Ingelheim Italia S.p.a. sotto l'egida<br />
<strong>del</strong>la Società Italiana di Medicina e Sanità<br />
Penitenziaria - S.I.M.S.Pe. - e con<br />
la collaborazione <strong>del</strong>l'Associazione<br />
Network Persone Sieropositive - N.P.S.<br />
- denominato “In & Out AIDS e Carcere”,<br />
che si allega alla presente.<br />
Detta segnalazione contiene due rilievi<br />
critici, uno riferito al passaggio<br />
che prevede la segnalazione <strong>del</strong>le generalità<br />
<strong>del</strong> detenuto nel caso in cui si<br />
rifiuti di sottoporsi al test HIV, l'altro<br />
riferito all'omessa indicazione <strong>del</strong>la figura<br />
professionale <strong>del</strong>lo Psicologo in<br />
alcune fasi cruciali <strong>del</strong> progetto.<br />
Esaminate le doglianze manifestate<br />
dagli iscritti, questo <strong>Ordine</strong> ritiene necessario<br />
osservare quanto segue.<br />
1) Per quanto concerne il primo rilievo,<br />
la segnalazione definisce “...operazione<br />
altamente lesiva <strong>del</strong> diritto<br />
alla privacy <strong>del</strong> detenuto...”<br />
la previsione <strong>del</strong>la comunicazione<br />
al Direttore d'Istituto ed all'Unità<br />
Operativa Sanitaria di Provveditorato<br />
Regionale <strong>del</strong>le generalità di<br />
coloro che si rifiutino di sottoporsi<br />
al test HIV.<br />
Sul punto questo <strong>Ordine</strong> ritiene che<br />
il progetto sia viziato da gravi profili di<br />
illegittimità ed illiceità, apparendo lesivo<br />
<strong>del</strong>la dignità <strong>del</strong> detenuto, prima
ancora che <strong>del</strong>la sua sfera giuridica<br />
soggettiva, nella parte in cui prevede<br />
una sorta di schedatura in caso di suo<br />
legittimo esercizio <strong>del</strong> diritto al rifiuto<br />
<strong>del</strong> test HIV.<br />
In assenza di una qualsivoglia disposizione<br />
normativa che imponga al<br />
detenuto di sottoporsi a tale esame -<br />
motivo per cui, <strong>del</strong> resto, si è elaborato<br />
il citato progetto - sussiste non solo<br />
il suo diritto al rifiuto <strong>del</strong> test, ma<br />
anche il suo diritto consequenziale all'assoluta<br />
riservatezza di questo dato<br />
(salvo esigenze statistiche che garantiscano<br />
l'anonimato).<br />
Preme, peraltro, osservare che questo<br />
diritto alla riservatezza sull'opposto<br />
rifiuto non si esaurisce nel diritto<br />
alla privacy <strong>del</strong> detenuto. Trattasi piuttosto<br />
di un corollario <strong>del</strong>la facoltà di<br />
diniego <strong>del</strong> consenso ad un intervento,<br />
seppur di accertamento, sulla sua<br />
persona fisica; in altri termini siamo di<br />
fronte ad una sfaccettatura <strong>del</strong> suo diritto<br />
alla salute inteso in senso lato e<br />
pertanto non degradabile neppure a<br />
fronte di un interesse pubblico.<br />
Anche ove si ritenesse, pertanto, che<br />
all'interno <strong>del</strong> sistema carcerario i dati<br />
sensibili afferenti ai detenuti non<br />
possano essere oggetto, se trattati secondo<br />
legge, di violazioni <strong>del</strong> loro diritto<br />
alla privacy, rimarrebbe comunque<br />
l'aperta violazione di quella parte<br />
<strong>del</strong>la loro sfera giuridca attinente alla<br />
salute ed all'integrità psicofisica.<br />
Ad ogni buon conto si chiede all'Autorità<br />
Garante per la protezione dei dati<br />
personali di esprimere il suo competente<br />
avviso sull'aspetto <strong>del</strong>la possibile<br />
violazione <strong>del</strong> diritto alla privacy.<br />
Corre, infine, l'obbligo di osservare<br />
che la segnalazione <strong>del</strong> rifiuto può ritenersi<br />
una forma di vera e propria<br />
coercizione psicologica illecita sul detenuto,<br />
il quale non può e non deve subire<br />
pressioni che certamente costituiscono<br />
violazioni <strong>del</strong> suo diritto al diniego<br />
<strong>del</strong> consenso.<br />
2) Per quanto concerne il secondo rilievo<br />
critico sopra accennato, deve<br />
innanzitutto constatarsi che, al contrario<br />
di quanto si legge nella nota<br />
in oggetto, la figura <strong>del</strong>lo Psicologo<br />
compare nella “Fase Pilota”, <strong>del</strong><br />
progetto sotto il titolo “Incontri A1<br />
- con il personale sanitario e<br />
non” alla voce “Audience”, punto<br />
“Altre figure professionali mediche<br />
(...) e non mediche (<strong>Psicologi</strong>...)”.<br />
Deve tuttavia convenirsi sul fatto che<br />
in tutte le altre fasi <strong>degli</strong> incontri con<br />
i detenuti tale figura professionale non<br />
viene presa in considerazione, nonostante<br />
la natura tipicamente psicologica<br />
<strong>del</strong>le attività da svolgersi.<br />
In particolare, basti notare che lo<br />
scopo precipuo <strong>del</strong> progetto in questione<br />
è quello di incrementare il<br />
“...numero <strong>degli</strong> accessi al test per<br />
l'HIV all'interno <strong>del</strong>le carceri, al fine<br />
di favorire la formulazione di<br />
piani coerenti d'intervento in termini<br />
di prevenzione e cura per le<br />
persone ivi residenti” (v. il titolo<br />
“Obiettivi <strong>del</strong> progetto”).<br />
Trattasi essenzialmente di un “...programma<br />
di offerta <strong>del</strong> test...” che, in<br />
casi analoghi già sperimentati, avrebbe<br />
garantito che “...circa il 70% dei<br />
nuovi accessi ha richiesto di sottoporsi<br />
allo screaning per l'infezione<br />
da HIV”.<br />
In altri termini gli operatori interessati<br />
devono svolgere nei confronti dei<br />
detenuti una mirata opera di convincimento<br />
circa l'utilità <strong>del</strong> test HIV. Si<br />
legge infatti nel progetto che “Proprio<br />
attraverso un invito attento, discreto<br />
ma reiterato sarà possibile accompagnare<br />
adeguatamente il detenuto<br />
nel percorso, a volte non facile, fino<br />
alla presa di coscienza <strong>del</strong> proprio<br />
stato di salute”.<br />
Ne deriva, ad avviso di questo <strong>Ordine</strong>,<br />
che la figura professionale <strong>del</strong>lo<br />
Psicologo dovrebbe essere presente in<br />
tutte le fasi <strong>del</strong> progetto, per due ordini<br />
di ragioni.<br />
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
aids e carcere<br />
Tenendo conto, in primo luogo, <strong>del</strong>l'indubbia<br />
centralità <strong>del</strong>la figura <strong>del</strong> detenuto,<br />
che il progetto tende a tutelare<br />
ed il cui consenso (certamente<br />
“informato”, in senso lato) rappresenta<br />
lo scopo finale <strong>del</strong>l'opera di un'équipe<br />
multidisciplinare, non può esservi<br />
dubbio alcuno circa la necessarietà<br />
<strong>del</strong>la presenza <strong>del</strong>lo Psicologo sin<br />
dal primo approccio al problema. Il<br />
percorso indicato nel progetto passa<br />
infatti attraverso la psiche <strong>del</strong> soggetto<br />
interessato, il quale necessita pertanto<br />
di un adeguato supporto psicologico<br />
durante l'intero iter.<br />
In secondo luogo, tenendo conto stavolta<br />
<strong>del</strong>le esigenze di tutela <strong>del</strong>la salute<br />
<strong>del</strong>la collettività, carceraria e non,<br />
che parimenti il progetto tende a soddisfare,<br />
assume fondamentale importanza<br />
l'efficacia <strong>del</strong>l'opera di convincimento<br />
che la suddetta équipe multidisciplinare<br />
deve svolgere nei confronti<br />
dei detenuti. Entrano pertanto inevitabilmente<br />
in gioco anche su questo<br />
punto le competenze scientifiche <strong>del</strong>lo<br />
Psicologo, quale figura professionale<br />
certamente in possesso <strong>degli</strong> strumenti<br />
necessari a comprendere le altrui<br />
reazioni emotive di fronte a certe<br />
problematiche, ovvero ad aiutare il soggetto<br />
a superare senza traumi remore<br />
di carattere psicologico in ordine al test<br />
propostogli ed alle sue eventuali<br />
conseguenze.<br />
Occorre altresì osservare, che l'attuale<br />
prassi prevede giustamente il<br />
supporto <strong>del</strong>lo Psicologo al Medico Infettivologo<br />
nel <strong>del</strong>icato momento <strong>del</strong>la<br />
comunicazione al detenuto <strong>del</strong>l'esito<br />
positivo <strong>del</strong> test HIV.<br />
Ebbene, per questo specifico passaggio<br />
il progetto in esame non prevede<br />
invece la figura professionale <strong>del</strong>lo<br />
Psicologo, con ciò apportando un'ingiustificata,<br />
prima ancora che illegittima,<br />
deminutio alla sfera <strong>del</strong>le attuali<br />
competenze <strong>del</strong>lo Psicologo.<br />
Alla luce di quanto finora esposto si<br />
chiede l'intervento di tutti i soggetti<br />
destinatari <strong>del</strong>la presente affinché, ciascuno<br />
nel suo ambito di competenza,<br />
si attivino per modificare il summenzionato<br />
progetto mediante: - 1) l'eliminazione<br />
<strong>del</strong>la prevista segnalazione<br />
dei detenuti che rifiutino il test HIV; -<br />
2) l'inserimento <strong>del</strong>la figura professionale<br />
<strong>del</strong>lo Psicologo in tutti i passaggi<br />
<strong>del</strong>l'iter previsto dal progetto.<br />
Con l'avvertenza che, in difetto, questo<br />
<strong>Ordine</strong> valuterà ogni ipotesi di azione<br />
giurisdizionale a tutela dei diritti e<br />
<strong>degli</strong> interessi <strong>del</strong>la categoria che rappresenta.<br />
Distinti saluti.<br />
Il Presidente<br />
Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
Il Vicepresidente<br />
Marialori Zaccaria<br />
87
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
LA LEGGE DEFINISCE<br />
CHIARAMENTE L’INTERVENTO<br />
PROFESSIONALE:<br />
È ORA DI FARLA RISPETTARE<br />
LO PSICOLOGO ALL’INTERNO<br />
DI UN ENTE PUBBLICO:<br />
FACCIAMO CHIAREZZA<br />
IL QUESITO<br />
Oggetto:<br />
Quesito in merito al ruolo <strong>del</strong>lo Psicologo<br />
e alla qualifica di Professionista<br />
all'interno di un Ente Pubblico<br />
Spett.le <strong>Ordine</strong>,<br />
richiedo la consulenza legale in<br />
merito alla questione in oggetto<br />
che potrei così sintetizzare.<br />
Sono (omissis), iscritta<br />
all'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong>la<br />
Regione <strong>Lazio</strong> (omissis) abilitata<br />
all'esercizio <strong>del</strong>l'attività<br />
psicoterapeutica ai sensi <strong>del</strong>l'art.<br />
35.<br />
Dal 1 giugno <strong>del</strong> 2000 lavoro con<br />
contratto a tempo indeterminato<br />
all'(omissis) grande Ente<br />
pubblico di ricerca, assunta a<br />
seguito di concorso per laureati,<br />
non solo in <strong>Psicologi</strong>a, con 2<br />
anni di esperienza “in tecniche<br />
avanzate di selezione <strong>del</strong><br />
personale” (attività questa come<br />
si sa di pertinenza esclusiva<br />
<strong>del</strong>lo psicologo iscritta all'Albo,<br />
come da recenti sentenze).<br />
Sono stata assunta al livello 8°<br />
(livello d'ingresso per un<br />
neolaureato) nonostante mi<br />
fossero stati riconosciuti 2 anni<br />
di esperienza previsti dal bando<br />
(anche se in realtà dal mio<br />
curriculum risultava<br />
un'esperienza specifica nell'area<br />
<strong>del</strong>la Selezione <strong>del</strong> personale di<br />
almeno 10 anni).<br />
Dalla mia assunzione fino al<br />
2003 ho fatto parte di<br />
Commissioni di Concorso in cui<br />
mi occupavo di valutazione<br />
psicoattitudinale dei candidati,<br />
poi con il blocco <strong>del</strong>le assunzioni<br />
a tempo indeterminato la mia<br />
attività si è concentrata<br />
soprattutto sullo svolgimento dei<br />
concorsi per l'assunzione di<br />
personale con assegni di ricerca<br />
o borse di studio, attraverso la<br />
definizione dei fabbisogni per<br />
l'acquisizione di nuove risorse<br />
umane, e altre attività di tipo<br />
gestionale che non<br />
necessariamente sono di<br />
pertinenza <strong>del</strong>lo psicologo.<br />
Fra le mie attività, tuttavia,<br />
rientrano la supervisione dei<br />
tirocinanti psicologi, pre e post<br />
lauream, per cui è prevista la<br />
supervisione di uno psicologo<br />
iscritto all'Albo, e la supervisione<br />
<strong>del</strong>le tesi di laurea di studenti di<br />
<strong>Psicologi</strong>a svolte presso il nostro<br />
Ente su temi di ricerca da me<br />
proposti e accettati dall'Ente.<br />
Nel 2002 e nel 2003 ho richiesto e<br />
ottenuto che l'Ente effettuasse, a<br />
fronte <strong>del</strong>le attività svolte, il<br />
rimborso <strong>del</strong>la tassa di iscrizione<br />
all'Albo <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
certificando, credo, così che io<br />
svolgo attività professionale per<br />
l'Ente. Potete chiarirmi se è così<br />
Attualmente, a seguito di<br />
applicazione <strong>del</strong> contratto 1998-<br />
2001, che definisce<br />
l'inquadramento professionale<br />
mediante profili professionali<br />
(profili che definiscono, in<br />
maniera molto generica,<br />
l'attività svolta, ma che<br />
definiscono soprattutto requisiti<br />
di anzianità per accedere a quel<br />
profilo con relativo livello di<br />
inquadramento) l'Ente sta<br />
procedendo all'attribuzione di<br />
profili a tutti i dipendenti.<br />
Secondo la definizione dei profili<br />
il mio profilo sarebbe quello di<br />
Esperto di Amministrazione e<br />
gestione in addestramento (8°<br />
livello), poichè l' “Esperto di<br />
Amministrazione e gestione” (9°<br />
livello) richiede 7 anni di<br />
anzianità di servizio mentre<br />
l'anzianità che mi è stata<br />
riconosciuta dall'Ente è di 5<br />
anni (2 anni all'assunzione + 3<br />
anni che ho maturato<br />
dall'assunzione al 31/<strong>12</strong>/2003<br />
(data di riferimento per la valutazione).<br />
Pertanto non potrei<br />
accedere al 9° livello, il che<br />
significa, se come pare l'Ente<br />
entrerà nel comparto ricerca,<br />
non poter accedere ai livelli<br />
superiori che rientrano in<br />
un'area separata di<br />
contrattazione.<br />
A mio avviso sulla base di<br />
quanto esposto precedentemente<br />
credo di dover rientrare nel<br />
profilo di professionista<br />
(inquadrato al 9° livello).<br />
La questione è:<br />
• l'iscrizione all'albo <strong>degli</strong><br />
psicologi, con rimborso da<br />
parte <strong>del</strong>l'Ente <strong>del</strong>la quota,<br />
corrisponde ad un<br />
riconoscimento <strong>del</strong> ruolo di<br />
professionista come per gli<br />
avvocati, i dottori<br />
commercialisti, ecc. che<br />
svolgono attività professionale<br />
per l'Ente.<br />
88
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
enti pubblici<br />
Gent.mo Avv. Cucino<br />
la ringrazio per la nota <strong>del</strong><br />
Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> in merito<br />
alla questione <strong>del</strong> ruolo <strong>del</strong><br />
Professionista psicologo, nota che<br />
avevo richiesto in relazione<br />
all'attribuzione dei profili<br />
professionali nell'Ente presso cui<br />
lavoro.<br />
La prego di ringraziare da parte<br />
mia il Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Lazio</strong> per la disponibilità<br />
dimostrata e per la tempestività<br />
<strong>del</strong>la risposta. Al momento<br />
attuale ho presentato richiesta di<br />
riesame allegando anche il<br />
documento suddetto e sono in<br />
attesa di risposta.<br />
Vi terrò informati sugli sviluppi<br />
<strong>del</strong>la questione anche perchè<br />
potrebbe rappresentare un<br />
precedente utile anche per altre<br />
situazioni di psicologi iscritti<br />
all'Albo.<br />
Grazie ancora e a presto<br />
Lettera firmata<br />
• Nel contratto <strong>del</strong>l'Ente si parla<br />
di professionista come di colui<br />
che “contribuisce al<br />
raggiungimento <strong>degli</strong> obiettivi<br />
istituzionali <strong>del</strong>l'Ente<br />
attraverso lo sviluppo <strong>del</strong>le<br />
conoscenze giuridicoeconomiche<br />
nonchè con attività<br />
relazionali nei settori<br />
specifici”. L'iscrizione all'albo<br />
<strong>degli</strong> psicologi e l'attività da me<br />
svolta mi farebbe rientrare<br />
senza timore di smentita in<br />
questa categoria Ribadisco<br />
che, dal punto di vista formale,<br />
c'è una lettera firmata dal<br />
Direttore <strong>del</strong> Personale che<br />
specifica che, fra le attività di<br />
mia competenza, ci sono: la<br />
selezione <strong>del</strong> personale dal<br />
punto di vista<br />
psicoattitudinale, la<br />
supervisione dei tirocinanti<br />
psicologi (a fronte di una<br />
convenzione con l'Università<br />
“La Sapienza” Facoltà di<br />
<strong>Psicologi</strong>a firmata dal Direttore<br />
<strong>del</strong> Personale in cui si specifica<br />
che la supervisione sarà<br />
effettuata da uno psicologo<br />
iscritto all'Albo).<br />
Mi pare di aver esposto la<br />
questione in maniera completa,<br />
tuttavia se dovessero mancare<br />
informazione o dati sono<br />
disponibile a fornire ulteriori<br />
informazioni<br />
In attesa di risposta ringrazio<br />
per l'attenzione.<br />
Cordiali saluti<br />
Lettera firmata<br />
LA RISPOSTA<br />
Oggetto:<br />
Quesito: Definizione <strong>del</strong>l'ambito<br />
d'intervento professionale <strong>del</strong>lo psicologo<br />
e, in particolare, <strong>del</strong>lo psicologo<br />
<strong>del</strong> lavoro.<br />
L'ambito d'intervento professionale<br />
<strong>del</strong>lo psicologo è compiutamente definito<br />
dall'art. 1 L. 18 febbraio 1989, n.<br />
56 (Ordinamento <strong>del</strong>la professione di<br />
psicologo): “La professione di psicologo<br />
comprende l'uso <strong>degli</strong> strumenti<br />
conoscitivi e di intervento per<br />
la prevenzione, la diagnosi, le attività<br />
di abilitazione-riabilitazione e<br />
di sostegno in ambito psicologico rivolte<br />
alle persone, al gruppo, agli<br />
organismi sociali e alle comunità.<br />
Comprende altresì le attività di sperimentazione,<br />
ricerca e didattica in<br />
tale ambito”.<br />
Quindi, qualunque sia lo strumento<br />
usato (colloquio o test), la valutazione,<br />
la diagnosi e il sostegno di carattere<br />
psicologico devono essere svolti<br />
da un professionista iscritto all'Albo<br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>. “In tal modo vengono<br />
tutelati sia l'interesse generale <strong>del</strong>la<br />
collettività sia quello <strong>del</strong>le diverse<br />
categorie professionali e dei singoli<br />
che abbiano necessità di affidarsi<br />
per determinate esigenze a<br />
soggetti in grado di prestare loro<br />
adeguata assistenza tecnica. La ratio<br />
<strong>del</strong>la fattispecie è, infatti, quella<br />
di evitare che determinate attività,<br />
particolarmente <strong>del</strong>icate e socialmente<br />
molto rilevanti, siano lasciate<br />
al libero esercizio di chiunque ne<br />
abbia voglia.” (Cass. VI^ sez. pen.<br />
3.3.2004, n. 17704).<br />
Il vincolo anzidetto sussiste, evidentemente,<br />
anche per tutti coloro i quali<br />
svolgono la loro attività nell'ambito<br />
<strong>del</strong>la “psicologia <strong>del</strong> lavoro”. La discussione<br />
su tale ultimo argomento è,<br />
tra l'altro, (finalmente) di grande attualità<br />
all'interno <strong>del</strong>la comunità professionale,<br />
a seguito <strong>del</strong>la recente sentenza<br />
<strong>del</strong> Tribunale Penale di Milano<br />
(cosiddetta “Sentenza Platè”). Con tale<br />
provvedimento (attualmente sottoposto<br />
a gravame e, quindi, sub judice<br />
dinanzi alla Corte di Appello) è stata<br />
riscontrata l'esistenza <strong>del</strong> reato di esercizio<br />
abusivo <strong>del</strong>la professione di psicologo<br />
in tutti quei casi nei quali, nell'ambito<br />
<strong>del</strong>l'attività di selezione, gestione<br />
e formazione <strong>del</strong> personale, siano<br />
utilizzati gli strumenti tipici definiti<br />
dal summenzionato art. 1 L.56/89<br />
(sia a mezzo di colloqui, sia con la somministrazione<br />
di test psico-attitudinali<br />
e di personalità).<br />
In più, su quest'ultimo argomento, è<br />
bene ricordare l'art. 3 comma 1 quinquies<br />
punto 5 L. <strong>11</strong> luglio 2003, n. 170<br />
(Disposizioni urgenti per le università<br />
e gli enti di ricerca nonché in materia<br />
di abilitazione all'esercizio di attività<br />
professionali) che ha espressamente<br />
disposto che sia di esclusivo appannaggio<br />
<strong>del</strong>la categoria professionale<br />
<strong>degli</strong> psicologi l'utilizzo "di test e di altri<br />
strumenti standardizzati per l'analisi<br />
<strong>del</strong> comportamento, dei processi<br />
cognitivi, <strong>del</strong>le opinioni e <strong>degli</strong><br />
atteggiamenti, dei bisogni e <strong>del</strong>le<br />
motivazioni, <strong>del</strong>l'interazione sociale,<br />
<strong>del</strong>l'idoneità psicologica a specifici<br />
compiti e condizioni".<br />
Con i migliori saluti.<br />
Il Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
89
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
NON SI CONTANO<br />
GLI INTERVENTI<br />
DELL’ORDINE<br />
A DIFESA<br />
DELLA PROFESSIONE<br />
I MILLE FRONTI<br />
DELLA TUTELA<br />
UNA BATTAGLIA QUOTIDIANA<br />
90<br />
TIROCINI<br />
Gentili colleghi,<br />
siamo specializzandi <strong>del</strong> III<br />
Anno <strong>del</strong>la II Scuola di<br />
Specializzazione in <strong>Psicologi</strong>a<br />
Clinica <strong>del</strong>la Sapienza. Stiamo<br />
svolgendo il tirocinio di<br />
specializzazione presso un CSM<br />
<strong>del</strong>la RMA (Via Boemondo, 21).<br />
Siamo stati informati <strong>del</strong><br />
mancato rinnovo <strong>del</strong>la<br />
convenzione per i tirocini<br />
formativi pre e post lauream e di<br />
specializzazione tra la ASL RMA<br />
e l'Università “La Sapienza”.<br />
Chiediamo la possibilità di<br />
confrontarci con l'<strong>Ordine</strong> per<br />
avere dei chiarimenti e riflettere<br />
su un preciso dovere<br />
istituzionale in ambito<br />
formativo. Tale decisione dei<br />
vertici <strong>del</strong>la ASL, non condivisa<br />
peraltro dai dirigenti medici e<br />
psicologi <strong>del</strong> nostro Servizio,<br />
rappresenta per noi una perdita<br />
nella continuità <strong>del</strong>la nostra<br />
esperienza formativa nonché<br />
<strong>del</strong>l’attività clinica all'interno<br />
<strong>del</strong> Servizio.<br />
Lasciamo dunque i nostri<br />
recapiti e attendiamo di essere<br />
contattati per un eventuale<br />
appuntamento.<br />
Vi ringraziamo<br />
anticipatamente, cordiali saluti.<br />
(Lettera firmata)<br />
Al Direttore Generale ASL RM/A<br />
Dott. Giovanni D'Amore<br />
Al Direttore Sanitario ASL RM/A<br />
Dr.ssa Anna Maria Martelli<br />
Al Direttore Amministrativo<br />
ASL RM/A<br />
Dott. Lanfranco Ciarletta<br />
Al Responsabile<br />
Unità Organizzativa Formazione ed<br />
Educazione alla Salute<br />
Egregi Direttori,<br />
a seguito <strong>del</strong>le segnalazioni da<br />
alcuni specializzandi in <strong>Psicologi</strong>a<br />
Clinica, abbiamo avuto notizia <strong>del</strong><br />
mancato rinnovo <strong>del</strong>la convenzione<br />
per i tirocini tra l'Università “La<br />
Sapienza” di Roma e codesta<br />
amministrazione.<br />
Considerata l'imprescindibilità dei<br />
tirocini di specializzazione e pre e<br />
post-lauream ai fini <strong>del</strong> processo<br />
formativo <strong>degli</strong> psicologi e stante la<br />
consolidata competenza formativa<br />
che caratterizza codesta azienda,<br />
sono a chiederVi di rivalutare a<br />
breve, considerata l'urgenza <strong>del</strong>la<br />
questione, la possibilità di<br />
riattivare la suddetta convezione,<br />
al fine di fornire un significativo<br />
contributo istituzionale alla<br />
formazione dei professionisti di<br />
area sanitaria.<br />
Auspicando un celere e cortese<br />
riscontro vogliate gradire il mio<br />
saluto più cordiale.<br />
Il Presidente<br />
dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
CONCORSO AMMINISTRAZIONE<br />
PENITENZIARIA<br />
Ministero di Giustizia<br />
Dipartimento per l'Amministrazione<br />
Penitenziaria<br />
c.a. Capo Dipartimento<br />
dottor Giovanni Tinebra<br />
e p.c. Consiglio Nazionale<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
c.a Presidente<br />
dottor Pierangelo Sardi<br />
Oggetto: concorso a 39 posti nell'area<br />
C, posizione economica C1, profilo professionale<br />
psicologo, mediante concorso<br />
pubblico.<br />
In merito al concorso in oggetto,<br />
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale -<br />
IV serie speciale - <strong>del</strong> 16-04-2004, a<br />
nome <strong>del</strong>la comunità professionale<br />
che rappresento e anche a seguito<br />
di diverse segnalazioni pervenuteci,<br />
sono ad esprimere alcune<br />
considerazioni, in merito alle scelte<br />
compiute da codesta<br />
Amministrazione.<br />
Il concorso, volto ad individuare<br />
professionalità nell'ambito <strong>del</strong>la<br />
psicologia, pur aprendo<br />
un'opportunità lavorativa per i<br />
nostri iscritti, ci rende dubbiosi<br />
circa le preferenze accordate in<br />
ordine alla formazione <strong>del</strong>la<br />
Commissione esaminatrice, nella<br />
quale è stato incluso, quale<br />
componente, un educatore C3,<br />
piuttosto che uno psicologo.<br />
È a nostra conoscenza che la<br />
persona chiamata a ricoprire tale<br />
ruolo è altresì psicologa,<br />
regolarmente iscritta all'albo, ma<br />
riteniamo che la qualifica di
“esperto” richieda un curricolo<br />
professionale nel quale l'attività<br />
professionale di psicologo sia<br />
quantitativamente e<br />
qualitativamente rilevante.<br />
Avremmo pertanto ritenuto<br />
opportuno che nell'ambito <strong>del</strong>la<br />
Commissione fosse presente la<br />
figura di uno psicologo che<br />
effettivamente eserciti la<br />
professione, in quanto, senz'altro,<br />
meglio rispondente alla natura<br />
<strong>del</strong>la complessa attività che la<br />
Commissione stessa è chiamata a<br />
svolgere e più affine, per<br />
competenze, alle professionalità da<br />
valutare.<br />
Ci sembra infatti che la figura di<br />
tecnico esperto nelle materie<br />
oggetto <strong>del</strong> concorso, prevista dal<br />
D.P.R. 487/1994, presupponga<br />
implicitamente un curriculum<br />
adeguato ed un'esperienza<br />
lavorativa maturata nell'ambito di<br />
operatività <strong>del</strong>le figure<br />
professionali che si vogliono<br />
selezionare, e possibilmente<br />
nell'area di interesse specifica, lì<br />
dove si ricerchino, all'interno di un<br />
medesimo ambito professionale,<br />
peculiari competenze.<br />
La scelta prospettata avrebbe<br />
permesso, inoltre, di sottolineare la<br />
valenza professionale, all'interno<br />
<strong>del</strong>l'istituzione, <strong>del</strong>la categoria<br />
<strong>degli</strong> psicologi, rispetto ad un<br />
concorso ad essi riservato.<br />
Confidiamo nella condivisione <strong>del</strong>le<br />
esigenze illustrate e in un<br />
conseguente riscontro positivo.<br />
Cordiali saluti.<br />
Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
GIUSTIZIA MINORILE<br />
Al Capo Dipartimento<br />
Giustizia Minorile<br />
Dott. Rosario Priore<br />
Alla Direzione Generale<br />
<strong>del</strong> personale e <strong>del</strong>la formazione<br />
Dott. Luigi Verniero<br />
Oggetto: situazione psicologi <strong>del</strong>la giustizia<br />
minorile<br />
è noto a quest'<strong>Ordine</strong> che, da circa 7<br />
anni, sono stati per la prima volta<br />
assunti 29 psicologi all'interno<br />
<strong>del</strong>l'Amministrazione <strong>del</strong>la Giustizia<br />
Minorile collocati nelle diverse<br />
articolazioni centrali e periferiche<br />
<strong>del</strong>la stessa. Con tale immissione in<br />
ruolo di personale <strong>del</strong>l'area<br />
psicologica l'Amministrazione <strong>del</strong>la<br />
Giustizia ha sicuramente mostrato<br />
sensibilità ad un approccio<br />
complesso alla devianza minorile in<br />
cui rientrasse a pieno titolo il<br />
contributo <strong>del</strong>la psicologia clinica.<br />
La scelta di collocare gli psicologi ai<br />
vari livelli <strong>del</strong> sistema organizzativo<br />
rivela, allo stesso tempo, una<br />
conoscenza approfondita <strong>del</strong>le<br />
competenze psicologiche e <strong>del</strong>le<br />
potenzialità di utilizzo <strong>del</strong>le stesse.<br />
Questo <strong>Ordine</strong> da tempo è<br />
interessato a conoscere gli ambiti di<br />
applicazione <strong>del</strong>la psicologia clinica<br />
al contesto giuridico e in particolar<br />
modo al settore minorile, dove le<br />
acquisizioni <strong>del</strong>la psicologia <strong>del</strong>l'età<br />
evolutiva possono sicuramente<br />
apportare un contributo rilevante.<br />
Le pubblicazioni ed i convegni che<br />
negli ultimi anni sono stati realizzati<br />
sul tema <strong>del</strong>la devianza minorile<br />
testimoniano la qualità dei contributi<br />
provenienti dagli psicologi<br />
<strong>del</strong>l'Amministrazione <strong>del</strong>la Giustizia<br />
Minorile e mettono in evidenza l'alta<br />
specializzazione <strong>del</strong> lavoro<br />
psicologico nel contesto penale<br />
minorile. Si tratta di un'esperienza<br />
operativa che ha aperto nuovi spazi<br />
di intervento propri <strong>del</strong>la psicologia<br />
clinica giuridica, differenziandoli da<br />
quelli storicamente più conosciuti<br />
come l'ambito peritale.<br />
Non soltanto, dunque, i contributi<br />
psicologici in tale settore hanno una<br />
rilevanza per l'attuazione <strong>del</strong><br />
mandato proprio <strong>del</strong>la Giustizia<br />
Minorile, ma rappresentano anche<br />
un valore aggiunto per la comunità<br />
scientifica.<br />
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
giustizia minorile<br />
In virtù di quanto sopra, questo<br />
<strong>Ordine</strong> avverte l'esigenza di aprire<br />
un confronto con l'Amministrazione<br />
<strong>del</strong>la Giustizia Minorile sull'attuale<br />
situazione <strong>degli</strong> psicologi che<br />
operano nei Servizi <strong>del</strong>la Giustizia<br />
Minorile, al fine di una<br />
ottimizzazione di tale risorsa professionale<br />
e nella prospettiva di<br />
prefigurare scenari operativi più<br />
idonei ad un corretto esercizio <strong>del</strong>le<br />
funzioni psicologiche, come definite<br />
dalla legge istitutiva<br />
<strong>del</strong>l'ordinamento professionale<br />
(L56/89).<br />
Le tematiche per le quali si avverte<br />
l'esigenza di un confronto possono<br />
essere sintetizzate nei seguenti<br />
punti:<br />
• la necessità di un consistente<br />
potenziamento di tale figura<br />
professionale nei vari livelli<br />
organizzativi <strong>del</strong>la Giustizia<br />
Minorile, tenuto conto <strong>del</strong>l'attuale<br />
connotazione <strong>del</strong> fenomeno <strong>del</strong>la<br />
devianza minorile che sempre più<br />
rimanda a sottostanti quadri<br />
psicopatologici e che in generale<br />
presenta caratteristiche che<br />
necessitano di chiavi di lettura<br />
anche psicologiche;<br />
• la scarsità <strong>del</strong>le risorse di personale<br />
psicologico nei Servizi <strong>del</strong>la<br />
Giustizia Minorile costituisce,<br />
inoltre, un fattore di isolamento<br />
professionale, in un ambito in cui,<br />
al contrario, è necessario un<br />
continuo confronto<br />
intraprofessionale, con l'obiettivo<br />
di verificare metodologie<br />
d'intervento, condividerle e<br />
diffonderle. Ciò, nel contribuire alla<br />
costruzione di mo<strong>del</strong>li d'intervento<br />
professionali più chiari, può meglio<br />
sostenere prassi operative<br />
interdisciplinari;<br />
• a fronte di un aumento numerico,<br />
appare necessaria anche una<br />
ridefinizione <strong>del</strong> collocamento di<br />
tale figura professionale all'interno<br />
<strong>del</strong>l'organizzazione, tale da tutelare<br />
quel livello di autonomia<br />
professionale necessario ad un<br />
corretto esercizio di funzioni,<br />
connotate da elevato livello di<br />
responsabilità. In questo senso,<br />
desta perplessità il fatto che<br />
nell'organizzazione dei Servizi <strong>del</strong>la<br />
Giustizia Minorile non sia prevista<br />
un'area psicologica con relative<br />
figure apicali, fatto che può<br />
determinare gravi ripercussioni<br />
sull'esercizio corretto <strong>del</strong>le<br />
suddette funzioni. Appare<br />
significativo come in ambito<br />
sanitario, che per primo ha visto<br />
l'inserimento <strong>del</strong>la professionalità<br />
psicologica, tale figura<br />
professionale si è andata<br />
91
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
corso disegno infantile<br />
progressivamente equiparando a<br />
quella medica, anche in termini di<br />
posizioni organizzative. Tale<br />
crescita è stata conseguente ad<br />
un'evoluzione scientifica e tecnica<br />
che, mettendo in risalto gli aspetti<br />
di specificità ed elevata<br />
responsabilità professionale, ne ha<br />
riconosciuto la piena autonomia.<br />
Si ringrazia sin d'ora per l'attenzione<br />
che codesta Amministrazione<br />
intenderà dare alle questioni<br />
sollevate e si rimane disponibili per<br />
ogni ulteriore approfondimento o,<br />
come auspicato, per l'avvio di un<br />
confronto.<br />
92<br />
Il Presidente<br />
dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
CORSO DISEGNO INFANTILE<br />
Spett.le Consiglio Nazionale<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
Oggetto: Corso interpretazione disegno<br />
infantile - docente: (omissis) sede:<br />
Milano<br />
Gentili Colleghi,<br />
con riferimento all'avviso, a noi<br />
pervenuto, <strong>del</strong> corso di<br />
perfezionamento in oggetto, si<br />
richiede un parere relativamente a<br />
quanto segue.<br />
Il corso, per il quale è stato richiesto<br />
l'accreditamento ECM da parte<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong>la<br />
Lombardia (che ne è il provider), è<br />
rivolto a “tutte le categorie in ambito<br />
sanitario”, ma è aperto anche “ad<br />
altre categorie interessate di settori<br />
attinenti (pedagogisti, assistenti<br />
sociali, psicopedagogisti, educatori,<br />
ecc.)”.<br />
Negli obiettivi specifici descritti, si<br />
chiarisce che “il corso approfondisce<br />
la comprensione <strong>del</strong> disegno infantile<br />
nelle varie fasi evolutive, sia da un<br />
punto di vista psicologico che <strong>del</strong>lo<br />
sviluppo cognitivo. Fornisce inoltre<br />
le modalità per ipotizzare (sulla base<br />
dei disegni) eventuali disagi a livello<br />
familiare, scolastico e sociale da<br />
parte <strong>del</strong> bambino”; inoltre “fornisce<br />
le chiavi interpretative di alcuni tests<br />
carta e matita particolarmente<br />
significativi nell'età infantile e<br />
adolescenziale, come elemento<br />
aggiuntivo per la comprensione<br />
psicodinamica dei momenti più<br />
conflittuali nel corso <strong>del</strong>l'età<br />
evolutiva”.<br />
Nella sezione dedicata alle<br />
caratteristiche <strong>del</strong> corso, si specifica<br />
che le lezioni saranno solo in parte<br />
teoriche, ma saranno sempre<br />
supportate da esempi pratici ed<br />
esercitazione dirette dei partecipanti<br />
sul materiale oggetto <strong>del</strong> corso.<br />
Ovviamente i tests su cui verte il<br />
corso sono famosi tests psicologici:<br />
test <strong>del</strong>la figura umana, test<br />
<strong>del</strong>l'albero, test dei colori di Luscher,<br />
e così via.<br />
Ciò che a noi preme rilevare, e su cui<br />
espressamente chiediamo un<br />
pronunciamento dal Consiglio<br />
Nazionale, riguarda l'incongruità con<br />
quanto proposto dal corso in oggetto<br />
sia con l'art. 1 <strong>del</strong>la Legge 18<br />
febbraio 1989, n. 56, dove è<br />
esplicitamente indicata l'esclusività<br />
<strong>del</strong>l'utilizzo da parte di professionisti<br />
psicologi di strumenti conoscitivi e di<br />
intervento propri <strong>del</strong>la nostra<br />
professione; sia con l'art. 21 <strong>del</strong><br />
Codice Deontologico <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
italiani sull'insegnamento, dove si<br />
recita: “Lo psicologo, a<br />
salvaguardia <strong>del</strong>l'utenza e <strong>del</strong>la<br />
professione, è tenuto a non<br />
insegnare l'uso di strumenti<br />
conoscitivi e di intervento<br />
riservati alla professione di<br />
psicologo, a soggetti estranei alla<br />
professione stessa, anche qualora<br />
insegni a tali soggetti discipline<br />
psicologiche. è fatto salvo<br />
l'insegnamento agli studenti <strong>del</strong><br />
corso di laurea in psicologia, ai<br />
tirocinanti, ed agli specializzandi<br />
in materie psicologiche”.<br />
Sembra infatti logico presupporre<br />
che insegnare l'uso di strumenti e<br />
modalità di intervento esclusivi <strong>del</strong>la<br />
professione di psicologo a categorie<br />
professionali diverse, implichi<br />
un'autorizzazione all'effettivo utilizzo<br />
di tali strumenti in ambito lavorativo.<br />
D'altra parte, ci sembra importante<br />
avere un pronunciamento su questi<br />
quesiti, laddove vi è una<br />
proliferazione di corsi che prevedono<br />
simili confusioni di ruoli e<br />
competenze, come ad esempio il<br />
Master Universitario di secondo<br />
livello <strong>del</strong>la Cattolica di Milano su<br />
“Consulenza e interventi psicoeducativi<br />
e organizzativi nella<br />
scuola”: tale Master (che per gli<br />
psicologi può prevedere<br />
l'acquisizione <strong>del</strong> titolo di “esperto”,<br />
conferito da parte <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong>la Lombardia, a cui è<br />
stato richiesto l'accreditamento <strong>del</strong><br />
Master) è - di nuovo - rivolto a varie<br />
categorie professionali e prevede<br />
l'insegnamento di strumenti e<br />
modalità di intervento che<br />
dovrebbero essere riservate allo<br />
psicologo.<br />
Ci sembra, per quanto detto, che la<br />
riflessione in comune possa portare<br />
gli Ordini territoriali ad adottare una<br />
linea coerente e condivisa per<br />
tutelare la specificità <strong>del</strong>la nostra<br />
professione.<br />
Cordialmente<br />
Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
MASTER IN COUNSELLING<br />
E PSICODIAGNOSTICA<br />
Egr. dott. Pierangelo Sardi<br />
Presidente Consiglio Nazionale<br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
e p.c. Egr. dott. Tito Zorzi<br />
Presidente <strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Veneto<br />
Oggetto:<br />
Master in Interventi psicologici e di<br />
counseling con la coppia e la famiglia -<br />
Master in Psicodiagnostica: teorie, tecniche<br />
e strumenti <strong>del</strong>l'assessment in<br />
ambito psicodinamico<br />
Gentili Colleghi,<br />
vi segnalo per competenza, a seguito<br />
di sollecitazione di nostri iscritti, i<br />
Master di cui all'oggetto (i dettagli<br />
nel sito <strong>del</strong>l'Università di Padova).<br />
Nel merito si osserva quanto segue.<br />
L'art. 1 <strong>del</strong>la legge 18 febbraio 1989,<br />
n. 56, “Ordinamento <strong>del</strong>la<br />
professione di psicologo”, specifica la<br />
definizione <strong>del</strong>la professione in<br />
oggetto: “La professione di
psicologo comprende l'uso <strong>degli</strong><br />
strumenti conoscitivi e di<br />
intervento per la prevenzione, la<br />
diagnosi, le attività di<br />
abilitazione-riabilitazione e di<br />
sostegno in ambito psicologico<br />
rivolte alla persona, al gruppo,<br />
agli organismi sociali e alla<br />
comunità. Comprende altresì le<br />
attività di sperimentazione,<br />
ricerca e didattica in tale ambito”.<br />
Nel dettaglio, il Master in Interventi<br />
psicologici e di counseling con la<br />
coppia e la famiglia, definisce la<br />
possibilità di acquisire le seguenti<br />
competenze professionali:<br />
Competenze Professionali<br />
acquisibili: Il Master si propone<br />
come obiettivi fondamentali di<br />
fornire competenze specifiche<br />
nelle tecniche di counseling, nel<br />
colloquio con la coppia, in quello<br />
con i genitori, nell'acquisizione di<br />
una metodica trasversale al<br />
continuum normalità versus<br />
patologia. Il Master fornisce,<br />
attraverso uno specifico training,<br />
abilità specifiche nell'ambito<br />
<strong>del</strong>l'intervento, <strong>del</strong> counseling e<br />
<strong>del</strong>la presa in carico psicologica<br />
<strong>del</strong>la coppia sia coniugale che<br />
genitoriale.<br />
Inoltre specifica i contenuti oggetto<br />
<strong>del</strong> corso:<br />
Sintesi dei contenuti: Le lezioni e le<br />
esercitazioni integreranno le<br />
teorie di riferimento con gli<br />
strumenti più diffusi in<br />
letteratura: 1) Psicodiagnostica<br />
<strong>del</strong>la coppia e <strong>del</strong>la famiglia,<br />
Teoria <strong>del</strong>l'intervento con la<br />
coppia genitoriale: tecniche di<br />
consultazione con la coppia e la<br />
famiglia, Tecniche di sostegno alla<br />
genitorialità, Tecniche e strumenti<br />
di valutazione <strong>del</strong>lo stile<br />
genitoriale, Modalità di intervento<br />
sulla coppia 2) Psicopatologia<br />
<strong>del</strong>le relazioni nell'infanzia,<br />
Psicopatologia <strong>del</strong>lo sviluppo,<br />
Psicopatologia generale: Metodi<br />
proiettivi tematici (CAT, ORT) 3)<br />
Teorie e tecniche <strong>del</strong> colloquio in<br />
ambito psicodinamico: Tecniche<br />
di counseling, le nuove frontiere<br />
<strong>del</strong> colloquio<br />
Il Master in Psicodiagnostica:<br />
teorie, tecniche e strumenti<br />
<strong>del</strong>l'assessment in ambito<br />
psicodinamico definisce la<br />
possibilità di acquisire le seguenti<br />
competenze professionali:<br />
Competenze professionali<br />
acquisibili: In generale il Master<br />
consente di acquisire competenze<br />
nella valutazione diagnostica con<br />
tecniche di valutazione<br />
appropriate che consentano<br />
un'eventuale corretta presa in<br />
carico dal momento <strong>del</strong>la<br />
segnalazione fino alla<br />
restituzione. Nello specifico il<br />
Master si propone tre obiettivi<br />
fondamentali: - fornisce una<br />
preparazione teorico-clinica<br />
sull'assessment psicoanalitico e<br />
più in generale<br />
psicodinamicamente orientato in<br />
età evolutiva ed adulta. - consente<br />
l'acquisizione di abilità specifiche<br />
e di uno specifico training in<br />
ambito di consultazione e presa in<br />
carico <strong>del</strong> paziente in età<br />
evolutiva ed in età adulta. -<br />
fornisce le competenze specifiche<br />
per diagnosi tecniche in ambito<br />
giuridico-peritale.<br />
Inoltre specifica i contenuti oggetto<br />
<strong>del</strong> corso:<br />
Sintesi dei contenuti: Le lezioni e le<br />
esercitazioni integreranno le<br />
teorie di riferimento con gli<br />
strumenti più diffusi in<br />
letteratura: 1) Diagnosi<br />
descrittiva versus diagnosi<br />
interpretativa; 2) Mo<strong>del</strong>li classici<br />
per una diagnosi psicodinamica:<br />
il profilo metapsicologico di Anna<br />
Freud e la teoria <strong>del</strong>l'attaccamento<br />
di Bowlby; 3) Mo<strong>del</strong>li attuali per<br />
una diagnosi psicodinamica: Il<br />
mo<strong>del</strong>lo di Nancy McWilliams,<br />
l'OPD; 4) Teorie e tecniche <strong>del</strong><br />
colloquio in ambito<br />
psicodinamico: le nuove frontiere<br />
<strong>del</strong> colloquio; 5) Strumenti per la<br />
diagnosi: Wechsler Intelligence<br />
Scales, Rorschach, CAT, APS,<br />
metodi osservativi; 6) La diagnosi<br />
come processo integrativo dei dati<br />
a disposizione; 7) Elementi di<br />
psicopatologia <strong>del</strong>l'età evolutiva e<br />
<strong>del</strong>l'età adulta.<br />
È pertanto lampante che in<br />
entrambi i casi si tratta di Master<br />
rivolti, nelle finalità e nei<br />
contenuti, ad acquisire<br />
competenze proprie ed esclusive<br />
<strong>del</strong>la professione di psicologo.<br />
Appare, pertanto, assolutamente<br />
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
master<br />
improprio che i Master in oggetto<br />
siano rivolti alle classi di laurea più<br />
disparate:<br />
LAUREE VECCHIO<br />
ORDINAMENTO<br />
Corsi: Filosofia; Lettere; Lingua e<br />
cultura italiana; Lingue e culture<br />
<strong>del</strong>l'Europa orientale; Lingue e<br />
culture europee; Lingue e<br />
letterature straniere (europee);<br />
Lingue e letterature straniere<br />
moderne; Lingue e letterature<br />
straniere; Materie letterarie;<br />
Medicina e chirurgia; Pedagogia;<br />
<strong>Psicologi</strong>a; Relazioni pubbliche;<br />
Scienze <strong>del</strong>l'educazione; Scienze<br />
<strong>del</strong>la comunicazione; Scienze<br />
<strong>del</strong>la comunicazione; Scienze<br />
<strong>del</strong>la cultura; Scienze <strong>del</strong>la<br />
formazione primaria; Scienze<br />
<strong>del</strong>la formazione primaria;<br />
Scienze motorie; Servizio sociale;<br />
Sociologia;<br />
CLASSI DELLE LAUREE<br />
SPECIALISTICHE NUOVO<br />
ORDINAMENTO<br />
Classi: Antropologia culturale ed<br />
etnologia; Filosofia e storia <strong>del</strong>la<br />
scienza; Lingue e letterature<br />
moderne euroamericane;<br />
Linguistica; medicina e chirurgia;<br />
Metodi per la ricerca empirica<br />
nelle scienze sociali;<br />
Programmazione e gestione dei<br />
servizi educativi e formativi;<br />
Programmazione e gestione <strong>del</strong>le<br />
politiche e dei servizi sociali;<br />
<strong>Psicologi</strong>a; Pubblicita e<br />
comunicazione d'impresa; Scienze<br />
cognitive; Scienze <strong>del</strong>l'educazione<br />
<strong>degli</strong> adulti e <strong>del</strong>la formazione<br />
continua; Scienze <strong>del</strong>la<br />
comunicazione sociale e<br />
istituzionale; Scienze <strong>del</strong>le<br />
professioni sanitarie <strong>del</strong>la<br />
prevenzione; Scienze <strong>del</strong>le<br />
professioni sanitarie <strong>del</strong>la<br />
riabilitazione; Scienze e tecniche<br />
<strong>del</strong>le attivita motorie preventive e<br />
adattative; Scienze pedagogiche;<br />
sociologia;<br />
Si ritiene, pertanto, che tale<br />
anomalia debba essere corretta<br />
senza indugio, o nel senso di<br />
includere tra i destinatari <strong>del</strong> corso<br />
solo i laureati in psicologia e ai<br />
medici con titolo che abiliti alla<br />
psicoterapia; o nel senso di<br />
provvedere alla modifica <strong>degli</strong><br />
insegnamenti e <strong>del</strong> titolo dei Master,<br />
93
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
master<br />
in modo che il programma risulti<br />
compatibile con le prescrizioni<br />
<strong>del</strong>l'art. 1 <strong>del</strong>la legge 56/89, evitando<br />
l'insegnamento <strong>del</strong>l'uso di strumenti<br />
conoscitivi e di intervento riservati<br />
alla professione di psicologo, a<br />
soggetti estranei alla professione<br />
stessa.<br />
Confidando nella vostra<br />
collaborazione, ed in attesa di<br />
ricevere notizie sulle iniziative<br />
intraprese in merito, vi saluto<br />
cordialmente.<br />
Il Presidente<br />
Dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
Spett.<br />
<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>del</strong>la Campania<br />
c.a. Presidente<br />
Dottor Pierangelo Sardi<br />
Caro Pierangelo,<br />
siamo venuti a conoscenza di un<br />
master on-line in psicologia clinica<br />
“L'Arteterapia come psicoterapia<br />
d'avanguardia”, di cui ti allego<br />
documentazione, scaricata dai siti<br />
www.elform.it e<br />
www.comunicati.net/comunicati/vari<br />
e/14908.html.<br />
Mi corre l'obbligo, nella mia veste<br />
istituzionale, di segnalartelo affinché<br />
tu possa valutarne la congruità<br />
rispetto al disposto <strong>del</strong>l'art. 1 <strong>del</strong>la<br />
legge 56/89 che disciplina le<br />
competenze <strong>del</strong>lo psicologo, oltre<br />
che <strong>del</strong>l'art. 21 <strong>del</strong> Codice<br />
Deontologico <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> Italiani,<br />
ai sensi <strong>del</strong> quale “Lo psicologo, a<br />
salvaguardia <strong>del</strong>l'utenza e <strong>del</strong>la<br />
professione, è tenuto a non<br />
insegnare l'uso di strumenti<br />
conoscitivi e di intervento<br />
riservati alla professione di<br />
psicologo, a soggetti estranei alla<br />
professione stessa, anche qualora<br />
insegni a tali soggetti discipline<br />
psicologiche. è fatto salvo<br />
l'insegnamento agli studenti <strong>del</strong><br />
corso di laurea in psicologia, ai<br />
tirocinanti, ed agli specializzandi<br />
in materie psicologiche”.<br />
Considerato il programma didattico<br />
<strong>del</strong> master stesso e i soggetti a cui lo<br />
94<br />
ARTETERAPIA<br />
stesso è rivolto (...psicologi,<br />
psicoterapeuti, psichiatri,<br />
arteterapeuti, studenti,<br />
letterati,scrittori ed artisti...<br />
laureati in discipline<br />
umanistiche... tutti coloro che<br />
abbiano interessi professionali nel<br />
campo <strong>del</strong>la disciplina in oggetto),<br />
alla luce <strong>del</strong> combinato normativo su<br />
richiamato, ti prego di verificare, per<br />
gli adempimenti di competenza, le<br />
anomalie riscontrate.<br />
Un saluto cordiale.<br />
Il Presidente<br />
Dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
SERVIZI NEUROPSICHIATRIA<br />
All'Assessore alla Sanità<br />
<strong>del</strong>la Regione <strong>Lazio</strong><br />
Dottor Augusto Battaglia<br />
Egregio Assessore,<br />
il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, ha avuto notizia,<br />
da alcuni iscritti, di un suo incontro<br />
con la SINPIA (Sistemi di cura in<br />
NeuroPsichiatria <strong>del</strong>l'Infanzia e<br />
<strong>del</strong>l'Adolescenza), per la definizione<br />
<strong>del</strong>l'organizzazione dei Servizi di<br />
Neuropsichiatria Infantile <strong>del</strong>l'Età<br />
Evolutiva nella nostra Regione.<br />
A tale proposito, riteniamo doveroso<br />
far presente che, su tale tematica, è<br />
coinvolta anche la nostra comunità<br />
professionale e che l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> si è già fatto portavoce <strong>del</strong><br />
ruolo <strong>del</strong>lo psicologo, in tale ambito,<br />
nonché <strong>del</strong>le proposte espresse, a tal<br />
fine, in un documento in cui, tra<br />
l'altro, si chiede il riconoscimento<br />
<strong>del</strong>la dirigenza di UOC e di Distretto<br />
per gli psicologi (in particolare la<br />
UOC di Salute Mentale in Età<br />
Evolutiva), <strong>del</strong>la loro autonomia<br />
professionale in quanto Servizio e,<br />
nella specificità, <strong>del</strong>le loro funzioni,<br />
di una loro rappresentanza<br />
permanente presso l'apposito Ufficio<br />
<strong>del</strong>la Regione e <strong>del</strong>la necessità<br />
improrogabile di un aumento di<br />
organico o quanto meno <strong>del</strong>la<br />
copertura dei posti resisi vacanti.<br />
Nello stesso Documento, inoltre, si<br />
<strong>del</strong>ineano diversi mo<strong>del</strong>li e<br />
opportunità di organizzazione di un<br />
Servizio psicologico per l'età<br />
evolutiva che riterremmo opportuno<br />
sottoporLe, in spirito di<br />
collaborazione con tutte le altre<br />
figure professionali coinvolte.<br />
Le chiediamo, a tale proposito, se è<br />
possibile istituire un tavolo di lavoro<br />
e gradiremmo un incontro con Lei<br />
per discutere su questa e su altre<br />
problematiche concernenti il ruolo<br />
<strong>del</strong>lo psicologo rispetto agli ambiti<br />
operativi regionali.<br />
Confidando nella condivisione <strong>del</strong>le<br />
esigenze illustrate e in un<br />
conseguente riscontro positivo Le<br />
inviamo cordiali saluti.<br />
Il Il Presidente<br />
Dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la<br />
Rocca<br />
Vicepresidente<br />
Dott.ssa Marialori Zaccaria<br />
UNA LETTERA AL SINDACO<br />
Al Sindaco di Roma<br />
On. Walter Veltroni<br />
Al Presidente <strong>del</strong> Tribunale<br />
Ordinario di Roma<br />
Dott. Luigi Scotti<br />
All'Assessore alle Politiche di Promozione<br />
<strong>del</strong>l'infanzia<br />
e <strong>del</strong>la famiglia<br />
Dott.ssa Pamela Pantano<br />
Al Giudice <strong>del</strong> Tribunale<br />
Ordinario di Roma<br />
Prima sez. Civile<br />
Dott.ssa Luciana Sangiovanni<br />
Egregi Dottori,<br />
abbiamo appreso dalla stampa<br />
<strong>del</strong>l'istituzione presso il Comune di<br />
Roma <strong>del</strong>lo sportello “Minori e<br />
Tribunale Ordinario”. Riteniamo<br />
l'iniziativa importante potendo porsi<br />
come attrattore e possibile risolutore<br />
<strong>del</strong>le criticità nell'applicazione <strong>del</strong>la<br />
Legge 328/2000. Segnaliamo con la<br />
presente la disponibilità <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
regionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> a mettersi a<br />
disposizione in “staff” alle istituzioni<br />
richiamate, anche considerando il<br />
<strong>del</strong>icato e importante ruolo di<br />
consulenti tecnici d'ufficio e di parte<br />
che gli psicologi svolgono nei<br />
procedimenti relativi all'affidamento<br />
dei minori.<br />
Un saluto cordiale.<br />
Dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca
ERRATA DEFINIZIONE<br />
DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE<br />
Gentile <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>,<br />
volevo segnalarvi una a mio<br />
avviso gravissima imprecisione<br />
sul sito web:<br />
http://w3uniroma1.it/medicina2/<br />
lb/tpocc.html <strong>del</strong>la II facoltà di<br />
Medicina <strong>del</strong>l'Università “La<br />
Sapienza”, secondo la quale<br />
“Il laureati in terapia<br />
occupazionale, in riferimento alla<br />
diagnosi ed alle prescrizioni <strong>del</strong><br />
medico, nell'ambito <strong>del</strong>le loro<br />
competenze ed in collaborazione<br />
con altre figure socio-sanitarie,<br />
effettuano una valutazione<br />
funzionale e psicologica <strong>del</strong><br />
soggetto ed elaborano, anche in<br />
equipe multidisciplinare, la<br />
definizione <strong>del</strong> programma<br />
riabilitativo, volto<br />
all'individuazione ed al<br />
superamento dei bisogni <strong>del</strong><br />
disabile ed al suo avviamento<br />
verso l'autonomia personale<br />
nell'ambiente di vita quotidiana<br />
e nel tessuto sociale”<br />
La valutazione psicologica <strong>del</strong><br />
soggetto è OVVIAMENTE compito<br />
<strong>del</strong>lo psicologo, così come ho i<br />
miei dubbi che il medico possa<br />
“prescrivere” il reinserimento <strong>del</strong><br />
soggetto nel tessuto sociale.<br />
Vi ho segnalato questa<br />
imprecisione, certo di un vostro<br />
riscontro ed eventuale<br />
intervento in difesa <strong>del</strong>la nostra<br />
professione, in quanto ritengo<br />
che una corretta informazione a<br />
chi non conosce nel dettaglio il<br />
nostro lavoro faccia parte,<br />
soprattutto di questi tempi, di<br />
uno <strong>degli</strong> aspetti etici <strong>del</strong> lavoro<br />
e <strong>del</strong>l'identità professionale <strong>del</strong>lo<br />
psicologo.<br />
Grazie per l'attenzione<br />
Lettera firmata<br />
Ministero <strong>del</strong>l'Istruzione,<br />
<strong>del</strong>l'Università e <strong>del</strong>la Ricerca<br />
Direttore Generale<br />
per l'Università<br />
Egr. Dott. Antonello Masia<br />
e p.c. <strong>Ordine</strong> Nazionale<br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>c.<br />
a. <strong>del</strong> Presidente<br />
Dott. Pierangelo Sardi<br />
Oggetto: D.M. 17.1.1997 n. 136 (Regolamento<br />
concernente la individuazione<br />
<strong>del</strong>la figura e relativo profilo<br />
professionale <strong>del</strong> terapista occupazionale).<br />
Egregio Direttore Generale,nella<br />
mia qualità di Presidente<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Le espongo quanto segue.<br />
A seguito di una segnalazione<br />
inviata a questo ufficio da un<br />
iscritto all'Albo <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>, si è<br />
appreso che nel sito web<br />
<strong>del</strong>l'Università “La Sapienza” di<br />
Roma, Facoltà di Medicina e<br />
Chirurgia 2, nella sezione dedicata<br />
ai corsi di laurea triennali, gli<br />
“obiettivi formativi qualificanti” <strong>del</strong><br />
corso di laurea di “terapista<br />
occupazionale”, sono individuati, tra<br />
gli altri, nelle attività professionali<br />
“nell'ambito <strong>del</strong>la prevenzione,<br />
cura e riabilitazione dei soggetti<br />
affetti da malattie e disordini<br />
fisici, psichici sia con disabilità<br />
temporanee che permanenti […].<br />
I laureati in terapia<br />
occupazionale, in riferimenti<br />
alla diagnosi ed alle prescrizioni<br />
<strong>del</strong> medico, nell'ambito <strong>del</strong>le loro<br />
competenze ed in collaborazione<br />
con altre figure socio-sanitarie,<br />
effettuano una valutazione<br />
funzionale e psicologica <strong>del</strong><br />
soggetto […].”<br />
Tali affermazioni risultano<br />
interamente estrapolate dalle<br />
disposizioni contenute nell'art. 1 <strong>del</strong><br />
D. M. <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Sanità<br />
17.1.1997, n. 136 succ. mod.,<br />
recante il “Regolamento<br />
concernente la individuazione <strong>del</strong>la<br />
figura e relativo profilo<br />
professionale <strong>del</strong> terapista<br />
occupazionale”.<br />
È evidente che si tratta di<br />
disposizioni stridenti con la L.<br />
18.2.1989, n. 56 (“Ordinamento<br />
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
terapista occupazionale<br />
<strong>del</strong>la professione di psicologo”), in<br />
quanto attribuiscono competenze<br />
esclusive e protette ad altra<br />
categoria professionale, non<br />
abilitata all'esercizio <strong>del</strong>l'attività di<br />
psicologo.Infatti:<br />
a) la valutazione psicologica di un<br />
soggetto è riservata, dall'art.1<br />
<strong>del</strong>la citata legge professionale,<br />
allo psicologo e la regola non<br />
soffre di eccezioni (al pari <strong>del</strong>la<br />
diagnosi medica, che spetta ai<br />
medici, <strong>del</strong> patrocinio legale che<br />
spetta agli avvocati, <strong>del</strong> calcolo<br />
<strong>del</strong> cemento armato che spetta<br />
agli ingegneri ecc. ecc.). E a<br />
nulla vale affermare che tale<br />
attività viene svolta “nell'ambito<br />
<strong>del</strong>le loro competenze ed in<br />
collaborazione con altre figure<br />
socio-sanitarie”, perché in<br />
primo luogo non sono<br />
circoscritte e chiaramente<br />
definite le “altre” figure in<br />
questione e, in secondo luogo,<br />
perché anche se la detta attività<br />
fosse svolta in una “equipe<br />
multidisciplinare”, la<br />
valutazione psicologica<br />
resterebbe sempre e comunque<br />
una prerogativa esclusiva <strong>del</strong>la<br />
figura professionale <strong>del</strong>lo<br />
psicologo;<br />
b) non è dato comprendere perchè<br />
il terapista occupazionale debba<br />
effettuare una valutazione<br />
psicologica avendo quale unico<br />
riferimento la “diagnosi <strong>del</strong><br />
medico” e non la diagnosi<br />
<strong>del</strong>l'unico soggetto abilitato a<br />
ciò: lo psicologo.<br />
Le conseguenze di tale, errata,<br />
definizione <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong><br />
terapista occupazionali si<br />
ripercuotono anche sugli studenti.<br />
Infatti, come detto, le informazioni<br />
fornite sono fuorvianti e creano<br />
false aspettative.<br />
La prego, pertanto, di prendere<br />
nella dovuta considerazione la<br />
necessità di rappresentare al Sig.<br />
Ministro l'esigenza di una modifica<br />
sostanziale <strong>del</strong> contenuto <strong>del</strong> cit.art.<br />
1 D.M. 136/1997, nel rispetto <strong>del</strong>la<br />
legge professionale <strong>degli</strong> psicologi.<br />
Con i migliori saluti<br />
Il Presidente<br />
dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
95
tutela <strong>del</strong>la professione<br />
università gregoriana<br />
DELIBERA n. 152 <strong>del</strong> 18 maggio <strong>2005</strong><br />
AZIONI DI TUTELA DELLA PROFESSIONE<br />
Il Consiglio<br />
- Visto l'art. <strong>12</strong>, comma 2, lett. c) <strong>del</strong>la legge n. 56<br />
<strong>del</strong> 18-<strong>12</strong>-1989;<br />
- visto l'art. <strong>12</strong>, lett. h) <strong>del</strong>la stessa legge, secondo<br />
il quale il Consiglio Regionale “vigila per la tutela<br />
<strong>del</strong> titolo professionale e svolge le attività dirette<br />
a impedire l'esercizio abusivo <strong>del</strong>la professione”;<br />
- preso atto <strong>del</strong>le numerose segnalazioni in merito<br />
al corso di laurea in psicologia tenuto dalla Pontificia<br />
Università Gregoriana, di cui si allega il programma<br />
<strong>degli</strong> studi 2004/<strong>2005</strong>;<br />
- ritenuto che il corso in oggetto, a seguito di una<br />
sommaria istruttoria, risulta illegittimo per diversi<br />
aspetti;<br />
- considerato che il suddetto corso è stato, comunque,<br />
segnalato, con nota prot. n. 3370 <strong>del</strong>l'<strong>11</strong>/05/<strong>2005</strong><br />
al CNOP, affinché venisse trattato durante<br />
la prossima seduta, in quanto ritenuto lesivo<br />
<strong>del</strong>la professione;<br />
- ritenuto opportuno procedere ad un'analisi più approfondita<br />
dei contenuti e <strong>del</strong>la strutturazione <strong>del</strong><br />
corso, avvalendosi <strong>del</strong>la consulenza <strong>del</strong>l'avvocato<br />
Antonio Cucino, consulente legale <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>, come<br />
da contratto sottoscritto in data 01/10/2003 e<br />
rinnovato, per l'anno <strong>2005</strong>, con propria <strong>del</strong>iberazione<br />
n. 465 <strong>del</strong> 29/<strong>12</strong>/2004;<br />
all'unanimità (Morozzo, Benincasa, D'Aguanno,<br />
Corsetti, Crocetti, Filastro, Marinelli, Mora, Pes,<br />
Polani)<br />
<strong>del</strong>ibera<br />
per i motivi di cui in premessa:<br />
- di affidare all'avvocato Cucino, in forza <strong>del</strong> contratto<br />
di consulenza legale sottoscritto con l'<strong>Ordine</strong>,<br />
il compito di approfondire l'istruttoria in merito<br />
al corso di laurea in psicologia tenuto dalla<br />
Pontificia Università Gregoriana e di relazionare<br />
al Consiglio nella prima seduta utile, al fine di vagliare<br />
la possibilità di agire legalmente a tutela <strong>del</strong>la<br />
dignità e <strong>del</strong> decoro <strong>del</strong>la professione.<br />
Al Presidente <strong>del</strong> Consiglio<br />
Nazionale<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
dott. Pierangelo Sardi<br />
e p.c ai Consiglieri<br />
nazionali<br />
Con la presente chiedo di<br />
inserire all'O.d.G. <strong>del</strong><br />
prossimo Consiglio<br />
Nazionale due punti.<br />
(OMISSIS)<br />
L'altro invece è relativo al<br />
programma di studi<br />
<strong>del</strong>l'Istituto di <strong>Psicologi</strong>a<br />
<strong>del</strong>la Pontificia Università<br />
Gregoriana.<br />
Ritengo che entrambe le<br />
situazioni possano essere<br />
lesive <strong>del</strong>la professione e che<br />
sia di interesse Nazionale la<br />
loro discussione e una<br />
eventuale soluzione da<br />
adottare.<br />
Con i miei migliori saluti<br />
Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
96
UN SITO WEB IN COSTANTE<br />
AGGIORNAMENTO<br />
UNA MEDIA DI 15.000<br />
CONTATTI AL MESE<br />
DAL DIRITTO DI ACCESSO<br />
ALLA TUTELA DEGLI ISCRITTI<br />
attività <strong>del</strong> consiglio<br />
L’EVOLUZIONE<br />
INFORMATICA<br />
DELL’ORDINE<br />
Stefania De Marco, Rssponsabile Ufficio Servizio e Relazioni Esterne<br />
e Comunicazione<br />
ERA IL MESE DI LUGLIO 2002<br />
quando, dalle pagine di questo <strong>Notiziario</strong>,<br />
annunciavamo la pubblicazione<br />
on line <strong>del</strong> sito www.ordinepsicologilazio.it,<br />
frutto di tre mesi di progettazione<br />
orientata all' “usabilità”,<br />
disciplina di cui ancora poco si conosceva<br />
e si discuteva.<br />
In questi anni, il sito web è stato<br />
oggetto costante di rielaborazione e<br />
aggiornamento dei contenuti da parte<br />
<strong>del</strong>la redazione web.<br />
Progressivamente, infatti, è stato<br />
arricchito di nuove sezioni quali ad<br />
esempio l'Area Iscritti, l'area “L'<strong>Ordine</strong><br />
nei mass media” dedicata all'Ufficio<br />
Stampa e l'area “<strong>Notiziario</strong><br />
on line” dove è possibile consultare<br />
i numeri arretrati <strong>del</strong> <strong>Notiziario</strong> “<strong>Psicologi</strong>”<br />
in formato pdf. Sono stati implementati,<br />
inoltre, nuovi servizi tra<br />
i quali ricordiamo i forum “La bacheca<br />
<strong>degli</strong> annunci” e “Forum <strong>del</strong>la<br />
professione” tramite i quali gli<br />
iscritti possono inserire dei messaggi<br />
che vengono successivamente<br />
pubblicati, il servizio di consultazione<br />
gratuita di PsychARTICLES e<br />
PsychINFO, reso possibile grazie a<br />
una convenzione con l'APA - American<br />
Psychological Association e infine,<br />
dal 1° settembre di quest'anno,<br />
la pubblicazione <strong>del</strong>l'“Albo on line” a<br />
corollario <strong>del</strong>l'attività di revisione <strong>del</strong>l'Albo<br />
<strong>degli</strong> iscritti che ha visto impegnato<br />
il Servizio Relazioni Esterne<br />
e Comunicazione per ben due anni.<br />
Il feedback da parte <strong>degli</strong> iscritti,<br />
in questi tre anni, è stato molto positivo.<br />
Se fino al 2002 gli accessi al<br />
“vecchio” sito web si attestavano su<br />
una media di 2.500 al mese, nell'anno<br />
<strong>2005</strong> i contatti mensili si attestano<br />
su una media di 15.000 con una<br />
media di 500 contatti al giorno, con<br />
picchi di oltre 1000. Non è solo l'analisi<br />
dei dati numerici a darci un’idea<br />
<strong>del</strong>la progressiva fi<strong>del</strong>izzazione<br />
al sito web, ma soprattutto i segnali<br />
<strong>degli</strong> iscritti che pervengono attraverso<br />
la posta elettronica oltre che<br />
attraverso i consueti canali di comunicazione<br />
(telefonico e di sportello).<br />
Il servizio Relazioni Esterne e<br />
Comunicazione gestisce tre caselle<br />
di posta elettronica sulle sette caselle<br />
attive e il numero <strong>del</strong>le e-mail<br />
gestite complessivamente nell'arco<br />
di un mese ormai ammonta a circa<br />
700, mentre fino al 2002 la posta<br />
elettronica era largamente inutilizzata.<br />
Un dato che, se da una parte<br />
aiuta a misurare la progressiva alfabetizzazione<br />
informatica <strong>degli</strong> iscritti<br />
all'Albo, dall'altra ci dà la misura<br />
<strong>del</strong>la capacità che l'Ufficio ha avuto<br />
in questi ultimi anni di professionalizzarsi<br />
sempre più nell'ottica <strong>del</strong>l'efficienza<br />
e <strong>del</strong>l'efficacia dei servizi<br />
on line forniti agli iscritti.<br />
In parole povere: se gli iscritti ci<br />
scrivono tante e-mail è perché hanno<br />
avuto la prova che noi rispondiamo<br />
rapidamente - per quel che è nelle<br />
nostre possibilità - e in maniera<br />
esaustiva; se così tanti iscritti visitano<br />
il sito web è perché sanno che vi<br />
troveranno informazioni aggiornate<br />
e servizi utili. Mantenere questo livello<br />
di efficienza costa fatica e impegno<br />
ma l'elevato livello di partecipazione<br />
virtuale <strong>degli</strong> iscritti ci gratifica<br />
e ci stimola a migliorarci sempre<br />
più.<br />
L'informatica è una scienza in continua<br />
evoluzione e quando si innesta<br />
con il diritto possono realizzarsi <strong>del</strong>le<br />
innovazioni che contribuiscono ad<br />
elevare la qualità <strong>del</strong> rapporto tra le<br />
pubbliche amministrazioni e i cittadini.<br />
È così che nasce una norma,<br />
quella <strong>del</strong>l'accessibilità <strong>del</strong>le applicazioni<br />
informatiche stabilita dalla<br />
cosiddetta “Legge Stanca” (L. n.<br />
4/<strong>2005</strong>) che potrà finalmente consentire<br />
anche agli utenti disabili di<br />
accedere ai servizi telematici senza<br />
incontrare barriere informatiche. In<br />
cosa si traduce questa norma Nel<br />
rendere accessibili i siti web <strong>del</strong>le<br />
pubbliche amministrazioni. L'<strong>Ordine</strong><br />
è pronto a raccogliere la sfida e l'opportunità<br />
e su queste pagine annunciamo<br />
il progetto - oneroso sia in termini<br />
economici che di impegno e dedizione<br />
- di un nuovo sito che risponda<br />
al meglio alle indicazioni contenute<br />
nella legge. Non possiamo prevedere<br />
quando il nuovo sito sarà effettivamente<br />
realizzato ma è importante<br />
sottolineare che il nostro <strong>Ordine</strong><br />
è sensibile al tema <strong>del</strong>l'inclusione<br />
perché prima di essere una disposizione<br />
di legge è un preciso dovere<br />
etico.<br />
La progressiva informatizzazione<br />
<strong>del</strong>l'ufficio, nell'ottica <strong>del</strong>la trasparenza<br />
amministrativa e <strong>del</strong>la snellezza<br />
procedurale, ha coinvolto anche<br />
<strong>degli</strong> aspetti non così immediatamente<br />
visibili per gli iscritti e che<br />
pure li riguardano da vicino nell'esercizio<br />
dei loro diritti. In questi ultimi<br />
anni sono stati raggiunti due traguardi<br />
importanti: il protocollo elettronico<br />
e il DPS - Documento programmatico<br />
sulla sicurezza.<br />
Da luglio 2004 è attivo il cosiddetto<br />
protocollo elettronico sistema<br />
informatico obbligatorio per le pubbliche<br />
amministrazioni che consente<br />
di archiviare otticamente i documenti<br />
pervenuti o elaborati dall'Uf-<br />
97
attività <strong>del</strong> consiglio<br />
il sito <strong>del</strong>l’ordine<br />
Le 20 pagine più visitate <strong>del</strong> sito dal primo settembre al 31 ottobre <strong>2005</strong><br />
1. HOME 32.691 utenti<br />
2. Area Iscritti 6.583 utenti<br />
3. Scuole di specializzazione 5.604 utenti<br />
4. Albo on line 3.720 utenti<br />
5. Concorsi e opportunità di lavoro 2.823 utenti<br />
6. Servizi on line 2.663 utenti<br />
7. Eventi formativi 2.627 utenti<br />
8. Eventi <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> 2.608 utenti<br />
9. Studio e Formazione 2.374 utenti<br />
10. Sanità 2.322 utenti<br />
<strong>11</strong>. Eventi segnalati 2.185 utenti<br />
<strong>12</strong>. Segreteria 1.900 utenti<br />
13. Leggi. Decreti. Direttive 1.899 utenti<br />
14. Eventi accreditati 1.537 utenti<br />
15. Convenzioni 1.290 utenti<br />
16. Normative 1.257 utenti<br />
17. Tirocinio ed esame di Stato 1.242 utenti<br />
18. L' <strong>Ordine</strong> 1.238 utenti<br />
19. ECM 1.156 utenti<br />
20. Aree Professionali 1.098 utenti<br />
ficio salvaguardandone l'integrità e<br />
garantendone la corretta archiviazione.<br />
Questo sistema altamente<br />
professionale consente agli operatori<br />
URP - Ufficio Relazioni con il Pubblico<br />
di verificare, contestualmente<br />
alla richiesta <strong>del</strong>l'iscritto, se un documento<br />
è pervenuto cor<br />
rettamente all'Ufficio e se è stato<br />
assegnato al dipendente che se ne<br />
dovrà occupare. È indubbio il vantaggio<br />
che deriva all'iscritto dal poter<br />
verificare lo stato di lavorazione<br />
<strong>del</strong>le pratiche amministrative che lo<br />
riguardano.<br />
A dicembre 2004, in largo anticipo<br />
rispetto alla proroga stabilita dalla<br />
normativa sulla privacy, l'<strong>Ordine</strong> ha<br />
realizzato il DPS - Documento programmatico<br />
sulla sicurezza, che<br />
fissa le regole per una corretta e trasparente<br />
gestione dei dati personali<br />
e sensibili <strong>degli</strong> iscritti.<br />
La stesura <strong>del</strong> DPS ha comportato<br />
preventivamente un'analisi <strong>del</strong>lo stato<br />
<strong>del</strong>l'arte <strong>del</strong>la sicurezza informatica<br />
dei server e dei pc client presenti<br />
98<br />
nella sede e <strong>del</strong>la mappatura <strong>degli</strong><br />
accessi dei dipendenti ai database.<br />
Sono stati installati nuovi sistemi di<br />
sicurezza e di back up e si è provveduto<br />
a ridefinire la gerarchia <strong>degli</strong><br />
accessi ai dati, in maniera tale che il<br />
trattamento dei dati <strong>degli</strong> iscritti sia<br />
effettuato esclusivamente dagli operatori<br />
incaricati e ne sia impedito<br />
l'accesso a coloro che non sono stati<br />
a tal fine autorizzati. Le attività<br />
informatiche descritte nel DPS, dunque,<br />
garantiscono all'iscritto la correttezza<br />
e liceità <strong>del</strong> trattamento dei<br />
suoi dati. Tali attività, inoltre, si correlano<br />
strettamente alle procedure<br />
di trattamento dei dati definite dal<br />
“Regolamento di individuazione dei<br />
criteri per la raccolta, la comunicazione<br />
e la diffusione dei dati personali<br />
relativi agli iscritti all'Albo <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> emanato ai sensi<br />
<strong>del</strong>l'art. 61 <strong>del</strong> D.Lgs 196/03” approvato<br />
dal Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> con <strong>del</strong>iberazione<br />
n. 237 <strong>del</strong> 21 luglio 2004.<br />
Quanto fin qui sommariamente descritto<br />
è un punto di partenza e non<br />
certo di arrivo perché le tecnologie<br />
informatiche sono in continua evoluzione<br />
e se utilizzate in modo corretto<br />
possono apportare vantaggi riflessi<br />
su tutta la comunità.<br />
È così che già sappiamo che il DPS<br />
affronterà a breve un aggiornamento<br />
dei contenuti e il protocollo elettronico<br />
sarà presto integrato con la<br />
posta elettronica certificata e la<br />
firma digitale che consentiranno di<br />
snellire le comunicazioni tra pubbliche<br />
amministrazioni e, in un futuro<br />
speriamo prossimo, anche tra amministrazioni<br />
e cittadini, consentendo<br />
anche un notevole risparmio economico.<br />
Concludiamo affidando a queste<br />
pagine una promessa che è anche un<br />
impegno preciso: stare al passo, per<br />
quanto è nelle nostre possibilità, con<br />
l'evoluzione tecnologica allo scopo di<br />
offrire dei servizi che siano sempre<br />
più accessibili e fruibili da parte <strong>degli</strong><br />
iscritti e che possano rispondere<br />
sempre meglio alle loro esigenze.
150 GIOVANI COLLEGHI<br />
SONO GIÀ RICORSI<br />
AL SERVIZIO ISTITUITO<br />
DALL’ORDINE<br />
attività <strong>del</strong> consiglio<br />
UN SUCCESSO<br />
LO SPORTELLO<br />
PER I NEO ISCRITTI<br />
Roberto Noccioli, Psicologo, Osservatorio <strong>del</strong> Mercato <strong>del</strong> Lavoro<br />
LA CARENZA DI informazioni riguardanti<br />
la professione, caratterizza gli<br />
studenti <strong>del</strong> corso di laurea in psicologia;<br />
carenza che non viene colmata durante<br />
il percorso universitario né con il<br />
tirocinio e l'abilitazione alla professione.<br />
Ciò è dimostrato da quanto spesso il personale<br />
<strong>del</strong>l'ufficio relazioni con il pubblico<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> si trovi a dover rispondere<br />
a domande quali: “cosa posso fare<br />
adesso”; “perché devo iscrivermi all'<strong>Ordine</strong><br />
se tanto non posso fare nulla<br />
senza specializzazione”; “mi hanno detto<br />
che ora che sono abilitata ed iscritta<br />
all'<strong>Ordine</strong> posso svolgere attività di sostegno<br />
psicologico sotto la supervisione<br />
di un medico, è vero”; “…ma l'<strong>Ordine</strong><br />
non mette a disposizione <strong>degli</strong> iscritti<br />
<strong>degli</strong> spazi nei quali poter parlare ed avere<br />
informazioni sul ruolo e le competenze<br />
<strong>del</strong>lo psicologo”. A questo genere<br />
di richieste, a queste domande, non<br />
possono essere date risposte durante la<br />
normale amministrazione <strong>del</strong> suddetto<br />
ufficio, in quanto necessitano di tempi<br />
diversi. Da qui è nata l'idea di istituire<br />
uno sportello informativo, uno spazio ad<br />
hoc per questo genere di domande, partendo<br />
dal presupposto che la promozione<br />
<strong>del</strong>la professione parta prima di tutto<br />
da una maggiore coscienza di ruolo<br />
da parte di ogni singolo, da una consapevolezza<br />
di quelle che sono le competenze<br />
ed i limiti <strong>del</strong>la propria professionalità.<br />
Questo bisogno di informazione<br />
era già stato individuato dal Consiglio<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> che da tempo si sta occupando<br />
di preparare e diffondere materiale<br />
informativo su norme, leggi e codici<br />
riguardanti la nostra professione<br />
(rientra in questa ottica il materiale distribuito<br />
per la terza prova <strong>del</strong>l'esame<br />
di stato ed il numero 1/2 <strong>del</strong> <strong>2005</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Notiziario</strong> <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> che riporta tutte<br />
le informazioni necessarie per l'esercizio<br />
<strong>del</strong>la professione). Sempre in questa<br />
ottica il 9 novembre <strong>del</strong> 2004 il Consiglio<br />
ha <strong>del</strong>iberato l'istituzione di uno<br />
sportello di orientamento per neo-iscritti<br />
e neo-laureati, con i seguenti obiettivi:<br />
• Stimolare una riflessione sul ruolo <strong>del</strong>lo<br />
psicologo per migliorare la coscienza<br />
di sé all'interno <strong>del</strong>la comunità professionale.<br />
• Creare un punto di contatto tra l'<strong>Ordine</strong><br />
e le nuove generazioni di psicologi,<br />
facendo in modo che questi ultimi<br />
possano confrontarsi con il ruolo istituzionale<br />
svolto dal primo.<br />
Lo sportello è stato pensato come uno<br />
spazio nel quale chi lo desidera può avere<br />
un momento di scambio, parlare e riflettere<br />
sul ruolo e sulle competenze <strong>del</strong>lo<br />
psicologo, sulle aree di intervento nelle<br />
quali opera e sui compiti che svolge<br />
l'<strong>Ordine</strong> professionale.<br />
Il servizio è attivo dal primo dicembre<br />
2004 una volta la settimana per quattro<br />
ore, ma ha cominciato ad avere una forte<br />
affluenza a partire da marzo <strong>2005</strong><br />
(quando le informazioni sull'iniziativa<br />
hanno cominciato a diffondersi). Questa<br />
affluenza non è comunque costante,<br />
ma tende ad aumentare notevolmente<br />
in prossimità <strong>del</strong>l'ultima prova <strong>del</strong>l'esame<br />
di stato e <strong>del</strong>le sessioni di laurea. Ad<br />
oggi il numero di persone che hanno richiesto<br />
un colloquio sono circa 150.<br />
Il target, inizialmente composto da psicologi,<br />
si è successivamente allargato a<br />
neo laureati e tirocinanti, fino ad arrivare<br />
ai laureati triennalisti. La maggior<br />
parte <strong>degli</strong> utenti si è laureata con il vecchio<br />
indirizzo di psicologia clinica e di<br />
comunità o con l'indirizzo di psicologia<br />
<strong>del</strong>lo sviluppo, più raramente vengono<br />
colleghi laureati nell'indirizzo <strong>del</strong> lavoro<br />
e <strong>del</strong>le organizzazioni o nello sperimentale.<br />
Alcuni <strong>degli</strong> utenti vengono per avere<br />
un incontro/confronto con l'<strong>Ordine</strong><br />
come Istituzione, alla ricerca di conferme<br />
per quanto riguarda le loro scelte o<br />
per avere informazioni sull'<strong>Ordine</strong> stesso,<br />
altri appaiono sfiduciati e totalmente<br />
disorientati.<br />
La richiesta più frequente che viene<br />
rivolta è legata al come inserirsi nel mercato<br />
<strong>del</strong> lavoro (questo non distingue i<br />
neolaureati in psicologia da altre categorie),<br />
ma spesso dietro questa domanda<br />
se ne nasconde un'altra che si rivela<br />
durante il colloquio, la stessa che spesso<br />
si sente rivolta al telefono il personale<br />
<strong>del</strong>l'ufficio relazioni con il pubblico,<br />
che può essere sintetizzata in: “cosa posso<br />
fare Cosa può fare lo psicologo”,<br />
quindi: “chi è il professionista psicologo”.<br />
Questi interrogativi tendono ad essere<br />
più evidenti per i laureati nell'indirizzo<br />
clinico ed in quello evolutivo, che<br />
come dicevo maggiore numero affluiscono<br />
allo sportello; la quasi totale assenza<br />
di laureati nell'indirizzo <strong>del</strong> lavoro<br />
potrebbe essere spiegata non tanto<br />
da una maggior consapevolezza <strong>del</strong> ruolo,<br />
quanto piuttosto da una maggior definizione<br />
<strong>del</strong>l'ambito di intervento; tanto<br />
che spesso vengono utilizzati per autodefinirsi<br />
termini più centrati sulla funzione<br />
svolta che legati ad un'appartenenza<br />
professionale.<br />
Da quanto emerso nei colloqui fatti in<br />
questi mesi, sembra che rispetto a questo<br />
interrogativo, la soluzione che spesso<br />
viene adottata sia quella di rimandare:<br />
si rimanda l'ingresso nel mercato <strong>del</strong><br />
lavoro al post-specializzazione, in attesa<br />
di un futuro più roseo in cui come psicoterapeuti<br />
ci si potrà aprire uno studio<br />
che da subito sarà pieno di “pazienti”.<br />
La formazione ed un continuo aggiornamento<br />
sono un dovere di ogni professionista<br />
sancito oltretutto dal codice<br />
deontologico, ma in molti casi questa<br />
formazione sembra dettata non tanto da<br />
un'aspirazione ad abilitarsi come psicoterapeuta,<br />
ma da una necessità, da un<br />
sentimento obbligato a fare una scuola<br />
di psicoterapia, come se questo fosse l'unico<br />
percorso possibile, senza il quale la<br />
nostra professione sarebbe menomata,<br />
99
attività <strong>del</strong> consiglio<br />
esame di stato<br />
quasi inutile. Questo nonostante la psicologia<br />
abbia molti altri ambiti di intervento<br />
effettivi e potenziali, ma senza<br />
una consapevolezza sul proprio ruolo,<br />
sui limiti e le potenzialità <strong>del</strong>la propria<br />
professione, questi non possono essere<br />
resi evidenti.<br />
Durante un colloquio (e non è stata<br />
la prima volta che l'ho sentito dire) mi<br />
è stato detto che “la nostra professione<br />
in fondo è giovane” e che “non possiamo<br />
pretendere che abbia una larga<br />
diffusione ed un forte mandato sociale”.<br />
Questo in parte è vero, se ci si confronta<br />
con altre professioni, ma viene<br />
allora da domandarsi chi ed in che modo<br />
possa rafforzare questo mandato sociale.<br />
Certamente questo compito spetta<br />
in parte agli Ordini Regionali, all'<strong>Ordine</strong><br />
Nazionale ed alle Università in contesti<br />
istituzionali e con le modalità che<br />
sono proprie ad ognuna di queste organizzazioni;<br />
ma a mio avviso è anche<br />
un compito che ogni singolo appartenente<br />
alla nostra comunità potrebbe<br />
svolgere, in maniera sicuramente più<br />
capillare, attraverso una maggiore coscienza<br />
<strong>del</strong> proprio ruolo, <strong>del</strong>le potenzialità<br />
<strong>del</strong>la nostra professione e <strong>del</strong> valore<br />
aggiunto che, come psicologi, possiamo<br />
portare nei contesti in cui operiamo,<br />
chiarendo quando necessario (e<br />
spesso lo è!) “chi è” e “cosa fa” il professionista<br />
psicologo in quel determinato<br />
contesto.<br />
Credo che stimolare uno spirito di appartenenza<br />
ed accrescere la consapevolezza<br />
professionale sia un impegno<br />
da prendere per tutelare la nostra professionalità<br />
e diffondere una cultura psicologica.<br />
DELIBERA n. 328 <strong>del</strong> 28 novembre <strong>2005</strong><br />
COSTITUZIONE GRUPPO<br />
DI STUDIO ESAMI DI STATO<br />
TRA ORDINE E UNIVERSITÀ<br />
Il Consiglio<br />
- Visto l'art. <strong>12</strong>, comma 2, lett. c) <strong>del</strong>la legge n. 56 <strong>del</strong> 18-<br />
<strong>12</strong>-1989, in base al quale il Consiglio “provvede alla ordinaria<br />
e straordinaria amministrazione <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>…”;<br />
- visto l'art. 6, lett. m) <strong>del</strong> Regolamento <strong>del</strong> Consiglio, per<br />
il quale spetta al Consiglio “…promuovere il consolidamento<br />
e lo sviluppo <strong>del</strong>la professione e favorire<br />
tutte le iniziative intese a facilitare il progresso culturale<br />
<strong>degli</strong> iscritti…”;<br />
- vista la <strong>del</strong>ibera n. 30 <strong>del</strong> 17.01.2002, con la quale è stato<br />
deciso di formulare un bando di gara per l'individuazione<br />
di commissari per l'Esame di Stato e dei criteri di<br />
compilazione <strong>del</strong>la graduatoria;<br />
- vista la <strong>del</strong>ibera n. 204 <strong>del</strong> 10.06.2002, con cui è stato<br />
approvato il “Protocollo di Intesa tra le facoltà di psicologia<br />
1 e 2 <strong>del</strong>l'Università <strong>degli</strong> Studi di Roma “La<br />
Sapienza” e l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> sulle<br />
prove relative all'Esame di Stato per l'esercizio <strong>del</strong>la<br />
professione”, dando mandato al Presidente di firmarlo;<br />
- considerata la normativa che affida all'<strong>Ordine</strong> la designazione<br />
<strong>del</strong>le terne dei colleghi liberi professionisti, dipendenti<br />
pubblici e universitari all'interno <strong>del</strong>le quali il<br />
Ministero <strong>del</strong>l'Istruzione <strong>del</strong>l'università e <strong>del</strong>la ricerca<br />
sceglie i componenti <strong>del</strong>le Commissioni per l'Esame di<br />
stato;<br />
- considerata la necessità che l'Esame di stato diventi oggetto<br />
di attenta riflessione da parte <strong>del</strong>l'ordine professionale<br />
perché espliciti chiaramente nelle forme e nei<br />
contenuti la sua caratteristica di costituire titolo per l'accesso<br />
alla professione;<br />
- avvertita, pertanto, l'esigenza di affrontare in modo sistematico<br />
e condiviso la definizione <strong>del</strong> processo di valutazione<br />
dei candidati, attraverso l'istituzione di un gruppo<br />
di studio composto da docenti universitari e da rappresentanti<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>;<br />
- vista e allegata la nota prot. n. 3<strong>12</strong>2 <strong>del</strong> 02.05.<strong>2005</strong>, con<br />
la quale il prof. Francesco Avallone, Preside <strong>del</strong>la Facoltà<br />
di <strong>Psicologi</strong>a 2 <strong>del</strong>l'Università <strong>degli</strong> Studi di Roma<br />
“La Sapienza”, condividendo l'esigenza di formulare<br />
<strong>del</strong>le linee guida per le commissioni esaminatrici e di<br />
istituire un gruppo di studio preposto a tal fine, ha segnalato<br />
i seguenti nominativi Prof. Laura Borgogni e Prof.<br />
Luciano Baldini;<br />
- vista la nota <strong>del</strong>la prof.ssa Anna Maria Nenci, <strong>del</strong>l'Università<br />
Lumsa, con la quale la stessa chiede di aderire<br />
all'iniziativa;<br />
- ravvisata la necessità di nominare quali componenti designati<br />
dall'<strong>Ordine</strong> i seguenti colleghi David Cariani, Domenicassunta<br />
Corsetti, Catia Del Monte, Franca Mora e<br />
Diego Polani;<br />
- visto e allegato, prot. n. 4542 <strong>del</strong> 27.06.<strong>2005</strong>, lo schema<br />
contenente il programma <strong>del</strong> gruppo di studio esami di<br />
stato;<br />
all'unanimità (Morozzo, Zaccaria, Benincasa, D'Aguanno,<br />
Cariani, Corsetti, Crocetti, Del Monte, Filastro, Mora,<br />
Pes, Polani)<br />
<strong>del</strong>ibera<br />
per i motivi di cui in premessa:<br />
1. di istituire il gruppo di studio “Esami di Stato”;<br />
2. di nominare quali componenti <strong>del</strong> gruppo suddetto:<br />
- Dott. David Cariani (referente)<br />
- Dott.ssa Domenicassunta Corsetti<br />
- Dott.ssa Catia Del Monte<br />
- Dott.ssa Antonella Filastro<br />
- Dott.ssa Franca Mora<br />
- Dott. Diego Polani<br />
- Prof. Luciano Baldini<br />
- Prof.ssa Laura Borgogni<br />
- Prof.ssa Anna Maria Nenci;<br />
3. di approvare lo schema contenente il programma <strong>del</strong><br />
gruppo di studio suddetto;<br />
4. di conferire l'incarico al costituendo gruppo fino a fine<br />
mandato.<br />
100
COSTITUITO<br />
ASSIEME<br />
ALLE UNIVERSITÀ<br />
IL GRUPPO<br />
DI STUDIO<br />
ESAMI DI STATO<br />
David Cariani<br />
attività <strong>del</strong> consiglio<br />
Bozza di programma<br />
<strong>del</strong> gruppo di studio<br />
Esami di Stato<br />
Il contesto e le finalità<br />
L'aumento dei candidati provenienti<br />
dai nuovi Corsi di laurea triennali e<br />
quinquennali, le diverse articolazioni e<br />
caratterizzazioni dei percorsi formativi<br />
in <strong>Psicologi</strong>a, il moltiplicarsi <strong>del</strong>le realtà<br />
e dei contesti in cui viene svolto il tirocinio,<br />
rendono sempre più pressante<br />
l'esigenza di affrontare in modo sistematico<br />
e condiviso la definizione <strong>del</strong><br />
processo di valutazione dei candidati.<br />
In questo senso occorre altresì rilevare<br />
che l'attuale normativa in merito allo<br />
svolgimento <strong>del</strong>le prove di esame ne<br />
indica le modalità e l'articolazione ma<br />
non precisa le competenze e le capacità<br />
da verificare in sede di esame e, di<br />
conseguenza, la formulazione <strong>del</strong>le prove<br />
da assegnare (in particolare quelle<br />
specifiche e pratiche).<br />
Nel corso <strong>degli</strong> ultimi anni le Commissioni<br />
esaminatrici che hanno assunto<br />
la responsabilità <strong>del</strong>l'Esame di<br />
Stato presso la sede di Roma hanno<br />
prodotto svariati materiali e riflessioni<br />
che necessitano di essere sistematizzati<br />
e ulteriormente condivisi. Appare,<br />
inoltre, utile raccogliere le indicazioni<br />
che emergono dalle esperienze realizzate<br />
presso altre sedi di esame.<br />
Per raggiungere tali finalità si propone<br />
l'istituzione di un gruppo di lavoro<br />
composto da docenti universitari e da<br />
rappresentanti <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> per formulare<br />
ulteriori e nuove linee guida di riferimento<br />
per le commissioni esaminatrici,<br />
rispetto a quelle già congiuntamente<br />
elaborate nel passato.<br />
Gli obiettivi<br />
In termini operativi il gruppo di lavoro<br />
dovrebbe conseguire i seguenti obiettivi:<br />
- effettuare una ricognizione ed elaborare<br />
un confronto sulla struttura e sui<br />
contenuti <strong>del</strong>le prove assegnate nelle<br />
diverse sedi di esame;<br />
- definire le competenze da valutare in<br />
sede di esame;<br />
- formulare linee guida e raccomandazioni<br />
per la predisposizione e la valutazione<br />
<strong>del</strong>le prove scritte, teoriche e<br />
pratiche;<br />
- formulare linee guida per la valutazione<br />
dei candidati nella prova orale;<br />
- elaborare un documento contenente<br />
indicazioni per la preparazione all'esame<br />
di stato da rivolgere ai candidati<br />
e ai responsabili di tirocinio.<br />
Ai Presidi<br />
<strong>del</strong>le Università <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Gentili Presidi,<br />
si avverte sempre più pressante<br />
l'esigenza - a fronte <strong>del</strong>l'aumento<br />
dei candidati provenienti dai<br />
nuovi Corsi di laurea triennali e<br />
quinquennali - di affrontare in<br />
modo sistematico e condiviso la<br />
definizione <strong>del</strong> processo di<br />
valutazione dei candidati per ciò<br />
che concerne le competenze e le<br />
capacità da verificare in sede di<br />
esame e, di conseguenza, la<br />
formulazione <strong>del</strong>le prove da<br />
assegnare (in particolare quelle<br />
specifiche e pratiche). Mi<br />
domandavo se fosse a tal fine<br />
opportuna l'istituzione di un<br />
gruppo di studio composto da<br />
docenti universitari e da<br />
rappresentanti <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> per<br />
formulare ulteriori e nuove linee<br />
guida di riferimento per le<br />
commissioni esaminatrici,<br />
rispetto a quelle già<br />
congiuntamente elaborate nel<br />
passato. Vorrei conoscere la sua<br />
opinione in proposito.<br />
Secondariamente, in caso essa<br />
fosse positiva, si tratterebbe di<br />
indicare alcuni rappresentanti<br />
anche in ragione <strong>del</strong>le diverse<br />
aree disciplinari e professionali.<br />
L'approssimarsi <strong>del</strong>la nuova<br />
sessione <strong>del</strong>l'Esame di Stato<br />
(entro il 15 c.m. l'<strong>Ordine</strong> dovrà<br />
proporre al MIUR i nominativi<br />
per la formazione <strong>del</strong>le<br />
commissioni) rende urgente<br />
l'avvio dei lavori.<br />
Saluti cordiali<br />
Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
UNIVERSITÀ LUMSA<br />
Il Presidente<br />
Al Prof. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Roma, 13 aprile <strong>2005</strong><br />
Caro Presidente,<br />
approvo caldamente la proposta d'istituzione<br />
di un gruppo di studio su<br />
possibili nuove linee guida per le commissioni<br />
<strong>degli</strong> esami di Stato. L'esperienza<br />
maturata a proposito nella commissione<br />
per il 2004 mi fa ritenere la<br />
questione necessaria e urgente. Sono<br />
interessata a farne parte in rappresentanza<br />
<strong>del</strong>l'area disciplinare M-<br />
PS1705, psicologia, sociale e di comunità.<br />
Inoltre, è con grande piacere, che ti<br />
invito a far parte <strong>del</strong> Comitato di In-<br />
101
attività <strong>del</strong> consiglio<br />
dirizzo <strong>del</strong>la Laurea triennale in<br />
Scienze e Tecniche <strong>Psicologi</strong>che, Facoltà<br />
di Scienze <strong>del</strong>la Formazione<br />
<strong>del</strong>la LUMSA. La nascita di questo<br />
organo consultivo è stata dettata, oltre<br />
che dalla necessità <strong>del</strong>ie Università<br />
di confrontarsi con il mondo<br />
economico produttivo, soprattutto<br />
dalla attuazione <strong>del</strong>la riforma uni<br />
versi tari a, Infatti, come previsto<br />
dall'ari. 1.1, comma 4 <strong>del</strong><br />
D.M. <strong>del</strong> 1999, ogni Ateneo dovrebbe<br />
avere un Comitato locale di<br />
Indirizzo che deve:<br />
- avvicinare il percorso formativo<br />
universitario alle esigenze <strong>del</strong> mondo<br />
<strong>del</strong> lavoro e <strong>del</strong>la produxione,<br />
- facilitare l'inserimento <strong>degli</strong> studenti<br />
in azienda.<br />
Il Comitato, costituito da rappresentanti<br />
<strong>del</strong> corso di studio e da personalità<br />
esteme all'Università, ha il<br />
compito di favorire rincontro fra domanda<br />
e offerta formativa, misurando<br />
e adeguando i curricula alle<br />
concrete esigenze culturali e produttive<br />
<strong>del</strong> territorio.<br />
Il Comitato si riunirà non più di<br />
due volte l'anno. La prima riunione<br />
è prevista per fine maggio e spero<br />
nella tua partecipazione.<br />
A risentirci presto e cari saluti.<br />
Anna Maria Nenci<br />
Presidente <strong>del</strong>la classe 34<br />
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI<br />
ROMA “LA SAPIENZA”<br />
FACOLTÀ DI PSICOLOGIA 2<br />
IL PRESIDE<br />
Egr. Dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
Presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Caro Presidente, condivido l’esigenza<br />
di formulare <strong>del</strong>le linee guida<br />
per le commissioni esaminatrici e di<br />
istituire un gruppo di studio preposto<br />
a tale fine. In merito a ciò ti segnalo<br />
i Proff. Laura Borgogni e Luciano<br />
Baldini quali docenti designati.<br />
Un caro saluto<br />
Francesco Avallone<br />
LE CONVENZIONI<br />
PER I TIROCINI<br />
Convenzione tra la Pontificia<br />
Facoltà di Scienza <strong>del</strong>l'Educazione<br />
“Auxilium”<br />
Corso di laurea di <strong>Psicologi</strong>a<br />
e l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
in ordine alle attività di tirocinio<br />
previste per l'iscrizione<br />
alla sezione b <strong>del</strong>l'albo<br />
(Dpr 328/01, art. 53 comma 2)<br />
1. La presente convenzione, stipulata<br />
tra la Pontificia Facoltà di Scienze<br />
<strong>del</strong>l'Educazione “Auxilium” di Roma,<br />
Corso di Laurea in <strong>Psicologi</strong>a e<br />
l'<strong>Ordine</strong> dei <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> si inserisce<br />
nel quadro <strong>del</strong>le linee guida,<br />
formulate dal Consiglio Nazionale<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> e <strong>del</strong>la<br />
Conferenza dei Presidi <strong>del</strong>le Facoltà<br />
di <strong>Psicologi</strong>a, in ordine al tirocinio<br />
previsto dagli ordinamenti didattici<br />
<strong>del</strong>la classe 34 e <strong>del</strong> DPR 328/01 e<br />
richiesto per l'iscrizione alla sezione<br />
B <strong>del</strong>l'Albo.<br />
2. La presente convenzione vale per il<br />
<strong>2005</strong> e si intende tacitamente rinnovata<br />
qualora le parti contraenti<br />
non inviino formale disdetta entro il<br />
mese di ottobre di ciascun anno.<br />
3. Gli obiettivi <strong>del</strong> tirocinio sono:<br />
- Integrare le conoscenze teoriche<br />
con le conoscenze pratiche;<br />
- Apprendere procedure collegate a<br />
conoscenze psicologiche;<br />
- Iniziare la pratica professionale sotto<br />
supervisione;<br />
- Essere capaci di riflettere e discutere<br />
sulle attività propria ed altrui;<br />
- Iniziare a lavorare in uno specifico<br />
setting professionale con altre persone.<br />
4. Le attività di tirocinio, previste per<br />
l'ammissione all'esame di Stato per<br />
l'iscrizione alla sezione B <strong>del</strong>l'Albo<br />
(DPR 328/01, art.53 comma 2) possono<br />
essere svolte in tutto o in parte<br />
durante il corso di studi, preferibilmente<br />
nel corso <strong>del</strong>la terza annualità<br />
e sono soggette a convenzione<br />
tra <strong>Ordine</strong> e Università ai sensi<br />
<strong>del</strong> DPR 328/01, art.6, comma 1.<br />
5. Il tirocinio si sviluppa in un arco<br />
temporale di sei mesi e prevede una<br />
durata minima di 500 ore di attività.<br />
I tirocinanti che siano risultati assenti,<br />
per qualsiasi motivo, per un<br />
periodo superiore ad un terzo <strong>del</strong><br />
periodo di frequenza prescritto, non<br />
possono accedere agli esami di Stato<br />
(art. 1 e 7 <strong>del</strong> DM 13.1.1992 n.<br />
239). Non potranno, pertanto, essere<br />
ammessi a sostenere l'esame di<br />
Stato i tirocinanti che non abbiano<br />
effettivamente svolto attività per almeno<br />
350 ore.<br />
6. Poiché il tirocinio può essere svolto<br />
in tutto o in parte durante il corso<br />
di studi, tutti i crediti di tirocinio<br />
conseguiti nel corso di laurea triennale<br />
(1 credito = 25 ore) saranno riconosciuti<br />
ai fini <strong>del</strong> periodo di tirocinio<br />
necessario per essere ammessi<br />
a sostenere l'esame di Stato.<br />
7. Qualora i crediti previsti dai singoli<br />
corsi di laurea per le attività di tirocinio<br />
siano inferiori al minimo richiesto,<br />
le ore di tirocinio mancanti<br />
per raggiungere tale limite minimo<br />
potranno essere integrate utilizzando<br />
i crediti a scelta <strong>del</strong>lo student<br />
102
attività <strong>del</strong> consiglio<br />
convenzioni tirocini<br />
e, da aggiungere a quelli espressamente<br />
previsti per il tirocinio e spendendoli<br />
nell'attività presso la struttura<br />
che accoglie il laureando per il tirocinio<br />
stesso. Se anche in tal modo lo<br />
studente non arriverà a disporre di tutti<br />
i crediti necessari per completare il<br />
tirocinio, sarà sua facoltà decidere se<br />
procedere al completamento prima <strong>del</strong><br />
conseguimento <strong>del</strong>la laurea o successivamente,<br />
fermo restando l'obbligo di<br />
completarlo presso la struttura assegnata.<br />
Resta salva la possibilità che le<br />
stesse università o altri soggetti a tal<br />
fine autorizzati, previa assenso <strong>del</strong>la<br />
Commissione di cui al successivo art.<br />
13, possano realizzare attività con valenza<br />
di tirocinio.<br />
8. Le strutture che, all'interno <strong>del</strong>l'Università,<br />
offrono crediti di tirocinio<br />
sono tenute a seguire le procedure<br />
e gli impegni che verranno indicati<br />
nella convenzione per l'accreditamento<br />
<strong>degli</strong> Enti che saranno abilitati<br />
a raccogliere i tirocinanti. Nelle<br />
Università non possono essere utilizzati<br />
più di due tirocinanti per docente.<br />
9. Non possono rientrare nelle attività<br />
formative con valenza di tirocinio<br />
previsto dai Regolamenti didattici,<br />
le attività pratiche incluse nei corsi<br />
di insegnamento né le attività volte<br />
ad acquisire "ulteriori conoscenze<br />
linguistiche nonché abilità informatiche<br />
e telematiche, relazionali" (DM<br />
509/99, art. 10 comma 1).<br />
10. Le attività di tirocinio sono finalizzate<br />
all'acquisizione di competenze<br />
congruenti con la specifica attività<br />
professionale prevista in riferimento<br />
ad una <strong>del</strong>le figure professionali<br />
che verranno individuate<br />
con decreto <strong>del</strong> MIUR su proposta<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale, sentita<br />
la Conferenza dei Presidi <strong>del</strong>le<br />
Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a. Nel frattempo<br />
sono prese a riferimento le<br />
descrizioni <strong>degli</strong> "sbocchi professionali"<br />
previsti nell'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
Studi (Calendario <strong>del</strong>le attività)<br />
<strong>2005</strong>/2006 <strong>del</strong>la Facoltà di Scienze<br />
<strong>del</strong>l'Educazione, Corso di Laurea<br />
in Scienze <strong>Psicologi</strong>che <strong>del</strong>lo<br />
Sviluppo e <strong>del</strong>l'Educazione ": e la<br />
descrizione <strong>del</strong>le attività professionali<br />
indicate dall'art. 51, comma<br />
2, <strong>del</strong> DPR 328/01. L'attività di tirocinio<br />
dovrà riferirsi ad una o più<br />
<strong>del</strong>le seguenti dimensioni:<br />
• osservativa,<br />
• esercitativa,<br />
• pratica professionale nell'attività<br />
specifica.<br />
<strong>11</strong>. Le attività di tirocinio possono essere<br />
svolte sia presso l'Università<br />
che presso strutture esterne convenzionate.<br />
L'attività di tirocinio<br />
deve essere l'espressione di un<br />
progetto che abbia una sua unitarietà<br />
evitando una frammentazione<br />
<strong>del</strong> tirocinio e assicurando, di<br />
norma, il suo svolgimento all'interno<br />
di una unica struttura.<br />
<strong>12</strong>. Le ore relative alle attività di tirocinio<br />
sono documentate da apposita<br />
attestazione <strong>del</strong>la struttura che<br />
ospita il tirocinante controfirmata<br />
dal tutor <strong>del</strong> tirocinio. Detta attestazione<br />
sarà utilizzata dall'Università<br />
per il riconoscimento dei<br />
crediti (1 credito = 25 ore) fino all'ammontare<br />
dei crediti previsti dai<br />
rispettivi regolamenti didattici e<br />
dalla Segreteria <strong>del</strong>le Facoltà di<br />
<strong>Psicologi</strong>a per la comunicazione all'ufficio<br />
competente ai fini <strong>del</strong>la<br />
partecipazione all'esame di Stato.<br />
13. In accordo con il Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
Regionale ed i Presidi <strong>del</strong>le<br />
due Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l'università<br />
"La Sapienza", la Pontificia<br />
Facoltà di Scienze <strong>del</strong>l'Educazione<br />
"Auxilium" " indicherà un<br />
esponente <strong>del</strong>la Facoltà che farà<br />
parte <strong>del</strong>la Commissione per i tirocini.<br />
14. La Commissione ha il compito di<br />
elaborare la convenzione per l'accreditamento<br />
<strong>degli</strong> Enti abilitati.<br />
La Commissione dovrà indicare:<br />
• i criteri per la scelta dei soggetti<br />
da ammettere alla convenzione con<br />
l'Università;<br />
• i criteri per l'elaborazione <strong>del</strong> progetto<br />
formativo e di orientamento<br />
da parte <strong>del</strong>la struttura accreditata;<br />
• le funzioni dei tutor;<br />
• le funzioni e gli obblighi dei tirocinanti;<br />
• i criteri per il monitoraggio dei tirocini<br />
al fine di valutarne l'efficacia;<br />
• quant'altro si reputi necessario per<br />
il proficuo svolgimento dei tirocini.<br />
15. Le <strong>del</strong>iberazioni <strong>del</strong>la Commissione<br />
di cui all'art. 13 vengono prese<br />
a maggioranza semplice. Per la validità<br />
<strong>del</strong>l'adunanza è sufficiente la<br />
presenza <strong>del</strong>la metà dei componenti.<br />
La Commissione si riunisce,<br />
di regola, quattro volte l'anno e secondo<br />
necessità. La prima riunione<br />
viene stabilita di concerto tra<br />
Presidi di Facoltà e Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
regionale. Delle riunioni<br />
viene tenuto verbale, sottoscritto<br />
dai presenti e inviato ai tre soggetti<br />
che hanno sottoscritto la presente<br />
convenzione.<br />
103
attività <strong>del</strong> consiglio<br />
convenzioni tirocini<br />
16. L'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />
al fine di promuovere la migliore<br />
qualità dei tirocini e di favorire l'assunzione<br />
<strong>del</strong> ruolo di tutor da parte<br />
di professionisti qualificati, si impegna<br />
ad istituire nelle forme e con<br />
le modalità che riterrà opportune<br />
un Albo dei tutor autorizzati allo<br />
svolgimento <strong>del</strong>l'attività. I tutor<br />
debbono essere iscritti da almeno<br />
due anni alla sezione A <strong>del</strong>l'Albo.<br />
Eventuali eccezioni saranno trattate<br />
dalla Commissione di cui al<br />
punto 13.<br />
17. Nulla viene innovato per quanto riguarda<br />
il tirocinio annuale post lauream,<br />
previsto per i laureandi <strong>del</strong><br />
vecchio ordinamento. Le parti contraenti<br />
provvederanno ad integrare<br />
la presente convenzione con<br />
nuove norme che riguarderanno il<br />
tirocinio <strong>degli</strong> studenti dei corsi di<br />
laurea specialistica.<br />
18. Le convenzioni in atto si intendono<br />
estese anche ai laureandi dei<br />
corsi di laurea triennali.<br />
19. Le Facoltà e il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
si impegnano a favorire l'incontro<br />
tra laureandi e professione anche<br />
attraverso appositi incontri con<br />
l'<strong>Ordine</strong> professionale da tenersi<br />
periodicamente nelle Facoltà. L'<strong>Ordine</strong><br />
si rende disponibile, d'intesa<br />
con le Facoltà, ad inoltrare ai laureandi<br />
il <strong>Notiziario</strong> <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> con<br />
modalità da definire riguardo ai costi.<br />
20. L'<strong>Ordine</strong> è autorizzato a utilizzare<br />
il testo di tale convenzione come<br />
punto di riferimento per analoghe<br />
convenzioni che vorrà stipulare con<br />
altre università.<br />
21. La presente convenzione viene sottoscritta<br />
in due originali.<br />
104<br />
Per l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
Per la Pontificia Facoltà di<br />
Scienze <strong>del</strong>l'Educazione<br />
“Auxilium”<br />
Prof.ssa Ausilia<br />
Hiang-Chu Chang<br />
Convenzione tra la<br />
Pontificia Facoltà<br />
di Scienze <strong>del</strong>l'Educazione<br />
“Auxilium”<br />
Corso di laurea in <strong>Psicologi</strong>a<br />
e l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
in ordine alle attività di tirocinio<br />
per le lauree specialistiche<br />
In seguito alle intese intercorse tra:<br />
- l'<strong>Ordine</strong> Regionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Lazio</strong>, nella persona <strong>del</strong> Presidente<br />
Dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca,<br />
- la Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1<strong>del</strong>l'Università<br />
“La Sapienza” di Roma, nella persona<br />
<strong>del</strong> Preside Prof. Stefano Puglisi<br />
Allegra, per discutere i problemi connessi<br />
allo svolgimento <strong>del</strong> tirocinio finalizzato<br />
all'esame di Stato sezione A,<br />
da parte <strong>degli</strong> studenti/laureati <strong>del</strong>le<br />
lauree specialistiche. Dopo ampio dibattito,<br />
le parti<br />
Premesso che:<br />
- È possibile una nuova previsione legislativa<br />
relativa all'esercizio di tutte<br />
le professioni per le quali esista un<br />
albo professionale;<br />
- L’<strong>Ordine</strong> nazionale <strong>degli</strong> psicologi sta<br />
prefigurando una possibile nuova normativa<br />
riguardante l'accesso agli esami<br />
di stato <strong>del</strong>le sezioni B ed A da<br />
parte dei laureati <strong>del</strong>le lauree triennali<br />
e <strong>del</strong>le lauree specialistiche;<br />
- È già stata firmata in precedenza la<br />
presente convenzione per i tirocini<br />
<strong>del</strong>le lauree specialistiche tra <strong>Ordine</strong><br />
e Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1 e 2 per gli<br />
anni accademici 2003/4 e 2004/5;<br />
In attesa <strong>del</strong>la probabile nuova disciplina<br />
legislativa per l'accesso alle<br />
professioni per le quali è previsto l'albo<br />
professionale e <strong>del</strong>le nuove probabili<br />
determinazioni <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale,<br />
si conviene di rinnovare per<br />
l'anno accademico <strong>2005</strong>/2006 e<br />
2006/2007, per gli studenti/laureati<br />
<strong>del</strong>le lauree specialistiche, lo stesso<br />
accordo già stabilito dall'<strong>Ordine</strong> Regionale<br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> e la Facoltà di<br />
<strong>Psicologi</strong>a 1 <strong>del</strong>l'Università “La Sapienza”<br />
di Roma.<br />
Le parti si impegnano a rivedere il<br />
presente accordo non appena nuove<br />
disposizioni legislative o nuove indicazioni<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale dovessero<br />
intervenire.<br />
<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1<br />
“La Sapienza”<br />
Prof. Stefano Puglisi Allegra<br />
Convenzione tra la Facoltà<br />
di Scienze <strong>del</strong>l'Educazione,<br />
Corso di laurea in <strong>Psicologi</strong>a<br />
<strong>del</strong>l'Università Pontificia Salesiana<br />
e l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
in ordine alle attività di tirocinio<br />
per le lauree specialistiche<br />
In seguito alle intese intercorse tra:<br />
- l'<strong>Ordine</strong> Regionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Lazio</strong>, nella persona <strong>del</strong> Presidente<br />
dr. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca,<br />
- la Facoltà di Scienze <strong>del</strong>l'Educazione,<br />
corso di laurea in <strong>Psicologi</strong>a, nella<br />
persona <strong>del</strong> Preside Prof. Natale<br />
Zanni, per discutere i problemi connessi<br />
allo svolgimento <strong>del</strong> tirocinio finalizzato<br />
all'esame di Stato sezione<br />
A, da parte <strong>degli</strong> studenti/laureati <strong>del</strong>le<br />
lauree specialistiche. Dopo ampio<br />
dibattito, le parti<br />
Premesso che:<br />
- È possibile una nuova previsione legislativa<br />
relativa all'esercizio di tutte<br />
le professioni per le quali esista un<br />
albo professionale;<br />
- L'<strong>Ordine</strong> nazionale <strong>degli</strong> psicologi sta<br />
prefigurando una possibile nuova normativa<br />
riguardante l'accesso agli esami<br />
di stato <strong>del</strong>le sezioni B ed A da<br />
parte dei laureati <strong>del</strong>le lauree triennali<br />
e <strong>del</strong>le lauree specialistiche;<br />
- È estremamente urgente definire le<br />
regole di accesso alla sezione A <strong>del</strong>l'albo<br />
<strong>degli</strong> psicologi da parte dei laureati<br />
nelle lauree specialistiche <strong>del</strong>l'Università<br />
Pontificia Salesiana di<br />
Roma;<br />
In attesa <strong>del</strong>la probabile nuova disciplina<br />
legislativa per l'accesso alle<br />
professioni per le quali è previsto l'albo<br />
professionale e <strong>del</strong>le nuove probabili<br />
determinazioni <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale,<br />
si conviene di applicare anche<br />
agli studenti/laureati <strong>del</strong>le lauree<br />
specialistiche per l'anno accademico<br />
<strong>2005</strong>/2006 e 2006/2007 lo stesso<br />
accordo stabilito dall'<strong>Ordine</strong> Regionale<br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> e <strong>del</strong>la Facoltà di<br />
Scienze <strong>del</strong>l'Educazione per gli studenti<br />
laureati dei corsi triennali <strong>del</strong><br />
nuovo ordinamento.<br />
Le parti si impegnano a rivedere il<br />
presente accordo non appena nuove<br />
disposizioni legislative o nuove indicazioni<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale dovessero<br />
intervenire.<br />
<strong>Ordine</strong> Regionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
Dott. E. Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />
Facoltà di Scienze<br />
<strong>del</strong>l'Educazione<br />
Prof. Natale Zanni
Convenzione tra la Facoltà<br />
di Scienze <strong>del</strong>la Formazione<br />
Corso di laurea in <strong>Psicologi</strong>a<br />
<strong>del</strong>l'Università Lumsa<br />
e l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
in ordine alle attività di tirocinio<br />
per le lauree specialistiche<br />
In seguito alle intese intercorse tra:<br />
- l'<strong>Ordine</strong> Regionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Lazio</strong>, nella persona <strong>del</strong> Presidente<br />
dr. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca,<br />
- la Facoltà di Scienze <strong>del</strong>la Formazione,<br />
corso di laurea in <strong>Psicologi</strong>a, nella<br />
persona <strong>del</strong> Preside Prof. Carmela<br />
Di Agresti, per discutere i problemi<br />
connessi allo svolgimento <strong>del</strong> tirocinio<br />
finalizzato all'esame di Stato sezione<br />
A, da parte <strong>degli</strong> studenti/laureati<br />
<strong>del</strong>le lauree specialistiche. Dopo<br />
ampio dibattito, le parti<br />
Premesso che:<br />
- È possibile una nuova previsione legislativa<br />
relativa all'esercizio di tutte<br />
le professioni per le quali esista un<br />
albo professionale;<br />
- L'<strong>Ordine</strong> nazionale <strong>degli</strong> psicologi sta<br />
prefigurando una possibile nuova normativa<br />
riguardante l'accesso agli esami<br />
di stato <strong>del</strong>le sezioni B ed A da<br />
parte dei laureati <strong>del</strong>le lauree triennali<br />
e <strong>del</strong>le lauree specialistiche;<br />
- È estremamente urgente definire le<br />
regole di accesso alla sezione A <strong>del</strong>l'albo<br />
<strong>degli</strong> psicologi da parte dei laureati<br />
nelle lauree specialistiche <strong>del</strong>l'Università<br />
LUMSA;<br />
In attesa <strong>del</strong>la probabile nuova disciplina<br />
legislativa per l'accesso alle<br />
professioni per le quali è previsto l'albo<br />
professionale e <strong>del</strong>le nuove probabili<br />
determinazioni <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale,<br />
si conviene di applicare anche<br />
agli studenti/laureati <strong>del</strong>le lauree<br />
specialistiche per l'anno accademico<br />
<strong>2005</strong>/2006 e 2006/2007 lo stesso<br />
accordo stabilito dall'<strong>Ordine</strong> Regionale<br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> e <strong>del</strong>la Facoltà di<br />
Scienze <strong>del</strong>l'Educazione per gli studenti<br />
laureati dei corsi triennali <strong>del</strong><br />
nuovo ordinamento.<br />
Le parti si impegnano a rivedere il<br />
presente accordo non appena nuove<br />
disposizioni legislative o nuove indicazioni<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale dovessero<br />
intervenire.<br />
<strong>Ordine</strong> Regionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
Dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
Facoltà di Scienze<br />
<strong>del</strong>la Formazione<br />
Prof. Carmela Di Agresti<br />
.Convenzione tra l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
e la Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 2<br />
<strong>del</strong>l'Università “La Sapienza”<br />
in ordine alle attività di tirocinio<br />
per le lauree specialistiche<br />
In seguito alle intese intercorse tra:<br />
- l'<strong>Ordine</strong> Regionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Lazio</strong>, nella persona <strong>del</strong> Presidente<br />
Dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca,<br />
- la Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 2 <strong>del</strong>l'Università<br />
La Sapienza di Roma, nella persona<br />
<strong>del</strong> Preside Prof. Francesco Avallone,<br />
per discutere i problemi connessi<br />
allo svolgimento <strong>del</strong> tirocinio finalizzato<br />
all'esame di Stato sezione A, da<br />
parte <strong>degli</strong> studenti/laureati <strong>del</strong>le lauree<br />
specialistiche. Dopo ampio dibattito,<br />
le parti<br />
Premesso che:<br />
- È possibile una nuova previsione legislativa<br />
relativa all'esercizio di tutte<br />
le professioni per le quali esista un<br />
albo professionale;<br />
- L'<strong>Ordine</strong> nazionale <strong>degli</strong> psicologi sta<br />
prefigurando una possibile nuova normativa<br />
riguardante l'accesso agli esami<br />
di stato <strong>del</strong>le sezioni B ed A da<br />
parte dei laureati <strong>del</strong>le lauree triennali<br />
e <strong>del</strong>le lauree specialistiche;<br />
- È già stata firmata in precedenza la<br />
presente convenzione per i tirocini<br />
<strong>del</strong>le lauree specialistiche tra <strong>Ordine</strong><br />
e Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1 e 2 per gli<br />
anni accademici 2003/4 e 2004/5;<br />
In attesa <strong>del</strong>la probabile nuova disciplina<br />
legislativa per l'accesso alle<br />
professioni per le quali è previsto l'albo<br />
professionale e <strong>del</strong>le nuove probabili<br />
determinazioni <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale,<br />
si conviene di rinnovare per<br />
l'anno accademico <strong>2005</strong>/2006 e<br />
2006/2007, per gli studenti/laureati<br />
<strong>del</strong>le lauree specialistiche, lo stesso<br />
accordo già stabilito dall'<strong>Ordine</strong> Regionale<br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> e la Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a<br />
2 <strong>del</strong>l'Università La Sapienza<br />
di Roma.<br />
Le parti si impegnano a rivedere il<br />
presente accordo non appena nuove<br />
disposizioni legislative o nuove indicazioni<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale dovessero<br />
intervenire.<br />
<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 2<br />
“La Sapienza”<br />
Prof. Francesco Avallone<br />
attività <strong>del</strong> consiglio<br />
convenzioni tirocini<br />
Convenzione tra l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
e la Facoltà di psicologia 1<br />
<strong>del</strong>l'Università “La Sapienza”<br />
in ordine alle attività di tirocinio<br />
per le lauree specialistiche<br />
In seguito alle intese intercorse tra:<br />
- l'<strong>Ordine</strong> Regionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Lazio</strong>, nella persona <strong>del</strong> Presidente<br />
Dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca,<br />
- la Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1<strong>del</strong>l'Università<br />
La Sapienza di Roma, nella persona<br />
<strong>del</strong> Preside Prof. Stefano Puglisi Allegra,<br />
per discutere i problemi connessi<br />
allo svolgimento <strong>del</strong> tirocinio finalizzato<br />
all'esame di Stato sezione A, da<br />
parte <strong>degli</strong> studenti/laureati <strong>del</strong>le lauree<br />
specialistiche. Dopo ampio dibattito,<br />
le parti<br />
Premesso che:<br />
- È possibile una nuova previsione legislativa<br />
relativa all'esercizio di tutte<br />
le professioni per le quali esista un<br />
albo professionale;<br />
- L'<strong>Ordine</strong> nazionale <strong>degli</strong> psicologi sta<br />
prefigurando una possibile nuova normativa<br />
riguardante l'accesso agli esami<br />
di stato <strong>del</strong>le sezioni B ed A da<br />
parte dei laureati <strong>del</strong>le lauree triennali<br />
e <strong>del</strong>le lauree specialistiche;<br />
- È già stata firmata in precedenza la<br />
presente convenzione per i tirocini<br />
<strong>del</strong>le lauree specialistiche tra <strong>Ordine</strong><br />
e Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1 e 2 per gli<br />
anni accademici 2003/4 e 2004/5;<br />
In attesa <strong>del</strong>la probabile nuova disciplina<br />
legislativa per l'accesso alle<br />
professioni per le quali è previsto l'albo<br />
professionale e <strong>del</strong>le nuove probabili<br />
determinazioni <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale,<br />
si conviene di rinnovare per l'anno<br />
accademico <strong>2005</strong>/2006 e 2006/2007,<br />
per gli studenti/laureati <strong>del</strong>le lauree<br />
specialistiche, lo stesso accordo già stabilito<br />
dall'<strong>Ordine</strong> Regionale <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
e la Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1 <strong>del</strong>l'Università<br />
La Sapienza di Roma.<br />
Le parti si impegnano a rivedere il<br />
presente accordo non appena nuove<br />
disposizioni legislative o nuove indicazioni<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale dovessero<br />
intervenire.<br />
<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Dott. Emanuele Morozzo<br />
<strong>del</strong>la Rocca<br />
Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1<br />
“La Sapienza”<br />
Prof. Stefano Puglisi Allegra<br />
105
UNA NUOVA CONSULENZA<br />
RISERVATA<br />
A TUTTI GLI ISCRITTI<br />
ALL’ORDINE DEL LAZIO<br />
informazioni utili<br />
UN SERVIZIO PER CHI VUOLE<br />
CREARE O GESTIRE<br />
IL PROPRIO SITO WEB<br />
Giovanna Filosa, Immacolata Festa<br />
L<br />
'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> ha istituito un<br />
Osservatorio permanente dei servizi psicologici offerti<br />
via internet ai sensi <strong>del</strong>l'Articolo 5 Comma 7 e 8<br />
<strong>del</strong> Codice di Condotta relativo all'utilizzo di tecnologie<br />
per la comunicazione a distanza nell'attività professionale<br />
<strong>degli</strong> psicologi. Tale Osservatorio mette a disposizione<br />
un servizio di consulenza gratuito on line<br />
per la creazione e gestione di siti web per l'attività professionale<br />
<strong>degli</strong> psicologi. Il servizio è riservato a tutti<br />
gli iscritti all'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> e si propone<br />
di: - Offrire assistenza e consulenza tecnica, legale<br />
e professionale per l'adeguamento al Codice di<br />
Condotta (sistemi di protezione dei dati, firma digitale,<br />
certificati, etc.).- Fornire tutte le informazioni e le<br />
istruzioni necessarie per la creazione e l'apertura ex<br />
novo di un sito web : dall'analisi di mercato sulle aziende<br />
che costruiscono siti (tariffe, servizi offerti etc.), agli<br />
aspetti giuridici, alla progettazione etc.- Promuovere<br />
tutti i servizi che è possibile erogare sul web come supporto<br />
alla professione: attività scientifica e divulgativa,<br />
servizi di informazione, raccolta dati a fini di ricerca,<br />
formazione a distanza etc.- Fornire suggerimenti<br />
e raccomandazioni riguardanti gli aspetti grafici<br />
e tecnici.- Proporre periodicamente i migliori siti,<br />
a livello nazionale ed internazionale, che si occupano<br />
di <strong>Psicologi</strong>a.- Raccogliere suggerimenti, osservazioni<br />
e segnalazioni da parte <strong>degli</strong> iscritti. Per ulteriori<br />
informazioni e per consulenze personalizzate,<br />
mandare una mail all'indirizzo consulenzaweb@ordinepsicologilazio.it<br />
completa di nome e cognome, indirizzo<br />
e-mail, telefono e numero di iscrizione all'albo,<br />
specificando il tipo di richiesta.<br />
Chiunque decida di utilizzare il web<br />
per pubblicizzare la propria attività<br />
professionale dovrebbe porre attenzione<br />
al problema <strong>del</strong>l'usabilità <strong>del</strong>l'interfaccia,<br />
cioè mettersi dalla parte<br />
<strong>del</strong> fruitore <strong>del</strong> sito e renderne la navigazione<br />
la più semplice ed agevole<br />
possibile. La navigazione comprende<br />
sia la ricerca di informazioni utili, sia<br />
la fruizione dei servizi on line, sia la<br />
possibilità di orientarsi facilmente nel<br />
sito senza smarrirsi. L'obiettivo è, nel<br />
nostro caso, veicolare un'immagine positiva<br />
<strong>del</strong>la professione, e per ottenere<br />
questo è necessario avere una buona<br />
padronanza <strong>del</strong> mezzo di comunicazione<br />
che si sta utilizzando. Pertanto,<br />
è consigliabile porre attenzione ai seguenti<br />
aspetti <strong>del</strong> sito:<br />
Obiettivi e target<br />
È ormai superata la fase pionieristica<br />
e ‘spontaneistica’' di sviluppo <strong>del</strong><br />
web, e quindi eccessi di improvvisazione<br />
o di 'artigianalità' nella creazione<br />
di un sito rischiano di non fare giustizia<br />
<strong>del</strong> professionista che lo implementa<br />
e <strong>del</strong>la professione di cui egli si<br />
fa, implicitamente, rappresentante.<br />
Perciò, prima di dare libero sfogo alla<br />
106<br />
propria creatività, bisognerebbe definire<br />
attentamente qual è il target a cui<br />
il sito è rivolto (pazienti o utenti potenziali,<br />
altri professionisti e colleghi,<br />
studenti etc.) e gli obiettivi che ci si<br />
pone nel momento in cui si decide di<br />
creare un sito (pubblicizzare il proprio<br />
studio professionale, offrire servizi,<br />
creare una rete di psicologi, alimentare<br />
un dibattito scientifico e culturale<br />
e così via). Di conseguenza, bisognerà<br />
progettare un sito la cui struttura e i<br />
cui contenuti siano coerenti sia rispetto<br />
agli obiettivi che ci si è posti, sia rispetto<br />
al target cui ci si rivolge (ad<br />
esempio, se il sito è rivolto a disabili,<br />
è importante che sia accessibile secondo<br />
gli standard WAI-W3C ).<br />
Contenuti<br />
Troppo spesso capita di imbattersi<br />
in siti curati da colleghi che si divertono<br />
a giustapporre alla psicologia contenuti<br />
di ogni tipo: astrologia, parapsicologia,<br />
giochi, barzellette, e tutto ciò<br />
che la fantasia può suggerire. Eppure,<br />
per tutelare l'immagine complessiva<br />
<strong>del</strong>la disciplina, è bene evitare accostamenti<br />
impropri tra psicologia e discipline<br />
non scientifiche. Inoltre è importante<br />
fare attenzione anche ai contenuti<br />
non testuali, ad esempio evitando<br />
l'utilizzo di immagini incongrue,<br />
di animazioni fantasiose ma poco sobrie<br />
o di foto e video talmente pesanti<br />
da rallentare il caricamento <strong>del</strong>le pagine.<br />
Chi crea un sito è responsabile in<br />
prima persona di tutto ciò che vi viene<br />
pubblicato, e quindi è opportuno<br />
supervisionare anche i contributi eventualmente<br />
apportati da altre persone.Infine,<br />
bisogna tener presente che<br />
ciò che è pubblicato su internet è soggetto<br />
ad una rapida obsolescenza: l'aggiornamento<br />
dei contenuti <strong>del</strong> sito dovrebbe<br />
essere frequente e costante,<br />
soprattutto qualora si offrano servizi<br />
di tipo informativo (news, novità etc.),<br />
ed è buona norma porre bene in evidenza<br />
la data <strong>del</strong>l'ultimo aggiornamento<br />
Leggibilità<br />
Può sembrare un consiglio banale,<br />
eppure spesso sul web si trovano siti<br />
dai contenuti interessantissimi ma difficilmente<br />
leggibili a video. È esperienza<br />
comune che la lettura su schermo<br />
risulta molto più "faticosa" rispetto<br />
alla lettura su supporto cartaceo,
Cosa devo fare per ottenere il parere<br />
di conformità positivo al Codice di<br />
Condotta relativo all'utilizzo di tecnologie<br />
per la comunicazione a distanza<br />
nell'attività professionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
Per ottenere il parere di conformità,<br />
basta seguire la procedura indicata<br />
nell'art. 5 <strong>del</strong> Codice di Condotta, inviando<br />
l'apposita richiesta, completa<br />
<strong>del</strong>l'Url (l'indirizzo <strong>del</strong> sito), presso gli<br />
uffici <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Lazio</strong>, alla casella di posta: deontologica@ordinepsicologilazio.it.<br />
Il Codice<br />
di Condotta è pubblicato nell'area<br />
“Normative” <strong>del</strong> sito <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
per questo i testi pubblicati su video<br />
non dovrebbero essere mai troppo lunghi<br />
(massimo un migliaio di battute a<br />
pagina), anche perché in genere il navigatore<br />
medio legge solo le prime righe,<br />
e se non trova subito ciò che gli<br />
interessa tende a scappare via. Anche<br />
lo stile di scrittura dei testi destinati al<br />
video dovrebbe essere ben diverso da<br />
quello dei testi cartacei: sono molto<br />
apprezzati i contributi il più possibile<br />
sobri e stringati, che centrano subito<br />
il nucleo <strong>del</strong> problema, evitando i lunghi<br />
preamboli e le digressioni tollerabili<br />
sui libri ma non sul web.Se proprio<br />
non si può fare a meno di pubblicare<br />
un testo lungo (ad esempio un articolo<br />
scientifico) od un testo originale, è<br />
meglio prevedere la possibilità di scaricare<br />
direttamente il file in formato<br />
txt, rtf, doc (formati Word) o pdf (formato<br />
Acrobat). È consigliabile inoltre<br />
fornire strumenti (tool) per facilitare<br />
il salvataggio e la stampa dei documenti.Oltre<br />
agli aspetti stilistici, bisognerebbe<br />
anche tener presente aspetti<br />
grafici, ad esempio:- Contrasto figura/sfondo:<br />
un carattere chiaro su sfondo<br />
scuro è meno faticoso per la vista<br />
di un carattere scuro su sfondo chiaro,<br />
e sono comunque da evitare le tonalità<br />
intermedie. Gli sfondi dovrebbero<br />
essere a tinta unita o al massimo<br />
presentare sfumature appena percettibili.-<br />
Dimensioni e tipo di carattere<br />
(font): il Times New Roman o il Garamond<br />
vanno benissimo per la stampa<br />
cartacea, ma sono pessimi per la lettura<br />
a video. Meglio utilizzare il Verdana<br />
o l'Arial e simili. In ogni caso la dimensione<br />
<strong>del</strong> carattere non dovrebbe<br />
essere mai inferiore a 10/<strong>12</strong> ppt, o comunque<br />
dovrebbe essere ingrandibile<br />
tramite i comandi <strong>del</strong> browser (il programma<br />
che serve per navigare su internet).Infine,<br />
attenzione alla punteggiatura,<br />
alla sintassi e agli errori di ortografia!<br />
Può sembrare strano, eppure<br />
sul web se ne trovano tantissimi, forse<br />
anche per l'assenza di "correttori di<br />
bozze" professionisti come quelli che<br />
operano nel mondo <strong>del</strong>la carta stampata.<br />
Eppure nulla è più <strong>del</strong>eterio per<br />
l'immagine di un professionista di un<br />
congiuntivo sbagliato…<br />
<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />
informazioni utili<br />
servizio siti web<br />
Link<br />
Il web è soggetto a continui mutamenti:<br />
per questo sarebbe necessario<br />
controllare costantemente l'appropriatezza<br />
e la correttezza dei link che<br />
rimandano a siti esterni al proprio, ad<br />
esempio nella sezione "link utili".<br />
Spesso infatti si pensa ingenuamente<br />
di fornire un servizio utile segnalando<br />
siti interessanti o ricchi di informazioni:<br />
ma può succedere che i siti in questione<br />
non esistano più, o che siano<br />
cambiati in maniera tale da offrire testi<br />
e/o immagini poco consoni all'immagine<br />
<strong>del</strong>la professione.Il link è in genere<br />
la parola o la frase "calda", cioè<br />
cliccabile, sottolineata, che rimanda ad<br />
altre pagine <strong>del</strong> sito o a siti esterni di<br />
contenuto affine al significato <strong>del</strong>la frase<br />
o <strong>del</strong>la parola stessa. Proprio perché<br />
nel linguaggio universale <strong>del</strong> web<br />
la parola sottolineata è un collegamento,<br />
è buona norma non sottolineare<br />
parole che non siano link. In ogni<br />
caso, i link dovrebbero essere facilmente<br />
comprensibili e non ridondanti:<br />
troppi link disorientano l'utente.Ma<br />
anche un'immagine, un disegno od<br />
un'animazione può essere un link: capita<br />
spesso ad esempio con i banner<br />
pubblicitari. Questi ultimi sono spesso<br />
"imposti" dal provider, cioè dall'ente<br />
che offre lo spazio sul web, soprattutto<br />
qualora tale spazio sia gratuito.<br />
Eppure, sui siti professionali, tali banner<br />
andrebbero evitati, o comunque<br />
dovrebbero essere attinenti alla professione<br />
(come ad esempio i banner<br />
che pubblicizzano master, corsi di formazione,<br />
librerie, etc.).<br />
Strumenti di orientamento<br />
Per facilitare la fruizione, soprattutto<br />
qualora si tratti di siti particolarmente<br />
ampi o di portali, è molto importante<br />
fornire al navigatore opportuni<br />
strumenti per l'orientamento all'interno<br />
<strong>del</strong> sito, quali: - Mappa <strong>del</strong> sito;-<br />
Motore di ricerca interno (o ricerca<br />
per parole chiave);- Indicazione <strong>del</strong><br />
percorso in ogni pagina ('ti trovi<br />
in…');- Tasti di navigazione sempre<br />
presenti nella stessa posizione in ogni<br />
pagina (Home, avanti, indietro).E' consigliabile<br />
progettare con cura i menù,<br />
che non dovrebbero contenere troppe<br />
voci (massimo una dozzina) né essere<br />
troppo ridondanti. In caso di siti particolarmente<br />
ricchi o di portali, le voci<br />
di menù (sezioni) possono essere<br />
contraddistinti da sfumature di colore<br />
diverso ed articolate a loro volta in sottomenù<br />
a cascata. Le pagine di uno<br />
stesso sito, o <strong>del</strong>la stessa sezione di un<br />
portale, dovrebbero presentare elementi<br />
grafici o cromatici comuni, omogenei<br />
e riconoscibili.Anche i confini <strong>del</strong><br />
sito dovrebbero essere ben definiti, per<br />
evitare 'uscite' involontarie: qualora un<br />
link rimandi ad una pagina esterna al<br />
sito ciò dovrebbe essere segnalato.<br />
Infine, è opportuno prestare particolare<br />
attenzione alla progettazione <strong>del</strong>l'home<br />
page, che è un po' il biglietto<br />
da visita di un sito.<br />
Vorrei creare un sito internet per la<br />
mia attività professionale di psicologo.<br />
Come fare Quanto costa Quanto<br />
tempo occorre<br />
Come già specificato nella sezione<br />
“Come creare un sito”, prerequisito<br />
fondamentale per l'apertura di un sito<br />
è una progettazione accurata che<br />
tenga conto di almeno tre aspetti fondamentali:<br />
obiettivi, finalità e target.<br />
Solo una volta sviluppati questi tre<br />
aspetti, si può cominciare a pianificare<br />
(assieme ai consulenti messi a disposizione<br />
dall'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>) la costruzione<br />
concreta <strong>del</strong> sito e valutare<br />
con maggiore precisione tempi e costi,<br />
anche in base ai servizi che si intendono<br />
attivare. Una volta costruito<br />
il sito, nel rispetto <strong>del</strong> Codice di condotta<br />
relativo all'utilizzo di tecnologie<br />
per la comunicazione a distanza nell'attività<br />
professionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>,<br />
è indispensabile chiedere il parere di<br />
conformità all'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, ai sensi <strong>del</strong>l'art. 5 <strong>del</strong> suddetto<br />
Codice.<br />
Come posso promuovere il mio sito<br />
internet nelle modalità più consone<br />
alla professione psicologica L'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> pubblicherà<br />
107
informazioni utili<br />
servizio siti web<br />
periodicamente i link di tutti i siti che<br />
avranno chiesto e ottenuto il parere<br />
di conformità positivo (ai sensi <strong>del</strong>l'art.<br />
5 <strong>del</strong> Codice di Condotta on line).<br />
Tale pubblicazione avrà sicuramente<br />
un ritorno positivo in termini<br />
di immagine e di contatti utili.È anche<br />
auspicabile che tutti i siti creino<br />
una rete sinergica attraverso link incrociati,<br />
al fine di creare una comunità<br />
professionale in cui circolino liberamente<br />
informazioni, pareri, saperi<br />
e altre risorse.Anche la promozione di<br />
un sito, infine, deve sottostare alle regole<br />
relative alla pubblicità sanitaria.<br />
Cosa posso inserire all'interno <strong>del</strong> sito<br />
per evidenziare la sua conformità al<br />
Codice di Condotta <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />
<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
Attualmente è allo studio un logo di<br />
cui potranno fregiarsi tutti i siti che<br />
hanno conseguito il parere di conformità<br />
positivo al Codice di Condotta.<br />
Vorrei qualche consiglio per migliorare<br />
il mio sito di psicologia e per renderlo<br />
conforme al Codice di Condotta.<br />
Quali servizi psicologici si possono promuovere<br />
sul web a supporto <strong>del</strong>la professione<br />
La check-list di autovalutazione,<br />
presente nell'area Osservatorio Web<br />
<strong>del</strong> sito <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Lazio</strong>, può aiutare a rilevare gli aspetti<br />
grafici e tecnici fondamentali per la<br />
creazione e la gestione di un sito che<br />
si occupi di psicologia, nonché suggerire<br />
tutti i servizi di tipo psicologico<br />
che è possibile offrire sul web.<br />
Posso partecipare, in qualità di moderatore<br />
o di consulente, ad un forum su<br />
argomenti psicologici su un sito di proprietà<br />
di altre persone<br />
Il responsabile dei contenuti di un<br />
sito è il proprietario o il referente giuridico<br />
<strong>del</strong> sito stesso, che è tenuto a<br />
chiedere ai suoi utenti il consenso al<br />
trattamento dei dati personali, ai sensi<br />
<strong>del</strong> D.Lgs 196/2003. Se il proprietario<br />
<strong>del</strong> sito è uno psicologo iscritto<br />
all'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, è<br />
indispensabile la richiesta <strong>del</strong> parere<br />
di conformità al Codice di Condotta.<br />
Sarebbe inoltre consigliabile, nella<br />
conduzione di forum, evitare l'anonimato<br />
<strong>del</strong>le comunicazioni.<br />
Tutte le e-mail per scrivere all’<strong>Ordine</strong><br />
consiglio@ordinepsicologilazio.it<br />
per scrivere al presidente, al vicepresidente,<br />
ai consiglieri e ai membri <strong>del</strong>le commissioni<br />
segreteria@ordinepsicologilazio.it<br />
per domande e pratiche amministrative e per scrivere al segretario<br />
tesoreria@ordinepsicologilazio.it<br />
per domande e pratiche contabili e per scrivere al tesoriere<br />
deontologia@ordinepsicologilazio.it<br />
per scrivere alla commissione deontologica<br />
notiziario@ordinepsicologilazio.it<br />
per inviare articoli, contributi e suggerimenti al notiziario<br />
eventi@ordinepsicologilazio.it<br />
per informazioni su seminari, convegni e iniziative <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
108
Le pergamene inviate dall'ordine di riconoscimento<br />
<strong>del</strong>la psicoterapia ex art.<br />
35. Ormai diversi mesi fa l'ordine regionale<br />
ha spedito a tutti i colleghi ai quali negli<br />
anni l'ordine stesso aveva riconosciuto<br />
l'attività psicoterapeutica ai sensi <strong>del</strong>l'art.<br />
35 <strong>del</strong>la legge 56/89, una “Pergamena” con<br />
la dichiarazione di tale riconoscimento. La<br />
pergamena è stata inviata anche a coloro<br />
a cui era già stata mandata in passato, in<br />
quanto la legge sull'equipollenza n. 401 <strong>del</strong><br />
2000 e l'interpretazione - da noi sollecitata<br />
- attraverso la circolare <strong>del</strong> Direttore<br />
Generale Masia <strong>del</strong> Miur, hanno determinato<br />
una situazione nuova. Il riconoscimento<br />
da parte <strong>del</strong>l'ordine ex art. 35 costituisce<br />
a tutti gli effetti un titolo di specializzazione,<br />
al pari dei diplomi rilasciati<br />
dalle scuole di specializzazione universitarie<br />
o dagli istituti privati riconosciuti dal<br />
Miur.<br />
Opuscolo sull'emergenza con la Prefettura.<br />
L'ordine regionale <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> ha redatto<br />
una parte <strong>del</strong>l'opuscolo promosso<br />
dalla Prefettura di Roma dal titolo “Affrontare<br />
l'emergenza. Cosa sapere e cosa fare”.<br />
Riportiamo il Sommario <strong>del</strong> vademecum:<br />
“A cosa serve questo opuscolo; I numeri<br />
<strong>del</strong>l'emergenza; Conoscere i servizi<br />
d'emergenza; Comportamenti generali in<br />
caso di emergenza; Affrontare emergenze<br />
specifiche; Nozioni base di pronto soccorso;<br />
Scheda utile”. “L'opuscolo è stato realizzato<br />
per comunicare ai cittadini una serie<br />
di informazioni utili in caso di emergenze<br />
di varia natura, al fine di favorire<br />
l'incolumità di persone e cose”. L'opuscolo<br />
è in fase di allestimento e ha visto la partecipazione<br />
di tutte le istituzioni che sono<br />
all'interno <strong>del</strong> protocollo di intesa sull'emergenza<br />
firmato dall'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi<br />
regionale con Prefettura, Comune e<br />
Provincia di Roma.<br />
L'<strong>Ordine</strong> alla Scuola Superiore <strong>del</strong>l'Amministrazione.<br />
La nostra funzionaria Stefania<br />
De Marco, che ha dato un contributo<br />
decisivo nella riorganizzazione informatica<br />
<strong>del</strong> sito e <strong>del</strong>l'ufficio, è stata invitata<br />
a presentare una relazione al convegno<br />
“La Comunicazione Pubblica” promosso<br />
dalla facoltà di giurisprudenza <strong>del</strong>l'università<br />
di Modena e Reggio Emilia, dalla<br />
Prefettura di Modena e dalla Scuola<br />
Superiore <strong>del</strong>l'Amministrazione <strong>del</strong><br />
Ministero <strong>del</strong>l'Interno. La relazione dal titolo<br />
“I siti web per la comunicazione pubblica<br />
ed i loro test di usabilità” è stata presentata<br />
in quanto responsabile <strong>del</strong>l'Ufficio<br />
Relazioni con il Pubblico (URP) <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, assieme a Maddalena<br />
Sambuco <strong>del</strong>l'Autorità per le garanzie<br />
nelle comunicazioni. Presentiamo<br />
in questo numero <strong>del</strong> <strong>Notiziario</strong> un contributo<br />
<strong>del</strong>la dott.ssa De Marco sull'informatizzazione<br />
<strong>del</strong>l'ufficio secondo le<br />
recenti normative <strong>del</strong>la pubblica amministrazione.<br />
Corsi di formazione CTU svolti con<br />
contributo Regione <strong>Lazio</strong>. L'ordine ha<br />
promosso, di concerto con il Coordinamento<br />
<strong>degli</strong> ordini e con finanziamento <strong>del</strong>la<br />
Regione <strong>Lazio</strong>, un momento di formazione<br />
e aggiornamento gratuiti per i professionisti<br />
iscritti all'albo dei CTU presso i<br />
tribunali <strong>del</strong>la regione. Aderivano all'iniziativa<br />
i Presidenti dei Tribunali. Numerosi<br />
colleghi hanno partecipato all'iniziativa che<br />
si è svolta in due giornate, una sui procedimenti<br />
civili e l'altra sui procedimenti penali.<br />
Al termine dei corsi la Regione rilasciava<br />
un attestato riconosciuto dai<br />
Tribunali.<br />
Le scorse elezioni amministrative in<br />
Regione. In occasione <strong>del</strong>le elezioni amministrative<br />
<strong>del</strong>la primavera scorsa, l'<strong>Ordine</strong><br />
ha inviato una lettera ai candidati presidenti<br />
per la Regione <strong>Lazio</strong> e ai partiti che<br />
li sostenevano. Nella lunga lettera, a suo<br />
tempo pubblicata anche sul nostro sito,<br />
scrivevamo (estratti): “Con la presente sollecitiamo<br />
un impegno verso la nostra professione<br />
che è intersecata con le strategie<br />
regionali in molti punti. Si pensi ai quasi<br />
mille colleghi dipendenti <strong>del</strong> SSR, al tema<br />
<strong>del</strong>la formazione dei professionisti, all'area<br />
dei servizi sociali e <strong>del</strong>la scuola, al contributo<br />
che sempre più la psicologia sta<br />
dando sulla evoluzione <strong>del</strong>le culture e <strong>degli</strong><br />
atteggiamenti per favorire l'efficacia dei<br />
sistemi di convivenza. In particolare attualmente<br />
siamo in attesa che alcune questioni,<br />
di competenza <strong>del</strong>la Regione, siano<br />
definite: la realizzazione dei Dipartimenti<br />
di <strong>Psicologi</strong>a nelle Asl e nelle Aziende<br />
ospedaliere in attuazione di una legge programmatica<br />
regionale; la presenza dei rappresentanti<br />
<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> nelle commissioni<br />
che lo richiedono o per le quali sarebbe<br />
opportuno; la questione <strong>del</strong> ricettario per<br />
le prestazioni psicologiche per i dipendenti<br />
<strong>del</strong> SSR; l'accreditamento <strong>del</strong>le strutture<br />
private che possano essere sedi di tirocinio<br />
per gli allievi <strong>del</strong>le scuole di specializzazione<br />
in psicoterapia; la possibilità di effettuarlo<br />
comunque nelle Asl. Molte altre<br />
questioni sono in attesa di soluzione o potrebbero<br />
aprire interessanti prospettive<br />
anche per la Regione: per esempio una legge<br />
regionale sulla sperimentazione di servizi<br />
di psicologia scolastica, oppure la tematica<br />
<strong>del</strong>l'emergenza”. I candidati presidenti<br />
hanno tutti risposto mandando<br />
estratti <strong>del</strong> loro programma.<br />
informazioni utili<br />
in breve<br />
Iscritti all'Albo con lauree diverse dalla<br />
psicologia: accesso alla psicoterapia.<br />
Il Consiglio <strong>del</strong>l'ordine regionale si è dichiarato<br />
favorevole a che si individuino le<br />
forme normative adeguate a che gli iscritti<br />
all'albo professionale, laureati in disciplina<br />
diversa dalla psicologia, possano iscriversi<br />
ai corsi di specializzazione che abilitano<br />
alla psicoterapia. La situazione di questi<br />
colleghi è infatti tale che, se sono stati<br />
esclusi o se non hanno partecipato alla sanatoria<br />
ex art. 35 <strong>del</strong>la nostra legge professionale,<br />
non hanno possibilità di accedere<br />
al titolo di specializzazione in psicoterapia.<br />
Si è costituito ormai da tempo (ne<br />
demmo informazione sul nostro sito dove<br />
è rinvenibile l'informazione più dettagliata)<br />
un comitato di azione che risponde al seguente<br />
indirizzo di posta elettronica: comitatopsicoterapia@libero.it<br />
Associazione Italiana di Neuropsicologia.<br />
Il 4 febbraio <strong>2005</strong> è stata costituita<br />
l' Associazione Italiana di Neuropsicologia<br />
(AINp), Associazione Scientifico-Professionale<br />
senza scopo di lucro, con sede in<br />
Torino, via Borgone 57. I primi obiettivi<br />
che l'AINp si è proposta di raggiungere sono:<br />
Diffondere la neuropsicologia; Riunire<br />
professionisti con comprovata competenza<br />
in ambito neuropsicologico clinico e/o<br />
forense; Costituire Gruppi di lavoro in ciascuna<br />
regione d'Italia, per effettuare ricerche<br />
multicentriche in ambito neuropsicologico<br />
e <strong>del</strong>ineare le linee guida di<br />
protocolli operativi sia per la diagnosi che<br />
la riabilitazione neuropsicologica, insieme<br />
ad altri organismi ed istituzioni, in particolar<br />
modo con gli Ordini <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />
di tutta Italia.<br />
Lo Statuto <strong>del</strong>l'AINp, il regolamento, la<br />
modulistica per l'iscrizione, nonché ulteriori<br />
informazioni sull'Associazione, sono<br />
disponibili sul sito www.ainp.it<br />
Il quadro <strong>del</strong>le consulenze gratuite <strong>del</strong>l'ordine.<br />
Attivato il Servizio di consulenza<br />
per la creazione e gestione di siti<br />
web per l'attività professionale <strong>degli</strong><br />
psicologi. Consulenza esclusivamente on<br />
line. È attivo inoltre uno sportello di o-<br />
rientamento per neo-laureati e neo i-<br />
scritti. Come per la consulenza legale e<br />
per la consulenza fiscale, per fissare un<br />
appuntamento è sufficiente telefonare, negli<br />
orari di apertura, al n. 0636002758.<br />
Convenzioni. Nella pagina “Convenzioni”<br />
sul sito <strong>del</strong>l'ordine, si trova un elenco <strong>degli</strong><br />
esercizi commerciali (negozi, alberghi,<br />
e altro ancora) in cui gli iscritti possono<br />
ottenere sconti e tariffe preferenziali dietro<br />
presentazione <strong>del</strong> tesserino di iscrizione.<br />
109
Nel sito web <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />
www.ordinepsicologilazio.it<br />
potete trovare<br />
l’Albo on line<br />
per una consultazione rapida e analitica,<br />
a disposizione <strong>degli</strong> iscritti e di tutti gli utenti<br />
un’altra forma di trasparenza e di accessibilità<br />
dei servizi <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />
<strong>11</strong>0
l’albo<br />
nuovi iscritti<br />
l’albo • nuovi iscritti dal novembre 2004<br />
Abruzzo Patrizia 13223<br />
Acampora Sara 13040<br />
Adamo Tiziana <strong>12</strong>949<br />
Agosta Silvia <strong>12</strong>814<br />
Ahmadi Shahla <strong>12</strong>578<br />
Aiello Adriana <strong>12</strong>467<br />
Aiello Loredana 13385<br />
Alaimo Maria Elisabetta 13386<br />
Alessi Francesca 13387<br />
Alfani Stefania 13388<br />
Allegra Giulia <strong>12</strong>675<br />
Altieri Alessia <strong>12</strong>676<br />
Altieri Elena 13224<br />
Alvarez Cecilia Marina 13453<br />
Alvarez Evelin <strong>12</strong>619<br />
Amabrini Laura <strong>12</strong>950<br />
Amara Simona 13163<br />
Anchisi Benedetta <strong>12</strong>988<br />
Angelucci Marisa 13225<br />
Aniballi Federico <strong>12</strong>729<br />
Annicchiarico Fabio <strong>12</strong>989<br />
Antinone Valeria <strong>12</strong>730<br />
Antonelli Claudia 13389<br />
Antonelli Costaggini Andrea 13074<br />
Antonielli Manuela 13323<br />
Anzidei Francesca <strong>12</strong>468<br />
Apolito Simona <strong>12</strong>815<br />
Arangino Daniela <strong>12</strong>517<br />
Arca Nicoletta <strong>12</strong>469<br />
Arcangeli Cristina 13390<br />
Arcangeli Diletta 13182<br />
Arena Maria Cristina <strong>12</strong>408<br />
Arena Valentina <strong>12</strong>579<br />
Argenio Pamela <strong>12</strong>731<br />
Armandi Francesca <strong>12</strong>580<br />
Armocida Beatrice <strong>12</strong>677<br />
Aschettino Fabrizio <strong>12</strong>518<br />
Ascone Sahdia 13041<br />
Atzori Giovanna <strong>12</strong>519<br />
Audino Patrizia 13<strong>12</strong>5<br />
Auricchio Laura <strong>12</strong>620<br />
Aversa Elvira 13226<br />
Azzarone Anna <strong>12</strong>816<br />
Bagalà Federica <strong>12</strong>817<br />
Baldasso Manuela <strong>12</strong>990<br />
Balestri Marella 13075<br />
Balestrini Viviana 13227<br />
Baliva Anna Rita 13042<br />
Banfi Giulia <strong>12</strong>818<br />
Banini Gian Luca <strong>12</strong>819<br />
Banti Francesca 13324<br />
Barbieri Giusi <strong>12</strong>520<br />
Barbieri Ranieri Brook <strong>12</strong>521<br />
Barchiesi Rachele <strong>12</strong>621<br />
Baris Alessandra 13325<br />
Barneschi Thomas 13326<br />
Barone Antonella Carmina 13<strong>12</strong>6<br />
Bartolucci Fabio 13228<br />
Basile Melania 13229<br />
Battista Francesco <strong>12</strong>820<br />
Bauso Romelia <strong>12</strong>678<br />
Bavastrelli Francesca <strong>12</strong>522<br />
Bazzotti Paola Roberta 13230<br />
Bellanova Concetta <strong>12</strong>821<br />
Bellinghieri Daniela 13<strong>12</strong>7<br />
Bellumori Francesca <strong>12</strong>581<br />
Benedetti Serena 13043<br />
Benelli Bruna 13327<br />
Benevento Maria 13231<br />
Bentivegna Fabio <strong>12</strong>732<br />
Bentivoglio Federica <strong>12</strong>582<br />
Bentivoglio Rosavaleria <strong>12</strong>822<br />
Berardi Rossella <strong>12</strong>622<br />
Berdini Elisabetta <strong>12</strong>523<br />
Bernardi Alessia <strong>12</strong>623<br />
Bernasconi Cristiana <strong>12</strong>823<br />
Bertini Francesco <strong>12</strong>733<br />
Bertucci Francesca <strong>12</strong>824<br />
Bevilacqua Francesca <strong>12</strong>583<br />
Biader Cristina 13183<br />
Bianco Anna <strong>12</strong>991<br />
Bianco Rosa Maria <strong>12</strong>524<br />
Bilancia Angela <strong>12</strong>734<br />
Bivona Maria Cristina <strong>12</strong>624<br />
Bizzarri Lelio 13232<br />
Bizzoni Francesca <strong>12</strong>825<br />
Blanco Giovanna <strong>12</strong>992<br />
Blasi Chiara 13184<br />
Bobò Maria <strong>12</strong>735<br />
Bocale Maria Pia <strong>12</strong>993<br />
Bocassi Luca <strong>12</strong>736<br />
Boccia Debora <strong>12</strong>679<br />
Boccia Saverio <strong>12</strong>470<br />
Boccolini Manuela 13185<br />
Bonanni Elisa 13186<br />
Bonanni Marianna <strong>12</strong>994<br />
Bonifazi Michela <strong>12</strong>951<br />
Bonini Ilaria <strong>12</strong>625<br />
Bonizzi Caterina <strong>12</strong>409<br />
Bonomi Luisa 13328<br />
Bontempi Alessia <strong>12</strong>680<br />
Bora Beatrice <strong>12</strong>681<br />
Bordino Rodriguez<br />
Maria Elizabeth 13076<br />
Borghini Elisabetta <strong>12</strong>737<br />
Borini Roberto 13233<br />
Borsi Roberto <strong>12</strong>471<br />
Boselli La Palombara Carla <strong>12</strong>738<br />
Brancaleoni Claudia 13187<br />
Brattoli Lucia 13<strong>12</strong>8<br />
Bressan Francesca <strong>12</strong>826<br />
Brugnoni Maura 13329<br />
Brunelli Silvia 13234<br />
Brunetti Chiara 13077<br />
Bucci Addolorata <strong>12</strong>410<br />
Bucciarello Moira <strong>12</strong>682<br />
Bufalino Laura 13078<br />
Buonfiglio Alessandro <strong>12</strong>827<br />
Busso Flores <strong>12</strong>995<br />
Cacace Cristina <strong>12</strong>683<br />
Cacchi Tiziana <strong>12</strong>828<br />
Caccioppo Angela <strong>12</strong>996<br />
Caggese Andrea 13330<br />
Calia Rosaria <strong>12</strong>584<br />
Caliò Ernesto Roberto 13<strong>12</strong>9<br />
Calligaris Federico <strong>12</strong>472<br />
Cama Orsola Milena 13235<br />
Cambareri Caterina <strong>12</strong>473<br />
Camerini Martina 13236<br />
Camerlengo Camilla 13237<br />
Campa<strong>del</strong>lo Chiara 13331<br />
Campagna Anna Rita <strong>12</strong>684<br />
Campana Alessandra 13079<br />
Cannarozzi Beatrice <strong>12</strong>997<br />
Canofeni Carla 13080<br />
Cantelli Alexia <strong>12</strong>829<br />
Capacchione Giulietta 13238<br />
Capelli Michela <strong>12</strong>739<br />
Capelli Nicoletta <strong>12</strong>474<br />
Capocaccia Tiziana <strong>12</strong>685<br />
Capogna Sonia 13044<br />
Capogrossi Valeria 13332<br />
Caponeri Francesca Romana 13081<br />
Caporali Luana <strong>12</strong>830<br />
Capponi Alessandro <strong>12</strong>525<br />
Capraro Mariella <strong>12</strong>526<br />
Capretti Laura <strong>12</strong>831<br />
Capriglia Daniela <strong>12</strong>585<br />
Capriolo Sara <strong>12</strong>626<br />
Caproni Lisa 13333<br />
Caputo Serena <strong>12</strong>4<strong>11</strong><br />
Capuzzo Francesca <strong>12</strong>527<br />
Carabelli Pierfrancesca 13334<br />
Carbone Vincenza 13391<br />
Carderi Anna 13392<br />
Cardigliano Isabella 13393<br />
Cardillo Piacentino Sonia <strong>12</strong>627<br />
Carducci Valeria 13188<br />
Carico Francesca <strong>12</strong>740<br />
Caridi Delia 13164<br />
Cariello Nicola 13189<br />
Cariello Patrizia <strong>12</strong>952<br />
Carletti Claudia <strong>12</strong>686<br />
Carlini Laura <strong>12</strong>832<br />
Carlomagno Emilia 13045<br />
Carnabuci Chiara <strong>12</strong>687<br />
Carnevale Stefania 13239<br />
Carnevale Vincenza <strong>12</strong>998<br />
Carosi Ilaria <strong>12</strong>475<br />
Carpano Roberto 13335<br />
Carpico Gabriella <strong>12</strong>833<br />
Cartia Marcella 13130<br />
Caruso Barbara 13336<br />
Casagrande Cesare <strong>12</strong>4<strong>12</strong><br />
Casciotti Federica <strong>12</strong>413<br />
Casillo Pasqualina <strong>12</strong>999<br />
Caso Filomena 13082<br />
<strong>11</strong>1
l’albo<br />
nuovi iscritti<br />
Castaldi Tiziana <strong>12</strong>528<br />
Castelli Elettra Maria <strong>12</strong>834<br />
Castellina Irene 13131<br />
Castrataro Marianna <strong>12</strong>835<br />
Castro Francesca <strong>12</strong>953<br />
Casubolo Susanna 13083<br />
Catalano Elio 13190<br />
Causio Valentina <strong>12</strong>836<br />
Cavazzini Loretta 13084<br />
Ceccalupo Pierluigi <strong>12</strong>837<br />
Ceccanese Nadia 13085<br />
Ceccarelli Francesca <strong>12</strong>628<br />
Cecchini Ombretta 13240<br />
Cecchini Raffaella <strong>12</strong>529<br />
Cecconi Deborah 13000<br />
Celeste Alida 13241<br />
Celestini Silvia 13165<br />
Celia Elisabetta 13086<br />
Cella Alessia <strong>12</strong>629<br />
Cellini Anna maria 13394<br />
Cenciotti Francesca <strong>12</strong>630<br />
Centenero Etrusca <strong>12</strong>530<br />
Centola Carmen <strong>12</strong>688<br />
Cerboni Daniela 13132<br />
Cerchia Maria Stella 13242<br />
Cerniglia Luca 13395<br />
Cerqueti Gabriele 13243<br />
Cerracchio Sara 13087<br />
Cerreto Giusi 13396<br />
Cerri Francesca <strong>12</strong>689<br />
Cerrone Carmine <strong>12</strong>631<br />
Cervoni Claudia <strong>12</strong>838<br />
Cervoni Paolo 13244<br />
Cesi Magda <strong>12</strong>839<br />
Chiappalone Rosalba 13337<br />
Chiapparelli Alessandra 13397<br />
Chicarella Eleonora <strong>12</strong>476<br />
Chiocca Simona <strong>12</strong>586<br />
Cianfriglia Anna maria 13166<br />
Cicalini Giampiero 13245<br />
Ciccioli Chiara 13246<br />
Cichello Filomena <strong>12</strong>840<br />
Cimbolli Paola <strong>12</strong>414<br />
Cingoli Flavia <strong>12</strong>587<br />
Cini Francesca 13088<br />
Cinque Luigi 13338<br />
Cinti Maria elena <strong>12</strong>841<br />
Ciolli Lida 13046<br />
Circelli Lucia <strong>12</strong>531<br />
Cittarelli Nicoletta 13398<br />
Ciucciovino Francesca 13339<br />
Clausi Daniela <strong>12</strong>632<br />
Clausi Silvia 13191<br />
Cocco Manuela 13247<br />
Cococcia Margherita <strong>12</strong>588<br />
Colombo Elisabetta <strong>12</strong>741<br />
Concetti Federica 13399<br />
Congedo Giuseppe 13340<br />
Congiu Manuela 13341<br />
Consenti Elena <strong>12</strong>589<br />
Consoli Giovanna 13192<br />
Consorti Andrea <strong>12</strong>633<br />
<strong>11</strong>2<br />
Conte Annalisa <strong>12</strong>415<br />
Conte Eloisa <strong>12</strong>416<br />
Conti Alessandra <strong>12</strong>954<br />
Conti Claudia 13001<br />
Conti Giorgio 13002<br />
Conti Marina 13342<br />
Contini Paola Teresa 13343<br />
Contorni Ilaria 13003<br />
Coppola Mariangela 13344<br />
Corasaniti Vincenzo <strong>12</strong>955<br />
Cor<strong>del</strong>lieri Pierluigi <strong>12</strong>417<br />
Cortini Paolo 13089<br />
Cosentino Marzia 13004<br />
Cosmi Valentina <strong>12</strong>842<br />
Costantini Alessandro <strong>12</strong>843<br />
Costantini Barbara 13047<br />
Costanzo Paola <strong>12</strong>844<br />
Cozzi Francesca 13167<br />
Cresci Antonella <strong>12</strong>742<br />
Cricchio Sofia 13248<br />
Crimi Katia <strong>12</strong>634<br />
Crisafio Samanta <strong>12</strong>690<br />
Cristallo Carmela 13005<br />
Cristiano Valeria <strong>12</strong>956<br />
Crostella Filippo <strong>12</strong>743<br />
Currò Alessandro Tommaso <strong>12</strong>635<br />
Cusimano Luisa 13249<br />
Custodi Maria Fiorella <strong>12</strong>532<br />
Cusumano Francesca <strong>12</strong>418<br />
Cusumano Giuseppa <strong>12</strong>744<br />
D'Adamo Saverio <strong>12</strong>845<br />
D'Addato Angela <strong>12</strong>846<br />
D'Alesio Daniela 13441<br />
D'Alessandria Gianluca 13006<br />
D'Alessandro Elvira 13168<br />
Damizia Fabiana <strong>12</strong>636<br />
D'Angelo Silvia 13345<br />
D'Angelomaria Manila <strong>12</strong>419<br />
Danzi Valentina <strong>12</strong>534<br />
Daponte Cristiano<br />
Luca Massimo <strong>12</strong>957<br />
De Angelis Giuseppina <strong>12</strong>958<br />
De Angelis Marialetizia <strong>12</strong>746<br />
De Baggis Elena <strong>12</strong>591<br />
De Benedetti Enrica <strong>12</strong>847<br />
De Carlo Pamela Mena <strong>12</strong>420<br />
De Fazi Simona 13251<br />
De Figueiredo Angela 13400<br />
De Gregorio Francesca <strong>12</strong>535<br />
De Luca Cinzia 13401<br />
De Luca Laura 13090<br />
De Luca Stefano <strong>12</strong>726<br />
De Magistris Alessandra <strong>12</strong>536<br />
De Matteis Giampaolo <strong>12</strong>848<br />
De Natale Renata 13133<br />
De Nitto Serena Angiola 13134<br />
De Palma Simona <strong>12</strong>421<br />
De Paoli Valentina <strong>12</strong>747<br />
De Pascalis Manuela <strong>12</strong>422<br />
De Propris Francesca <strong>12</strong>423<br />
De Rita Gianna maria <strong>12</strong>477<br />
De Rubeis Laura <strong>12</strong>849<br />
De Ruosi Anna Maria <strong>12</strong>748<br />
De Santa Coloma Sol <strong>12</strong>749<br />
De Santis Chiara 13252<br />
De Santis Katia <strong>12</strong>850<br />
De Santis Ornella <strong>12</strong>691<br />
De Santis Tatiana <strong>12</strong>424<br />
De Silvestris Tania 13346<br />
De Simone Alessia <strong>12</strong>478<br />
De Simone Federica <strong>12</strong>637<br />
De Simone Serena <strong>12</strong>425<br />
De Vincenzo Sanitate Antonio <strong>12</strong>959<br />
De Vita Luana 13402<br />
Del Dottore Katiuscia <strong>12</strong>692<br />
Del Monte Maura 13194<br />
Del Negro Raffaella 13135<br />
Del Popolo Francesca 13403<br />
Del Vecchio Renzo 13007<br />
D'Elia Francesca <strong>12</strong>533<br />
Della Porta Claudio <strong>12</strong>693<br />
Della Rocca Maria 13008<br />
Delli Ficorelli Marika 13091<br />
Dellinoci Erika 13136<br />
Delogu Anna Maria <strong>12</strong>638<br />
Demarinis Rosa <strong>12</strong>851<br />
Desideri Maria Grazia <strong>12</strong>592<br />
Di Blasi Ester Anna <strong>12</strong>639<br />
Di Cosmo Rosanna 13048<br />
Di Dio Roberta 13195<br />
Di Fabio Giorgia <strong>12</strong>694<br />
Di Felice Luciano 13196<br />
Di Filippo Gloria <strong>12</strong>570<br />
Di Genova Mauro <strong>12</strong>852<br />
Di Giovangiulio Francesca 13404<br />
Di Giulio Alessandro <strong>12</strong>640<br />
Di Giulio Mirko 13092<br />
Di Iulio Fulvia 13093<br />
Di Lorenzo <strong>del</strong> Casale<br />
Francesca Lucia 13347<br />
Di Marco Claudia 13169<br />
Di Marco Daniela <strong>12</strong>695<br />
Di Mauro Lucilla 13094<br />
Di Nardo Mara 13095<br />
Di Pascale Giuseppina <strong>12</strong>853<br />
Di Pietro Francesca 13348<br />
Di Prisco Annangelica 13049<br />
Di Sturco Nadia <strong>12</strong>854<br />
Di Trani Michela <strong>12</strong>641<br />
Dilettuso Fulvia <strong>12</strong>479<br />
D'Ingegno Gianfranco <strong>12</strong>590<br />
Diurno Roberto <strong>12</strong>642<br />
Donato Olga <strong>12</strong>426<br />
D'Onofrio Marianna 13250<br />
D'Onofrio Caputo Giuseppe <strong>12</strong>745<br />
Dorella Antonio <strong>12</strong>855<br />
D'Oto Paola 13193<br />
Dri Arnaldo Lucas <strong>12</strong>480<br />
Durante Rosalia 13096<br />
Edagha Mary Efiong 13137<br />
Elia Paola 13253<br />
Ercoli Maria 13009<br />
Errera Francesca <strong>12</strong>750<br />
Errigo Roberta <strong>12</strong>856
Esposito Lilia 13050<br />
Esposito Tiziana <strong>12</strong>857<br />
Fabbiani Arianna <strong>12</strong>427<br />
Fabretti Olimpia <strong>12</strong>537<br />
Fabrizi Luca 13405<br />
Fabrizi Roberto <strong>12</strong>751<br />
Faconti Valentina <strong>12</strong>643<br />
Fadlun Elisa 13138<br />
Faiella Manuela 13139<br />
Falcicchio Chiara <strong>12</strong>696<br />
Falco Nunzia <strong>12</strong>960<br />
Falegnami Simona <strong>12</strong>697<br />
Fanelli Daniela Anna Rita 13010<br />
Fanizza Barbara 13254<br />
Farina Paola 13406<br />
Farris Michele Angelo <strong>12</strong>752<br />
Fattiroso Maria Carmela 13255<br />
Fava Leonardo 13442<br />
Fecchio Elisabetta <strong>12</strong>644<br />
Felici Sabrina <strong>12</strong>961<br />
Ferrandino Maria Letizia <strong>12</strong>753<br />
Ferrara Gelsomina <strong>12</strong>645<br />
Ferrari Chiara 13407<br />
Ferrari Mariamaddalena <strong>12</strong>593<br />
Ferrari Stefania <strong>12</strong>538<br />
Ferraro Catia 13349<br />
Ferraro Simona <strong>12</strong>539<br />
Ferreira Fernandez Mila <strong>12</strong>481<br />
Ferrigno Donatella 13350<br />
Ferruti Claudia <strong>12</strong>754<br />
Festa Alfonso <strong>12</strong>755<br />
Fiacchi Stefania 13408<br />
Fiani Maria Cecilia 13197<br />
Filippi Stefania 13198<br />
Filipponi Nicoletta <strong>12</strong>756<br />
Filoni Alessandro <strong>12</strong>858<br />
Filosa Giuliana <strong>12</strong>859<br />
Finzi Alessandra <strong>12</strong>757<br />
Fiore Francesca 130<strong>11</strong><br />
Fiorelli Fabio Dariandrea <strong>12</strong>860<br />
Fiorelli Matteo 13409<br />
Fiorese Michela <strong>12</strong>646<br />
Fiori Tania <strong>12</strong>428<br />
Fiorini Leonida <strong>12</strong>540<br />
Fischetti Mariano <strong>12</strong>698<br />
Florio Antonia 13140<br />
Fontana Andrea <strong>12</strong>962<br />
Forestieri Rosanna <strong>12</strong>758<br />
Formis Maria Elena 130<strong>12</strong><br />
Forte Elisabetta 13141<br />
Forte Sebastiano 13013<br />
Forteschi Alessandra Edonide 13199<br />
Fortunati Anita 13256<br />
Foschi Michela <strong>12</strong>541<br />
Foti Cristina <strong>12</strong>861<br />
Fracasso Francesca 13410<br />
Franchi Debora 13051<br />
Franco Bohorquez Adriana 13200<br />
Franzese Valentina <strong>12</strong>862<br />
Frasca Lorella 13142<br />
Fumo Marilena <strong>12</strong>699<br />
Funaro Diletta <strong>12</strong>759<br />
Furnari Rosaria 13014<br />
Fusar Poli Sabrina <strong>12</strong>863<br />
Fusco Evelina <strong>12</strong>594<br />
Gabbi Manuela 13257<br />
Gaglio Maria Concetta 13170<br />
Galasso Vittoria 13015<br />
Galaverna Maria Erica <strong>12</strong>429<br />
Galiero Ottavia <strong>12</strong>700<br />
Galletti Giuliana <strong>12</strong>864<br />
Gallucci Antonella 13258<br />
Galmacci Romina <strong>12</strong>865<br />
Gambato Silvia <strong>12</strong>647<br />
Gargiullo Stefano 13259<br />
Gasbarroni Lorena <strong>12</strong>760<br />
Gasperini Federica <strong>12</strong>595<br />
Gemma Federica 13351<br />
Gentilcore Lucilla <strong>12</strong>701<br />
Gentile Daniela <strong>12</strong>430<br />
Gentile Maria Gabriella<br />
Giovanna 13052<br />
Gentile Maria Luisa <strong>12</strong>482<br />
Gentile Raffaella <strong>12</strong>866<br />
Gentili Serena <strong>12</strong>431<br />
Ghelli Monica <strong>12</strong>702<br />
Gherosi Paola <strong>12</strong>867<br />
Ghiani Francesca <strong>12</strong>868<br />
Giacalone Nicoletta 13053<br />
Giametta Manuela <strong>12</strong>869<br />
Giammaria Noemi <strong>12</strong>870<br />
Gianandrea Antonella 13352<br />
Gianello Annalisa 13260<br />
Gianferro Simona <strong>12</strong>761<br />
Giangrande Mariella <strong>12</strong>542<br />
Giannini Annalucia 13261<br />
Giannotte Antonia <strong>12</strong>871<br />
Giganti Maria Alessandra <strong>12</strong>872<br />
Gilio Mariarosaria 134<strong>11</strong><br />
Gioia Annarita <strong>12</strong>873<br />
Gioia Ignazio <strong>12</strong>543<br />
Giomo Sara 13016<br />
Giorda Fabrizio 13097<br />
Giordano Alessandra <strong>12</strong>544<br />
Giorgetta Cinzia <strong>12</strong>483<br />
Giorgi Giorgia 13262<br />
Giromella Federica 13017<br />
Gisarella Nicole 13018<br />
Giuliani Alessia <strong>12</strong>762<br />
Giuliani Giovanna <strong>12</strong>484<br />
Giusti Veronica <strong>12</strong>485<br />
Gobbetti Tiziana <strong>12</strong>763<br />
Gonini Patrizia 13263<br />
Grano Caterina <strong>12</strong>545<br />
Grappone Noemi <strong>12</strong>546<br />
Grasso Paola <strong>12</strong>596<br />
Graziano Laura <strong>12</strong>874<br />
Grecco Francesca <strong>12</strong>648<br />
Greco Andrea <strong>12</strong>597<br />
Greco Milena <strong>12</strong>598<br />
Grenga Romina <strong>12</strong>875<br />
Grifi Gioia <strong>12</strong>649<br />
Grillo Federica 13143<br />
Grimaldi Daniela 13054<br />
l’albo<br />
nuovi iscritti<br />
Grimaldi Fabio 13443<br />
Grimaldi Maria Novella <strong>12</strong>703<br />
Gruttadauria Barbara Sharon <strong>12</strong>432<br />
Guardalupi Anna Maria 13098<br />
Guariglia Lara <strong>12</strong>547<br />
Guarneri Manuela 13264<br />
Guercioni Paola 13144<br />
Guerra Valeria <strong>12</strong>433<br />
Guglietta Sabrina <strong>12</strong>876<br />
Guido Laura <strong>12</strong>486<br />
Guinti Paola <strong>12</strong>704<br />
Iachettini Eugenia 134<strong>12</strong><br />
Iafolla Alexandra <strong>12</strong>434<br />
Ialongo Cristina 13353<br />
Iannilli Paola <strong>12</strong>764<br />
Iberni Elisabetta <strong>12</strong>487<br />
Ieraci Sonia <strong>12</strong>435<br />
Iesu Ludovica <strong>12</strong>877<br />
Iorio Michela Liliana 13201<br />
Iovinella Lucia <strong>12</strong>878<br />
Isabella Agata <strong>12</strong>436<br />
Isola Elena <strong>12</strong>437<br />
Issietti Monica 13265<br />
Iuele Carmelita <strong>12</strong>879<br />
La malfa Francesco <strong>12</strong>488<br />
La puca Elena 13202<br />
Lagar Guillermo Gustavo 13019<br />
Laghi Francesca <strong>12</strong>438<br />
Lai Isabella <strong>12</strong>765<br />
Laidò Cristina 13354<br />
Lais Arianna 13145<br />
Lanari Alessandra 13413<br />
Lanari Simona 13355<br />
Lania Tiziana <strong>12</strong>705<br />
Lapenna Incoronata 13055<br />
Lattanzi Sara <strong>12</strong>963<br />
Laurendi Sara <strong>12</strong>880<br />
Lauretti Sabina <strong>12</strong>548<br />
Lauretti Simona 13020<br />
Lazzari Marta <strong>12</strong>881<br />
Lazzaro Francesca <strong>12</strong>766<br />
Leggio Bettina 13099<br />
Lembo Donata <strong>12</strong>549<br />
Lemmo Cinzia <strong>12</strong>882<br />
Leoni Lorenzo 13100<br />
Leva Veronica <strong>12</strong>883<br />
Lezzerini Sabrina 13356<br />
Librobuono Sonia Noemi 13101<br />
Liguori Elena <strong>12</strong>964<br />
Lippolis Manuela, Azzurra <strong>12</strong>965<br />
Liuzzi Claudia 13444<br />
Livigni Brunella 13203<br />
Lo presti Francesca 13146<br />
Loccioni Patrizia 13056<br />
Lombardi Daniela 13021<br />
Lombardi Milena <strong>12</strong>884<br />
Lombardo Stefania <strong>12</strong>550<br />
Longhi Simona 13102<br />
Longobardo Paola 13266<br />
Lopez Filomena 13414<br />
Lorenzini Silvia 13147<br />
Loriga Antonella <strong>12</strong>439<br />
<strong>11</strong>3
l’albo<br />
nuovi iscritti<br />
Lucci Lara <strong>12</strong>767<br />
Lucciola Marco <strong>12</strong>885<br />
Luci Alessandra <strong>12</strong>966<br />
Luci Giuseppe <strong>12</strong>967<br />
Lucini Martina 13103<br />
Ludovici Maria Rita <strong>12</strong>706<br />
Lusuardi Antonella 13357<br />
Macrì Caterina 13022<br />
Maffia Federica 13415<br />
Magagnini Luisa <strong>12</strong>886<br />
Magazzù Simona 13023<br />
Maggini Roberta <strong>12</strong>440<br />
Maggio Daria 3416<br />
Maglione Stefania 13358<br />
Magni Martina 13148<br />
Maioli Tecla 13057<br />
Maistrello Simona 13104<br />
Malerba Valeria 13267<br />
Mancinelli Laura <strong>12</strong>707<br />
Mancini Marina <strong>12</strong>887<br />
Mancini Michaela 13268<br />
Mancino Marzia 13445<br />
Manfuso Sara 13269<br />
Manini Paolo <strong>12</strong>650<br />
Manzato Cristina 13105<br />
Manzia Barbara <strong>12</strong>708<br />
Manzo Sabrina 13270<br />
Marcelli Maria Chiara <strong>12</strong>651<br />
Marchetti Anna Laura 13171<br />
Marchetti Ilaria <strong>12</strong>599<br />
Marchetti Manuelita 13204<br />
Marchionni Luisa 13359<br />
Marcialis Francesca 13360<br />
Marella Virginia <strong>12</strong>888<br />
Margiotta Anna Rosina 13205<br />
Mari Jessica 13271<br />
Marin Francesca 13272<br />
Marinelli Katia <strong>12</strong>441<br />
Marinelli Monia 13024<br />
Marini Federica <strong>12</strong>768<br />
Marini Marianna <strong>12</strong>652<br />
Marini Melania Stefania <strong>12</strong>968<br />
Marino Francesco <strong>12</strong>889<br />
Marino Michela <strong>12</strong>600<br />
Marottoli Sergio 13172<br />
Marra Patrizia 13173<br />
Marrella Claudio <strong>12</strong>890<br />
Marricchi Simona <strong>12</strong>489<br />
Marsella Valentina 13361<br />
Martelli Carla <strong>12</strong>891<br />
Martelli Venturi Ilaria <strong>12</strong>969<br />
Martina Mariangela 13106<br />
Martines Fabio <strong>12</strong>892<br />
Martini Maria Sole 13058<br />
Martino Amalia <strong>12</strong>893<br />
Martino Anna 13362<br />
Martino Fabrizio <strong>12</strong>894<br />
Martino Giuseppe <strong>12</strong>769<br />
Martorelli Francesca 13273<br />
Martucci Francesca Maria 13274<br />
Marzilli Luciana 13275<br />
Marzolo Giulia 13276<br />
<strong>11</strong>4<br />
Masciovecchio Maria Elisa <strong>12</strong>601<br />
Masotti Massimo <strong>12</strong>970<br />
Massaro Antonella 13059<br />
Massaro Lucia Viviana <strong>12</strong>971<br />
Massimetti Maria Carla <strong>12</strong>551<br />
Massimi Agnese <strong>12</strong>552<br />
Mastrantonio Elisa <strong>12</strong>442<br />
Mastrantonio Roberto <strong>12</strong>709<br />
Mastrolorenzo Maria Rosalba <strong>12</strong>443<br />
Matano Maria <strong>12</strong>710<br />
Mattarelli Elisabetta 13417<br />
Mattei Alessia <strong>12</strong>895<br />
Matteo Katia 13363<br />
Mattera Agnese <strong>12</strong>444<br />
Mazzarella Federica <strong>12</strong>554<br />
Mazzi Cristina 13277<br />
Mazzoni Giulia 13278<br />
Medeiros barros Monique <strong>12</strong>7<strong>11</strong><br />
Mellini Ilenia <strong>12</strong>653<br />
Melodia Raffaella <strong>12</strong>602<br />
Memoli Rossella 13107<br />
Menichelli Claudia <strong>12</strong>490<br />
Meo Alessia <strong>12</strong>896<br />
Merlini Alessia 13279<br />
Merlino Rosanna 13060<br />
Merlo Michela <strong>12</strong>770<br />
Micheli Adriana <strong>12</strong>603<br />
Migani Giulia <strong>12</strong>445<br />
Migliaccio Fanny 13280<br />
Migliorelli Manuela <strong>12</strong>897<br />
Mignani Alessandra <strong>12</strong>604<br />
Mignosa Ornella Diletta 13174<br />
Mileo Filomena 13364<br />
Miletic Gaia 13281<br />
Mili Emiliano 13025<br />
Minea Daniela <strong>12</strong>7<strong>12</strong><br />
Minò Anna Antonia <strong>12</strong>972<br />
Minutiello Giovanna <strong>12</strong>898<br />
Miulli Simona <strong>12</strong>973<br />
Mizzau Stefania 13282<br />
Mizzoni Tiziana 13108<br />
Molinaro Marianna <strong>12</strong>899<br />
Molitierno Anna Maria 13206<br />
Monaco Camilla 13026<br />
Monaco Laura <strong>12</strong>771<br />
Monaco Maria <strong>12</strong>900<br />
Monno Alessandro 13175<br />
Monteforte Manuela <strong>12</strong>713<br />
Montemurro Mirella <strong>12</strong>446<br />
Montereale Maria Domenica <strong>12</strong>901<br />
Montesano Angela <strong>12</strong>714<br />
Montuori Cinzia 13446<br />
Morani Giuliana <strong>12</strong>491<br />
Morante Veronica 13149<br />
Moretti Chiara 13365<br />
Moretti Letizia <strong>12</strong>715<br />
Moretti Stefania <strong>12</strong>772<br />
Morgia Carmen <strong>12</strong>773<br />
Moriconi Ida 13150<br />
Moroni Teresa <strong>12</strong>974<br />
Moscatelli Maurizia <strong>12</strong>555<br />
Mosconi Miriam <strong>12</strong>902<br />
Moser Silvia <strong>12</strong>716<br />
Motola Loredana 13109<br />
Murrali Piera Anna <strong>12</strong>717<br />
Napoli Francesca 13<strong>11</strong>0<br />
Nardecchia Eleonora <strong>12</strong>903<br />
Natali Elena <strong>12</strong>904<br />
Negri Silvia <strong>12</strong>774<br />
Nicolucci Monica <strong>12</strong>447<br />
Nicosia Sonia <strong>12</strong>975<br />
Nisi Simona 13061<br />
Noccioli Roberto 13<strong>11</strong>1<br />
Nocella Assunta 13366<br />
Nolè Marisa <strong>12</strong>492<br />
Nori Isabella 13207<br />
Novaro Damiana 13283<br />
Nuzzi Fiammetta 13418<br />
Nuzzo Silvia 13419<br />
Nuzzolo Barbara <strong>12</strong>775<br />
Odolinto Tiziana <strong>12</strong>776<br />
Oliveri Marcantonio 13<strong>11</strong>2<br />
Olivieri Diana 13284<br />
Orgolesu Armida <strong>12</strong>556<br />
Oricchio Patrizia 13208<br />
Orlando Chiara <strong>12</strong>493<br />
Orritos Assunta Filomena 13420<br />
Orro Giovanna <strong>12</strong>605<br />
Ortolani Ilaria <strong>12</strong>448<br />
Pacella Maria Cristina <strong>12</strong>654<br />
Pacifico Paola 13367<br />
Padova Alessandra 13285<br />
Padovano Marianna <strong>12</strong>777<br />
Padula Maria Cristina 13151<br />
Paggi Rossella <strong>12</strong>905<br />
Paglia Vincenza 13209<br />
Pagliariccio Cristian <strong>12</strong>494<br />
Pagliuca Lina 13286<br />
Pala Simone <strong>12</strong>655<br />
Palermo Elena 13287<br />
Paliferi Giorgia 13288<br />
Palla Benedetta <strong>12</strong>906<br />
Pallara Ombretta <strong>12</strong>495<br />
Palma Daniela <strong>12</strong>976<br />
Palmiero Giuseppe 13027<br />
Palumbo Daniela <strong>12</strong>977<br />
Paluzzi Gabriella <strong>12</strong>907<br />
Panebianco Francesca <strong>12</strong>908<br />
Panuccio Elena <strong>12</strong>778<br />
Paone Stefania Elisabetta 13289<br />
Papagno Simona <strong>12</strong>656<br />
Paragona Federica 13421<br />
Parisi Alessandra 13028<br />
Partigianoni Romina <strong>12</strong>496<br />
Pascucci Rita <strong>12</strong>497<br />
Pasqualetti Andrea <strong>12</strong>718<br />
Pasquali Marta <strong>12</strong>719<br />
Passafaro Paola 13210<br />
Passalacqua Silvia <strong>12</strong>498<br />
Pastena Rosa 13<strong>11</strong>3<br />
Patriarca Annamaria 13290<br />
Patricelli Natalia 13<strong>11</strong>4<br />
Pecorari Cristina <strong>12</strong>978<br />
Pecorari Franco 13291
Pecorino Meli Giuseppina 13152<br />
Pelagalli Figorilli Sara 13422<br />
Pellicano Ezio <strong>12</strong>449<br />
Pellicciari Maria Concetta <strong>12</strong>720<br />
Pellini Rebecca 13292<br />
Pellis Elisa <strong>12</strong>909<br />
Pelos Federica 132<strong>11</strong><br />
Peluso Veronica 13368<br />
Perica Maria Cristina <strong>12</strong>910<br />
Pericoli Caterina <strong>12</strong>557<br />
Perotto Natalia Laura 13423<br />
Persiani Paola 13<strong>11</strong>5<br />
Pertosa Massimiliano 13293<br />
Petrella Pasqualina <strong>12</strong>606<br />
Petrelli Monica 13369<br />
Petrillo Carmela <strong>12</strong>558<br />
Petroni Assunta 13424<br />
Petruccetti Licia <strong>12</strong>779<br />
Petrucci Marta <strong>12</strong>450<br />
Piccinini Nicola <strong>12</strong>451<br />
Piccinini Vanessa 13029<br />
Piccinno Maria <strong>12</strong>499<br />
Picistrelli Nadia <strong>12</strong>9<strong>11</strong><br />
Pierini Simona 13447<br />
Piermattei Valentina <strong>12</strong>780<br />
Pietroniro Miriam <strong>12</strong>781<br />
Pinzuti Gloria <strong>12</strong>500<br />
Pippo Rita <strong>12</strong>782<br />
Piras Stefania 13294<br />
Pischedda Piera Anna 13030<br />
Pistorio Bianca 13425<br />
Pizzi Maria Felicita <strong>12</strong>657<br />
Pizzini Ida <strong>12</strong>559<br />
Pizzo Laura 13031<br />
Pizzurro Roberta <strong>12</strong>658<br />
Planera Eleonora 13448<br />
Plevi Tatiana 13295<br />
Pochesci Angela 13032<br />
Polosa Lucilla <strong>12</strong>501<br />
Pomareda Grieve Claudia <strong>12</strong>783<br />
Pomarico Fabrizio 13296<br />
Pompei Alessandra <strong>12</strong>607<br />
Pomponi Teresa 13176<br />
Ponzo Elisabetta 13153<br />
Popoli Valentina 13297<br />
Porcelli Paola <strong>12</strong>9<strong>12</strong><br />
Porfiri Maria Rita 132<strong>12</strong><br />
Pozzuto Lena <strong>12</strong>608<br />
Previdi Paola <strong>12</strong>659<br />
Principessa Piero <strong>12</strong>560<br />
Pucci Francesca <strong>12</strong>913<br />
Pucino Iolanda <strong>12</strong>914<br />
Puddu Emanuela <strong>12</strong>915<br />
Pulci Daniela <strong>12</strong>452<br />
Pulicani Simona <strong>12</strong>721<br />
Purita Francesco Manuele 13370<br />
Raffa Gianluca <strong>12</strong>609<br />
Raffioli Annarita <strong>12</strong>453<br />
Rago Maria lLura 13<strong>11</strong>6<br />
Ramirez Pizarro Silvia <strong>12</strong>610<br />
Randi Stefania <strong>12</strong>784<br />
Rapino Diego <strong>12</strong>454<br />
Rausa Laura Maria <strong>12</strong>660<br />
Raviglia Francesca <strong>12</strong>455<br />
Reale Alessandra <strong>12</strong>785<br />
Rebechi Cristina <strong>12</strong>786<br />
Regnicoli Marica <strong>12</strong>456<br />
Regoli Giulia 13298<br />
Renzulli Giorgio Giancarlo 13154<br />
Repaci Alessandra 13299<br />
Riccardi Silvia <strong>12</strong>502<br />
Ricchi Simona <strong>12</strong>916<br />
Ricci Benedetta <strong>12</strong>787<br />
Ricci Emanuela 13033<br />
Ricci Marilena Maddalena <strong>12</strong>979<br />
Riccio Barbara <strong>12</strong>503<br />
Ricciuti Ilaria 13426<br />
Rinaldi Benedetta <strong>12</strong>917<br />
Rinaldi Emanuela <strong>12</strong>918<br />
Rinaldi Lucia 13177<br />
Ripa Alessandra <strong>12</strong>919<br />
Ripi Ilaria 13062<br />
Rivalta Paola 13063<br />
Rizzelli Carmen <strong>12</strong>457<br />
Rizzo Annunziata 13178<br />
Rizzuti Carmen <strong>12</strong>458<br />
Rodriguez Jessica Angelica <strong>12</strong>788<br />
Romagnoli Cristina <strong>12</strong>722<br />
Romanelli Anna <strong>12</strong>789<br />
Romano Flavia 13<strong>11</strong>7<br />
Romitelli Paola <strong>12</strong>661<br />
Romiti Cinzia <strong>12</strong>459<br />
Ronchetti Ilaria 13300<br />
Rosabianca Alessandra <strong>12</strong>790<br />
Rosati Francesco <strong>12</strong>791<br />
Rosati Roberta <strong>12</strong>920<br />
Rossi Barbara <strong>12</strong>792<br />
Rossi Manuela 13<strong>11</strong>8<br />
Rossi Margherita <strong>12</strong>793<br />
Rossi Simona <strong>12</strong>921<br />
Rubinace Monica <strong>12</strong>460<br />
Ruffino Cinzia Nunziata Maria <strong>12</strong>794<br />
Ruggiero Luisa <strong>12</strong>561<br />
Russo Antonella <strong>12</strong>795<br />
Russo Simona 13427<br />
Sabella Lucia Dori 13301<br />
Sacchi Luciano <strong>12</strong>461<br />
Saccomanno Saskia 13371<br />
Sagona Benedetto <strong>12</strong>980<br />
Saita Luca 13213<br />
Sala Bruno 13214<br />
Salerno Marco <strong>12</strong>504<br />
Salis Sandra <strong>12</strong>662<br />
Salomone Raffaella 13428<br />
Salta Alessandro <strong>12</strong>922<br />
Salvati Letizia <strong>12</strong>923<br />
Salvatore Maria Rosaria 13302<br />
Salvatori Francesca 13215<br />
Salvini Alessandra 13429<br />
Sancassiani Federica 13430<br />
Sangermano Francesca <strong>12</strong>663<br />
Sanseverino Antonella 13303<br />
Santandrea Maura <strong>12</strong>981<br />
Santangelo Marta <strong>12</strong>6<strong>11</strong><br />
l’albo<br />
nuovi iscritti<br />
Santese Angela <strong>12</strong>796<br />
Santoboni Flavia <strong>12</strong>924<br />
Santodirocco Maria Giovanna 13449<br />
Santodonato Katia <strong>12</strong>797<br />
Santopadre Silvia 13431<br />
Santoprete Mery 13372<br />
Santoro Pierluca 13304<br />
Santoro Serena <strong>12</strong>664<br />
Santoro Teresa <strong>12</strong>462<br />
Santurro Marika 13432<br />
Sapia Cecilia 13<strong>11</strong>9<br />
Saponaro Lilly 13064<br />
Saraceni Michaela <strong>12</strong>562<br />
Sardone Maria <strong>12</strong>925<br />
Sarti Sara 13155<br />
Sasso Natalia 13373<br />
Saurini Sara 13<strong>12</strong>0<br />
Savino Giuliana <strong>12</strong>463<br />
Sbordoni Ilaria <strong>12</strong>798<br />
Scaccia Stefano 13433<br />
Scafa Stefania 13305<br />
Scafato Paola <strong>12</strong>982<br />
Scafidi Lucia 13156<br />
Scagliarini Roberta <strong>12</strong>505<br />
Scalabrini Catia 13034<br />
Scali Stefania 13157<br />
Scamporrino Maria Concetta<br />
Marcella <strong>12</strong>926<br />
Scarozza Pamela <strong>12</strong>927<br />
Scarselli Stefania <strong>12</strong>506<br />
Schietroma Alessandra <strong>12</strong>6<strong>12</strong><br />
Schioppa Francesca 13374<br />
Schipani Marisa <strong>12</strong>799<br />
Schirinzi Anna <strong>12</strong>928<br />
Scialanca Chiara 13306<br />
Sciattella Federica <strong>12</strong>665<br />
Sciunnach Samantha 13065<br />
Scrivo Giuseppina <strong>12</strong>507<br />
Secci Elena <strong>12</strong>508<br />
Sera Manuela 13216<br />
Seripa Fabrizio <strong>12</strong>666<br />
Serra Alessia 13217<br />
Serra Elisabetta <strong>12</strong>929<br />
Serra Maria Antonietta <strong>12</strong>930<br />
Siano Francesca <strong>12</strong>563<br />
Silla Alessia <strong>12</strong>667<br />
Silvestri Ilaria 13<strong>12</strong>1<br />
Simione Alessia 13375<br />
Simone Matteo <strong>12</strong>668<br />
Simone Susanna 13307<br />
Sina Manuela 13308<br />
Sodini Silvana <strong>12</strong>509<br />
Sodo Simonetta 13376<br />
Sola Antonella 13434<br />
Solidei Sabrina <strong>12</strong>510<br />
Sorace Roberta 13179<br />
Soranna Celestina <strong>12</strong>564<br />
Sorvillo Sofia 13435<br />
Spagnolello Milena 13066<br />
Sparano Ausilia <strong>12</strong>613<br />
Spezzano Caterina Titti 13309<br />
Spinelli Maria Stella <strong>12</strong>800<br />
<strong>11</strong>5
l’albo<br />
nuovi iscritti<br />
Spinello Morena 13067<br />
Spiotta Maria 13<strong>12</strong>2<br />
Stabile Nadia <strong>12</strong>464<br />
Stacchini Riccardo <strong>12</strong>614<br />
Staglianò Maria Grazia 13218<br />
Stancati Dina <strong>12</strong>801<br />
Stara Gabriella 13310<br />
Stefanelli Simona <strong>12</strong>931<br />
Stipa Camilla <strong>12</strong>669<br />
Stocchi Silvia <strong>12</strong>465<br />
Strangio Antonella 13436<br />
Stumbo Antonella 13158<br />
Stuto Daniela 13437<br />
Superti Carlotta <strong>12</strong>565<br />
Tabasso Caterina 13377<br />
Tabellini Manuela 13450<br />
Taddei Giuliana <strong>12</strong>466<br />
Tafuni Rosa <strong>12</strong>5<strong>11</strong><br />
Tagliacozzi Angelica 133<strong>11</strong><br />
Taglieri Gabriella 13035<br />
Tamburrini Andrea <strong>12</strong>932<br />
Tamburrini Francesca 13438<br />
Tammariello Vanessa <strong>12</strong>933<br />
Tarallo Gaetana 13<strong>12</strong>3<br />
Tarantino Azzurra <strong>12</strong>802<br />
Tardiola Loretta 13159<br />
Tarsi Silvia 13378<br />
Tartaglione Antonella 13219<br />
Tassara Guido <strong>12</strong>803<br />
Tatangelo Nadia <strong>12</strong>670<br />
Tatti Daniela <strong>12</strong>934<br />
Tedesco Anna Maria 13160<br />
Tei Gianluca <strong>12</strong>566<br />
Teodonno Carmela <strong>12</strong>804<br />
Terracciano Maria 13068<br />
Terriaca Daniele 133<strong>12</strong><br />
Tiberi Barbara <strong>12</strong>805<br />
Tilocca Claudia <strong>12</strong>723<br />
Tioli Danila <strong>12</strong>806<br />
Tirelli Silvia <strong>12</strong>615<br />
Tiscini Giorgia 13313<br />
Tognellini Manola <strong>12</strong>5<strong>12</strong><br />
Tomasi Silvia 13379<br />
Toniolo Alessandra <strong>12</strong>724<br />
Tonolini Michela 13036<br />
Torelli Stefania <strong>12</strong>513<br />
Torrente Maria Grazia 13451<br />
Torri Tiziana 13439<br />
Toscano Marzia 13314<br />
Totino Maria Grazia <strong>12</strong>616<br />
Traino Lucia Stefania 13315<br />
Tramis Valentina 13316<br />
Tranquilli Michela <strong>12</strong>514<br />
Traverso Luca <strong>12</strong>935<br />
Trenta Daniela <strong>12</strong>936<br />
Tribisonda Tullia 13380<br />
Troisi Palmira 13317<br />
Trojani Fabiola <strong>12</strong>983<br />
Trombetta Ambra 13318<br />
Tronci Raffaella <strong>12</strong>807<br />
Tuccini Cristiana 13037<br />
Tulli Marta <strong>12</strong>567<br />
Tupini Cristiana 13180<br />
Urciullo Maria<br />
Corradina Egizia <strong>12</strong>937<br />
Vagnoni Francesca 13220<br />
Valenzano Paola <strong>12</strong>938<br />
Valeri Elisabetta 13440<br />
Valerio Elena <strong>12</strong>808<br />
Vallone Barbara 13381<br />
Valori Alessandra 13069<br />
Van Ingen Maaike Alfreda 13319<br />
Vannoni Margherita <strong>12</strong>939<br />
Veccia Rita <strong>12</strong>671<br />
Veglia Alessia 13382<br />
Vegni Nicoletta <strong>12</strong>984<br />
Vellani Elisa 13320<br />
Venettoni Stefania 13070<br />
Ventimiglia Ruena <strong>12</strong>809<br />
Vergati Romina 13038<br />
Vergine Ilaria 13321<br />
Vernile Annalisa <strong>12</strong>725<br />
Verrelli Bruna <strong>12</strong>617<br />
Vettukallumpurathu Betty 13161<br />
Vignola Roberta <strong>12</strong>515<br />
Villani Lara 13162<br />
Vinciguerra Francesca <strong>12</strong>940<br />
Violi Patrizia 13039<br />
Violo Antonio <strong>12</strong>810<br />
Virgili Valentina <strong>12</strong>672<br />
Visconti di Modrone Elena <strong>12</strong>985<br />
Vitale Annamaria <strong>12</strong>568<br />
Vitali Sara <strong>12</strong>941<br />
Vitali Silvia <strong>12</strong>942<br />
Viti Cleò 13221<br />
Vittigli Simona <strong>12</strong>986<br />
Viviani Maria A<strong>del</strong>aide <strong>12</strong>943<br />
Vivona Monica <strong>12</strong>8<strong>11</strong><br />
Volpicelli Francesca <strong>12</strong>8<strong>12</strong><br />
Wiacek Iwona Teresa <strong>12</strong>516<br />
Zampano Erminia 13071<br />
Zampella Maria 13<strong>12</strong>4<br />
Zanecchia Arianna Brigitte 13452<br />
Zappalà Eleonora <strong>12</strong>569<br />
Zedda Barbara <strong>12</strong>944<br />
Zenobio Barbara <strong>12</strong>945<br />
Zerbinati Domitilla <strong>12</strong>946<br />
Zolfanelli Natalia <strong>12</strong>673<br />
Zotti Antonella 13322<br />
l’albo • nuovi iscritti B dal novembre 2004<br />
Bonanno Daniele 15b)<br />
Carriero Lino 16b)<br />
Tibaldi Barbara 17a)<br />
Vele Carmen 18b)<br />
Mustaca Laura 19b)<br />
Gioia Maria Elena 20a)<br />
Drazza Dalila 21b)<br />
D’Ammand0 Chiara 22b)<br />
Scipioni Alessia 23b)<br />
l’albo • art. 3 dal novembre 2004<br />
Abbate Marina 9830<br />
Aloisio Antonella 9530<br />
Antonelli Elisabetta 7621<br />
Aronica Alessandra 9375<br />
Autiero Silvia 6554<br />
Aversano Marco 9146<br />
Badolamenti Sondra 7261<br />
Baldini Barbara 9593<br />
Balloni Alessandra 9594<br />
Barchetta Claudia 9177<br />
Basciani Deborah 8130<br />
<strong>11</strong>6<br />
Battarelli Martini Donatella 8691<br />
Battisti Clara 8939<br />
Benedetti Marina 9929<br />
Bertocci Gaia 7162<br />
Bianco Monica 7288<br />
Bobou Kalliopia 9650<br />
Bonforte Cinzia Giuseppina Rita 9147<br />
Boschi Stefano 8002<br />
Bosco Ersilia 6529<br />
Bosco Daniela 9832<br />
Branca Valentina 9977<br />
Brancatella Daniela Ilde 9760<br />
Brandani Daniele 7145<br />
Brandani Federica 7154<br />
Bricco Chiara 9098<br />
Bruni Elisa 9099<br />
Buccheri Vincenza 10442<br />
Bucci Carla 6161<br />
Buonomo Marialuisa 7553<br />
Canuti Patrizia 7806<br />
Carini Francesca 8989<br />
Carloni Sara 9427
Carmignani Michela 10166<br />
Carola Valeria 9382<br />
Carozza Eleonora 8487<br />
Cascone Dario 10015<br />
Caselli Emanuela 10097<br />
Castellani Fabia Anna 9544<br />
Castrica Simonetta 8788<br />
Catania Daniela 10057<br />
Cavallaro Milena 8993<br />
Cavina Chiara 8337<br />
Cecchini Luigi 8790<br />
Cerretti Greta 10225<br />
Chianese Maria Luisa 8994<br />
Chianura Luca 9384<br />
Chiappinelli Lucia 5414<br />
Cichosz Wieslawa Anna 7804<br />
Ciocchetti Rita 9503<br />
Cipolloni Alessandra 9504<br />
Contadini Eliana 9186<br />
Cordasco Giorgio 7531<br />
Coriale Giovanna 7837<br />
Cortese Maria Daniela 7643<br />
Croce Nanni Roberta 10101<br />
Cruciani Daniela 9349<br />
Crucillà Alessandra 4694<br />
Cucca Tonina Franca 8133<br />
Cuzzocrea Vera 9765<br />
D'Amico Mario 6783<br />
D'Andrea Silvia 7326<br />
D'Angelo Flavia 6787<br />
D'Asaro Maria Rina 9667<br />
D'Aula Flavio Francesco 7887<br />
De Blasi Giuseppa Donatella 9826<br />
De Carli Marzia 9551<br />
De Masi Letizia 9389<br />
De Matteis Bice 8741<br />
De Vitis Giuseppe 6304<br />
Degiovanni Stefania 8740<br />
Deiana Pina 5647<br />
Deiana Federica Maria 10297<br />
Delle Grotti Fabrizio 8743<br />
Destro Fiore Antonella 7783<br />
Di Giannatale Barbara 10344<br />
Di Legge Daniela 10107<br />
Di Marco Elisabetta 9554<br />
Di Porto Barbara 9056<br />
Donnarumma Luisa 9805<br />
Esposito Massimo 9673<br />
Fadda Chiara 10242<br />
Falistocco Beatrice 9616<br />
Fantauzzi Angela 8693<br />
Fe<strong>del</strong>i Gianluca 9618<br />
Ferrarotti Sonia 8954<br />
Filippetti Chiara 10694<br />
Fioravante Concetta 9942<br />
Fiorenza Graziella Barbara 9154<br />
Fiori Patrizia 8955<br />
Forti Deborah 9308<br />
Franceschini Tiziana <strong>11</strong><strong>12</strong>1<br />
Fusacchia Maria Elena 6825<br />
Fussone Barbara <strong>12</strong>727<br />
Gallerano Luciana 9<strong>11</strong>6<br />
Gargano Trofimena 8354<br />
Gentile Maria Lavinia 9457<br />
Gersak Savina 9313<br />
Gigli Flora 7689<br />
Girolametti Catia 9062<br />
Grammenou Maria 10698<br />
Grandi Tania 6593<br />
Grappelli Marina 7534<br />
Grassi Rossano 10534<br />
Gregorini Natalia 9872<br />
Guglielmotti Federica 9681<br />
Gulina Vincenzo 8964<br />
Iannicelli Stefania 8900<br />
Jacobucci Barbara 10<strong>11</strong>7<br />
La Manna Grazia 10324<br />
La Pira Ivana 9565<br />
La Sala Giada 9007<br />
Laguardia Giuseppe 9769<br />
Larivera Nadia 9006<br />
Lastella Anna 10<strong>11</strong>9<br />
Lazzari Attilia 9626<br />
Leone Elisabetta 9260<br />
Liguori Manuela 9950<br />
Lo Reto Floriana 7852<br />
Locatelli Monica 6663<br />
Lombardo Alessandro <strong>11</strong>701<br />
Lopiano Ida 9<strong>12</strong>0<br />
Lorio Manuela 9319<br />
Luciano Marcello 7738<br />
Lunetta Stefania 9951<br />
Magalotti Leonardo 7493<br />
Magno Barbara 8800<br />
Maietta Bruno 59<strong>12</strong><br />
Mancone Angela 7975<br />
Mandressi Simona 8021<br />
Mannarino Simona 10307<br />
Marchetta Anna Maria 9401<br />
Marchetti Tamara 10919<br />
Marchianò Francesco 7847<br />
Marciano Patrizia 6600<br />
Marcucci Manuela 9320<br />
Mari Giulia 5590<br />
Mariani Rachele 10193<br />
Mariucci Marco 7778<br />
Martino Daniela 9402<br />
Masi Diletta 10256<br />
Massara Stefania 9403<br />
Mastrorilli Gisella 5136<br />
Mazzeo Federica 7673<br />
Mc Dowell Victoria 8684<br />
Menditto Annarita 9404<br />
Merenda Gabriella 6141<br />
Milo Tiziana 9514<br />
Montanari Sandro 5596<br />
Morabito Carmela 9405<br />
Mundanu Salvatore Davide 9238<br />
Murzi Stefano 8882<br />
Musso Elvira 7946<br />
Napoletano Alessandra 8<strong>11</strong>1<br />
Neri Susanna 10261<br />
Nicastro Lucia 8803<br />
Nisi Giorgia 9462<br />
l’albo<br />
art. 3<br />
Orlando Pierluigi 8972<br />
Pacelli Marco 9631<br />
Pallavicino Alessia 7582<br />
Palmisano Antonia 9327<br />
Palo Franco Filomeno 8797<br />
Palumbo Lorella gennarina 5887<br />
Panella Federica 9815<br />
Pangrazi Alessandra 9958<br />
Paone Emanuela 10132<br />
Parente Claudio 9777<br />
Pasquadibisceglie Maria 9267<br />
Pasquino Maria pietrina 6135<br />
Pecci Francesca 9269<br />
Pelle Olivia <strong>12</strong>573<br />
Perna Anna 8934<br />
Perone Francesca 7254<br />
Persichini Laura 10134<br />
Perugia Amelia 10038<br />
Pierini Lucia 8616<br />
Piermartini Beatrice 9166<br />
Pisanti Renato 9208<br />
Polidori Paola 9<strong>12</strong>6<br />
Polito Anna Carla 9697<br />
Potenza Anna 9025<br />
Potenza Maria 10136<br />
Povinelli Cristina 99<strong>12</strong><br />
Pozzolo Eva 10137<br />
Protasi Agnese 10475<br />
Pulcini Pia 72<strong>12</strong><br />
Quattrini Fabrizio 8755<br />
Radano Daniela 8057<br />
Rea Francesca Romana 10366<br />
Reale Bianca 9242<br />
Reali Gaita 5552<br />
Remollino Giulia 9913<br />
Riccitelli Clementina 6538<br />
Rigillo Isabella 6827<br />
Rivieccio Tiziana 10269<br />
Roma Paolo 10078<br />
Ronconi Silvia 10042<br />
Rondanini Daniele 9029<br />
Rossi Simona 8430<br />
Sabatini Elisabetta 8428<br />
Saliani Angelo Maria 9780<br />
Salvatori Roberta 7<strong>12</strong>1<br />
Salvetti Maria Azzurra 9367<br />
Salvucci Daniela 9998<br />
Santini Alessandra 9881<br />
Santoriello Domenico 10619<br />
Saranzotti Fabio 8849<br />
Sarra Antonella 7530<br />
Scalco Virginia 9638<br />
Sciortino Stefania 9133<br />
Scittarelli Giovanna 8605<br />
Scoglionero Mariarosaria 9747<br />
Scotese Alessandra 9783<br />
Scotto di Carlo Monica 8851<br />
Selvazzo Elisabett 7795<br />
Setaro Stefania 7043<br />
Sgambato Mario 10082<br />
Sica Alessia 9914<br />
Silvi Francesca 9333<br />
<strong>11</strong>7
l’albo<br />
trasferimenti e cancellazioni<br />
Sorrenti Anna 9031<br />
Sorrento Elena 9639<br />
Speranza Osvaldina <strong>11</strong>264<br />
Spina Carmela 9488<br />
Spinelli Daniela 9215<br />
Stanziani Giada 9490<br />
Starace Brigida 9915<br />
Taucci Simonetta 9282<br />
Testi Alberta 10045<br />
Thouverai Laura 9858<br />
Tomasi Carmela 7200<br />
Tortorella Laura 9335<br />
Toscano Saveria 10321<br />
Tozzi Chiara 6155<br />
Tramontana Antonia 7665<br />
Tulli Francesca 9137<br />
Vadalà Maria Rita <strong>11</strong>268<br />
Vaillant Monica 5537<br />
Valvo Maurizio 10581<br />
Vannini Francesca 6513<br />
Vecchio Stefania 9886<br />
Velotti Patrizia 10426<br />
Viale Sonia 6899<br />
Violante Sandro 7929<br />
Vismara Laura 6968<br />
Vita Laura 9372<br />
Volpini Annalisa 6079<br />
Zaccari Silvia 8856<br />
l’albo • trasferimeni all’ordine <strong>del</strong> lazio<br />
dal novembre 2004nov<br />
Achilli Cecilia <strong>12</strong>728<br />
Assumma Anna <strong>12</strong>577<br />
Bonifazi Anna 13072<br />
Calabrese Noemi <strong>12</strong>948<br />
Castellana Anna <strong>12</strong>947<br />
Contenti Anna Maria 13383<br />
D'Amore Manuela 13384<br />
De Martinis Lucilla 13073<br />
De Simone Carmen 13222<br />
Fussone Barbara <strong>12</strong>727<br />
Geraci Gianfranco <strong>12</strong>674<br />
Gullo Gerarda 13181<br />
Lautizi Laura <strong>12</strong>987<br />
Malgherini Marina <strong>12</strong>575<br />
Mandina Gabriella <strong>12</strong>574<br />
Musarò Gabriella <strong>12</strong>618<br />
Pelle Olivia <strong>12</strong>573<br />
Prinzi Patrizia <strong>12</strong>576<br />
Vadalà Giuseppe <strong>12</strong>813<br />
Villa Santa Irene <strong>12</strong>572<br />
Zedda Cristiana <strong>12</strong>571<br />
Assab Anna maria 8392<br />
(Friuli Venezia Giulia)<br />
Basile Benedetta Pamela 9647<br />
(Puglia)<br />
Benemeglio Enrico 1836<br />
(Campania)<br />
Borgia Grazia isabella 5532<br />
(Emilia Romagna)<br />
Boscarelli Rita 10220<br />
(Lombardia)<br />
Budini Anna laura 9795<br />
(Trento)<br />
Camporese Maria Eleonora 8256<br />
(Lombardia)<br />
Carafelli Antonella 9345<br />
(Emilia Romagna)<br />
Chiappini Antonia 8367<br />
(Lombardia)<br />
Daini Roberta 7227<br />
(Lombardia)<br />
D’ambrosi Rosalba 5202<br />
(Campania)<br />
De Caro Agata 10484<br />
(Sicilia)<br />
l’albo • trasferimeni ad altri ordini<br />
Di Nicola Lorella 8676<br />
(Abruzzo)<br />
Fonte Vittoria 10527<br />
(Calabria)<br />
Giachi Patrizia 8481<br />
(Veneto)<br />
Giannecchini Katiuscia 10531<br />
(Toscana)<br />
Guglielmi Marta 10606<br />
(Liguria)<br />
Iannopollo Letizia 9356<br />
(Lombardia)<br />
Ippoliti Isabella 9643<br />
(Lombardia)<br />
Lerna Anna 5466<br />
(Puglia)<br />
Lovisetto Loredana 8004<br />
(Lombardia)<br />
Marazziti Maria Consuelo 5131<br />
(Piemonte)<br />
Materazzi Chiara <strong>12</strong>553<br />
(Toscana)<br />
Matteo Guerrino 7755<br />
(Emilia Romagna)<br />
dal novembre 2004i<br />
Mazzara Morena <strong>11</strong>131<br />
(Puglia)<br />
Mon<strong>del</strong>lo Stefania 8750<br />
(Calabria)<br />
Nicoletti Calogera 5933<br />
(Emilia Romagna)<br />
Orlandi Maria Teresa 7826<br />
(Lombardia)<br />
Pedone Esterina 552<br />
(Friuli Venezia Giulia)<br />
Pietragalla Monia 9579<br />
(Calabria)<br />
Pracca Pierpaolo 8074<br />
(Piemonte)<br />
Ricciardi Daria 10204<br />
(Campania)<br />
Stefanelli Maria Antonietta 9087<br />
Puglia<br />
Trombetta Carlo 1774<br />
(Abruzzo)<br />
l’albo • cancellazioni dal novembre 2004<br />
Audino Patrizia 6065<br />
Brizi Vittorio 554<br />
Caponetti Donatella <strong>11</strong>58<br />
Carretta Filomena 3509<br />
Clementoni Marina 6343<br />
Conte Pietro 4220<br />
De bartolomeis Miranda 399<br />
Dell'Unto Rossana 5089<br />
Di Renzo Sante 2225<br />
Ermini Barbara 6414<br />
<strong>11</strong>8<br />
Fusciardi Giovanna 7663<br />
Gaddini Silvia 4500<br />
Gallo Azzurra <strong>12</strong>278<br />
Garofoli Anna Maria 6370<br />
Gatti Marina 4995<br />
Gualandi Sergio 5534<br />
Ienuso Donatella 6016<br />
Lisi Elena 2293<br />
Marangon Marilena 5752<br />
Pascarella Roberto 7314<br />
Pasquinelli Luigi 9633<br />
Patassini Laura 6986<br />
Pesarin Roberta 6679<br />
Sarno Stefania 3826<br />
Tanga Nicoletta 4595<br />
Tassinari Tommaso 22<strong>12</strong><br />
Tirabasso Marina 5326<br />
Ungaro Paolo 2999
l’albo<br />
errata corrige<br />
ERRATA CORRIGE<br />
ALBO DEGLI PSICOLOGI DEL LAZIO<br />
(pubblicato in <strong>Notiziario</strong> n. 3/4/5 <strong>2005</strong>)<br />
A pag. 24 alla dott.ssa Anedda Alessia è stata erroneamente<br />
attribuita una data di nascita errata. La<br />
data corretta è 09/09/1976<br />
A pag. 29 alla dott.ssa Anzalone Stefania è stato attribuito<br />
un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è<br />
Via Giovanni XXIII, 4 - 01015 Sutri (Vt)<br />
A pag. 32 alla dott.ssa Arduino Lisa è stata erroneamente<br />
attribuita la dizione “Libera professione autorizzata”<br />
A pag. 32 alla dott.ssa Argo Michela è stato erroneamente<br />
attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />
A pag. 39 alla dott.ssa Baggetta Antonella è stata erroneamente<br />
attribuita la dizione “Libera professione<br />
autorizzata”<br />
A pag. 40 al dott. Baiocco Roberto è stata erroneamente<br />
attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />
A pag. 59 alla dott.ssa Bertocci Gaia non è stato attributo<br />
il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 70 alla dott.ssa Bonifaci Daniela è stato attribuito<br />
un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />
Carlo Fadda 133 - 00173 Roma<br />
A pag. 73 alla dott.ssa Bosco Ersilia non è stato attributo<br />
il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 84 alla dott.ssa Buttari Laura è stato attribuito<br />
un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />
Cardinale Caprara 16 - 00167 Roma<br />
A pag. 87 alla dott.ssa Calabi Patricia è stata erroneamente<br />
attribuita una data di iscrizione errata. La<br />
data corretta è 29/05/1998<br />
A pag. 107 alla dott.ssa Carmosini Sofia è stata erroneamente<br />
attribuita la dizione “Libera professione<br />
non autorizzata”<br />
A pag. <strong>11</strong>1 alla dott.ssa Casamassima Stefania in corrispondenza<br />
<strong>del</strong>l'indirizzo è stato attribuito un<br />
numero civico errato. Il numero civico corretto<br />
è 65<br />
A pag. <strong>11</strong>8 al dott. Cavallaro Mario è stato erroneamente<br />
attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />
A pag. <strong>12</strong>0 al dott. Cecchetti Pietro è stato attribuito<br />
un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />
Cavaglione 1 - 01017 Tuscania (Vt)<br />
A pag. 136 al dott. Ciocci Pierluigi è stata erroneamente<br />
attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />
A pag.144 in corrispondenza <strong>del</strong> nominativo <strong>del</strong>la dott.ssa<br />
Colella Laura è stato erroneamente riportato<br />
il luogo di nascita. Il luogo di nascita corretto è<br />
Colleferro (Rm)<br />
A pag. 151 alla dott.ssa Coriale Giovanna è stato attribuito<br />
un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è<br />
P.zza <strong>del</strong>l'Alberone, 31 - 00181 Roma<br />
A pag. 160 alla dott.ssa Crozzoli Livia è stato attribuito<br />
un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />
Fogliano 24 00199 Roma<br />
A pag. 170 al dott. D'Aula Flavio Francesco non è stato<br />
attributo il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 181 al dott. De Leo Gaetano è stata erroneamente<br />
attribuita la dizione “Libera professione<br />
non autorizzata”<br />
A pag. 178 in corrispondenza <strong>del</strong> nominativo <strong>del</strong>la dott.ssa<br />
De Cesare Eliana Maria Antonietta è<br />
stato omesso il nome Antonietta<br />
A pag. 182 al dott. De Luca Comandini Federico non<br />
è stato attributo il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 182 al dott. De Luca Mario German non è stato<br />
attributo il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 182 alla dott.ssa De Lucia Angela è stato erroneamente<br />
attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 182 al dott De Lucia Antonio non è stato attributo<br />
il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 182 alla dott. De Lucia Armando è stato erroneamente<br />
attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 182 al dott. De Lucia Cristiano Emanuele non<br />
è stato attributo il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 182 alla dott.ssa De Maggio Karin è stato erroneamente<br />
attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 183 alla dott.ssa De Marco Fabiola è stato erroneamente<br />
attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 183 alla dott.ssa De Marco Maria Beatrice<br />
Palma non è stato attributo il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 193 alla dott.ssa Del Torre Stefania in corrispondenza<br />
<strong>del</strong>l'indirizzo è stato attribuito un c.a.p.<br />
errato. Il c.a.p. corretto è 00165<br />
A pag. 2<strong>12</strong> alla dott.ssa Dicuonzo Francesca è stato<br />
erroneamente attribuito un articolo di iscrizione<br />
errato. L'articolo corretto è 33<br />
A pag. 220 alla dott.ssa Fabbri Barbara è stato erroneamente<br />
attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />
A pag. 220 al dott. Fabi Rolando in corrispondenza <strong>del</strong>l'indirizzo<br />
è stata attribuita una provincia errata.<br />
La provincia corretta è FR. È stato, inoltre,<br />
erroneamente attribuito il titolo di psicoterapeuta.<br />
<strong>11</strong>9
l’albo<br />
errata corrige<br />
A pag. 223 alla dott.ssa Falcone A<strong>del</strong>aide non è stato<br />
attributo il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 228 alla dott.ssa Federico Angela è stato attribuito<br />
un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />
Cincinnato 9 00175 Roma<br />
A pag. 228 alla dott.ssa Federico Rita Giovanna è stato<br />
attribuito un indirizzo errato. L'indirizzo corretto<br />
è P.zza Conca d'Oro 15 00141 Roma<br />
A pag. 228 alla dott.ssa Felici Angela Maria è stato<br />
erroneamente attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />
ed è stata erroneamente attribuita la<br />
dizione “Libera professione autorizzata”<br />
A pag. 230 al dott. Ferian Dino non è stato attributo il<br />
titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 230 alla dott.ssa Ferradini Paola non è stato<br />
attributo il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 230 alla dott.ssa Ferrante Maria Tea Carla in<br />
corrispondenza <strong>del</strong>l'indirizzo è stato attribuito<br />
un c.a.p. errato. Il c.a.p. corretto è 00136<br />
A pag. 231 alla dott.ssa Ferrara Giovanna è stata omessa<br />
la dizione “Libera professione non autorizzata”<br />
A pag. 231 alla dott.ssa Ferrari Alessandra (n. iscrizione<br />
7516) è stato erroneamente attribuito il titolo<br />
di psicoterapeuta<br />
A pag. 231 al dott. Ferrari Antonio non è stato attributo<br />
il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 231 alla dott.ssa Ferrari Federica è stato erroneamente<br />
attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 232 alla dott.ssa Ferretti Daniela è stata erroneamente<br />
attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />
A pag. 232 al dott Ferretti Marcello è stata erroneamente<br />
attribuita la dizione “Libera professione<br />
non autorizzata”<br />
A pag. 233 al dott. Ferri Francesco è stata erroneamente<br />
attribuita la dizione “Libera professione<br />
autorizzata”<br />
A pag. 235 alla dott.ssa Filipponi Cristiana è stato attribuito<br />
un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è<br />
Via S. Di Giacomo 2 00142 Roma<br />
A pag. 236 alla dott.ssa Filipponi Francesca è stato<br />
attribuito un indirizzo errato. L'indirizzo corretto<br />
è Via Alenda 84 00133 Roma<br />
A pag. 238 alla dott.ssa Fiorentini Marina è stata omessa<br />
la dizione “non dichiara”<br />
A pag. 239 al dott. Fiorito Antonio è stato attribuito un<br />
indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Piazzale<br />
dei Partigiani 7 00154 Roma<br />
A pag. 240 al dott Fiorito Mario è stato attribuito un<br />
indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via R.<br />
Balzani 44/1 00177 Roma<br />
A pag. 240 alla dott.ssa Fiorito Rosanna è stato attribuito<br />
un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />
Ticino 2 00053 Civitavecchia (Rm)<br />
A pag. 242 alla dott.ssa Foggetti Paola è stato erroneamente<br />
attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 242 alla dott.ssa Foggia A<strong>del</strong>e è stato erroneamente<br />
attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 242 alla dott.ssa Foglia Paola è stato erroneamente<br />
attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 242 alla dott.ssa Foltieri Antonietta è stata erroneamente<br />
attribuita la dizione “Dipendente<br />
pubblico”<br />
A pag. 243 alla dott.ssa Fonzi Daniela è stato erroneamente<br />
omessa la dizione “Libera professione<br />
autorizzata”<br />
A pag. 243 alla dott.ssa Forcelli Annamaria è stata erroneamente<br />
attribuita una data di iscrizione errata.<br />
La data corretta è 27/06/2002<br />
A pag. 243 alla dott.ssa Forcina Alessandra è stata erroneamente<br />
attribuita una data di iscrizione errata.<br />
La data corretta è 20/<strong>12</strong>/1993<br />
A pag. 243 alla dott.ssa Forcina Gabriella non è stato<br />
attributo il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 244 alla dott.ssa Fornara Maria Luisa è stato<br />
erroneamente attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 245 alla dott.ssa Frabotta Maria Gabriella non è<br />
stato attributo il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 246 alla dott.ssa Francescangeli Michela è stato<br />
erroneamente attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 247 alla dott.ssa Francese Emilia non è stato<br />
attributo il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 247 alla dott.ssa Franco Micol è stato erroneamente<br />
attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 248 alla dott.ssa Fransosa Silvia è stato erroneamente<br />
attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />
A pag. 248 alla dott.ssa Franzi Anna è stato attribuito<br />
un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Viale<br />
Galvano Della Volpe 13 00133 Roma<br />
A pag. 249 al dott Frassineti Federico non è stato attributo<br />
il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 249 al dott Frassu Pinuccia non è stato attributo<br />
il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 249 al dott Frazzetto Tiziana non è stata attribuita<br />
la dizione “Dipendente pubblico”<br />
A pag. 250 alla dott.ssa Frezza Silvia in corrispondenza<br />
<strong>del</strong>l'indirizzo è stata attribuita una provincia<br />
errata. La provincia corretta è TR<br />
<strong>12</strong>0
l’albo<br />
errata corrige<br />
A pag. 250 alla dott.ssa Frinolli Puzzilli Simonetta non<br />
è stata attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />
A pag. 251 alla dott.ssa Fucile Simonetta non è stato<br />
attributo il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 251 al dott Fucilitti Angela Gloria è stato erroneamente<br />
attribuita la dizione “Libera professione<br />
autorizzata”<br />
A pag. 256 al dott Gallinari Maurizio è stato attribuito<br />
un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />
Temistocle Calisti 24 - 00166 Roma<br />
A pag. 257 alla dott.ssa Gallone Emma non è stato<br />
attributo il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 257 al dott. Gamba Francesco non è stato attributo<br />
il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 260 alla dott.ssa Garrasi Alessandra in corrispondenza<br />
<strong>del</strong>l'indirizzo è stato attribuito un<br />
c.a.p. errato. Il c.a.p. corretto è 00194<br />
A pag. 262 alla dott.ssa Gazzelloni Rosalba è stato<br />
attribuito un indirizzo errato. L'indirizzo corretto<br />
è Via Lorenzo Suscipj 13 - 00142 Roma<br />
A pag. 279 alla dott.ssa Grande Antonietta in corrispondenza<br />
<strong>del</strong>l'indirizzo è stato attribuito un<br />
numero civico. errato. Il numero civico corretto<br />
è 21<br />
A pag. 285 al dott. Guadagno Tommaso Giuseppe in<br />
corrispondenza <strong>del</strong>l'indirizzo è stato attribuito<br />
un c.a.p. errato. Il c.a.p. corretto è B1040<br />
A pag. 291 alla dott.ssa Iannetta Donata è stato attribuito<br />
un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è<br />
via Bellini, 5 - 03043 Cassino (Fr)<br />
A pag. 329 al dott. Magnanti Marco è stato erroneamente<br />
attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />
A pag. 359 alla dott.ssa Mazotti Stefania è stato erroneamente<br />
attribuita la dizione “Dipendente<br />
pubblico”<br />
A pag. 374 alla dott.ssa Mirelli Sabina è stato erroneamente<br />
attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 378 alla dott.ssa Montanari Claudia non è stato<br />
attributo il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 379 alla dott.ssa Monti Emanuela non è stato<br />
attributo il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 381 alla dott.ssa Morelli Giuseppina è stata<br />
erroneamente attribuita la dizione “Libera professione<br />
non autorizzata”<br />
A pag. 396 al dott Novelli Diego è stato attribuito un<br />
indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />
Anton Giulio Bragaglia 138 00<strong>12</strong>3 Roma<br />
A pag. 403 alla dott.ssa Pace Roberta è stato erroneamente<br />
attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />
A pag. 413 al dott. Paolillo Vincenzo è stato attribuito<br />
un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />
Vado Del Tufo 152 03100 Frosinone<br />
A pag. 441 al dott. Pignatelli Luigi è stato erroneamente<br />
omessa la dizione “Dipendente pubblico, Libera<br />
professione non autorizzata”<br />
A pag. 470 al dott. Ricca Paolo è stato attribuito un indirizzo<br />
errato. L'indirizzo corretto è Via Del<br />
Castro Pretorio 24 00185 Roma<br />
A pag. 484 alla dott.ssa Rossi Antonella è stata erroneamente<br />
attribuita la dizione “Libera professione<br />
autorizzata”<br />
A pag. 494 al dott. Sacco Giuseppe è stato attribuito un<br />
indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />
Paolo Buzzi, 76/A, 00143 Roma<br />
A pag. 500 è stato erroneamente riportato il cognome <strong>del</strong><br />
dott. Santarpia<br />
A pag. 504 è stato erroneamente riportato il cognome <strong>del</strong><br />
dott. Sardi de Letto<br />
A pag. 510 alla dott.ssa Scarpelli Antonia è stato attribuito<br />
un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è<br />
Via di Torre Rossa 35 00165 Roma<br />
A pag. 521 al dott. Serusi Carlo è stata erroneamente<br />
attribuita la dizione “Libera professione autorizzata”<br />
A pag. 532 alla dott.ssa Spera Grazia è stato erroneamente<br />
attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />
A pag. 538 alla dott.ssa Sterbini Elisa è stato erroneamente<br />
attribuita una data di nascita errata. La<br />
data corretta è 20/<strong>11</strong>/1973<br />
A pag. 562 alla dott.ssa Troise Anna è stato attribuito un<br />
indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />
Pasinetti 42 c - 00139 Roma<br />
A pag. 571 al dott Vanni Edi in corrispondenza <strong>del</strong>l'indirizzo<br />
è stata attribuita una provincia errata. La<br />
provincia corretta è Rm<br />
A pag. 571 al dott Vascotto Giorgio è stato erroneamente<br />
riportato il luogo di nascita. Il luogo di<br />
nascita corretto è Verteneglio D'Istria (Pola)<br />
A pag. 573 alla dott.ssa Veltri Simona in corrispondenza<br />
<strong>del</strong>l'indirizzo è stata attribuita un comune errato.<br />
Il comune corretto è Deliceto<br />
A pag. 580 alla dott.ssa Vismara Laura è stato erroneamente<br />
attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />
<strong>12</strong>1
L’UFFICIO INFORMA<br />
Per i ritardatari nel pagamento <strong>del</strong>la quota annuale<br />
relativa al <strong>2005</strong><br />
Il versamento potrà essere effettuato presso tutti gli sportelli<br />
bancari e postali tramite presentazione <strong>del</strong> bollettino MAV. I-<br />
noltre, al fine di sopperire ad eventuali disguidi postali o smarrimenti,<br />
sarà possibile, solo presso gli sportelli <strong>del</strong>la Banca di<br />
Roma (circa 1.200 su tutto il territorio nazionale), effettuare il<br />
pagamento anche senza la materiale presentazione <strong>del</strong> bollettino;<br />
in questo caso sarà sufficiente dichiarare allo sportello il<br />
proprio codice fiscale.<br />
Per quanto attiene ai costi aggiuntivi per il pagamento <strong>del</strong>la<br />
quota, si rammenta che, presso gli sportelli postali verranno<br />
applicate le normali aliquote volta per volta vigenti, presso gli<br />
sportelli bancari le commissioni previste per i bollettini MAV.<br />
Soltanto presso le filiali <strong>del</strong>la Banca di Roma i pagamenti potranno<br />
essere effettuati a titolo gratuito, senza costi aggiuntivi.<br />
In tal caso, se non si è correntisti presso la filiale Banca di Roma<br />
nella quale si intende effettuare il versamento, sarà necessario<br />
pagare in contanti.<br />
O RDI NE<br />
D EG LI<br />
P SIC<br />
D EG LI<br />
P SICOLOG I<br />
Richiesta certificati<br />
I certificati di iscrizione all'Albo e di annotazione come psicoterapeuta<br />
debbono essere richiesti direttamente presso gli<br />
uffici <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> o tramite fax (n° 06/36002770) utilizzando<br />
l'apposito modulo.<br />
Non è consentito l'invio <strong>del</strong>la richiesta tramite e-mail.<br />
Nel caso si venga di persona, è necessario presentare un documento<br />
di identità (è valido anche il tesserino rilasciato dall'<strong>Ordine</strong>).<br />
I certificati vengono rilasciati contestualmente alla<br />
richiesta.<br />
Nel caso di richiesta tramite fax, va allegata copia di un documento<br />
d'identità.<br />
È indispensabile indicare chiaramente il n° di fax al quale si desidera<br />
ricevere il certificato. In tal caso la richiesta verrà evasa<br />
al più presto e comunque entro 5 giorni lavorativi.<br />
Certificati On Line<br />
Si ricorda che per iscrizioni, cancellazioni, trasferimenti, pubblicità<br />
e richieste certificati si può usufruire dei servizi on line sul<br />
nostro sito anche per scaricare la necessaria modulistica<br />
Moduli per comunicazione variazione di domicilio e<br />
variazione residenza<br />
I moduli possono essere scaricati dal sito o ricevuti via fax<br />
dalla segreteria automatizzata; vanno inviati al Servizio<br />
Relazioni Esterne e Comunicazione esclusivamente a mezzo<br />
fax (n. 0636002770) o tramite posta.<br />
È possibile anche compilarli presso gli uffici, nei giorni e negli<br />
orari di apertura. È necessario allegare copia di un documento<br />
di identità.<br />
O RDI NE<br />
D EG LI<br />
P SIC<br />
D EG LI<br />
P SICOLOG I<br />
Marche e Tasse<br />
Dal 1° giugno <strong>2005</strong> l'importo <strong>del</strong>la marca da bollo da apporre<br />
alle istanze di iscrizione, trasferimento, cancellazione e domanda<br />
di autorizzazione alla pubblicità è stato fissato in euro<br />
14,62, ai sensi <strong>del</strong> Decreto <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l'Economia e <strong>del</strong>le<br />
Finanze <strong>del</strong> 24 maggio <strong>2005</strong> “Aggiornamento <strong>degli</strong> importi fissi<br />
<strong>del</strong>l'imposta di bollo e <strong>del</strong>le tasse sulle concessioni governative,<br />
ai sensi <strong>del</strong>l'art. 1, comma 300, <strong>del</strong>la legge 30 dicembre<br />
2004, n. 3<strong>11</strong>”. Dal 1 febbraio <strong>2005</strong> l'importo <strong>del</strong>le tasse per<br />
concessioni governative, relative all'iscrizione all'Albo è variato<br />
da <strong>12</strong>9,<strong>11</strong> euro a 168,00 euro (Allegato 2 ter di cui all'art. 1<br />
comma 300 L. n. 3<strong>11</strong> <strong>del</strong> 30/<strong>12</strong>/2004 così come modificata dal<br />
D. L. n. 7 <strong>del</strong> 31/01/<strong>2005</strong>).