Leggi tutto... - Ordine dei Geologi del Lazio

A: Sigg. Parlamentari eletti nel Lazio
Sig. Presidente Regione del Lazio
e p.c.
Direttori del Dipartimento di Scienze della Terra
Università degli Studi La Sapienza
Università degli Studi Roma 3
Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi
Loro Sedi
Roma, 18 giugno 2007
Prot. n. 193/V/2007
Oggetto: Prevista modifica delle Norme Tecniche di cui al DM 14.09.2005 “Norme Tecniche per le Costruzioni”
Egregi Signori,
è allo studio presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici la modifica, a neanche due anni dall’emanazione e senza che per altro
tali disposizioni siano state uniformemente applicate sull’intero territorio nazionale, delle Norme Tecniche per le Costruzioni.
Mentre quest’Ordine ha già provveduto, insieme agli altri Ordini Regionali dei Geologi ad inviare specifica nota tecnica alla
Commissione di monitoraggio presso il Consiglio Sup. LL.PP., riteniamo dover sottoporre alla Vostra attenzione l’inversione di
tendenza che la paventata modifica produrrà nell’ambito di tutto il comparto delle nuove costruzioni in Italia, spesso anche in
contrasto con normative regionali in essere.
L’inversione di tendenza riguarda, paradossalmente, la distinzione netta fra Modello Geologico e Modello Geotecnico.
Tale sibillina distinzione, contenuta più nei fatti che nell’esplicitazione della norma, ha come conseguenza che il Modello
Geotecnico così come inteso dai “riformatori” discende da proprie indagini (che andranno a sommarsi a quelle per la redazione del
Modello Geologico con aggravi di costi e di tempi) consentendo di fatto anche di non avere nessun collegamento.
Questa impostazione, che i geologi del Lazio rigettano in blocco, ha come ulteriore effetto quello di arretrare il comparto della
progettazione di opere a 30 anni fa, un’epoca nella quale il Modello Geologico non solo era ritenuto superfluo ma anche mal
tollerato quasi che tendesse a limitare l’autonomia del progettista “vecchia maniera” e non viceversa a migliorare la qualità della
stessa progettazione proprio in relazione ad una più approfondita conoscenza del territorio, come invece chiarito dalle Leggi dello
Stato e Regionali, nel corso degli ultimi 20 anni.
Tale impostazione di fatto riporterà in auge la “sorpresa geologica” causa invocata spesso a giustificazione sia di disastri anche molto
pesanti e dolorosi di cui i geologi laziali ed italiani non hanno perso memoria, sia di lievitazione di costi spesso molto esorbitanti e
comunque non corrispondenti alle reali necessità.
Il Consiglio dell’Ordine dei Geologi del Lazio, affida queste considerazioni a Voi per un Vostro autorevole e deciso intervento
affinché si arrivi ad una bozza di riforma più rispettosa delle conoscenze tecniche/scientifiche, e nella quale la definizione del
programma delle indagini geognostiche sia pianificata e sviluppata dal geologo in concertazione con il progettista e con il
committente, al fine di rendere la modellazione della componente terreno unitaria e comprensiva di tutti i vari aspetti e
componenti ed in particolare dell’analisi della pericolosità geologica della singola opera progettata.
Si resta disponibili per ogni eventuale chiarimento.
Certi di un Vostro autorevole interessamento, inviamo distinti saluti.
per il Consiglio dell’Ordine dei Geologi del Lazio
Il Presidente
Dott. Geol. Claudio Paniccia
professioneGeologo 15-2007 29