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Gazzetta del Sulcis Iglesiente

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spedizione in abb. postale art. 2 comma 20/B legge 662/96 filiale CA<br />

Carbonia . Anno XVII n° 337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006 . Euro 1,03 . e-mail: gazzetta<strong>del</strong>sulcis@tiscali.it<br />

www.gazzetta<strong>del</strong>sulcis.it<br />

ORGANO D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE<br />

Via Nazionale, zona PIP • Carbonia<br />

Tel. 0781.64324 - 674922<br />

FUORI NERINA DIRINDIN<br />

Non è più tollerabile che un componente<br />

<strong>del</strong>la Giunta regionale continui<br />

a criminalizzare il settore industriale<br />

isolano, additandolo come esclusiva<br />

fonte di malattie gravissime e di disagio<br />

sociale. Una persona <strong>del</strong> genere,<br />

o è fuori <strong>del</strong>la realtà (e pertanto<br />

và rimossa) oppure vuol cancellare<br />

l’industria per spianare la strada al<br />

turismo (che non potrà mai dare<br />

altrettanti posti di lavoro stabili), offrire<br />

il fianco a società di servizi (con<br />

manager d’importazione, come nelle<br />

ASL), o emulare il suo antenato<br />

Giambattista Lorenzo Bogino (Ministro<br />

di Stato incaricato nel 1759 di<br />

curare gli affari di Sardegna da Carlo<br />

Emanuele III, ma non mise mai piede<br />

nell’Isola nella quale è rimasto<br />

con l’appellativo “su buginu” per la<br />

sua ferrea disciplina impositiva).<br />

L’indagine presentata da Nerina Dirindin<br />

sullo stato <strong>del</strong>la salute <strong>del</strong>le<br />

popolazioni che vivono a diretto<br />

contatto con le aree industriali presenta<br />

diversi punti di debolezza, al di<br />

là che l’abbiano fatta illustri studiosi<br />

e ricercatori e l’abbiano avvallata<br />

altrettanto illustri magistrati, quali<br />

Felice Casson che seguì da vicino la<br />

vertenza ambientale di Porto Marghera.<br />

(m.c.)<br />

Nerina Dirindin<br />

PAG. 8<br />

DOV’E’ FINITA LA ZONA FRANCA<br />

Portovesme - Scalo Industriale<br />

Come ogni cosa ragionevolmente<br />

sensata, anche il progetto di Sardegna<br />

“Zona Franca” è finito nel<br />

dimenticatoio. Eppure esso, ripreso<br />

in diverse epoche, aveva dato segno<br />

di poter offrire all’Isola quei benefici<br />

economici tali da indurre le sue<br />

popolazioni al più gratificante ottimismo.<br />

Invece, dopo tempo, l’argomento<br />

non sembra possa interessare<br />

più alcuno.<br />

Regione e Governo non hanno più<br />

ritenuto di spingere oltre l’argomento,<br />

grazie anche all’inconsistente<br />

peso politico dei rappresentanti<br />

(Deputati e Senatori) sardi, i quali,<br />

salvo rare eccezioni, in Parlamento<br />

fanno numero e nulla più.<br />

Tuttavia non và dimenticato che<br />

qualcosa, il progetto Sardegna<br />

“Zona Franca”, aveva prodotto.<br />

Erano stati identificati i cosiddetti<br />

“porti franchi” (Cagliari, Portovesme,<br />

Portotorres, Olbia, Oristano<br />

e Arbatax) che avrebbero dovuto<br />

fungere la “piede-a-terre” per commerci<br />

ed insediamenti produttivocommerciali<br />

in esenzione o agevolazione<br />

di tasse.<br />

La stranezza, però, sta nel fatto che<br />

finora neppure il Porto Canale di<br />

Cagliari, che ha traffici internazionali<br />

di notevole rilevanza economica,<br />

è stato accreditato come “porto<br />

franco”. Tutto ciò dimostra che la<br />

Sardegna, per l’inconsistenza politica<br />

di Regione e dei Parlamentari<br />

isolani, si trova ancora appesantita<br />

da una condizione economica i cui<br />

risvolti destabilizzanti potrebbero<br />

iniziare tra breve tempo, se non<br />

verranno accettate le agevolazioni<br />

tariffarie per l’energia elettrica destinata<br />

alle industrie energivore di<br />

Portovesme. (m.c.)<br />

LA REGIONE VENDE<br />

I GIOIELLI DI FAMIGLIA<br />

Masua<br />

Ormai è deciso: la Regione<br />

sarda ha deciso di vendere i<br />

gioielli di famiglia, iniziando<br />

dai più preziosi siti ex minerari:<br />

Masua, Monte Agruxiau,<br />

Ingurtosu ed altri. Il migliore<br />

offerente potrà così impadronirsi<br />

<strong>del</strong>le più suggestive coste<br />

sarde, quelle che si trovano<br />

davanti a Pandizucchero e<br />

quelle <strong>del</strong>la Costa Verde. Con<br />

appena cento miliardi <strong>del</strong>le<br />

vecchie lire i nuovi padroni<br />

<strong>del</strong> patrimonio legato all’epopea<br />

mineraria sarda potranno<br />

realizzare alberghi, centri benessere<br />

e persino campi per<br />

il golf, dove ovviamente non<br />

potranno accedere i vecchi<br />

minatori per ammirare parte<br />

<strong>del</strong>la storia legata alla memoria<br />

mineraria. Chiunque<br />

possa, sarà bene farsi avanti<br />

per fotografare da vicino Pandizucchero<br />

e Portoflavia.<br />

PAG. 4<br />

villamassargia<br />

SINDACO FRANCO PORCU<br />

“RECLUSO” A ORBAI<br />

SERVIZI AUTOGRU<br />

da 80 t. -35 t. -14 t.<br />

Sede Amministrativa e Operativa:<br />

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Franco Porcu<br />

PAG. 11


“Il principale obiettivo <strong>del</strong> programma<br />

di governo è il risanamento<br />

<strong>del</strong> bilancio: a questo fine<br />

sono state presentate manovre<br />

finanziarie capaci d’incidere sulla<br />

riduzione <strong>del</strong> disavanzo, con<br />

interventi qualificati <strong>del</strong>la spesa”.<br />

Lo ha detto l’on. Eliseo Secci,<br />

Presidente <strong>del</strong>la Terza Commissione<br />

e relatore di maggioranza<br />

introducendo in aula la discussione<br />

sul maxicollegato (disegno<br />

di legge 216) alla Finanziaria.<br />

L’attuazione di una seria politica<br />

<strong>del</strong>le entrate e l’istituzione <strong>del</strong>l’Agenzia<br />

regionale <strong>del</strong>le entrate<br />

(prevista nel Ddl), “e condivisa<br />

da tutti”, rientrano in questo<br />

obiettivo ed assumono particolare<br />

valore anche “in relazione alla<br />

vertenza con lo Stato” per l’assegnazione<br />

<strong>del</strong>le quote Irpef e Iva e<br />

il monitoraggio dei crediti fiscali.<br />

Richiamandosi alla pregiudiziale<br />

sollevata dall’on. Mario Floris<br />

(Uds, gruppo misto) che ritiene<br />

il maxicollegato una legge omnibus,<br />

contenente i più svariati<br />

argomenti, e non in linea con la<br />

legge finanziaria e il regolamento<br />

consiliare, l’on. Secci ha affermato<br />

che, nonostante l’esame<br />

congiunto con le Commissioni<br />

di merito, per le parti di competenza,<br />

“il livello di discussione è<br />

stato molto maggiore rispetto al<br />

passato”. Tuttavia questo procedimento<br />

non deve trasformarsi<br />

in prassi, ha aggiunto, e le Commissioni<br />

“devono avere facoltà e<br />

titolo di esaminare in autonomia<br />

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www.gazzetta<strong>del</strong>sulcis.it<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />

RELAZIONE SUL MAXICOLLEGATO<br />

ALLA FINANZIARIA REGIONALE<br />

gli interventi di settore”.<br />

Fra le iniziative contenute nel<br />

documento, l’on. Secci ha citato,<br />

in particolare, il programma per<br />

l’occupazione (affidato ai Comuni)<br />

“Sardegna fatti bella” (20 milioni<br />

per il 2006), per continuare<br />

con “Sardegna speaks English”<br />

(20 milioni), con i progetti pilota<br />

per il recupero turistico-economico<br />

dei centri storici, con l’istituzione<br />

<strong>del</strong>l’agenzia di promozione<br />

economica “Sardegna promozione”,<br />

a sostegno <strong>del</strong>le produzioni<br />

tipiche, dall’agroalimentare all’artigianato<br />

(l’agenzia assorbirà<br />

l’Isola, l’Istituto per l’organizzazione<br />

<strong>del</strong> lavoro artigiano).<br />

Tre le imposte di nuova istituzione:<br />

quella sulle plusvalenze dei<br />

fabbricati adibiti a seconde case;<br />

quella sulle seconde case a uso<br />

turistico e quella su aerei e barche<br />

da diporto. Il provvedimento “ha<br />

suscitato ampio dibattito”, ma il<br />

Consiglio Regionale<br />

Giacomo Sanna (Psd’Az) risponde<br />

a dichiarazioni <strong>del</strong> senatore Cabras (Ds)<br />

Il senatore Antonello Cabras,<br />

nelle trattative per le politiche,<br />

mi ha offerto la candidatura<br />

come capolista <strong>del</strong><br />

partito di cui mi onoro essere<br />

Segretario.<br />

Il giorno dopo le elezioni mi<br />

invita a dimettermi dalla guida<br />

<strong>del</strong> Psd’Az. Comprendo che<br />

l’esponente Ds sia abituato<br />

a influenzare alcuni dirigenti<br />

sardisti, ma stia certo che<br />

il destino <strong>del</strong> Psd’Az non lo<br />

deciderà lui, ma il mio Partito.<br />

Quanto all’analisi <strong>del</strong><br />

voto, stupisce che nell’arco di<br />

ventiquattro ore l’autorevole<br />

esponente <strong>del</strong>la Quercia, con<br />

un atteggiamento al limite <strong>del</strong>la<br />

schizzofrenia politica, abbia<br />

attribuito il successo <strong>del</strong>l’Ulivo,<br />

prima al governatore Soru<br />

e poi ai voti sardisti lasciati<br />

alla libera coscienza per il voto<br />

<strong>del</strong>la Camera. Farebbe meglio<br />

a ringraziare i suoi elettori per<br />

il successo <strong>del</strong>l’Ulivo in Sardegna<br />

e godersi, fino a che ci<br />

sono, i ventiquattromila voti<br />

di differenza che lo separano<br />

dal baratro in Italia, piuttosto<br />

che instillare veleno, intromettendosi<br />

nelle questioni interne<br />

di partiti che non sono il suo<br />

e che godono, al momento, di<br />

ampia autonomia nelle scelte<br />

politiche.<br />

Giacomo Sanna<br />

Eliseo Secci<br />

diritto di compartecipare alle entrate,<br />

pur con qualche difficoltà<br />

d’ordine tecnico, “a noi sembra la<br />

strada giusta”. La Commissione,<br />

peraltro, ha precisato, ha rimodulato,<br />

abbassandoli, gli importi. La<br />

“ratio”, ha spiegato, di far ricadere<br />

(parte degli introiti saranno infatti<br />

ridistribuiti ai Comuni sardi)<br />

su tutta l’Isola la ricchezza <strong>del</strong>le<br />

coste.<br />

ILLEGITTIMO<br />

PROVVEDIMENTO<br />

SOPPRESSIONE<br />

DI “ISOLA”<br />

L’Assessore regionale dei Trasporti<br />

Sandro Broccia ha ricordato<br />

che uno degli elementi<br />

“innovativi” e qualificanti <strong>del</strong>la<br />

L.R. 7 dicembre 2005 n°21<br />

è la previsione <strong>del</strong>l’integrazione<br />

tra i servizi ordinari di linea<br />

ei<br />

Sul fronte <strong>del</strong>le entrate una raccomandazione:<br />

intervenire con<br />

il governo per il rifinanziamento<br />

documento,<br />

<strong>del</strong> Piano di Rinascita (dal<br />

oppor<br />

1994<br />

-<br />

senza fondi aggiuntivi).<br />

brevi<br />

L’on. Secci ha toccato<br />

risultati<br />

i punti<br />

principali <strong>del</strong> collegato, un documento<br />

corposo, composto<br />

alla<br />

da<br />

23 articoli, divisi in cinque<br />

disoccupacapi,<br />

soffermandosi sugli interventi<br />

2002,<br />

a<br />

favore <strong>del</strong>l’agricoltura (“garantire,<br />

attraverso il potenziamento<br />

per-<br />

20,6%<br />

dei consorzi fidi, l’accesso<br />

con<br />

al<br />

credito”, superando le difficoltà<br />

mani -<br />

a fornire garanzie alle<br />

triennio,<br />

banche),<br />

ed in particolare ai consorzi<br />

registrato<br />

di<br />

bonifica per abbattere<br />

occupazionale<br />

i costi di<br />

manutenzione degli impianti (nel<br />

complesso 28,6 milioni).<br />

riscondati<br />

Politiche sociali, formazione professionale<br />

e interventi sul<br />

lavoro<br />

personale<br />

regionale sono gli altri<br />

luglio<br />

argomenti<br />

contenuti nel documento.<br />

666.000<br />

In particolare “si è inteso favorire<br />

il processo di cancellazione dall’albo<br />

<strong>del</strong> personale <strong>del</strong>la formazione”,<br />

anche con incentivi, per<br />

coloro vicini alla pensione; sono<br />

state incentivate le assunzioni a<br />

tempo indeterminato (ma con<br />

stabilizzazione), mentre per i dipendenti<br />

di fascia alta è prevista<br />

la stabilizzazione senza incentivi<br />

e presso enti regionali entro un<br />

anno.<br />

Incentivi di pensionamento anche<br />

per i dipendenti regionali (il fine è<br />

quello <strong>del</strong>la riduzione degli organici),<br />

mentre è stata introdotta la<br />

norma che sopprime l’indennità<br />

di missione.<br />

“Questo provvedimento, ha concluso<br />

l’on. Secci, rientra nella<br />

grande riforma <strong>del</strong>la Regione,<br />

cosa che comporta un notevole<br />

impegno da parte di tutti”.<br />

Mario Floris<br />

“Dopo la Sfirs anche l”Isola”,<br />

l’ente regionale per l’organizzazione<br />

<strong>del</strong>l’artigianato artistico:<br />

stessa sorte, stessa decisione<br />

<strong>del</strong> Tar Sardegna, sono<br />

illegittimi i provvedimenti <strong>del</strong><br />

Presidente <strong>del</strong>la Regione”.<br />

L’on. Mario Floris (Uds, gruppo<br />

misto) ha commentato così<br />

il nuovo “passo falso” <strong>del</strong>l’on.<br />

Soru. Oltre all’immagine istituzionale<br />

che “esce con le ossa<br />

rotte”, afferma Floris, ci sono le<br />

spese che la Regione deve sostenere<br />

per decisione avventate.<br />

Alla politica <strong>del</strong>le riforme, infatti,<br />

Soru preferisce la politica<br />

dei dispetti” e, all’osservanza<br />

<strong>del</strong>le regole, “antepone l’arroganza<br />

<strong>del</strong> potere”. Sarebbe<br />

utile, ha concluso l’on. Floris,<br />

più ponderatezza e riflessione<br />

perché “c’è in ballo la stessa<br />

credibilità <strong>del</strong>la massima istituzione<br />

autonomistica”.<br />

TRASPORTO “AMICO BUS”<br />

A DOMANDA PORTA A PORTA<br />

con quelli non di linea, svolti<br />

anche con autovetture e su domanda,<br />

come strumento di risposta<br />

ai bisogni di mobilità in<br />

contesti di domanda debole.<br />

L’Assessore ricorda, inoltre,<br />

che l’Assessorato regionale<br />

dei Trasporti ha promosso<br />

progetti sperimentali di servizi<br />

“a domanda” con l’obiettivo<br />

di favorire lo sviluppo nella<br />

cultura trasportistica sarda di<br />

una sensibilità e di una conoscenza<br />

non solo teorica di tali<br />

modalità.<br />

In particolare, con il Progetto<br />

“Amico Bus”, oltre che sperimentare<br />

il mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong>l’offerta<br />

di trasporto pubblico “a domanda”,<br />

<strong>del</strong> tipo porta a porta,<br />

si è inteso dare una risposta<br />

concreta al trasporto<br />

“sociale”, con riferimento in<br />

particolare alle persone con<br />

disabilità, oggi sostanzialmente<br />

escluse dalla possibilità di<br />

utilizzo <strong>del</strong> trasporto pubblico<br />

stante l’inadeguatezza <strong>del</strong> materiale<br />

rotabile e <strong>del</strong>la limitata<br />

“accessibilità” urbanistica di<br />

molti contesti urbani.<br />

Ulteriori obiettivi, non meno<br />

importanti, <strong>del</strong> Progetto “Amico<br />

Bus” sono quelli di creare le<br />

condizioni per un progressivo<br />

coordinamento unico <strong>del</strong> trasporto<br />

sociale nell’area conurbata<br />

di Cagliari e di sperimentare<br />

un mo<strong>del</strong>lo organizzativo<br />

di trasporto, che sia replicabile<br />

a diversi livelli territoriali nell’Isola<br />

e per particolari categorie<br />

di domanda.<br />

L’Assessore, con la sua proposta,<br />

ha richiamato l’attenzione<br />

<strong>del</strong>la Giunta sul fatto<br />

che il piano di sviluppo <strong>del</strong><br />

progetto, in questa fase sperimentale<br />

finalizzata a valutare<br />

Regione<br />

esigenze <strong>del</strong>le imprese. In questa logica, in questi giorni.(ApInformazioni)<br />

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ASSESSORE PIGLIARU<br />

SU IMPUGNAZIONE<br />

DELLA FINANZIARIA<br />

Dopo aver preso visione dei motivi<br />

che hanno portato il Governo ad<br />

impugnare la finanziaria regionale,<br />

l’Assessore <strong>del</strong> Bilancio Francesco<br />

Pigliaru ha rilasciato la seguente<br />

dichiarazione:<br />

“La principale contestazione avanzata<br />

dal Governo contro la finanziaria<br />

2006 <strong>del</strong>la Regione Sardegna<br />

riguarda la copertura prevista per il<br />

disavanzo di amministrazione. La<br />

copertura in questione si basa sul<br />

ricorso all’indebitamento.<br />

Su questo aspetto, la Sardegna opera<br />

esattamente come altre Regioni<br />

italiane. Non solo. Tutte le finanziarie<br />

sarde, a partire dal 2000, adottano<br />

questo metodo di copertura,<br />

senza che il Governo abbia mai<br />

avuto alcunché da eccepire.<br />

Ciò detto, va precisato che, nel<br />

rispetto <strong>del</strong>la normativa vigente,<br />

il nostro disavanzo deriva interamente<br />

da mutui autorizzati (e non<br />

contratti nell’anno di riferimento)<br />

al fine di sostenere spese di investimento.<br />

Il secondo punto di contestazione<br />

<strong>del</strong> Governo riguarda la norma che<br />

interviene a favore degli enti locali<br />

sull’applicazione <strong>del</strong> patto di stabilità.<br />

Con tale norma la Regione consente<br />

agli enti locali di escludere<br />

dal proprio patto di stabilità con<br />

MIGLIORA I SITO INTERNET<br />

Sandro Broccia<br />

Francesco Pigliaru<br />

lo Stato i finanziamenti regionali<br />

destinati a spese di investimento e<br />

a funzioni trasferite dalla Regione.<br />

Di tali spese si fa comunque carico<br />

il patto di stabilità tra Regione Sardegna<br />

e Stato.<br />

Di nuovo, è bene ricordare che<br />

anche in questo caso le finanziarie<br />

<strong>del</strong>la Regione Sardegna contenevano<br />

fin dal 2003 norme <strong>del</strong> tutto<br />

simili a quella impugnata. Anche in<br />

questo caso il Governo non aveva<br />

finora eccepito alcuna illegittimità.<br />

Vale la pena infine di sottolineare<br />

che appena un mese fa il Governo<br />

ha siglato l’accordo formale sull’applicazione<br />

<strong>del</strong> patto di stabilità<br />

con la Regione Sarda. All’interno<br />

di tale accordo sono incluse – e<br />

dunque accettate dallo Stato – tutte<br />

le indicazioni contenute nella norma<br />

oggi contestata.”<br />

DEL CONSIGLIO REGIONALE<br />

Nuova veste, nuova grafica e<br />

maggiori contenuti per il sito<br />

Internet <strong>del</strong> Consiglio regionale<br />

che vuole in questo modo dialogare<br />

da vicino con i Sardi ed in<br />

generale con tutti gli utenti <strong>del</strong><br />

web. Da alcuni giorni è in rete la<br />

nuova Home Page, sicuramente<br />

più piacevole, più accattivante<br />

e più facilmente consultabile.<br />

Come afferma il Presidente Giacomo<br />

Spissu nel messaggio<br />

di presentazione e benvenuto,<br />

con la “nuova veste<br />

grafica il Consiglio intende rafforzare<br />

il livello di trasparenza<br />

<strong>del</strong> lavoro consiliare e avvicinare<br />

gli utenti alla massima istituzione<br />

<strong>del</strong>la Sardegna”.<br />

Vengono riproposti on line tutti<br />

i documenti consiliari: dai<br />

testi di legge all’intera attività<br />

ispettiva dei singoli consiglieri<br />

(Interrogazioni, interpellane e<br />

Mozioni).<br />

il gradimento <strong>del</strong> servizio e a<br />

consentire una taratura <strong>del</strong>le<br />

risorse a disposizione, prevede<br />

un programma di 10 mesi, da<br />

svolgersi all’interno <strong>del</strong>la conurbazione<br />

cagliaritana, con<br />

un servizio a chiamata, rivolto<br />

esclusivamente alle persone<br />

con disabilità. Tale fase è stata<br />

avviata dal mese di febbraio<br />

2006, mediante l’istituzione<br />

di un servizio dedicato di trasporto,<br />

in concessione al CTM<br />

SpA – Cagliari.<br />

Il CTM SpA provvede a gestire<br />

il servizio impiegando,<br />

oltre che materiale rotabile e<br />

personale proprio (di guida e<br />

di coordinamento), anche il<br />

personale specializzato di accompagnamento<br />

per assistenza<br />

a bordo, la strumentazione<br />

e la tecnologia informatica per<br />

il Centro di controllo e pianificazione,<br />

deputato alla gestione<br />

<strong>del</strong>le chiamate ed alla pianificazione<br />

dei servizi.<br />

L’Assessore dei Trasporti ricorda<br />

che l’articolo 2 <strong>del</strong>la<br />

L.R. 16/1982 stabilisce che<br />

sia la Giunta Regionale a <strong>del</strong>iberare<br />

il costo economico<br />

standardizzato dei servizi di<br />

trasporto pubblico.


Regione<br />

DIBATTITO<br />

ONOREVOLE MANINCHEDDA:<br />

UN PO’ DI COERENZA...<br />

Abbiamo seguito con interesse<br />

ed un po’ di preoccupazione l’intervento<br />

<strong>del</strong>lo scorso 18 aprile<br />

<strong>del</strong>l’on. Paolo Maninchedda (Sardegna<br />

e Libertà), già eletto nelle<br />

liste di Progetto Sardegna e poi<br />

passato nel Gruppo Misto, durante<br />

il confronto in Consiglio regionale<br />

sul c. d. maxi-collegato alla legge<br />

regionale finanziaria. In particolare<br />

il consigliere regionale aveva<br />

denunciato un grave cedimento<br />

nella politica di tutela costiera <strong>del</strong>la<br />

Giunta Soru.<br />

“Accade di scoprire in Gallura che<br />

una richiesta di verifica per l’edificazione<br />

di oltre 27 mila metri<br />

cubi sul mare sia stata prima giustamente<br />

inviata alla valutazione di<br />

impatto ambientale e poi, cinque<br />

mesi dopo, con la stessa cubatura<br />

e con pochi posti letto in meno, ritenuta<br />

tale da non essere sottoposta<br />

alla stessa valutazione … è l’unico<br />

intervento, dalla in<br />

poi, non inviato alla valutazione<br />

di impatto ambientale. Come mai<br />

quel villaggio non è stato fermato<br />

Proprio non lo so”.<br />

Secondo i mezzi d’informazione<br />

regionali, dovrebbe trattarsi <strong>del</strong><br />

complesso ricettivo Valle <strong>del</strong>l’Erica,<br />

a Santa Teresa di Gallura, cinque<br />

“blocchi” di edifici a schiera<br />

(altezza massima 6 mt.), circa<br />

28 mila metri cubi di volumetrie<br />

complessive, 360 posti letto. In<br />

una lottizzazione ricettiva (gruppo<br />

Muntoni di Aggius) già esistente<br />

da molti anni, a circa 200 metri dal<br />

mare. Non sappiamo come e perché<br />

vi siano state due diverse procedure<br />

in pochi mesi, né siamo gli<br />

“avvocati difensori” <strong>del</strong>la Giunta<br />

regionale, che risponderà certo per<br />

conto suo. Anche e soprattutto perché<br />

le procedure di verifica sono<br />

di competenza <strong>del</strong> Servizio V.I.A.<br />

<strong>del</strong>l’Assessorato regionale <strong>del</strong>la<br />

Difesa <strong>del</strong>l’Ambiente e non <strong>del</strong>la<br />

Giunta regionale (D.P.R. 12 aprile<br />

1996 e successive integrazioni,<br />

legge regionale n. 1/1999 e successive<br />

modifiche ed integrazioni,<br />

<strong>del</strong>iberazioni Giunta regionale <strong>del</strong><br />

15 febbraio 2005).<br />

La Giunta regionale, invece, sempre<br />

in quel di S. Teresa di Gallura,<br />

con la <strong>del</strong>ibera n. 9/10 <strong>del</strong> 9 marzo<br />

2006, ha negato la compatibilità<br />

ambientale al termine <strong>del</strong> procedimento<br />

di valutazione di impatto<br />

ambientale (con parere positivo<br />

<strong>del</strong>le strutture tecnico-amministrative)<br />

al complesso alberghiero (67<br />

mila metri cubi, 691 posti letto) +<br />

campo da golf proposto dalla Balcaccia<br />

Resort s.r.l. Tuttavia un paio<br />

di informazioni e chiarimenti li vogliamo<br />

proprio dare all’opinione<br />

pubblica e, in particolare, proprio<br />

all’on. Maninchedda, animato sicuramente<br />

dalle migliori intenzioni,<br />

ma, forse, non a conoscenza di<br />

alcuni particolari. Si deve sapere<br />

che Santa Teresa di Gallura è dotata<br />

di piano urbanistico comunale<br />

– P.U.C. e, quindi, non è soggetta<br />

alle disposizioni <strong>del</strong>la legge regionale<br />

n. 8/2004, la c. d. legge<br />

salva-coste invocata dall’on. Maninchedda.<br />

Quel P.U.C., smaccatamente<br />

permissivo verso l’edificazione<br />

sulle coste, è stato elaborato<br />

ed approvato in attuazione di quei<br />

Se il termometro <strong>del</strong>la situazione<br />

socio economica <strong>del</strong>la Sardegna,<br />

com’è l’ha definito il Presidente<br />

<strong>del</strong>la Camera di Commercio Giancarlo<br />

Deidda, è quella espressa<br />

dalla 58^ edizione <strong>del</strong>la Fiera Internazionale<br />

<strong>del</strong>la Sardegna, allora<br />

si ha ragione di credere che l’Isola<br />

sia proprio alla deriva.<br />

Una rassegna sempre uguale, dove<br />

il vero volto <strong>del</strong>la Sardegna produttrice<br />

non appare neppure in minima<br />

NASCE IN REGIONE IL REGISTRO<br />

DELLA PROMOZIONE SOCIALE<br />

La Giunta regionale ha approvato<br />

le linee guida per la disciplina<br />

<strong>del</strong>l’iscrizione al Registro regionale<br />

<strong>del</strong>le associazioni di promozione<br />

sociale. Il Presidente Soru<br />

ha riferito che la legge nazionale<br />

7 dicembre 2000 n. 383 ha disciplinato<br />

le associazioni di promozione<br />

sociale, riconoscendo il valore<br />

sociale <strong>del</strong>l’associazionismo<br />

liberamente costituito e <strong>del</strong>le sue<br />

molteplici attività, come espressione<br />

di partecipazione, solidarietà<br />

e pluralismo.<br />

Ha dettato altresì i principi fondamentali<br />

e le norme per la valorizzazione<br />

<strong>del</strong>l’associazionismo di<br />

promozione sociale e ha stabilito<br />

i principi cui le Regioni devono<br />

attenersi nel disciplinare i rapporti<br />

tra le istituzioni pubbliche<br />

e le associazioni di promozione<br />

sociale.<br />

In particolare l’articolo 7, comma<br />

4, <strong>del</strong>la citata legge demanda alle<br />

Regioni l’istituzione <strong>del</strong> Registro<br />

regionale <strong>del</strong>le associazioni di<br />

promozione sociale. Per queste<br />

ragioni la Regione Sardegna ha<br />

istituito presso la Presidenza <strong>del</strong>la<br />

Regione il Registro regionale<br />

<strong>del</strong>le associazioni di promozione<br />

sociale, ai sensi degli articoli 7<br />

ed 8 <strong>del</strong>la legge 383/2000 e un<br />

fondo regionale per l’associazionismo<br />

di promozione sociale<br />

destinato al sostegno di progetti,<br />

iniziative ed azioni per la diffusione<br />

<strong>del</strong>lo stesso in Sardegna.<br />

Lo stesso articolo 12 ha previsto<br />

che, entro novanta giorni dall’entrata<br />

in vigore <strong>del</strong>la legge, la<br />

Giunta regionale emana apposite<br />

linee guida per la disciplina <strong>del</strong>l’iscrizione<br />

al Registro.<br />

58^ FIERA INTERNAZIONALE SARDEGNA<br />

UNA RASSEGNA SENZA GRANDI NOVITA’<br />

parte, ha stimolato lo stesso Presidente<br />

<strong>del</strong>la Regione Renato Soru<br />

a prendere le distanze da quanto<br />

affermato da Giancarlo Deidda,<br />

affermando che di innovativo nella<br />

Fiera non c’è stato alcunché.<br />

Semmai, agli attenti osservatori,<br />

è parso che la 58^ edizione <strong>del</strong>la<br />

fiera Internazionale di Cagliari<br />

abbia tracciato un fossato, oltre<br />

quale c’è il fallimento <strong>del</strong>la proposta,<br />

oppure la volontà di presentare<br />

il meglio <strong>del</strong>la Sardegna<br />

guardando a quanto succede nel<br />

resto <strong>del</strong> Mediterraneo.<br />

Renato Soru ha lanciato un sasso<br />

in piccionaia: ora resta da vedere<br />

se il messaggio verrà colto da chi<br />

è preposto a tale compito, oppure<br />

se si vorrà mantenere in piedi<br />

un carrozzone assai appesantito<br />

e che solo i media beneficiari di<br />

messaggi pubblicitari non osano<br />

mettere in discussione.<br />

piani territoriali paesistici annullati<br />

(1998, 2003) perché palesemente<br />

filo-cemento ed illegittimi dai Giudici<br />

amministrativi su ricorsi degli<br />

Amici <strong>del</strong>la Terra. Ora, contestando<br />

apertamente criteri e disposizioni<br />

<strong>del</strong> piano paesaggistico regionale<br />

– P.P.R. attualmente in fase<br />

di approvazione definitiva, l’on.<br />

Maninchedda ha esplicitamente<br />

proposto nelle scorse settimane la<br />

riduzione <strong>del</strong>la misura di conservazione<br />

integrale ad alcune aree<br />

(non meglio individuate) definite<br />

“di maggior pregio”, la previsione<br />

di nuove volumetrie alberghiere<br />

(fino al 50 % <strong>del</strong>le attuali previste<br />

nelle zone “F – turistiche”) oltre i<br />

300 metri dal mare, eliminazione<br />

<strong>del</strong> divieto di nuovi campi da golf,<br />

strade extraurbane, ecc. nelle zone<br />

costiere, eliminazione <strong>del</strong> divieto<br />

di realizzazione di strade esclusivamente<br />

su fondo naturale nelle<br />

zone costiere, eliminazione <strong>del</strong> c.<br />

d. lotto minimo per l’edificazione<br />

nelle aree agricole, sospensione<br />

<strong>del</strong>la disciplina <strong>del</strong> P.P.R. per due<br />

anni per i Comuni già dotati di<br />

piano urbanistico comunale in attuazione<br />

degli annullati perchè illegittimi<br />

piani territoriali paesistici,<br />

negli altri Comuni sono comunque<br />

possibili infrastrutturazioni ed urbanizzazioni.<br />

Una contro-proposta<br />

comprendente previsioni assolutamente<br />

illegittime e censurabili<br />

(es. ultra-vigenza dei P.U.C. attuativi<br />

degli annullati piani territoriali<br />

paesistici).<br />

Se, per assurdo, si desse retta a<br />

tali proposte, ci sarebbero 10, 100,<br />

1.000 Valli <strong>del</strong>l’Erica: lo sa l’on.<br />

Maninchedda <br />

C’è da chiedersi chi abbia suggerito<br />

tali posizioni all’on. Paolo Manichedda,<br />

finora non certo noto per<br />

il suo impegno “ambientalista”:<br />

forse quel settore di progettisti e di<br />

urbanisti, già autore di molti piani<br />

e altamente “sensibile” ai temi <strong>del</strong>la<br />

c. d. urbanistica contrattata, fortemente<br />

“spodestato” dalle nuove<br />

norme di tutela costiera e dal nuovo<br />

piano paesaggistico regionale.<br />

Se è così, non sarebbe certo una<br />

battaglia di grande nobiltà...<br />

p. Gruppo d’Intervento Giuridico<br />

e Amici <strong>del</strong>la Terra<br />

Stefano Deliperi<br />

Due i provvedimenti sono stati<br />

approvati dalla Giunta, su proposta<br />

<strong>del</strong>l’Assessore <strong>del</strong>la Pubblica<br />

Istruzione, Elisabetta Pilia, per il<br />

diritto allo studio e per affrontare<br />

il fenomeno <strong>del</strong> pendolarismo, con<br />

l’abbattimento dei costi di trasporto<br />

degli studenti pendolari <strong>del</strong>le<br />

scuole superiori.<br />

Il primo provvedimento riguarda<br />

l’approvazione <strong>del</strong> Piano di riparto<br />

tra i Comuni sardi <strong>del</strong>lo stanziamento,<br />

a favore <strong>del</strong>le famiglie, per<br />

le borse di studio per sostenere le<br />

spese d’istruzione dei figli nell’anno<br />

scolastico 2005-2006. Alla Regione,<br />

secondo la ripartizione tra le<br />

Regioni stabilita dal Ministero per<br />

l’Istruzione, sono stati assegnati<br />

6.729.609 euro, in base al numero<br />

di alunni che appartengono a<br />

nuclei familiari economicamente<br />

disagiati. Le borse di studio serviranno<br />

per le spese che riguardano<br />

frequenza, sussidi e attrezzature<br />

didattiche, trasporti, mense, viaggi<br />

e visite di istruzione. L’Assessore<br />

Elisabetta Pilia ha stabilito criteri e<br />

modalità di erogazione <strong>del</strong>lo stanziamento,<br />

che viene ripartito tra<br />

tutti i Comuni <strong>del</strong>la Sardegna considerando<br />

la popolazione residente<br />

in età scolare, in base ai dati Istat al<br />

1° gennaio 2005.<br />

Potranno accedere alle borse di<br />

studio i genitori o quanti esercitano<br />

la patria podestà di alunni <strong>del</strong>la<br />

scuola <strong>del</strong>l’obbligo o secondaria<br />

superiore, sia statale che paritaria,<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />

<br />

8 MILIONI PER BORSE DI STUDIO<br />

E PER TRASPORTO DI STUDENTI<br />

PROPAGANDA ELETTORALE<br />

ELEZIONI AMMINISTRATIVE COMUNALI<br />

REGIONE SARDEGNA- 28-29 MAGGIO 2006<br />

“<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>”, secondo quanto stabilito dalla Legge 515/93, nonché ai<br />

sensi e agli effetti di quanto disposto dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni,<br />

mette a disposizione, di quanti vorranno servirsi degli spazi pubblicitari<br />

in vista <strong>del</strong>le elezioni comunali previste APERTO in Sardegna TUTTO L’ANNO per il 28 e 29 maggio<br />

2006, un Codice di Autoregolamentazione SALA CONFERENZE che CLIMATIZZATA prevede CON la 100 “par POSTI condicio”<br />

dei costi. Pertanto gli spazi politici<br />

E<br />

autogestiti<br />

SALETTE ATTIGUE<br />

o<br />

DOTATE<br />

quelli<br />

DI<br />

relativi<br />

ACCESSORI<br />

alla<br />

E CONFORT<br />

propaganda<br />

POSSIBILITA’ DI SOGGIORNO E RISTORAZIONE SALE RICEVIMENTI<br />

elettorale, avranno dei costi già prestabiliti, uguali per tutti, e contenuti nel<br />

LOCALITA’ SPIAGGIA GRANDE - CALASETTA (CA) - SARDEGNA ITALIA<br />

Codice di Autoregolamentazione tel. 0781 che 810188 resta - 0781.810153 a disposizione - 0781.810189 presso - Fax la 0781.810148 Redazione<br />

<strong>del</strong> giornale (via Gramsci 199- e-mail: Carbonia) info@hotelstella<strong>del</strong>sud.com Tel. 0781.675289/ - www.hotelstella<strong>del</strong>sud.com 333.6077645.<br />

un modo nuovo<br />

di lettura<br />

dei problemi<br />

<strong>del</strong> territorio<br />

puoi anche<br />

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FAX 1782282316<br />

o gli stessi studenti maggiorenni,<br />

appartenenti a famiglie con indicatore<br />

ISEE non superiore a 14.650<br />

euro. L’indicatore dovrà essere in<br />

corso di validità alla data di scadenza<br />

<strong>del</strong>la presentazione <strong>del</strong>la<br />

domanda, che è stata fissata al 31<br />

ottobre 2006.<br />

Per l’erogazione <strong>del</strong>le borse di studio<br />

i Comuni dovranno emanare<br />

appositi bandi. Dovranno favorire<br />

le famiglie più svantaggiate, destinando<br />

prioritariamente un importo<br />

maggiore ai nuclei con ISEE più<br />

basso, stabilito secondo tre fasce<br />

di valore: da 0 a 4.880 euro; dal<br />

4.881 a 9.760 euro; da 9.761 euro<br />

a 14.650. Per ogni singola fascia<br />

dovrà essere stilata un’apposita<br />

graduatoria. Sono stati fissati anche<br />

gli importi massimi di borse<br />

da erogare: 100 euro per gli alunni<br />

<strong>del</strong>la scuola elementare; 250 euro<br />

per quelli <strong>del</strong>la media inferiore;<br />

400 euro per la secondaria superiore.<br />

E’ di 2 milioni di euro lo stanziamento<br />

per abbattere i costi di<br />

trasporto degli studenti pendolari<br />

<strong>del</strong>le scuole secondarie superiori.<br />

L’Assessore Elisabetta Pilia ha sottolineato<br />

quanto il pendolarismo in<br />

Sardegna influisca pesantemente<br />

sull’abbandono scolastico, sul<br />

disagio studentesco e sui costi sostenuti<br />

dalle famiglie. I dati più allarmanti<br />

riguardano la provincia di<br />

Oristano con il 64,10 per cento di<br />

pendolari, seguono l’Ogliastra con<br />

il 61,20 per cento, il Medio Campidano<br />

con il 49 per cento, Nuoro<br />

con il 44,30 per cento, Sassari con<br />

il 33,10 per cento, <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong><br />

con il 31,90 per cento, Cagliari con<br />

il 34,50 per cento, Gallura con il<br />

33,10 per cento.<br />

Davanti a questo scenario, l’Assessore<br />

Pilia ha deciso di suddividere<br />

lo stanziamento tra i Comuni<br />

sardi, in base al fabbisogno che<br />

deriva dalle spese sostenute e documentate<br />

dagli studenti nell’anno<br />

2005-2006. Il contributo riguarda<br />

il trasporto su mezzi pubblici, ma è<br />

consentito anche il rimborso chilometrico<br />

per viaggi su mezzi privati<br />

di familiari, nel caso gli studenti<br />

abitino in località non servite dal<br />

trasporto pubblico locale.<br />

I Comuni con un bando pubblico<br />

dovranno raccogliere le richieste<br />

di rimborso <strong>del</strong>le spese di viaggio<br />

e stilare una graduatoria, che tenga<br />

conto <strong>del</strong>la situazione economica<br />

familiare degli studenti, calcolata<br />

con indicatore ISEE. Entro il 30<br />

settembre 2006 i Comuni dovranno<br />

presentare richiesta di contributo<br />

all’Assessorato <strong>del</strong>la Pubblica<br />

Istruzione. In base alle richieste<br />

verrà approvato il piano di riparto<br />

in favore <strong>del</strong>le Amministrazioni<br />

Comunali. I Comuni possono cumulare<br />

le risorse che derivano da<br />

questo intervento con quelle programmate<br />

con i fondi <strong>del</strong>la legge<br />

regionale 31/84 per il diritto allo<br />

studio.<br />

Un’occasione per tutti di ritrovarsi a tavola<br />

in un ambiente di simpatia e ... di gusto.<br />

P.zza Sella, 15 Iglesias - Tel. 22492-22546


<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />

UN NUOVO INTOPPO BUROCRATICO<br />

FRENA IL CONSORZIO IGEA-ATI IFRAS<br />

Gianni Podda<br />

Monteponi fanghi rossi<br />

L’inizio <strong>del</strong>la fase di collaborazione<br />

tra lavoratori Igea e Ati-Ifras, per la<br />

bonifica <strong>del</strong>le aree compromesse<br />

dalla lunga ed incontrollata attività<br />

mineraria, slitterà per qualche<br />

tempo, giusto il necessario perché<br />

la Giunta regionale approvi un<br />

emendamento allo Statuto Igea col<br />

quale verrà consentito alla società<br />

mineraria, il cui unico azionista è<br />

la Regione, di sottoscrivere quote<br />

<strong>del</strong> Consorzio che è stato, nel frattempo,<br />

messo in cantiere.<br />

Mediante il Consorzio, Igea e Ati-<br />

Ifras collaboreranno nell’attività di<br />

ripristino ambientale dei siti minerari,<br />

riportando l’ambiente alla<br />

condizione di riuso ai fini ambientali<br />

ed imprenditoriali.<br />

L’impasse al varo <strong>del</strong> Consorzio<br />

è stato avanzato dai Revisori dei<br />

Conti di Igea che hanno messo<br />

in evidenza l’impossibilità per la<br />

società mineraria, che ha in capo<br />

tutte le concessioni <strong>del</strong>la Sardegna,<br />

di sottoscrivere quote di rischio col<br />

nuovo accordo bilaterale. Dal canto<br />

suo Ati-Ifras, che ha stabilizzato<br />

circa 480 ex LSU con la finalità<br />

di operare nella fase di ripristino<br />

dei vecchi ambienti minerari, si è<br />

trovata l’impossibilità di accedere<br />

nei siti per le bonifiche perché di<br />

proprietà Igea che ha come finalità<br />

i medesimi compiti di bonifica.<br />

C’è inoltre da dire che Ati-Ifras,<br />

per la fase di bonifica, aveva già<br />

ottenuto dal Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente<br />

cospicue dotazioni finanziarie<br />

che sono congelate nella casse<br />

<strong>del</strong>la Regione in attesa <strong>del</strong>l’avvio<br />

dei lavori.<br />

Per superare questo double-face<br />

di soggetti preposti alle bonifiche,<br />

è stato deciso di formalizzare un<br />

Consorzio tra i due soggetti, intorno<br />

al quale c’è stato l’assenso <strong>del</strong>le<br />

parti interessate, dei sindacati e<br />

<strong>del</strong>la stessa Regione.<br />

Ora però occorrerà attendere qualche<br />

tempo perché la Regione modifichi<br />

parte <strong>del</strong>lo Statuto Igea e dia<br />

quindi avvio alla fase di collaborazione<br />

nei ripristini ambientali ex<br />

minerari, sia pure con competenze<br />

sinergiche ma ben distinte tra i due<br />

soggetti Igea e Ati-Ifras.<br />

“Non esistono difficoltà, ha<br />

detto il Presidente Igea Franco<br />

Manca. Abbiamo già convenuto<br />

sulla struttura, c’è<br />

l’accordo operativo per iniziare<br />

la collaborazione. Quello<br />

<strong>del</strong>la modifica di una parte<br />

<strong>del</strong>lo Statuto Igea è un aspetto<br />

formale”.<br />

I SINDACI CHIEDONO IL TURNOVER<br />

NEI CANTIERI FORESTALI SARDI<br />

Iglesias - complesso Marganai<br />

Impegno per la ricerca di una rapida<br />

ed efficace soluzione al problema<br />

<strong>del</strong> turnover nei cantieri forestali.<br />

Questo il risultato <strong>del</strong>l’incontro che<br />

una folta <strong>del</strong>egazione di Sindaci e<br />

Amministratori locali ha avuto con<br />

i capigruppo <strong>del</strong> Consiglio regionale.<br />

Si tratta, è stato ricordato, <strong>del</strong>l’annoso<br />

problema <strong>del</strong>la copertura<br />

dei posti in organico nei cantieri<br />

forestali che determina malessere<br />

nei territori interessati e aspettative<br />

fra le popolazioni.<br />

A guidare la <strong>del</strong>egazione c’era Roberto<br />

Marino Marceddu, Sindaco<br />

di Gairo, accompagnato dai rappresentanti<br />

dei comuni di Iglesias,<br />

Domusnovas, Villamassargia, Burcei,<br />

Sinnai, Osini, Tertenia, Seui,<br />

Ulassai, Lanusei, Urzulei, Jerzu,<br />

Talana, Arzana, Cardedu, Baunei,<br />

Aritzo, Seulo, Belvì, Desulo, Burgos,<br />

Illorai, Anela, Esterzili, Bultei,<br />

Bono, Bottida, Benetutti, Buddusò,<br />

Pattada, Lula, Alà dei Sardi,<br />

Irgoli, Siniscola, Santulussurgiu e<br />

Ozieri.<br />

Da anni, ha spiegato Marceddu, i<br />

Comuni attendono la copertura dei<br />

posti vacanti nei cantieri forestali,<br />

ai quali è poi collegata l’altra questione<br />

importante <strong>del</strong>le turnazioni<br />

per il personale stagionale da assumere.<br />

Si tratta di un’esigenza particolarmente<br />

sentita per il fatto che in<br />

moltissimi territori quella dei cantieri<br />

forestali è una <strong>del</strong>le poche, se<br />

non l’unica, fonte di lavoro e quindi<br />

di sopravvivenza per le comunità.<br />

Nei due incontri svolti con i rappresentanti<br />

dei gruppi consiliari<br />

(prima quelli di opposizione e poi<br />

quelli di maggioranza) i rappresentanti<br />

<strong>del</strong>l’Assemblea regionale<br />

hanno manifestato l’impegno ad<br />

affrontare il problema <strong>del</strong>la copertura<br />

<strong>del</strong> turnover.<br />

Da parte <strong>del</strong>la opposizione è stata<br />

data la disponibilità a valutare con<br />

atteggiamento positivo le eventuali<br />

proposte provenienti dai gruppi<br />

<strong>del</strong>la maggioranza per la ricerca di<br />

una soluzione adeguata; da parte<br />

<strong>del</strong>la maggioranza è stato sottolineato<br />

che il problema <strong>del</strong>la copertura<br />

<strong>del</strong>l’organico non necessita di<br />

alcuna norma di carattere legislativo,<br />

ma semplicemente di una verifica<br />

attraverso gli opportuni contatti<br />

con l’Assessore all’Ambiente<br />

e con l’Ente foreste per la determinazione<br />

dei posti vacanti e <strong>del</strong>le<br />

risorse finanziarie eventualmente<br />

necessarie (ma potrebbero queste<br />

ultime anche non essere necessarie<br />

in quanto già nella disponibilità<br />

<strong>del</strong>l’Ente).<br />

Gli impegni possibili riguardano<br />

per altro il problema <strong>del</strong> turnover<br />

in organico, e non la questione dei<br />

cosiddetti “turnisti” che costituisce<br />

un capitolo estremamente difficile<br />

e <strong>del</strong>icato come hanno sottolineato<br />

i capigruppo Siro Marrocu (Ds),<br />

Antonio Biancu (Margherita),<br />

Peppino Balia (Fas), Paolo Licheri<br />

(Rc).<br />

Non necessario pertanto un emendamento<br />

al collegato alla Finanziaria,<br />

ventilato in occasione <strong>del</strong>l’incontro<br />

dei Sindaci con le opposizioni:<br />

erano presenti i consiglieri<br />

Giorgio La Spisa (FI), Pierpaolo<br />

Vargiu (Riformatori), Salvatore<br />

Amadu e Roberto Capelli (Udc),<br />

Ignazio Artizzu (FI)).<br />

La verifica, come ha voluto precisare<br />

l’on Francesca Barracciu (Ds)<br />

dovrà inoltre essere fatta anche nel<br />

settore dei vivai, ove si presenta una<br />

situazione altrettanto critica come<br />

quella dei restanti cantieri<br />

Una lettera sarà quindi inviata all’Assessore<br />

<strong>del</strong>l’Ambiente per conoscere<br />

la situazione <strong>del</strong>le carenze di organico<br />

nei singoli cantieri e per conoscere<br />

le risorse finanziarie già oggi disponibili<br />

e quelle che eventualmente si<br />

dovessero rendere necessarie.<br />

La Provincia Carbonia Iglesias<br />

ha tagliato il traguardo, arrivando<br />

per prima al bando per il<br />

reimpiego di lavoratori svantaggiati.<br />

Si è trattato di un progetto<br />

varato dal Ministero <strong>del</strong> Lavoro,<br />

d’intesa con le Regioni, Province<br />

e Centri per l’Impiego. Esso, per<br />

la Sardegna, ha previsto in questa<br />

prima fase la possibilità di reimpiegare<br />

200 unità, attribuendone<br />

la fase pratica d’attuazione <strong>del</strong><br />

progetto, alle otto Province.<br />

La Provincia Carbonia Iglesias,<br />

bruciando in tempistica le consorelle<br />

sarde, ha bandito il “Programma<br />

Pari” per 25 unità (bando<br />

scaduto il 9 maggio 2006) e<br />

che prevedeva la possibilità, per<br />

disoccupati iscritti nelle liste di<br />

mobilità non indennizzata, di<br />

poter beneficiare di un assegno<br />

minimo di 450 euro per la durata<br />

10 mesi.<br />

“L’obiettivo, ha spiegato il Presidente<br />

<strong>del</strong>la Provincia Pierfranco<br />

Gaviano, è quello di rimettere in<br />

moto il meccanismo lavorativo<br />

per 25 unità che attualmente si<br />

trovano in condizione svantaggiata<br />

perché privi di qualsiasi<br />

sussidio. La Provincia, tramite i<br />

suoi uffici, ha avviato dei contatti<br />

con imprese o società interessate<br />

ad assumere questi lavoratori.<br />

In cambio i datori di lavoro riceverebbero<br />

loro l’indennità di<br />

450 euro mensili oltre gli sgravi<br />

fiscali previsti da apposita legge.<br />

Dal canto loro i disoccupati si<br />

Sergio Rombi<br />

troverebbero di nuovo nel ciclo<br />

lavorativo a pieno titolo e con<br />

stipendio pieno. Alle imprese,<br />

inoltre, verrebbe corrisposta anche<br />

un’ulteriore indennità (1.000<br />

euro una tantum) come voucher<br />

formativo per ogni lavoratore<br />

assunto nella richiamata condizione”.<br />

Dal canto suo l’Assessore alle<br />

Politiche <strong>del</strong> Lavoro Emanuele<br />

Cani ha tenuto a precisare che<br />

ove detti lavoratori, inclusi nella<br />

graduatoria (le donne hanno<br />

punteggio doppio rispetto agli<br />

uomini), non dovessero trovare<br />

Lavoro<br />

LA PROVINCIA SULCIS IGLESIENTE<br />

VARA IL “PROGRAMMA P.A.R.I.”<br />

Neppure il secondo incanto è<br />

andato a buon fine per la vendita<br />

<strong>del</strong>lo stabilimento Cardnet,<br />

sorto alla periferia di Iglesias in<br />

zona industriale con l’intento di<br />

produrre carte magnetiche destinate<br />

a banche e uffici pubblici e<br />

privati. Allo stato <strong>del</strong>le cose, per<br />

ammissione <strong>del</strong> liquidatore cagliaritano<br />

Carlo Dessalvi, non ci<br />

sarà un terzo incanto che avrebbe<br />

significato un ulteriore abbassamento<br />

<strong>del</strong> prezzo che, nell’ultimo<br />

incanto, era stato fissato in 10 milioni<br />

e 500 mila euro.<br />

L’unica via percorribile, ha ammesso<br />

il liquidatore Carlo Dessalvi,<br />

sarà quella <strong>del</strong>la trattativa<br />

(non privata) con chi finora ha<br />

mostrato qualche interesse. “Dal<br />

settembre scorso, ha detto il liquidatore<br />

Dessalvi, è in essere<br />

una trattativa, assai sofferta, con<br />

un gruppo svizzero. Purtroppo le<br />

trattative sono diventate un elastico<br />

che si allarga e si restringe, ma<br />

non dà segno di volersi avviare ad<br />

una concreta soluzione. Possiamo<br />

dire che si tratta di un gruppo <strong>del</strong><br />

settore, ma non pare che abbia intenzione<br />

di chiudere entro tempi<br />

ragionevoli”.<br />

Và comunque detto che gli impianti<br />

sono in stato di efficienza<br />

e adeguatamente custoditi. Essi<br />

sono pronti ad essere rimessi in<br />

produzione in brevissimo tempo.<br />

Si ha motivo di supporre che<br />

collocazione presso nuova impresa,<br />

“diverrebbero loro destinatari<br />

mensili <strong>del</strong>l’assegno di<br />

450 euro da parte <strong>del</strong>l’INPS”.<br />

“Ci si rende conto, ha aggiunto<br />

Emanuele Cani, che il “Programma<br />

Pari” rappresenta una<br />

goccia d’acqua in pieno deserto<br />

occupativo. Però, tenuto conto<br />

anche che verrà ripetuto nei<br />

prossimi mesi, abbiamo sentito il<br />

dovere di accelerare al massimo<br />

le procedure perché anche quel<br />

modesto assegno possa andare<br />

a sostegno di situazioni svantaggiate”.<br />

IGLESIAS<br />

ANCORA SENZA UNA SOLUZIONE<br />

L’ASTA PER LA VENDITA CARDNET<br />

Gigi Aste<br />

I progetti per Masua, Monte Agruxiau,<br />

Ingurtosu, Pitzinurri e Naracauli<br />

devono riguardare la riqualificazione<br />

territoriale, ambientale,<br />

paesaggistica, urbanistica ed edilizia<br />

degli ex siti minerari, ma dovranno<br />

prevedere anche un piano di sviluppo<br />

e valorizzazione economica,<br />

culturale, turistica, naturalistica e<br />

ricettiva <strong>del</strong>le aree.<br />

In particolare la gara interessa due<br />

zone: l’area di Masua e Monte<br />

Agruxiau, di circa 318mila ettari,<br />

dove sarà consentito il recupero e<br />

la realizzazione <strong>del</strong>la volumetria<br />

esistente sino al limite massimo<br />

160mila mc (120mila per Masua e<br />

40mila per Monte Agruxau)<br />

L’altra area è quella di Ingurtosu,<br />

Pitzinurri e Naracauli, di circa<br />

329mila ettari, dove sarà consentito<br />

Pierfranco Gaviano<br />

Iglesias - Cardnet<br />

il recupero e la realizzazione <strong>del</strong>la<br />

volumetria esistente sino al limite<br />

massimo di 100mila (30mila mc per<br />

Ingurtosu e 70mila per Pitzinurri e<br />

Naracauli).<br />

La base d’asta è di 32.520.000 euro<br />

per l’acquisto degli immobili di<br />

Masua e Monte Agruxiau, e di 11<br />

milioni di euro per Ingurtosu-Pitzinurri-Naracauli.<br />

La Regione intende garantire la conservazione<br />

<strong>del</strong> patrimonio paesaggistico<br />

e naturalistico dei villaggi operai<br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>, ma anche la conservazione<br />

e la valorizzazione <strong>del</strong>l’attività<br />

mineraria. Per questo nella gara, che<br />

sarà aggiudicata all’offerta economicamente<br />

più vantaggiosa, si terrà<br />

conto: <strong>del</strong>la proposta progettuale<br />

(per il 60 per cento), <strong>del</strong> tempo e <strong>del</strong><br />

programma di esecuzione dei lavori<br />

anche le maestranze, precedentemente<br />

impiegate, potranno riprendere<br />

il proprio posto, nel momento<br />

in cui la nuova proprietà<br />

rileverà gli impianti. La sentenza<br />

<strong>del</strong> tribunale ha previsto espressamente<br />

la riassunzione <strong>del</strong>le maestranze,<br />

anche se non fissa che<br />

tutte possano ritornare al proprio<br />

posto di lavoro.<br />

BANDO CESSIONE E TRASFORMAZIONE<br />

IMMOBILI EX SITI MINERARI DEL SULCIS<br />

(per il 15 per cento) e <strong>del</strong>l’offerta<br />

economica (per il 25 per cento).<br />

L’offerta dovrà comprendere: una<br />

proposta di piano urbanistico di riqualificazione<br />

<strong>del</strong>l’area, comprendente<br />

un progetto di riqualificazione<br />

territoriale e paesaggistica; un<br />

progetto economico e gestionale di<br />

sviluppo, che preveda lo sviluppo di<br />

funzioni turistiche, quali strutture alberghiere<br />

ricettive, centri benessere,<br />

strutture sportive e per il golf; interventi<br />

di miglioramento ambientale<br />

e di forestazione; realizzazione di<br />

strutture di supporto alla fruizione<br />

turistica dei siti di archeologia industriale;<br />

un progetto di sviluppo<br />

<strong>del</strong>le infrastrutture viarie e di collegamento;<br />

un’offerta economica per<br />

l’acquisto degli immobili in dismissione.


Lavoro<br />

TARIFFE ENERGETICHE RIMASTE AL PALO<br />

E BRUXELLES NON RISPONDE AL SILENZIO<br />

DELLA LATITANTE REGIONE SARDEGNA<br />

Massimo Carta<br />

Portovesme - area industriale - ALCOA<br />

La condizione degli stabilimenti<br />

energivori sardi potrebbe ridiventare<br />

calda, se non proprio<br />

esplosiva. A scatenare la nuova<br />

fase di tensione, almeno fino al<br />

momento in cui il giornale è stato<br />

impostato, è ancora la Commissione<br />

Europea per l’Energia<br />

che, stando alle indiscrezioni,<br />

vorrebbe servirsi di altri mesi di<br />

tempo prima di dare il benestare<br />

definitivo alla concessione <strong>del</strong>le<br />

tariffe elettriche agevolare agli<br />

impianti energivori sardi, per i<br />

quali il Governo aveva emanato<br />

un apposito decreto, fatto proprio<br />

dall’Autorità per l’Energia e<br />

il Gas, ma ancora non accettato a<br />

Bruxelles.<br />

Dopo un primo rinvio, durato tre<br />

mesi, adesso se ne profilerebbe<br />

un altro che, realisticamente<br />

parlando, potrebbe costituire la<br />

premessa di un’ecatombe industriale<br />

in quel di Portovesme.<br />

Finora Alcoa, Portovesme srl,<br />

Eurallumina, Ila e Cloro Soda<br />

hanno retto, in attesa <strong>del</strong>la decisione<br />

di Bruxelles, fidandosi <strong>del</strong><br />

fatto che le agevolazioni decorrerebbero<br />

comunque dal primo<br />

gennaio 2005.<br />

Ma non è detto che ciò possa<br />

continuare senza prospettiva di<br />

definizione, anche perché quanto<br />

stabilito con ordinanza <strong>del</strong>l’Autorità<br />

per l’Energia e il Gas in<br />

Italia è limitato nel tempo (fino<br />

al 2010) entro i cui termini le<br />

società beneficiarie <strong>del</strong> decreto<br />

dovranno attrezzarsi strutturalmente<br />

per prodursi direttamente<br />

l’energia elettrica a migliori condizioni<br />

di quanto non sia in grado<br />

di concedere l’attuale mercato<br />

italiano, per la quasi totalità in<br />

mano all’Enel.<br />

Di fronte a questo scenario sindacati<br />

e lavoratori, negli ultimi<br />

giorni di aprile, hanno attivato<br />

ogni iniziativa per coinvolgere,<br />

in primis, la Regione rimasta la<br />

grande assente in questa vertenza,<br />

al di là di alcune enunciazioni<br />

che hanno lasciato il tempo che<br />

hanno trovato.<br />

I lavoratori di Portovesme, come<br />

hanno confermato i Segretari<br />

sindacali <strong>del</strong> settore industriale<br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>, non intendono rinunciare<br />

al proprio posto di lavoro,<br />

tanto più che, collegato alle migliori<br />

tariffe energetiche, le multinazionali<br />

operanti nel <strong>Sulcis</strong><br />

hanno annunciato e confermato<br />

massicci investimenti con ricadute<br />

sia sulla prosecuzione <strong>del</strong>le<br />

produzioni e sia sull’allargamento<br />

<strong>del</strong>la base occupativa.<br />

Collegato alle temporali agevolazioni<br />

tariffarie, sulla fornitura<br />

<strong>del</strong>l’energia elettrica agli impianti<br />

energivori, c’è anche il discorso<br />

<strong>del</strong> progetto integrato carbonecentrale,<br />

sul cui versante ci sono<br />

già state le manifestazioni d’interesse<br />

di gruppi internazionali, ma<br />

sul quale la Regione ha steso un<br />

velo di omertà. Peraltro, anche<br />

su questo fronte, la Regione ha<br />

manifestato la medesima latitanza<br />

rispetto alle tariffe energetiche<br />

che, per quanto non di sua competenza<br />

diretta, ha il dovere <strong>del</strong>la<br />

pressione politica per far capire<br />

che non si tratta <strong>del</strong>l’ennesima<br />

rivendicazione a scatola vuota,<br />

ma di un provvedimento di<br />

accompagnamento verso la costruzione<br />

di nuova centrale che,<br />

con l’utilizzo <strong>del</strong> carbone locale,<br />

dovrebbe riuscire a mettere a disposizione<br />

la corrente necessaria<br />

alle società energivore a prezzi<br />

decisamente meno capestro di<br />

quanto non tratti oggi l’Enel nel<br />

mercato italiano.<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />

LETTERA AL GIORNALE<br />

Ho letto con interesse il servizio<br />

pubblicato da “<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

<strong>Iglesiente</strong>” in ordine all’ipotesi che<br />

le multinazionali operanti in Portovesme<br />

possano cedere una parte <strong>del</strong><br />

metallo di base a nuove società che<br />

vorranno dedicarsi alle seconde e<br />

terze lavorazioni, sempre che il loro<br />

insediamento trovi spazio nel bacino<br />

provinciale <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.<br />

Ciò in contropartita <strong>del</strong>l’agevolazione<br />

<strong>del</strong> costo energetico che dette<br />

aziende beneficeranno fino al 2010,<br />

allorché dovranno aver completato il<br />

loro programma strutturale in grado<br />

di disporre di energia a costi meno<br />

capestro di quanto il mercato non offra<br />

oggi sul territorio italiano.<br />

Riconosco che l’ipotesi avanzata<br />

coglie nel segno <strong>del</strong>la solidarietà di<br />

un territorio che, concordemente e<br />

in maniera univoca, ha sostenuto la<br />

“battaglia energetica” portata avanti<br />

dalle multinazionali, cui è stato riconosciuto<br />

il valore sociale <strong>del</strong>la loro<br />

presenza e dei futuri investimenti che<br />

hanno annunciato di voler onorare.<br />

Ringraziamo il Segretario Confederale<br />

Cisl Fabio Enne. La sua lettera è il segno<br />

<strong>del</strong> dibattito che finora “<strong>Gazzetta</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” è riuscito a stimolare sui<br />

problemi più complessi <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong><br />

lavoro.<br />

Abbiamo sempre operato per far capire<br />

che il nostro organo d’informazione,<br />

pur non disponendo di mezzi e canali<br />

più facilmente riscontrabili nei Capoluoghi,<br />

riesce ad aprire il dibattito sui<br />

temi di più stretta attualità, guardando<br />

con realismo all’occupazione mediante<br />

la difesa dei posti di lavoro.<br />

Anche di recente, nell’area cagliaritana,<br />

qualche impianto ha provocato<br />

forti preoccupazioni ambientali che i<br />

Certo è che, ove la proposta dovesse<br />

trovare la sensibilità auspicata, il territorio<br />

trarrebbe non pochi vantaggi, in<br />

quanto, al di là <strong>del</strong>le nuove intraprese<br />

che andrebbero a consolidare la base<br />

occupativa, avvierebbe dopo lunghi<br />

anni quella fase di verticalizzazione<br />

<strong>del</strong>la lavorazione manifatturiera dei<br />

metalli prodotti a Portovesme (alluminio,<br />

piombo, zinco, argento, e in<br />

futuro anche ghisa) chiudendo il ciclo<br />

imprenditoriale e di professionalità<br />

che altrove ha dato maggiore stabilità<br />

operativa.<br />

Peraltro, come già sottolineato, la<br />

cessione <strong>del</strong> metallo di base ad un<br />

prezzo agevolato, darebbe il segno<br />

solidaristico verso il territorio, ma nel<br />

contempo anche una risposta concreta<br />

all’occupazione giovanile.<br />

Noi, come sindacato, abbiamo sempre<br />

auspicato un maggior senso di<br />

solidarietà in questo territorio dove,<br />

negli anni bui <strong>del</strong>l’industrializzazione<br />

mineraria, questa prerogativa costituiva<br />

la base e la forza <strong>del</strong> movimento<br />

operaio.<br />

mezzi d’informazione regionale hanno<br />

trattato esclusivamente come fatto di<br />

cronaca, concedendo subito dopo ampi<br />

spazi alla pubblicità <strong>del</strong>l’impianto in<br />

argomento.<br />

E’ un modo di agire che non sempre nel<br />

<strong>Sulcis</strong> viene condiviso, quando addirittura<br />

non si arriva, per molto meno, ad<br />

impiantare pagine allarmistiche pur di<br />

schiacciare l’economia di questo territorio.<br />

Per fortuna qualcosa sta cambiando<br />

anche nella mentalità dei lavoratori<br />

e dei sindacati che negli ultimi tempi<br />

hanno dimostrato che l’ambiente e la<br />

sicurezza vanno difesi fuori e dentro<br />

le fabbriche senza distinzione di colori<br />

Fabio Enne<br />

Opere di edilizia industriale e civile<br />

Movimento terra e scavi<br />

Produzione calcestruzzo preconfezionato<br />

Produzione e vendita materiali inerti di varie pezzature<br />

Trasporti rifiuti CAT. 4 e 5<br />

5<br />

Quanto ipotizzato da “<strong>Gazzetta</strong>” và in<br />

questa direzione e potrebbe diventare<br />

oggetto di una nuova contrattazione,<br />

che non potrà essere forzata né corporativa.<br />

Dovrà essere il segnale che<br />

il territorio (imprese, istituzioni e organizzazioni<br />

sindacali) ha maturato<br />

una differente coscienza solidaristica<br />

e che, nel bene comune, si vorrà impostare<br />

una nuova base economica.<br />

Cordialmente.<br />

Fabio Enne<br />

Segretario Confederale Cisl<br />

Responsabile settore Industria <strong>Sulcis</strong><br />

<strong>Iglesiente</strong><br />

politici, e che i posti di lavoro possono<br />

venir meno da un giorno all’altro.<br />

L’intento di “<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” non<br />

è solo quello di difendere ad oltranza<br />

quanto esiste, ma di creare le condizioni<br />

per sviluppare nuova economia ed<br />

occupazione. Fa piacere sapere che su<br />

questo fronte ci sia qualcuno che segue<br />

con attenzione il nostro sforzo che, se ci<br />

sarà anche il sostegno <strong>del</strong>le industrie,<br />

cercheremo di consolidare per allargare<br />

la base <strong>del</strong> dibattito, ma soprattutto<br />

per scrollarci di dosso la dipendenza<br />

cagliaritana che, storicamente, non fa<br />

parte <strong>del</strong> DNA <strong>del</strong>le popolazioni <strong>del</strong><br />

<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>. (m.c.)<br />

Sede Legale:<br />

Sede Amministrativa:<br />

tel. :<br />

telefax :<br />

sito web :<br />

Iglesias via Tavolara 1<br />

Iglesias zona industriale “Sa Stoia”<br />

0781 21186 - 21150<br />

0781 21191<br />

www.fratellilocci.it


L’Assessore regionale <strong>del</strong>l’Industria<br />

Concetta Rau ha reso noto che con<br />

il Decreto <strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>le Attività<br />

produttive, di concerto col Ministro<br />

<strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le Finanze <strong>del</strong><br />

1 febbraio 2006, pubblicato nella<br />

<strong>Gazzetta</strong> ufficiale n. 67 <strong>del</strong> 21 marzo<br />

2006, sono stati definiti i nuovi criteri<br />

e modalità per la concessione <strong>del</strong>le<br />

agevolazioni di cui alla Legge 19 dicembre<br />

1992, n. 488.<br />

Detto decreto prevede, al fine di integrare<br />

gli interventi di agevolazione<br />

con quelli di competenza regionale,<br />

una partecipazione attiva da parte <strong>del</strong>le<br />

Regioni nella fase di programmazione<br />

<strong>del</strong>le risorse finanziarie, in merito all’ammissibilità<br />

<strong>del</strong>le iniziative e nella<br />

formazione <strong>del</strong>le graduatorie.<br />

Le Regioni possono formulare le<br />

proprie proposte relativamente a tutti<br />

i bandi settoriali previsti (industria,<br />

turismo, commercio e artigianato) relativamente<br />

a :<br />

- Indicazione <strong>del</strong> diverso limite minimo<br />

di investimento ammissibile di cui<br />

all’articolo 3, comma 4, <strong>del</strong> decreto<br />

attuativo;<br />

- Previsione <strong>del</strong>la graduatoria speciale,<br />

per area o per attività, e indicazione<br />

<strong>del</strong>le risorse ad essa destinate di cui<br />

all’articolo 8, comma 7, <strong>del</strong> decreto<br />

attuativo;<br />

- Individuazione <strong>del</strong>le priorità da assegnare<br />

per le graduatorie ordinarie e per<br />

quelle speciali di cui all’articolo 8, comma<br />

11, lettera c) <strong>del</strong> decreto attuativo.<br />

L’articolo 16, comma 2, <strong>del</strong> Decreto<br />

<strong>del</strong> 1 febbraio 2006 prevede che, in<br />

fase di prima applicazione le proposte<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />

REGIONE STABILISCE CRITERI<br />

PER LE AGEVOLAZIONI L. 488<br />

<strong>del</strong>le Regioni debbano essere formulate<br />

entro 30 giorni dalla pubblicazione<br />

<strong>del</strong> Decreto medesimo.<br />

Sulla base <strong>del</strong> richiamato Decreto,<br />

l’Assessore <strong>del</strong>l’Industria ha sottoposto<br />

all’attenzione <strong>del</strong>la Giunta regionale<br />

le proposte per il bando “Industria”<br />

2006, con esclusione <strong>del</strong> bando<br />

“artigianato”.<br />

Con il Decreto <strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>le Attività<br />

Produttive <strong>del</strong> 2 febbraio 2006<br />

sono state ripartite le risorse finanziarie<br />

disponibili per l’intero territorio<br />

nazionale per gli interventi di cui alla<br />

Legge 488/1992 pari a complessivi<br />

Villacidro - Nuova Scaini<br />

679,88 milioni di euro tra i diversi<br />

settori nelle seguenti percentuali: 60<br />

% per il bando Industria di cui il 10<br />

% al bando Artigianato, 35 % per<br />

il bando Turismo e 5 % per il bando<br />

Commercio.<br />

Per quanto concerne il bando<br />

“industria”sono state conseguentemente<br />

assegnate alla Regione Sardegna<br />

risorse per euro 30.374.319,00”,<br />

di cui euro 4.160.866,00 per il bando<br />

“Artigianato.<br />

L’Assessore ha proseguito facendo<br />

presente che il Decreto attuativo prevede<br />

che siano ammessi alle agevolazioni<br />

per il settore “industria” i programmi<br />

di investimento comportanti<br />

spese complessivamente ammissibili<br />

non superiori a 50 milioni di euro e<br />

non inferiori a 1 milione di euro.<br />

Detto limite minimo di investimento<br />

ammissibile può essere così modificato<br />

dalla Regione:<br />

da 400.000 euro a 1.500.000”, ad eccezione<br />

di quelle dei servizi.<br />

L’Assessore ha proposto di dover<br />

confermare il limite minimo di investimento<br />

in 1 milione di euro.<br />

L’Assessore <strong>del</strong>l’industria ha fatto<br />

inoltre presente che l’articolo 8 <strong>del</strong><br />

decreto attuativo prevede per il settore<br />

“industria”che per ciascuna Regione<br />

vengano formate due graduatorie dei<br />

progetti di investimento: una graduatoria<br />

ordinaria, riferita all’intero territorio<br />

regionale per progetti comportanti<br />

investimenti complessivamente<br />

ammissibili fino a 25 milioni di euro;<br />

e una graduatoria speciale, riferita ai<br />

programmi relativi ad un’area o a più<br />

settori di attività eventualmente individuati<br />

come<br />

prioritari dalla Regione tra quelli ammissibili<br />

e comportanti investimenti<br />

complessivamente ammissibili fino a<br />

25 milioni di euro.<br />

Attraverso l’indicazione <strong>del</strong>le priorità<br />

regionali per la formazione <strong>del</strong>le<br />

Iglesias - Bici Cherri<br />

«Qui in Sardegna il potenziale di<br />

crescita <strong>del</strong> settore <strong>del</strong>le biotecnologie<br />

è grande, probabilmente<br />

il migliore in Italia». Il Presidente<br />

<strong>del</strong>la Sfirs Giuseppe Busia tratteggia<br />

così la sfida scientifica, finanziaria<br />

e industriale che sta trovando casa<br />

in Sardegna, specialmente al parco<br />

scientifico Polaris. Lo stesso Busia e<br />

una <strong>del</strong>egazione di funzionari <strong>del</strong>la<br />

Sfirs ha incontrato di recente una<br />

<strong>del</strong>egazione di operatori <strong>del</strong> settore<br />

biotech. «E’ il secondo “Tavolo di<br />

settore” che la Sfirs ha aperto nel<br />

2006 per confrontarsi con i bisogni<br />

degli operatori economici, ha detto<br />

Busia, in un settore che, soprattutto<br />

nella biomedicina, vede crescere un<br />

tessuto di imprese all’avanguardia.<br />

Quel che vogliamo valorizzare ha a<br />

che fare con il cuore <strong>del</strong>lo sviluppo<br />

futuro <strong>del</strong>la Sardegna.»<br />

Le aziende presenti sono state associate<br />

di recente proprio dalla Sfirs<br />

fino a costituire il consorzio Prokemia<br />

in vista di un ambizioso piano<br />

d’investimenti, I consorziati hanno<br />

rimarcato che la Sardegna ha un patrimonio<br />

di tecnologie e conoscenze<br />

scientifiche non sempre sfruttato a<br />

livello industriale. Di fronte a un’impresa<br />

biotech svedese che si è insediata<br />

in Sardegna e anch’essa entrata<br />

in Prokemia, il Presidente <strong>del</strong>la<br />

Finanziaria regionale ha guardato<br />

con favore <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong>la Svezia,<br />

secondo paese al mondo dopo Israele<br />

per gli investimenti effettuati in<br />

questo settore in rapporto al PIL (il<br />

3,9%). «Non è un caso, ha sottolineato<br />

Busia, che la zona di Stoccolma<br />

- Uppsala, insieme ad un’area<br />

<strong>del</strong> nord <strong>del</strong>la Danimarca, sia stata<br />

ribattezzata Medicon Valley, grazie<br />

al proliferare di centinaia di aziende<br />

appartenenti al settore biomedico.<br />

Da noi non siamo ancora al livello<br />

di centinaia di aziende, certo, ma ci<br />

sono i fattori che potranno creare<br />

Speciale<br />

graduatorie la Regione può adeguare<br />

gli interventi agevolati dalla legge<br />

488/1992 alle esigenze di sviluppo<br />

economico locale, attuando una<br />

programmazione degli interventi sul<br />

proprio territorio più mirata attraverso<br />

precisi indirizzi di politica di sviluppo,<br />

rivolti alle effettive esigenze <strong>del</strong>le singole<br />

realtà locali e <strong>del</strong> proprio apparato<br />

produttivo.<br />

Per quanto concerne la graduatoria<br />

ordinaria la Regione può individuare<br />

<strong>del</strong>le priorità con riferimento ad<br />

aree <strong>del</strong> territorio, a specifici settori<br />

di attività e alle tipologie di investimento<br />

ammissibili alle agevolazioni.<br />

Tali priorità devono essere indicate<br />

attraverso l’attribuzione a ciascuna<br />

combinazione di detti elementi di un<br />

punteggio numerico intero compreso<br />

tra 0 e 30 punti.<br />

Al fine <strong>del</strong>l’individuazione dei punteggi<br />

per le priorità regionali per<br />

la graduatoria ordinaria sono stati<br />

individuati i settori di attività aventi<br />

maggiore propensione alla crescita. A<br />

questi settori viene attribuita priorità<br />

a tutte le tipologie di investimento e<br />

in particolare ai nuovi impianti e alle<br />

riattivazioni.<br />

Sono stati inoltre individuati i settori di<br />

specializzazione, fortemente presenti<br />

nel territorio regionale, che stanno<br />

attraversando una fase congiunturale<br />

non positiva. A questi settori viene<br />

data priorità per la realizzazione di<br />

ammodernamenti e riattivazioni.<br />

Infine, agli altri settori di specializzazione<br />

che stanno attraversano una<br />

fase congiunturale non positiva viene<br />

attribuita priorità ai soli ammodernamenti.<br />

Relativamente alla graduatoria speciale<br />

la Regione può individuare come<br />

prioritaria una<br />

determinata “area” <strong>del</strong> territorio regionale<br />

con l’indicazione dei comuni<br />

interessati, la cui superficie non potrà<br />

superare il 50 % di quella <strong>del</strong>le aree<br />

ammissibili <strong>del</strong>l’intero territorio regionale<br />

o alternativamente può individuare<br />

quali prioritari più settori di<br />

attività. I punteggi per tale indicatore<br />

dovranno perciò essere riferiti alla<br />

combinazione di due sole priorità<br />

(settori di attività e tipologie di investimento<br />

in caso di graduatoria speciale<br />

per area; tipologie di investimento e<br />

aree per le<br />

graduatorie settoriali), con punteggi<br />

compresi tra 0 e 20. Per la graduatoria<br />

speciale dovrà essere anche indicata la<br />

misura, non superiore al 50 % <strong>del</strong>le risorse<br />

finanziarie disponibili per la legge<br />

488/1992, da destinare alla stessa.<br />

Per la graduatoria speciale sono state<br />

individuate come prioritarie quelle<br />

aree caratterizzate da una significativa<br />

tradizione industriale ma che allo<br />

stato attuale stanno attraversando un<br />

periodo di crisi, in particolare i Comuni<br />

di: Ottana, Porto Torres, Tortolì,<br />

Portoscuso, Borore, Macomer e Villacidro.<br />

Conseguentemente viene dato<br />

maggior punteggio agli investimenti<br />

che consistono nella realizzazione<br />

di nuovi impianti produttivi e/o nella<br />

riattivazione di impianti inattivi in settori<br />

di attività<br />

presenti in queste aree o che fanno<br />

parte <strong>del</strong>la filiera produttiva riconducibile<br />

a detti settori.<br />

SFIRS S’IMPEGNA PER LE AZIENDE<br />

DI BIOTECNOLOGIA IN SARDEGNA<br />

una Medicon Valley sarda».<br />

Quali sono questi fattori Nell’isola<br />

c’è un’alta qualità <strong>del</strong>la ricerca e ci<br />

sono database, biobanche e archivi<br />

medici che attirano ormai ricercatori<br />

da tutto il mondo, per via <strong>del</strong>le peculiarità<br />

genetiche <strong>del</strong>la Sardegna.<br />

«Serve poi un più facile accesso al<br />

capitale di rischio, e questo è il nostro<br />

difficile compito, ha sottolineato<br />

Busia. Anche il mondo accademico<br />

ha maturato un nuovo atteggiamento.<br />

Numerosi scienziati vedono ora<br />

in maniera positiva la collaborazione<br />

con l’industria, così come la prospettiva<br />

di poter diventare essi stessi<br />

imprenditori”.<br />

Nel racconto degli operatori <strong>del</strong><br />

settore, si è analizzato il successo e<br />

i profitti di molte industrie che fanno<br />

da esempio, in un contesto competitivo<br />

in cui la ricerca dà ancora<br />

vantaggi su paesi in grande crescita<br />

come la Cina e l’India.<br />

Il modo di operare <strong>del</strong>la Sfirs in un<br />

settore così nuovo per forza di cose<br />

dovrà essere anch’esso innovativo.<br />

Per Busia «siamo a un passaggio<br />

<strong>del</strong>icato verso un mondo in cui i<br />

rischi sono elevati. La prudenza finanziaria<br />

si sposerà con l’attenzione<br />

all’innovazione. La Sfirs interverrà<br />

con partecipazioni, prestiti partecipativi,<br />

partnership strategiche con<br />

fondi chiusi per il capitale di rischio,<br />

con istituzioni finanziarie di livello<br />

europeo, con altri partner finanziari<br />

nazionali, con comitati scientifici<br />

che ci aiutino a valutare il merito<br />

<strong>del</strong>le nuove proposte scientifiche e<br />

imprenditoriali.»<br />

La Sfirs, di fronte a un settore così<br />

innovativo, si comporterà come una<br />

merchant bank. Gli imprenditori di<br />

Prokemia guardano magari a una<br />

piccola partecipazione <strong>del</strong>la Sfirs<br />

come la leva per ottenere interventi<br />

finanziari più consistenti nei mercati<br />

dei capitali.


Lavoro<br />

Il gasdotto Galsi, che porterà<br />

il gas algerino in Sardegna, è<br />

ormai una certezza e potrebbe<br />

entrare in funzione già nell’aprile<br />

2009, in anticipo di<br />

sei mesi rispetto alla data precedentemente<br />

stabilita, perché<br />

sia Algeri sia la Regione<br />

hanno manifestato l’impegno<br />

ad accelerare i tempi di realizzazione.<br />

Lo ha riferito Giuseppe<br />

Busia, Presidente <strong>del</strong>la<br />

Sfirs, che ha accompagnato<br />

il Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />

Sardegna Renato Soru ad Algeri,<br />

al termine degli incontri<br />

con il Ministro <strong>del</strong>l’Energia<br />

e Miniere Chakib Khelil e il<br />

pdg <strong>del</strong>l’ente algerino idrocarburi<br />

Sonatrach, Mohamed<br />

Meziane. “Possiamo dire che<br />

si sa che si fa”, ha detto Busia.<br />

“Nel corso dei colloqui è<br />

emersa una forte volontà di<br />

entrambe le parti di continuare<br />

e lavorare per garantire la<br />

realizzazione <strong>del</strong> tubo, il più<br />

presto possibile. Tutti hanno<br />

espresso l’impegno preciso a<br />

far presto, che questa visita ha<br />

rafforzato”. “Gli studi di fattibilità<br />

sono ormai completati<br />

e ora si passerà a quelli più<br />

dettagliati”, ha aggiunto. Il 15<br />

maggio gli azionisti di Galsi<br />

si riuniranno per varare un aumento<br />

di capitale che passerà<br />

da quattro a 34 milioni di euro<br />

(lasciando per ora inalterata la<br />

divisione <strong>del</strong>le quote), “con<br />

possibilità di crescere perché<br />

IL GASDOTTO ALGERIA-SARDEGNA<br />

PRESTO DIVENTERA’ REALTA’<br />

Galsi si trasformi da società di<br />

studio a società che realizzerà<br />

il gasdotto nella quale in una<br />

seconda fase potrebbero entrare<br />

alcuni dei soggetti che si<br />

sono impegnati a comprare il<br />

gas trasportato dal gasdotto”.<br />

La gara per l’acquisto è stata<br />

già bandita con scadenza<br />

fine aprile e entro luglio si<br />

conosceranno i vincitori che<br />

potrebbero perciò diventare<br />

azionisti. Questo passaggio<br />

alla società di progettazione,<br />

ha sottolineato il Presidente<br />

<strong>del</strong>la Sfirs, rappresenterà la<br />

formalizzazione <strong>del</strong>l’accordo<br />

per la costruzione <strong>del</strong> gasdotto<br />

di 940 km di cui 640 in territorio<br />

algerino che avrà una<br />

capacità di otto miliardi di m3<br />

l’anno. Tutti i soci, secondo<br />

Busia, intendono seguire l’aumento<br />

<strong>del</strong> capitale, a cominciare<br />

da Sonatrach che ha una<br />

quota <strong>del</strong> 36%, e il 10% <strong>del</strong>la<br />

Sardegna finora suddiviso in<br />

parti uguali tra Sfirs e Progemisa<br />

sarà concentrato nella<br />

finanziaria regionale.<br />

Soru si è impegnato con gli<br />

interlocutori algerini a rimuovere<br />

rapidamente qualsiasi<br />

ostacolo procedurale per<br />

l’ottenimento dei permessi in<br />

Italia, affinché Galsi entri in<br />

funzione al più presto possibile,<br />

con obiettivo l’aprile 2009.<br />

Sia Soru sia Sonatrach hanno<br />

tutto l’interesse ad accelerare<br />

i tempi, il primo per i riflessi<br />

sulla rete di distribuzione<br />

in Sardegna, l’ente algerino<br />

idrocarburi perchè nell’ottica<br />

<strong>del</strong>l’attuale situazione energetica<br />

mondiale spera di aumentare<br />

le sue quote di mercato in<br />

Europa. La Regione, che sta<br />

lavorando allo sviluppo <strong>del</strong>la<br />

rete locale di distribuzione, ha<br />

inoltre l’intenzione di costituire<br />

un’altra società incaricata<br />

di commercializzare il gas<br />

algerino, “che avrebbe buone<br />

prospettive di rientro”, secondo<br />

il presidente <strong>del</strong>la Sfirs.<br />

Nel corso dei colloqui si è<br />

parlato anche di altre forme<br />

RESI NOTI I PRIMI RISULTATI D’ADESIONE<br />

AL MASTER AND BACK DELLA REGIONE<br />

Sono stati pubblicati i primi<br />

risultati <strong>del</strong> Programma<br />

Master and back che mette<br />

a disposizione 53 milioni di<br />

euro per la formazione post<br />

lauream di circa 3000 giovani<br />

laureati sardi.<br />

Si tratta, in particolare, dei<br />

nominativi di 150 laureati<br />

ammessi al finanziamento dei<br />

percorsi di alta formazione.<br />

L’istruttoria <strong>del</strong>le domande<br />

riguardanti la partecipazione<br />

a dottorati, master, corsi di<br />

specializzazione, i diplomi<br />

accademici in campo artistico<br />

e musicale e formazione<br />

durante il 2° anno <strong>del</strong> corso di<br />

laurea specialistica è, infatti,<br />

cominciata con l’esame <strong>del</strong>le<br />

prime richieste pervenute,<br />

alcune <strong>del</strong>le quali sono passate<br />

attraverso la valutazione<br />

<strong>del</strong>la Commissione tecnico<br />

scientifica. Si tratta, quindi,<br />

di una prima parziale lista di<br />

beneficiari che nei prossimi<br />

giorni sarà continuamente aggiornata.<br />

Le domande pervenute finora<br />

sono circa 600, la maggior<br />

parte sono riferibili a dottorati<br />

e master di alta professionalizzazione.<br />

Per i Dottorati, i<br />

Master e i Corsi di specializzazione<br />

universitari la valutazione<br />

è automatica se il<br />

percorso formativo si svolge<br />

presso Università presenti<br />

nell’ “Academic Ranking of<br />

World Universities”, la classifica<br />

<strong>del</strong>le 500 migliori università<br />

<strong>del</strong> mondo. Il prestigio dei<br />

dipartimenti universitari <strong>del</strong>la<br />

Gran Bretagna viene valutato,<br />

invece, attraverso la classifica<br />

RAE – Research Assessment<br />

Exercise. Quando la qualità<br />

<strong>del</strong> percorso formativo non è<br />

desumibile attraverso questi<br />

elementi è necessaria la valutazione<br />

<strong>del</strong>la Commissione<br />

tecnico scientifica. I Master<br />

di alta professionalizzazione,<br />

per esempio, richiedono<br />

una valutazione più attenta (a<br />

meno che non siano accreditati<br />

dall’ASFOR o da altri organismi<br />

riconosciuti). Si tratta<br />

di Master erogati da soggetti<br />

molto diversi tra loro (aziende,<br />

fondazioni, enti di formazione,<br />

etc.), la cui qualità deve<br />

essere verificata caso per caso<br />

per assicurare la validità <strong>del</strong><br />

percorso formativo.<br />

Insieme ai risultati dei percorsi<br />

di alta formazione sono<br />

disponibili, anche,<br />

i primi programmi di tirocinio<br />

e stage. Sono una quarantina<br />

di accordi di collaborazione<br />

tra Università, centri di ricerca,<br />

imprese, enti pubblici operanti<br />

in Sardegna e analoghe<br />

di cooperazione, tra cui l’ipotesi<br />

cara a Khelil di un’interconnessione<br />

elettrica via cavo<br />

sottomarino tra l’Algeria e<br />

l’Isola, che permetterebbe<br />

l’arrivo di elettricità trasformata<br />

a costi bassi, ha sottolineato<br />

Busia annunciando un<br />

prossimo incontro a Cagliari<br />

tra l’ambasciatore algerino a<br />

Roma e gli imprenditori sardi<br />

di settori come il turismo,<br />

l’edilizia, l’agroalimentare.<br />

“Un’impresa che penetra un<br />

mercato estero si rafforza poi<br />

sul mercato nazionale, ed è<br />

questo quel che più ci sta a<br />

cuore, che le nostre aziende<br />

si rafforzino in casa”, dice<br />

Busia, ricordando anche l’importanza<br />

degli scambi culturali.<br />

La Sardegna, ha concluso,<br />

“può fare da ponte economico<br />

e culturale di cui l’Algeria, ha<br />

bisogno. E’ uscita da una fase<br />

difficile, ora deve sfruttare le<br />

sue potenzialità; è un’occasione<br />

storica che ci conviene<br />

cogliere”.<br />

organizzazioni operanti fuori<br />

dalla Sardegna che saranno in<br />

grado di offrire un’esperienza<br />

formativa “on the job”. Coloro<br />

che volessero partecipare<br />

possono esaminare l’elenco<br />

dei tirocini disponibili e presentare<br />

una o più candidature.<br />

Anche in questo caso l’elenco<br />

sarà continuamente aggiornato<br />

con l’inserimento dei programmi<br />

che saranno via via<br />

valutati.<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />

tel. 0781.260047-59<br />

fax 0781.260058<br />

<br />

«La legge sulla pesca approvata<br />

dal Consiglio regionale è un<br />

provvedimento atteso dalle marinerie<br />

di tutta l’Isola»: lo ha dichiarato<br />

il Consigliere regionale<br />

di Progetto Sardegna Mario Bruno,<br />

per il quale il testo «apre la<br />

strada per il piano regionale <strong>del</strong>la<br />

pesca e acquacoltura, stabilisce<br />

aiuti per gli investimenti e pianifica<br />

la gestione sostenibile <strong>del</strong>le<br />

risorse ittiche».<br />

«Importante è la creazione dei<br />

distretti di pesca, dice poi Bruno.<br />

Entro tre mesi dall’entrata in vigore<br />

<strong>del</strong>la legge, litorali e acque<br />

territoriali verranno suddivisi per<br />

consentire la razionalizzazione<br />

<strong>del</strong>lo sforzo di pesca, degli spazi<br />

MARIO BRUNO SULLA LEGGE<br />

RELATIVA ALLA PESCA<br />

disponibili a terra e l’eliminazione<br />

di usi conflittuali <strong>del</strong> mare e<br />

<strong>del</strong> litorale sardo. I distretti verranno<br />

gestiti da organismi costituiti<br />

fra imprese di pesca e le loro<br />

associazioni».<br />

L’esponente PS sottolinea anche<br />

che, tra le altre cose, il provvedimento<br />

«prevede aiuti per gli<br />

investimenti <strong>del</strong>le imprese»,<br />

con particolare attenzione per<br />

«il ruolo <strong>del</strong>l’imprenditore ittico,<br />

la diversificazione <strong>del</strong>le sue<br />

attività attraverso incentivi per<br />

“pescaturismo” e “ittiturismo”, e<br />

per l’incremento <strong>del</strong>la qualità dei<br />

prodotti e degli allevamenti ittici».<br />

Quindi, i finanziamenti «sosterranno<br />

non solo l’ammodernamento<br />

dei pescherecci e <strong>del</strong>le<br />

attrezzature o la trasformazione e<br />

commercializzazione <strong>del</strong> pescato»,<br />

ma anche «la valorizzazione<br />

degli ecosistemi e la promozione<br />

dei prodotti locali».<br />

«A breve, conclude Mario Bruno,<br />

inviteremo l’Assessore Tonino<br />

Dessì per un incontro in cui<br />

spiegare le novità <strong>del</strong>la nuova<br />

legge alla marineria locale».


<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />

FUORI NERINA DIRINDIN<br />

Non è più tollerabile che un componente<br />

<strong>del</strong>la Giunta regionale<br />

continui a criminalizzare il settore<br />

industriale isolano, additandolo<br />

come esclusiva fonte di malattie<br />

gravissime e di disagio sociale.<br />

Una persona <strong>del</strong> genere, o è fuori<br />

<strong>del</strong>la realtà (e pertanto và rimossa)<br />

oppure vuol cancellare l’industria<br />

per spianare la strada al<br />

turismo (che non potrà mai dare<br />

altrettanti posti di lavoro stabili),<br />

offrire il fianco a società di servizi<br />

(con manager d’importazione,<br />

come nelle ASL), emulare il suo<br />

antenato Giambattista Lorenzo<br />

Bogino (Ministro di Stato incaricato<br />

nel 1759 di curare gli affari di<br />

Sardegna da Carlo Emanuele III,<br />

ma non mise mai piede nell’Isola<br />

nella qual è rimasto con l’appellativo<br />

“su buginu” per la sua ferrea<br />

disciplina impositiva).<br />

L’indagine presentata da Nerina<br />

Dirindin sullo stato <strong>del</strong>la salute<br />

<strong>del</strong>le popolazioni che vivono a<br />

diretto contatto con le aree industriali<br />

presenta diversi punti di<br />

debolezza, al di là che l’abbiano<br />

fatta illustri studiosi e ricercatori e<br />

l’abbiano avvallata altrettanto illustri<br />

magistrati, quali Felice Casson<br />

che seguì da vicino la vertenza<br />

ambientale di Porto Marghera.<br />

LA REALTA’ SARDA<br />

Chi abbia seguito fin dalla nascita<br />

la storia <strong>del</strong>l’industrializzazione<br />

<strong>del</strong>la Sardegna, a partire dai primi<br />

anni Cinquanta e successivamente<br />

negli anni Sessanta, non può non<br />

ricordare in quali condizioni gli<br />

stabilimenti ebbero ad operare pur<br />

di garantire posti di lavoro di cui<br />

l’Isola aveva stringente necessità.<br />

Era l’epoca <strong>del</strong> petrolchimico di<br />

Portotorres che andò a rompere<br />

il monopolio industriale isolano,<br />

rappresentato esclusivamente<br />

dalle miniere e da qualche fase<br />

di verticalizzazione <strong>del</strong>la lavorazione<br />

dei minerali estratti, come<br />

le fonderie di S.Gavino e di Monteponi.<br />

A quella prima fase, fece seguito<br />

la grossa novità (conseguente alla<br />

chiusura <strong>del</strong>le miniere carbonifere<br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>) <strong>del</strong> polo alluminio e<br />

<strong>del</strong>la fonderia <strong>del</strong>l’Ammi Sarda a<br />

Portovesme e <strong>del</strong> polo chimico di<br />

Ottana e Macchiareddu.<br />

Erano tutte iniziative che andavano<br />

ad incidere in maniera profonda<br />

nel connotato ambientale <strong>del</strong>la<br />

Sardegna, ma che furono impiantate<br />

sotto l’egida <strong>del</strong>le Partecipazioni<br />

Statali, le quali comunque<br />

ebbero il merito di dare lavoro a<br />

decine di migliaia di Sardi, arrestando,<br />

se non proprio bloccando,<br />

il più pericoloso fenomeno <strong>del</strong>l’emigrazione.<br />

Per quanto attiene a Portovesme<br />

c’è da ricordare che, negli<br />

anni successivi, le conseguenze<br />

sull’ambiente furono di grande<br />

allarme, perché le emissioni dei<br />

gas e <strong>del</strong>le polveri in aria, sul<br />

terreno e in mare produssero conseguenze<br />

non di poco conto sulle<br />

popolazioni, sugli animali, sulle<br />

colture e nelle falde acquifere, al<br />

punto da spingere il Governo a<br />

decretare i territori dei Comuni di<br />

Portoscuso, Carbonia, Gonnesa,<br />

S.Giovanni Suergiu e S.Antioco<br />

“aree ad alto rischio di crisi ambientale”,<br />

disponendo anche una<br />

congrua dotazione finanziaria per<br />

rimuovere le più evidenti cause<br />

d’inquinamento.<br />

Tutto ciò provocò forti tensioni tra<br />

lavoratori <strong>del</strong>le industrie e popolazioni,<br />

nel cui ambito alternativamente<br />

(ma in modo particolare<br />

alla vigilia di elezioni) nascevano<br />

movimenti ambientali, talvolta<br />

con carattere integralista pur di<br />

ottenere visibilità, voti, posti di<br />

lavoro e, qualche volta, indennizzi<br />

di varia natura.<br />

Resta il fatto, però, che le industrie<br />

a Partecipazioni Statali iniziarono<br />

gli interventi sull’ambiente, ma<br />

soprattutto sulle fonti di emissione<br />

dei veleni che via via comin-<br />

Massimo Carta<br />

ciarono ad abbassarsi.<br />

PRIVATIZZAZIONE INDU-<br />

STRIALE<br />

La grande e costante azione di<br />

contenimento <strong>del</strong>le emissioni<br />

inquinanti degli stabilimenti prese<br />

avvio dal 1996, allorché, per<br />

prima l’Alumix (Partecipazioni<br />

Statali) cedette lo stabilimento<br />

<strong>del</strong>l’alluminio primario al colosso<br />

americano Alcoa e quando<br />

Enirisorse (Partecipazioni Statali)<br />

passò la mano degli impianti<br />

piombo-zinco alla Portovesme srl<br />

(multinazionale svizzera Glencore).<br />

Nel frattempo il Consorzio Industriale<br />

di Portovesme (CNISI)<br />

Nerina Dirindin<br />

ultimò l’impianto consortile di<br />

depurazione acque. Fu quello il<br />

momento in cui la china <strong>del</strong>l’inquinamento<br />

di Portovesme e dei<br />

territori dichiarati “ad alto rischio<br />

di crisi ambientale” cominciò ad<br />

abbassarsi vertiginosamente, al<br />

punto che qualche comune, nel<br />

frattempo, ha avanzato la richiesta<br />

di cancellare questa etichetta che<br />

non ha più ragion d’essere.<br />

LA NUOVA REALTA’<br />

Allo stato attuale il territorio intorno<br />

all’area industriale di Portovesme<br />

ha migliorato la sua immagine,<br />

ha migliorato la sua condizione<br />

ambientale, ha migliorato<br />

la vivibilità <strong>del</strong>le popolazioni. Nel<br />

frattempo sono ripresi gli allevamenti<br />

animali, alcune colture e<br />

l’interesse verso le zone marine.<br />

Appare realistico parlare di un<br />

abbassamento di almeno 60-70%<br />

<strong>del</strong>l’indice d’inquinamento degli<br />

stabilimenti, fermo restando che<br />

alcuni ambienti esterni degli impianti,<br />

sono ancora oggi sottoposti<br />

ad azioni di bonifica, tali da considerarle<br />

capaci di ridare tranquillità<br />

alle popolazioni interessate.<br />

In ambito ministeriale, inoltre, si<br />

sta predisponendo un progetto, di<br />

non facile soluzione, per la bonifica<br />

<strong>del</strong>le falde sottostanti gli impianti<br />

in argomento, così da supporre<br />

che tra qualche anno l’area<br />

industriale di Portovesme potrà<br />

ritenersi all’avanguardia in fatto<br />

di rispetto ambientale.<br />

Su quest’impegno, và dato atto<br />

alle industrie privatizzate che, fin<br />

da subito, hanno posto il rispetto<br />

ambientale e la sicurezza in<br />

fabbrica al primo posto dei loro<br />

obiettivi, passando solo in terza<br />

posizione le produzioni.<br />

Appare altrettanto importante, in<br />

questa fase, mettere in debita evidenza<br />

il rapporto di collaborazione<br />

instaurato tra direzioni aziendali<br />

e rappresentanze dei lavoratori<br />

per un continuo aggiornamento<br />

<strong>del</strong>le tecniche di prevenzione<br />

d’inquinamento e per concordare<br />

il budget che annualmente deve<br />

essere stabilito per queste basilari<br />

azioni.<br />

La migliorata condizione ambientale<br />

e di salute <strong>del</strong>le popolazioni è<br />

stato più volte testimoniato dalla<br />

stessa ASL 7, dal Sindaco-Medico<br />

di Portoscuso (non troppo tenero<br />

sull’ambiente all’epoca <strong>del</strong>le<br />

Partecipazioni Statali) e dalle indagini<br />

che finora sono state condotte<br />

dai Ministeri <strong>del</strong>l’Ambiente<br />

e <strong>del</strong>la Salute, Istituto Superiore<br />

<strong>del</strong>la Sanità, Provincia, Comuni,<br />

Asl. Il confronto dei dati, tra quelli<br />

di vent’anni fa e quelli attuali,<br />

tranquillizzano non poco.<br />

EX SITI MINERARI<br />

Su questo fronte, forse, finora si<br />

è prestata non sufficiente attenzione,<br />

pur sapendo che l’ambiente<br />

abbandonato da centinaia di<br />

coltivazioni minerarie continua<br />

a rilasciare (effetto dilavamento<br />

discariche, vento, infiltrazioni sotterranee,<br />

ecc.) elementi inquinanti<br />

di larga preoccupazione.<br />

Ma anche su questo versante esistono<br />

già programmi di bonifica<br />

che dovrebbero tranquillizzare<br />

per il futuro.<br />

L’impegno di Igea (Regione) e di<br />

Ati Ifras (Ministeri partecipanti all’Ente<br />

Parco Geominerario) è tale<br />

da prevedere, entro qualche anno,<br />

una stabilizzata condizione ambientale,<br />

fino ad arrivare, addirittura, a<br />

riportare detti siti alla condizione di<br />

riuso per nuova economia.<br />

Al momento, comunque, diversi<br />

sono i siti bonificati e che hanno<br />

ripreso un’immagine decorosa e<br />

che, soprattutto, sono stati messi<br />

in condizione di non rilasciare più<br />

elementi inquinanti, pericolosi per<br />

la salute e l’ambiente circostante.<br />

Venerdì 21 aprile 2006 alle ore 12.30<br />

presso la sala Anfiteatro <strong>del</strong>la Regione<br />

Sardegna, via Roma 253, Cagliari,<br />

è stata presentata al pubblico e<br />

alla stampa la versione completa <strong>del</strong><br />

«Rapporto sullo stato di salute <strong>del</strong>le<br />

popolazioni residenti nelle aree interessate<br />

da poli industriali, minerari e<br />

militari <strong>del</strong>la Regione Sardegna».<br />

«Gli eccessi di malattie rilevati in<br />

questo studio sono il frutto <strong>del</strong>la<br />

disattenzione verso le conseguenze<br />

sulla salute degli interventi sul territorio»,<br />

ha detto Nerina Dirindin,<br />

Assessore alla Sanità <strong>del</strong>la Regione<br />

Sardegna.<br />

«I magistrati arrivano quando il<br />

danno è già stato fatto; bisogna intervenire<br />

prima», ha aggiunto<br />

Felice Casson, pubblico ministero<br />

al processo di Porto Marghera, consulente<br />

<strong>del</strong> «Rapporto sullo stato di<br />

salute <strong>del</strong>le popolazioni residenti in<br />

aree interessate da poli industriali,<br />

minerari e militari <strong>del</strong>la Regione<br />

Sardegna»<br />

E’ un dato di fatto: in alcune aree <strong>del</strong>la<br />

Sardegna si sta peggio che nel resto<br />

<strong>del</strong>l’Italia. In generale, ci si ammala<br />

di più di malattie respiratorie e <strong>del</strong>l’apparato<br />

digerente. In particolare,<br />

gli uomini sono più colpiti da tumori<br />

<strong>del</strong> polmone, <strong>del</strong> fegato e <strong>del</strong> sangue.<br />

Malattie che sono in gran parte causate<br />

dall’inquinamento ambientale e<br />

dalle esposizioni professionali.<br />

Non a caso, le aree dove si sta peggio<br />

sono quelle industriali (a Nord, Porto<br />

Torres; a Sud, Portoscuso e Sarroch),<br />

e quelle minerarie di Arbus e di Iglesias.<br />

Ma non solo: anche alla Maddalena<br />

si registra un eccesso di linfomi.<br />

La denuncia è contenuta nel «Rapporto<br />

sullo stato di salute <strong>del</strong>le popolazioni<br />

residenti in aree interessate<br />

da poli industriali, minerari e militari<br />

<strong>del</strong>la Regione Sardegna» (pubblicato<br />

come supplemento al numero 1 <strong>del</strong><br />

2006 di Epidemiologia & Prevenzione),<br />

un’ampia ricerca voluta dall’Assessorato<br />

alla Sanità <strong>del</strong>la Regione<br />

Sardegna.<br />

In tutto sono 18 le aree considerate a<br />

rischio (suddivise in industriali, minerarie,<br />

militari e urbane) che sono<br />

state analizzate nel Rapporto, per un<br />

totale di 71 comuni e circa 850.000<br />

abitanti, ossia poco più <strong>del</strong>la metà<br />

<strong>del</strong>la popolazione <strong>del</strong>la Sardegna.<br />

«Per la prima volta dopo lustri di<br />

inerzia la Regione compie uno studio<br />

completo, il più completo possibile<br />

in base ai dati statistici disponibili»<br />

ha affermato l’Assessore alla Sanità<br />

Nerina Dirindin.<br />

ASSESSORE REGIONALE<br />

COL CONATO SARDEGNA<br />

Lo studio <strong>del</strong>l’Assessore Nerina<br />

Dirindin, sull’inquinamento<br />

ambientale provocato<br />

dagli impianti industriali<br />

che operano nell’Isola, non<br />

presenta alcun margine di<br />

ragionevolezza, nel momento<br />

in cui non tiene conto <strong>del</strong><br />

confronto tra vecchia e nuova<br />

condizione, tra effetti che<br />

maturano in cicli di tre-quattro<br />

lustri (vedi neoplasie), tra<br />

dati riferiti a vecchi minatori<br />

affetti da silicosi e antracosi.<br />

Inoltre esso insinua il sospetto<br />

d’allarmismo fine a se<br />

stesso, laddove non si ha il<br />

coraggio di indicare soluzioni,<br />

le sole atte a giustificare<br />

l’iniziativa adottata dall’Assessore<br />

che lo stesso autorevole<br />

rappresentante <strong>del</strong>la<br />

Margherita on. Antonello<br />

Soro ha definito “un errore<br />

averla in Giunta” (non solo<br />

per l’importazione di manager).<br />

L’agire <strong>del</strong>l’Assessore Dirindin,<br />

arroccata sulle sue posizioni<br />

di esclusiva criminalizzazione<br />

<strong>del</strong>l’industria, grazie<br />

alla cortina di studiosi-statistici<br />

e magistrati d’oltreTirreno,<br />

si scontra con la realtà di<br />

un’industria ormai indirizzata<br />

a voler perseguire la migliore<br />

condizione ambientale, la sicurezza<br />

in fabbrica e il dialogo<br />

con le istituzioni.<br />

L’INDAGINE SULLO STATO DI SALUTE<br />

NEI TERRITORI DEI POLI INDUSTRIALI<br />

VOLUTO DALL’ASSESSORE DIRINDIN<br />

Ma ciò che l’Assessore Nerina<br />

Dirindin non ha tenuto<br />

in debita considerazione è<br />

il fatto che “termometro”<br />

<strong>del</strong>lo stato ambientale dentro<br />

è fuori gli stabilimenti<br />

sono diventati, nel tempo, gli<br />

stessi lavoratori i quali non<br />

accetteranno, mai e poi mai,<br />

che alcuno attenti al loro stato<br />

occupativo.<br />

E’ la medesima condizione<br />

che i lavoratori hanno stabilito<br />

dentro e fuori gli stabilimenti<br />

di Piemonte, Lombardia, Veneto,<br />

Emilia dove non esistono<br />

isole felici in fatto ambientale<br />

e dove, vedi Porto Marghera,<br />

lo Stato è intervenuto massicciamente<br />

ottenendo solo un<br />

parziale miglioramento ambientale.<br />

Cosa ne sarebbe se in<br />

un solo ambiente sardo (industriale<br />

o non) venissero riscontrate<br />

le condizioni <strong>del</strong> mare di<br />

Venezia, Murano, Burano<br />

Cosa ne sarebbe <strong>del</strong>l’Isola se<br />

dovessero registrarsi chiusure<br />

al traffico urbano come nelle<br />

metropoli <strong>del</strong> Nord e Centro<br />

Italia<br />

O forse si vorrà far credere<br />

che l’inquinamento e le conseguenze<br />

sullo stato di salute<br />

<strong>del</strong>le popolazioni <strong>del</strong>le<br />

Regioni più industrializzate<br />

d’Italia sia differente da<br />

quelle analizzate dal “team<br />

Dirindin” per la Sardegna<br />

La ricerca è stata condotta da un<br />

gruppo di medici, statistici ed epidemiologi<br />

<strong>del</strong>le Università di Udine,<br />

Torino e Firenze, con il coordinamento<br />

di Annibale Biggeri, epidemiologo<br />

e statistico medico <strong>del</strong>l’Università di<br />

Firenze. I finanziamenti sono giunti<br />

dall’Unione europea nell’ambito<br />

<strong>del</strong>l’attività di assistenza tecnica agli<br />

Osservatori epidemiologici <strong>del</strong>le<br />

regioni meridionali, fornita da ESA<br />

(Epidemiologia per lo Sviluppo e<br />

l’Ambiente, associazione temporanea<br />

d’impresa tra Azienda sanitaria<br />

di Grugliasco, Piemonte, ARPA Piemonte,<br />

Azienda sanitaria città di Milano,<br />

Università di Firenze e Azienda<br />

sanitaria Roma E).<br />

La salute nell’isola<br />

«Per oltre un anno il nostro lavoro è<br />

consistito nel radunare e confrontare<br />

dati già esistenti, ma che non erano<br />

mai stati messi l’uno di fianco all’altro»<br />

dice l’epidemiologo <strong>del</strong>l’Università<br />

di Torino Benedetto Terracini,<br />

uno degli autori <strong>del</strong>lo studio. «I dati<br />

Istat relativi al ventennio 1981-2001<br />

ci hanno dato le informazioni sulla<br />

mortalità nell’intera regione e nelle<br />

aree considerate, mentre dalle schede<br />

di dimissioni ospedaliere <strong>del</strong> periodo<br />

2001-2003 abbiamo ricavato i dati<br />

sui ricoveri. Da questi dati grezzi siamo<br />

partiti per arrivare a costruire una<br />

fotografia <strong>del</strong>la realtà di salute <strong>del</strong>le<br />

18 aree considerate».<br />

Sardegna e Italia<br />

Le regioni meridionali hanno perso il<br />

vantaggio di cui godevano in termini<br />

di mortalità rispetto alle regioni <strong>del</strong><br />

centro-nord. Anzi ormai Campania,<br />

Sicilia e Sardegna sono allineate<br />

con Piemonte, Friuli Venezia Giulia,<br />

Liguria e Lombardia. L’Italia si è uniformata.<br />

«Confrontando i dati <strong>del</strong>la Sardegna<br />

con quelli italiani è emersa una maggiore<br />

presenza di malattie infettive<br />

(+23% negli uomini; +12% nelle<br />

donne), respiratorie (+22%; +15%)<br />

e <strong>del</strong>l’apparato digerente (+26%;<br />

+9%). Resta ancora un residuo vantaggio<br />

per quanto riguarda le malattie<br />

circolatorie ed alcuni tumori» spiega<br />

Annibale Biggeri. «Ma informazioni<br />

più indicative sono state ottenute dal<br />

paragone tra le 18 aree considerate e<br />

il resto <strong>del</strong>la regione». Le differenze<br />

di salute sono da ricercare all’interno<br />

<strong>del</strong>la regione.<br />

Aree industriali<br />

La mortalità per malattie respiratorie<br />

era significativamente in eccesso<br />

negli uomini a Portoscuso (sono stati<br />

osservati 205 casi rispetto a 125 attesi)<br />

e a San Gavino (69/47). Morti<br />

per pneumoconiosi (termine che<br />

raggruppa malattie come l’asbestosi,<br />

dovuta all’inalazione di particelle di<br />

amianto, e la silicosi, causata dall’inalazione<br />

di particelle di silice)<br />

sono state rilevate sporadicamente,<br />

tranne a Portoscuso, dove l’eccesso<br />

era marcato (osservati/attesi 117/30).<br />

I rischi di morte per cancro polmonare<br />

negli uomini mostravano allontanamenti<br />

dai valori attesi nelle aree di<br />

Portoscuso e Sarroch (entrambe con<br />

eccessi <strong>del</strong> 24%). A Porto Torres, la<br />

mortalità era in eccesso nei due generi<br />

per tutte le cause (<strong>del</strong> 4% negli<br />

uomini e <strong>del</strong> 9% nelle donne), per le<br />

malattie respiratorie (8 e 28%), per<br />

malattie <strong>del</strong>l’apparato digerente (13<br />

e 21%), per tutti i tumori (ancora 4<br />

e 9%). Anche la mortalità per tumori<br />

<strong>del</strong> fegato era in eccesso nei due sessi<br />

(18 e 21%), osservazione confermata<br />

dai tassi di incidenza <strong>del</strong> Registro<br />

tumori locale.<br />

Tra le aree industriali, a Porto Torres<br />

è stato osservato l’eccesso più consistente<br />

di morti per tumori <strong>del</strong> sistema<br />

linfoemopoietico sia negli uomini<br />

(osservati/attesi 99/84) sia nelle donne<br />

(73/68).<br />

«Tutte le statistiche sono state ottenute<br />

al netto <strong>del</strong> contributo portato<br />

dalle differenze socioeconomiche»<br />

dice Corrado Lagazio, biostatistico<br />

<strong>del</strong>l’Università di Udine. «Ma è da<br />

notare che le aree industriali tra il<br />

1991 e il 2001 hanno perso il vantaggio<br />

che avevano sulla base degli<br />

indicatori di deprivazione materiale»<br />

precisa Dolores Catelan, statistica<br />

<strong>del</strong> gruppo di ricerca <strong>del</strong>l’Università<br />

di Firenze.<br />

Politica<br />

Aree minerarie<br />

Nonostante una generale tendenza<br />

alla riduzione <strong>del</strong>l’eccesso di mortalità<br />

per malattie respiratorie non<br />

tumorali, intorno al 2000 entrambe<br />

le aree mostrano ancora eccessi<br />

significativi negli uomini (osservati/attesi<br />

119/86 a Iglesias e 156/63<br />

ad Arbus). In anni recenti, i morti<br />

per pneumoconiosi sono stati in<br />

media 20 all’anno ad Arbus e 10 a<br />

Iglesias. Anche il cancro polmonare<br />

negli uomini era aumentato nelle<br />

due aree (72/56 ad Arbus e 108/72<br />

a Iglesias).<br />

Aree militari<br />

Eccessi significativi di morti e ricoveri<br />

ospedalieri per linfoma non<br />

Hodgkin sono stati osservati a La<br />

Maddalena (mortalità 1981-2001,<br />

negli uomini, 17 osservati contro 6,3<br />

attesi, nelle donne 8/5,6). Nell’area<br />

di Salto di Quirra, nel 1997-2001<br />

le morti per mieloma (negli uomini<br />

5/2,3) e per leucemie erano aumentate<br />

nei due sessi (complessivamente<br />

osservati/attesi 20/13,3, statisticamente<br />

non significativo).<br />

Aree urbane<br />

Le aree urbane in Sardegna mostrano<br />

buoni valori degli indicatori<br />

socioeconomici considerati. Il profilo<br />

di salute a Cagliari e Sassari è<br />

quello tipico <strong>del</strong>le città <strong>del</strong> mondo<br />

occidentale. La mortalità per tumori<br />

<strong>del</strong> colon-retto, <strong>del</strong> polmone, <strong>del</strong>la<br />

mammella e <strong>del</strong>la cervice uterina è<br />

relativamente alta rispetto alla media<br />

regionale.<br />

I colpevoli: l’inquinamento ambientale<br />

e l’ambiente di lavoro<br />

Due siti nazionali oggetto di bonifica,<br />

finanziamenti importanti per<br />

opere di risanamento ambientale,<br />

testimoniano la gravità <strong>del</strong>l’inquinamento<br />

<strong>del</strong>l’ambiente nei due più<br />

importanti poli industriali sardi. Riqualificazione<br />

da un lato, tutela <strong>del</strong>le<br />

opportunità di sviluppo che ancora<br />

l’industria offre all’isola, dall’altro.<br />

Ma oggi al tavolo <strong>del</strong>le negoziazioni<br />

siede un nuovo interlocutore: la salute,<br />

o forse si dovrebbe dire la malattia.<br />

«Pur con i limiti di una indagine<br />

epidemiologica basata sui certificati<br />

di causa di morte e sulle schede di<br />

dimissione ospedaliera», illustra<br />

Catelan, «sono emerse indicazioni<br />

di danni subiti dalle popolazioni<br />

residenti nelle aree a forte pressione<br />

ambientale». Il contesto in molti<br />

casi parla da sé: eccessi di mortalità<br />

e ricoveri coerenti negli uomini e<br />

nelle donne suggeriscono il ruolo<br />

di fattori ambientali, «come documentato<br />

nel rapporto quando viene<br />

esaminata la letteratura epidemiologica<br />

e gli studi pregressi, e come<br />

quando si riportano le campagne<br />

svolte in passato sulle esposizioni<br />

<strong>del</strong>la popolazione a sostanze tossiche<br />

e cancerogene» spiega Roberta<br />

Pirastu <strong>del</strong>l’Università La Sapienza<br />

di Roma. In altri casi è l’ambiente<br />

di lavoro, dove si registrano eccessi<br />

nei soli uomini ed in relazione alla<br />

presenza di lavorazioni che possono<br />

comportare il contatto con sostanze<br />

nocive o al lavoro nelle miniere.<br />

Il futuro<br />

«Uno studio di epidemiologia descrittiva<br />

come questo si propone di<br />

fotografare lo stato di salute <strong>del</strong>la<br />

popolazione e non affronta, se non<br />

indirettamente, il problema di stabilire<br />

se esista una relazione di causalità<br />

tra fattori ambientali e rischio di<br />

malattia» puntualizza Biggeri. «Esso<br />

fornisce piuttosto una base per la definizione<br />

di priorità e informazioni<br />

essenziali per una pianificazione e<br />

una programmazione sanitaria adeguate».<br />

Compiti che reclamano un<br />

intervento da parte <strong>del</strong>le istituzioni,<br />

in primis quelle regionali.<br />

«Questo studio è un buon punto di<br />

partenza: da qui si può procedere<br />

sia per via amministrativa sia per via<br />

giudiziaria, ma la mia esperienza<br />

sconsiglia di affidare tutte le speranze<br />

alla magistratura» osserva Felice<br />

Casson, il magistrato che ha sostenuto<br />

l’accusa al processo di Porto<br />

Marghera e che ha partecipato a<br />

questo studio in qualità di consulente.<br />

«Serve la concertazione tra istituzioni,<br />

imprese e, soprattutto, serve<br />

una stagione di verità che ci liberi<br />

dalle bugie o dai silenzi <strong>del</strong> passato.<br />

Non è facile, ma ora la Sardegna ha<br />

gli strumenti per farlo».


DOMUSNOVAS - Barraxiutta Pista Forestale<br />

I lavori hanno avuto lo<br />

scopo di migliorare<br />

l’accessibilità dei siti<br />

minerari che insistono<br />

lungo la strada<br />

Barraxiutta-Perda<br />

Niedda. È stata<br />

pertanto eseguita la<br />

manutenzione <strong>del</strong>la<br />

strada di accesso<br />

mediante la<br />

realizzazione <strong>del</strong>la<br />

sovrastruttura e, al fine<br />

di valorizzare il sito,<br />

sono stati fatti lavori di<br />

forestazione e<br />

realizzazione di arredi<br />

rurali, staccionate e<br />

muretti a secco; è<br />

stata infine eseguita la<br />

messa in sicurezza<br />

<strong>del</strong>le pareti di<br />

sbancamento.<br />

BALLAO - Flumendosa manutenzioni ambientali<br />

Sono state recuperate<br />

vaste aree che sono<br />

state integrate con le<br />

opere preesistenti: è<br />

stata restituita<br />

funzionalità all’alveo<br />

previa manutenzione<br />

di gabbionate ed<br />

eliminazione di<br />

vegetazione<br />

infestante. L’intera<br />

viabilità è stata<br />

sottoposta ad<br />

interventi di<br />

manutenzione<br />

(compresi muri a<br />

secco e staccionate),<br />

infine è stata<br />

realizzata la<br />

risagomatura <strong>del</strong>la<br />

sede stradale.<br />

GUSPINI - Santa maria di Neapolis, scavi archeologici<br />

I lavori hanno avuto per oggetto, in una prima fase, la pulizia e il diserbamento <strong>del</strong> sito, la<br />

ricerca e lo scavo senza l’ausilio di mezzi meccanici; successivamente sono stati<br />

realizzati lavori di cernita, recupero, conservazione e catalogazione dei reperti, nonché<br />

opere di restauro e consolidamento <strong>del</strong>le strutture archeologiche.<br />

BUGGERRU - M.te Rosmarino, Grotta <strong>del</strong>le Lumache<br />

Sistemazione <strong>del</strong> sentiero d’accesso alla Grotta <strong>del</strong>le Lumache, caratterizzato da<br />

un’elevata pendenza e da un’estrema irregolarità <strong>del</strong> fondo. L’intervento ha permesso il<br />

miglioramento <strong>del</strong>l’accessibilità e la realizzazione di una piazzola lungo la viabilità<br />

esistente, di un chiosco e di opere di messa in sicurezza <strong>del</strong> tracciato.<br />

ARBUS - Montevecchio manutenzione ex-foresteria<br />

Manutenzione degli infissi interni ed esterni <strong>del</strong> fabbricato <strong>del</strong>l’ex foresteria, rifacimento<br />

<strong>del</strong>la tinteggiatura interna e adeguamento <strong>del</strong>l’impianto elettrico.<br />

IL CATASTO HA CAMBIATO CASA...<br />

... E ANCHE CITTA’<br />

Si da avvio alla prima fase di un più ampio<br />

prossimo decentramento <strong>del</strong> servizio catastale<br />

Dal 16 FEBBRAIO 2004<br />

non sarà più necessario<br />

recarsi a Cagliari per richiedere<br />

VISURE E<br />

CERTIFICATI CATASTALI<br />

Grazie al nuovo servizio attivo presso<br />

il locali <strong>del</strong>la 19 a COMUNITA’MONTANA<br />

ubicati ubicati in IGLESIAS in IGLESIAS via Argentaria via Roma 14 25<br />

IL CATASTO E’ MOLTO<br />

PIU’ VICINO AI CITTADINI<br />

Tutti gli interessati possono recarsi<br />

presso la COMUNITA’MONTANA nei seguenti orari:<br />

dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30<br />

lunedì e mercoledì anche dalle 16,00 alle 18,00<br />

Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al numero: 0781.22881<br />

Il Presidente<br />

<strong>del</strong>la 19 a Comunità Montana<br />

Marco Marras<br />

Da oggi è anche possibile prenotare i documenti. Compilando un apposito modulo,<br />

che dovrà essere lasciato presso lo Sportello Catastale <strong>del</strong>la Comunità Montana di Iglesias<br />

(con relativi diritti), il cittadino potrà passare a ritirare la propria visura con comodo<br />

e senza perdite di tempo. Si ricorda che il lunedì e il mercoledì l’ufficio resta aperto anche<br />

di pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00. Per eventuali informazioni si potrà telefonare<br />

a: 0781. 22881.<br />

Il Servizio è erogato in collaborazione con<br />

GEOPARCO Scarl, ATI: IFRAS-INTINI-SERVIZI GLOBALI<br />

Servizi agli enti locali nell’ambito <strong>del</strong> piano di stabilizzazione ex LSU


10<br />

Grazie ad un accordo tra i Vigili<br />

<strong>del</strong> Fuoco e la Regione, parte<br />

anche in Sardegna un servizio<br />

di elisoccorso capace di operare<br />

sistematicamente in tutta<br />

l’Isola e per tutto l’anno. La<br />

Sardegna è tra le ultime regioni<br />

italiane ad attivare questo importante<br />

servizio che garantirà<br />

un rapido intervento di soccorso<br />

tecnico e sanitario in casi di<br />

emergenza.<br />

Il protocollo (firmato dal Direttore<br />

Regionale per la Sardegna<br />

dei Vigili <strong>del</strong> Fuoco, <strong>del</strong> Soccorso<br />

Pubblico e <strong>del</strong>la Difesa<br />

Civile Pippo Sergio Mistretta, e<br />

dal Direttore generale <strong>del</strong>l’Assessorato<br />

regionale alla Sanità<br />

Mariano Girau) prevede una<br />

sperimentazione di tre mesi<br />

(fino al 30 giugno), durante la<br />

quale il servizio coprirà l’intero<br />

territorio regionale avvalendosi<br />

di un elicottero AB412 messo a<br />

disposizione dai Vigili <strong>del</strong> Fuoco,<br />

con base operativa presso<br />

il Settimo Reparto Volo <strong>del</strong>la<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />

ACCORDO REGIONE E POMPIERI<br />

PER SERVIZIO DI ELISOCCORSO La Regione investira’ altri 63<br />

milioni di euro per il settore informatico<br />

e le nuove tecnologie.<br />

L’annuncio è arrivato dall’Assessore<br />

regionale agli Affari Generali<br />

Massimo Dadea.<br />

“Il governo regionale, ha spiegato<br />

l’Assessore, ritiene di fondamentale<br />

importanza lo sviluppo<br />

<strong>del</strong> settore <strong>del</strong>l’Ict in Sardegna.<br />

In tal senso sono stati appaltati<br />

lavori per circa 88 milioni<br />

di euro nel 2004 e nel 2005”.<br />

Massimo Dadea ha precisato,<br />

Polizia di Stato, ad Abbasanta.<br />

L’intervento <strong>del</strong>l’elisoccorso<br />

sarà attivato dai Servizi 118 di<br />

Cagliari e di Sassari.<br />

L’equipaggio <strong>del</strong>l’elicottero è<br />

costituito da un primo pilota,<br />

da un copilota e da uno specialista<br />

motorista. Ad Abbasanta<br />

sarà garantita la presenza di<br />

un medico e di un infermiere<br />

professionale, altamente qualificati<br />

per il soccorso sanitario<br />

urgente, messi a disposizione<br />

dalla Direzione Generale<br />

<strong>del</strong>l’Assessorato <strong>del</strong>l’Igiene e<br />

Sanità tramite le Aziende Asl<br />

competenti, mentre per conto<br />

dei Vigili <strong>del</strong> Fuoco presteranno<br />

servizio di pronto intervento<br />

anche due sommozzatori e due<br />

aerosoccorritori speleo-alpinofluviali.<br />

Nel caso in cui un evento grave,<br />

in atto o temuto, esiga una<br />

maggiore capacità operativa, il<br />

Nucleo Elicotteri dei Vigili <strong>del</strong><br />

Fuoco ed il Servizio 118 di Cagliari<br />

e Sassari potranno essere<br />

attivati per l’approntamento<br />

di un secondo elicottero con<br />

relativi equipaggi e personale<br />

sanitario.<br />

Il costo <strong>del</strong> servizio garantito<br />

dai Vigili <strong>del</strong> Fuoco, per i primi<br />

tre mesi di sperimentazione, è<br />

di 130 mila euro.<br />

Entro il 15 giugno sarà effettuata<br />

una valutazione dei costi<br />

e dei risultati <strong>del</strong> servizio svolto<br />

per verificare l’opportunità<br />

di proseguire l’attività, oltre nei<br />

mesi da luglio a settembre con<br />

l’utilizzo di due elicotteri dei<br />

Vigili <strong>del</strong> Fuoco di stanza negli<br />

aeroporti di Cagliari-Elmas ed<br />

Alghero-Fertilia, durante l’intero<br />

anno in via permanente<br />

con un elicottero, di stanza ad<br />

Abbasanta.<br />

La convenzione stipulata prevede<br />

anche nuove opportunità<br />

di formazione per altri operatori<br />

sanitari, in modo da integrare<br />

il gruppo di professionisti impegnati<br />

nel servizio di elisoccorso.<br />

RISTO-SERVICE<br />

ALTA QUALITÀ<br />

NELLA RISTORAZIONE !<br />

Collettiva - Pubblica<br />

Aziendale - Socio Sanitaria<br />

Scolastica - Self Service<br />

Servizi Matrimoniali - Buffet<br />

Zona Ind.le Sa Stoia - IGLESIAS - Tel. 0781 22234 fax 0781 350003<br />

SI EFFETTUANO CONVENZIONI CON ENTI PUBBLICI E PRIVATI<br />

Il Comitato esecutivo di Anci<br />

Sardegna ha espresso un giudizio<br />

positivo sulla proposta di emendamento<br />

<strong>del</strong>la Giunta regionale<br />

presentata dal Consiglio di attribuire<br />

all’Autorità d’Ambito dei<br />

servizi idrici integrati anche la<br />

competenza sui Rifiuti solidi urbani,<br />

per razionalizzare i servizi<br />

e addivenire così alla tariffa unica<br />

in tutto il territorio regionale.<br />

L’Anci Sardegna ha espresso altresì<br />

soddisfazione per la <strong>del</strong>ibera<br />

<strong>del</strong>la Giunta regionale con la<br />

inoltre, quali saranno gli investimenti<br />

<strong>del</strong>la Regione previsti per<br />

l’immediato futuro. “L’Amministrazione,<br />

ha spiegato ancora<br />

l’Assessore, ha in programma<br />

ulteriori investimenti per 25 milioni<br />

di euro in base all’Accordo<br />

di programma Quadro e circa<br />

38 milioni in base ai bandi Por.<br />

Inoltre, vista la natura <strong>del</strong> settore,<br />

strettamente legata all’innovazione<br />

e alla ricerca, l’Amministrazione<br />

regionale ha in progetto<br />

la realizzazione <strong>del</strong> nuovo<br />

quale ha accolto tutte le proposte<br />

che al riguardo erano state discusse<br />

e approvate dal Comitato<br />

esecutivo in un’apposita riunione<br />

<strong>del</strong> sette marzo scorso, durante<br />

la quale erano stati affrontati<br />

preoccupanti problemi che in più<br />

parti <strong>del</strong>la Sardegna erano sorti<br />

proprio in tema di gestione dei<br />

Politica<br />

INFORMATICA E NUOVE TECNOLOGIE<br />

LA REGIONE INVESTE ALTRI 63 MILIONI<br />

Su proposta <strong>del</strong>l’Assessore <strong>del</strong>la<br />

Pubblica Istruzione, Elisabetta<br />

Pilia, la Giunta ha approvato un<br />

intervento di grande peso per la<br />

lotta alla dispersione e all’abbandono<br />

scolastico in Sardegna,<br />

che hanno indici al di sopra <strong>del</strong>la<br />

media italiana e quasi sempre<br />

superiori rispetto a quella <strong>del</strong><br />

Mezzogiorno. Sono stati stanziati<br />

5 milioni di euro, previsti<br />

nella Finanziaria 2006, per borse<br />

di studio destinate agli studenti<br />

<strong>del</strong>le scuole medie inferiori e<br />

superiori, che vivono in famiglie<br />

economicamente svantaggiate.<br />

Hanno diritto alle borse di studio<br />

i ragazzi che, nell’anno scolastico<br />

2005/2006, saranno promossi<br />

con una votazione minima non<br />

inferiore al “buono” nelle scuole<br />

medie inferiori e al 7 nella<br />

scuola secondaria di secondo<br />

grado.<br />

Nelle scorse settimane, l’Esecutivo<br />

aveva approvato, a favore<br />

<strong>del</strong>le famiglie disagiate,<br />

il Piano di riparto tra i Comuni<br />

sardi <strong>del</strong>lo stanziamento di<br />

6.729.609 euro di fondi statali<br />

(legge 62/2000), destinati a<br />

borse di studio per le spese<br />

d’istruzione dei figli frequentanti<br />

la scuola <strong>del</strong>l’obbligo e la<br />

secondaria superiore nell’anno<br />

scolastico 2005-2006.<br />

Ora, invece, è stato approvato<br />

in via definitiva anche il disegno<br />

di legge su “Norme per<br />

l’Educazione, l’Istruzione e la<br />

Formazione professionale”,<br />

presentato dall’Assessore Elisabetta<br />

Pilia di concerto con<br />

l’assessore <strong>del</strong> Lavoro, Formazione<br />

professionale, Cooperazione<br />

e Sicurezza sociale,<br />

Maddalena Salerno. Il testo di<br />

legge era stato approvato dalla<br />

Giunta in via provvisoria il 21<br />

ottobre 2005. E’ poi seguita<br />

un’ampia consultazione sul territorio<br />

regionale, durata più di<br />

tre mesi, che ha coinvolto con<br />

un incontro regionale e appuntamenti<br />

provinciali insegnanti,<br />

dirigenti scolastici, genitori,<br />

associazioni, sindacati, enti di<br />

formazione. Modifiche e integrazioni<br />

alla legge sono state<br />

apportate proprio in seguito ai<br />

suggerimenti e alle critiche raccolte<br />

durante il confronto. “Il<br />

disegno di legge si è irrobustito<br />

e perfezionato con il contrito di<br />

centinaia di persone”, ha detto<br />

l’Assessore Elisabetta Pilia,<br />

soddisfatta “perché in questo<br />

modo potrà rispondere più efficacemente<br />

ai problemi e alle<br />

urgenze <strong>del</strong>la scuola sarda. E’<br />

il risultato di una vera partecipazione”.<br />

Nel testo normativo sull’Istruzione<br />

e la Formazione professionale,<br />

una <strong>del</strong>le priorità è l’aumento<br />

<strong>del</strong> numero di diplomati<br />

in Sardegna. Lo stanziamento<br />

di 5 milioni di euro per borse<br />

di studio per gli studenti sardi<br />

è un’ulteriore azione in questa<br />

direzione, per superare il ritardo<br />

rispetto alle altre regioni italiane.<br />

In Sardegna il mancato conseguimento<br />

<strong>del</strong>la licenza di scuola<br />

secondaria di primo grado si<br />

attesta al 12 per cento e risulta<br />

superiore alla media nazionale<br />

di circa il 2 per cento, mentre<br />

l’indice di possesso <strong>del</strong> diploma<br />

di scuola superiore è <strong>del</strong> 29,82,<br />

distretto <strong>del</strong>l’Ict con un investimento<br />

di circa 21 milioni di euro,<br />

destinati alla Ricerca tecnologica<br />

e strategica, allo sviluppo<br />

d’impresa e alla formazione”.<br />

L’ultimo importante investimento<br />

<strong>del</strong>la Regione in questo<br />

settore riguarda uno studio di<br />

fattibilita’ per un Sistema Hot<br />

Spot Costiero che consente a<br />

tutte le imbarcazioni che navigano<br />

o sostano nelle vicinanze<br />

coste sarde l’accesso gratuito a<br />

internet.<br />

ANCI SARDEGNA CHIEDE<br />

ALL’AUTORITA’ D’AMBITO<br />

ANCHE LA GESTIONE RSU<br />

L’Assessore <strong>del</strong>la Pubblica<br />

Istruzione <strong>del</strong> Comune di<br />

Carbonia Efisio Piras ha comunicato<br />

che è stato bandito<br />

un pubblico concorso, per<br />

soli titoli, per l’assegnazione<br />

di 125 assegno di studio <strong>del</strong><br />

valore di 250,00 euro ciascuno.<br />

Detti assegni sono destinati<br />

ad altrettanti studenti residenti<br />

nel Comune di Carbonia,<br />

che abbiano conseguito<br />

la promozione nell’anno scolastico<br />

2004-5 e che frequentano,<br />

nell’anno scolastico<br />

2005-6, un qualsiasi istituto<br />

d’istruzione superiore.<br />

Per poter prendere parte al<br />

concorso, gli interessati dovranno<br />

avere i requisiti richiesti<br />

nel bando integrale di<br />

Rifiuti solidi urbani e di disparità<br />

di tariffe.<br />

L’Anci Sardegna ha auspicato<br />

che la soluzione adottata dalla<br />

Giunta venga accolta dal Consiglio<br />

regionale in quanto quella<br />

più rispondente alle esigenze dei<br />

Comuni e <strong>del</strong>l’intera cittadinanza.<br />

STANZIATI 5 MILIONI DI EURO<br />

BORSE A STUDENTI DISAGIATI<br />

inferiore al dato nazionale di circa<br />

il 3 per cento.<br />

L’Assessore Elisabetta Pilia ha<br />

proposto alla Giunta di concedere<br />

un contributo a tutti i Comuni<br />

<strong>del</strong>la Sardegna per l’assegnazione<br />

<strong>del</strong>le borse di studio agli<br />

studenti disagiati. E’ stata fissata<br />

una quota minima di 500 euro a<br />

favore di tutte le amministrazioni<br />

comunali, per garantire quelle<br />

di piccole dimensioni, mentre la<br />

ripartizione <strong>del</strong>lo stanziamento<br />

complessivo è stata effettuata<br />

(le somme sono indicate in un<br />

allegato alla <strong>del</strong>ibera di Giunta)<br />

in base alla popolazione residente<br />

in età scolare tra gli 11 e i 18<br />

anni (dati Istat 2005).<br />

125 ASSEGNI DI STUDIO<br />

A STUDENTI DI CARBONIA<br />

concorso, disponibile a partire<br />

dal 2 maggio 2006, unitamente<br />

al modulo di domanda,<br />

disponibile sul sito internet<br />

www.comune.carbonia.ca.it,<br />

oppure presso l’ufficio Pubblica<br />

Istruzione (via Mazzini<br />

68 ex elementari Gritti) e nella<br />

Circoscrizioni ai seguenti<br />

orari: lunedì, mercoledì, giovedì<br />

venerdì dalla ore 9.30<br />

alle 12.00; martedì dalle ore<br />

16.00 alle 17.30.<br />

Le domande di partecipazione<br />

dovranno essere presentate<br />

improrogabilmente entro il<br />

9 giugno 2006. Non verranno<br />

prese in considerazione le<br />

domande pervenute fuori termine<br />

o con documentazione<br />

irregolare e incompleta.<br />

• Costruzioni meccaniche metalliche<br />

• Costruzioni e manutenzioni<br />

impianti industriali<br />

• Automazione industriale<br />

elettrica ed elettronica<br />

Sede Legale: Via Roma, 50 - 09013 Carbonia (CA)<br />

Ufficio e Stabilimento: Loc. Pozzo Nuovo - 09010 Bacu Abis -Carbonia (CA)<br />

tel. 0781 658007 fax 0781 658149<br />

email: logalsrl@tiscali.it


Politica<br />

IL SINDACO DI VILLAMASSARGIA PORCU<br />

ATTENDATO DA OLTRE UN MESE A ORBAI<br />

PER CHIEDERE LA VALORIZZAZIONE DEL SITO<br />

Sergio Rombi<br />

Il vecchio villaggio minerario di Orbai<br />

(Villamassargia), per tre quarti<br />

ormai recuperato e pronto ad essere<br />

valorizzato, è tornato d’attualità<br />

non per la sua suggestiva posizione<br />

o utilizzo dei vari ambienti degni di<br />

un villaggio vacanza, ma perché il<br />

Sindaco Franco Porcu vi si è autoconsegnato,<br />

attendandosi nei pressi<br />

<strong>del</strong>l’imboccatura <strong>del</strong>la miniera, per<br />

rivendicare il completamento dei<br />

lavori e la possibilità di avviare la<br />

gestione <strong>del</strong>l’intero complesso.<br />

“Non penso sia più tollerabile, ha<br />

detto il Sindaco di Villamassargia<br />

Franco Porcu, che un sito minerario<br />

quasi interamente recuperato coi<br />

soldi pubblici debba rimanere chiuso<br />

perché mancano alcune infrastrutture<br />

(strada, luce, depurazione,<br />

arredi) per poterlo utilizzare al meglio<br />

e in grado di dare occupazione<br />

nel settore culturale, vacanziero e<br />

museale. Sette anni fa vennero spesi<br />

circa nove miliardi, ne mancano<br />

ancora tre (miliardi di vecchie lire)<br />

e nessuno vuole assumersi l’onere.<br />

Abbiamo presentato un progetto<br />

di Accordo di Programma con Ati<br />

PIANO DI VALORIZZAZIONE DI ORBAI<br />

PROPOSTO DA GEOPARCO-ATI IFRAS<br />

Ifras, ma alla Regione pare non vada<br />

bene. Però non ci hanno dato alcuna<br />

alternativa alla proposta che ha tutti<br />

i crismi <strong>del</strong>la oggettiva regolarità,<br />

compresa l’ipotesi di gestione”.<br />

Solo dopo un mese l’Assessore regionale<br />

<strong>del</strong>l’Industria ha convocato<br />

il Sindaco Porcu, assicurando che<br />

Orbai verrà ripreso in considerazione<br />

e verrà completato, con finalità<br />

ricettive-culturali, nonché congressuali.<br />

Il complesso ex minerario di Orbai,<br />

chiuso dal 1958 e acquisito al patrimonio<br />

comunale di Villamassargia,<br />

pur rientrando nell’ambito <strong>del</strong>l’Ente<br />

Parco Geominerario <strong>del</strong>la Sardegna,<br />

dopo la fase di recupero e ristrutturazione<br />

è rimasto chiuso come tutte le<br />

conseguenze che tale stato comporta.<br />

I muri stanno via via perdendo i calcinacci,<br />

l’umidità attenta i muri, le<br />

cancellate sono arrugginite, gli infissi<br />

hanno bisogno di manutenzione;<br />

come pure mancano gli arredi, l’impianto<br />

di depurazione acque e non ultima<br />

la definizione <strong>del</strong> manto stradale,<br />

certamente di natura ecologica.<br />

“In questo complesso, ha detto il<br />

Geoparco ha elaborato il piano rispettando,<br />

in linea di massima, le destinazioni<br />

d’uso previste dall’Amministrazione<br />

comunale per ciascun fabbricato<br />

<strong>del</strong> villaggio; i prodotti/servizi che si<br />

intende offrire sono infatti correlati alle<br />

strutture esistenti: ristorazione, pernottamento,<br />

sale per convegni, congressi,<br />

giornate di studio/formazione, allestimento<br />

spazi espositivi, attività sportive,<br />

escursioni.<br />

Ristorazione<br />

Il servizio, disponibile sia a pranzo che<br />

a cena, sarà operativo tutto l’anno, nei<br />

mesi da maggio a settembre per sei<br />

giorni alla settimana e nei restanti mesi<br />

per tre giorni (dal venerdi alla domenica).<br />

E’ prevista inoltre l’organizzazione di<br />

ricevimenti, banchetti di nozze, battesimi,<br />

lauree e altri eventi.<br />

Sarà in funzione anche un servizio bar<br />

–gelateria rivolto sia ai clienti <strong>del</strong>l’albergo<br />

sia a coloro che si recheranno<br />

nel villaggio in visita.<br />

Pernottamento<br />

Si prevede di utilizzare la formula <strong>del</strong><br />

bed & breakfast.<br />

Attività congressuali<br />

La sala convegni sarà a disposizione<br />

non solo per convegni ma anche per<br />

conferenze, giornate di studio e formazione,<br />

laboratori didattici.<br />

Questo servizio sarà erogato secondo<br />

due modalità: attraverso l’affitto a<br />

esterni o mediante l’organizzazione di<br />

eventi progettati ad hoc da Geoparco.<br />

Sindaco Porcu, ci sono almeno una<br />

quarantina di camere con servizi già<br />

pronte, mentre altre possono essere<br />

recuperate con la ristrutturazione di<br />

vecchi caseggiati. Inoltre l’ampio<br />

corpo centrale (vecchia direzione<br />

mineraria) con porticato si presta<br />

a sala esposizioni, così pure alcuni<br />

ambienti distaccati per sale convegni<br />

o ristorazione collettiva. Ampi forni<br />

a legna, di tipo antico, sono presenti<br />

nel corpo recuperato. Mentre attendono<br />

d’essere riportati allo stato di<br />

agibilità lo scantinato e il vecchio alloggio<br />

dei cavalli (usati per il traino<br />

dei carrelli dentro le gallerie)”.<br />

Comunque vada a finire questa vicenda,<br />

resta il fatto che siti <strong>del</strong> genere,<br />

quasi per intero recuperati, non<br />

possono essere gestiti da politici in<br />

evidente stato di cecità e di noncuranza<br />

<strong>del</strong> bene pubblico.<br />

Al Sindaco Porcu hanno portato la<br />

loro solidarietà il Presidente <strong>del</strong>la<br />

Provincia Pierfranco Gaviano, altri<br />

Sindaci <strong>del</strong> territorio, scolaresche e<br />

associazioni ambientaliste. Nessuno<br />

<strong>del</strong>la Regione, perché hanno paura<br />

<strong>del</strong>l’evidenza.<br />

Il piano di gestione è stato elaborato<br />

in linea con la politica di<br />

sviluppo pianificata dall’Amministrazione<br />

comunale di<br />

Villamassargia, che vede nella<br />

valorizzazione <strong>del</strong>le risorse<br />

locali una <strong>del</strong>le soluzioni alle<br />

principali problematiche che<br />

affliggono il Comune, tra cui<br />

il degrado sociale e la disoccupazione,<br />

causate da assenza<br />

di servizi e dalla mancanza di<br />

una base economica ben strutturata.<br />

Il territorio comunale si caratterizza<br />

infatti per valenze ambientali,<br />

naturalistiche e storico-archeologiche<br />

di grande<br />

pregio, nonché per tradizioni<br />

agro-pastorali e artigianali<br />

consolidate da tempo, che se<br />

opportunamente sfruttate offrono<br />

la possibilità di creare le<br />

condizioni per la riqualificazione<br />

<strong>del</strong> tessuto produttivo e<br />

il recupero <strong>del</strong>l’identità e <strong>del</strong><br />

patrimonio locale.<br />

“Il piano di gestione <strong>del</strong> Villaggio<br />

minerario di Orbai elaborato<br />

da Geoparco, si legge<br />

nella relazione, mira alla valorizzazione<br />

di tutte le risorse<br />

<strong>del</strong> territorio sopra enunciate,<br />

e si integra con tutte le altre<br />

iniziative già intraprese dal<br />

Comune, tra cui l’Ecomuseo<br />

<strong>del</strong>la Valle <strong>del</strong> Cixerri.<br />

La visione di Geoparco per il<br />

villaggio minerario di Orbai è<br />

la gestione di una struttura polifunzionale<br />

in grado di offrire<br />

servizi diversificati a un’utenza<br />

la più ampia possibile.<br />

I punti di forza <strong>del</strong> complesso<br />

sono rappresentati dalla facilità<br />

con la quale si può raggiungere<br />

e dalla presenza di diversi<br />

edifici e spazi all’aperto che<br />

consentono di attivare numerosi<br />

servizi e iniziative”.<br />

L’idea è quella di creare una<br />

sorta di “citta<strong>del</strong>la” in cui il<br />

visitatore possa trascorrere<br />

il tempo libero tra attività e<br />

servizi di varia natura, tra loro<br />

complementari.<br />

“L’elemento di maggiore attrazione<br />

è costituito dall’ampio<br />

ventaglio di opportunità<br />

offerte: si va dall’escursione<br />

con guida al pranzo in ristorante,<br />

dalla partita a tennis<br />

alla visione di un film, dalla<br />

visita a mostre tematiche alla<br />

partecipazione a serate di degustazione<br />

dei prodotti locali,<br />

passando per vernissage di<br />

esposizioni pittoriche e labo-<br />

Elena Cossu<br />

ratori ludico-didattici per l’infanzia”.<br />

In essa saranno comprese tutte<br />

le iniziative che possono soddisfare<br />

le esigenze di un pubblico<br />

differenziato, costituito da<br />

amanti <strong>del</strong>la natura, studiosi,<br />

scolaresche, famiglie, giovani e<br />

meno giovani.<br />

La decisione di erogare una<br />

grande varietà di servizi scaturisce<br />

dalla considerazione che<br />

maggiori sono le attività poste<br />

in essere, maggiore è la possibilità<br />

di rendere operativa la<br />

struttura per più giorni all’anno,<br />

creando così le condizioni<br />

perché la gestione sia efficiente<br />

e, di conseguenza, possa offrire<br />

quella continuità necessaria<br />

alla stabilizzazione nel tempo<br />

degli occupati.<br />

Allestimento spazi espositivi<br />

Il complesso di Orbai dispone di numerosi<br />

spazi chiusi e all’aperto che si<br />

prestano alla realizzazione di mostre,<br />

spettacoli e manifestazioni culturali in<br />

genere.<br />

Come nel caso <strong>del</strong>la sala convegni sarà<br />

possibile fruire <strong>del</strong> servizio da esterni<br />

(gli spazi potranno, infatti, essere affittati<br />

da associazioni, enti e altre organizzazioni)<br />

nonché prendere parte a iniziative<br />

pianificate durante tutto l’anno<br />

da Geoparco.<br />

Attività sportive<br />

Nel villaggio sono presenti un campo<br />

da tennis e un campo bocce a disposizione<br />

degli ospiti che soggiornano in<br />

hotel, ma anche di esterni che potranno<br />

fruire <strong>del</strong> servizio a pagamento dietro<br />

prenotazione.<br />

Grazie alla realizzazione di un percorso<br />

specifico sarà inoltre possibile praticare<br />

altri sport all’aperto, quali jogging<br />

e passeggiate in bicicletta.<br />

Escursioni<br />

Il territorio di Villamassargia, come già<br />

accennato, si caratterizza per un patrimonio<br />

storico-culturale e naturalistico<br />

di grande pregio nel quale è possibile<br />

individuare dei percorsi mono e multitematici<br />

da proporre a utenze ben<br />

individuate.<br />

Orbai si candida a ospitare sia il centro<br />

informazioni e prenotazioni sia<br />

la struttura ricettiva e di ristoro per le<br />

comitive.<br />

Per ognuno dei servizi sono in programma<br />

attività e iniziative di diversa<br />

natura finalizzate a rendere il complesso<br />

operativo e competitivo sul mercato<br />

per 365 giorni all’anno.<br />

• Sala convegni<br />

Turismo congressuale<br />

Il fenomeno <strong>del</strong> turismo congressuale<br />

negli ultimi anni ha registrato un<br />

trend crescente, soprattutto per quanto<br />

Sindaco Franco Porcu a Orbai<br />

Caro Sindaco<br />

Villamassargia - alunni solidarizzano col Sindaco<br />

riguarda quello legato ai convegni in<br />

campo medico-scientifico.<br />

La tendenza odierna è quella di offrire<br />

ai congressisti l’opportunità di aggiornarsi<br />

e confrontarsi in un’unica sede<br />

con colleghi provenienti da diverse<br />

realtà e al contempo di visitare luoghi<br />

di grande richiamo turistico.<br />

Tuttavia è di qualche anno fa la legge<br />

emanata dal Ministero <strong>del</strong>la Sanità<br />

che vieta l’organizzazione di convegni<br />

nelle località turistiche da maggio a<br />

ottobre.<br />

Il villaggio minerario di Orbai è sicuramente<br />

esente dal rispetto di questa<br />

normativa non trovandosi in una zona<br />

considerata turistica perciò può essere<br />

considerata una location alternativa per<br />

i convegni dei medici in qualsiasi periodo<br />

<strong>del</strong>l’anno.<br />

La struttura si presta ad attività di questo<br />

tipo, poiché offre la sala convegni, il<br />

servizio ristorazione e pernottamento,<br />

strutture sportive, nonché un habitat<br />

naturalistico e un circondario ricco di<br />

luoghi da visitare.<br />

Formazione e didattica<br />

Questo servizio è rivolto a un target<br />

differenziato, che comprende il mondo<br />

<strong>del</strong>la scuola (rappresentato da insegnanti<br />

e studenti), la comunità scientifica,<br />

i professionisti che necessitano<br />

di corsi di aggiornamento, ma anche<br />

il comune cittadino che ha esigenza di<br />

formarsi su temi specifici.<br />

Geoparco ha in programma l’organizzazione<br />

di percorsi didattici e formativi<br />

rivolti in particolare agli insegnanti e<br />

ai bambini<br />

e ragazzi in<br />

età scolare;<br />

le tematiche<br />

saranno<br />

p e r l o p i ù<br />

quelle legate<br />

al recupero<br />

<strong>del</strong>l’identità<br />

locale e alla<br />

conoscenza<br />

<strong>del</strong>le risorse<br />

11<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />

ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI<br />

offerte dal<br />

territorio.<br />

I bambini<br />

saranno coinvolti<br />

in attività<br />

pratico-ludiche,<br />

in laboratori didattici orientati a<br />

sensibilizzarli su temi quali ambiente,<br />

sviluppo sostenibile, arti e mestieri<br />

locali. In questi laboratori sarà stabilita<br />

un’interazione diretta con gli animatori<br />

e i ludotecari ma anche con la gente<br />

<strong>del</strong> luogo, per esempio gli artigiani e<br />

gli anziani che in questo modo avranno<br />

l’occasione di “formare” le nuove<br />

generazioni su usi, costumi e tradizioni<br />

che vanno via via perdendosi.<br />

• Spazi espositivi<br />

Mostre<br />

Gli spazi espositivi presenti sia all’interno<br />

sia all’esterno <strong>del</strong>la struttura,<br />

troveranno un primo utilizzo nell’allestimento<br />

di mostre, curate direttamente<br />

da Geoparco o da esterni.<br />

Geoparco allestirà una mostra permanente<br />

che resterà aperta ai visitatori<br />

tutto l’anno e più mostre temporanee<br />

su temi variabili.<br />

Le mostre saranno progettate in modo<br />

che possano essere fruite da un target<br />

diversificato, composto da adulti, bambini,<br />

categorie disagiate, stranieri.<br />

Sono infatti previsti percorsi specifici<br />

per gli ipovedenti: grazie all’utilizzo di<br />

supporti audio (audioguide) e sezioni<br />

tattili questi ultimi avranno la possibilità<br />

di godere appieno e comprendere<br />

ciò che la mostra offre.<br />

Il visitatore straniero potrà fruire <strong>del</strong>la<br />

mostra mediante il ricorso ad audioguide<br />

multilingue.<br />

Ampio spazio sarà inoltre dato agli<br />

allestimenti multimediali: le mostre saranno<br />

infatti interattive e l’utente potrà<br />

compiere la visita guardando immagini<br />

statiche e dinamiche, ascoltando suoni,<br />

navigando tra le pagine di cd-rom e siti<br />

web grazie alla presenza di diverse postazioni<br />

informatiche.<br />

Manifestazioni culturali<br />

Gli spazi espositivi saranno anche poste<br />

a servizio di manifestazione culturali<br />

di vario genere: presentazioni di libri,<br />

rassegne cinematografiche, vernissage<br />

di mostre pittoriche, simposi, incontridibattiti<br />

organizzati da Geoparco o da<br />

associazioni culturali.<br />

Fiere e sagre<br />

Altra ipotesi di sfruttamento degli<br />

spazi disponibili, soprattutto di quelli<br />

Noi bambini la ringraziamo<br />

per il sacrificio che lei sta<br />

compiendo per tutta Villamassargia<br />

e i suoi abitanti.<br />

E’ un bene che Orbai sia non<br />

solo una bellezza naturale,<br />

ma anche fonte di lavoro e<br />

guadagno per il nostro Paese.<br />

La ringraziamo, inoltre, perché<br />

lei sta migliorando il nostro<br />

futuro, sempre meno pieno<br />

di lavoro e opportunità.<br />

Alunni <strong>del</strong>le Elementari di<br />

Villamassargia<br />

all’aperto, è l’organizzazione di fiere<br />

e sagre legate soprattutto alle tradizioni<br />

enogastronomiche, che negli ultimi<br />

anni stanno registrando un grande successo<br />

di pubblico.<br />

A tale scopo Geoparco ha in programma<br />

l’affiliazione <strong>del</strong> complesso di Orbai<br />

a associazioni impegnate in questi<br />

settori, come Slow Food e altre similari<br />

che saranno coinvolte nella pianificazione<br />

di eventi finalizzati soprattutto a<br />

promuovere i sapori e i prodotti locali.<br />

Cinema all’aperto, spettacoli<br />

Durante la stagione estiva è prevista<br />

l’allestimento di uno spazio cinematografico<br />

all’aperto per la proiezione di<br />

film sotto le stelle, che nelle calde sere<br />

d’estate rappresentano un diversivo allettante<br />

per i giovani e meno giovani.<br />

Sarà inoltre possibile programmare<br />

rappresentazioni teatrali, concerti e altri<br />

spettacoli.<br />

In queste occasioni il pubblico avrà<br />

l’opportunità di trascorrere una serata<br />

intera nel villaggio di Orbai, grazie alla<br />

presenza <strong>del</strong> ristorante.<br />

Show-room<br />

Saranno allestiti dei piccoli punti vendita<br />

in cui sarà possibile acquistare prodotti<br />

alimentari e artigianali locali.<br />

Escursioni<br />

Si prevede l’individuazione di percorsi<br />

mono e multitematici su tutto il territorio<br />

comunale ed extracomunale, lungo<br />

i quali i gruppi saranno condotti da<br />

guide esperte.<br />

Geoparco programmerà escursioni ad<br />

hoc per le scuole, itinerari didattici che<br />

saranno divulgati tra i direttori e i presidi<br />

che volessero inserirli all’interno <strong>del</strong><br />

calendario scolastico.<br />

Tutte le escursioni sono strettamente<br />

legate al complesso di Orbai e alle sue<br />

strutture, poiché qui si concluderanno<br />

con la visita <strong>del</strong>la mostra permanente e<br />

di quelle temporanee, con la partecipazione<br />

attiva ai laboratori didattici, con<br />

la fruizione <strong>del</strong> servizio ristorazione.


La Residenza Sanitaria Assistenziale Sant’Elia di Nuxis<br />

è una struttura socio - sanitaria integrata<br />

Convenzionata con l’Azienda USL n° 7 di Carbonia<br />

ACCREDITAMENTO RSA: det. Regione Sardegna n° 1647 <strong>del</strong> 17.08.2004<br />

ACCREDITAMENTO CDI: det. Regione Sardegna n° 113 <strong>del</strong> 15.02.2005<br />

IL SERVIZIO È RIVOLTO<br />

- Soggetti anziani non auto<br />

- Soggetti anziani e non, a<br />

- Soggetti non anziani affe<br />

- Soggetti affetti da scleros<br />

- Soggetti lungodegenti o in<br />

- Soggetti neurovegetativi s<br />

COME ACCEDERE AI SERVIZI DELLA RESIDENZA SANT’ELIA<br />

Gli Ospiti che desiderano accedere ai servizi offerti<br />

devono predisporre e presentare le seguenti domande:<br />

- Al Servizio Sociale Professionale <strong>del</strong> Comune di Residenza<br />

- Al Servizio Materno Infantile <strong>del</strong>la ASL di Residenza<br />

- Alla Residenza Sanitaria Sant’Elia di Nuxis<br />

L’Ufficio Relazioni col Pubblico <strong>del</strong>la Residenza Sant’Elia<br />

è a completa disposizione di tutti coloro che intendono avviare<br />

le pratiche di inserimento in struttura fornendo loro<br />

tutte le informazioni utili per la presentazione <strong>del</strong>le domande<br />

L’accesso alla RSA è vincolato al parere positivo espresso<br />

dall’Unità di valutazione Territoriale (UVT)<br />

attivata presso ogni Azienda USL.<br />

SERVIZI SANITARI SANT’ELIA di NUXIS Società per Azioni - Sede Legale: Cagliari - Via <strong>del</strong> Fangario 12 - Sede Operativa: Nuxis Località Su Guventu Tel. 0781.9091 - Fax. 0781


La Residenza Sanitaria Assistenziale<br />

Sant’ Elia di Nuxis<br />

A<br />

sufficenti<br />

ffetti da demenze<br />

tti da deficit intellettivo<br />

i multipla<br />

fase terminale <strong>del</strong>la vita<br />

tabilizzati<br />

COME CONTATTARE RSA SANT’ELIA<br />

Telefono: 0781.9091<br />

Fax: 0781.909309<br />

Indirizzo struttura: Residenza RSA Sant’Elia<br />

Loc. Su Guventu - 09010 NUXIS<br />

SERVIZI OFFERTI<br />

- Assistenza medica 24 ore su 24<br />

- Assistenza infermieristica 24 ore su 24<br />

- Attività di riabilitazione<br />

- Assistenza sociale<br />

- Assistenza psicologica<br />

- Attività ricreative, culturali e occupazionali<br />

- Servizio alberghiero<br />

- Cura <strong>del</strong>la persona<br />

(igiene personale - vestizione)<br />

- Vitto<br />

- Servizio lavanderia guardaroba<br />

- Servizio religioso<br />

- Servizio trasporto in ambulanza<br />

- Servizio trasporto disabili<br />

A richiesta <strong>del</strong>l’Ospite dei familiari,<br />

sono disponibili i seguenti servizi extra:<br />

- Servizio telefonico<br />

- Servizio parruccheria<br />

- Custodia beni di valore<br />

IL PERSONALE<br />

Direttore<br />

Direttore sanitario<br />

Equipe medico specialistica<br />

Infermieri professionali<br />

Fisioterapisti<br />

Assistente sociale<br />

Psicologo<br />

Educatori animatori<br />

Coordinatori servizi socio sanitari<br />

Operatori socio-sanitari<br />

e addetti all’assistenza<br />

.909309 - Codice Fiscale e Partita Iva 02869620928 - Iscrizione Registro <strong>del</strong>le Imprese REA CCIAA Cagliari 229820 - Capitale sociale: Euro 10.900.000,00 interamente versati


14<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />

Realtà Locale<br />

LA CAPOGRUPPO TIRRENIA<br />

CONTRO I TRASPORTI LOCALI<br />

ALLARME A CARLOFORTE<br />

Pino Piras<br />

Traghetto Saremar<br />

I traghetti di Tirrenia di<br />

Navigazione effettuano un<br />

gran numero di collegamenti<br />

nell’intero arco <strong>del</strong>l’anno.<br />

Sul Tirreno, una flotta<br />

composta in gran parte dai<br />

nuovi supertraghetti veloci<br />

da 30 nodi garantisce<br />

comfort e tempi di navigazione<br />

ridotti tra: la penisola<br />

italiana e la Sardegna; tra<br />

Napoli e Palermo; tra Cagliari,<br />

Palermo e Trapani.<br />

Sull’Adriatico la Divisione<br />

Adriatica di Tirrenia di Navigazione<br />

collega: l’Italia<br />

con la Croazia; l’Italia con<br />

l’Albania; ed effettua i servizi<br />

locali: nelle Isole Tremiti<br />

e nella Costa Istriana.<br />

Tirrenia, inoltre, gestisce<br />

Aumento dei biglietti, per<br />

residenti e non, e prossima<br />

drastica riduzione <strong>del</strong>le corse,<br />

con conseguente taglio degli<br />

organici. E’ questa la decisione<br />

adottata dal Consiglio di<br />

Amministrazione <strong>del</strong>la Tirrenia,<br />

azionista di maggioranza<br />

<strong>del</strong>la Saremar (Sardegna) e<br />

<strong>del</strong>la altre società di navigazione<br />

locale Caremar (Campania),<br />

Siremar (Sicilia), Toremar<br />

(Toscana) e la Divisione<br />

Adriatica per i collegamenti<br />

con la sponda orientale.<br />

La decisione <strong>del</strong>l’aumento<br />

dei biglietti e <strong>del</strong> taglio degli<br />

organici (sulle rotte da e per<br />

Carloforte ancora non è stato<br />

adottato il provvedimento che<br />

arriverà quanto prima) ha provocato<br />

energiche rimostranze<br />

da parte degli abituali viaggiatori,<br />

degli Amministratori<br />

locali con in testa il Sindaco<br />

di Carloforte Marco Simeone.<br />

Gli aumenti dei biglietti Saremar,<br />

alla vigilia <strong>del</strong>la nuova<br />

stagione estiva, porterà inevitabilmente<br />

conseguenze sul<br />

numero dei passeggeri diretti<br />

a Carloforte, offrendo il fianco<br />

al trasporto privato che già<br />

pratica condizioni meno penalizzanti<br />

sui costi passeggeri e<br />

auto.<br />

“In qualità di rappresentante<br />

<strong>del</strong>la Regione in seno al Consiglio<br />

di Amministrazione Saremar,<br />

avevo già votato contro<br />

il Bilancio proprio perché<br />

prevedeva una forte riduzione<br />

<strong>del</strong>le corse e di conseguenza<br />

riduzione degli organici.<br />

Per La Maddalena è già stato<br />

programmato il taglio di sette<br />

corse e la cancellazione di un<br />

equipaggio; mentre per Carloforte<br />

si attendono le decisioni.<br />

Siamo impegnati a tutti<br />

i livelli, Regione, Provincia e<br />

Amministrazioni comunali di<br />

Carloforte, Portoscuso e Calasetta,<br />

per arginare simile ipotesi<br />

che costituirebbe un’altra<br />

mazzata sull’economia locale”.<br />

Anche il Vice Sindaco Efisio<br />

Borghero, facente parte <strong>del</strong>l’Ancim<br />

(Associazione Nazionale<br />

Comuni Isole Minori)<br />

è intervenuto per coinvolgere<br />

in simile battaglia tutti gli altri<br />

Comuni <strong>del</strong>la Toscana, Sicilia<br />

e Campania, interessati<br />

anch’essi da analoghe società<br />

di navigazione regionali, partecipate<br />

Tirrenia.<br />

Appare di tutta evidenza che<br />

il sistema dei trasporti da e<br />

per Carloforte, rappresenti per<br />

l’isola di S.Pietro l’elemento<br />

base di ogni discorso sociale<br />

ed economico. Dall’efficienza<br />

di questo sistema dipende,<br />

infatti, sia lo sviluppo economico<br />

che la permanenza nell’isola<br />

<strong>del</strong>le famiglie giovani,<br />

non sempre disposte a trovarsi<br />

penalizzate per incuria o superficialità<br />

gestionale dei servizi<br />

essenziali.<br />

D’altro canto il sistema chiuso<br />

<strong>del</strong>la Tirrenia ha sempre fatto<br />

il bello e il cattivo tempo, soprattutto<br />

nei collegamenti tra<br />

IL COLOSSO TIRRENIA<br />

un consistente numero di<br />

unità tutto-merci. Oltre a<br />

queste attività operative, la<br />

società svolge le funzioni<br />

di capogruppo <strong>del</strong> Gruppo<br />

Tirrenia che, con le sue<br />

90 navi, ogni anno effettua<br />

60.000 traversate, percorre<br />

4.000.000 di miglia, ospita<br />

13 milioni di passeggeri,<br />

trasporta 2.000.000 di auto<br />

e 6.500.000 metri lineari di<br />

veicoli commerciali.<br />

La società Tirrenia ha altresì<br />

la compartecipazione <strong>del</strong>le<br />

flotte regionali, gestite comunque<br />

dalla Capogruppo,<br />

che sono la Saremar (Sardegna),<br />

Caremar (Campania),<br />

Siremar (Sicilia) e Toremar<br />

(Toscana).<br />

EDIZIONI SULCIS sas<br />

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Continente e Sardegna e tra<br />

isole minori e l’isola madre.<br />

Marco Simeone<br />

APPROVATO IL CALENDARIO<br />

ATTIVITA’ SCOLASTICA 2006/7<br />

Gli studenti sardi di ogni<br />

ordine e grado torneranno a<br />

scuola dalle vacanze estive<br />

giovedì 14 settembre 2006.<br />

Le lezioni si concluderanno<br />

invece sabato 9 giugno 2007.<br />

Entro il 30 giugno dovranno<br />

poi essere concluse le attività<br />

educative nelle scuole<br />

<strong>del</strong>l’infanzia e le attività didattiche<br />

nelle altre istituzioni<br />

scolastiche.<br />

In mezzo ci sono le vacanze di<br />

Natale, dal 23 dicembre 2006<br />

al 6 gennaio 2007; di Pasqua<br />

dal 5 al 10 aprile 2007; la sospensione<br />

<strong>del</strong>le lezioni per la<br />

festa <strong>del</strong> Santo Patrone, il 2<br />

novembre 2006, giorno <strong>del</strong>la<br />

commemorazione dei defunti<br />

e tutte le altre festività di rilevanza<br />

nazionale.<br />

Lo stabilisce il calendario<br />

scolastico 2006/2007, approvato<br />

dalla Giunta su proposta<br />

<strong>del</strong>l’Assessore <strong>del</strong>la Pubblica<br />

Istruzione, Elisabetta Pilia.<br />

Spetta infatti alla Regione<br />

determinare il calendario<br />

scolastico, in base al decreto<br />

legislativo 112/98, che conferisce<br />

funzioni amministrative<br />

in materia di istruzione.<br />

Il prossimo anno scolastico<br />

sono previsti complessivamente<br />

207 giorni utili per<br />

le lezioni, ridotti a 206 se la<br />

ricorrenza <strong>del</strong> Santo Patrono<br />

dovesse coincidere con un<br />

giorno di lezione.<br />

Le singole istituzioni scolastiche<br />

possono, ai sensi <strong>del</strong>l’articolo<br />

5 <strong>del</strong> DPR 275/99,<br />

modificare il calendario scolastico,<br />

in base a esigenze dei<br />

piani <strong>del</strong>l’offerta formativa e<br />

sentiti gli Enti locali. Le modifiche<br />

possono riguardare la<br />

data di inizio <strong>del</strong>le lezioni,<br />

variazioni sul periodo di vacanza<br />

a Natale e Pasqua, la<br />

sospensione di attività educative<br />

o didattiche nel corso<br />

<strong>del</strong>l’anno, per migliorare lo<br />

svolgimento <strong>del</strong>l’offerta formativa,<br />

stabiliti tempi e modalità<br />

di recupero. In ogni<br />

caso, le istituzioni scolastiche<br />

devono rispettare un calendario<br />

complessivo di 204<br />

giorni di lezione.<br />

Il 28 aprile, giornata di Sa<br />

Die de sa Sardigna, è prevista,<br />

in via ordinaria, la<br />

sospensione <strong>del</strong>le attività<br />

didattiche. Le singole istituzioni<br />

scolastiche autonome<br />

possono però prevedere<br />

anche in tale data l’attività<br />

didattica, nel caso vogliano<br />

far partecipare gli studenti<br />

a celebrazioni, dibattiti e altre<br />

attività, organizzate dalla<br />

stessa scuola o da altre istituzioni.<br />

In base al calendario scolastico<br />

le attività didattiche<br />

potranno concludersi dopo il<br />

30 giugno 2007 per le classi<br />

che affrontano gli esami <strong>del</strong>la<br />

secondaria di 2° grado; le<br />

classi di istituti professionali<br />

che svolgono attività programmate<br />

nell’ambito <strong>del</strong>l’area<br />

di professionalizzazione;<br />

quelle di istituti tecnici e<br />

professionali che svolgono<br />

percorsi formativi modulari<br />

per adulti e le classi di progetti<br />

per l’educazione degli<br />

adulti nei centri territoriali<br />

permanenti.<br />

un modo nuovo<br />

di lettura<br />

dei problemi<br />

<strong>del</strong> territorio<br />

puoi anche<br />

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ealtà Locale<br />

Hanno messo a dimora una cinquantina<br />

di alberelli contribuendo<br />

al recupero di uno spazio,<br />

nei pressi <strong>del</strong> cavalcaferrovia,<br />

da sempre abbandonato e degradato.<br />

A favorire l’iniziativa è<br />

stata l’Alcoa Trasformazioni di<br />

Portovesme che ha messo a disposizione<br />

gli alberi, nell’ambito<br />

<strong>del</strong> progetto di piantumazione<br />

di 10 milioni di alberi in tutto il<br />

mondo.<br />

Protagonisti sono stati i docenti<br />

e gli studenti <strong>del</strong>l’Istituto Professionale<br />

di Stato per l’Agricoltura<br />

e l’Ambiente con sede a Villamassargia<br />

che hanno recuperato<br />

uno spazio nei pressi <strong>del</strong>la propria<br />

scuola, in corrispondenza<br />

<strong>del</strong> cavalcaferrovia <strong>del</strong>la stazione<br />

Ferrovie di Stato, tra Villamassargia<br />

e Domusnovas.<br />

Presente alla cerimonia anche<br />

Sergio Vittori, Responsabile<br />

Villamassargia - Piante Alcoa<br />

CARLOFORTE<br />

LA SEZIONE AVIS<br />

COMPIE 10 ANNI<br />

L’Avis Comunale di Carloforte, in<br />

occasione <strong>del</strong> decennale, organizza<br />

per il giorno 21 maggio la festa <strong>del</strong><br />

donatore. Per l’occasione alle ore<br />

9.45 ci sarà il raduno presso la sede<br />

sociale in via Gramsci 45. Alle ore<br />

10 la santa messa nella chiesa San<br />

Carlo Borromeo. Alle ore 11.30 la<br />

cerimonia di premiazione dei soci<br />

donatori con il saluto <strong>del</strong> Presidente<br />

alle autorità e alle consorelle.<br />

Sos Enattos<br />

Bonifica impianto flottazione<br />

Siti Visitabili<br />

VILLAMASSARGIA<br />

ALL’ISTITUTO AGRARIO<br />

LE PIANTE DI ALCOA<br />

Villamassargia - Piante Alcoa<br />

<strong>del</strong>le Relazioni Esterne di Alcoa<br />

Trasformazioni che, a nome <strong>del</strong><br />

Direttore Frank Briganti trattenuto<br />

in stabilimento per una videoconferenza<br />

con gli Stati Uniti,<br />

ha sottolineato l’impegno <strong>del</strong>la<br />

Carloforte<br />

multinazionale per l’ambiente.<br />

Nelle precedenti settimane, l’Alcoa<br />

Trasformazioni aveva regalato<br />

una dotazione libraria alla biblioteca<br />

<strong>del</strong>la scuola di Barbusi,<br />

frazione di Carbonia.<br />

Attività<br />

di Bonifica<br />

e Recupero<br />

Per le prenotazioni<br />

telefonare al servizio visite:<br />

tel. 0781.491300<br />

fax 0781.491395<br />

o via e-mail:<br />

segr.dir@igeaminiere.it<br />

Dal 24 aprile scorso, e fino al<br />

19 maggio prossimo, potranno<br />

essere presentate le richieste<br />

per la concessione di un<br />

contributo economico ai sensi<br />

<strong>del</strong> P.O. “Servizio informatico<br />

domiciliare per adolescenti e<br />

giovani, disabili e/o a rischio di<br />

esclusione”, finalizzato a favorire<br />

l’apprendimento e la socializzazione<br />

attraverso l’utilizzo<br />

<strong>del</strong>le tecnologie informatiche.<br />

Il bando pubblico contenente<br />

le informazioni su finalità, entità<br />

e destinatari <strong>del</strong> contributo,<br />

limiti di reddito, modalità di<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />

Dopo tanti anni, alla guida <strong>del</strong><br />

Corpo Militare <strong>del</strong>la Croce Rossa<br />

Italiana in Sardegna vi e’ di nuovo<br />

un Capitano Commissario. Sergio<br />

Piredda, già comandante regionale<br />

<strong>del</strong> XIV Centro di Mobilitazione<br />

CRI di stanza nell’Isola è, infatti,<br />

stato promosso Capitano con Decreto<br />

<strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Difesa<br />

n. 226/06 <strong>del</strong> 29 marzo 2006. Un<br />

riconoscimento per il lavoro svolto<br />

dal 1995 ad oggi, quando ha assunto<br />

la guida <strong>del</strong> Corpo Militare CRI<br />

in Sardegna.<br />

Quarantadue anni, laureato in Giurisprudenza,<br />

Sergio Piredda svolge<br />

dal 2003 anche l’incarico di Direttore<br />

<strong>del</strong> Comitato Regionale C.R.I.<br />

<strong>del</strong>la Sardegna e di referente per<br />

le questioni giuridiche <strong>del</strong>lo stesso<br />

Comitato CRI. Il 27 dicembre con<br />

DPR gli è stato conferito il grado<br />

di Cavaliere <strong>del</strong>l’Ordine “Al Merito<br />

<strong>del</strong>la Repubblica Italiana”. Con<br />

funzioni di comando, nel 1997 ha<br />

partecipato alle operazioni di soccorso<br />

in occasione <strong>del</strong> sisma umbro-marchigiano,<br />

nel 1999 ha preso<br />

parte alla missione Arcobaleno<br />

in Albania e nel 2000 alla missione<br />

umanitaria in Kosovo-Macedonia.<br />

Nel 2005, dopo aver ricevuto la<br />

croce di anzianità <strong>del</strong>la CRI, è stato<br />

insignito <strong>del</strong>la Medaglia d’Argento<br />

al merito <strong>del</strong>la C.R.I., per il contestuale<br />

incarico di Comandante Regionale<br />

<strong>del</strong> Corpo Militare e Direttore<br />

Regionale <strong>del</strong>la Sardegna.<br />

Il Corpo Militare <strong>del</strong>la Croce<br />

Rossa Italiana è un Corpo<br />

ausiliario <strong>del</strong>le Forze Armate<br />

<strong>del</strong>lo Stato ed è composto da<br />

elementi volontari mobilitabili.<br />

In tempo di guerra il Corpo Militare<br />

<strong>del</strong>la Croce Rossa Italiana<br />

ha per scopo di contribuire con<br />

mezzi e personale proprio allo<br />

sgombero, alla cura dei feriti e<br />

malati di guerra, organizzare ed<br />

eseguire la difesa sanitaria antiaerea,<br />

disimpegnare il servizio<br />

prigionieri di guerra, secondo le<br />

Convenzioni Internazionali di<br />

Ginevra. In caso di grave emergenza<br />

il Corpo Militare <strong>del</strong>la<br />

C.R.I. svolge il soccorso sanitario<br />

di massa, attraverso l’impiego<br />

di reparti, unità e formazioni<br />

campali.<br />

In Sardegna il Corpo Militare CRI<br />

ha la sua base logistico-operativa<br />

all’interno <strong>del</strong> XIV Centro di Mobilitazione<br />

di Cagliari, che conta<br />

140 ufficiali, tra cui molti medici<br />

impegnati in missioni umanitarie<br />

all’estero, e 700 tra sottufficiali e<br />

truppa, dislocati nelle vecchie quattro<br />

province sarde. Nel 1999 il XIV<br />

CARBONIA<br />

CONTRIBUTI AI GIOVANI<br />

PER IMPARARE TECNICHE<br />

D’UTILIZZO INFORMATICO<br />

utilizzo dei fondi, graduatorie,<br />

tempi e modi per la presentazione<br />

<strong>del</strong>le richieste, al quale<br />

risulta allegato il relativo modulo<br />

di richiesta, è disponibile<br />

sul sito internet www.comune.<br />

carbonia.ca.it e presso gli uffici<br />

dei Servizi Sociali, siti nel<br />

Centro Anziani di via Brigata<br />

Sassari n° 39.<br />

Per informazioni e per la presentazione<br />

<strong>del</strong>la richiesta gli<br />

interessati potranno rivolgersi<br />

agli assistenti sociali nei seguenti<br />

giorni e orari:<br />

• lunedì e mercoledì, previo<br />

15<br />

IL CAPITANO SERGIO PIREDDA<br />

COMMISSARIO C.R.I. SARDEGNA<br />

Sergio Piredda<br />

Centro di Mobilitazione <strong>del</strong> Corpo<br />

Militare <strong>del</strong>la CRI <strong>del</strong>la Sardegna<br />

ha partecipato in forze alla crisi nei<br />

Balcani, con propri medici ed ufficiali.<br />

Nell’anno 2000 ha fatto parte<br />

<strong>del</strong>le missioni di pace e di osservazione<br />

nei paesi <strong>del</strong>la ex-Jugoslavia<br />

ed ora opera anche in Iraq nella<br />

Missione “Antica Babilonia”. In<br />

questa particolare Missione il Corpo<br />

Militare <strong>del</strong>la CRI ha inviato sinora<br />

dall’Isola 15 militari volontari.<br />

Dal 1997 ad oggi il XIV Centro di<br />

Mobilitazione Militare <strong>del</strong>la CRI è<br />

stato presente nelle varie missioni<br />

umanitarie all’estero con 67 unità.<br />

Da tempo, infine, un gruppo di ufficiali<br />

medici psichiatri <strong>del</strong>la CRI<br />

Militare e personale infermieristico<br />

sta, infine, fornendo assistenza<br />

psicologica alla popolazione di<br />

Villagrande Strisaili, colpita da una<br />

improvvisa alluvione lo scorso dicembre<br />

2004.<br />

Carbonia<br />

appuntamento, dalle 9.00 alle<br />

11.30 presso Centro Anziani<br />

(via Brigata Sassari n° 39-Tel.<br />

0781.691027);<br />

• martedì dalle 9.30 alle 11.30<br />

presso Circoscrizione di Cortoghiana<br />

(Tel. 0781.60223);<br />

• mercoledì dalle 9.30 alle<br />

11.30 presso la Circoscrizione<br />

di Bacu Abis (Tel.<br />

0781.65544)<br />

FLUMINIMAGGIORE,<br />

…peccato non conoscerlo<br />

Monteponi<br />

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MECPOLIRES WORKINGS GROUP S.p.a.<br />

Nata nel 1997, Mecpolires<br />

Workings Group<br />

S.p.a. è un’industria di<br />

costruzioni e manutenzioni<br />

meccaniche, carpenteria<br />

leggera e pesante,<br />

lavori ecologici,<br />

servizi autogru da 80t,<br />

35t, 14t.<br />

Attrezzature e macchinari<br />

specifici (quali<br />

aspiratori, autospurgo<br />

e pompe alta pressione),<br />

uno staff di<br />

ingegneri, tecnici, e<br />

operai altamente specializzati,<br />

consentono<br />

di ottenere l’ottimale<br />

sviluppo di prodotti e<br />

servizi all’avanguardia,<br />

nel pieno rispetto<br />

<strong>del</strong>le severe normative<br />

vigenti in materia<br />

di sicurezza e tutela<br />

ambientale.<br />

La struttura aziendale,<br />

situata nel territorio<br />

<strong>del</strong>la Zona Industriale<br />

di Portovesme, occupa<br />

un’area complessiva di<br />

circa 30.000 Mq, dei<br />

quali 6.500 coperti (reparti<br />

caldareria, carpenteria,<br />

lavorazioni<br />

meccaniche e manutenzioni,<br />

ricovero e manutenzione<br />

automezzi,<br />

uffici).<br />

L’attività manifatturiera<br />

comprende i seguenti<br />

prodotti e servizi: impianti<br />

di sollevamento e<br />

trasporto materiali sfusi;<br />

impianti di trasporto<br />

materiali all’interno<br />

degli stabilimenti; impianti<br />

di potabilizzazione<br />

e depurazione acque;<br />

impianti “piping”; carpenteria<br />

leggera, media<br />

e pesante; cal<strong>del</strong>leria<br />

per il settore alimentare<br />

(enologico, oleario<br />

e caseario); manutenzioni<br />

impianti ordinarie<br />

e straordinarie programmate;<br />

montaggi<br />

industriali; costruzioni<br />

e montaggio silos e serbatoi;<br />

costruzioni meccaniche<br />

di precisione;<br />

manutenzione e revisione<br />

di compressori,<br />

pompe turbine, motori<br />

endotermici, particolari<br />

meccanici in genere.<br />

Mecpolires Workings Group è certificata secondo la norma UNI EN ISO 9001<br />

per garantire sempre il top qualitativo dei propri prodotti e servizi.<br />

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Sede Amministrativa e Operativa: Z.I. Portovesme (CI)<br />

Sede Legale: Via Cavaro 11, 09131 Cagliari<br />

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Realtà locale<br />

La devozione mariana, già tanto cara<br />

e largamente presente nell’Isola, ha<br />

avuto il suo larghissimo riscontro<br />

nel corso <strong>del</strong>le due settimane in cui<br />

il simulacro <strong>del</strong>la Madonna Pellegrina<br />

<strong>del</strong> santuario di Fatima è stato<br />

ospite <strong>del</strong>le parrocchie S.Maria Goretti<br />

di S.Antioco (dal 23 al 30 aprile)<br />

e Cuore Immacolato di Maria di<br />

Iglesias (30 aprile-6 maggio).<br />

Ogni giorno, nelle due chiese, sono<br />

stati migliaia i pellegrini che hanno<br />

voluto vivere momenti di preghiera<br />

collettiva e singola, rispettando quel<br />

rapporto di venerazione e di devozione<br />

verso la Madonna. “Per Maria<br />

ad Jesum” (a Gesù per mezzo<br />

di Maria). E’ stato questo più volte<br />

ribadito dai <strong>del</strong>egati <strong>del</strong>l’Apostolato<br />

Mondiale di Fatima (Movimento di<br />

Diritto Pontificio) e dal clero che ha<br />

assistito e coordinato i vari momenti<br />

liturgici, di recita Rosario e di adorazione<br />

<strong>del</strong> Santissimo.<br />

L’arrivo <strong>del</strong>la statua <strong>del</strong>la Madonna<br />

di Fatima a S.Antioco è avvenuto<br />

allo stadio di fronte allo sventolio di<br />

migliaia di fazzolettini bianchi, caratteristica<br />

di Fatima. Su un mezzo<br />

dei Vigili <strong>del</strong> Fuoco e accompagnata<br />

dal Parroco don Gianni Cannas, il<br />

simulacro è stato accolto dal Vescovo<br />

mons. Tarcisio Pillolla, dal vice<br />

Sindaco di S.Antioco Lucia Pittau e<br />

dal Presidente <strong>del</strong>la Provincia Pierfranco<br />

Gaviano.<br />

In mezzo a due ali di folla, commos-<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />

LA STATUA DELLA MADONNA DI FATIMA<br />

NELLE PARROCCHIE DI S.ANTIOCO E IGLESIAS<br />

Marco Massa<br />

17<br />

S.Antioco - Arrivo statua Madonna<br />

COLORS<br />

of<br />

ALUMINUM<br />

ILA<br />

INDUSTRIE LAMINAZIONE ALLUMINIO Spa<br />

sa ed esultante, la statua ha raggiunto<br />

la chiesa di S.Maria Goretti che<br />

quest’anno celebra il 50° di vita, e<br />

dove, per mano <strong>del</strong> Vescovo, è stata<br />

intronizzata. L’intera settimana è<br />

trascorsa con momenti dedicati alle<br />

famiglie, ai pellegrini, ai giovani,<br />

ai gruppi ecclesiali, ai sofferenti e<br />

anziani, alle religiose <strong>del</strong>la diocesi,<br />

quindi la giornata <strong>del</strong> commiato che<br />

è stata caratterizzata dalla presenza<br />

<strong>del</strong>l’emerito Arcivescovo mons.<br />

Ottorino Pietro Alberti, già primate<br />

<strong>del</strong>la Chiesa sarda.<br />

Il distacco, per l’intera comunità di<br />

S.Antioco, è stato non indolore. La<br />

commozione ha avuto il sopravvento<br />

nel momento in cui la statua<br />

è passata di mano dal parroco di<br />

S.Maria Goretti di S.Antioco a<br />

quelle di mons. Giovanni Poddigue<br />

parroco <strong>del</strong> Cuore Immacolato di<br />

Maria in Iglesias.<br />

Il corteo di autovetture arrivate dal<br />

Capoluogo minerario ha imboccato<br />

la statale, passando per Carbonia<br />

dove, davanti alle chiese cittadine<br />

(Cristo Re, S.Ponziano, Vergine<br />

Addolorata Rosmarino), gruppi di<br />

fe<strong>del</strong>i hanno salutato e rivolto una<br />

preghiera alla Madonna di Fatima.<br />

Analoga breve sosta si è avuta a<br />

Gonnesa.<br />

Il primo vero momento iglesiente,<br />

la Madonna di Fatima l’ha vissuta a<br />

Monteponi, davanti al pozzo in cui,<br />

nell’ottobre 1985, si calò l’indimenticato<br />

Pontefice Giovanni Paolo II. I<br />

minatori Igea, con le caratteristiche<br />

tute e gli elmetti in testa, il Presidente<br />

Franco Manca e il Vescovo mons.<br />

Tarcisio Pillolla hanno accolto la<br />

Madonna che è stata testimone <strong>del</strong>l’affissione<br />

di una targa all’imbocco<br />

<strong>del</strong> pozzo che da quel momento ha<br />

preso il nome “Giovanni Paolo II”.<br />

E’ stato questo il momento più commovente<br />

perché diversi minatori<br />

non hanno trattenuto le lacrime, al<br />

pari di quanto occorso all’invalido<br />

Marco che, al momento in cui gli<br />

è passata davanti la statua nel prato<br />

<strong>del</strong>lo stadio di S.Antioco, non potendo<br />

far altro, ha fatto forza con le<br />

braccia sui braccioli <strong>del</strong>la carrozzella,<br />

per levarsi in piedi davanti alla<br />

Madonna.<br />

Da Monteponi al centro <strong>del</strong>la città,<br />

dove si trova la chiesa <strong>del</strong> Cuore<br />

Immacolato di Maria, sede <strong>del</strong>la<br />

venerata Madonna Pellegrina <strong>del</strong><br />

1950, Iglesias si è stretta in due ali<br />

di folla al passaggio <strong>del</strong> simulacro,<br />

segnando un altro significativo momento<br />

di devozione. Alla iniziale<br />

Iglesias - Cuore Immacolato<br />

concelebrazione, presieduta dal Vescovo<br />

mons. Tarcisio Pillolla, hanno<br />

potuto assistere solo un migliaio di<br />

fe<strong>del</strong>i, mentre gli altri, assai numerosi,<br />

hanno sostato nel sagrato.<br />

L’intera settimana iglesiente <strong>del</strong>la<br />

Madonna di Fatima è stata cadenzata<br />

da preghiere collettive, S.Messe,<br />

Rosari e momenti di adorazione al<br />

Santissimo. Per far vivere all’intera<br />

città l’eccezionale evento, Iglesias<br />

ha programmato anche due processioni.<br />

Da Iglesias il simulacro <strong>del</strong>la<br />

Madonna ha lasciato la Sardegna<br />

per essere accolta dalla popolazione<br />

di Abiategrasso (MI).<br />

Monteponi<br />

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18<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />

Realtà locale<br />

Tra i misteri celebrati durante la<br />

Settimana santa ad Iglesias ce ne<br />

è uno, tutto laico, che continua a<br />

restare più misterioso degli altri.<br />

Ed è il motivo che impedisce alle<br />

manifestazioni paraliturgiche<br />

cittadine di compiere quel salto<br />

di qualità che consenta loro di<br />

divenire, come sarebbe auspicabile,<br />

l’evento iglesiente per<br />

eccellenza, capace di catalizzare<br />

sulla città un’attenzione che abbia<br />

dimensioni più ampie e meno<br />

provinciali rispetto a quelle nelle<br />

quali le processioni continuano<br />

a rimanere confinate. È indubbio,<br />

infatti, che esse, nonostante<br />

le favole belle che illudono ogni<br />

anno a primavera, non riescano<br />

a “sfondare” a livello regionale e<br />

men che mai nazionale. Addirittura,<br />

dopo i fasti (anzi, i “fastini”)<br />

<strong>del</strong> Giubileo, l’attenzione attorno<br />

alla Settimana santa iglesiente ha<br />

segnato un’inversione di tendenza<br />

che si manifesta principalmente<br />

nella diminuzione di presenze<br />

in città. Lontani ormai i tempi in<br />

cui la sera <strong>del</strong> giovedì bisognava<br />

fare la fila per entrare a visitare le<br />

chiese, stinto ricordo il pigia pigia<br />

in via Nuova per attendere il passaggio<br />

<strong>del</strong> Cristo morto. Sono,<br />

questi, dati di fatto sui quali è<br />

inutile glissare e che impongono<br />

invece una riflessione.<br />

La Settimana santa è una manifestazione<br />

di fede e sarebbe sciagurato<br />

non tenere questa verità<br />

come caposaldo di ogni ragionamento<br />

attorno ad essa. Tuttavia<br />

è doveroso chiedersi se essa sia<br />

“solo” un fatto di fede oppure no.<br />

Per scoprire, magari, che quelle<br />

quattro processioni non sono<br />

“solo” un fatto di fede: sono “anche”<br />

un fatto culturale e possono<br />

diventare “anche” un evento da<br />

utilizzare in chiave turistica.<br />

Ed è qui che le dolenti note cominciano<br />

a farsi sentire. Perché,<br />

piaccia o meno, in chiave culturale<br />

e turistica la valorizzazione<br />

<strong>del</strong>la Settimana santa è ancora<br />

lettera morta. Ed è chiaro che non<br />

si esce da quest’impasse organizzando<br />

l’evento in questione come<br />

fosse la festa <strong>del</strong>la parrocchia.<br />

Del resto l’inserimento dei riti<br />

iglesienti antecedenti la Pasqua<br />

tra i grandi eventi regionali ha<br />

questo significato, che è culturale,<br />

turistico: laico insomma.<br />

Quest’anno il Comune disponeva<br />

di 38.000 euro, destinati dalla<br />

Regione a dar lustro alla manifestazione.<br />

Ancorché superiore di<br />

dieci volte rispetto al 2005 (come<br />

tanti non hanno mancato di sottolineare)<br />

la cifra non era granché:<br />

ma per l’uso che se ne è fatto ce<br />

ne è stato d’avanzo. Infatti eccezion<br />

fatta per un’interessante<br />

mostra <strong>del</strong>la quale si è già detto<br />

in uno dei numeri scorsi di questo<br />

dibattito aperto<br />

IGLESIAS<br />

NOTE IN MARGINE ALLA SETTIMANA SANTA<br />

Roberto Cherchi<br />

giornale (e che peraltro è rimasta<br />

aperta al pubblico per meno di<br />

una settimana a dimostrazione<br />

di quale concezione <strong>del</strong>la cultura<br />

e <strong>del</strong> turismo alberghi in certi<br />

soggetti), il resto è stata minestra<br />

riscaldata. Spot sulle emittenti<br />

regionali che nessuno guarda,<br />

locandine e inserti sui giornali<br />

pubblicate in modo dilettantesco<br />

(meravigliosa quella apparsa su<br />

”L’Unione sarda” il sabato santo,<br />

a processioni belle e concluse),<br />

manifesti a ogni angolo di strada<br />

quasi che gli iglesienti fossero un<br />

branco di ebeti che non sa che il<br />

venerdì santo alle otto di sera il<br />

centro storico cittadino è percorso<br />

dalla processione; garofani<br />

rossi profusi sui simulacri manco<br />

fossimo a un congresso socialista<br />

degli anni Ottanta. E che dire <strong>del</strong>la<br />

conferenza ad uso e consumo<br />

dei soli confratelli e gentili famiglie<br />

dove, per l’ennesima volta, il<br />

solito oratore ha rimasticato “notizie<br />

storiche” di cui non esiste<br />

prova documentaria (per esempio<br />

l’aggregazione <strong>del</strong> Santo Monte<br />

al Gonfalone di Roma nel 1616)<br />

e che perciò (come insegnano fin<br />

dalla terza elementare) storiche<br />

non sono (Né soccorre alla bisogna<br />

il racconto di babbo, nonno<br />

e su per li rami fino al caro vecchio<br />

don Manuel, capostipite di<br />

un gregge di agnelli i cui ultimi<br />

esemplari puntualizzano sempre<br />

con voce bassa e contrita «noi<br />

pensiamo solo a pregare»; fosse<br />

vero ci risparmierebbero tante<br />

sciocchezze farcite di banalità).<br />

Insomma la cosa sta nei termini<br />

che 38.000 euro, ossia 73 milioni<br />

e mezzo di lire, sono serviti a<br />

nulla per la crescita culturale e<br />

turistica <strong>del</strong>la città. E lo stesso fu<br />

l’anno scorso, e quello prima e<br />

l’altro ancora... E allora che fare<br />

per il futuro Perpetuare il percorso<br />

sulla strada <strong>del</strong>lo scialacquio<br />

di pubblici denari che non<br />

porta da nessuna parte O non<br />

e meglio ragionare su due o tre<br />

cose La prima <strong>del</strong>le quali è che<br />

se i soldi sono pubblici è giusto<br />

che li spenda un ente pubblico.<br />

Sia dunque l’amministrazione, e<br />

non altri, a gestire la valorizzazione<br />

culturale e turistica <strong>del</strong>la Settimana<br />

santa. Si cominci a pensare<br />

un po’ in grande e a cose serie.<br />

Con settanta milioni di lire e un<br />

paio di archiviste in gamba come<br />

quelle di cui dispone il Comune<br />

(e in Curia ce ne è una terza) si<br />

possono, per esempio, finanziare<br />

missioni di ricerca negli archivi<br />

vaticani e fare un po’ di pulizia<br />

e chiarezza su certi aspetti storici<br />

che vanno affrontati da chi ha i<br />

mezzi e le conoscenze per farlo:<br />

così magari la piantiamo una volta<br />

per tutte con i racconti di nonno,<br />

babbo e su per li rami fino al<br />

vecchio don Manuel, che riposi<br />

in pace come non visse.<br />

Spetta al Comune promuovere<br />

un museo permanente che dica<br />

al turista, anche e specie quando<br />

costui piomba in città (per dire<br />

in agosto) che Iglesias è patria<br />

di riti plurisecolari e suggestivi<br />

antecedenti la Pasqua. Spetta al<br />

Comune coinvolgere operatori<br />

commerciali, artigiani, associazioni<br />

per creare un contesto accogliente<br />

nel quale le processioni<br />

si vadano a collocare. Studiare<br />

un’illuminazione <strong>del</strong>le strade più<br />

suggestiva, trasformare il centro<br />

storico in un grande palcoscenico<br />

per babballottis e Madonne<br />

vestite a lutto, coinvolgere nella<br />

promozione professionalità capaci,<br />

allestire un sito Internet con<br />

immagini e filmati, pensare, per<br />

gradi, a lanciare l’evento su scala<br />

nazionale: meglio un solo spot su<br />

Rai o Mediaset che venti sulle tv<br />

locali che nessuno guarda (e poi<br />

ogni paese sardo ha il suo venerdì<br />

santo e ragiona, giustamente, pro<br />

domo sua).<br />

In sostanza non sta scritto da<br />

nessuna parte che chi organizza<br />

la Settimana santa debba pensare<br />

anche a quel che le fa da<br />

contorno e che è ciò sul quale<br />

bisogna lavorare per trasformare<br />

quattro processioni in una calamita<br />

di turisti. Scindere l’aspetto<br />

religioso e paraliturgico da quello<br />

turistico e culturale, facendo<br />

chiarezza sul ruolo e le competenze<br />

di un sodalizio religioso e<br />

quello di un’amministrazione, è<br />

“conditio sine qua non” per uscire<br />

dall’impasse. Serve insomma<br />

superare la chiusura ideologica e<br />

bigotta di certi stereotipi che, correndo<br />

il 2006 e non il 1616, non<br />

hanno più ragion d’essere. Amministrare<br />

bene ciò che fa parte<br />

<strong>del</strong>la storia e <strong>del</strong>la cultura di una<br />

città impone fare scelte di qualità.<br />

E pazienza se gli agnelli se<br />

ne avranno a male: si sa che per<br />

loro Pasqua non è mai un periodo<br />

felice.<br />

in edicola<br />

il giornale <strong>del</strong>la provincia<br />

sulcis iglesiente<br />

° POLITICA ° LAVORO<br />

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Realtà Locale<br />

IGLESIAS<br />

CASA EMMAUS HA COMPIUTO 18 ANNI<br />

AL SUO ATTIVO IL PIENO RECUPERO<br />

DI CENTINAIA DI TOSSICODIPENDENTI<br />

Il 25 aprile scorso l’Associazione<br />

Casa Emmaus di Iglesias ha ricordato<br />

il 18° anno <strong>del</strong>la sua fondazione.<br />

Casa Emmaus è un’associazione<br />

di Volontariato, nata appunto 18<br />

anni fa ad opera di Domenico grilli,<br />

che ne è stato ideatore e la guida per<br />

13 anni, come risposta al problema<br />

<strong>del</strong>la tossicodipendenza e <strong>del</strong>la grave<br />

marginalità sociale.<br />

A succedere a Domenico Grillo, da<br />

5 anni, è stato chiamato Giovanni<br />

Diaz, sacerdote <strong>del</strong>la Diocesi di<br />

Iglesias e impegnato a Carbonia in<br />

alcune comunità residenziali rivolte<br />

alla difesa <strong>del</strong>la vita debole, particolarmente<br />

dei bambini e <strong>del</strong>le donne<br />

in difficoltà.<br />

L’attività di Casa Emmaus si svolge,<br />

nell’ambito <strong>del</strong>la tossicodipendenza,<br />

attraverso 3 iniziative quali:<br />

la Comunità Terapeutica, il Centro<br />

di Pronta Accoglienza e il Centro<br />

d’Ascolto.<br />

La Comunità Terapeutica è il luogo<br />

presso il quale il tossicodipendente<br />

affronta radicalmente la sua condizione<br />

attraverso un percorso <strong>del</strong>la<br />

durata di circa 24 mesi, mentre il<br />

Centro di Pronta Accoglienza cerca<br />

di rispondere al bisogno di un periodo<br />

preliminare di disintossicazione<br />

che dura da 1 a 2 mesi, e al termine<br />

<strong>del</strong> quale l’interessato può decidere<br />

di fare rientro a casa sua, oppure di<br />

proseguire il programma attraverso<br />

l’inserimento in una Comunità, che<br />

può essere sia quella di Casa Emmaus<br />

o altra presente in Sardegna<br />

o nel resto <strong>del</strong> territorio nazionale.<br />

Il Centro d’Ascolto si propone, invece,<br />

di intercettare il disagio <strong>del</strong>la<br />

dipendenza, di seguirlo sostenendo<br />

particolarmente la famiglia interessata,<br />

di orientarlo verso le risposte<br />

più opportune, lavorando di concerto<br />

coi Ser.T. che sono, com’è noto, i<br />

servizi pubblici <strong>del</strong>le Aziende USL<br />

che si interessano <strong>del</strong>la tossico e alcoldipendenza.<br />

Nel corso di questi 18 anni d’attività,<br />

gli ospiti di Casa Emmaus sono stati<br />

tantissimi e tanti sono i “ragazzi” che<br />

hanno trovato nella Comunità Terapeutica<br />

l’opportunità d’uscire dalla<br />

condizione di tossicodipendenti.<br />

Attualmente si trovano nella Comunità<br />

in argomento 34 ospiti, provenienti<br />

dalla diverse realtà <strong>del</strong>la Sardegna,<br />

e una parte di essi anche dal<br />

resto <strong>del</strong>l’Italia.<br />

Il Vescovo di Iglesias, mons. Tarcisio<br />

Pillolla, che è voluto intervenire alla<br />

ricorrenza <strong>del</strong> 18° di Casa Emmaus<br />

e che ha celebrato la Messa nel salone<br />

principiale <strong>del</strong>la Comunità insieme<br />

agli ospiti, alle educatrici ed<br />

educatori, collaboratori e consulenti,<br />

a tanti amici e particolarmente ex<br />

ospiti convenuti come testimonial<br />

che “dalla droga si può uscire”, ha<br />

indicato casa Emmaus come una<br />

<strong>del</strong>le realtà con cui la Chiesa locale<br />

si fa prossima al bisogno di questa<br />

grave emergenza. Ha incoraggiato<br />

gli operatori a continuare nel loro<br />

servizio generoso ed ha invitato gli<br />

ospiti a chiedere a Dio la forza per<br />

farcela.<br />

Tutti i presenti, ma soprattutto i<br />

giovani ospiti che hanno animato<br />

la celebrazione liturgica con le letture,<br />

le intenzioni di preghiera, la<br />

presentazione <strong>del</strong>le offerte costituite<br />

da alcuni simboli <strong>del</strong> loro impegno,<br />

hanno colto nella presenza affettuosa<br />

<strong>del</strong> Vescovo e nelle sue parole, un<br />

segno di amicizia e di sincera affezione.<br />

Così, dopo il suo 18° anno,<br />

raggiunta la “maggiore età”, Casa<br />

Emmaus continua il suo servizio<br />

quotidiano, discreto e generoso, verso<br />

chi bussa alla sua porta per essere<br />

aiutato a riconquistare il cielo pulito<br />

di una vita senza dipendenza.<br />

Iglesias - Casa Emmaus<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />

VILLACIDRO<br />

GIORNATE DI FORMAZIONE PER BANDISTI<br />

La Banda musicale di Villacidro si<br />

è resa promotrice di un programma<br />

di seminari d’approfondimento<br />

strumentale, indirizzato a componenti<br />

di complessi bandistici. La<br />

formazione è stata programmata<br />

per sezioni. Docente è stato Jo<br />

Conjaerts, professore all’Università<br />

di Musica di Maastrich (Olanda)<br />

dove insegna Direzione per banda,<br />

anche se la sua esperienza e preparazione<br />

spazia dalle percussioni<br />

agli ottoni, oltre cha alle tecniche di<br />

musica d’insieme. Ha partecipato,<br />

sia in qualità di Presidente che di<br />

componente, alle più importanti<br />

giurie di concorsi internazionali per<br />

Bande.<br />

Oltre i componenti <strong>del</strong>la Banda di<br />

Villacidro, hanno preso parte alle<br />

giornate di studio, quelli di Villamar,<br />

e Domusnovas. La prima giornata<br />

è stata dedicata alla sezione<br />

<strong>del</strong>le percussioni, la seconda ai fiati<br />

e la terza agli allievi <strong>del</strong>le scuole di<br />

musica, che utilizzano strumenti in<br />

gruppi d’insieme.<br />

Durante questi giorni il professore<br />

ha visitato anche le classi <strong>del</strong>la<br />

Scuola Elementare di Villacidro,<br />

dove è in corso un progetto di musica<br />

d’insieme, realizzato col Direttore<br />

<strong>del</strong>la Banda Marco Caboni.<br />

Il professore, oltre ad aver seguito<br />

con interesse la performance dei<br />

bambini, ha partecipato attivamente<br />

dando ulteriori consigli e rispondendo<br />

alle domande e curiosità<br />

dei musicisti in erba. Ha giudicato<br />

positivamente il lavoro svolto e ha<br />

incoraggiato i bambini a proseguire<br />

nella pratica musicale.<br />

L’attività di formazione ha coinvolto<br />

anche gli allievi <strong>del</strong>la scuola di<br />

musica che fanno parte <strong>del</strong>la banda<br />

propedeutica “PrimArmonia”, seguita<br />

dai docenti di corso Patrizia<br />

Scintu e Cristian Carboni e diretta<br />

dal Marco Caboni.<br />

Villacidro da Satellite<br />

19<br />

L’incontro con i giovanissimi ha<br />

compreso anche la partecipazione<br />

di Jo Conjaerts all’esibizione che la<br />

Banda S. Cecilia ha tenuto a S. Nicolò<br />

Arridano nella manifestazione<br />

religiosa “S’Inserru”.<br />

E’ stata questa la prima fase <strong>del</strong>l’attività<br />

formativa prevista nel corso<br />

<strong>del</strong> 2006, che ha visto la Banda<br />

impegnata non solo nell’approfondimento,<br />

ma anche nella ricerca di<br />

nuovi modi di fare musica a contatto<br />

con esperti di valore internazionale.<br />

Jo Conjaerts è uomo di grande<br />

cultura musicale, noto in tutto il<br />

mondo bandistico per la sua preparazione<br />

tecnica ed artistica e con<br />

Villacidro ha stabilito un rapporto<br />

molto positivo.


20<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />

Cultura<br />

LA REGIONE PER LA CULTURA<br />

LA GIUNTA REGIONALE ADOTTA IL SARDO<br />

Difesa <strong>del</strong>la lingua e <strong>del</strong>le tradizioni<br />

sarde, beni archeologici, biblioteche,<br />

musei, sostegno alle comunità sarde<br />

nel mondo, teatro e cinema: cultura<br />

sarda senza confini.<br />

La cultura ha un ruolo fondamentale<br />

per la salvaguardia <strong>del</strong> senso di<br />

identità e appartenenza dei Sardi ed<br />

è uno stimolo continuo per la loro<br />

crescita civile e intellettuale. Arte, ricerca,<br />

musica, teatro, cinema, letteratura,<br />

musei, biblioteche e archivi:<br />

la Regione è impegnata a valorizzare<br />

e sostenere iniziative e progetti in<br />

ogni settore, nella convinzione che<br />

per la Sardegna la cultura possa essere<br />

fonte di sviluppo e ricchezza.<br />

La cultura può attrarre turismo di<br />

qualità nell´Isola e, nello stesso tempo,<br />

portare la Sardegna nel mondo e<br />

favorire il confronto con altre realtà,<br />

diffondendo l´immagine di una regione<br />

ricca di risorse culturali e di<br />

stimoli.<br />

NATI PER LEGGERE<br />

Gli interventi culturali<br />

L’Amministrazione regionale dà<br />

contributi per la produzione e la diffusione<br />

<strong>del</strong>la cultura in tutte le sue<br />

forme espressive. Promuove manifestazioni,<br />

mostre ed esposizioni in<br />

Sardegna e nel mondo; dà finanziamenti<br />

per potenziare e migliorare<br />

l´offerta di servizi in biblioteche e<br />

archivi; sostiene il teatro e il cinema<br />

sardo; incentiva la diffusione <strong>del</strong>la<br />

cultura <strong>del</strong>la Sardegna attraverso<br />

contributi alle comunità sarde nel<br />

mondo.<br />

Le nuove strade <strong>del</strong>la cultura<br />

La cultura deve portare sviluppo e<br />

ricchezza in tutto il territorio regionale,<br />

con ricadute occupazionali<br />

significative. In questa direzione<br />

la Regione intende incoraggiare<br />

progettualità, sperimentazione e<br />

capacità di lavoro in rete con realtà<br />

d´eccellenza. Potenziare il sistema<br />

museale con la creazione <strong>del</strong>la rete<br />

regionale dei musei e migliorare le<br />

biblioteche, a partire dai centri più<br />

piccoli. Per i progetti culturali verranno<br />

fissati standard qualitativi e<br />

sistemi di valutazione.<br />

Si interverrà sulle strutture come<br />

teatri, sale da concerto, musei e<br />

gallerie per migliorarne l´efficienza<br />

e crearne di nuove. Secondo una<br />

nuova logica: favorire iniziative di<br />

qualità che abbiano una dimensione<br />

internazionale e favoriscano lo<br />

scambio con l´esterno, piuttosto<br />

che “grandi eventi” eccessivamente<br />

costosi ma poveri sotto il profilo culturale.<br />

La Regione favorirà il partenariato<br />

internazionale, favorendo la<br />

formazione degli artisti attraverso la<br />

politica di scambi.<br />

I PRESIDI DEL LIBRO IN SARDEGNA<br />

<strong>del</strong>l’ospedale, i libri per bambini<br />

raccolti dalla libreria per ragazzi<br />

Tuttestorie nella settimana da 2<br />

all’8 aprile.<br />

CHE NON RISPECCHIA L’IDENTITA’ DEI SARDI<br />

La Giunta ha deciso di trarre le<br />

conclusioni di un lungo lavoro di<br />

Commissioni istituite dall’Esecutivo<br />

nel settembre scorso, e nella<br />

passata legislatura: di adottare <strong>del</strong>le<br />

norme di riferimento, da utilizzarsi<br />

in via sperimentale per l’uso scritto<br />

in uscita di alcuni atti <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

regionale e per la<br />

traduzione di norme e documenti<br />

particolarmente importanti come<br />

lo Statuto sardo e la legge regionale<br />

26 <strong>del</strong> 1997.<br />

‘’Le norme linguististiche di riferimento<br />

a carattere sperimentale per<br />

la lingua scritta <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

regionale consentono di avviare<br />

un processo graduale mirante<br />

all’elaborazione di una Limba Sarda<br />

Comuna, con le caratteristiche di<br />

una varietà linguistica naturale che<br />

costituisca un punto di mediazione<br />

tra le parlate più comuni e diffuse e<br />

aperta ad alcune integrazioni volte<br />

a valorizzare la distintività <strong>del</strong> sardo<br />

e ad assicurare un carattere di sovramunicipalità<br />

e la semplicità <strong>del</strong><br />

codice linguistico’’, è scritto nella<br />

<strong>del</strong>ibera. La Limba Sarda Comuna<br />

intende rappresentare una “lingua<br />

bandiera”, uno strumento per potenziare<br />

la nostra identità collettiva,<br />

nel rispetto <strong>del</strong>la multiforme ricchezza<br />

<strong>del</strong>le varietà locali. Viene<br />

adottata in via sperimentale, fermo<br />

restando, come previsto dall’articolo<br />

8 <strong>del</strong>la Legge 482 <strong>del</strong> 1999, “il<br />

valore legale esclusivo degli atti nel<br />

testo redatto in lingua italiana”.<br />

La Giunta ha deciso di intraprendere<br />

il processo verso la Limba Sarda<br />

Comuna con il concorso<br />

di contributi,<br />

opinioni, riscontri e<br />

verifiche adottando<br />

una soluzione iniziale<br />

in cui, insieme a<br />

una larga maggioranza<br />

di opzioni comuni<br />

a tutte le varietà,<br />

convivono, in alcuni<br />

casi, opzioni aperte<br />

e flessibili e che, proprio<br />

per la gradualià e<br />

la sperimentalità <strong>del</strong><br />

percorso, a distanza<br />

di tempo e sulla base<br />

<strong>del</strong>le risultanze e <strong>del</strong>le<br />

necessarie esperienze,<br />

potrà essere<br />

integrata, modificata<br />

ed arricchita con gli<br />

opportuni aggiustamenti;<br />

di approfondire<br />

con ulteriori<br />

studi il lessico, la<br />

morfologia e un’ortografia comune<br />

a più varietà.<br />

E infine, istituisce “s’ Ufitziu de sa<br />

Limba Sarda”, uno sportello linguistico<br />

regionale previsto dal progetto<br />

“Una limba pro governare” approvato<br />

dalla Giunta regionale il 26<br />

giugno 2003.<br />

Cagliari - Ospedale Brotzu<br />

Nati per Leggere è un progetto di<br />

diffusione <strong>del</strong> libro e <strong>del</strong>la lettura e<br />

si rivolge ai bambini dai zero a sei<br />

anni. Nasce nel 1999, ed è risultato<br />

<strong>del</strong>la felice collaborazione <strong>del</strong>l’Associazione<br />

Italiana Bibliotecari,<br />

Associazione Culturale Pediatri e<br />

<strong>del</strong> Centro per la Salute <strong>del</strong> Bambino<br />

di Trieste.<br />

In questi ultimi anni Nati per Leggere<br />

ha avuto una notevole diffusione,<br />

soprattutto in quelle realtà<br />

in cui forte è stata l’alleanza tra<br />

Pediatri e Bibliotecari, che insieme<br />

ai genitori, costituiscono l’ossatura<br />

di Nati per Leggere.<br />

Sabato 8 aprile, all’Auditorium<br />

<strong>del</strong>l’Ospedale Brotzu di Cagliari,<br />

si è tenuto un convegno, promosso<br />

e curato dall’Associazione Presidi<br />

dei Libri <strong>del</strong>la Sardegna in collaborazione<br />

con Centro Regionale di<br />

Documentazione Biblioteche per<br />

Ragazzi <strong>del</strong>la provincia di Cagliari.<br />

All’incontro ha partecipato Giancarlo<br />

Biasini, pediatra e Presidente<br />

<strong>del</strong> Centro per la Salute <strong>del</strong> Bambino,<br />

uno dei padri <strong>del</strong> progetto nazionale.<br />

Vero motore <strong>del</strong> progetto<br />

in tutto il territorio nazionale, è tra<br />

i garanti <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong> progetto<br />

e <strong>del</strong>la sua realizzazione.<br />

Moderatore è stato Giorgio Todde,<br />

Presidente <strong>del</strong>l’associazione<br />

Presidi <strong>del</strong> Libro. Ha fatto seguito<br />

Mario Selis Direttore generale<br />

azienda ospedaliera “G.Brotzu” ,<br />

Paolo Pusceddu Direttore pronto<br />

soccorso pediatrico SSD. Sono,<br />

inoltre, intervenuti Ester Grandesso<br />

responsabile Servizi bibliotecari<br />

<strong>del</strong>la Provincia di Cagliari, Stefania<br />

Bagella <strong>del</strong> Centro nascita<br />

Serena di Sassari e Mauro Sarzi<br />

<strong>del</strong> Teatro <strong>del</strong>le Mani, da anni impegnato<br />

nell’operazione di umanizzazione<br />

<strong>del</strong> reparto di pediatria<br />

<strong>del</strong> Brotzu. Hanno concluso<br />

Luciano Marrocu Assessore alla<br />

cultura <strong>del</strong>la Provincia di Cagliari<br />

e Mario Silvetti Primario emerito<br />

di pediatria. L’attrice Maria Loi ha<br />

dato voce ai libri per bambini .<br />

Alla fine <strong>del</strong>l’incontro, sono stati<br />

donati al reparto di pediatria<br />

Berchidda<br />

Anche Ascanio Celestini e Paolo Fresu<br />

al prossimo festival Time in Jazz.<br />

Si arricchisce di un<br />

nuovo, ghiotto appuntamento<br />

il menù <strong>del</strong><br />

prossimo festival Time<br />

in Jazz, in programma<br />

dal 10 al 15 agosto a<br />

Berchidda: la sera di<br />

ferragosto (alle 21.30),<br />

subito prima che decolli<br />

la consueta festa<br />

finale (affidata, come<br />

già annunciato, alla<br />

Gangbé Brass Band),<br />

il palco di Piazza <strong>del</strong><br />

Popolo sarà tutto di<br />

Ascanio Celestini e<br />

Paolo Fresu.<br />

L’attore-favolatore<br />

romano e l’enfant du<br />

pays con la sua tromba<br />

hanno di recente battezzato<br />

(il 31 marzo scorso,<br />

a Brescia) un originale dialogo<br />

artistico a base di racconti<br />

e musica. A Berchidda<br />

lo riprenderanno seguendo il<br />

leitmotiv di “Cookin’ Jazz”,<br />

tema e titolo <strong>del</strong> diciannovesimo<br />

festival ideato e diretto<br />

dallo stesso Fresu.<br />

Paolo Fresu<br />

Saranno dunque storie e note<br />

ispirate alla musica e al cibo,<br />

al gusto <strong>del</strong> palato, quelle che<br />

nasceranno dall’arte affabulatoria<br />

<strong>del</strong>l’immaginifico Celestini<br />

e dalla poesia <strong>del</strong> jazz<br />

<strong>del</strong> trombettista berchiddese.<br />

Una dolce ciliegina sulla torta<br />

di un’edizione davvero appetitosa<br />

di Time in Jazz.


Cultura<br />

GRAZIA SANNA, UN NOME DA NON DIMENTICARE<br />

Iglesias - convegno su Grazia Sanna<br />

La peculiarità dei romanzi di<br />

Grazia Sanna Serra sta nell’efficacia<br />

con la quale la scrittrice<br />

riuscì a raccontare Iglesias. E’<br />

evidente, infatti, che “I sudditi<br />

<strong>del</strong> dio rosso” e “Tutto un mondo<br />

all’obiettivo” fanno entrambi <strong>del</strong>la<br />

città il vero tema portante <strong>del</strong>le<br />

rispettive storie. La trama sembra<br />

essere solo un pretesto. Insieme<br />

all’inchiostro ciò che scorre nella<br />

penna di Grazia Sanna è l’urgenza<br />

di creare un affresco iglesiente,<br />

di svelare nel fluire <strong>del</strong>le pagine<br />

l’anima più viva e profonda<br />

<strong>del</strong>la città e dei suoi abitanti. Così<br />

i romanzi si palesano come fortemente<br />

evocativi di luoghi e tempi<br />

iglesienti che appartengono ad<br />

epoche lontane e verso le quali<br />

l’autrice nutre evidente nostalgia.<br />

La scrittrice è artefice di una<br />

poetica <strong>del</strong>lo sguardo personalissima.<br />

Riesce a raccontare la<br />

città muovendosi negli spazi che<br />

corrono tra storia e invenzione,<br />

tra cronaca e letteratura. Grazia<br />

Sanna attinge al vero, ma lo<br />

reinterpreta letterariamente e, al<br />

contempo, inventa situazioni che,<br />

“calcate” sulla realtà, assumono<br />

piena verosimiglianza. Simile in<br />

questo, si parva licet, a Giuseppe<br />

Verdi che parlando <strong>del</strong>le sue<br />

melodie soleva dire: «Copiare il<br />

vero, può essere una buona cosa;<br />

ma inventare il vero è meglio,<br />

molto meglio».<br />

Iglesias dunque. Specola appartata<br />

dalla quale mettere tutto un<br />

mondo all’obiettivo, la città è anzitutto<br />

il luogo che ha dato i natali<br />

a Grazia Sanna. Qui la scrittrice<br />

trascorse tutta la sua vita, circostanza<br />

che maturò in lei quel tipico<br />

sentimento “a doppia faccia”<br />

che moltissimi Iglesienti nutrono<br />

verso la propria città: per Grazia,<br />

Iglesias fu nido e gabbia, quiete<br />

e noia, culla d’affetti e covo di<br />

rimpianti.<br />

La nitida “corrispondenza d’amorosi<br />

sensi” tra Grazia Sanna e<br />

la sua città corre, come spesso<br />

capita agli scrittori, sul filo <strong>del</strong>la<br />

memoria. E poiché per lunghe<br />

fasi <strong>del</strong>la sua vita l’autrice soffrì<br />

di crisi depressive, la scrittura<br />

rappresentò una sorta d’ancora<br />

di salvezza, il mezzo d’evasione<br />

verso un mondo antico e amico, e<br />

perciò tranquillizzante, nel quale<br />

Un concorso letterario per le<br />

scuole, la dedica di una strada<br />

<strong>del</strong>la città e, forse, una nuova<br />

edizione de “I sudditi <strong>del</strong><br />

dio rosso”. Iglesias si avvia<br />

a riscoprire e valorizzare in<br />

maniera finalmente compiuta<br />

Grazia Sanna Serra, la scrittrice<br />

scomparsa sei anni fa che<br />

nei suoi libri seppe raccontare<br />

luoghi e umori iglesienti con<br />

dolcezza e ironia. È quanto è<br />

emerso da “La città raccontata<br />

da una donna: Iglesias<br />

nelle pagine di Grazia Sanna<br />

Serra”, il convegno tenuto<br />

presso l’archivio storico, tappa<br />

iniziale di un percorso che,<br />

come ha spiegato l’Assessore<br />

comunale <strong>del</strong>la Cultura Cinzia<br />

Guaita, «intende riportare alla<br />

ribalta quei nostri concittadini<br />

che con la loro opera hanno<br />

contribuito alla crescita cultu-<br />

Roberto Cherchi<br />

rale d’Iglesias». Significativo<br />

che, per battezzare questo percorso,<br />

la scelta sia caduta su<br />

una donna i cui libri suscitano<br />

sempre ampio interesse, dimostrato<br />

dall’alta affluenza di<br />

lettori e curiosi al convegno.<br />

L’appuntamento ha consentito<br />

innanzitutto di cominciare<br />

ad approfondire il discorso<br />

sulla biografia <strong>del</strong>la scrittrice<br />

grazie all’intervento di Maria<br />

Carmen Serra, unica figlia di<br />

Grazia. Famiglia d’origini non<br />

iglesienti, estrazione borghese<br />

e educazione aperta a letture,<br />

musica e contatti sociali non<br />

comuni per una ragazza degli<br />

anni Venti, Grazia Sanna coltivò<br />

fin da giovane la passione<br />

per la scrittura, arrivando<br />

peraltro a pubblicare il primo<br />

romanzo, “Il regno dei Pintadu”,<br />

solo in età avanzata. Con<br />

la cifra <strong>del</strong> ricordo, personale o<br />

assunto da terze persone, assumeva<br />

connotazioni particolari.<br />

Su queste basi dunque la scrittrice<br />

costruisce il suo universo<br />

letterario, che è un microcosmo<br />

chiuso, preciso e solidissimo.<br />

L’immagine letteraria che appare<br />

sullo sfondo richiama l’Isola<br />

circondata dal mare, terra di salvezza<br />

e provvidenziale rifugio.<br />

Parte <strong>del</strong> fascino e <strong>del</strong>l’efficacia<br />

de I sudditi <strong>del</strong> dio rosso risiede<br />

senz’altro in questo: Iglesias è<br />

un’isola al contempo reale e immaginaria.<br />

Ma affinché potesse<br />

configurarsi come teatro credibile,<br />

nel quale rappresentare la<br />

vicende quotidiane dei personaggi<br />

reali o fittizi, occorreva che la<br />

città si componesse in un’enorme<br />

scenografia, ciascun angolo <strong>del</strong>la<br />

quale si offrisse come palcoscenico<br />

naturale. In questo senso<br />

gioca un ruolo fondamentale la<br />

suggestione referenziale propria<br />

<strong>del</strong> termine geografico. La precisione<br />

toponomastica, la ricorrenza<br />

di nomi di località, il richiamo<br />

ad elementi strettamente locali<br />

vogliono essere canto affettuoso,<br />

e omaggio letterario, per la città<br />

e, insieme, segno d’evidenza<br />

emblematica <strong>del</strong> mondo, nitido,<br />

corposo e coerente, che ospita le<br />

vicende narrate.<br />

In questo modo il lettore riesce<br />

a orientarsi senza fatica. Sembra<br />

quasi che Grazia Sanna utilizzi<br />

i toponimi come cartello segnaletico<br />

per chi viaggia attraverso<br />

le sue pagine, tramite i quali è<br />

possibile allestire una sorta di<br />

“itinerario <strong>del</strong>l’anima” che evoca<br />

luoghi, tradizioni e modi di dire o<br />

di fare iglesienti.<br />

Il viaggio inizia dalla vallata <strong>del</strong><br />

Canonica, non solo località simbolo<br />

<strong>del</strong>la campagna iglesiente<br />

ma è anche, e soprattutto, legata<br />

alle vicende biografiche <strong>del</strong>la<br />

scrittrice, perché qui la famiglia<br />

Sanna possedeva terreni e case.<br />

Altro luogo caro alla comunità<br />

iglesiente è il colle <strong>del</strong> Buoncammino,<br />

con la piccola chiesa<br />

bianca, punto di riferimento annuale<br />

per la festa dedicata alla<br />

la sua testimonianza, ascoltata<br />

con silenzio partecipe e<br />

commosso dai presenti, Maria<br />

Carmen Serra ha rievocato le<br />

tappe salienti <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong>la<br />

madre, dalle prime esperienze<br />

narrative ai contatti con Marcello<br />

Serra, che la introdusse<br />

nel mondo editoriale, dai problemi<br />

di depressione agli ultimi<br />

anni trascorsi, finalmente<br />

serena, nel “buen retiro” <strong>del</strong>la<br />

casa nel cuore di quella città<br />

che tanto aveva amato.<br />

C’è poi stata la proiezione di<br />

una quarantina d’immagini<br />

che hanno inteso proporre una<br />

sorta d’itinerario attraverso la<br />

città, costruito giustapponendo<br />

brani dei libri di Grazia<br />

Sanna a squarci iglesienti,<br />

nell’intento di dimostrare con<br />

quanta sapienza ed efficacia<br />

descrittiva la scrittrice abbia<br />

saputo dare pregnanza a luoghi<br />

e cose che appartengono<br />

ad un idem sentire locale.<br />

Nel suo intervento Giovanna<br />

Chessa, insegnante elementare,<br />

ha illustrato l’esperienza didattica<br />

proposta ai suoi scolari<br />

che, traendo ispirazione dalla<br />

lettura di alcuni brani tratti da<br />

“I sudditi <strong>del</strong> dio rosso”, sono<br />

andati alla scoperta <strong>del</strong>la città,<br />

come si suol dire “sul campo”,<br />

e poi la hanno raccontata col<br />

disegno, con risultati davvero<br />

sorprendenti per dei bambini<br />

di appena nove anni.<br />

Infine Enrico Cabiddu, che già<br />

in passato si è occupato <strong>del</strong>l’opera<br />

di Grazia Sanna, si è<br />

soffermato sul modo in cui nel<br />

romanzo la scrittrice <strong>del</strong>inea<br />

la psicologia dei personaggi,<br />

PASSEGGIANDO PER IGLESIAS<br />

SOTTOBRACCIO ALLA SCRITTRICE<br />

Grazia Sanna<br />

Iglesias - convegno su Grazia Sanna<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />

soprattutto quelli femminili.<br />

Partendo dall’analisi di quel<br />

titolo così misterioso e ricco di<br />

simbolismi, “I sudditi <strong>del</strong> dio<br />

rosso”, il professore ha evidenziato<br />

come, con una trama apparentemente<br />

semplice, Grazia<br />

Sanna sia riuscita a costruire un<br />

romanzo corale, pieno d’implicazioni<br />

allettanti per il lettore.<br />

Un romanzo molto iglesiente e<br />

non solo perché attinge alla cronaca<br />

locale, ma anche per come<br />

sviscera e mette in pagina l’anima<br />

di una città dove, ad esempio,<br />

il giudizio altrui pesa sulla<br />

vita di ciascuno fino a determinarne<br />

il destino. Per questo,<br />

ha concluso Enrico Cabiddu,<br />

nonostante l’evidente influenza<br />

di mo<strong>del</strong>li veristi o decadenti,<br />

«Grazia Sanna è difficilmente<br />

Madonna.<br />

Ma, naturalmente, oltre che sulla<br />

campagna, lo sguardo di Grazia<br />

Sanna si appunta soprattutto sulla<br />

città, e ne fa una vera e propria<br />

quinta teatrale. Ne “I sudditi <strong>del</strong><br />

dio rosso” il racconto si svolge<br />

nella zona settentrionale, in particolare<br />

tra il rione Sant’Antonio<br />

e piazza Lamarmora, cuore pulsante<br />

<strong>del</strong>la vita sociale iglesiente<br />

nell’Ottocento. Piazza Fenza,<br />

slargo “passante” come quasi<br />

tutte le piazze <strong>del</strong> centro storico<br />

di Iglesias, è lo snodo principale<br />

con due caratteristiche ben precise:<br />

la meridiana e la fontana.<br />

La descrizione <strong>del</strong>le case e <strong>del</strong>le<br />

strade consente all’autrice di <strong>del</strong>ineare<br />

con pennellate efficacissime<br />

la spaccatura tra le classi<br />

sociali. I sottani di via Eleonora<br />

sono emblema <strong>del</strong>la dura condizione<br />

di vita dei poveri e si contrappongono<br />

alle abitazioni dei<br />

ricchi, impreziosite da particolari<br />

architettonici (balconi e battenti<br />

<strong>del</strong>le porte) che ancor oggi sono<br />

stati conservati dalle case <strong>del</strong> centro<br />

storico di Iglesias. Il lettore si<br />

sente immergere pian piano in<br />

una realtà che sente familiare: ci<br />

sembra realmente di passeggiare<br />

per le strade e Grazia Sanna acuisce<br />

questa sensazione attraverso<br />

il procedimento <strong>del</strong>la ripetitività.<br />

Nel racconto, infatti, l’autrice reitera<br />

il riferimento a taluni particolari<br />

(ad esempio, la meridiana)<br />

e con questa strategia fa in modo<br />

che la citazione divenga topica e<br />

tipica: topica perché denotazione<br />

puntuale e referenziale (richiamo<br />

a luoghi veri) e tipica nel suo carattere<br />

convenzionale (la “geografia”<br />

umana <strong>del</strong> romanzo).<br />

Bastano due o tre iterazioni per<br />

fare in modo che il lettore metabolizzi<br />

quel dato particolare: ad<br />

esempio, il battente a forma di<br />

mano lo porterà a “vedere”e quasi<br />

udire, ad ogni bussare di porta,<br />

il picchiare <strong>del</strong>la mano di ferro<br />

sul legno che <strong>del</strong>imita l’ingresso.<br />

Identico ragionamento vale per<br />

le campane <strong>del</strong>la città. La squilla<br />

dei Gesuiti e quella <strong>del</strong>la Cattedrale<br />

tornano continuamente<br />

nelle pagine non solo per scandire<br />

il tempo <strong>del</strong>la narrazione, ma<br />

anche come “segni verticali” che<br />

connotano la città. Il campanile<br />

segna l’hic et nunc, il qui e l’ora;<br />

dove l’ora, invece di un avverbio,<br />

è quella battuta dalle due “torri<br />

<strong>del</strong> borgo”, mai in sincrono tra<br />

loro.<br />

Nella ricostruzione di un mondo<br />

provinciale in “bianco e nero”<br />

giocano un ruolo importante<br />

anche le osterie. “Su magasinu<br />

‘e su binu” ebbe una funzione<br />

d’aggregazione sociale fortissima,<br />

soprattutto per le classi più<br />

umili. Era il luogo dove minatori<br />

e contadini, bevendo una sco<strong>del</strong>la<br />

di vino e mangiando un piatto<br />

di fave in compagnia degli amici,<br />

trovavano consolazione alla fatica<br />

<strong>del</strong>la giornata lavorativa e alla<br />

miseria di un’intera vita.<br />

L’attenzione <strong>del</strong>la scrittrice si appunta<br />

anche sulle attività, dalla<br />

sughericoltura alla miniera. La<br />

vita in galleria segna in modo<br />

in<strong>del</strong>ebile uomini e donne degli<br />

strati più umili <strong>del</strong>la società.<br />

Grazia Sanna sottolinea a più riprese<br />

e senza reticenza come le<br />

condizioni ambientali e sociali<br />

segnassero quasi lombrosianamente<br />

la gente di miniera e i suoi<br />

figli Ma non mancano i mestieri<br />

ormai scomparsi, travolti dal progresso:<br />

i carrettieri, i lampionai o<br />

i venditori di latte, “care ombre”<br />

evocate dalla scrittrice in squarci<br />

nostalgici intrisi di malinconica<br />

poesia <strong>del</strong> mestiere più antico<br />

<strong>del</strong> mondo evocato in entrambi i<br />

romanzi.<br />

Ne “I sudditi <strong>del</strong> dio rosso”, trovano<br />

spazio la sagra <strong>del</strong> Buoncammino<br />

e il Carnevale. Grazia<br />

Sanna disegna stampe ottocentesche<br />

che ritraggono la sua città<br />

in questi momenti d’euforia<br />

collettiva, uno religioso l’altro<br />

pagano, parentesi liete nel grigio<br />

d’esistenze tribolate.<br />

21<br />

inscrivibile in una corrente letteraria.<br />

Direi che piuttosto fa<br />

storia a se».<br />

Come detto, durante la serata<br />

è stata formulata la proposta<br />

d’indire un concorso letterario<br />

intitolato alla scrittrice e<br />

rivolto alle scuole elementari<br />

e medie. La commissione comunale<br />

<strong>del</strong>la Cultura sta lavorando<br />

alla predisposizione<br />

<strong>del</strong> bando in modo da varare<br />

l’iniziativa per il prossimo<br />

anno scolastico. Alle viste c’è<br />

anche una nuova edizione de<br />

“I sudditi <strong>del</strong> dio rosso”, opera<br />

ormai esaurita da anni, e per<br />

la quale, come ha proposto in<br />

chiusura la professoressa Giovanna<br />

Gaias, potrebbe anche<br />

concretizzarsi la pubblicazione<br />

in Braille per non vedenti.<br />

L’itinerario sentimentale in una<br />

città perduta nel tempo contempla<br />

altri elementi squisitamente<br />

iglesienti che Grazia Sanna ha inserito<br />

nei suoi libri. In un brano,<br />

ad esempio, conquista la scena<br />

un grande orinale per il quale la<br />

proprietaria, Dolinda Fenza, decide<br />

una destinazione d’uso diversa<br />

rispetto a quella comune. Grazia<br />

Sanna attinge ad un fatto realmente<br />

accaduto in città all’inizio<br />

<strong>del</strong> Novecento, quando il pitale di<br />

una signora abbastanza in vista,<br />

Giovannica Manca, divenne celebre<br />

proprio in ragione <strong>del</strong>la sua<br />

imponenza. Tanto che si diffuse il<br />

detto «mannu comenti su bassinu<br />

de zia Giuannicca Manca chi<br />

teniri quattro manigusu po ‘ndidu<br />

pesai» (ossia «grande come<br />

l’orinale di Giovannica Manca<br />

che ha quattro manici per poterlo<br />

sollevare»). Il particolarissimo<br />

cimelio è tuttora custodito dagli<br />

eredi, ed è fondato credere che<br />

Grazia Sanna abbia, ancora una<br />

volta, inventato il vero. Il mo<strong>del</strong>lo<br />

al quale l’autrice si rifece per<br />

il personaggio di Dolinda non è<br />

però quello di Giovannica Manca,<br />

bensì quello di Stella Gerini,<br />

una signora <strong>del</strong>la borghesia iglesiente<br />

vissuta ad inizio <strong>del</strong> Novecento.<br />

Stesso discorso vale per il<br />

galateo femminile citato nel libro<br />

che si rifà alla “Canzoni sarda de<br />

is bonus cunzillus”, composta da<br />

Disma Bernardini, un discreto<br />

poeta dialettale appartenente alla<br />

famiglia, che diede inizio alle celebrazioni<br />

in onore <strong>del</strong>la Madonna<br />

<strong>del</strong> Buoncammino.<br />

In conclusione resta da dire che<br />

varrebbe la pena considerare I<br />

sudditi <strong>del</strong> dio rosso e Tutto un<br />

mondo all’obiettivo qualcosa di<br />

più che il lascito di un’artigiana<br />

<strong>del</strong>la scrittura. In definitiva si tratta<br />

di due libri che hanno il pregio<br />

di “farsi leggere”, senza intellettualismi<br />

inutili, ben scritti, carichi<br />

di sapori, di vita e di morte,<br />

di allegria e di lutto. Raccontano<br />

il piccolo mondo <strong>del</strong>la città, una<br />

città che s’insegue tra le righe,<br />

percorrendola di pagina in pagina<br />

sottobraccio a Grazia Sanna. Per<br />

capire, a lettura conclusa, quanto<br />

sia vero che nessun mondo è più<br />

piccolo di un libro, nessuno è più<br />

grande. (r.c.)


22<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />

Cultura<br />

IL ROTARY E CESARE VECELLI<br />

IL “PADRE” DI PORTO FLAVIA<br />

Roberto Cherchi<br />

Masua - Porto Flavia<br />

Una targa apposta all’ingresso<br />

<strong>del</strong>la galleria di Porto Flavia per<br />

celebrare la genialità <strong>del</strong>la struttura<br />

mineraria e industriale che più di<br />

tutte si è imposta come simbolo<br />

nel mondo <strong>del</strong>l’attività estrattiva<br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>. Ma soprattutto<br />

una targa per ricordare un<br />

ingegnere e un uomo fino ad oggi<br />

ingiustamente dimenticato: Cesare<br />

Vecelli.<br />

L’iniziativa <strong>del</strong> Rotary club d’Iglesias<br />

ha voluto rendere omaggio a<br />

Vecelli in modo compiuto. Non<br />

limitandosi dunque a celebrarlo<br />

nel luogo che testimonia in modo<br />

imperituro la sua grandezza di<br />

tecnico, ma cercando anche di ricostruirne<br />

la vicenda umana. Per<br />

COMUNE<br />

DI<br />

CARLOFOR-<br />

Comune<br />

via Garibaldi 72<br />

09014 Carloforte<br />

Centralino<br />

Tel. 0781.8589200 - 854282-83<br />

Fax. 0781.854008-855008<br />

Sindaco<br />

Tel. 0781.8589223<br />

Fax. 0781.855808<br />

Informagiovani<br />

e Segretariato sociale<br />

Tel. 0781.858937<br />

Museo Casa <strong>del</strong> Duca<br />

via Cisterna <strong>del</strong> Re<br />

Tel.0781.855880<br />

www.comune.carloforte.ca.it<br />

questo i soci <strong>del</strong> Rotary hanno<br />

intrapreso un percorso di ricerca<br />

che li ha condotti fino a Cimadolmo<br />

sul Piave, il paese veneto<br />

dove Vecelli è sepolto. Qui hanno<br />

rintracciato notizie biografiche, rimettendo<br />

insieme i tasselli di una<br />

vita vissuta tra il Veneto, la Corsica<br />

e la Sardegna. Qui hanno scovato<br />

fotografie che sono servite all’artista<br />

iglesiente Stefano Cherchi<br />

per ritrarre il volto di Vecelli sulla<br />

lastra di bronzo che adesso si trova<br />

a Porto Flavia. Alla cerimonia<br />

d’inaugurazione, oltre al presidente<br />

<strong>del</strong> Rotary, Franco Plaisant, al<br />

sindaco d’Iglesias, Pierluigi Carta,<br />

al presidente di Igea, Franco Manca,<br />

e alle maestranze <strong>del</strong>la società<br />

mineraria, era presente anche il<br />

sindaco di Cimadolmo, Giancarlo<br />

Cadamuro, che ha rilevato come<br />

l’iniziativa rotariana abbia avuto il<br />

merito di rinsaldare un contatto antico<br />

tra le terre <strong>del</strong> Piave e il <strong>Sulcis</strong>.<br />

Un contatto fatto di storie legate<br />

alla Grande guerra, all’emigrazione<br />

dei sardi in Veneto e al lavoro<br />

nelle nostre miniere di molti veneti.<br />

Come Cadamuro, anche Pierluigi<br />

Carta, accogliendo l’invito <strong>del</strong><br />

presidente <strong>del</strong> Rotary Plaisant, ha<br />

espresso l’intenzione di intitolare<br />

una strada a Cesare Vecelli. Un<br />

piccolo segno che stringerebbe<br />

maggiormente il legame tra Iglesias<br />

e Cimadolmo, le due patrie <strong>del</strong><br />

padre di Porto Flavia.<br />

OPERA UNICA NEL SUO GENERE<br />

Furono l’ideazione, la progettazione e<br />

la costruzione di un’opera originale e<br />

grandiosa come Porto Flavia a procurare<br />

la fama a Cesare Vecelli, e ben oltre i<br />

confini <strong>del</strong>la Sardegna. Quel magazzino<br />

di minerale scavato nel massiccio calcareo<br />

di Masua, quel sistema d’imbarco<br />

e di pesatura meccanica che consentiva<br />

il carico immediato e veloce sulle navi<br />

sottostanti la scogliera ebbe non solo il<br />

merito di snellire e modernizzare il trasporto<br />

<strong>del</strong> minerale, ma anche quello di<br />

alleviare la fatica immane degli operai<br />

che, fino a quel momento, lavoravano<br />

di muscoli per far funzionare coffe,<br />

barche e rimorchi. Era il sistema che si<br />

avvaleva <strong>del</strong>le bilancelle, le piccole imbarcazioni<br />

a vela latina che facevano la<br />

spola tra Cala Domestica e Carloforte,<br />

da dove poi potevano esser raggiunti gli<br />

scali <strong>del</strong>la penisola. Un sistema massacrante<br />

per gli operai che trasportavano<br />

a spalla coffe di 50 chili, dalle quali<br />

cadeva calce viva che, a causa <strong>del</strong> sudore,<br />

dava luogo a bruciature e piaghe<br />

dolorosissime. Vecelli ideò il sistema di<br />

carico diretto dei piroscafi, costruendo<br />

dentro la roccia a strapiombo sul mare:<br />

il fondale consentiva l’ormeggio a navi<br />

di grossa stazza che potevano essere<br />

agevolmente caricate <strong>del</strong> minerale proveniente<br />

dalle vicine miniere di Masua,<br />

Montecani e Acquaresi. «Si trattava di<br />

costruire importanti magazzini nell’interno<br />

<strong>del</strong>la roccia, capaci di contenere<br />

minerali di diversa qualità» scrisse lo<br />

stesso Vecelli illustrando il progetto nei<br />

resoconti <strong>del</strong>l’Associazione mineraria<br />

sarda. Per questo furono creati nove<br />

silos dove stipare il minerale: poi, per<br />

caduta, questo finiva su un nastro trasportatore<br />

che lo imbarcava sulle navi.<br />

«La quota d’arrivo, cioè di carico dei<br />

silos è di 37 metri sul livello <strong>del</strong> mare»<br />

scriveva Vecelli. «Per mettersi in condizione<br />

di caricare qualsiasi piroscafo si<br />

fissò la quota <strong>del</strong>la galleria di scarico<br />

a 16 metri. Ne risultò quindi l’altezza<br />

dei silos di circa 20 metri». Le pareti<br />

dei silos furono svasate verso il basso<br />

per impedire l’arresto <strong>del</strong>la caduta<br />

dei minerali durante lo scarico. Inoltre<br />

fu allestito un sistema di tramogge<br />

meccaniche in ferro, <strong>del</strong> peso di circa<br />

una tonnellata ciascuna, per regolare<br />

l’emissione <strong>del</strong> minerale. Il risultato fu<br />

eccezionale sia sotto il profilo <strong>del</strong>la produzione<br />

che sotto quello <strong>del</strong>la condizione<br />

degli operai. Ce lo racconta lo stesso<br />

Cesare Vecelli: «Basti dire che il “Wilfred”<br />

ormeggiato alle 14 <strong>del</strong> 7 maggio<br />

1925 a Porto Flavia mentre, come per<br />

gli usuali contratti di noleggio, avrebbe<br />

dovuto attendere 24 ore per iniziare il<br />

carico, invece poche ore dopo l’arrivo,<br />

partiva con tremila tonnellate a bordo».<br />

Oltre che <strong>del</strong> progetto e dei macchinari<br />

utilizzati, tutti italiani, Vecelli andava<br />

orgoglioso anche <strong>del</strong>la bravura <strong>del</strong>le<br />

maestranze impiegate per realizzare<br />

l’opera che furono tutte sarde. Mentre,<br />

com’è noto, il nuovo imbarco venne<br />

battezzato “Flavia”. Un gesto d’affetto<br />

di un uomo che, oltre ad essere tecnico<br />

valentissimo, fu anche padre. E per<br />

questo unì sotto lo stesso nome le sue<br />

due opere più belle: un originalissimo<br />

porto e l’amatissima figlia.<br />

CESARE VECELLI, L’IDEATORE<br />

Il pane tipico “coccoi” e “moddizzosu”<br />

potrebbero presto avvalersi <strong>del</strong><br />

riconoscimento <strong>del</strong>la “Denominazione<br />

d’Origine Protetta” (DOP).<br />

E’ da alcuni anni che un apposito<br />

Comitato, sorto nel 2002, sta lavorando<br />

per la valorizzazione di questo<br />

pane tipico, facendo leva su un<br />

percorso che vede coinvolta tutte la<br />

filiera, a partire dai produttori <strong>del</strong><br />

grano, passando ai molini e quindi<br />

ai panificatori.<br />

Dopo l’approfondimento storico<br />

e scientifico e la realizzazione dei<br />

Disciplinari di Produzione (che<br />

prevedono le norme da adottare<br />

per le materie prime ed il metodo<br />

di produzione), il richiamato<br />

Comitato ha inteso far conoscere<br />

l’ambizioso progetto di valorizzazione<br />

commerciale a tutti i panificatori<br />

<strong>del</strong>le Province Meridionali <strong>del</strong>la<br />

Sardegna, organizzando tre distinti<br />

momenti seminariali, finalizzati ad<br />

un maggiore e più responsabile coinvolgimento<br />

degli operatori <strong>del</strong> settore<br />

in questo ambizioso progetto.<br />

Il primo “seminario” ha avuto luogo<br />

a Carbonia dove si sono avuti gli<br />

interventi <strong>del</strong>l’Assessore provinciale<br />

alle Attività Produttive Mauro<br />

Esu, Pieraldo Liori <strong>del</strong>l’Ersat e Gigi<br />

Congiu <strong>del</strong> Comitato promotore.<br />

Inoltre, sono intervenuti Pasquale<br />

Cazzeddu <strong>del</strong> Porto Conte Ricerche,<br />

Ilario Mandich <strong>del</strong>la società<br />

di consulenza Item e Claudio Pisu,<br />

responsabile provinciale <strong>del</strong> laboratorio<br />

di progettazione integrata.<br />

Gli altri appuntamenti si sono avuti<br />

a Cagliari (Palazzo Viceregio) e<br />

Gonnosfanadiga (ex Monte Granitico).<br />

Tale progetto tende ad assecondare<br />

la politica comunitaria laddove essa<br />

incoraggia il crescente orientamento<br />

dei consumatori a privilegiare la<br />

qualità degli alimenti rispetto alla<br />

quantità ed a favorire una domanda<br />

più consistente di prodotti agricoli<br />

e agroalimentari aventi un’origine<br />

geografica determinata o che siano<br />

frutto di specifiche tradizioni<br />

produttive.<br />

Esiste quindi l’opportunità di valorizzare<br />

concretamente il legame<br />

dei prodotti agroalimentari con il<br />

territorio di provenienza, dimostrandone<br />

l’originalità, la forte<br />

identità e la tradizionalità. “Tutti<br />

elementi fortemente richiesti da un<br />

crescente segmento di consumatori,<br />

disponibili anche a riconoscere<br />

un sovrapprezzo in cambio di garanzie<br />

adeguate”.<br />

I pani “coccoi” e “moddizzosu”<br />

Masua - Porto Flavia<br />

Sia per l’arditezza <strong>del</strong>la concezione tecnica<br />

che per la spettacolarità <strong>del</strong>l’impatto<br />

visivo, Porto Flavia rappresenta un po’ il<br />

simbolo di quanto l’ingegno <strong>del</strong>l’uomo<br />

ha saputo ideare e realizzare nel periodo<br />

d’oro <strong>del</strong>l’attività mineraria. L’ingegno,<br />

nella fattispecie, apparteneva a Cesare<br />

Vecelli, ingegnere veneto che seppe<br />

creare quello che ancora oggi resta un<br />

unicum dal punto di vista <strong>del</strong>l’archeologia<br />

industriale. Vecelli era nato a Venezia<br />

il 7 febbraio 1881. Dopo la laurea aveva<br />

cominciato la carriera professionale in<br />

Corsica, facendosi le ossa presso la miniera<br />

d’antimonio in quel di Luri, sotto<br />

la guida di quel Giovanni Battista Traverso<br />

che, qualche anno dopo, avrebbe<br />

portato a grande prosperità le miniere<br />

<strong>del</strong> Sarrabus. Dopo l’esperienza corsa,<br />

Vecelli approdò ad Iglesias dove fu assunto<br />

dalla “Vieille Montagne” e lavorò<br />

accanto ad ingegneri come accanto a<br />

Cappa e Taschini. Della società belga<br />

Vecelli scalò in breve tempo tutta la<br />

gerarchia fino a diventarne il direttore<br />

generale in Sardegna, incarico che mantenne<br />

anche durante il periodo difficile<br />

<strong>del</strong>la seconda guerra mondiale.<br />

A contraddistinguere Cesare Vecelli fu<br />

sempre quello che un altro grande ingegnere,<br />

Leone Testa, definì il suo «genio<br />

inventivo». Gia durante gli anni trascorsi<br />

in Corsica, infatti, Vecelli aveva trovato<br />

il modo di utilizzare le polveri di stibina<br />

prodotte dall’antimonio come efficace<br />

anticrittogamico. Giunto nel <strong>Sulcis</strong>, sistemò<br />

le laverie di Acquaresi, favorì lo<br />

sviluppo <strong>del</strong>le miniere di Montecani,<br />

Monte Agruxiau e San Benedetto e,<br />

soprattutto, nel 1924, progettò e realizzò<br />

la sua opera maggiore, Porto Flavia.<br />

La sua attività di tecnico si coniugò,<br />

come avveniva di norma in passato,<br />

a quella di studioso. In tal senso il suo<br />

“esordio” avvenne nel 1912, quando<br />

Sergio Rombi<br />

possiedono proprio quel carattere<br />

identitario che è alla base <strong>del</strong> riconoscimento<br />

<strong>del</strong>la “Denominazione<br />

d’Ordine Protetta” ai sensi <strong>del</strong><br />

Regolamento CE 2081/92, riservato<br />

da parte <strong>del</strong>l’Unione Europea<br />

a quei prodotti che dimostrino un<br />

forte legame con il territorio di<br />

presentò l’analisi di un nodulo sferico di<br />

calcare bianco rinvenuto nella dolomia<br />

di Montecani. Ma, oltre al progetto per<br />

l’impianto di carico dei minerali a Porto<br />

Flavia, Vecelli ha lasciato anche studi<br />

sull’anello metallifero <strong>del</strong>l’<strong>Iglesiente</strong>,<br />

sui movimenti tellurici in Sardegna e<br />

alcune osservazioni sulle anomalie riscontrate<br />

nella circolazione sotterranea<br />

<strong>del</strong>l’acqua nella zona di Acquaresi.<br />

Autorevole componente <strong>del</strong>l’Associazione<br />

mineraria sarda, ne divenne<br />

presidente il 17 gennaio 1932. Fu su<br />

sua proposta, tra l’altro, che l’associazione<br />

decise di devolvere mille lire di<br />

beneficenza al Patronato scolastico di<br />

Iglesias per l’acquisto di libri di testo<br />

in uso nelle scuole elementari cittadine.<br />

Dal ritratto che di Vecelli <strong>del</strong>ineò<br />

Leone Testa vien fuori, accanto al<br />

tecnico valente, un uomo cordiale,<br />

filantropo, che amava parlare in dialetto<br />

veneto, dotato di un senso di<br />

ironia e di grande passione per l’arte e<br />

per la pittura in particolare nella quale<br />

gli piaceva cimentarsi. Ritiratosi a<br />

vita privata, tornò nel suo Veneto, a<br />

Cimadolmo sul Piave. Qui morì e<br />

venne sepolto nell’aprile 1947, a soli<br />

66 anni. (r.c.)<br />

I PANI TIPICI “COCCOI” E “MODDIZZOSU”<br />

A DENOMINAZIONE D’ORIGINE PROTETTA<br />

provenienza perché “dal territorio,<br />

dall’ambiente e dal talento <strong>del</strong>l’uomo<br />

possono nascere e manifestarsi<br />

caratteristiche in grado di rendere<br />

<strong>del</strong> tutto peculiare, e quindi meritevole<br />

di protezione, la qualità<br />

intrinseca di un prodotto agroalimentare”<br />

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Cultura<br />

IL PRESIDENTE GIACOMO SPISSU<br />

HA INAUGURATO LA MOSTRA<br />

D’ARTE SULLA RESISTENZA<br />

La Regione riconosce il valore e<br />

le potenzialità culturali <strong>del</strong>l’arte<br />

contemporanea, cui finora in Sardegna<br />

è mancata un’adeguata politica<br />

di supporto e valorizzazione.<br />

Con questo obiettivo, l’Assessore<br />

<strong>del</strong>la Pubblica Istruzione, Beni<br />

Culturali, Informazione, Spettacolo,<br />

Sport, Elisabetta Pilia, si è impegnata<br />

perché, per la prima volta,<br />

ci fosse anche la Sardegna tra le<br />

Regioni che hanno sottoscritto<br />

l’Accordo di programma Quadro<br />

multiregionale per il progetto<br />

“Sensi contemporanei – Promozione<br />

e diffusione <strong>del</strong>l’arte contemporanea<br />

e la valorizzazione di<br />

contesti architettonici e urbanistici<br />

nelle Regioni <strong>del</strong> Sud d’Italia”.<br />

La stipula <strong>del</strong>l’Accordo di Programma<br />

Quadro, sottoscritto da<br />

Ministero <strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le<br />

Finanze, Ministero per i Beni e<br />

le Attività culturali, Fondazione<br />

La Biennale di Venezia, Regione<br />

Sardegna, Abruzzo, Basilicata,<br />

Calabria, Campania, Molise, Puglia,<br />

Sicilia è avvenuta nelle scorse<br />

settimane.<br />

La volontà è di puntare su iniziative<br />

potenzialmente innovative sui<br />

territori, stimolare la crescita di<br />

progetti pilota interregionali per<br />

Una mostra di opere d’artisti<br />

sardi sul tema <strong>del</strong>la Resistenza<br />

è stata inaugurata il 25 aprile<br />

scorso dal Presidente <strong>del</strong> Consiglio<br />

regionale Giacomo Spissu.<br />

La mostra, “25 aprile 1945 – 25<br />

aprile 2005: artisti per la Resistenza”<br />

ha trovato spazio presso<br />

la Citta<strong>del</strong>la dei Musei di Cagliari<br />

dove è stata visitata da migliaia<br />

di persone.<br />

L’esposizione è rimasta aperta<br />

al pubblico fino al 2 maggio ed<br />

ha riproposto le opere realizzate<br />

da sessanta artisti sardi per ribadire<br />

l’attualità dei valori e degli<br />

ideali sempre vivi che avevano<br />

animato la lotta partigiana per la<br />

Liberazione. Le opere erano state<br />

esposte l’anno scorso, sempre<br />

in occasione <strong>del</strong> 25 aprile, nell’atrio<br />

<strong>del</strong> Consiglio regionale ed<br />

erano state donate all’Assemblea<br />

regionale.<br />

E’ stato anche realizzato un<br />

catalogo, con il contributo <strong>del</strong><br />

Consiglio, che illustra le opere<br />

esposte.<br />

L’organizzazione e la direzione<br />

scientifica <strong>del</strong>la mostra sono state<br />

quest’anno di Anna Maria Janin,<br />

Angelo Liberati e Gianni Atzeni<br />

(il comitato promotore <strong>del</strong>l’iniziativa<br />

nel 2005 si avvaleva<br />

<strong>del</strong>la presenza anche di Rosanna<br />

Rossi, Italo Medda e Gianfranco<br />

Pintus). Il catalogo è stato curato<br />

dalla Janin, e le schede <strong>del</strong>le<br />

opere sono state redatte da Efisio<br />

Carbone e Silvia Ledda, sotto il<br />

coordinamento di Maria Luisa<br />

Frongia.<br />

Gli artisti presenti erano: Annalisa<br />

Achenza, Marta Anatra,<br />

Gianni Atzeni, Alessandro Biggio,<br />

Giuseppe Bosich, Leonardo<br />

Boscani, Gaetano Brundu,<br />

l’arte contemporanea e sostenere<br />

la creazione di competenze adeguate<br />

nella gestione di progetti<br />

sperimentali, a livello di Amministrazioni<br />

regionali ed Enti Locali.<br />

Verranno realizzate attività di promozione<br />

<strong>del</strong> Mezzogiorno, tramite<br />

iniziative espositive di arti visive<br />

e di architettura e si favoriranno i<br />

rapporti e le relazioni con contesti<br />

internazionali nel settore <strong>del</strong>le<br />

arti visive, <strong>del</strong>la valorizzazione<br />

architettonica e urbanistica, <strong>del</strong>lo<br />

sviluppo locale, anche attraverso<br />

la realizzazione di concorsi nazionali<br />

e internazionali. I soggetti firmatari<br />

<strong>del</strong>l’APQ si prefiggono di<br />

arrivare alla individuazione di un<br />

metodo condiviso tra i Ministeri<br />

e le Regioni coinvolte, che favorisca<br />

le attività di pianificazione,<br />

programmazione, gestione, attuazione<br />

e controllo degli interventi e<br />

dei progetti da realizzare per l’arte<br />

contemporanea. Si cercherà poi di<br />

favorire i processi di integrazione<br />

orizzontale, tra le Regioni, e verticale,<br />

tra i territori, per concretizzare<br />

la cooperazione istituzionale.<br />

Il finanziamento complessivo destinato<br />

all’APQ è di 7 milioni di<br />

euro per l’edizione 2006-2008 <strong>del</strong><br />

progetto “Sensi contemporanei” e<br />

Maria Caboni, Zaza Calzia, Annamaria<br />

Caracciolo, Giovanni<br />

Carta, Tonino Casula, Salvatore<br />

Coradduzza, Mauro Cossu, Maria<br />

Crespellani, Rosanna D’alessandro,<br />

Chiara Demelio, Antonello<br />

Dessi, Paola Dessy, Nino<br />

Dorè, Salvatore Esposito, Marta<br />

Fontana, Gino Frogheri, Petronilla<br />

Idili, Maria Lai, Caterina<br />

Lai, Angelo Liberati, Gabriella<br />

Locci, Dionigi Losengo, Monica<br />

Lugas, A<strong>del</strong>aide Lussu, Marina<br />

Madeddu, Luigi Mazzarelli, Italo<br />

Medda, Mirella Mibelli, Marisa<br />

Mura, Wanda Nazzari, Efisio<br />

Niolu, Maria Grazia Oppo. Flaviano<br />

Ortu, Antonello Ottonello,<br />

Primo Pantoli, Igino Panzino,<br />

Pastorello, Giuseppe Pettinau,<br />

Annamaria Pillosu, Gianfranco<br />

Pintus, Paola Porcedda, Rosanna<br />

Rossi, Pia Ruggiu, Giulia Sale,<br />

Josephine Sassu, Virginia Siddi,<br />

Maria Spissu Nilson, Gemma<br />

Tardini, Ugo Ugo, Raffaello<br />

Ugo, Giorgio Urgeghe, Italo Utzeri,<br />

Beppe Vargiu. La mostra<br />

sarà allestita anche a Sassari e a<br />

Nuoro.<br />

ACCORDO QUADRO DELLA REGIONE<br />

PROMOZIONE ARTE CONTEMPORANEA<br />

sono state individuate 3 macroaree<br />

di intervento.<br />

Le Azioni di sistema con un finanziamento<br />

di 3 milioni 196 mila<br />

euro per attività di coordinamento,<br />

gestione, accompagnamento<br />

e per la comunicazione. Per la<br />

promozione attraverso iniziative<br />

espositive di architettura, arti visive<br />

e design sono stati stanziati<br />

1 milione e 440 mila euro. Per i<br />

“Programmi dei sensi” sono stati<br />

destinati 2 milioni e 400 mila euro<br />

suddivisi tra le attività di formazione<br />

di tecnici locali per l’attivazione<br />

e promozione di politiche di<br />

qualità in campo architettonico e<br />

urbanistico (600 mila euro) e per<br />

supportare l’istruzione e l’attivazione<br />

di bandi di concorso per<br />

il raggiungimento di una buona<br />

qualità progettuale architettonica<br />

(1 milione e 800 mila euro).<br />

Le Regioni hanno rivendicato una<br />

maggiore capacità decisionale,<br />

chiedendo di poter partecipare, in<br />

tutte le fasi, alle scelte progettuali<br />

che riguardano le attività di accompagnamento,<br />

comunicazione,<br />

formazione, concorsi e non esclusivamente<br />

agli incontri che riguardano<br />

la propria programmazione<br />

territoriale.<br />

“TANKAS” DI CLAUDIA CABRAS<br />

A L M AY M A S K D I C AG L I A R I<br />

Erica Olmetto<br />

Paesaggi incontaminati e sconfinate<br />

distese di colore scandiscono uno<br />

spazio profondo che caratterizza<br />

una terra selvaggia e affascinante.<br />

Accompagnate da un ritmo lento e<br />

coinvolgente, si distendono, con purezza<br />

quasi infantile, le tankas che<br />

per l’artista rappresentano, nel loro<br />

aspetto più immediato, se osservate<br />

dall’alto, le naturali suddivisioni<br />

<strong>del</strong> terreno. Nelle ampie campiture,<br />

dove la sintesi e il trattamento <strong>del</strong>le<br />

forme e dei colori evoca alla memoria<br />

il senso <strong>del</strong>la composizione degli<br />

artisti fauves, uomo e ambiente,<br />

cielo e terra si fondono come in una<br />

naturale simbiosi.<br />

Il colore qui assume un valore primario,<br />

non ha più il significato di<br />

riempire una forma disegnata ma<br />

esso stesso diventa forma capace<br />

di suscitare sensazioni emotive. In<br />

questo momento di alta espressione<br />

concettuale, si concepisce l’importanza<br />

e il valore che l’artista attribuisce<br />

alla Sardegna, al silenzio <strong>del</strong>le<br />

sconfinate pianure, alla presenza<br />

sommessa dei suoi abitanti, all’atmosfera<br />

bianca e polverosa che si<br />

manifesta quando soffia lo scirocco.<br />

Nella pur ristretta gamma cromatica<br />

ogni colore ha il suo spazio e<br />

la sua identità: il bianco si distende<br />

affianco al rosso e al verde mentre<br />

il nero s’infila con gesto impetuoso<br />

tra una campitura e l’altra dove tutto<br />

sembra fermo e immobile.<br />

In realtà, attraverso la serenità <strong>del</strong>le<br />

linee e dei colori, la solarità <strong>del</strong> paesaggio<br />

brullo e nostalgico, l’immobilità<br />

<strong>del</strong> cielo, si percepisce il movimento<br />

<strong>del</strong>la natura nascosto sotto<br />

terra, dietro i minutissimi alberi<br />

sulle basse colline o dietro il volo di<br />

uno stormo di rondini che viaggia,<br />

libero, verso paesi lontani.<br />

SULCIS<br />

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INQUADRAMENTO FISCALE.<br />

SI RICEVE SU APPUNTAMENTO. 0781/260359<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />

COMMISSIONE “INFORMAZIONE”<br />

SU INTERVENTI PROMOZIONE<br />

OPERE EDITE IN SARDEGNA<br />

23<br />

La Commissione “Informazione”<br />

ha approvato il documento<br />

<strong>del</strong>la Giunta “Interventi<br />

per la promozione <strong>del</strong>le<br />

opere edite in Sardegna”.<br />

L’organismo consiliare, presieduto<br />

da Paolo Pisu (PRC),<br />

ha dato parere favorevole a<br />

maggioranza (con un astenuto).<br />

Il documento, approvato dalla<br />

Giunta regionale, autorizza<br />

l’Amministrazione regionale<br />

a partecipare alle fiere e mostre<br />

editoriali di rilevanza nazionale<br />

ed internazionale ed a<br />

curare, anche in collaborazione<br />

con altri soggetti, la realizzazione<br />

di mostre editoriali,<br />

anche al di fuori <strong>del</strong> territorio<br />

regionale. La Regione sarà<br />

anche autorizzata ad assumere<br />

iniziative finalizzate alla<br />

promozione <strong>del</strong> libro edito in<br />

Sardegna. Lo stanziamento<br />

previsto è di 350.000 euro.<br />

Le manifestazioni individuate<br />

nel documento, per cui è<br />

previsto uno stanziamento,<br />

sono: la fiera Internazionale<br />

<strong>del</strong> libro di Torino (95.000<br />

euro), la fiera internazionale<br />

di Francoforte (105.000<br />

euro), Più libri, più liberi, fiera<br />

<strong>del</strong>la piccola e media editoria<br />

di Roma (15.000 euro),<br />

l’organizzazione <strong>del</strong>la mostra<br />

<strong>del</strong> libro di Macomer (80.000<br />

euro).<br />

Inoltre, sono stati stanziati<br />

25.000 euro per l’acquisizione<br />

dei diritti per la diffusione<br />

<strong>del</strong>la letteratura sarda via internet<br />

e la sua fruibilità anche<br />

attraverso un apposito motore<br />

di ricerca e 30.000 euro per<br />

altre manifestazioni e iniziative<br />

finalizzate alla promozione<br />

<strong>del</strong> libro e <strong>del</strong>la lettura.<br />

Il documento <strong>del</strong>la Giunta,<br />

approvato dalla Commissione,<br />

prevede anche di realizzare,<br />

utilizzando eventuali<br />

economie, fiere itineranti <strong>del</strong><br />

libro e presentazione di opere<br />

di particolare valore e rilevanza<br />

edite in Sardegna; di sostenere<br />

la distribuzione <strong>del</strong> libro<br />

sardo anche nelle librerie di<br />

rilievo nazionale e per l’inserimento<br />

<strong>del</strong>la produzione<br />

editoriale sarda nei cataloghi<br />

nazionali; di incentivare incontri<br />

seminariali, rivolti agli<br />

operatori <strong>del</strong> settore, sul ruolo<br />

<strong>del</strong>l’editoria locale e sulla<br />

distribuzione; di partecipare,<br />

anche in collaborazione, con<br />

Enti, Ministeri, altri Assessorati<br />

e istituti culturali a manifestazioni<br />

in Italia e all’estero,<br />

riguardanti la promozione<br />

<strong>del</strong>le opere edite in Sardegna.<br />

CONCORSI PUBBLICI<br />

a cura <strong>del</strong>la comunità montana n° 19 di iglesias


Via Su Pranu, 12<br />

09010 Santadi (CA)<br />

tel. 0781.950127<br />

fax 0781.950012<br />

www.cantinasantadi.it

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