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Il vangelo di Luca

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<strong>Il</strong> <strong>vangelo</strong> <strong>di</strong> <strong>Luca</strong><br />

sottolinea una: la scarsa conoscenza della Parola <strong>di</strong> Dio, ignoranza che impe<strong>di</strong>sce, tra l’altro, una<br />

fede matura e, soprattutto, la preghiera che ne consegue che è altra via per conoscere chi ci può<br />

recare la pace, per conoscere il Signore della pace.<br />

Pare pure opportuno rilevare che non conoscendo ciò che ci è autenticamente necessario, la salvezza,<br />

la pace, la giustizia, l’amore, non si è altrettanto in grado <strong>di</strong> vedere i “segni dei tempi” che<br />

manifestano la vicinanza <strong>di</strong> Dio, le sue “visite” come i suoi “inviati”.<br />

43–44) Una pre<strong>di</strong>zione<br />

Numerosi stu<strong>di</strong>osi si sono posti il problema se l’evangelista scriva questa “profezia” alla luce della<br />

<strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> Gerusalemme avvenuta nell’anno 70 d.C. ad opera <strong>di</strong> Tito, un anno abbastanza vicino<br />

alla stesura del III° Vangelo; comunque sia andata la profezia in<strong>di</strong>ca con chiarezza la sorte che<br />

sarebbe capitata al “Città santa”, che non aveva saputo accogliere, riconoscere il Cristo e il ”tempo<br />

della salvezza <strong>di</strong> Dio”.<br />

A noi sottolineare che queste parole <strong>di</strong> Gesù le <strong>di</strong>sse tra le lacrime e non come chi accerta le <strong>di</strong>sgrazie<br />

altrui che gli danno ragione, quelle lacrime <strong>di</strong> Gesù sono anche frutto dell’impotenza <strong>di</strong> chi<br />

per scelta e <strong>di</strong> servizio si ferma alla soglia dell’altrui libertà; non si tratta qui <strong>di</strong> fare del “fondamentalismo”<br />

religioso ma <strong>di</strong> applicare almeno un’onesta e lucida osservazione sulla storia umana:<br />

quando l’uomo e la sua civiltà perdono <strong>di</strong> vista le ra<strong>di</strong>ci e i valori autentici della propria spiritualità<br />

o della propria religione ivi seminati da Dio, non è tanto lo spirito o la religione che ne soffre,<br />

quanto piuttosto l’umanità stessa, specie nelle sue componenti più deboli e fragili, e non per “colpa”<br />

<strong>di</strong> Dio, ma per le mani dell’uomo.<br />

Ultima nota: Gesù, <strong>di</strong>versamente dai re terreni, non prova superiorità o <strong>di</strong>sprezzo sui “vinti” ma ne<br />

compatisce il destino e le pene; egli sa che quando si rifiuta il Bene, è il Male a determinare le sorti<br />

della storia.<br />

Come conclusione pare opportuno proporre qui un breve passo tratto da un’omelia <strong>di</strong> Paolo VI:<br />

(Omelia del<br />

16/02/64).<br />

<strong>Il</strong> pianto <strong>di</strong> Gesù è necessario che scuota la nostre presuntuose conoscenze, soprattutto i nostri<br />

cuori, così che l’appuntamento con Lui, o gli appuntamenti domenicali con Lui e con i fratelli, si<br />

trasformino in lacrime <strong>di</strong> gioia per essere al centro <strong>di</strong> un amore e <strong>di</strong> una conpassione che è <strong>di</strong>rettamente<br />

proporzionale all’amore che la sottende; siano i nostri cuori, come le nostre città, simili a<br />

Ninive che per la visita <strong>di</strong> Giona, su mandato <strong>di</strong>vino, seppe ascoltare il profeta e riconoscere il<br />

tempo nel quale Dio era venuto a salvarla e così convertirsi e salvarsi dalla sorte che l’attendeva<br />

(cfr.Gio.3).<br />

Gesù scaccia i mercanti dal Tempio (19,45–48)<br />

45Poi Gesù entrò nel cortile del Tempio e cominciò a cacciar via quelli che stavano là a vendere.<br />

46 Diceva loro: "Nella Bibbia sta scritto: La mia casa sarà casa <strong>di</strong> preghiera, voi invece,<br />

ne avete fatto un covo <strong>di</strong> briganti".<br />

47Gesù insegnava ogni giorno nel Tempio. I capi dei sacerdoti, i maestri della Legge e le altre<br />

autorità del popolo cercavano <strong>di</strong> farlo morire. 48 Ma non sapevano come fare, perché la<br />

gente era sempre attorno a Gesù ad ascoltare le sue parole.<br />

Premessa<br />

Quello letto è il terzo atto della “presa <strong>di</strong> Gerusalemme” da parte <strong>di</strong> Gesù Re-Messia; dopo<br />

Kairòs 196

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