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Il vangelo di Luca

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<strong>Il</strong> <strong>vangelo</strong> <strong>di</strong> <strong>Luca</strong><br />

stro(Mt.10,24–25).<br />

Annuncio del tra<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> Pietro (22,31–38)<br />

31Simone, Simone, ascolta! Satana ha<br />

preteso <strong>di</strong> passarvi al vaglio, come si fa<br />

con il grano per pulirlo. 32 Ma io ho pregato<br />

per te, perché la tua fede non venga<br />

meno. E tu, quando sarai tornato a<br />

me, da' forza ai tuoi fratelli. 33 Allora<br />

Pietro gli <strong>di</strong>sse: - Signore, con te sono<br />

pronto ad andare anche in prigione e<br />

persino alla morte. 34 Ma Gesù rispose:<br />

Pietro, ascolta quel che ti <strong>di</strong>co: oggi,<br />

prima che il gallo canti, avrai <strong>di</strong>chiarato<br />

tre volte che non mi conosci.<br />

Figura 103 - Ultima Cena - M. Merisi, detto il Caravaggio<br />

35Poi Gesù <strong>di</strong>sse ai suoi <strong>di</strong>scepoli: Quando<br />

vi mandai senza sol<strong>di</strong>, senza bagagli<br />

e senza sandali, vi è mancato qualcosa Essi risposero: Niente! 36 Allora Gesù <strong>di</strong>sse: Ora però<br />

è <strong>di</strong>verso: chi ha dei sol<strong>di</strong> li prenda; così anche chi ha una borsa. E chi non ha una spada<br />

venda il suo mantello e se ne procuri una. 37 Vi <strong>di</strong>co infatti che deve avverarsi per me quel<br />

che <strong>di</strong>ce la Bibbia: È stato messo tra i malfattori. Ecco, quel che mi riguarda sta ormai per<br />

compiersi. 38 Allora i <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong>ssero a Gesù: Signore, ecco qui due spade! Ma Gesù rispose:<br />

Basta!)<br />

Premessa<br />

Con il brano letto termina quello che si può giustamente chiamare il <strong>di</strong>scorso d’ad<strong>di</strong>o del Maestro,<br />

le cui parole s’intersecano, nella loro drammaticità, con quelle dette sul pane e sul vino offerti a<br />

Dio durante la cena pasquale quale ren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> grazie e corpo e sangue <strong>di</strong> Gesù che, <strong>di</strong> fatto,<br />

danno origine ad una nuova alleanza, il cui farnememoria perpetuerà fino alla venuta del regno <strong>di</strong><br />

Dio i loro frutti <strong>di</strong> comunione e <strong>di</strong> avveramento della volontà del Padre.<br />

Le parole del Maestro nel loro senso e significato manifesteranno la loro <strong>di</strong>namica tra l’ora <strong>di</strong> Gesù<br />

e la parusia (venuta gloriosa) del Figlio dell’uomo, il cui arco <strong>di</strong> tempo troverà nella pasqua del Cristo<br />

lo spartiacque fondamentale per gli ere<strong>di</strong> storici <strong>di</strong> Gesù, gli apostoli; questi ogniqualvolta osserveranno<br />

nel tempo dell’attesa il comando <strong>di</strong> farne memoria, godranno della presenza viva e<br />

reale <strong>di</strong> Gesù attuata, per mezzo dello Spirito e della sua Parola, in una forma nuova ma sempre<br />

essenziale per la loro salvezza.<br />

Dietro il comando <strong>di</strong> Gesù vi sta la necessità <strong>di</strong> non far mai mancare ai <strong>di</strong>scepoli la sua prossimità,<br />

la sua forza e l’assistenza, in definitiva la sua grazia affinché essi possano percorrere, nella storia,<br />

gli stessi itinerari della sua missione, nella quale non mancheranno mai le prove e i travagli, in definitiva<br />

le croci al fine <strong>di</strong> perpetuare presso gli uomini i segni manifestanti l’amore <strong>di</strong> Dio per loro e<br />

per la creazione.<br />

<strong>Il</strong> corpo e il sangue saranno la garanzia che la nuova alleanza apporterà una vita più forte della<br />

morte, un bene più forte e resistente del male, una luce superiore alle tenebre, una salvezza più<br />

forte delle tentazioni e delle opere del demonio.<br />

Kairòs 233

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