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<strong>Il</strong> <strong>vangelo</strong> <strong>di</strong> <strong>Luca</strong><br />
cuni che avranno a che fare con la figura del Maestro nella tragicità della sua passione. L’unica<br />
particolarità <strong>di</strong> questa grande sala è l’esser provvista <strong>di</strong> tappeti su cui <strong>di</strong>sporsi per la Cena,<br />
mentre il rituale ebraico prevedeva la consumazione in pie<strong>di</strong> quale ricordo della fuga<br />
dall’Egitto; una voluta novità Forse sì, in quanto evoca qualcosa <strong>di</strong> molto più intimo, familiare<br />
e <strong>di</strong> amicizia.<br />
<br />
Andarono, trovarono… e prepararono<br />
Le in<strong>di</strong>cazioni date si rivelarono puntuali e Pietro e Giovanni eseguirono fedelmente il loro incarico;<br />
ad ogni <strong>di</strong>scepolo mostrarsi fiducioso nei confronti <strong>di</strong> Gesù e pronto ad eseguirne la volontà<br />
e il desiderio. <strong>Il</strong> frutto <strong>di</strong> questa fedeltà è la comunione dei cuori della comunità che si rifà<br />
al desiderio del Maestro.<br />
La Cena del Signore e l’istituzione dell’Eucaristia (22,14–20)<br />
14Quando venne l'ora per la cena<br />
pasquale, Gesù si mise a tavola con<br />
i suoi apostoli. 15 Poi <strong>di</strong>sse loro: Ho<br />
tanto desiderato fare questa cena<br />
pasquale con voi prima <strong>di</strong> soffrire.<br />
16Vi assicuro che non celebrerò più<br />
la Pasqua, fino a quando non si realizzerà<br />
nel regno <strong>di</strong> Dio.<br />
17Poi Gesù prese un calice, ringraziò<br />
Dio e <strong>di</strong>sse: Prendete questo calice e<br />
fatelo passare tra <strong>di</strong> voi. 18 Vi assicuro<br />
che da questo momento non berrò<br />
più vino fino a quando non verrà<br />
il regno <strong>di</strong> Dio.<br />
19Poi prese il pane, fece la preghiera<br />
<strong>di</strong> ringraziamento, spezzò il pane, lo<br />
<strong>di</strong>ede ai suoi <strong>di</strong>scepoli e <strong>di</strong>sse: Questo<br />
è il mio corpo, che viene offerto<br />
per voi. Fate questo in memoria <strong>di</strong><br />
me. 20 Allo stesso modo, alla fine della<br />
cena, offrì loro il calice, <strong>di</strong>cendo: Questo calice è la nuova alleanza che Dio stabilisce<br />
per mezzo del mio sangue, offerto per voi.<br />
Figura 101 - Ultima Cena - Duccio da Boninsegna<br />
Premessa<br />
Secondo l’opinione <strong>di</strong> molti stu<strong>di</strong>osi la Pasqua <strong>di</strong> Gesù inizia al Getsemani con l’agonia del Cristo; <strong>di</strong><br />
certo, però, il racconto che abbiamo letto, non solo illumina tutto il ministero del Figlio dell’uomo,<br />
la sua relazione con il Padre e con il Regno, la sua prossimità al genere umano, ma è pure<br />
l’inelu<strong>di</strong>bile chiave <strong>di</strong> letturadella Pasqua <strong>di</strong> Gesù, in quanto ne offe lo spirito, le motivazioni, le <strong>di</strong>namiche,<br />
le prospettive.<br />
Per tutto questo, ed altro ancora, il racconto della Cena ha trovato nella riflessione della Chiesa<br />
una tale rilevanza e una tale ricerca che ancora non sono esaurite.<br />
<strong>Il</strong> mistero della fede se da una parte ha rivelato uno dei più alti momenti dell’amore <strong>di</strong> Dio per le<br />
sue creature e per la loro salvezza, amore che perdura e interpella sempre il presente della Chiesa,<br />
dall’altra mantiene vivo il suo arcano fino a quando non si realizzerà nel regno <strong>di</strong> Dio.<br />
La trepidazione che nasce <strong>di</strong> fronte a tutta la ricchezza implicita e esplicita dello spezzar del pane,<br />
si stempera nella consapevolezza che quanto il Sacramento annuncia e attua, è dono per tutti e<br />
Kairòs 225