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Notiziario n. 11-12/2005 - Ordine degli Psicologi del Lazio

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<strong>2005</strong><br />

<strong>11</strong>/<strong>12</strong><br />

<strong>Notiziario</strong> <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

anno X, numeri <strong>11</strong>-<strong>12</strong>/<strong>2005</strong><br />

Autorizzazione <strong>del</strong> Tribunale 186/5 - Roma 7/4/95<br />

Direttore Responsabile<br />

Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

Comitato di direzione<br />

Fabio Carbonari, Mario D’Aguanno, Franca Mora<br />

Comitato di redazione<br />

Valerio Benincasa, Antonella Filastro, Marialori Zaccaria<br />

Consulente redazionale e editoriale<br />

Alberto Cortese<br />

Segretaria di redazione<br />

Germana Galmazzi<br />

Progetto grafico<br />

Alberto Hohenegger<br />

Impaginazione e stampa<br />

Gnosis Editing Service<br />

Tiratura<br />

13.000 copie, chiuso in tipografia il 9 dicembre <strong>2005</strong><br />

In copertina e nelle pagine interne<br />

Wassily Kandinsky, da “Punto e linea nel piano”, illustrazione 15.<br />

“Curva libera riferita al punto,<br />

consonanza di curve geometriche”, 1923<br />

Sede <strong>del</strong>la redazione<br />

Via Flaminia, 79 - 00196 Roma<br />

Tel. 06 36002758<br />

Fax 06 36002770<br />

e-mail: notiziario@ordinepsicologilazio.it<br />

c/c postale 59633008<br />

c.f. 9625<strong>12</strong>90589<br />

Tariffa Associazioni senza fine di lucro<br />

Poste Italiane S.p.A.<br />

Spedizione in abbonamento postale<br />

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)<br />

art. 1 comma 2 - DCB - ROMA<br />

• Gli psicologi al voto: sviluppo<br />

o decadenza<br />

• L’<strong>Ordine</strong> fa cultura. I volumi,<br />

i convegni, i seminari<br />

• Cosa non va negli studi di<br />

settore<br />

• Il counselling Una bomba ad<br />

orologeria<br />

• “Giù le mani dai bambini<br />

iperattivi”<br />

• Caso Izzo e consultori<br />

• Ecm, la posizione <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />

• I mille fronti <strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong>la<br />

professione<br />

• Un servizio per chi vuole creare o<br />

gestire il proprio sito web<br />

• L’albo: aggiornamenti ed errata<br />

corrige


sommario<br />

N. <strong>11</strong>/<strong>12</strong><br />

<strong>2005</strong><br />

Editoriale<br />

• Sviluppo o decadenza<br />

In primo piano<br />

• L’<strong>Ordine</strong> fa cultura<br />

• I volumi<br />

• I convegni<br />

• I seminari<br />

pag 4<br />

pag 7<br />

pag 8<br />

pag 22<br />

pag 24<br />

Tutela <strong>del</strong>la professione<br />

• I consultori<br />

• La rassegna stampa<br />

• Una sentenza chiave<br />

• La denuncia di un abuso<br />

professionale<br />

• Lo psicologo in un ente pubblico:<br />

facciamo chiarezza<br />

pag 74<br />

pag 75<br />

pag 81<br />

pag 85<br />

pag 88<br />

Temi di politica professionale<br />

• Gli studi di settore<br />

• Il counselling<br />

• I fronti <strong>del</strong>la psicoterapia<br />

• Ecm<br />

• Caso Izzo<br />

• Il sistema carcere<br />

• <strong>Psicologi</strong>a scolastica<br />

• Bambini e farmaci<br />

pag 29<br />

pag 36<br />

pag 46<br />

pag 54<br />

pag 58<br />

pag 63<br />

pag 69<br />

pag 71<br />

Attività <strong>del</strong> consiglio<br />

• L’evoluzione informatica<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />

• Lo sportello per i neo iscritti<br />

• Esami di Stato e tirocini<br />

Informazioni utili<br />

L’albo<br />

pag 97<br />

pag 99<br />

pag100<br />

pag106<br />

pag<strong>11</strong>1<br />

Questo è l'ultimo editoriale che<br />

scrivo per gli psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, i<br />

miei colleghi. Avevo già anticipato la<br />

mia scelta di non ricandidarmi.<br />

Sono stati per me un tempo e una<br />

sfida importante. Molto impegnativi,<br />

ma che mi hanno ripagato sul piano<br />

<strong>del</strong>la conoscenza <strong>del</strong>la professione e<br />

anche personale. È la prima volta<br />

che gestivo un’organizzazione e ho<br />

molto imparato. Sento la necessità di<br />

ringraziare tutti coloro che mi<br />

hanno accompagnato in questo<br />

percorso e che hanno assieme a me<br />

riflettuto sull'impronta da dare<br />

quotidianamente al lavoro<br />

<strong>del</strong>l'ordine, anche a partire dalle<br />

apparentemente piccole scelte che<br />

ogni giorno investono un ordine<br />

professionale grande come il nostro,<br />

scelte che solo raramente sono<br />

“neutre”. Parlo <strong>del</strong>le cariche e <strong>del</strong><br />

gruppo di maggioranza<br />

innanzitutto, ma in una certa<br />

misura anche di chi è stato<br />

all'opposizione in questi anni. Si è<br />

sempre andati avanti civilmente,<br />

con molte <strong>del</strong>ibere prese<br />

unanimemente, specie negli ultimi<br />

tempi: la funzione di una<br />

minoranza, in ogni raggruppamento<br />

democratico, è di grande importanza<br />

perché stimola la riflessione, la<br />

necessità <strong>del</strong>l'argomentazione,<br />

l'attenzione alla piena<br />

comprensibilità <strong>del</strong>le procedure.<br />

Voglio volgere un pubblico<br />

ringraziamento a tutto il personale<br />

senza il quale niente avremmo<br />

potuto realizzare. Ha dimostrato un<br />

livello di professionalità molto<br />

elevato, a partire dalla responsabile<br />

<strong>del</strong>l'ufficio, incrementato da un uso<br />

intelligente <strong>del</strong>l'esperienza, e da un<br />

impegno che è andato ben al di là,<br />

spesso in maniera sorprendente, <strong>del</strong><br />

semplice adempimento di un lavoro<br />

di ufficio. Di questo serberò sempre il<br />

ricordo, per portare con me un segno<br />

tangibile di ottimismo. È ormai un<br />

corpo amministrativo saldo e stabile<br />

che potrà “tenere” l'Ente sul piano<br />

amministrativo, indipendentemente<br />

dalle maggioranze politiche che<br />

governeranno l'ordine. È un segno di<br />

maturità a cui abbiamo puntato,<br />

favorendo la separazione <strong>del</strong>le<br />

funzioni, limitando per quanto<br />

possibile le ingerenze<br />

nell'amministrazione da parte <strong>del</strong>la<br />

parte “politica”, elettiva,<br />

<strong>del</strong>l'istituzione.Ringrazio infine tutti<br />

voi per la vivacità <strong>del</strong> vostro<br />

rapporto con l'ordine, espresso con<br />

telefonate, mail e interventi ai<br />

convegni, spesso con parole di<br />

incoraggiamento e sostegno, talvolta<br />

invece con asprezza, credo mai con<br />

cattiveria. Spesso siete stati gli<br />

artefici di quanto l'ordine ha<br />

realizzato, altre volte avete costituito<br />

la necessaria cornice partecipante.<br />

In un caso o nell'altro, un caro saluto<br />

a tutti.<br />

Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

3


<strong>del</strong> presidente<br />

Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

e <strong>del</strong> vicepresidente<br />

Marialori Zaccaria<br />

editoriale<br />

SVILUPPO<br />

O DECADENZA<br />

Questo è l'ultimo<br />

numero <strong>del</strong><br />

<strong>Notiziario</strong>,<br />

inaugurato, in questa nuova<br />

veste grafica, cinque anni fa, al<br />

momento <strong>del</strong> nostro<br />

insediamento.<br />

Intendemmo fin da allora<br />

rendere anche visivamente<br />

l'idea di psicologia che ci ha<br />

guidato in questo lungo tempo.<br />

Nella scelta <strong>del</strong>la forma ci<br />

siamo lasciati guidare dal<br />

desiderio - crediamo almeno in<br />

parte realizzato- di consegnarvi<br />

un oggetto che indicasse<br />

immediatamente una scelta di<br />

qualità per la nostra<br />

professione. Diversi colleghi<br />

hanno apprezzato il fatto che<br />

siano apparsi per la prima volta<br />

volti e immagini umane in<br />

copertina e che nella testata<br />

sia stato sottolineato l'oggetto<br />

che ci caratterizza, l'essere<br />

“<strong>Psicologi</strong>”, piuttosto che lo<br />

strumento (<strong>Notiziario</strong>) o il<br />

luogo (<strong>Lazio</strong>).<br />

È proprio la presenza <strong>del</strong>la qualità<br />

nel sistema professionale <strong>del</strong>la<br />

psicologia che può valorizzare<br />

l'appartenenza ad esso, così come<br />

favorire la diffusione <strong>del</strong>la<br />

psicologia, anche attraverso la sua<br />

immagine, presso clienti e<br />

committenti, a una qualificata<br />

selezione dei quali (circa 800) la<br />

rivista è sempre stata inviata.<br />

Di questa rivista abbiamo pubblicato<br />

21 numeri effettivi per un insieme di<br />

più di 3.000 pagine a cui si<br />

aggiungono i materiali per gli esami<br />

di stato, i volumi pubblicati con la<br />

casa editrice Angeli e i volumi in<br />

corso di pubblicazione on line.<br />

Abbiamo costantemente seguito la<br />

linea editoriale di pubblicare<br />

4<br />

materiale istituzionale, espressione<br />

<strong>del</strong> lavoro <strong>del</strong>l'ordine sui diversi<br />

fronti e di colleghi che in gruppi di<br />

studio o commissioni hanno<br />

collaborato con esso, sotto forma di<br />

documenti, di ricerche o di seminari<br />

e convegni. Si è così inteso<br />

differenziare il notiziario sia da<br />

riviste di chiara impostazione<br />

scientifica, sia da riviste<br />

“miscellanee” che sono in genere<br />

espressioni di spinte eterogenee.<br />

Nella stessa maniera abbiamo inteso<br />

portare avanti il lavoro <strong>del</strong>l'ordine a<br />

partire dalla riorganizzazione<br />

radicale <strong>del</strong>l'ufficio sia sul piano<br />

<strong>del</strong>le strutture, sia sul piano <strong>del</strong>le<br />

procedure (specie per la tesoreria e<br />

per l'uso <strong>del</strong>l'informatica), sia per<br />

quanto riguarda il personale che è<br />

cresciuto e che si è specializzato e<br />

professionalizzato. In altra<br />

parte <strong>del</strong>la rivista accenneremo<br />

ad alcune <strong>del</strong>le trasformazioni<br />

realizzate.<br />

La buona amministrazione non<br />

è un disvalore, a cui guardare<br />

con cinica sufficienza.<br />

Pensiamo che essa richieda<br />

qualità e che la qualità richiami<br />

la competenza. Agli stessi<br />

principi abbiamo inteso<br />

informarci nel guardare al<br />

sistema professionale, ai suoi<br />

bisogni e alle risposte da dare.<br />

Non è un buon periodo<br />

per la psicologia come<br />

non lo è per il paese.<br />

Marchiamo un degrado su molti<br />

piani. La posta in gioco è alta e<br />

l'istituzione ordinistica non è<br />

automaticamente portatrice di<br />

autonomi anticorpi, per cui può<br />

essere oggetto di facili<br />

incursioni. Per questa ragione<br />

questo non sarà un editoriale<br />

“neutro”, prende posizione e chiede<br />

conferma per la linea seguita<br />

dall'ordine in questi cinque anni.<br />

L'interesse per la psicologia nel<br />

paese si è sviluppato in questi anni<br />

ma non sempre ciò si traduce in<br />

lavoro per gli psicologi. Pur non<br />

essendo ancora un sistema allo<br />

sbando, molti giovani colleghi sono<br />

in affanno e non trovano piena<br />

occupazione. L'ufficio stampa<br />

<strong>del</strong>l'ordine riesce ormai a “uscire”<br />

spesso sui giornali, con una media di<br />

due-tre pubblicazioni a settimana.<br />

Questo fa bene alla professione<br />

anche se non sempre le<br />

pubblicazioni sono fe<strong>del</strong>i e anche se<br />

si sconta una certa arretratezza dei<br />

giornalisti sulla materia.


editoriale<br />

<strong>del</strong> presidente e <strong>del</strong> vicepresidente<br />

Ma non basta.<br />

Alcune grandi emergenze ed alcuni<br />

grandi temi debbono essere<br />

affrontati dal livello nazionale <strong>del</strong>la<br />

professione, dal Consiglio nazionale<br />

in primo luogo.<br />

In questi anni la maggioranza <strong>del</strong><br />

Consiglio nazionale non è stata<br />

all'altezza <strong>del</strong>la sfida, ha vissuto nel<br />

giorno per giorno, senza un progetto<br />

e un profilo definito e forte <strong>del</strong>la<br />

professione dal quale aggredire e<br />

impattare la società civile e<br />

istituzionale.<br />

Il senso di sbando che si avverte<br />

nella professione, quanto a tutela e<br />

garanzia, promozione e sviluppo,<br />

non può che essere affrontato a<br />

livello nazionale, dove si interfaccia<br />

la Politica. Il Parlamento, i Ministeri,<br />

i Partiti, gli altri Ordini nazionali non<br />

si accordano con un ordine<br />

regionale, anche se grande come il<br />

nostro. Spesso siamo andati per<br />

provare a intessere accordi e<br />

convincere e qualche volta qualche<br />

risultato lo abbiamo raggiunto, come<br />

con la legge Biagi, ma è una<br />

posizione innaturale e viene<br />

giustamente rimandata al livello<br />

nazionale <strong>del</strong>la professione.<br />

Siamo gli unici in Italia che<br />

sosteniamo la tutela <strong>del</strong>la<br />

professione a livello legale, a parte<br />

qualche azione sulle Asl da parte di<br />

altri ordini e ultimamente, in<br />

campagna elettorale, per la<br />

psicologia clinica. Nessuno si<br />

scompone per questo al Consiglio<br />

nazionale. Siamo gli unici che<br />

sistematicamente impugniamo i<br />

bandi nazionali dei Ministeri <strong>del</strong>la<br />

Difesa, <strong>del</strong>l'Interno, <strong>del</strong>la Giustizia,<br />

<strong>del</strong>le Finanze, <strong>del</strong>l'Ispels e di altre<br />

istituzioni pubbliche, perché<br />

irregolari e irrispettosi <strong>del</strong>le<br />

prerogative <strong>del</strong>la psicologia. Ciò<br />

appare normale, ma è aberrante.<br />

La difesa <strong>del</strong>la professione non<br />

avviene a livello Nazionale, mai.<br />

La posizione di molti colleghi nelle<br />

amministrazioni pubbliche e negli<br />

enti locali è mortificata perché non<br />

collocati in aree professionali ma in<br />

aree amministrative vedendosi in<br />

molti casi coordinati da<br />

professionalità diverse e aspecifiche<br />

rispetto agli obiettivi <strong>del</strong>l'intervento.<br />

Il sindacato è latitante e non<br />

interviene in una questione che può<br />

essere affrontata solo a livello di<br />

contratti di lavoro e che non è<br />

risolvibile sul piano legale.<br />

Così la difesa sul versante<br />

mediatico, come nell'ultimo,<br />

scandaloso, episodio di rilievo, il<br />

“caso” Izzo. Riportiamo in questo<br />

numero la documentazione relativa.<br />

Sui giornali il Consiglio nazionale<br />

praticamente non esce, se non sulle<br />

questioni relative all'Europa e alla<br />

riforma universitaria.<br />

Ci conforta non essere mai entrati<br />

nella maggioranza <strong>del</strong> consiglio<br />

anche alla luce <strong>del</strong>l'ultimo colpo di<br />

coda che ha “rubacchiato” due<br />

mandati non previsti, per il favore di<br />

diversi consiglieri nazionali, di<br />

maggioranza come di opposizione.<br />

La definitiva rinuncia ad entrare<br />

nella futura maggioranza in<br />

Consiglio nazionale, si consumò<br />

quando il Consiglio nazionale era in<br />

procinto di firmare un protocollo<br />

d'intesa, importante, con il<br />

Ministero <strong>del</strong>l'Istruzione e fu fatto il<br />

tentativo di inglobare in quel<br />

protocollo sigle di organizzazioni<br />

professionali nazionali che ancora<br />

oggi concorrono nelle elezioni nelle<br />

diverse parti <strong>del</strong> paese e che<br />

evidentemente avevano qualche<br />

interesse a vedersi in quel modo<br />

facilmente accreditate. La cosa fu<br />

da noi sventata e il protocollo fu<br />

firmato tra Ministero e Consiglio<br />

nazionale <strong>degli</strong> psicologi, come era<br />

giusto che fosse, lasciando alla<br />

libera iniziativa di qualsiasi<br />

associazione la possibilità di firmare<br />

protocolli di intesa con qualsiasi<br />

organismo, ma senza tirare per la<br />

giacchetta un Ente come il Consiglio<br />

nazionale che deve essere super<br />

partes.<br />

Non è questo il nostro stile e la<br />

nostra idea di politica professionale.<br />

Ma veniamo alle emergenze.<br />

La più grande riguarda la<br />

prossima immissione sul<br />

mercato <strong>del</strong> lavoro di 50, 60, 70 mila<br />

neolaureati in psicologia. Va subito<br />

bloccata la proliferazione <strong>del</strong>le<br />

facoltà e dei corsi di laurea in<br />

psicologia nei più svariati punti <strong>del</strong><br />

paese. È compito <strong>del</strong>la Politica. Così<br />

è compito <strong>del</strong>la politica fare un serio<br />

accertamento <strong>del</strong> bisogno di<br />

psicologia nel paese per<br />

l'introduzione <strong>del</strong> numero<br />

programmato in tutte le facoltà<br />

attualmente esistenti.<br />

La seconda emergenza riguarda ciò<br />

che si definisce “la difesa <strong>del</strong> posto<br />

di lavoro” che non può essere<br />

statica ma che deve cogliere ogni<br />

occasione per aprire spazi di azione<br />

agli psicologi, non solo per una<br />

ragione occupazionale ma anche per<br />

una questione di civiltà, offrendo<br />

servizi qualificati laddove altrimenti<br />

avremmo la medicalizzazione <strong>del</strong><br />

disagio o, parimenti, l'abbandono<br />

<strong>del</strong>le persone al proprio destino.<br />

Stiamo parlando <strong>del</strong>le recenti leggi<br />

sulla Procreazione medicalmente<br />

assistita, sulla patente a punti, sui<br />

temi <strong>del</strong> mobbing come su quello,<br />

enorme, <strong>del</strong>la scuola, di cui non si<br />

parla praticamente più e dove<br />

stiamo rimanendo gli ultimi in<br />

Europa.<br />

Stiamo parlando <strong>del</strong> Tariffario che è<br />

in attesa <strong>del</strong>l'approvazione presso il<br />

Ministero <strong>del</strong>la giustizia ormai da<br />

troppo tempo e non consola il fatto<br />

che si sia in fila con altre 14<br />

professioni. Il tariffario è uno dei<br />

pochi strumenti di “politica dei<br />

redditi” che potrebbe essere<br />

utilizzato dai colleghi <strong>del</strong> Terzo<br />

settore, alleati con le cooperative<br />

che non navigano spesso in acque<br />

migliori con la politica dei bandi non<br />

affidati alla qualità ma al maggior<br />

ribasso.<br />

Nelle Asl si propone che entri il<br />

Movimento per la vita ed escono gli<br />

psicologi, segno che la competenza<br />

e la professionalità non sembrano<br />

essere una merce pregiata e una<br />

qualità essenziale per trattare i<br />

problemi, di questi tempi.<br />

Le forme <strong>del</strong>la composizione <strong>del</strong><br />

Consiglio nazionale sono un residuo<br />

giurassico, con una idea di<br />

rappresentanza a dir poco<br />

incostituzionale. Su questo abbiamo<br />

condotto una battaglia molto dura<br />

presentando pareri legali in nostro<br />

favore ma lo stesso vizio contro cui<br />

combattevamo ha determinato la<br />

nostra sconfitta: contro la<br />

maggioranza <strong>degli</strong> psicologi italiani,<br />

rappresentati in consiglio nazionale<br />

con i tre voti <strong>del</strong>le regioni più<br />

numerose, ha vinto la minoranza<br />

<strong>degli</strong> psicologi italiani rappresentati<br />

in consiglio da 18 voti. Una follia se<br />

5


editoriale<br />

<strong>del</strong> presidente e <strong>del</strong> vicepresidente<br />

si considera che, solo come <strong>Lazio</strong>,<br />

contribuiamo per il 25% al bilancio<br />

<strong>del</strong> Consiglio nazionale. Questa<br />

battaglia andrà ripresa<br />

immediatamente con forza dal<br />

nuovo consiglio regionale che uscirà<br />

dalle elezioni, anche arrivando a<br />

prevedere forme di disubbidienza<br />

civile, in attesa che la riforma <strong>degli</strong><br />

ordini spazzi via definitivamente<br />

questa aberrazione che nega agli<br />

ordini più grandi la possibilità di<br />

influenzare la politica nazionale, a<br />

partire dalla determinazione <strong>del</strong>la<br />

quota annuale di iscrizione che è<br />

sottratta alle scelte locali.<br />

Il senso di sbando non può<br />

dunque essere arginato in una<br />

regione sola, per quanto<br />

volenterosa. A livello regionale si<br />

possono trovare però alcuni<br />

anticorpi e introdurre mo<strong>del</strong>li di<br />

costruzione <strong>del</strong>l'appartenenza<br />

professionale basati sul valore <strong>del</strong>la<br />

qualità e <strong>del</strong>la competenza, oltre<br />

che <strong>del</strong>l'onestà.<br />

Una linea che ci ha sempre<br />

accompagnati in questi anni è stata<br />

quella che abbiamo definito <strong>del</strong><br />

“rispecchiamento”. Gli oltre 150<br />

eventi realizzati in questi cinque<br />

anni (alla media di tre al mese),<br />

hanno voluto offrire ai colleghi la<br />

possibilità di costruire un'identità<br />

forte e variegata <strong>del</strong>la professione.<br />

Ricordo ancora molto forte il<br />

sollievo che molti colleghi mi<br />

comunicavano nei primi convegni<br />

relativamente al fatto di potere<br />

stare assieme, per fare qualcosa,<br />

certamente, ma assieme.<br />

Successivamente abbiamo<br />

accompagnato questa azione con un<br />

lavoro sulla conoscenza <strong>del</strong>la<br />

professione, un modo già più<br />

sofisticato di rispecchiamento, ma<br />

soprattutto un modo di conoscersi<br />

come sistema professionale,<br />

finalizzato alla programmazione dei<br />

momenti formativi e <strong>del</strong>le azioni di<br />

promozione e sviluppo <strong>del</strong>la<br />

professione, strumento importante<br />

anche per i colleghi più giovani.<br />

Questa linea è culminata con la<br />

ricerca portata avanti dall'ordine<br />

all'interno <strong>del</strong>l'”Osservatorio<br />

permanente sulla professione di<br />

psicologo e sul mercato <strong>del</strong> lavoro<br />

<strong>del</strong>la psicologia”, osservatorio che<br />

6<br />

vede al suo interno anche la<br />

presenza <strong>del</strong>le facoltà di psicologia<br />

e che ha riportato i risultati -<br />

condotti su 850 colleghi <strong>del</strong>la<br />

regione e su 4.350 cittadini- nel<br />

recente convegno <strong>del</strong> 2 dicembre.<br />

La professione è cresciuta e si è<br />

molto articolata. Si può vedere in<br />

altra parte, nell'elenco <strong>degli</strong> eventi<br />

realizzati dall'ordine, quanta<br />

diversificazione e ricchezza c'è nella<br />

psicologia <strong>del</strong>la nostra regione.<br />

Rimandiamo anche al Progetto PIS<br />

(<strong>Psicologi</strong>a Innovazione e Sviluppo),<br />

pubblicato nel 2003, nel quale sono<br />

stati presentati 180 progetti<br />

realizzati dai nostri colleghi,<br />

momento alto <strong>del</strong>la promozione<br />

<strong>del</strong>la psicologia nella nostra regione,<br />

avendo mandato il volume a molti<br />

committenti potenziali, in primo<br />

luogo scuole ed aziende.<br />

Con la Regione <strong>del</strong> centrodestra<br />

non abbiamo avuto un rapporto<br />

facile, per lo più non ci è stato<br />

concesso un rapporto. Nonostante<br />

questo si è proceduto a cerchi<br />

concentrici progressivi verso<br />

l'ottenimento <strong>del</strong> “ricettario” che<br />

con l'arrivo di una nuova gestione<br />

alla regione, sembra essere in<br />

dirittura di arrivo.<br />

L'ordine ha inteso proporsi in molte<br />

situazione come coordinatore e<br />

“calmieratore”, favorendo<br />

l'individuazione di standard<br />

formativi e di prestazioni, senza<br />

volere però mai intervenire nel<br />

libero gioco <strong>del</strong> mercato <strong>del</strong>la<br />

psicologia, senza favorire qualcuno<br />

a scapito di altri, ma cercando di<br />

sopperire ad un limite storico <strong>del</strong>la<br />

nostra professione, dato<br />

dall'assenza o dalla scarsa presenza<br />

di vere e proprie società scientifiche<br />

di settore. L'esempio <strong>del</strong>la<br />

psicologia <strong>del</strong>l'emergenza nella<br />

quale abbiamo realizzato un<br />

coordinamento paritetico tra tutte<br />

le associazioni presenti nella<br />

regione può portare a sviluppi<br />

interessanti in altri settori <strong>del</strong>la<br />

professione. Ma altri esempi<br />

potremmo fare. Il lavoro<br />

sull'accreditamento volontario di<br />

“<strong>Psicologi</strong> Doc” va in questa<br />

direzione e segna una prospettiva di<br />

sviluppo.<br />

Abbiamo dunque lottato contro<br />

l'imbarbarimento e la degenerazione<br />

<strong>del</strong> tessuto di cui è fatta la nostra<br />

professione, derive favorite dalla<br />

crisi <strong>del</strong> settore e dalla crisi<br />

generale <strong>del</strong> paese, sia economica<br />

sia nei valori di riferimento <strong>del</strong>la<br />

nostra classe dirigente, portatrice di<br />

una cultura che si estende anche ai<br />

livelli decisionali inferiori.<br />

Il pericolo non è scongiurato. Gli<br />

ordini non debbono trasformarsi in<br />

comitati di affari, non dovranno mai<br />

utilizzare le proprie leve per<br />

costruire rendite politiche o per<br />

facilitare acquisizioni di mercato per<br />

questo o quell'altro.<br />

È necessario vigilare a che la<br />

psicologia rimanga chiaro<br />

ancoraggio <strong>degli</strong> psicologi e che gli<br />

psicologi stessi non la svendano a<br />

chi psicologo non è, formando<br />

schiere di abusivi che cercano<br />

spazio nella psicologia senza averne<br />

attraversato lo studio impegnativo,<br />

il tirocinio e l'esame di Stato.<br />

Presentiamo in questo numero uno<br />

studio al riguardo che vuole essere<br />

un monito a una parte <strong>del</strong>la nostra<br />

comunità professionale a non<br />

togliere il terreno sotto ai piedi ai<br />

nostri colleghi, giovani e non,<br />

strizzando l'occhio a chi psicologo<br />

non è in cambio di qualche piccolo<br />

guadagno.<br />

Questa linea ci ha sempre<br />

caratterizzato, pur alienandoci<br />

talvolta qualche simpatia. Così è<br />

accaduto con il Codice di Condotta<br />

sulla psicoterapia on line che non<br />

intende demonizzare nessuno ma<br />

che vuole introdurre la variabile, da<br />

alcuni ritenuta scandalosa, <strong>del</strong>la<br />

possibile “pensabilità” <strong>del</strong> fenomeno<br />

<strong>del</strong>la psicologia on line, luogo inteso<br />

talvolta invece come privo di limiti e<br />

appannaggio di una sorta di<br />

“processo primario”.<br />

Chiediamo che questa nostra linea<br />

sia premiata e sostenuta dai<br />

colleghi, è una linea di rigore e<br />

imparzialità, che tenta di trovare<br />

ogni volta il bandolo <strong>del</strong>la matassa a<br />

partire dal maggiore valore aggiunto<br />

che può portare alla psicologia e al<br />

suo sviluppo.<br />

Ciascuno è chiamato con il voto a<br />

scegliere tra diverse concezioni<br />

<strong>del</strong>la professione anche alla luce<br />

<strong>del</strong>la propria, individuale, condotta<br />

professionale. È giunto il momento<br />

<strong>del</strong>le scelte e non è questa l'ora per<br />

stare in finestra.


IN PRIMO PIANO<br />

Sette nuovi voluni<br />

su altrettanti temi chiave<br />

<strong>del</strong>la professione<br />

arricchiscono<br />

un già grande patrimonio<br />

di elaborazione<br />

e di ricerca<br />

L’elenco completo<br />

dei convegni<br />

e dei seminari<br />

di questi anni<br />

L’ORDINE<br />

FA<br />

CULTURA<br />

Sono stati elaborati dall'ordine sette volumi sulle<br />

diverse tematiche di cui si è occupato negli ultimi<br />

tempi.<br />

Solo alcuni di essi perverranno per posta ai colleghi.<br />

Altri verranno posti in una nuova Sezione <strong>del</strong> sito<br />

www.ordinepsicologilazio.it avente ad oggetto “I Volumi<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> on line”.<br />

Le ragioni di questa scelta sono essenzialmente di<br />

opportunità, trovandoci a ridosso di una importante<br />

scadenza elettorale per il rinnovo <strong>del</strong> Consiglio<br />

<strong>del</strong>l'ordine. Per non prestarci dunque a strumentalizzazioni.<br />

La Sezione <strong>del</strong> sito “I Volumi <strong>del</strong>l'ordine on line”<br />

ospita i Volumi realizzati dall'ordine <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong><br />

<strong>Lazio</strong>, <strong>del</strong> tutto completi per poter essere stampati in<br />

cartaceo e inviati ai colleghi. Sono l'espressione di molti<br />

mesi, alcune volte di anni, di lavoro.<br />

I materiali <strong>del</strong>la Sezione sono tutti l'esito <strong>del</strong> lavoro<br />

<strong>del</strong>l'ordine regionale, sia che si tratti di resoconti di<br />

convegni e attività realizzate, sia che si tratti <strong>del</strong>la<br />

pubblicazione di materiali e di riflessioni relativi<br />

all'attività istituzionale di ricerca, tutela o promozione.<br />

Riteniamo doveroso procedere alla pubblicazione di<br />

questi materiali per diverse ragioni:<br />

• sono il risultato <strong>del</strong> lavoro di molti colleghi che in<br />

essi si sono impegnati, in genere a titolo gratuito;<br />

• sono una documentazione, a nostro giudizio, preziosa<br />

che non deve andare dispersa ma, invece,<br />

fissata in un prodotto da utilizzare, premessa per<br />

ulteriori avanzamenti sui diversi temi di cui i volumi<br />

trattano;<br />

• consentono di misurare il lavoro svolto dall'ordine<br />

e offrono dunque la possibilità di una doverosa verifica<br />

sul suo operato;<br />

• riflettono il lavoro <strong>del</strong>l'ufficio che, spesso con spirito<br />

di sacrificio, si è molto impegnato nella organizzazione<br />

di questo materiale al momento <strong>del</strong>la sua<br />

produzione come <strong>del</strong>la sua finalizzazione.<br />

Illustriamo, in questo breve dossier, i sette volumi<br />

elaborati dall'ordine regionale.<br />

Di ciascun lavoro pubblichiamo la presentazione, il<br />

sommario e la cosiddetta “Quarta” di copertina, dove<br />

presente. Due di questi volumi - “Le scuole di Specializzazione<br />

in psicoterapia” e “<strong>Psicologi</strong> e Fisco” -<br />

verranno comunque pubblicati svolgendo un'utile funzione<br />

di manuali.<br />

Altri due - “Lo psicologo nel contesto giudiziario” e<br />

“Lo psicologo <strong>del</strong> lavoro, un mestiere che cambia” -<br />

riteniamo che in futuro valga la pena stampare per<br />

renderli fruibili, sotto forma di volume cartaceo, per i<br />

colleghi e per le plurime committenze per le quali<br />

erano anche stati pensati (magistrati, avvocati, direttori<br />

<strong>del</strong> personale, eccetera). Per tali volumi, ci auguriamo<br />

che chiunque arrivi all'ordine dopo le elezioni proceda<br />

alla loro stampa e diffusione.<br />

7


in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />

LO PSICOLOGO DEL LAVORO: UN MESTIERE CHE CAMBIA<br />

Opportunità e vincoli dopo la sentenza Platè e la riforma Biagi<br />

A cura di Giampiero Falasca<br />

Presentazione<br />

Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

David Cariani<br />

Dell'uscita di questo volume siamo tutti molto lieti.<br />

Era ora che si facesse il punto sulla psicologia <strong>del</strong> lavoro dopo la riforma Biagi e tenendo conto <strong>del</strong>la sentenza Platè<br />

che, pur non aggiungendo nulla alla nostre prerogative, le ribadisce in un dispositivo di condanna di un abuso<br />

perpetrato in un settore culturalmente ancora debole come quello <strong>del</strong>la selezione.<br />

Da molto tempo l'ordine regionale interviene sulla tematica aperta dalla legge Biagi, la cosiddetta riforma Biagi,<br />

che dal nostro punto di vista è stata vissuta come la fine <strong>del</strong>la libertà di intervento <strong>del</strong>lo psicologo nello sviluppo di<br />

una autonoma iniziativa nel campo <strong>del</strong>la selezione. La legge è indubbiamente limitativa e evidenzia con questo una<br />

carenza di azione <strong>del</strong> Consiglio nazionale che è stata cronica in questi anni. Ma non tutto è perduto. Non tutto è<br />

ancora chiarito, ma gli interventi <strong>del</strong> nostro ordine regionale presso il Ministero <strong>del</strong> lavoro e l'Agenzia per le entrate<br />

ha aperto varchi importanti di riconsiderazione <strong>del</strong>la tematica. Purtroppo il Consiglio nazionale, da noi più volte<br />

sollecitato, non ha mostrato quell'interesse fattivo per la tematica che spinge a svolgere azioni di pressione per la<br />

modifica di circolari applicative o per sollecitare l'attenzione <strong>del</strong> Ministero, lasciandoci soli in questa azione.<br />

Il volume presentato ha molti pregi, vogliamo segnalare solo alcuni dei risultati e <strong>del</strong>le iniziative che vengono in<br />

esso rappresentati.<br />

1) L'interpello verso il Ministero <strong>del</strong> Lavoro - come si potrà meglio evincere dalla accurata ricostruzione portata<br />

dall'avv. Falasca - ha portato come risultato il riconoscimento che nelle attività di ricerca e selezione <strong>del</strong> personale<br />

messe in atto dalle Agenzie per il lavoro, "esula" una valutazione psicologica <strong>del</strong> candidato. Ciò apre le porte a<br />

quanto da noi sostenuto nell'interpello, ovvero che la riforma Biagi non può ledere le prerogative <strong>del</strong>lo psicologo,<br />

ribadite peraltro dalla sentenza Platè e dalla legge 170/03 che indica le competenze dei dottori in tecniche<br />

psicologiche (i “triennalisti”) e che è intervenuta successivamente (questo è significativo) alla riforma Biagi.<br />

2) Una collega iscritta all'ordine <strong>del</strong>la Lombardia, venuta a sapere <strong>del</strong>l'attività consulenziale sulla legge Biagi avviata<br />

dal nostro <strong>Ordine</strong> dopo il convegno sullo stesso tema realizzato nel 18 giugno <strong>del</strong> 2004, si è rivolta a noi non<br />

essendo riuscita a trovare una soluzione al suo problema nei due ordini <strong>del</strong> nord dove afferiva, quello di iscrizione<br />

e quello di esercizio professionale. Ha rischiato una denuncia penale e l'interruzione di ogni attività. L'agenzia<br />

<strong>del</strong>le entrate <strong>del</strong>la provincia dove esercita la sua attività, a seguito <strong>del</strong>la comunicazione da noi inviata, ha<br />

riconosciuto la legittimità dei comportamenti che in un primo tempo aveva definito <strong>del</strong>ittuosi. La collega può<br />

proseguire così la sua attività e ciò costituisce un precedente importante per tutti noi.<br />

3) Stiamo lavorando alla realizzazione di protocolli d'intesa con più soggetti quali i direttori <strong>del</strong> personale, le agenzie<br />

di intermediazione e i consulenti <strong>del</strong> lavoro. C'è una disponibilità in tal senso ricoprendo ciascuno ambiti di<br />

intervento differenti che si possono avvalere <strong>del</strong>le reciproche professionalità per l'ottimizzazione <strong>del</strong>la prestazione<br />

complessiva. Nel volume presentiamo interventi di alcuni di questi soggetti.<br />

4) Per procedere a questo tipo di sinergia è necessario che la psicologia <strong>del</strong> lavoro operi un forte processo di<br />

identificazione <strong>del</strong>le proprie prerogative, operazione che, pur potendo realizzare un processo <strong>del</strong>usorio (rispetto<br />

all'onnipotenza illusoria), rafforza l'identità complessiva <strong>del</strong> settore. Quando lanciammo in quasi mille aziende<br />

<strong>del</strong>la regione le lettere con cui ribadimmo che la diagnosi psicologica e altre prerogative <strong>del</strong>la psicologia <strong>del</strong><br />

lavoro erano nostro esclusivo campo di azione, molti direttori <strong>del</strong> personale ci chiesero giustamente di dettagliare<br />

quali, a nostro giudizio, fossero le prerogative che ci riconoscevamo. Non è stato agevole neanche tra noi<br />

districarci per avere una omogeneità di vedute. Per questa ragione facemmo il convegno e quindi il consiglio<br />

<strong>del</strong>l'ordine affidò ad alcuni consulenti il compito di arrischiarsi in questo lavoro di schiarimento. Abbiamo<br />

pertanto un prodotto, una griglia <strong>del</strong>le prerogative <strong>del</strong>lo psicologo <strong>del</strong> lavoro, con un approfondimento ulteriore,<br />

rispetto alle competenze indicate dalla riforma Biagi. E' naturalmente un lavoro in itinere che però ha il pregio<br />

di fornirci di una base di appoggio per potere procedere all'intesa con gli altri soggetti implicati: agenzie <strong>del</strong><br />

lavoro, consulenti <strong>del</strong> lavoro, direttori <strong>del</strong> personale, federmanager.<br />

8


in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />

5) Crediamo infine, attraverso la definizione di cui sopra, ma anche attraverso la pubblicazione di questo volume<br />

di procedere al rafforzamento <strong>del</strong> processo identitario <strong>del</strong>lo psicologo <strong>del</strong> lavoro. È un sostegno che tutta la<br />

comunità professionale <strong>degli</strong> psicologi deve potere volgere verso la psicologia <strong>del</strong> lavoro che spesso si trova su<br />

linee di confine a fronteggiare professionalità agguerrite, spesso da lunga data esistenti, verso le quali si tratta<br />

di agire con intelligenza ma anche con fermezza.<br />

6) Infine presentiamo anche un'azione verso l'ordine <strong>degli</strong> Avvocati, attraverso la quale intendiamo sostenere i<br />

diritti dei cittadini “selezionati”, o soggetti a perizie di vario genere, naturalmente quando è implicata l'analisi<br />

di aspetti psicologici, ad incontrare comportamenti professionalmente competenti. Intendiamo diffondere nella<br />

cultura giuridica la consapevolezza che ci possa essere un pregiudizio al diritto (oltre ad un danno serio) se i<br />

cittadini non vengono tutelati da questo punto di vista, fornendo ai cittadini e agli avvocati strumenti in grado<br />

di contestare l'eventuale illegittimità <strong>del</strong>le procedure adottate, in particolare se condotte in assenza <strong>del</strong><br />

professionista psicologo.<br />

Sommario<br />

Presentazione (Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca, David Cariani)<br />

Capitolo I. Gli scenari <strong>del</strong>la psicologia <strong>del</strong> lavoro<br />

Quale Vision per lo psicologo <strong>del</strong> lavoro. (Roberto Panzarani).<br />

Problemi normativi e ricerca di nuovi approcci. (Tiziano Treu).<br />

Capitolo II. Il contesto normativo e le problematiche applicative<br />

Dalla sentenza Platè alla riforma Biagi: le prerogative <strong>del</strong>la professione di psicologo<br />

(Giampiero Falasca)<br />

La professione tra linguaggio normativo e applicazioni sul campo (Andrea Mazzeo)<br />

La psicologia tra norma e buone prassi applicative: l'intervento <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> nel “caso” P.P.<br />

(Giampiero Falasca)<br />

Capitolo III. Il mestiere che cambia: confini e spazi <strong>del</strong>la professione<br />

I confini applicativi e le competenze esclusive <strong>del</strong>lo psicologo <strong>del</strong> lavoro (Andrea Mazzeo)<br />

Prassi operative e valore aggiunto professionale (Franca Mora)<br />

Competenze <strong>del</strong>lo psicologo per la qualità <strong>del</strong>la vita organizzativa (Guido Sarchielli)<br />

Diagnosi psicologica e sentenza Platè (William Levati)<br />

Capitolo IV. La psicologia <strong>del</strong> lavoro e i suoi interlocutori<br />

Il parere <strong>del</strong>le Agenzie per il lavoro (Gianni Bocchieri).<br />

IL parere dei responsabili <strong>del</strong> personale (Mario D'Ambrosio).<br />

Il parere <strong>del</strong> sindacato. (Giulia Tavernese).<br />

Capitolo V. <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>: iniziative, risultati e scenari<br />

Il convegno sulla sentenza Platè<br />

Le proposte di modifica <strong>del</strong>la normativa<br />

Il confronto con il Ministero <strong>del</strong> lavoro<br />

Il “Protocollo d intesa” con le organizzazioni<br />

La comunicazione istituzionale<br />

Documentazione<br />

A. Normativa<br />

B. Decreti e circolari <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong> Welfare<br />

C. La sentenza Platè<br />

D. I concetti chiave <strong>del</strong>la riforma Biagi<br />

E. Linee guida <strong>del</strong>la professione di psicologo <strong>del</strong> lavoro<br />

F. Rassegna stampa<br />

9


in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />

Quarta di copertina<br />

Con questo volume l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> intende analizzare l'impatto sulla professione <strong>del</strong>lo<br />

psicologo <strong>del</strong> lavoro <strong>del</strong>le numerose riforme legislativa che, a partire dal 1997 sino alla recente riforma Biagi,<br />

hanno regolamentato le attività di ricerca e selezione <strong>del</strong> personale.<br />

Tali normative sono scaturite dall'intento di superare lo “storico” monopolio pubblico <strong>del</strong> collocamento e<br />

favorire l'ingresso di nuovi soggetti nelle attività di incontro tra domanda ed offerta di lavoro.<br />

Per realizzare questo obiettivo, il legislatore in questi anni ha cercato di agevolare l'attività <strong>del</strong>le Agenzie<br />

private per lavoro anche se, spesso inconsapevolmente, ha finito per confinare in un ruolo marginale gli psicologi<br />

professionisti, i quali svolgono nel campo <strong>del</strong>le risorse umane alcune importanti attività di diagnosi psicologica,<br />

che non possono essere “assorbite” dalle Agenzie per il lavoro in ragione <strong>del</strong>la loro natura di funzioni riservate.<br />

Il presente volume analizza in dettaglio gli aspetti normativi e professionali che scaturiscono da questo<br />

scenario, e descrive in maniera sintetica tutte le iniziative messe in campo dall'<strong>Ordine</strong> nell'ultimo biennio (a<br />

partire, cioè, dalla riforma Biagi) per difendere e valorizzare il ruolo e la professionalità <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong><br />

lavoro.<br />

Il volume descrive innanzitutto in termini generali, con il contributo di due esperti nella psicologia <strong>del</strong> lavoro<br />

e nel diritto <strong>del</strong> lavoro (il prof. Treu), i problemi che si pongono nell'attuale contesto normativo e professionale<br />

allo psicologo. Successivamente, vengono approfonditi in dettaglio gli aspetti problematici di questo contesto,<br />

riportando con precisione quali sono i vincoli, i problemi e le opportunità che si pongono allo psicologo che si<br />

occupa <strong>del</strong>le risorse umane.<br />

Il volume descrive poi il caso di una psicologa professionista la quale, inconsapevolmente, rischiava di finire<br />

nel complicato reticolo di divieti e sanzioni previsti dalla nuova normativa posta in materia di ricerca e selezione<br />

<strong>del</strong> personale dalla riforma Biagi. La professionista, con il supporto <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, ha riorganizzato la<br />

propria attività e, senza alterarne la sostanza, oggi la può esercitare senza problemi di compatibilità normativa.<br />

Infine, vengono descritte le azioni che l'<strong>Ordine</strong> regionale ha messo in campo per difendere e valorizzare il<br />

ruolo <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> lavoro; tale iniziative sono di varia natura (convegni, proposte di modifica <strong>del</strong>la<br />

legislazione, quesiti al Ministero <strong>del</strong> Welfare, proposte di protocolli d’intesa) ma sono accomunate dall'intento<br />

di chiarire il ruolo e le funzioni che possono essere svolte dai diversi attori che operano nel campo <strong>del</strong>le risorse<br />

umane, e viene dato spazio alle opinioni di alcuni interlocutori privilegiati, che offrono il loro contributo sia per<br />

quanto concerne la definizione <strong>del</strong> ruolo <strong>del</strong>lo psicologo <strong>del</strong> lavoro sia per quanto concerne le proposte formulate<br />

dall'ordine <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

In appendice è allegata una ricca parte di Documentazione, al fine di agevolare la comprensione <strong>del</strong>le diverse<br />

tematiche affrontate, riporta la normativa di riferimento, le circolari ministeriali, alcune significative pronunce<br />

giurisprudenziali, un piccolo “glossario” che spiega i concetti chiave contenuti nella riforma Biagi e, infine, una<br />

sintetica rassegna stampa relativa alle iniziative intraprese.<br />

10


in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />

LO PSICOLOGO NEL CONTESTO GIUDIZIARIO<br />

Opportunità e vincoli dopo la sentenza Platè e la riforma Biagi<br />

A cura di Guido Crocetti, Pietro Stampa, Antonio Cucino<br />

Presentazione<br />

Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

Paola Marinelli<br />

Marialori Zaccaria<br />

Abbiamo voluto pubblicare i contributi portati nel convegno di <strong>Psicologi</strong>a Giuridica - organizzato ormai qualche<br />

tempo fa dal nostro ordine regionale al residence di Ripetta di Roma - perché quel convegno ha rappresentato un<br />

momento importante di messa a punto e di confronto, in primo luogo con le istituzioni che erano rappresentate ai<br />

livelli più alti ma anche con le associazioni che si muovono sul terreno <strong>del</strong>la psicologia giuridica e tra i colleghi che<br />

operano in questo campo.<br />

Abbiamo ritenuto che fosse importante lasciare traccia e memoria <strong>del</strong>le due giornate di lavoro, per il valore dei<br />

contenuti in esse portati, per la chiarezza <strong>del</strong>le problematiche rappresentate, ancora pienamente attuali, e per il<br />

confronto non rituale che si è sviluppato con le tre istituzioni <strong>del</strong> potere giudiziario maggiormente rilevanti per la<br />

psicologia giuridica, che erano presenti nelle figure dei presidenti <strong>del</strong>la Corte d'Appello, <strong>del</strong> Tribunale e <strong>del</strong> Tribunale<br />

per i Minorenni di Roma. Un segno di come la nostra professione sia valorizzata e assunta come rilevante polo di<br />

confronto dalle istituzioni giudiziarie oltre che individuata sul piano <strong>del</strong>la colleganza tra professionisti come segnalato<br />

dalla presenza e dall'intervento <strong>del</strong> presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> Avvocati di Roma.<br />

Molte questioni sono all'ordine <strong>del</strong> giorno nella psicologia giuridica e il convegno ha solo iniziato a trattarle ma il<br />

risultato più importante credo sia stato proprio l'evento in quanto tale, nelle forme che ha assunto. Ha rappresentato<br />

l'esito di un lungo lavoro - portato avanti in primo luogo dalla Commissione “Deontologica” <strong>del</strong>l'ordine regionale e<br />

dal suo coordinatore, il nostro collega e consigliere Guido Crocetti - e ha ratificato il cambio di “cultura” che è<br />

intervenuto nel rapporto tra psicologia e istituzioni giudiziarie, almeno per quanto riguarda quelle <strong>del</strong>la capitale.<br />

Ciò è da ascrivere al lavoro che l'<strong>Ordine</strong> ha realizzato in questi anni, di cui - tra l'altro - si trova ampia<br />

traccia nelle “istruzioni” di regolamentazione <strong>del</strong> lavoro dei CTU emanate dal Tribunale di Roma ed entrate<br />

in vigore il 1.1.2004, che vanno incontro a molte posizioni da noi espresse, anche con la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>l'ordine<br />

regionale, n. 74 <strong>del</strong> 14 marzo 2002, che indica criteri per il vaglio <strong>del</strong>le istanze per l'inserimento nell'Albo<br />

dei CTU.<br />

Ciò ci obbliga, in quanto Sistema Professionale, ad essere all'altezza dei problemi che ci vengono posti, per fornire<br />

soluzioni che non siano autoreferenziali, difensivamente ancorate a gerghi professionali, ma che abbiano quella<br />

padronanza <strong>degli</strong> strumenti teorici e tecnici che è indicata dalla capacità di fornire soluzioni che siano “comprensibili”<br />

ed utilizzabili da coloro che le richiedono, in particolare giudici e avvocati ma naturalmente le persone che alla<br />

giustizia si rivolgono o che comunque da lì debbono passare.<br />

Ci obbliga a nostra volta a conoscere i linguaggi e soprattutto le procedure richieste nei dibattimenti, che vanno<br />

intese come garanzie date dal diritto e non come orpelli incomprensibili da osservare distrattamente. La psicologia<br />

è ormai una professione matura che può dialogare a pari livello con la società civile e istituzionale, potendo dunque<br />

riconoscere il valore dei dispositivi teorici e tecnici costruiti in campi e saperi anche apparentemente lontani dai<br />

propri: professioni che lavorano interdisciplinarmente per dare soluzione ai problemi che le persone portano in una<br />

condizione difficile quale quella che si ha in un'aula di tribunale.<br />

Questo approccio consente di rafforzare l'autonomia professionale <strong>del</strong>la psicologia, la capacità di costruire i contesti,<br />

le forme e le cornici <strong>del</strong> nostro intervento. Anche la difficile situazione di un consulente di parte, in precario equilibrio<br />

tra autonomia professionale e esigenze <strong>del</strong> contesto legale-cliente, può essere affrontata costruendo incessantemente<br />

il proprio “setting”, che è prima di tutto interno, baluardo per rendere possibile la comprensione di quanto sta<br />

accadendo, competenza tanto più necessaria quanto più la situazione è turbolenta e conflittuale.<br />

Il Convegno rappresentò anche un momento di confronto e di mobilitazione, riguardo ai due progetti di legge <strong>del</strong><br />

governo che - ricorderete - intendevano riformare profondamente alcuni segmenti <strong>del</strong> sistema giudiziario andando<br />

ad intaccare alla radice il rapporto tra psicologia e sistema giudiziario stesso. Quei progetti andavano contrastati,<br />

<strong>11</strong>


in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />

per le ragioni così bene illustrate nel prezioso contributo che allora ci portarono le colleghe <strong>del</strong>l'ufficio <strong>del</strong> servizio<br />

sociale per i minorenni di Roma, contributo già pubblicato sul <strong>Notiziario</strong> <strong>del</strong>l'ordine n. 3/4 <strong>del</strong> 2002 e qui riproposto.<br />

Uno dei due progetti prevedeva l'abolizione dei Tribunali per i minorenni e l'istituzione di una sezione apposita<br />

per famiglia e minori pressi i Tribunali ordinari, laddove sarebbero stati esclusi gli psicologi da ogni forma di decisione,<br />

a differenza di come accade oggi con i giudici onorari presso i Tribunali per i minorenni. Nel progetto di legge si<br />

prevedeva inoltre che il giudice potesse avvalersi, per la consulenza, dei servizi sociali <strong>del</strong>la giustizia minorile o, se<br />

non presenti, <strong>del</strong> Comune. Ciò significa che sarebbe scomparsa la figura <strong>del</strong> consulente tecnico libero professionista.<br />

L'altro progetto introduceva cambiamenti restrittivi nell'approccio al reato <strong>del</strong> minorenne avvicinandolo in maniera<br />

dura alle condizioni che si applicano per i maggiorenni.<br />

Questi progetti andavano contrastati per mantenere chiara visibilità e spazio di azione e di occupazione<br />

per i colleghi ma anche per sostenere il valore <strong>del</strong>le conoscenze <strong>del</strong>la psicologia che venivano spazzate via<br />

da una posizione giustizialista che non intendeva tenerne conto.<br />

I progetti si inabissarono in Parlamento e non se ne parlò più. In quella occasione vi fu un'importante<br />

convergenza con la magistratura e una partecipazione anche attiva <strong>del</strong>l'ordine alle petizioni raccolte da<br />

più parti e alle pressioni sulla classe politica.<br />

Molti ancora i problemi aperti, naturalmente, sui quali sarà necessario riprendere l'impegno <strong>del</strong>l'ordine.<br />

• La revisione <strong>degli</strong> elenchi CTU presso i Tribunali, aggiornandoli e favorendo momenti formativi per chi vi è iscritto,<br />

magari da molto tempo. Recentemente si sono svolte due giornate di formazione, in collaborazione con la Regione,<br />

per i colleghi iscritti all'Albo CTU, ma l'impegno va continuato. Da tempo sono stati avviati confronti con le scuole<br />

di psicologia giuridica per individuare alcuni standard formativi comuni.<br />

• La battaglia mai conclusa, che anche gli altri ordini professionali sostengono, <strong>del</strong>la rotazione <strong>degli</strong> incarichi di<br />

consulenza.<br />

• Il vaglio <strong>del</strong>la validità e l'eventuale aggiornamento dei criteri introdotti dall'ordine per accertare quella “specifica”<br />

competenza che è richiesta dalla legge per far parte <strong>degli</strong> elenchi CTU presso i Tribunali e che non si esaurisce<br />

nella sola appartenenza all'Albo professionale. Fare una perizia significa entrare nel destino <strong>del</strong>le persone,<br />

decidere per il sì o per il no, e ciò determina <strong>degli</strong> esiti, spesso onerosi. Per questa ragione abbiamo ritenuto che<br />

avere un percorso formativo riconoscibile e dedicato, un'esperienza professionale pregressa ma anche una certa<br />

età anagrafica fossero importanti criteri di garanzia.<br />

• L'impegno da proseguire nel confronto con i Tribunali, specie non di Roma.<br />

• Il confronto con l'Amministrazione <strong>del</strong>la Giustizia Minorile sull'attuale situazione <strong>degli</strong> psicologi che operano nei<br />

Servizi <strong>del</strong>la Giustizia Minorile, al fine di un'ottimizzazione di tale risorsa professionale e nella prospettiva di<br />

prefigurare scenari operativi più idonei ad un corretto esercizio <strong>del</strong>le funzioni psicologiche, ivi incluso uno sviluppo<br />

quantitativo di tali figure.<br />

• È sempre presente infine il rischio che linee di “riforma” <strong>del</strong> sistema, specie <strong>del</strong>la giustizia minorile, spingano<br />

per una somministrazione <strong>del</strong>la pena sempre più di tipo “retributivo”, limitando in tal modo la possibilità che -<br />

all'interno di una severità che la legge deve avere - il reo possa imparare dalla sua esperienza, tanto più se è<br />

molto giovane. Il processo di individualizzazione <strong>del</strong>la pena e dei percorsi successivi è quindi un processo molto<br />

importante che va assolutamente preservato.<br />

Vorremmo concludere salutando Mario Battaglini, magistrato, che non è più con noi. A lungo e fino alla fine è stato<br />

al nostro fianco per aiutarci a capire il mondo che lui rappresentava, essendo stato presidente <strong>del</strong> Tribunale Penale<br />

di Roma. Lo ringraziamo ancora per la guida che ha costituito per il nostro ordine nei lavori <strong>del</strong>la Commissione<br />

deontologica che ha sempre accompagnato con intelligenza e discrezione.<br />

<strong>12</strong>


in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />

Sommario<br />

Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca, Paola Marinelli, Marialori Zaccaria<br />

Presentazione<br />

Guido Crocetti - Pietro Stampa - Antonio Cucino<br />

Introduzione<br />

Mario Battaglini<br />

Prologo<br />

Sezione A - Gli interlocutori istituzionali<br />

Il punto di vista <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Corte d'Appello di Roma<br />

Giovanni Francesco Lo Turco<br />

Il punto di vista <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> Tribunale di Roma<br />

Luigi Scotti<br />

Il punto di vista <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> Tribunale per i Minorenni di Roma<br />

Magda Brienza<br />

Il punto di vista <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> Avvocati di Roma<br />

Federico Bucci<br />

Sezione B - Lo Psicologo come consulente <strong>del</strong> Giudice: problemi aperti<br />

Carlo Serra<br />

Opzioni e criticità nel lavoro <strong>del</strong> CTU<br />

Antonio Cucino<br />

Considerazioni sul segreto professionale<br />

Paolo Capri<br />

Difficoltà e complessità <strong>del</strong>l'approccio psicologico in contesti giuridici differenziati<br />

Stefano Mariani<br />

Autonomia professionale <strong>del</strong> consulente e garanzie <strong>del</strong> contraddittorio<br />

Marco Calabrese<br />

Il ruolo <strong>del</strong> consulente psicologo nel processo civile<br />

Luisella De Cataldo Neuburger<br />

Conciliare CTU e CTP<br />

Francesco Marchio<br />

Il consulente nel processo minorile<br />

Sezione C - Documentazione<br />

Nota introduttiva<br />

Criteri per il vaglio <strong>del</strong>le istanze per l'inserimento nell'Albo dei CTU<br />

Lettera e linee guida <strong>del</strong> Tribunale di Roma<br />

Documento relativo ai test forensi<br />

Lettera al Ministero <strong>del</strong>la Giustizia sui compensi<br />

Risposta <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Giustizia sui compensi<br />

Sezione D - Appendice normativa e giurisprudenziale<br />

Segreto Professionale<br />

Omissione di Referto<br />

Consulenza Tecnica nel Processo Civile<br />

Perizia nel Processo Penale<br />

Giustizia Minorile<br />

Tariffe per i compensi ai periti e ai consulenti tecnici d'ufficio<br />

13


in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />

GLI PSICOLOGI & IL FISCO<br />

Intervista al consulente sugli aspetti fiscali e previdenziali<br />

<strong>del</strong>la professione di psicologo e <strong>del</strong>l'attività di psicoterapeuta<br />

A cura di Mario D'Aguanno, Tesoriere <strong>del</strong>l'ordine e Flavio Petitta, commercialista<br />

Introduzione<br />

Mario D'Aguanno<br />

Questo impegno editoriale ha preso spunto dalla constatazione che, a fronte di una crescente richiesta di informazioni<br />

sugli aspetti fiscali e previdenziali <strong>del</strong>la nostra professione da parte dei colleghi, è risultato difficile trovare come<br />

risposta pubblicazioni che trattassero, in modo autonomo e concreto, queste tematiche.<br />

Si è voluto offrire, quindi, una visione panoramica che possa risultare utile a tutti, soprattutto a coloro che si avviano<br />

all'esercizio <strong>del</strong>la libera professione, cercando di rendere facilmente comprensibili e applicabili i concetti esposti,<br />

facendo naturalmente ricorso sia alle fonti normative, nella sola parte che può interessare lo psicologo, sia all'esperienza<br />

personale <strong>degli</strong> autori.<br />

Senza dubbio ogni capitolo trattato meriterebbe una specifica pubblicazione, così come ogni domanda un capitolo<br />

dedicato, oltre ad un esempio pratico <strong>degli</strong> adempimenti svolti da un ipotetico professionista nel corso di un periodo<br />

d'imposta; tuttavia si è preferita un'esposizione sintetica, che potesse favorire una migliore fruibilità <strong>del</strong> testo. Il<br />

significato e l'utilità di tale fine connota questa pubblicazione come una guida senza funzione di direttiva ufficiale,<br />

funzione che evidentemente non le può competere.<br />

Distribuita gratuitamente a tutti gli iscritti <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>, in qualità di tesoriere mi sembra opportuno informarvi che<br />

per realizzare questa pubblicazione sono state utilizzate le somme in bilancio stanziate per le iniziative culturali.<br />

L'orientamento che ha informato la progettazione e la realizzazione di questo volume è senz'altro la prassi<br />

professionale; l'auspicio è che possa rappresentare per tutti i colleghi una lettura interessante.<br />

Quarta di copertina<br />

Il volume si propone di approfondire e chiarire gli aspetti fiscali inerenti l'attività professionale <strong>del</strong>lo psicologo.<br />

L'intento che anima questo lavoro si colloca in una più ampia cornice istituzionale, che traduce la necessità di<br />

informare e formare la conoscenza di un corretto agire, inteso come un valore etico e deontologico. Il principio<br />

informatore è quindi quello di rendere accessibile l'informazione inerente gli aspetti tributari che regolamentano la<br />

professione; di accompagnare il professionista psicologo nel linguaggio <strong>del</strong>l'universo fiscale, per aiutarlo ad orientarsi<br />

e a decriptarne il significato. Il presente lavoro nasce da concrete esigenze, da domande elementari e quotidiane, da<br />

dubbi e incertezze che gli psicologi possono incontrare nell'esercizio <strong>del</strong>la professione.<br />

La struttura <strong>del</strong> volume si articola in una serie di domande che incontrano risposte sintetiche e pratiche, che<br />

approfondiscono e, allo stesso tempo, esemplificano concretamente gli aspetti legislativi, fiscali e previdenziali inerenti<br />

la professione di psicologo e di psicoterapeuta.<br />

Il risultato è una sorta di vademecum di agile consultazione, tradotto in informazioni, suggerimenti, strategie<br />

applicative<br />

14


in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />

Sommario<br />

Introduzione di Mario D'Aguanno<br />

Presentazione di Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

Capitolo primo:<br />

L'attività professionale <strong>del</strong>lo psicologo<br />

Capitolo secondo:<br />

Imposta sul valore aggiunto<br />

Capitolo terzo:<br />

Imposta sul reddito <strong>del</strong>le persone fisiche<br />

Capitolo quarto:<br />

Imposta regionale sulle attività produttive<br />

Capitolo quinto:<br />

Scritture contabili<br />

Capitolo sesto:<br />

Regimi fiscali<br />

Capitolo settimo:<br />

Dichiarazione unificata Mo<strong>del</strong>lo UNICO<br />

Capitolo ottavo:<br />

Mo<strong>del</strong>lo di pagamento unificato F24<br />

Capitolo nono:<br />

Parametri presuntivi di compensi e Studi di settore<br />

Capitolo decimo:<br />

Ente nazionale di previdenza ed assistenza per gli psicologi<br />

Appendice:<br />

Riferimenti normativi<br />

Glossario<br />

Annotazioni<br />

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in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />

LE SCUOLE DI SPECIALIZZIONE IN PSICOTERAPIA<br />

NEL LAZIO ABILITATE DAL MIUR<br />

Presentazione<br />

Marialori Zaccaria<br />

Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

Vicepresidente e Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Tra aprile e settembre <strong>del</strong> 2002, l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> ha promosso un ciclo di 14 Seminari<br />

dal titolo “Psicoterapia e Formazione” al quale hanno partecipato tutti gli Istituti, operanti nel <strong>Lazio</strong>, sia<br />

universitari sia privati, autorizzati dal Ministero <strong>del</strong>l'Istruzione Università e Ricerca (MIUR) ad istituire<br />

corsi quadriennali di specializzazione in psicoterapia.<br />

La psicoterapia è un albero che si è molto ramificato negli ultimi decenni tanto da rendere talvolta difficile<br />

l'orientamento in esso sia per coloro che intendono accedere ad una psicoterapia come pazienti sia per<br />

chi, da psicologo o da medico, intenda qualificarsi in uno dei corsi di specializzazione riconosciuti dal MIUR<br />

o presso Scuole di specializzazione universitarie a ciò abilitate.<br />

Proprio in occasione <strong>del</strong>la giornata conclusiva <strong>del</strong> 28 settembre 2002, di confronto tra i rappresentanti<br />

dei corsi di specializzazione e l'<strong>Ordine</strong> regionale, a valle dei 14 seminari, era nata l'idea di elaborare un<br />

volume in grado di fornire una mappa completa di tutti gli Istituti di Psicoterapia, riconosciuti e operanti<br />

nel <strong>Lazio</strong>, per informare gli utenti sull'enorme offerta di Psicoterapia presente sul territorio. In sostanza<br />

un volume che potesse riprendere quanto realizzato nella ricchezza <strong>del</strong> dibattito e <strong>del</strong> confronto avuti in<br />

occasione dei seminari che hanno visto una partecipazione di pubblico attiva e costante, ma necessariamente<br />

limitata.<br />

Nel volume prende forma la mole complessiva <strong>del</strong>l'offerta formativa promossa dalle Scuole presenti nel<br />

<strong>Lazio</strong>. Prende forma, assumendo visibilità, una specifica risorsa culturale <strong>del</strong>la nostra regione. Si tratta<br />

<strong>del</strong> complesso <strong>del</strong>le competenze e <strong>del</strong>le intelligenze orientate alla comprensione di quanto accade nella<br />

mente <strong>del</strong>le persone quando sono collocate nelle relazioni, nei gruppi, nei sistemi di convivenza. Si tratta<br />

<strong>del</strong>le ricerche, <strong>del</strong>la formazione, <strong>del</strong>la pratica connesse con il disagio psichico, con la sua comprensione,<br />

con la sua cura non farmacologia, con lo studio dei mo<strong>del</strong>li <strong>del</strong>la mente. Ogni diffusione di questa ricchezza<br />

può contribuire a valorizzare l'attività psicoterapeutica agli occhi dei cittadini, introducendo possibili<br />

evoluzioni <strong>del</strong>l'immagine <strong>del</strong>la psicoterapia - ma anche <strong>del</strong>la psicologia - presso di essi, a cominciare dalla<br />

conquista di una cultura non medicalizzata <strong>del</strong> disagio psichico.<br />

È compito istituzionale <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> svolgere questa funzione di informazione ed orientamento. È questo<br />

lo spirito che ci ha animato nel portare avanti tale iniziativa che è finalizzata all'offerta di un servizio<br />

originale sia ai pazienti/clienti, che possono utilizzare le informazioni fornite dal presente volume per<br />

operare una scelta più consapevole <strong>del</strong> tipo di psicoterapia che desiderano intraprendere, sia verso i<br />

giovani colleghi che si apprestano a scegliere un percorso formativo in psicoterapia.<br />

Ricordiamo che l'accesso ai corsi di specializzazione è consentito a psicologi e medici iscritti ai rispettivi<br />

Albi professionali, così come previsto dall'art. 3 <strong>del</strong>la legge 56/89 e che attualmente le Asl danno una<br />

interpretazione restrittiva <strong>del</strong>la legge 401 <strong>del</strong> 2000 riguardo alla norma in essa contenuta sulla cosiddetta<br />

“equipollenza”, per cui al momento le Asl tendono a non accettare quale titolo di specializzazione valido<br />

per l'accesso alle classi di concorso in <strong>Psicologi</strong>a, quello di psicoterapia. L'<strong>Ordine</strong> è in prima linea nella<br />

battaglia per la giusta interpretazione <strong>del</strong>la legge sull'equipollenza. Per un approfondimento di questi<br />

aspetti rinviamo ai numerosi riferimenti riportati nei nostri Notiziari.<br />

16


in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />

Di converso, proprio su nostra iniziativa, il MIUR, con la circolare riportata alla fine <strong>del</strong> volume, riconosce<br />

il valore legale equipollente (con il titolo di “specializzazione” in psicoterapia) ai diplomi rilasciati dalle<br />

scuole di specializzazione universitarie e da quelle riconosciute dal MIUR e gli attestati rilasciati in sanatoria<br />

dagli Ordini territoriali <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> ai sensi <strong>del</strong>l'art. 35 <strong>del</strong>la legge 56/89.<br />

In appendice al volume troverete un compendio essenziale dei rilievi legislativi e normativi riguardanti<br />

la Specializzazione in Psicoterapia.<br />

Ci auguriamo che questo lavoro sia accolto con lo stesso spirito che ci ha sostenuto nel concepirlo e<br />

realizzarlo: disporre di una guida pratica ed agile di orientamento, una sorta di prontuario che consenta di<br />

attingere le informazioni essenziali rendendo più leggibile il panorama articolato e complesso <strong>del</strong>la formazione<br />

e <strong>del</strong>la pratica in Psicoterapia.<br />

L'adesione <strong>degli</strong> Istituti privati è stata massiccia, ed il progetto è stato favorevolmente accolto e<br />

convintamene sostenuto, anche se molto tempo è stato dedicato nell'accompagnamento alla compilazione<br />

<strong>del</strong>le schede. Nel volume non troverete le Scuole di Specializzazione universitarie che hanno ritenuto la<br />

scheda di rilevazione non “tarata” sulle proprie coordinate formative.<br />

Molti i problemi ancora aperti, in primo luogo gli spazi di agibilità <strong>del</strong>le Scuole di specializzazione a fronte<br />

di limitazioni che vengono portate sul piano <strong>del</strong>le logistica come dei tirocini, come documentato nei Notiziari<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>. Così anche la questione <strong>del</strong>icata e urgente <strong>degli</strong> sbocchi occupazionali <strong>del</strong>la psicologia e <strong>del</strong>la<br />

psicoterapia.<br />

Molti i motivi di interesse nel confronto con le Scuole. È di grande rilievo per la nostra professione la<br />

riflessione sui mo<strong>del</strong>li formativi in psicologia e psicoterapia. Questo tema, pur impegnativo e difficile, ci<br />

sembra offra interessanti potenzialità per il confronto tra corsi di specializzazione, laddove esso appare<br />

spesso problematico sul piano <strong>del</strong>le teorie e <strong>del</strong>le metodologie.<br />

Su quest'ultimo tema, sempre nel corso <strong>del</strong> ciclo di seminari, era nata l'esigenza <strong>del</strong>la promozione di un<br />

confronto scientifico sui fattori terapeutici che ogni mo<strong>del</strong>lo teorico di riferimento offre, per poter evidenziare,<br />

oltre alle convergenze e alle assonanze, anche le differenze metodologiche tra le varie Scuole. A causa <strong>del</strong>le<br />

scadenze semestrali <strong>del</strong>le proroghe <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> non ci è stato possibile realizzare l'iniziativa,<br />

ci auguriamo però che la nuova legislatura ordinistica possa raccogliere, promuovere ed avviare tale confronto.<br />

Intanto vi invitiamo non certo ad una buona lettura ma senz'altro ad un'utile consultazione.<br />

17


in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />

I CONVEGNI E I SEMINARI DELL'ORDINE<br />

Presentazione<br />

Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

Da tempo stiamo lavorando sui materiali raccolti nei convegni, organizzati e promossi dal nostro ordine regionale,<br />

di cui non avevamo ancora pubblicato gli atti. Non volevamo che restassero testi inerti, ascoltati soltanto da coloro<br />

che hanno partecipato agli eventi.<br />

È un materiale ricco, prodotto dalla nostra comunità professionale, “dagli psicologi per gli psicologi”, con qualche<br />

limitata, gradita, incursione da altre discipline contigue o da altre provenienze geografiche. I colleghi hanno messo<br />

a disposizione il loro sapere e soprattutto il loro saper fare professionale, gratuitamente, per voglia di confronto e<br />

anche per desiderio di misurarsi. Di questo li ringrazio.<br />

Non tutti i convegni passati sono stati pubblicati, ricordo ad esempio “La selezione e valutazione <strong>del</strong> personale:tutela,<br />

prassi e deontologia professionale”, “<strong>Psicologi</strong>a ed Internet”, “Tra new economy e recessione: quale ruolo per il futuro<br />

<strong>del</strong>la psicologia de lavoro”, “<strong>Psicologi</strong>a e prevenzione: quale sostegno alla genitorialità” moltissimi “Seminari” svolti<br />

all'ordine o le 15 giornate con le scuole di specializzazione in psicoterapia tenute nella bella cornice di Palazzo<br />

Baldassini. Abbiamo fatto la scelta di presentare qui soltanto i più recenti.<br />

Altri sono stati pubblicati nel <strong>Notiziario</strong> sotto forma di inserti come ad esempio “La <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>lo Sport, innovazioni<br />

e prospettive” e “La riforma universitaria” o come numeri monografici come “La psicologia: una risorsa <strong>del</strong> SSN” o<br />

“<strong>Psicologi</strong>a Scuola Qualità, un approccio integrato”.<br />

Alcuni convegni che ci sono sembrati particolarmente significativi per la tematica trattata o per i contenuti emersi<br />

o per la novità <strong>del</strong> tema o per la sua attualità, sono stati pubblicati o verranno pubblicati con la Franco Angeli che<br />

ci fa un prezzo altamente competitivo. È questo il caso dei convegni su “<strong>Psicologi</strong>a Viaria”, “<strong>Psicologi</strong> Doc” nel suo<br />

versante sperimentale, “La ricerca nel Terzo Settore”, “<strong>Psicologi</strong> e Fisco”. In alcuni casi si tratta di materiale che<br />

riteniamo utile avere nella veste grafica <strong>del</strong> volume, per diffonderlo verso committenze e interlocutori istituzionali<br />

<strong>del</strong>la psicologia al fine di promuovere e fare avvicinare le tematiche toccate.<br />

Altri volumi verranno pubblicati nella sezione <strong>del</strong> sito <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> intitolato “I volumi <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> on-line”.<br />

I materiali qui pubblicati sono per lo più, anche se non sempre, rivisti dai loro autori e in caso contrario ne viene<br />

fatta menzione. È stato mantenuto lo stile colloquiale di un convegno e i riferimenti ad esso, rivedendo naturalmente<br />

lo stile narrativo per renderlo sufficientemente adeguato al linguaggio scritto.<br />

Credo valga sempre la pena di tenere memoria di quanto realizzato, tenuto conto <strong>del</strong> buon livello dei prodotti<br />

portati dai colleghi. Tali pubblicazioni possono essere naturalmente utilizzate come manuale per l'uso, ogni qualvolta<br />

serva avvicinare un tema e vederne diverse sfaccettature. È un primo momento dal quale partire per un eventuale,<br />

più ampio, approfondimento. Con questo intento vi consegno il materiale e vi auguro buona consultazione.<br />

18


in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />

Indice<br />

I CONVEGNI<br />

COME CURA LA COMUNITÀ TERAPEUTICA<br />

Presentazione, Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

Introduzione, Marialori Zaccaria<br />

Come cura la Comunità Terapeutica Adriana D'Arezzo<br />

Perché si invia un paziente in Comunità Terapeutica Fernando Scotti<br />

Perché si invia un paziente in Comunità Terapeutica Flavia Lombardi<br />

La supervisione di gruppo nella formazione <strong>degli</strong> operatori nelle C.T., Cono Aldo Barnà<br />

La supervisione di gruppo nella formazione <strong>degli</strong> operatori nelle C.T., Marino De Crescente<br />

Comunità terapeutiche, uno spazio per la costruzione <strong>del</strong> pensiero, Paolo Crucani<br />

Comunità terapeutiche, uno spazio per la costruzione <strong>del</strong> pensiero, Roberto Quintiliani<br />

Funzioni curanti nella terapia di Comunità, Ignazio Caltagirone e Marina M. Smargiassi<br />

I nodi problematici <strong>del</strong>la valutazione <strong>degli</strong> esiti. Con quali patologie i risultati migliori e quali sono i risultati<br />

migliori Marco Chiesa<br />

GLI PSICOLOGI E LE EMERGENZE AMBIENTALI<br />

Introduzione, Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

Le emergenze ambientali e i settori d'intervento, Rita Di Iorio<br />

Il sostegno psicologico alla popolazione in caso di catastrofe, Adriana Volpini<br />

Interventi di protezione civile, Fernando Santoriello<br />

L'impegno <strong>del</strong>la scuola per la diffusione <strong>del</strong>la cultura <strong>del</strong>la protezione civile, Aldo Rainaldi<br />

La prevenzione intesa come educazione, Livia Brienza<br />

Incidenti in adolescenza: una silenziosa ecatombe, Paola Carbone<br />

La preparazione psicologica <strong>del</strong>le popolazioni alla gestione micro e macro emergenze ambientali, Daniele<br />

Biondo<br />

L'intervento di “via ventotene”: il percorso pe la costruzione di una rete, Isabella Cinquegrana<br />

La solitudine <strong>degli</strong> operatori, Antonio Lo Iacono<br />

L'approccio psicologico alle emergenze: modalità di intervento, Serena Cugini<br />

PROFESSIONISTI DOC IN PSICOLOGIA. ACCREDITAMENTO E QUALITÀ - Seconda giornata<br />

L'evidenza in psicoterapia tra relazione e prescrizione, Enrichetta Spalletta<br />

Accreditamento e qualità nelle organizzazioni no profit, Andrea Fantoma<br />

La realizzazione <strong>del</strong>la carta dei servizi <strong>del</strong> DSM ASL RMC, Mariannina Amara<br />

Teorie <strong>del</strong> benessere e criteri di valutazione in psicoterapia, Andrea Seganti<br />

L'introduzione <strong>del</strong>la cultura <strong>del</strong>la qualità nelle organizzazioni, Paola Cavalieri<br />

Mo<strong>del</strong>li di qualità in una grande azienda privata. Elementi di riflessione per la qualità <strong>del</strong>l'intervento<br />

psicologico, Gianluca Ponzio<br />

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in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />

PSICOLOGIA E MARKETING: dall'immagine <strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>a alla promozione <strong>del</strong> professionista. Professionisti<br />

<strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>a discutono con professionisti <strong>del</strong>la comunicazione - Sessione pomeridiana -<br />

Il giornalista e lo psicologo: l'idea di psicologo nei media, Angelo Todone<br />

Marketing <strong>del</strong>la professione, Michele Rosco<br />

Autopromozione nella professione di psicologo: aspetti deontologici e giuridici, Pietro Stampa<br />

L'autopromozione per gli psicologi clinici, Stefano Sirri<br />

Il corso di laurea come strumento per la formazione e per il raggiungimento di nuovi mercati per la psicologi,<br />

Lucia Mannetti<br />

La ricerca di mercato: riflessioni sulla prassi, Felicia Pelagalli<br />

I SEMINARI - Edizione 2004 - (Parte)<br />

• L'arteterapia nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura, Santina Di Massimo, Marco Sparvoli<br />

• La costruzione <strong>del</strong> gruppo utilizzando la tecnica <strong>del</strong> Role-Playing, Stefania Picinotti, Paolo Romagnoli<br />

• Aprire gli occhi, le menti, i cuori: l'ascolto terapeutico <strong>del</strong> bambino vittima di abuso, Ester Di Rienzo<br />

• Il gruppo allargato: esperienza teorico-pratica, Lisa Di Gennaro<br />

• La progettazione nei servizi con anziani, Teresa Di Fiandra<br />

• Lo sport per la riabilitazione dei disabili, Isabella Ottavi<br />

• L'uso <strong>del</strong>lo psicodramma nella pratica terapeutica, Sabina Manes<br />

• L'abuso in età scolare: tecniche e strumenti di indagine per psicologi e insegnanti, Daniela Tortolani<br />

• Strumenti di intervento in sessuologia, A<strong>del</strong>e Fabrizi<br />

• La paternità reclusa, Gianluca Biggio<br />

• Tecniche e strumenti di diagnosi <strong>del</strong> clima organizzativo nelle strutture sanitarie, Enzo Cordaro<br />

• L'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa nella realtà attuale, Carlo Semerari<br />

• Istituzione penitenziaria e psicologia: un'integrazione possibile, Paola Giannelli, Anna Augusta Taddeo<br />

• Gli aspetti non verbali <strong>del</strong>la relazione: il contributo <strong>del</strong>la Danza/Movimento Terapia, Marìa Elena Garcìa,<br />

Marcia Plevin<br />

• Il trattamento <strong>del</strong>l'autismo, Rosa Celeste Dentale<br />

LE DOMANDE SULLA PSICOLOGIA COME PROFESSIONE<br />

Quesiti e pareri raccolti dall'ordine<br />

Il volume, ancora in allestimento, pubblica centinaia di domande e quesiti pervenuti all'ordine da cittadini<br />

ma soprattutto da iscritti all'ordine regionale. A fianco <strong>del</strong>le domande vengono pubblicati i pareri forniti<br />

dai consulenti e le riposte <strong>del</strong>l'ordine stesso.<br />

Ne risulta un panorama ricco e variegato <strong>del</strong>la professione, nel quale ciascuno potrà trovare un punto di<br />

contatto e di riconoscimento.<br />

20


in primo piano: i nuovi volumi <strong>del</strong>l’ordine<br />

LA PSICOTERAPIA E LA CONSULENZA ON LINE<br />

L'opinione di rappresentanti <strong>del</strong>la comunità professionale<br />

Introduzione<br />

Presentiamo i materiali raccolti per documentare l'orientamento <strong>del</strong>la comunità scientifica e professionale sulla<br />

psicoterapia e la consulenza on line, a seguito <strong>del</strong>l'emanazione, da parte <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, <strong>del</strong><br />

Codice di Condotta sull'utilizzo di tecnologie per la comunicazione a distanza nell'attività professionale <strong>degli</strong> psicologi.<br />

Presentiamo la memoria <strong>del</strong> collega Stefano Carta, Presidente <strong>del</strong>l'Associazione Italiana di <strong>Psicologi</strong>a Analitica<br />

(AIPA), vicepresidente <strong>del</strong>la Commissione MIUR per il riconoscimento dei corsi di specializzazione in psicoterapia<br />

e quindi le risposte di numerosi esponenti di scuole di specializzazione e di differenti aree <strong>del</strong>la professione, ai quesiti<br />

loro posti <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> regionale.<br />

A conclusione dei contributi portati, presentiamo documentazione <strong>del</strong> lavoro di sostegno ai colleghi riguardo alle<br />

presenze in Internet, ai sensi <strong>del</strong>l'art. 5, commi 7 e 8 <strong>del</strong> Codice di Condotta. Il servizio è reperibile on line e ha<br />

riscontrato un grande interesse tra i colleghi.<br />

Pubblichiamo qui anche una lettera di un’“utente” <strong>del</strong>la consulenza on line, pervenuta all'ordine, che ci<br />

sembra ci porti uno spaccato importante di quanto può avvenire dentro alle persone che stanno dall' “altra<br />

parte” <strong>del</strong>la rete.<br />

Salve dott.ssa Filosa,<br />

dopo avere letto su Repubblica Salute <strong>del</strong>la ricerca sull'utilizzo <strong>del</strong>la rete da parte <strong>degli</strong> psicologi, mi sono<br />

decisa a cercare un modo per mettermi in contatto con lei.<br />

Io sono una professionista (non psicologa), lavoro presso un Ente Pubblico sanitario, ma le ragioni per cui<br />

le scrivo sono personali e non professionali.<br />

Ho sofferto di attacchi di panico per anni e per diverso tempo ho frequentato alcuni siti web dedicati a questo<br />

e ad altri disturbi. Inizialmente si trattava di iniziative partite dal basso, persone che avevano vissuto in<br />

prima persona questo problema e che si decidevano a condividere la loro esperienza con altri. Con il tempo<br />

poi, entrambi i siti che seguivo, si sono trasformati, includendo la partecipazione di professionisti psicologi,<br />

che rispondevano sui vari forums, o che intervenivano nelle chat. Mentre alcuni di loro hanno, a mio avviso,<br />

compreso i limiti <strong>del</strong> loro ruolo e sono riusciti a comunicare tramite forum in un modo che io ho trovato<br />

sempre corretto, misurato e appropriato, da parte di altri ho letto cose che mi sono sembrate ai limiti <strong>del</strong>l'abuso<br />

<strong>del</strong>la propria professione: da consigli generici e di buon senso, simili agli esempi che lei ha riportato nel<br />

suo lavoro (a volte ai limiti <strong>del</strong> ridicolo, le assicuro), a chat che simulavano in tutto e per tutto una seduta<br />

psicoterapeutica, a diagnosi improvvisate su due piedi, fino a spudorati tentativi di fare mera pubblicità<br />

al proprio libro o di attirare clienti al proprio studio. Tutto questo da parte di professionisti presentati sul<br />

sito correttamente con tanto di nome e cognome, breve curriculum e numero di iscrizione all'albo (quando<br />

c'è). Quindi persone perfettamente riconoscibili.<br />

Quello che io vorrei sapere è se esiste, a livello nazionale, un codice che regolamenti queste attività e se esiste<br />

un qualche referente al quale fare pervenire le segnalazioni. Vorrei sapere esattamente quali comportamenti<br />

sono leciti e non regolamentati e quali invece prefigurano un vero e proprio abuso.<br />

Io ormai è da tempo che ho smesso di frequentare questo sito, ma c'è una persona che conosco bene che da<br />

anni sta continuando a raccogliere documentazione.<br />

Se ho ben compreso la ricerca era orientata prevalentemente a verificare l'immagine <strong>del</strong>la professione che<br />

emerge dalle attività presenti sul web. Però io credo che sia altrettanto importante che con il tempo si possa<br />

arrivare a tutelare e difendere gli utenti.<br />

Per molto tempo mi sono indignata leggendo quel che ho letto, ho anche cercato di fare sentire la mia voce<br />

ma sono stata sempre zittita. A quel punto ho smesso di combattere la mia battaglia personale, ma mi è<br />

sempre rimasta dentro una gran rabbia.<br />

Rileggendo quello che ho scritto mi rendo conto di essere stata un po' confusa. La verità è che quando ho letto<br />

di questa ricerca ho avuto un tuffo al cuore e ho pensato: “finalmente, era ora che qualcuno si muovesse in<br />

quella direzione!”, e adesso avrei voglia di saperne di più e di sapere se, da semplice cittadina/utente quale<br />

sono, posso dare un qualche contributo.<br />

La ringrazio, e davvero complimenti per essersi interessata di questo tema.<br />

Lettera firmata<br />

21


in primo piano: i convegni <strong>del</strong>l’ordine<br />

Un grande<br />

e vivace confronto<br />

tra professionisti, utenti<br />

e committenza<br />

TUTTI I CONVEGNI<br />

PROMOSSI DALL’ORDINE<br />

Convegno 15-16 dicembre 2000:<br />

“<strong>Psicologi</strong>a scuola e qualità.<br />

Un approccio integrato”<br />

I.T.I.S. G. GALILEI<br />

Via Conte Verde 51, Roma<br />

Workshop 20 luglio 2001:<br />

“<strong>Psicologi</strong>a e Internet”<br />

Auditorium Daimler Chrysler<br />

Italia Holding - Via G.V. Bona <strong>11</strong>0,<br />

Roma<br />

Giornata di studio 10 ottobre<br />

2001:<br />

“La psicologia: una risorsa <strong>del</strong><br />

S.S.N.Aspetti normativi ed<br />

epistemologici. Mo<strong>del</strong>li<br />

organizzativi a confronto”.<br />

Consiglio Nazionale <strong>del</strong>le<br />

Ricerche<br />

P.le Aldo Moro 7, Roma<br />

Giornata di studio 23 novembre<br />

2001:<br />

“Gli interventi psicologici nella<br />

scuola. Esperienze a<br />

confronto”.<br />

Aula Magna Liceo Ginnasio Giulio<br />

Cesare - Corso Trieste 48, Roma<br />

Giornata di Studio 24 novembre<br />

2001<br />

“La selezione e valutazione <strong>del</strong><br />

personale: tutela, prassi e<br />

deontologia professionale”<br />

Auditorium Daimler Chrysler<br />

Italia Holding - Via G.V. Bona <strong>11</strong>0,<br />

Roma<br />

Convegno 14-15 dicembre 2001:<br />

“Tra new economy e<br />

recessione: quale ruolo per il<br />

futuro <strong>del</strong>la psicologia <strong>del</strong><br />

lavoro”<br />

Centro Congressi Frentani - Via<br />

dei Frentani 4, Roma<br />

22<br />

Giornata di studio 23 febbraio<br />

2002:<br />

“<strong>Psicologi</strong>a e prevenzione.<br />

Quale sostegno alla<br />

genitorialità”<br />

Aula Magna San Camillo -<br />

Circonvallazione Gianicolense 87,<br />

Roma<br />

Incontro Scuole di<br />

Specializzazione in Psicoterapia,<br />

6 aprile 2002<br />

“Area di Analisi Transazionale”<br />

Palazza Baldassini<br />

Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />

Incontro Scuole di<br />

Specializzazione in Psicoterapia,<br />

13 aprile 2002<br />

“Area Cognitivo-<br />

Comportamentale<br />

Palazza Baldassini<br />

Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />

Incontro Scuole di<br />

Specializzazione in Psicoterapia,<br />

20 aprile 2002<br />

“Area Sistemico-Relazionale”<br />

Palazza Baldassini<br />

Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />

Incontro Scuole di<br />

Specializzazione in Psicoterapia,<br />

4 maggio 2002<br />

“Area Gestalt”<br />

Palazza Baldassini<br />

Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />

Incontro Scuole di<br />

Specializzazione in Psicoterapia,<br />

<strong>11</strong> maggio 2002<br />

“Area di Psicoterapia<br />

Psicoanalitica di Gruppo”<br />

Palazza Baldassini<br />

Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />

Incontro Scuole di<br />

Specializzazione in Psicoterapia,<br />

18 maggio 2002<br />

“Area di Psicoterapia<br />

Psicoanalitica <strong>del</strong>l'Età<br />

Evolutiva”<br />

Palazza Baldassini<br />

Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />

Incontro Scuole di<br />

Specializzazione in Psicoterapia,<br />

25 maggio 2002<br />

“Area di Psicoterapia<br />

Psicoanalitica <strong>del</strong>l'Età<br />

Evolutiva”<br />

Palazza Baldassini<br />

Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />

Incontro Scuole di<br />

Specializzazione in Psicoterapia,<br />

1 giugno 2002<br />

“Area di Psicoterapia<br />

Psicoanalitica”<br />

Palazza Baldassini<br />

Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma


in primo piano: i convegni <strong>del</strong>l’ordine<br />

Incontro Scuole di<br />

Specializzazione in Psicoterapia,<br />

8 giugno 2002<br />

“Area di Psicoterapia<br />

Psicoanalitica”<br />

Palazza Baldassini<br />

Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />

Incontro Scuole di<br />

Specializzazione in Psicoterapia,<br />

15 giugno 2002<br />

“Area di Psicoanalisi e di<br />

<strong>Psicologi</strong>a Analitica”<br />

Palazza Baldassini<br />

Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />

Giornata di studio 21 giugno<br />

2002:<br />

“<strong>Psicologi</strong>a e marketing.<br />

Dall'immagine <strong>del</strong>la psicologia<br />

alla promozione <strong>del</strong><br />

professionista”<br />

Residenza di Ripetta<br />

Via di Ripetta 231, Roma<br />

Giornata di studio 22 giugno<br />

2002:<br />

“La <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>lo sport -<br />

innovazione e prospettive”<br />

CONI Auditorium -<br />

V.le Tiziano 74, Roma<br />

Incontro Scuole di<br />

Specializzazione in Psicoterapia,<br />

22 giugno 2002<br />

“Area di Psicoterapia<br />

Umanistica”<br />

Palazza Baldassini - Via <strong>del</strong>le<br />

Coppelle 35, Roma<br />

Incontro Scuole di<br />

Specializzazione in Psicoterapia,<br />

6 luglio 2002<br />

“Area di Psicoterapia Corporea”<br />

Palazza Baldassini - Via <strong>del</strong>le<br />

Coppelle 35, Roma<br />

Incontro Scuole di<br />

Specializzazione in Psicoterapia,<br />

14 settembre 2002<br />

“Scuole di Specializzazione<br />

Universitarie”<br />

Palazza Baldassini<br />

Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />

Convegno 20 settembre 2002<br />

“Riforma universitaria e<br />

mercato <strong>del</strong> lavoro <strong>del</strong>la<br />

psicologia”<br />

Auditorium I Clinica Medica<br />

Facoltà di Medicina e Chirurgia<br />

Incontro Scuole di<br />

Specializzazione in Psicoterapia,<br />

21 settembre 2002<br />

“Ultimi riconoscimenti Miur”<br />

Palazza Baldassini<br />

Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />

Incontro Scuole di<br />

Specializzazione in Psicoterapia,<br />

28 settembre 2002<br />

“Giornata Conclusiva”<br />

Palazza Baldassini<br />

Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />

Convegno 4 - 5 ottobre 2002:<br />

“Lo psicologo nel contesto<br />

giudiziario - Competenza<br />

professionale, nuove<br />

operatività, orientamenti per<br />

la formazione”<br />

Residenza di Ripetta<br />

Via di Ripetta 231, Roma<br />

Convegno 10 - <strong>11</strong> ottobre 2002:<br />

“Professionisti doc in<br />

psicologia.Accreditamento e<br />

qualità”<br />

Palazzo Baldassini<br />

Via <strong>del</strong>le Coppelle 35, Roma<br />

Convegno 13 giugno 2003:<br />

“Come cura la comunità<br />

terapeutica”<br />

CNR - P.le Aldo Moro 7, Roma<br />

Convegno 28-29 giugno 2003:<br />

“<strong>Psicologi</strong>a viaria e<br />

prevenzione <strong>degli</strong> incidenti<br />

stradali in Europa. Ricerche e<br />

interventi”<br />

Auditorium - Villa Fassini -<br />

Centro Formazione Gruppo<br />

Autostrade SpA<br />

Convegno 5 dicembre 2003:<br />

“<strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>le emergenze”<br />

Residenza di Ripetta<br />

Via di Ripetta 231, Roma<br />

Convegno 18 giugno 2004:<br />

“La sentenza di Milano: la<br />

psicologia <strong>del</strong> lavoro e le<br />

aziende a confronto”<br />

Residenza di Ripetta<br />

Via di Ripetta 231, Roma<br />

Convegno 5 novembre <strong>2005</strong>:<br />

“Rappresentazioni <strong>del</strong>la<br />

<strong>Psicologi</strong>a sulla stampa e sul<br />

web”<br />

Accademia Filarmonica Romana<br />

Via Flaminia <strong>11</strong>8, Roma<br />

Convegno 2 dicembre <strong>2005</strong>:<br />

“La psicologia e il suo mercato<br />

- Opportunità e rischi per una<br />

professione matura”<br />

Palazzo Altemps<br />

Via de’ Gigli d’Oro 21, Roma<br />

23


in primo piano: i seminari <strong>del</strong> sabato<br />

Un successo al di là<br />

<strong>del</strong>le aspettative<br />

tra i colleghi<br />

più o meno giovani<br />

I SEMINARI DELL’ORDINE<br />

l’appuntamento <strong>del</strong> sabato in via flaminia<br />

è già una piccola tradizione<br />

CICLO 2000 - 2001<br />

SABATO 2 DICEMBRE 2000:<br />

“Nuove tecnologie e<br />

formazione a distanza:<br />

opportunità per la professione<br />

psicologica”<br />

Sabrina Di Giusto e Claudio<br />

Rastrelli<br />

SABATO 16 DICEMBRE 2000:<br />

“Adozione, affidamento,<br />

fecondazione assistita:<br />

l'intervento psicologico a<br />

supporto <strong>del</strong>le nuove<br />

genitorialità”<br />

Fabio Carbonari e Gabriella<br />

Mandina<br />

SABATO 13 GENNAIO 2001:<br />

“Il terzo settore: la<br />

competenza psicologica nel<br />

sociale”<br />

Aldo Calderone<br />

SABATO 17 GENNAIO 2001:<br />

“L'intervento psicologico nelle<br />

emergenze”<br />

Francesco Tulli, Maura Mauri<br />

SABATO 3 FEBBRAIO 2001:<br />

“La sicurezza sul lavoro: la<br />

psicologia <strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong>la<br />

salute e <strong>del</strong> benessere nei<br />

luoghi di lavoro”<br />

Angelo Zega<br />

SABATO 10 FEBBRAIO 2001:<br />

“Lo spazio interinale: spazi di<br />

intervento professionale per la<br />

psicologia”<br />

Fabiola Cardea<br />

SABATO 17 FEBBRAIO 2001:<br />

“Migrazioni, conflitti etnici,<br />

integrazione tra culture: la<br />

psicologia al servizio <strong>del</strong>la<br />

convivenza”<br />

Gianfranco Matera, Franca<br />

Cucchi<br />

SABATO 24 FEBBRAIO 2001:<br />

“<strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>lo sport e<br />

intervento sociale”<br />

Diego Polani<br />

SABATO 17 MARZO 2001:<br />

“Il marketing nella libera<br />

professione”<br />

Michele Bosco<br />

SABATO 31 MARZO 2001:<br />

“La negoziazione e il<br />

committente”<br />

Gianfrancesco Palumbo<br />

SABATO 14 APRILE 2001:<br />

“Forme associative per la<br />

professione psicologica: aspetti<br />

normativi organizzativi e fiscali”<br />

Roberto Filoia<br />

SABATO 5 MAGGIO 2001:<br />

“Lo psicologo e il mercato <strong>del</strong><br />

lavoro: esperienze a confronto”<br />

Cinzia Aiosa, Cecilia Cappuccini,<br />

Mara Mura, Giorgia Ortu La<br />

Barbera, Simona Terziani.<br />

SABATO <strong>12</strong> MAGGIO 2001:<br />

“Adolescenti e prevenzione<br />

<strong>degli</strong> incidenti stradali e<br />

sportivi”<br />

Paola Carbone<br />

SABATO 19 MAGGIO 2001:<br />

“L'intervento psicologico nelle<br />

strutture residenziali”<br />

Carmen Tagliaferri<br />

SABATO 26 MAGGIO 2001:<br />

“Contributi <strong>del</strong>la psicologia<br />

nella prevenzione <strong>degli</strong><br />

incidenti stradali”<br />

Francesca Maniscalco<br />

SABATO 23 GIUGNO 2001:<br />

“Mobbing e disagio lavorativo:<br />

esperienza di intervento”<br />

Luciano Pastore e Raffaella Girelli<br />

CICLO 2002<br />

SABATO 16 FEBBRAIO 2002<br />

“Lo psicologo nella<br />

programmazione e nella<br />

costruzione dei siti internet e<br />

cd-rom”<br />

Barbara Baldacchini, Andrea<br />

Fiacchi<br />

SABATO 2 MARZO 2002:<br />

“Lo psicologo <strong>del</strong> lavoro nelle<br />

ASL”<br />

Enzo Cordaro<br />

SABATO 9 MARZO 2002:<br />

“Ambiente di lavoro e stress:<br />

un progetto di formazione per<br />

i macchinisti di trenitalia”<br />

Anna Maria D'Agapito<br />

Aula Magna facoltà di <strong>Psicologi</strong>a -<br />

SABATO 16 MARZO 2002:<br />

“Il bilancio di competenze nel<br />

mondo <strong>del</strong> lavoro”<br />

Francesca Alby<br />

24


in primo piano: i seminari <strong>del</strong> sabato<br />

SABATO 23 MARZO 2002:<br />

“Opportunità e sbocchi<br />

occupazionali per gli psicologi<br />

neo-laureati”<br />

Daniela Pavoncello e<br />

Pier Francesco Sammartino<br />

SABATO 6 APRILE 2002:<br />

“Psicoanalisi e religione”<br />

Salvatore Zipparri<br />

SABATO 13 APRILE 2002:<br />

“La selezione <strong>del</strong> personale”<br />

Vincenzo Rossi<br />

SABATO 20 APRILE 2002:<br />

“Lo psicologo nei contesti<br />

penitenziari adulti”<br />

Francesca Maniscalco<br />

e Patrizia Patrizi<br />

SABATO <strong>11</strong> MAGGIO 2002:<br />

“<strong>Psicologi</strong>a, processi<br />

immigratori e dispositivi di<br />

integrazione”<br />

Alessandro Baldi<br />

SABATO 25 MAGGIO 2002:<br />

“<strong>Psicologi</strong> e aziende sanitarie:<br />

il primo contatto con utenti e<br />

pazienti”<br />

Mario Ardizzone<br />

CICLO 2003<br />

VENERDI' 21 FEBBRAIO 2003<br />

“Per una formazione alla<br />

cultura <strong>del</strong>la separazione. Dalla<br />

famiglia d'origine alla casa<br />

famiglia”<br />

Paola Cecchetti<br />

e Carmen Tagliaferri<br />

SABATO 22 FEBBRAIO<br />

“Tecniche di mental Training e<br />

prevenzione <strong>del</strong>la fatica nello<br />

sport”<br />

Diego Polani<br />

SABATO 22 FEBBRAIO pom.<br />

“Metodologie e tecniche e<br />

tecniche di intervento nel<br />

percorso <strong>del</strong>l'adozione<br />

internazionale”<br />

Fabio Carbonari<br />

e Waldo Castro Madrid<br />

VENERDÌ 28 FEBBRAIO<br />

“Percorsi di counselling nelle<br />

organizzazioni”<br />

Franca Mora, Mario Barborini<br />

SABATO 1 MARZO<br />

“Consulenza tecnica di ufficio<br />

e di parte: la costruzione <strong>del</strong><br />

settino per un intervento non<br />

collusivo”<br />

Lisa Di Gennaro<br />

SABATO 1 MARZO pom.<br />

“Prevenzione pre-natale e<br />

funzione <strong>del</strong>lo psicologo: un<br />

mo<strong>del</strong>lo di intervento<br />

integrato”<br />

Cinzia Catullo e Enrico Fruscella<br />

VENERDÌ 7 MARZO<br />

“L'intervento <strong>del</strong>lo psicologo<br />

all'interno <strong>del</strong> circuito <strong>del</strong>la<br />

residenzialità per la salute<br />

mentale”<br />

Paola Tulli<br />

SABATO 8 MARZO<br />

“La psicologia al tempo <strong>del</strong>l'elearning”<br />

Vindice Deplano<br />

SABATO 8 MARZO pom.<br />

“Progettazione Europea:<br />

<strong>Psicologi</strong>a e Istruzione”<br />

Barbara Summo<br />

VENERDÌ 14 MARZO<br />

“Il supporto <strong>del</strong>la<br />

strumentazione on line nello<br />

sviluppo individuale”<br />

Barbara Gualdani, Ornella<br />

Chinotti, Stefania Costa<br />

SABATO 15 MARZO<br />

“La famiglia nell'intervento<br />

sulle tossicodipendenza.<br />

Ostacolo o risorsa”<br />

Vincenzo Palmieri<br />

SABATO 15 MARZO pom.<br />

“Pragmatica <strong>del</strong>la ricerca<br />

qualitativa: l'intervista ad<br />

assetto variabile”<br />

Angela De Lucia<br />

SABATO 22 MARZO<br />

“Blocchi emozionali<br />

nell'insegnamento e<br />

nell'apprendimento: il progetto<br />

Tutor”<br />

Francesco Dragotto<br />

e Giuseppe Armezzani<br />

SABATO 22 MARZO pom.<br />

“Le Artiterapie: strumenti e<br />

metodi per l'espressività<br />

intersoggettiva, relazionale,<br />

comunicativa”<br />

Isabella Piombo<br />

25


in primo piano: i seminari <strong>del</strong> sabato<br />

VENERDÌ 28 MARZO<br />

“La psicologia <strong>del</strong>lo sport e<br />

<strong>del</strong>l'attività motoria”<br />

Antonio De Lucia, Alberto Cei e<br />

Annalisa Arancini<br />

SABATO 29 MARZO<br />

“L'alcolismo: problematiche e<br />

risposte terapeutiche”<br />

Mauro Ceccanti e Fabrizio<br />

Brauzzi<br />

SABATO 29 MARZO pom.<br />

“Teoria, tecnica e metodologia<br />

<strong>del</strong>l'orientamento e <strong>del</strong>la<br />

domanda di formazione in<br />

psicoterapia”<br />

Umberto Parisella<br />

VENERDÌ 4 APRILE<br />

“I cambiamenti nel sistema<br />

scolastico italiano”<br />

Mario Rusconi<br />

SABATO 5 APRILE<br />

“Un film per esprimere le<br />

emozioni: l'utilizzo <strong>del</strong>la<br />

cinematografia in gruppo ai fini<br />

terapeutici o di counseling<br />

psicologico”<br />

Salvatore La Fata<br />

e Giuseppe Bolongaro<br />

SABATO 5 APRILE pom.<br />

“L'ospedale psichiatrico<br />

giudiziario: problematiche<br />

attuali”<br />

Carlo Semerari<br />

e Maria Carla Dell'Orbo<br />

VENERDÌ <strong>11</strong> APRILE<br />

“Dal lavoro alla pensione:<br />

l'onere di un cambiamento e le<br />

difficoltà <strong>del</strong> ritrovarsi”<br />

Francesco Ardini<br />

SABATO <strong>12</strong> APRILE<br />

“I servizi di psicologia nel SSN<br />

- Esperienze a confronto”<br />

Vito Mirizio, Paolo Senczuck,<br />

Maria A. Fenu, Francesca Ciolfi,<br />

Flavia Lombardi<br />

SABATO <strong>12</strong> APRILE pom.<br />

“<strong>Psicologi</strong> e aziende sanitarie:<br />

l'incontro con il cittadinoutente”<br />

Mario Ardizzone<br />

VENERDÌ 9 MAGGIO<br />

“Oltre l'outdoor training:<br />

esperienze di formazione sul<br />

campo”<br />

Marina Giardini<br />

SABATO 10 MAGGIO<br />

“Development center:<br />

approccio teorico,<br />

metodologia, campi di<br />

applicazione”<br />

Francesco Tulli<br />

SABATO 10 MAGGIO pom.<br />

“La gruppalità come<br />

sentimento. Sviluppare una<br />

competenza trasversale”<br />

Gianfrancesco Palumbo<br />

VENERDÌ 16 MAGGIO<br />

“Generare, raccogliere e<br />

interpretare i dati nella ricerca<br />

qualitativa”<br />

Angela De Lucia<br />

SABATO 17 MAGGIO<br />

“Educazione sessuale<br />

umanistica”<br />

Luigi De Marchi, Chiara<br />

Simonelli, Antonella Filastro<br />

SABATO 17 MAGGIO pom.<br />

“La psicodiagnostica nello<br />

sport”<br />

Stefano Negretti<br />

VENERDÌ 23 MAGGIO<br />

“Famiglie e psicosi: mo<strong>del</strong>li di<br />

intervento nel servizio di<br />

salute mentale”<br />

Simona De Simone<br />

e Gabriella Gavazza<br />

SABATO 24 MAGGIO<br />

“L'approccio gruppoanalitico<br />

nel contesto pubblico e<br />

privato”<br />

Italia Fontana e Marco Sparsoli<br />

SABATO 24 MAGGIO (tutto il<br />

giorno a Villa Ada)<br />

“La metodologia esperenziale<br />

<strong>del</strong>l'outdoor training”<br />

Gianfranco Montanarella<br />

CICLO 2004<br />

VENERDÌ 26 MARZO 2004:<br />

“L'arteterapia nei servizi<br />

psichiatrici di diagnosi e cura”<br />

Marco Sparsoli e<br />

Santina Di Massimo<br />

26


in primo piano: i seminari <strong>del</strong> sabato<br />

SABATO 27 MARZO 2004<br />

“La costruzione <strong>del</strong> gruppo<br />

utilizzando la tecnica <strong>del</strong> role<br />

playing”<br />

Stefania Picinotti, Paolo<br />

Romagnoli<br />

SABATO 27 MARZO 2004 pom.<br />

“Perizie e consulenze<br />

nell'ambito <strong>del</strong>l'abuso e <strong>del</strong><br />

maltrattamento dei minori”<br />

Patrizia Pes<br />

SABATO 3 APRILE 2004<br />

“Aprire gli occhi, le menti, i<br />

cuori... l'ascolto terapeutico <strong>del</strong><br />

bambino vittima di abuso”<br />

Ester Di Rienzo<br />

SABATO 3 APRILE 2004 pom:<br />

“L'uso <strong>del</strong> test di scrittura<br />

<strong>del</strong>l'intelligenza (tsi) nella<br />

valutazione”<br />

Paola Carruba<br />

VENERDÌ 16 APRILE 2004:<br />

“Il gruppo allargato:<br />

esperienza teorico pratica”<br />

Lisa Di Gennaro<br />

SABATO 17 APRILE 2004:<br />

“Temi di foramazione one to<br />

one: il coaching”<br />

Francesco Tulli<br />

SABATO 17 APRILE 2004 pom:<br />

“Il gioco <strong>del</strong> prigioniero nella<br />

pratica formativa”<br />

David Cariani e<br />

Gianfrancesco Palumbo<br />

VENERDÌ 23 APRILE 2004:<br />

“La progettazione nei servizi<br />

con anziani”<br />

Teresa Di Fiandra<br />

SABATO 24 APRILE 2004:<br />

“Il gioco <strong>del</strong>la sabbia nella<br />

pratica analitica”<br />

Giuseppina Galeazzi<br />

SABATO 24 APRILE 2004 pom:<br />

“<strong>Psicologi</strong>a ospedaliera e<br />

umanizzazione <strong>del</strong>l'intervento<br />

sanitario”<br />

Luciano Pastore e<br />

Federica Panella<br />

VENERDÌ 30 APRILE 2004:<br />

“Lo sport per la riabilitazione<br />

dei disabile”<br />

Isabella Ottavi<br />

VENERDÌ 7 MAGGIO 2004:<br />

“Costruzione e mantenimento<br />

<strong>del</strong>la professionalità: percorsi e<br />

strumenti”<br />

Franca Mora<br />

SABATO 8 MAGGIO 2004:<br />

“La psicosomatica: da<br />

Ippocrate ed Erasistrato fino a<br />

Groddek e<br />

ai giorni nostri”<br />

Giancarlo Petacchi<br />

SABATO 8 MAGGIO 2004 pom:<br />

“L'uso <strong>del</strong>lo psicodramma<br />

analitico nella pratica<br />

terapeutica”<br />

Sabina Manes<br />

VENERDÌ 14 MAGGIO 2004:<br />

“L'abuso in età scolare:<br />

tecniche<br />

e strumenti di indagine<br />

per psicologi e insegnanti”<br />

Daniela Tortolani<br />

SABATO 15 MAGGIO 2004:<br />

“Strumenti di intervento in<br />

sessuologia”<br />

Chiara Simonelli<br />

SABATO 15 MAGGIO 2004 pom.:<br />

“Psicoterapia teatrale”<br />

Antonella Filastro e<br />

Luigi De Marchi<br />

SABATO 15 MAGGIO 2004 (Villa<br />

Ada):<br />

“La metodologia<br />

<strong>del</strong>l'apprendimento<br />

esperenziale nella natura”<br />

Gianfranco Montanarella<br />

VENERDÌ 21 MAGGIO 2004:<br />

“La paternità reclusa”<br />

Gianluca Biggio<br />

SABATO 22 MAGGIO 2004<br />

(intera giornata ad Aversa - CE):<br />

“L'ospedale psichiatrico<br />

giudiziario di Aversa (CE) nella<br />

realtà attuale”<br />

Carlo Semerari<br />

SABATO 22 MAGGIO 2004:<br />

“Pronto soccorso emozionale<br />

per neo-genitori in crisi”<br />

Silia Wen<strong>del</strong>stadt<br />

27


in primo piano: i seminari <strong>del</strong> sabato<br />

VENERDÌ 28 MAGGIO 2004<br />

“Tecniche e strumenti di<br />

diagnosi <strong>del</strong> clima<br />

organizzativo nelle strutture<br />

sanitarie”<br />

Enzo Cordaro<br />

SABATO 29 MAGGIO 2004<br />

“Istituzione penitenziaria e<br />

psicologia: un'integrazione<br />

possibile”<br />

Paola Giannelli, Anna Augusta<br />

Taddeo<br />

SABATO 29 MAGGIO 2004 pom.<br />

“<strong>Psicologi</strong>a e forze armate”<br />

Antonio De Lucia<br />

VENERDÌ 4 GIUGNO 2004<br />

“Gli aspetti non verbali <strong>del</strong>la<br />

relazione: il contributo <strong>del</strong>la<br />

danza movimento terapia”<br />

Maria Elena Garcia, Marcia Plevin<br />

SABATO 5 GIUGNO 2004:<br />

“Il trattamento <strong>del</strong>l'autismo”<br />

Rosa Celeste Dentale<br />

VENERDÌ <strong>11</strong> GIUGNO 2004:<br />

“Il big five questionaire”<br />

Laura Borgogni<br />

CICLO 2004 - <strong>2005</strong><br />

VENERDÌ 17 DICEMBRE 2004:<br />

“Comunità terapeutica per<br />

chi Criteri di valutazione per<br />

l'ingresso dei pazienti nelle<br />

comunità terapeutiche<br />

psichiatriche”<br />

Adriana D'Arezzo,<br />

Marina De Crescente<br />

SABATO 18 DICEMBRE 2004:<br />

“Le nuove ricerche sullo<br />

sviluppo infantile e le loro<br />

applicazioni<br />

psicoterapeutiche”<br />

Homero Vigevano, Cecilia<br />

Waldekranz<br />

SABATO 18 DICEMBRE 2004<br />

(Accademia Filarmonica<br />

Romana)<br />

“La preparazione alle<br />

emergenze ambientali.<br />

Formazione, metodologia,<br />

tecniche ed esperienze”<br />

Rita Di Iorio, Daniele Biondo<br />

SABATO 18 DICEMBRE 2004<br />

pom.<br />

“Lo psicodramma analitico<br />

nella clinica, nella<br />

psicosomatica, nella<br />

formazione, nella<br />

supervisione”<br />

Fabiola Fortuna, Annalisa Scepi<br />

SABATO 18 DICEMBRE 2004<br />

pom (Accademia Filarmonica<br />

Romana)<br />

“Il ciclo <strong>del</strong>la vita. Le micro e<br />

macro emergenze ambientali”<br />

Patrizia Fau<strong>del</strong>la e<br />

Annamaria Macciò<br />

VENERDÌ 14 GENNAIO <strong>2005</strong>:<br />

“Servizio di consulenza<br />

psicologica per la scuola<br />

elementare: prevenzione e<br />

recupero <strong>del</strong>le difficoltà di<br />

apprendimento”<br />

Maria Amoni, Margherita<br />

Orsoline, Cristina Maronato<br />

SABATO 15 GENNAIO <strong>2005</strong>:<br />

“Counseling psicologico<br />

transculturale”<br />

Francesca Scalzo<br />

SABTO 15 GENNAIO <strong>2005</strong><br />

(Accademia Filarmonica<br />

Romana)<br />

“Esperienze e mo<strong>del</strong>li di<br />

intervento in psicologia<br />

<strong>del</strong>l'emergenza”<br />

Angelo Napoli, Isabella<br />

Cinquegrana<br />

SABATO 15 GENNAIO <strong>2005</strong> pom.<br />

“Tecniche e strumenti per la<br />

formazione esperenziale nelle<br />

organizzazioni”<br />

Pietro Milazzo<br />

SABATO 15 GENNAIO <strong>2005</strong> pom<br />

(Accademia Filarmonica<br />

Romana)<br />

“Ascolto, gestione <strong>del</strong> disagio,<br />

ipotesi di intervento ed<br />

esperienze in psicologia<br />

<strong>del</strong>l'emergenza”<br />

Alessandro Baldi, Serena Cugini<br />

GIOVEDÌ 20 GENNAIO <strong>2005</strong><br />

“La strategia di riduzione <strong>del</strong><br />

danno nelle tossicodipendenze<br />

come intervento terapeutico”<br />

Vincenzo Palmieri<br />

VENERDÌ 21 GENNAIO <strong>2005</strong><br />

“Il gioco <strong>del</strong>la sabbia nella<br />

pratica analitica”<br />

Giuseppina Scalzi, Patrizia<br />

Michelis<br />

SABATO 22 GENNAIO <strong>2005</strong><br />

“La problematica corporea<br />

nell'analisi e nel trattamento<br />

<strong>del</strong>l'anoressia mentale”<br />

Ernestina Fabrizio<br />

SABATO 22 GENNAIO<br />

(Accademia Filarmonica<br />

Romana)<br />

“Tecniche per la gestione <strong>del</strong>le<br />

emozioni in psicologia<br />

<strong>del</strong>l'emergenza”<br />

Antonio Lo Iacono, Mario Troiano<br />

VENERDì 28 GENNAIO <strong>2005</strong><br />

“Lo sviluppo <strong>del</strong>le capacità in<br />

azienda: un processo<br />

focalizzato sulla persona.<br />

L'esperienza tim”<br />

Ida Sirolli<br />

CICLO <strong>2005</strong><br />

Ultimi 29 seminari realizzati<br />

tra la primavera e l'autunno<br />

<strong>2005</strong><br />

28


FINALMENTE<br />

PRESE IN CONSIDERAZIONE<br />

TUTTE LE CRITICITÀ<br />

DEL MECCANISMO<br />

DI ACCERTAMENTO FISCALE<br />

temi di politica professionale<br />

GLI STUDI DI SETTORE<br />

E GLI PSICOLOGI:<br />

ECCO COSA NON VA<br />

a cura <strong>del</strong> Dott. Fabrizio <strong>del</strong> Franco<br />

Dottore commercialista e revisore contabile<br />

Presentiamo un documento che illustra<br />

gli Studi di Settore, descrivendone<br />

il funzionamento e riflettendo<br />

sulle sue logiche interne.<br />

Tempo fa affrontammo la questione<br />

IRAP con dei ricorsi pilota che, laddove<br />

andati in decisione, sono stati<br />

favorevoli. Ne è conseguita l'indicazione<br />

da parte <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> ai liberi<br />

professionisti, di valutare la<br />

possibilità di non pagare l'Irap.<br />

Gli Studi di Settore presentano diverse<br />

criticità per quanto riguarda<br />

la nostra professione. Si pensi alla<br />

disoccupazione e al precariato, al<br />

pagamento sottocosto di diverse prestazioni<br />

professionali, specie nel Terzo<br />

Settore, alla peculiarità <strong>del</strong>le attività<br />

cliniche che non possono essere<br />

equiparate a altre professioni<br />

per quanto attiene il monte ore settimanale.<br />

Il Fisco procede con gli accertamenti<br />

quando individua Dichiarazioni inferiori<br />

ai parametri indicati dagli<br />

Studi di Settore. Abbiamo seguito le<br />

vicende di alcuni colleghi che erano<br />

in questa situazione e gli esiti in<br />

Commissione Tributaria sono stati<br />

favorevoli.<br />

Ma non possiamo ogni volta appellarci<br />

alla buona stella, che comunque<br />

comporta costi e pensieri.<br />

Proponiamo pertanto alcuni punti<br />

critici <strong>degli</strong> Studi di Settore, rispetto<br />

ai quali le nostre istituzioni nazionali<br />

debbono avviare un confronto<br />

con il Ministero <strong>del</strong>le Finanze.<br />

In questo senso mi sono espresso<br />

in Consiglio Nazionale rispetto<br />

all'ennesima richiesta di avallo pervenuto<br />

dal Ministero e il Consiglio<br />

Nazionale ha finalmente accettato<br />

di prendere seriamente in considerazione<br />

il tema e di affidare lo studio<br />

<strong>del</strong>la tematica ad un eminente<br />

commercialista.<br />

e.m.d.r.<br />

1. Premessa<br />

Il presente documento si propone di<br />

fornire alcune informazioni pratiche<br />

sul funzionamento <strong>del</strong> sistema di determinazione<br />

<strong>del</strong> reddito di lavoro autonomo<br />

utilizzato dagli Studi di Settore<br />

con particolare attenzione agli <strong>Psicologi</strong><br />

ed allo Studio loro applicabile.<br />

Sono inoltre riportate alcune considerazioni<br />

sui risultati di indagini campionarie<br />

effettuate sugli psicologi, con<br />

l'ausilio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Lazio</strong>.<br />

In via generale è bene sottolineare<br />

che la definizione di reddito può assumere<br />

diverse connotazioni e può ponderare<br />

in misura diversa, diversi fattori<br />

quali l'incremento patrimoniale, il<br />

consumo o la produzione di un soggetto,<br />

registrati in un determinato periodo<br />

temporale, in base all'applicazione<br />

di una serie di criteri che vengono<br />

di volta in volta accolti dal legislatore.<br />

Una volta definito il reddito da assumere<br />

ai fini di una configurazione di<br />

imposta si pongono altre scelte da operare<br />

sia di carattere concettuale sia di<br />

carattere metodologico ed applicativo.<br />

La scelta riguarda l'adozione di una<br />

concezione <strong>del</strong> reddito tra reddito “effettivo”<br />

e quella che richiama il reddito<br />

“normale”.<br />

Il reddito “effettivo”, indica un metodo<br />

analitico di determinazione <strong>del</strong><br />

reddito, ed è identificato dal nostro Legislatore<br />

con quello contabile, ottenuto<br />

effettuando il saldo algebrico <strong>del</strong>le<br />

componenti positive e negative per<br />

arrivare alla fissazione <strong>del</strong> risultato d'esercizio<br />

direttamente in base a variabili<br />

esogene 1 .<br />

Il reddito “normale” identifica, invece,<br />

un metodo di determinazione <strong>del</strong>l'imponibile<br />

basato su indici statistici<br />

- empirici desunti dal confronto tra una<br />

pluralità di atti od attività, posti in essere<br />

da soggetti in condizioni analoghe,<br />

formulando così un giudizio sul risultato<br />

economico prodotto nel periodo<br />

d'imposta.<br />

Con l'adozione <strong>degli</strong> Studi di Settore<br />

è stata attribuita una maggiore importanza<br />

alla concezione <strong>del</strong> reddito<br />

“normale” anche in considerazione <strong>del</strong>le<br />

difficoltà e <strong>del</strong>le inesattezze prodotte<br />

da un sistema basato unicamente sulle<br />

scritture contabili, quale in sostanza<br />

si è configurato quello vigente dopo<br />

la riforma tributaria <strong>del</strong> 1973.<br />

2. Cosa sono gli Studi di Settore<br />

Lo strumento e la normativa <strong>degli</strong><br />

Studi di Settore sono stati introdotti<br />

nel nostro ordinamento dall'art. 62 bis<br />

<strong>del</strong> D.L. 30 agosto 1993, n. 331, convertito<br />

dalla legge 29 ottobre 1993 n.<br />

427.<br />

Gli Studi di Settore costituiscono il<br />

recupero di una metodologia già utilizzata<br />

prima <strong>del</strong>la riforma tributaria<br />

<strong>del</strong> 1973 dagli studi <strong>degli</strong> Ispettorati<br />

Compartimentali allora in essere e che<br />

hanno trovato ampia diffusione a partire<br />

dal 1998 ad oggi a seguito <strong>del</strong>la<br />

progressiva definizione di un numero<br />

sempre più ampio e dettagliato di studi<br />

approvati per i diversi settori economici.<br />

Lo studio di Settore costituisce una<br />

metodologia di determinazione <strong>del</strong> reddito<br />

imponibile <strong>del</strong> contribuente basata<br />

sia sulle scritture contabili sia su altri<br />

dati strutturali ed operativi <strong>del</strong> contribuente.<br />

La costruzione <strong>del</strong>lo Studio di Settore<br />

è stata inizialmente fondata sull'analisi<br />

statistica <strong>del</strong>le dichiarazioni<br />

dei contribuenti stessi per settore di<br />

attività. Successivamente lo studio è<br />

stato rivisto sulla base <strong>del</strong>le risposte<br />

ricevute dagli <strong>Psicologi</strong> ai questionari<br />

29


temi di politica professionale<br />

studi di settore<br />

inviati loro dall'Amministrazione Finanziaria.<br />

Gli Studi di Settore vengono costruiti<br />

seguendo le osservazioni proposte dagli<br />

ordini professionali, dalle associazioni<br />

di categoria e principalmente dagli<br />

Osservatori Provinciali istituiti con<br />

provvedimento <strong>del</strong> Direttore Regionale<br />

<strong>del</strong>le Entrate, in base al decreto <strong>del</strong><br />

Direttore Generale <strong>del</strong> Dipartimento<br />

<strong>del</strong>le Entrate <strong>del</strong> 15 aprile 1999.<br />

Partecipa agli Osservatori Provinciali<br />

anche un rappresentante <strong>degli</strong> ordini<br />

professionali <strong>degli</strong> esercenti arti e<br />

professioni in ciascuno dei seguenti<br />

quattro settori: economico, giuridico,<br />

tecnico e sanitario; quest'ultimo include<br />

la rappresentanza <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> attribuita<br />

all'ordine dei medici.<br />

Gli Osservatori Provinciali provvedono<br />

ad individuare le situazioni in cui<br />

lo studio non risulta idoneo a rappresentare<br />

la realtà economica <strong>del</strong> settore,<br />

anche con riferimento a specifiche<br />

aree geografiche o economiche e, per<br />

il tramite <strong>del</strong>la Direzione Regionale <strong>del</strong>le<br />

Entrate, a trasmettere le informazioni<br />

assunte all'attenzione <strong>del</strong>la Commissione<br />

di Esperti che formulerà le<br />

proprie osservazioni all'Agenzia <strong>del</strong>le<br />

Entrate.<br />

La Commissione di Esperti ha la funzione<br />

di esprimere un parere preventivo<br />

(prima <strong>del</strong>l'approvazione e <strong>del</strong>la<br />

pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale<br />

<strong>degli</strong> studi stessi) di cui l'Agenzia <strong>del</strong>le<br />

Entrate deve obbligatoriamente tenere<br />

conto sino ad eventualmente modificare<br />

lo Studio.<br />

3. Quando si è soggetti agli Studi<br />

di Settore<br />

In via generale tutti gli <strong>Psicologi</strong>, titolari<br />

di partita IVA, che svolgono la<br />

propria attività in modo abituale e ricorrente,<br />

sono soggetti alla compilazione<br />

obbligatoria <strong>degli</strong> Studi di Settore,<br />

salvo quanto di seguito riportato sinteticamente.<br />

La non applicazione <strong>degli</strong> Studi di<br />

Settore può essere determinata da alcune<br />

circostanze riconducibili a due<br />

categorie: “cause di esclusione” e “cause<br />

di inapplicabilità”(vedi Circ.<strong>11</strong>0/E<br />

1999 e Circ.148/E 1999).<br />

Le cause di esclusione più ricorrenti<br />

per gli <strong>Psicologi</strong> sono le seguenti:<br />

• ricavi o compensi dichiarati dal contribuente,<br />

esclusi quelli di natura finanziaria,<br />

superiori a 5.164.569 euro;<br />

30<br />

• periodo d'imposta di durata inferiore<br />

o superiore a dodici mesi;<br />

• determinazione <strong>del</strong> reddito con criteri<br />

forfetari (contabilità in regime<br />

forfetario);<br />

• anno di inizio e anno di cessazione<br />

<strong>del</strong>l'attività anche qualora tali circostanze<br />

si siano verificate il 1° gennaio<br />

o il 31 dicembre;<br />

• modifica in corso d'anno <strong>del</strong>l'attività<br />

esercitata, ad eccezione <strong>del</strong> caso in<br />

cui le due attività (quella cessata e<br />

quella iniziata) siano contraddistinte<br />

da codici attività compresi nello<br />

stesso studio di settore;<br />

Tutte le cause di esclusione sopra<br />

elencate rilevano ai fini <strong>del</strong>l'applicazione<br />

<strong>degli</strong> Studi di Settore e dei parametri.<br />

Le cause di inapplicabilità, a differenza<br />

<strong>del</strong>le cause di esclusione, riguardano<br />

esclusivamente i contribuenti soggetti<br />

agli Studi di Settore. Esse si sostanziano<br />

in circostanze ostative che<br />

caratterizzano la singola attività, ponendola<br />

al di fuori <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo assunto<br />

a riferimento durante la costruzione<br />

<strong>del</strong>lo Studio di Settore. Per gli Studi<br />

di Settore riguardanti gli <strong>Psicologi</strong><br />

non sono state specificate cause di i-<br />

napplicabilità.<br />

4. Lo Studio di settore approvato<br />

per gli <strong>Psicologi</strong><br />

Il mo<strong>del</strong>lo <strong>degli</strong> Studi di Settore va<br />

presentato dagli <strong>Psicologi</strong>, come parte<br />

integrante <strong>del</strong>la dichiarazione dei redditi,<br />

entro gli stessi termini previsti per<br />

quest'ultima.<br />

Con provvedimento <strong>del</strong> Direttore <strong>del</strong>l'Agenzia<br />

<strong>del</strong>le Entrate <strong>del</strong> 23 dicembre<br />

2003 è stata approvata la nuova tabella<br />

di classificazione <strong>del</strong>le attività economiche,<br />

denominata ATECOFIN 2004<br />

avente lo scopo agevolare i contribuenti<br />

nella corretta individuazione <strong>del</strong> proprio<br />

codice attività che per gli psicologi<br />

è passato dal vecchio 85.32.B ora ridefinito<br />

in 85.14.3 “Attività professionali<br />

svolte da psicologi” al quale si applica<br />

lo studio TK20U.<br />

Lo studio di settore TK20U (approvato<br />

con decreto <strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>l'Economia<br />

e <strong>del</strong>le Finanze <strong>del</strong> 24 marzo<br />

<strong>2005</strong>, pubblicato nella G.U. n. 74 <strong>del</strong> 31<br />

marzo <strong>2005</strong>) sostituisce, a partire dal<br />

periodo d'imposta 2004, lo studio<br />

SK20U, approvato con decreto ministeriale<br />

<strong>del</strong> 20 marzo 2001 e in vigore<br />

fino al periodo d'imposta 2003.<br />

Il nuovo studio è stato elaborato utilizzando<br />

le informazioni contenute nel<br />

mo<strong>del</strong>lo precedente, inviato congiuntamente<br />

alla dichiarazione <strong>del</strong>l'anno<br />

2003, ed un'elaborazione statistica di<br />

quelle inviate dagli <strong>Psicologi</strong> medesimi<br />

tramite compilazione <strong>del</strong> questionario<br />

ESK20 inviato nel 2004 dall'Amministrazione<br />

Finanziaria..<br />

I mo<strong>del</strong>li per la comunicazione dei<br />

dati rilevanti ai fini <strong>del</strong>l'applicazione<br />

<strong>degli</strong> Studi di Settore vengono utilizzati<br />

anche dai soggetti che hanno aderito<br />

al concordato preventivo di cui all'art.<br />

33 <strong>del</strong> D.L. 30 settembre 2003, n.<br />

269, convertito dalla L. 24 novembre<br />

2003, n. 326 e dai contribuenti che si<br />

avvalgono <strong>del</strong> regime fiscale <strong>del</strong>le attività<br />

marginali di cui all'art. 14, <strong>del</strong>la legge<br />

23 dicembre 2000, n. 388.<br />

4.1 Congruità e Coerenza<br />

Sulla base dei dati forniti dal contribuente,<br />

il software fornito dall'Agenzia<br />

<strong>del</strong>le Entrate chiamato “Ge.Ri.Co.” (Gestione<br />

Ricavi e Compensi), scaricabile<br />

dal sito internet <strong>del</strong>l'Agenzia <strong>del</strong>le Entrate,<br />

identifica due valori stimati dei<br />

compensi uno “puntuale” ed uno “minimo”(inferiore<br />

al precedente) da confrontare<br />

con il valore complessivo dei<br />

compensi “contabili”, risultante dalla<br />

somma di tutte le fatture e ricevute<br />

emesse nell'anno, secondo un criterio<br />

di cassa.<br />

Lo Studio di Settore valuta la posizione<br />

<strong>del</strong> contribuente sotto due aspetti:<br />

la congruità dei ricavi e la coerenza<br />

<strong>degli</strong> indicatori economici dichiarati.<br />

Qualora il valore <strong>del</strong> compenso “contabile”<br />

risulti superiore al valore “puntuale”,<br />

il contribuente viene definito<br />

congruo, qualora sia inferiore risulterà<br />

non congruo.<br />

I compensi minimi ammissibili segnano<br />

la soglia inferiore <strong>del</strong>l' intervallo<br />

di confidenza entro il quale lo scostamento<br />

è ritenuto ammissibile e “possibile”.<br />

È possibile dire che in via generale<br />

si risulterà non congrui quando il rapporto<br />

tra ricavi e costi dichiarati sarà<br />

significativamente diverso rispetto alla<br />

media calcolata statisticamente e ritenuta<br />

“congrua” dall'Amministrazione<br />

Finanziaria per categorie di contribuenti<br />

similari (cluster) identificati nello<br />

Studio di Settore.<br />

Si risulterà non coerenti quando le<br />

variabili strutturali, extra contabili e


contabili indicate nello studio di settore<br />

dallo Psicologo divergono significativamente<br />

o manifestino palesi incongruenze<br />

(per es. si genera non coerenza<br />

quando un contribuente dichiara<br />

di avere due collaboratori e non indica<br />

alcuna spesa tra i costi contabili<br />

relativi).<br />

In caso di non congruità, al fine di<br />

evitare un eventuale accertamento, i<br />

contribuenti obbligati all'applicazione<br />

<strong>degli</strong> Studi di Settore che rilevano ricavi<br />

o compensi, contabilizzati nel corso<br />

<strong>del</strong>l'anno, inferiori a quelli determinati<br />

con l'applicazione Gerico, possono<br />

adeguarsi ai valori puntuali di riferimento.<br />

Una seconda possibilità è quella di<br />

allinearsi all'interno <strong>del</strong> cosiddetto intervallo<br />

di confidenza (dichiarando<br />

cioè un importo compreso tra i ricavi<br />

o compensi minimi ammissibili ed il valore<br />

puntuale di riferimento).<br />

La terza possibilità è quella di non<br />

adeguarsi ritenendo giustificato lo scostamento<br />

<strong>del</strong> reddito dichiarato rispetto<br />

a quello calcolato dallo Studio<br />

di Settore. In tal senso l'Amministrazione<br />

Finanziaria ha previsto una serie<br />

di cause, ritenute accettabili, giustificanti<br />

lo scostamento indicate nelle<br />

Circolari Ministeriali n.<strong>11</strong>0/E <strong>del</strong> 21<br />

maggio 1999, n.<strong>12</strong>1/E <strong>del</strong>l'8 giugno<br />

2000, n.54/E <strong>del</strong> 13 giugno 2001,<br />

n.58/E <strong>del</strong> 27 giugno 2002 e n.39/E <strong>del</strong><br />

17 luglio 2003.<br />

L'Agenzia <strong>del</strong>le Entrate potrà verificare<br />

e quindi chiedere al contribuente<br />

di giustificare il mancato adeguamento<br />

o adeguamento ad un valore inferiore<br />

a quello puntuale di riferimento.<br />

Le opzioni sopra indicate comportano<br />

un diversa posizione <strong>del</strong>lo Psicologo<br />

sia in merito al rischio/possibilità di<br />

ricevere un accertamento da parte <strong>del</strong>l'Agenzia<br />

<strong>del</strong>le Entrate, sia alla gestione<br />

<strong>del</strong>l'eventuale contenzioso successivo,<br />

la cui trattazione e sviluppata nello<br />

specifico paragrafo successivo.<br />

Con riguardo alla coerenza, il software<br />

valuta la regolarità <strong>degli</strong> indicatori<br />

economici qualificanti l'attività svolta<br />

dal contribuente ed appunto la coerenza<br />

dei dati forniti dal contribuente<br />

con riferimento a comportamenti analoghi<br />

<strong>degli</strong> operatori <strong>del</strong> settore che<br />

svolgono l'attività con analoghe caratteristiche.<br />

In caso di anomalie riscontrate negli<br />

indici di coerenza, l'ufficio <strong>del</strong>le Entrate<br />

potrà verificare se la mancata<br />

coerenza derivi da comportamenti fiscalmente<br />

irregolari, ovvero se essa derivi<br />

da insufficienze produttive <strong>del</strong>l'azienda<br />

o da inefficiente organizzazione<br />

<strong>del</strong>l'attività. Tuttavia le eventuali<br />

anomalie riscontrate negli indici di coerenza<br />

non possono dar luogo ad “adeguamento”<br />

da parte <strong>del</strong> contribuente.<br />

4.2 Cosa sono i correttivi<br />

Gli Studi di Settore prevedono infine<br />

dei “correttivi” aventi lo scopo di ridurre<br />

l'incidenza di alcune voci di spesa<br />

sui compensi e ricavi stimati dal<br />

software, in modo tale da facilitare la<br />

probabilità che i contribuenti risultino<br />

congrui.<br />

L'utilizzo di tali correttivi consente<br />

di evitare che la non congruità derivi<br />

dalla particolare rilevanza assunta da<br />

alcune variabili di spesa nella determinazione<br />

<strong>del</strong>la stima dei compensi.<br />

Con riferimento all'attività professionale<br />

<strong>degli</strong> psicologi, per lo studio di<br />

settore TK20U è stato individuato il<br />

correttivo “spese per l'utilizzo di terzi<br />

e costi sostenuti per strutture polifunzionali”,<br />

che va a ridurre la variabile<br />

“Compensi corrisposti a terzi per<br />

prestazioni direttamente afferenti l'attività<br />

professionale e artistica”, la quale<br />

non verrà più assunta al valore contabile,<br />

ma al netto <strong>del</strong> correttivo. Pertanto,<br />

i contribuenti che intendono avvalersi<br />

di tale riduzione, dovranno<br />

compilare il quadro X <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo in<br />

cui dovranno indicare sia il valore al<br />

lordo <strong>del</strong> correttivo che quello ridotto<br />

calcolato in base al correttivo.<br />

In tal senso è augurabile l'introduzione<br />

per lo studio <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> di<br />

nuovi correttivi peraltro introdotti già<br />

per altre attività professionali, dove infatti,<br />

sono stati individuati anche correttivi<br />

per ridurre il peso assunto dai<br />

fattori produttivi, da alcuni beni strumentali<br />

e dal peso <strong>del</strong> lavoro di segreteria<br />

o amministrativo.<br />

temi di politica professionale<br />

studi di settore<br />

5. Problemi di “non congruità” e/o<br />

“non coerenza”<br />

Lo Psicologo che risulti congruo e<br />

coerente non avrà alcun problema specifico<br />

da risolvere in relazione agli Studi<br />

di Settore salvo quelli normalmente<br />

previsti dalle ordinarie procedure di<br />

accertamento utilizzabili dall'Amministrazione<br />

Finanziaria per la verifica <strong>del</strong>le<br />

dichiarazioni dei redditi ivi inclusa<br />

quella di verificare la corrispondenza<br />

<strong>del</strong>le informazioni extracontabili riportate<br />

nello Studio di Settore.<br />

In tutti gli altri casi, tuttavia, gli Studi<br />

di Settore costituiscono un indicatore<br />

utilizzato dall'Agenzia <strong>del</strong>le Entrate<br />

al fine di individuare i soggetti da<br />

sottoporre a controllo.<br />

In via generale la non coerenza attiva<br />

nei sistemi informatizzati di controllo<br />

<strong>del</strong>l'Agenzia <strong>del</strong>le Entrate una<br />

spia importante sull'attendibilità complessiva<br />

dei dati forniti dal contribuente<br />

e può dar luogo ad un accertamento<br />

di tipo analitico presuntivo ai<br />

sensi <strong>del</strong>l'articolo 39, comma 1, lettera<br />

d), <strong>del</strong> DPR n. 600 <strong>del</strong> 1973 e 54 <strong>del</strong><br />

D.P.R n. 633 <strong>del</strong> 1972, previa verifica<br />

con il contribuente <strong>del</strong>le motivazioni<br />

<strong>del</strong>la non coerenza e, successivamente,<br />

utilizzando l'istituto <strong>del</strong>l'accertamento<br />

con adesione.<br />

La non congruità invece autorizza<br />

l'Agenzia <strong>del</strong>le Entrate ad utilizzare i<br />

ricavi o i compensi puntuali di riferimento<br />

calcolati dallo Studio di Settore,<br />

ai fini <strong>del</strong>la emissione di un accertamento,<br />

previo contraddittorio, ma<br />

senza necessità di verifica sul posto o<br />

di esame <strong>del</strong>le scritture contabili. L'art.<br />

10, legge 8 maggio 1998, n. 146, stabilisce<br />

le modalità di applicazione <strong>degli</strong><br />

accertamenti basati sugli Studi di Settore.<br />

Occorre tuttavia qualificare la circostanza<br />

che per gli <strong>Psicologi</strong> ed i professionisti<br />

in generale, in considerazione<br />

<strong>del</strong>la difficoltà di determinare solide<br />

funzioni dei compensi, è prevista<br />

un'applicazione in modalità “provvisoria”<br />

(per gli <strong>Psicologi</strong> passata allo stadio<br />

di “monitorata” non sostanzialmente<br />

differente sotto il profilo <strong>degli</strong><br />

accertamenti); tale fatto limita il potere<br />

di accertamento a condizione che<br />

la non congruità si sia verificata per almeno<br />

due anni su tre consecutivi, compreso<br />

quello da accertare (al riguardo,<br />

si rinvia alle precisazioni contenute nella<br />

circolare n. <strong>11</strong>0/E <strong>del</strong> 21 maggio<br />

1999). Come accennato con i decreti<br />

<strong>del</strong> 24 marzo <strong>2005</strong>, lo Studio relativo<br />

agli <strong>Psicologi</strong> è stato approvato insieme<br />

ad altri 9 Studi di Settore relativi<br />

alle attività professionali e 5 studi relativi<br />

alle attività manifatturiere, con<br />

carattere “monitorato” che riflette l'esigenza<br />

di avere sotto controllo alcune<br />

<strong>del</strong>le situazioni che presentano<br />

31


temi di politica professionale<br />

studi di settore<br />

maggiori criticità relative soprattutto<br />

al cosiddetto “principio di cassa” ed alla<br />

maggiore difficoltà di trovare elementi<br />

strutturali collegati con la capacità<br />

di produrre compensi. Per gli studi<br />

monitorati valgono le seguenti regole<br />

limitative:<br />

• le indicazioni relative alla coerenza<br />

ed alla congruità possono essere utilizzate<br />

solo per la formulazione dei<br />

criteri di selezione <strong>del</strong>le posizioni da<br />

sottoporre a controllo;<br />

• i risultati derivanti dall'applicazione<br />

GE.RI.CO. <strong>2005</strong> non possono essere<br />

usati direttamente per l'azione di accertamento.<br />

Tale attività sarà fondata<br />

sull'utilizzo <strong>del</strong>le ordinarie metodologie<br />

di controllo, rispetto alle quali<br />

i risultati <strong>del</strong>la applicazione <strong>degli</strong><br />

Studi di Settore costituiranno uno<br />

strumento di ausilio;<br />

• nei confronti <strong>degli</strong> psicologi che non<br />

risultino congrui, i compensi o ricavi<br />

derivanti dalla applicazione <strong>del</strong>lo<br />

studio di settore approvato al termine<br />

<strong>del</strong>la fase di “monitoraggio” potranno<br />

essere utilizzati per effettuare<br />

accertamenti con riferimento anche<br />

ai periodi d'imposta precedenti;<br />

• gli psicologi che dichiarano compensi<br />

o ricavi di importo non inferiore a<br />

quello risultante dagli studi “monitorati”<br />

ovvero vi si adeguano spontaneamente,<br />

evitano l'eventuale accertamento<br />

sulla base <strong>del</strong>le risultanze<br />

<strong>del</strong>lo Studio di Settore che verrà<br />

approvato al termine <strong>del</strong>la fase di<br />

“monitoraggio”.<br />

Per gli <strong>Psicologi</strong> che adottano inoltre<br />

un sistema di contabilità ordinaria<br />

su opzione (che prevede la contabilizzazione<br />

anche dei movimenti finanziari)<br />

è possibile per l'Agenzia <strong>del</strong>le Entrate<br />

effettuare accertamenti sulla base<br />

<strong>degli</strong> Studi di Settore, a condizione<br />

che sia stata preventivamente constatata<br />

l'inattendibilità <strong>del</strong>la contabilità.<br />

Tale circostanza costituisce, pertanto,<br />

un forte limite all'attività di accertamento<br />

induttivo (senza verifica sul posto)<br />

che è tuttavia destinato progressivamente<br />

a scomparire una volta che<br />

anche gli Studi di Settore relativi ai<br />

professionisti saranno definitivi. In tal<br />

senso lo psicologo potrebbe valutare<br />

la convenienza di adottare un sistema<br />

contabile più complesso ed oneroso<br />

che richieda la registrazione di un numero<br />

maggiore di informazioni contabili,<br />

come ulteriore garanzia di difesa<br />

rispetto ai sistemi induttivi utilizzati<br />

32<br />

dagli Studi di Settore.<br />

Con l'art. 10 <strong>del</strong>la legge 8 maggio<br />

1998, n. 146, sono state esplicitamente<br />

previste modalità e regole per l'effettuazione<br />

<strong>degli</strong> accertamenti basati sugli<br />

Studi di Settore che seguono le seguenti<br />

linee guida:<br />

• condizioni di applicabilità <strong>degli</strong> Studi<br />

di Settore graduate in relazione a-<br />

gli obblighi contabili dei contribuenti;<br />

• considerazione <strong>del</strong>le cause di esclusione<br />

dalla applicazione <strong>degli</strong> Studi<br />

di Settore nelle ipotesi in cui fossero<br />

sorte perplessità sulla loro attendibilità;<br />

• verifiche sui prototipi <strong>degli</strong> Studi di<br />

Settore da approvare affidate alla<br />

Commissione di Esperti che esprime<br />

un giudizio sulla idoneità dei predetti<br />

studi a presentare la realtà analizzata.<br />

Anche la disciplina successiva è stata<br />

rivolta a considerare solo le “gravi”<br />

incongruenze tra i compensi dichiarati<br />

e quelli ottenuti dall'applicazione <strong>degli</strong><br />

Studi di Settore, genericamente previste<br />

dall'articolo 62-sexies <strong>del</strong> D.P.R.<br />

331 <strong>del</strong> 1993. Quanto detto tuttavia<br />

non deve condurre alla conclusione<br />

che gli Studi di Settore, ancorché provvisori<br />

per gli <strong>Psicologi</strong>, non acquisteranno<br />

forza cogente e retroattiva nei<br />

prossimi anni.<br />

6. Come difendersi da accertamenti<br />

basati sugli Studi di Settore<br />

I risultati <strong>degli</strong> Studi di Settore hanno<br />

valore di presunzione relativa ed in<br />

presenza <strong>del</strong>le condizioni richieste dall'articolo<br />

10 <strong>del</strong>la legge 146 <strong>del</strong> 1998<br />

saranno posti a base di eventuali avvisi<br />

di accertamento dall'Amministrazione<br />

Finanziaria senza fornire altre<br />

dimostrazioni in ordine alla motivazione<br />

<strong>del</strong>la propria pretesa. Come confermato<br />

dalla Suprema Corte di Cassazione,<br />

con sentenza <strong>del</strong>la sezione tributaria<br />

n. 2891 <strong>del</strong> 27 febbraio 2002, i ragionamenti<br />

presuntivi, nell'ambito <strong>degli</strong><br />

accertamenti analitico-presuntivi di<br />

cui all'articolo 39, comma 1, lettera d)<br />

<strong>del</strong> D.P.R. n. 600 <strong>del</strong> 1973, sono di per<br />

sé esaustivi e non occorre affiancarli<br />

con altre dimostrazioni.<br />

La procedura di costruzione <strong>degli</strong><br />

Studi di Settore, alla quale l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> Partecipa a livello Nazionale,<br />

ne dovrebbe garantire la bilateralità,<br />

l'affidabilità, l'obiettività e la trasparenza<br />

<strong>del</strong> ragionamento presuntivo.<br />

In tal senso L’<strong>Ordine</strong> Nazionale <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> sta intervenendo con osservazioni<br />

in merito al funzionamento<br />

ed alle criticità <strong>del</strong> nuovo Studio di Settore<br />

volte al miglioramento di tale strumento.<br />

Occorre evidenziare che lo Studio di<br />

Settore genera una presunzione fiscale,<br />

contro la quale è ammessa prova<br />

contraria non solo in base a prove documentali<br />

certe, che abbiano un riscontro<br />

diretto ed immediatamente<br />

quantificabile sui ricavi dichiarati, ma<br />

anche in base ad un ragionamento di<br />

tipo presuntivo che si fondi su elementi<br />

certi.<br />

Nella fase iniziale <strong>del</strong> contenzioso è<br />

possibile, in contraddittorio, produrre,<br />

presso gli Uffici <strong>del</strong>l'Agenzia <strong>del</strong>le<br />

Entrate, tutti i ragionamenti che inducono<br />

a ritenere il procedimento seguito<br />

dallo Studio di Settore non corretto.<br />

Si suggerisce di non produrre a propria<br />

difesa documentazioni contabili<br />

quali fatture o libri e registri obbligatori<br />

essendo proprio questi oggetto di<br />

contestazione <strong>del</strong> ragionamento presuntivo.<br />

Invece dovrebbero essere evidenziate<br />

circostanze specifiche che hanno<br />

alterato le condizioni di normalità<br />

di svolgimento <strong>del</strong>l'attività economica<br />

quali: infortuni, malattie, tariffari ministeriali<br />

o sanitari significativamente<br />

inferiori a quelli <strong>del</strong>la categoria, presenza<br />

di attività part-time o di lavoro<br />

dipendente, attività di studi o ricerche<br />

etc..<br />

Lo Psicologo dovrà tuttavia tenere<br />

presente che ogni ragionamento presuntivo,<br />

per trovare accoglimento, dovrà<br />

essere dimostrato tramite la produzione<br />

di documenti per lo più extracontabili,<br />

certi e non soggetti a valutazioni<br />

contrastanti.<br />

L'atto di definizione di un accertamento<br />

basato sugli Studi di Settore,<br />

sottoscrivibile in sede di contraddittorio,<br />

deve, infatti, riportare gli elementi<br />

di valutazione addotti dal contribuente,<br />

i documenti prodotti, i percorsi<br />

logico-giuridici che conducono alla revisione<br />

<strong>del</strong>l'originaria pretesa <strong>del</strong>l'Amministrazione<br />

ed i criteri adottati<br />

per il ricalcalo <strong>del</strong>la base imponibile,<br />

rilevati, a seguito <strong>del</strong> incontro svolto.<br />

In mancanza di accordo con gli Uffici<br />

Finanziari, l'Agenzia <strong>del</strong>le Entrate<br />

provvede all'emissione di un accertamento<br />

nei confronti <strong>del</strong>lo Psicologo dal


quale ci si potrà difendere negli ordinari<br />

gradi di giudizio e secondo le normali<br />

regole <strong>del</strong> contenzioso tributario.<br />

Si rammenta infine che le risultanze<br />

<strong>degli</strong> Studi di Settore hanno assunto<br />

valore probante, in sede di contraddittorio,<br />

(cfr. circolare 25/E <strong>del</strong> 14 marzo<br />

2001), anche di fronte ad accertamenti<br />

ricevuti per eventuali scostamenti<br />

tra l'ammontare dei ricavi o<br />

compensi dichiarati e quello presunto<br />

in base ai parametri.<br />

7. Cenni sulla tecnica di funzionamento<br />

e di costruzione <strong>del</strong>lo Studio<br />

di Settore utilizzato per gli<br />

<strong>Psicologi</strong><br />

Come già accennato in diverse parti<br />

<strong>del</strong> presente documento, la costruzione<br />

<strong>del</strong>lo Studio di Settore coinvolge<br />

diversi enti e rappresentanze e viene<br />

ratificata dal Ministro <strong>del</strong>l'Economia<br />

e <strong>del</strong>le Finanze che, nel caso specifico,<br />

per gli <strong>Psicologi</strong> ha approvato lo<br />

Studio TK20U, in vigore dall'anno d'imposta<br />

2004.<br />

È stato altresì precisato come la categoria<br />

dei professionisti titolari di reddito<br />

di lavoro autonomo in generale,<br />

risulti essere quella con maggiori difficoltà<br />

di applicazione <strong>degli</strong> Studi di<br />

Settore essendo per questi difficilmente<br />

identificabile una funzione di ricavo<br />

affidabile e costante.<br />

Il funzionamento <strong>degli</strong> Studi di Settore<br />

è basato sulla probabilità che uno<br />

Psicologo appartenga ad una casistica<br />

ricorrente anche detta “cluster” identificata<br />

sulla base <strong>del</strong>le dichiarazioni<br />

dei redditi e dei questionari analizzati.<br />

Ad ogni Psicologo, in base alle informazioni<br />

che fornisce nello Studio di<br />

Settore viene collegato uno o più “cluster”<br />

con un connesso grado di probabilità<br />

di appartenenza a quel profilo ricorrente.<br />

Sulla base <strong>del</strong>le prestazioni effettuate,<br />

<strong>del</strong>le ore lavorate, dei costi contabilizzati,<br />

viene calcolato, utilizzando<br />

la funzione di ricavo <strong>del</strong>lo specifico<br />

“cluster” attribuito al contribuente, il<br />

ricavo puntuale e minimo a questi riferibile.<br />

La struttura <strong>del</strong>lo studio di settore<br />

TK20U richiede allo Psicologo di fornire<br />

mediante la compilazione di un<br />

questionario, da allegare obbligatoriamente<br />

alla dichiarazione dei redditi<br />

(Mo<strong>del</strong>lo Unico), dati contabili ed extra<br />

contabili, suscettibili di accertamento<br />

da parte <strong>del</strong>l'Amministrazione<br />

Finanziaria, relativi all'attività svolta;<br />

le informazioni richieste riguardano i<br />

seguenti argomenti:<br />

• Quadro A: tipologia, numero e qualifica<br />

<strong>del</strong> personale addetto all'attività;<br />

• Quadro B: tipologia, uso (esclusivo<br />

o promiscuo), dimensione <strong>del</strong>l'unità<br />

locale destinata all'attività;<br />

• Quadro D: clientela e tipologia di prestazioni<br />

erogate ed elementi specifici<br />

<strong>del</strong>l'attività;<br />

• Quadro G: elementi contabili ripresi<br />

da quelli indicati nel Mo<strong>del</strong>lo Unico;<br />

• Quadro X: altre informazioni (quota<br />

canoni di locazione) rilevanti ai fini<br />

<strong>del</strong>l'applicazione <strong>degli</strong> Studi di Settore.<br />

Partendo dal presupposto che la capacità<br />

di conseguire compensi, anche<br />

all'interno di attività identiche, può<br />

cambiare notevolmente al variare <strong>degli</strong><br />

elementi strutturali e di mercato o<br />

<strong>del</strong>la localizzazione territoriale, lo Studio<br />

di Settore è stato concepito ad un<br />

livello di dettaglio molto elevato che<br />

dovrebbe evidenziare le citate differenze.<br />

Lo Studio di Settore, inoltre, dovrebbe<br />

tener conto <strong>del</strong>le caratteristiche <strong>del</strong>l'area<br />

territoriale in cui opera il professionista:<br />

dipendono infatti dal luogo<br />

ove la specifica attività è collocata<br />

sia il livello dei prezzi utilizzato che le<br />

condizioni e le modalità operative, sia<br />

le infrastrutture esistenti e utilizzabili,<br />

che la capacità di spesa, come anche<br />

la tipologia dei fabbisogni o la capacità<br />

di attrazione e la domanda indotta.<br />

Il software di applicazione <strong>degli</strong> Studi<br />

di Settore, mediante il quale è possibile<br />

conoscere i ricavi o i compensi<br />

presunti in base agli studi stessi, è stato<br />

denominato “GERICO”(GEstione<br />

dei RIcavi o COmpensi).<br />

L'applicazione, che è resa disponibile<br />

gratuitamente dall'Agenzia <strong>del</strong>le Entrate,<br />

è prelevabile dal sito Internet o<br />

dal Servizio telematico (per gli utenti<br />

<strong>del</strong> predetto Servizio). Per conoscere<br />

l'ammontare dei ricavi o dei compensi<br />

presunti sulla base <strong>degli</strong> Studi di Settore,<br />

i contribuenti possono anche rivolgersi<br />

agli uffici locali <strong>del</strong>l'Agenzia<br />

<strong>del</strong>le Entrate, presentando il mo<strong>del</strong>lo<br />

per la comunicazione dei dati rilevanti<br />

ai fini <strong>del</strong>l'applicazione <strong>degli</strong> Studi di<br />

Settore, debitamente compilato.<br />

temi di politica professionale<br />

studi di settore<br />

Come citato, la metodologia impiegata<br />

da Gerico si fonda sull'applicazione<br />

di tecniche statistiche che permettono<br />

di individuare, all'interno <strong>del</strong>lo<br />

stesso settore di attività, i cosiddetti<br />

“cluster” ovvero gruppi omogenei di<br />

imprese o di professionisti contrassegnati<br />

da caratteristiche strutturali comuni.<br />

Per individuare i gruppi omogenei<br />

sulla base <strong>degli</strong> aspetti strutturali è stata<br />

usata la metodologia <strong>del</strong>la Cluster<br />

Analysis, nella fattispecie un'Analisi in<br />

Componenti Principali (ACP).<br />

Lo studio TK20U ha definito <strong>12</strong> mo<strong>del</strong>li<br />

organizzativi considerando i seguenti<br />

elementi distintivi:<br />

• la specializzazione professionale;<br />

• la tipologia <strong>del</strong>la clientela;<br />

• la presenza di strutture dedicate all'attività;<br />

• la modalità di svolgimento <strong>del</strong>l'attività.<br />

Pertanto, sono stati definiti i seguenti<br />

cluster:<br />

• Cluster 1: <strong>Psicologi</strong> specializzati in<br />

Psicoterapia individuale operanti in<br />

studio ad uso promiscuo (numerosità<br />

di 1.323 contribuenti);<br />

• Cluster 2: Studi specializzati in Psicoterapia<br />

individuale operanti in<br />

strutture ad uso esclusivo (numerosità<br />

di 2.072 contribuenti);<br />

• Cluster 3: <strong>Psicologi</strong> specializzati prevalentemente<br />

in sperimentazione e<br />

ricerca (numerosità di 90 contribuenti);<br />

• Cluster 4: Studi specializzati in psicologia<br />

clinica (numerosità di 1.535<br />

contribuenti);<br />

• Cluster 5: <strong>Psicologi</strong> che operano in<br />

prevalenza con società ed enti sportivi<br />

(numerosità 67);<br />

• Cluster 6: <strong>Psicologi</strong> che operano in<br />

prevalenza con associazioni e cooperative<br />

sociali (numerosità 614);<br />

• Cluster 7: Studi specializzati prevalentemente<br />

in formazione didattica<br />

(numerosità 553);<br />

• Cluster 8: <strong>Psicologi</strong> specializzati in<br />

psicologia clinica che operano in prevalenza<br />

con strutture sanitarie private<br />

(numerosità 564);<br />

• Cluster 9: Studi specializzati in psicoterapia<br />

individuale, familiare e di<br />

gruppo (numerosità 185);<br />

• Cluster 10: <strong>Psicologi</strong> specializzati in<br />

psicologia e psicopatologia giuridica<br />

e psicologia clinica (numerosità 416);<br />

• Cluster <strong>11</strong>: <strong>Psicologi</strong> che operano<br />

prevalentemente in convenzione con<br />

33


temi di politica professionale<br />

studi di settore<br />

il servizio sanitario nazionale (numerosità<br />

543);<br />

• Cluster <strong>12</strong>: Studi specializzati prevalentemente<br />

in psicologia <strong>del</strong> lavoro<br />

e <strong>del</strong>le organizzazioni (numerosità<br />

471).<br />

Per ciascun gruppo omogeneo è prevista<br />

una funzione che descrive l'andamento<br />

dei ricavi o dei compensi in<br />

relazione alle specifiche variabili contabili<br />

e strutturali <strong>del</strong>l'attività professionale.<br />

A parità di dati contabili ed extracontabili,<br />

il ricavo stimato dal software<br />

Gerico varia sensibilmente a seconda<br />

<strong>del</strong> cluster in cui il professionista è<br />

stato preliminarmente collocato.<br />

Anche i valori di soglia che segnano<br />

il confine per la rilevazione <strong>del</strong>l'incoerenza<br />

vengono individuati dal software<br />

con riferimento ai contribuenti inclusi<br />

nello stesso cluster di appartenenza.<br />

Poiché il soggetto potrebbe avere caratteristiche<br />

riconducibili a più gruppi<br />

omogenei, il software, dopo aver elaborato<br />

i dati forniti dai contribuenti,<br />

indica ai medesimi il cluster o i cluster<br />

a cui si è stati assegnati. Di ogni cluster,<br />

il professionista può conoscere il<br />

“profilo” a cui è stato abbinato da Gerico<br />

e prendere consapevolezza <strong>del</strong>la<br />

corretta applicazione o meno <strong>del</strong>lo studio<br />

di settore.<br />

L'eventuale attribuzione ad un gruppo<br />

omogeneo che non corrisponde alle<br />

caratteristiche <strong>del</strong> contribuente potrebbe<br />

essere sintomo di anomalie nell'applicazione<br />

<strong>del</strong>lo studio che devono<br />

essere attentamente considerate per<br />

valutare se lo studio sia effettivamente<br />

in grado di rappresentare in modo<br />

adeguato la realtà <strong>del</strong> contribuente<br />

esaminato.<br />

7.1 La territorialità<br />

Un paragrafo a sé merita la territorialità<br />

in quanto, come accennato, la<br />

funzione di compenso è influenzata anche<br />

dalle caratteristiche <strong>del</strong> luogo in<br />

cui lo psicologo svolge la propria attività<br />

per cui la “territorialità” svolge un<br />

ruolo cruciale nella determinazione dei<br />

compensi.<br />

Nello studio di settore TK20U è stata<br />

utilizzata una territorialità generale<br />

a livello provinciale al fine di individuare<br />

aree territoriali omogenee sulla<br />

base <strong>del</strong>le caratteristiche socio-economico<br />

<strong>del</strong> territorio, definito dal grado<br />

di benessere, dal livello di qualificazione<br />

professionale e dalla struttura<br />

economica.<br />

La metodologia <strong>del</strong>l' Analisi in Componenti<br />

Principali ha permesso di classificare<br />

le province in 5 gruppi omogenei:<br />

• gruppo 1: aree con livello di benessere<br />

elevato, istruzione superiore, sistema<br />

economico locale organizzato;<br />

• gruppo 2: aree con livello di benessere<br />

non elevato, bassa scolarità, sistema<br />

economico poco sviluppato e<br />

basato prevalentemente su attività<br />

commerciali;<br />

• gruppo 3: aree ad elevata urbanizzazione<br />

con notevole grado di benessere,<br />

istruzione superiore e caratterizzate<br />

da sistemi locali con servizi<br />

terziari evoluti;<br />

• gruppo 4: aree caratterizzate dalla<br />

presenza di piccoli comuni con organizzazione<br />

artigianale <strong>del</strong>l'attività<br />

produttiva e livello medio di benessere;<br />

• gruppo 5: aree di marcata arretratezza<br />

economica, basso livello di benessere<br />

e scolarità poco sviluppata.<br />

Nella “nota tecnica e metodologica”<br />

<strong>del</strong>lo studio di settore TK20U, è possibile<br />

consultare la tabella <strong>del</strong>la territorialità,<br />

la quale riporta il correttivo<br />

territoriale da applicare ai coefficienti<br />

<strong>del</strong>le variabili “Consumi” e “Altre<br />

spese”.<br />

Dall'analisi effettuata tuttavia è<br />

emerso che può accadere che vi siano<br />

cluster rispetto ai quali lo studio di settore<br />

non indica alcun correttivo territoriale<br />

e pertanto tale variabile risulta<br />

a volte non sufficientemente articolata.<br />

Il correttivo, infatti, riduce o aumenta<br />

i ricavi in funzione <strong>del</strong>la localizzazione<br />

<strong>del</strong>l'attività e ciò è stato previsto<br />

per altri studi di settore, per i quali accanto<br />

ad una territorialità generale è<br />

stata definita anche una territorialità<br />

specifica che consente di individuare<br />

aree territoriali omogenee sulla base<br />

di specifici indicatori. Tale aspetto dovrebbe<br />

essere sicuramente meglio considerato<br />

anche per gli <strong>Psicologi</strong>.<br />

4 Quattro Punti critici punti <strong>degli</strong> critici Studi di Settore<br />

da <strong>degli</strong> approfondire studi settore e modificare<br />

da approfondire e modificare<br />

All'attenzione<br />

<strong>del</strong> Consiglio Nazionale<br />

• Un rischio connaturato con una definizione<br />

<strong>del</strong> reddito normale è quello<br />

di discriminare le fasce più deboli<br />

all'interno di una categoria, che così<br />

risulterebbero costantemente al<br />

di sotto dei parametri medi, e di<br />

premiare quelle economicamente<br />

più forti facilmente al di sopra <strong>del</strong>le<br />

stime operate dallo Studio di Settore,<br />

in tal senso occorrerebbe verificare<br />

empiricamente il peso dato<br />

nella funzione di ricavo alle variabili<br />

strutturali oggettive e soprattutto<br />

soggettive (anzianità ed esperienza<br />

professionale).<br />

• Il funzionamento <strong>degli</strong> studi di settore<br />

è basato sulla probabilità che<br />

uno Psicologo appartenga ad una<br />

casistica ricorrente anche detta<br />

“cluster” identificata sulla base <strong>del</strong>le<br />

dichiarazioni dei redditi e dei questionari<br />

analizzati; si è rilevato in alcuni<br />

casi che i cluster non contemplano<br />

o viceversa includono categorie<br />

di psicologi non omogenee<br />

(per es. gli <strong>Psicologi</strong> penitenziari).<br />

• Lo Studio di Settore, dovrebbe tener<br />

in maggior conto <strong>del</strong>le caratteristiche<br />

<strong>del</strong>l'area territoriale in cui<br />

opera il professionista (attualmente<br />

è prevista l'applicazione <strong>del</strong>la territorialità<br />

generale a livello provinciale):<br />

dipendono infatti dal luogo<br />

ove la specifica attività è collocata<br />

sia il livello dei prezzi utilizzato che<br />

le condizioni e le modalità operative,<br />

sia le infrastrutture esistenti e<br />

utilizzabili, che la capacità di spesa,<br />

come anche la tipologia dei fabbisogni<br />

o la capacità di attrazione e la<br />

domanda indotta.<br />

• È augurabile l'introduzione per lo<br />

studio <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> di nuovi correttivi<br />

peraltro introdotti già per altre<br />

attività professionali, dove infatti,<br />

sono stati individuati anche<br />

correttivi per ridurre il peso assunto<br />

dai fattori produttivi, da alcuni<br />

beni strumentali e dal peso <strong>del</strong> lavoro<br />

di segreteria o amministrativo.<br />

34


temi di politica professionale<br />

studi di settore<br />

Segnalazione di un caso<br />

in cui è stato possibile difendersi<br />

con successo da determinazioni<br />

presuntive <strong>del</strong> reddito professionale<br />

effettuate dall'Amministrazione<br />

Finanziaria<br />

Si segnala il caso di uno<br />

Psicologo iscritto all'<strong>Ordine</strong>, che<br />

ha vinto in secondo grado un<br />

contenzioso instaurato<br />

dall'Amministrazione<br />

Finanziaria sul mancato<br />

adeguamento dei valori calcolati<br />

mediante l'applicazione dei<br />

parametri reddituali di cui alla<br />

Legge 28/<strong>12</strong>/1995 n. 549<br />

(predecessori <strong>degli</strong> attuali Studi i<br />

Settore).<br />

Per utilità di tutti i colleghi che<br />

dovessero incorrere in un caso<br />

simile si riportano le circostanze<br />

che hanno determinato l'esito<br />

positivo <strong>del</strong> giudizio.<br />

L'Amministrazione richiedeva il<br />

versamento di maggiori imposte<br />

IRPEF ed addizionali, IRAP e<br />

Contributi previdenziali sulla<br />

base di un reddito presuntivo<br />

ottenuto applicando ai costi<br />

contabilizzati e dichiarati <strong>del</strong><br />

contribuente i parametri<br />

reddituali.<br />

La difesa <strong>del</strong> contribuente si è<br />

basata sulla circostanza che il<br />

contribuente nell'anno in<br />

questione aveva realizzato il 99%<br />

<strong>del</strong> totale dei propri ricavi quale<br />

compenso <strong>del</strong>l'attività<br />

professionale svolta a favore di<br />

“Case Circondariali”.<br />

è stato dimostrato che tali Enti<br />

riconoscevano un compenso<br />

orario professionale pari a meno<br />

<strong>del</strong>la metà rispetto alla tariffa<br />

professionale media allora<br />

vigente per le medesime<br />

prestazioni svolte da psicologi. Si<br />

è dimostrato che qualora le ore<br />

svolte presso le case<br />

Circondariali fossero state<br />

valorizzate con la tariffa più alta<br />

prevista dal Tariffario Nazionale,<br />

il contribuente sarebbe risultato<br />

congruo sia applicando lo Studio<br />

di Settore oggi vigente sia<br />

applicando il calcolo basato sui<br />

parametri.<br />

Si è sottolineata la circostanza<br />

che il contribuente era<br />

dipendente a tempo parziale per<br />

25 ore settimanali per l'anno<br />

fiscale considerato. Tale<br />

circostanza è stata inoltre presa<br />

in considerazione nella<br />

valutazione <strong>del</strong>la redditività<br />

<strong>del</strong>la residuale attività<br />

professionale e materialmente<br />

<strong>del</strong>le ore annuali<br />

economicamente profittevoli a<br />

disposizione <strong>del</strong> contribuente.<br />

Infine la Commissione ha anche<br />

tenuto in considerazione la<br />

circostanza riportata che il<br />

contribuente avesse dedicato<br />

all'aggiornamento professionale<br />

una parte <strong>del</strong>le ore che avrebbe<br />

potuto destinare all'attività di<br />

lavoro e come in quell'anno<br />

alcuni problemi di carattere<br />

sanitario avessero ridotto la<br />

stessa capacità lavorativa in<br />

taluni mesi.<br />

Nella speranza che la<br />

segnalazione possa essere di<br />

aiuto a <strong>Psicologi</strong> che si dovessero<br />

trovare in una situazione<br />

similare si sottolinea dal punto<br />

di vista tecnico, a margine di<br />

quanto sopra riportato, come gli<br />

argomenti utilizzati in difesa <strong>del</strong><br />

contribuente non siano di natura<br />

contabile (esibizione di fatture o<br />

registri), che in tali contenziosi<br />

assumono una rilevanza <strong>del</strong> tutto<br />

marginale.<br />

Fabrizio Del Franco<br />

8. Conclusioni<br />

Lo strumento <strong>degli</strong> Studi di Settore,<br />

basato sul concetto di reddito normale,<br />

in sé racchiude una serie di potenzialità<br />

di indubbio interesse che tuttavia,<br />

se non correttamente applicate,<br />

potrebbero generare fenomeni distorsivi<br />

non accettabili per la professione<br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>.<br />

L'utilizzo da parte <strong>del</strong>l'Amministrazione<br />

Finanziaria <strong>degli</strong> Studi di Settore<br />

genera infatti una serie di vantaggi<br />

per quest'ultima quali, la possibilità di<br />

disporre di procedure mirate e semplificate<br />

di verifica che dovrebbero trovare<br />

riscontro anche in un miglior rapporto<br />

contribuente-fisco.<br />

È evidente che lo strumento in sé<br />

potrebbe generare anche alcuni vantaggi<br />

per i professionisti quali quello<br />

di verificare la propria capacità competitiva<br />

e la propria efficienza economica<br />

in rapporto agli altri professionisti<br />

<strong>del</strong> medesimo settore ed alle altre<br />

attività professionali.<br />

La corretta applicazione <strong>degli</strong> Studi<br />

di Settore potrebbe poi consentire la<br />

riduzione di situazioni di concorrenza<br />

sleale tra i professionisti basata solo<br />

sul fattore fiscale e consentirebbe di<br />

monitorare le attività presenti sul territorio<br />

ed indirizzare le scelte di programmazione<br />

economica da parte <strong>degli</strong><br />

organi di governo.<br />

Ciò tuttavia non deve portare ad eccessivi<br />

ottimismi e semplificazioni ed<br />

è dovere <strong>degli</strong> Ordini Regionali e <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

Nazionale vigilare, per quanto<br />

di propria competenza, sulle discrepanze<br />

e le inesattezze incorporate negli<br />

Studi di Settore riferibili ai propri<br />

iscritti.<br />

In particolare, un rischio connaturato<br />

con una definizione <strong>del</strong> reddito normale<br />

è quello di discriminare le fasce<br />

più deboli all'interno di una categoria,<br />

che risulterebbero costantemente al<br />

di sotto dei parametri medi, e di premiare<br />

quelle economicamente più forti<br />

facilmente al di sopra <strong>del</strong>le stime o-<br />

perate dallo Studio di Settore.<br />

In tal senso il presente documento<br />

costituisce uno spunto di analisi e di<br />

approfondimento propedeutico ad ulteriori<br />

valutazioni, aperto al contributo<br />

di tutti gli iscritti, alla segnalazione<br />

di casi di scarsa efficacia <strong>del</strong>lo strumento<br />

e di casistiche professionali non<br />

tutelate e previste dal Legislatore.<br />

1 Gallo: Il dilemma reddito normale o reddito effettivo:<br />

il ruolo <strong>del</strong>l'accertamento induttivo, cit., 460.<br />

In tale contesto l'autore mette in evidenza che il metodo<br />

<strong>del</strong> reddito effettivo non garantisce una veridicità<br />

di alcun tipo “in quanto il valore che ne risulta<br />

non è congetturale né reale, bensì un mero valore risultante<br />

da “atti” seppure qualificati”.<br />

35


temi di politica professionale<br />

IL DOCUMENTO<br />

“PSICOLOGIA E NUOVE ATTIVITÀ<br />

DI AIUTO IN AMBITO<br />

PSICOLOGICO”, FATTO PROPRIO<br />

DALL’ORDINE,<br />

DENUNCIA IL RISCHIO<br />

DI “MESTIERI FANTASIOSI”<br />

IL COUNSELLING<br />

UNA BOMBA<br />

AD OROLOGERIA<br />

Prof. Paolo Cruciani, Docente Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1 e 2, Scuola di Specializzazione<br />

<strong>Psicologi</strong>a Clinica, Università “La Sapienza”<br />

Dott.ssa Domenicassunta Corsetti, Consigliere <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Presentiamo il documento<br />

elaborato su richiesta <strong>del</strong><br />

Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, dai<br />

colleghi Prof. Paolo Cruciani e<br />

dott.ssa Domenicassunta<br />

Corsetti, consigliere <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

e fatto proprio dal Consiglio<br />

nella seduta <strong>del</strong> 21 novembre<br />

scorso all'unanimità.<br />

Il documento è l'espressione di<br />

un lungo lavoro di ricerca e<br />

approfondimento sulle attività<br />

che nascono numerose ai confini<br />

<strong>del</strong>la psicologia, nel tentativo di<br />

eroderne il territorio.<br />

Lo studio evidenzia come siano<br />

nate fantasiose definizioni di<br />

nuovi mestieri che hanno<br />

contenuti e linguaggi propri<br />

<strong>del</strong>la psicologia, ma che si<br />

guardano bene dal farne<br />

riferimento esplicito.<br />

Rappresentano un attacco<br />

frontale alle prerogative proprie<br />

<strong>del</strong>la nostra professione.<br />

Da tempo l'ordine regionale ha<br />

proceduto con azioni di diffida e<br />

di denuncia politica e culturale<br />

<strong>del</strong> fenomeno che va aggredito<br />

anche sul piano legale, laddove<br />

presenti appigli “legali” che non<br />

sempre sono semplici da<br />

individuare.<br />

In particolar modo ci preme<br />

però che la comunità<br />

professionale <strong>del</strong>la psicologia si<br />

faccia carico <strong>del</strong> problema.<br />

Sappiamo quanti giovani<br />

colleghi siano in cerca di una<br />

occupazione in linea con i loro<br />

studi e interessi e<br />

sufficientemente stabile e<br />

remunerativa da consentire loro<br />

di portare avanti progetti di<br />

vita.<br />

Che la comunità professionale<br />

abbia uno scatto d'orgoglio e<br />

“tenga” rispetto a spinte<br />

centrifughe verso nuovi mercati<br />

Legge 18 febbraio 1989, n. 56 - Ordinamento<br />

<strong>del</strong>la professione di<br />

psicologo.<br />

Art. 1<br />

Definizione <strong>del</strong>la professione<br />

di psicologo<br />

1. La professione di psicologo comprende<br />

l'uso <strong>degli</strong> strumenti conoscitivi<br />

e di intervento per la prevenzione,<br />

la diagnosi, le attività di<br />

abilitazione-riabilitazione e di sostegno<br />

in ambito psicologico rivolte<br />

alla persona, al gruppo, agli organismi<br />

sociali e alle comunità.<br />

Comprende altresì le attività di sperimentazione,<br />

ricerca e didattica in<br />

tale ambito.<br />

che inevitabilmente si<br />

verrebbero a configurare come<br />

aree di abusivismo <strong>del</strong>la<br />

professione di psicologo.<br />

Il documento è un invito ai<br />

colleghi a discutere di questo,<br />

per essere più compatti, di<br />

quanto ad oggi siamo, nel<br />

combattere ogni cedimento e<br />

compiacenza verso pratiche<br />

formative non adeguate e non<br />

consone ai dettami <strong>del</strong> nostro<br />

codice deontologico.<br />

Marialori Zaccaria<br />

Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

Codice deontologico <strong>degli</strong> psicologi<br />

italiani (Testo approvato dal<br />

Consiglio Nazionale <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> nell'adunanza<br />

<strong>del</strong> 27-28 giugno 1997)<br />

Art. 21<br />

Lo psicologo, a salvaguardia <strong>del</strong>l'utenza<br />

e <strong>del</strong>la professione, è tenuto<br />

a non insegnare l'uso di strumenti<br />

conoscitivi e di intervento riservati<br />

alla professione di psicologo,<br />

a soggetti estranei alla professione<br />

stessa, anche qualora insegni<br />

a tali soggetti discipline psicologiche.<br />

È fatto salvo l'insegnamento agli<br />

studenti <strong>del</strong> corso di laurea in psicologia,<br />

ai tirocinanti, ed agli specializzandi<br />

in materie psicologiche.<br />

36


temi di politica professionale<br />

counselling<br />

Abbiamo posto questi due articoli<br />

come una sorta di premessa che<br />

fa da sfondo alle considerazioni che<br />

seguiranno e a cui rimandiamo, implicitamente,<br />

ogni volta che usiamo il termine<br />

“psicologo”, intendendolo come<br />

elemento che denota l'appartenenza<br />

ad una comunità scientifica e professionale<br />

che si è riconosciuta come tale<br />

e che ha creato <strong>del</strong>le istituzioni che<br />

ne organizzano la vita e lo sviluppo.<br />

La psicologia appare oggi come un'area<br />

in cui si raccolgono numerose discipline<br />

che possono essere legittimamente<br />

raccolte sotto una connotazione<br />

comune (studio <strong>del</strong> comportamento,<br />

<strong>del</strong>la mente, ecc.), ma che presentano<br />

quelle differenze che devono<br />

essere tenute in conto se non si vuole<br />

generare una confusione che impedirebbe<br />

di comprendere la specificità<br />

di teorie e pratiche assai diverse fra di<br />

loro e farebbe smarrire il senso che varie<br />

prospettive teoriche e di intervento<br />

hanno consolidato nel corso <strong>del</strong>la<br />

loro storia.<br />

Tali differenze costituiscono un patrimonio<br />

a cui oggi la psicologia non<br />

può in alcun modo rinunciare.<br />

Se esistono oggi più “scienze psicologiche”<br />

come è riconosciuto, ad esempio,<br />

nelle attuali denominazioni dei<br />

corsi di laurea attivati nelle facoltà di<br />

psicologia, questo non può essere interpretato<br />

come una debolezza o una<br />

fragilità dei fondamenti teorici e metodologici<br />

<strong>del</strong>la psicologia, ma come<br />

la conseguenza <strong>del</strong>la complessità <strong>del</strong>le<br />

linee di ricerca e <strong>del</strong>le strategie di<br />

intervento che si stanno sviluppando<br />

in un momento come questo in cui numerosi<br />

fattori agiscono da potente stimolo<br />

per una crescita quanto mai differenziata<br />

di queste discipline.<br />

In tale cornice complessiva possiamo<br />

individuare un fenomeno che richiama<br />

la nostra attenzione: la nascita<br />

di tipi di intervento psicologico - e<br />

in conseguenza di figure professionali<br />

- che si pongono, significativamente,<br />

al di fuori <strong>del</strong>le definizioni <strong>del</strong>la psicologia<br />

e <strong>del</strong>le professioni psicologiche<br />

cui siamo abituati e in aree che<br />

confinano, fin quasi a confondersi, con<br />

altre professionalità e mo<strong>del</strong>li teorici,<br />

appartenenti ad ambiti disciplinari diversi<br />

dalla psicologia.<br />

Quando la psicologia è nata, differenziandosi,<br />

progressivamente, da insiemi<br />

dottrinali e tradizioni che appartenevano<br />

alla filosofia, alla religione,<br />

alla medicina o al diritto e che<br />

riguardavano il modo di funzionare<br />

<strong>del</strong>la mente, si sono subito <strong>del</strong>ineate<br />

al suo interno due polarità che potremmo<br />

individuare come “conoscenza”<br />

e “cura <strong>del</strong> disagio”. Queste polarità<br />

hanno organizzato lo sviluppo <strong>del</strong>la<br />

psicologia costituendo come un binario<br />

ideale lungo il quale mo<strong>del</strong>li, ipotesi,<br />

esperienze e ricerche si sono man<br />

mano sviluppate.<br />

Se consideriamo come il pensiero filosofico<br />

abbia costituito la matrice<br />

principale da cui la psicologia è nata,<br />

è possibile individuare anche in questa<br />

complessa tradizione la presenza<br />

di una vocazione a conoscere e contemporaneamente<br />

a fronteggiare l'angoscia<br />

e i “mali <strong>del</strong>l'anima”. La filosofia<br />

ellenistica presenta esempi di estremo<br />

interesse in quanto mostra, in testi<br />

di ispirazione stoica ed epicurea,<br />

esempi di teorie sul funzionamento<br />

<strong>del</strong>la mente a cui si accompagna una<br />

raffinata riflessione su quanto turba la<br />

tranquillità <strong>del</strong>l'animo e quanto può<br />

restituire la calma e la serenità. La rappresentazione<br />

che Lucrezio fa <strong>del</strong>l'angoscia<br />

e <strong>del</strong>le sue cause, tutte all'interno<br />

<strong>del</strong>la nostra anima, - quale<br />

era intesa dalla tradizione epicurea -<br />

è uno dei più significativi esempi <strong>del</strong>l'attenzione<br />

che era posta a forme di<br />

sofferenza prettamente psicologiche.<br />

A questa descrizione fanno seguito<br />

proposte e consigli che possiamo ben<br />

considerare esempi di una risposta di<br />

carattere “psicoterapeutico”. Lo psicoterapeuta<br />

filosofo ha, in questo senso,<br />

un'origine antica.<br />

Esistono molti lavori che hanno ricostruito<br />

la storia <strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong>la<br />

psicoterapia all'interno <strong>del</strong>la cultura<br />

filosofica e religiosa. Questo accenno<br />

ci occorreva solo per ricordare come,<br />

sin dall'inizio conoscere, comprendere<br />

e spiegare i fenomeni mentali abbia<br />

sempre avuto, come controparte necessaria<br />

e ineliminabile, il problema<br />

<strong>del</strong>la cura e <strong>del</strong>l'intervento finalizzato<br />

a liberare dal dolore. L'attenzione al<br />

disagio psicologico si è certamente ampliata<br />

e approfondita nel secolo scorso,<br />

quando la psicologia e la psicoterapia<br />

hanno visto il loro esplicito definirsi<br />

e costituirsi come discipline autonome<br />

con una loro chiara posizione<br />

distinta sia dall'ambito <strong>del</strong>le scienze<br />

biologiche e mediche che da quello<br />

<strong>del</strong>le discipline umanistiche e sociali.<br />

Al filosofo che cura l'anima si è sostituito<br />

- o se vogliamo aggiunto - lo<br />

psicoterapeuta, impegnato a costruire<br />

una pratica di intervento che sia derivata<br />

coerentemente da una teoria<br />

scientifica.<br />

Per molto tempo la sofferenza psicologica,<br />

quando è stata riconosciuta<br />

come tale e non confusa con le malattie<br />

somatiche o con il disagio di origine<br />

sociale, è diventata oggetto di un<br />

approccio centrato sulla contrapposizione<br />

fra “normalità-salute” e “anormalità-malattia”.<br />

Ciò ha determinato,<br />

certo, una progressiva diffusione <strong>del</strong><br />

ricorso alla psicoterapia come risposta<br />

alle difficoltà <strong>del</strong>l'esistenza ma anche,<br />

ed occorre sottolineare questo,<br />

ad una parziale inclusione <strong>del</strong> malessere<br />

psichico e <strong>del</strong>la psicoterapia, nel-<br />

37


temi di politica professionale<br />

counselling<br />

la prospettiva psichiatrica che, a sua<br />

volta, risente <strong>del</strong> peso <strong>del</strong> punto di vista<br />

<strong>del</strong>la medicina generale. Un effetto<br />

di questa influenza è stato quello di<br />

rendere molto difficile la creazione di<br />

un'immagine specificamente “psicologica”<br />

<strong>del</strong> disagio, capace di accogliere<br />

al suo interno una gamma di sfumature<br />

e di gradazioni che includono<br />

si, ad un estremo, i gravi disturbi che<br />

si inseriscono opportunamente nella<br />

rappresentazione sociale <strong>del</strong>la malattia,<br />

ma che possano ugualmente implicare<br />

quella conflittualità e difficoltà<br />

che appartengono normalmente alle<br />

vicissitudini <strong>del</strong> ciclo di vita. È nata<br />

così la necessità di riformulare in modo<br />

differente i vari tipi di disagio che<br />

la psicologia deve affrontare. Un mo<strong>del</strong>lo<br />

troppo centrato attorno all'idea<br />

<strong>del</strong>la malattia, ed alla conseguente necessità<br />

di un intervento psicoterapeutico,<br />

non sembra, allo stato attuale,<br />

rispondere pienamente e adeguatamente<br />

alle richieste di aiuto che sono<br />

formulate da un'utenza ormai diversificata<br />

e, assai spesso, molto confusa<br />

ed incerta per quanto riguarda<br />

l'origine e la causa <strong>del</strong> suo malessere.<br />

Quello che è certo è che il timore <strong>del</strong>la<br />

traduzione <strong>del</strong>la propria richiesta di<br />

aiuto in termini patologici, <strong>del</strong>la vergogna<br />

e umiliazione per la propria “incapacità<br />

di farcela da soli, con le proprie<br />

forze” è un grosso ostacolo nel<br />

momento in cui si avverte la necessità<br />

di rivolgersi allo psicologo.<br />

Esiste, d'altro canto, una reale esigenza<br />

di individuare i diversi bisogni<br />

e difficoltà che spingono a “chiedere<br />

aiuto”, a chiedere che sia fornito un<br />

appoggio di fronte ad un mondo sempre<br />

più complesso, che appare minaccioso<br />

e privo di senso. Questa richiesta<br />

nasce da situazioni e da angosce<br />

nuove e non può, ripetiamo, essere<br />

facilmente inquadrata in categorie<br />

che la psicologia ha costruito in contesti<br />

ormai lontani da noi, quando il<br />

malessere nasceva da altri tipi di contraddizioni<br />

e problemi.<br />

Il successo di tante forme di risposta<br />

che possono apparirci bizzarre non<br />

deve essere sottovalutato né suscitare<br />

<strong>del</strong>le reazioni di solo rifiuto. Se tante<br />

persone ricorrono a quelle che si<br />

presentano come figure professionali<br />

“improbabili” la ragione è che non riescono<br />

a trovare, alla loro portata, risposte<br />

migliori. L'ansia, e spesso la vera<br />

e propria disperazione, da cui tanti<br />

si sentono assaliti, non sembrano, in<br />

38<br />

effetti, riconducibili solo a qualcosa<br />

che sia riducibile all'idea di malattia.<br />

Le persone cercano aiuto perché sono<br />

mancati loro quegli elementi essenziali<br />

che debbono accompagnare<br />

lo sviluppo di una personalità capace<br />

di realizzare le sue potenzialità, di godere<br />

di ciò che la vita offre, di trovare<br />

un senso alla propria esistenza ed ai<br />

propri progetti e di affrontare in modo<br />

creativo e sereno i problemi normali<br />

e quotidiani. Non sono temi riconducibili<br />

all'alternativa salute-malattia,<br />

ma questioni legate al rapporto<br />

con la collettività in cui si vive ed alla<br />

capacità di trarre da questa una sicurezza<br />

ed un sostegno.<br />

A molte di queste richieste può e deve<br />

rispondere la psicologia, proprio così<br />

come è costituita dai mo<strong>del</strong>li e dalle<br />

cornici teoriche su cui basiamo la<br />

nostra attività, ma non come appare<br />

oggi nelle rappresentazioni che ne<br />

hanno coloro che più avrebbero bisogno<br />

<strong>del</strong> nostro aiuto.<br />

Ecco che si crea allora lo spazio perché<br />

siano inventate, con più o meno<br />

competenza e maggiore o minore serietà<br />

professionale, <strong>del</strong>le figure che<br />

cercano di rispondere a queste richieste.<br />

Non vogliamo certo dire che<br />

non ci siano professioni e discipline<br />

che possano svolgere questo compito<br />

e che a tutto debba rispondere la psicologia.<br />

Esistono bisogni di realizzazione<br />

professionale, di partecipazione<br />

politica o di spiritualità che non riguardano<br />

certo la psicologia, ma ciò<br />

che vogliamo proporre come oggetto<br />

di riflessione per i nostri colleghi, è come<br />

sia proprio la mancanza di un'adeguata<br />

risposta psicologica, a bisogni<br />

squisitamente psicologici, ad aprire la<br />

strada al moltiplicarsi di offerte di ausili<br />

che, secondo criteri non sempre<br />

facili da individuare, sono ritenuti prerogativa<br />

di nuove “figure professionali”<br />

che si dichiarano nettamente distinte<br />

da quella <strong>del</strong>lo psicologo.<br />

La figura <strong>del</strong>lo psicologo, per lo meno<br />

nella sua immagine più diffusa, è<br />

dunque ancora così gravata da “stereotipi”<br />

patologizzanti Per sentirsi garantiti<br />

di non essere etichettati come<br />

malati, per non percepirsi come inadeguati<br />

ad una vita normale, è dunque<br />

necessario ricorrere a chiunque tranne<br />

che a chi ha avuto una formazione<br />

psicologica Proprio in quanto psicologi<br />

dobbiamo affrontare questi problemi<br />

per comprenderne le cause e<br />

non per condannare e criticare le scelte<br />

<strong>del</strong>le persone che, in un modo o nell'altro,<br />

sono mosse dall'inquietudine,<br />

dall'incertezza e dallo smarrimento.<br />

Quanto diremo sulle nuove attività<br />

e forme di intervento vorremmo fosse<br />

inteso come un primo sforzo per<br />

aprire, all'interno <strong>del</strong>la nostra comunità<br />

scientifica e professionale un dibattito<br />

ed una ricerca su questi temi.<br />

Tutto questo ci appare rilevante come<br />

espressione di una crescente necessità<br />

di fronteggiare forme di disagio<br />

legate al bisogno di un sostegno,<br />

di una chiarificazione, una guida o un<br />

consiglio di fronte ad un contesto sociale<br />

in rapida trasformazione, in cui<br />

schemi di risposta precostituiti si rivelano<br />

sempre più inadeguati.<br />

Le “professioni di aiuto” sembrano<br />

estendersi sia in termini di utenza sia<br />

di differenziazione e di articolazione<br />

<strong>del</strong>le richieste poste da chi ricorre ad<br />

esse. Le professioni tradizionali in questo<br />

ambito “circoscrivevano”, in qualche<br />

modo, i tipi di prestazioni richieste<br />

allo psicologo senza creare troppe<br />

sovrapposizioni e gli psicologi, a loro<br />

volta, riconducevano la loro offerta di<br />

intervento ad alcune categorie relativamente<br />

ben definite. Le figure a cui<br />

si ricorre più spesso per essere “aiutati”<br />

nella conduzione <strong>del</strong>la vita pratica<br />

sono l' avvocato, il commercialista,<br />

il medico, lo psichiatra, lo psicologo,<br />

l’assistente sociale (in situazioni di crisi)<br />

a cui si deve aggiungere la figura<br />

<strong>del</strong> tutto specifica <strong>del</strong> sacerdote.<br />

In questo quadro si sono inserite<br />

man mano alcune attività di sostegno<br />

in cui la componente di competenze<br />

“psicologiche” è presente in una misura<br />

sufficiente a richiamare una nostra<br />

riflessione: mediatore familiare,<br />

counselor, reflector, fisioterapista<br />

clinico, coacher, pedagogista clinico,<br />

filosofi clinici, psicomotricisti<br />

funzionali, consiglieri di fiducia,<br />

mentoring, tutorato clinico ed<br />

altre dalla definizione spesso non semplice.<br />

Tali attività, presentate come nuove,<br />

sembrano spesso, in sostanza, basarsi<br />

su aspetti parziali <strong>del</strong>la competenza<br />

<strong>del</strong>lo psicologo, che vengono in<br />

qualche modo separati, artificiosamente,<br />

da quell'insieme coerente di<br />

teorie e pratiche che la definiscono. È<br />

come se si cercasse di presentare come<br />

una professione nuova ciò che è in<br />

realtà soltanto un aspetto di quell'insieme<br />

di capacità di intervento che gli<br />

psicologi possono correttamente for-


nire sulla base <strong>del</strong>la padronanza di affidabili<br />

mo<strong>del</strong>li scientifici. Ciò che intendiamo<br />

mettere in discussione è<br />

proprio il fatto che si proponga, sotto<br />

la veste di una”professione autonoma”,<br />

ciò che appare fondatamente ammissibile<br />

solo come parte di una figura<br />

professionale più ampia ed edificata<br />

su basi scientifiche. Queste attività,<br />

che implicano interventi di natura psicologica,<br />

pongono la questione dei requisiti<br />

formativi che possono - e debbono<br />

- essere il presupposto <strong>del</strong>la e-<br />

ventuale loro inclusione nell'ambito<br />

<strong>del</strong>le competenze professionali, che<br />

sono già, oggi, patrimonio specifico <strong>degli</strong><br />

psicologi.<br />

È importante a questo punto, come<br />

prerequisito ad una discussione, compiere<br />

una riflessione sulla natura stessa<br />

di queste mutazioni professionali,<br />

e sulle cornici teoriche e metodologiche<br />

su cui si fondano.<br />

Una questiona analoga si pone anche<br />

per quelle forme di terapia o meglio<br />

propriamente “psicoterapia” -<br />

“soft” come alcuni le chiamano- che si<br />

valgono di ausili e di metodiche assai<br />

diverse da quelle tradizionali: pet therapy,<br />

musicoterapia, art therapy, teatro<br />

terapia (ben distinto dallo psicodramma),<br />

ecc..<br />

Le esperienze che sono correntemente<br />

riportate richiedono, quando<br />

queste diverse forme di intervento si<br />

possono considerare professionalmente<br />

corrette, la presenza di questi requisiti:<br />

a) Conduzione da parte di psicoterapeuti<br />

o almeno di psicologi, che sono<br />

coadiuvati, eventualmente da<br />

personale infermieristico, e da “tecnici”<br />

che si occupano <strong>degli</strong> specifici<br />

ausili utilizzati (si pensi agli addestratori<br />

di animali di animali o<br />

agli esperti di ceramica o di pittura).<br />

b) Inserimento di queste pratiche in<br />

un più ampio programma terapeutico<br />

che comprende comunque l'utilizzazione<br />

di metodi che appartengono<br />

alla psicoterapia in senso<br />

stretto o alla terapia in istituzioni.<br />

Partendo dunque dalla constatazione<br />

<strong>del</strong>l'esistenza di questi nuovi profili<br />

professionali e di training relativi<br />

ad essi, ci proponiamo, di fornirne,<br />

molto sinteticamente, una prima definizione<br />

<strong>del</strong>le loro specifiche caratteristiche<br />

per avviare una riflessione sulle<br />

diverse manifestazioni che il bisogno<br />

di aiuto presenta nella nostra società<br />

e su come tale bisogno riguardi<br />

l'attività <strong>degli</strong> psicologi.<br />

Ci si può legittimamente chiedere<br />

come mai queste professioni si siano<br />

sviluppate talvolta al di fuori <strong>del</strong>l'iter<br />

formativo <strong>del</strong>lo psicologo e di quella<br />

regolamentazione <strong>del</strong>l'attività psicologica<br />

prevista dagli albi professionali<br />

che ne garantiscono il corretto svolgimento.<br />

Riporteremo di seguito alcune definizioni<br />

che gli stessi organizzatori di<br />

questi processi formativi presentano,<br />

in varie pubblicazioni in cui “fanno conoscere”<br />

la specificità <strong>del</strong>la loro prospettiva<br />

teorica e <strong>del</strong>la loro metodologia.<br />

Cominceremo con due attività che<br />

hanno ormai alle loro spalle una consolidata<br />

tradizione di attività pratica<br />

ed una copiosa documentazione relativa<br />

ai fondamenti teorici e metodologici<br />

che la sostengono. Ci riferiamo<br />

cioè all'attività <strong>del</strong> counsellor e <strong>del</strong><br />

mediatore familiare, attività che nella<br />

grande maggioranza dei casi sono<br />

svolte da psicologi.<br />

temi di politica professionale<br />

counselling<br />

Il counsellor<br />

Possiamo valerci per una definizione<br />

<strong>del</strong>la figura <strong>del</strong> counsellor, e per<br />

una prima definizione <strong>del</strong> suo rapporto<br />

con la figura professionale <strong>del</strong>lo psicologo<br />

<strong>del</strong> contributo di Fulvio Giardina<br />

apparso su La Professione di<br />

Psicologo, n. 204 , intitolato “Counsellors<br />

e counselling in Italia: quale<br />

futuro”.<br />

In questo lavoro viene riportata, a<br />

titolo di esempio, la seguente definizione<br />

fornita dalla British Association<br />

for Counseling (BCA), fondata nel<br />

1976:<br />

“Il counsellor può indicare le opzioni<br />

di cui il cliente dispone e aiutarlo a<br />

seguire quella che sceglierà. Il counsellor<br />

può aiutare il cliente ad esaminare<br />

dettagliatamente le situazioni o i<br />

comportamenti che si sono rivelati<br />

problematici e trovare un punto piccolo<br />

ma cruciale da cui sia possibile<br />

originare qualche cambiamento. Qualunque<br />

approccio usi il counsellor, lo<br />

scopo fondamentale è l'autonomia <strong>del</strong><br />

cliente che possa fare le sue scelte”.<br />

Prosegue ancora Fulvio Giardina (p.<br />

62):<br />

“In Italia la figura <strong>del</strong> counsellor non<br />

è regolamentata in albo professionale<br />

riconosciuto dallo Stato. Esistono operatori,<br />

counsellor per l'appunto, che,<br />

avendo seguito corsi di studi, alcuni<br />

dei quali biennali o triennali, ed in possesso<br />

pertanto di un diploma rilasciato<br />

da specifiche scuole di formazione<br />

di differenti orientamenti teorici, sono<br />

in grado di favorire la soluzione di<br />

disagi esistenziali che non comportino<br />

tuttavia una ristrutturazione<br />

profonda <strong>del</strong>la personalità. Ma è bene<br />

ribadire che non vi è alcun obbligo formativo,<br />

se non autoreferenziato, per<br />

divenire counsellor.<br />

L'intervento di counselling può essere<br />

definito come la possibilità di offrire<br />

un orientamento o un sostegno a<br />

singoli individui o a gruppi, favorendo<br />

lo sviluppo e l'utilizzazione <strong>del</strong>le potenzialità<br />

<strong>del</strong> cliente in ogni tipo di<br />

contesto. In teoria non esiste un campo<br />

di attività specifico per il counselling.<br />

Infatti, in funzione di ciò, il counseling<br />

si sta ramificando in ogni campo<br />

professionale con lo scopo di migliorare<br />

le relazioni interpersonali a<br />

seconda dei contesti con adeguate formazioni<br />

specifiche.<br />

Sono numerosi i professionisti che<br />

conseguono un diploma in counsellig<br />

per vivere più attivamente il proprio<br />

contesto lavorativo: assistenti sociali,<br />

infermieri, medici, insegnanti. Non si<br />

comprende però come psicologi, e a<br />

maggior ragione psicoterapeuti, possano<br />

inseguire il diploma in counselling,<br />

nel momento in cui la loro professione,<br />

intesa come processo formativo<br />

ed esperienziale, racchiude già<br />

in sé, e con un profondo arricchimento,<br />

gli elementi caratterizzanti l'intervento<br />

di counseling”.<br />

Dopo aver ricordato come la Società<br />

Italiana di Counselling (SICO) abbia<br />

fornito una precisa articolazione dei<br />

vari tipi di counselling possibili ed aver<br />

ricordato che sta che “addirittura in<br />

questi mesi si sta affacciando il counselling<br />

filosofico” Fulvio Giardina prosegue:<br />

“Senza dubbio si tratta di una metodologia<br />

che si impone con una attenzione<br />

crescente per la sua elevata<br />

flessibilità di intervento a tutti i livelli<br />

ed in tutti i contesti lavorativi e non,<br />

in una realtà socio-economica come la<br />

nostra continuamente soggetta agli effetti<br />

negativi <strong>del</strong>lo stress su grande<br />

scala”.<br />

Questa notazione ci sembra importante<br />

in quanto sottolinea l'orizzonte<br />

sociale in cui tutte le professionalità<br />

di cui stiamo parlando trovano so-<br />

39


temi di politica professionale<br />

counselling<br />

stanzialmente la loro motivazione. Appare<br />

chiaro dunque come l'attività <strong>del</strong><br />

counsellor sia compresa entro i contenuti<br />

<strong>del</strong>la formazione <strong>del</strong>lo psicologo<br />

e nello stesso momento possano<br />

esistere ambiti in cui sia legittimamente<br />

svolta da non psicologi in<br />

quanto relativa ad aspetti che esulano<br />

dagli ambito professionale psicologico.<br />

Riteniamo però importante, ai fini<br />

<strong>del</strong> panorama che intendiamo tracciare,<br />

riportare la conclusione di Fulvio<br />

Giardina:<br />

“Chi ha la responsabilità di governare<br />

la professione di psicologo non<br />

può ignorare né sottovalutare il fenomeno<br />

counseling così come si manifesta<br />

in Italia. Tra qualche anno inevitabilmente<br />

i cosiddetti counsellors, esercitando<br />

una professione intellettuale<br />

non regolamentata ed avendo - bene<br />

o male conseguito un titolo, agiranno<br />

in piena e legittima autonomia e non<br />

saranno sottoposti ad alcun controllo,<br />

se non su base volontaristica, né ad alcun<br />

obbligo di concorrenza leale (tariffario,<br />

codice deontologico, ecc.).<br />

[…]<br />

Sicuramente il Consiglio Nazionale<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> può e deve rivolgere il proprio<br />

potere di controllo verso tutte le<br />

scuole di specializzazione in psicoterapia,<br />

richiedendo loro tutti i corsi di<br />

specializzazione e di perfezionamento,<br />

i master e quant'altro venga offerto<br />

sul mercato <strong>del</strong>la formazione a psicologi<br />

e non”.<br />

Conclusione, questa che ci pare debba<br />

essere comunque condivisa.<br />

Come avverrà anche per altri ambiti<br />

professionali, si pone il problema,<br />

<strong>del</strong>icato e di non facile soluzione, di<br />

tracciare con ragionevole precisione i<br />

confini che esistono fra la specificità<br />

<strong>degli</strong> interventi <strong>del</strong>lo psicologo, in cui<br />

nella relazione stabilita fra professionista<br />

e cliente entrano in gioco quei<br />

meccanismi psicologici più complessi<br />

e “profondi” a cui fa riferimento, seppur<br />

in maniera assai sintetica, l'articolo<br />

1 <strong>del</strong>la legge sull'ordinamento <strong>del</strong>la<br />

nostra professione. La letteratura<br />

copiosissima soprattutto nei Paesi anglosassoni<br />

sul counseling può consentire<br />

un approfondimento di tale<br />

questione che si sta oggi proponendo<br />

con una particolare urgenza.<br />

40<br />

Il mediatore familiare<br />

Consideriamo ora un'altra figura professionale<br />

che sta vivendo un momento<br />

di ampia diffusione e che include<br />

senz'altro al suo interno numerose<br />

competenze psicologiche: il mediatore<br />

familiare. Possiamo giovarci<br />

a questo punto da una chiara sintesi<br />

fornita da Pietro Stampa per trarre alcune<br />

definizioni che ci sembrano molto<br />

utili.<br />

Scrive Pietro Stampa:<br />

“La mediazione familiare è oggetto<br />

ormai da molti anni di un vasto interesse<br />

internazionale, che si esprime<br />

non solo nella pratica concreta di molti<br />

Paesi e in una letteratura specialistica<br />

che conta centinaia di volumi e<br />

migliaia di articoli in varie lingue, ma<br />

anche in un’attività legislativa che ha<br />

come obiettivo di disciplinare e definire<br />

il campo in termini di operatività,<br />

professionalità, opzioni e limiti, sedi<br />

istituzionali. Attualmente, l' unica indicazione<br />

legislativa esplicita in materia<br />

è costituita dall' art. 8 <strong>del</strong>la L. 154<br />

<strong>del</strong> 4 aprile 2001”.<br />

E prosegue:<br />

“Le proposte organiche di Legge in<br />

materia di “mediazione” che da due legislature<br />

circolano nel nostro Parlamento<br />

e che formano, per così dire, il<br />

substrato istituzionale di attività svolte<br />

dagli Enti locali, da alcune Università,<br />

da organismi <strong>del</strong> volontariato e<br />

da molti centri privati (di solito in collegamento,<br />

comunque, con la mano<br />

pubblica), fanno riferimento a tre mo<strong>del</strong>li<br />

fondamentali. Questi appaiono<br />

tra loro - al livello attuale di elaborazione<br />

- solo parzialmente integrabili,<br />

e si possono così sommariamente definire:<br />

- un mo<strong>del</strong>lo “sociale”, di derivazione<br />

francese, che tratterebbe tematiche<br />

connesse con disarmonie interpersonali<br />

originate da condizioni di marginalità<br />

e di isolamento culturale;<br />

- un mo<strong>del</strong>lo “conciliativo”, di derivazione<br />

americana, finalizzato essenzialmente<br />

ad alleggerire i tribunali civili<br />

di tutto il volume di contenzioso<br />

che può essere reso oggetto di accordi<br />

negoziali extra-giudiziali ;<br />

- un mo<strong>del</strong>lo “autonomo”, centrato sulla<br />

necessità di tutelare più efficacemente<br />

i minori in caso di separazione/divorzio<br />

dei genitori, quando questi<br />

presentino un elevato grado di litigiosità<br />

risolvibile solo attraverso un<br />

intervento più spiccatamente psicologico-relazionale,<br />

con la temporanea<br />

sospensione, di diritto e di fatto, <strong>del</strong><br />

procedimento da parte <strong>del</strong> Giudice”.<br />

La questione che ci riguarda è la<br />

compresenza di competenze specifiche<br />

<strong>del</strong>lo psicologo, che sono ovviamente<br />

chiamate in causa nel quadro<br />

<strong>del</strong>ineato, e le competenze di natura<br />

più strettamente giuridica che sono<br />

pure necessarie nel concreto svolgimento<br />

<strong>del</strong>l'attività di mediazione. È<br />

importante cioè capire se nella prassi<br />

si stia consolidando l'uso di una collaborazione<br />

fra psicologi, o se si presenti,<br />

invece, la possibilità <strong>del</strong>l'esistenza<br />

di un mediatore non psicologo.<br />

Anche in questo caso la presenza <strong>del</strong>le<br />

specifiche condizioni che richiedono<br />

l'intervento non sostituibile <strong>del</strong>lo<br />

psicologo, è conseguenza di una attenta<br />

valutazione. Riportiamo ancora<br />

sinteticamente <strong>del</strong>le osservazioni presenti<br />

nel testo di Pietro Stampa.<br />

“Come si diceva in apertura, nelle<br />

more di una regolamentazione <strong>del</strong>la<br />

materia sono nati e stanno nascendo<br />

centri di mediazione familiare pubblici<br />

e privati nei quali, di regola, sono<br />

presenti tanto le necessarie competenze<br />

psicosociali, che quelle giuridiche.<br />

Impossibile però, per mancanza<br />

di dati, fare un bilancio <strong>del</strong>le loro attività:<br />

occorre comunque notare che la<br />

mancanza di dati è visibilmente dovuta<br />

alla mancata applicazione di criteri<br />

di verifica <strong>del</strong>le attività stesse, per così<br />

dire <strong>del</strong> prodotto dei centri.<br />

Vi è una diffusa consapevolezza <strong>del</strong>l'impossibilità<br />

di concepire la mediazione<br />

familiare soltanto come uno dei<br />

tanti tipi di mediazione possibili. Anche<br />

in ambiente forense si è consapevoli<br />

<strong>del</strong> fatto che la mediazione familiare<br />

è più apparentata alla terapia familiare<br />

che non a qualsiasi forma di<br />

ADR per un verso, e di intervento di<br />

supporto sociale per un altro.<br />

Resta il fatto che la questione <strong>del</strong>la<br />

differenza tra mediazione familiare<br />

e terapia familiare [sottolineatura<br />

nostra] attraversa tutta la letteratura<br />

sulla materia, costituendone un<br />

tema centrale. A partire dalla preoccupazione<br />

diffusa, ben espressa da Canevelli<br />

& Lucardi nell' introduzione al<br />

loro libro (2000, pp. 7-8), che “la prassi<br />

<strong>del</strong>la mediazione contraddica quelli<br />

che vengono presentati come princìpi<br />

fondamentali”, pressoché tutti gli<br />

Autori mostrano un elevato interesse<br />

alla definizione di tale differenza.<br />

La principale fonte di questo possibile<br />

equivoco [sottolineatura nostra]<br />

è nella provenienza prevalentemente<br />

clinica e socio-assistenziale <strong>del</strong>-


la maggioranza <strong>degli</strong> operatori, almeno<br />

nel nostro Paese. Molti centri italiani<br />

per la mediazione familiare sono<br />

nati per gemmazione da istituti di ricerca,<br />

formazione e terapia per la coppia<br />

e per la famiglia, o all' interno di<br />

servizi territoriali già attivi nel medesimo<br />

ambito, là dove gli operatori si<br />

accorgevano che la loro azione come<br />

terapisti o come ausiliari <strong>del</strong> Giudice<br />

in casi di separazioni e divorzi con affidamento<br />

di minori caratterizzati da<br />

alta litigiosità, rischiava di depauperare<br />

i soggetti <strong>del</strong>la loro responsabilità<br />

genitoriale, e che proprio questa<br />

deresponsabilizzazione in qualche modo<br />

contribuiva a mantenere elevata la<br />

litigiosità stessa, anziché attenuarla<br />

(cfr. per es. Bernardini, 1999: pp. 39-<br />

40). Pur consapevoli <strong>del</strong>la necessità<br />

tecnica ed etica di mantenere un intervento<br />

di mediazione ben distinto da<br />

un intervento di cura, nondimeno gli<br />

operatori sono continuamente esposti<br />

al rischio di assumere atteggiamenti<br />

più adeguati a quest' ultima che non,<br />

appunto, alla mediazione.<br />

Quanto a questo specifico problema,<br />

va sottolineato un punto fondamentale:<br />

la mediazione è un’attività di abilitazione,<br />

di accensione e supporto di<br />

risorse bloccate o offuscate nei soggetti<br />

coinvolti: come tale può essere<br />

svolta solo attraverso una sistematica,<br />

strategica costruzione <strong>del</strong>la committenza<br />

che richiede, essa stessa, una<br />

competenza ad hoc negli operatori.<br />

La psicologia clinica romana - a partire<br />

dai classici lavori di R. Carli (1987a,<br />

1987b,1992) e di numerosi collaboratori<br />

che qui non si citano per brevità<br />

- ha trattato la questione in modo approfondito,<br />

e proposto mo<strong>del</strong>li formativi<br />

di cui si raccomanda lo studio da<br />

parte dei mediatori, siano essi giuristi<br />

o professionisti di area psicosociale.<br />

D' altra parte, gli operatori che hanno<br />

una formazione di base giuridica<br />

anziché clinica o socio-assistenziale,<br />

sono esposti al rischio <strong>del</strong>la confusione<br />

tra mediazione familiare e arbitrato<br />

o conciliazione secondo mo<strong>del</strong>li autoctoni<br />

<strong>del</strong> diritto, che non tengano<br />

conto proprio <strong>del</strong>la dimensione psicologico-relazionale,<br />

o peggio la distorcano<br />

secondo una prospettiva di senso<br />

comune.<br />

Il rischio di fondo è che il mediatore<br />

intervenga sui conflitti <strong>del</strong>la coppia<br />

in corso di separazione con l' atteggiamento<br />

- presumibilmente inconsapevole<br />

- di considerarli come espressioni<br />

di una “patologia <strong>del</strong>la relazione”<br />

piuttosto che come “salti evolutivi”,<br />

accettando cioè l' idea che lo scioglimento<br />

<strong>del</strong> vincolo contrattuale <strong>del</strong>la<br />

coppia coniugale è uno dei possibili<br />

èsiti naturali <strong>del</strong>la vita di questa coppia.<br />

Le stesse due persone, e questo è<br />

il punto cruciale <strong>del</strong> problema, se possono<br />

“fisiologicamente” separarsi come<br />

coppia coniugale, non possono fare<br />

altrettanto - per definizione - come<br />

coppia genitoriale: essi non saranno<br />

più coniugi, ma saranno sempre ambedue<br />

genitori dei figli avuti insieme<br />

(Saccu, 2000).<br />

I conflitti interni alla coppia sono<br />

dunque diversi, e vanno trattati diversamente,<br />

a seconda che ne consideriamo<br />

la dimensione <strong>del</strong>la partnership<br />

e quella genitoriale. Questa diversità,<br />

assai semplice da concettualizzare<br />

come principio generale, rischia<br />

di essere molto meno semplice da declinare<br />

operativamente nella pratica<br />

<strong>del</strong>la mediazione familiare. La coppia<br />

dei partner/genitori, infatti, è un sotto-sistema<br />

bidimensionale all' interno<br />

<strong>del</strong> sistema familiare: padroneggiare<br />

un mo<strong>del</strong>lo che lo contestualizzi con<br />

chiarezza è indispensabile per l'orientamento<br />

pratico <strong>del</strong> mediatore”.<br />

Occorrerà quindi chiarire se il ruolo<br />

di mediatore possa essere svolto anche<br />

da non psicologi, ma (a) esistano<br />

situazioni in cui la formazione psicologica<br />

sia quella in ogni caso ottimale;<br />

(b) ci siano dei confini più netti<br />

fra il lavoro <strong>del</strong> mediatore e quello<br />

specifico <strong>del</strong>lo psicologo.<br />

Può essere la natura particolare <strong>del</strong><br />

conflitto che si viene ad evidenziare<br />

che può decidere dove termina, nella<br />

situazione concreta <strong>del</strong>la pratica professionale,<br />

il campo <strong>del</strong> mediatore e<br />

comincia quello <strong>del</strong>lo psicologo a <strong>del</strong>lo<br />

psicoterapeuta. Si trovano, comunque,<br />

dimensioni <strong>del</strong> conflitto e <strong>del</strong> disagio<br />

che si manifestano nell'ambito<br />

dei fenomeni relazionali implicati nella<br />

mediazione familiare che, come attestano<br />

in modo inequivocabile i contenuti<br />

dei corsi di formazione per mediatori,<br />

sono interamente inclusi nelle<br />

competenze specifiche <strong>del</strong>lo psicologo.<br />

La questione potrebbe essere impostata<br />

in maniera analoga, anche per<br />

quanto riguarda le altre attività di cui<br />

ci stiamo occupando.<br />

Riporteremo, qui di seguito, alcune<br />

definizioni che, come abbiamo detto<br />

sono fornite dagli stessi organizzatori<br />

temi di politica professionale<br />

counselling<br />

dei corsi di formazione finalizzati a<br />

preparare all'esercizio di queste attività.<br />

Abbiamo scelto questi testi soltanto<br />

a titolo d'esempio, è naturalmente<br />

possibile svolgere una ricerca<br />

che abbia il fine di fornire un quadro<br />

più completo. Le definizioni e i contenuti<br />

formativi sono riportati quasi integralmente<br />

per rendere meglio conto<br />

<strong>del</strong>le peculiarità <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo proposto.<br />

Il pedagogista clinico<br />

“È il professionista abilitato all'esercizio<br />

<strong>del</strong>la pedagogia clinica, nell'ambito<br />

<strong>del</strong>la prevenzione, <strong>del</strong>la diagnosi<br />

e <strong>del</strong>l'educazione di individui di<br />

ogni età, gruppi, organismi sociali e<br />

comunità. Il pedagogista clinico interviene<br />

in ambiti che richiedono un aiuto<br />

educativo, svolge l'attività professionale<br />

da solo o con altri specialisti,<br />

opera a contatto con il singolo oppure<br />

con i gruppi.<br />

Il pedagogista clinico è abilitato a<br />

compiere i seguenti atti professionali:<br />

A) Conduzione <strong>del</strong>l'assessment pedagogico<br />

clinico;<br />

B) Diagnosi pedagogico-clinica per conoscere<br />

l'individuo, le sue abilità e<br />

potenzialità;<br />

C) Interventi preventivi le cui strategie<br />

educative siano capaci di favorire<br />

un' equilibrata evoluzione socio-relazionale<br />

e psico-affettiva;<br />

D) Utilizzo di tecniche e metodologie<br />

pedagogico cliniche per permettere<br />

alla persona di superare difficoltà<br />

e disagi nell'espressione, comunicazione<br />

e rapporto;<br />

E) Consulenza tecnico-scientifica a<br />

enti pubblici e privati per riconoscere,<br />

osservare e studiare all'interno<br />

di strutture educative i processi<br />

relazionali, organizzativi e didattici,<br />

secondo le linee di ricerca<br />

<strong>del</strong>la pedagogia clinica;<br />

F) Reflecting pedagogico-clinico al singolo<br />

o alla coppia;<br />

G) Organizzare e condurre ateliers<br />

educativi per soggetti in età evolutiva,<br />

adulti e terza età;<br />

H) Attività di sperimentazione, ricerca<br />

e didattica in ambito pedagogico<br />

clinico.<br />

[…] Il pedagogista clinico, non limitato<br />

nella sua professione ad una<br />

storia <strong>del</strong>le idee, si trova alimentato<br />

da coesi contenuti umanistici e<br />

scientifici che muovono sul principio<br />

<strong>del</strong>la compensazione sociale<br />

41


temi di politica professionale<br />

counselling<br />

[sottolineatura nostra], per garantire<br />

un'educazione <strong>del</strong>la persona con<br />

tecniche e metodologie proprie di questa<br />

disciplina, il cui contenuto scientifico<br />

è ampiamente espresso in numerose<br />

pubblicazioni. La profusione<br />

di studi e ricerche ha assicurato in<br />

questi anni lo sviluppo di idee scientifiche<br />

e principi pedagogico-clinici sempre<br />

più nuovi, sostenuti dall'opinione<br />

pubblica, fondamentali per il progresso<br />

sociale e un futuro di speranza.<br />

Ogni idea nuova, ogni formulazione<br />

concettuale e nuova tecnologia proprie<br />

<strong>del</strong>la pedagogia clinica e <strong>del</strong>lo stile<br />

eclettico con cui si distingue, hanno<br />

contribuito e contribuiscono a liberare<br />

l'uomo dagli errori fino a spingerlo<br />

alla ricerca di equilibrio e di armonia.<br />

Il Pedagogista Clinico è un laureato<br />

[in questo caso, come in molti altri,<br />

non è specificato di quale laurea sia<br />

richiesta]che si è specializzato presso<br />

l'ISFAR Post Università <strong>del</strong>le Professioni,<br />

l'unico Istituto riconosciuto<br />

dall' ANPEC - Associazione Nazionale<br />

Pedagogisti Clinici.<br />

È una nuova figura professionale che<br />

si avvale di una lunga preparazione e<br />

di specifiche tecniche di aiuto per affrontare<br />

i molteplici bisogni <strong>del</strong>l'individuo<br />

che vive nella società moderna.<br />

Le tecniche e metodologie proprie ed<br />

esclusive <strong>del</strong>la nostra formazione in<br />

pedagogia clinica offrono ad individui<br />

di ogni età idonei interventi di aiuto<br />

che si concretizza a favore <strong>del</strong>la persona<br />

e dei suoi partners, orientandoli<br />

sugli eventi e sulla vita sociale.<br />

Una figura professionale che rivolge<br />

il suo impegno non alla patologia<br />

e perciò al malato, ma alla persona<br />

che vive con disagio le caratterizzazioni<br />

evolutive e non patologiche<br />

derivanti dai cambiamenti adattivi<br />

[sottolineatura nostra] che deve<br />

affrontare nel corso <strong>del</strong>la propria esistenza.<br />

Una figura professionale che rivolge<br />

il suo aiuto al singolo in età evolutiva,<br />

adulto o anziano, a familiari o alla<br />

coppia; persegue itinerari di aggiornamento/formazione<br />

e consulenza<br />

per il personale <strong>del</strong>le Scuole, <strong>degli</strong><br />

Enti pubblici e privati, nonché itinerari<br />

di sostegno emotivo per operatori<br />

<strong>del</strong>le varie agenzie educative: training<br />

per la facilitazione alla relazione<br />

e alla comunicazione empatica.”<br />

Lo psicomotricista funzionale<br />

La psicomotricità funzionale è una<br />

scienza che si attiene alle reali esigenze<br />

<strong>del</strong>la persona nella sua globalità<br />

e la riconosce come artefice <strong>del</strong>la<br />

propria evoluzione.<br />

Tale disciplina risponde ai bisogni<br />

educativi <strong>del</strong>l' individuo di ogni età e<br />

tende a soddisfarli con un procedimento<br />

approntato sul mosaico funzionale<br />

e, giocando un ruolo attivo sulla<br />

motivazione e sull' intenzionalità <strong>del</strong><br />

soggetto, ha come finalità la realizzazione<br />

di una persona che sappia eseguire<br />

un movimento che conviene, un<br />

modo di essere efficace sull'ambiente<br />

con una azione giusta nel momento a-<br />

datto.<br />

La psicomotricità funzionale è la disciplina<br />

che orienta la persona verso<br />

la conoscenza di sé, colmando ogni lacuna<br />

tra l'immagine e lo schema corporeo.<br />

Favorisce quel self che permette di<br />

associare le immagini <strong>del</strong> corpo operativo<br />

e di quello libidico grazie alle<br />

funzioni energetica e operativa. Si attiene<br />

alle reali esigenze <strong>del</strong>la persona<br />

nella sua globalità e la riconosce come<br />

artefice <strong>del</strong>la propria evoluzione.<br />

Lo psicomotricista funzionale è lo<br />

specialista che attua interventi educativi<br />

in aiuto a soggetti di ogni età, basandosi<br />

sul mosaico funzionale. La sua<br />

azione educativa, realizzata per mezzo<br />

di esperienze motorie, genera motivazione<br />

e stimola l'intenzionalità fino a<br />

fare eseguire alla persona movimenti<br />

convenienti, un modo di essere efficace<br />

sull'ambiente con un’azione appropriata<br />

e adatta ad ogni circostanza<br />

DELIBERA n. 3<strong>12</strong> <strong>del</strong> 31 novembre <strong>2005</strong><br />

APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO<br />

ELABORATO DAL PROFESSOR PAOLO<br />

CRUCIANI E DALLA DOTTORESSA<br />

DOMENICASSUNTA CORSETTI ALL'ESITO<br />

DELLA COLLABORAZIONE TRA LA<br />

CATTEDRA DI TEORIE E TECNICHE<br />

DELLE DINAMICHE DI GRUPPO,<br />

DELL'UNIVERSITÀ "LA SAPIENZA"<br />

DI ROMA E L'ORDINE<br />

Il Consiglio<br />

- Visto l'art. <strong>12</strong>, comma 2, lett. c) <strong>del</strong>la legge n. 56 <strong>del</strong> 18-<br />

<strong>12</strong>-1989, in base al quale il Consiglio “provvede alla ordinaria<br />

e straordinaria amministrazione <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>…”;<br />

- visto l'art. 6, lett. h) <strong>del</strong> Regolamento <strong>del</strong> Consiglio, per<br />

il quale spetta al Consiglio “…vigilare per la tutela <strong>del</strong><br />

titolo professionale e svolgere attività dirette ad impedire<br />

l'esercizio abusivo <strong>del</strong>la professione…”;<br />

- atteso che l'art. 1 <strong>del</strong>la legge n. 56/89 citata, stabilisce<br />

che “La professione <strong>del</strong>lo psicologo comprende l'uso<br />

<strong>degli</strong> strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione,<br />

la diagnosi, le attività di abilitazione e<br />

riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte<br />

alla persona, al gruppo, agli organismi sociali<br />

e alla comunità. Comprende altresì le attività di<br />

sperimentazione e di ricerca didattica in tale ambito”;<br />

- vista la <strong>del</strong>ibera n. 297 <strong>del</strong> 09.10.2003, con la quale si è<br />

ravvisata la necessità di istituire una collaborazione in<br />

merito alla definizione <strong>del</strong>le differenti professionalità<br />

che operano nell'area <strong>del</strong>la mediazione familiare, tra l'<strong>Ordine</strong>,<br />

rappresentato dal Consigliere Dott.ssa Domenicassunta<br />

Corsetti, e la Cattedra di Teorie e Tecniche <strong>del</strong>le<br />

dinamiche di gruppo <strong>del</strong> Prof. Paolo Cruciani <strong>del</strong>l'Università<br />

“La Sapienza”;<br />

- vista ed allegata la relazione illustrativa prodotta dalla<br />

collaborazione di cui sopra, prot. n. 7165 <strong>del</strong> 14.<strong>11</strong>.<strong>2005</strong>;<br />

all'unanimità (Zaccaria, Benincasa, D'Aguanno, Corsetti,<br />

Crocetti, Del Monte, Filastro, Marinelli, Mora, Pes, Polani)<br />

<strong>del</strong>ibera<br />

per i motivi di cui in premessa:<br />

1. di approvare il documento “<strong>Psicologi</strong>a e nuove attività<br />

di aiuto in ambito psicologico” che costituisce parte integrante<br />

<strong>del</strong>la presente <strong>del</strong>ibera.<br />

42


Autori <strong>del</strong> Metodo Reflecting e Promotori<br />

<strong>del</strong>la Formazione per la professione<br />

di Reflector, Guido Pesci, Simone<br />

Pesci<br />

Reflecting e Reflector<br />

Il Reflecting® è una scienza [sottolineatura<br />

nostra] che studia come<br />

aiutare l'individuo a riflettere su di sé,<br />

sul proprio essere e sul proprio esistere,<br />

utilizzando prevalentemente le<br />

proprie risorse personali. Un'esperienza<br />

interiore rivolta a sviluppare<br />

nella persona una profonda comprensione<br />

di se stessa, la coscienza e la padronanza<br />

di sé, a destare ed organizzare<br />

l'azione <strong>del</strong>la volontà, agevolare<br />

lo slancio vitale, dominare le circostanze,<br />

vincere gli ostacoli e promuovere<br />

l'armonia.<br />

L'aiuto alla riflessione è favorito dal<br />

reflector, colui che non fa né insegna<br />

[sottolineatura nostra].<br />

Per la conoscenza <strong>del</strong>le leggi e <strong>del</strong><br />

valore di ogni segnale informatore che<br />

regolano le relazioni umane, il Reflector®<br />

sa ricevere, accogliere e offrire<br />

all'uomo idonee sollecitazioni alla riflessione.<br />

Egli stimola la persona ad<br />

avvertire in sé le contraddizioni, la<br />

consapevolezza <strong>del</strong>le motivazioni che<br />

determinano le scelte, a maturare autonomamente,<br />

raggiungere nuovi equilibri,<br />

innalzare l'edificio <strong>del</strong>la propria<br />

personalità e promuovere lo sviluppo<br />

di abilità rivolte a stabilire validi rapporti<br />

interpersonali.<br />

Una relazione di aiuto [sottolineatura<br />

nostra] quella <strong>del</strong> Reflector,<br />

condotta con l'abilità professionale che<br />

lo distingue, diretta ad appagare il bisogno<br />

che la persona ha di muoversi<br />

nella propria interiorità, di conoscere<br />

e discernere ogni aspetto <strong>del</strong>l'universalità<br />

che le appartiene e che la porta<br />

al peculiare regno <strong>del</strong>la conoscenza di<br />

sé. L'individuo, accompagnato dal reflector,<br />

accorda a se stesso, nello sfondo<br />

dei propri desideri, il superamento<br />

<strong>del</strong>l'oscillazione tra permanenza e<br />

mutamento, converte gli atteggiamenti<br />

di rinuncia e di rassegnazione in atteggiamenti<br />

costruttivi, muovendo nella<br />

direzione <strong>del</strong>la coerenza.<br />

Questa scienza, ispiratrice di nuovi<br />

mo<strong>del</strong>li di vita e di pensiero, oltre a rivolgersi<br />

al singolo e al gruppo, chiede<br />

al Reflector di destare, sviluppare, organizzare<br />

nel sociale un'azione di riscatto<br />

contro i fraudolenti tentativi <strong>del</strong><br />

persuadere e <strong>del</strong> consigliare ed estendere<br />

nella società nuove tutele alla libertà<br />

individuale, per una vita più vera<br />

e più libera.<br />

Il reflector è il professionista che utilizza<br />

ogni segnale informatore per offrire<br />

alla persona isonee sollecitazioni<br />

alla riflessione. Contrario ad ogni criterio<br />

terapeutico basato su precetti di<br />

autorità, su ordini, consigli o inviti, il<br />

Reflector aiuta l'individuo ad avvertire<br />

le contraddizoni, ad assumere consapevolezza<br />

<strong>del</strong>le motivazioni che determinano<br />

le scelte, ad innalzare l'edificio<br />

<strong>del</strong>la propria personalità. Egli<br />

agisce una relazione indispensabile al<br />

bisogno che la persona ha di muoversi<br />

nella propria interiorità, di conoscere<br />

e discernere ogni aspetto <strong>del</strong>l'universalità<br />

che le appartiene, di sviluppare<br />

il proprio Sé.<br />

temi di politica professionale<br />

counselling<br />

Career Coach”Coaching”: una novità<br />

formativo/consulenziale per tutte le<br />

stagioni. Articolo di Marina Fabiano -<br />

The Change Partnership Italy<br />

Come la vogliamo definire Un'idea,<br />

una disciplina, una metodologia, un'abitudine<br />

comportamentale, un processo<br />

di sviluppo Che altro Non chiamatela<br />

terapia, né rimedio, anche se<br />

alla fine la psicologia entra in punta<br />

di piedi [sottolineatura nostra]<br />

nella cultura <strong>del</strong> Manager sotto forma<br />

di collaborazione, supporto, sostegno<br />

verso la soluzione di determinati problemi,<br />

più o meno evidenti, più o meno<br />

identificati.<br />

Il Coaching rappresenta un'attività<br />

di consulenza individuale assimilabile<br />

al “Counselling” e al “Mentoring”. In I-<br />

talia non abbiamo ancora trovato un<br />

sinonimo che, tradotto, abbia un significato<br />

riconducibile all'interpretazione<br />

Americana, dove per l'appunto<br />

nasce, come tutte le novità legate al<br />

comportamento manageriale. […] Il<br />

Coaching nasce dall'ambiente sportivo.<br />

Non esiste campione né bravo atleta<br />

che non lavori su sé stesso, sul proprio<br />

miglioramento progressivo, a<br />

stretto contatto con il suo “coach”, l'allenatore.<br />

Questo termine e' di sicuro<br />

il più adatto a definire il coaching, l'allenamento,<br />

ma è troppo assimilato all'ambiente<br />

sportivo per essere riciclabile<br />

in altri settori. […] L'allenatore,<br />

come tutti ben sanno, e' quella persona<br />

che, forte <strong>del</strong>l'esperienza accumulata<br />

praticando il medesimo sport, o<br />

qualcosa di affine, grazie alle competenze<br />

raccolte in attività passate, utilizzando<br />

ulteriori conoscenze acquisite<br />

con lo studio specifico, fa emergere<br />

dallo sportivo generico un campione<br />

fuoriclasse. Il coach sa valutare le<br />

potenzialità <strong>del</strong> suo cliente, ne tira fuori<br />

il talento nascosto e lo porta allo scoperto,<br />

ne affina le risorse, colma le e-<br />

ventuali lacune, smussa le spigolosità<br />

comportamentali, lo sostiene nel suo<br />

percorso verso il successo.<br />

[…] Il coach supporta e aiuta l'esecuzione<br />

<strong>del</strong> programma che il cliente<br />

ha identificato come il più idoneo ai<br />

propri ritmi e alle proprie convinzioni.<br />

Avere <strong>degli</strong> obiettivi fa parte <strong>del</strong>la<br />

vita quotidiana, quella fatta di bisogni<br />

primari e quella composta di elementi<br />

professionali. Stabilire dove si vuole<br />

arrivare, definire come arrivarci, stilare<br />

un piano di azioni operativamente<br />

concreto, muovere un passo dopo<br />

l'altro, verificare ancora: questo e' il<br />

metodo. Il coach collabora con il cliente<br />

affinché gli obiettivi siano chiari e<br />

consistenti, e i traguardi non siano solo<br />

dei miraggi nebulosi, le soluzioni<br />

siano evidenti o vengano inventate con<br />

consapevole creatività[…]A volte è necessario<br />

individuare le lacune, le manchevolezze,<br />

le scarsità conoscitive che<br />

impediscono il prosieguo <strong>del</strong>l'avventura<br />

verso il successo.[…] La scoperta<br />

<strong>del</strong>l'autostima, l'evoluzione <strong>del</strong>la leadership<br />

personale e professionale, fanno<br />

parte <strong>del</strong> metodo comportamentale<br />

che il coach aiuta a sviluppare.<br />

A livello professionale il coaching e'<br />

senza dubbio di grande utilità per manager<br />

di ogni estrazione e livello: dal<br />

professionista collaudato abituato a<br />

decidere in grande autonomia, all'imprenditore<br />

che si è costruito un impero<br />

in totale solitudine; dal giovane<br />

manager rampante desideroso di correre<br />

a grandi balzi verso fama e successo,<br />

all'appena promosso funzionario<br />

timoroso di non farcela, al nuovo<br />

elemento <strong>del</strong> flessibile mondo lavorativo<br />

che non sa come cominciare la<br />

propria carriera da sogno. Il coaching<br />

permette di pianificare il proprio percorso<br />

professionale, di fronteggiare<br />

difficili situazioni in cui il cambiamento<br />

e' una necessità, di affrontare nuove<br />

inaspettate responsabilità.<br />

Conclusioni<br />

Traendo qualche conclusione provvisoria<br />

possiamo vedere in tutto questo<br />

un risultato <strong>del</strong> “successo sociale<br />

43


temi di politica professionale<br />

counselling<br />

44<br />

<strong>del</strong>la psicologia” e l'esito <strong>del</strong> riconoscimento<br />

di bisogni che sono in cerca,<br />

non soltanto di professionalità capaci<br />

di offrire una risposta, ma anche, molte<br />

volte, di una identificazione e di un<br />

riconoscimento. Intendiamo dire che<br />

alcune <strong>del</strong>le necessità a cui questi profili<br />

cercano di rispondere, frutto di una<br />

società in veloce trasformazione, possono<br />

ben essere inserite nella già ampia<br />

area di pertinenza <strong>del</strong>la psicologia,<br />

ma che, proprio in quanto psicologi,<br />

dobbiamo comprendere e valutare<br />

con attenzione, perché questo<br />

non sia avvenuto in maniera adeguata,<br />

lasciando spazio a fraintendimenti<br />

ed a confusioni.<br />

Come abbiamo accennato all'inizio,<br />

anche l'articolarsi <strong>del</strong>la psicologia in<br />

ambiti di ricerca e in metodologie in<br />

veloce trasformazione è effetto di questa<br />

pressione proveniente dalla società.<br />

Riteniamo però che si debba ritornare<br />

alla questione di come tracciare<br />

una separazione fra quanto riguarda<br />

la professionalità <strong>del</strong>lo psicologo<br />

e la specificità <strong>del</strong>la sua formazione<br />

e queste nuove attività soprattutto<br />

qualora le persone formate per<br />

esercitarle non siano psicologi. Si apre<br />

una difficile questione: come si concilia<br />

l'esplicito contenuto prettamente<br />

psicologico dei temi e <strong>degli</strong> insegnamenti<br />

che gli stessi formatori dichiarano,<br />

con il dato di fatto che queste<br />

offerte formative siano anche estese<br />

a persone che non provengano da studi<br />

psicologici né siano inquadrate nella<br />

categoria professionale <strong>del</strong>lo psicologo.<br />

Rispetto a tale quesito dobbiamo<br />

prendere una posizione chiara tenendo<br />

ben presenti gli interessi <strong>del</strong>l'utenza<br />

e le indicazioni che la storia <strong>del</strong>la<br />

ricerca in psicologia ci consente di<br />

affermare sul suo valore scientifico.<br />

La stessa questione si pone anche<br />

rispetto, non solo alla formazione, ma<br />

all'attuazione pratica <strong>del</strong>le attività. Come<br />

si concilia un insieme di operazioni<br />

e pratiche tutte relative alla psicologia,<br />

con il fatto che chi le attua non<br />

sia psicologo Ci troviamo di fronte ad<br />

offerte formative che sono di fatto rivolte<br />

a laureati in psicologia o a figure<br />

professionali che si intende svolgeranno<br />

comunque la loro attività in<br />

stretta collaborazione con psicologi o<br />

abbiamo invece la necessità di ridefinire<br />

e rimarcare, con tutta l'attenzione<br />

che la <strong>del</strong>icatezza <strong>del</strong>la materia richiede,<br />

i confini fra le attività che possono<br />

essere svolte soltanto da chi sia<br />

psicologo e chi, pur avendo ricevuto<br />

una qualificatissima formazione in altri<br />

ambiti, non lo sia.<br />

Per le “attività di aiuto” che stiamo<br />

esaminando possono essere <strong>del</strong>ineate<br />

alcune ipotesi di valutazione partendo,<br />

però, dalla premessa che la psicologia,<br />

con le sue diverse specializzazioni,<br />

è una professione nel senso pieno<br />

<strong>del</strong> termine e che queste attività<br />

non possono, di fatto, definirsi tali, né<br />

porsi fondatamente come “nuove” rispetto<br />

agli ambiti di applicazione che<br />

si attribuiscono, che sono tutti, in vario<br />

modo, già di pertinenza <strong>degli</strong> psicologi.<br />

a) Si tratta di attività che richiedono,<br />

di fatto, come nei termini <strong>del</strong>le necessarie<br />

competenze teoriche, una<br />

formazione che può essere soltanto<br />

patrimonio <strong>del</strong>lo psicologo. Si<br />

tratterebbe, prima di tutto di garantire<br />

l'utenza dal rischio di affidare<br />

la conduzione di interventi psicologici<br />

a chi non si può presumere<br />

che ne abbia la capacità.<br />

b) Sono attività che possono essere<br />

svolte anche da non psicologi a patto<br />

che, nella loro attuazione, sia<br />

chiaramente tracciato un confine<br />

preciso con quanto è specificamente<br />

previsto dall'Art. 1. Dato<br />

che si tratta, prevalentemente di<br />

professioni di aiuto, sarebbe necessario<br />

escludere, per esempio, che ci<br />

si trovi in presenza di patologie che,<br />

qualunque sia il modo in cui si manifestano,<br />

e le necessità attraverso<br />

le quali si esprimono, non possano<br />

- per la garanzia <strong>del</strong>l'utente - essere<br />

affrontare che con strumenti psicoterapeutici.<br />

Esiste una differenza<br />

- anche se a volte complessa da<br />

tracciare - fra una “Diagnosi pedagogico-clinica<br />

per conoscere l'individuo,<br />

le sue abilità e potenzialità”<br />

e il momento in cui questa valutazione<br />

<strong>del</strong>le potenzialità deve necessariamente<br />

includere una completa<br />

competenza diagnostica, e fra un intervento<br />

“per permettere alla persona<br />

di superare difficoltà e disagi<br />

nell'espressione, comunicazione e<br />

rapporto” che può essere compiuto<br />

da una persona che non ha avuto<br />

una formazione da psicologo e che<br />

non ha fatto un training psicoterapeutico<br />

e un intervento che, nel preciso<br />

interesse <strong>del</strong>l'utente, non possa<br />

essere che psicoterapeutico in<br />

senso pieno.<br />

c) Sono attività che possono essere<br />

svolte da non psicologi nel quadro<br />

però di una cooperazione “organica”<br />

con chi ha una formazione<br />

professionale alla diagnosi e<br />

alla terapia.<br />

In questa prospettiva, le competenze<br />

di altra natura, derivanti da altri<br />

specifici percorsi formativi, pedagogiche<br />

o relative ad altre capacità di promuovere<br />

competenze sociali, capacità<br />

gestionali, organizzative o decisionali,<br />

come di migliorare prestazioni legate<br />

alla motricità, possono essere un<br />

fattore di arricchimento, e diventare<br />

parte di un programma di miglioramento<br />

<strong>del</strong>le capacità di vivere e relazionarsi<br />

con gli altri. Seguendo questa<br />

linea ci si troverebbe dinanzi ad una<br />

cooperazione multidisciplinare che<br />

non ad una discutibile espropriazione<br />

di capacità d'intervento di competenza<br />

<strong>del</strong>lo psicologo. Più volte, nelle presentazioni<br />

di cui diamo una prima sintetica<br />

documentazione, compare il riferimento<br />

a strategie di aiuto che desiderano,<br />

<strong>del</strong>iberatamente, evitare<br />

quelle prospettive che “patologizzano”<br />

troppo forme di disagio che possono<br />

essere più agevolmente affrontate se<br />

inserite nell'orizzonte <strong>del</strong>la normalità.<br />

Ma sappiamo bene che questa è da<br />

molto tempo una acquisizione <strong>del</strong>la<br />

psicologia. Considerare problemi, conflitti<br />

e difficoltà come una parte normale,<br />

una componente che si accompagna<br />

di necessità ad un processo di<br />

sviluppo e di formazione <strong>del</strong>la personalità,<br />

può essere il punto di partenza<br />

per la risposta data da figure professionali<br />

che possano intervenire per favorire<br />

un processo sostanzialmente<br />

“pedagogico” o rivolto a settori <strong>del</strong>imitati<br />

<strong>del</strong>la vita <strong>del</strong>le persone, in cui<br />

si siano prodotti dei ben identificabili<br />

nuclei problematici.<br />

Lo psicologo è chiamato in causa soprattutto<br />

se si considera la prospettiva<br />

che si assume, quasi inevitabilmente,<br />

nelle relazioni di aiuto. Un elemento<br />

rilevante in queste attività è<br />

certamente la tendenza a favorire più<br />

l'ottica <strong>del</strong>l'empowerment, curiosamente<br />

mai nominato esplicitamente<br />

nei materiali che abbiamo esaminato,<br />

ad incrementare competenze e a promuovere<br />

nuove capacità ed abilità,<br />

“riabilitative”, piuttosto che a curare<br />

nel senso di mettere in discussione


temi di politica professionale<br />

counselling<br />

tratti <strong>del</strong>la personalità e promuovere<br />

insight approfonditi sulle proprie motivazioni,<br />

sulle proprie strategie difensive<br />

o sull'aspetto “sintomatico” di<br />

condotte e di scelte. Sembra una dimensione<br />

in cui si presta più attenzione<br />

al “disagio” e alla “insoddisfazione”<br />

che all'angoscia. Come risulta<br />

chiaro considerando l'ampio spettro<br />

<strong>degli</strong> interventi di competenza <strong>del</strong>lo<br />

psicologo - di qui il nostro riferimento<br />

iniziale all'Art. 1 - tutti questi tipi<br />

di attività non sono “scoperti” da “nuove<br />

figure professionali” o da “nuove discipline”,<br />

ma sono - e sono sempre stati<br />

- esattamente il contenuto specifico<br />

<strong>del</strong>la professione di psicologo.<br />

Rispetto a queste attività, dunque,<br />

si rende necessaria una riflessione che<br />

parta dalla comunità scientifica e professionale<br />

<strong>degli</strong> psicologi e <strong>del</strong>le istituzioni<br />

che essa si è data per regolare<br />

la sua attività.<br />

Anzitutto occorre capire in che cosa<br />

consistano queste nuove figure, partendo<br />

dalle definizioni che ne sono date<br />

da coloro che le rappresentano e<br />

che curano sia la fondatezza teorica<br />

che l'attuazione professionale in termini<br />

di formazione.<br />

In secondo luogo occorre intendere<br />

meglio quali tipi di bisogni e di richieste<br />

sociali determinino la comparsa di<br />

una utenza che si rivolge a questo tipo<br />

di specialisti. A partire da una buona<br />

conoscenza di questi due ambiti occorre<br />

indagare come queste proposte<br />

possano, in qualche misura, includere<br />

tematiche che siano di specifica<br />

competenza per gli psicologi.<br />

Gli argomenti dei corsi di formazione<br />

e le definizioni <strong>del</strong>le professioni<br />

stesse sembrano condurre, in modo<br />

abbastanza coerente, alla conclusione<br />

che si tratti di attività strettamente legate<br />

ai saperi ed alle pratiche che caratterizzano<br />

la psicologia: la selezione<br />

che abbiamo fatto dei documenti<br />

- tutti comunque disponibili in forma<br />

integrale - sembra confermare questo.<br />

A questo punto, potrebbe apparire<br />

fondata la decisione di dichiarare queste<br />

nuove attività di pertinenza <strong>degli</strong><br />

psicologi e di inserire quindi questi<br />

curricula nella gamma <strong>del</strong>le offerte<br />

formative che, qualora siano dotate<br />

di requisiti di serietà scientifica, possono<br />

arricchire lo strumentario a disposizione<br />

<strong>degli</strong> psicologi per fronteggiare<br />

una domanda di intervento<br />

che assume forme sempre nuove. Nello<br />

stesso momento, questo riconoscimento<br />

porterebbe alla conseguenza<br />

<strong>del</strong>la richiesta, finalizzata alla tutela<br />

<strong>del</strong>l'utenza, di limitare l'esercizio di<br />

queste professioni agli psicologi stessi,<br />

ferma restando, ovviamente, la piena<br />

libertà <strong>del</strong>la diffusione <strong>del</strong> sapere<br />

“psicologico” per quanti lo ritengano<br />

un utile arricchimento <strong>del</strong> loro patrimonio<br />

intellettuale.<br />

Per fare un esempio ovvio, è chiaro<br />

quanto una buona conoscenza <strong>del</strong>la<br />

biologia possa essere un ottimo arricchimento<br />

<strong>del</strong>l'orizzonte culturale in<br />

cui uno psicologo inserisce la sua competenza<br />

e professionalità, ma, possiamo<br />

ben pensare, che questo non lo autorizzerà,<br />

sulla base di queste pur<br />

esaurienti informazioni, ad esercitare<br />

la professione di biologo ed a presentarsi<br />

come tale all'utenza di un laboratorio<br />

di analisi.<br />

Un ulteriore fattore di complessità,<br />

che pur dobbiamo considerare, si può<br />

individuare nella questione <strong>degli</strong> sbocchi<br />

professionali dei giovani laureati<br />

in psicologia che potrebbero veder ridotte<br />

le loro opportunità di lavoro nel<br />

momento in cui siano proposti curricula<br />

formativi e professioni in cui la<br />

componente psicologica sia rilevante<br />

anche a persone che possiedano lauree<br />

o comunque titolo di studi differenti.<br />

È possibile che chi ha la responsabilità<br />

di tutelare la professione, e con<br />

questo ci riferiamo non soltanto agli<br />

organi istituzionali ma all'intera comunità<br />

<strong>degli</strong> psicologi, possa sottovalutare<br />

in qualche modo tali questioni<br />

non disponendo di un'adeguata informazione<br />

sulla portata qualitativa come<br />

quantitativa <strong>del</strong> fenomeno che stiamo<br />

cercando di <strong>del</strong>ineare. Dove si può<br />

stabilire una separazione, una distinzione<br />

e una autentica autonomia rispetto<br />

alla figura <strong>del</strong>lo psicologo, quando<br />

viene usato l'aggettivo “clinico” e<br />

quando di tale aggettivo viene ulteriormente<br />

confermata l'accezione prettamente<br />

psicologica<br />

Manca peraltro, talvolta, nel momento<br />

in cui sono proposte talune offerte<br />

formative, la precisazione di<br />

quale sia la laurea richiesta per accedervi.<br />

Sarebbe importante aprire<br />

una collaborazione con i colleghi per<br />

promuovere una maggiore conoscenza<br />

di questo ambito di nuove attività,<br />

favorendo la condivisione di materiali<br />

e documenti e, di conseguenza, aprire<br />

una discussione più informata e corretta<br />

di questa ricerca comune. Occorre<br />

infatti essere mossi da un desiderio<br />

di chiarezza per evitare da subito<br />

ogni pericolosa e inaccettabile deriva<br />

di tipo corporativo: è legittimo,<br />

invece, che gli psicologi si interroghino<br />

su ambiti professionali e formazioni<br />

che sono così vicini a quelli che li<br />

riguardano e con cui, dopo aver chiarito<br />

con i criteri che l'affidabilità scientifica<br />

e il senso di responsabilità professionale<br />

richiedono quali siano le<br />

cornici entro cui l'attività di ciascuno<br />

possa correttamente esplicarsi, può<br />

essere possibile stabilire un rapporto<br />

di corretta cooperazione.<br />

È corretto che chi non sia è psicologo<br />

eserciti una professione che richieda,<br />

secondo le parole stesse di chi<br />

le presenta un insieme di competenze<br />

strettamente psicologiche<br />

Il nostro scopo non è quello di arrivare<br />

ad una presa di posizione in termini<br />

di tutela legale, che pure può essere<br />

in certi casi necessaria, ma soprattutto<br />

ed innanzitutto quello di promuovere<br />

una migliore consapevolezza<br />

di quali siano oggi le concrete<br />

richieste che sono poste agli psicologi<br />

e <strong>del</strong>le risposte, in termini di analisi<br />

teorica e di strumenti operativi, che<br />

questi sono spronati a dare.<br />

Ci pare che la comparsa di queste<br />

nuove attività, comunque, dopo un più<br />

attento studio, si debba considerare<br />

uno stimolo a prendere coscienza di<br />

quanto la nostra disciplina si confermi<br />

uno strumento insostituibile per la<br />

comprensione <strong>del</strong> nostro tempo.<br />

Proposta di un'indagine sui nuovi profili<br />

di competenza relativi all' “aiuto<br />

psicologico”. Proponiamo, dunque, l'istituzione<br />

di un gruppo di lavoro che<br />

si documenti in modo adeguato sullo<br />

sviluppo di queste professionalità/attività,<br />

sulle loro basi teoriche e sulla<br />

loro ricaduta pratica e sulla utenza a<br />

cui si rivolgono.<br />

Questo gruppo di lavoro potrebbe<br />

comunicare i risultati <strong>del</strong>la sua ricerca<br />

tramite una serie di sintetici articoli<br />

monografici che rendano disponibili,<br />

sui mezzi d'informazione di cui<br />

l'<strong>Ordine</strong> dispone, i dati necessari, per<br />

valutare consapevolmente queste attività<br />

e conoscere le realtà sociali e le<br />

esigenze di cui queste sono espressione.<br />

45


temi di politica professionale<br />

NON CESSANO GLI ATTACCHI<br />

ALLA NOSTRA PROFESSIONE<br />

LE INIZIATIVE DELL’ORDINE<br />

I MOLTI FRONTI APERTI<br />

DELLA PSICOTERAPIA<br />

In questa sezione presentiamo diversi<br />

materiali, di origini diverse, ma tutti<br />

convergenti sulla psicoterapia e sulla psicologia<br />

clinica. In primo luogo è stato emanato<br />

un brutto decreto <strong>del</strong> Ministero che<br />

consente la riproposizione <strong>del</strong>le scuole di<br />

specializzazione in psicologia clinica nelle<br />

facoltà di Medicina. L'ordine regionale<br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> ha dato mandato ad uno studio<br />

legale prestigioso di impugnare al TAR il<br />

decreto. Su questo punto si stanno mobilitando<br />

settori ampi <strong>del</strong>la professione. Il<br />

Consiglio ha deciso inoltre di sostenere la<br />

manifestazione che diverse associazioni<br />

hanno promosso i Piazza SS. Apostoli a<br />

Roma per il 10 dicembre. per lottare contro<br />

il decreto <strong>del</strong> MIUR, presentiamo a seguire<br />

una nota sullo stato <strong>del</strong>l'arte <strong>del</strong>l'equipollenza<br />

e di temi affini, dopo la brutta<br />

sentenza <strong>del</strong> Consiglio di Stato. La nota<br />

è stata sollecitata da diverse lettere pervenute<br />

dai colleghi. Alleghiamo un box che<br />

illustra 8 punti di convergenza con il Coordinamento<br />

nazionale <strong>del</strong>le scuole di psicoterapia<br />

riguardo al da farsi sull’equipollenza<br />

dopo la sentenza <strong>del</strong> Consiglio di<br />

Stato. Gli ordini presenti hanno dato disponibilità<br />

a che i legali si occupassero <strong>del</strong>la<br />

tematica.<br />

Ancora a seguire, il parere <strong>del</strong> legale <strong>del</strong>l'ordine<br />

sul quesito di un collega che chiede<br />

che vengano esplorati i confini tra medicina<br />

e psicologia in diverse fattispecie.<br />

Sempre sul campo <strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong>le prerogative<br />

<strong>del</strong>la psicologia e <strong>del</strong>la psicoterapia<br />

proponiamo il ricorso presentato dal<br />

nostro ordine regionale al Garante <strong>del</strong>la<br />

Concorrenza e all'Istituto per la Vigilanza<br />

sulle Assicurazioni Private, contro l'annosa<br />

e odiosa discriminazione che alcune<br />

assicurazioni introducono nelle polizze<br />

tra psicoterapia condotta da medici e da<br />

psicologi. Per chiudere presentiamo il progetto<br />

di ricerca promosso e organizzato dal<br />

Coordinamento nazionale <strong>del</strong>le Scuole di<br />

Psicoterapia sulla verifica di efficacia <strong>del</strong>la<br />

formazione in psicoterapia. Al progetto,<br />

presentato qui da Alberto Zucconi e illustrato<br />

da Robert Elliott, possono aderire<br />

sia singoli sia strutture. Ci sembra un’iniziativa<br />

importante per il contenuto che<br />

porta e per il senso “culturale2 di apertura<br />

su un tema che troppo spesso si ritiene<br />

di così difficile soluzione da essere accantonato.<br />

Una iniziativa coraggiosa che richiede<br />

il nostro sostegno, aperti naturalmente<br />

ad ogni altro pensiero e progetto.<br />

46<br />

INIZIATIVE CONTRO IL DECRETO<br />

N. 258/05 DEL MIUR<br />

(<strong>Psicologi</strong>a clinica)<br />

Il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

impugna il decreto dinnanzi al T.A.R.<br />

Il Ministero <strong>del</strong>l'Istruzione, <strong>del</strong>l'Università<br />

e <strong>del</strong>la Ricerca (MIUR) con il decreto<br />

n. 258 <strong>del</strong> 5.<strong>11</strong>.<strong>2005</strong> “Riassetto <strong>del</strong>le Scuole<br />

di specializzazione di area sanitaria” assegna<br />

la <strong>Psicologi</strong>a Clinica agli ordinamenti<br />

didattici <strong>del</strong>le scuole di specializzazione<br />

di area medica.<br />

Tale normativa, emanata senza consultare<br />

- com’era doveroso - il nostro <strong>Ordine</strong><br />

e in palese contrasto con la sentenza <strong>del</strong><br />

Consiglio di Stato n. 981/04 che riserva agli<br />

psicologi la specializzazione in <strong>Psicologi</strong>a<br />

Clinica, appare chiaramente lesiva <strong>del</strong>l'autonomia<br />

scientifica e culturale <strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>a<br />

e dei diritti <strong>degli</strong> psicologi che vedono<br />

invasa da medici la loro area di competenza<br />

professionale e di attività<br />

Contro questo attacco alla professione<br />

il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, ha affidato<br />

al Prof. Avv. Francesco Scoca, costituzionalista<br />

e amministrativista, l'incarico<br />

di procedere ad impugnare il decreto<br />

dinnanzi al T.A.R.<br />

Manifestazione <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> a Roma,<br />

piazza Ss. Apostoli il 10 dicembre<br />

La manifestazione è stata indetta come<br />

iniziativa di mobilitazione contro il decreto<br />

<strong>del</strong> MIUR che assegna la specializzazione<br />

in <strong>Psicologi</strong>a Clinica alle facoltà di medicina.<br />

L'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, nella riunione <strong>del</strong> consiglio<br />

<strong>del</strong> 28 novembre scorso, ha aderito<br />

alla manifestazione. Il Consiglio ha <strong>del</strong>iberato<br />

di fornire il supporto <strong>del</strong> proprio ufficio<br />

stampa, di rendere disponibile la propria<br />

sede per l'eventuale conferenza stampa<br />

e di portare un contributo economico<br />

per l'allestimento <strong>del</strong> palco e <strong>del</strong>l'amplificazione.<br />

I CONCORSI PRESSO LE ASL<br />

Una lettera a tutti i colleghi<br />

A seguito di diverse richieste di<br />

chiarimenti circa la situazione dei<br />

concorsi presso le ASL da parte di<br />

colleghi, abbiamo inviato risposte<br />

che possiamo così rendere omogenee.<br />

Gentile Collega,<br />

la situazione attuale è la seguente: ai<br />

concorsi pubblici per la disciplina di<br />

psicologia possono accedere coloro<br />

che hanno una specializzazione nelle<br />

discipline indicate dal D.M. 30/01/1998<br />

e dal D.M. 02/08/2000, che hanno determinato<br />

le cosiddette tabelle in cui<br />

sono indicate le equipollenze per l'accesso<br />

ai concorsi inerenti alla disciplina<br />

in questione. Le specializzazioni e-<br />

quipollenti sono le seguenti: <strong>Psicologi</strong>a<br />

<strong>del</strong> Ciclo di Vita, <strong>Psicologi</strong>a sociale<br />

ed applicata, <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l'età evolutiva,<br />

<strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>la Salute, Neuropsicologia,<br />

Valutazione <strong>Psicologi</strong>ca. Queste<br />

specializzazioni possono essere conseguite<br />

solo da psicologi in quanto ne<br />

è preclusa la possibilità ai medici.<br />

Alcune di queste specializzazioni<br />

conferiscono il titolo di psicoterapeuta<br />

e consentono quindi anche l'annotazione<br />

nell'Albo ai sensi <strong>del</strong>l'art. 3 <strong>del</strong>la<br />

L. 56/89 e precisamente: <strong>Psicologi</strong>a<br />

Clinica, <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong> Ciclo di Vita, <strong>Psicologi</strong>a<br />

<strong>del</strong>l'età evolutiva, <strong>Psicologi</strong>a<br />

<strong>del</strong>la Salute.<br />

<strong>Psicologi</strong>a sociale ed applicata, Neuropsicologia<br />

e Valutazione <strong>Psicologi</strong>ca,<br />

invece, non conferiscono il titolo di psicoterapeuta.<br />

Un discorso a parte merita la specializzazione<br />

in <strong>Psicologi</strong>a Clinica che<br />

è attivata anche presso le cattedre di


medicina e chirurgia. In seguito ad un<br />

ricorso da parte <strong>del</strong> Consiglio Nazionale<br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> avverso l'Università<br />

di Padova, il Consiglio di Stato -<br />

con la sentenza N. 981/04 - ha affermato<br />

un interessante principio, in base<br />

al quale potrebbero specializzarsi in<br />

<strong>Psicologi</strong>a Clinica solo gli psicologi.<br />

L'argomento, considerato che sono state<br />

emanate decisioni di diverso tenore<br />

e sostanza rispetto a quest'ultima,<br />

è ancora in discussione nell'ambito <strong>del</strong>la<br />

giustizia amministrativa. Ma, indubbiamente,<br />

un'importante breccia è stata<br />

aperta. (Può trovare un commento<br />

a questa importante sentenza a pag.<br />

43 <strong>del</strong> <strong>Notiziario</strong> “<strong>Psicologi</strong>” n. 3-4<br />

2004).<br />

Ai concorsi pubblici per la disciplina<br />

di psicoterapia possono accedere,<br />

sempre in base alle tabelle <strong>del</strong> Ministero<br />

<strong>del</strong>la Salute, coloro che possiedono<br />

le seguenti specializzazioni: <strong>Psicologi</strong>a<br />

clinica, <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong> Ciclo di<br />

Vita, <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l'Età Evolutiva, Psichiatria,<br />

Neuropsichiatria, Neuropsichiatria<br />

Infantile, <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>la Salute<br />

e, dopo l'emanazione <strong>del</strong>la L.<br />

401/2000, anche coloro che hanno<br />

conseguito la specializzazione in psicoterapia,<br />

ai sensi <strong>del</strong>l'art. 3 <strong>del</strong>la L.<br />

56/89, presso scuole riconosciute dal<br />

MIUR o ai sensi <strong>del</strong>l'art. 35 <strong>del</strong>la Legge<br />

medesima (sanatoria Ordini). Ai<br />

sensi <strong>del</strong>l'art. 3 <strong>del</strong>la L. 56/89 la possibilità<br />

di specializzazione in psicoterapia<br />

è consentita sia agli psicologi, sia<br />

ai medici.<br />

Nel periodo immediatamente successivo<br />

all'emanazione <strong>del</strong>la L.<br />

401/2000, la norma sull'equipollenza<br />

dei titoli ai fini <strong>del</strong>l'accesso ai pubblici<br />

concorsi non era stata correttamente<br />

recepita da molte AA.SS.LL. e l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> ha compiuto alcune importanti<br />

iniziative volte alla tutela <strong>degli</strong><br />

iscritti rispetto all'effettiva applicazione<br />

<strong>del</strong>la L. 401/2000 circa all'ammissione<br />

nei concorsi pubblici per la<br />

disciplina di psicoterapia anche di coloro<br />

che abbiano conseguito la specializzazione<br />

in psicoterapia presso scuole<br />

riconosciute dal MIUR o ai sensi <strong>del</strong>l'art.<br />

35 <strong>del</strong>la Legge 56/89<br />

Giova ricordare a questo proposito<br />

che, in seguito alla sollecitazione <strong>del</strong><br />

nostro <strong>Ordine</strong> regionale, il MIUR ha<br />

definitivamente ribadito la completa<br />

equipollenza ai fini giuridici di tali titoli<br />

con i titoli conseguiti presso le<br />

scuole universitarie. (Puoi trovare il<br />

testo integrale <strong>del</strong>la comunicazione <strong>del</strong><br />

MIUR e il relativo commento a pag. 42<br />

<strong>del</strong> <strong>Notiziario</strong> “<strong>Psicologi</strong>” n. 3-4 2004).<br />

È da ricordare inoltre l'intervento ad<br />

adiuvandum da parte <strong>del</strong> nostro ordine<br />

nel ricorso al T.A.R. <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>/Sezione<br />

Distaccata di Latina avverso l'Azienda<br />

Sanitaria Locale di Frosinone.<br />

temi di politica professionale<br />

psicoterapia<br />

Al momento attuale l'equipollenza<br />

dei titoli di specializzazione rispetto all'accesso<br />

ai concorsi per la disciplina<br />

di psicoterapia è garantita. I concorsi<br />

pubblici per la disciplina di psicoterapia<br />

non sono frequenti ma recentemente<br />

la Regione Veneto ha indetto<br />

un Concorso pubblico, per titoli ed esami,<br />

per la copertura a tempo indeterminato<br />

di un posto di dirigente psicologo<br />

- disciplina di psicoterapia per i<br />

servizi socio sanitari territoriali, ruolo<br />

sanitario, profilo professionale psicologo,<br />

presso l'azienda unità locale socio<br />

sanitaria n. 13 di Mirano. (GU n. 75<br />

<strong>del</strong> 20-9-<strong>2005</strong>), con scadenza 20 ottobre<br />

<strong>2005</strong>, il cui bando è stato prontamente<br />

inserito nell'area riservata agli<br />

iscritti <strong>del</strong> nostro sito web. Il bando in<br />

questione indica chiaramente la possibilità<br />

di presentare domanda di partecipazione<br />

al concorso sia a coloro che<br />

sono in possesso di diploma di specializzazione<br />

in psicoterapia rilasciato da<br />

una scuola riconosciuta dal MIUR (ex<br />

art. 3 L. 56/89), sia a coloro che sono<br />

autorizzati all'esercizio <strong>del</strong>la psicoterapia<br />

ex art. 35 L. 56/89, proprio in<br />

virtù <strong>del</strong>l'art. 2 comma 3 <strong>del</strong>la L.<br />

401/2000 da te citato.<br />

Veniamo, a questo punto, all'altro a-<br />

spetto <strong>del</strong>la questione, cioè l'equipollenza<br />

tra i titoli di specializzazione per<br />

l'accesso alla disciplina di psicologia.<br />

La legge 401/2000 sostiene testualmente<br />

all'art. 2 comma 3: “Il titolo di<br />

specializzazione in psicoterapia, riconosciuto<br />

ai sensi <strong>degli</strong> articoli 3<br />

e 35 <strong>del</strong>la legge 18 febbraio 1989, n.<br />

56, come equipollente al diploma rilasciato<br />

dalle corrispondenti scuole<br />

di specializzazione universitaria,<br />

deve intendersi valido anche ai fini<br />

<strong>del</strong>l'inquadramento nei posti organici<br />

di psicologo per la disciplina<br />

di psicologia e di medico o psicologo<br />

per la disciplina di psicoterapia,<br />

fermi restando gli altri requisiti<br />

previsti per i due profili professionali”.<br />

Al momento <strong>del</strong>la sua emanazione,<br />

dagli Ordini fu data un'interpretazione<br />

per così dire “letterale” <strong>del</strong>la norma<br />

relativa all'equipollenza ai fini dei<br />

concorsi in ambedue le discipline (cfr.<br />

<strong>Notiziario</strong> “<strong>Psicologi</strong>” n. 1-4 2000). Cosa<br />

consente, dunque, tuttora alle ASL<br />

di rifiutare le domande dei colleghi che<br />

possiedono specializzazioni non universitarie,<br />

relativamente alla partecipazione<br />

ai concorsi per la disciplina di<br />

psicologia<br />

Ad avallare le scelte <strong>del</strong>le ASL è una<br />

restrittiva interpretazione <strong>del</strong> Consiglio<br />

di Stato di questa norma. Il Consiglio<br />

di Stato, infatti, è intervenuto sulla<br />

questione con la sentenza <strong>del</strong><br />

23/03/2004.<br />

È opportuno, per maggiore chiarezza,<br />

ripercorrere brevemente la vicenda<br />

che ha condotto a questa sentenza.<br />

Nel 2002 alcuni colleghi avevano<br />

presentato domanda per accedere a<br />

un concorso pubblico - disciplina di<br />

psicologia - bandito dalla ASL 10 di Firenze<br />

nel 2002. Essendo stati esclusi<br />

dal concorso, proposero ricorso al<br />

T.A.R. <strong>del</strong>la Toscana.<br />

L'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />

insieme all'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong>la Toscana e all'<strong>Ordine</strong><br />

Nazionale, decisero di sostenere<br />

l'impugnazione <strong>degli</strong> iscritti con un<br />

intervento in giudizio ad adiuvandum.<br />

Il T.A.R., però, rigettò il ricorso sostenendo,<br />

peraltro, l'illegittimità <strong>del</strong>l'intervento<br />

ad adiuvandum <strong>degli</strong> Ordini.<br />

Alcuni ricorrenti decisero, così,<br />

di appellare la sentenza dinanzi al<br />

Consiglio di Stato e l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong>la Toscana<br />

intervenne ad adiuvandum<br />

mentre l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> e l'<strong>Ordine</strong><br />

Nazionale, preso atto <strong>del</strong>la dichiarazione<br />

di inammissibilità pronunciata<br />

dal TAR <strong>del</strong>la Toscana, decisero di non<br />

reiterare l'intervento in appello, per<br />

una serie di ragioni, tra cui quella di<br />

cercare di evitare una pronuncia (puntualmente<br />

arrivata) negativa <strong>del</strong> C.d.S.<br />

sulla legittimità <strong>del</strong>l'intervento <strong>degli</strong><br />

Ordini che avrebbe potuto creare un<br />

difficile, se non insormontabile, precedente<br />

per i casi futuri.<br />

Il C.d.S., come è noto, rigettò l'appello<br />

e riconfermò la sentenza di primo<br />

grado.<br />

Sostanzialmente il C.d.S. ha ritenuto<br />

che l'unica ratio ispiratrice <strong>del</strong>l'art.<br />

2 L. 401/2000 sia quella di “sistemare<br />

il precariato determinatosi per effet-<br />

47


temi di politica professionale<br />

psicoterapia<br />

to <strong>degli</strong> incarichi” e quindi a coloro che<br />

sono in possesso <strong>del</strong>la specializzazione<br />

in psicoterapia conseguita presso<br />

istituti privati riconosciuti dal MIUR o<br />

mediante autorizzazione <strong>degli</strong> Ordini<br />

professionali (ex art. 35 L. 56/89) rimane<br />

precluso l'accesso ai concorsi<br />

pubblici nella disciplina di <strong>Psicologi</strong>a.<br />

L'interpretazione che il Consiglio di<br />

Stato ha dato <strong>del</strong>la L. 401/2000 è, ad<br />

avviso <strong>del</strong> nostro <strong>Ordine</strong>, troppo restrittiva<br />

(e ingiusta) e per questo motivo<br />

è stato recentemente firmato da<br />

me e da alcuni presidenti di altri ordini<br />

regionali, un protocollo in otto<br />

punti da approfondire, per affrontare<br />

la difficile questione <strong>del</strong>l'equipollenza<br />

- ai fini <strong>del</strong>l'ammissione ai concorsi<br />

pubblici per la disciplina di psicologia<br />

- tra i titoli di specializzazione rilasciati<br />

dai corsi privati riconosciuti, quelli<br />

riconosciuti dagli Ordini in regime di<br />

sanatoria (art. 35, L. 56/89) e quelli rilasciati<br />

dalle corrispondenti scuole di<br />

specializzazione universitarie.<br />

Il consulente legale <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>, di<br />

concerto con i legali <strong>degli</strong> altri Ordini,<br />

sta lavorando su questa materia e non<br />

appena ci saranno novità rilevanti provvederemo<br />

ad informarne gli iscritti secondo<br />

i nostri consueti canali.<br />

Ritengo opportuno precisare che,<br />

tramite i nostri consueti canali di informazione<br />

agli iscritti, abbiamo scritto<br />

molto sulla vicenda, fin dai suoi esordi<br />

(ad es. sul già citato <strong>Notiziario</strong> “<strong>Psicologi</strong>”<br />

n. 1-4 <strong>del</strong> 2000 e n. 3-4 <strong>del</strong> 2004<br />

pagg. 42-43). Anche recentemente è<br />

stato pubblicato un articolo esplicativo,<br />

a cura <strong>del</strong>l'Avv. Antonio Cucino, che<br />

le consiglio di leggere se vuole approfondire<br />

l'argomento (pag. 47 <strong>del</strong><br />

<strong>Notiziario</strong> “<strong>Psicologi</strong>” n. 5/6 <strong>del</strong> 2004;<br />

lo stesso articolo è visionabile sul sito<br />

www.ordinepsicologilazio.it area L'<strong>Ordine</strong><br />

- <strong>Ordine</strong>, istituzioni, società civile<br />

- Temi di politica professionale). La<br />

invito, inoltre, a leggere quanto ho<br />

scritto personalmente sulla questione<br />

a pag. 42 <strong>del</strong>lo stesso <strong>Notiziario</strong>.<br />

Nel porgerle un cordiale saluto, rimaniamo<br />

a disposizione per qualsiasi<br />

altro chiarimento di cui lei necessiti e<br />

le ricordiamo che presso l'<strong>Ordine</strong> è attivo<br />

un servizio di consulenza legale.<br />

48<br />

Il Vicepresidente<br />

dott.ssa Marialori Zaccaria<br />

Il Presidente<br />

dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

L'EQUIPOLLENZA<br />

IN OTTO PUNTI<br />

Riunione con Alberto Zucconi, Segretario<br />

generale <strong>del</strong> Coordinamento<br />

nazionale scuole di Psicoterapia<br />

(CNSP)<br />

Roma, 17 giugno <strong>2005</strong><br />

1. Appurare la possibilità che scuole<br />

private riconosciute possano rilasciare<br />

diplomi di specializzazione in<br />

<strong>Psicologi</strong>a Clinica (specializzazione<br />

in <strong>Psicologi</strong>a Clinica valida anche<br />

per la psicoterapia). L'università ha<br />

infatti poche scuole di specializzazione<br />

in psicologia clinica. La legge<br />

401, art 3 “rende equipollente il titolo<br />

di specializzazione in psicoterapia<br />

(art. 3 e 35 <strong>del</strong>la Legge 56/89)<br />

con il diploma rilasciato dalle corrispondenti<br />

scuole di specializzazione<br />

universitarie”. Non esiste una<br />

scuola di specializzazione universitaria<br />

in psicoterapia, va esplorato se<br />

per analogia le scuole private di psicoterapia<br />

potrebbero rilasciare diplomi<br />

di psicologia clinica, visto anche<br />

l'obbligo attuale di inserire diverse<br />

materie di psicologia generale.<br />

2. Approfondire con gli avvocati in<br />

quali circostanze si può arrivare ad<br />

una eccezione di Costituzionalità<br />

sul parere <strong>del</strong> Consiglio di Stato.<br />

3. Quali ragionamenti si possono sottoporre<br />

all'Antitrust per richiedere<br />

un suo intervento.<br />

4. Quali le possibilità di chiedere una<br />

legge di interpretazione autentica<br />

<strong>del</strong>la legge 401 (equipollenza).<br />

5. È utile e auspicabile promuovere ricorsi<br />

dei singoli specializzati in psicoterapia<br />

che vengono non accettati<br />

come partecipanti ai bandi concorsuali<br />

o espulsi dopo aver vinto il<br />

concorso (Gli Ordini potrebbero<br />

supportare l'iniziativa dei ricorsi).<br />

6. Valutare la possibilità di cambiare le<br />

tabelle <strong>del</strong> SS.NN. inserendo la psicoterapia<br />

anche nella classe psicologia.<br />

7. Per avere una soluzione alle problematiche<br />

sorte dopo il parere <strong>del</strong><br />

Consiglio di Stato concernente l'equipollenza<br />

<strong>del</strong>le specializzazioni<br />

private in psicoterapia, vi prego di<br />

volere urgentemente accertare se i<br />

colleghi psicologi che sono stati assunti<br />

nell'area <strong>Psicologi</strong>a nelle asl<br />

hanno ordini di servizio, oppure altri<br />

documenti <strong>del</strong>l'ASL, dai quali risulti<br />

o che li autorizzi o li dislochi ad<br />

erogare servizi di psicoterapia.<br />

8. Ci sono bandi (Cosenza) che ammettono<br />

specializzati in psicoterapia<br />

solo psicologi ed esclude i medici<br />

e di Pomigliano d'Arco e Roma<br />

che accettano solo specializzati in<br />

psicoterapia medici escludendo gli<br />

psicologi. Questo stato di cose vi<br />

suggerisce qualche considerazione<br />

in proposito può essere usato processualmente<br />

in qualche modo<br />

MEDICINA E PSICOLOGIA<br />

Due quesiti e le risposte <strong>del</strong> legale<br />

Avv. Antonio Cucino<br />

Consulente legale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Il Dott. - omissis - richiede all'<strong>Ordine</strong><br />

un parere sulle seguenti fattispecie:<br />

“1. uno Psicoterapeuta con laurea<br />

in Medicina ha ‘diritto’ a fare<br />

‘consulenza psicologica’ Ovvero,<br />

la possibilità di fare consulenza<br />

psicologica (riservata a noi da legge<br />

56/89) viene ‘ereditata’ con l'acquisizione<br />

<strong>del</strong> titolo di Psicoterapeuta,<br />

o rimane comunque esclusiva<br />

<strong>del</strong>lo Psicologo<br />

2. un laureato in Medicina e specializzato<br />

in Psichiatria è automaticamente<br />

anche Psicoterapeuta”<br />

L'art. 1 <strong>del</strong>la L. 18.2.1989, n. 56, riserva<br />

“l'uso <strong>degli</strong> strumenti conoscitivi<br />

e di intervento per la prevenzione,<br />

la diagnosi, le attività di<br />

abilitazione-riabilitazione e di sostegno<br />

in ambito psicologico” a coloro<br />

i quali, laureati in <strong>Psicologi</strong>a, abbiano<br />

superato l'esame di Stato e si siano<br />

iscritti all'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>.<br />

Nelle suddette attività professionali è<br />

ricompresa con certezza la “consulenza<br />

psicologica” (cfr. T.A.R. <strong>Lazio</strong> Sez.<br />

I, 4.2.2004, per il quale la consulenza<br />

psicologica rientra nell'art. 1 L. 56/89<br />

al pari <strong>del</strong>l'attività didattica e di ricerca)<br />

.


L'art. 3 <strong>del</strong>la l. cit. stabilisce, poi, che<br />

per poter esercitare l'attività psicoterapeutica<br />

è necessaria l'acquisizione,<br />

dopo il conseguimento <strong>del</strong>la laurea in<br />

<strong>Psicologi</strong>a o di quella in Medicina, di<br />

una specifica formazione e addestramento<br />

in psicoterapia, ottenuti presso<br />

una scuola di specializzazione universitaria<br />

o presso istituti a tal fine riconosciuti<br />

dallo Stato.<br />

Agli psicoterapeuti “non medici” è,<br />

poi, nel secondo comma <strong>del</strong> medesimo<br />

articolo, vietata ogni attività riservata<br />

alla competenza esclusiva dei medici:<br />

ad esempio, come si sa, agli psicoterapeuti/psicologi<br />

è inibita la diagnosi<br />

psichiatrica (relativa a patologie<br />

aventi origine organica) o la prescrizione<br />

dei farmaci.<br />

Non è prevista, però, una norma speculare<br />

per gli psicoterapeuti “non psicologi”,<br />

in relazione alle competenze<br />

professionali che il summenzionato art.<br />

1 L. 56/89 riserva in esclusiva agli psicologi.<br />

Quindi, mentre si ipotizza (e si<br />

intende prevenire) la possibilità che<br />

gli psicologi psicoterapeuti compiano<br />

indebitamente “atti medici”, ai medici<br />

psicoterapeuti non è rivolto alcun e-<br />

spresso divieto di compiere “atti psicologici”.<br />

Come dire: “siete uguali, ma non<br />

troppo”. Sono gli psicologi a sconfinare,<br />

non i medici.<br />

Tale omissione sarebbe giustificata<br />

ove non esistessero peculiarità (teoriche,<br />

culturali, scientifiche, dottrinarie,<br />

formative e applicative) esclusive <strong>del</strong>la<br />

professione di psicologo. Peculiarità,<br />

cioè, non condivise con la comunità dei<br />

medici. Peculiarità che, invece, esistono.<br />

È una svista <strong>del</strong> legislatore Una<br />

semplice dimenticanza O l'omissione<br />

di una simile indicazione deve essere<br />

letta e interpretata come l'espressione<br />

di una precisa volontà legislativa<br />

L'interpretazione <strong>del</strong>le norme è spesso<br />

letterale, a volte estensiva, altre volte<br />

restrittiva.<br />

Uno dei canoni fondamentali <strong>del</strong> nostro<br />

diritto è che “ubi lex voluit, dixit,<br />

ubi noluit, tacuit”.<br />

Nel nostro caso la legge tace, ma noi<br />

sappiamo (per i motivi che esporrò di<br />

qui a breve) che questo silenzio non<br />

può essere interpretato come un’espressa<br />

volontà costitutiva. Escludiamo<br />

cioè che la norma possa interpretarsi<br />

nel senso di un'autorizzazione implicita<br />

all'esercizio <strong>del</strong>la professione di<br />

psicologo, come se vi fosse, per gli psicoterapeuti<br />

non psicologi, una dispensa<br />

dall'esclusività di quanto stabilito<br />

nell'art. 1 L. 56/89, che riserva,<br />

appunto, ai soli psicologi l'esercizio <strong>del</strong>le<br />

attività ivi elencate.<br />

Un altro possibile equivoco interpretativo<br />

è il seguente. La norma contenuta<br />

nell'art. 3 L. 56/89 sembrerebbe,<br />

a prima vista, creare, per chi vuole<br />

guadagnarsi il titolo di psicoterapeuta,<br />

un “quid pluris” rispetto alla<br />

formazione <strong>del</strong>lo psicologo (quella racchiusa<br />

nella definizione statuita dall'art.<br />

1), alimentando, in tal modo, l'idea<br />

(l'interpretazione) <strong>del</strong>la cosiddetta<br />

“continenza”: come negli insiemi<br />

concentrici, il più contiene il meno e,<br />

quindi, chi acquisisce il titolo di psicoterapeuta<br />

sarebbe, giocoforza, in<br />

grado di svolgere le attività ex art. 1,<br />

avendone la capacità e l'autorizzazione.<br />

A parere <strong>del</strong> sottoscritto non è questa<br />

l'interpretazione corretta. Il medico-psicoterapeuta<br />

non “eredita” tout<br />

court (ovverosia con la semplice acquisizione<br />

<strong>del</strong> titolo di specializzazione<br />

in psicoterapia) né la capacità né<br />

l'autorizzazione a svolgere consulenza<br />

psicologica.<br />

L'art. 1 definisce, nel senso più pieno<br />

e più letterale <strong>del</strong> termine, un'attività<br />

professionale e la riserva in via<br />

esclusiva allo psicologo. Ove il legislatore<br />

avesse ritenuto che la formazione<br />

universitaria acquisita dai laureati in<br />

medicina fosse assimilabile a quella <strong>degli</strong><br />

psicologi, avrebbe consentito ai medici<br />

di iscriversi all'Albo <strong>degli</strong> psicologi.<br />

Pertanto, le attività previste dall'art.<br />

1 sono di esclusivo appannaggio <strong>degli</strong><br />

psicologi, ivi compresa, quindi, quella<br />

di consulenza psicologica. Tale indirizzo<br />

interpretativo è autorevolmente<br />

sostenuto anche dal T.A.R. <strong>Lazio</strong>, allorché<br />

afferma, senza mezzi termini,<br />

che “solo gli iscritti all'albo professionale<br />

<strong>degli</strong> psicologi possono esercitare<br />

attività di consulenza di psicologia”<br />

(T.A.R. <strong>Lazio</strong> Sez. I, 17 marzo<br />

1998, n. 1049).<br />

Al momento non v’è (e, a parere <strong>del</strong><br />

sottoscritto, non può obiettivamente<br />

esserci) interpretazione diversa da<br />

questa. Vi sono, infatti, attività professionali<br />

che affondano le proprie radici<br />

nella definizione contenuta nell'art.<br />

1 e nulla hanno a che spartire con<br />

la formazione <strong>del</strong> medico. Si pensi, ad<br />

esempio, alla psicologia <strong>del</strong> lavoro, a<br />

quella scolastica o a quella forense.<br />

temi di politica professionale<br />

psicoterapia<br />

Sulla scorta di quanto previsto dall'art.<br />

3 L. 56/89 ai medici è consentito<br />

acquisire il titolo di psicoterapeuta<br />

presso le scuole di specializzazione<br />

(universitarie o riconosciute), ma ciò,<br />

per quanto sin qui osservato, non autorizza<br />

gli stessi a svolgere le attività<br />

definite dall'art. 1, di esclusiva competenza<br />

<strong>degli</strong> psicologi. In realtà, l'unica<br />

area professionale (“di specializzazione”)<br />

comune alle due categorie è<br />

quella <strong>del</strong>la psicoterapia (cfr. Consiglio<br />

di Stato Sez VI, 2 marzo 2004, n.<br />

981). Sarà, quindi, consentito allo psicoterapeuta-medico<br />

effettuare una diagnosi<br />

finalizzata alla successiva attività<br />

terapeutica, esercitata dallo stesso professionista.<br />

In ordine al secondo quesito, posto<br />

dal Dott. Piccinini, la risposta è affermativa.<br />

Tutte le scuole di specializzazione<br />

in psichiatria prevedono, come<br />

da disposizioni legislative e regolamentari,<br />

l'insegnamento e l'addestramento<br />

in psicoterapia e, pertanto, lo<br />

psichiatra potrà chiedere l'iscrizione<br />

all'elenco <strong>degli</strong> psicoterapeuti tenuto<br />

dall' <strong>Ordine</strong> professionale dei medici.<br />

ASSICURAZIONI/1<br />

Richiesta parere<br />

al Garante per la concorrenza<br />

A.G.C.M. - Autorità Garante per la<br />

Concorrenza e il Mercato<br />

Alla cortese attenzione:<br />

Prof. Antonio Catricalà<br />

Presidente A.G.C.M.<br />

Dott. Ombretta Main<br />

Responsabile Direzione e<br />

Servizi Finanziari<br />

Dott. Maria Grazia Montanari<br />

Responsabile Direzione F - Attività<br />

Professionali<br />

Oggetto: Richiesta parere.<br />

Il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, in persona <strong>del</strong> Presidente<br />

legale - rappresentante pro tempore,<br />

Dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la<br />

Rocca, rappresentato e difeso, come<br />

da <strong>del</strong>ega estesa in calce al presente<br />

atto, autorizzata con <strong>del</strong>ibera n. 165<br />

bis/04, dall'Avv. Antonio Cucino e presso<br />

lo stesso domiciliato in Roma, Via<br />

Valadier 39, espone e richiede quanto<br />

segue.<br />

Premesso<br />

- che la Legge 18 febbraio 1989, n. 56<br />

(“Ordinamento <strong>del</strong>la professione di<br />

psicologo") stabilisce all'art.1 che la<br />

49


temi di politica professionale<br />

psicoterapia<br />

professione di psicologo comprende,<br />

tra le altre cose, la diagnosi in ambito<br />

psicologico;<br />

- che la stessa legge, all'art. 3, prevede<br />

che “L'esercizio <strong>del</strong>l'attività psicoterapeutica<br />

è subordinato ad<br />

una specifica formazione professionale,<br />

da acquisirsi, dopo il conseguimento<br />

<strong>del</strong>la laurea in psicologia<br />

o in medicina e chirurgia,<br />

mediante corsi di specializzazione<br />

almeno quadriennali che prevedano<br />

adeguata formazione e addestramento<br />

in psicoterapia, attivati<br />

ai sensi <strong>del</strong> D.P.R. 10 marzo<br />

1982, n. 162, presso scuole di specializzazione<br />

universitaria o presso<br />

istituti a tal fine riconosciuti<br />

con le procedure di cui all’art. 3<br />

<strong>del</strong> citato D.P.R.”;<br />

- che, in virtù <strong>del</strong>l'art. 35 <strong>del</strong>la citata<br />

legge professionale, fu consentito anche<br />

ai medici, in vigenza di regime<br />

transitorio, l'annotazione, come psicoterapeuta,<br />

presso l'Albo di loro competenza;<br />

- che, come <strong>del</strong> resto già confermato<br />

<strong>del</strong>l'A.G.C.M. con provvedimento <strong>del</strong><br />

30 ottobre 1997, a firma <strong>del</strong> Presidente<br />

Giuliano Amato, il citato art. 3<br />

L. 56/89 ha sicuramente introdotto<br />

l'equiparazione tra la figura <strong>del</strong>lo psicoterapeuta-psicologo<br />

e la figura <strong>del</strong>lo<br />

psicoterapeuta-medico e che ogni<br />

diversa interpretazione e ogni fonte<br />

secondaria non uniforme alla scelta<br />

operata dal legislatore appare illegittima,<br />

oltre “suscettibile di introdurre<br />

ingiustificate distorsioni nella<br />

concorrenza tra la figura di psicoterapeuta-psicologo<br />

e la figura<br />

di psicoterapeuta-medico, in particolare<br />

attraverso la creazione di<br />

barriere all'esercizio <strong>del</strong>l'attività<br />

professionale in danno <strong>degli</strong> psicoterapeuti-psicologi”.<br />

- che la stessa A.G.C.M. raccomandò<br />

che le dette osservazioni trovassero<br />

“adeguato seguito, nel convincimento<br />

che l'eliminazione di non<br />

giustificati vincoli all'esercizio <strong>del</strong>l'attività<br />

psicoterapeutica […] costituisca<br />

un obiettivo di interesse<br />

generale alla luce <strong>del</strong> quale è doveroso<br />

rimuovere ogni forma di discriminazione<br />

tra la figura <strong>del</strong>lo<br />

psicoterapeuta-psicologo e la figura<br />

<strong>del</strong>lo psicoterapeuta-medico”;<br />

- che, a seguito di segnalazioni provenienti<br />

da iscritti all'Albo <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> si è appreso che:<br />

a) le Assicurazioni Generali S.p.A.<br />

prevede nei suoi mo<strong>del</strong>li contrattuali<br />

standard, relativi a polizze assicurative<br />

stipulate con aziende (in<br />

50<br />

particolare, come da copie allegate,<br />

Banca Monte dei Paschi di Siena e<br />

Cassa di Risparmio di Viterbo), la<br />

rimborsabilità ai dipendenti <strong>del</strong>le<br />

aziende assicurate <strong>del</strong>le spese sanitarie<br />

affrontate per le prestazioni psicoterapeutiche,<br />

“purchè effettuate<br />

da medico chirurgo che abbia conseguito<br />

la specializzazione in una<br />

branca <strong>del</strong>la medicina - in genere<br />

psicologia clinica, neurologia<br />

o psichiatria - che consenta lo<br />

svolgimento <strong>del</strong>la psicoterapia” e,<br />

in ogni caso, esclude “la possibilità<br />

<strong>del</strong> rimborso per le terapie effettuate<br />

da psicologi o psicoterapeuti<br />

che esercitano in virtù <strong>del</strong> possesso<br />

<strong>del</strong>la laurea in psicologia”.<br />

Ovviamente tali clausole contrattuali<br />

hanno diretta conseguenza nella trattazione<br />

dei singoli casi, nei quali, pertanto,<br />

sono respinte, dalla Compagnia<br />

assicurativa, tutte le richiesta<br />

di rimborso di spese relative a prestazioni<br />

psicoterapeutiche “non effettuate<br />

da medico specialista”;<br />

b) la C.A.S.P.I.E. - Cassa Autonoma<br />

di Assistenza Sanitaria tra il Personale<br />

<strong>del</strong>l'Istituto di Emissione, analogamente<br />

alla suddetta Compagnia<br />

assicuratrice, rifiuta (cfr., in particolare,<br />

la relativa documentazione<br />

allegata) ai dipendenti <strong>del</strong>la Banca<br />

d'Italia il rimborso <strong>del</strong>le spese di psicoterapia,<br />

essendo necessario “…<br />

che le terapie, nel caso specifico la<br />

psicoterapia, siano prescritte da<br />

medico specialista complete <strong>del</strong>la<br />

diagnosi di malattia (psichiatra<br />

o neurologo)”;<br />

- che tali comportamenti negoziali,<br />

adottati in palese contrasto con la<br />

normativa vigente e in evidente contrasto<br />

con quanto sostenuto e raccomandato<br />

dall'A.G.C.M., appaiono fortemente<br />

lesivi <strong>degli</strong> interessi <strong>del</strong>la categoria<br />

professionale <strong>degli</strong> psicologi<br />

(nel <strong>Lazio</strong> circa <strong>12</strong>.000 unità, in Italia<br />

più di 51.000), a esclusivo vantaggio<br />

<strong>del</strong>la categoria dei medici (specializzati<br />

in psicoterapia), sono irrispettosi<br />

<strong>del</strong>la categoria professionale<br />

<strong>degli</strong> psicologi-psicoterapeuti e<br />

creano una illegittima e anacronistica<br />

sperequazione nella categoria, a<br />

vantaggio esclusivo dei medici che effettuano<br />

terapia psicologica, con conseguente<br />

turbativa <strong>del</strong> mercato e di<br />

una corretta concorrenza;<br />

- che l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />

quale ente esponenziale <strong>del</strong>la comunità<br />

professionale, ha interesse a richiedere<br />

e ottenere dall'On. Autorità<br />

Garante una pronuncia che sancisca<br />

l'illegittimità e la scorrettezza contrattuale,<br />

a danno di molti e a vantaggio<br />

di pochi (considerato che, ormai,<br />

a distanza di sedici anni dall'introduzione<br />

<strong>del</strong>la citata normativa la<br />

maggior parte <strong>degli</strong> psicoterapeuti<br />

italiani sono laureati in psicologia),<br />

poste in essere da una primaria Compagnia<br />

di Assicurazioni e da un importante<br />

Ente Autonomo di assistenza<br />

sanitaria;<br />

- che a nulla è valsa la richiesta di modifica<br />

<strong>del</strong>le suddette condizioni contrattuali<br />

rivolta alla società Generali<br />

Assicurazioni (v. all.), la quale non ha<br />

ritenuto necessaria alcuna risposta;<br />

tutto ciò premesso, il sottoscritto<br />

procuratore, nella qualità indicata in<br />

epigrafe, rivolge<br />

Istanza<br />

all'On. Autorità Garante per la Concorrenza<br />

e il Mercato affinché, previa<br />

eventuale indagine conoscitiva e audizione<br />

<strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, si<br />

compiaccia di rilasciare parere in ordine<br />

alla legittimità <strong>del</strong> comportamento<br />

negoziale tenuto da Generali Assicurazioni<br />

S.p.A. e C.A.S.P.I.E., così come<br />

su descritto, considerata la normativa<br />

vigente e tenuto conto <strong>del</strong> citato orientamento<br />

<strong>del</strong>la stessa A.G.C.M..<br />

Con riserva di ulteriore deposito di<br />

documentazione (l'<strong>Ordine</strong> sta attualmente<br />

svolgendo, tra i suoi iscritti,<br />

un'attività di recupero di altri contratti<br />

assicurativi, relativi ad altre compagnie<br />

assicurative).<br />

Avv. Antonio Cucino<br />

ASSICURAZIONI/2<br />

La lettera all’ISVAP<br />

Spett.le ISVAP<br />

Istituto per la Vigilanza<br />

sulle Assicurazioni Private<br />

e di Interesse Collettivo<br />

Oggetto: Polizze di rimborso spese<br />

per cure psicoterapeutiche.<br />

In nome e per conto <strong>del</strong> Consiglio<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />

che in persona <strong>del</strong> Dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca, Presidente - legale<br />

rappresentante pro tempore, sottoscrive<br />

per ratifica, si espone e richiede<br />

quanto segue.<br />

A seguito di numerose segnalazioni<br />

inviate da psicologi-psicoterapeuti, i-<br />

scritti al relativo Albo regionale (istituito<br />

con L. 18 febbraio 1989 n.56), si


è appreso che alcune compagnie consociate<br />

ANIA stipulano con le strutture<br />

aziendali contratti assicurativi, relativi<br />

ai rimborsi per spese sanitarie,<br />

contenenti la clausola di esclusione <strong>del</strong><br />

rimborso <strong>del</strong>le spese concernenti le cure<br />

psicoterapeutiche, se non effettuate<br />

da laureati in medicina.<br />

In particolare, si allega in copia la documentazione<br />

concernente il rifiuto di<br />

rimborso opposto dalle Assicurazioni<br />

Generali s.p.a. con la seguente dizione:<br />

" […] resta esclusa la possibilità<br />

di rimborso per le terapie effettuate<br />

da psicologi e psicoterapeuti che<br />

esercitino in virtù <strong>del</strong> possesso <strong>del</strong>la<br />

laurea in psicologia”.<br />

È di tutta evidenza che una simile limitazione,<br />

oltre a essere assolutamente<br />

irrispettosa <strong>del</strong>la categoria professionale<br />

<strong>degli</strong> psicologi-psicoterapeuti, crea<br />

una illegittima e anacronistica sperequazione<br />

nella categoria, a vantaggio<br />

esclusivo dei medici che effettuano terapia<br />

psicologica.<br />

Invero, è fatto ormai risaputo che la<br />

succitata L. 56/89 ha stabilito che la<br />

psicoterapia, in Italia, è attività professionale<br />

riservata ai laureati in psicologia,<br />

iscritti al relativo Albo e muniti<br />

di una specializzazione quadriennale<br />

post lauream, oltre che ai medici,<br />

muniti di adeguata specializzazione,<br />

iscritti nell'elenco speciale <strong>degli</strong> psicoterapeuti.<br />

Quindi, l'art. 3 L. cit. ha<br />

di fatto operato una equiparazione tra<br />

le due figure professionali.<br />

Sull'argomento si è espresso in modi<br />

e termini inequivoci l'Autorità Garante<br />

per la Concorrenza e il Mercato,<br />

la quale, con provvedimento <strong>del</strong> 30 ottobre<br />

1997, a firma <strong>del</strong> Presidente Giuliano<br />

Amato, chiarì che: “L'equiparazione<br />

tra la figura <strong>del</strong>lo psicoterapeuta-psicologo<br />

e la figura <strong>del</strong>lo psicoterapeuta-medico<br />

risulta in termini<br />

inequivoci dal tenore letterale<br />

predetto art. 3, primo comma, <strong>del</strong>la<br />

legge 56/89 e, pertanto, qualsiasi<br />

fonte secondaria che non si uniformi<br />

alla scelta operata dal legislatore<br />

in quella sede appare - oltre che<br />

in palese contrasto con il principio<br />

dettato dalla legge - suscettibile di<br />

introdurre ingiustificate distorsioni<br />

nella concorrenza tra la figura<br />

di psicoterapeuta-psicologo e la figura<br />

di psicoterapeuta-medico, in<br />

particolare attraverso la creazione<br />

di barriere all'esercizio <strong>del</strong>l'attività<br />

professionale in danno <strong>degli</strong> psicoterapeuti-psicologi”.<br />

L'A.G.C.M. si<br />

raccomandò, pertanto, che le dette<br />

osservazioni trovassero "adeguato<br />

seguito, nel convincimento che l'eliminazione<br />

di non giustificati vincoli<br />

all'esercizio <strong>del</strong>l'attività psicoterapeutica<br />

[…] costituisca un obiettivo<br />

di interesse generale alla luce<br />

<strong>del</strong> quale è doveroso rimuovere ogni<br />

forma di discriminazione tra la figura<br />

<strong>del</strong>lo psicoterapeuta-psicologo<br />

e la figura <strong>del</strong>lo psicoterapeuta-medico”.<br />

In considerazione <strong>del</strong> fatto che la richiesta<br />

<strong>del</strong>l'eliminazione <strong>del</strong>la suddetta<br />

clausola contrattuale di esclusione<br />

<strong>del</strong> rimborso, rivolta alle Compagnie<br />

interessate (quelle <strong>del</strong>le quali si è venuti<br />

in possesso dei moduli contrattuali)<br />

è rimasta “lettera morta”, stante<br />

l'assoluto disinteresse mostrato dalle<br />

stesse, il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, in rappresentanza<br />

di circa <strong>12</strong>.000 (dodicimila) iscritti,<br />

Chiede<br />

temi di politica professionale<br />

psicoterapia<br />

l'intervento di Codesto Spettabile<br />

Istituto, affinché nell'esercizio <strong>del</strong>la<br />

sua funzione primaria di vigilanza<br />

nei confronti <strong>del</strong>le imprese di assicurazione,<br />

in relazione ovviamente<br />

ai fatti denunciati:<br />

1) disponga un necessario controllo<br />

sulla gestione tecnica,<br />

verificandone la rispondenza alle<br />

disposizioni legislative, regolamentari<br />

e amministrative vigenti;<br />

2) eserciti la facoltà di richiedere<br />

alle imprese vigilate la comunicazione<br />

di dati, elementi e notizie,<br />

ed eventualmente disponga<br />

nei loro confronti ispezioni e indagini<br />

di altra natura;<br />

3) richieda, se occorre, chiarimenti<br />

sulla fattispecie ai rappresentanti<br />

legali <strong>del</strong>le stesse Compagnie;<br />

4) diffidi, se occorre, le Compagnie<br />

stesse, a modificare in senso sostanziale<br />

la detta clausola contrattuale<br />

di esclusione <strong>del</strong> rimborso<br />

<strong>del</strong>le spese sanitarie, nell'assoluto<br />

rispetto <strong>del</strong>la normativa<br />

vigente.<br />

Si rende noto, infine, che, contestualmente<br />

all'invio <strong>del</strong>la presente missiva,<br />

si è provveduto al deposito, presso<br />

l'A.G.C.M. di un'istanza contenente<br />

richiesta di parere, all'esito di indagine<br />

conoscitiva, in ordine alla legittimità<br />

<strong>del</strong> comportamento negoziale tenuto,<br />

nell'indicata fattispecie, dalle consociate<br />

ANIA - Associazione Nazionale<br />

fra le Imprese Assicuratrici, oltre che<br />

all'invio di missiva avente uguale contenuto<br />

alla stessa ANIA.<br />

Distinti saluti.<br />

Avv. Antonio Cucino<br />

Per ratifica<br />

Dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

Altre due lettere di analogo tenore e<br />

contenuto sono state inviate a:<br />

• ANIA (Associazione Nazionale Imprese<br />

Assicuratrici)<br />

• CASPIE (Cassa Autonoma di Assistenza<br />

Sanitaria tra il Personale<br />

<strong>del</strong>l'Istituto di Emissione)<br />

FORMAZIONE IN PSICOTERAPIA<br />

Un progetto internazionale<br />

di ricerca sulla qualità<br />

La promozione <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la formazione<br />

<strong>degli</strong> psicoterapeuti <strong>del</strong> Coordinamento<br />

Nazionale Scuole di Psicoterapia<br />

(CNSP)<br />

Alberto Zucconi<br />

Segretario Generale CNSP<br />

Promuovere la qualità è un processo<br />

di promozione <strong>del</strong> cambiamento a<br />

livello culturale e scientifico. Questo<br />

processo si realizza come tutti i processi<br />

di cambiamento attraverso azioni<br />

di concertazione che debbono includere<br />

tutti gli stakeholder (parti in<br />

causa).<br />

Attraverso la ricerca si stabiliscono<br />

i parametri per le buone pratiche, nonché<br />

le attività di benchmarking e il monitoraggio<br />

e la valutazione su parametri<br />

elaborati e condivisi da tutte le forze<br />

in campo.<br />

L'importanza di sviluppare la qualità<br />

<strong>del</strong>la formazione professionale nel<br />

campo <strong>del</strong>la psicologia è un argomento<br />

ampliamente dibattuto a livello internazionale.<br />

Passi storici sono rappresentati<br />

dalla Conferenza di Boulder,<br />

Colorado <strong>del</strong> 1949, dove l'American<br />

Psychological Association (APA)<br />

stabilì il mo<strong>del</strong>lo “scientist-professional”,<br />

dalla conferenza di Miami Beach<br />

<strong>del</strong> 1958, dove venne sottolineata l'importanza<br />

<strong>del</strong>la flessibilità e scongiura-<br />

51


temi di politica professionale<br />

psicoterapia<br />

te le minacce al conformismo che potevano<br />

essere generate dai processi di<br />

riconoscimento, e dalla conferenza di<br />

Chicago <strong>del</strong> 1965, dove i partecipanti<br />

sottolinearono l'importanza <strong>del</strong>la diversità<br />

e la futilità di creare un mo<strong>del</strong>lo<br />

curriculare unico. Citiamo inoltre la<br />

conferenza di Vail <strong>del</strong> 1973, che raccomandò<br />

la focalizzazione sulle competenze<br />

e non sui soli contenuti <strong>del</strong>la<br />

formazione, la conferenza di Salt Lake<br />

City <strong>del</strong> 1987, ove fu raccomandata la<br />

flessibilità ed allo stesso tempo venne<br />

sostenuta la necessità di individuare<br />

denominatori comuni per i programmi<br />

formativi.<br />

Negli anni '60 e '70, per uscire dalle<br />

rigide costrizioni accademiche e migliorare<br />

la qualità <strong>del</strong>la formazione, si<br />

svilupparono negli Stati Uniti numerose<br />

scuole private di Professional Psychology<br />

che costituirono il National<br />

Council of Schools of Professional Psychology<br />

(NCSPP) a cui si è ispirato il<br />

Coordinamento Nazionale <strong>del</strong>le Scuole<br />

private di Psicoterapia (CNSP) in<br />

Italia.<br />

Il NCSPP ha organizzato, spesso in<br />

collaborazione con L'APA, importanti<br />

conferenze sulla promozione <strong>del</strong>la qualità<br />

<strong>del</strong>la formazione: degne di nota sono<br />

la conferenza di Virginia Beach <strong>del</strong><br />

1978, la conferenza di La Jolla, California,<br />

sul controllo di Qualità <strong>del</strong><br />

1981, quella di Mission Bay <strong>del</strong> 1987,<br />

e quella di Atalanta <strong>del</strong> 1988 dove si<br />

sottolineava l'importanza <strong>del</strong>lo sviluppo<br />

<strong>del</strong> sé dei professionisti <strong>del</strong>la psicologia<br />

unitamente all'importanza di<br />

esperienze formative focalizzate sulla<br />

persona e sugli aspetti relazionali e sociali.<br />

Il Coordinamento Nazionale Scuole<br />

Private di Psicoterapia (CNSP), che<br />

riunisce la gran parte <strong>del</strong>le scuole private<br />

di psicoterapia riconosciute ai sensi<br />

<strong>del</strong>l'art. 3 <strong>del</strong>la legge 56/89, è una associazione<br />

senza fini di lucro costituita<br />

per promuovere la qualità <strong>del</strong>la formazione<br />

e difendere i legittimi interessi<br />

<strong>del</strong>le scuole; questa associazione<br />

ha sempre operato ed intende continuare<br />

ad operare per promuovere la<br />

qualità <strong>del</strong>la formazione, collaborando<br />

fattivamente con tutte le parti in causa.<br />

Nonostante molte <strong>del</strong>le sue energie<br />

si siano dovute concentrare nel difendere<br />

il nostro diritto di esistere e di<br />

52<br />

funzionare, dopo aver vinto la battaglia<br />

per l'equipollenza con i diplomi di<br />

specializzazione universitaria, il Coordinamento<br />

può oggi meglio dedicarsi<br />

alla promozione <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la formazione.<br />

Tenendo presente che la storia <strong>del</strong>la<br />

psicoterapia italiana è stata contraddistinta<br />

nel passato da un livello<br />

di poca comunicazione e collaborazione<br />

tra gli esponenti dei vari paradigmi,<br />

l'aver creato un organismo democratico<br />

in cui ogni scuola, a prescindere dalla<br />

sua importanza e forza di numeri,<br />

discute democraticamente ed ha lo<br />

stesso peso nelle votazioni, è un risultato<br />

di non<br />

poco conto.<br />

Le azioni che attualmente il Coordinamento<br />

ha varato nell'ambito <strong>del</strong>la<br />

promozione <strong>del</strong>la qualità e che si spera<br />

possano essere condivise da tutte le<br />

parti sociali sono:<br />

A) La creazione di un protocollo internazionale<br />

di ricerca sulla qualità<br />

<strong>del</strong>la formazione in psicoterapia e<br />

sulla qualità dei servizi erogati dagli<br />

ex allievi (a tale progetto sono<br />

invitati a partecipare anche le scuole<br />

di specializzazione pubbliche ed<br />

i servizi <strong>del</strong> SS. NN.).<br />

B) La ricerca sull'efficacia <strong>del</strong>la psicoterapia<br />

( coordinata dal Prof. Pio<br />

Scilligo)<br />

C) L'elaborazione e la diffusione di<br />

procedure di qualità e trasparenza<br />

con l'emanazione di una carta dei<br />

diritti <strong>degli</strong> allievi <strong>del</strong>le scuole private<br />

di specializzazione inclusiva di<br />

contratti di formazione trasparenti.<br />

D) L'elaborazione e diffusione di una<br />

carta dei diritti <strong>degli</strong> utenti (pazienti/clienti)<br />

da appendere nei setting<br />

dove vengono erogati i servizi<br />

di psicoterapia.<br />

E) La creazione e la diffusione di procedure<br />

di Total Quality Improvement<br />

e certificazione <strong>del</strong>le scuole<br />

con l'ISO 9901<br />

Per la promozione <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la<br />

formazione <strong>degli</strong> psicoterapeuti il<br />

Coordinamento auspica una maggiore<br />

comunicazione e concertazione di tutti<br />

gli stakeholder riguardo le azioni tese<br />

a promuovere la qualità <strong>del</strong>le specializzazioni<br />

in psicoterapia. In particolare,<br />

il Coordinamento ritiene superate<br />

e sterili le vecchie contrapposizioni<br />

tra pubblico e privato poiché i cittadini<br />

hanno il diritto ad avere concrete<br />

garanzie sulla qualità dei servizi<br />

erogati sia dal settore pubblico che da<br />

quello privato. Se le varie parti sociali<br />

(Ministero, Commissione, Ordini,<br />

Scuole private riconosciute etc.) elaborano<br />

il loro consenso su comuni<br />

obiettivi da tradurre in specifiche azioni,<br />

è molto più probabile ottenere risultati<br />

per una crescita culturale e<br />

scientifica <strong>del</strong>la psicoterapia italiana.<br />

Esistono ampie conoscenze nel campo<br />

<strong>del</strong>la promozione <strong>del</strong>la qualità: a<br />

prescindere dal settore in cui si vuole<br />

promuovere la qualità, le azioni efficaci<br />

prevedono sempre chiarezza <strong>degli</strong><br />

obiettivi ed una conoscenza dei<br />

mezzi idonei per raggiungerli. In tutti<br />

i trattati si sottolinea la necessità un'opera<br />

di sensibilizzazione e di empowerment,<br />

cioè di responsabilizzazione<br />

di tutto il sistema in cui si vuole esercitare<br />

un'influenza. La qualità non può<br />

essere imposta ma solo promossa e<br />

premiata.<br />

Per fare questo è necessario avere<br />

una visione sistemica, prendere atto<br />

<strong>del</strong>la situazione <strong>del</strong> sistema Italia e facilitare<br />

la collaborazione di tutte le forze<br />

in campo: le scuole private, le scuole<br />

di specializzazione universitarie, i<br />

servizi e non ultimi gli allievi e gli utenti<br />

a cui vengono erogati tali servizi. È<br />

una grande sfida, ma una sfida a cui<br />

ogni formatore deve partecipare per<br />

onorare appieno l'imperativo etico e<br />

deontologico che caratterizza il nostro<br />

ruolo professionale: promuovere sempre<br />

ed in ogni modo l'interesse dei nostri<br />

utenti.<br />

Il progetto è aperto al contributo di<br />

tutti, singoli iscritti e associazioni.<br />

Per ulteriori informazioni:<br />

www.ordinepsicologilazio.it<br />

Progetto internazionale sull'efficacia<br />

<strong>del</strong>la psicoterapia e dei training in<br />

psicoterapia<br />

Robert Elliott<br />

Obiettivo generale: migliorare l'efficacia<br />

dei corsi di formazione in psicoterapia<br />

e dei servizi di psicoterapia erogati<br />

nei vari approcci teoretici attra-


verso la promozione sistematica <strong>del</strong>la<br />

ricerca nelle scuole di specializzazione<br />

in psicoterapia, pubbliche e private.<br />

Obiettivi specifici:<br />

1. Creare un protocollo di base condiviso<br />

da tutti i paradigmi al fine di<br />

valutare i risultati <strong>del</strong>le psicoterapie<br />

2. Creare un protocollo di base condiviso<br />

da tutti i paradigmi al fine di<br />

valutare i risultati ottenuti nei corsi<br />

di formazione in psicoterapia<br />

3. Creare protocolli specifici per i singoli<br />

paradigmi al fine di valutare i risultati<br />

<strong>del</strong>le varie specifiche forme<br />

di psicoterapia<br />

4. Realizzare uno studio internazionale<br />

collaborativo sulle risultanze dei<br />

trattamenti psicoterapici erogati nelle<br />

cliniche universitarie e negli istituti<br />

di formazione<br />

5. Realizzare uno studio internazionale<br />

collaborativo sulle risultanze dei<br />

diversi corsi di formazione in psicoterapia<br />

nei vari approcci psicoterapici<br />

Comitato scientifico internazionale :<br />

• Robert Elliott, Direttore Scientifico<br />

(Università di Toledo - USA)<br />

• Alberto Zucconi, Coordinatore<br />

(Coordinamento Nazionale Scuole di<br />

Psicoterapia)<br />

• David Orlinsky, Direttore Scientifico<br />

Associato (University of Chicago -<br />

USA; Collaborative Research Network<br />

for the Study of the Development<br />

of Psychotherapists)<br />

• Franz Caspar (University of Freiburg;<br />

Institute for Psychology)<br />

• Louis Castonguay (Pennsylvania State<br />

University - USA; Pennsylvania<br />

Psychological Association Practitioner<br />

Research Network)<br />

• Glenys Parry (University of Sheffield-<br />

UK; Director of Research, Community<br />

Health Sheffield/NHS Trust)<br />

• Bernhard Strauss (Friedrich Schiller<br />

University Jena-Germany; Institute<br />

for Medical Psychology)<br />

Questo progetto internazionale ha due<br />

principali componenti :<br />

1. Ricerca basata sulla pratica (practice<br />

- based) nelle scuole di formazione<br />

in psicoterapia.<br />

La prima componente consiste nel<br />

condurre ricerche basate sulla pratica<br />

sull'efficacia <strong>del</strong>la psicoterapia in università<br />

e scuole di formazione in Europa,<br />

Nord America ed altre nazioni<br />

<strong>del</strong> mondo. La ricerca sui processi e i<br />

risultati psicoterapici è essenziale per<br />

la comprensione e il miglioramento<br />

<strong>del</strong>le pratiche psicoterapiche.<br />

Essere capaci di impiegare la ricerca<br />

e i suoi metodi è una importante<br />

competenza di un terapeuta. Tuttavia<br />

per essere utile agli psicoterapeuti la<br />

ricerca deve essere significativa per la<br />

pratica psicoterapeutica. Le sperimentazioni<br />

cliniche randomizzate si rivelano<br />

generalmente poco pratiche per<br />

essere realizzate dagli psicoterapeuti<br />

e generalmente non forniscono un aiuto<br />

per la maggiore comprensione o miglioramento<br />

<strong>del</strong>l'erogazione dei servizi<br />

erogati. Quelli di cui c'è reale bisogno<br />

sono metodi di ricerca centrati sulla<br />

pratica <strong>del</strong>la psicoterapia stessa,<br />

strumenti non troppo costosi e facili<br />

da usare, che misurino il processo e i<br />

risultati di elementi significativi di tutte<br />

le psicoterapie (es. alleanza terapeutica,<br />

problemi <strong>del</strong> cliente, disagio<br />

generato da sintomi); metodi flessibili<br />

di ricerca sui singoli casi; network di<br />

ricerca costituiti da psicoterapeuti<br />

(practitioner research networks -<br />

PRNs). Il miglior modo per conoscere<br />

tali metodi è quello di usarli durante il<br />

proprio training in psicoterapia; da qui<br />

la necessità di focalizzarsi sulle scuole<br />

di formazione in psicoterapia.<br />

Questo obiettivo sarà perseguito<br />

attraverso:<br />

a. lo sviluppo di un protocollo comune<br />

di base per valutare i processi e i risultati<br />

terapeutici che possa essere<br />

usato nei vari orientamenti psicoterapici;<br />

b. la creazione di un database e di una<br />

clearing house <strong>del</strong>le misurazioni dei<br />

processi terapeutici, dei risultati terapeutici<br />

e dei processi di cambiamento,<br />

in grado di analizzare i dati<br />

provenienti da una vasta gamma di<br />

approcci psicoterapici;<br />

c. promuovere l'insegnamento e la diffusione<br />

<strong>degli</strong> strumenti <strong>del</strong>la ricerca<br />

basata sulla pratica.<br />

Proponiamo l'uso di un protocollo “a<br />

stella”: un protocollo comune condiviso<br />

da tutti gli approcci psicoterapici<br />

(costituito dal corpo <strong>del</strong>la stella) che<br />

servirà come denominatore comune<br />

ed inoltre vari protocolli specializzati<br />

relativi ai vari approcci psicoterapici<br />

(i diversi raggi <strong>del</strong>la stella)<br />

temi di politica professionale<br />

psicoterapia<br />

2. Valutazione <strong>del</strong>l'efficacia <strong>del</strong>la<br />

formazione<br />

Il secondo obiettivo si propone di valutare<br />

l'efficacia <strong>del</strong>la formazione in<br />

psicoterapia nelle scuole pubbliche e<br />

private. A tutt’oggi le conoscenze<br />

scientifiche circa l'efficacia <strong>del</strong>la formazione<br />

<strong>degli</strong> psicoterapeuti sono scarse,<br />

e ciò dipende in parte da difficoltà<br />

tecniche e logistiche. Queste difficoltà<br />

includono, tra i vari fattori, l'assenza<br />

di misure concordate dai vari approcci<br />

psicoterapici sulle variabili relative<br />

al funzionamento <strong>degli</strong> psicoterapeuti,<br />

e la necessità di misurare longitudinalmente<br />

il cambiamento <strong>degli</strong> psicoterapeuti<br />

durante un periodo di training<br />

di diversi anni. Tuttavia è molto<br />

importante iniziare la valutazione sistematica<br />

<strong>del</strong>la formazione <strong>degli</strong> psicoterapeuti.<br />

Queste attività di valutazione<br />

dovrebbero essere capaci di produrre<br />

risultanze sia formative che sommative.<br />

In altre parole questo progetto<br />

dovrebbe contribuire a migliorare<br />

l'efficacia dei training in psicoterapia<br />

fornendo risultanze circa i processi efficaci<br />

o inefficaci nella formazione <strong>degli</strong><br />

psicoterapeuti; esso dovrebbe inoltre<br />

fornire dati per provare l'efficacia<br />

<strong>del</strong>la formazione <strong>degli</strong> psicoterapeuti,<br />

utili per accedere ai processi di accreditamento<br />

e di finanziamento, che diverrebbero<br />

in questo modo più accessibili<br />

per le scuole. Un disegno a stella<br />

che permetta la partecipazione di<br />

tutti i vari approcci è previsto anche<br />

per questa componente, con dei parametri<br />

di misurazione comuni validi per<br />

tutti i diversi approcci e dei protocolli<br />

contenenti parametri relativi ai singoli<br />

specifici approcci e orientamenti.<br />

Cronistoria <strong>del</strong> progetto.<br />

Questo progetto è stato iniziato dal Coordinamento<br />

Nazionale <strong>del</strong>le Scuole<br />

private di Psicoterapia (CNSP) in collaborazione<br />

con le 21 Associazioni di<br />

psicoterapia afferenti alla Federazione<br />

Italiana <strong>del</strong>le Associazioni di Psicoterapia<br />

(FIAP). Sono stati costituiti il<br />

Comitato Scientifico Internazionale e<br />

il primo Sottocomitato Scientifico che<br />

vede riuniti i colleghi afferenti all'Approccio<br />

Centrato sulla Persona e alle<br />

Psicoterapie Esperienziali. I partecipanti<br />

a questo progetto sono attualmente<br />

ricercatori e formatori di scuole<br />

di psicoterapia pubbliche e private<br />

di Italia , Francia , Belgio, Scozia, Germania,<br />

Canada, Stati Uniti ed Australia.<br />

53


temi di politica professionale<br />

IL SISTEMA<br />

DI ACCREDITAMENTO<br />

PER L’EDUCAZIONE CONTINUA<br />

IN MEDICINA NON GARANTISCE<br />

LA NOSTRA PROFESSIONALITÀ<br />

ECCO COSA FARE<br />

ECM, LA POSIZIONE<br />

DELL’ORDINE DEL LAZIO<br />

Recentemente sul sito ufficiale <strong>del</strong>la<br />

Commissione nazionale ECM [v. articolo<br />

già pubblicato da “Il Sole 24 ore”]<br />

è stato pubblicato un comunicato nel<br />

quale viene affermato che i crediti ECM<br />

debbono essere raccolti da tutti i professionisti<br />

e da tutti i liberi professionisti.<br />

L'<strong>Ordine</strong> regionale <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, reiteratamente,<br />

ha inviato alla Commissione Nazionale<br />

ECM quesiti in data 21/<strong>11</strong>/02,<br />

9/<strong>12</strong>/02 e 31/03/03, senza ricevere alcuna<br />

risposta. Non possiamo non esprimere<br />

il dubbio che la mancata risposta sia<br />

dovuta all'assenza di argomenti in merito.<br />

L'<strong>Ordine</strong> regionale si conforma al documento<br />

<strong>del</strong>iberato dal Consiglio nazionale<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> nell'adunanza<br />

<strong>del</strong> 5 aprile 2003 perché ritiene<br />

rappresenti una posizione corretta sul<br />

tema, sia sul piano formale sia su quello<br />

sostanziale. Si riporta qui di seguito un<br />

estratto <strong>del</strong> documento:<br />

“[…] è opportuno ricordare ai colleghi<br />

che l'ECM non è obbligatorio per<br />

i liberi professionisti, e l'obbligo riguarda<br />

solo coloro che hanno rapporti<br />

con la Sanità pubblica, sia nella situazione<br />

di pubblici dipendenti o convenzionati<br />

direttamente col settore<br />

pubblico, sia nella qualità di dipendenti<br />

o di prestatori d'opera intellettuale<br />

di soggetti a loro volta convenzionati<br />

col Servizio Sanitario Nazionale.<br />

Non sono tenuti ad ottemperare<br />

all'obbligo ECM neppure i colleghi che<br />

operano alle dipendenze o come prestatori<br />

d'opera di altri enti pubblici<br />

non connessi al settore sanitario, come<br />

le regione o gli enti locali.”<br />

Il Consiglio regionale non ravvisa infatti<br />

nella normativa alcuna disposizione<br />

concernente l'obbligatorietà di acquisire<br />

i crediti ECM per liberi professionisti,<br />

a meno che gli stessi non svolgano la propria<br />

attività nell'ambito <strong>del</strong> Servizio Sanitario<br />

Nazionale.<br />

54<br />

Per quale ragione si dovrebbe configurare<br />

l'obbligo di acquisire crediti ECM in<br />

capo ad uno psicologo che presta ad e-<br />

sempio una perizia di parte in un procedimento<br />

in tribunale, o in capo allo psicologo<br />

scolastico, o a quello che opera<br />

nella formazione e nella selezione.<br />

Non va dimenticato che il sistema ECM<br />

rappresenta un onere gravoso sia per le<br />

piccole strutture formative che storicamente<br />

e intrinsecamente caratterizzano<br />

il mondo <strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>a professionale,<br />

sia per i singoli professionisti che vedono<br />

i crediti ECM come una sorta di tassazione<br />

indiretta allo stare in professione,<br />

in aggiunta al contributo obbligatorio<br />

di iscrizione all'Albo.<br />

Per il Sistema professionale si aggiunge<br />

un ulteriore problema.L'ECM è collocata<br />

su un terreno importantissimo ma<br />

che è strutturalmente estraneo alla psicologia:<br />

il sapere medico. Le forme <strong>del</strong>la<br />

conoscenza in psicologia non ne vengono<br />

investite, né per come la conoscenza<br />

viene appresa in psicologia né in<br />

quella forma di conoscenza che costituisce<br />

di fatto il prodotto precipuo <strong>del</strong>la<br />

psicologia. Si sarebbe potuta chiamare<br />

ad esempio “Formazione continua in Sanità”.<br />

Non è così e ci si deve conformare<br />

al mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong> medico-che-rispondee-cura<br />

laddove invece il mo<strong>del</strong>lo psicologico<br />

analizza e costruisce le condizioni<br />

per potere condurre a disvelare e ad<br />

elaborare.<br />

La psicologia, avendo oggetti e contenuti<br />

non comparabili, ha elaborato proprie<br />

modalità precipue di apprendimento<br />

<strong>del</strong>la competenza, come è chiaramente<br />

e ampiamente rilevato in letteratura<br />

oltre che nella storia <strong>del</strong>la disciplina come<br />

nelle forme concrete che il momento<br />

formativo ha assunto nella professione.<br />

Questa sostanziale differenza è sotto<br />

gli occhi di tutti appena ci si volge a considerare<br />

la politica <strong>degli</strong> accreditamenti<br />

operati dalla Commissione ECM che non<br />

può lasciare tranquillo nessuno di noi. A<br />

fianco di iniziative serie, giustamente valutate<br />

dalla Commissione, ci sono altre<br />

iniziative che vengono sottovalutate ed<br />

altre ancora iper-valutate pur essendo di<br />

(molto) dubbio valore scientifico e professionale.<br />

C'è una fetta consistente di accreditamenti<br />

che è invece <strong>del</strong> tutto inaccettabile.<br />

Sono accreditamenti a psicologi per<br />

convegni o corsi che non hanno a che fare<br />

con la psicologia o, fatto ancor più grave,<br />

eventi nei quali si divulgano a educatori<br />

professionali, assistenti sociali, infermieri<br />

e via di seguito, strumenti conoscitivi<br />

o di intervento propri <strong>del</strong>la professione<br />

di psicologo (anche con analisi<br />

di casi clinici) contravvenendo esplicitamente<br />

l'art. 21 <strong>del</strong> nostro codice deontologico.<br />

In questo modo si stravolgono<br />

anni di esperienza formativa in psicologia<br />

e psicoterapia venendo a banalizzarsi<br />

un patrimonio di conoscenza e di sapienza<br />

che è proprio <strong>del</strong>la nostra disciplina.<br />

Come sempre l'<strong>Ordine</strong> regionale invita<br />

i colleghi a proseguire nell'azione di<br />

aggiornamento e di formazione secondo<br />

i dettami <strong>del</strong> Codice deontologico. Invita<br />

tanto più i colleghi psicoterapeuti a<br />

tenere memoria <strong>del</strong>la formazione realizzata<br />

per poter sostenere un domani una<br />

eventuale querelle politico-culturale che<br />

dovesse affermare che gli psicoterapeuti<br />

iscritti all'<strong>Ordine</strong> dei Medici sarebbero<br />

più affidabili di quelli iscritti all'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> perché detentori dei<br />

crediti ECM. Allora dovremo poter dimostrare<br />

quanto ora riteniamo, ovvero<br />

che la formazione ECM per la psicoterapia<br />

sia assolutamente inadeguata e spesso<br />

<strong>del</strong>eteria per la qualità <strong>del</strong>l'offerta formativa,<br />

per le lacune in essa presenti e<br />

per la ecletticità a cui costringe, quando<br />

invece la formazione continua per la psicoterapia<br />

necessita di una profondità e<br />

di una specificità di approccio che non<br />

può essere garantita dallo strumento<br />

ECM ma che è invece garantita dalla specifica<br />

formazione che i nostri colleghi continuano<br />

a realizzare attraverso forme affatto<br />

diverse.


temi di politica professionale<br />

ecm<br />

(Dal SOLE 24 ORE SANITÀ<br />

<strong>del</strong>l’8-14 febbraio <strong>2005</strong>)<br />

CHIARIMENTI MINISTERIALI<br />

La risposta <strong>del</strong>la Salute ai quesiti<br />

<strong>del</strong>le associazioni<br />

Ecm: l'obbligo vale per tutti<br />

Chiariti i dubbi derivati dalle riflessioni<br />

<strong>del</strong> Tar <strong>Lazio</strong> sul ricorso<br />

Fimmg<br />

All'Ecm non sfugge nessuno: l'educazione<br />

continua è un obbligo<br />

per tutti gli operatori sanitari dipendenti,<br />

convenzionati o liberi<br />

professionisti che siano. Suona così<br />

la risposta <strong>del</strong> ministero <strong>del</strong>la<br />

Salute alle numerose richieste di<br />

chiarimento rivolte dalle associazioni<br />

professionali <strong>degli</strong> operatori<br />

sanitari alla Commissione Ecm in<br />

merito alla obbligatorietà <strong>del</strong>la raccolta<br />

dei crediti anche per i liberi<br />

professionisti in camice bianco.<br />

I dubbi - spiega una nota ufficiale<br />

pubblicata nel sito <strong>del</strong>la Commissione<br />

sono sorti in relazione alle<br />

riflessioni svolte dal Tar <strong>Lazio</strong><br />

nella premessa alla sentenza <strong>del</strong> 18<br />

novembre scorso (vedi “Il Sole 24<br />

Ore Sanità” n. 47/2004) con cui il<br />

tribunale amministrativo aveva rigettato<br />

il ricorso proposta dalla<br />

Fimmg contro il Dm Salute sulle<br />

società scientifiche. Secondo i giudici<br />

amministrativi, infatti, per il<br />

ESTRATTI DELLA SENTENZA<br />

REPUBBLICA DEL TAR ITALIANA<br />

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO<br />

il Tribunale amministrativo regionale<br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, sede di Roma, sez. 3°-ter,<br />

composto dai signori<br />

Francesco CORSARO, Presidente<br />

Linda SANDULLI, Consigliere<br />

Silvestro Maria RUSSO, Consigliere<br />

relatore<br />

ha pronunciato la seguente<br />

SENTENZA<br />

sul ricorso n. 10240/2004, proposto<br />

dalla Federazione italiana dei medici di<br />

famiglia - FIMMG, con sede in Roma, in<br />

persona <strong>del</strong> legale rappresentante pro<br />

tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati<br />

Francesco CAROLEO, Stefano<br />

VINTI e Paola CHIRULLI ed eletti-vamente<br />

domiciliata in Roma, alla piazza<br />

<strong>del</strong>la Libertà n. 20,<br />

CONTRO<br />

il MINISTERO DELLA SALUTE, in<br />

persona <strong>del</strong> sig. Ministro pro tempore,<br />

rappresentato e difeso ope legis dall'Avvocatura<br />

generale <strong>del</strong>lo Stato, domiciliataria<br />

E NEI CONFRONTI<br />

<strong>del</strong>la Federazione <strong>del</strong>le Società medico-scientifiche<br />

italiane - FISM, con sede<br />

in Milano, in persona <strong>del</strong> legale rappresentante<br />

pro tempore, controinteressata,<br />

rappresentata e difesa da-gli avvocati<br />

Marco ANTONIOLI, Michele CORDOLA<br />

e Giovanni Francesco BIASIOTTI MO-<br />

GLIAZZA ed elettivamente domiciliata<br />

in Roma, all piazza Adriana n. 8,<br />

(OMISSIS)<br />

DIRITTO<br />

1. La FIMMG, che dichiara d'esser l'associazione<br />

più rappresentativa <strong>del</strong>la categoria<br />

dei medici di medicina generale,<br />

adisce questo Giudice, chiedendo l'annullamento<br />

<strong>del</strong> decreto 31 maggio 2004<br />

professionisti che erogano prestazioni<br />

sanitarie non coperte dal<br />

Ssn, in controllo <strong>del</strong>la prestazione<br />

spetta “al mercato e agli Ordini”:<br />

posizione che la nota ministeriale<br />

giudica “non condivisibile e infondata”.<br />

La non obbligatorietà <strong>del</strong>l'Ecm<br />

- spiega il ministero - non<br />

può essere sostenuta né in base all'attribuzione<br />

dei costi <strong>del</strong>la formazione,<br />

né sul “controllo <strong>del</strong>la<br />

prestazione sanitaria”, dal momento<br />

che quest'ultimo “è comunque<br />

compito <strong>del</strong>le istituzioni e <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

o collegio professionale<br />

(organo ausiliario <strong>del</strong>le istituzioni)<br />

ed è diretto a tutelare un prevalente<br />

interesse pubblico generale<br />

prescindendo dal rapporto che<br />

l'operatore sanitario ha con il Ssn<br />

e dall'eventuale assunzione anche<br />

parziale dei relativi oneri da parte<br />

<strong>del</strong>le strutture pubbliche”. A<br />

scanso di equivoci la nota ministeriale<br />

dà una rispolverata ai cardini<br />

legislativi su cui poggia il programma<br />

nazionale Ecm ricordando<br />

che gli ariticoli 16 bise 16 ter<strong>del</strong><br />

decreto legislativo 502 prevedono,<br />

in generale, l'obbligo formativo<br />

per tutti gli “operatori sanitari”.<br />

“La formazione continua - spiega<br />

la nota - è un requisito essenziale<br />

per il corretto esercizio professionale,<br />

ossia per il mantenimento<br />

nel tempo <strong>del</strong>l'abilitazione<br />

all'esercizio di ciascun operatore<br />

sanitario, in quanto tale, deve essere<br />

necessariamente obbligatoria<br />

per tutti i professionisti e richiedere<br />

regole e garanzie uniformi su<br />

tutto il territorio nazionale. Regole<br />

e garanzie che sempre di più saranno<br />

comuni a tutti i Paesi <strong>del</strong>l'Ue.<br />

“La verifica periodica <strong>del</strong>l'abilitazione<br />

professionale è possibile attraverso<br />

vari strumenti - prosegue<br />

il documento - ma allo stato attuale<br />

l'Ecm rappresenta l'unico strumento<br />

preordinato all'aggiornamento<br />

professionale e alla formazione<br />

permanente per tutti i professionisti<br />

<strong>del</strong>la salute che consente<br />

la verifica periodica <strong>del</strong> mantenimento<br />

<strong>del</strong>l'abilitazione professionale”.<br />

“Una convinzione - non<br />

manca di rimarcare la Salute - che<br />

permea anche provvedimenti normativi<br />

in itinere come il Ddl governativo<br />

sulle professioni sanitarie<br />

non mediche (AC 3236) “che<br />

già prevede al riguardo che l'abilitazione<br />

all'esercizio <strong>del</strong>la professione<br />

sanitaria non medica è sottoposta<br />

a verifica periodica con<br />

modalità identiche a quelle previste<br />

per la professione medica”<br />

E senza sconti.<br />

(in G.U. n. 135 <strong>del</strong> 2 luglio 2004). Con<br />

tale atto, il Ministro <strong>del</strong>la salute ha disciplinato<br />

i requisiti che devono possedere<br />

le società scientifiche e le associazioni<br />

tecnico-scientifiche <strong>del</strong>le professioni<br />

sanitarie, ai fini <strong>del</strong> loro riconoscimento<br />

ed accreditamen-to quali provider<br />

di eventi relativi alla formazione medica<br />

continua per gli operatori <strong>del</strong>la sanità.<br />

2. Per una miglior comprensione dei<br />

fatti di causa, reputa opportuno il Collegio<br />

far presente che l'impugnato DM costituisce<br />

attuazione <strong>degli</strong> artt. 16-bis e<br />

ss. <strong>del</strong> Dlg 30 di-cembre 1002 n. 502, in<br />

forza dei quali è stata introdotta la formazione<br />

medica continua, che si distingue<br />

dalla formazione <strong>del</strong> personale sanitario<br />

di cui al precedente art. 6, c. 2.<br />

(OMISSIS)<br />

La formazione medica continua si concreta<br />

essenzialmente nell'aggiornamento<br />

permanente <strong>del</strong> personale così educato,<br />

in un tempo successivo al corso di<br />

laurea ed a quello di specializzazione e<br />

55


temi di politica professionale<br />

ecm<br />

di formazione complementare. Essa,<br />

quindi, è diretta ad adeguare le conoscenze<br />

specifiche di detto personale per<br />

tutto il tempo <strong>del</strong>la sua attività professionale,<br />

sì da adeguarne le competenze<br />

e le abilità cliniche, tecniche e manageriali<br />

ed i comportamenti al progresso<br />

scientifico e tecnologico, per garantire<br />

efficacia, appropriatezza, sicurezza ed<br />

efficienza alla assistenza prestata dal<br />

SSN.<br />

L'educazione medica continua in medicina<br />

(ECM) comprende, pertanto, l'insieme<br />

di attività che mantengano, sviluppino<br />

o incrementino le conoscenze,<br />

le competenze e le prestazioni <strong>degli</strong> operatori<br />

sanitari, ciascuno per il proprio<br />

I CERTIFICATI ECM NON VANNO<br />

SPEDITI ALL’ORDINE<br />

La circolare <strong>del</strong>la ASL<br />

Azienda U.S.L. RM/A<br />

Direzione Sanitaria<br />

U.Org. Formazione ed Educazione<br />

alla Salute<br />

LETTERA CIRCOLARE<br />

N. 2 <strong>del</strong> 23 maggio <strong>2005</strong>-09-05<br />

PROGRAMMAZIONE DELLA<br />

FORMAZIONE ANNO 2006<br />

(OMISSIS)<br />

Si ribadisce che questa iniziativa ha l'esclusiva<br />

finalità di acquisire - d'ora in avanti<br />

con cadenza annuale - la posizione creditizia<br />

dei dipendenti per equilibrare l'offerta<br />

formativa aziendale tra la diverse<br />

qualifiche e tra i diversi servizi.<br />

Rispetto, invece, all'obbligo che ciascun<br />

operatore <strong>del</strong> SSN ha di raggiungere annualmente<br />

la soglia minima di crediti formativi<br />

programmati, si chiarisce che:<br />

• il dipendente è tenuto a trasmettere<br />

copia <strong>del</strong> certificato ECM di ciascun<br />

corso frequentato al proprio <strong>Ordine</strong><br />

Professionale<br />

• il dipendente ha facoltà di consegnare<br />

copia <strong>del</strong> certificato ECM alla U.O. Trattamento<br />

Giuridico <strong>del</strong> personale <strong>del</strong>la<br />

ASL, affinché questo si conservato nel<br />

proprio fascicolo personale.<br />

Si raccomanda la massima diffusione<br />

<strong>del</strong>le suddette disposizioni procedurali,<br />

che devono essere portate a conoscenza<br />

di tutti i responsabili di Unità organica.<br />

Distinti saluti<br />

Il Direttore Sanitario<br />

dott.ssa Anna Maria Martelli<br />

ambito d'attività lavorativa, di qualifica<br />

professionale e di presenza all'interno<br />

<strong>del</strong> SSN. In concreto, per l' art. 16-bis, c.<br />

2 <strong>del</strong> Dlg 502/1992, la formazione s’attua<br />

mercé la partecipazione a corsi, convegni<br />

e seminari, organizzati da istituzioni<br />

pubbliche o private accreditate, nonché<br />

con la frequenza di soggiorni di studio e<br />

la partecipazione a studi clinici controllati<br />

e ad attività di ricerca, di sperimentazione<br />

e di sviluppo. I percorsi formativi<br />

<strong>del</strong>l'ECM sono o gestiti in via autonoma<br />

da tali soggetti formatori, oppure programmati<br />

per gli obiettivi dei Piani sanitari<br />

nazionale e regionali, secondo le direttive<br />

predisposte dalla Commissione<br />

nazionale per la formazione continua di<br />

La lettera <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> alla ASL<br />

Al Direttore Sanitario ASL RM/A<br />

Dr.ssa Anna Maria Martelli<br />

Oggetto: trasmissione certificati ECM.<br />

In seguito ad una segnalazione, l'<strong>Ordine</strong><br />

è venuto a conoscenza di una disposizione<br />

<strong>del</strong>la Direzione Sanitaria <strong>del</strong>la Asl<br />

RM A, riguardante la programmazione <strong>del</strong>la<br />

formazione per l'anno 2006, che prevede,<br />

per ciascun operatore sanitario <strong>del</strong><br />

SSN, la trasmissione dei certificati ECM<br />

di ciascun corso frequentato al proprio<br />

<strong>Ordine</strong> Professionale.<br />

Considerato che una tale previsione impegna<br />

l'<strong>Ordine</strong> professionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

direttamente come istituzione, non<br />

essendo pervenuta all'<strong>Ordine</strong> nessuna comunicazione<br />

ufficiale in proposito ci siamo<br />

rivolti al CNOP, al fine di ottenere ulteriori<br />

informazioni.<br />

Con nota prot. n. 4513 <strong>del</strong> 24.06.<strong>2005</strong>,<br />

allegata, il Consiglio Nazionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

ci ha informato che non risulta che<br />

la Commissione Nazionale ECM abbia mai<br />

previsto una tale procedura e che, tra l'altro,<br />

il Co. Ge.ASp ha ottenuto un apposito<br />

finanziamento dal Ministero <strong>del</strong>la Salute<br />

per la realizzazione <strong>del</strong> progetto sperimentale<br />

per la gestione e certificazione<br />

dei crediti ECM.<br />

In base a quanto sopra esposto, chiediamo<br />

che la disposizione su richiamata<br />

venga modificata nel senso di non prevedere<br />

più l'invio di certificati ECM al proprio<br />

<strong>Ordine</strong> professionale, dal momento<br />

che non se ne ravvisa il fondamento in alcuna<br />

previsione normativa o precedente<br />

accordo.<br />

In attesa di un vostro riscontro, distinti<br />

saluti<br />

Il Presidente<br />

dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

cui al successivo art. 16-ter. L'ECM s’appalesa<br />

obbligatoria solo per i sanitari dipendenti<br />

dagli enti <strong>del</strong> SSN, o per quelli<br />

che con esso collaborano in regime di<br />

convenzione o d’accreditamento, tant'è<br />

che questo se ne accolla i costi. Viceversa,<br />

per i professionisti, che erogano<br />

prestazioni sanitarie non coperte dal<br />

SSN, il controllo <strong>del</strong>la prestazione connesso<br />

alla formazione e all'aggiornamento<br />

è rimesso, oltre che al mercato (ossia all'apprezzamento,<br />

o meno, <strong>del</strong> cliente-paziente),<br />

agli Ordini ed ai Collegi professionali,<br />

onde per costoro l'ECM rappresenta<br />

un onere, non già un obbligo.<br />

(OMISSIS)<br />

La risposta <strong>del</strong>la ASL<br />

Al Presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Dr. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

Oggetto: trasmissione certificati ECM.<br />

In relazione a quanto evidenziato<br />

dalla S.V. con nota pari oggetto Prot.<br />

n. 0004571/1 <strong>del</strong> 28/06/<strong>2005</strong> in merito<br />

alla lettera circolare di questa Direzione<br />

Sanitaria n. 2 <strong>del</strong> 23/05/<strong>2005</strong><br />

non si può confermare che le indicazioni<br />

in quest’ultima raccolte hanno<br />

l’esclusiva finalità di acquisire, con cadenza<br />

annuale, la posizione creditoria<br />

dei dipendenti di questa Azienda<br />

per equilibrare l’offerta formativa<br />

aziendale tra le diverse qualifiche e i<br />

diversi servizi.<br />

Considerato quindi il valore organizzativo<br />

interno <strong>del</strong>le disposizioni in<br />

questione, si evince il carattere meramente<br />

facoltativo <strong>del</strong>l’indicazione per<br />

i dipendenti per quel che concerne la<br />

trasmissione <strong>del</strong> certificato ECM al<br />

proprio ordine professionale.<br />

Il Direttore Sanitario<br />

dott.ssa Anna Maria Martelli<br />

N.B.: I crediti da acquisire nel<br />

<strong>2005</strong>, per gli psicologi che lavorano in<br />

ambito sanitario pubblico (dipendenti<br />

o convenzionati), sono 30.<br />

(Fonte normativa: Conferenza<br />

Permanente Rapporti Stato/Regioni)<br />

56


UNA LETTERA ALL’ASSESSORE<br />

PER DISTINGUERE<br />

UN ONERE DA UN OBBLIGO<br />

temi di politica professionale<br />

“SULL’OBBLIGATORIETÀ<br />

DELL’ECM LA REGIONE<br />

FACCIA CHIAREZZA”<br />

All'Assessore alla Sanità<br />

<strong>del</strong>la Regione <strong>Lazio</strong><br />

Presidente <strong>del</strong>la Commissione<br />

Regionale ECM<br />

Dottor Augusto Battaglia<br />

p.c.<br />

Al Coordinatore <strong>del</strong>la Commissione<br />

Regionale ECM<br />

Dottor Rocco Gennaro<br />

Egregio Assessore,<br />

il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, dall'avvio <strong>del</strong> programma di<br />

Educazione Continua in Medicina, ha dovuto<br />

farsi portavoce dei molteplici dubbi<br />

legati all'interpretazione <strong>del</strong>l'annosa<br />

questione <strong>del</strong>l'obbligatorietà <strong>del</strong>l'E.C.M.<br />

per i liberi professionisti, più volte sollevata<br />

dall'<strong>Ordine</strong> che rappresentiamo,<br />

sia presso il Ministero <strong>del</strong>la Salute, sia<br />

preso la Commissione Nazionale ECM ed<br />

in qualità di membri <strong>del</strong>la Commissione<br />

Regionale ECM di cui Lei attualmente è<br />

Presidente, anche alla precedente Giunta,<br />

e mai risolta in modo chiaro.<br />

Alla luce <strong>del</strong> combinato disposto dall'art.<br />

16 quater (Incentivazione <strong>del</strong>la formazione<br />

continua), I comma, D.Lgs.<br />

30.<strong>12</strong>.1992 n. 502 e successive modifiche,<br />

secondo cui per il “dipendente” e il<br />

“libero professionista” la formazione continua<br />

è indispensabile per lo svolgimento<br />

<strong>del</strong>l'attività professionale e dalla Circolare<br />

<strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>la Salute <strong>del</strong><br />

5.3.2002, la quale ha stabilito che i “Soggetti<br />

coinvolti” nel “Programma Nazionale<br />

per La Formazione Continua” appartengono<br />

a “…tutte le categorie professionali<br />

sanitarie (dipendenti, convenzionati<br />

o libero professionisti) …”, e<br />

data la genericità di tali disposizioni, ci<br />

siamo esposti su più fronti, a livello nazionale<br />

e regionale per avere chiarimenti,<br />

inviando alla Commissione Nazionale<br />

ECM quesiti in data 21/<strong>11</strong>/02 - prot. n.<br />

7271, in data 09/<strong>12</strong>/02 - prot. n. 7452 e<br />

in data 31/03/03 - prot. n. 7457, senza ricevere<br />

alcuna risposta.<br />

In tale ottica abbiamo ribadito al Consiglio<br />

Nazionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>, con la<br />

nota allegata, prot. 1478 <strong>del</strong> 25/02/05,<br />

pubblicata sul sito istituzionale <strong>del</strong>l'Ente,<br />

la posizione <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

Solo nell'aprile <strong>2005</strong> il Ministero <strong>del</strong>la<br />

Salute, con nota prot. 2496 <strong>del</strong><br />

07/04/<strong>2005</strong>, ha risposto ai nostri solleciti<br />

limitandosi a richiamare il disposto normativo<br />

vigente.<br />

Siamo intervenuti anche a livello regionale,<br />

per dirimere la questione ma il<br />

precedente assessore alla sanità non si<br />

è discostato dall'orientamento adottato<br />

a livello nazionale.<br />

In attesa di un'interpretazione autentica,<br />

non possiamo non continuare ad<br />

avallare, in condivisione con il Consiglio<br />

Nazionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>, l'interpretazione<br />

più corretta, dal punto di vista oggettivo,<br />

che vede l'obbligatorietà <strong>del</strong>l'<br />

E.C.M., per i soli dipendenti sanitari <strong>del</strong><br />

S.S.N. e per quelli che con esso collaborano<br />

in rapporto di convenzione o di accreditamento,<br />

con esclusione dei liberi<br />

professionisti che non hanno rapporti<br />

con il S.S.N. o con il S.S.R..<br />

Il Consiglio regionale non ravvisa, infatti,<br />

nella normativa alcuna disposizione<br />

concernente l'obbligatorietà di acquisire<br />

i crediti ECM per liberi professionisti,<br />

a meno che gli stessi non svolgano<br />

la propria attività nell'ambito <strong>del</strong><br />

Servizio Sanitario Nazionale.<br />

A conferma di quanto finora sostenuto<br />

la sentenza <strong>del</strong> T.A.R. <strong>Lazio</strong> Sezione<br />

III ter n.14062 <strong>del</strong> 18-<strong>11</strong>-2004 secondo<br />

cui “L'E.C.M. s'appalesa obbligatoria<br />

solo per i sanitari dipendenti <strong>degli</strong><br />

enti <strong>del</strong> S.S.N., e per quelli che con esso<br />

collaborano in ragione di convenzione<br />

o d'accreditamento, tant'è che<br />

questo se ne accolla i costi. Viceversa,<br />

per i professionisti, che erogano prestazioni<br />

sanitarie non coperte dal<br />

S.S.N., il controllo <strong>del</strong>le prestazioni<br />

connesso alla formazione e all'aggiornamento<br />

è rimesso, oltre che al<br />

mercato (ossia all'apprezzamento, o<br />

meno, <strong>del</strong> cliente-paziente), agli Ordini<br />

ed ai Collegi professionali, onde<br />

per costoro l'E.C.M. rappresenta un<br />

onere, non già un obbligo”.<br />

Alla luce di quanto sopra esposto, Le<br />

chiediamo di intervenire al fine di ottenere,<br />

almeno in ambito regionale, una risposta<br />

chiara e precisa, e di farsi portavoce<br />

di questa esigenza di chiarezza all'interno<br />

<strong>del</strong>la Conferenza Stato - Regioni.<br />

Tali chiarimenti costituiscono per noi<br />

una pregiudiziale rispetto alle esigenze<br />

di chiarezza nei confronti <strong>degli</strong> iscritti<br />

nonché rispetto al lavoro che stiamo portando<br />

avanti in sede di Commissione<br />

Regionale ECM. La risoluzione <strong>del</strong> problema<br />

investe ovviamente anche lo stanziamento<br />

dei fondi regionali.<br />

Resta fermo il nostro impegno come<br />

<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> di garantire<br />

l'onere all'aggiornamento da parte<br />

dei liberi professionisti iscritti al nostro<br />

Albo, ma non l'obbligo <strong>del</strong> programma<br />

ECM.<br />

Ultima richiesta particolare che le sottoponiamo<br />

riguarda la necessità di modificare,<br />

per ovvii motivi, la dicitura di<br />

Educazione continua in Medicina in Educazione<br />

continua in Sanità, in quanto più<br />

rappresentativa e meno sottoposta a critiche<br />

da parte di coloro che medici non<br />

sono.<br />

Confidando nella condivisione <strong>del</strong>le<br />

esigenze illustrate e in un conseguente<br />

riscontro positivo Le inviamo cordiali saluti.<br />

Il Vicepresidente<br />

Dott.ssa Marialori Zaccaria<br />

Il Presidente<br />

Dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

57


temi di politica professionale<br />

CASO IZZO: UNA LETTERA<br />

DEL PRESIDENTE DELL’ORDINE<br />

DEGLI PSICOLOGI DEL LAZIO<br />

AL MINISTRO CHE DEFINISCE<br />

GLI PSICOLOGI “AMICI DI CAINO”<br />

“MINISTRO CASTELLI,<br />

TUTELI<br />

DETENUTI E COLLETIVITÀ”<br />

58<br />

Dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la<br />

Rocca<br />

Presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Il Ministro <strong>del</strong>la Giustizia<br />

Egregio Presidente,<br />

in riferimento alla sua lettera <strong>del</strong>lo<br />

scorso 7 maggio riguardante il “caso<br />

Izzo”, La informo che il sottoscritto<br />

non ha mai detto che gli psicologi<br />

possono avere sbagliato in malafede.<br />

Con i migliori saluti<br />

Roberto Castelli<br />

On. Ministro Castelli,<br />

Le scrivo in rappresentanza <strong>del</strong>la<br />

comunità <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> che<br />

conta <strong>12</strong>.000 professionisti, di cui un<br />

certo numero lavora da decenni negli<br />

istituti penitenziari <strong>del</strong>la nostra regione<br />

in condizioni di elevata precarietà,<br />

ma anche con una straordinaria<br />

conoscenza dei problemi <strong>del</strong> mondo<br />

carcerario. È dalla loro esperienza<br />

che traggo le note di questa lettera<br />

aperta.<br />

Siamo venuti a conoscenza che in<br />

una intervista sul “caso Izzo” a Radio<br />

Padania Libera, Lei avrebbe rilasciato<br />

dichiarazioni riferite a psicologi, assistenti<br />

sociali e alle altre figure che<br />

lavorano nelle carceri affermando che<br />

“la maggior parte <strong>degli</strong> operatori, <strong>degli</strong><br />

psicologi e <strong>degli</strong> assistenti sociali<br />

che vi lavorano sono tutti amici di Caino”.<br />

Avrebbe addirittura avanzato il<br />

sospetto che si possa avere sbagliato<br />

per “malafede”.<br />

Pur essendo evidentemente a conoscenza<br />

<strong>del</strong>l'iter procedurale necessario<br />

per ottenere la semilibertà,<br />

non ha ritenuto dire che il beneficio<br />

viene concesso da un Tribunale di<br />

Sorveglianza, che assume in primis<br />

ed in piena autonomia la responsabilità<br />

di questa decisione, dopo aver valutato<br />

i requisiti giuridici necessari ed<br />

il curriculum detentivo e potendosi<br />

eventualmente consultare con due<br />

esperti. Il contributo <strong>del</strong>l'equipe <strong>del</strong><br />

carcere (Gruppo di Osservazione e<br />

Trattamento) si pone quale atto di<br />

consulenza che fornisce conoscenze<br />

che non sono vincolanti. Esso raccoglie<br />

in una Relazione di Sintesi gli<br />

aspetti di sicurezza e trattamento forniti<br />

dagli operatori penitenziari presenti:<br />

direttore, educatore, assistente<br />

sociale, polizia penitenziaria, tenendo<br />

conto <strong>del</strong>le informazioni <strong>degli</strong><br />

organi di sicurezza presenti sul territorio.<br />

Come Lei sa, lo psicologo, essendo<br />

sottodimensionato rispetto alle necessità,<br />

interviene solo in alcuni casi<br />

ed essendo il suo contributo estemporaneo<br />

e sporadico, si trova spesso<br />

in una condizione di “inadempienza<br />

obbligata” rispetto ai compiti che gli<br />

vengono pur richiesti dalla normativa.<br />

Essi riguardano sia l'Osservazione<br />

Scientifica <strong>del</strong>la Personalità ai fini<br />

<strong>del</strong>la valutazione <strong>del</strong> funzionamento<br />

psichico <strong>del</strong> soggetto, sia l'intervento<br />

psicologico finalizzato a promuovere<br />

processi di cambiamento in<br />

senso evolutivo <strong>del</strong>la persona. Intervento<br />

che dovrebbe tutelare da una<br />

parte la salute psichica <strong>del</strong> detenuto,<br />

dall'altra la sicurezza <strong>del</strong>la collettività,<br />

nella misura in cui assume anche una<br />

valenza preventiva riducendo il potenziale<br />

distruttivo.<br />

Nonostante le premesse dichiarate<br />

<strong>del</strong>l'istituzione penitenziaria definiscano<br />

che la pena deve tendere alla<br />

rieducazione e che è importante individualizzarla<br />

in base all'Osservazione<br />

Scientifica <strong>del</strong>la Personalità e alla<br />

rilevazione dei bisogni di ciascun soggetto,<br />

(artt.1-13 Legge 354/75) esiste<br />

una forte incongruenza tra queste<br />

finalità e i mezzi messi a disposizione<br />

<strong>del</strong>l'area trattamentale per assolvere<br />

questi compiti. Attualmente<br />

opera nelle carceri 1 psicologo su 250<br />

detenuti, con contratto precario che<br />

segue le oscillazioni <strong>del</strong>le disponibilità<br />

di cassa, per una media di 36 minuti<br />

al mese di introspezione e di trattamento<br />

psicologico per detenuto!<br />

Decisamente poco considerato che lo<br />

stretto legame, scientificamente acquisito,<br />

tra aggressività auto- ed eterodiretta<br />

e stato di restrizione, tra devianza<br />

e problematiche di personalità!<br />

La pena non accompagnata da un<br />

trattamento penitenziario che canalizzi<br />

in modo costruttivo le energie e<br />

da un lavoro psicologico capace di<br />

riorganizzare l'esperienza vissuta aiutando<br />

la persona ad elaborare il danno<br />

arrecato, può sortire un effetto<br />

opposto a quello desiderato. Difficilmente<br />

può portare a cambiamenti radicali<br />

<strong>del</strong>la organizzazione di personalità,<br />

pertanto l'adeguamento alle<br />

regole può, come presumibilmente<br />

accaduto nel caso di cui si parla, essere<br />

espressione più <strong>del</strong>la gravità di<br />

un disturbo che <strong>del</strong>la capacità di rielaborare<br />

criticamente la propria esperienza.<br />

Chi ha difficoltà a controllare<br />

gli impulsi tenderà a dissimularli dietro<br />

comportamenti da detenuto mo<strong>del</strong>lo,<br />

per poi dare ad essi libero sfogo<br />

quando, dopo la detenzione, l'istituzione<br />

non potrà più esercitare un<br />

controllo diretto sul suo comportamento.


temi di politica professionale<br />

il caso izzo<br />

LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO<br />

A RADIO PADANIA<br />

...Mi baso su quei pochi dati di<br />

fatto che tutti conosciamo, quindi<br />

chi si è sbagliato, capire se si è<br />

sbagliato per negligenza,<br />

malafede oppure perché si è corsi<br />

dietro un dato culturale che, a<br />

mio parere, è il seguente: oggi la<br />

maggior parte <strong>degli</strong> operatori, la<br />

maggior parte <strong>degli</strong> psicologi,<br />

<strong>degli</strong> assistenti sociali che<br />

operano nel penitenziario sono<br />

tutti amici di Caino, nel senso<br />

che hanno questa mentalità che<br />

deriva dalla loro cultura di volere<br />

a tutti i costi avere di fronte una<br />

persona che, comunque, sia<br />

redenta. Fan parte di quella<br />

corrente culturale che vede il<br />

penitenziario come un inferno,<br />

vede il penitenziario come un<br />

luogo da cui tutti devono subito<br />

uscire e, quindi, a mio parere,<br />

forse, in qualche caso non si<br />

riesce più a giudicare con<br />

obbiettività e serenità, ma<br />

sull'onda <strong>del</strong>la propria ideologia,<br />

<strong>del</strong>la propria emozione forse si<br />

cade in errori di questa natura.<br />

Quindi, io ho inteso dare un<br />

I dati esposti sono indicativi di una<br />

limitata e residuale attenzione all'area<br />

trattamentale penitenziaria italiana.<br />

È chiaro che con un tale ridotto<br />

numero di operatori seguire le indicazioni<br />

<strong>del</strong>le normative relative all'Osservazione<br />

Scientifica <strong>del</strong>la Personalità<br />

ma soprattutto agli interventi<br />

per promuovere un cambiamento <strong>del</strong>la<br />

persona, così come fare un'azione<br />

di prevenzione <strong>del</strong>la recidiva o <strong>del</strong> disagio<br />

psichico significa riferirsi in<br />

termini astratti a vaghe istanze inattuabili<br />

nell'attuale contesto penitenziario.<br />

Comportamenti di violenza autodiretta,<br />

come i ripetuti suicidi avvenuti<br />

a Sulmona, o contro gli altri, come<br />

nel caso Izzo sono la purtroppo inevitabile<br />

conseguenza <strong>del</strong>la disattenzione<br />

<strong>del</strong>l'istituzione penitenziaria<br />

verso la rieducazione e, più in particolare,<br />

verso il necessario trattamento<br />

<strong>del</strong> detenuto.<br />

È opportuno che l'inchiesta da Lei<br />

promossa possa appurare se, come<br />

appare, per la concessione <strong>del</strong>la semi-liberta'<br />

a Izzo, si sia presa in considerazione<br />

una relazione <strong>del</strong>lo psicologo<br />

che risale al 2001 e che aveva<br />

l'obiettivo ben più limitato <strong>del</strong>la concessione<br />

solamente di un permesso<br />

premio, permessi che Izzo aveva ottenuto<br />

senza conseguenze. Diverse<br />

sarebbero le variabili psicologiche<br />

prese in esame in una relazione finalizzata<br />

ad un provvedimento, quale<br />

quello <strong>del</strong>la semi-libertà, ben più impegnativo<br />

sul piano mentale per il detenuto<br />

in quanto interrompe in maniera<br />

drastica il rapporto con la sede<br />

di detenzione.<br />

Chiediamo perciò a Lei, On. Castelli,<br />

Ministro <strong>del</strong>la Giustizia, di dare all'opinione<br />

pubblica una corretta informazione<br />

sulle problematiche che affliggono<br />

il carcere evitando quelle generalizzazioni<br />

che, partendo da un caso<br />

singolo ed eclatante, vorrebbe semplicisticamente<br />

affrontare una questione<br />

più generale e complessa, quale<br />

quella <strong>del</strong> funzionamento <strong>del</strong> carcere,<br />

attraverso la ricerca di un capro<br />

espiatorio. Di smentire le affermazioni<br />

riportate dalle agenzie o di porgere<br />

ufficialmente le proprie scuse a<br />

appello, lanciare un appello, dire<br />

attenzione perché poi quando si<br />

sbaglia… noi magari… adesso io<br />

capisco che lo psicologo o il<br />

magistrato siano in condizioni<br />

morali, diciamo, immaginabili e<br />

molto negative, però dall'altra<br />

parte ci sono due persone morte,<br />

quindi alla fine c’è qualcuno che<br />

paga, qualche innocente che paga<br />

in maniera durissima gli errori<br />

altrui.<br />

Bisogna andare veramente coi<br />

piedi di piombo.<br />

psicologi, assistenti sociali, educatori<br />

e agli altri operatori penitenziari<br />

<strong>del</strong>l'area <strong>del</strong> trattamento e <strong>del</strong>la sicurezza<br />

che lavorano in modo interdisciplinare<br />

ed integrato presso le carceri,<br />

con elevato impegno di fronte<br />

ad un difficile compito, in condizioni<br />

di permanente stress emotivo, non ultimo<br />

quello di dover assistere quasi<br />

impotenti alle problematiche dei detenuti<br />

che si riflettono poi inevitabilmente<br />

sulla sicurezza <strong>del</strong>la collettività,<br />

a causa <strong>del</strong>la perdurante carenza<br />

di risorse umane e di mezzi. Tutto<br />

questo a fronte di una ingiustificata<br />

svalutazione <strong>del</strong>la loro dignità come<br />

persone e come professionisti.<br />

Distinti saluti<br />

Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

7 maggio <strong>2005</strong><br />

(Lettera aperta realizzata anche con il contributo<br />

<strong>del</strong>la Dott.ssa Paola Giannelli, membro<br />

<strong>del</strong> Consiglio direttivo <strong>del</strong>la Società Italiana<br />

<strong>Psicologi</strong>a Penitenziaria)<br />

59


temi di politica professionale<br />

il caso izzo<br />

IL COMUNICATO STAMPA<br />

DELL’ORDINE DEL LAZIO<br />

7 maggio <strong>2005</strong><br />

Solo 1 psicologo su 250 detenuti!<br />

Partendo da questi numeri, l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> in una lettera<br />

aperta al Ministro Castelli chiede di dare<br />

all'opinione pubblica una corretta<br />

informazione sul caso Izzo, evitando<br />

fuorvianti generalizzazioni che sembrano<br />

puntare a nascondere le responsabilità<br />

<strong>del</strong> ministero relativamente alle<br />

limitate risorse messe a disposizione<br />

<strong>del</strong>l'area trattamentale <strong>del</strong>l'organizzazione<br />

penitenziaria per assolvere ai<br />

compiti indicati dalle disposizioni normative.<br />

L'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> attraverso<br />

il suo Presidente Emanuele<br />

Morozzo <strong>del</strong>la Rocca indirizza una lettera<br />

aperta al Ministro Castelli in risposta<br />

alle dichiarazioni, rilasciate dal<br />

guardasigilli a Radio Padania Libera,<br />

con le quali giudica gli psicologi, gli assistenti<br />

sociali e gli altri operatori penitenziari<br />

“amici di Caino”… che …<br />

“per cultura e mentalità vogliono a tutti<br />

i costi avere davanti a loro una persona<br />

redenta” e avanza addirittura il sospetto<br />

che si possa avere sbagliato per<br />

“malafede”.<br />

Gli psicologi chiedono al Ministro Castelli<br />

di smentire le affermazioni riportate<br />

dalle agenzie o di porgere ufficialmente<br />

le proprie scuse agli psicologi,<br />

agli assistenti sociali e ai tanti operatori<br />

che lavorano presso le carceri con<br />

elevato impegno, spesso a fronte di un<br />

limitato riconoscimento economico e<br />

normativo.<br />

Chiedono inoltre che si metta mano<br />

alla implementazione <strong>del</strong>le risorse necessarie<br />

ad intervenire secondo le finalità<br />

indicate dalle disposizioni normative<br />

sui 56000 detenuti attualmente<br />

presenti nei 210 istituti.<br />

Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

DELIBERA n. <strong>12</strong>8 <strong>del</strong> <strong>12</strong> maggio <strong>2005</strong><br />

DECISIONI IN MERITO<br />

A DICHIARAZIONI RILASCIATE<br />

DAL MINISTRO ROBERTO CASTELLI<br />

E DAL CRIMINOLOGO FRANCESCO BRUNO<br />

Il Consiglio<br />

- Visto l'art. <strong>12</strong>, comma 2, lett. h) <strong>del</strong>la legge n. 56 <strong>del</strong> 18-<strong>12</strong>-<br />

1989, in base al quale il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> “vigila per la<br />

tutela <strong>del</strong> titolo professionale e svolge attività dirette ad<br />

impedire l'esercizio abusivo <strong>del</strong>la professione”;<br />

- visto l'art. 6, lett. h) <strong>del</strong> Regolamento <strong>del</strong> Consiglio;<br />

- considerato che il ministro Roberto Castelli, in una intervista<br />

radiofonica, trasmessa da Radio Padania Libera il<br />

05.05.<strong>2005</strong>, relativamente al caso Angelo Izzo, ha dichiarato<br />

quanto segue: “Le misure premiali funzionano e vengono<br />

usate in tutto il mondo, ma nel caso di questo individuo<br />

si è sbagliato clamorosamente non solo perché<br />

aveva dietro di se un passato in carcere non proprio<br />

esemplare, ma perché oggi, a mio parere, la maggior<br />

parte <strong>degli</strong> operatori, <strong>degli</strong> psicologi e <strong>degli</strong> assistenti<br />

sociali che lavorano nei penitenziari sono tutti amici<br />

di Caino, per cultura e mentalità vogliono a tutti i costi<br />

avere davanti a loro una persona che si è comunque<br />

redenta e considerano il penitenziario un inferno da<br />

cui tutti devono uscire”.<br />

“Non so - ha proseguito Castelli - se si è sbagliato per negligenza,<br />

malafede oppure perché si è corsi dietro a questa<br />

cultura e, quindi, in qualche caso non si riesce a giudicare<br />

con serenità e obiettività, ma si decide sull'onda<br />

<strong>del</strong>la propria ideologia, <strong>del</strong>l'emozione, e si cade quindi<br />

in errori di questa natura che poi, come in questo caso,<br />

pagano <strong>degli</strong> innocenti. Dico questo in base agli elementi<br />

noti, ma su questi punti farà chiarezza l'inchiesta amministrativa<br />

da me ordinata. Ribadisco - ha concluso il<br />

Guardasigilli - la validità <strong>del</strong>la legge premiale ma sul<br />

piano pratico si tratta di capire se il detenuto sia effettivamente<br />

redento e voglia diventare un bravo cittadino,<br />

oppure se cerca in maniera diabolica o quantomeno maligna<br />

di garantirsi dei vantaggi facendo finta di esse bravo<br />

e di collaborare”;<br />

- ritenuto che tali dichiarazioni possono essere considerate lesive<br />

<strong>del</strong>la dignità e immagine professionale <strong>degli</strong> psicologi;<br />

all'unanimità (Morozzo, Zaccaria, Benincasa, D'Aguanno,<br />

Cariani, Corsetti, Crocetti, Del Monte, Mora)<br />

<strong>del</strong>ibera<br />

per i motivi di cui in premessa:<br />

di <strong>del</strong>egare il Presidente a consultare il legale <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> al<br />

fine di valutare la opportunità e la possibilità di intraprendere<br />

azioni legali nei confronti dei soggetti di cui in premessa<br />

a tutela <strong>del</strong>l'immagine e <strong>del</strong>la dignità <strong>del</strong>la categoria professionale<br />

rappresentata.<br />

60


VASTA ECO<br />

SU GIORNALI E TV<br />

ALL’INIZIATIVA DELL’ORDINE<br />

E SULLA STAMPA<br />

IL CASO IZZO<br />

FA POLEMICA<br />

temi di politica professionale<br />

ANSA<br />

7 maggio <strong>2005</strong><br />

Izzo: psicologi a Castelli, non siamo<br />

'amici di Caino'<br />

Lettera aperta a Ministro, solo uno<br />

specialista per 250 detenuti<br />

Gli psicologi non vogliono sentirsi<br />

definire “amici di Caino” e ricordando<br />

al ministro <strong>del</strong>la Giustizia Roberto Castelli<br />

che c'è nelle carceri un solo psicologo<br />

per 250 detenuti, il presidente<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca ha inviato una lettera<br />

aperta al guardasigilli perché smentisca<br />

le sue dichiarazioni rilasciate nei<br />

giorni scorsi a Radio Padania, con le<br />

quali, ha sottolineato Morozzo <strong>del</strong>la<br />

Rocca, ha giudicato gli psicologi, gli assistenti<br />

sociali e gli altri operatori penitenziari<br />

“amici di Caino”, che “per<br />

cultura e mentalità vogliono a tutti i<br />

costi avere davanti a loro una persona<br />

redenta”, avanzando “addirittura il sospetto<br />

che si possa avere sbagliato per<br />

malafede”.<br />

Il presidente <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

chiede inoltre al ministro “di porgere<br />

ufficialmente le proprie scuse agli<br />

psicologi, agli assistenti sociali e ai tanti<br />

operatori che lavorano presso le carceri<br />

con elevato impegno, spesso a<br />

fronte di un limitato riconoscimento e-<br />

conomico e normativo”.<br />

Morozzo <strong>del</strong>la Rocca conclude invitando<br />

Castelli a mettere mano “alla implementazione<br />

<strong>del</strong>le risorse necessarie<br />

ad intervenire secondo le finalità<br />

indicate dalle disposizioni normative<br />

sui 56.000 detenuti attualmente presenti<br />

nei 210 istituti”. (ANSA).<br />

RAI,TG2 DELLE ORE 20.30<br />

7 maggio <strong>2005</strong><br />

Intervista al dott. Mauro Gatti,<br />

psicologo penitenziario, sul caso<br />

Izzo<br />

MAURO GATTI: Izzo non ha ingannato<br />

soltanto lo psicologo penitenziario,<br />

ha ingannato l'educatore, ha ingannato<br />

il direttore, ha ingannato l'assistente<br />

sociale, ha ingannato gli altri<br />

esperti che hanno valutato il caso, il<br />

magistrato. Voglio dire che l'opera <strong>del</strong>lo<br />

psicologo penitenziario è un'opera<br />

sicuramente importante ma è comunque<br />

limitata a una collegialità perché<br />

in realtà il parere va dato anche da altre<br />

persone.<br />

INTERVISTATRICE: Concretamente<br />

voi quando intervenite<br />

MAURO GATTI: Si interviene al momento<br />

<strong>del</strong>l'ingresso, c'è il colloquio cosiddetto<br />

“nuovi giunti” in maniera specifica<br />

per i detenuti che provengono<br />

dalla libertà. Però si fa il colloquio anche<br />

per i detenuti che vengono da altri<br />

istituti. Dopo questo colloquio c'è<br />

un percorso che si cerca di fare nei limiti<br />

<strong>del</strong>le possibilità che a uno psicologo<br />

vengono offerte.<br />

INTERVISTATRICE: Secondo Lei, il<br />

tempo che voi avete a disposizione è<br />

sufficiente<br />

MAURO GATTI: Noi non abbiamo il<br />

tempo sufficiente, in quanto lavorando<br />

part-time non possiamo svolgere<br />

bene il nostro lavoro. Abbiamo 60 ore<br />

mensili quando va bene perché molte<br />

volte tanti colleghi non hanno tutta<br />

questa disponibilità. Il campo <strong>del</strong>lo psicologo<br />

è un campo cosiddetto trattamentale,<br />

cioè prende in carico il detenuto<br />

all'ingresso <strong>del</strong>l'istituto e lo accompagna<br />

nel periodo <strong>del</strong>la detenzione,<br />

affinché questo percorso possa essere<br />

il più possibile per un recupero<br />

sociale, che poi è il fine <strong>del</strong>la legge.<br />

CORRIERE DELLA SERA<br />

8 maggio <strong>2005</strong><br />

Gli psicologi: Castelli si scusi<br />

Gli psicologi che lavorano nelle carceri<br />

chiedono al ministro <strong>del</strong>la Giustizia<br />

Roberto Castelli di porgere le proprie<br />

scuse per il sospetto avanzato di<br />

“aver sbagliato per malafede” nel caso<br />

Izzo.<br />

L'occasione anche per sottolineare<br />

che la categoria conta di un solo psicologo<br />

per 250 detenuti, su una popolazione<br />

carceraria di 56 mila in 210 istituti.<br />

PROVINCIA PAVESE<br />

8 maggio <strong>2005</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> e carcere: 'Vogliamo le<br />

scuse di Castelli'<br />

Lo stesso articolo è uscito sempre l'8<br />

maggio <strong>2005</strong> sulle seguenti testate<br />

giornalistiche:<br />

Il Corriere <strong>del</strong>le Alpi, Il Mattino di Padova,<br />

Il Tirreno, Il Trentino, L'Alto Adige, La<br />

Gazzetta di Mantova, La Gazzetta di<br />

Modena, La Gazzetta di Reggio, La Nuova<br />

Ferrara, La Nuova Sardegna, La Nuova<br />

Venezia, La Tribuna di Treviso, La Provincia<br />

Pavese.<br />

LA REPUBBLICA<br />

14 maggio <strong>2005</strong><br />

Gli psicologi di fronte alle<br />

diagnosi mentali<br />

Emanuele Morozzo<br />

Psicologo, psicoterapeuta<br />

Ho letto con rammarico la lettera<br />

<strong>del</strong>la dottoressa Paola Locci, medico<br />

61


temi di politica professionale<br />

il caso izzo<br />

psicoterapeuta, relativa al ruolo <strong>degli</strong><br />

psicologi nel caso Izzo e alla loro capacità<br />

di diagnosi.<br />

Faccio parte di una comunità professionale<br />

che accoglie, solo nel <strong>Lazio</strong>,<br />

<strong>12</strong>mila psicologi impegnati come consulenti<br />

in migliaia di procedimenti civili<br />

e penali, dove spesso sono implicati<br />

dei minori. Oltre all' art. 1 <strong>del</strong>la<br />

legge istitutiva <strong>del</strong>la professione, la<br />

competenza diagnostica <strong>degli</strong> psicologi<br />

è confermata da recenti sentenze favorevoli.<br />

La normativa affida agli psicologi<br />

nelle carceri sia “l' Osservazione<br />

Scientifica <strong>del</strong>la Personalità” ai fini<br />

<strong>del</strong>la valutazione <strong>del</strong> funzionamento<br />

psichico <strong>del</strong> soggetto, sia l'intervento<br />

psicologico finalizzato a promuovere<br />

processi di cambiamento in senso evolutivo<br />

<strong>del</strong>la persona. Lo psicologo dunque<br />

è pienamente investito di una funzione<br />

diagnostica con una competenza<br />

'psicologica' che è estranea ad altre<br />

professionalità ed è bene sapere che<br />

gli psicologi nelle carceri sono assolutamente<br />

sottodimensionati rispetto alle<br />

necessità indicate dalla normativa.<br />

[La lettera <strong>del</strong>la Dott.ssa Paola Locci<br />

<strong>del</strong> 06/05/<strong>2005</strong><br />

Con riferimento al “caso Izzo” devo<br />

constatare la grande confusione che<br />

regna in genere riguardo ai “professionisti”<br />

<strong>del</strong>la psiche. Mi permetto<br />

quindi di precisare che esistono: 1<br />

laureati in medicina (cioè medici)<br />

con specializzazione post-lauream in<br />

psichiatria, neuropsichiatria infantile,<br />

o psicologia clinica; 2 laureati in<br />

psicologia (cioè psicologi), con o senza<br />

specializzazione. Sia i medici che<br />

gli psicologi, se specializzati, sono legittimati<br />

alla psicoterapia dai relativi<br />

Ordini. (Naturalmente solo i medici<br />

sono autorizzati a prescrivere farmaci).<br />

Solo i medici, in teoria, potrebbero<br />

formulare diagnosi. In particolare<br />

nell' ambito <strong>del</strong>la psicopatologia<br />

e il caso Izzo ne è un tragico<br />

esempio è facile dedurre quanto questo<br />

“dettaglio” non sia ininfluente. A<br />

conferma di ciò, un' ultima annotazione:<br />

l' eccezionale capacità di manipolare<br />

gli altri “per profitto o piacere<br />

personali”, di mentire, fingere e<br />

ingannare, sono appunto alcune caratteristiche<br />

psicopatologiche molto<br />

ben descritte nelle nosografie psichiatriche<br />

e non dovrebbero destare<br />

tanta meraviglia se non in persone<br />

<strong>del</strong> tutto inesperte o incompetenti.]<br />

I COLLEGHI CI SCRIVONO<br />

5 maggio <strong>2005</strong><br />

Gentile Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong>, sono una psicologa iscritta<br />

da poco all'<strong>Ordine</strong>. Ieri mentre guardavo<br />

il Tg3 in un servizio dedicato all'efferato<br />

<strong>del</strong>itto commesso da Izzo ho<br />

sentito una intervista al criminologo<br />

Bruno che dichiarava che le perizie<br />

svolte su Izzo per capire se quest'ultimo<br />

poteva essere rimesso in libertà non<br />

erano state svolte in modo adeguato.<br />

Su questo penso non sia difficile concordare<br />

anche se la discussione meriterebbe<br />

il rispetto <strong>del</strong>la complessità. Il<br />

fatto che mi ha indignato è stata la dichiarazione<br />

fatta da Bruno, secondo il<br />

quale la perizia sarebbe stata fatta male<br />

perché fatta da uno psicologo, professione<br />

che, secondo lo stesso, non<br />

avrebbe gli strumenti e le capacità per<br />

svolgere un compito di questo tipo. Mi<br />

chiedo se l'<strong>Ordine</strong> non potrebbe mandare<br />

una querela e denunciare questo<br />

fatto. Mi rendo conto che i problemi da<br />

affrontare sono molti ma ritengo che<br />

la difesa <strong>del</strong>le nostre competenze sia<br />

importante.<br />

Lettera firmata<br />

10 maggio <strong>2005</strong><br />

In questi giorni, è venuto alla ribalta<br />

<strong>del</strong>le cronache il ruolo <strong>degli</strong> psicologi<br />

penitenziari a causa <strong>del</strong> caso Izzo. Ho<br />

notato con estremo dispiacere che il<br />

Ministro <strong>del</strong>la Giustizia, ha definito noi<br />

psicologi che operiamo in carcere come<br />

'amici di Caino’. Quello che più mi<br />

è dispiaciuto, che nessuno <strong>del</strong>le Istituzioni<br />

che ci rappresenta (<strong>Ordine</strong>, Aupi<br />

e quant'altro) si è schierato a nostra<br />

difesa. In qualità di iscritto all'ordine,<br />

e in subordine di psicologo definito<br />

esperto ex art. 80, mi ritengo estremamente<br />

offesa per le dichiarazioni di<br />

un Ministro <strong>del</strong>la Repubblica Italiana e<br />

mi ritengo ‘abbandonata’ dall'<strong>Ordine</strong> in<br />

quanto non rappresentata. Già sono avvenuti<br />

in passato episodi che fanno ritenere<br />

a noi psicologi penitenziari di<br />

essere poco tutelati: pensiamo all'ultimo<br />

concorso indetto dal Ministero di<br />

Grazia e Giustizia per il ruolo di psicologo,<br />

che non ha visto riconosciuto nel<br />

computo <strong>degli</strong> eventuali punteggi gli<br />

anni di collaborazione spesi in carcere;<br />

ooppure l'ultima trattativa che ha<br />

visto tutelati gli psicologi che appartenevano<br />

al Presidio per le Tossicodipendenze,<br />

al contrario <strong>degli</strong> psicologi<br />

che appartengono al Servizio Trattamento<br />

e Osservazione. Infatti i primi<br />

sono passati in convenzione con il Ministero<br />

<strong>del</strong>la Salute e quindi sono tutelati<br />

dall'Accordo Nazionale Collettivo<br />

<strong>degli</strong> psicologi Ambulatoriali, mentre<br />

gli altri si trovano ancora in convenzione<br />

con il Ministero <strong>del</strong>la Giustizia<br />

in collaborazione con un accordo<br />

individuale alla tariffa di euro 17,14 l'ora,<br />

senza essere tutelati ne per ferie o<br />

malattie e con possibilità di revoca <strong>del</strong>l'incarico.<br />

Ora ci troviamo di fronte al<br />

fatto che oltre che essere bistrattati dal<br />

punto di vista economico e sindacale,<br />

anche veniamo insultati senza che nessuno<br />

ci difenda. Avrei il piacere di avere<br />

una risposta in merito. Sono passati<br />

alcuni giorni dal momento in cui il<br />

Ministro ha fatto tali dichiarazioni, questo<br />

tempo è frutto di una personale riflessione<br />

rispetto al pensare se ne valeva<br />

la pena di inviare tale lettera.<br />

Lettera firmata<br />

<strong>11</strong> maggio <strong>2005</strong><br />

Ringrazio per il servizio offerto di invio<br />

e rifletto. Non ci sono parole per l'inopportunità<br />

e le parole <strong>del</strong> ministro.<br />

Non solo i dati ma anche e soprattutto<br />

il quotidiano, l'operatività ed effettività<br />

<strong>del</strong>la situazione smentirebbero<br />

quanto malamente espresso. È anche<br />

vero che la questione impone di costruire<br />

<strong>del</strong>le procedure chiare, centrate<br />

sul caso ma anche standardizzabili<br />

rispetto alla gestione <strong>del</strong>l'Osservazione<br />

scientifica <strong>del</strong>la personalità e al trattamento.<br />

E anche criteri di valutazione<br />

<strong>del</strong> rischio di recidiva, monitoraggio<br />

e lavoro sulla responsabilità e sulla<br />

motivazione al cambiamento. Strumenti<br />

e risorse. ma anche procedure e<br />

mo<strong>del</strong>li. Inoltre credo che talvolta e soprattutto<br />

in quest'ambito (in cui purtroppo<br />

abbiamo un numero di ore e di<br />

responsabilità esiguo...) bisognerebbe<br />

rispondere e agire da 'rete' e non da<br />

professionisti chiusi nella propria professione.<br />

Buona serata a chi legge le<br />

mie riflessioni.<br />

Lettera firmata<br />

<strong>11</strong> maggio <strong>2005</strong><br />

Gentile presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong>, ho letto sia la vostra lettera<br />

aperta al Ministro Castelli, sia l'intervista<br />

<strong>del</strong>lo psicologo che ha dato, insieme<br />

agli altri operatori, parere favorevole<br />

alla libertà di Izzo. Pur essendo<br />

d'accordo sul fatto che il tempo a disposizione<br />

<strong>del</strong>lo psicologo nelle carceri<br />

è insufficiente per l'osservazione dei<br />

62


casi, rilevo come lo psicologo non approfondisca<br />

le dinamiche profonde di<br />

individui che si sono resi responsabili<br />

di gravi crimini. Per fare questo non<br />

basta un colloquio clinico, perché, come<br />

tutti sappiamo, le possibilità di contraffazione<br />

sono molto alte; altre metodiche<br />

a disposizione di uno psicologo,<br />

che le sappia però ben utilizzare,<br />

sono i test e io come docente <strong>del</strong>la materia<br />

lamento la superficialità e la supponenza<br />

con cui questi strumenti vengono<br />

trattati.<br />

IL SISTEMA CARCERE<br />

HA BISOGNO<br />

DI PIÙ PSICOLOGI<br />

temi di politica professionale<br />

Mauro Gatti, Rappresentante <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> al<br />

Tavolo <strong>del</strong> Piano Cittadino Permanente per il Carcere <strong>del</strong> Comune di<br />

Roma<br />

Lettera firmata<br />

13 maggio <strong>2005</strong><br />

Caro Presidente, da professionista,<br />

sono molto d'accordo sui contenuti<br />

<strong>del</strong>la tua lettera aperta al Ministro Castelli,<br />

da cittadina penso però che per<br />

la gente comune possa essere difficile<br />

condividere contenuti così specifici<br />

e che a fronte di cose che non comprende<br />

fino in fondo, possa sospettare<br />

un'alzata di scudi autoreferenziale.<br />

Il mio timore riguarda soprattutto il<br />

fatto che a fronte <strong>del</strong> commento stupido<br />

di un leghista profondamente i-<br />

gnorante, che di per sé riscuote poco<br />

successo, ed è anche contestato da 3/4<br />

<strong>degli</strong> italiani, se viene dato rilievo nei<br />

giornali o dai media a questa questione,<br />

la gente comune possa sentire il<br />

desiderio di schierarsi e magari in quest’unica<br />

occasione, proprio dalla sua<br />

parte, perché il caso di per sé fa molto<br />

scalpore ed è molto seguito dal pubblico.<br />

Penso invece che se vengono<br />

prese iniziative in difesa di tutti gli<br />

operatori dei carceri, oltre a far fare a<br />

Castelli una pessima figura, e a far<br />

emergere dove stano le responsabilità<br />

ed i problemi, la gente comune non attribuirà<br />

ad alcune figure professionali<br />

tali responsabilità. Faccio un esempio<br />

concreto: se un chirurgo durante<br />

un intervento procura un danno irreversibile<br />

ad un paziente, si parla di mala-sanità,<br />

non di mala-chirurgia e la<br />

gente comune, non risponde abbandonando<br />

gli ospedali. Di norma protesta<br />

chiedendo interventi che permettano<br />

a chi lavora in sanità di lavorare<br />

meglio.<br />

Lettera firmata<br />

15 maggio <strong>2005</strong><br />

GRANDI! SIETE STATI GRANDI!!!!<br />

GRAZIE<br />

(da parte di una psicologa nominata di<br />

fresco esperto al Tribunale -omissis-)<br />

Lettera firmata<br />

Il 15.<strong>12</strong>.04 è stata una data storica<br />

per la psicologia penitenziaria. La<br />

Consulta Permanente Cittadina <strong>del</strong><br />

Comune di Roma per i Problemi Penitenziari<br />

ha promosso un Sit-In davanti<br />

al Parlamento per manifestare il<br />

disappunto <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong> volontariato<br />

e <strong>del</strong>la società e sottolineare l'urgenza<br />

di riconoscere tutte le possibili<br />

soluzioni in grado di fare <strong>del</strong> carcere<br />

una realtà moderna e democratica<br />

in cui il tempo <strong>del</strong>la pena possa assumere<br />

una reale funzione di risarcimento<br />

e di reinserimento sociale. Tra<br />

le figure che è necessario valorizzare<br />

per migliorare il sistema-carcere c'è<br />

lo psicologo e per questo la Consulta<br />

ha invitato la <strong>Psicologi</strong>a ad essere presente.<br />

Ho avuto il piacere di rappresentare<br />

l'<strong>Ordine</strong> Regionale al Tavolo <strong>del</strong><br />

Piano Cittadino e <strong>del</strong>la Consulta su nomina<br />

<strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> in data<br />

17.10.03 e nelle varie riunioni che<br />

si sono susseguite da questa data fino<br />

al Sit-in, ho sempre apprezzato la volontà<br />

e l'impegno <strong>del</strong>le Organizzazioni<br />

Sociali presenti al Tavolo per rendere<br />

la presenza <strong>del</strong>lo psicologo in carcere<br />

sempre più operativa nell'ottica<br />

<strong>del</strong> trattamento e <strong>del</strong> reinserimento<br />

<strong>del</strong> detenuto.<br />

Ciò vale naturalmente sia per il circuito<br />

<strong>degli</strong> adulti sia per quello minorile.<br />

Le problematiche nel carcere sono<br />

molteplici in quanto la popolazione<br />

detenuta è sempre più eterogenea<br />

e il disagio si estende in vari aspetti,<br />

dalla salute fisica a quella psichica,<br />

dalle gravi difficoltà <strong>degli</strong> stranieri alla<br />

tossicodipendenza, dalle detenute<br />

madri alla formazione. Ed altro ancora.<br />

La realtà <strong>degli</strong> psicologi penitenziari<br />

la conosco dalle origini in quanto opero<br />

dal ‘77 negli Istituti Penali in qualità<br />

di Esperto ex art. 80, ed è rimasta<br />

da allora invariata nel corso di tutti<br />

questi anni. Con me tanti altri colleghi<br />

vivono in questo ruolo indefinito.<br />

La nostra è una attività di consulenza<br />

oraria per un massimo di 64 ore,<br />

quando assegnate, con una rapporto<br />

tra psicologo e popolazione detenuta<br />

assolutamente insignificante per poter<br />

svolgere in modo incisivo il nostro<br />

lavoro di sostegno per concorrere al<br />

reinserimento sociale. In maniera dettagliata<br />

la Società Italiana <strong>Psicologi</strong>a<br />

Penitenziaria si sta adoperando per<br />

rappresentare queste problematiche<br />

e per compattare il ruolo <strong>del</strong>lo psicologo<br />

penitenziario. La stessa SIPP, su<br />

nostro interesse e sollecito, è stata<br />

successivamente invitata dalla Consulta<br />

ad aderire alle iniziative sulle<br />

problematiche <strong>del</strong> carcere e questo è<br />

fortemente indicativo <strong>del</strong>la considerazione<br />

<strong>del</strong> nostro lavoro in carcere.<br />

Ora però è necessaria una fase operativa<br />

che porti all'estensione <strong>del</strong> nostro<br />

ruolo nella struttura carcere, che<br />

inizi dal riconoscimento <strong>del</strong>la competenza<br />

e <strong>del</strong>l'esperienza <strong>del</strong>lo psicologo<br />

penitenziario e che, nello stesso<br />

tempo, getti le basi per incrementare<br />

la presenza di psicologi negli Istituti.<br />

Per questo è stata molto significativa<br />

la presenza <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> al Tavolo <strong>del</strong><br />

Piano Permanente Cittadino per il<br />

Carcere e <strong>del</strong>la Consulta<br />

Il Piano è una realtà importante. Nasce<br />

per migliorare l'intervento sanitario,<br />

sociale, formativo, l'inserimento<br />

al lavoro, l'accoglienza, la cultura, le<br />

pari opportunità dei cittadini/e adulti<br />

e minori detenuti presso gli Istituti di<br />

Pena o in affidamento ai Servizi Sociali<br />

<strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Giustizia nel<br />

Territorio <strong>del</strong> Comune e <strong>del</strong>la Provincia<br />

di Roma. Così come previsto dalla<br />

legge 328/2000, che attribuisce al Sindaco<br />

il ruolo di organizzare e avviare<br />

i Piani di Zona o di creare le migliori<br />

63


temi di politica professionale<br />

psicologia penitenziaria<br />

condizioni per garantire la migliore<br />

partecipazione di tutti gli attori istituzionali<br />

e dei cittadini, nel mese di<br />

maggio <strong>del</strong> 2003 è stato istituito il Piano<br />

Cittadino per il Carcere <strong>del</strong> Comune<br />

di Roma per consentire agli Assessorati<br />

e alle Istituzioni interessate di<br />

avere una visione globale <strong>degli</strong> interventi<br />

da effettuare al fine di costruire<br />

una strategia che sia meno dispersiva<br />

e soprattutto più incisiva nel percorso<br />

di recupero e reinserimento <strong>del</strong>le<br />

persone detenute. In sostanza un Piano<br />

che elabora programmi di intervento<br />

sia all'interno <strong>degli</strong> Istituti di Pena<br />

per migliorare la vita carceraria, sia<br />

all'esterno per offrire pari opportunità<br />

di reinserimento sociale alle persone<br />

detenute ed ex detenute, presenta<br />

proposte, elabora una linea di condotta<br />

e una programmazione per l'intervento<br />

in carcere.<br />

Al Piano Cittadino hanno aderito il<br />

Dipartimento <strong>del</strong>l'Amministrazione<br />

Penitenziaria, il Provveditorato Regionale<br />

<strong>Lazio</strong> Ministero <strong>del</strong>la Giustizia<br />

Minorile <strong>Lazio</strong> e Abruzzo, gli Assessorati<br />

competenti <strong>del</strong> Comune e <strong>del</strong>la<br />

Provincia di Roma, <strong>del</strong>la Regione<br />

<strong>Lazio</strong>, dei rapporti con l'Ente Locale<br />

<strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Giustizia, l'Istituto<br />

Superiore di Formazione, il CPA e il<br />

Servizio Sociale Minori Ministero <strong>del</strong>la<br />

Giustizia, le Direzioni <strong>degli</strong> Istituti<br />

di Pena di Roma e Provincia, le AAS-<br />

SLL, le Direzioni Sanitarie <strong>degli</strong> Istituti,<br />

i <strong>del</strong>egati <strong>del</strong> Sindaco nelle AAS-<br />

SLL, la Consulta Permanente Cittadina<br />

<strong>del</strong> Comune di Roma per i Problemi<br />

Penitenziari, le Organizzazioni <strong>del</strong><br />

Volontariato e <strong>del</strong>la Cooperazione Sociale<br />

che operano in ambito penitenziario,<br />

la Consulta Permanente Cittadina<br />

<strong>del</strong> Comune di Roma per la Salute<br />

Mentale, le imprese, i Sindacati,<br />

l'<strong>Ordine</strong> Regionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>, i<br />

detenuti.<br />

I lavori <strong>del</strong> Piano Cittadino sono stati<br />

svolti da Commissioni Tecniche: Formazione<br />

e Lavoro, Salute e Servizi Sociali,<br />

Pari Opportunità, Cultura e Spettacolo,<br />

Minori, composte dai 200 <strong>del</strong>egati<br />

dei Dipartimenti e Uffici <strong>del</strong>le<br />

Istituzioni ed Enti competenti, <strong>del</strong> III<br />

Settore e <strong>del</strong>le organizzazioni e rappresentanze<br />

dei detenuti.<br />

I lavori per l'organizzazione <strong>del</strong> Piano<br />

si sono svolti in 15 riunioni di Commissioni<br />

di 4 ore, 5 riunioni di commissione<br />

di studio di 4 ore e 2 riunioni<br />

plenarie. Il Piano Cittadino ha una<br />

programmazione triennale 2004, <strong>2005</strong>,<br />

64<br />

2006 e il suo coordinatore è Lillo Di<br />

Mauro.<br />

Nei primi due anni 2004/5 sono previste<br />

sottoscrizioni dei protocolli d'intesa,<br />

organizzazione e realizzazione<br />

<strong>degli</strong> interventi intra ed extra moenia<br />

programmati, il terzo anno 2006 la sistemazione<br />

<strong>degli</strong> interventi. A tale proposito<br />

è prevista l'organizzazione di<br />

tavoli assessorili per elaborare modalità<br />

di attuazione <strong>del</strong>le linee indicate<br />

nel Piano, creare le opportunità per<br />

realizzare azioni utili alla sottoscrizione<br />

dei protocolli d'intesa, individuare<br />

priorità. Sono previste riunioni periodiche<br />

<strong>del</strong>le commissioni per l'aggiornamento<br />

dei dati, il rilevamento <strong>del</strong><br />

bisogno, la valutazione <strong>del</strong>la qualità e<br />

<strong>del</strong> buon esito dei Servizi offerti, i risultati<br />

conseguiti e le concrete ricadute<br />

dei detenuti.<br />

Ma anche per organizzare, in collaborazione<br />

con gli Assessorati e le Istituzioni<br />

interessate, iniziative pubbliche<br />

di sensibilizzazione, divulgazione<br />

e studio.<br />

Anche la figura <strong>del</strong>lo psicologo deve<br />

essere impegnata per trovare sempre<br />

il punto di equilibrio tra le attuali<br />

modalità di intervento e quelle che<br />

si intendono programmare, tra sperimentazione<br />

ed efficacia, tra innovazione<br />

e certezza se si vuole realizzare<br />

il passaggio da una fase segnata dalla<br />

discontinuità e dalla difficoltà di coordinamento<br />

per accedere ad un livello<br />

più avanzato di ricerca e programmazione.<br />

Il Piano si sta adoperando per riuscire<br />

a modificare l'approccio <strong>del</strong>l'attuale<br />

intervento in carcere a partire<br />

dagli elementi di coerenza tra programmazione,<br />

qualità, spesa, obiettivi<br />

che si intendono realizzare, complementarietà<br />

<strong>degli</strong> interventi e sicurezza.<br />

Si tenta così di ridisegnare l'attuale<br />

sistema dei servizi in carcere a<br />

carattere assistenziale per promuovere<br />

modalità che sappiano intercettare<br />

ed interagire con i bisogni, le richieste<br />

reali dei cittadini detenuti, promuovere<br />

condizioni di cittadinanza attiva<br />

e garantire equità di intervento.<br />

È quanto mai indispensabile per questo<br />

uno sforzo collettivo per garantire<br />

adeguati standard di sicurezza che<br />

nel contempo non vanifichino il senso<br />

di recupero sociale diventando importante<br />

la cooperazione sociale, il volontariato,<br />

le imprese che intervengano<br />

in ambito penitenziario presso il<br />

Provveditorato Regionale <strong>Lazio</strong>, il Ministero<br />

<strong>del</strong>la Giustizia, gli Enti Sociali.<br />

Tutti questi aspetti così capillari di<br />

intervento sono di fatto un momento<br />

storico importante per la società civile<br />

ed in questa fase operativa ci siamo<br />

anche noi psicologi. Infatti il Piano avverte<br />

l'esigenza, alla luce dei nuovi<br />

processi sociali, di garantire con interventi<br />

incisivi, il recupero sui soggetti<br />

detenuti.<br />

I lavori <strong>del</strong> Piano, che si muovono<br />

anche tenendo conto <strong>del</strong>le nostre<br />

competenze e <strong>del</strong>la nostra esperienza,<br />

promuovono le cause che determinano<br />

l'esclusione <strong>del</strong>la gran maggioranza<br />

dei detenuti dai programmi<br />

di reinserimento. Questa esclusione è<br />

sempre più spesso dovuta al sovraffollamento<br />

che priva i reclusi di<br />

spazi lavorativi e ricreativi ma spesso<br />

anche <strong>del</strong> semplice ma quanto mai indispensabile<br />

sostegno psicologico, vista<br />

la carenza cronica <strong>degli</strong> psicologi<br />

nei Penitenziari e <strong>del</strong>le scarse ore di<br />

lavoro loro assegnate.<br />

Se oggi gli interventi in carcere interessano<br />

un numero irrisorio di detenuti<br />

rispetto alle migliaia che popolano<br />

i grandi Carceri giudiziari, una<br />

differenziazione <strong>del</strong> circuito penale<br />

dovrebbe essere il primo e significativo<br />

cambiamento da apportare per costruire<br />

la condizione per un intervento<br />

qualitativamente e quantitativamente<br />

diverso, compreso quindi il nostro,<br />

con relativo e indispensabile aumento<br />

<strong>del</strong>l'organico. E per questo ci<br />

stiamo battendo.<br />

In questa ottica si sta ridisegnando<br />

il Sistema dei Servizi in carcere a carattere<br />

assistenziale proprio per far<br />

promuovere modalità che sappiano intercettare<br />

ed interagire con i bisogni<br />

<strong>del</strong>la popolazione detenuta per operare<br />

nell'ottica di un reinserimento sociale<br />

che passi attraverso il processo<br />

elaborativo personale favorito dalle attività<br />

trattamentali. Inoltre le proposte<br />

di intervento si estendono non solo<br />

all'interno ma anche all'esterno <strong>del</strong><br />

carcere, a favore di detenuti ed ex detenuti<br />

adulti e minori, italiani e stranieri<br />

e prevedono la realizzazione di<br />

corsi di formazione professionale e<br />

culturale, apertura di sportelli di informazione<br />

sul territorio e, all'interno <strong>degli</strong><br />

stessi Istituti, organizzazione di<br />

spettacoli e progetti di inserimento lavorativo,<br />

sostegno economico, segretariato<br />

sociale e non per ultimo il sostegno<br />

psicologico capillare.


temi di politica professionale<br />

psicologia penitenziaria<br />

La tipologia dei detenuti su cui si intende<br />

intervenire in maniera urgente<br />

sono i soggetti più deboli: tossicodipendenti,<br />

stranieri, transessuali, minori,<br />

donne, madri con figli da 0 a tre<br />

anni, anziani, malati.<br />

Sono previsti anche interventi di aggiornamento<br />

professionale <strong>degli</strong> operatori<br />

penitenziari, compresi gli psicologi<br />

che in tutti questi anni di attività<br />

all'interno <strong>degli</strong> Istituti non hanno<br />

ricevuto dall'Amministrazione alcuna<br />

attenzione per migliorare la loro<br />

formazione .<br />

Vari sono stati gli incontri interlocutori<br />

con i referenti <strong>del</strong>le Istituzioni<br />

<strong>degli</strong> Enti Locali, <strong>del</strong> Terzo Settore e<br />

<strong>del</strong>le Associazioni di detenuti e il Piano<br />

nel 2004 è stato già esecutivo per<br />

una sperimentazione unica in Italia e<br />

in Europa il cui esito dipende anche<br />

dal lavoro di tutti.<br />

Al Tavolo <strong>del</strong> Piano l'<strong>Ordine</strong> ha proposto<br />

e rappresentato il lavoro <strong>degli</strong><br />

psicologi e le problematiche, chiedendo<br />

impegno alla risoluzione <strong>del</strong>la nostra<br />

difficile realtà operativa.<br />

Non è possibile oggi in carcere un<br />

intervento specifico in quanto per essere<br />

efficace questo intervento presupporrebbe<br />

la continuità che invece<br />

manca.<br />

Quando nel '75 fu varata la Riforma<br />

Penitenziaria con l'ingresso <strong>del</strong>la figura<br />

<strong>del</strong>lo psicologo negli Istituti per<br />

adulti, si capì il significato <strong>del</strong> ruolo<br />

ma troppo tempo è passato nell'indifferenza<br />

totale <strong>del</strong>l'Amministrazione<br />

circa l'opportunità di valorizzare la nostra<br />

competenza e renderla operativa.<br />

Forse oggi siamo nella fase che abbiamo<br />

aspettato per tanto tempo. Molte<br />

circolari emanate dal Dipartimento<br />

<strong>del</strong>l'Amministrazione Penitenziaria<br />

hanno messo in questi anni in risalto<br />

l'importanza <strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong>la salute<br />

psichica mostrando così attenzione<br />

agli aspetti mentali, ma di fatto la<br />

realtà operativa è stata ben diversa e<br />

non adeguata alle reali esigenze che<br />

si generano negli Istituti.<br />

In una Circolare infatti ben si legge:<br />

“il lavoro psicologico è rivolto a controllare<br />

e intervenire nel disagio <strong>del</strong>le<br />

persone detenute (…) deve essere<br />

organizzato in 'Servizio di presa in carico”.<br />

Noi tutti ci auguriamo di avere<br />

le opportunità lavorative di quanto<br />

nella circolare ben evidenziato.<br />

In carcere ci sono emergenze, un<br />

moltitudine di tipi di reato che prevedono<br />

obiettivamente interventi psichici<br />

sulla persona specifici e attenti<br />

e soprattutto competenti, svolti quindi<br />

da persone qualificate.<br />

Come sopra si ricordava, la data storica<br />

<strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>a Penitenziaria è la<br />

Riforma <strong>del</strong> ‘75 dove gli psicologi, riconosciuti<br />

come Esperti ex art. 80,<br />

vengono impegnati all'interno <strong>degli</strong><br />

Istituti per adulti nell' l'Osservazione<br />

Scientifica <strong>del</strong>la Personalità. Di fatto<br />

la presenza <strong>del</strong>lo psicologo gia esisteva<br />

nel circuito minorile. Negli anni a<br />

seguire, la figura e il ruolo <strong>del</strong>lo psicologo<br />

negli Istituti per adulti si estende<br />

alla tutela <strong>del</strong>la salute psichica e<br />

alla prevenzione <strong>del</strong> rischio suicida e<br />

<strong>del</strong>l'autolesionismo.<br />

L'Art. 27 <strong>del</strong>la Costituzione sancisce<br />

che le pene devono tendere alla<br />

rieducazione.<br />

Noi psicologi siamo così convinti<br />

<strong>del</strong>l'alto significato di quanto previsto<br />

dalla Costituzione, che abbiamo scelto<br />

di farci portatori di questo progetto<br />

di rieducazione attraverso la nostra<br />

disciplina scientifica perché di fatto in<br />

carcere operiamo anche per tale finalità.<br />

Eppure dal '75 ad oggi il tempo<br />

per noi è passato ma senza riuscire<br />

ad incrementare il nostro lavoro e la<br />

psicologia non ha fatto progressi tangibili,<br />

ha solo difeso le postazioni. È<br />

rimasto un progetto parziale che si basa<br />

molto sulla buona volontà <strong>degli</strong> psicologi<br />

consulenti in una struttura che<br />

sembra volerci accettare con riserva<br />

perché di fatto non ha mai espanso il<br />

nostro ruolo nonostante nelle tante<br />

Circolari <strong>del</strong>l'Amministrazione si legga<br />

sempre l'importanza <strong>del</strong> sostegno<br />

psichico. Il mondo carcerario ha bisogno<br />

di noi, <strong>del</strong>la nostra presenza continua<br />

per tutte quelle pesanti dinamiche<br />

che si scatenano all'interno <strong>degli</strong><br />

Istituti.<br />

Possiamo dire con soddisfazione<br />

che quel Workshop organizzato dalla<br />

Consulta Penitenziaria il 29 gennaio<br />

2000 presso la Casa Circondariale di<br />

Rebibbia, in cui l'Amministrazione comunale<br />

gettò le basi nominando simbolicamente<br />

il carcere XXI Municipio<br />

<strong>del</strong>la Città, impegnandosi a incrementare<br />

interventi e servizi per i detenuti,<br />

dà alla psicologia un ruolo importante<br />

perché si parla di recupero,<br />

di reinserimento, di salute psichica ma<br />

in modo ampio, significativo, con la<br />

strategia di un progetto che deve allargarsi<br />

e raggiungere in modo attento<br />

tutta la realtà penitenziaria. Perché<br />

questo progetto si realizzi è necessario<br />

organizzare bene il lavoro e ciò richiede<br />

tempo, energie giuste, professionalità,<br />

competenza. Gli psicologi<br />

penitenziari sono pronti da molto, sono<br />

un patrimonio prezioso, indiscusso<br />

in quanto ad esperienza e conoscenza<br />

perché lavorano in carcere da<br />

30 anni e chiedono a ragione di essere<br />

riconosciuti e valorizzati. Da molto<br />

lo chiedono al Ministero <strong>del</strong>la Giustizia.<br />

Siamo stati presenti al Sit-in promosso<br />

dalla Consulta il 15.<strong>12</strong>.04. La<br />

<strong>Psicologi</strong>a è stata lì, con tutte le altre<br />

Organizzazioni Sociali a far sentire la<br />

sua presenza e la sua voce: “Più <strong>Psicologi</strong>a<br />

nelle Sezioni” il messaggio divulgato<br />

perché oggi lo psicologo penitenziario<br />

non riesce a svolgere il suo<br />

lavoro in modo adeguato rispetto alle<br />

esigenze <strong>del</strong>la popolazione detenuta<br />

e agli obblighi di diagnosi, cura, prevenzione,<br />

tutela <strong>del</strong>la salute come stabilito<br />

dalla legge 56/89 e dalle norme<br />

volute dall'<strong>Ordine</strong> sulla professione.<br />

Una Delegazione dei partecipanti al<br />

Sit-in è stata ricevuta all'interno di<br />

Montecitorio presentando le motivazioni<br />

<strong>del</strong>la protesta per sensibilizzare<br />

il Governo.<br />

Promotori <strong>del</strong> Sit-in sono stati: Consulta<br />

Penitenziaria <strong>del</strong> Comune di Roma,<br />

CGIL-FP, Lega Autonomie Locali,<br />

Emergency, CNCA, Forum Nazionale<br />

per la Giustizia Minorile, Conferenza<br />

Nazionale Volontariato Giustizia,<br />

SAEC, Nessuno Tocchi Caino, Ristretti<br />

Orizzonti, Gruppo Abele, Antigone,<br />

<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>, Società<br />

Italiana <strong>Psicologi</strong>a Penitenziaria, <strong>Ordine</strong><br />

Nazionale Assistenti Sociali, Cittadinanza<br />

Attiva, Papillon Rebibbia,<br />

PID, Ora d'Aria, Comunità Sant'Egidio,<br />

CESV, CIDSI, Ain Karim, Men at<br />

Work, Progetto Carcere Fondazione<br />

Villa Maraini, Vittaritas, Ist. Santi, Parsec<br />

Consortium, Parsec Flor, A Roma<br />

Insieme, Il Cammino, Arabafenice,<br />

Ibis, Sintax Error, Magliana 80 Onlus,<br />

VerdeArtemisia, Arte Studio, UISP Comitato<br />

di Roma, Lila, NO.DI, GISCA,<br />

Circolo Mario Mieli, ArciTrans Circolo<br />

Libellula, Città Visibile, COOP Cecilia,<br />

Biblioteche di Roma, Lega Ambiente,<br />

Milleunidea, 32 Dicembre, Voreco,<br />

Seriarte Ecologica, Ass. Detenuto<br />

Ignoto, Nessun Luogo è Lontano,<br />

Federazione SCS/CNOS, Non Solo<br />

Chiacchiere.<br />

Adesioni : 24 deputati e 5 Senatori.<br />

Comune di Roma, Provincia di Roma,<br />

Regione <strong>Lazio</strong>, Varie Associazioni, L.<br />

Cancrini, A. Margara, A.Marroni,<br />

65


temi di politica professionale<br />

PSICOLOGIA IN CARCERE:<br />

SIGNIFICATO,<br />

CONTENUTI, POTENZIALITÀ<br />

Paola Giannelli, Psicologo penitenziario, psicoterapeuta, Consulente<br />

Ministero <strong>del</strong>la Giustizia - Casa di Reclusione Spoleto - Referente <strong>Lazio</strong><br />

Società Italiana <strong>Psicologi</strong>a Penitenziaria<br />

L.Manconi, A. Freda, I.Marcozzi Rozzi,<br />

G.Masci, Don Domenico Ricca,V.<br />

Agnoletto.<br />

In questo anno di presenza al Tavolo<br />

<strong>del</strong> Piano Cittadino Permanente per<br />

il Carcere adulti e minori le nostre<br />

proposte sono state: - Riconoscimento<br />

<strong>del</strong>lo psicologo penitenziario attraverso<br />

il passaggio in ruolo o incarico<br />

per dedicarsi maggiormente ai detenuti<br />

in attesa di giudizio, definitivi,stranieri,<br />

tossicodipendente e alle varie dinamiche<br />

carcerarie.<br />

• Aumento <strong>del</strong> numero <strong>degli</strong> psicologi<br />

oggi insufficiente alle necessità <strong>del</strong><br />

carcere.<br />

• Miglioramento <strong>del</strong> percorso trattamentale<br />

<strong>del</strong> detenuto non solo nel<br />

contenimento <strong>del</strong>le problematiche<br />

che si scatenano in carcere ma soprattutto<br />

nel prenderlo realmente in<br />

carico<br />

• Allargamento <strong>del</strong>le competenze: seguire<br />

i detenuti che fruiscono di benefici<br />

previsti dalla legge anche nel<br />

posto di lavoro durante la pena e dopo,<br />

per sostenerli concretamente<br />

nel reinserimento sociale.<br />

• Apertura di uno sportello di consulenza<br />

anche alle famiglie che vengono<br />

a trovare il detenuto per migliorare<br />

i rapporti con i componenti familiari,<br />

con i figli soprattutto.<br />

• Una psicologia penitenziaria che interagisca<br />

maggiormente con il territorio<br />

• Avvio di un percorso formativo per<br />

gli psicologi che operano o andranno<br />

ad operare all'interno <strong>degli</strong> Istituti.<br />

• Ampliamento <strong>del</strong>le competenze anche<br />

al Personale di Polizia Penitenziaria<br />

con un Servizio che tenga anche<br />

conto <strong>del</strong>le loro problematiche<br />

psicologiche nella gestione <strong>del</strong> loro<br />

lavoro all'interno <strong>del</strong>l'Istituto.<br />

66<br />

La psicologia viene introdotta nei penitenziari<br />

per adulti nel 1975 con la<br />

riforma 354, per l'Osservazione Scientifica<br />

<strong>del</strong>la Personalità 1 . Successivamente,<br />

la richiesta di intervento viene<br />

estesa alla tutela <strong>del</strong>la salute psichica<br />

ed alla prevenzione <strong>del</strong> rischio suicida<br />

e <strong>del</strong>l'autolesionismo, con una normativa<br />

2 che prevede:<br />

- colloqui di primo ingresso ai detenuti<br />

che entrano in istituto, valutazione <strong>del</strong><br />

livello di rischio auto e/o eterolesivo<br />

(Servizio “Nuovi Giunti”) 8 e “presa in<br />

carico”;<br />

- Trattamento <strong>Psicologi</strong>co per la prevenzione<br />

e intervento sul disagio 4 , legato<br />

allo stato di restrizione e/o a problematiche<br />

preesistenti 5 .<br />

Tale normativa è rimasta per lo più disattesa,<br />

data la carenza di risorse investite<br />

in questa area e la mancanza di un<br />

Servizio di <strong>Psicologi</strong>a e Psicoterapia.<br />

In un contesto di deprivazione compito<br />

<strong>del</strong>la psicologia è dare centralità alla<br />

persona per ridurre il danno da detenzione.<br />

Nel lavoro con i detenuti la<br />

sua funzione fondamentale è mantenere<br />

l'attenzione alle potenzialità<br />

evolutive, restituire la dimensione<br />

motivazionale, umana, che esiste anche<br />

in chi ha espresso alti livelli di<br />

distruttività, dando al comportamento<br />

significato e possibilità di trasformazione.<br />

Introdurre la dimensione psicologica<br />

nel contesto penitenziario significa,<br />

per quanto riguarda l'Osservazione<br />

<strong>del</strong>la Personalità, uscire da una<br />

logica basata solo sul comportamento,<br />

il reato e l'adesione alle regole. Sotto il<br />

profilo <strong>del</strong> Trattamento implica andare<br />

oltre l'obiettivo <strong>del</strong>la “normalizzazione”<br />

a favore di un processo di crescita, dalla<br />

repressione <strong>del</strong>l'aggressività al suo<br />

contenimento.<br />

Funzione rieducativa <strong>del</strong>la pena<br />

e crescita <strong>del</strong>la persona<br />

La Costituzione e la legge considerano<br />

il reo qualcosa di più <strong>del</strong>le sue azioni,<br />

anche quelle peggiori: una persona<br />

che interagisce e si modifica nel tempo<br />

attraverso le esperienze. Per tale ragione<br />

viene posta, accanto alla funzione<br />

punitiva, quella rieducativa <strong>del</strong>la pena.<br />

La detenzione non può essere pertanto<br />

un tunnel buio, un parcheggio o<br />

una spinta verso una ulteriore involuzione<br />

<strong>del</strong>la personalità: tutto ciò che avviene<br />

in questa “camera oscura” è importante,<br />

soprattutto quando la pericolosità<br />

sociale, non consente soluzioni alternative<br />

alla detenzione, (es. nei regimi<br />

detentivi di alta e massima sicurezza).<br />

L'esperienza detentiva è una pausa<br />

di vita, un cambiamento che richiede<br />

nuovi adattamenti: può avvenire che,<br />

proprio in situazioni estreme come questa,<br />

si attivi un processo di crescita. Ciò<br />

dipende, oltre che dalle risorse <strong>del</strong>la<br />

persona, dalla qualità <strong>degli</strong> interventi<br />

che l'istituzione offre.<br />

Sulla base <strong>degli</strong> studi condotti in questo<br />

ambito, si può affermare che anche<br />

nelle personalità in cui si rilevano i comportamenti<br />

più distruttivi, esistono aree<br />

sane, parti positive <strong>del</strong>la personalità e<br />

che: più si riconoscono e si stimolano<br />

queste parti, più si mantiene il livello di<br />

tensione entro una certa soglia, più si<br />

offrono opportunità di riparazione attraverso<br />

attività costruttive, più si riduce<br />

la distruttività. In questo senso, il<br />

principio <strong>del</strong> Contenimento elaborato<br />

da Bion assume, nel trattamento dei detenuti,<br />

un'importanza centrale. Se per<br />

contenimento istituzionale infatti si intende,<br />

non solo controllo ma anche stimolo<br />

alle parti <strong>del</strong> Sé positive e strategie<br />

per contenere e canalizzare l'aggressività,<br />

un processo di crescita è possibile.<br />

Contenimento significa:<br />

- fornire un orizzonte definito di regole;<br />

- favorire il processo di interiorizzazione.


In un luogo come il carcere, in cui le<br />

regole sono tante, è importante che esse<br />

non siano solo una frustrazione, ma<br />

che possano assumere un senso per la<br />

persona. Laddove vi siano spinte distruttive<br />

verso le regole, o confusione<br />

nel definire i confini tra ciò che si può<br />

e non si può, tra bene e male, difficoltà<br />

nel porre un limite all'espressione di e-<br />

mozioni ed istinti, le regole possono ridurre<br />

onnipotenza e confusione, introducendo<br />

senso di realtà ed etica <strong>del</strong>la<br />

responsabilità. A condizione che si accompagnino<br />

ad un processo di Interiorizzazione.<br />

Tale processo è facilitato dalla<br />

qualità <strong>del</strong>le relazioni che gli operatori<br />

penitenziari e l'istituzione offrono<br />

all'utente ed, in particolare, dal lavoro<br />

psicologico.<br />

Un trattamento penitenziario basato<br />

sul contenimento, che tenga<br />

conto <strong>del</strong>la persona e <strong>del</strong>le sue potenzialità<br />

evolutive può attivare processi<br />

di crescita e ridurre la recidiva. Viceversa,<br />

un trattamento repressivo<br />

induce uno stato mentale persecutorio<br />

che accentua la tendenza a proiettare<br />

di fuori di sé, sull'istituzione, parti negative<br />

e senso di colpa. Questo stato<br />

mentale è poco compatibile con la riattivazione<br />

<strong>del</strong> pensiero, l'autocritica, l'assunzione<br />

di responsabilità in relazione<br />

al danno arrecato. E porta, con alta probabilità,<br />

al rafforzamento <strong>del</strong>la distruttività.<br />

Una richiesta pressante di normalizzazione<br />

sollecita la strutturazione<br />

di un falso Sé, ovvero un adattamento<br />

compiacente”, cui non corrisponde<br />

un cambiamento reale <strong>del</strong>la personalità<br />

8<br />

Compito <strong>del</strong>l'istituzione dovrebbe<br />

dunque essere quello di intuire le parti<br />

positive <strong>del</strong> sé, ascoltarle, valorizzarle<br />

attraverso gli strumenti <strong>del</strong> trattamento<br />

penitenziario9, affinché le<br />

spinte distruttive, che vanno anch'esse<br />

riconosciute e trattate con un<br />

lavoro psicologico, non prendano il<br />

sopravvento. Il lavoro psicologico si<br />

pone in questa prospettiva trattamentale10:<br />

la dimensione <strong>del</strong> tempo e l'ottica<br />

evolutiva caratterizzano e marcano<br />

la differenza tra <strong>Psicologi</strong>a Penitenziaria<br />

e <strong>Psicologi</strong>a Giuridica.<br />

Il lavoro psicologico<br />

- Un primo aspetto <strong>del</strong> lavoro psicologico<br />

con i detenuti è legato alla TU-<br />

TELA DELLA PERSONA. <strong>11</strong> Data l'alta<br />

incidenza <strong>del</strong> disagio psichico, di cui<br />

autolesionismo e suicidio sono le<br />

espressioni più drammatiche e, poiché<br />

la tutela <strong>del</strong>la salute è uno dei diritti<br />

temi di politica professionale<br />

psicologia penitenziaria<br />

primari, il primo compito <strong>del</strong>l'istituzione<br />

in generale e <strong>del</strong>la psicologia in<br />

particolare, è la tutela <strong>del</strong>la salute.<br />

- L'altro aspetto fondamentale, strettamente<br />

connesso al primo, ma anche<br />

alle esigenze di sicurezza e tutela <strong>del</strong>la<br />

collettività, è il CONTENIMENTO<br />

<strong>del</strong> “potenziale distruttivo” <strong>del</strong>la persona<br />

e la “prevenzione secondaria”:<br />

il pensiero di Platone ben rappresenta<br />

questo concetto di prevenzione.<br />

Ai fini di una corretta lettura <strong>del</strong> lavoro<br />

psicologico nel penitenziario è importante<br />

definire e differenziare Osservazione<br />

o Diagnosi psicologica e Intervento<br />

psicologico, sia dall'Osservazione<br />

e Trattamento penitenziario, basati essenzialmente<br />

sul comportamento e l'adesione<br />

alle regole, sia dalla diagnosi e<br />

trattamento medico-psichiatrico, orientati<br />

verso l'individuazione e l'eliminazione<br />

di un disturbo.<br />

La diagnosi psicologica è una valutazione<br />

generale <strong>del</strong>la personalità, il suo<br />

obiettivo è <strong>del</strong>ineare le caratteristiche<br />

<strong>del</strong> funzionamento mentale: la modalità<br />

di affrontare la realtà esterna ed interna;<br />

di gestire le emozioni, la frustrazione<br />

e il conflitto che il confronto con la<br />

realtà pone; la funzione stabilizzatrice<br />

<strong>degli</strong> affetti; la forza <strong>del</strong>le pulsioni. Ma<br />

anche, e soprattutto, le parti sane <strong>del</strong>la<br />

personalità e le risorse interiori che<br />

possono essere mobilitate in favore di<br />

un processo di crescita al fine di decidere<br />

quale intervento è più opportuno<br />

in quello specifico caso (psicologico, sociale,<br />

etc).<br />

Laddove lavorare sul potenziamento<br />

<strong>degli</strong> aspetti positivi <strong>del</strong> sé non è sufficiente,<br />

occorre parallelamente, un lavoro<br />

più specifico, di tipo psicologico<br />

che può consistere in un intervento sulla<br />

crisi emozionale, di sostegno o psicoterapeutico,<br />

individuale o di gruppo.<br />

Da esperienze effettuate in carcere<br />

emerge che, quanto più le persone vengono<br />

messe nella condizione di avere a<br />

che fare, nel contesto terapeutico, con<br />

i propri aspetti distruttivi, riconoscerli,<br />

provare pena ed elaborarla, più si ha la<br />

possibilità che essi vengano temperati,<br />

integrati e sublimati. Come se, pensare<br />

equivalesse a contenere le emozioni<br />

ed impulsi <strong>12</strong> . Contenere gli impulsi<br />

significa passare da uno stato mentale<br />

“persecutorio” alla posizione “depressiva”,<br />

in cui prevalgono: senso di responsabilità,<br />

sollecitudine verso gli altri,<br />

rimorso per il danno provocato e desiderio<br />

di riparare. A. Williams fa l'esempio<br />

di un detenuto condannato<br />

per un grave reato, che aveva seguito<br />

e che andò a trovare dopo la detenzione:<br />

trovandolo in ottime condizioni<br />

glielo disse. Lui rispose “io,<br />

devo pensare ogni giorno per un po'<br />

a quello che ho fatto perché non è possibile<br />

per me liberarmene”. Con questa<br />

sorta di accordo interno, di dedicare<br />

un po’ di tempo fisso al lutto<br />

aveva trovato una possibilità di integrazione.<br />

Il processo di lutto può culminare nella<br />

liberazione di impulsi creativi: non a<br />

caso in carcere si osservano persone che<br />

divengono capaci di espressioni artistiche.<br />

Arte e distruttività si contrappongono,<br />

tuttavia l'arte fornisce dei ponti<br />

tra gli opposti, rappresentati da parole,<br />

immagini, simboli, che possono dare luogo<br />

a dei ponti anche negli atteggiamenti.<br />

Tutto questo non ha nulla a che fare<br />

con la parte cosciente <strong>del</strong>la personalità<br />

né può essere suggerito o imposto.<br />

È dunque necessario che, al trattamento<br />

penitenziario, si affianchi un lavoro<br />

psicologico capace di riparare le<br />

parti <strong>del</strong> Sé danneggiate, ricostruire le<br />

origini ed il significato <strong>del</strong> comportamento<br />

riorganizzando l'esperienza vissuta<br />

13 . Affrontare il problema <strong>del</strong> recupero<br />

di chi ha commesso reati, con un<br />

trattamento psicologico e psicoterapeutico<br />

crea i presupposti per un cambiamento<br />

in senso evolutivo <strong>del</strong>la persona<br />

14 .<br />

Il lavoro psicologico costituisce un<br />

contenitore per:<br />

- sviluppare un apparato psichico autonomo<br />

per pensare;<br />

- elaborare le emozioni e dargli un significato<br />

anziché agirle (attivazione<br />

<strong>del</strong>la funzione alfa) .<br />

- sviluppare, attraverso la narrazione di<br />

sé, un pensiero intorno alla propria<br />

esperienza,<br />

- accogliere le parti positive e distruttive<br />

<strong>del</strong>la personalità promuovendone<br />

l'integrazione.<br />

La detenzione, non accompagnata da un<br />

lavoro psicologico può produrre un effetto<br />

involutivo: chi ha difficoltà a controllare<br />

le proprie parti distruttive tenderà a reprimerle<br />

ed a nasconderle dietro una maschera<br />

di detenuto mo<strong>del</strong>lo, per poi tornare<br />

ad manifestarle con maggiore virulenza<br />

dopo la detenzione, quando l'istituzione<br />

non eserciterà un controllo diretto<br />

su di lui. è questo il motivo per cui è necessario,<br />

a tutela <strong>del</strong>la persona ma anche<br />

<strong>del</strong>la sicurezza <strong>del</strong>la collettività, che il trattamento<br />

penitenziario venga accompagnato<br />

dal lavoro psicologico e non perda<br />

di vista la centralità <strong>del</strong>la persona.<br />

67


temi di politica professionale<br />

psicologia penitenziaria<br />

Relazione sullo stato <strong>del</strong>l'assistenza<br />

psicologica nel penitenziario<br />

Attualmente la proporzione tra e-<br />

sperti in scienze umane (tra cui lo psicologo)<br />

e detenuti, è 1 su 150 condannati,<br />

e 1 su 250 imputati. Questi<br />

professionisti dovrebbero coprire le<br />

esigenze che gli istituti continuamente<br />

rappresentano, sia nelle sezioni di<br />

bassa sicurezza, (dove sarebbe necessario<br />

seguire sotto il profilo psicologico<br />

il processo di reinserimento dei detenuti<br />

nel tessuto sociale), sia nelle sezioni<br />

a regime di alta e massima sicurezza<br />

dove il lavoro è di necessità concentrato<br />

sul trattamento intramurario.<br />

I soggetti individuati e segnalati vengono<br />

sottoposti a “Sorveglianza Terapeutica”<br />

con disposizione interna <strong>del</strong>la<br />

Direzione <strong>del</strong>l'istituto, provvedimento<br />

che implica una presa in carico<br />

da parte di tutti gli operatori: <strong>del</strong> trattamento,<br />

<strong>del</strong>la sicurezza, personale medico<br />

e infermieristico, psichiatra, psicologo.<br />

68<br />

Casi di specifica pertinenza psicologica<br />

sono ordinariamente all'attenzione<br />

ed implicano l'attivarsi di un sistema<br />

operativo che esiste solo sulla carta,<br />

data la perdurante carenza di risorse<br />

investite in questa area. Verificato<br />

nei colloqui di valutazione l'opportunità<br />

di intervento, non è possibile<br />

per lo psicologo la presa in carico<br />

che, per essere efficace dovrebbe avere<br />

carattere di continuità e frequenza<br />

di almeno uno o due incontri settimanali.<br />

Stando alla disponibilità effettiva<br />

<strong>del</strong>le ore utilizzabili l'intervento possibile,<br />

allo stato attuale, è l'Osservazione<br />

o la Diagnosi <strong>Psicologi</strong>ca, mentre il<br />

Trattamento <strong>Psicologi</strong>co si riduce ad<br />

un monitoraggio nel tempo <strong>del</strong>le valutazioni<br />

o <strong>degli</strong> “interventi sulla crisi”<br />

effettuati. In altri termini, si opera nel<br />

senso di un primo livello di contenimento<br />

<strong>del</strong> disagio emergente: scarsa è<br />

la risposta alle non infrequenti richieste<br />

avanzate dai detenuti stessi che,<br />

pur non rientrando nei casi cosiddetti<br />

di emergenza, sarebbe importante seguire<br />

ai fini <strong>del</strong>la prevenzione sotto il<br />

profilo <strong>del</strong>la salute psichica e/o <strong>del</strong>la<br />

prognosi di recupero sociale. Alla insufficienza<br />

si aggiunge la precarietà<br />

<strong>del</strong>lo spazio: ci si è trovati paradossalmente<br />

in situazioni che potevano alimentare<br />

il rischio di azioni aggressive<br />

auto ed eteroagìte da parte dei detenuti,<br />

allorché si imponeva una prematura<br />

risoluzione <strong>del</strong> trattamento psicologico<br />

in corso per il sopraggiungere<br />

di nuove emergenze, oppure a causa<br />

<strong>del</strong>le riduzioni <strong>del</strong>le ore assegnate.<br />

Non potendo utilizzare gli strumenti<br />

specifici <strong>del</strong>la propria disciplina, nei<br />

casi individuati “a rischio”, l'esperto<br />

psicologo da indicazioni alle altre figure<br />

professionali presenti, al fine di realizzare<br />

un contenimento <strong>del</strong> disagio con<br />

interventi di controllo e di trattamento<br />

penitenziario (relazioni con gli operatori,<br />

religione, lavoro, attività ricreative,<br />

sportive, culturali, di formazione<br />

professionale, misure alternative etc.).<br />

Tali interventi, seppur importanti sul<br />

piano <strong>del</strong>la prevenzione generica, non<br />

possono sostituire un'assistenza specialistica,<br />

pertanto non costituiscono<br />

una risposta al bisogno specifico. Così<br />

come l'intervento medico-psichiatrico,<br />

seppur specifico, non appare sufficiente<br />

poiché, come noto, la maggioranza<br />

<strong>del</strong>le problematiche in carcere<br />

non attengono all'area <strong>del</strong>la psicopatologia<br />

speciale ma a quella <strong>del</strong>la psicopatologia<br />

generale (stati reattivi alla<br />

detenzione, disturbi di personalità,<br />

fragilità psichica, disturbi narcisistici<br />

o borderline). Del resto è noto in carcere<br />

l'abuso di psicofarmaci, i quali<br />

possono dare una risposta al sintomo<br />

o all'esigenza <strong>del</strong>l'istituzione di normalizzare<br />

il comportamento, non certo<br />

alle problematiche <strong>del</strong> soggetto detenuto.<br />

Il trattamento psicologico costituisce<br />

uno strumento importante ai fini<br />

<strong>del</strong>la riduzione <strong>del</strong> disagio psichico ma<br />

anche, sul piano generale, coerentemente<br />

con la legge 354/75, per “promuovere<br />

un processo di modificazione<br />

<strong>degli</strong> atteggiamenti che sono<br />

di ostacolo ad una costruttiva partecipazione<br />

sociale” e ridurre la recidiva.<br />

Tuttavia la realtà attuale è che si<br />

lavora, peraltro con molta difficoltà,<br />

solo sulle emergenze. Eppure negli istituti<br />

puntualmente pervengono circolari<br />

che richiamano ad una vigilanza da<br />

parte <strong>degli</strong> esperti ai fini <strong>del</strong>la prevenzione<br />

<strong>del</strong> rischio di autolesionismo e<br />

suicida. Richiami che appaiono <strong>del</strong> tutto<br />

astratti in una situazione in cui si è<br />

costretti a lavorare in uno stato di “inadempienza<br />

obbligata” rispetto alle richieste<br />

<strong>del</strong>la realtà istituzionale ed alle<br />

funzioni previste dalla normativa.<br />

Note<br />

1 Ordinamento Penitenziario Legge 354/75:<br />

art. 13 Individualizzazione <strong>del</strong> trattamento<br />

“il Trattamento Penitenziario deve rispondere ai particolari<br />

bisogni <strong>del</strong>la personalità di ciascun soggetto…<br />

è predisposta l'Osservazione scientifica <strong>del</strong>la personalità<br />

per rilevare le carenze fisiopsichiche e le altre cause<br />

<strong>del</strong> disadattamento sociale. In base ai risultati <strong>del</strong>l'Osservazione<br />

sono formulate indicazioni in merito al<br />

trattamento rieducativo….”<br />

art. 80 “Per lo svolgimento <strong>del</strong>le attività di Osservazione<br />

e Trattamento, l'amministrazione penitenziaria può<br />

avvalersi di professionisti esperti in psicologia, servizio<br />

sociale, pedagogia, psichiatria, criminologia clinica”.<br />

2 Alcune <strong>del</strong>le circolari emanate dal DAP a tutela <strong>del</strong>la salute<br />

psichica e prevenzione dei suicidi e <strong>del</strong>l'autolesionismo,<br />

riguardanti l'attività psicologica:<br />

- 3233/5683 <strong>del</strong> 30-<strong>12</strong>-87;<br />

- 34<strong>12</strong>/5862 <strong>del</strong> 25-1-96;<br />

- 56285/96;<br />

- 28404/54<strong>12</strong>90 <strong>del</strong> 17-6-97;<br />

- 149773/5-3-A-2 <strong>del</strong> 17-4-98;<br />

- 4524/5974 <strong>del</strong> 15-2-2000.<br />

3 Circolare Dipartimento Amministrazione Penitenziaria<br />

n.3233/5683 <strong>del</strong> 30-<strong>12</strong>-87<br />

4 Circolare D.A.P. n. 149773/5-3-A-2: “…il lavoro psicologico<br />

è rivolto a controllare e intervenire sul disagio<br />

<strong>del</strong>le persone detenute…” , potenzialmente rivolto a tutte<br />

le persone detenute…”, essere organizzato in “servizio<br />

con presa in carico”.<br />

Circolare D.A.P. n. 4524/5974 <strong>del</strong> 15-2-2000: “…è di grande<br />

importanza che l'intervento operato nel Servizio Nuovi<br />

Giunti non risulti fine a se stesso e non si limiti alla mera<br />

individuazione e classificazione nell'apposita scheda, <strong>del</strong> rischio<br />

di autolesionismo e suicidario nei confronti <strong>del</strong> soggetto<br />

analizzato. È assolutamente necessario per contro<br />

una effettiva presa in carico dei detenuti classificati a rischio….<br />

È in buona sostanza, fondamentale un adeguato<br />

ed individualizzato trattamento psicologico e/o psichiatrico<br />

<strong>del</strong> disagio e <strong>del</strong> disturbo rilevati…”<br />

5 FREUD S. 1915 “Il <strong>del</strong>inquente per senso di colpa” OPE-<br />

RE vol. VIII Boringhieri<br />

6 H. WILLIAMS “Cruelty, Violence and Murder - Understanding<br />

the criminal mind”, KARNAC BOOKS 1998<br />

7 L. GRINBERG ed al. “Il Pensiero” in: “Introduzione al<br />

pensiero di Bion” ARMANDO 1975<br />

8 H.DEUTSCH “Some forms of emotional disturbance<br />

and their relationship to schizophfrenia” Psychoan.<br />

Q.<strong>11</strong>,301-321<br />

9 Legge 354 art. 15: “Il trattamento è svolto avvalendosi<br />

principalmente <strong>del</strong>l'istruzione, lavoro, religione, attività<br />

culturali, ricreative e sportive agevolando opportuni<br />

contatti con il mondo esterno ed i rapporti con la<br />

famiglia”<br />

AA. VV. 1996 KLEIN M. “Il crimine <strong>del</strong> bambino” Boringhieri<br />

WINNICOTT D. 1995 “Il bambino deprivato” Cortina<br />

WILLIAMS A. 1983 “Nevrosi e <strong>del</strong>inquenza” Borla<br />

BOLLAS C. 1989 “L’odio-amore” da: “L'’mbra <strong>del</strong>l'oggetto”<br />

Borla<br />

BOLLAS C. 1996 “La struttura <strong>del</strong> male” da: “Cracking<br />

up”, Cortina<br />

10 Legge 354/75: art. 1 “…nei confronti dei condannati deve<br />

essere attuato un trattamento rieducativo… attuato secondo<br />

un criterio di individualizzazione in rapporto alle specifiche<br />

condizioni dei soggetti. per facilitare quel processo<br />

di modificazione <strong>degli</strong> atteggiamenti che sono di ostacolo<br />

ad una costruttiva partecipazione sociale”.<br />

<strong>11</strong> Codice Deontologico <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> Italiani Testo approvato<br />

dal Consiglio Nazionale <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale Giugno<br />

1997. Art. 4: “….. Quando sorgono conflitti di interesse<br />

tra utente e istituzione presso cui lo psicologo opera,<br />

quest'ultimo deve esplicitare alle parti, con chiarezza, i termini<br />

<strong>del</strong>le proprie responsabilità ed i vincoli cui è professionalmente<br />

tenuto. In tutti i casi in cui il destinatario ed<br />

il committente <strong>del</strong>l'intervento di sostegno o di psicoterapia<br />

non coincidano, lo psicologo tutela prioritariamente<br />

il destinatario <strong>del</strong>l'intervento stesso.<br />

<strong>12</strong> A.WILLIAMS “Nevrosi e <strong>del</strong>inquenza - uno studio psicoanalitico<br />

<strong>del</strong>l'omicidio e di altri crimini”, BORLA<br />

13 L. CANCRINI “Il male di chi non può vedere il<br />

dann0che ha prodotto” Articolo pubblicato sull'Unità <strong>del</strong><br />

26-4-2004<br />

14 D. WINNICOTT “Il bambino deprivato - origine <strong>del</strong>la<br />

tendenza antisociale”


L’INTERVENTO<br />

DELLA RESPONSABILE<br />

SETTORE SCUOLA<br />

DELL’ORDINE DEL LAZIO<br />

AL CONVEGNO<br />

“LA DISPERSIONE SCOLASTICA:<br />

COME PREVENIRE<br />

E COME RIMEDIARE”<br />

temi di politica professionale<br />

PSICOLOGIA SCOLASTICA<br />

LO STATO DELL’ARTE<br />

Paola Marinelli<br />

Lo stato <strong>del</strong>'arte,ovvero a che punto<br />

si è giunti Una domanda dunque<br />

come titolo a questo contributo,<br />

che rimanda alla metafora <strong>del</strong>la bottega<br />

artigiana dove le condizioni di apprendimento<br />

<strong>del</strong> mestiere e <strong>del</strong>l'arte<br />

(qualora l'allievo ne avesse dimostrata<br />

l'indole) erano assicurate dal prolungato<br />

apprendistato e dalla partecipazione<br />

attiva <strong>del</strong> giovane alle commissioni<br />

<strong>del</strong>l'artista/artigiano.”(C.M.<br />

Cipolla, Storia economica <strong>del</strong>l'Europa<br />

preindustriale e P. Laslett: Il mondo<br />

che abbiamo perduto, citati in M. Fini,<br />

La ragione aveva torto, 1985) Il<br />

maestro o il committente interrogavano<br />

l'allievo sull'andamento <strong>del</strong>l'arte,ovvero<br />

<strong>del</strong> lavoro che stava svolgendo per<br />

sincerarsi sulla qualità <strong>del</strong> prodotto e<br />

soprattutto sui tempi di fattibilità.<br />

Con le dovute proporzioni e traslazioni<br />

storiche e per quanto possa valere<br />

ed essere utilizzata questa metafora<br />

<strong>del</strong>la bottega artigianale rinascimentale,<br />

mi sembra quella più vicina<br />

a descrivere la situazione in cui, chi<br />

vi parla, si trova nel volere e nel dover<br />

rispondere a questa domanda. Durante<br />

questo “prolungato apprendistato,”dal<br />

febbraio 2000,ad oggi, nonostante<br />

“l'indole e l'attiva partecipazione,”che<br />

credo di aver dimostrato,non<br />

mi è stato assicurato il raggiungimento<br />

di tutti gli obiettivi che mi ero prefissata<br />

e che mi sono adoperata,unitamente<br />

ai membri <strong>del</strong>la Commissione<br />

Scuola e <strong>del</strong> Consiglio tutto, a raggiungere.<br />

Non sono ancora in grado di dirvi<br />

che “l'opera è compiuta”!In questi<br />

anni,ci siamo tenacemente impegnati<br />

perché si costruisse un pensiero e una<br />

modalità operativa che non fosse guidata<br />

dall'improvvisazione e dall'approssimazione,affichè<br />

il lavoro che molti<br />

dei nostri colleghi, in ambiti professionali<br />

differenti e con diversa formazione<br />

svolgevano nella scuola,potesse<br />

vedersi riconosciuto e guidato da una<br />

legge.Le nostre iniziative si sono indirizzate<br />

in ambito culturale e politicoistituzionale.<br />

Una scelta quasi obbligata<br />

la nostra, che,in un viaggio a ritroso<br />

nella ricerca <strong>del</strong>l'esistente e nel<br />

presente, in una prospettiva progettuale,<br />

ci ha condotto per strade impervie<br />

segnate da stazioni e scandite<br />

da un ritmo triadico: la nascita di un<br />

progetto, il percoso verso la sua realizzazione,<br />

la revoca, il blocco, la vanificazione,<br />

a volte, di ciò che si era faticosamente<br />

costruito. Dall'analisi globale<br />

<strong>del</strong>l'articolato e complesso percorso<br />

attraverso il passato,il presente<br />

e le prospettive future <strong>del</strong>la psicologia<br />

scolastica,emergono i complessi meccanismi<br />

istituzionali da cui essa è stata<br />

pervasa e che ne hanno caratterizzato<br />

le costanti.<br />

“Ogni istituzione, anche se fondata<br />

sui più nobili intenti, è inconsciamente<br />

una forma di organizzazione <strong>del</strong>la<br />

violenza”: questo sosteneva Freud e<br />

noi, “non disponiamo tuttora,come afferma<br />

Kaès,di una teoria psicoanalitica<br />

sufficientemente circostanziata” atta<br />

a spiegarli, nonostante esse, ormai<br />

da qualche decennio, siano oggetto di<br />

studio ad opera di molti autori di talento.<br />

Un fatto incontrovertibile è che<br />

l'istituzione in quanto tale si presenta<br />

come un Giano bifronte:si offre da un<br />

lato come alleviamento <strong>del</strong>l'angoscia e<br />

soluzione dei conflitti e, al tempo stesso,<br />

realizza <strong>del</strong>le concretizzazioni inesorabili<br />

dei conflitti stessi.”( E.Gaburri<br />

1991 in L'Istituzione e le Istituzioni<br />

ed.Borla).<br />

Se così non fosse, sarebbe difficile<br />

comprendere perché nel nostro Paese<br />

le iniziative a carattere psicologico,<br />

in senso lato, nella scuola si succedono<br />

con una latenza veramente sorprendente.<br />

1902, il Ministro <strong>del</strong>la Pubblica struzione<br />

risponde ad un'interrogazione in<br />

cui si chiede che vengano istituiti, negli<br />

ultimi anni <strong>del</strong>l'iter scolastico,dei corsi<br />

di igiene sessuale per la prevenzione<br />

<strong>del</strong>le malattie veneree.<br />

19<strong>11</strong>, in corrispondenza con un significativo<br />

aumento <strong>del</strong>la diffusione<br />

<strong>del</strong>le malattie a trasmissione sessuale,<br />

vengono date indicazioni per la prevenzione<br />

in tal senso e si auspica la<br />

promulgazione di una legge che disciplini<br />

l'obbligatorietà <strong>del</strong>l'educazione<br />

sessuale nella scuola, intesa in termini<br />

di informazione sull'igiene sessuale.<br />

1962, in risposta alle necessità emergenti<br />

dalle scuole speciali e <strong>del</strong>le classi<br />

differenziali, con la Circolare speciale<br />

n.4.525 s’istituiscono le equipés<br />

medico-socio psicopedagogiche. 1970<br />

esse si aboliscono con la legge istitutiva<br />

<strong>del</strong> Servizio Sanitario Nazionale, che<br />

sancisce che “l'istituzione scolastica<br />

è luogo di educazione e formazione<br />

ed in alcun modo di terapia”.<br />

nel 1978 la Circolare Ministeriale<br />

n°167/78, sana questo vuoto, istituendo<br />

la figura <strong>del</strong>lo psicopedagogista quale<br />

docente comandato a svolgere una<br />

serie di funzioni relative alla componente<br />

psicologica <strong>del</strong>l'azione educativa:una<br />

figura professionale specialista<br />

in psicologia e pedagogia.<br />

1988, istituzione dei GLES( Gruppo,<br />

Lavoro, Educazione Salute) si fanno<br />

corsi di aggiornamento per docenti<br />

,capi d'istituto, operatori ASL e si<br />

stanziano dei fondi per dei progetti ad<br />

hoc.<br />

1990, viene gradualmente e quasi totalmente<br />

eliminata la figura professionale<br />

<strong>del</strong>lo psicopedagogista e se ne istituisce<br />

una nuova: il Docente Referente<br />

per l'Educazione alla Salute,il cui<br />

mandato è quello di svolgere “attività<br />

di informazione, prevenzione e formazione<br />

in ambito familiare scolastico ed<br />

extrascolastico”, (G.Lagrasta 1996)<br />

69


temi di politica professionale<br />

la scuola<br />

Da allora, per oltre un decennio,la<br />

scuola per fruire <strong>del</strong>la consulenza psicologica,si<br />

deve industriare: alcune<br />

scuole riescono a fruire <strong>del</strong> contributo<br />

<strong>degli</strong> ex Operatori Psicopedagogici<br />

(ultima denominazione <strong>degli</strong> psicopedagogisti<br />

mediante l'Ordinanza Ministeriale<br />

n° 282/89) che, con l'applicazione<br />

<strong>del</strong>l'art. 14 <strong>del</strong>la legge<br />

270/82,possono utilizzare le ore di contemporaneità<br />

nel'insegnamento, per<br />

svolgere la funzione psico-pedagogica<br />

su progetti presentati ed approvati dai<br />

Collegi dei Docenti; altre affidano progetti<br />

specifici a psicologi <strong>del</strong>l' area privata;<br />

altre ancora riescono ad avere il<br />

contributo <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> SSN,non<br />

solo per problemi riguardanti l'handicap,ma<br />

anche per progetti di prevenzione<br />

<strong>del</strong> disagio e/o dei disturbi di apprendimento.<br />

Ancora oggi, a più di un secolo di distanza<br />

da quel lontano 1902, con tutti<br />

gli episodi di cronaca come quelli accaduti<br />

in questi anni, che hanno avuto<br />

drammaticamente come protagonisti<br />

giovani ed adolescenti, stiamo ancora<br />

dibattendo su i se e sui ma di una<br />

legge sull'istituzione dei Servizi di <strong>Psicologi</strong>a<br />

Scolastica.<br />

Dicembre 2000, in un importante<br />

convegno, tenutosi a Roma promosso<br />

dall'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, la<br />

Senatrice M.G. Galdi, allora Vicepresidente<br />

<strong>del</strong>la Commissione Speciale Infanzia<br />

<strong>del</strong> Senato, nel corso di un'attesissima<br />

e partecipatissima tavola rotonda<br />

espone, ad una platea di docenti,<br />

genitori, psicologi ed allievi i contenuti<br />

<strong>del</strong> disegno di legge avente per oggetto<br />

il Testo Unico sull'istituzione dei<br />

Servizi di <strong>Psicologi</strong>a Scolastica. Tutti<br />

eravamo certi di essere finalmente<br />

giunti alla meta: un testo sicuramete<br />

perfettibile, ma che,se approvato, a-<br />

vrebbe conferito ordine e dignità all'enorme<br />

offerta che il nostro sistema<br />

professionale (SSN, Scuola, Liberi professionisti,<br />

Enti locali, Terzo settore)<br />

aveva prodotto in oltre trent'anni di lavoro<br />

nel e con la scuola.<br />

Come molti di voi ricorderanno, però,<br />

la legge non fu approvata.<br />

In tale direzione sono comunque<br />

continuati,seppur con dei referenti diversi<br />

(il governo è cambiato) i contatti<br />

con i componenti <strong>del</strong>la Commissione<br />

Speciale per l'Infanzia <strong>del</strong> Senato,<br />

nonchè con i Capi gruppo parlamentari,<br />

promuovendo e sostenendo anche<br />

i disegni di legge che sono stati<br />

presentati successivamente (Sen. A-<br />

70<br />

sciutti,2001; Dep. Moroni 2004); sempre<br />

questo fine hanno avuto le numerose<br />

iniziative congressuali organizzate,<br />

perché il dibattito su temi quali la<br />

famiglia,la scuola e l'educazione fosse<br />

sempre acceso,perché non si dimenticasse<br />

l'importanza di quanto perseguito.<br />

Molti sono stati d'accordo non<br />

solo sull'opportunità di tale legge, ma<br />

anche sulla necessità che non si dovesse<br />

attendere oltre, ma, a tutt'oggi,<br />

ancora nulla di fatto.<br />

Parallelamente abbiamo inteso puntare<br />

sul conseguimento di un obiettivo<br />

intermedio: un Protocollo d'Intesa<br />

tra <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> e<br />

la Direzione Generale <strong>del</strong>l'Ufficio Scolastico<br />

Regionale per il <strong>Lazio</strong>. Anche<br />

questo è stato un progetto che ha comportato<br />

anni di paziente lavoro teso a<br />

stabilire una forte connessione tra la<br />

vasta offerta di psicologia scolastica, e<br />

chi rappresenta istituzionalmente la<br />

loro committenza in senso lato.<br />

Ottobre 2003,dopo una serie di rinvii,<br />

ritardi, “cambiamenti di poltrone”<br />

e quindi di interlocutori, il Presidente<br />

<strong>del</strong> nostro <strong>Ordine</strong> Professionale sigla<br />

un'intesa con la Direzione Generale<br />

<strong>del</strong>l'Ufficio Scolastico Regionale per il<br />

<strong>Lazio</strong>.<br />

Essa è l'espressione <strong>del</strong>la massima<br />

autorità scolastica sul territorio regionale<br />

e ha funzioni di programmazione<br />

e di indirizzo verso le scuole <strong>del</strong>la Regione.<br />

Il Protocollo, come più volte ribadito,<br />

non ha una immediata rilevanza<br />

pratica, nel senso che il nostro lavoro<br />

nelle scuole segue le forme e le procedure<br />

di sempre. Si trattava però di<br />

un buon biglietto da visita, di una apertura<br />

di credito per quelle situazioni locali<br />

che hanno meno dimestichezza<br />

con la psicologia e costituiva la premessa<br />

per potere, forse domani, a ragion<br />

veduta, costruire <strong>del</strong>le sinergie<br />

più operative tra <strong>Ordine</strong> e Amministrazione<br />

Scolastica (P.Marinelli 2003).<br />

Nell'ottica generale di quanto fin qui<br />

ricordato, ritenevamo che il Protocollo<br />

rivestisse una rilevante valenza simbolica.<br />

Esso segnava un'apertura e una<br />

sensibilità da parte <strong>del</strong>l'Amministrazione<br />

scolastica regionale presieduta<br />

attualmente dalla dott.ssa Maddalena<br />

Novelli e offrisse una base utile per<br />

procedere ad una riorganizzazione <strong>del</strong>la<br />

cultura sulla quale si realizza lo<br />

scambio tra personale <strong>del</strong>la scuola e<br />

professionisti. Era l'esito di un percorso<br />

faticoso che oggi ci sembrava<br />

giunto a compimento. Ma ciò non è stato<br />

certo sufficiente ai nostri occhi per<br />

tentare comunque di giungere ad articolare<br />

un mo<strong>del</strong>lo di lavoro che facesse<br />

ordine ed evidenziasse <strong>del</strong>le regole<br />

che potessero avere una portata generale<br />

e dunque risultare riconoscibili<br />

da tutti coloro che si trovano ad operare<br />

al fianco <strong>del</strong>la scuola.<br />

Il Gruppo di Lavoro interistituzionale,<br />

paritetico, composto da due<br />

membri di ciascun organo di appartenenza<br />

(Direzione Generale <strong>del</strong>l'Ufficio<br />

Scolastico Regionale per il <strong>Lazio</strong>,<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, Facoltà di<br />

<strong>Psicologi</strong>a, Dirigenti Scolastici), si è insediato<br />

nel dicembre 2003, ma il suo<br />

lavoro di riflessione su quali priorità<br />

confrontarsi ha subito <strong>degli</strong> arresti dovuti<br />

a problemi ancora una volta politico-istituzionali.<br />

La ricchezza <strong>del</strong> materiale raccolto<br />

nel corso <strong>del</strong>le indagini conoscitive<br />

promosse dal nostro <strong>Ordine</strong> professionale<br />

e dalla Commissione Scuola avrebbe<br />

dovuto costituire una base dalla<br />

quale partire per la costruzione <strong>del</strong>la<br />

nostra osservazione.<br />

Nel luglio 2004 era pronto un questionario<br />

rivolto ai Dirigenti Scolastici<br />

che avrebbe dovuto mappare “lo stato<br />

<strong>del</strong>l'arte” <strong>degli</strong> interventi di <strong>Psicologi</strong>a<br />

Scolastica, dal punto di vista <strong>del</strong>la committenza.<br />

Questionario per elaborare<br />

ilquale l'<strong>Ordine</strong> aveva chisto la consulenza<br />

<strong>del</strong>la Dott.ssa Scalisi <strong>del</strong>la Facoltà<br />

di <strong>Psicologi</strong>a 2 <strong>del</strong>l'Università la<br />

Sapienza.<br />

I risultati sarebbero stati presentati<br />

nel corso di una giornata di studio che<br />

avrebbe visto ancora una volta <strong>Psicologi</strong>a<br />

e Scuola confrontarsi sulle caratteristiche<br />

<strong>del</strong>la “domanda” e sull'efficacia<br />

“<strong>del</strong>l'offerta”.<br />

Ma ci è stato imposto un cambiamento<br />

di rotta per questioni di opportunità;così<br />

ci è stato detto dalla Dott.ssa<br />

M. Novelli. Quindi, per non gettare nel<br />

vuoto tutto il lavoro svolto, concordiamo<br />

con una mediazione: in autunno,<br />

in occasione di una giornata di studio<br />

rivolta ai Dirigenti Scolasticie psicologi,<br />

organizzata dalla Direzione Generale<br />

<strong>del</strong>l'Istruzione Regionale <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />

il Gruppo di Lavoro interistituzionale,<br />

paritetico avrebbe promosso<br />

un dibattito teso a far emergere il<br />

punto di vista <strong>del</strong>la scuola rispetto alla<br />

presenza <strong>degli</strong> psicologi nella scuola<br />

e, sempre in quella sede, sarebbe<br />

stato presentato il “Questionario”. Que-


sto è quanto è stato concordato nell'ultimo<br />

incontro <strong>del</strong> gruppo paritetico,che<br />

si è tenuto nel giugno u.s.<br />

A tutt’oggi, nonostante numerose sollecitazioni,non<br />

si è registrata nessuna<br />

intenzione, da parte <strong>del</strong>la Direzione Generale,<br />

di organizzare alcuna giornata<br />

di studio.<br />

Anzi in un recente Convegno tenutosi<br />

a Roma, nella sala <strong>del</strong>la Protomoteca<br />

<strong>del</strong> Campidoglio, promosso dall'Assessore<br />

Coscia,un portavoce <strong>del</strong>la<br />

Dott.ssa Novelli,invitata, ma non presente,ha<br />

parlato di sinergie, tra le varie<br />

componenti <strong>del</strong> territorio nel comune<br />

intento di promuovere la salute<br />

psicofisica <strong>degli</strong> alunni e prevenire la<br />

Dispersione Scolastica. Non ha però in<br />

alcun modo fatto cenno al Protocollo<br />

d'Intesa siglato con il nostro <strong>Ordine</strong><br />

Professionale, sotto gli occhi desolati<br />

di alcuni membri <strong>del</strong> Gruppo di lavoro<br />

paritetico,presenti al Convegno.<br />

Aver <strong>del</strong>ineato il background storico-culturale<br />

<strong>del</strong>la psicologia scolastica<br />

per poi giungere ai giorni nostri, spero<br />

permetterà ai colleghi più giovani di<br />

conoscere meglio il contesto in cui, magari<br />

anche solo occasionalmente, si troveranno<br />

a lavorare e di comprendere<br />

come sia importante puntare sulla qualità<br />

<strong>del</strong>l'intervento; i colleghi non più<br />

giovanissimi ed i miei coetanei,mi auguro<br />

lo apprezzino e condividano con<br />

me che queste frustrazioni,non ci debbano<br />

scoraggiare rispetto al conseguimento<br />

di qualcosa in cui crediamo profondamente.<br />

La rabbia per la cecità <strong>del</strong>le istituzioni<br />

nei confronti <strong>del</strong>la prevenzione<br />

<strong>del</strong> disagio e <strong>del</strong>la promozione <strong>del</strong>la salute<br />

mentale nella scuola, si deve trasformare<br />

in tenacia ed ulteriore pazienza<br />

nel ricercare altre strade da percorrere,<br />

non ultima anche quella di valutare<br />

positivamente l'opportunità di<br />

un aggiornamento e/o di una riqualificazione<br />

di tutti coloro che operano nelle<br />

scuole, in vista di un progetto legislativo<br />

regionale che veda professionisti<br />

con una specifica competenza,impegnati<br />

sul territorio, lavorare,in collaborazione<br />

con le scuole, studiando le<br />

esigenze locali, elaborando progetti ad<br />

hoc, definendo interventi in un'ottica<br />

di prevenzione e promozion finalmente<br />

previsto il ritorno alle urne per il rinnovo<br />

<strong>degli</strong> Ordini professionali: sarà<br />

compito di chi sarà eletto impegnarsi<br />

in questa prospettiva, portando a termine<br />

i progetti intrapresi. In tal senso<br />

il nostro lavoro continua.<br />

temi di politica professionale<br />

“GIÙ LE MANI<br />

DAI BAMBINI IPERATTIVI”<br />

La Campagna Nazionale “Giù Le Mani Dai Bambini”® ha avviato la sottoscrizione<br />

<strong>del</strong> ‘CONSENSUS INTERNAZIONALE: ADHD E ABUSO NELLA<br />

PRESCRIZIONE DI PSICOFARMACI AI MINORI’ tra gli esperti, al fine di fare<br />

il punto <strong>del</strong>la situazione sulle tematiche di fondo che sono oggetto di<br />

controversie e fornire agli utenti un quadro di riferimento attendibile.<br />

I colleghi sono invitati a sottoscriverlo inviando una e-mail a: consensusadhd@giulemanidaibambini.org<br />

e dando l'autorizzazione ad inserire<br />

il loro nominativo tra i sottoscrittori e indicando i titoli accademici e/o di<br />

altro tipo e gli insegnamenti che dobbiamo affiancare al loro nome, eventuali<br />

url che puntano a biografie, biglietti da visita, pagine personali. Possono<br />

sottoscrivere il consensus anche le Associazioni e Scuole che si occupano<br />

di salute mentale. La segreteria organizzativa <strong>del</strong>l'iniziativa si riserva<br />

di valutare la congruenza <strong>del</strong>le richieste di sottoscrizione che perverranno.<br />

CONSENSUS INTERNAZIONALE:<br />

ADHD E ABUSO<br />

NELLA PRESCRIZIONE<br />

DI PSICOFARMACI AI MINORI<br />

(Gennaio <strong>2005</strong>)<br />

Premessa<br />

“Giù le mani dai bambini” ® è la più<br />

visibile campagna per la difesa <strong>del</strong> diritto<br />

alla salute dei bambini mai organizzata<br />

in Italia, ed in effetti è quella<br />

attualmente in fase di più rapida espansione<br />

se paragonata ad analoghe iniziative<br />

in Europa. La campagna ha come<br />

scopo la completa e corretta informazione<br />

<strong>del</strong>la popolazione (insegnanti,<br />

genitori, gli stessi adolescenti, ecc.)<br />

sul tema <strong>degli</strong> abusi nella somministrazione<br />

di psicofarmaci a bambini ed<br />

adolescenti, che con oltre <strong>11</strong> milioni di<br />

bambini cronicamente dipendenti da<br />

anfetamine nei soli Stati Uniti, è ormai<br />

una vera e propria emergenza sanitaria,<br />

importata anche in Italia (per maggiori<br />

informazioni, leggi quanto riportato<br />

sul nostro sito www.giulemanidaibambini.org<br />

.<br />

L'iniziativa, promossa dalla rete dei<br />

volontari ospedalieri, che ha riunito in<br />

un Comitato Associazioni ed Enti rappresentativi<br />

di oltre 6 milioni di Italiani,<br />

è patrocinata da RAI - Radio Televisione<br />

Italiana. Hanno aderito alla<br />

campagna volti famosi <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong>lo<br />

spettacolo e <strong>del</strong>la scienza, da Ray<br />

Charles (recentemente mancato) a<br />

Beppe Grillo, e molti altri, come risulta<br />

nella sezione Testimonial <strong>del</strong> sito. La<br />

Campagna si è dotata di un qualificato<br />

Comitato Scientifico ed ha avviato u-<br />

n'articolata serie di interventi divulgativi<br />

sul territorio.<br />

L'iniziativa è non a scopo di lucro,<br />

apartitica, non confessionale. Il portale<br />

informativo su internet, gestito dai<br />

nostri volontari, è attualmente il più<br />

ricco ed articolato disponibile in Italia<br />

su questi temi. La sindrome denominata<br />

“Disturbo di Attenzione e/o Iperattivà”<br />

(ADHD) è stata oggetto di una<br />

quantità impressionante di indagini<br />

sperimentali e di studi scientifici. La<br />

soluzione di elezione per il trattamento<br />

di questo disordine è tutt'ora quella<br />

farmacologica<br />

Le risorse finanziarie sono state concentrate<br />

prevalentemente sulla ricerca<br />

- in larga parte non indipendente, in<br />

quanto finanziata con fondi dei produttori<br />

stessi - mirata ad individuare le<br />

presunte cause biologiche <strong>del</strong> disagio<br />

nonché gli effetti <strong>degli</strong> interventi farmacologici,<br />

penalizzando la ricerca sulle<br />

cause psicologiche, ambientali e so-<br />

71


temi di politica professionale<br />

bambini e farmaci<br />

ciali, nonché gli interventi pedagogici,<br />

psicoterapeutici e sociali autonomi.<br />

I metodi sperimentali utilizzati ed i<br />

risultati ottenuti sono stati oggetto di<br />

accalorati dibattiti ed accese controversie<br />

da parte <strong>degli</strong> addetti ai lavori,<br />

e negli ultimi anni anche dei media e<br />

<strong>del</strong> grande pubblico, ed hanno generato<br />

problemi tutt'ora irrisolti. L'attenzione<br />

- e l'assenza di problemi di<br />

carattere emozionale - sono i pre-requisiti<br />

generali per ogni tipo di apprendimento,<br />

e l'individuazione di una<br />

patologia <strong>del</strong>l'attenzione e <strong>del</strong> movimento<br />

che inibisce l'apprendimento<br />

rappresenta per contro una codifica<br />

che genera conseguenze drammatiche<br />

sul piano personale, familiare, scolastico<br />

e sociale.<br />

I firmatari <strong>del</strong> presente documento,<br />

esperti di fama in ambito clinico e sperimentale,<br />

desiderano, con onestà intellettuale<br />

e competenza professionale,<br />

fare il punto <strong>del</strong>la situazione alla luce<br />

anche <strong>del</strong>le più recenti e/o meno conosciute<br />

risultanze sperimentali scientificamente<br />

accreditate, nonché dei dibattiti<br />

accademici trascorsi ed in atto,<br />

allo scopo di fare chiarezza su un tema<br />

di primo piano nel panorama <strong>del</strong><br />

diritto alla salute dei minori, che riguarda<br />

la comunità scientifica e la società<br />

civile tutta, stimolando con l'occasione<br />

una metodologia di approccio<br />

eticamente più corretta nei confronti<br />

di un problema che da mezzo secolo è<br />

vittima di metodologie di approccio sovente<br />

infruttuose.<br />

L'ADHD come malattia<br />

È consuetudine consolidata definire<br />

l'ADHD - in termini di causalità primaria<br />

- come una “malattia geneticamente<br />

determinata”, relegando le cause<br />

psicosociali a “concause minori” se<br />

non a semplici “cartine di tornasole”<br />

72<br />

in grado di far emergere quanto già determinato<br />

a livello genetico, influenzandone<br />

né più né meno i tempi e modi<br />

<strong>del</strong>la comparsa <strong>del</strong>la sintomatologia.<br />

In proposito va ribadito che non è stata<br />

ancora dimostrata sperimentalmente<br />

la causalità diretta di alcun gene<br />

o pool di geni, e che nessun marcatore<br />

biologico (fenotipo) è stato individuato<br />

con certezza.<br />

L'ADHD è, nella migliore <strong>del</strong>le ipotesi,<br />

un semplice elenco di comportamenti<br />

disfunzionali, troppo poco per<br />

identificare una malattia. L'insufficiente<br />

definizione di questi comportamenti-sintomo<br />

dal punto di vista operazionale,<br />

rende persino impossibile configurare<br />

nettamente l'ADHD come una<br />

psicopatologia. Sulla base <strong>del</strong>le risultanze<br />

scientifiche attualmente disponibili,<br />

la diagnosi di ADHD rischia di<br />

essere sostenuta da motivazioni di carattere<br />

principalmente economico e<br />

non indirizzata al reale beneficio <strong>del</strong><br />

bambino/paziente.<br />

La diagnostica <strong>del</strong>l'ADHD<br />

Coerentemente con quanto esposto<br />

in merito al concetto di malattia, la diagnostica<br />

utilizzata è vistosamente carente.<br />

Il manuale diagnostico <strong>del</strong>l'APA<br />

rimarca nel DSM-IV che:<br />

“... non vi sono test di laboratorio<br />

confermati come diagnostici “per “il<br />

Disturbo <strong>del</strong> Deficit d'Attenzione/Iperattività<br />

. “<br />

Nel documento “2000 American Academy<br />

of Pediatrics Annual Meeting Attention<br />

Deficit Hyperactivity Disorder:<br />

Current Diagnosis and Treatment,<br />

Mark L. Wolraich, MD”, viene ribadito:<br />

“Comunque la diagnosi <strong>del</strong>l'ADHD<br />

resta legata a criteri diagnostici limitati.<br />

La diagnosi dipende dall'osservazione<br />

<strong>del</strong> comportamento dei bambini<br />

da parte di diverse fonti, in particolare<br />

genitori ed insegnanti, spesso discordanti<br />

tra loro, senza un metodo<br />

chiaro per risolvere queste discrepanze.<br />

Una <strong>del</strong>le fonti di discrepanza è il<br />

fatto che i comportamenti sono influenzati<br />

dall'ambiente. La classe scolastica<br />

quindi potrebbe dare adito a<br />

comportamenti diversi da quanto osservato<br />

a casa, inoltre i rapporti <strong>del</strong>le<br />

osservazioni sono spesso soggettivi a<br />

causa <strong>del</strong>l'assenza di specifiche competenze<br />

per l'osservazione dei comportamenti<br />

stessi, gli osservatori dovrebbero<br />

usare il loro proprio metodo<br />

personale di giudizio. Inoltre i criteri<br />

sono gli stessi indipendentemente da<br />

età e stato di sviluppo, mentre in realtà<br />

il comportamento dei bambini varia anche<br />

in base al loro stato di crescita”<br />

Se si analizzano con attenzione i<br />

commenti ai test sperimentali che gli<br />

specialisti utilizzano per determinare<br />

le soglie di attenzione ed iperattività,<br />

emergono dati che ci inducono a riconsiderare<br />

le nostre convinzioni.<br />

Emerge che i bambini sono in grado di<br />

prestare attenzione ai compiti loro graditi,<br />

mentre non lo sono per quelli rilevanti<br />

per l'apprendimento, se nella<br />

loro percezione sono “meno graditi”.<br />

Si parla pertanto di “carenza di attenzione<br />

in un contesto di scarsa motivazione”<br />

o di “ansia da apprendimento”,<br />

nonché di “comportamenti iperattivi”<br />

in un contesto famigliare in cui emergono<br />

gravi psicopatologie.<br />

Pare almeno discutibile che tutto<br />

questo possa tout-court essere trasformato<br />

in una malattia di carattere<br />

biologico, mentre appare evidente come<br />

siano implicate dinamiche personali<br />

e sociali di varia natura che sono<br />

state a tutt'oggi in larga parte trascurate<br />

dall'indagine scientifica. A fronte<br />

di disturbi <strong>del</strong>l'attenzione e di iperattività,<br />

sarebbe necessario effettuare un


temi di politica professionale<br />

bambini e farmaci<br />

L’ADESIONE DELL’ORDINE<br />

Punto 7 all'O.d.G. seduta <strong>del</strong> 13/04/<strong>2005</strong> <strong>del</strong> Consiglio<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>. Decisioni in merito<br />

all'adesione <strong>del</strong>l'iniziativa “Consensus internazionale:<br />

ADHD e abuso nella prescrizione di psicofarmaci nei minori”<br />

All'unanimità i Consiglieri sono favorevoli alla sottoscrizione<br />

<strong>del</strong> documento “ADHD e abuso nella prescrizione<br />

di psicofarmaci nei minori”.<br />

Gentile Presidente dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca,<br />

la Vostra sottoscrizione mi è particolarmente gradita, essendo<br />

uno psicologo sono consapevole <strong>del</strong>l'elevato significato etico e<br />

istituzionale di questa vostra <strong>del</strong>ibera che certo non mancherà<br />

di essere d'esempio per tutti. Per meglio valorizzare la Vostra<br />

sottoscrizione sarebbe utile indicare il numero <strong>degli</strong> iscritti al<br />

Vostro <strong>Ordine</strong>, se le è possibile avere questo dato me lo invii per<br />

cortesia. Verifichi che sul nostro portale quanto scritto in merito<br />

alla Vostro <strong>Ordine</strong> e mi indichi eventualmente come preferisce<br />

siate presentati in 2-3 righe sintetiche.<br />

Cordiali saluti<br />

Claudio Ajmone<br />

Coordinatore <strong>del</strong>la Campagna Nazionale<br />

serio screening medico standardizzato<br />

ed un'approfondita analisi <strong>del</strong>le relazioni<br />

sociali dei piccoli pazienti, <strong>del</strong><br />

loro reale grado di apprendimento scolastico<br />

e dei molti altri fattori che possono<br />

essere alla causa dei comportamenti<br />

anormali <strong>del</strong> bambino. Si deve<br />

pertanto concludere che la diagnostica<br />

non ha ancora una legittimazione<br />

scientifica tale da permettere una diagnosi<br />

certa al di là di ogni ragionevole<br />

dubbio.<br />

La terapia farmacologica<br />

e i suoi effetti<br />

La cura è un procedimento terapeutico<br />

che, rimuovendo le cause che hanno<br />

generato la patologia, porta alla guarigione.<br />

Il sollievo e la remissione dei<br />

sintomi, per quanto siano eventi importanti,<br />

non qualificano un intervento<br />

terapeutico come cura. Sia la cura<br />

che il trattamento sintomatico devono<br />

comunque garantire il rispetto <strong>del</strong>la dignità<br />

umana e l'integrità psicofisica,<br />

condizione che la maggior parte <strong>degli</strong><br />

psicofarmaci attualmente in commercio<br />

non sono in grado di rispettare.<br />

Non ci sono dubbi che tali prodotti farmaceutici<br />

hanno effetti collaterali anche<br />

gravi, inclusa la morte <strong>del</strong> paziente.<br />

I loro effetti si manifestano con la<br />

soppressione dei sintomi in presenza<br />

di assunzione regolare <strong>del</strong> farmaco, in<br />

quanto l'interruzione <strong>del</strong> trattamento<br />

farmacologico fa riemergere la situazione<br />

antecedente al periodo di regolare<br />

assunzione. Questo è il motivo per<br />

cui si rende necessaria la somministrazione<br />

a lungo termine, anche quando<br />

essa è sconsigliata dagli stessi specialisti<br />

ed a volte dalle stesse industrie<br />

produttrici.<br />

In un documento datato Dicembre<br />

1999 “Long-Term Effects of Stimulant<br />

Medications on the Brain” il NIMH (National<br />

Institute of Mental Health) dichiara<br />

che<br />

“Gli stimolanti sopprimono i sintomi<br />

<strong>del</strong>l'ADHD ma non curano il disordine,<br />

e come risultato i bambini etichettati<br />

ADHD sono spesso trattati con<br />

stimolanti per molti anni…”<br />

La terapia con questi prodotti farmaceutici<br />

di per se non migliora il rendimento<br />

scolastico dei bambini, in<br />

quanto i procedimenti legati all'apprendimento<br />

sono qualcosa di molto<br />

più complesso <strong>del</strong> semplice “prestare<br />

attenzione”. Afferma il Professore Cesare<br />

Cornoldi, ordinario di psicologia<br />

all'Università di Padova, in merito alla<br />

prescrizione di Metilfenidato (Ritalin):<br />

“È bene allora ricordare che si possono<br />

registrare effetti positivi nel controllo<br />

<strong>del</strong>l'impulsività, <strong>del</strong>l'iperattività<br />

e <strong>del</strong>l'attenzione, per la durata <strong>del</strong>la<br />

somministrazione <strong>del</strong> farmaco; i disturbi<br />

invece <strong>del</strong>l'apprendimento, <strong>del</strong>la<br />

condotta e la difficoltà di interazione<br />

sociale richiedono interventi di natura<br />

diversa. Generalmente comunque<br />

la terapia farmacologica è cronica, perché<br />

se viene sospesa la somministrazione<br />

<strong>del</strong> farmaco - in assenza di interventi<br />

di tipo psicologico e pedagogico-didattico<br />

- il bambino in breve<br />

tempo tende a ripresentare la stessa<br />

sintomatologia. “ (Cesare Cornoldi,<br />

Iperattività e autoregolazione cognitiva,<br />

Erickson, 2001, pag. 188.)<br />

OMISSIS<br />

Reinterpretare i dati<br />

Negli ultimi anni sono comparse,<br />

sempre più numerose, ricerche che individuano<br />

correlazioni di varia natura<br />

con l'ADHD. Si tratta di patologie fisiche,<br />

reazioni a terapie mediche, condizioni<br />

ambientali di vario tipo e di gravidanza<br />

sfavorevoli, psicopatologie, in<br />

grado di mimare la sintomatologia <strong>del</strong>l'ADHD<br />

raggiungendo i medesimi criteri<br />

diagnostici. La nosografia ADHD<br />

ha di fatto l'effetto di depistare i medici<br />

che omettono di indagare queste<br />

cause, con un danno potenzialmente<br />

rilevante per la salute <strong>del</strong> minore.<br />

Non possiamo dimenticare che studiare<br />

e stare fermi ed attenti a scuola<br />

sono condizioni che richiedono a tutti<br />

i bambini un sacrificio che viene diversamente<br />

assolto in armonia con la<br />

curva di Gauss, e che le variabili che<br />

possono spiegare tali variazioni sono<br />

talmente numerose che per ora non<br />

siamo in grado di valutarle ed esprimere<br />

giudizi clinici.<br />

Tutte queste correlazioni che sono<br />

emerse possono essere reinterpretate<br />

come cause Possiamo ipotizzare che<br />

la sintomatologia ADHD sia in realtà<br />

una costellazione aspecifica di sintomi,<br />

indicatori di un disagio <strong>del</strong>la persona<br />

che rimandano alle più svariate<br />

cause<br />

Possiamo abolire la nosografia ADHD<br />

con il suo far<strong>del</strong>lo ideologico così come<br />

anni fa si fece con l'omosessualità<br />

(originariamente, come a tutti noto,<br />

classificata come malattia mentale al<br />

pari <strong>del</strong>l' ADHD)<br />

Questa è la vera sfida che abbiamo<br />

di fronte, una ipotesi che merita tutta<br />

l'attenzione scientifica di cui siamo capaci,<br />

un diverso modo di fare sperimentazione,<br />

ed un approccio eticamente<br />

diverso all'utilizzo <strong>degli</strong> psicofarmaci<br />

su bambini ed adolescenti, che<br />

dovrebbe essere ispirato alla massima<br />

cautela e come ultima risorsa in casi<br />

estremi, al fine di prevenire e contenere<br />

i possibili rischi di abuso su larga<br />

scala, in più occasioni documentati sia<br />

nella letteratura scientifica che da autorevoli<br />

fonti di informazione.<br />

73


UNA MOZIONE<br />

CONTRO L’ATTACCO ALLA<br />

PROFESSIONALITÀ E ALL’ETICA<br />

DI CHI LAVORA<br />

PER L’APPLICAZIONE DELLA 194<br />

NELLA SUA INTEREZZA<br />

tutela <strong>del</strong>la professione<br />

VOLONTARI NEI CONSULTORI<br />

E IL MINISTRO<br />

“SNOBBA” GLI PSICOLOGI<br />

Il consiglio <strong>del</strong>l'ordine regionale<br />

ha inteso prendere posizione<br />

sulla proposta <strong>del</strong> Ministro<br />

Francesco Storace di introdurre<br />

militanti <strong>del</strong> Movimento per la<br />

vita nei consultori pubblici.<br />

Abbiamo voluto sostenere ancora<br />

una volta la differenza che<br />

intercorre tra l'essere<br />

simpatizzanti di un'idea o di<br />

un'altra e l'essere appartenenti ad<br />

una professione, con un corpus<br />

teorico di riferimento, una<br />

consolidata pratica professionale<br />

ed un codice deontologico a tutela<br />

dei professionisti come dei loro<br />

clienti, chiunque essi siano e<br />

qualunque cosa essi pensino.<br />

Non sorprende che la psicologia<br />

nel SSN venga erosa attraverso il<br />

mancato rinnovo <strong>del</strong> turn over e<br />

soprattutto cedendo fette di<br />

fatturato ad altre professionalità,<br />

visto il modo con cui il nostro<br />

Ministro ritiene di poter trattare<br />

problemi così <strong>del</strong>icati e profondi,<br />

strumentalizzando una situazione<br />

drammatica a fini politici.<br />

Non esiste un codice deontologico<br />

per i Ministri <strong>del</strong>la Repubblica Il<br />

nostro, agli artt. 3 e 4, recita così:<br />

“Lo psicologo è consapevole <strong>del</strong>la<br />

responsabilità sociale derivante<br />

dal fatto che, nell'esercizio<br />

professionale, può intervenire<br />

significativamente nella vita <strong>degli</strong><br />

altri; pertanto deve prestare<br />

particolare attenzione ai fattori<br />

personali, sociali, organizzativi,<br />

finanziari e politici, al fine di<br />

evitare l’uso non appropriato <strong>del</strong>la<br />

sua influenza….”; “Nell'esercizio<br />

<strong>del</strong>la professione, lo psicologo<br />

rispetta la dignità, il diritto<br />

alla riservatezza,<br />

all'autodeterminazione ed<br />

74<br />

all'autonomia di coloro che si<br />

avvalgono <strong>del</strong>le sue prestazioni;<br />

ne rispetta opinioni e credenze,<br />

astenendosi dall'imporre il suo<br />

sistema di valori;…”<br />

e.m.d.r<br />

Mozione <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l'ordine<br />

<strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

contro l'attacco portato<br />

dal Ministro Storace<br />

alla professionalità<br />

e allo spazio di azione<br />

<strong>degli</strong> psicologi nei Consultori<br />

Il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> esprime il suo dissenso<br />

in relazione alla proposta<br />

<strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>la Salute Storace<br />

di inserire Volontari di Associazioni<br />

- come per esempio i volontari<br />

<strong>del</strong> 'Movimento per la vita' -<br />

nei Consultori <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> e più in<br />

generale in Italia.<br />

Il Consiglio è consapevole che<br />

la presenza di psicologi professionisti<br />

preparati, attenti ai bisogni<br />

anche profondi <strong>del</strong>le donne,<br />

socialmente responsabili e sorretti<br />

da una forte etica professionale,<br />

sia una presenza -richiesta e apprezzata<br />

dagli utenti- effettivamente<br />

utile alle donne e alle coppie<br />

che si trovano davanti ad una<br />

scelta drammatica e sempre contraddittoria,<br />

come è l'interruzione<br />

volontaria di una gravidanza.<br />

Da anni, infatti, gli psicologi collaborano<br />

nell'applicazione <strong>del</strong>la<br />

194 nella sua interezza -anche per<br />

la prevenzione <strong>del</strong>l'aborto- e da<br />

anni sono accanto alle donne e alle<br />

famiglie nei consultori, aiutandole<br />

ad esplorare tutte le strade<br />

possibili, nell'unico intento di supportarle<br />

in un momento <strong>del</strong>la vita,<br />

connotato da una difficile scelta.<br />

(28 novembre <strong>2005</strong>)


GLI ESTRATTI<br />

DALLA RASSEGNA STAMPA<br />

CONFERMANO<br />

UNA NOSTRA<br />

QUALIFICATA PRESENZA<br />

tutela <strong>del</strong>la professione<br />

SUI MEDIA GLI PSICOLOGI<br />

PROTAGONISTI<br />

DEL DIBATTITO DELLE IDEE<br />

Maria Teresa Rosito, Roberta Fangucci<br />

Stress post-vacanza o depressione<br />

da rientro<br />

Gli inglesi lo chiamano post-vacation<br />

blues, dove “blue” è sinonimo di tristezza,<br />

depressione. È lo stress postvacanza,<br />

o depressione da rientro: una<br />

sindrome sempre più diffusa, che si<br />

traduce, per chi torna al lavoro, con<br />

senso di stordimento, calo <strong>del</strong>l'attenzione,<br />

mal di testa, apatia. La ragione<br />

di tutto ciò Le ferie concentrate in a-<br />

gosto e, soprattutto, la “qualità <strong>del</strong><br />

tempo che cambia”. Ne parla Marialori<br />

Zaccaria, psicologa e psicoterapeuta,<br />

vicepresidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>: “È come se<br />

si passasse, in modo brusco e repentino,<br />

da un tempo ‘analogico’ - fluido,<br />

approssimativo - a un tempo ‘digitale’,<br />

che richiede puntualità, precisione<br />

. A mio avviso, questa è una<br />

<strong>del</strong>le fonti maggiori di stress, proprio<br />

perché la nostra mente tende<br />

per sua natura più all’analogico”.<br />

(Kataweb-08 settembre 2004)<br />

I valori <strong>del</strong>lo sport<br />

Le motivazioni che spingono alla pratica<br />

sportiva. I valori <strong>del</strong>lo sport, mezzo<br />

fondamentale per abbattere barriere<br />

culturali e favorire l'integrazione.<br />

Ma anche l'importanza <strong>del</strong>la pratica,<br />

amatoriale e agonistica.<br />

Intervista a tutto campo con la psicologa<br />

<strong>del</strong>lo sport Isabella Ottavi,<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />

impegnata anche nei programmi<br />

di formazione e ricerca <strong>del</strong>la Fisd: “Per<br />

un ragazzo con disabilità acquisita,<br />

il discorso è molto semplice. Lo<br />

sport significa ritornare alla vita,<br />

non sentirsi più soggetto passivo,<br />

trovare nuovamente uno scopo. E<br />

poi, ma questo vale per tutti, i benefici<br />

<strong>del</strong>la pratica sportiva sono<br />

immediati ed evidenti, perché porsi<br />

obiettivi e traguardi non fa che<br />

stimolare una competitività sana e<br />

consente il recupero psicologico <strong>del</strong>la<br />

persona. In questo, lo sport è proprio<br />

una metafora <strong>del</strong>la vita”.<br />

(Superabile-22 settembre 2004)<br />

Ragazzo disabile allontanato<br />

dal campo<br />

Down allontanato dal campo, una<br />

storia che non si chiude con il fischio<br />

<strong>del</strong>l'arbitro.<br />

Tra assistenzialismo e solidarietà, indifferenza<br />

e pregiudizio si rischia di<br />

perdere di vista quello che ha provato<br />

Piero Andreotti, allontanato dal terreno<br />

di gioco che lui ama tanto. Bisogna<br />

andare oltre l'episodio per capire che<br />

è necessario analizzare in profondità i<br />

sentimenti di una persona, per evitare<br />

che in situazioni come questa si senta<br />

emarginata e diversa. Ne parla Diego<br />

Polani, psicologo e consigliere<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>:”Cerchiamo<br />

di analizzare ciò<br />

che sarebbe successo sulla pelle di<br />

Piero”. Da un lato una società che accetta<br />

“Piero” in panchina come mascotte<br />

in maniera, secondo me, populistica<br />

ed assistenzialistica, dall'altra<br />

squadre avversarie e arbitri<br />

che, per non fare brutta figura, accettano<br />

questa situazione anomala<br />

ma sicuramente contraria ai regolamenti<br />

sportivi: arrivano le difficoltà<br />

e colui che viene castigato alla<br />

fine è e rimane solo “Piero”.<br />

(Superabile-21 ottobre 2004)<br />

Suicidio Mercuriali<br />

Tangenti: Mercuriali: Non è un caso<br />

la modalità scelta per togliersi la vita;<br />

la sua professione ha influito sulla scelta.<br />

“Non è un caso che il cardiologo<br />

Francesco Mercuriali, accusato di<br />

tangenti nell'ambito <strong>del</strong>l'inchiesta<br />

milanese, abbia scelto di suicidarsi<br />

con una coltellata al cuore”- afferma<br />

Guido Crocetti, consigliere <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> - spiegando<br />

che tra le ragioni che sostengono<br />

la nostra vita e la morte c’è<br />

sempre un collegamento”.<br />

Sentenza Platè<br />

(Ansa-04 ottobre 2004)<br />

Valerio Benincasa, psicologo e segretario<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

commenta l'emissione <strong>del</strong>la sentenza<br />

Platè.<br />

“Il 28.05.03 il Tribunale di Milano<br />

ha preso posizione contro l'esercizio<br />

abusivo <strong>del</strong>la professione di<br />

psicologo nelle aziende dichiarando<br />

che la diagnosi nei processi di<br />

valutazione <strong>del</strong>le risorse umane deve<br />

essere effettuata da psicologi i-<br />

scritti all'<strong>Ordine</strong> secondo quanto e-<br />

spresso dall'art. 1 <strong>del</strong>la legge 56/89.<br />

A seguito di ciò l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> ha inviato una lettera<br />

a un migliaio tra aziende, banche,<br />

enti pubblici, società di consulenza,<br />

etc. per informarle, sia <strong>del</strong><br />

provvedimento giudiziario, che <strong>del</strong>la<br />

legge 56/89”.<br />

(Opsonline.it, Obiettivo <strong>Psicologi</strong>a<br />

06 ottobre 2004)<br />

75


tutela <strong>del</strong>la professione<br />

rassegna stampa<br />

Giappone: isolati dal mondo ma uniti<br />

da Internet<br />

“Vittime di un’onnipotenza e di u-<br />

na chiusura narcisistica nei confronti<br />

<strong>del</strong> mondo che trova in Internet<br />

un forte collante”. Così Guido<br />

Crocetti, consigliere <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, commenta il<br />

suicidio di sette giovani giapponesi che<br />

si erano conosciuti attraverso la rete e<br />

che, secondo le prime ricostruzioni <strong>degli</strong><br />

inquirenti, hanno condiviso l’atto<br />

estremo <strong>del</strong>la vita.<br />

(Ansa - <strong>12</strong> ottobre 2004)<br />

ll sostegno psicologico ai militari<br />

<strong>del</strong>l’Arma<br />

L’arma psicologica (dei soldati italiani)<br />

per far fronte alla paura. Prima<br />

era una malattia inconfessabile ora una<br />

reazione normale da capire e su cui intervenire.<br />

Così i militari hanno creato<br />

un “corpo speciale”: quello che cura i<br />

traumi dei conflitti. E in prima linea ci<br />

sono le donne.<br />

“Tutte le guerre pongono i giovani,<br />

nel pieno <strong>del</strong>la vita, di fronte al<br />

pericolo reale <strong>del</strong>la morte. A volte di<br />

fronte ad atrocità mai viste prima.<br />

E tutte le guerre obbligano a un’attesa<br />

estenuante <strong>del</strong>l’attacco. Ma oggi<br />

l’attesa si fa ancora più stressante<br />

perché il nemico non è chiaramente<br />

identificabile. L’ambiguità<br />

<strong>del</strong>le regole d’ingaggio crea uno stato<br />

di confusione emotiva” spiega<br />

Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca,<br />

presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi<br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, “Così non potendo scappare<br />

dal fronte, si rischia di scappare<br />

nella malattia. Ma avere aperto<br />

le Forze armate alla psicologia è<br />

un’efficace forma di prevenzione”.<br />

(Venerdì, La Repubblica -22 ottobre 2004)<br />

Nasce l’Osservatorio sulle emergenze<br />

psicologiche nella provincia di Roma<br />

Intesa tra Prefettura, Provincia, Comune<br />

e <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

“L’istituzione di un osservatorio<br />

di durata triennale sugli interventi<br />

di psicologia <strong>del</strong>le emergenze gestito<br />

da un gruppo di lavoro paritetico<br />

composto da un rappresentante<br />

<strong>del</strong>la Prefettura, uno <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, uno<br />

<strong>del</strong>la Provincia, uno <strong>del</strong> Comune di<br />

76<br />

Roma - commenta il presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, E-<br />

manuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca - rappresenterà<br />

un punto di osservazione<br />

e di elaborazione per redigere un<br />

piano provinciale per l’organizzazione<br />

<strong>del</strong>le attività di prevenzione,<br />

gestione e formazione nell’ambito<br />

<strong>del</strong>le emergenze psicologiche”.<br />

(Adnkronos-19 novembre 2004;<br />

Asca-22 e 23 novembre;<br />

City-24 novembre; Mdc-movimento<br />

di difesa <strong>del</strong> cittadino-22 novembre;<br />

Redattore Sociale-22 novembre)<br />

Maremoto nel Sud-Est asiatico. L’<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> pronto<br />

ad intervenire a sostegno di famiglie<br />

e soccorritori<br />

Il presidente Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca precisa: “Già operativi<br />

nelle 24 ore successive all’evento,<br />

non siamo stati ancora attivati. L’emergenza<br />

psicologica in questo caso<br />

riguarda oltre alle vittime anche<br />

i familiari e i soccorritori stessi. Il<br />

Coordinamento di psicologi <strong>del</strong>l’emergenza<br />

si era reso operativo già<br />

nelle 24 ore successive all’evento ma<br />

non è stato attivato in quanto le istituzioni<br />

(Prefettura, Provincia e Comune<br />

di Roma ) - con le quali l’<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> ha stipulato<br />

un protocollo d’intesa per le<br />

emergenze psicologiche - a loro volta<br />

non sono state mobilitate dalla<br />

Protezione Civile nazionale e dalla<br />

Farnesina, per ragioni a noi sconosciute”.<br />

(Ansa e Redattore Sociale<br />

10 gennaio <strong>2005</strong>; Asca-<strong>11</strong> gennaio)<br />

L’ora <strong>degli</strong> studenti con la valigia.<br />

I giovani universitari sono pronti a<br />

trasferirsi in altre città, in altri atenei,<br />

per tagliare il cordone ombelicale e inseguire<br />

i propri sogni.<br />

“La cosa fondamentale - spiega<br />

Paola Marinelli, consigliere <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> - è la<br />

libertà di scelta. Poter decidere se<br />

andare a studiare altrove oppure<br />

no. In tal caso l’esperienze è positiva<br />

ma se invece uno studente è costretto<br />

a trasferirsi, magari in condizioni<br />

economiche disagiate, la<br />

nuova esperienza può diventare fattore<br />

di stress”.<br />

(Campus, gennaio <strong>2005</strong>)<br />

Scuola e disabilità<br />

Durante i primi anni di scuola è stato<br />

seguito dagli insegnanti di sostegno.<br />

Ora che è alle superiori non ne ha più<br />

bisogno, ma per i genitori di un ragazzo<br />

di Venezia, il giovane ha subito gravi<br />

danni dalla decisione <strong>del</strong>l’amministrazione<br />

scolastica e dalla Usl, che lo<br />

hanno ‘bollato come disabile. La vicenda<br />

è finita in tribunale e spetterà<br />

al giudice stabilire chi ha ragione.<br />

Anche secondo Paola Marinelli,<br />

consigliere e <strong>del</strong>egata al settore<br />

scuola presso l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>: “La presenza <strong>del</strong>l’insegnante<br />

di sostegno non può aver<br />

danneggiato il bambino. Allo stesso<br />

modo, è sbagliato pensare al sostegno<br />

come ad una specie di panacea.<br />

Quando un bambino esprime un disagio<br />

l’unica cosa certa è che c’è un<br />

problema che affonda le sue radici<br />

nel vissuto personale e familiare. È<br />

difficile per un genitore accettare<br />

che il proprio figlio abbia <strong>del</strong>le difficoltà<br />

e ammettere di conseguenza<br />

che sia necessario un aiuto”.<br />

(Superabile-18 aprile <strong>2005</strong>)<br />

<strong>Psicologi</strong> e selezione <strong>del</strong> personale:<br />

esercizio abusivo <strong>del</strong>la professione<br />

Valerio Benincasa, psicologo e segretario<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> espone e commenta alcune<br />

reazioni critiche da parte di responsabili<br />

<strong>del</strong>le risorse umane e di consulenti<br />

aziendali in seguito all’invio dall’<strong>Ordine</strong><br />

ad aziende, banche, enti pubblici,<br />

società di consulenza e associazioni<br />

di difesa dei consumatori di una lettera<br />

per informare sui contenuti <strong>del</strong>la<br />

sentenza Platè <strong>del</strong> 28 maggio 2003.<br />

(Diritto & pratica <strong>del</strong> lavoro<br />

05 settembre <strong>2005</strong>)<br />

Dirigenti Usl: esclusi gli psicologi<br />

Quindici incarichi da attribuire nei<br />

distretti pontini. Il bando finisce al Tar.<br />

L’atto emesso dall’azienda Usl è stato<br />

impugnato dal consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, secondo<br />

cui l’avviso pubblico sarebbe viziato<br />

per l’estromissione <strong>degli</strong> psicologi<br />

dal concorso.<br />

(Il Tempo.it-29 aprile <strong>2005</strong>)


Italiani brava gente, soprattutto<br />

nei testamenti<br />

Famiglie senza figli, sensi di colpa,<br />

sensibilità sociale. Sono sempre più numerose<br />

le persone che lasciano i loro<br />

averi alle associazioni non-profit. E le<br />

principali donatrici testamentarie sono<br />

donne.<br />

“Credo che la donna tradizionalmente<br />

emarginata sia anche la più<br />

sensibile - per affinità elettive- alla<br />

sofferenza e alla diversità altrui, che<br />

si tratti di povertà o di malattia o di<br />

infanzia violata” afferma Marialori<br />

Zaccaria, vicepresidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

(Venerdì, La Repubblica -<strong>11</strong> marzo <strong>2005</strong>)<br />

Minorenne vuole abortire:<br />

psicologa, grave è il non sostegno<br />

<strong>del</strong>la madre alla ragazza che rischia<br />

forte depressione e che non esclude<br />

il suicidio<br />

“È evidente che fra la ragazza e la<br />

madre c’è conflittualità. Un aborto<br />

non è mai indolore. Se a questo si<br />

aggiunge il non sostegno <strong>del</strong>la madre,<br />

la ragazza è a forte rischio di<br />

depressione, forse anche di suicidio”<br />

afferma Marialori Zaccaria, vicepresidente<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi<br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

(Ansa-<strong>12</strong> aprile <strong>2005</strong>; Il Corriere Adriatico,<br />

Il Gazzettino on-line, Il Giorno, Il Giornale<br />

di Brescia, Il Giornale di Sicilia,<br />

Il Mattino di Padova, Il Resto <strong>del</strong> Carlino,<br />

Il Tirreno, La Gazzetta di Mantova,<br />

La Gazzetta di Modena,<br />

La Gazzetta di Reggio, La Nazione,<br />

La Nuova Sardegna, La Nuova Venezia,<br />

La Nova Ferrara, La Provincia di Como,<br />

La Provincia di Cremona,<br />

La Provincia di Lecco,<br />

La Provincia Pavese,<br />

La Provincia di Sondrio,<br />

La Tribuna di Treviso, -13 aprile)<br />

Nel 2004 i 50mila psicologi italiani<br />

hanno risposto alle richieste di circa<br />

2 milioni e mezzo di utenti, che per il<br />

76% si sono mostrati soddisfatti <strong>del</strong><br />

servizio.<br />

L’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />

sulla base di una convenzione tra la Facoltà<br />

1 e 2 <strong>del</strong>l’Università “La Sapienza”<br />

di Roma, ha istituito un Osservatorio<br />

<strong>del</strong> mercato <strong>del</strong> lavoro <strong>del</strong>la psicologia<br />

al fine di analizzare lo stato attuale <strong>del</strong>la<br />

professione psicologica e le tendenze<br />

di evoluzione <strong>del</strong> mercato <strong>del</strong> lavoro.<br />

(Agi,Ansa, Asca<br />

e Redattore Sociale-18 maggio <strong>2005</strong>;<br />

Adnkronos salute,<br />

Clarencenews.it e Superabile-19 maggio;<br />

Mdc, movimento difesa <strong>del</strong> cittadino-<br />

20 maggio)<br />

<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>:<br />

solo 1 psicologo su 250 detenuti.<br />

Lettera <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> al ministro Castelli:<br />

chieda scusa per le affermazioni sugli<br />

psicologi definiti in riferimento al caso<br />

Izzo “amici di Caino”. L’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> attraverso il<br />

suo presidente Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca indirizza una lettera aperta<br />

al Ministro Castelli in risposta alle<br />

dichiarazioni, rilasciate dal guardasigilli<br />

a Radio Padania Libera, con le quali<br />

giudica gli psicologi, gli assistenti sociali<br />

e gli altri operatori penitenziari<br />

“amici di Caino che per cultura e mentalità<br />

vogliono a tutti i costi avere davanti<br />

a loro una persona redenta”. Gli<br />

psicologi chiedono al Ministro Castelli<br />

di smentire le affermazioni riportate<br />

dalle agenzie o di porgere ufficialmente<br />

le proprie scuse agli psicologi, agli assistenti<br />

sociali e ai tanti operatori che<br />

lavorano presso le carceri con elevato<br />

impegno, spesso a fronte di un limitato<br />

riconoscimento economico e normativo.<br />

(Ansa-07 maggio <strong>2005</strong>;<br />

Mdc, movimento difesa <strong>del</strong> cittadino-09<br />

maggio; Il Corriere <strong>del</strong>le Alpi,<br />

Il Corriere <strong>del</strong>la Sera, Il Mattino di Padova,<br />

Il Tirreno, Il Trentino, L’Alto Adige,<br />

La Gazzetta di Mantova, La Gazzetta di<br />

Modena, La Gazzetta di Reggio,<br />

La Nuova Ferrara, La Nuova Sardegna,<br />

La Nuova Venezia, La Provincia Pavese,<br />

La Tribuna di Treviso-08 maggio)<br />

Psicologo <strong>del</strong> lavoro e deontologia<br />

professionale. Il ruolo <strong>del</strong>lo psicologo<br />

nei contesti produttivi<br />

Valerio Benincasa, psicologo e segretario<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi<br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, e Andrea Castello d’Antonio,<br />

psicologo <strong>del</strong> lavoro, pubblicano<br />

alcune linee guida da seguire per lo<br />

psicologo che interviene nei contesti<br />

produttivi come consulente o come dipendente.<br />

(Diritto & pratica <strong>del</strong> lavoro-maggio <strong>2005</strong>)<br />

tutela <strong>del</strong>la professione<br />

rassegna stampa<br />

Sono 1030 gli psicologi impegnati nelle<br />

organizzazioni non profit <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Lo rivela una indagine <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> realizzata in<br />

collaborazione con la Fivol.<br />

L’indagine ha rilevato e quantificato<br />

la presenza di psicologi e laureati in<br />

psicologia inseriti lavorativamente in<br />

organizzazioni non-profit, prescindendo<br />

dall’inquadramento professionale.<br />

Sul territorio <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> sono state identificate<br />

313 organizzazioni <strong>del</strong> Terzo<br />

Settore che impegnano 1030 psicologi,<br />

pari al 10% <strong>degli</strong> iscritti all’<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

(Adnkronos, Mdc, movimento di difesa<br />

<strong>del</strong> cittadino e Redattore Sociale-22 luglio;<br />

Ansa e Saluteeuropa.it-25 luglio;<br />

Asca e Superabile-26 luglio;<br />

Auser-27 luglio; Il Sole 24 Ore-09 agosto)<br />

Salute. Gli psicologi: sempre meno italiani<br />

sul “lettino”; la crisi taglia le sedute<br />

e negli studi <strong>degli</strong> specialisti arrivano<br />

soprattutto i casi più gravi<br />

Per il presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca: “Durante una<br />

crisi economica nelle aziende si tende<br />

a tagliare sulla formazione e sullo<br />

sviluppo di risorse umane, e gli<br />

psicologi ne pagano le conseguenze.<br />

Ma anche nel privato le persone<br />

attendono di più prima di intraprendere<br />

una terapia. Non si tratta<br />

solo di un fattore economico, è<br />

anche una questione di incertezza<br />

generale che fa da freno”. “E non si<br />

tratta solo di un fattore economico.<br />

Una minore richiesta agli specialisti<br />

privati è però legata anche a<br />

un’offerta maggiore nel pubblico e<br />

a un cambiamento <strong>del</strong>l’utenza dei<br />

centri <strong>del</strong> Servizio sanitario nazionale”,<br />

secondo Maria Lori Zaccaria,<br />

vice-presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

“Rispetto al passato - spiega la<br />

terapeuta - stiamo assistendo ad un<br />

cambiamento di mentalità. Un tempo<br />

al pubblico si rivolgevano solo i<br />

casi gravi e gli emarginati. Ora invece<br />

molte persone di classi sociali<br />

medio alte chiedono aiuto al servizio<br />

pubblico per la psicoterapia”. Ma<br />

c’è un problema: “Le Asl - conclude il<br />

presidente Morozzo- non assumono<br />

più psicologi. Non si investe in questo<br />

settore”.<br />

(Adnkronos Salute-<strong>11</strong> agosto <strong>2005</strong>)<br />

77


tutela <strong>del</strong>la professione<br />

UNA GUIDA ALLA RICERCA<br />

DEI TEMI PROFESSIONALI<br />

USCITI SUI QUOTIDIANI<br />

SU INIZIATIVA<br />

DELL’UFFICIO STAMPA<br />

DELL’ORDINE REGIONALE<br />

L’ELENCO COMPLETO<br />

DEGLI ARTICOLI<br />

CHE HANNO PARLATO DI NOI<br />

m.t.r, r.f.<br />

SETTEMBRE - DICEMBRE 2004<br />

8 settembre. Kataweb<br />

Lavorare stanca, dopo le vacanze ancora di più. Intervista a Marialori<br />

Zaccaria, vicepresidente <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

22 settembre. Superabile<br />

<strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>lo sport, un aiuto per eccellere. Intervista a Isabella<br />

Ottavi, psicologa psicoterapeuta<br />

4 ottobre. ANSA<br />

Tangenti: Mercuriali; psicologo, non un caso colpo al cuore sua<br />

professione ha influito sulla scelta. Commento di Guido Crocetti,<br />

consigliere <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

6 ottobre. OPS on line<br />

La sentenza <strong>del</strong> 28.05.03 a tutela <strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>a nei contesti produttivi<br />

non piace ai non <strong>Psicologi</strong>. Di Valerio Benincasa, Segretario<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

<strong>12</strong> ottobre.ANSA<br />

Giappone: psicologo, isolati dal mondo ma uniti da internet. Commento<br />

di Guido Crocetti, consigliere <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

21 ottobre. Superabile<br />

Down allontanato dal campo, una storia che non si chiude con il<br />

fischio <strong>del</strong>l'arbitro. Di Diego Polani, consigliere <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

22 ottobre.Venerdì di Repubblica<br />

L'arma psicologica (dei soldati italiani) per far fronte alla paura.<br />

Intervento di Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca, presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

21 novembre. Il Giornale<br />

Si risparmia su libri, cd e cinema. Pronti a tagliare ancora le spese.<br />

Commento di Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca, presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

22 novembre<br />

Comunicato stampa <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>: "Siglato protocollo<br />

d'intesa tra prefettura, provincia e comune di Roma e l'ordine<br />

<strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> nelle attività di protezione e difesa<br />

civile: nasce l'osservatorio <strong>del</strong>le emergenze psicologiche <strong>del</strong>la<br />

provincia di Roma".<br />

22 novembre. Redattore Sociale,ANSA,ASCA <strong>Lazio</strong>,ADN<br />

Kronos, mdc, City<br />

Nuovo servizio di psicologia <strong>del</strong>l'emergenza per affrontare i traumi<br />

derivanti da calamità naturali, catastrofi o altri eventi calamitosi.<br />

Protocollo d'intesa tra Prefettura, Provincia e Comune di Roma<br />

e <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>. Commento di Emanuele<br />

Morozzo <strong>del</strong>la Rocca, presidente <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Dicembre.Associazioni in Salute<br />

Psicoanalisi on line; possibilità e limiti; l'<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong><br />

frena la psicoterapia via web.<br />

Dicembre.Tempi nuovi<br />

Tornando a casa. Dopo l'ictus consigli utili per affrontare il reinserimento<br />

in famiglia <strong>del</strong> paziente. Di Guido Crocetti, consigliere<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

16 dicembre. Superabile<br />

Uno scuolabus come scuola. Intervento di Paola Marinelli, consigliere<br />

<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

GENNAIO - APRILE <strong>2005</strong><br />

10 Gennaio<br />

Comunicato stampa <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>:“A più di 10 giorni<br />

dal catastrofico evento causato dal maremoto nel Sudest asiatico<br />

il Coordinamento <strong>del</strong>le associazioni di psicologia <strong>del</strong>l'emergenza<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> non è ancora stato<br />

contattato dagli organi istituzionali che si stanno occupando <strong>del</strong><br />

sostegno alle vittime <strong>del</strong> disastro”.<br />

10 gennaio ANSA-ASCA<br />

Terremoto: <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>, nessuno ci ha ancora contattati.<br />

Protocollo di intesa prevedeva nostro coinvolgimento.<br />

10 gennaio Redattore sociale<br />

Maremoto nel Sud Est Asiatico. L'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

pronto ad intervenire a sostegno di famiglie e soccorritori. Il<br />

presidente: “Già operativi nelle 24 ore successive all'evento, ma<br />

non siamo ancora stati attivati”.<br />

Gennaio Mensile Campus<br />

L'ora <strong>degli</strong> studenti con la valigia. I giovani universitari sono pronti<br />

a trasferirsi in altre città, in altri atenei, per tagliare il cordone<br />

ombelicale e inseguire i propri sogni. Interviene Paola Marinelli,<br />

consigliere <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

16 febbraio Donna moderna<br />

Fiere di essere casalinghe. Dopo anni di fuga dalle mura domestiche<br />

e di acrobazie per conciliare figli e carriera, le mogli tornano<br />

indietro. E riscoprono la voglia di occuparsi a tempo pieno<br />

<strong>del</strong>la famiglia.<br />

5 marzo Diritto e Pratica <strong>del</strong> lavoro<br />

<strong>Psicologi</strong> e selezione <strong>del</strong> personale: esercizio abusivo <strong>del</strong>la professione,<br />

di Valerio Benincasa, Segretario <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

<strong>11</strong> marzo Venerdì di Repubblica<br />

Italiani brava gente, soprattutto nei testamenti. Famiglie senza figli,<br />

sensi di colpa, sensibilità sociale: sono sempre più numerose<br />

le persone che lasciano i loro averi alle associazioni non profit. Interviene<br />

Marialori Zaccaria, vicepresidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi<br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

<strong>12</strong> aprile ANSA<br />

Minorenne vuole abortire: psicologa, grave non sostegno madre.<br />

Ragazza rischia forte depressione. Intervento Marialori Zaccaria,<br />

vicepresidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

78


tutela <strong>del</strong>la professione<br />

rassegna stampa<br />

13 aprile Il Giornale di Sicilia<br />

minore incinta e col feto malformato. Vuole abortire ma deciderà<br />

il giudice.<br />

Corriere Adriatico: Rischia il suicidio.<br />

La Provincia di Cremona: vuole abortire, la madre si oppone.<br />

Il Gazzettino on-line: Minore vuole abortire, no <strong>del</strong>la madre, decide<br />

il pm.<br />

La Nuova Sardegna: Milano, da una parte c'è lei: una ragazza di<br />

diciassette anni che chiede di abortire.<br />

La Provincia Pavese, Il Tirreno, la Gazzetta di Mantova, la<br />

Nuova Venezia, la Tribuna di Treviso, il Mattino di Padova, la<br />

Gazzetta di Reggio, la Nova Ferrara, la Gazzetta di Modena:<br />

Minorenne vuole abortire, la madre dice no.<br />

La Provincia di Sondrio, la Provincia di Lecco, la Provincia di<br />

Como: Milano, la scelta <strong>del</strong>la ragazza al quinto mese di gravidanza<br />

dopo avere saputo di una grave malformazione <strong>del</strong> bambino.<br />

La Nazione, il Resto <strong>del</strong> Carlino, il Giorno: Don Benzi: giù le<br />

mani da quella creaturina. La psicologa: grave rischio di depressione.<br />

Il Giornale di Brescia: 17enne vuole abortire: deciderà il giudice.<br />

La madre <strong>del</strong>la ragazza ha negato il consenso. Interviene Marialori<br />

Zaccaria vicepresidente <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong><br />

18 aprile Superabile.it:<br />

Sostegno, una causa al contrario. Per i genitori di un ragazzo di<br />

Venezia: il giovane ha subito gravi danni dalla decisione <strong>del</strong>l'amministrazione<br />

scolastica e dalla USL, che lo hanno bollato come<br />

disabile. Interviene Paola Marinelli, consigliere e <strong>del</strong>egata al settore<br />

scuola presso l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

29 aprile Il Tempo.it<br />

Dirigenti Asl: esclusi gli psicologi. Quindici incarichi da attribuire<br />

nei distretti pontini. Il bando finisce al Tar. Impugnato dall'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

MAGGIO - AGOSTO <strong>2005</strong><br />

Maggio Diritto & Pratica <strong>del</strong> Lavoro.<br />

“Psicologo <strong>del</strong> lavoro e deontologia professionale” di Valerio Benincasa,<br />

Segretario <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

7 maggio<br />

Comunicato stampa <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>:“Solo 1 psicologo<br />

su 250 detenuti! Partendo da questi numeri, l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> in una lettera aperta al Ministro Castelli chiede<br />

di dare all'opinione pubblica una corretta informazione sul<br />

caso Izzo”<br />

7 maggio ANSA<br />

Izzo: psicologi a Castelli, non siamo ‘amici di Caino’. Il presidente<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca ha inviato<br />

una lettera aperta a Ministro, solo uno specialista per 250 detenuti<br />

7 maggio<br />

Lettera aperta al Ministro <strong>del</strong>la Giustizia On. Castelli<br />

8 maggio Provincia Pavese e altre testate<br />

<strong>Psicologi</strong> e carcere; il presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> Emanuele<br />

Morozzo <strong>del</strong>la Rocca: “Vogliamo le scuse di Castelli”<br />

8 maggio Corriere <strong>del</strong>la sera<br />

“Gli <strong>Psicologi</strong>: Castelli si scusi”<br />

9 maggio HelpConsumatori - <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong><br />

solo 1 psicologo su 250 detenuti<br />

14 maggio La Repubblica.<br />

Lettera <strong>del</strong> Presidente dott. Morozzo <strong>del</strong>la Rocca in risposta a un<br />

medico che nega competenza diagnostica agli psicologi<br />

18 maggio<br />

Comunicato stampa <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>:“Nel corso <strong>del</strong><br />

2004 i 50.000 psicologi italiani hanno risposto alle richieste di<br />

circa 2 milioni e mezzo di utenti”.<br />

18 maggio ASCA<br />

Salute: indagine osservatorio <strong>del</strong> mercato <strong>del</strong> lavoro istituito dall'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>, 76% pazienti soddisfatti <strong>del</strong>lo psicologo<br />

18 maggio ANSA - Salute<br />

76% italiani soddisfatti dagli psicologi. Indagine <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>Lazio</strong><br />

18 maggio AGI<br />

Indagine <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong><br />

per gli italiani più affidabili <strong>degli</strong> avvocati<br />

18 maggio Redattore sociale<br />

Nel 2004 i 50mila psicologi italiani hanno risposto alle richieste di<br />

circa 2 milioni e mezzo di utenti, che per il 76% si sono mostrati<br />

soddisfatti dei servizio. L’ordine <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> istituisce<br />

un osservatorio sul lavoro <strong>del</strong>la psicologia<br />

18 maggio ASCA<br />

Salute: sempre più italiani ricorrono a servizi psicologo, indagine<br />

osservatorio sul lavoro <strong>del</strong>la psicologia.<br />

19 maggio CLARENCE NEWS <strong>Psicologi</strong>a<br />

2 milioni e mezzo italiani ‘sul lettino’ nel 2004, secondo un'indagine<br />

osservatorio mercato <strong>del</strong> lavoro il 76% risulta soddisfatto<br />

19 maggio SuperEva - <strong>Psicologi</strong>a:<br />

2 milioni e mezzo italiani ‘sul lettino’ nel 2004, secondo un'indagine<br />

osservatorio mercato sul lavoro il 76% risulta soddisfatto<br />

19 maggio Superabile<br />

Psicologo, un mestiere promosso a pieni voti. Emerge da un'indagine<br />

condotta dall'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>. Per il 76%<br />

di un campione di 4350 italiani sono più affidabili di avvocati e<br />

commercialisti.<br />

79


tutela <strong>del</strong>la professione<br />

rassegna stampa<br />

LE INTERVISTE<br />

SETTEMBRE - DICEMBRE 2004<br />

9 settembre<br />

RAI TG1 Intervento di Paola Marinelli, consigliere <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, sul tema <strong>del</strong>la percezione da parte dei<br />

bambini <strong>del</strong>l'attentato terroristico in una scuola di Ossezia<br />

9 novembre<br />

RAI Terza rete televisiva - Punto donna. Intervento di Emanuele<br />

Morozzo <strong>del</strong>la Rocca, presidente <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />

sul rapporto genitori-figli<br />

Marzo<br />

Sito www.tils.it (TELECOM), intervista al dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca, sul tema <strong>degli</strong> ECM.<br />

13 aprile<br />

Rai, Radio 1, programma “La radio ne parla”, intervista alla<br />

dott.ssa Paola Marinelli sul tema <strong>del</strong> bullismo a scuola.<br />

27 aprile<br />

Rai1, TG1, intervento <strong>del</strong> dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

sul tema <strong>del</strong>la paghetta mensile ai ragazzi.<br />

GENNAIO APRILE <strong>2005</strong><br />

25 gennaio<br />

Sito www.humantrainer.com, intervista al dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca, Presidente <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>, riguardo<br />

le elezioni ENPAP.<br />

9 marzo<br />

Rai Terza Rete Televisiva, programma “Cominciamo bene”, intervista<br />

alla dott.ssa Paola Marinelli, consigliere <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>Lazio</strong>, responsabile settore scuola, su “la pigrizia è sempre<br />

un difetto”.<br />

MAGGIO - AGOSTO <strong>2005</strong><br />

RAI - TG2 <strong>del</strong>le ore 20.30 - 7 Maggio <strong>2005</strong><br />

Intervista al dott. Mauro Gatti, psicologo penitenziario, sul caso<br />

Izzo<br />

4 agosto<br />

Radio Rai - Isoradio. Intervista al Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca, sulla<br />

presenza e sul ruolo <strong>degli</strong> psicologi nel Terzo Settore.<br />

20 maggio Help Consumatori<br />

Più di due milioni gli italiani che si rivolgono agli psicologi secondo<br />

un'indagine osservatorio mercato sul lavoro<br />

26 maggio<br />

Il Ministro Castelli risponde alla lettera aperta <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

21 luglio<br />

Comunicato Stampa <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>:“Sono 1030 gli<br />

psicologi impegnati nelle organizzazioni <strong>del</strong> Terzo Settore <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

Sono state identificate 313 organizzazioni <strong>del</strong> Terzo Settore<br />

che impegnano 1030 psicologi, pari al 10% <strong>degli</strong> iscritti all'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, soprattutto con indirizzo clinico, di<br />

comunità e applicativo”.<br />

22 luglio ADNKRONOS<br />

<strong>Lazio</strong>: sono più di mille gli psicologi impiegati nel terzo settore secondo<br />

una ricerca promossa dall'<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong><br />

22 luglio Helpconsumatori<br />

NO PROFIT. Sono 1030 gli psicologi nel <strong>Lazio</strong> impegnati nel Terzo<br />

Settore. Questi i risultati di una ricerca <strong>del</strong>l' <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>Lazio</strong><br />

22 luglio Redattore sociale<br />

Terzo settore “Sono 1030 gli psicologi impegnati nelle organizzazioni<br />

non profit <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>. Lo rivela una indagine <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> regionale<br />

realizzata in collaborazione con la Fivol”<br />

22 luglio INAIL Superabile.it<br />

<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>: “Un esercito di 1030 psicologi impegnato<br />

nel Terzo settore”<br />

25 luglio ANSA<br />

“Sanità: <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>: 10% psicologi <strong>Lazio</strong> nel terzo settore,<br />

poco pagati 1030 professionisti lavorano in 313 organizzazioni<br />

non-profit”<br />

25 luglio Salute Europa<br />

<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>: “Gli psicologi nelle organizzazioni <strong>del</strong> Terzo<br />

Settore <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>”<br />

26 luglio ASCA<br />

<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>: “Terzo settore: nel <strong>Lazio</strong> impegna 1030<br />

psicologi in 313 associazioni”<br />

27 luglio Agenzia di informazione AUSER<br />

“Gli psicologi nel terzo settore. Ricerca <strong>del</strong>la FIVOL e <strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>Lazio</strong>”<br />

27 luglio NONPROFITONLINE.IT<br />

<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>: “Competenze <strong>Psicologi</strong>che nel Terzo Settore”<br />

9 agosto Il sole 24ore - Salute<br />

<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>Lazio</strong>: <strong>Psicologi</strong>: strade aperte nel terzo settore<br />

<strong>11</strong> agosto ADNKRONOS Salute<br />

Gli psicologi: sempre meno italiani sul “lettino”, crisi taglia sedute<br />

in studi <strong>degli</strong> specialisti soprattutto casi più gravi. Interviene il<br />

Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca e il vice-presidente Maria Lori Zaccaria.<br />

Agosto Tempi Nuovi<br />

<strong>Lazio</strong>: Indagine su “Competenze psicologiche nel terzo settore”<br />

promossa dalla Commissione “Promozione e Sviluppo di nuove<br />

professionalità psicologiche nel Terzo Settore” <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>Lazio</strong><br />

80


VINTO IL PRIMO ATTO<br />

CONTRA LA ASL RMA,<br />

L’ORDINE PROVINCIALE<br />

E LA FEDERAZIONE NAZIONALE<br />

DEI MEDICI<br />

tutela <strong>del</strong>la professione<br />

UNA SENTENZA<br />

CHE APRE MOLTE PORTE<br />

ALLA PSICOLOGIA<br />

LA SENTENZA<br />

REPUBBLICA ITALIANA<br />

IN NOME DEI. POPOLO ITALIANO<br />

II Tribunale Amministrativo Regionale<br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>- Sede di Roma - Sezione<br />

III quater composto dai seguenti<br />

magistrali:<br />

Dr. Mario Di Giuseppe, Presidente<br />

Dr.ssa Linda Sandulli, Consigliere relatore<br />

Dr. Carlo Taglienti, Consigliere<br />

ha pronunciato la seguente<br />

SENTENZA<br />

Gent.mi Presidente e Vicepresidente,<br />

Vi rimetto copia <strong>del</strong> testo <strong>del</strong>la sentenza<br />

interilocutoria emessa dal T.A.R.<br />

<strong>Lazio</strong> ne] giudizio in oggetto.<br />

Come potrete notare, si tratta di una<br />

pronuncia importante nella misura in<br />

cui respinge le eccezioni formulate dall'Azienda<br />

U.S.L. RM A e dalla F.N.O.M-<br />

C.e O. in ordine ad un presunto difetto<br />

di giurisdizione <strong>del</strong> Giudice Amministrativo<br />

e ad un parimenti presunto<br />

difetto di legittimazione <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong>.<br />

Quanto alla giurisdizione, il T.A.R. risolve<br />

nettamente il problema abbracciando<br />

la tesi da noi sostenuta in u-<br />

dienza, ovvero affermando che “La<br />

questione posta dall'<strong>Ordine</strong> ricorrente<br />

non riguarda un professionista<br />

particolare interessato, aspirante<br />

all'incarico, non si riferisce, cioè alla<br />

compenza tra un soggetto immediamente<br />

interessato al conferimento<br />

di esso ma riguarda un provvedimento<br />

che seppure preordinato a<br />

tale effetto ha una valenza più generale<br />

e contiene in sé una previsione<br />

capace di danneggiare la categoria<br />

che l'<strong>Ordine</strong> rappresenta sia immediatamente<br />

sia con riferimento al<br />

futuro, nella misura in cui detta previsione<br />

può valere come precedente.<br />

Nel caso in esame l'unico atto<br />

amministrativo a venire in prilievo<br />

è l’avviso pubblico nella parte,autorganizzativa<br />

sicché escludere la<br />

competenza <strong>del</strong> giudice ammmistrativo<br />

equivale ad preludere la<br />

competenza di un giudice “touf<br />

court” non potendo il giudice ordinario<br />

intervenire direttamente sull'atto<br />

gravato”..<br />

Quanto, invece, alla legittimazione<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>, il T..A.R, ha affermato che<br />

“Nel caso in esame l'<strong>Ordine</strong>... con<br />

sul ricorso n. 4340 <strong>del</strong> 2004 proposto<br />

dall'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />

in persona <strong>del</strong> rappresentante legale,<br />

rappresentato e difeso dall'avvocalo<br />

Luca Lentni ed elettivamente domiciliat<br />

presso il suo studio in Roma,<br />

Via Barbcrìni 86;<br />

CONTRO<br />

L'Azienda Unità Sanitaria Locale Roma<br />

A; l'<strong>Ordine</strong> Provinciale dei Medici<br />

Chirurghi e Odontoiatri di Roma e la<br />

Federazione Nazionale <strong>degli</strong> Ordini dei<br />

Medici ed Odontoiatri, ciascuno in persona<br />

<strong>del</strong> rappresentante legale in carica,<br />

rappresentata e difesa, la prima,<br />

dagli avvocati Enrica Possi e Alessia<br />

Alesii, ed elettivamente domiciliata in<br />

Roma, Via Ariosio 9, presso il servizio<br />

legale <strong>del</strong>l'Azienda e la terza dall'avvocato<br />

Vito Bellini ed elettivamente<br />

domiciliata presso il suo studio in Roma,<br />

Via Orazio;<br />

per l'annullamento<br />

l’azione proposta intende tutelare le<br />

ragioni di accesso alle selezioni per<br />

l'incarico di dirigente <strong>del</strong> SERT rivendicando<br />

una pari dignità professionale<br />

tra lo psicologo ed il medico, per tale<br />

ruolo. In sostanza l’<strong>Ordine</strong> ricorrente,<br />

pur trovandosi in presenza<br />

di un avviso pubblico relativo al<br />

conferimento di un incarico preciso,<br />

pone un problema di natura e carattere<br />

generale che, ove tralasciato,<br />

potrebbe comportare il riproporsi di<br />

identiche situazioni presso altre AU-<br />

SL, svolge quindi il suo ruolo istituzionale<br />

di rappresentanza e tutela <strong>del</strong>la<br />

categoria secondo quanto gli compete”.<br />

Resto a Vostra disposizione par ogni<br />

eventuale chiarimento e, nel frattempo,Vi<br />

porgo i migliori saluti.<br />

Avvocato Luca Lentini<br />

<strong>del</strong>l'Avviso pubblico per il conferimento<br />

di un incarico di direttore <strong>del</strong>la<br />

struttura complessa U.O. dipendenze<br />

patologiche Il distretto area medica<br />

e <strong>del</strong>le specialità mediche, disciplina<br />

medicina interna presso l'azienda<br />

sanitaria locale Roma A, di durata quinquennale,<br />

nella parte in cui riferisce<br />

l'incarico alla sola area medica e <strong>del</strong>le<br />

specialità mediche, disciplina di Medicina<br />

Interna, così illegittimamente<br />

escludendo la categoria professionale<br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> dal novero dei possibili<br />

partecipanti alla selezione e, ove occorra,<br />

<strong>del</strong>l'atto aziendale di cui alla <strong>del</strong>ibera<br />

605 <strong>del</strong> 25 giugno 2003, nella<br />

parte in cui prevedesse, anche implicitamente,<br />

la riserva <strong>del</strong>l'incarico in<br />

questione alla sola categoria professionale<br />

dei Medici;<br />

Visto il ricorso con i relativi allegati;<br />

Visti gli atti <strong>del</strong>la causa;<br />

Nominato relatore all’Udienza Pubbli-<br />

81


tutela <strong>del</strong>la professione<br />

asl roma a<br />

ca <strong>del</strong> 20 luglio <strong>2005</strong> il consigliere dr.<br />

Linda Sandulli e sentili l'avvocato Luca<br />

Lentini, per l'<strong>Ordine</strong> ricorrente, l'avvocato<br />

Glancailo Nivtta per l'avvocato<br />

Possi per la ASL resistente e l'avvocato<br />

M.L, Bellici per conto <strong>del</strong>l'avvocato<br />

Vito Bellini per la Federazione Nazionale<br />

resistente;<br />

ritenuto e considerato in fatto e diritto<br />

quanto segue:<br />

82<br />

FATTO<br />

Con ricorso notificato il 13 aprile<br />

2004 e depositato il 29 successivo l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> impugna,<br />

chiedendone l'annullamento, l'avviso<br />

pubblico per il conferimento di un incarico<br />

di direttore <strong>del</strong>la struttura complessa<br />

U.0. dipendenze patologiche Il<br />

distretto, area medica e <strong>del</strong>le specialità<br />

mediche, nella parte in riferisce<br />

rincarico alla sola area medica e <strong>del</strong>le<br />

specialità mediche, disciplina di Medicina<br />

Interna, escludendo la categoria<br />

professionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>.<br />

Deduce i seguenti morivi di illegittimità:<br />

1. Violazione e falsa applicazione <strong>degli</strong><br />

articoli 3 e seguenti <strong>del</strong> dPR 10 dicembre<br />

1997 a, 484; <strong>del</strong>l'articolo 15<br />

ter <strong>del</strong> D.Lgs. 30 dicembre 1992 n-<br />

502; <strong>degli</strong> articoli 26 e seguenti <strong>del</strong><br />

CCLN. area dirigenza sanitaria professionale,<br />

tecnica e amministrativa<br />

<strong>del</strong> SSN 8.6-2000; <strong>del</strong>l'articolo 2 <strong>del</strong>la<br />

legge 18 febbraio 1999 n. 45; <strong>del</strong><br />

D.M. 30 novembre 1990 n. 444; <strong>del</strong><br />

D.M- 30 gennaio 1998; <strong>del</strong> dPR 9 ottobre<br />

1990 n. 309; <strong>degli</strong> articoli 4 e<br />

17 <strong>del</strong> D.Lgs. 30 marzo 2001 n- 165.<br />

Eccesso di potere per contraddittorictà,<br />

illogicità, irragionevolezza e<br />

mancata valutazione di presupposti<br />

essenziali<br />

2. Violazione e falsa applicazione <strong>del</strong>l'articolo<br />

35, c.3, lettera a) <strong>del</strong> D.Lgs.<br />

165 <strong>del</strong> 2001, <strong>del</strong>l'articolo 1 <strong>del</strong>la<br />

legge n- 241 <strong>del</strong> 1990 e <strong>degli</strong> accordi<br />

sindacali per difetto di pubblicità.<br />

Violazione <strong>del</strong> principio di trasparenza.<br />

3. Violazione dei principio costituzionali<br />

dì uguaglianza e diritto al lavoro<br />

(articolo 3 e 4 Costituzione). Eccesso<br />

di potere per disparità di trattamento.<br />

Si sono costituite in giudizio l'AUSL<br />

intimata e la Federazione Nazionale<br />

<strong>degli</strong> Ordini dei Medici Chirurghi e <strong>degli</strong><br />

Odontoiatri che con due distinte<br />

memorie hanno dedotto il difetto di<br />

giurisdizione, il difetto di legittimazione<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> ricorrente e controdedotto<br />

alle richiesta dì rigetto <strong>del</strong> gravame.<br />

All'udienza <strong>del</strong> 20 luglio <strong>2005</strong> la causa<br />

è Stata posta in decisione,<br />

DIRITTO<br />

L'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> impugna<br />

Ravviso pubblico per il conferimento<br />

di un incarico di direttore di<br />

struttura complessa U.O. - Dipendenze<br />

<strong>Psicologi</strong>che SER.T D Distretto,<br />

area medica, pubblicato dalla Azienda<br />

inumata, nella parie in cui riserva la<br />

partecipazione ai soli medici escludendo<br />

gli psicologi.<br />

Prima di passare all'esame <strong>del</strong> merito<br />

<strong>del</strong>la controversia è necessario esaminare<br />

le due eccezioni pregiudiziali<br />

sollevate dalle Amministrazioni intimate,<br />

una riguardante il difetto di giurisdizione<br />

<strong>del</strong> giudice amministrativo,<br />

l'altra il difetto di legittimazione ad agire<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>.<br />

Si tratta di eccezioni che ove risultassero<br />

fondate escluderebbero alla base<br />

ogni competenza <strong>del</strong> giudice amministrativo<br />

o la stessa proponibilità detrazione<br />

e la controversia in esame dovrebbe<br />

essere devoluta, nel caso di accoglimento<br />

<strong>del</strong>l'eccezione di difetto di<br />

giurisdizione al giudice ordinario sicché<br />

per poter procedere all'esame <strong>del</strong><br />

gravame è necessario verificarne la<br />

fondatezza.<br />

Quest'ultima si rivela infondata per<br />

le ragioni che di seguito si espongono.<br />

La questione posia dall'<strong>Ordine</strong> ricorrente<br />

non riguarda un professionista<br />

particolare, aspirante all'incarico,<br />

non ei riferisce, cioè alla competizione<br />

tra un soggetto immediatamente interessato<br />

al conferimento di esso ma<br />

riguarda un provvedimento che seppure<br />

preordinato a tale effetto ha una<br />

valenza più generale e contiene in sé<br />

una previsione capace di danneggiare<br />

la categoria che l'<strong>Ordine</strong> rappresenta<br />

sia immediatamente sia con riferimento<br />

al futuro, nella misura in cui detta<br />

previsione può valere come precedente.<br />

D'altro canto, i pur ampi poteri riconosciuti<br />

al giudice ordinario nella<br />

materia <strong>del</strong> pubblico impiego privatizzato,<br />

non consentono all'<strong>Ordine</strong> ricorrente<br />

di ottenere il risultato cui aspira,<br />

consistente nella eliminazione <strong>del</strong>l'avviso<br />

pubblico impugnato nella parte<br />

ritenuta lesiva per omessa previsione<br />

<strong>del</strong>la possibilità di partecipare alla<br />

selezione, di uno psicologo. L'articolo<br />

63 <strong>del</strong> D.Lgs. n. 165 <strong>del</strong> 2001 attribuisce,<br />

infatti, a tale giudice il potere di<br />

disapplicazione <strong>del</strong>l'atto amministrativo<br />

rilevante nella controversia ma<br />

non gli attribuisce un potere di annullamento.<br />

Nel caso in esame l'unico atto amministrativo<br />

a venire in rilievo È l'avviso<br />

pubblico nella parte autorganizzativa<br />

sicché escludere la competenza<br />

<strong>del</strong> giudice amministrativo equivale ad<br />

escludere la competenza di un giudice<br />

“tout court” non potendo il giudice<br />

ordinario intervenire direttamente sull'atto<br />

gravato.<br />

L'articolo sopra menzionalo sembra,<br />

invero, strutturato per operare all'interno<br />

<strong>del</strong> rapporto che si instaura tra<br />

il lavoratore dipendente e l'amministrazione<br />

datrice di lavoro ma non si<br />

occupa di ipotesi, come quella in esame,<br />

in cui a venire in rilievo è un interesse<br />

generale fatto valere dall'ente<br />

esponenziale che lo rappresenta.<br />

È per le ragioni appena espresse che<br />

si ritiene inconferente il richiamo alla<br />

sentenza n, 2954 <strong>del</strong> 27 febbraio 2002<br />

<strong>del</strong>le Sezioni Unite <strong>del</strong>la Suprema Corte<br />

di Cassazione ed alle sentenze, sempre<br />

<strong>del</strong>la Suprema Corte, 10 dicembre<br />

2001 n. 15602 eli giugno 2001 n. 7859,<br />

dove la questione controversa riguardava<br />

l'aspirante all'incarico ed il soggetto<br />

destinatario <strong>del</strong> medesimo, vale<br />

a dire due dipendenti in lite tra loro,<br />

ed inoltre, alle altre sentenze con le<br />

quali il giudice amministrativo ha declinato<br />

la sua giurisdizione ritenendosene<br />

privo (TAR Liguria, sezione il 3<br />

luglio 2000 n. 748 e CdS, Sezione VI 24<br />

maggio 2002 n. 2849) riguardanti, alla<br />

stregua <strong>del</strong> primo caso, soltanto ipotesi<br />

di controversie tra individui, lavoratori<br />

dipendenti.<br />

Quanto alla eccezione su] difetto di<br />

legittimazione ad agire <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> ricorrente,<br />

osserva il Collegio che la<br />

semplice esposizione <strong>del</strong>la questione<br />

prima svolta, da conto <strong>del</strong>la sua<br />

l'infondatezza.<br />

Gli ordini professionali hanno la legittimazione<br />

ad agire davanti al giudice<br />

amministrativo per difendere gli interessi<br />

di categoria, vale a dire dei sog-


tutela <strong>del</strong>la professione<br />

asl roma a<br />

UNA LETTERA ALLA REGIONE<br />

“Egregio Assessore,<br />

faccia rispettare le norme”<br />

All'Assessore alla Sanità<br />

<strong>del</strong>la Regione <strong>Lazio</strong><br />

Dottor Augusto Battaglia<br />

c. a. Dottor Saverio Proia<br />

Egregio Assessore,<br />

come già illustrato a voce, il<br />

Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, nel corso di<br />

questo mandato, che ci vede in<br />

carica dal 2000, ha dovuto<br />

intraprendere diverse cause<br />

giudiziarie contro le ASL, gli enti<br />

pubblici, o la stessa Regione a<br />

difesa <strong>del</strong>la categoria<br />

professionale che<br />

rappresentiamo, per combattere<br />

una serie di illegittimità che<br />

hanno portato - in contrasto con<br />

ogni dettato normativo - ad<br />

escludere da numerosi avvisi e<br />

concorsi pubblici, il dirigente<br />

sanitario psicologo, o come nel<br />

caso <strong>del</strong>la Regione <strong>Lazio</strong> a non<br />

richiedere tra i prerequisiti<br />

concorsuali l'iscrizione all'Albo<br />

professionale.<br />

Ci siamo sentiti e ancora ci<br />

sentiamo obbligati ad intervenire<br />

per combattere una prassi illecita<br />

e incomprensibile, in un'ottica<br />

che permetta, invece, di valutare<br />

e valorizzare le professionalità<br />

operanti nel servizio pubblico.<br />

Quanto accade, oltre a<br />

comportare un notevole aggravio<br />

economico per un ente pubblico<br />

come l'<strong>Ordine</strong>, che si fa carico<br />

<strong>degli</strong> interessi <strong>del</strong>la comunità di<br />

cui è portavoce, incide<br />

negativamente sull'efficienza e<br />

sull'efficacia <strong>del</strong> servizio<br />

pubblico, creando spreco inutile<br />

di energie oltre a frustrazioni e<br />

malcontenti tra gli stessi<br />

operatori sanitari. Per Sua<br />

conoscenza e a prova di quanto<br />

illustrato Le alleghiamo un<br />

elenco dei ricorsi presentati<br />

dall'<strong>Ordine</strong>.<br />

Alla luce di quanto sopra esposto,<br />

Le chiediamo di intervenire in<br />

forma preventiva con una<br />

circolare, rivolta a tutte le<br />

aziende <strong>del</strong> S.S.R., che imponga<br />

il rispetto <strong>del</strong>le norme vigenti ed<br />

eviti forme discriminatorie<br />

illecite e conseguenti azioni<br />

giudiziarie all'interno <strong>del</strong>la<br />

Dirigenza Sanitaria. Vorremmo<br />

aggiungere un inciso di carattere<br />

non propriamente ordinistico, a<br />

tutt'oggi molte Aziende non<br />

hanno ancora provveduto alla<br />

pesatura e graduazione <strong>degli</strong><br />

incarichi.<br />

Pensiamo che un Suo autorevole<br />

intervento potrà garantire,<br />

attraverso una maggiore legalità,<br />

un clima migliore sul piano<br />

organizzativo all'interno <strong>del</strong>le<br />

strutture pubbliche in cui gli<br />

operatori lavorano e<br />

conseguentemente, permetterà<br />

una ricaduta positiva sugli<br />

utenti, fruitori <strong>del</strong> S.S.R..<br />

Confidando nella condivisione<br />

<strong>del</strong>le esigenze illustrate e in un<br />

conseguente riscontro positivo Le<br />

inviamo cordiali saluti.<br />

Il Vicepresidente<br />

Dott.ssa Marialori Zaccaria<br />

Il Presidente<br />

Dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

getti di cui hanno la rappresentanza<br />

istituzionale, sia quando si tratti di agire<br />

a tutela <strong>del</strong>la professione stessa o<br />

di attribuzioni loro proprie sia quando<br />

si tratti dì perseguire vantaggi strumentali<br />

giuridicamente riferibili alla<br />

sfera categoriale (TAR Sicilia, 1 Sezione<br />

di Catania, 1 agosto 1995 n. 3982;<br />

TAR <strong>Lazio</strong>, Sezione <strong>12</strong> novembre 1995<br />

n. 1896 e CdS, sezione V, 30 gennaio<br />

2002 n. 505).<br />

Nel caso in esame l'<strong>Ordine</strong> Professionale,<br />

con l'azione proposta intende tutelare<br />

le ragioni di accesso alle selezioni<br />

per l'incarico di dirigente <strong>del</strong><br />

SERT rivendicando una pari dignità<br />

professionale tra lo psicologo ed il medico,<br />

per tale ruolo.<br />

In sostanza l'<strong>Ordine</strong> ricorrente pur<br />

trovandosi in presenza di un avviso<br />

pubblico relativo al conferimento di un<br />

incarico preciso, pone un problema di<br />

natura e carattere generale che, ove<br />

tralasciato, potrebbe comportare il riproporsì<br />

di identiche situazioni presso<br />

altre AUSL, svolge quindi il suo molo<br />

istituzionale di rappresentanza e tutela<br />

<strong>del</strong>la categoria secondo quanto gli<br />

compete.<br />

Superate lo eccezioni prima descritte<br />

il Collegio ritiene di non poter procedere<br />

all'esame <strong>del</strong>la questione nel<br />

merito perché, secondo quanto reso<br />

noto dall'AUSL intimata, all'avviso pubblico<br />

è seguilo il conferimento <strong>del</strong>l'incarico<br />

quinquennale in favore <strong>del</strong> dr.<br />

(omissis) al quale, ai fini <strong>del</strong>l'integrità<br />

<strong>del</strong> contraddittorio, il presente gravame<br />

deve essere notificato.<br />

PQM<br />

Il Tribunale Amministrativo Regionale<br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> - Sede di Roma - Sezione<br />

III quater<br />

Sospesa ogni ulteriore decisione sul<br />

rito, nel merito e sulle spese,<br />

ORDINA<br />

al ricorrente <strong>Ordine</strong> di provvedere<br />

all'integrazione <strong>del</strong> contraddittorio nei<br />

confronti <strong>del</strong> dr. (omissis) e rinvia all'avvenuto<br />

adempimento, l'ulteriore<br />

trattazione <strong>del</strong> ricorso proposto dall'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> per il <strong>Lazio</strong>, meglio<br />

specificati in epigrafe.<br />

Ordina che la presente sentenza sia<br />

eseguita dall'Autorità Amministrativa.<br />

Così deciso in Roma, nella Camera <strong>del</strong><br />

Consiglio <strong>del</strong> 20 luglio <strong>2005</strong><br />

Dott. Mario Di Giuseppe<br />

Presidente<br />

Dott.ssa Linda Sandulli<br />

Consigliere estensore<br />

83


tutela <strong>del</strong>la professione<br />

asl latina<br />

DELIBERA n. 176 <strong>del</strong> 13 giugno <strong>2005</strong><br />

(integrata con <strong>del</strong>ibera n. 84 <strong>del</strong> 22/3/05)<br />

CONFERIMENTO MANDATO PER RICORSO<br />

AL GIUDICE ORDINARIO<br />

CONTRO ASL LATINA<br />

Il Consiglio<br />

- Vista la Legge 18 febbraio 1989 n. 56 “Ordinamento <strong>del</strong>la<br />

Professione di Psicologo”, in particolare, l'art. <strong>12</strong> lett. d), ai<br />

sensi <strong>del</strong> quale “Il Consiglio… cura l'osservanza <strong>del</strong>le leggi<br />

e <strong>del</strong>le disposizioni concernenti la professione”;<br />

- visto l'art. 6 lett. q) <strong>del</strong> vigente Regolamento per il funzionamento<br />

<strong>del</strong> Consiglio, per il quale “spetta al Consiglio Regionale…<br />

resistere in contraddittorio nei ricorsi presso il<br />

tribunale e promuovere eventuali azioni giudiziali, fatta salva<br />

una diversa valutazione di opportunità”;<br />

dalla <strong>del</strong>ibera n. 84 <strong>del</strong> 22/03/05:<br />

[- vista la <strong>del</strong>iberazione n. 187 <strong>del</strong> 30-06-03, con la quale veniva<br />

autorizzato il Presidente a conferire mandato al prof.<br />

avv. Giorgio Recchia, <strong>del</strong> Foro di Roma, affinché proponesse<br />

ricorso ordinario, dinnanzi al Giudice <strong>del</strong> Lavoro, contro<br />

l'Atto Aziendale approvato dalla ASL di Latina con <strong>del</strong>iberazione<br />

n. <strong>12</strong>80/2002 <strong>del</strong> Direttore Generale;<br />

- dato e preso atto che a seguito <strong>del</strong>la succitata <strong>del</strong>ibera è<br />

stato instaurato un giudizio tra il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> e l'Azienda USL di Latina avente ad<br />

oggetto l'annullamento di detto Atto Aziendale;<br />

- preso atto, altresì, che, nelle more <strong>del</strong> giudizio, in data <strong>11</strong>-<br />

02-05 venivano pubblicati, sulla G.U. Serie Speciale Concorsi,<br />

due avvisi di atto pubblico, per l'attribuzione di incarichi<br />

di direttore di struttura complessa distrettuale, presso<br />

l'Azienda USL di Latina;<br />

- ritenuto opportuno impugnare detti avvisi, in via cautelare<br />

e di urgenza, per evitare, così, il possibile pregiudizio che<br />

dagli stessi possa derivare agli interessi coinvolti, nell'attesa<br />

<strong>del</strong>la definizione <strong>del</strong> giudizio, posto che la prossima udienza<br />

è fissata per il 13-03-2006;]<br />

- vista la <strong>del</strong>iberazione n. 84 <strong>del</strong> 22-03-05, con la quale veniva<br />

autorizzato il Presidente a conferire apposito mandato<br />

al prof. avv. Giorgio Recchia e agli avv. Nicola Colacino e Silvio<br />

Bozzi <strong>del</strong> Foro di Roma, <strong>del</strong>lo Studio Legale Recchia e<br />

Associati, affinché proponessero ricorso in via cautelare e<br />

d'urgenza, dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale,<br />

avverso l'avviso di atto pubblico, per l'attribuzione di incarichi<br />

di direttore di struttura complessa distrettuale presso<br />

l'Azienda USL di Latina, pubblicato sulla G.U., Serie Speciale<br />

Concorsi, n. <strong>12</strong>, <strong>del</strong> <strong>11</strong>-02-<strong>2005</strong>;<br />

- preso atto che l'instaurazione <strong>del</strong> giudizio davanti al giudice<br />

amministrativo si è resa necessaria al fine di evitare di<br />

incorrere in decadenze, allo scadere dei sessanta giorni utili<br />

per l'impugnativa, stante la previsione di cui all'art. 9 comma<br />

3 <strong>del</strong>l'avviso pubblico in questione, in base al quale “Avverso<br />

il presente bando è proponibile ricorso… giurisdizionale<br />

al Tribunale amministrativo regionale entro sessanta<br />

giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale <strong>del</strong>la Repubblica<br />

italiana”;<br />

- preso atto, altresì, che il giudizio instaurato, a seguito <strong>del</strong>la<br />

mandato di cui sopra, si è concluso con l'ordinanza n.<br />

365/<strong>2005</strong>, con la quale il TAR <strong>Lazio</strong> - sede di Latina- ha dichiarato<br />

il difetto di giurisdizione <strong>del</strong> giudice amministrativo;<br />

- ritenuto, pertanto, necessario conferire nuovo mandato allo<br />

Studio Legale Recchia e Associati, nelle persone <strong>del</strong> prof.<br />

avv. Giorgio Recchia e <strong>degli</strong> avv. Nicola Colacino e Silvio<br />

Bozzi, affinché si rivolgano al giudice ordinario, con funzioni<br />

di giudice <strong>del</strong> lavoro, per ottenere la tutela che si ravvisa<br />

più opportuna, proponendo un ricorso cautelare ante causam,<br />

nonché per la successiva fase di merito;<br />

all'unanimità (Morozzo, Zaccaria, Benincasa, D'Aguanno,<br />

Corsetti, Crocetti, Del Monte, Filastro, Marinelli, Mora)<br />

<strong>del</strong>ibera<br />

per i motivi di cui in premessa:<br />

1) di autorizzare il Presidente, dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la<br />

Rocca, a conferire apposita <strong>del</strong>ega al prof. avv. Giorgio<br />

Recchia e agli avv. Nicola Colacino e Silvio Bozzi <strong>del</strong> Foro<br />

di Roma, <strong>del</strong>lo Studio Legale Recchia e Associati, con sede<br />

in Corso Trieste n. 88, affinché si rivolgano al Giudice<br />

<strong>del</strong> Lavoro, per ottenere la tutela che si ravvisa più opportuna<br />

avverso l'avviso di atto pubblico, per l'attribuzione<br />

di incarichi di direttore di struttura complessa distrettuale<br />

presso l'Azienda USL di Latina, pubblicati sulla G.U.,<br />

Serie Speciale Concorsi, n. <strong>12</strong> <strong>del</strong> <strong>11</strong>-02-<strong>2005</strong>, proponendo<br />

un ricorso cautelare ante causam, nonché per la successiva<br />

fase di merito;<br />

2) l'onorario per la prestazione suddetta, oltre al rimborso<br />

<strong>del</strong>le spese giustificate, sarà liquidato con apposito atto <strong>del</strong>iberativo,<br />

tenendo conto <strong>del</strong>la natura e <strong>del</strong> valore <strong>del</strong>la<br />

controversia, con speciale riguardo all'attività svolta dagli<br />

avvocati davanti al giudice, come espressamente disposto<br />

dagli artt. 1 e 5 <strong>del</strong> decreto <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Giustizia e<br />

Giustizia n. <strong>12</strong>7 <strong>del</strong> 8 aprile 2004, relativo alle tariffe professionali<br />

<strong>degli</strong> avvocati.<br />

84


IL CASO ESEMPLARE<br />

SEGNALATO<br />

DA DUE COLLEGHE<br />

L’ORDINE DENUNCIA<br />

UN ABUSO<br />

DELLA PROFESSIONE<br />

tutela <strong>del</strong>la professione<br />

LA LETTERA DELLE COLLEGHE<br />

Al Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

Oggetto: Segnalazione<br />

Le sottoscritte (omissis), iscritte<br />

all'Albo <strong>del</strong>la Regione <strong>Lazio</strong>,<br />

venute a conoscenza<br />

<strong>del</strong>l'affidamento di un “incarico<br />

di collaborazione coordinata e<br />

continuativa ad alto contenuto<br />

professionale” da parte <strong>del</strong><br />

Sindaco <strong>del</strong> Comune di<br />

(omissis) alla dr.ssa (omissis),<br />

con determinazione<br />

dirigenziale n. 151 <strong>del</strong> 7.10.04<br />

(allegata alla presente), in<br />

qualità di “Dottore in<br />

<strong>Psicologi</strong>a”, da svolgersi presso i<br />

Servizi Sociali <strong>del</strong> suddetto<br />

Comune.<br />

Essendo a conoscenza <strong>del</strong> fatto<br />

che la suddetta dr.ssa (omissis)<br />

non risulta essere ancora<br />

iscritta all'Albo <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>,<br />

in quanto sta tuttora effettuando<br />

il previsto tirocinio postlauream<br />

(vecchio ordinamento<br />

quinquennale), ai fini <strong>del</strong><br />

sostenimento <strong>del</strong> previsto esame<br />

di stato; ravvisando in quanto<br />

sopra segnalato una grave<br />

difformità da quanto previsto<br />

dalla legge n. 56/89;<br />

CHIEDONO<br />

alla S.V. di intervenire a tutela<br />

<strong>del</strong>la professione di psicologo,<br />

diffidando formalmente il<br />

Sindaco <strong>del</strong> Comune<br />

di (omissis) in merito<br />

all'adozione <strong>del</strong>l'atto sopra<br />

citato, in quanto provvedimento<br />

improprio.<br />

Le sottoscritte fanno inoltre<br />

presente che il suddetto Comune<br />

ha tuttora aperta una<br />

graduatoria di pubblico<br />

concorso per la copertura di n.<br />

1 posto di psicologo (allegata<br />

alla presente) dalla quale<br />

sarebbe possibile attingere per<br />

eventuali incarichi, consulenze<br />

e/o assunzioni.<br />

In attesa di cortese sollecito<br />

riscontro, si porgono distinti<br />

saluti.<br />

LA DENUNCIA AL TRIBUNALE<br />

Ill.mo<br />

Sig. Procuratore <strong>del</strong>la<br />

Repubblica<br />

presso il Tribunale di (omissis)<br />

Oggetto: Invio atti<br />

Il sottoscritto Dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca, nella qualità di<br />

Presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />

CONSIDERATO CHE<br />

la Commissione Deontologica <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, all'esito<br />

di istruttoria preliminare <strong>del</strong>la<br />

segnalazione disciplinare R.G. n.<br />

2004 021 (prot. n. 3043 <strong>del</strong><br />

29/<strong>11</strong>/2004) e dei relativi allegati,<br />

prodotti dalle iscritte dott.sse (omissis),<br />

nella riunione <strong>del</strong>l'<strong>11</strong>.01.<strong>2005</strong><br />

ha disposto quanto segue:<br />

“Sul punto 3 <strong>del</strong>l'Odg.<br />

La Commissione:<br />

- considerato che da accertamenti<br />

svolti dall'ufficio di segreteria<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> la Dott.ssa (omissis)<br />

non è iscritta in nessun Albo Regionale<br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> italiani;<br />

- ritenuto che è opportuna la trasmissione<br />

<strong>degli</strong> atti alla competente<br />

Procura <strong>del</strong>la Repubblica<br />

per le determinazioni di sua<br />

competenza;<br />

P.Q.M.<br />

Invia il relativo fascicolo al Presidente<br />

<strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, affinché<br />

valuti l'opportunità di trasmettere<br />

gli atti alla Procura <strong>del</strong>la Repubblica<br />

di (omissis)”.<br />

Tutto ciò considerato, il sottoscritto,<br />

nella suddetta qualità, ritiene<br />

opportuno trasmettere alla S.V.<br />

Ill.ma, per le determinazioni di Sua<br />

competenza, la seguente documentazione:<br />

- copia <strong>del</strong>l'esposto disciplinare R.G.<br />

n. 2004 021 (prot. n. 3043 <strong>del</strong><br />

29/<strong>11</strong>/2004);<br />

- copia <strong>del</strong>la determinazione dirigenziale<br />

n. 151 <strong>del</strong> 7/10/2004 - Comune<br />

di (omissis (allegata all'esposto);<br />

- copia di contratto di affidamento<br />

di incarico <strong>del</strong> Comune di (omissis)<br />

a dott.ssa (omissis);<br />

- copia <strong>del</strong>la determinazione dirigenziale<br />

n. 189 <strong>del</strong> 4/10/2001 - Comune<br />

di (omissis).<br />

Si resta a disposizione per ogni altra<br />

notizia utile.<br />

Con ossequio.<br />

85


tutela <strong>del</strong>la professione<br />

LO PSICOLOGO<br />

NON È UN OPTIONAL<br />

AIDS E CARCERE<br />

QUANTE LACUNE<br />

86<br />

LA LETTERA DEI COLLEGHI<br />

DEL SERT DI REGINA COELI<br />

Al Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Dott. Morozzo Della Rocca<br />

Alla Vice Presidente<br />

Dott.ssa M. L. Zaccaria<br />

p. e. al Tribunale <strong>del</strong> Malato<br />

Al Garante per i detenuti<br />

Al Garante per la protezione<br />

dei dati personali<br />

Gent.mi colleghi,<br />

con questa nostra informativa, volevamo<br />

segnalare un’iniziativa, di<br />

cui alleghiamo il progetto, che riguarda<br />

la sensibilizzazione ad accettare,<br />

da parte dei detenuti di sottoporsi<br />

“volontariamente” ai test<br />

HIV.<br />

Gli organizzatori sono l’Associazione<br />

“Network Persone Sieropositive”<br />

(NPS); la Società italiana di<br />

Medicina e Sanità Penitenziaria; la<br />

segreteria organizzativa è tenuta da<br />

una non meglio identificata: Direct<br />

Factory - Roma: il progetto è finanziato<br />

dalla società farmaceutjca<br />

Boehinringer Ingelheim Italia S.p.A.<br />

Leggendo la lista <strong>del</strong>le figure professionali<br />

coinvolte nella fase pilota<br />

<strong>del</strong> progetto, come <strong>del</strong> resto in tutte<br />

le altre fasi, manca la figura <strong>del</strong>lo<br />

psicologo, probabilmente sostituita,<br />

solo nella fase pilota con un<br />

generico formatore.<br />

Attualmente è prassi che gli psicologi<br />

supportino il medico infettivologo<br />

nel momento in cui dà al detenuto,<br />

la notizia <strong>del</strong> risultato positivo<br />

al test HIV, poiché nel progetto<br />

non si fà menzione di una figura di<br />

supporto all'infettivologo, ci chiediamo<br />

quale figura professionale<br />

svolgerà questa funzione di contenimento<br />

e sostegno.<br />

Questo, non solo impoverisce la<br />

categoria professionale di un ruolo<br />

già acquisito, ma non permette al<br />

detenuto di avere un sostegno ed un<br />

contenimento adeguato alle sue difficoltà<br />

di accettazione <strong>del</strong> test prima<br />

e <strong>del</strong> risultati dopo.<br />

Vogliamo inoltre indicare una<br />

operazione altamente lesiva <strong>del</strong> diritto<br />

alla privacy <strong>del</strong> detenuto che<br />

se si dovesse rifiutare di sottoporsi<br />

al test, vedrebbe le proprie generalità<br />

comunicate sia al Direttore d’Istituto,<br />

che all’Unità Operativa Sanitaria<br />

di Provveditorato Regionale.<br />

Cordiali saluti<br />

Gli <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> SERT<br />

<strong>del</strong> C.C. Regina Coeli<br />

LA DIFFIDA DELL’ORDINE<br />

Spett.li<br />

Ministero <strong>del</strong>la Giustizia<br />

Dipartimento Amministrazione<br />

Penitenziaria - D.A.P.<br />

Regione <strong>Lazio</strong><br />

Assessorato Sanità<br />

Tribunale dei diritti <strong>del</strong> Malato<br />

Garante per i detenuti<br />

<strong>del</strong>la Regione <strong>Lazio</strong><br />

Garante per i detenuti<br />

<strong>del</strong> Comune di Roma<br />

Garante per la protezione<br />

dei dati personali<br />

Società Italiana di Medicina e Sanità<br />

Penitenziaria - S.I.M.S.Pe.<br />

Associazione Network Persone<br />

Sieropositive - N.P.S.<br />

Boehringer Ingelheim<br />

Italia S.p.a.<br />

<strong>Psicologi</strong> a convenzione SUMAI<br />

<strong>del</strong> S.E.R.T. RMA c/o Regina Coeli<br />

Oggetto: Progetto “In & Out AIDS<br />

e Carcere”, segnalazione <strong>Psicologi</strong><br />

S.E.R.T. C.C. Regina Coeli mediante<br />

nota Azienda U.S.L. RM A prot.<br />

n.519/25 <strong>del</strong> 31-5-<strong>2005</strong>.<br />

Con la nota di segnalazione in oggetto<br />

gli <strong>Psicologi</strong> SUMAI <strong>del</strong> S.E.R.T.<br />

<strong>del</strong> Carcere di Regina Coeli hanno portato<br />

a conoscenza di questo <strong>Ordine</strong> il<br />

progetto sponsorizzato dalla Boehringer<br />

Ingelheim Italia S.p.a. sotto l'egida<br />

<strong>del</strong>la Società Italiana di Medicina e Sanità<br />

Penitenziaria - S.I.M.S.Pe. - e con<br />

la collaborazione <strong>del</strong>l'Associazione<br />

Network Persone Sieropositive - N.P.S.<br />

- denominato “In & Out AIDS e Carcere”,<br />

che si allega alla presente.<br />

Detta segnalazione contiene due rilievi<br />

critici, uno riferito al passaggio<br />

che prevede la segnalazione <strong>del</strong>le generalità<br />

<strong>del</strong> detenuto nel caso in cui si<br />

rifiuti di sottoporsi al test HIV, l'altro<br />

riferito all'omessa indicazione <strong>del</strong>la figura<br />

professionale <strong>del</strong>lo Psicologo in<br />

alcune fasi cruciali <strong>del</strong> progetto.<br />

Esaminate le doglianze manifestate<br />

dagli iscritti, questo <strong>Ordine</strong> ritiene necessario<br />

osservare quanto segue.<br />

1) Per quanto concerne il primo rilievo,<br />

la segnalazione definisce “...operazione<br />

altamente lesiva <strong>del</strong> diritto<br />

alla privacy <strong>del</strong> detenuto...”<br />

la previsione <strong>del</strong>la comunicazione<br />

al Direttore d'Istituto ed all'Unità<br />

Operativa Sanitaria di Provveditorato<br />

Regionale <strong>del</strong>le generalità di<br />

coloro che si rifiutino di sottoporsi<br />

al test HIV.<br />

Sul punto questo <strong>Ordine</strong> ritiene che<br />

il progetto sia viziato da gravi profili di<br />

illegittimità ed illiceità, apparendo lesivo<br />

<strong>del</strong>la dignità <strong>del</strong> detenuto, prima


ancora che <strong>del</strong>la sua sfera giuridica<br />

soggettiva, nella parte in cui prevede<br />

una sorta di schedatura in caso di suo<br />

legittimo esercizio <strong>del</strong> diritto al rifiuto<br />

<strong>del</strong> test HIV.<br />

In assenza di una qualsivoglia disposizione<br />

normativa che imponga al<br />

detenuto di sottoporsi a tale esame -<br />

motivo per cui, <strong>del</strong> resto, si è elaborato<br />

il citato progetto - sussiste non solo<br />

il suo diritto al rifiuto <strong>del</strong> test, ma<br />

anche il suo diritto consequenziale all'assoluta<br />

riservatezza di questo dato<br />

(salvo esigenze statistiche che garantiscano<br />

l'anonimato).<br />

Preme, peraltro, osservare che questo<br />

diritto alla riservatezza sull'opposto<br />

rifiuto non si esaurisce nel diritto<br />

alla privacy <strong>del</strong> detenuto. Trattasi piuttosto<br />

di un corollario <strong>del</strong>la facoltà di<br />

diniego <strong>del</strong> consenso ad un intervento,<br />

seppur di accertamento, sulla sua<br />

persona fisica; in altri termini siamo di<br />

fronte ad una sfaccettatura <strong>del</strong> suo diritto<br />

alla salute inteso in senso lato e<br />

pertanto non degradabile neppure a<br />

fronte di un interesse pubblico.<br />

Anche ove si ritenesse, pertanto, che<br />

all'interno <strong>del</strong> sistema carcerario i dati<br />

sensibili afferenti ai detenuti non<br />

possano essere oggetto, se trattati secondo<br />

legge, di violazioni <strong>del</strong> loro diritto<br />

alla privacy, rimarrebbe comunque<br />

l'aperta violazione di quella parte<br />

<strong>del</strong>la loro sfera giuridca attinente alla<br />

salute ed all'integrità psicofisica.<br />

Ad ogni buon conto si chiede all'Autorità<br />

Garante per la protezione dei dati<br />

personali di esprimere il suo competente<br />

avviso sull'aspetto <strong>del</strong>la possibile<br />

violazione <strong>del</strong> diritto alla privacy.<br />

Corre, infine, l'obbligo di osservare<br />

che la segnalazione <strong>del</strong> rifiuto può ritenersi<br />

una forma di vera e propria<br />

coercizione psicologica illecita sul detenuto,<br />

il quale non può e non deve subire<br />

pressioni che certamente costituiscono<br />

violazioni <strong>del</strong> suo diritto al diniego<br />

<strong>del</strong> consenso.<br />

2) Per quanto concerne il secondo rilievo<br />

critico sopra accennato, deve<br />

innanzitutto constatarsi che, al contrario<br />

di quanto si legge nella nota<br />

in oggetto, la figura <strong>del</strong>lo Psicologo<br />

compare nella “Fase Pilota”, <strong>del</strong><br />

progetto sotto il titolo “Incontri A1<br />

- con il personale sanitario e<br />

non” alla voce “Audience”, punto<br />

“Altre figure professionali mediche<br />

(...) e non mediche (<strong>Psicologi</strong>...)”.<br />

Deve tuttavia convenirsi sul fatto che<br />

in tutte le altre fasi <strong>degli</strong> incontri con<br />

i detenuti tale figura professionale non<br />

viene presa in considerazione, nonostante<br />

la natura tipicamente psicologica<br />

<strong>del</strong>le attività da svolgersi.<br />

In particolare, basti notare che lo<br />

scopo precipuo <strong>del</strong> progetto in questione<br />

è quello di incrementare il<br />

“...numero <strong>degli</strong> accessi al test per<br />

l'HIV all'interno <strong>del</strong>le carceri, al fine<br />

di favorire la formulazione di<br />

piani coerenti d'intervento in termini<br />

di prevenzione e cura per le<br />

persone ivi residenti” (v. il titolo<br />

“Obiettivi <strong>del</strong> progetto”).<br />

Trattasi essenzialmente di un “...programma<br />

di offerta <strong>del</strong> test...” che, in<br />

casi analoghi già sperimentati, avrebbe<br />

garantito che “...circa il 70% dei<br />

nuovi accessi ha richiesto di sottoporsi<br />

allo screaning per l'infezione<br />

da HIV”.<br />

In altri termini gli operatori interessati<br />

devono svolgere nei confronti dei<br />

detenuti una mirata opera di convincimento<br />

circa l'utilità <strong>del</strong> test HIV. Si<br />

legge infatti nel progetto che “Proprio<br />

attraverso un invito attento, discreto<br />

ma reiterato sarà possibile accompagnare<br />

adeguatamente il detenuto<br />

nel percorso, a volte non facile, fino<br />

alla presa di coscienza <strong>del</strong> proprio<br />

stato di salute”.<br />

Ne deriva, ad avviso di questo <strong>Ordine</strong>,<br />

che la figura professionale <strong>del</strong>lo<br />

Psicologo dovrebbe essere presente in<br />

tutte le fasi <strong>del</strong> progetto, per due ordini<br />

di ragioni.<br />

tutela <strong>del</strong>la professione<br />

aids e carcere<br />

Tenendo conto, in primo luogo, <strong>del</strong>l'indubbia<br />

centralità <strong>del</strong>la figura <strong>del</strong> detenuto,<br />

che il progetto tende a tutelare<br />

ed il cui consenso (certamente<br />

“informato”, in senso lato) rappresenta<br />

lo scopo finale <strong>del</strong>l'opera di un'équipe<br />

multidisciplinare, non può esservi<br />

dubbio alcuno circa la necessarietà<br />

<strong>del</strong>la presenza <strong>del</strong>lo Psicologo sin<br />

dal primo approccio al problema. Il<br />

percorso indicato nel progetto passa<br />

infatti attraverso la psiche <strong>del</strong> soggetto<br />

interessato, il quale necessita pertanto<br />

di un adeguato supporto psicologico<br />

durante l'intero iter.<br />

In secondo luogo, tenendo conto stavolta<br />

<strong>del</strong>le esigenze di tutela <strong>del</strong>la salute<br />

<strong>del</strong>la collettività, carceraria e non,<br />

che parimenti il progetto tende a soddisfare,<br />

assume fondamentale importanza<br />

l'efficacia <strong>del</strong>l'opera di convincimento<br />

che la suddetta équipe multidisciplinare<br />

deve svolgere nei confronti<br />

dei detenuti. Entrano pertanto inevitabilmente<br />

in gioco anche su questo<br />

punto le competenze scientifiche <strong>del</strong>lo<br />

Psicologo, quale figura professionale<br />

certamente in possesso <strong>degli</strong> strumenti<br />

necessari a comprendere le altrui<br />

reazioni emotive di fronte a certe<br />

problematiche, ovvero ad aiutare il soggetto<br />

a superare senza traumi remore<br />

di carattere psicologico in ordine al test<br />

propostogli ed alle sue eventuali<br />

conseguenze.<br />

Occorre altresì osservare, che l'attuale<br />

prassi prevede giustamente il<br />

supporto <strong>del</strong>lo Psicologo al Medico Infettivologo<br />

nel <strong>del</strong>icato momento <strong>del</strong>la<br />

comunicazione al detenuto <strong>del</strong>l'esito<br />

positivo <strong>del</strong> test HIV.<br />

Ebbene, per questo specifico passaggio<br />

il progetto in esame non prevede<br />

invece la figura professionale <strong>del</strong>lo<br />

Psicologo, con ciò apportando un'ingiustificata,<br />

prima ancora che illegittima,<br />

deminutio alla sfera <strong>del</strong>le attuali<br />

competenze <strong>del</strong>lo Psicologo.<br />

Alla luce di quanto finora esposto si<br />

chiede l'intervento di tutti i soggetti<br />

destinatari <strong>del</strong>la presente affinché, ciascuno<br />

nel suo ambito di competenza,<br />

si attivino per modificare il summenzionato<br />

progetto mediante: - 1) l'eliminazione<br />

<strong>del</strong>la prevista segnalazione<br />

dei detenuti che rifiutino il test HIV; -<br />

2) l'inserimento <strong>del</strong>la figura professionale<br />

<strong>del</strong>lo Psicologo in tutti i passaggi<br />

<strong>del</strong>l'iter previsto dal progetto.<br />

Con l'avvertenza che, in difetto, questo<br />

<strong>Ordine</strong> valuterà ogni ipotesi di azione<br />

giurisdizionale a tutela dei diritti e<br />

<strong>degli</strong> interessi <strong>del</strong>la categoria che rappresenta.<br />

Distinti saluti.<br />

Il Presidente<br />

Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

Il Vicepresidente<br />

Marialori Zaccaria<br />

87


tutela <strong>del</strong>la professione<br />

LA LEGGE DEFINISCE<br />

CHIARAMENTE L’INTERVENTO<br />

PROFESSIONALE:<br />

È ORA DI FARLA RISPETTARE<br />

LO PSICOLOGO ALL’INTERNO<br />

DI UN ENTE PUBBLICO:<br />

FACCIAMO CHIAREZZA<br />

IL QUESITO<br />

Oggetto:<br />

Quesito in merito al ruolo <strong>del</strong>lo Psicologo<br />

e alla qualifica di Professionista<br />

all'interno di un Ente Pubblico<br />

Spett.le <strong>Ordine</strong>,<br />

richiedo la consulenza legale in<br />

merito alla questione in oggetto<br />

che potrei così sintetizzare.<br />

Sono (omissis), iscritta<br />

all'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong>la<br />

Regione <strong>Lazio</strong> (omissis) abilitata<br />

all'esercizio <strong>del</strong>l'attività<br />

psicoterapeutica ai sensi <strong>del</strong>l'art.<br />

35.<br />

Dal 1 giugno <strong>del</strong> 2000 lavoro con<br />

contratto a tempo indeterminato<br />

all'(omissis) grande Ente<br />

pubblico di ricerca, assunta a<br />

seguito di concorso per laureati,<br />

non solo in <strong>Psicologi</strong>a, con 2<br />

anni di esperienza “in tecniche<br />

avanzate di selezione <strong>del</strong><br />

personale” (attività questa come<br />

si sa di pertinenza esclusiva<br />

<strong>del</strong>lo psicologo iscritta all'Albo,<br />

come da recenti sentenze).<br />

Sono stata assunta al livello 8°<br />

(livello d'ingresso per un<br />

neolaureato) nonostante mi<br />

fossero stati riconosciuti 2 anni<br />

di esperienza previsti dal bando<br />

(anche se in realtà dal mio<br />

curriculum risultava<br />

un'esperienza specifica nell'area<br />

<strong>del</strong>la Selezione <strong>del</strong> personale di<br />

almeno 10 anni).<br />

Dalla mia assunzione fino al<br />

2003 ho fatto parte di<br />

Commissioni di Concorso in cui<br />

mi occupavo di valutazione<br />

psicoattitudinale dei candidati,<br />

poi con il blocco <strong>del</strong>le assunzioni<br />

a tempo indeterminato la mia<br />

attività si è concentrata<br />

soprattutto sullo svolgimento dei<br />

concorsi per l'assunzione di<br />

personale con assegni di ricerca<br />

o borse di studio, attraverso la<br />

definizione dei fabbisogni per<br />

l'acquisizione di nuove risorse<br />

umane, e altre attività di tipo<br />

gestionale che non<br />

necessariamente sono di<br />

pertinenza <strong>del</strong>lo psicologo.<br />

Fra le mie attività, tuttavia,<br />

rientrano la supervisione dei<br />

tirocinanti psicologi, pre e post<br />

lauream, per cui è prevista la<br />

supervisione di uno psicologo<br />

iscritto all'Albo, e la supervisione<br />

<strong>del</strong>le tesi di laurea di studenti di<br />

<strong>Psicologi</strong>a svolte presso il nostro<br />

Ente su temi di ricerca da me<br />

proposti e accettati dall'Ente.<br />

Nel 2002 e nel 2003 ho richiesto e<br />

ottenuto che l'Ente effettuasse, a<br />

fronte <strong>del</strong>le attività svolte, il<br />

rimborso <strong>del</strong>la tassa di iscrizione<br />

all'Albo <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

certificando, credo, così che io<br />

svolgo attività professionale per<br />

l'Ente. Potete chiarirmi se è così<br />

Attualmente, a seguito di<br />

applicazione <strong>del</strong> contratto 1998-<br />

2001, che definisce<br />

l'inquadramento professionale<br />

mediante profili professionali<br />

(profili che definiscono, in<br />

maniera molto generica,<br />

l'attività svolta, ma che<br />

definiscono soprattutto requisiti<br />

di anzianità per accedere a quel<br />

profilo con relativo livello di<br />

inquadramento) l'Ente sta<br />

procedendo all'attribuzione di<br />

profili a tutti i dipendenti.<br />

Secondo la definizione dei profili<br />

il mio profilo sarebbe quello di<br />

Esperto di Amministrazione e<br />

gestione in addestramento (8°<br />

livello), poichè l' “Esperto di<br />

Amministrazione e gestione” (9°<br />

livello) richiede 7 anni di<br />

anzianità di servizio mentre<br />

l'anzianità che mi è stata<br />

riconosciuta dall'Ente è di 5<br />

anni (2 anni all'assunzione + 3<br />

anni che ho maturato<br />

dall'assunzione al 31/<strong>12</strong>/2003<br />

(data di riferimento per la valutazione).<br />

Pertanto non potrei<br />

accedere al 9° livello, il che<br />

significa, se come pare l'Ente<br />

entrerà nel comparto ricerca,<br />

non poter accedere ai livelli<br />

superiori che rientrano in<br />

un'area separata di<br />

contrattazione.<br />

A mio avviso sulla base di<br />

quanto esposto precedentemente<br />

credo di dover rientrare nel<br />

profilo di professionista<br />

(inquadrato al 9° livello).<br />

La questione è:<br />

• l'iscrizione all'albo <strong>degli</strong><br />

psicologi, con rimborso da<br />

parte <strong>del</strong>l'Ente <strong>del</strong>la quota,<br />

corrisponde ad un<br />

riconoscimento <strong>del</strong> ruolo di<br />

professionista come per gli<br />

avvocati, i dottori<br />

commercialisti, ecc. che<br />

svolgono attività professionale<br />

per l'Ente.<br />

88


tutela <strong>del</strong>la professione<br />

enti pubblici<br />

Gent.mo Avv. Cucino<br />

la ringrazio per la nota <strong>del</strong><br />

Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> in merito<br />

alla questione <strong>del</strong> ruolo <strong>del</strong><br />

Professionista psicologo, nota che<br />

avevo richiesto in relazione<br />

all'attribuzione dei profili<br />

professionali nell'Ente presso cui<br />

lavoro.<br />

La prego di ringraziare da parte<br />

mia il Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Lazio</strong> per la disponibilità<br />

dimostrata e per la tempestività<br />

<strong>del</strong>la risposta. Al momento<br />

attuale ho presentato richiesta di<br />

riesame allegando anche il<br />

documento suddetto e sono in<br />

attesa di risposta.<br />

Vi terrò informati sugli sviluppi<br />

<strong>del</strong>la questione anche perchè<br />

potrebbe rappresentare un<br />

precedente utile anche per altre<br />

situazioni di psicologi iscritti<br />

all'Albo.<br />

Grazie ancora e a presto<br />

Lettera firmata<br />

• Nel contratto <strong>del</strong>l'Ente si parla<br />

di professionista come di colui<br />

che “contribuisce al<br />

raggiungimento <strong>degli</strong> obiettivi<br />

istituzionali <strong>del</strong>l'Ente<br />

attraverso lo sviluppo <strong>del</strong>le<br />

conoscenze giuridicoeconomiche<br />

nonchè con attività<br />

relazionali nei settori<br />

specifici”. L'iscrizione all'albo<br />

<strong>degli</strong> psicologi e l'attività da me<br />

svolta mi farebbe rientrare<br />

senza timore di smentita in<br />

questa categoria Ribadisco<br />

che, dal punto di vista formale,<br />

c'è una lettera firmata dal<br />

Direttore <strong>del</strong> Personale che<br />

specifica che, fra le attività di<br />

mia competenza, ci sono: la<br />

selezione <strong>del</strong> personale dal<br />

punto di vista<br />

psicoattitudinale, la<br />

supervisione dei tirocinanti<br />

psicologi (a fronte di una<br />

convenzione con l'Università<br />

“La Sapienza” Facoltà di<br />

<strong>Psicologi</strong>a firmata dal Direttore<br />

<strong>del</strong> Personale in cui si specifica<br />

che la supervisione sarà<br />

effettuata da uno psicologo<br />

iscritto all'Albo).<br />

Mi pare di aver esposto la<br />

questione in maniera completa,<br />

tuttavia se dovessero mancare<br />

informazione o dati sono<br />

disponibile a fornire ulteriori<br />

informazioni<br />

In attesa di risposta ringrazio<br />

per l'attenzione.<br />

Cordiali saluti<br />

Lettera firmata<br />

LA RISPOSTA<br />

Oggetto:<br />

Quesito: Definizione <strong>del</strong>l'ambito<br />

d'intervento professionale <strong>del</strong>lo psicologo<br />

e, in particolare, <strong>del</strong>lo psicologo<br />

<strong>del</strong> lavoro.<br />

L'ambito d'intervento professionale<br />

<strong>del</strong>lo psicologo è compiutamente definito<br />

dall'art. 1 L. 18 febbraio 1989, n.<br />

56 (Ordinamento <strong>del</strong>la professione di<br />

psicologo): “La professione di psicologo<br />

comprende l'uso <strong>degli</strong> strumenti<br />

conoscitivi e di intervento per<br />

la prevenzione, la diagnosi, le attività<br />

di abilitazione-riabilitazione e<br />

di sostegno in ambito psicologico rivolte<br />

alle persone, al gruppo, agli<br />

organismi sociali e alle comunità.<br />

Comprende altresì le attività di sperimentazione,<br />

ricerca e didattica in<br />

tale ambito”.<br />

Quindi, qualunque sia lo strumento<br />

usato (colloquio o test), la valutazione,<br />

la diagnosi e il sostegno di carattere<br />

psicologico devono essere svolti<br />

da un professionista iscritto all'Albo<br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>. “In tal modo vengono<br />

tutelati sia l'interesse generale <strong>del</strong>la<br />

collettività sia quello <strong>del</strong>le diverse<br />

categorie professionali e dei singoli<br />

che abbiano necessità di affidarsi<br />

per determinate esigenze a<br />

soggetti in grado di prestare loro<br />

adeguata assistenza tecnica. La ratio<br />

<strong>del</strong>la fattispecie è, infatti, quella<br />

di evitare che determinate attività,<br />

particolarmente <strong>del</strong>icate e socialmente<br />

molto rilevanti, siano lasciate<br />

al libero esercizio di chiunque ne<br />

abbia voglia.” (Cass. VI^ sez. pen.<br />

3.3.2004, n. 17704).<br />

Il vincolo anzidetto sussiste, evidentemente,<br />

anche per tutti coloro i quali<br />

svolgono la loro attività nell'ambito<br />

<strong>del</strong>la “psicologia <strong>del</strong> lavoro”. La discussione<br />

su tale ultimo argomento è,<br />

tra l'altro, (finalmente) di grande attualità<br />

all'interno <strong>del</strong>la comunità professionale,<br />

a seguito <strong>del</strong>la recente sentenza<br />

<strong>del</strong> Tribunale Penale di Milano<br />

(cosiddetta “Sentenza Platè”). Con tale<br />

provvedimento (attualmente sottoposto<br />

a gravame e, quindi, sub judice<br />

dinanzi alla Corte di Appello) è stata<br />

riscontrata l'esistenza <strong>del</strong> reato di esercizio<br />

abusivo <strong>del</strong>la professione di psicologo<br />

in tutti quei casi nei quali, nell'ambito<br />

<strong>del</strong>l'attività di selezione, gestione<br />

e formazione <strong>del</strong> personale, siano<br />

utilizzati gli strumenti tipici definiti<br />

dal summenzionato art. 1 L.56/89<br />

(sia a mezzo di colloqui, sia con la somministrazione<br />

di test psico-attitudinali<br />

e di personalità).<br />

In più, su quest'ultimo argomento, è<br />

bene ricordare l'art. 3 comma 1 quinquies<br />

punto 5 L. <strong>11</strong> luglio 2003, n. 170<br />

(Disposizioni urgenti per le università<br />

e gli enti di ricerca nonché in materia<br />

di abilitazione all'esercizio di attività<br />

professionali) che ha espressamente<br />

disposto che sia di esclusivo appannaggio<br />

<strong>del</strong>la categoria professionale<br />

<strong>degli</strong> psicologi l'utilizzo "di test e di altri<br />

strumenti standardizzati per l'analisi<br />

<strong>del</strong> comportamento, dei processi<br />

cognitivi, <strong>del</strong>le opinioni e <strong>degli</strong><br />

atteggiamenti, dei bisogni e <strong>del</strong>le<br />

motivazioni, <strong>del</strong>l'interazione sociale,<br />

<strong>del</strong>l'idoneità psicologica a specifici<br />

compiti e condizioni".<br />

Con i migliori saluti.<br />

Il Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

89


tutela <strong>del</strong>la professione<br />

NON SI CONTANO<br />

GLI INTERVENTI<br />

DELL’ORDINE<br />

A DIFESA<br />

DELLA PROFESSIONE<br />

I MILLE FRONTI<br />

DELLA TUTELA<br />

UNA BATTAGLIA QUOTIDIANA<br />

90<br />

TIROCINI<br />

Gentili colleghi,<br />

siamo specializzandi <strong>del</strong> III<br />

Anno <strong>del</strong>la II Scuola di<br />

Specializzazione in <strong>Psicologi</strong>a<br />

Clinica <strong>del</strong>la Sapienza. Stiamo<br />

svolgendo il tirocinio di<br />

specializzazione presso un CSM<br />

<strong>del</strong>la RMA (Via Boemondo, 21).<br />

Siamo stati informati <strong>del</strong><br />

mancato rinnovo <strong>del</strong>la<br />

convenzione per i tirocini<br />

formativi pre e post lauream e di<br />

specializzazione tra la ASL RMA<br />

e l'Università “La Sapienza”.<br />

Chiediamo la possibilità di<br />

confrontarci con l'<strong>Ordine</strong> per<br />

avere dei chiarimenti e riflettere<br />

su un preciso dovere<br />

istituzionale in ambito<br />

formativo. Tale decisione dei<br />

vertici <strong>del</strong>la ASL, non condivisa<br />

peraltro dai dirigenti medici e<br />

psicologi <strong>del</strong> nostro Servizio,<br />

rappresenta per noi una perdita<br />

nella continuità <strong>del</strong>la nostra<br />

esperienza formativa nonché<br />

<strong>del</strong>l’attività clinica all'interno<br />

<strong>del</strong> Servizio.<br />

Lasciamo dunque i nostri<br />

recapiti e attendiamo di essere<br />

contattati per un eventuale<br />

appuntamento.<br />

Vi ringraziamo<br />

anticipatamente, cordiali saluti.<br />

(Lettera firmata)<br />

Al Direttore Generale ASL RM/A<br />

Dott. Giovanni D'Amore<br />

Al Direttore Sanitario ASL RM/A<br />

Dr.ssa Anna Maria Martelli<br />

Al Direttore Amministrativo<br />

ASL RM/A<br />

Dott. Lanfranco Ciarletta<br />

Al Responsabile<br />

Unità Organizzativa Formazione ed<br />

Educazione alla Salute<br />

Egregi Direttori,<br />

a seguito <strong>del</strong>le segnalazioni da<br />

alcuni specializzandi in <strong>Psicologi</strong>a<br />

Clinica, abbiamo avuto notizia <strong>del</strong><br />

mancato rinnovo <strong>del</strong>la convenzione<br />

per i tirocini tra l'Università “La<br />

Sapienza” di Roma e codesta<br />

amministrazione.<br />

Considerata l'imprescindibilità dei<br />

tirocini di specializzazione e pre e<br />

post-lauream ai fini <strong>del</strong> processo<br />

formativo <strong>degli</strong> psicologi e stante la<br />

consolidata competenza formativa<br />

che caratterizza codesta azienda,<br />

sono a chiederVi di rivalutare a<br />

breve, considerata l'urgenza <strong>del</strong>la<br />

questione, la possibilità di<br />

riattivare la suddetta convezione,<br />

al fine di fornire un significativo<br />

contributo istituzionale alla<br />

formazione dei professionisti di<br />

area sanitaria.<br />

Auspicando un celere e cortese<br />

riscontro vogliate gradire il mio<br />

saluto più cordiale.<br />

Il Presidente<br />

dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

CONCORSO AMMINISTRAZIONE<br />

PENITENZIARIA<br />

Ministero di Giustizia<br />

Dipartimento per l'Amministrazione<br />

Penitenziaria<br />

c.a. Capo Dipartimento<br />

dottor Giovanni Tinebra<br />

e p.c. Consiglio Nazionale<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

c.a Presidente<br />

dottor Pierangelo Sardi<br />

Oggetto: concorso a 39 posti nell'area<br />

C, posizione economica C1, profilo professionale<br />

psicologo, mediante concorso<br />

pubblico.<br />

In merito al concorso in oggetto,<br />

pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale -<br />

IV serie speciale - <strong>del</strong> 16-04-2004, a<br />

nome <strong>del</strong>la comunità professionale<br />

che rappresento e anche a seguito<br />

di diverse segnalazioni pervenuteci,<br />

sono ad esprimere alcune<br />

considerazioni, in merito alle scelte<br />

compiute da codesta<br />

Amministrazione.<br />

Il concorso, volto ad individuare<br />

professionalità nell'ambito <strong>del</strong>la<br />

psicologia, pur aprendo<br />

un'opportunità lavorativa per i<br />

nostri iscritti, ci rende dubbiosi<br />

circa le preferenze accordate in<br />

ordine alla formazione <strong>del</strong>la<br />

Commissione esaminatrice, nella<br />

quale è stato incluso, quale<br />

componente, un educatore C3,<br />

piuttosto che uno psicologo.<br />

È a nostra conoscenza che la<br />

persona chiamata a ricoprire tale<br />

ruolo è altresì psicologa,<br />

regolarmente iscritta all'albo, ma<br />

riteniamo che la qualifica di


“esperto” richieda un curricolo<br />

professionale nel quale l'attività<br />

professionale di psicologo sia<br />

quantitativamente e<br />

qualitativamente rilevante.<br />

Avremmo pertanto ritenuto<br />

opportuno che nell'ambito <strong>del</strong>la<br />

Commissione fosse presente la<br />

figura di uno psicologo che<br />

effettivamente eserciti la<br />

professione, in quanto, senz'altro,<br />

meglio rispondente alla natura<br />

<strong>del</strong>la complessa attività che la<br />

Commissione stessa è chiamata a<br />

svolgere e più affine, per<br />

competenze, alle professionalità da<br />

valutare.<br />

Ci sembra infatti che la figura di<br />

tecnico esperto nelle materie<br />

oggetto <strong>del</strong> concorso, prevista dal<br />

D.P.R. 487/1994, presupponga<br />

implicitamente un curriculum<br />

adeguato ed un'esperienza<br />

lavorativa maturata nell'ambito di<br />

operatività <strong>del</strong>le figure<br />

professionali che si vogliono<br />

selezionare, e possibilmente<br />

nell'area di interesse specifica, lì<br />

dove si ricerchino, all'interno di un<br />

medesimo ambito professionale,<br />

peculiari competenze.<br />

La scelta prospettata avrebbe<br />

permesso, inoltre, di sottolineare la<br />

valenza professionale, all'interno<br />

<strong>del</strong>l'istituzione, <strong>del</strong>la categoria<br />

<strong>degli</strong> psicologi, rispetto ad un<br />

concorso ad essi riservato.<br />

Confidiamo nella condivisione <strong>del</strong>le<br />

esigenze illustrate e in un<br />

conseguente riscontro positivo.<br />

Cordiali saluti.<br />

Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

GIUSTIZIA MINORILE<br />

Al Capo Dipartimento<br />

Giustizia Minorile<br />

Dott. Rosario Priore<br />

Alla Direzione Generale<br />

<strong>del</strong> personale e <strong>del</strong>la formazione<br />

Dott. Luigi Verniero<br />

Oggetto: situazione psicologi <strong>del</strong>la giustizia<br />

minorile<br />

è noto a quest'<strong>Ordine</strong> che, da circa 7<br />

anni, sono stati per la prima volta<br />

assunti 29 psicologi all'interno<br />

<strong>del</strong>l'Amministrazione <strong>del</strong>la Giustizia<br />

Minorile collocati nelle diverse<br />

articolazioni centrali e periferiche<br />

<strong>del</strong>la stessa. Con tale immissione in<br />

ruolo di personale <strong>del</strong>l'area<br />

psicologica l'Amministrazione <strong>del</strong>la<br />

Giustizia ha sicuramente mostrato<br />

sensibilità ad un approccio<br />

complesso alla devianza minorile in<br />

cui rientrasse a pieno titolo il<br />

contributo <strong>del</strong>la psicologia clinica.<br />

La scelta di collocare gli psicologi ai<br />

vari livelli <strong>del</strong> sistema organizzativo<br />

rivela, allo stesso tempo, una<br />

conoscenza approfondita <strong>del</strong>le<br />

competenze psicologiche e <strong>del</strong>le<br />

potenzialità di utilizzo <strong>del</strong>le stesse.<br />

Questo <strong>Ordine</strong> da tempo è<br />

interessato a conoscere gli ambiti di<br />

applicazione <strong>del</strong>la psicologia clinica<br />

al contesto giuridico e in particolar<br />

modo al settore minorile, dove le<br />

acquisizioni <strong>del</strong>la psicologia <strong>del</strong>l'età<br />

evolutiva possono sicuramente<br />

apportare un contributo rilevante.<br />

Le pubblicazioni ed i convegni che<br />

negli ultimi anni sono stati realizzati<br />

sul tema <strong>del</strong>la devianza minorile<br />

testimoniano la qualità dei contributi<br />

provenienti dagli psicologi<br />

<strong>del</strong>l'Amministrazione <strong>del</strong>la Giustizia<br />

Minorile e mettono in evidenza l'alta<br />

specializzazione <strong>del</strong> lavoro<br />

psicologico nel contesto penale<br />

minorile. Si tratta di un'esperienza<br />

operativa che ha aperto nuovi spazi<br />

di intervento propri <strong>del</strong>la psicologia<br />

clinica giuridica, differenziandoli da<br />

quelli storicamente più conosciuti<br />

come l'ambito peritale.<br />

Non soltanto, dunque, i contributi<br />

psicologici in tale settore hanno una<br />

rilevanza per l'attuazione <strong>del</strong><br />

mandato proprio <strong>del</strong>la Giustizia<br />

Minorile, ma rappresentano anche<br />

un valore aggiunto per la comunità<br />

scientifica.<br />

tutela <strong>del</strong>la professione<br />

giustizia minorile<br />

In virtù di quanto sopra, questo<br />

<strong>Ordine</strong> avverte l'esigenza di aprire<br />

un confronto con l'Amministrazione<br />

<strong>del</strong>la Giustizia Minorile sull'attuale<br />

situazione <strong>degli</strong> psicologi che<br />

operano nei Servizi <strong>del</strong>la Giustizia<br />

Minorile, al fine di una<br />

ottimizzazione di tale risorsa professionale<br />

e nella prospettiva di<br />

prefigurare scenari operativi più<br />

idonei ad un corretto esercizio <strong>del</strong>le<br />

funzioni psicologiche, come definite<br />

dalla legge istitutiva<br />

<strong>del</strong>l'ordinamento professionale<br />

(L56/89).<br />

Le tematiche per le quali si avverte<br />

l'esigenza di un confronto possono<br />

essere sintetizzate nei seguenti<br />

punti:<br />

• la necessità di un consistente<br />

potenziamento di tale figura<br />

professionale nei vari livelli<br />

organizzativi <strong>del</strong>la Giustizia<br />

Minorile, tenuto conto <strong>del</strong>l'attuale<br />

connotazione <strong>del</strong> fenomeno <strong>del</strong>la<br />

devianza minorile che sempre più<br />

rimanda a sottostanti quadri<br />

psicopatologici e che in generale<br />

presenta caratteristiche che<br />

necessitano di chiavi di lettura<br />

anche psicologiche;<br />

• la scarsità <strong>del</strong>le risorse di personale<br />

psicologico nei Servizi <strong>del</strong>la<br />

Giustizia Minorile costituisce,<br />

inoltre, un fattore di isolamento<br />

professionale, in un ambito in cui,<br />

al contrario, è necessario un<br />

continuo confronto<br />

intraprofessionale, con l'obiettivo<br />

di verificare metodologie<br />

d'intervento, condividerle e<br />

diffonderle. Ciò, nel contribuire alla<br />

costruzione di mo<strong>del</strong>li d'intervento<br />

professionali più chiari, può meglio<br />

sostenere prassi operative<br />

interdisciplinari;<br />

• a fronte di un aumento numerico,<br />

appare necessaria anche una<br />

ridefinizione <strong>del</strong> collocamento di<br />

tale figura professionale all'interno<br />

<strong>del</strong>l'organizzazione, tale da tutelare<br />

quel livello di autonomia<br />

professionale necessario ad un<br />

corretto esercizio di funzioni,<br />

connotate da elevato livello di<br />

responsabilità. In questo senso,<br />

desta perplessità il fatto che<br />

nell'organizzazione dei Servizi <strong>del</strong>la<br />

Giustizia Minorile non sia prevista<br />

un'area psicologica con relative<br />

figure apicali, fatto che può<br />

determinare gravi ripercussioni<br />

sull'esercizio corretto <strong>del</strong>le<br />

suddette funzioni. Appare<br />

significativo come in ambito<br />

sanitario, che per primo ha visto<br />

l'inserimento <strong>del</strong>la professionalità<br />

psicologica, tale figura<br />

professionale si è andata<br />

91


tutela <strong>del</strong>la professione<br />

corso disegno infantile<br />

progressivamente equiparando a<br />

quella medica, anche in termini di<br />

posizioni organizzative. Tale<br />

crescita è stata conseguente ad<br />

un'evoluzione scientifica e tecnica<br />

che, mettendo in risalto gli aspetti<br />

di specificità ed elevata<br />

responsabilità professionale, ne ha<br />

riconosciuto la piena autonomia.<br />

Si ringrazia sin d'ora per l'attenzione<br />

che codesta Amministrazione<br />

intenderà dare alle questioni<br />

sollevate e si rimane disponibili per<br />

ogni ulteriore approfondimento o,<br />

come auspicato, per l'avvio di un<br />

confronto.<br />

92<br />

Il Presidente<br />

dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

CORSO DISEGNO INFANTILE<br />

Spett.le Consiglio Nazionale<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

Oggetto: Corso interpretazione disegno<br />

infantile - docente: (omissis) sede:<br />

Milano<br />

Gentili Colleghi,<br />

con riferimento all'avviso, a noi<br />

pervenuto, <strong>del</strong> corso di<br />

perfezionamento in oggetto, si<br />

richiede un parere relativamente a<br />

quanto segue.<br />

Il corso, per il quale è stato richiesto<br />

l'accreditamento ECM da parte<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong>la<br />

Lombardia (che ne è il provider), è<br />

rivolto a “tutte le categorie in ambito<br />

sanitario”, ma è aperto anche “ad<br />

altre categorie interessate di settori<br />

attinenti (pedagogisti, assistenti<br />

sociali, psicopedagogisti, educatori,<br />

ecc.)”.<br />

Negli obiettivi specifici descritti, si<br />

chiarisce che “il corso approfondisce<br />

la comprensione <strong>del</strong> disegno infantile<br />

nelle varie fasi evolutive, sia da un<br />

punto di vista psicologico che <strong>del</strong>lo<br />

sviluppo cognitivo. Fornisce inoltre<br />

le modalità per ipotizzare (sulla base<br />

dei disegni) eventuali disagi a livello<br />

familiare, scolastico e sociale da<br />

parte <strong>del</strong> bambino”; inoltre “fornisce<br />

le chiavi interpretative di alcuni tests<br />

carta e matita particolarmente<br />

significativi nell'età infantile e<br />

adolescenziale, come elemento<br />

aggiuntivo per la comprensione<br />

psicodinamica dei momenti più<br />

conflittuali nel corso <strong>del</strong>l'età<br />

evolutiva”.<br />

Nella sezione dedicata alle<br />

caratteristiche <strong>del</strong> corso, si specifica<br />

che le lezioni saranno solo in parte<br />

teoriche, ma saranno sempre<br />

supportate da esempi pratici ed<br />

esercitazione dirette dei partecipanti<br />

sul materiale oggetto <strong>del</strong> corso.<br />

Ovviamente i tests su cui verte il<br />

corso sono famosi tests psicologici:<br />

test <strong>del</strong>la figura umana, test<br />

<strong>del</strong>l'albero, test dei colori di Luscher,<br />

e così via.<br />

Ciò che a noi preme rilevare, e su cui<br />

espressamente chiediamo un<br />

pronunciamento dal Consiglio<br />

Nazionale, riguarda l'incongruità con<br />

quanto proposto dal corso in oggetto<br />

sia con l'art. 1 <strong>del</strong>la Legge 18<br />

febbraio 1989, n. 56, dove è<br />

esplicitamente indicata l'esclusività<br />

<strong>del</strong>l'utilizzo da parte di professionisti<br />

psicologi di strumenti conoscitivi e di<br />

intervento propri <strong>del</strong>la nostra<br />

professione; sia con l'art. 21 <strong>del</strong><br />

Codice Deontologico <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

italiani sull'insegnamento, dove si<br />

recita: “Lo psicologo, a<br />

salvaguardia <strong>del</strong>l'utenza e <strong>del</strong>la<br />

professione, è tenuto a non<br />

insegnare l'uso di strumenti<br />

conoscitivi e di intervento<br />

riservati alla professione di<br />

psicologo, a soggetti estranei alla<br />

professione stessa, anche qualora<br />

insegni a tali soggetti discipline<br />

psicologiche. è fatto salvo<br />

l'insegnamento agli studenti <strong>del</strong><br />

corso di laurea in psicologia, ai<br />

tirocinanti, ed agli specializzandi<br />

in materie psicologiche”.<br />

Sembra infatti logico presupporre<br />

che insegnare l'uso di strumenti e<br />

modalità di intervento esclusivi <strong>del</strong>la<br />

professione di psicologo a categorie<br />

professionali diverse, implichi<br />

un'autorizzazione all'effettivo utilizzo<br />

di tali strumenti in ambito lavorativo.<br />

D'altra parte, ci sembra importante<br />

avere un pronunciamento su questi<br />

quesiti, laddove vi è una<br />

proliferazione di corsi che prevedono<br />

simili confusioni di ruoli e<br />

competenze, come ad esempio il<br />

Master Universitario di secondo<br />

livello <strong>del</strong>la Cattolica di Milano su<br />

“Consulenza e interventi psicoeducativi<br />

e organizzativi nella<br />

scuola”: tale Master (che per gli<br />

psicologi può prevedere<br />

l'acquisizione <strong>del</strong> titolo di “esperto”,<br />

conferito da parte <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong>la Lombardia, a cui è<br />

stato richiesto l'accreditamento <strong>del</strong><br />

Master) è - di nuovo - rivolto a varie<br />

categorie professionali e prevede<br />

l'insegnamento di strumenti e<br />

modalità di intervento che<br />

dovrebbero essere riservate allo<br />

psicologo.<br />

Ci sembra, per quanto detto, che la<br />

riflessione in comune possa portare<br />

gli Ordini territoriali ad adottare una<br />

linea coerente e condivisa per<br />

tutelare la specificità <strong>del</strong>la nostra<br />

professione.<br />

Cordialmente<br />

Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

MASTER IN COUNSELLING<br />

E PSICODIAGNOSTICA<br />

Egr. dott. Pierangelo Sardi<br />

Presidente Consiglio Nazionale<br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

e p.c. Egr. dott. Tito Zorzi<br />

Presidente <strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Veneto<br />

Oggetto:<br />

Master in Interventi psicologici e di<br />

counseling con la coppia e la famiglia -<br />

Master in Psicodiagnostica: teorie, tecniche<br />

e strumenti <strong>del</strong>l'assessment in<br />

ambito psicodinamico<br />

Gentili Colleghi,<br />

vi segnalo per competenza, a seguito<br />

di sollecitazione di nostri iscritti, i<br />

Master di cui all'oggetto (i dettagli<br />

nel sito <strong>del</strong>l'Università di Padova).<br />

Nel merito si osserva quanto segue.<br />

L'art. 1 <strong>del</strong>la legge 18 febbraio 1989,<br />

n. 56, “Ordinamento <strong>del</strong>la<br />

professione di psicologo”, specifica la<br />

definizione <strong>del</strong>la professione in<br />

oggetto: “La professione di


psicologo comprende l'uso <strong>degli</strong><br />

strumenti conoscitivi e di<br />

intervento per la prevenzione, la<br />

diagnosi, le attività di<br />

abilitazione-riabilitazione e di<br />

sostegno in ambito psicologico<br />

rivolte alla persona, al gruppo,<br />

agli organismi sociali e alla<br />

comunità. Comprende altresì le<br />

attività di sperimentazione,<br />

ricerca e didattica in tale ambito”.<br />

Nel dettaglio, il Master in Interventi<br />

psicologici e di counseling con la<br />

coppia e la famiglia, definisce la<br />

possibilità di acquisire le seguenti<br />

competenze professionali:<br />

Competenze Professionali<br />

acquisibili: Il Master si propone<br />

come obiettivi fondamentali di<br />

fornire competenze specifiche<br />

nelle tecniche di counseling, nel<br />

colloquio con la coppia, in quello<br />

con i genitori, nell'acquisizione di<br />

una metodica trasversale al<br />

continuum normalità versus<br />

patologia. Il Master fornisce,<br />

attraverso uno specifico training,<br />

abilità specifiche nell'ambito<br />

<strong>del</strong>l'intervento, <strong>del</strong> counseling e<br />

<strong>del</strong>la presa in carico psicologica<br />

<strong>del</strong>la coppia sia coniugale che<br />

genitoriale.<br />

Inoltre specifica i contenuti oggetto<br />

<strong>del</strong> corso:<br />

Sintesi dei contenuti: Le lezioni e le<br />

esercitazioni integreranno le<br />

teorie di riferimento con gli<br />

strumenti più diffusi in<br />

letteratura: 1) Psicodiagnostica<br />

<strong>del</strong>la coppia e <strong>del</strong>la famiglia,<br />

Teoria <strong>del</strong>l'intervento con la<br />

coppia genitoriale: tecniche di<br />

consultazione con la coppia e la<br />

famiglia, Tecniche di sostegno alla<br />

genitorialità, Tecniche e strumenti<br />

di valutazione <strong>del</strong>lo stile<br />

genitoriale, Modalità di intervento<br />

sulla coppia 2) Psicopatologia<br />

<strong>del</strong>le relazioni nell'infanzia,<br />

Psicopatologia <strong>del</strong>lo sviluppo,<br />

Psicopatologia generale: Metodi<br />

proiettivi tematici (CAT, ORT) 3)<br />

Teorie e tecniche <strong>del</strong> colloquio in<br />

ambito psicodinamico: Tecniche<br />

di counseling, le nuove frontiere<br />

<strong>del</strong> colloquio<br />

Il Master in Psicodiagnostica:<br />

teorie, tecniche e strumenti<br />

<strong>del</strong>l'assessment in ambito<br />

psicodinamico definisce la<br />

possibilità di acquisire le seguenti<br />

competenze professionali:<br />

Competenze professionali<br />

acquisibili: In generale il Master<br />

consente di acquisire competenze<br />

nella valutazione diagnostica con<br />

tecniche di valutazione<br />

appropriate che consentano<br />

un'eventuale corretta presa in<br />

carico dal momento <strong>del</strong>la<br />

segnalazione fino alla<br />

restituzione. Nello specifico il<br />

Master si propone tre obiettivi<br />

fondamentali: - fornisce una<br />

preparazione teorico-clinica<br />

sull'assessment psicoanalitico e<br />

più in generale<br />

psicodinamicamente orientato in<br />

età evolutiva ed adulta. - consente<br />

l'acquisizione di abilità specifiche<br />

e di uno specifico training in<br />

ambito di consultazione e presa in<br />

carico <strong>del</strong> paziente in età<br />

evolutiva ed in età adulta. -<br />

fornisce le competenze specifiche<br />

per diagnosi tecniche in ambito<br />

giuridico-peritale.<br />

Inoltre specifica i contenuti oggetto<br />

<strong>del</strong> corso:<br />

Sintesi dei contenuti: Le lezioni e le<br />

esercitazioni integreranno le<br />

teorie di riferimento con gli<br />

strumenti più diffusi in<br />

letteratura: 1) Diagnosi<br />

descrittiva versus diagnosi<br />

interpretativa; 2) Mo<strong>del</strong>li classici<br />

per una diagnosi psicodinamica:<br />

il profilo metapsicologico di Anna<br />

Freud e la teoria <strong>del</strong>l'attaccamento<br />

di Bowlby; 3) Mo<strong>del</strong>li attuali per<br />

una diagnosi psicodinamica: Il<br />

mo<strong>del</strong>lo di Nancy McWilliams,<br />

l'OPD; 4) Teorie e tecniche <strong>del</strong><br />

colloquio in ambito<br />

psicodinamico: le nuove frontiere<br />

<strong>del</strong> colloquio; 5) Strumenti per la<br />

diagnosi: Wechsler Intelligence<br />

Scales, Rorschach, CAT, APS,<br />

metodi osservativi; 6) La diagnosi<br />

come processo integrativo dei dati<br />

a disposizione; 7) Elementi di<br />

psicopatologia <strong>del</strong>l'età evolutiva e<br />

<strong>del</strong>l'età adulta.<br />

È pertanto lampante che in<br />

entrambi i casi si tratta di Master<br />

rivolti, nelle finalità e nei<br />

contenuti, ad acquisire<br />

competenze proprie ed esclusive<br />

<strong>del</strong>la professione di psicologo.<br />

Appare, pertanto, assolutamente<br />

tutela <strong>del</strong>la professione<br />

master<br />

improprio che i Master in oggetto<br />

siano rivolti alle classi di laurea più<br />

disparate:<br />

LAUREE VECCHIO<br />

ORDINAMENTO<br />

Corsi: Filosofia; Lettere; Lingua e<br />

cultura italiana; Lingue e culture<br />

<strong>del</strong>l'Europa orientale; Lingue e<br />

culture europee; Lingue e<br />

letterature straniere (europee);<br />

Lingue e letterature straniere<br />

moderne; Lingue e letterature<br />

straniere; Materie letterarie;<br />

Medicina e chirurgia; Pedagogia;<br />

<strong>Psicologi</strong>a; Relazioni pubbliche;<br />

Scienze <strong>del</strong>l'educazione; Scienze<br />

<strong>del</strong>la comunicazione; Scienze<br />

<strong>del</strong>la comunicazione; Scienze<br />

<strong>del</strong>la cultura; Scienze <strong>del</strong>la<br />

formazione primaria; Scienze<br />

<strong>del</strong>la formazione primaria;<br />

Scienze motorie; Servizio sociale;<br />

Sociologia;<br />

CLASSI DELLE LAUREE<br />

SPECIALISTICHE NUOVO<br />

ORDINAMENTO<br />

Classi: Antropologia culturale ed<br />

etnologia; Filosofia e storia <strong>del</strong>la<br />

scienza; Lingue e letterature<br />

moderne euroamericane;<br />

Linguistica; medicina e chirurgia;<br />

Metodi per la ricerca empirica<br />

nelle scienze sociali;<br />

Programmazione e gestione dei<br />

servizi educativi e formativi;<br />

Programmazione e gestione <strong>del</strong>le<br />

politiche e dei servizi sociali;<br />

<strong>Psicologi</strong>a; Pubblicita e<br />

comunicazione d'impresa; Scienze<br />

cognitive; Scienze <strong>del</strong>l'educazione<br />

<strong>degli</strong> adulti e <strong>del</strong>la formazione<br />

continua; Scienze <strong>del</strong>la<br />

comunicazione sociale e<br />

istituzionale; Scienze <strong>del</strong>le<br />

professioni sanitarie <strong>del</strong>la<br />

prevenzione; Scienze <strong>del</strong>le<br />

professioni sanitarie <strong>del</strong>la<br />

riabilitazione; Scienze e tecniche<br />

<strong>del</strong>le attivita motorie preventive e<br />

adattative; Scienze pedagogiche;<br />

sociologia;<br />

Si ritiene, pertanto, che tale<br />

anomalia debba essere corretta<br />

senza indugio, o nel senso di<br />

includere tra i destinatari <strong>del</strong> corso<br />

solo i laureati in psicologia e ai<br />

medici con titolo che abiliti alla<br />

psicoterapia; o nel senso di<br />

provvedere alla modifica <strong>degli</strong><br />

insegnamenti e <strong>del</strong> titolo dei Master,<br />

93


tutela <strong>del</strong>la professione<br />

master<br />

in modo che il programma risulti<br />

compatibile con le prescrizioni<br />

<strong>del</strong>l'art. 1 <strong>del</strong>la legge 56/89, evitando<br />

l'insegnamento <strong>del</strong>l'uso di strumenti<br />

conoscitivi e di intervento riservati<br />

alla professione di psicologo, a<br />

soggetti estranei alla professione<br />

stessa.<br />

Confidando nella vostra<br />

collaborazione, ed in attesa di<br />

ricevere notizie sulle iniziative<br />

intraprese in merito, vi saluto<br />

cordialmente.<br />

Il Presidente<br />

Dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

Spett.<br />

<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>del</strong>la Campania<br />

c.a. Presidente<br />

Dottor Pierangelo Sardi<br />

Caro Pierangelo,<br />

siamo venuti a conoscenza di un<br />

master on-line in psicologia clinica<br />

“L'Arteterapia come psicoterapia<br />

d'avanguardia”, di cui ti allego<br />

documentazione, scaricata dai siti<br />

www.elform.it e<br />

www.comunicati.net/comunicati/vari<br />

e/14908.html.<br />

Mi corre l'obbligo, nella mia veste<br />

istituzionale, di segnalartelo affinché<br />

tu possa valutarne la congruità<br />

rispetto al disposto <strong>del</strong>l'art. 1 <strong>del</strong>la<br />

legge 56/89 che disciplina le<br />

competenze <strong>del</strong>lo psicologo, oltre<br />

che <strong>del</strong>l'art. 21 <strong>del</strong> Codice<br />

Deontologico <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> Italiani,<br />

ai sensi <strong>del</strong> quale “Lo psicologo, a<br />

salvaguardia <strong>del</strong>l'utenza e <strong>del</strong>la<br />

professione, è tenuto a non<br />

insegnare l'uso di strumenti<br />

conoscitivi e di intervento<br />

riservati alla professione di<br />

psicologo, a soggetti estranei alla<br />

professione stessa, anche qualora<br />

insegni a tali soggetti discipline<br />

psicologiche. è fatto salvo<br />

l'insegnamento agli studenti <strong>del</strong><br />

corso di laurea in psicologia, ai<br />

tirocinanti, ed agli specializzandi<br />

in materie psicologiche”.<br />

Considerato il programma didattico<br />

<strong>del</strong> master stesso e i soggetti a cui lo<br />

94<br />

ARTETERAPIA<br />

stesso è rivolto (...psicologi,<br />

psicoterapeuti, psichiatri,<br />

arteterapeuti, studenti,<br />

letterati,scrittori ed artisti...<br />

laureati in discipline<br />

umanistiche... tutti coloro che<br />

abbiano interessi professionali nel<br />

campo <strong>del</strong>la disciplina in oggetto),<br />

alla luce <strong>del</strong> combinato normativo su<br />

richiamato, ti prego di verificare, per<br />

gli adempimenti di competenza, le<br />

anomalie riscontrate.<br />

Un saluto cordiale.<br />

Il Presidente<br />

Dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

SERVIZI NEUROPSICHIATRIA<br />

All'Assessore alla Sanità<br />

<strong>del</strong>la Regione <strong>Lazio</strong><br />

Dottor Augusto Battaglia<br />

Egregio Assessore,<br />

il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, ha avuto notizia,<br />

da alcuni iscritti, di un suo incontro<br />

con la SINPIA (Sistemi di cura in<br />

NeuroPsichiatria <strong>del</strong>l'Infanzia e<br />

<strong>del</strong>l'Adolescenza), per la definizione<br />

<strong>del</strong>l'organizzazione dei Servizi di<br />

Neuropsichiatria Infantile <strong>del</strong>l'Età<br />

Evolutiva nella nostra Regione.<br />

A tale proposito, riteniamo doveroso<br />

far presente che, su tale tematica, è<br />

coinvolta anche la nostra comunità<br />

professionale e che l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> si è già fatto portavoce <strong>del</strong><br />

ruolo <strong>del</strong>lo psicologo, in tale ambito,<br />

nonché <strong>del</strong>le proposte espresse, a tal<br />

fine, in un documento in cui, tra<br />

l'altro, si chiede il riconoscimento<br />

<strong>del</strong>la dirigenza di UOC e di Distretto<br />

per gli psicologi (in particolare la<br />

UOC di Salute Mentale in Età<br />

Evolutiva), <strong>del</strong>la loro autonomia<br />

professionale in quanto Servizio e,<br />

nella specificità, <strong>del</strong>le loro funzioni,<br />

di una loro rappresentanza<br />

permanente presso l'apposito Ufficio<br />

<strong>del</strong>la Regione e <strong>del</strong>la necessità<br />

improrogabile di un aumento di<br />

organico o quanto meno <strong>del</strong>la<br />

copertura dei posti resisi vacanti.<br />

Nello stesso Documento, inoltre, si<br />

<strong>del</strong>ineano diversi mo<strong>del</strong>li e<br />

opportunità di organizzazione di un<br />

Servizio psicologico per l'età<br />

evolutiva che riterremmo opportuno<br />

sottoporLe, in spirito di<br />

collaborazione con tutte le altre<br />

figure professionali coinvolte.<br />

Le chiediamo, a tale proposito, se è<br />

possibile istituire un tavolo di lavoro<br />

e gradiremmo un incontro con Lei<br />

per discutere su questa e su altre<br />

problematiche concernenti il ruolo<br />

<strong>del</strong>lo psicologo rispetto agli ambiti<br />

operativi regionali.<br />

Confidando nella condivisione <strong>del</strong>le<br />

esigenze illustrate e in un<br />

conseguente riscontro positivo Le<br />

inviamo cordiali saluti.<br />

Il Il Presidente<br />

Dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la<br />

Rocca<br />

Vicepresidente<br />

Dott.ssa Marialori Zaccaria<br />

UNA LETTERA AL SINDACO<br />

Al Sindaco di Roma<br />

On. Walter Veltroni<br />

Al Presidente <strong>del</strong> Tribunale<br />

Ordinario di Roma<br />

Dott. Luigi Scotti<br />

All'Assessore alle Politiche di Promozione<br />

<strong>del</strong>l'infanzia<br />

e <strong>del</strong>la famiglia<br />

Dott.ssa Pamela Pantano<br />

Al Giudice <strong>del</strong> Tribunale<br />

Ordinario di Roma<br />

Prima sez. Civile<br />

Dott.ssa Luciana Sangiovanni<br />

Egregi Dottori,<br />

abbiamo appreso dalla stampa<br />

<strong>del</strong>l'istituzione presso il Comune di<br />

Roma <strong>del</strong>lo sportello “Minori e<br />

Tribunale Ordinario”. Riteniamo<br />

l'iniziativa importante potendo porsi<br />

come attrattore e possibile risolutore<br />

<strong>del</strong>le criticità nell'applicazione <strong>del</strong>la<br />

Legge 328/2000. Segnaliamo con la<br />

presente la disponibilità <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

regionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> a mettersi a<br />

disposizione in “staff” alle istituzioni<br />

richiamate, anche considerando il<br />

<strong>del</strong>icato e importante ruolo di<br />

consulenti tecnici d'ufficio e di parte<br />

che gli psicologi svolgono nei<br />

procedimenti relativi all'affidamento<br />

dei minori.<br />

Un saluto cordiale.<br />

Dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca


ERRATA DEFINIZIONE<br />

DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE<br />

Gentile <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>,<br />

volevo segnalarvi una a mio<br />

avviso gravissima imprecisione<br />

sul sito web:<br />

http://w3uniroma1.it/medicina2/<br />

lb/tpocc.html <strong>del</strong>la II facoltà di<br />

Medicina <strong>del</strong>l'Università “La<br />

Sapienza”, secondo la quale<br />

“Il laureati in terapia<br />

occupazionale, in riferimento alla<br />

diagnosi ed alle prescrizioni <strong>del</strong><br />

medico, nell'ambito <strong>del</strong>le loro<br />

competenze ed in collaborazione<br />

con altre figure socio-sanitarie,<br />

effettuano una valutazione<br />

funzionale e psicologica <strong>del</strong><br />

soggetto ed elaborano, anche in<br />

equipe multidisciplinare, la<br />

definizione <strong>del</strong> programma<br />

riabilitativo, volto<br />

all'individuazione ed al<br />

superamento dei bisogni <strong>del</strong><br />

disabile ed al suo avviamento<br />

verso l'autonomia personale<br />

nell'ambiente di vita quotidiana<br />

e nel tessuto sociale”<br />

La valutazione psicologica <strong>del</strong><br />

soggetto è OVVIAMENTE compito<br />

<strong>del</strong>lo psicologo, così come ho i<br />

miei dubbi che il medico possa<br />

“prescrivere” il reinserimento <strong>del</strong><br />

soggetto nel tessuto sociale.<br />

Vi ho segnalato questa<br />

imprecisione, certo di un vostro<br />

riscontro ed eventuale<br />

intervento in difesa <strong>del</strong>la nostra<br />

professione, in quanto ritengo<br />

che una corretta informazione a<br />

chi non conosce nel dettaglio il<br />

nostro lavoro faccia parte,<br />

soprattutto di questi tempi, di<br />

uno <strong>degli</strong> aspetti etici <strong>del</strong> lavoro<br />

e <strong>del</strong>l'identità professionale <strong>del</strong>lo<br />

psicologo.<br />

Grazie per l'attenzione<br />

Lettera firmata<br />

Ministero <strong>del</strong>l'Istruzione,<br />

<strong>del</strong>l'Università e <strong>del</strong>la Ricerca<br />

Direttore Generale<br />

per l'Università<br />

Egr. Dott. Antonello Masia<br />

e p.c. <strong>Ordine</strong> Nazionale<br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>c.<br />

a. <strong>del</strong> Presidente<br />

Dott. Pierangelo Sardi<br />

Oggetto: D.M. 17.1.1997 n. 136 (Regolamento<br />

concernente la individuazione<br />

<strong>del</strong>la figura e relativo profilo<br />

professionale <strong>del</strong> terapista occupazionale).<br />

Egregio Direttore Generale,nella<br />

mia qualità di Presidente<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Le espongo quanto segue.<br />

A seguito di una segnalazione<br />

inviata a questo ufficio da un<br />

iscritto all'Albo <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>, si è<br />

appreso che nel sito web<br />

<strong>del</strong>l'Università “La Sapienza” di<br />

Roma, Facoltà di Medicina e<br />

Chirurgia 2, nella sezione dedicata<br />

ai corsi di laurea triennali, gli<br />

“obiettivi formativi qualificanti” <strong>del</strong><br />

corso di laurea di “terapista<br />

occupazionale”, sono individuati, tra<br />

gli altri, nelle attività professionali<br />

“nell'ambito <strong>del</strong>la prevenzione,<br />

cura e riabilitazione dei soggetti<br />

affetti da malattie e disordini<br />

fisici, psichici sia con disabilità<br />

temporanee che permanenti […].<br />

I laureati in terapia<br />

occupazionale, in riferimenti<br />

alla diagnosi ed alle prescrizioni<br />

<strong>del</strong> medico, nell'ambito <strong>del</strong>le loro<br />

competenze ed in collaborazione<br />

con altre figure socio-sanitarie,<br />

effettuano una valutazione<br />

funzionale e psicologica <strong>del</strong><br />

soggetto […].”<br />

Tali affermazioni risultano<br />

interamente estrapolate dalle<br />

disposizioni contenute nell'art. 1 <strong>del</strong><br />

D. M. <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Sanità<br />

17.1.1997, n. 136 succ. mod.,<br />

recante il “Regolamento<br />

concernente la individuazione <strong>del</strong>la<br />

figura e relativo profilo<br />

professionale <strong>del</strong> terapista<br />

occupazionale”.<br />

È evidente che si tratta di<br />

disposizioni stridenti con la L.<br />

18.2.1989, n. 56 (“Ordinamento<br />

tutela <strong>del</strong>la professione<br />

terapista occupazionale<br />

<strong>del</strong>la professione di psicologo”), in<br />

quanto attribuiscono competenze<br />

esclusive e protette ad altra<br />

categoria professionale, non<br />

abilitata all'esercizio <strong>del</strong>l'attività di<br />

psicologo.Infatti:<br />

a) la valutazione psicologica di un<br />

soggetto è riservata, dall'art.1<br />

<strong>del</strong>la citata legge professionale,<br />

allo psicologo e la regola non<br />

soffre di eccezioni (al pari <strong>del</strong>la<br />

diagnosi medica, che spetta ai<br />

medici, <strong>del</strong> patrocinio legale che<br />

spetta agli avvocati, <strong>del</strong> calcolo<br />

<strong>del</strong> cemento armato che spetta<br />

agli ingegneri ecc. ecc.). E a<br />

nulla vale affermare che tale<br />

attività viene svolta “nell'ambito<br />

<strong>del</strong>le loro competenze ed in<br />

collaborazione con altre figure<br />

socio-sanitarie”, perché in<br />

primo luogo non sono<br />

circoscritte e chiaramente<br />

definite le “altre” figure in<br />

questione e, in secondo luogo,<br />

perché anche se la detta attività<br />

fosse svolta in una “equipe<br />

multidisciplinare”, la<br />

valutazione psicologica<br />

resterebbe sempre e comunque<br />

una prerogativa esclusiva <strong>del</strong>la<br />

figura professionale <strong>del</strong>lo<br />

psicologo;<br />

b) non è dato comprendere perchè<br />

il terapista occupazionale debba<br />

effettuare una valutazione<br />

psicologica avendo quale unico<br />

riferimento la “diagnosi <strong>del</strong><br />

medico” e non la diagnosi<br />

<strong>del</strong>l'unico soggetto abilitato a<br />

ciò: lo psicologo.<br />

Le conseguenze di tale, errata,<br />

definizione <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong><br />

terapista occupazionali si<br />

ripercuotono anche sugli studenti.<br />

Infatti, come detto, le informazioni<br />

fornite sono fuorvianti e creano<br />

false aspettative.<br />

La prego, pertanto, di prendere<br />

nella dovuta considerazione la<br />

necessità di rappresentare al Sig.<br />

Ministro l'esigenza di una modifica<br />

sostanziale <strong>del</strong> contenuto <strong>del</strong> cit.art.<br />

1 D.M. 136/1997, nel rispetto <strong>del</strong>la<br />

legge professionale <strong>degli</strong> psicologi.<br />

Con i migliori saluti<br />

Il Presidente<br />

dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

95


tutela <strong>del</strong>la professione<br />

università gregoriana<br />

DELIBERA n. 152 <strong>del</strong> 18 maggio <strong>2005</strong><br />

AZIONI DI TUTELA DELLA PROFESSIONE<br />

Il Consiglio<br />

- Visto l'art. <strong>12</strong>, comma 2, lett. c) <strong>del</strong>la legge n. 56<br />

<strong>del</strong> 18-<strong>12</strong>-1989;<br />

- visto l'art. <strong>12</strong>, lett. h) <strong>del</strong>la stessa legge, secondo<br />

il quale il Consiglio Regionale “vigila per la tutela<br />

<strong>del</strong> titolo professionale e svolge le attività dirette<br />

a impedire l'esercizio abusivo <strong>del</strong>la professione”;<br />

- preso atto <strong>del</strong>le numerose segnalazioni in merito<br />

al corso di laurea in psicologia tenuto dalla Pontificia<br />

Università Gregoriana, di cui si allega il programma<br />

<strong>degli</strong> studi 2004/<strong>2005</strong>;<br />

- ritenuto che il corso in oggetto, a seguito di una<br />

sommaria istruttoria, risulta illegittimo per diversi<br />

aspetti;<br />

- considerato che il suddetto corso è stato, comunque,<br />

segnalato, con nota prot. n. 3370 <strong>del</strong>l'<strong>11</strong>/05/<strong>2005</strong><br />

al CNOP, affinché venisse trattato durante<br />

la prossima seduta, in quanto ritenuto lesivo<br />

<strong>del</strong>la professione;<br />

- ritenuto opportuno procedere ad un'analisi più approfondita<br />

dei contenuti e <strong>del</strong>la strutturazione <strong>del</strong><br />

corso, avvalendosi <strong>del</strong>la consulenza <strong>del</strong>l'avvocato<br />

Antonio Cucino, consulente legale <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>, come<br />

da contratto sottoscritto in data 01/10/2003 e<br />

rinnovato, per l'anno <strong>2005</strong>, con propria <strong>del</strong>iberazione<br />

n. 465 <strong>del</strong> 29/<strong>12</strong>/2004;<br />

all'unanimità (Morozzo, Benincasa, D'Aguanno,<br />

Corsetti, Crocetti, Filastro, Marinelli, Mora, Pes,<br />

Polani)<br />

<strong>del</strong>ibera<br />

per i motivi di cui in premessa:<br />

- di affidare all'avvocato Cucino, in forza <strong>del</strong> contratto<br />

di consulenza legale sottoscritto con l'<strong>Ordine</strong>,<br />

il compito di approfondire l'istruttoria in merito<br />

al corso di laurea in psicologia tenuto dalla<br />

Pontificia Università Gregoriana e di relazionare<br />

al Consiglio nella prima seduta utile, al fine di vagliare<br />

la possibilità di agire legalmente a tutela <strong>del</strong>la<br />

dignità e <strong>del</strong> decoro <strong>del</strong>la professione.<br />

Al Presidente <strong>del</strong> Consiglio<br />

Nazionale<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

dott. Pierangelo Sardi<br />

e p.c ai Consiglieri<br />

nazionali<br />

Con la presente chiedo di<br />

inserire all'O.d.G. <strong>del</strong><br />

prossimo Consiglio<br />

Nazionale due punti.<br />

(OMISSIS)<br />

L'altro invece è relativo al<br />

programma di studi<br />

<strong>del</strong>l'Istituto di <strong>Psicologi</strong>a<br />

<strong>del</strong>la Pontificia Università<br />

Gregoriana.<br />

Ritengo che entrambe le<br />

situazioni possano essere<br />

lesive <strong>del</strong>la professione e che<br />

sia di interesse Nazionale la<br />

loro discussione e una<br />

eventuale soluzione da<br />

adottare.<br />

Con i miei migliori saluti<br />

Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

96


UN SITO WEB IN COSTANTE<br />

AGGIORNAMENTO<br />

UNA MEDIA DI 15.000<br />

CONTATTI AL MESE<br />

DAL DIRITTO DI ACCESSO<br />

ALLA TUTELA DEGLI ISCRITTI<br />

attività <strong>del</strong> consiglio<br />

L’EVOLUZIONE<br />

INFORMATICA<br />

DELL’ORDINE<br />

Stefania De Marco, Rssponsabile Ufficio Servizio e Relazioni Esterne<br />

e Comunicazione<br />

ERA IL MESE DI LUGLIO 2002<br />

quando, dalle pagine di questo <strong>Notiziario</strong>,<br />

annunciavamo la pubblicazione<br />

on line <strong>del</strong> sito www.ordinepsicologilazio.it,<br />

frutto di tre mesi di progettazione<br />

orientata all' “usabilità”,<br />

disciplina di cui ancora poco si conosceva<br />

e si discuteva.<br />

In questi anni, il sito web è stato<br />

oggetto costante di rielaborazione e<br />

aggiornamento dei contenuti da parte<br />

<strong>del</strong>la redazione web.<br />

Progressivamente, infatti, è stato<br />

arricchito di nuove sezioni quali ad<br />

esempio l'Area Iscritti, l'area “L'<strong>Ordine</strong><br />

nei mass media” dedicata all'Ufficio<br />

Stampa e l'area “<strong>Notiziario</strong><br />

on line” dove è possibile consultare<br />

i numeri arretrati <strong>del</strong> <strong>Notiziario</strong> “<strong>Psicologi</strong>”<br />

in formato pdf. Sono stati implementati,<br />

inoltre, nuovi servizi tra<br />

i quali ricordiamo i forum “La bacheca<br />

<strong>degli</strong> annunci” e “Forum <strong>del</strong>la<br />

professione” tramite i quali gli<br />

iscritti possono inserire dei messaggi<br />

che vengono successivamente<br />

pubblicati, il servizio di consultazione<br />

gratuita di PsychARTICLES e<br />

PsychINFO, reso possibile grazie a<br />

una convenzione con l'APA - American<br />

Psychological Association e infine,<br />

dal 1° settembre di quest'anno,<br />

la pubblicazione <strong>del</strong>l'“Albo on line” a<br />

corollario <strong>del</strong>l'attività di revisione <strong>del</strong>l'Albo<br />

<strong>degli</strong> iscritti che ha visto impegnato<br />

il Servizio Relazioni Esterne<br />

e Comunicazione per ben due anni.<br />

Il feedback da parte <strong>degli</strong> iscritti,<br />

in questi tre anni, è stato molto positivo.<br />

Se fino al 2002 gli accessi al<br />

“vecchio” sito web si attestavano su<br />

una media di 2.500 al mese, nell'anno<br />

<strong>2005</strong> i contatti mensili si attestano<br />

su una media di 15.000 con una<br />

media di 500 contatti al giorno, con<br />

picchi di oltre 1000. Non è solo l'analisi<br />

dei dati numerici a darci un’idea<br />

<strong>del</strong>la progressiva fi<strong>del</strong>izzazione<br />

al sito web, ma soprattutto i segnali<br />

<strong>degli</strong> iscritti che pervengono attraverso<br />

la posta elettronica oltre che<br />

attraverso i consueti canali di comunicazione<br />

(telefonico e di sportello).<br />

Il servizio Relazioni Esterne e<br />

Comunicazione gestisce tre caselle<br />

di posta elettronica sulle sette caselle<br />

attive e il numero <strong>del</strong>le e-mail<br />

gestite complessivamente nell'arco<br />

di un mese ormai ammonta a circa<br />

700, mentre fino al 2002 la posta<br />

elettronica era largamente inutilizzata.<br />

Un dato che, se da una parte<br />

aiuta a misurare la progressiva alfabetizzazione<br />

informatica <strong>degli</strong> iscritti<br />

all'Albo, dall'altra ci dà la misura<br />

<strong>del</strong>la capacità che l'Ufficio ha avuto<br />

in questi ultimi anni di professionalizzarsi<br />

sempre più nell'ottica <strong>del</strong>l'efficienza<br />

e <strong>del</strong>l'efficacia dei servizi<br />

on line forniti agli iscritti.<br />

In parole povere: se gli iscritti ci<br />

scrivono tante e-mail è perché hanno<br />

avuto la prova che noi rispondiamo<br />

rapidamente - per quel che è nelle<br />

nostre possibilità - e in maniera<br />

esaustiva; se così tanti iscritti visitano<br />

il sito web è perché sanno che vi<br />

troveranno informazioni aggiornate<br />

e servizi utili. Mantenere questo livello<br />

di efficienza costa fatica e impegno<br />

ma l'elevato livello di partecipazione<br />

virtuale <strong>degli</strong> iscritti ci gratifica<br />

e ci stimola a migliorarci sempre<br />

più.<br />

L'informatica è una scienza in continua<br />

evoluzione e quando si innesta<br />

con il diritto possono realizzarsi <strong>del</strong>le<br />

innovazioni che contribuiscono ad<br />

elevare la qualità <strong>del</strong> rapporto tra le<br />

pubbliche amministrazioni e i cittadini.<br />

È così che nasce una norma,<br />

quella <strong>del</strong>l'accessibilità <strong>del</strong>le applicazioni<br />

informatiche stabilita dalla<br />

cosiddetta “Legge Stanca” (L. n.<br />

4/<strong>2005</strong>) che potrà finalmente consentire<br />

anche agli utenti disabili di<br />

accedere ai servizi telematici senza<br />

incontrare barriere informatiche. In<br />

cosa si traduce questa norma Nel<br />

rendere accessibili i siti web <strong>del</strong>le<br />

pubbliche amministrazioni. L'<strong>Ordine</strong><br />

è pronto a raccogliere la sfida e l'opportunità<br />

e su queste pagine annunciamo<br />

il progetto - oneroso sia in termini<br />

economici che di impegno e dedizione<br />

- di un nuovo sito che risponda<br />

al meglio alle indicazioni contenute<br />

nella legge. Non possiamo prevedere<br />

quando il nuovo sito sarà effettivamente<br />

realizzato ma è importante<br />

sottolineare che il nostro <strong>Ordine</strong><br />

è sensibile al tema <strong>del</strong>l'inclusione<br />

perché prima di essere una disposizione<br />

di legge è un preciso dovere<br />

etico.<br />

La progressiva informatizzazione<br />

<strong>del</strong>l'ufficio, nell'ottica <strong>del</strong>la trasparenza<br />

amministrativa e <strong>del</strong>la snellezza<br />

procedurale, ha coinvolto anche<br />

<strong>degli</strong> aspetti non così immediatamente<br />

visibili per gli iscritti e che<br />

pure li riguardano da vicino nell'esercizio<br />

dei loro diritti. In questi ultimi<br />

anni sono stati raggiunti due traguardi<br />

importanti: il protocollo elettronico<br />

e il DPS - Documento programmatico<br />

sulla sicurezza.<br />

Da luglio 2004 è attivo il cosiddetto<br />

protocollo elettronico sistema<br />

informatico obbligatorio per le pubbliche<br />

amministrazioni che consente<br />

di archiviare otticamente i documenti<br />

pervenuti o elaborati dall'Uf-<br />

97


attività <strong>del</strong> consiglio<br />

il sito <strong>del</strong>l’ordine<br />

Le 20 pagine più visitate <strong>del</strong> sito dal primo settembre al 31 ottobre <strong>2005</strong><br />

1. HOME 32.691 utenti<br />

2. Area Iscritti 6.583 utenti<br />

3. Scuole di specializzazione 5.604 utenti<br />

4. Albo on line 3.720 utenti<br />

5. Concorsi e opportunità di lavoro 2.823 utenti<br />

6. Servizi on line 2.663 utenti<br />

7. Eventi formativi 2.627 utenti<br />

8. Eventi <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> 2.608 utenti<br />

9. Studio e Formazione 2.374 utenti<br />

10. Sanità 2.322 utenti<br />

<strong>11</strong>. Eventi segnalati 2.185 utenti<br />

<strong>12</strong>. Segreteria 1.900 utenti<br />

13. Leggi. Decreti. Direttive 1.899 utenti<br />

14. Eventi accreditati 1.537 utenti<br />

15. Convenzioni 1.290 utenti<br />

16. Normative 1.257 utenti<br />

17. Tirocinio ed esame di Stato 1.242 utenti<br />

18. L' <strong>Ordine</strong> 1.238 utenti<br />

19. ECM 1.156 utenti<br />

20. Aree Professionali 1.098 utenti<br />

ficio salvaguardandone l'integrità e<br />

garantendone la corretta archiviazione.<br />

Questo sistema altamente<br />

professionale consente agli operatori<br />

URP - Ufficio Relazioni con il Pubblico<br />

di verificare, contestualmente<br />

alla richiesta <strong>del</strong>l'iscritto, se un documento<br />

è pervenuto cor<br />

rettamente all'Ufficio e se è stato<br />

assegnato al dipendente che se ne<br />

dovrà occupare. È indubbio il vantaggio<br />

che deriva all'iscritto dal poter<br />

verificare lo stato di lavorazione<br />

<strong>del</strong>le pratiche amministrative che lo<br />

riguardano.<br />

A dicembre 2004, in largo anticipo<br />

rispetto alla proroga stabilita dalla<br />

normativa sulla privacy, l'<strong>Ordine</strong> ha<br />

realizzato il DPS - Documento programmatico<br />

sulla sicurezza, che<br />

fissa le regole per una corretta e trasparente<br />

gestione dei dati personali<br />

e sensibili <strong>degli</strong> iscritti.<br />

La stesura <strong>del</strong> DPS ha comportato<br />

preventivamente un'analisi <strong>del</strong>lo stato<br />

<strong>del</strong>l'arte <strong>del</strong>la sicurezza informatica<br />

dei server e dei pc client presenti<br />

98<br />

nella sede e <strong>del</strong>la mappatura <strong>degli</strong><br />

accessi dei dipendenti ai database.<br />

Sono stati installati nuovi sistemi di<br />

sicurezza e di back up e si è provveduto<br />

a ridefinire la gerarchia <strong>degli</strong><br />

accessi ai dati, in maniera tale che il<br />

trattamento dei dati <strong>degli</strong> iscritti sia<br />

effettuato esclusivamente dagli operatori<br />

incaricati e ne sia impedito<br />

l'accesso a coloro che non sono stati<br />

a tal fine autorizzati. Le attività<br />

informatiche descritte nel DPS, dunque,<br />

garantiscono all'iscritto la correttezza<br />

e liceità <strong>del</strong> trattamento dei<br />

suoi dati. Tali attività, inoltre, si correlano<br />

strettamente alle procedure<br />

di trattamento dei dati definite dal<br />

“Regolamento di individuazione dei<br />

criteri per la raccolta, la comunicazione<br />

e la diffusione dei dati personali<br />

relativi agli iscritti all'Albo <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> emanato ai sensi<br />

<strong>del</strong>l'art. 61 <strong>del</strong> D.Lgs 196/03” approvato<br />

dal Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> con <strong>del</strong>iberazione<br />

n. 237 <strong>del</strong> 21 luglio 2004.<br />

Quanto fin qui sommariamente descritto<br />

è un punto di partenza e non<br />

certo di arrivo perché le tecnologie<br />

informatiche sono in continua evoluzione<br />

e se utilizzate in modo corretto<br />

possono apportare vantaggi riflessi<br />

su tutta la comunità.<br />

È così che già sappiamo che il DPS<br />

affronterà a breve un aggiornamento<br />

dei contenuti e il protocollo elettronico<br />

sarà presto integrato con la<br />

posta elettronica certificata e la<br />

firma digitale che consentiranno di<br />

snellire le comunicazioni tra pubbliche<br />

amministrazioni e, in un futuro<br />

speriamo prossimo, anche tra amministrazioni<br />

e cittadini, consentendo<br />

anche un notevole risparmio economico.<br />

Concludiamo affidando a queste<br />

pagine una promessa che è anche un<br />

impegno preciso: stare al passo, per<br />

quanto è nelle nostre possibilità, con<br />

l'evoluzione tecnologica allo scopo di<br />

offrire dei servizi che siano sempre<br />

più accessibili e fruibili da parte <strong>degli</strong><br />

iscritti e che possano rispondere<br />

sempre meglio alle loro esigenze.


150 GIOVANI COLLEGHI<br />

SONO GIÀ RICORSI<br />

AL SERVIZIO ISTITUITO<br />

DALL’ORDINE<br />

attività <strong>del</strong> consiglio<br />

UN SUCCESSO<br />

LO SPORTELLO<br />

PER I NEO ISCRITTI<br />

Roberto Noccioli, Psicologo, Osservatorio <strong>del</strong> Mercato <strong>del</strong> Lavoro<br />

LA CARENZA DI informazioni riguardanti<br />

la professione, caratterizza gli<br />

studenti <strong>del</strong> corso di laurea in psicologia;<br />

carenza che non viene colmata durante<br />

il percorso universitario né con il<br />

tirocinio e l'abilitazione alla professione.<br />

Ciò è dimostrato da quanto spesso il personale<br />

<strong>del</strong>l'ufficio relazioni con il pubblico<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> si trovi a dover rispondere<br />

a domande quali: “cosa posso fare<br />

adesso”; “perché devo iscrivermi all'<strong>Ordine</strong><br />

se tanto non posso fare nulla<br />

senza specializzazione”; “mi hanno detto<br />

che ora che sono abilitata ed iscritta<br />

all'<strong>Ordine</strong> posso svolgere attività di sostegno<br />

psicologico sotto la supervisione<br />

di un medico, è vero”; “…ma l'<strong>Ordine</strong><br />

non mette a disposizione <strong>degli</strong> iscritti<br />

<strong>degli</strong> spazi nei quali poter parlare ed avere<br />

informazioni sul ruolo e le competenze<br />

<strong>del</strong>lo psicologo”. A questo genere<br />

di richieste, a queste domande, non<br />

possono essere date risposte durante la<br />

normale amministrazione <strong>del</strong> suddetto<br />

ufficio, in quanto necessitano di tempi<br />

diversi. Da qui è nata l'idea di istituire<br />

uno sportello informativo, uno spazio ad<br />

hoc per questo genere di domande, partendo<br />

dal presupposto che la promozione<br />

<strong>del</strong>la professione parta prima di tutto<br />

da una maggiore coscienza di ruolo<br />

da parte di ogni singolo, da una consapevolezza<br />

di quelle che sono le competenze<br />

ed i limiti <strong>del</strong>la propria professionalità.<br />

Questo bisogno di informazione<br />

era già stato individuato dal Consiglio<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> che da tempo si sta occupando<br />

di preparare e diffondere materiale<br />

informativo su norme, leggi e codici<br />

riguardanti la nostra professione<br />

(rientra in questa ottica il materiale distribuito<br />

per la terza prova <strong>del</strong>l'esame<br />

di stato ed il numero 1/2 <strong>del</strong> <strong>2005</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Notiziario</strong> <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> che riporta tutte<br />

le informazioni necessarie per l'esercizio<br />

<strong>del</strong>la professione). Sempre in questa<br />

ottica il 9 novembre <strong>del</strong> 2004 il Consiglio<br />

ha <strong>del</strong>iberato l'istituzione di uno<br />

sportello di orientamento per neo-iscritti<br />

e neo-laureati, con i seguenti obiettivi:<br />

• Stimolare una riflessione sul ruolo <strong>del</strong>lo<br />

psicologo per migliorare la coscienza<br />

di sé all'interno <strong>del</strong>la comunità professionale.<br />

• Creare un punto di contatto tra l'<strong>Ordine</strong><br />

e le nuove generazioni di psicologi,<br />

facendo in modo che questi ultimi<br />

possano confrontarsi con il ruolo istituzionale<br />

svolto dal primo.<br />

Lo sportello è stato pensato come uno<br />

spazio nel quale chi lo desidera può avere<br />

un momento di scambio, parlare e riflettere<br />

sul ruolo e sulle competenze <strong>del</strong>lo<br />

psicologo, sulle aree di intervento nelle<br />

quali opera e sui compiti che svolge<br />

l'<strong>Ordine</strong> professionale.<br />

Il servizio è attivo dal primo dicembre<br />

2004 una volta la settimana per quattro<br />

ore, ma ha cominciato ad avere una forte<br />

affluenza a partire da marzo <strong>2005</strong><br />

(quando le informazioni sull'iniziativa<br />

hanno cominciato a diffondersi). Questa<br />

affluenza non è comunque costante,<br />

ma tende ad aumentare notevolmente<br />

in prossimità <strong>del</strong>l'ultima prova <strong>del</strong>l'esame<br />

di stato e <strong>del</strong>le sessioni di laurea. Ad<br />

oggi il numero di persone che hanno richiesto<br />

un colloquio sono circa 150.<br />

Il target, inizialmente composto da psicologi,<br />

si è successivamente allargato a<br />

neo laureati e tirocinanti, fino ad arrivare<br />

ai laureati triennalisti. La maggior<br />

parte <strong>degli</strong> utenti si è laureata con il vecchio<br />

indirizzo di psicologia clinica e di<br />

comunità o con l'indirizzo di psicologia<br />

<strong>del</strong>lo sviluppo, più raramente vengono<br />

colleghi laureati nell'indirizzo <strong>del</strong> lavoro<br />

e <strong>del</strong>le organizzazioni o nello sperimentale.<br />

Alcuni <strong>degli</strong> utenti vengono per avere<br />

un incontro/confronto con l'<strong>Ordine</strong><br />

come Istituzione, alla ricerca di conferme<br />

per quanto riguarda le loro scelte o<br />

per avere informazioni sull'<strong>Ordine</strong> stesso,<br />

altri appaiono sfiduciati e totalmente<br />

disorientati.<br />

La richiesta più frequente che viene<br />

rivolta è legata al come inserirsi nel mercato<br />

<strong>del</strong> lavoro (questo non distingue i<br />

neolaureati in psicologia da altre categorie),<br />

ma spesso dietro questa domanda<br />

se ne nasconde un'altra che si rivela<br />

durante il colloquio, la stessa che spesso<br />

si sente rivolta al telefono il personale<br />

<strong>del</strong>l'ufficio relazioni con il pubblico,<br />

che può essere sintetizzata in: “cosa posso<br />

fare Cosa può fare lo psicologo”,<br />

quindi: “chi è il professionista psicologo”.<br />

Questi interrogativi tendono ad essere<br />

più evidenti per i laureati nell'indirizzo<br />

clinico ed in quello evolutivo, che<br />

come dicevo maggiore numero affluiscono<br />

allo sportello; la quasi totale assenza<br />

di laureati nell'indirizzo <strong>del</strong> lavoro<br />

potrebbe essere spiegata non tanto<br />

da una maggior consapevolezza <strong>del</strong> ruolo,<br />

quanto piuttosto da una maggior definizione<br />

<strong>del</strong>l'ambito di intervento; tanto<br />

che spesso vengono utilizzati per autodefinirsi<br />

termini più centrati sulla funzione<br />

svolta che legati ad un'appartenenza<br />

professionale.<br />

Da quanto emerso nei colloqui fatti in<br />

questi mesi, sembra che rispetto a questo<br />

interrogativo, la soluzione che spesso<br />

viene adottata sia quella di rimandare:<br />

si rimanda l'ingresso nel mercato <strong>del</strong><br />

lavoro al post-specializzazione, in attesa<br />

di un futuro più roseo in cui come psicoterapeuti<br />

ci si potrà aprire uno studio<br />

che da subito sarà pieno di “pazienti”.<br />

La formazione ed un continuo aggiornamento<br />

sono un dovere di ogni professionista<br />

sancito oltretutto dal codice<br />

deontologico, ma in molti casi questa<br />

formazione sembra dettata non tanto da<br />

un'aspirazione ad abilitarsi come psicoterapeuta,<br />

ma da una necessità, da un<br />

sentimento obbligato a fare una scuola<br />

di psicoterapia, come se questo fosse l'unico<br />

percorso possibile, senza il quale la<br />

nostra professione sarebbe menomata,<br />

99


attività <strong>del</strong> consiglio<br />

esame di stato<br />

quasi inutile. Questo nonostante la psicologia<br />

abbia molti altri ambiti di intervento<br />

effettivi e potenziali, ma senza<br />

una consapevolezza sul proprio ruolo,<br />

sui limiti e le potenzialità <strong>del</strong>la propria<br />

professione, questi non possono essere<br />

resi evidenti.<br />

Durante un colloquio (e non è stata<br />

la prima volta che l'ho sentito dire) mi<br />

è stato detto che “la nostra professione<br />

in fondo è giovane” e che “non possiamo<br />

pretendere che abbia una larga<br />

diffusione ed un forte mandato sociale”.<br />

Questo in parte è vero, se ci si confronta<br />

con altre professioni, ma viene<br />

allora da domandarsi chi ed in che modo<br />

possa rafforzare questo mandato sociale.<br />

Certamente questo compito spetta<br />

in parte agli Ordini Regionali, all'<strong>Ordine</strong><br />

Nazionale ed alle Università in contesti<br />

istituzionali e con le modalità che<br />

sono proprie ad ognuna di queste organizzazioni;<br />

ma a mio avviso è anche<br />

un compito che ogni singolo appartenente<br />

alla nostra comunità potrebbe<br />

svolgere, in maniera sicuramente più<br />

capillare, attraverso una maggiore coscienza<br />

<strong>del</strong> proprio ruolo, <strong>del</strong>le potenzialità<br />

<strong>del</strong>la nostra professione e <strong>del</strong> valore<br />

aggiunto che, come psicologi, possiamo<br />

portare nei contesti in cui operiamo,<br />

chiarendo quando necessario (e<br />

spesso lo è!) “chi è” e “cosa fa” il professionista<br />

psicologo in quel determinato<br />

contesto.<br />

Credo che stimolare uno spirito di appartenenza<br />

ed accrescere la consapevolezza<br />

professionale sia un impegno<br />

da prendere per tutelare la nostra professionalità<br />

e diffondere una cultura psicologica.<br />

DELIBERA n. 328 <strong>del</strong> 28 novembre <strong>2005</strong><br />

COSTITUZIONE GRUPPO<br />

DI STUDIO ESAMI DI STATO<br />

TRA ORDINE E UNIVERSITÀ<br />

Il Consiglio<br />

- Visto l'art. <strong>12</strong>, comma 2, lett. c) <strong>del</strong>la legge n. 56 <strong>del</strong> 18-<br />

<strong>12</strong>-1989, in base al quale il Consiglio “provvede alla ordinaria<br />

e straordinaria amministrazione <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>…”;<br />

- visto l'art. 6, lett. m) <strong>del</strong> Regolamento <strong>del</strong> Consiglio, per<br />

il quale spetta al Consiglio “…promuovere il consolidamento<br />

e lo sviluppo <strong>del</strong>la professione e favorire<br />

tutte le iniziative intese a facilitare il progresso culturale<br />

<strong>degli</strong> iscritti…”;<br />

- vista la <strong>del</strong>ibera n. 30 <strong>del</strong> 17.01.2002, con la quale è stato<br />

deciso di formulare un bando di gara per l'individuazione<br />

di commissari per l'Esame di Stato e dei criteri di<br />

compilazione <strong>del</strong>la graduatoria;<br />

- vista la <strong>del</strong>ibera n. 204 <strong>del</strong> 10.06.2002, con cui è stato<br />

approvato il “Protocollo di Intesa tra le facoltà di psicologia<br />

1 e 2 <strong>del</strong>l'Università <strong>degli</strong> Studi di Roma “La<br />

Sapienza” e l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> sulle<br />

prove relative all'Esame di Stato per l'esercizio <strong>del</strong>la<br />

professione”, dando mandato al Presidente di firmarlo;<br />

- considerata la normativa che affida all'<strong>Ordine</strong> la designazione<br />

<strong>del</strong>le terne dei colleghi liberi professionisti, dipendenti<br />

pubblici e universitari all'interno <strong>del</strong>le quali il<br />

Ministero <strong>del</strong>l'Istruzione <strong>del</strong>l'università e <strong>del</strong>la ricerca<br />

sceglie i componenti <strong>del</strong>le Commissioni per l'Esame di<br />

stato;<br />

- considerata la necessità che l'Esame di stato diventi oggetto<br />

di attenta riflessione da parte <strong>del</strong>l'ordine professionale<br />

perché espliciti chiaramente nelle forme e nei<br />

contenuti la sua caratteristica di costituire titolo per l'accesso<br />

alla professione;<br />

- avvertita, pertanto, l'esigenza di affrontare in modo sistematico<br />

e condiviso la definizione <strong>del</strong> processo di valutazione<br />

dei candidati, attraverso l'istituzione di un gruppo<br />

di studio composto da docenti universitari e da rappresentanti<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>;<br />

- vista e allegata la nota prot. n. 3<strong>12</strong>2 <strong>del</strong> 02.05.<strong>2005</strong>, con<br />

la quale il prof. Francesco Avallone, Preside <strong>del</strong>la Facoltà<br />

di <strong>Psicologi</strong>a 2 <strong>del</strong>l'Università <strong>degli</strong> Studi di Roma<br />

“La Sapienza”, condividendo l'esigenza di formulare<br />

<strong>del</strong>le linee guida per le commissioni esaminatrici e di<br />

istituire un gruppo di studio preposto a tal fine, ha segnalato<br />

i seguenti nominativi Prof. Laura Borgogni e Prof.<br />

Luciano Baldini;<br />

- vista la nota <strong>del</strong>la prof.ssa Anna Maria Nenci, <strong>del</strong>l'Università<br />

Lumsa, con la quale la stessa chiede di aderire<br />

all'iniziativa;<br />

- ravvisata la necessità di nominare quali componenti designati<br />

dall'<strong>Ordine</strong> i seguenti colleghi David Cariani, Domenicassunta<br />

Corsetti, Catia Del Monte, Franca Mora e<br />

Diego Polani;<br />

- visto e allegato, prot. n. 4542 <strong>del</strong> 27.06.<strong>2005</strong>, lo schema<br />

contenente il programma <strong>del</strong> gruppo di studio esami di<br />

stato;<br />

all'unanimità (Morozzo, Zaccaria, Benincasa, D'Aguanno,<br />

Cariani, Corsetti, Crocetti, Del Monte, Filastro, Mora,<br />

Pes, Polani)<br />

<strong>del</strong>ibera<br />

per i motivi di cui in premessa:<br />

1. di istituire il gruppo di studio “Esami di Stato”;<br />

2. di nominare quali componenti <strong>del</strong> gruppo suddetto:<br />

- Dott. David Cariani (referente)<br />

- Dott.ssa Domenicassunta Corsetti<br />

- Dott.ssa Catia Del Monte<br />

- Dott.ssa Antonella Filastro<br />

- Dott.ssa Franca Mora<br />

- Dott. Diego Polani<br />

- Prof. Luciano Baldini<br />

- Prof.ssa Laura Borgogni<br />

- Prof.ssa Anna Maria Nenci;<br />

3. di approvare lo schema contenente il programma <strong>del</strong><br />

gruppo di studio suddetto;<br />

4. di conferire l'incarico al costituendo gruppo fino a fine<br />

mandato.<br />

100


COSTITUITO<br />

ASSIEME<br />

ALLE UNIVERSITÀ<br />

IL GRUPPO<br />

DI STUDIO<br />

ESAMI DI STATO<br />

David Cariani<br />

attività <strong>del</strong> consiglio<br />

Bozza di programma<br />

<strong>del</strong> gruppo di studio<br />

Esami di Stato<br />

Il contesto e le finalità<br />

L'aumento dei candidati provenienti<br />

dai nuovi Corsi di laurea triennali e<br />

quinquennali, le diverse articolazioni e<br />

caratterizzazioni dei percorsi formativi<br />

in <strong>Psicologi</strong>a, il moltiplicarsi <strong>del</strong>le realtà<br />

e dei contesti in cui viene svolto il tirocinio,<br />

rendono sempre più pressante<br />

l'esigenza di affrontare in modo sistematico<br />

e condiviso la definizione <strong>del</strong><br />

processo di valutazione dei candidati.<br />

In questo senso occorre altresì rilevare<br />

che l'attuale normativa in merito allo<br />

svolgimento <strong>del</strong>le prove di esame ne<br />

indica le modalità e l'articolazione ma<br />

non precisa le competenze e le capacità<br />

da verificare in sede di esame e, di<br />

conseguenza, la formulazione <strong>del</strong>le prove<br />

da assegnare (in particolare quelle<br />

specifiche e pratiche).<br />

Nel corso <strong>degli</strong> ultimi anni le Commissioni<br />

esaminatrici che hanno assunto<br />

la responsabilità <strong>del</strong>l'Esame di<br />

Stato presso la sede di Roma hanno<br />

prodotto svariati materiali e riflessioni<br />

che necessitano di essere sistematizzati<br />

e ulteriormente condivisi. Appare,<br />

inoltre, utile raccogliere le indicazioni<br />

che emergono dalle esperienze realizzate<br />

presso altre sedi di esame.<br />

Per raggiungere tali finalità si propone<br />

l'istituzione di un gruppo di lavoro<br />

composto da docenti universitari e da<br />

rappresentanti <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> per formulare<br />

ulteriori e nuove linee guida di riferimento<br />

per le commissioni esaminatrici,<br />

rispetto a quelle già congiuntamente<br />

elaborate nel passato.<br />

Gli obiettivi<br />

In termini operativi il gruppo di lavoro<br />

dovrebbe conseguire i seguenti obiettivi:<br />

- effettuare una ricognizione ed elaborare<br />

un confronto sulla struttura e sui<br />

contenuti <strong>del</strong>le prove assegnate nelle<br />

diverse sedi di esame;<br />

- definire le competenze da valutare in<br />

sede di esame;<br />

- formulare linee guida e raccomandazioni<br />

per la predisposizione e la valutazione<br />

<strong>del</strong>le prove scritte, teoriche e<br />

pratiche;<br />

- formulare linee guida per la valutazione<br />

dei candidati nella prova orale;<br />

- elaborare un documento contenente<br />

indicazioni per la preparazione all'esame<br />

di stato da rivolgere ai candidati<br />

e ai responsabili di tirocinio.<br />

Ai Presidi<br />

<strong>del</strong>le Università <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Gentili Presidi,<br />

si avverte sempre più pressante<br />

l'esigenza - a fronte <strong>del</strong>l'aumento<br />

dei candidati provenienti dai<br />

nuovi Corsi di laurea triennali e<br />

quinquennali - di affrontare in<br />

modo sistematico e condiviso la<br />

definizione <strong>del</strong> processo di<br />

valutazione dei candidati per ciò<br />

che concerne le competenze e le<br />

capacità da verificare in sede di<br />

esame e, di conseguenza, la<br />

formulazione <strong>del</strong>le prove da<br />

assegnare (in particolare quelle<br />

specifiche e pratiche). Mi<br />

domandavo se fosse a tal fine<br />

opportuna l'istituzione di un<br />

gruppo di studio composto da<br />

docenti universitari e da<br />

rappresentanti <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> per<br />

formulare ulteriori e nuove linee<br />

guida di riferimento per le<br />

commissioni esaminatrici,<br />

rispetto a quelle già<br />

congiuntamente elaborate nel<br />

passato. Vorrei conoscere la sua<br />

opinione in proposito.<br />

Secondariamente, in caso essa<br />

fosse positiva, si tratterebbe di<br />

indicare alcuni rappresentanti<br />

anche in ragione <strong>del</strong>le diverse<br />

aree disciplinari e professionali.<br />

L'approssimarsi <strong>del</strong>la nuova<br />

sessione <strong>del</strong>l'Esame di Stato<br />

(entro il 15 c.m. l'<strong>Ordine</strong> dovrà<br />

proporre al MIUR i nominativi<br />

per la formazione <strong>del</strong>le<br />

commissioni) rende urgente<br />

l'avvio dei lavori.<br />

Saluti cordiali<br />

Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

UNIVERSITÀ LUMSA<br />

Il Presidente<br />

Al Prof. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Roma, 13 aprile <strong>2005</strong><br />

Caro Presidente,<br />

approvo caldamente la proposta d'istituzione<br />

di un gruppo di studio su<br />

possibili nuove linee guida per le commissioni<br />

<strong>degli</strong> esami di Stato. L'esperienza<br />

maturata a proposito nella commissione<br />

per il 2004 mi fa ritenere la<br />

questione necessaria e urgente. Sono<br />

interessata a farne parte in rappresentanza<br />

<strong>del</strong>l'area disciplinare M-<br />

PS1705, psicologia, sociale e di comunità.<br />

Inoltre, è con grande piacere, che ti<br />

invito a far parte <strong>del</strong> Comitato di In-<br />

101


attività <strong>del</strong> consiglio<br />

dirizzo <strong>del</strong>la Laurea triennale in<br />

Scienze e Tecniche <strong>Psicologi</strong>che, Facoltà<br />

di Scienze <strong>del</strong>la Formazione<br />

<strong>del</strong>la LUMSA. La nascita di questo<br />

organo consultivo è stata dettata, oltre<br />

che dalla necessità <strong>del</strong>ie Università<br />

di confrontarsi con il mondo<br />

economico produttivo, soprattutto<br />

dalla attuazione <strong>del</strong>la riforma uni<br />

versi tari a, Infatti, come previsto<br />

dall'ari. 1.1, comma 4 <strong>del</strong><br />

D.M. <strong>del</strong> 1999, ogni Ateneo dovrebbe<br />

avere un Comitato locale di<br />

Indirizzo che deve:<br />

- avvicinare il percorso formativo<br />

universitario alle esigenze <strong>del</strong> mondo<br />

<strong>del</strong> lavoro e <strong>del</strong>la produxione,<br />

- facilitare l'inserimento <strong>degli</strong> studenti<br />

in azienda.<br />

Il Comitato, costituito da rappresentanti<br />

<strong>del</strong> corso di studio e da personalità<br />

esteme all'Università, ha il<br />

compito di favorire rincontro fra domanda<br />

e offerta formativa, misurando<br />

e adeguando i curricula alle<br />

concrete esigenze culturali e produttive<br />

<strong>del</strong> territorio.<br />

Il Comitato si riunirà non più di<br />

due volte l'anno. La prima riunione<br />

è prevista per fine maggio e spero<br />

nella tua partecipazione.<br />

A risentirci presto e cari saluti.<br />

Anna Maria Nenci<br />

Presidente <strong>del</strong>la classe 34<br />

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI<br />

ROMA “LA SAPIENZA”<br />

FACOLTÀ DI PSICOLOGIA 2<br />

IL PRESIDE<br />

Egr. Dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

Presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Caro Presidente, condivido l’esigenza<br />

di formulare <strong>del</strong>le linee guida<br />

per le commissioni esaminatrici e di<br />

istituire un gruppo di studio preposto<br />

a tale fine. In merito a ciò ti segnalo<br />

i Proff. Laura Borgogni e Luciano<br />

Baldini quali docenti designati.<br />

Un caro saluto<br />

Francesco Avallone<br />

LE CONVENZIONI<br />

PER I TIROCINI<br />

Convenzione tra la Pontificia<br />

Facoltà di Scienza <strong>del</strong>l'Educazione<br />

“Auxilium”<br />

Corso di laurea di <strong>Psicologi</strong>a<br />

e l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

in ordine alle attività di tirocinio<br />

previste per l'iscrizione<br />

alla sezione b <strong>del</strong>l'albo<br />

(Dpr 328/01, art. 53 comma 2)<br />

1. La presente convenzione, stipulata<br />

tra la Pontificia Facoltà di Scienze<br />

<strong>del</strong>l'Educazione “Auxilium” di Roma,<br />

Corso di Laurea in <strong>Psicologi</strong>a e<br />

l'<strong>Ordine</strong> dei <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> si inserisce<br />

nel quadro <strong>del</strong>le linee guida,<br />

formulate dal Consiglio Nazionale<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> e <strong>del</strong>la<br />

Conferenza dei Presidi <strong>del</strong>le Facoltà<br />

di <strong>Psicologi</strong>a, in ordine al tirocinio<br />

previsto dagli ordinamenti didattici<br />

<strong>del</strong>la classe 34 e <strong>del</strong> DPR 328/01 e<br />

richiesto per l'iscrizione alla sezione<br />

B <strong>del</strong>l'Albo.<br />

2. La presente convenzione vale per il<br />

<strong>2005</strong> e si intende tacitamente rinnovata<br />

qualora le parti contraenti<br />

non inviino formale disdetta entro il<br />

mese di ottobre di ciascun anno.<br />

3. Gli obiettivi <strong>del</strong> tirocinio sono:<br />

- Integrare le conoscenze teoriche<br />

con le conoscenze pratiche;<br />

- Apprendere procedure collegate a<br />

conoscenze psicologiche;<br />

- Iniziare la pratica professionale sotto<br />

supervisione;<br />

- Essere capaci di riflettere e discutere<br />

sulle attività propria ed altrui;<br />

- Iniziare a lavorare in uno specifico<br />

setting professionale con altre persone.<br />

4. Le attività di tirocinio, previste per<br />

l'ammissione all'esame di Stato per<br />

l'iscrizione alla sezione B <strong>del</strong>l'Albo<br />

(DPR 328/01, art.53 comma 2) possono<br />

essere svolte in tutto o in parte<br />

durante il corso di studi, preferibilmente<br />

nel corso <strong>del</strong>la terza annualità<br />

e sono soggette a convenzione<br />

tra <strong>Ordine</strong> e Università ai sensi<br />

<strong>del</strong> DPR 328/01, art.6, comma 1.<br />

5. Il tirocinio si sviluppa in un arco<br />

temporale di sei mesi e prevede una<br />

durata minima di 500 ore di attività.<br />

I tirocinanti che siano risultati assenti,<br />

per qualsiasi motivo, per un<br />

periodo superiore ad un terzo <strong>del</strong><br />

periodo di frequenza prescritto, non<br />

possono accedere agli esami di Stato<br />

(art. 1 e 7 <strong>del</strong> DM 13.1.1992 n.<br />

239). Non potranno, pertanto, essere<br />

ammessi a sostenere l'esame di<br />

Stato i tirocinanti che non abbiano<br />

effettivamente svolto attività per almeno<br />

350 ore.<br />

6. Poiché il tirocinio può essere svolto<br />

in tutto o in parte durante il corso<br />

di studi, tutti i crediti di tirocinio<br />

conseguiti nel corso di laurea triennale<br />

(1 credito = 25 ore) saranno riconosciuti<br />

ai fini <strong>del</strong> periodo di tirocinio<br />

necessario per essere ammessi<br />

a sostenere l'esame di Stato.<br />

7. Qualora i crediti previsti dai singoli<br />

corsi di laurea per le attività di tirocinio<br />

siano inferiori al minimo richiesto,<br />

le ore di tirocinio mancanti<br />

per raggiungere tale limite minimo<br />

potranno essere integrate utilizzando<br />

i crediti a scelta <strong>del</strong>lo student<br />

102


attività <strong>del</strong> consiglio<br />

convenzioni tirocini<br />

e, da aggiungere a quelli espressamente<br />

previsti per il tirocinio e spendendoli<br />

nell'attività presso la struttura<br />

che accoglie il laureando per il tirocinio<br />

stesso. Se anche in tal modo lo<br />

studente non arriverà a disporre di tutti<br />

i crediti necessari per completare il<br />

tirocinio, sarà sua facoltà decidere se<br />

procedere al completamento prima <strong>del</strong><br />

conseguimento <strong>del</strong>la laurea o successivamente,<br />

fermo restando l'obbligo di<br />

completarlo presso la struttura assegnata.<br />

Resta salva la possibilità che le<br />

stesse università o altri soggetti a tal<br />

fine autorizzati, previa assenso <strong>del</strong>la<br />

Commissione di cui al successivo art.<br />

13, possano realizzare attività con valenza<br />

di tirocinio.<br />

8. Le strutture che, all'interno <strong>del</strong>l'Università,<br />

offrono crediti di tirocinio<br />

sono tenute a seguire le procedure<br />

e gli impegni che verranno indicati<br />

nella convenzione per l'accreditamento<br />

<strong>degli</strong> Enti che saranno abilitati<br />

a raccogliere i tirocinanti. Nelle<br />

Università non possono essere utilizzati<br />

più di due tirocinanti per docente.<br />

9. Non possono rientrare nelle attività<br />

formative con valenza di tirocinio<br />

previsto dai Regolamenti didattici,<br />

le attività pratiche incluse nei corsi<br />

di insegnamento né le attività volte<br />

ad acquisire "ulteriori conoscenze<br />

linguistiche nonché abilità informatiche<br />

e telematiche, relazionali" (DM<br />

509/99, art. 10 comma 1).<br />

10. Le attività di tirocinio sono finalizzate<br />

all'acquisizione di competenze<br />

congruenti con la specifica attività<br />

professionale prevista in riferimento<br />

ad una <strong>del</strong>le figure professionali<br />

che verranno individuate<br />

con decreto <strong>del</strong> MIUR su proposta<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale, sentita<br />

la Conferenza dei Presidi <strong>del</strong>le<br />

Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a. Nel frattempo<br />

sono prese a riferimento le<br />

descrizioni <strong>degli</strong> "sbocchi professionali"<br />

previsti nell'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

Studi (Calendario <strong>del</strong>le attività)<br />

<strong>2005</strong>/2006 <strong>del</strong>la Facoltà di Scienze<br />

<strong>del</strong>l'Educazione, Corso di Laurea<br />

in Scienze <strong>Psicologi</strong>che <strong>del</strong>lo<br />

Sviluppo e <strong>del</strong>l'Educazione ": e la<br />

descrizione <strong>del</strong>le attività professionali<br />

indicate dall'art. 51, comma<br />

2, <strong>del</strong> DPR 328/01. L'attività di tirocinio<br />

dovrà riferirsi ad una o più<br />

<strong>del</strong>le seguenti dimensioni:<br />

• osservativa,<br />

• esercitativa,<br />

• pratica professionale nell'attività<br />

specifica.<br />

<strong>11</strong>. Le attività di tirocinio possono essere<br />

svolte sia presso l'Università<br />

che presso strutture esterne convenzionate.<br />

L'attività di tirocinio<br />

deve essere l'espressione di un<br />

progetto che abbia una sua unitarietà<br />

evitando una frammentazione<br />

<strong>del</strong> tirocinio e assicurando, di<br />

norma, il suo svolgimento all'interno<br />

di una unica struttura.<br />

<strong>12</strong>. Le ore relative alle attività di tirocinio<br />

sono documentate da apposita<br />

attestazione <strong>del</strong>la struttura che<br />

ospita il tirocinante controfirmata<br />

dal tutor <strong>del</strong> tirocinio. Detta attestazione<br />

sarà utilizzata dall'Università<br />

per il riconoscimento dei<br />

crediti (1 credito = 25 ore) fino all'ammontare<br />

dei crediti previsti dai<br />

rispettivi regolamenti didattici e<br />

dalla Segreteria <strong>del</strong>le Facoltà di<br />

<strong>Psicologi</strong>a per la comunicazione all'ufficio<br />

competente ai fini <strong>del</strong>la<br />

partecipazione all'esame di Stato.<br />

13. In accordo con il Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

Regionale ed i Presidi <strong>del</strong>le<br />

due Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l'università<br />

"La Sapienza", la Pontificia<br />

Facoltà di Scienze <strong>del</strong>l'Educazione<br />

"Auxilium" " indicherà un<br />

esponente <strong>del</strong>la Facoltà che farà<br />

parte <strong>del</strong>la Commissione per i tirocini.<br />

14. La Commissione ha il compito di<br />

elaborare la convenzione per l'accreditamento<br />

<strong>degli</strong> Enti abilitati.<br />

La Commissione dovrà indicare:<br />

• i criteri per la scelta dei soggetti<br />

da ammettere alla convenzione con<br />

l'Università;<br />

• i criteri per l'elaborazione <strong>del</strong> progetto<br />

formativo e di orientamento<br />

da parte <strong>del</strong>la struttura accreditata;<br />

• le funzioni dei tutor;<br />

• le funzioni e gli obblighi dei tirocinanti;<br />

• i criteri per il monitoraggio dei tirocini<br />

al fine di valutarne l'efficacia;<br />

• quant'altro si reputi necessario per<br />

il proficuo svolgimento dei tirocini.<br />

15. Le <strong>del</strong>iberazioni <strong>del</strong>la Commissione<br />

di cui all'art. 13 vengono prese<br />

a maggioranza semplice. Per la validità<br />

<strong>del</strong>l'adunanza è sufficiente la<br />

presenza <strong>del</strong>la metà dei componenti.<br />

La Commissione si riunisce,<br />

di regola, quattro volte l'anno e secondo<br />

necessità. La prima riunione<br />

viene stabilita di concerto tra<br />

Presidi di Facoltà e Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

regionale. Delle riunioni<br />

viene tenuto verbale, sottoscritto<br />

dai presenti e inviato ai tre soggetti<br />

che hanno sottoscritto la presente<br />

convenzione.<br />

103


attività <strong>del</strong> consiglio<br />

convenzioni tirocini<br />

16. L'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>,<br />

al fine di promuovere la migliore<br />

qualità dei tirocini e di favorire l'assunzione<br />

<strong>del</strong> ruolo di tutor da parte<br />

di professionisti qualificati, si impegna<br />

ad istituire nelle forme e con<br />

le modalità che riterrà opportune<br />

un Albo dei tutor autorizzati allo<br />

svolgimento <strong>del</strong>l'attività. I tutor<br />

debbono essere iscritti da almeno<br />

due anni alla sezione A <strong>del</strong>l'Albo.<br />

Eventuali eccezioni saranno trattate<br />

dalla Commissione di cui al<br />

punto 13.<br />

17. Nulla viene innovato per quanto riguarda<br />

il tirocinio annuale post lauream,<br />

previsto per i laureandi <strong>del</strong><br />

vecchio ordinamento. Le parti contraenti<br />

provvederanno ad integrare<br />

la presente convenzione con<br />

nuove norme che riguarderanno il<br />

tirocinio <strong>degli</strong> studenti dei corsi di<br />

laurea specialistica.<br />

18. Le convenzioni in atto si intendono<br />

estese anche ai laureandi dei<br />

corsi di laurea triennali.<br />

19. Le Facoltà e il Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

si impegnano a favorire l'incontro<br />

tra laureandi e professione anche<br />

attraverso appositi incontri con<br />

l'<strong>Ordine</strong> professionale da tenersi<br />

periodicamente nelle Facoltà. L'<strong>Ordine</strong><br />

si rende disponibile, d'intesa<br />

con le Facoltà, ad inoltrare ai laureandi<br />

il <strong>Notiziario</strong> <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> con<br />

modalità da definire riguardo ai costi.<br />

20. L'<strong>Ordine</strong> è autorizzato a utilizzare<br />

il testo di tale convenzione come<br />

punto di riferimento per analoghe<br />

convenzioni che vorrà stipulare con<br />

altre università.<br />

21. La presente convenzione viene sottoscritta<br />

in due originali.<br />

104<br />

Per l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

Per la Pontificia Facoltà di<br />

Scienze <strong>del</strong>l'Educazione<br />

“Auxilium”<br />

Prof.ssa Ausilia<br />

Hiang-Chu Chang<br />

Convenzione tra la<br />

Pontificia Facoltà<br />

di Scienze <strong>del</strong>l'Educazione<br />

“Auxilium”<br />

Corso di laurea in <strong>Psicologi</strong>a<br />

e l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

in ordine alle attività di tirocinio<br />

per le lauree specialistiche<br />

In seguito alle intese intercorse tra:<br />

- l'<strong>Ordine</strong> Regionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Lazio</strong>, nella persona <strong>del</strong> Presidente<br />

Dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca,<br />

- la Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1<strong>del</strong>l'Università<br />

“La Sapienza” di Roma, nella persona<br />

<strong>del</strong> Preside Prof. Stefano Puglisi<br />

Allegra, per discutere i problemi connessi<br />

allo svolgimento <strong>del</strong> tirocinio finalizzato<br />

all'esame di Stato sezione A,<br />

da parte <strong>degli</strong> studenti/laureati <strong>del</strong>le<br />

lauree specialistiche. Dopo ampio dibattito,<br />

le parti<br />

Premesso che:<br />

- È possibile una nuova previsione legislativa<br />

relativa all'esercizio di tutte<br />

le professioni per le quali esista un<br />

albo professionale;<br />

- L’<strong>Ordine</strong> nazionale <strong>degli</strong> psicologi sta<br />

prefigurando una possibile nuova normativa<br />

riguardante l'accesso agli esami<br />

di stato <strong>del</strong>le sezioni B ed A da<br />

parte dei laureati <strong>del</strong>le lauree triennali<br />

e <strong>del</strong>le lauree specialistiche;<br />

- È già stata firmata in precedenza la<br />

presente convenzione per i tirocini<br />

<strong>del</strong>le lauree specialistiche tra <strong>Ordine</strong><br />

e Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1 e 2 per gli<br />

anni accademici 2003/4 e 2004/5;<br />

In attesa <strong>del</strong>la probabile nuova disciplina<br />

legislativa per l'accesso alle<br />

professioni per le quali è previsto l'albo<br />

professionale e <strong>del</strong>le nuove probabili<br />

determinazioni <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale,<br />

si conviene di rinnovare per<br />

l'anno accademico <strong>2005</strong>/2006 e<br />

2006/2007, per gli studenti/laureati<br />

<strong>del</strong>le lauree specialistiche, lo stesso<br />

accordo già stabilito dall'<strong>Ordine</strong> Regionale<br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> e la Facoltà di<br />

<strong>Psicologi</strong>a 1 <strong>del</strong>l'Università “La Sapienza”<br />

di Roma.<br />

Le parti si impegnano a rivedere il<br />

presente accordo non appena nuove<br />

disposizioni legislative o nuove indicazioni<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale dovessero<br />

intervenire.<br />

<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1<br />

“La Sapienza”<br />

Prof. Stefano Puglisi Allegra<br />

Convenzione tra la Facoltà<br />

di Scienze <strong>del</strong>l'Educazione,<br />

Corso di laurea in <strong>Psicologi</strong>a<br />

<strong>del</strong>l'Università Pontificia Salesiana<br />

e l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

in ordine alle attività di tirocinio<br />

per le lauree specialistiche<br />

In seguito alle intese intercorse tra:<br />

- l'<strong>Ordine</strong> Regionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Lazio</strong>, nella persona <strong>del</strong> Presidente<br />

dr. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca,<br />

- la Facoltà di Scienze <strong>del</strong>l'Educazione,<br />

corso di laurea in <strong>Psicologi</strong>a, nella<br />

persona <strong>del</strong> Preside Prof. Natale<br />

Zanni, per discutere i problemi connessi<br />

allo svolgimento <strong>del</strong> tirocinio finalizzato<br />

all'esame di Stato sezione<br />

A, da parte <strong>degli</strong> studenti/laureati <strong>del</strong>le<br />

lauree specialistiche. Dopo ampio<br />

dibattito, le parti<br />

Premesso che:<br />

- È possibile una nuova previsione legislativa<br />

relativa all'esercizio di tutte<br />

le professioni per le quali esista un<br />

albo professionale;<br />

- L'<strong>Ordine</strong> nazionale <strong>degli</strong> psicologi sta<br />

prefigurando una possibile nuova normativa<br />

riguardante l'accesso agli esami<br />

di stato <strong>del</strong>le sezioni B ed A da<br />

parte dei laureati <strong>del</strong>le lauree triennali<br />

e <strong>del</strong>le lauree specialistiche;<br />

- È estremamente urgente definire le<br />

regole di accesso alla sezione A <strong>del</strong>l'albo<br />

<strong>degli</strong> psicologi da parte dei laureati<br />

nelle lauree specialistiche <strong>del</strong>l'Università<br />

Pontificia Salesiana di<br />

Roma;<br />

In attesa <strong>del</strong>la probabile nuova disciplina<br />

legislativa per l'accesso alle<br />

professioni per le quali è previsto l'albo<br />

professionale e <strong>del</strong>le nuove probabili<br />

determinazioni <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale,<br />

si conviene di applicare anche<br />

agli studenti/laureati <strong>del</strong>le lauree<br />

specialistiche per l'anno accademico<br />

<strong>2005</strong>/2006 e 2006/2007 lo stesso<br />

accordo stabilito dall'<strong>Ordine</strong> Regionale<br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> e <strong>del</strong>la Facoltà di<br />

Scienze <strong>del</strong>l'Educazione per gli studenti<br />

laureati dei corsi triennali <strong>del</strong><br />

nuovo ordinamento.<br />

Le parti si impegnano a rivedere il<br />

presente accordo non appena nuove<br />

disposizioni legislative o nuove indicazioni<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale dovessero<br />

intervenire.<br />

<strong>Ordine</strong> Regionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

Dott. E. Morozzo <strong>del</strong>la Rocca<br />

Facoltà di Scienze<br />

<strong>del</strong>l'Educazione<br />

Prof. Natale Zanni


Convenzione tra la Facoltà<br />

di Scienze <strong>del</strong>la Formazione<br />

Corso di laurea in <strong>Psicologi</strong>a<br />

<strong>del</strong>l'Università Lumsa<br />

e l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

in ordine alle attività di tirocinio<br />

per le lauree specialistiche<br />

In seguito alle intese intercorse tra:<br />

- l'<strong>Ordine</strong> Regionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Lazio</strong>, nella persona <strong>del</strong> Presidente<br />

dr. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca,<br />

- la Facoltà di Scienze <strong>del</strong>la Formazione,<br />

corso di laurea in <strong>Psicologi</strong>a, nella<br />

persona <strong>del</strong> Preside Prof. Carmela<br />

Di Agresti, per discutere i problemi<br />

connessi allo svolgimento <strong>del</strong> tirocinio<br />

finalizzato all'esame di Stato sezione<br />

A, da parte <strong>degli</strong> studenti/laureati<br />

<strong>del</strong>le lauree specialistiche. Dopo<br />

ampio dibattito, le parti<br />

Premesso che:<br />

- È possibile una nuova previsione legislativa<br />

relativa all'esercizio di tutte<br />

le professioni per le quali esista un<br />

albo professionale;<br />

- L'<strong>Ordine</strong> nazionale <strong>degli</strong> psicologi sta<br />

prefigurando una possibile nuova normativa<br />

riguardante l'accesso agli esami<br />

di stato <strong>del</strong>le sezioni B ed A da<br />

parte dei laureati <strong>del</strong>le lauree triennali<br />

e <strong>del</strong>le lauree specialistiche;<br />

- È estremamente urgente definire le<br />

regole di accesso alla sezione A <strong>del</strong>l'albo<br />

<strong>degli</strong> psicologi da parte dei laureati<br />

nelle lauree specialistiche <strong>del</strong>l'Università<br />

LUMSA;<br />

In attesa <strong>del</strong>la probabile nuova disciplina<br />

legislativa per l'accesso alle<br />

professioni per le quali è previsto l'albo<br />

professionale e <strong>del</strong>le nuove probabili<br />

determinazioni <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale,<br />

si conviene di applicare anche<br />

agli studenti/laureati <strong>del</strong>le lauree<br />

specialistiche per l'anno accademico<br />

<strong>2005</strong>/2006 e 2006/2007 lo stesso<br />

accordo stabilito dall'<strong>Ordine</strong> Regionale<br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> e <strong>del</strong>la Facoltà di<br />

Scienze <strong>del</strong>l'Educazione per gli studenti<br />

laureati dei corsi triennali <strong>del</strong><br />

nuovo ordinamento.<br />

Le parti si impegnano a rivedere il<br />

presente accordo non appena nuove<br />

disposizioni legislative o nuove indicazioni<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale dovessero<br />

intervenire.<br />

<strong>Ordine</strong> Regionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

Dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

Facoltà di Scienze<br />

<strong>del</strong>la Formazione<br />

Prof. Carmela Di Agresti<br />

.Convenzione tra l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

e la Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 2<br />

<strong>del</strong>l'Università “La Sapienza”<br />

in ordine alle attività di tirocinio<br />

per le lauree specialistiche<br />

In seguito alle intese intercorse tra:<br />

- l'<strong>Ordine</strong> Regionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Lazio</strong>, nella persona <strong>del</strong> Presidente<br />

Dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca,<br />

- la Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 2 <strong>del</strong>l'Università<br />

La Sapienza di Roma, nella persona<br />

<strong>del</strong> Preside Prof. Francesco Avallone,<br />

per discutere i problemi connessi<br />

allo svolgimento <strong>del</strong> tirocinio finalizzato<br />

all'esame di Stato sezione A, da<br />

parte <strong>degli</strong> studenti/laureati <strong>del</strong>le lauree<br />

specialistiche. Dopo ampio dibattito,<br />

le parti<br />

Premesso che:<br />

- È possibile una nuova previsione legislativa<br />

relativa all'esercizio di tutte<br />

le professioni per le quali esista un<br />

albo professionale;<br />

- L'<strong>Ordine</strong> nazionale <strong>degli</strong> psicologi sta<br />

prefigurando una possibile nuova normativa<br />

riguardante l'accesso agli esami<br />

di stato <strong>del</strong>le sezioni B ed A da<br />

parte dei laureati <strong>del</strong>le lauree triennali<br />

e <strong>del</strong>le lauree specialistiche;<br />

- È già stata firmata in precedenza la<br />

presente convenzione per i tirocini<br />

<strong>del</strong>le lauree specialistiche tra <strong>Ordine</strong><br />

e Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1 e 2 per gli<br />

anni accademici 2003/4 e 2004/5;<br />

In attesa <strong>del</strong>la probabile nuova disciplina<br />

legislativa per l'accesso alle<br />

professioni per le quali è previsto l'albo<br />

professionale e <strong>del</strong>le nuove probabili<br />

determinazioni <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale,<br />

si conviene di rinnovare per<br />

l'anno accademico <strong>2005</strong>/2006 e<br />

2006/2007, per gli studenti/laureati<br />

<strong>del</strong>le lauree specialistiche, lo stesso<br />

accordo già stabilito dall'<strong>Ordine</strong> Regionale<br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> e la Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a<br />

2 <strong>del</strong>l'Università La Sapienza<br />

di Roma.<br />

Le parti si impegnano a rivedere il<br />

presente accordo non appena nuove<br />

disposizioni legislative o nuove indicazioni<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale dovessero<br />

intervenire.<br />

<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 2<br />

“La Sapienza”<br />

Prof. Francesco Avallone<br />

attività <strong>del</strong> consiglio<br />

convenzioni tirocini<br />

Convenzione tra l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

e la Facoltà di psicologia 1<br />

<strong>del</strong>l'Università “La Sapienza”<br />

in ordine alle attività di tirocinio<br />

per le lauree specialistiche<br />

In seguito alle intese intercorse tra:<br />

- l'<strong>Ordine</strong> Regionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Lazio</strong>, nella persona <strong>del</strong> Presidente<br />

Dott. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca,<br />

- la Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1<strong>del</strong>l'Università<br />

La Sapienza di Roma, nella persona<br />

<strong>del</strong> Preside Prof. Stefano Puglisi Allegra,<br />

per discutere i problemi connessi<br />

allo svolgimento <strong>del</strong> tirocinio finalizzato<br />

all'esame di Stato sezione A, da<br />

parte <strong>degli</strong> studenti/laureati <strong>del</strong>le lauree<br />

specialistiche. Dopo ampio dibattito,<br />

le parti<br />

Premesso che:<br />

- È possibile una nuova previsione legislativa<br />

relativa all'esercizio di tutte<br />

le professioni per le quali esista un<br />

albo professionale;<br />

- L'<strong>Ordine</strong> nazionale <strong>degli</strong> psicologi sta<br />

prefigurando una possibile nuova normativa<br />

riguardante l'accesso agli esami<br />

di stato <strong>del</strong>le sezioni B ed A da<br />

parte dei laureati <strong>del</strong>le lauree triennali<br />

e <strong>del</strong>le lauree specialistiche;<br />

- È già stata firmata in precedenza la<br />

presente convenzione per i tirocini<br />

<strong>del</strong>le lauree specialistiche tra <strong>Ordine</strong><br />

e Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1 e 2 per gli<br />

anni accademici 2003/4 e 2004/5;<br />

In attesa <strong>del</strong>la probabile nuova disciplina<br />

legislativa per l'accesso alle<br />

professioni per le quali è previsto l'albo<br />

professionale e <strong>del</strong>le nuove probabili<br />

determinazioni <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale,<br />

si conviene di rinnovare per l'anno<br />

accademico <strong>2005</strong>/2006 e 2006/2007,<br />

per gli studenti/laureati <strong>del</strong>le lauree<br />

specialistiche, lo stesso accordo già stabilito<br />

dall'<strong>Ordine</strong> Regionale <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

e la Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1 <strong>del</strong>l'Università<br />

La Sapienza di Roma.<br />

Le parti si impegnano a rivedere il<br />

presente accordo non appena nuove<br />

disposizioni legislative o nuove indicazioni<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> Nazionale dovessero<br />

intervenire.<br />

<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Dott. Emanuele Morozzo<br />

<strong>del</strong>la Rocca<br />

Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1<br />

“La Sapienza”<br />

Prof. Stefano Puglisi Allegra<br />

105


UNA NUOVA CONSULENZA<br />

RISERVATA<br />

A TUTTI GLI ISCRITTI<br />

ALL’ORDINE DEL LAZIO<br />

informazioni utili<br />

UN SERVIZIO PER CHI VUOLE<br />

CREARE O GESTIRE<br />

IL PROPRIO SITO WEB<br />

Giovanna Filosa, Immacolata Festa<br />

L<br />

'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> ha istituito un<br />

Osservatorio permanente dei servizi psicologici offerti<br />

via internet ai sensi <strong>del</strong>l'Articolo 5 Comma 7 e 8<br />

<strong>del</strong> Codice di Condotta relativo all'utilizzo di tecnologie<br />

per la comunicazione a distanza nell'attività professionale<br />

<strong>degli</strong> psicologi. Tale Osservatorio mette a disposizione<br />

un servizio di consulenza gratuito on line<br />

per la creazione e gestione di siti web per l'attività professionale<br />

<strong>degli</strong> psicologi. Il servizio è riservato a tutti<br />

gli iscritti all'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> e si propone<br />

di: - Offrire assistenza e consulenza tecnica, legale<br />

e professionale per l'adeguamento al Codice di<br />

Condotta (sistemi di protezione dei dati, firma digitale,<br />

certificati, etc.).- Fornire tutte le informazioni e le<br />

istruzioni necessarie per la creazione e l'apertura ex<br />

novo di un sito web : dall'analisi di mercato sulle aziende<br />

che costruiscono siti (tariffe, servizi offerti etc.), agli<br />

aspetti giuridici, alla progettazione etc.- Promuovere<br />

tutti i servizi che è possibile erogare sul web come supporto<br />

alla professione: attività scientifica e divulgativa,<br />

servizi di informazione, raccolta dati a fini di ricerca,<br />

formazione a distanza etc.- Fornire suggerimenti<br />

e raccomandazioni riguardanti gli aspetti grafici<br />

e tecnici.- Proporre periodicamente i migliori siti,<br />

a livello nazionale ed internazionale, che si occupano<br />

di <strong>Psicologi</strong>a.- Raccogliere suggerimenti, osservazioni<br />

e segnalazioni da parte <strong>degli</strong> iscritti. Per ulteriori<br />

informazioni e per consulenze personalizzate,<br />

mandare una mail all'indirizzo consulenzaweb@ordinepsicologilazio.it<br />

completa di nome e cognome, indirizzo<br />

e-mail, telefono e numero di iscrizione all'albo,<br />

specificando il tipo di richiesta.<br />

Chiunque decida di utilizzare il web<br />

per pubblicizzare la propria attività<br />

professionale dovrebbe porre attenzione<br />

al problema <strong>del</strong>l'usabilità <strong>del</strong>l'interfaccia,<br />

cioè mettersi dalla parte<br />

<strong>del</strong> fruitore <strong>del</strong> sito e renderne la navigazione<br />

la più semplice ed agevole<br />

possibile. La navigazione comprende<br />

sia la ricerca di informazioni utili, sia<br />

la fruizione dei servizi on line, sia la<br />

possibilità di orientarsi facilmente nel<br />

sito senza smarrirsi. L'obiettivo è, nel<br />

nostro caso, veicolare un'immagine positiva<br />

<strong>del</strong>la professione, e per ottenere<br />

questo è necessario avere una buona<br />

padronanza <strong>del</strong> mezzo di comunicazione<br />

che si sta utilizzando. Pertanto,<br />

è consigliabile porre attenzione ai seguenti<br />

aspetti <strong>del</strong> sito:<br />

Obiettivi e target<br />

È ormai superata la fase pionieristica<br />

e ‘spontaneistica’' di sviluppo <strong>del</strong><br />

web, e quindi eccessi di improvvisazione<br />

o di 'artigianalità' nella creazione<br />

di un sito rischiano di non fare giustizia<br />

<strong>del</strong> professionista che lo implementa<br />

e <strong>del</strong>la professione di cui egli si<br />

fa, implicitamente, rappresentante.<br />

Perciò, prima di dare libero sfogo alla<br />

106<br />

propria creatività, bisognerebbe definire<br />

attentamente qual è il target a cui<br />

il sito è rivolto (pazienti o utenti potenziali,<br />

altri professionisti e colleghi,<br />

studenti etc.) e gli obiettivi che ci si<br />

pone nel momento in cui si decide di<br />

creare un sito (pubblicizzare il proprio<br />

studio professionale, offrire servizi,<br />

creare una rete di psicologi, alimentare<br />

un dibattito scientifico e culturale<br />

e così via). Di conseguenza, bisognerà<br />

progettare un sito la cui struttura e i<br />

cui contenuti siano coerenti sia rispetto<br />

agli obiettivi che ci si è posti, sia rispetto<br />

al target cui ci si rivolge (ad<br />

esempio, se il sito è rivolto a disabili,<br />

è importante che sia accessibile secondo<br />

gli standard WAI-W3C ).<br />

Contenuti<br />

Troppo spesso capita di imbattersi<br />

in siti curati da colleghi che si divertono<br />

a giustapporre alla psicologia contenuti<br />

di ogni tipo: astrologia, parapsicologia,<br />

giochi, barzellette, e tutto ciò<br />

che la fantasia può suggerire. Eppure,<br />

per tutelare l'immagine complessiva<br />

<strong>del</strong>la disciplina, è bene evitare accostamenti<br />

impropri tra psicologia e discipline<br />

non scientifiche. Inoltre è importante<br />

fare attenzione anche ai contenuti<br />

non testuali, ad esempio evitando<br />

l'utilizzo di immagini incongrue,<br />

di animazioni fantasiose ma poco sobrie<br />

o di foto e video talmente pesanti<br />

da rallentare il caricamento <strong>del</strong>le pagine.<br />

Chi crea un sito è responsabile in<br />

prima persona di tutto ciò che vi viene<br />

pubblicato, e quindi è opportuno<br />

supervisionare anche i contributi eventualmente<br />

apportati da altre persone.Infine,<br />

bisogna tener presente che<br />

ciò che è pubblicato su internet è soggetto<br />

ad una rapida obsolescenza: l'aggiornamento<br />

dei contenuti <strong>del</strong> sito dovrebbe<br />

essere frequente e costante,<br />

soprattutto qualora si offrano servizi<br />

di tipo informativo (news, novità etc.),<br />

ed è buona norma porre bene in evidenza<br />

la data <strong>del</strong>l'ultimo aggiornamento<br />

Leggibilità<br />

Può sembrare un consiglio banale,<br />

eppure spesso sul web si trovano siti<br />

dai contenuti interessantissimi ma difficilmente<br />

leggibili a video. È esperienza<br />

comune che la lettura su schermo<br />

risulta molto più "faticosa" rispetto<br />

alla lettura su supporto cartaceo,


Cosa devo fare per ottenere il parere<br />

di conformità positivo al Codice di<br />

Condotta relativo all'utilizzo di tecnologie<br />

per la comunicazione a distanza<br />

nell'attività professionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

Per ottenere il parere di conformità,<br />

basta seguire la procedura indicata<br />

nell'art. 5 <strong>del</strong> Codice di Condotta, inviando<br />

l'apposita richiesta, completa<br />

<strong>del</strong>l'Url (l'indirizzo <strong>del</strong> sito), presso gli<br />

uffici <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Lazio</strong>, alla casella di posta: deontologica@ordinepsicologilazio.it.<br />

Il Codice<br />

di Condotta è pubblicato nell'area<br />

“Normative” <strong>del</strong> sito <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

per questo i testi pubblicati su video<br />

non dovrebbero essere mai troppo lunghi<br />

(massimo un migliaio di battute a<br />

pagina), anche perché in genere il navigatore<br />

medio legge solo le prime righe,<br />

e se non trova subito ciò che gli<br />

interessa tende a scappare via. Anche<br />

lo stile di scrittura dei testi destinati al<br />

video dovrebbe essere ben diverso da<br />

quello dei testi cartacei: sono molto<br />

apprezzati i contributi il più possibile<br />

sobri e stringati, che centrano subito<br />

il nucleo <strong>del</strong> problema, evitando i lunghi<br />

preamboli e le digressioni tollerabili<br />

sui libri ma non sul web.Se proprio<br />

non si può fare a meno di pubblicare<br />

un testo lungo (ad esempio un articolo<br />

scientifico) od un testo originale, è<br />

meglio prevedere la possibilità di scaricare<br />

direttamente il file in formato<br />

txt, rtf, doc (formati Word) o pdf (formato<br />

Acrobat). È consigliabile inoltre<br />

fornire strumenti (tool) per facilitare<br />

il salvataggio e la stampa dei documenti.Oltre<br />

agli aspetti stilistici, bisognerebbe<br />

anche tener presente aspetti<br />

grafici, ad esempio:- Contrasto figura/sfondo:<br />

un carattere chiaro su sfondo<br />

scuro è meno faticoso per la vista<br />

di un carattere scuro su sfondo chiaro,<br />

e sono comunque da evitare le tonalità<br />

intermedie. Gli sfondi dovrebbero<br />

essere a tinta unita o al massimo<br />

presentare sfumature appena percettibili.-<br />

Dimensioni e tipo di carattere<br />

(font): il Times New Roman o il Garamond<br />

vanno benissimo per la stampa<br />

cartacea, ma sono pessimi per la lettura<br />

a video. Meglio utilizzare il Verdana<br />

o l'Arial e simili. In ogni caso la dimensione<br />

<strong>del</strong> carattere non dovrebbe<br />

essere mai inferiore a 10/<strong>12</strong> ppt, o comunque<br />

dovrebbe essere ingrandibile<br />

tramite i comandi <strong>del</strong> browser (il programma<br />

che serve per navigare su internet).Infine,<br />

attenzione alla punteggiatura,<br />

alla sintassi e agli errori di ortografia!<br />

Può sembrare strano, eppure<br />

sul web se ne trovano tantissimi, forse<br />

anche per l'assenza di "correttori di<br />

bozze" professionisti come quelli che<br />

operano nel mondo <strong>del</strong>la carta stampata.<br />

Eppure nulla è più <strong>del</strong>eterio per<br />

l'immagine di un professionista di un<br />

congiuntivo sbagliato…<br />

<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

informazioni utili<br />

servizio siti web<br />

Link<br />

Il web è soggetto a continui mutamenti:<br />

per questo sarebbe necessario<br />

controllare costantemente l'appropriatezza<br />

e la correttezza dei link che<br />

rimandano a siti esterni al proprio, ad<br />

esempio nella sezione "link utili".<br />

Spesso infatti si pensa ingenuamente<br />

di fornire un servizio utile segnalando<br />

siti interessanti o ricchi di informazioni:<br />

ma può succedere che i siti in questione<br />

non esistano più, o che siano<br />

cambiati in maniera tale da offrire testi<br />

e/o immagini poco consoni all'immagine<br />

<strong>del</strong>la professione.Il link è in genere<br />

la parola o la frase "calda", cioè<br />

cliccabile, sottolineata, che rimanda ad<br />

altre pagine <strong>del</strong> sito o a siti esterni di<br />

contenuto affine al significato <strong>del</strong>la frase<br />

o <strong>del</strong>la parola stessa. Proprio perché<br />

nel linguaggio universale <strong>del</strong> web<br />

la parola sottolineata è un collegamento,<br />

è buona norma non sottolineare<br />

parole che non siano link. In ogni<br />

caso, i link dovrebbero essere facilmente<br />

comprensibili e non ridondanti:<br />

troppi link disorientano l'utente.Ma<br />

anche un'immagine, un disegno od<br />

un'animazione può essere un link: capita<br />

spesso ad esempio con i banner<br />

pubblicitari. Questi ultimi sono spesso<br />

"imposti" dal provider, cioè dall'ente<br />

che offre lo spazio sul web, soprattutto<br />

qualora tale spazio sia gratuito.<br />

Eppure, sui siti professionali, tali banner<br />

andrebbero evitati, o comunque<br />

dovrebbero essere attinenti alla professione<br />

(come ad esempio i banner<br />

che pubblicizzano master, corsi di formazione,<br />

librerie, etc.).<br />

Strumenti di orientamento<br />

Per facilitare la fruizione, soprattutto<br />

qualora si tratti di siti particolarmente<br />

ampi o di portali, è molto importante<br />

fornire al navigatore opportuni<br />

strumenti per l'orientamento all'interno<br />

<strong>del</strong> sito, quali: - Mappa <strong>del</strong> sito;-<br />

Motore di ricerca interno (o ricerca<br />

per parole chiave);- Indicazione <strong>del</strong><br />

percorso in ogni pagina ('ti trovi<br />

in…');- Tasti di navigazione sempre<br />

presenti nella stessa posizione in ogni<br />

pagina (Home, avanti, indietro).E' consigliabile<br />

progettare con cura i menù,<br />

che non dovrebbero contenere troppe<br />

voci (massimo una dozzina) né essere<br />

troppo ridondanti. In caso di siti particolarmente<br />

ricchi o di portali, le voci<br />

di menù (sezioni) possono essere<br />

contraddistinti da sfumature di colore<br />

diverso ed articolate a loro volta in sottomenù<br />

a cascata. Le pagine di uno<br />

stesso sito, o <strong>del</strong>la stessa sezione di un<br />

portale, dovrebbero presentare elementi<br />

grafici o cromatici comuni, omogenei<br />

e riconoscibili.Anche i confini <strong>del</strong><br />

sito dovrebbero essere ben definiti, per<br />

evitare 'uscite' involontarie: qualora un<br />

link rimandi ad una pagina esterna al<br />

sito ciò dovrebbe essere segnalato.<br />

Infine, è opportuno prestare particolare<br />

attenzione alla progettazione <strong>del</strong>l'home<br />

page, che è un po' il biglietto<br />

da visita di un sito.<br />

Vorrei creare un sito internet per la<br />

mia attività professionale di psicologo.<br />

Come fare Quanto costa Quanto<br />

tempo occorre<br />

Come già specificato nella sezione<br />

“Come creare un sito”, prerequisito<br />

fondamentale per l'apertura di un sito<br />

è una progettazione accurata che<br />

tenga conto di almeno tre aspetti fondamentali:<br />

obiettivi, finalità e target.<br />

Solo una volta sviluppati questi tre<br />

aspetti, si può cominciare a pianificare<br />

(assieme ai consulenti messi a disposizione<br />

dall'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>) la costruzione<br />

concreta <strong>del</strong> sito e valutare<br />

con maggiore precisione tempi e costi,<br />

anche in base ai servizi che si intendono<br />

attivare. Una volta costruito<br />

il sito, nel rispetto <strong>del</strong> Codice di condotta<br />

relativo all'utilizzo di tecnologie<br />

per la comunicazione a distanza nell'attività<br />

professionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>,<br />

è indispensabile chiedere il parere di<br />

conformità all'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, ai sensi <strong>del</strong>l'art. 5 <strong>del</strong> suddetto<br />

Codice.<br />

Come posso promuovere il mio sito<br />

internet nelle modalità più consone<br />

alla professione psicologica L'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> pubblicherà<br />

107


informazioni utili<br />

servizio siti web<br />

periodicamente i link di tutti i siti che<br />

avranno chiesto e ottenuto il parere<br />

di conformità positivo (ai sensi <strong>del</strong>l'art.<br />

5 <strong>del</strong> Codice di Condotta on line).<br />

Tale pubblicazione avrà sicuramente<br />

un ritorno positivo in termini<br />

di immagine e di contatti utili.È anche<br />

auspicabile che tutti i siti creino<br />

una rete sinergica attraverso link incrociati,<br />

al fine di creare una comunità<br />

professionale in cui circolino liberamente<br />

informazioni, pareri, saperi<br />

e altre risorse.Anche la promozione di<br />

un sito, infine, deve sottostare alle regole<br />

relative alla pubblicità sanitaria.<br />

Cosa posso inserire all'interno <strong>del</strong> sito<br />

per evidenziare la sua conformità al<br />

Codice di Condotta <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

Attualmente è allo studio un logo di<br />

cui potranno fregiarsi tutti i siti che<br />

hanno conseguito il parere di conformità<br />

positivo al Codice di Condotta.<br />

Vorrei qualche consiglio per migliorare<br />

il mio sito di psicologia e per renderlo<br />

conforme al Codice di Condotta.<br />

Quali servizi psicologici si possono promuovere<br />

sul web a supporto <strong>del</strong>la professione<br />

La check-list di autovalutazione,<br />

presente nell'area Osservatorio Web<br />

<strong>del</strong> sito <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Lazio</strong>, può aiutare a rilevare gli aspetti<br />

grafici e tecnici fondamentali per la<br />

creazione e la gestione di un sito che<br />

si occupi di psicologia, nonché suggerire<br />

tutti i servizi di tipo psicologico<br />

che è possibile offrire sul web.<br />

Posso partecipare, in qualità di moderatore<br />

o di consulente, ad un forum su<br />

argomenti psicologici su un sito di proprietà<br />

di altre persone<br />

Il responsabile dei contenuti di un<br />

sito è il proprietario o il referente giuridico<br />

<strong>del</strong> sito stesso, che è tenuto a<br />

chiedere ai suoi utenti il consenso al<br />

trattamento dei dati personali, ai sensi<br />

<strong>del</strong> D.Lgs 196/2003. Se il proprietario<br />

<strong>del</strong> sito è uno psicologo iscritto<br />

all'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, è<br />

indispensabile la richiesta <strong>del</strong> parere<br />

di conformità al Codice di Condotta.<br />

Sarebbe inoltre consigliabile, nella<br />

conduzione di forum, evitare l'anonimato<br />

<strong>del</strong>le comunicazioni.<br />

Tutte le e-mail per scrivere all’<strong>Ordine</strong><br />

consiglio@ordinepsicologilazio.it<br />

per scrivere al presidente, al vicepresidente,<br />

ai consiglieri e ai membri <strong>del</strong>le commissioni<br />

segreteria@ordinepsicologilazio.it<br />

per domande e pratiche amministrative e per scrivere al segretario<br />

tesoreria@ordinepsicologilazio.it<br />

per domande e pratiche contabili e per scrivere al tesoriere<br />

deontologia@ordinepsicologilazio.it<br />

per scrivere alla commissione deontologica<br />

notiziario@ordinepsicologilazio.it<br />

per inviare articoli, contributi e suggerimenti al notiziario<br />

eventi@ordinepsicologilazio.it<br />

per informazioni su seminari, convegni e iniziative <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

108


Le pergamene inviate dall'ordine di riconoscimento<br />

<strong>del</strong>la psicoterapia ex art.<br />

35. Ormai diversi mesi fa l'ordine regionale<br />

ha spedito a tutti i colleghi ai quali negli<br />

anni l'ordine stesso aveva riconosciuto<br />

l'attività psicoterapeutica ai sensi <strong>del</strong>l'art.<br />

35 <strong>del</strong>la legge 56/89, una “Pergamena” con<br />

la dichiarazione di tale riconoscimento. La<br />

pergamena è stata inviata anche a coloro<br />

a cui era già stata mandata in passato, in<br />

quanto la legge sull'equipollenza n. 401 <strong>del</strong><br />

2000 e l'interpretazione - da noi sollecitata<br />

- attraverso la circolare <strong>del</strong> Direttore<br />

Generale Masia <strong>del</strong> Miur, hanno determinato<br />

una situazione nuova. Il riconoscimento<br />

da parte <strong>del</strong>l'ordine ex art. 35 costituisce<br />

a tutti gli effetti un titolo di specializzazione,<br />

al pari dei diplomi rilasciati<br />

dalle scuole di specializzazione universitarie<br />

o dagli istituti privati riconosciuti dal<br />

Miur.<br />

Opuscolo sull'emergenza con la Prefettura.<br />

L'ordine regionale <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> ha redatto<br />

una parte <strong>del</strong>l'opuscolo promosso<br />

dalla Prefettura di Roma dal titolo “Affrontare<br />

l'emergenza. Cosa sapere e cosa fare”.<br />

Riportiamo il Sommario <strong>del</strong> vademecum:<br />

“A cosa serve questo opuscolo; I numeri<br />

<strong>del</strong>l'emergenza; Conoscere i servizi<br />

d'emergenza; Comportamenti generali in<br />

caso di emergenza; Affrontare emergenze<br />

specifiche; Nozioni base di pronto soccorso;<br />

Scheda utile”. “L'opuscolo è stato realizzato<br />

per comunicare ai cittadini una serie<br />

di informazioni utili in caso di emergenze<br />

di varia natura, al fine di favorire<br />

l'incolumità di persone e cose”. L'opuscolo<br />

è in fase di allestimento e ha visto la partecipazione<br />

di tutte le istituzioni che sono<br />

all'interno <strong>del</strong> protocollo di intesa sull'emergenza<br />

firmato dall'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi<br />

regionale con Prefettura, Comune e<br />

Provincia di Roma.<br />

L'<strong>Ordine</strong> alla Scuola Superiore <strong>del</strong>l'Amministrazione.<br />

La nostra funzionaria Stefania<br />

De Marco, che ha dato un contributo<br />

decisivo nella riorganizzazione informatica<br />

<strong>del</strong> sito e <strong>del</strong>l'ufficio, è stata invitata<br />

a presentare una relazione al convegno<br />

“La Comunicazione Pubblica” promosso<br />

dalla facoltà di giurisprudenza <strong>del</strong>l'università<br />

di Modena e Reggio Emilia, dalla<br />

Prefettura di Modena e dalla Scuola<br />

Superiore <strong>del</strong>l'Amministrazione <strong>del</strong><br />

Ministero <strong>del</strong>l'Interno. La relazione dal titolo<br />

“I siti web per la comunicazione pubblica<br />

ed i loro test di usabilità” è stata presentata<br />

in quanto responsabile <strong>del</strong>l'Ufficio<br />

Relazioni con il Pubblico (URP) <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, assieme a Maddalena<br />

Sambuco <strong>del</strong>l'Autorità per le garanzie<br />

nelle comunicazioni. Presentiamo<br />

in questo numero <strong>del</strong> <strong>Notiziario</strong> un contributo<br />

<strong>del</strong>la dott.ssa De Marco sull'informatizzazione<br />

<strong>del</strong>l'ufficio secondo le<br />

recenti normative <strong>del</strong>la pubblica amministrazione.<br />

Corsi di formazione CTU svolti con<br />

contributo Regione <strong>Lazio</strong>. L'ordine ha<br />

promosso, di concerto con il Coordinamento<br />

<strong>degli</strong> ordini e con finanziamento <strong>del</strong>la<br />

Regione <strong>Lazio</strong>, un momento di formazione<br />

e aggiornamento gratuiti per i professionisti<br />

iscritti all'albo dei CTU presso i<br />

tribunali <strong>del</strong>la regione. Aderivano all'iniziativa<br />

i Presidenti dei Tribunali. Numerosi<br />

colleghi hanno partecipato all'iniziativa che<br />

si è svolta in due giornate, una sui procedimenti<br />

civili e l'altra sui procedimenti penali.<br />

Al termine dei corsi la Regione rilasciava<br />

un attestato riconosciuto dai<br />

Tribunali.<br />

Le scorse elezioni amministrative in<br />

Regione. In occasione <strong>del</strong>le elezioni amministrative<br />

<strong>del</strong>la primavera scorsa, l'<strong>Ordine</strong><br />

ha inviato una lettera ai candidati presidenti<br />

per la Regione <strong>Lazio</strong> e ai partiti che<br />

li sostenevano. Nella lunga lettera, a suo<br />

tempo pubblicata anche sul nostro sito,<br />

scrivevamo (estratti): “Con la presente sollecitiamo<br />

un impegno verso la nostra professione<br />

che è intersecata con le strategie<br />

regionali in molti punti. Si pensi ai quasi<br />

mille colleghi dipendenti <strong>del</strong> SSR, al tema<br />

<strong>del</strong>la formazione dei professionisti, all'area<br />

dei servizi sociali e <strong>del</strong>la scuola, al contributo<br />

che sempre più la psicologia sta<br />

dando sulla evoluzione <strong>del</strong>le culture e <strong>degli</strong><br />

atteggiamenti per favorire l'efficacia dei<br />

sistemi di convivenza. In particolare attualmente<br />

siamo in attesa che alcune questioni,<br />

di competenza <strong>del</strong>la Regione, siano<br />

definite: la realizzazione dei Dipartimenti<br />

di <strong>Psicologi</strong>a nelle Asl e nelle Aziende<br />

ospedaliere in attuazione di una legge programmatica<br />

regionale; la presenza dei rappresentanti<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> nelle commissioni<br />

che lo richiedono o per le quali sarebbe<br />

opportuno; la questione <strong>del</strong> ricettario per<br />

le prestazioni psicologiche per i dipendenti<br />

<strong>del</strong> SSR; l'accreditamento <strong>del</strong>le strutture<br />

private che possano essere sedi di tirocinio<br />

per gli allievi <strong>del</strong>le scuole di specializzazione<br />

in psicoterapia; la possibilità di effettuarlo<br />

comunque nelle Asl. Molte altre<br />

questioni sono in attesa di soluzione o potrebbero<br />

aprire interessanti prospettive<br />

anche per la Regione: per esempio una legge<br />

regionale sulla sperimentazione di servizi<br />

di psicologia scolastica, oppure la tematica<br />

<strong>del</strong>l'emergenza”. I candidati presidenti<br />

hanno tutti risposto mandando<br />

estratti <strong>del</strong> loro programma.<br />

informazioni utili<br />

in breve<br />

Iscritti all'Albo con lauree diverse dalla<br />

psicologia: accesso alla psicoterapia.<br />

Il Consiglio <strong>del</strong>l'ordine regionale si è dichiarato<br />

favorevole a che si individuino le<br />

forme normative adeguate a che gli iscritti<br />

all'albo professionale, laureati in disciplina<br />

diversa dalla psicologia, possano iscriversi<br />

ai corsi di specializzazione che abilitano<br />

alla psicoterapia. La situazione di questi<br />

colleghi è infatti tale che, se sono stati<br />

esclusi o se non hanno partecipato alla sanatoria<br />

ex art. 35 <strong>del</strong>la nostra legge professionale,<br />

non hanno possibilità di accedere<br />

al titolo di specializzazione in psicoterapia.<br />

Si è costituito ormai da tempo (ne<br />

demmo informazione sul nostro sito dove<br />

è rinvenibile l'informazione più dettagliata)<br />

un comitato di azione che risponde al seguente<br />

indirizzo di posta elettronica: comitatopsicoterapia@libero.it<br />

Associazione Italiana di Neuropsicologia.<br />

Il 4 febbraio <strong>2005</strong> è stata costituita<br />

l' Associazione Italiana di Neuropsicologia<br />

(AINp), Associazione Scientifico-Professionale<br />

senza scopo di lucro, con sede in<br />

Torino, via Borgone 57. I primi obiettivi<br />

che l'AINp si è proposta di raggiungere sono:<br />

Diffondere la neuropsicologia; Riunire<br />

professionisti con comprovata competenza<br />

in ambito neuropsicologico clinico e/o<br />

forense; Costituire Gruppi di lavoro in ciascuna<br />

regione d'Italia, per effettuare ricerche<br />

multicentriche in ambito neuropsicologico<br />

e <strong>del</strong>ineare le linee guida di<br />

protocolli operativi sia per la diagnosi che<br />

la riabilitazione neuropsicologica, insieme<br />

ad altri organismi ed istituzioni, in particolar<br />

modo con gli Ordini <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><br />

di tutta Italia.<br />

Lo Statuto <strong>del</strong>l'AINp, il regolamento, la<br />

modulistica per l'iscrizione, nonché ulteriori<br />

informazioni sull'Associazione, sono<br />

disponibili sul sito www.ainp.it<br />

Il quadro <strong>del</strong>le consulenze gratuite <strong>del</strong>l'ordine.<br />

Attivato il Servizio di consulenza<br />

per la creazione e gestione di siti<br />

web per l'attività professionale <strong>degli</strong><br />

psicologi. Consulenza esclusivamente on<br />

line. È attivo inoltre uno sportello di o-<br />

rientamento per neo-laureati e neo i-<br />

scritti. Come per la consulenza legale e<br />

per la consulenza fiscale, per fissare un<br />

appuntamento è sufficiente telefonare, negli<br />

orari di apertura, al n. 0636002758.<br />

Convenzioni. Nella pagina “Convenzioni”<br />

sul sito <strong>del</strong>l'ordine, si trova un elenco <strong>degli</strong><br />

esercizi commerciali (negozi, alberghi,<br />

e altro ancora) in cui gli iscritti possono<br />

ottenere sconti e tariffe preferenziali dietro<br />

presentazione <strong>del</strong> tesserino di iscrizione.<br />

109


Nel sito web <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong><br />

www.ordinepsicologilazio.it<br />

potete trovare<br />

l’Albo on line<br />

per una consultazione rapida e analitica,<br />

a disposizione <strong>degli</strong> iscritti e di tutti gli utenti<br />

un’altra forma di trasparenza e di accessibilità<br />

dei servizi <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><br />

<strong>11</strong>0


l’albo<br />

nuovi iscritti<br />

l’albo • nuovi iscritti dal novembre 2004<br />

Abruzzo Patrizia 13223<br />

Acampora Sara 13040<br />

Adamo Tiziana <strong>12</strong>949<br />

Agosta Silvia <strong>12</strong>814<br />

Ahmadi Shahla <strong>12</strong>578<br />

Aiello Adriana <strong>12</strong>467<br />

Aiello Loredana 13385<br />

Alaimo Maria Elisabetta 13386<br />

Alessi Francesca 13387<br />

Alfani Stefania 13388<br />

Allegra Giulia <strong>12</strong>675<br />

Altieri Alessia <strong>12</strong>676<br />

Altieri Elena 13224<br />

Alvarez Cecilia Marina 13453<br />

Alvarez Evelin <strong>12</strong>619<br />

Amabrini Laura <strong>12</strong>950<br />

Amara Simona 13163<br />

Anchisi Benedetta <strong>12</strong>988<br />

Angelucci Marisa 13225<br />

Aniballi Federico <strong>12</strong>729<br />

Annicchiarico Fabio <strong>12</strong>989<br />

Antinone Valeria <strong>12</strong>730<br />

Antonelli Claudia 13389<br />

Antonelli Costaggini Andrea 13074<br />

Antonielli Manuela 13323<br />

Anzidei Francesca <strong>12</strong>468<br />

Apolito Simona <strong>12</strong>815<br />

Arangino Daniela <strong>12</strong>517<br />

Arca Nicoletta <strong>12</strong>469<br />

Arcangeli Cristina 13390<br />

Arcangeli Diletta 13182<br />

Arena Maria Cristina <strong>12</strong>408<br />

Arena Valentina <strong>12</strong>579<br />

Argenio Pamela <strong>12</strong>731<br />

Armandi Francesca <strong>12</strong>580<br />

Armocida Beatrice <strong>12</strong>677<br />

Aschettino Fabrizio <strong>12</strong>518<br />

Ascone Sahdia 13041<br />

Atzori Giovanna <strong>12</strong>519<br />

Audino Patrizia 13<strong>12</strong>5<br />

Auricchio Laura <strong>12</strong>620<br />

Aversa Elvira 13226<br />

Azzarone Anna <strong>12</strong>816<br />

Bagalà Federica <strong>12</strong>817<br />

Baldasso Manuela <strong>12</strong>990<br />

Balestri Marella 13075<br />

Balestrini Viviana 13227<br />

Baliva Anna Rita 13042<br />

Banfi Giulia <strong>12</strong>818<br />

Banini Gian Luca <strong>12</strong>819<br />

Banti Francesca 13324<br />

Barbieri Giusi <strong>12</strong>520<br />

Barbieri Ranieri Brook <strong>12</strong>521<br />

Barchiesi Rachele <strong>12</strong>621<br />

Baris Alessandra 13325<br />

Barneschi Thomas 13326<br />

Barone Antonella Carmina 13<strong>12</strong>6<br />

Bartolucci Fabio 13228<br />

Basile Melania 13229<br />

Battista Francesco <strong>12</strong>820<br />

Bauso Romelia <strong>12</strong>678<br />

Bavastrelli Francesca <strong>12</strong>522<br />

Bazzotti Paola Roberta 13230<br />

Bellanova Concetta <strong>12</strong>821<br />

Bellinghieri Daniela 13<strong>12</strong>7<br />

Bellumori Francesca <strong>12</strong>581<br />

Benedetti Serena 13043<br />

Benelli Bruna 13327<br />

Benevento Maria 13231<br />

Bentivegna Fabio <strong>12</strong>732<br />

Bentivoglio Federica <strong>12</strong>582<br />

Bentivoglio Rosavaleria <strong>12</strong>822<br />

Berardi Rossella <strong>12</strong>622<br />

Berdini Elisabetta <strong>12</strong>523<br />

Bernardi Alessia <strong>12</strong>623<br />

Bernasconi Cristiana <strong>12</strong>823<br />

Bertini Francesco <strong>12</strong>733<br />

Bertucci Francesca <strong>12</strong>824<br />

Bevilacqua Francesca <strong>12</strong>583<br />

Biader Cristina 13183<br />

Bianco Anna <strong>12</strong>991<br />

Bianco Rosa Maria <strong>12</strong>524<br />

Bilancia Angela <strong>12</strong>734<br />

Bivona Maria Cristina <strong>12</strong>624<br />

Bizzarri Lelio 13232<br />

Bizzoni Francesca <strong>12</strong>825<br />

Blanco Giovanna <strong>12</strong>992<br />

Blasi Chiara 13184<br />

Bobò Maria <strong>12</strong>735<br />

Bocale Maria Pia <strong>12</strong>993<br />

Bocassi Luca <strong>12</strong>736<br />

Boccia Debora <strong>12</strong>679<br />

Boccia Saverio <strong>12</strong>470<br />

Boccolini Manuela 13185<br />

Bonanni Elisa 13186<br />

Bonanni Marianna <strong>12</strong>994<br />

Bonifazi Michela <strong>12</strong>951<br />

Bonini Ilaria <strong>12</strong>625<br />

Bonizzi Caterina <strong>12</strong>409<br />

Bonomi Luisa 13328<br />

Bontempi Alessia <strong>12</strong>680<br />

Bora Beatrice <strong>12</strong>681<br />

Bordino Rodriguez<br />

Maria Elizabeth 13076<br />

Borghini Elisabetta <strong>12</strong>737<br />

Borini Roberto 13233<br />

Borsi Roberto <strong>12</strong>471<br />

Boselli La Palombara Carla <strong>12</strong>738<br />

Brancaleoni Claudia 13187<br />

Brattoli Lucia 13<strong>12</strong>8<br />

Bressan Francesca <strong>12</strong>826<br />

Brugnoni Maura 13329<br />

Brunelli Silvia 13234<br />

Brunetti Chiara 13077<br />

Bucci Addolorata <strong>12</strong>410<br />

Bucciarello Moira <strong>12</strong>682<br />

Bufalino Laura 13078<br />

Buonfiglio Alessandro <strong>12</strong>827<br />

Busso Flores <strong>12</strong>995<br />

Cacace Cristina <strong>12</strong>683<br />

Cacchi Tiziana <strong>12</strong>828<br />

Caccioppo Angela <strong>12</strong>996<br />

Caggese Andrea 13330<br />

Calia Rosaria <strong>12</strong>584<br />

Caliò Ernesto Roberto 13<strong>12</strong>9<br />

Calligaris Federico <strong>12</strong>472<br />

Cama Orsola Milena 13235<br />

Cambareri Caterina <strong>12</strong>473<br />

Camerini Martina 13236<br />

Camerlengo Camilla 13237<br />

Campa<strong>del</strong>lo Chiara 13331<br />

Campagna Anna Rita <strong>12</strong>684<br />

Campana Alessandra 13079<br />

Cannarozzi Beatrice <strong>12</strong>997<br />

Canofeni Carla 13080<br />

Cantelli Alexia <strong>12</strong>829<br />

Capacchione Giulietta 13238<br />

Capelli Michela <strong>12</strong>739<br />

Capelli Nicoletta <strong>12</strong>474<br />

Capocaccia Tiziana <strong>12</strong>685<br />

Capogna Sonia 13044<br />

Capogrossi Valeria 13332<br />

Caponeri Francesca Romana 13081<br />

Caporali Luana <strong>12</strong>830<br />

Capponi Alessandro <strong>12</strong>525<br />

Capraro Mariella <strong>12</strong>526<br />

Capretti Laura <strong>12</strong>831<br />

Capriglia Daniela <strong>12</strong>585<br />

Capriolo Sara <strong>12</strong>626<br />

Caproni Lisa 13333<br />

Caputo Serena <strong>12</strong>4<strong>11</strong><br />

Capuzzo Francesca <strong>12</strong>527<br />

Carabelli Pierfrancesca 13334<br />

Carbone Vincenza 13391<br />

Carderi Anna 13392<br />

Cardigliano Isabella 13393<br />

Cardillo Piacentino Sonia <strong>12</strong>627<br />

Carducci Valeria 13188<br />

Carico Francesca <strong>12</strong>740<br />

Caridi Delia 13164<br />

Cariello Nicola 13189<br />

Cariello Patrizia <strong>12</strong>952<br />

Carletti Claudia <strong>12</strong>686<br />

Carlini Laura <strong>12</strong>832<br />

Carlomagno Emilia 13045<br />

Carnabuci Chiara <strong>12</strong>687<br />

Carnevale Stefania 13239<br />

Carnevale Vincenza <strong>12</strong>998<br />

Carosi Ilaria <strong>12</strong>475<br />

Carpano Roberto 13335<br />

Carpico Gabriella <strong>12</strong>833<br />

Cartia Marcella 13130<br />

Caruso Barbara 13336<br />

Casagrande Cesare <strong>12</strong>4<strong>12</strong><br />

Casciotti Federica <strong>12</strong>413<br />

Casillo Pasqualina <strong>12</strong>999<br />

Caso Filomena 13082<br />

<strong>11</strong>1


l’albo<br />

nuovi iscritti<br />

Castaldi Tiziana <strong>12</strong>528<br />

Castelli Elettra Maria <strong>12</strong>834<br />

Castellina Irene 13131<br />

Castrataro Marianna <strong>12</strong>835<br />

Castro Francesca <strong>12</strong>953<br />

Casubolo Susanna 13083<br />

Catalano Elio 13190<br />

Causio Valentina <strong>12</strong>836<br />

Cavazzini Loretta 13084<br />

Ceccalupo Pierluigi <strong>12</strong>837<br />

Ceccanese Nadia 13085<br />

Ceccarelli Francesca <strong>12</strong>628<br />

Cecchini Ombretta 13240<br />

Cecchini Raffaella <strong>12</strong>529<br />

Cecconi Deborah 13000<br />

Celeste Alida 13241<br />

Celestini Silvia 13165<br />

Celia Elisabetta 13086<br />

Cella Alessia <strong>12</strong>629<br />

Cellini Anna maria 13394<br />

Cenciotti Francesca <strong>12</strong>630<br />

Centenero Etrusca <strong>12</strong>530<br />

Centola Carmen <strong>12</strong>688<br />

Cerboni Daniela 13132<br />

Cerchia Maria Stella 13242<br />

Cerniglia Luca 13395<br />

Cerqueti Gabriele 13243<br />

Cerracchio Sara 13087<br />

Cerreto Giusi 13396<br />

Cerri Francesca <strong>12</strong>689<br />

Cerrone Carmine <strong>12</strong>631<br />

Cervoni Claudia <strong>12</strong>838<br />

Cervoni Paolo 13244<br />

Cesi Magda <strong>12</strong>839<br />

Chiappalone Rosalba 13337<br />

Chiapparelli Alessandra 13397<br />

Chicarella Eleonora <strong>12</strong>476<br />

Chiocca Simona <strong>12</strong>586<br />

Cianfriglia Anna maria 13166<br />

Cicalini Giampiero 13245<br />

Ciccioli Chiara 13246<br />

Cichello Filomena <strong>12</strong>840<br />

Cimbolli Paola <strong>12</strong>414<br />

Cingoli Flavia <strong>12</strong>587<br />

Cini Francesca 13088<br />

Cinque Luigi 13338<br />

Cinti Maria elena <strong>12</strong>841<br />

Ciolli Lida 13046<br />

Circelli Lucia <strong>12</strong>531<br />

Cittarelli Nicoletta 13398<br />

Ciucciovino Francesca 13339<br />

Clausi Daniela <strong>12</strong>632<br />

Clausi Silvia 13191<br />

Cocco Manuela 13247<br />

Cococcia Margherita <strong>12</strong>588<br />

Colombo Elisabetta <strong>12</strong>741<br />

Concetti Federica 13399<br />

Congedo Giuseppe 13340<br />

Congiu Manuela 13341<br />

Consenti Elena <strong>12</strong>589<br />

Consoli Giovanna 13192<br />

Consorti Andrea <strong>12</strong>633<br />

<strong>11</strong>2<br />

Conte Annalisa <strong>12</strong>415<br />

Conte Eloisa <strong>12</strong>416<br />

Conti Alessandra <strong>12</strong>954<br />

Conti Claudia 13001<br />

Conti Giorgio 13002<br />

Conti Marina 13342<br />

Contini Paola Teresa 13343<br />

Contorni Ilaria 13003<br />

Coppola Mariangela 13344<br />

Corasaniti Vincenzo <strong>12</strong>955<br />

Cor<strong>del</strong>lieri Pierluigi <strong>12</strong>417<br />

Cortini Paolo 13089<br />

Cosentino Marzia 13004<br />

Cosmi Valentina <strong>12</strong>842<br />

Costantini Alessandro <strong>12</strong>843<br />

Costantini Barbara 13047<br />

Costanzo Paola <strong>12</strong>844<br />

Cozzi Francesca 13167<br />

Cresci Antonella <strong>12</strong>742<br />

Cricchio Sofia 13248<br />

Crimi Katia <strong>12</strong>634<br />

Crisafio Samanta <strong>12</strong>690<br />

Cristallo Carmela 13005<br />

Cristiano Valeria <strong>12</strong>956<br />

Crostella Filippo <strong>12</strong>743<br />

Currò Alessandro Tommaso <strong>12</strong>635<br />

Cusimano Luisa 13249<br />

Custodi Maria Fiorella <strong>12</strong>532<br />

Cusumano Francesca <strong>12</strong>418<br />

Cusumano Giuseppa <strong>12</strong>744<br />

D'Adamo Saverio <strong>12</strong>845<br />

D'Addato Angela <strong>12</strong>846<br />

D'Alesio Daniela 13441<br />

D'Alessandria Gianluca 13006<br />

D'Alessandro Elvira 13168<br />

Damizia Fabiana <strong>12</strong>636<br />

D'Angelo Silvia 13345<br />

D'Angelomaria Manila <strong>12</strong>419<br />

Danzi Valentina <strong>12</strong>534<br />

Daponte Cristiano<br />

Luca Massimo <strong>12</strong>957<br />

De Angelis Giuseppina <strong>12</strong>958<br />

De Angelis Marialetizia <strong>12</strong>746<br />

De Baggis Elena <strong>12</strong>591<br />

De Benedetti Enrica <strong>12</strong>847<br />

De Carlo Pamela Mena <strong>12</strong>420<br />

De Fazi Simona 13251<br />

De Figueiredo Angela 13400<br />

De Gregorio Francesca <strong>12</strong>535<br />

De Luca Cinzia 13401<br />

De Luca Laura 13090<br />

De Luca Stefano <strong>12</strong>726<br />

De Magistris Alessandra <strong>12</strong>536<br />

De Matteis Giampaolo <strong>12</strong>848<br />

De Natale Renata 13133<br />

De Nitto Serena Angiola 13134<br />

De Palma Simona <strong>12</strong>421<br />

De Paoli Valentina <strong>12</strong>747<br />

De Pascalis Manuela <strong>12</strong>422<br />

De Propris Francesca <strong>12</strong>423<br />

De Rita Gianna maria <strong>12</strong>477<br />

De Rubeis Laura <strong>12</strong>849<br />

De Ruosi Anna Maria <strong>12</strong>748<br />

De Santa Coloma Sol <strong>12</strong>749<br />

De Santis Chiara 13252<br />

De Santis Katia <strong>12</strong>850<br />

De Santis Ornella <strong>12</strong>691<br />

De Santis Tatiana <strong>12</strong>424<br />

De Silvestris Tania 13346<br />

De Simone Alessia <strong>12</strong>478<br />

De Simone Federica <strong>12</strong>637<br />

De Simone Serena <strong>12</strong>425<br />

De Vincenzo Sanitate Antonio <strong>12</strong>959<br />

De Vita Luana 13402<br />

Del Dottore Katiuscia <strong>12</strong>692<br />

Del Monte Maura 13194<br />

Del Negro Raffaella 13135<br />

Del Popolo Francesca 13403<br />

Del Vecchio Renzo 13007<br />

D'Elia Francesca <strong>12</strong>533<br />

Della Porta Claudio <strong>12</strong>693<br />

Della Rocca Maria 13008<br />

Delli Ficorelli Marika 13091<br />

Dellinoci Erika 13136<br />

Delogu Anna Maria <strong>12</strong>638<br />

Demarinis Rosa <strong>12</strong>851<br />

Desideri Maria Grazia <strong>12</strong>592<br />

Di Blasi Ester Anna <strong>12</strong>639<br />

Di Cosmo Rosanna 13048<br />

Di Dio Roberta 13195<br />

Di Fabio Giorgia <strong>12</strong>694<br />

Di Felice Luciano 13196<br />

Di Filippo Gloria <strong>12</strong>570<br />

Di Genova Mauro <strong>12</strong>852<br />

Di Giovangiulio Francesca 13404<br />

Di Giulio Alessandro <strong>12</strong>640<br />

Di Giulio Mirko 13092<br />

Di Iulio Fulvia 13093<br />

Di Lorenzo <strong>del</strong> Casale<br />

Francesca Lucia 13347<br />

Di Marco Claudia 13169<br />

Di Marco Daniela <strong>12</strong>695<br />

Di Mauro Lucilla 13094<br />

Di Nardo Mara 13095<br />

Di Pascale Giuseppina <strong>12</strong>853<br />

Di Pietro Francesca 13348<br />

Di Prisco Annangelica 13049<br />

Di Sturco Nadia <strong>12</strong>854<br />

Di Trani Michela <strong>12</strong>641<br />

Dilettuso Fulvia <strong>12</strong>479<br />

D'Ingegno Gianfranco <strong>12</strong>590<br />

Diurno Roberto <strong>12</strong>642<br />

Donato Olga <strong>12</strong>426<br />

D'Onofrio Marianna 13250<br />

D'Onofrio Caputo Giuseppe <strong>12</strong>745<br />

Dorella Antonio <strong>12</strong>855<br />

D'Oto Paola 13193<br />

Dri Arnaldo Lucas <strong>12</strong>480<br />

Durante Rosalia 13096<br />

Edagha Mary Efiong 13137<br />

Elia Paola 13253<br />

Ercoli Maria 13009<br />

Errera Francesca <strong>12</strong>750<br />

Errigo Roberta <strong>12</strong>856


Esposito Lilia 13050<br />

Esposito Tiziana <strong>12</strong>857<br />

Fabbiani Arianna <strong>12</strong>427<br />

Fabretti Olimpia <strong>12</strong>537<br />

Fabrizi Luca 13405<br />

Fabrizi Roberto <strong>12</strong>751<br />

Faconti Valentina <strong>12</strong>643<br />

Fadlun Elisa 13138<br />

Faiella Manuela 13139<br />

Falcicchio Chiara <strong>12</strong>696<br />

Falco Nunzia <strong>12</strong>960<br />

Falegnami Simona <strong>12</strong>697<br />

Fanelli Daniela Anna Rita 13010<br />

Fanizza Barbara 13254<br />

Farina Paola 13406<br />

Farris Michele Angelo <strong>12</strong>752<br />

Fattiroso Maria Carmela 13255<br />

Fava Leonardo 13442<br />

Fecchio Elisabetta <strong>12</strong>644<br />

Felici Sabrina <strong>12</strong>961<br />

Ferrandino Maria Letizia <strong>12</strong>753<br />

Ferrara Gelsomina <strong>12</strong>645<br />

Ferrari Chiara 13407<br />

Ferrari Mariamaddalena <strong>12</strong>593<br />

Ferrari Stefania <strong>12</strong>538<br />

Ferraro Catia 13349<br />

Ferraro Simona <strong>12</strong>539<br />

Ferreira Fernandez Mila <strong>12</strong>481<br />

Ferrigno Donatella 13350<br />

Ferruti Claudia <strong>12</strong>754<br />

Festa Alfonso <strong>12</strong>755<br />

Fiacchi Stefania 13408<br />

Fiani Maria Cecilia 13197<br />

Filippi Stefania 13198<br />

Filipponi Nicoletta <strong>12</strong>756<br />

Filoni Alessandro <strong>12</strong>858<br />

Filosa Giuliana <strong>12</strong>859<br />

Finzi Alessandra <strong>12</strong>757<br />

Fiore Francesca 130<strong>11</strong><br />

Fiorelli Fabio Dariandrea <strong>12</strong>860<br />

Fiorelli Matteo 13409<br />

Fiorese Michela <strong>12</strong>646<br />

Fiori Tania <strong>12</strong>428<br />

Fiorini Leonida <strong>12</strong>540<br />

Fischetti Mariano <strong>12</strong>698<br />

Florio Antonia 13140<br />

Fontana Andrea <strong>12</strong>962<br />

Forestieri Rosanna <strong>12</strong>758<br />

Formis Maria Elena 130<strong>12</strong><br />

Forte Elisabetta 13141<br />

Forte Sebastiano 13013<br />

Forteschi Alessandra Edonide 13199<br />

Fortunati Anita 13256<br />

Foschi Michela <strong>12</strong>541<br />

Foti Cristina <strong>12</strong>861<br />

Fracasso Francesca 13410<br />

Franchi Debora 13051<br />

Franco Bohorquez Adriana 13200<br />

Franzese Valentina <strong>12</strong>862<br />

Frasca Lorella 13142<br />

Fumo Marilena <strong>12</strong>699<br />

Funaro Diletta <strong>12</strong>759<br />

Furnari Rosaria 13014<br />

Fusar Poli Sabrina <strong>12</strong>863<br />

Fusco Evelina <strong>12</strong>594<br />

Gabbi Manuela 13257<br />

Gaglio Maria Concetta 13170<br />

Galasso Vittoria 13015<br />

Galaverna Maria Erica <strong>12</strong>429<br />

Galiero Ottavia <strong>12</strong>700<br />

Galletti Giuliana <strong>12</strong>864<br />

Gallucci Antonella 13258<br />

Galmacci Romina <strong>12</strong>865<br />

Gambato Silvia <strong>12</strong>647<br />

Gargiullo Stefano 13259<br />

Gasbarroni Lorena <strong>12</strong>760<br />

Gasperini Federica <strong>12</strong>595<br />

Gemma Federica 13351<br />

Gentilcore Lucilla <strong>12</strong>701<br />

Gentile Daniela <strong>12</strong>430<br />

Gentile Maria Gabriella<br />

Giovanna 13052<br />

Gentile Maria Luisa <strong>12</strong>482<br />

Gentile Raffaella <strong>12</strong>866<br />

Gentili Serena <strong>12</strong>431<br />

Ghelli Monica <strong>12</strong>702<br />

Gherosi Paola <strong>12</strong>867<br />

Ghiani Francesca <strong>12</strong>868<br />

Giacalone Nicoletta 13053<br />

Giametta Manuela <strong>12</strong>869<br />

Giammaria Noemi <strong>12</strong>870<br />

Gianandrea Antonella 13352<br />

Gianello Annalisa 13260<br />

Gianferro Simona <strong>12</strong>761<br />

Giangrande Mariella <strong>12</strong>542<br />

Giannini Annalucia 13261<br />

Giannotte Antonia <strong>12</strong>871<br />

Giganti Maria Alessandra <strong>12</strong>872<br />

Gilio Mariarosaria 134<strong>11</strong><br />

Gioia Annarita <strong>12</strong>873<br />

Gioia Ignazio <strong>12</strong>543<br />

Giomo Sara 13016<br />

Giorda Fabrizio 13097<br />

Giordano Alessandra <strong>12</strong>544<br />

Giorgetta Cinzia <strong>12</strong>483<br />

Giorgi Giorgia 13262<br />

Giromella Federica 13017<br />

Gisarella Nicole 13018<br />

Giuliani Alessia <strong>12</strong>762<br />

Giuliani Giovanna <strong>12</strong>484<br />

Giusti Veronica <strong>12</strong>485<br />

Gobbetti Tiziana <strong>12</strong>763<br />

Gonini Patrizia 13263<br />

Grano Caterina <strong>12</strong>545<br />

Grappone Noemi <strong>12</strong>546<br />

Grasso Paola <strong>12</strong>596<br />

Graziano Laura <strong>12</strong>874<br />

Grecco Francesca <strong>12</strong>648<br />

Greco Andrea <strong>12</strong>597<br />

Greco Milena <strong>12</strong>598<br />

Grenga Romina <strong>12</strong>875<br />

Grifi Gioia <strong>12</strong>649<br />

Grillo Federica 13143<br />

Grimaldi Daniela 13054<br />

l’albo<br />

nuovi iscritti<br />

Grimaldi Fabio 13443<br />

Grimaldi Maria Novella <strong>12</strong>703<br />

Gruttadauria Barbara Sharon <strong>12</strong>432<br />

Guardalupi Anna Maria 13098<br />

Guariglia Lara <strong>12</strong>547<br />

Guarneri Manuela 13264<br />

Guercioni Paola 13144<br />

Guerra Valeria <strong>12</strong>433<br />

Guglietta Sabrina <strong>12</strong>876<br />

Guido Laura <strong>12</strong>486<br />

Guinti Paola <strong>12</strong>704<br />

Iachettini Eugenia 134<strong>12</strong><br />

Iafolla Alexandra <strong>12</strong>434<br />

Ialongo Cristina 13353<br />

Iannilli Paola <strong>12</strong>764<br />

Iberni Elisabetta <strong>12</strong>487<br />

Ieraci Sonia <strong>12</strong>435<br />

Iesu Ludovica <strong>12</strong>877<br />

Iorio Michela Liliana 13201<br />

Iovinella Lucia <strong>12</strong>878<br />

Isabella Agata <strong>12</strong>436<br />

Isola Elena <strong>12</strong>437<br />

Issietti Monica 13265<br />

Iuele Carmelita <strong>12</strong>879<br />

La malfa Francesco <strong>12</strong>488<br />

La puca Elena 13202<br />

Lagar Guillermo Gustavo 13019<br />

Laghi Francesca <strong>12</strong>438<br />

Lai Isabella <strong>12</strong>765<br />

Laidò Cristina 13354<br />

Lais Arianna 13145<br />

Lanari Alessandra 13413<br />

Lanari Simona 13355<br />

Lania Tiziana <strong>12</strong>705<br />

Lapenna Incoronata 13055<br />

Lattanzi Sara <strong>12</strong>963<br />

Laurendi Sara <strong>12</strong>880<br />

Lauretti Sabina <strong>12</strong>548<br />

Lauretti Simona 13020<br />

Lazzari Marta <strong>12</strong>881<br />

Lazzaro Francesca <strong>12</strong>766<br />

Leggio Bettina 13099<br />

Lembo Donata <strong>12</strong>549<br />

Lemmo Cinzia <strong>12</strong>882<br />

Leoni Lorenzo 13100<br />

Leva Veronica <strong>12</strong>883<br />

Lezzerini Sabrina 13356<br />

Librobuono Sonia Noemi 13101<br />

Liguori Elena <strong>12</strong>964<br />

Lippolis Manuela, Azzurra <strong>12</strong>965<br />

Liuzzi Claudia 13444<br />

Livigni Brunella 13203<br />

Lo presti Francesca 13146<br />

Loccioni Patrizia 13056<br />

Lombardi Daniela 13021<br />

Lombardi Milena <strong>12</strong>884<br />

Lombardo Stefania <strong>12</strong>550<br />

Longhi Simona 13102<br />

Longobardo Paola 13266<br />

Lopez Filomena 13414<br />

Lorenzini Silvia 13147<br />

Loriga Antonella <strong>12</strong>439<br />

<strong>11</strong>3


l’albo<br />

nuovi iscritti<br />

Lucci Lara <strong>12</strong>767<br />

Lucciola Marco <strong>12</strong>885<br />

Luci Alessandra <strong>12</strong>966<br />

Luci Giuseppe <strong>12</strong>967<br />

Lucini Martina 13103<br />

Ludovici Maria Rita <strong>12</strong>706<br />

Lusuardi Antonella 13357<br />

Macrì Caterina 13022<br />

Maffia Federica 13415<br />

Magagnini Luisa <strong>12</strong>886<br />

Magazzù Simona 13023<br />

Maggini Roberta <strong>12</strong>440<br />

Maggio Daria 3416<br />

Maglione Stefania 13358<br />

Magni Martina 13148<br />

Maioli Tecla 13057<br />

Maistrello Simona 13104<br />

Malerba Valeria 13267<br />

Mancinelli Laura <strong>12</strong>707<br />

Mancini Marina <strong>12</strong>887<br />

Mancini Michaela 13268<br />

Mancino Marzia 13445<br />

Manfuso Sara 13269<br />

Manini Paolo <strong>12</strong>650<br />

Manzato Cristina 13105<br />

Manzia Barbara <strong>12</strong>708<br />

Manzo Sabrina 13270<br />

Marcelli Maria Chiara <strong>12</strong>651<br />

Marchetti Anna Laura 13171<br />

Marchetti Ilaria <strong>12</strong>599<br />

Marchetti Manuelita 13204<br />

Marchionni Luisa 13359<br />

Marcialis Francesca 13360<br />

Marella Virginia <strong>12</strong>888<br />

Margiotta Anna Rosina 13205<br />

Mari Jessica 13271<br />

Marin Francesca 13272<br />

Marinelli Katia <strong>12</strong>441<br />

Marinelli Monia 13024<br />

Marini Federica <strong>12</strong>768<br />

Marini Marianna <strong>12</strong>652<br />

Marini Melania Stefania <strong>12</strong>968<br />

Marino Francesco <strong>12</strong>889<br />

Marino Michela <strong>12</strong>600<br />

Marottoli Sergio 13172<br />

Marra Patrizia 13173<br />

Marrella Claudio <strong>12</strong>890<br />

Marricchi Simona <strong>12</strong>489<br />

Marsella Valentina 13361<br />

Martelli Carla <strong>12</strong>891<br />

Martelli Venturi Ilaria <strong>12</strong>969<br />

Martina Mariangela 13106<br />

Martines Fabio <strong>12</strong>892<br />

Martini Maria Sole 13058<br />

Martino Amalia <strong>12</strong>893<br />

Martino Anna 13362<br />

Martino Fabrizio <strong>12</strong>894<br />

Martino Giuseppe <strong>12</strong>769<br />

Martorelli Francesca 13273<br />

Martucci Francesca Maria 13274<br />

Marzilli Luciana 13275<br />

Marzolo Giulia 13276<br />

<strong>11</strong>4<br />

Masciovecchio Maria Elisa <strong>12</strong>601<br />

Masotti Massimo <strong>12</strong>970<br />

Massaro Antonella 13059<br />

Massaro Lucia Viviana <strong>12</strong>971<br />

Massimetti Maria Carla <strong>12</strong>551<br />

Massimi Agnese <strong>12</strong>552<br />

Mastrantonio Elisa <strong>12</strong>442<br />

Mastrantonio Roberto <strong>12</strong>709<br />

Mastrolorenzo Maria Rosalba <strong>12</strong>443<br />

Matano Maria <strong>12</strong>710<br />

Mattarelli Elisabetta 13417<br />

Mattei Alessia <strong>12</strong>895<br />

Matteo Katia 13363<br />

Mattera Agnese <strong>12</strong>444<br />

Mazzarella Federica <strong>12</strong>554<br />

Mazzi Cristina 13277<br />

Mazzoni Giulia 13278<br />

Medeiros barros Monique <strong>12</strong>7<strong>11</strong><br />

Mellini Ilenia <strong>12</strong>653<br />

Melodia Raffaella <strong>12</strong>602<br />

Memoli Rossella 13107<br />

Menichelli Claudia <strong>12</strong>490<br />

Meo Alessia <strong>12</strong>896<br />

Merlini Alessia 13279<br />

Merlino Rosanna 13060<br />

Merlo Michela <strong>12</strong>770<br />

Micheli Adriana <strong>12</strong>603<br />

Migani Giulia <strong>12</strong>445<br />

Migliaccio Fanny 13280<br />

Migliorelli Manuela <strong>12</strong>897<br />

Mignani Alessandra <strong>12</strong>604<br />

Mignosa Ornella Diletta 13174<br />

Mileo Filomena 13364<br />

Miletic Gaia 13281<br />

Mili Emiliano 13025<br />

Minea Daniela <strong>12</strong>7<strong>12</strong><br />

Minò Anna Antonia <strong>12</strong>972<br />

Minutiello Giovanna <strong>12</strong>898<br />

Miulli Simona <strong>12</strong>973<br />

Mizzau Stefania 13282<br />

Mizzoni Tiziana 13108<br />

Molinaro Marianna <strong>12</strong>899<br />

Molitierno Anna Maria 13206<br />

Monaco Camilla 13026<br />

Monaco Laura <strong>12</strong>771<br />

Monaco Maria <strong>12</strong>900<br />

Monno Alessandro 13175<br />

Monteforte Manuela <strong>12</strong>713<br />

Montemurro Mirella <strong>12</strong>446<br />

Montereale Maria Domenica <strong>12</strong>901<br />

Montesano Angela <strong>12</strong>714<br />

Montuori Cinzia 13446<br />

Morani Giuliana <strong>12</strong>491<br />

Morante Veronica 13149<br />

Moretti Chiara 13365<br />

Moretti Letizia <strong>12</strong>715<br />

Moretti Stefania <strong>12</strong>772<br />

Morgia Carmen <strong>12</strong>773<br />

Moriconi Ida 13150<br />

Moroni Teresa <strong>12</strong>974<br />

Moscatelli Maurizia <strong>12</strong>555<br />

Mosconi Miriam <strong>12</strong>902<br />

Moser Silvia <strong>12</strong>716<br />

Motola Loredana 13109<br />

Murrali Piera Anna <strong>12</strong>717<br />

Napoli Francesca 13<strong>11</strong>0<br />

Nardecchia Eleonora <strong>12</strong>903<br />

Natali Elena <strong>12</strong>904<br />

Negri Silvia <strong>12</strong>774<br />

Nicolucci Monica <strong>12</strong>447<br />

Nicosia Sonia <strong>12</strong>975<br />

Nisi Simona 13061<br />

Noccioli Roberto 13<strong>11</strong>1<br />

Nocella Assunta 13366<br />

Nolè Marisa <strong>12</strong>492<br />

Nori Isabella 13207<br />

Novaro Damiana 13283<br />

Nuzzi Fiammetta 13418<br />

Nuzzo Silvia 13419<br />

Nuzzolo Barbara <strong>12</strong>775<br />

Odolinto Tiziana <strong>12</strong>776<br />

Oliveri Marcantonio 13<strong>11</strong>2<br />

Olivieri Diana 13284<br />

Orgolesu Armida <strong>12</strong>556<br />

Oricchio Patrizia 13208<br />

Orlando Chiara <strong>12</strong>493<br />

Orritos Assunta Filomena 13420<br />

Orro Giovanna <strong>12</strong>605<br />

Ortolani Ilaria <strong>12</strong>448<br />

Pacella Maria Cristina <strong>12</strong>654<br />

Pacifico Paola 13367<br />

Padova Alessandra 13285<br />

Padovano Marianna <strong>12</strong>777<br />

Padula Maria Cristina 13151<br />

Paggi Rossella <strong>12</strong>905<br />

Paglia Vincenza 13209<br />

Pagliariccio Cristian <strong>12</strong>494<br />

Pagliuca Lina 13286<br />

Pala Simone <strong>12</strong>655<br />

Palermo Elena 13287<br />

Paliferi Giorgia 13288<br />

Palla Benedetta <strong>12</strong>906<br />

Pallara Ombretta <strong>12</strong>495<br />

Palma Daniela <strong>12</strong>976<br />

Palmiero Giuseppe 13027<br />

Palumbo Daniela <strong>12</strong>977<br />

Paluzzi Gabriella <strong>12</strong>907<br />

Panebianco Francesca <strong>12</strong>908<br />

Panuccio Elena <strong>12</strong>778<br />

Paone Stefania Elisabetta 13289<br />

Papagno Simona <strong>12</strong>656<br />

Paragona Federica 13421<br />

Parisi Alessandra 13028<br />

Partigianoni Romina <strong>12</strong>496<br />

Pascucci Rita <strong>12</strong>497<br />

Pasqualetti Andrea <strong>12</strong>718<br />

Pasquali Marta <strong>12</strong>719<br />

Passafaro Paola 13210<br />

Passalacqua Silvia <strong>12</strong>498<br />

Pastena Rosa 13<strong>11</strong>3<br />

Patriarca Annamaria 13290<br />

Patricelli Natalia 13<strong>11</strong>4<br />

Pecorari Cristina <strong>12</strong>978<br />

Pecorari Franco 13291


Pecorino Meli Giuseppina 13152<br />

Pelagalli Figorilli Sara 13422<br />

Pellicano Ezio <strong>12</strong>449<br />

Pellicciari Maria Concetta <strong>12</strong>720<br />

Pellini Rebecca 13292<br />

Pellis Elisa <strong>12</strong>909<br />

Pelos Federica 132<strong>11</strong><br />

Peluso Veronica 13368<br />

Perica Maria Cristina <strong>12</strong>910<br />

Pericoli Caterina <strong>12</strong>557<br />

Perotto Natalia Laura 13423<br />

Persiani Paola 13<strong>11</strong>5<br />

Pertosa Massimiliano 13293<br />

Petrella Pasqualina <strong>12</strong>606<br />

Petrelli Monica 13369<br />

Petrillo Carmela <strong>12</strong>558<br />

Petroni Assunta 13424<br />

Petruccetti Licia <strong>12</strong>779<br />

Petrucci Marta <strong>12</strong>450<br />

Piccinini Nicola <strong>12</strong>451<br />

Piccinini Vanessa 13029<br />

Piccinno Maria <strong>12</strong>499<br />

Picistrelli Nadia <strong>12</strong>9<strong>11</strong><br />

Pierini Simona 13447<br />

Piermattei Valentina <strong>12</strong>780<br />

Pietroniro Miriam <strong>12</strong>781<br />

Pinzuti Gloria <strong>12</strong>500<br />

Pippo Rita <strong>12</strong>782<br />

Piras Stefania 13294<br />

Pischedda Piera Anna 13030<br />

Pistorio Bianca 13425<br />

Pizzi Maria Felicita <strong>12</strong>657<br />

Pizzini Ida <strong>12</strong>559<br />

Pizzo Laura 13031<br />

Pizzurro Roberta <strong>12</strong>658<br />

Planera Eleonora 13448<br />

Plevi Tatiana 13295<br />

Pochesci Angela 13032<br />

Polosa Lucilla <strong>12</strong>501<br />

Pomareda Grieve Claudia <strong>12</strong>783<br />

Pomarico Fabrizio 13296<br />

Pompei Alessandra <strong>12</strong>607<br />

Pomponi Teresa 13176<br />

Ponzo Elisabetta 13153<br />

Popoli Valentina 13297<br />

Porcelli Paola <strong>12</strong>9<strong>12</strong><br />

Porfiri Maria Rita 132<strong>12</strong><br />

Pozzuto Lena <strong>12</strong>608<br />

Previdi Paola <strong>12</strong>659<br />

Principessa Piero <strong>12</strong>560<br />

Pucci Francesca <strong>12</strong>913<br />

Pucino Iolanda <strong>12</strong>914<br />

Puddu Emanuela <strong>12</strong>915<br />

Pulci Daniela <strong>12</strong>452<br />

Pulicani Simona <strong>12</strong>721<br />

Purita Francesco Manuele 13370<br />

Raffa Gianluca <strong>12</strong>609<br />

Raffioli Annarita <strong>12</strong>453<br />

Rago Maria lLura 13<strong>11</strong>6<br />

Ramirez Pizarro Silvia <strong>12</strong>610<br />

Randi Stefania <strong>12</strong>784<br />

Rapino Diego <strong>12</strong>454<br />

Rausa Laura Maria <strong>12</strong>660<br />

Raviglia Francesca <strong>12</strong>455<br />

Reale Alessandra <strong>12</strong>785<br />

Rebechi Cristina <strong>12</strong>786<br />

Regnicoli Marica <strong>12</strong>456<br />

Regoli Giulia 13298<br />

Renzulli Giorgio Giancarlo 13154<br />

Repaci Alessandra 13299<br />

Riccardi Silvia <strong>12</strong>502<br />

Ricchi Simona <strong>12</strong>916<br />

Ricci Benedetta <strong>12</strong>787<br />

Ricci Emanuela 13033<br />

Ricci Marilena Maddalena <strong>12</strong>979<br />

Riccio Barbara <strong>12</strong>503<br />

Ricciuti Ilaria 13426<br />

Rinaldi Benedetta <strong>12</strong>917<br />

Rinaldi Emanuela <strong>12</strong>918<br />

Rinaldi Lucia 13177<br />

Ripa Alessandra <strong>12</strong>919<br />

Ripi Ilaria 13062<br />

Rivalta Paola 13063<br />

Rizzelli Carmen <strong>12</strong>457<br />

Rizzo Annunziata 13178<br />

Rizzuti Carmen <strong>12</strong>458<br />

Rodriguez Jessica Angelica <strong>12</strong>788<br />

Romagnoli Cristina <strong>12</strong>722<br />

Romanelli Anna <strong>12</strong>789<br />

Romano Flavia 13<strong>11</strong>7<br />

Romitelli Paola <strong>12</strong>661<br />

Romiti Cinzia <strong>12</strong>459<br />

Ronchetti Ilaria 13300<br />

Rosabianca Alessandra <strong>12</strong>790<br />

Rosati Francesco <strong>12</strong>791<br />

Rosati Roberta <strong>12</strong>920<br />

Rossi Barbara <strong>12</strong>792<br />

Rossi Manuela 13<strong>11</strong>8<br />

Rossi Margherita <strong>12</strong>793<br />

Rossi Simona <strong>12</strong>921<br />

Rubinace Monica <strong>12</strong>460<br />

Ruffino Cinzia Nunziata Maria <strong>12</strong>794<br />

Ruggiero Luisa <strong>12</strong>561<br />

Russo Antonella <strong>12</strong>795<br />

Russo Simona 13427<br />

Sabella Lucia Dori 13301<br />

Sacchi Luciano <strong>12</strong>461<br />

Saccomanno Saskia 13371<br />

Sagona Benedetto <strong>12</strong>980<br />

Saita Luca 13213<br />

Sala Bruno 13214<br />

Salerno Marco <strong>12</strong>504<br />

Salis Sandra <strong>12</strong>662<br />

Salomone Raffaella 13428<br />

Salta Alessandro <strong>12</strong>922<br />

Salvati Letizia <strong>12</strong>923<br />

Salvatore Maria Rosaria 13302<br />

Salvatori Francesca 13215<br />

Salvini Alessandra 13429<br />

Sancassiani Federica 13430<br />

Sangermano Francesca <strong>12</strong>663<br />

Sanseverino Antonella 13303<br />

Santandrea Maura <strong>12</strong>981<br />

Santangelo Marta <strong>12</strong>6<strong>11</strong><br />

l’albo<br />

nuovi iscritti<br />

Santese Angela <strong>12</strong>796<br />

Santoboni Flavia <strong>12</strong>924<br />

Santodirocco Maria Giovanna 13449<br />

Santodonato Katia <strong>12</strong>797<br />

Santopadre Silvia 13431<br />

Santoprete Mery 13372<br />

Santoro Pierluca 13304<br />

Santoro Serena <strong>12</strong>664<br />

Santoro Teresa <strong>12</strong>462<br />

Santurro Marika 13432<br />

Sapia Cecilia 13<strong>11</strong>9<br />

Saponaro Lilly 13064<br />

Saraceni Michaela <strong>12</strong>562<br />

Sardone Maria <strong>12</strong>925<br />

Sarti Sara 13155<br />

Sasso Natalia 13373<br />

Saurini Sara 13<strong>12</strong>0<br />

Savino Giuliana <strong>12</strong>463<br />

Sbordoni Ilaria <strong>12</strong>798<br />

Scaccia Stefano 13433<br />

Scafa Stefania 13305<br />

Scafato Paola <strong>12</strong>982<br />

Scafidi Lucia 13156<br />

Scagliarini Roberta <strong>12</strong>505<br />

Scalabrini Catia 13034<br />

Scali Stefania 13157<br />

Scamporrino Maria Concetta<br />

Marcella <strong>12</strong>926<br />

Scarozza Pamela <strong>12</strong>927<br />

Scarselli Stefania <strong>12</strong>506<br />

Schietroma Alessandra <strong>12</strong>6<strong>12</strong><br />

Schioppa Francesca 13374<br />

Schipani Marisa <strong>12</strong>799<br />

Schirinzi Anna <strong>12</strong>928<br />

Scialanca Chiara 13306<br />

Sciattella Federica <strong>12</strong>665<br />

Sciunnach Samantha 13065<br />

Scrivo Giuseppina <strong>12</strong>507<br />

Secci Elena <strong>12</strong>508<br />

Sera Manuela 13216<br />

Seripa Fabrizio <strong>12</strong>666<br />

Serra Alessia 13217<br />

Serra Elisabetta <strong>12</strong>929<br />

Serra Maria Antonietta <strong>12</strong>930<br />

Siano Francesca <strong>12</strong>563<br />

Silla Alessia <strong>12</strong>667<br />

Silvestri Ilaria 13<strong>12</strong>1<br />

Simione Alessia 13375<br />

Simone Matteo <strong>12</strong>668<br />

Simone Susanna 13307<br />

Sina Manuela 13308<br />

Sodini Silvana <strong>12</strong>509<br />

Sodo Simonetta 13376<br />

Sola Antonella 13434<br />

Solidei Sabrina <strong>12</strong>510<br />

Sorace Roberta 13179<br />

Soranna Celestina <strong>12</strong>564<br />

Sorvillo Sofia 13435<br />

Spagnolello Milena 13066<br />

Sparano Ausilia <strong>12</strong>613<br />

Spezzano Caterina Titti 13309<br />

Spinelli Maria Stella <strong>12</strong>800<br />

<strong>11</strong>5


l’albo<br />

nuovi iscritti<br />

Spinello Morena 13067<br />

Spiotta Maria 13<strong>12</strong>2<br />

Stabile Nadia <strong>12</strong>464<br />

Stacchini Riccardo <strong>12</strong>614<br />

Staglianò Maria Grazia 13218<br />

Stancati Dina <strong>12</strong>801<br />

Stara Gabriella 13310<br />

Stefanelli Simona <strong>12</strong>931<br />

Stipa Camilla <strong>12</strong>669<br />

Stocchi Silvia <strong>12</strong>465<br />

Strangio Antonella 13436<br />

Stumbo Antonella 13158<br />

Stuto Daniela 13437<br />

Superti Carlotta <strong>12</strong>565<br />

Tabasso Caterina 13377<br />

Tabellini Manuela 13450<br />

Taddei Giuliana <strong>12</strong>466<br />

Tafuni Rosa <strong>12</strong>5<strong>11</strong><br />

Tagliacozzi Angelica 133<strong>11</strong><br />

Taglieri Gabriella 13035<br />

Tamburrini Andrea <strong>12</strong>932<br />

Tamburrini Francesca 13438<br />

Tammariello Vanessa <strong>12</strong>933<br />

Tarallo Gaetana 13<strong>12</strong>3<br />

Tarantino Azzurra <strong>12</strong>802<br />

Tardiola Loretta 13159<br />

Tarsi Silvia 13378<br />

Tartaglione Antonella 13219<br />

Tassara Guido <strong>12</strong>803<br />

Tatangelo Nadia <strong>12</strong>670<br />

Tatti Daniela <strong>12</strong>934<br />

Tedesco Anna Maria 13160<br />

Tei Gianluca <strong>12</strong>566<br />

Teodonno Carmela <strong>12</strong>804<br />

Terracciano Maria 13068<br />

Terriaca Daniele 133<strong>12</strong><br />

Tiberi Barbara <strong>12</strong>805<br />

Tilocca Claudia <strong>12</strong>723<br />

Tioli Danila <strong>12</strong>806<br />

Tirelli Silvia <strong>12</strong>615<br />

Tiscini Giorgia 13313<br />

Tognellini Manola <strong>12</strong>5<strong>12</strong><br />

Tomasi Silvia 13379<br />

Toniolo Alessandra <strong>12</strong>724<br />

Tonolini Michela 13036<br />

Torelli Stefania <strong>12</strong>513<br />

Torrente Maria Grazia 13451<br />

Torri Tiziana 13439<br />

Toscano Marzia 13314<br />

Totino Maria Grazia <strong>12</strong>616<br />

Traino Lucia Stefania 13315<br />

Tramis Valentina 13316<br />

Tranquilli Michela <strong>12</strong>514<br />

Traverso Luca <strong>12</strong>935<br />

Trenta Daniela <strong>12</strong>936<br />

Tribisonda Tullia 13380<br />

Troisi Palmira 13317<br />

Trojani Fabiola <strong>12</strong>983<br />

Trombetta Ambra 13318<br />

Tronci Raffaella <strong>12</strong>807<br />

Tuccini Cristiana 13037<br />

Tulli Marta <strong>12</strong>567<br />

Tupini Cristiana 13180<br />

Urciullo Maria<br />

Corradina Egizia <strong>12</strong>937<br />

Vagnoni Francesca 13220<br />

Valenzano Paola <strong>12</strong>938<br />

Valeri Elisabetta 13440<br />

Valerio Elena <strong>12</strong>808<br />

Vallone Barbara 13381<br />

Valori Alessandra 13069<br />

Van Ingen Maaike Alfreda 13319<br />

Vannoni Margherita <strong>12</strong>939<br />

Veccia Rita <strong>12</strong>671<br />

Veglia Alessia 13382<br />

Vegni Nicoletta <strong>12</strong>984<br />

Vellani Elisa 13320<br />

Venettoni Stefania 13070<br />

Ventimiglia Ruena <strong>12</strong>809<br />

Vergati Romina 13038<br />

Vergine Ilaria 13321<br />

Vernile Annalisa <strong>12</strong>725<br />

Verrelli Bruna <strong>12</strong>617<br />

Vettukallumpurathu Betty 13161<br />

Vignola Roberta <strong>12</strong>515<br />

Villani Lara 13162<br />

Vinciguerra Francesca <strong>12</strong>940<br />

Violi Patrizia 13039<br />

Violo Antonio <strong>12</strong>810<br />

Virgili Valentina <strong>12</strong>672<br />

Visconti di Modrone Elena <strong>12</strong>985<br />

Vitale Annamaria <strong>12</strong>568<br />

Vitali Sara <strong>12</strong>941<br />

Vitali Silvia <strong>12</strong>942<br />

Viti Cleò 13221<br />

Vittigli Simona <strong>12</strong>986<br />

Viviani Maria A<strong>del</strong>aide <strong>12</strong>943<br />

Vivona Monica <strong>12</strong>8<strong>11</strong><br />

Volpicelli Francesca <strong>12</strong>8<strong>12</strong><br />

Wiacek Iwona Teresa <strong>12</strong>516<br />

Zampano Erminia 13071<br />

Zampella Maria 13<strong>12</strong>4<br />

Zanecchia Arianna Brigitte 13452<br />

Zappalà Eleonora <strong>12</strong>569<br />

Zedda Barbara <strong>12</strong>944<br />

Zenobio Barbara <strong>12</strong>945<br />

Zerbinati Domitilla <strong>12</strong>946<br />

Zolfanelli Natalia <strong>12</strong>673<br />

Zotti Antonella 13322<br />

l’albo • nuovi iscritti B dal novembre 2004<br />

Bonanno Daniele 15b)<br />

Carriero Lino 16b)<br />

Tibaldi Barbara 17a)<br />

Vele Carmen 18b)<br />

Mustaca Laura 19b)<br />

Gioia Maria Elena 20a)<br />

Drazza Dalila 21b)<br />

D’Ammand0 Chiara 22b)<br />

Scipioni Alessia 23b)<br />

l’albo • art. 3 dal novembre 2004<br />

Abbate Marina 9830<br />

Aloisio Antonella 9530<br />

Antonelli Elisabetta 7621<br />

Aronica Alessandra 9375<br />

Autiero Silvia 6554<br />

Aversano Marco 9146<br />

Badolamenti Sondra 7261<br />

Baldini Barbara 9593<br />

Balloni Alessandra 9594<br />

Barchetta Claudia 9177<br />

Basciani Deborah 8130<br />

<strong>11</strong>6<br />

Battarelli Martini Donatella 8691<br />

Battisti Clara 8939<br />

Benedetti Marina 9929<br />

Bertocci Gaia 7162<br />

Bianco Monica 7288<br />

Bobou Kalliopia 9650<br />

Bonforte Cinzia Giuseppina Rita 9147<br />

Boschi Stefano 8002<br />

Bosco Ersilia 6529<br />

Bosco Daniela 9832<br />

Branca Valentina 9977<br />

Brancatella Daniela Ilde 9760<br />

Brandani Daniele 7145<br />

Brandani Federica 7154<br />

Bricco Chiara 9098<br />

Bruni Elisa 9099<br />

Buccheri Vincenza 10442<br />

Bucci Carla 6161<br />

Buonomo Marialuisa 7553<br />

Canuti Patrizia 7806<br />

Carini Francesca 8989<br />

Carloni Sara 9427


Carmignani Michela 10166<br />

Carola Valeria 9382<br />

Carozza Eleonora 8487<br />

Cascone Dario 10015<br />

Caselli Emanuela 10097<br />

Castellani Fabia Anna 9544<br />

Castrica Simonetta 8788<br />

Catania Daniela 10057<br />

Cavallaro Milena 8993<br />

Cavina Chiara 8337<br />

Cecchini Luigi 8790<br />

Cerretti Greta 10225<br />

Chianese Maria Luisa 8994<br />

Chianura Luca 9384<br />

Chiappinelli Lucia 5414<br />

Cichosz Wieslawa Anna 7804<br />

Ciocchetti Rita 9503<br />

Cipolloni Alessandra 9504<br />

Contadini Eliana 9186<br />

Cordasco Giorgio 7531<br />

Coriale Giovanna 7837<br />

Cortese Maria Daniela 7643<br />

Croce Nanni Roberta 10101<br />

Cruciani Daniela 9349<br />

Crucillà Alessandra 4694<br />

Cucca Tonina Franca 8133<br />

Cuzzocrea Vera 9765<br />

D'Amico Mario 6783<br />

D'Andrea Silvia 7326<br />

D'Angelo Flavia 6787<br />

D'Asaro Maria Rina 9667<br />

D'Aula Flavio Francesco 7887<br />

De Blasi Giuseppa Donatella 9826<br />

De Carli Marzia 9551<br />

De Masi Letizia 9389<br />

De Matteis Bice 8741<br />

De Vitis Giuseppe 6304<br />

Degiovanni Stefania 8740<br />

Deiana Pina 5647<br />

Deiana Federica Maria 10297<br />

Delle Grotti Fabrizio 8743<br />

Destro Fiore Antonella 7783<br />

Di Giannatale Barbara 10344<br />

Di Legge Daniela 10107<br />

Di Marco Elisabetta 9554<br />

Di Porto Barbara 9056<br />

Donnarumma Luisa 9805<br />

Esposito Massimo 9673<br />

Fadda Chiara 10242<br />

Falistocco Beatrice 9616<br />

Fantauzzi Angela 8693<br />

Fe<strong>del</strong>i Gianluca 9618<br />

Ferrarotti Sonia 8954<br />

Filippetti Chiara 10694<br />

Fioravante Concetta 9942<br />

Fiorenza Graziella Barbara 9154<br />

Fiori Patrizia 8955<br />

Forti Deborah 9308<br />

Franceschini Tiziana <strong>11</strong><strong>12</strong>1<br />

Fusacchia Maria Elena 6825<br />

Fussone Barbara <strong>12</strong>727<br />

Gallerano Luciana 9<strong>11</strong>6<br />

Gargano Trofimena 8354<br />

Gentile Maria Lavinia 9457<br />

Gersak Savina 9313<br />

Gigli Flora 7689<br />

Girolametti Catia 9062<br />

Grammenou Maria 10698<br />

Grandi Tania 6593<br />

Grappelli Marina 7534<br />

Grassi Rossano 10534<br />

Gregorini Natalia 9872<br />

Guglielmotti Federica 9681<br />

Gulina Vincenzo 8964<br />

Iannicelli Stefania 8900<br />

Jacobucci Barbara 10<strong>11</strong>7<br />

La Manna Grazia 10324<br />

La Pira Ivana 9565<br />

La Sala Giada 9007<br />

Laguardia Giuseppe 9769<br />

Larivera Nadia 9006<br />

Lastella Anna 10<strong>11</strong>9<br />

Lazzari Attilia 9626<br />

Leone Elisabetta 9260<br />

Liguori Manuela 9950<br />

Lo Reto Floriana 7852<br />

Locatelli Monica 6663<br />

Lombardo Alessandro <strong>11</strong>701<br />

Lopiano Ida 9<strong>12</strong>0<br />

Lorio Manuela 9319<br />

Luciano Marcello 7738<br />

Lunetta Stefania 9951<br />

Magalotti Leonardo 7493<br />

Magno Barbara 8800<br />

Maietta Bruno 59<strong>12</strong><br />

Mancone Angela 7975<br />

Mandressi Simona 8021<br />

Mannarino Simona 10307<br />

Marchetta Anna Maria 9401<br />

Marchetti Tamara 10919<br />

Marchianò Francesco 7847<br />

Marciano Patrizia 6600<br />

Marcucci Manuela 9320<br />

Mari Giulia 5590<br />

Mariani Rachele 10193<br />

Mariucci Marco 7778<br />

Martino Daniela 9402<br />

Masi Diletta 10256<br />

Massara Stefania 9403<br />

Mastrorilli Gisella 5136<br />

Mazzeo Federica 7673<br />

Mc Dowell Victoria 8684<br />

Menditto Annarita 9404<br />

Merenda Gabriella 6141<br />

Milo Tiziana 9514<br />

Montanari Sandro 5596<br />

Morabito Carmela 9405<br />

Mundanu Salvatore Davide 9238<br />

Murzi Stefano 8882<br />

Musso Elvira 7946<br />

Napoletano Alessandra 8<strong>11</strong>1<br />

Neri Susanna 10261<br />

Nicastro Lucia 8803<br />

Nisi Giorgia 9462<br />

l’albo<br />

art. 3<br />

Orlando Pierluigi 8972<br />

Pacelli Marco 9631<br />

Pallavicino Alessia 7582<br />

Palmisano Antonia 9327<br />

Palo Franco Filomeno 8797<br />

Palumbo Lorella gennarina 5887<br />

Panella Federica 9815<br />

Pangrazi Alessandra 9958<br />

Paone Emanuela 10132<br />

Parente Claudio 9777<br />

Pasquadibisceglie Maria 9267<br />

Pasquino Maria pietrina 6135<br />

Pecci Francesca 9269<br />

Pelle Olivia <strong>12</strong>573<br />

Perna Anna 8934<br />

Perone Francesca 7254<br />

Persichini Laura 10134<br />

Perugia Amelia 10038<br />

Pierini Lucia 8616<br />

Piermartini Beatrice 9166<br />

Pisanti Renato 9208<br />

Polidori Paola 9<strong>12</strong>6<br />

Polito Anna Carla 9697<br />

Potenza Anna 9025<br />

Potenza Maria 10136<br />

Povinelli Cristina 99<strong>12</strong><br />

Pozzolo Eva 10137<br />

Protasi Agnese 10475<br />

Pulcini Pia 72<strong>12</strong><br />

Quattrini Fabrizio 8755<br />

Radano Daniela 8057<br />

Rea Francesca Romana 10366<br />

Reale Bianca 9242<br />

Reali Gaita 5552<br />

Remollino Giulia 9913<br />

Riccitelli Clementina 6538<br />

Rigillo Isabella 6827<br />

Rivieccio Tiziana 10269<br />

Roma Paolo 10078<br />

Ronconi Silvia 10042<br />

Rondanini Daniele 9029<br />

Rossi Simona 8430<br />

Sabatini Elisabetta 8428<br />

Saliani Angelo Maria 9780<br />

Salvatori Roberta 7<strong>12</strong>1<br />

Salvetti Maria Azzurra 9367<br />

Salvucci Daniela 9998<br />

Santini Alessandra 9881<br />

Santoriello Domenico 10619<br />

Saranzotti Fabio 8849<br />

Sarra Antonella 7530<br />

Scalco Virginia 9638<br />

Sciortino Stefania 9133<br />

Scittarelli Giovanna 8605<br />

Scoglionero Mariarosaria 9747<br />

Scotese Alessandra 9783<br />

Scotto di Carlo Monica 8851<br />

Selvazzo Elisabett 7795<br />

Setaro Stefania 7043<br />

Sgambato Mario 10082<br />

Sica Alessia 9914<br />

Silvi Francesca 9333<br />

<strong>11</strong>7


l’albo<br />

trasferimenti e cancellazioni<br />

Sorrenti Anna 9031<br />

Sorrento Elena 9639<br />

Speranza Osvaldina <strong>11</strong>264<br />

Spina Carmela 9488<br />

Spinelli Daniela 9215<br />

Stanziani Giada 9490<br />

Starace Brigida 9915<br />

Taucci Simonetta 9282<br />

Testi Alberta 10045<br />

Thouverai Laura 9858<br />

Tomasi Carmela 7200<br />

Tortorella Laura 9335<br />

Toscano Saveria 10321<br />

Tozzi Chiara 6155<br />

Tramontana Antonia 7665<br />

Tulli Francesca 9137<br />

Vadalà Maria Rita <strong>11</strong>268<br />

Vaillant Monica 5537<br />

Valvo Maurizio 10581<br />

Vannini Francesca 6513<br />

Vecchio Stefania 9886<br />

Velotti Patrizia 10426<br />

Viale Sonia 6899<br />

Violante Sandro 7929<br />

Vismara Laura 6968<br />

Vita Laura 9372<br />

Volpini Annalisa 6079<br />

Zaccari Silvia 8856<br />

l’albo • trasferimeni all’ordine <strong>del</strong> lazio<br />

dal novembre 2004nov<br />

Achilli Cecilia <strong>12</strong>728<br />

Assumma Anna <strong>12</strong>577<br />

Bonifazi Anna 13072<br />

Calabrese Noemi <strong>12</strong>948<br />

Castellana Anna <strong>12</strong>947<br />

Contenti Anna Maria 13383<br />

D'Amore Manuela 13384<br />

De Martinis Lucilla 13073<br />

De Simone Carmen 13222<br />

Fussone Barbara <strong>12</strong>727<br />

Geraci Gianfranco <strong>12</strong>674<br />

Gullo Gerarda 13181<br />

Lautizi Laura <strong>12</strong>987<br />

Malgherini Marina <strong>12</strong>575<br />

Mandina Gabriella <strong>12</strong>574<br />

Musarò Gabriella <strong>12</strong>618<br />

Pelle Olivia <strong>12</strong>573<br />

Prinzi Patrizia <strong>12</strong>576<br />

Vadalà Giuseppe <strong>12</strong>813<br />

Villa Santa Irene <strong>12</strong>572<br />

Zedda Cristiana <strong>12</strong>571<br />

Assab Anna maria 8392<br />

(Friuli Venezia Giulia)<br />

Basile Benedetta Pamela 9647<br />

(Puglia)<br />

Benemeglio Enrico 1836<br />

(Campania)<br />

Borgia Grazia isabella 5532<br />

(Emilia Romagna)<br />

Boscarelli Rita 10220<br />

(Lombardia)<br />

Budini Anna laura 9795<br />

(Trento)<br />

Camporese Maria Eleonora 8256<br />

(Lombardia)<br />

Carafelli Antonella 9345<br />

(Emilia Romagna)<br />

Chiappini Antonia 8367<br />

(Lombardia)<br />

Daini Roberta 7227<br />

(Lombardia)<br />

D’ambrosi Rosalba 5202<br />

(Campania)<br />

De Caro Agata 10484<br />

(Sicilia)<br />

l’albo • trasferimeni ad altri ordini<br />

Di Nicola Lorella 8676<br />

(Abruzzo)<br />

Fonte Vittoria 10527<br />

(Calabria)<br />

Giachi Patrizia 8481<br />

(Veneto)<br />

Giannecchini Katiuscia 10531<br />

(Toscana)<br />

Guglielmi Marta 10606<br />

(Liguria)<br />

Iannopollo Letizia 9356<br />

(Lombardia)<br />

Ippoliti Isabella 9643<br />

(Lombardia)<br />

Lerna Anna 5466<br />

(Puglia)<br />

Lovisetto Loredana 8004<br />

(Lombardia)<br />

Marazziti Maria Consuelo 5131<br />

(Piemonte)<br />

Materazzi Chiara <strong>12</strong>553<br />

(Toscana)<br />

Matteo Guerrino 7755<br />

(Emilia Romagna)<br />

dal novembre 2004i<br />

Mazzara Morena <strong>11</strong>131<br />

(Puglia)<br />

Mon<strong>del</strong>lo Stefania 8750<br />

(Calabria)<br />

Nicoletti Calogera 5933<br />

(Emilia Romagna)<br />

Orlandi Maria Teresa 7826<br />

(Lombardia)<br />

Pedone Esterina 552<br />

(Friuli Venezia Giulia)<br />

Pietragalla Monia 9579<br />

(Calabria)<br />

Pracca Pierpaolo 8074<br />

(Piemonte)<br />

Ricciardi Daria 10204<br />

(Campania)<br />

Stefanelli Maria Antonietta 9087<br />

Puglia<br />

Trombetta Carlo 1774<br />

(Abruzzo)<br />

l’albo • cancellazioni dal novembre 2004<br />

Audino Patrizia 6065<br />

Brizi Vittorio 554<br />

Caponetti Donatella <strong>11</strong>58<br />

Carretta Filomena 3509<br />

Clementoni Marina 6343<br />

Conte Pietro 4220<br />

De bartolomeis Miranda 399<br />

Dell'Unto Rossana 5089<br />

Di Renzo Sante 2225<br />

Ermini Barbara 6414<br />

<strong>11</strong>8<br />

Fusciardi Giovanna 7663<br />

Gaddini Silvia 4500<br />

Gallo Azzurra <strong>12</strong>278<br />

Garofoli Anna Maria 6370<br />

Gatti Marina 4995<br />

Gualandi Sergio 5534<br />

Ienuso Donatella 6016<br />

Lisi Elena 2293<br />

Marangon Marilena 5752<br />

Pascarella Roberto 7314<br />

Pasquinelli Luigi 9633<br />

Patassini Laura 6986<br />

Pesarin Roberta 6679<br />

Sarno Stefania 3826<br />

Tanga Nicoletta 4595<br />

Tassinari Tommaso 22<strong>12</strong><br />

Tirabasso Marina 5326<br />

Ungaro Paolo 2999


l’albo<br />

errata corrige<br />

ERRATA CORRIGE<br />

ALBO DEGLI PSICOLOGI DEL LAZIO<br />

(pubblicato in <strong>Notiziario</strong> n. 3/4/5 <strong>2005</strong>)<br />

A pag. 24 alla dott.ssa Anedda Alessia è stata erroneamente<br />

attribuita una data di nascita errata. La<br />

data corretta è 09/09/1976<br />

A pag. 29 alla dott.ssa Anzalone Stefania è stato attribuito<br />

un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è<br />

Via Giovanni XXIII, 4 - 01015 Sutri (Vt)<br />

A pag. 32 alla dott.ssa Arduino Lisa è stata erroneamente<br />

attribuita la dizione “Libera professione autorizzata”<br />

A pag. 32 alla dott.ssa Argo Michela è stato erroneamente<br />

attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />

A pag. 39 alla dott.ssa Baggetta Antonella è stata erroneamente<br />

attribuita la dizione “Libera professione<br />

autorizzata”<br />

A pag. 40 al dott. Baiocco Roberto è stata erroneamente<br />

attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />

A pag. 59 alla dott.ssa Bertocci Gaia non è stato attributo<br />

il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 70 alla dott.ssa Bonifaci Daniela è stato attribuito<br />

un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />

Carlo Fadda 133 - 00173 Roma<br />

A pag. 73 alla dott.ssa Bosco Ersilia non è stato attributo<br />

il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 84 alla dott.ssa Buttari Laura è stato attribuito<br />

un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />

Cardinale Caprara 16 - 00167 Roma<br />

A pag. 87 alla dott.ssa Calabi Patricia è stata erroneamente<br />

attribuita una data di iscrizione errata. La<br />

data corretta è 29/05/1998<br />

A pag. 107 alla dott.ssa Carmosini Sofia è stata erroneamente<br />

attribuita la dizione “Libera professione<br />

non autorizzata”<br />

A pag. <strong>11</strong>1 alla dott.ssa Casamassima Stefania in corrispondenza<br />

<strong>del</strong>l'indirizzo è stato attribuito un<br />

numero civico errato. Il numero civico corretto<br />

è 65<br />

A pag. <strong>11</strong>8 al dott. Cavallaro Mario è stato erroneamente<br />

attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />

A pag. <strong>12</strong>0 al dott. Cecchetti Pietro è stato attribuito<br />

un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />

Cavaglione 1 - 01017 Tuscania (Vt)<br />

A pag. 136 al dott. Ciocci Pierluigi è stata erroneamente<br />

attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />

A pag.144 in corrispondenza <strong>del</strong> nominativo <strong>del</strong>la dott.ssa<br />

Colella Laura è stato erroneamente riportato<br />

il luogo di nascita. Il luogo di nascita corretto è<br />

Colleferro (Rm)<br />

A pag. 151 alla dott.ssa Coriale Giovanna è stato attribuito<br />

un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è<br />

P.zza <strong>del</strong>l'Alberone, 31 - 00181 Roma<br />

A pag. 160 alla dott.ssa Crozzoli Livia è stato attribuito<br />

un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />

Fogliano 24 00199 Roma<br />

A pag. 170 al dott. D'Aula Flavio Francesco non è stato<br />

attributo il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 181 al dott. De Leo Gaetano è stata erroneamente<br />

attribuita la dizione “Libera professione<br />

non autorizzata”<br />

A pag. 178 in corrispondenza <strong>del</strong> nominativo <strong>del</strong>la dott.ssa<br />

De Cesare Eliana Maria Antonietta è<br />

stato omesso il nome Antonietta<br />

A pag. 182 al dott. De Luca Comandini Federico non<br />

è stato attributo il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 182 al dott. De Luca Mario German non è stato<br />

attributo il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 182 alla dott.ssa De Lucia Angela è stato erroneamente<br />

attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 182 al dott De Lucia Antonio non è stato attributo<br />

il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 182 alla dott. De Lucia Armando è stato erroneamente<br />

attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 182 al dott. De Lucia Cristiano Emanuele non<br />

è stato attributo il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 182 alla dott.ssa De Maggio Karin è stato erroneamente<br />

attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 183 alla dott.ssa De Marco Fabiola è stato erroneamente<br />

attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 183 alla dott.ssa De Marco Maria Beatrice<br />

Palma non è stato attributo il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 193 alla dott.ssa Del Torre Stefania in corrispondenza<br />

<strong>del</strong>l'indirizzo è stato attribuito un c.a.p.<br />

errato. Il c.a.p. corretto è 00165<br />

A pag. 2<strong>12</strong> alla dott.ssa Dicuonzo Francesca è stato<br />

erroneamente attribuito un articolo di iscrizione<br />

errato. L'articolo corretto è 33<br />

A pag. 220 alla dott.ssa Fabbri Barbara è stato erroneamente<br />

attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />

A pag. 220 al dott. Fabi Rolando in corrispondenza <strong>del</strong>l'indirizzo<br />

è stata attribuita una provincia errata.<br />

La provincia corretta è FR. È stato, inoltre,<br />

erroneamente attribuito il titolo di psicoterapeuta.<br />

<strong>11</strong>9


l’albo<br />

errata corrige<br />

A pag. 223 alla dott.ssa Falcone A<strong>del</strong>aide non è stato<br />

attributo il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 228 alla dott.ssa Federico Angela è stato attribuito<br />

un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />

Cincinnato 9 00175 Roma<br />

A pag. 228 alla dott.ssa Federico Rita Giovanna è stato<br />

attribuito un indirizzo errato. L'indirizzo corretto<br />

è P.zza Conca d'Oro 15 00141 Roma<br />

A pag. 228 alla dott.ssa Felici Angela Maria è stato<br />

erroneamente attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />

ed è stata erroneamente attribuita la<br />

dizione “Libera professione autorizzata”<br />

A pag. 230 al dott. Ferian Dino non è stato attributo il<br />

titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 230 alla dott.ssa Ferradini Paola non è stato<br />

attributo il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 230 alla dott.ssa Ferrante Maria Tea Carla in<br />

corrispondenza <strong>del</strong>l'indirizzo è stato attribuito<br />

un c.a.p. errato. Il c.a.p. corretto è 00136<br />

A pag. 231 alla dott.ssa Ferrara Giovanna è stata omessa<br />

la dizione “Libera professione non autorizzata”<br />

A pag. 231 alla dott.ssa Ferrari Alessandra (n. iscrizione<br />

7516) è stato erroneamente attribuito il titolo<br />

di psicoterapeuta<br />

A pag. 231 al dott. Ferrari Antonio non è stato attributo<br />

il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 231 alla dott.ssa Ferrari Federica è stato erroneamente<br />

attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 232 alla dott.ssa Ferretti Daniela è stata erroneamente<br />

attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />

A pag. 232 al dott Ferretti Marcello è stata erroneamente<br />

attribuita la dizione “Libera professione<br />

non autorizzata”<br />

A pag. 233 al dott. Ferri Francesco è stata erroneamente<br />

attribuita la dizione “Libera professione<br />

autorizzata”<br />

A pag. 235 alla dott.ssa Filipponi Cristiana è stato attribuito<br />

un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è<br />

Via S. Di Giacomo 2 00142 Roma<br />

A pag. 236 alla dott.ssa Filipponi Francesca è stato<br />

attribuito un indirizzo errato. L'indirizzo corretto<br />

è Via Alenda 84 00133 Roma<br />

A pag. 238 alla dott.ssa Fiorentini Marina è stata omessa<br />

la dizione “non dichiara”<br />

A pag. 239 al dott. Fiorito Antonio è stato attribuito un<br />

indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Piazzale<br />

dei Partigiani 7 00154 Roma<br />

A pag. 240 al dott Fiorito Mario è stato attribuito un<br />

indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via R.<br />

Balzani 44/1 00177 Roma<br />

A pag. 240 alla dott.ssa Fiorito Rosanna è stato attribuito<br />

un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />

Ticino 2 00053 Civitavecchia (Rm)<br />

A pag. 242 alla dott.ssa Foggetti Paola è stato erroneamente<br />

attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 242 alla dott.ssa Foggia A<strong>del</strong>e è stato erroneamente<br />

attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 242 alla dott.ssa Foglia Paola è stato erroneamente<br />

attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 242 alla dott.ssa Foltieri Antonietta è stata erroneamente<br />

attribuita la dizione “Dipendente<br />

pubblico”<br />

A pag. 243 alla dott.ssa Fonzi Daniela è stato erroneamente<br />

omessa la dizione “Libera professione<br />

autorizzata”<br />

A pag. 243 alla dott.ssa Forcelli Annamaria è stata erroneamente<br />

attribuita una data di iscrizione errata.<br />

La data corretta è 27/06/2002<br />

A pag. 243 alla dott.ssa Forcina Alessandra è stata erroneamente<br />

attribuita una data di iscrizione errata.<br />

La data corretta è 20/<strong>12</strong>/1993<br />

A pag. 243 alla dott.ssa Forcina Gabriella non è stato<br />

attributo il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 244 alla dott.ssa Fornara Maria Luisa è stato<br />

erroneamente attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 245 alla dott.ssa Frabotta Maria Gabriella non è<br />

stato attributo il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 246 alla dott.ssa Francescangeli Michela è stato<br />

erroneamente attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 247 alla dott.ssa Francese Emilia non è stato<br />

attributo il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 247 alla dott.ssa Franco Micol è stato erroneamente<br />

attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 248 alla dott.ssa Fransosa Silvia è stato erroneamente<br />

attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />

A pag. 248 alla dott.ssa Franzi Anna è stato attribuito<br />

un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Viale<br />

Galvano Della Volpe 13 00133 Roma<br />

A pag. 249 al dott Frassineti Federico non è stato attributo<br />

il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 249 al dott Frassu Pinuccia non è stato attributo<br />

il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 249 al dott Frazzetto Tiziana non è stata attribuita<br />

la dizione “Dipendente pubblico”<br />

A pag. 250 alla dott.ssa Frezza Silvia in corrispondenza<br />

<strong>del</strong>l'indirizzo è stata attribuita una provincia<br />

errata. La provincia corretta è TR<br />

<strong>12</strong>0


l’albo<br />

errata corrige<br />

A pag. 250 alla dott.ssa Frinolli Puzzilli Simonetta non<br />

è stata attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />

A pag. 251 alla dott.ssa Fucile Simonetta non è stato<br />

attributo il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 251 al dott Fucilitti Angela Gloria è stato erroneamente<br />

attribuita la dizione “Libera professione<br />

autorizzata”<br />

A pag. 256 al dott Gallinari Maurizio è stato attribuito<br />

un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />

Temistocle Calisti 24 - 00166 Roma<br />

A pag. 257 alla dott.ssa Gallone Emma non è stato<br />

attributo il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 257 al dott. Gamba Francesco non è stato attributo<br />

il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 260 alla dott.ssa Garrasi Alessandra in corrispondenza<br />

<strong>del</strong>l'indirizzo è stato attribuito un<br />

c.a.p. errato. Il c.a.p. corretto è 00194<br />

A pag. 262 alla dott.ssa Gazzelloni Rosalba è stato<br />

attribuito un indirizzo errato. L'indirizzo corretto<br />

è Via Lorenzo Suscipj 13 - 00142 Roma<br />

A pag. 279 alla dott.ssa Grande Antonietta in corrispondenza<br />

<strong>del</strong>l'indirizzo è stato attribuito un<br />

numero civico. errato. Il numero civico corretto<br />

è 21<br />

A pag. 285 al dott. Guadagno Tommaso Giuseppe in<br />

corrispondenza <strong>del</strong>l'indirizzo è stato attribuito<br />

un c.a.p. errato. Il c.a.p. corretto è B1040<br />

A pag. 291 alla dott.ssa Iannetta Donata è stato attribuito<br />

un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è<br />

via Bellini, 5 - 03043 Cassino (Fr)<br />

A pag. 329 al dott. Magnanti Marco è stato erroneamente<br />

attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />

A pag. 359 alla dott.ssa Mazotti Stefania è stato erroneamente<br />

attribuita la dizione “Dipendente<br />

pubblico”<br />

A pag. 374 alla dott.ssa Mirelli Sabina è stato erroneamente<br />

attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 378 alla dott.ssa Montanari Claudia non è stato<br />

attributo il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 379 alla dott.ssa Monti Emanuela non è stato<br />

attributo il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 381 alla dott.ssa Morelli Giuseppina è stata<br />

erroneamente attribuita la dizione “Libera professione<br />

non autorizzata”<br />

A pag. 396 al dott Novelli Diego è stato attribuito un<br />

indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />

Anton Giulio Bragaglia 138 00<strong>12</strong>3 Roma<br />

A pag. 403 alla dott.ssa Pace Roberta è stato erroneamente<br />

attribuito il titolo di psicoterapeuta<br />

A pag. 413 al dott. Paolillo Vincenzo è stato attribuito<br />

un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />

Vado Del Tufo 152 03100 Frosinone<br />

A pag. 441 al dott. Pignatelli Luigi è stato erroneamente<br />

omessa la dizione “Dipendente pubblico, Libera<br />

professione non autorizzata”<br />

A pag. 470 al dott. Ricca Paolo è stato attribuito un indirizzo<br />

errato. L'indirizzo corretto è Via Del<br />

Castro Pretorio 24 00185 Roma<br />

A pag. 484 alla dott.ssa Rossi Antonella è stata erroneamente<br />

attribuita la dizione “Libera professione<br />

autorizzata”<br />

A pag. 494 al dott. Sacco Giuseppe è stato attribuito un<br />

indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />

Paolo Buzzi, 76/A, 00143 Roma<br />

A pag. 500 è stato erroneamente riportato il cognome <strong>del</strong><br />

dott. Santarpia<br />

A pag. 504 è stato erroneamente riportato il cognome <strong>del</strong><br />

dott. Sardi de Letto<br />

A pag. 510 alla dott.ssa Scarpelli Antonia è stato attribuito<br />

un indirizzo errato. L'indirizzo corretto è<br />

Via di Torre Rossa 35 00165 Roma<br />

A pag. 521 al dott. Serusi Carlo è stata erroneamente<br />

attribuita la dizione “Libera professione autorizzata”<br />

A pag. 532 alla dott.ssa Spera Grazia è stato erroneamente<br />

attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />

A pag. 538 alla dott.ssa Sterbini Elisa è stato erroneamente<br />

attribuita una data di nascita errata. La<br />

data corretta è 20/<strong>11</strong>/1973<br />

A pag. 562 alla dott.ssa Troise Anna è stato attribuito un<br />

indirizzo errato. L'indirizzo corretto è Via<br />

Pasinetti 42 c - 00139 Roma<br />

A pag. 571 al dott Vanni Edi in corrispondenza <strong>del</strong>l'indirizzo<br />

è stata attribuita una provincia errata. La<br />

provincia corretta è Rm<br />

A pag. 571 al dott Vascotto Giorgio è stato erroneamente<br />

riportato il luogo di nascita. Il luogo di<br />

nascita corretto è Verteneglio D'Istria (Pola)<br />

A pag. 573 alla dott.ssa Veltri Simona in corrispondenza<br />

<strong>del</strong>l'indirizzo è stata attribuita un comune errato.<br />

Il comune corretto è Deliceto<br />

A pag. 580 alla dott.ssa Vismara Laura è stato erroneamente<br />

attribuita la dizione “Dipendente pubblico”<br />

<strong>12</strong>1


L’UFFICIO INFORMA<br />

Per i ritardatari nel pagamento <strong>del</strong>la quota annuale<br />

relativa al <strong>2005</strong><br />

Il versamento potrà essere effettuato presso tutti gli sportelli<br />

bancari e postali tramite presentazione <strong>del</strong> bollettino MAV. I-<br />

noltre, al fine di sopperire ad eventuali disguidi postali o smarrimenti,<br />

sarà possibile, solo presso gli sportelli <strong>del</strong>la Banca di<br />

Roma (circa 1.200 su tutto il territorio nazionale), effettuare il<br />

pagamento anche senza la materiale presentazione <strong>del</strong> bollettino;<br />

in questo caso sarà sufficiente dichiarare allo sportello il<br />

proprio codice fiscale.<br />

Per quanto attiene ai costi aggiuntivi per il pagamento <strong>del</strong>la<br />

quota, si rammenta che, presso gli sportelli postali verranno<br />

applicate le normali aliquote volta per volta vigenti, presso gli<br />

sportelli bancari le commissioni previste per i bollettini MAV.<br />

Soltanto presso le filiali <strong>del</strong>la Banca di Roma i pagamenti potranno<br />

essere effettuati a titolo gratuito, senza costi aggiuntivi.<br />

In tal caso, se non si è correntisti presso la filiale Banca di Roma<br />

nella quale si intende effettuare il versamento, sarà necessario<br />

pagare in contanti.<br />

O RDI NE<br />

D EG LI<br />

P SIC<br />

D EG LI<br />

P SICOLOG I<br />

Richiesta certificati<br />

I certificati di iscrizione all'Albo e di annotazione come psicoterapeuta<br />

debbono essere richiesti direttamente presso gli<br />

uffici <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> o tramite fax (n° 06/36002770) utilizzando<br />

l'apposito modulo.<br />

Non è consentito l'invio <strong>del</strong>la richiesta tramite e-mail.<br />

Nel caso si venga di persona, è necessario presentare un documento<br />

di identità (è valido anche il tesserino rilasciato dall'<strong>Ordine</strong>).<br />

I certificati vengono rilasciati contestualmente alla<br />

richiesta.<br />

Nel caso di richiesta tramite fax, va allegata copia di un documento<br />

d'identità.<br />

È indispensabile indicare chiaramente il n° di fax al quale si desidera<br />

ricevere il certificato. In tal caso la richiesta verrà evasa<br />

al più presto e comunque entro 5 giorni lavorativi.<br />

Certificati On Line<br />

Si ricorda che per iscrizioni, cancellazioni, trasferimenti, pubblicità<br />

e richieste certificati si può usufruire dei servizi on line sul<br />

nostro sito anche per scaricare la necessaria modulistica<br />

Moduli per comunicazione variazione di domicilio e<br />

variazione residenza<br />

I moduli possono essere scaricati dal sito o ricevuti via fax<br />

dalla segreteria automatizzata; vanno inviati al Servizio<br />

Relazioni Esterne e Comunicazione esclusivamente a mezzo<br />

fax (n. 0636002770) o tramite posta.<br />

È possibile anche compilarli presso gli uffici, nei giorni e negli<br />

orari di apertura. È necessario allegare copia di un documento<br />

di identità.<br />

O RDI NE<br />

D EG LI<br />

P SIC<br />

D EG LI<br />

P SICOLOG I<br />

Marche e Tasse<br />

Dal 1° giugno <strong>2005</strong> l'importo <strong>del</strong>la marca da bollo da apporre<br />

alle istanze di iscrizione, trasferimento, cancellazione e domanda<br />

di autorizzazione alla pubblicità è stato fissato in euro<br />

14,62, ai sensi <strong>del</strong> Decreto <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l'Economia e <strong>del</strong>le<br />

Finanze <strong>del</strong> 24 maggio <strong>2005</strong> “Aggiornamento <strong>degli</strong> importi fissi<br />

<strong>del</strong>l'imposta di bollo e <strong>del</strong>le tasse sulle concessioni governative,<br />

ai sensi <strong>del</strong>l'art. 1, comma 300, <strong>del</strong>la legge 30 dicembre<br />

2004, n. 3<strong>11</strong>”. Dal 1 febbraio <strong>2005</strong> l'importo <strong>del</strong>le tasse per<br />

concessioni governative, relative all'iscrizione all'Albo è variato<br />

da <strong>12</strong>9,<strong>11</strong> euro a 168,00 euro (Allegato 2 ter di cui all'art. 1<br />

comma 300 L. n. 3<strong>11</strong> <strong>del</strong> 30/<strong>12</strong>/2004 così come modificata dal<br />

D. L. n. 7 <strong>del</strong> 31/01/<strong>2005</strong>).

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