Gazzetta del Sulcis Iglesiente
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spedizione in abb. postale art. 2 comma 20/B legge 662/96 filiale CA<br />
Carbonia . Anno XVII n° 337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006 . Euro 1,03 . e-mail: gazzetta<strong>del</strong>sulcis@tiscali.it<br />
www.gazzetta<strong>del</strong>sulcis.it<br />
ORGANO D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE<br />
Via Nazionale, zona PIP • Carbonia<br />
Tel. 0781.64324 - 674922<br />
FUORI NERINA DIRINDIN<br />
Non è più tollerabile che un componente<br />
<strong>del</strong>la Giunta regionale continui<br />
a criminalizzare il settore industriale<br />
isolano, additandolo come esclusiva<br />
fonte di malattie gravissime e di disagio<br />
sociale. Una persona <strong>del</strong> genere,<br />
o è fuori <strong>del</strong>la realtà (e pertanto<br />
và rimossa) oppure vuol cancellare<br />
l’industria per spianare la strada al<br />
turismo (che non potrà mai dare<br />
altrettanti posti di lavoro stabili), offrire<br />
il fianco a società di servizi (con<br />
manager d’importazione, come nelle<br />
ASL), o emulare il suo antenato<br />
Giambattista Lorenzo Bogino (Ministro<br />
di Stato incaricato nel 1759 di<br />
curare gli affari di Sardegna da Carlo<br />
Emanuele III, ma non mise mai piede<br />
nell’Isola nella quale è rimasto<br />
con l’appellativo “su buginu” per la<br />
sua ferrea disciplina impositiva).<br />
L’indagine presentata da Nerina Dirindin<br />
sullo stato <strong>del</strong>la salute <strong>del</strong>le<br />
popolazioni che vivono a diretto<br />
contatto con le aree industriali presenta<br />
diversi punti di debolezza, al di<br />
là che l’abbiano fatta illustri studiosi<br />
e ricercatori e l’abbiano avvallata<br />
altrettanto illustri magistrati, quali<br />
Felice Casson che seguì da vicino la<br />
vertenza ambientale di Porto Marghera.<br />
(m.c.)<br />
Nerina Dirindin<br />
PAG. 8<br />
DOV’E’ FINITA LA ZONA FRANCA<br />
Portovesme - Scalo Industriale<br />
Come ogni cosa ragionevolmente<br />
sensata, anche il progetto di Sardegna<br />
“Zona Franca” è finito nel<br />
dimenticatoio. Eppure esso, ripreso<br />
in diverse epoche, aveva dato segno<br />
di poter offrire all’Isola quei benefici<br />
economici tali da indurre le sue<br />
popolazioni al più gratificante ottimismo.<br />
Invece, dopo tempo, l’argomento<br />
non sembra possa interessare<br />
più alcuno.<br />
Regione e Governo non hanno più<br />
ritenuto di spingere oltre l’argomento,<br />
grazie anche all’inconsistente<br />
peso politico dei rappresentanti<br />
(Deputati e Senatori) sardi, i quali,<br />
salvo rare eccezioni, in Parlamento<br />
fanno numero e nulla più.<br />
Tuttavia non và dimenticato che<br />
qualcosa, il progetto Sardegna<br />
“Zona Franca”, aveva prodotto.<br />
Erano stati identificati i cosiddetti<br />
“porti franchi” (Cagliari, Portovesme,<br />
Portotorres, Olbia, Oristano<br />
e Arbatax) che avrebbero dovuto<br />
fungere la “piede-a-terre” per commerci<br />
ed insediamenti produttivocommerciali<br />
in esenzione o agevolazione<br />
di tasse.<br />
La stranezza, però, sta nel fatto che<br />
finora neppure il Porto Canale di<br />
Cagliari, che ha traffici internazionali<br />
di notevole rilevanza economica,<br />
è stato accreditato come “porto<br />
franco”. Tutto ciò dimostra che la<br />
Sardegna, per l’inconsistenza politica<br />
di Regione e dei Parlamentari<br />
isolani, si trova ancora appesantita<br />
da una condizione economica i cui<br />
risvolti destabilizzanti potrebbero<br />
iniziare tra breve tempo, se non<br />
verranno accettate le agevolazioni<br />
tariffarie per l’energia elettrica destinata<br />
alle industrie energivore di<br />
Portovesme. (m.c.)<br />
LA REGIONE VENDE<br />
I GIOIELLI DI FAMIGLIA<br />
Masua<br />
Ormai è deciso: la Regione<br />
sarda ha deciso di vendere i<br />
gioielli di famiglia, iniziando<br />
dai più preziosi siti ex minerari:<br />
Masua, Monte Agruxiau,<br />
Ingurtosu ed altri. Il migliore<br />
offerente potrà così impadronirsi<br />
<strong>del</strong>le più suggestive coste<br />
sarde, quelle che si trovano<br />
davanti a Pandizucchero e<br />
quelle <strong>del</strong>la Costa Verde. Con<br />
appena cento miliardi <strong>del</strong>le<br />
vecchie lire i nuovi padroni<br />
<strong>del</strong> patrimonio legato all’epopea<br />
mineraria sarda potranno<br />
realizzare alberghi, centri benessere<br />
e persino campi per<br />
il golf, dove ovviamente non<br />
potranno accedere i vecchi<br />
minatori per ammirare parte<br />
<strong>del</strong>la storia legata alla memoria<br />
mineraria. Chiunque<br />
possa, sarà bene farsi avanti<br />
per fotografare da vicino Pandizucchero<br />
e Portoflavia.<br />
PAG. 4<br />
villamassargia<br />
SINDACO FRANCO PORCU<br />
“RECLUSO” A ORBAI<br />
SERVIZI AUTOGRU<br />
da 80 t. -35 t. -14 t.<br />
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Franco Porcu<br />
PAG. 11
“Il principale obiettivo <strong>del</strong> programma<br />
di governo è il risanamento<br />
<strong>del</strong> bilancio: a questo fine<br />
sono state presentate manovre<br />
finanziarie capaci d’incidere sulla<br />
riduzione <strong>del</strong> disavanzo, con<br />
interventi qualificati <strong>del</strong>la spesa”.<br />
Lo ha detto l’on. Eliseo Secci,<br />
Presidente <strong>del</strong>la Terza Commissione<br />
e relatore di maggioranza<br />
introducendo in aula la discussione<br />
sul maxicollegato (disegno<br />
di legge 216) alla Finanziaria.<br />
L’attuazione di una seria politica<br />
<strong>del</strong>le entrate e l’istituzione <strong>del</strong>l’Agenzia<br />
regionale <strong>del</strong>le entrate<br />
(prevista nel Ddl), “e condivisa<br />
da tutti”, rientrano in questo<br />
obiettivo ed assumono particolare<br />
valore anche “in relazione alla<br />
vertenza con lo Stato” per l’assegnazione<br />
<strong>del</strong>le quote Irpef e Iva e<br />
il monitoraggio dei crediti fiscali.<br />
Richiamandosi alla pregiudiziale<br />
sollevata dall’on. Mario Floris<br />
(Uds, gruppo misto) che ritiene<br />
il maxicollegato una legge omnibus,<br />
contenente i più svariati<br />
argomenti, e non in linea con la<br />
legge finanziaria e il regolamento<br />
consiliare, l’on. Secci ha affermato<br />
che, nonostante l’esame<br />
congiunto con le Commissioni<br />
di merito, per le parti di competenza,<br />
“il livello di discussione è<br />
stato molto maggiore rispetto al<br />
passato”. Tuttavia questo procedimento<br />
non deve trasformarsi<br />
in prassi, ha aggiunto, e le Commissioni<br />
“devono avere facoltà e<br />
titolo di esaminare in autonomia<br />
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<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />
RELAZIONE SUL MAXICOLLEGATO<br />
ALLA FINANZIARIA REGIONALE<br />
gli interventi di settore”.<br />
Fra le iniziative contenute nel<br />
documento, l’on. Secci ha citato,<br />
in particolare, il programma per<br />
l’occupazione (affidato ai Comuni)<br />
“Sardegna fatti bella” (20 milioni<br />
per il 2006), per continuare<br />
con “Sardegna speaks English”<br />
(20 milioni), con i progetti pilota<br />
per il recupero turistico-economico<br />
dei centri storici, con l’istituzione<br />
<strong>del</strong>l’agenzia di promozione<br />
economica “Sardegna promozione”,<br />
a sostegno <strong>del</strong>le produzioni<br />
tipiche, dall’agroalimentare all’artigianato<br />
(l’agenzia assorbirà<br />
l’Isola, l’Istituto per l’organizzazione<br />
<strong>del</strong> lavoro artigiano).<br />
Tre le imposte di nuova istituzione:<br />
quella sulle plusvalenze dei<br />
fabbricati adibiti a seconde case;<br />
quella sulle seconde case a uso<br />
turistico e quella su aerei e barche<br />
da diporto. Il provvedimento “ha<br />
suscitato ampio dibattito”, ma il<br />
Consiglio Regionale<br />
Giacomo Sanna (Psd’Az) risponde<br />
a dichiarazioni <strong>del</strong> senatore Cabras (Ds)<br />
Il senatore Antonello Cabras,<br />
nelle trattative per le politiche,<br />
mi ha offerto la candidatura<br />
come capolista <strong>del</strong><br />
partito di cui mi onoro essere<br />
Segretario.<br />
Il giorno dopo le elezioni mi<br />
invita a dimettermi dalla guida<br />
<strong>del</strong> Psd’Az. Comprendo che<br />
l’esponente Ds sia abituato<br />
a influenzare alcuni dirigenti<br />
sardisti, ma stia certo che<br />
il destino <strong>del</strong> Psd’Az non lo<br />
deciderà lui, ma il mio Partito.<br />
Quanto all’analisi <strong>del</strong><br />
voto, stupisce che nell’arco di<br />
ventiquattro ore l’autorevole<br />
esponente <strong>del</strong>la Quercia, con<br />
un atteggiamento al limite <strong>del</strong>la<br />
schizzofrenia politica, abbia<br />
attribuito il successo <strong>del</strong>l’Ulivo,<br />
prima al governatore Soru<br />
e poi ai voti sardisti lasciati<br />
alla libera coscienza per il voto<br />
<strong>del</strong>la Camera. Farebbe meglio<br />
a ringraziare i suoi elettori per<br />
il successo <strong>del</strong>l’Ulivo in Sardegna<br />
e godersi, fino a che ci<br />
sono, i ventiquattromila voti<br />
di differenza che lo separano<br />
dal baratro in Italia, piuttosto<br />
che instillare veleno, intromettendosi<br />
nelle questioni interne<br />
di partiti che non sono il suo<br />
e che godono, al momento, di<br />
ampia autonomia nelle scelte<br />
politiche.<br />
Giacomo Sanna<br />
Eliseo Secci<br />
diritto di compartecipare alle entrate,<br />
pur con qualche difficoltà<br />
d’ordine tecnico, “a noi sembra la<br />
strada giusta”. La Commissione,<br />
peraltro, ha precisato, ha rimodulato,<br />
abbassandoli, gli importi. La<br />
“ratio”, ha spiegato, di far ricadere<br />
(parte degli introiti saranno infatti<br />
ridistribuiti ai Comuni sardi)<br />
su tutta l’Isola la ricchezza <strong>del</strong>le<br />
coste.<br />
ILLEGITTIMO<br />
PROVVEDIMENTO<br />
SOPPRESSIONE<br />
DI “ISOLA”<br />
L’Assessore regionale dei Trasporti<br />
Sandro Broccia ha ricordato<br />
che uno degli elementi<br />
“innovativi” e qualificanti <strong>del</strong>la<br />
L.R. 7 dicembre 2005 n°21<br />
è la previsione <strong>del</strong>l’integrazione<br />
tra i servizi ordinari di linea<br />
ei<br />
Sul fronte <strong>del</strong>le entrate una raccomandazione:<br />
intervenire con<br />
il governo per il rifinanziamento<br />
documento,<br />
<strong>del</strong> Piano di Rinascita (dal<br />
oppor<br />
1994<br />
-<br />
senza fondi aggiuntivi).<br />
brevi<br />
L’on. Secci ha toccato<br />
risultati<br />
i punti<br />
principali <strong>del</strong> collegato, un documento<br />
corposo, composto<br />
alla<br />
da<br />
23 articoli, divisi in cinque<br />
disoccupacapi,<br />
soffermandosi sugli interventi<br />
2002,<br />
a<br />
favore <strong>del</strong>l’agricoltura (“garantire,<br />
attraverso il potenziamento<br />
per-<br />
20,6%<br />
dei consorzi fidi, l’accesso<br />
con<br />
al<br />
credito”, superando le difficoltà<br />
mani -<br />
a fornire garanzie alle<br />
triennio,<br />
banche),<br />
ed in particolare ai consorzi<br />
registrato<br />
di<br />
bonifica per abbattere<br />
occupazionale<br />
i costi di<br />
manutenzione degli impianti (nel<br />
complesso 28,6 milioni).<br />
riscondati<br />
Politiche sociali, formazione professionale<br />
e interventi sul<br />
lavoro<br />
personale<br />
regionale sono gli altri<br />
luglio<br />
argomenti<br />
contenuti nel documento.<br />
666.000<br />
In particolare “si è inteso favorire<br />
il processo di cancellazione dall’albo<br />
<strong>del</strong> personale <strong>del</strong>la formazione”,<br />
anche con incentivi, per<br />
coloro vicini alla pensione; sono<br />
state incentivate le assunzioni a<br />
tempo indeterminato (ma con<br />
stabilizzazione), mentre per i dipendenti<br />
di fascia alta è prevista<br />
la stabilizzazione senza incentivi<br />
e presso enti regionali entro un<br />
anno.<br />
Incentivi di pensionamento anche<br />
per i dipendenti regionali (il fine è<br />
quello <strong>del</strong>la riduzione degli organici),<br />
mentre è stata introdotta la<br />
norma che sopprime l’indennità<br />
di missione.<br />
“Questo provvedimento, ha concluso<br />
l’on. Secci, rientra nella<br />
grande riforma <strong>del</strong>la Regione,<br />
cosa che comporta un notevole<br />
impegno da parte di tutti”.<br />
Mario Floris<br />
“Dopo la Sfirs anche l”Isola”,<br />
l’ente regionale per l’organizzazione<br />
<strong>del</strong>l’artigianato artistico:<br />
stessa sorte, stessa decisione<br />
<strong>del</strong> Tar Sardegna, sono<br />
illegittimi i provvedimenti <strong>del</strong><br />
Presidente <strong>del</strong>la Regione”.<br />
L’on. Mario Floris (Uds, gruppo<br />
misto) ha commentato così<br />
il nuovo “passo falso” <strong>del</strong>l’on.<br />
Soru. Oltre all’immagine istituzionale<br />
che “esce con le ossa<br />
rotte”, afferma Floris, ci sono le<br />
spese che la Regione deve sostenere<br />
per decisione avventate.<br />
Alla politica <strong>del</strong>le riforme, infatti,<br />
Soru preferisce la politica<br />
dei dispetti” e, all’osservanza<br />
<strong>del</strong>le regole, “antepone l’arroganza<br />
<strong>del</strong> potere”. Sarebbe<br />
utile, ha concluso l’on. Floris,<br />
più ponderatezza e riflessione<br />
perché “c’è in ballo la stessa<br />
credibilità <strong>del</strong>la massima istituzione<br />
autonomistica”.<br />
TRASPORTO “AMICO BUS”<br />
A DOMANDA PORTA A PORTA<br />
con quelli non di linea, svolti<br />
anche con autovetture e su domanda,<br />
come strumento di risposta<br />
ai bisogni di mobilità in<br />
contesti di domanda debole.<br />
L’Assessore ricorda, inoltre,<br />
che l’Assessorato regionale<br />
dei Trasporti ha promosso<br />
progetti sperimentali di servizi<br />
“a domanda” con l’obiettivo<br />
di favorire lo sviluppo nella<br />
cultura trasportistica sarda di<br />
una sensibilità e di una conoscenza<br />
non solo teorica di tali<br />
modalità.<br />
In particolare, con il Progetto<br />
“Amico Bus”, oltre che sperimentare<br />
il mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong>l’offerta<br />
di trasporto pubblico “a domanda”,<br />
<strong>del</strong> tipo porta a porta,<br />
si è inteso dare una risposta<br />
concreta al trasporto<br />
“sociale”, con riferimento in<br />
particolare alle persone con<br />
disabilità, oggi sostanzialmente<br />
escluse dalla possibilità di<br />
utilizzo <strong>del</strong> trasporto pubblico<br />
stante l’inadeguatezza <strong>del</strong> materiale<br />
rotabile e <strong>del</strong>la limitata<br />
“accessibilità” urbanistica di<br />
molti contesti urbani.<br />
Ulteriori obiettivi, non meno<br />
importanti, <strong>del</strong> Progetto “Amico<br />
Bus” sono quelli di creare le<br />
condizioni per un progressivo<br />
coordinamento unico <strong>del</strong> trasporto<br />
sociale nell’area conurbata<br />
di Cagliari e di sperimentare<br />
un mo<strong>del</strong>lo organizzativo<br />
di trasporto, che sia replicabile<br />
a diversi livelli territoriali nell’Isola<br />
e per particolari categorie<br />
di domanda.<br />
L’Assessore, con la sua proposta,<br />
ha richiamato l’attenzione<br />
<strong>del</strong>la Giunta sul fatto<br />
che il piano di sviluppo <strong>del</strong><br />
progetto, in questa fase sperimentale<br />
finalizzata a valutare<br />
Regione<br />
esigenze <strong>del</strong>le imprese. In questa logica, in questi giorni.(ApInformazioni)<br />
APERTO TUTTO L’ANNO<br />
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ASSESSORE PIGLIARU<br />
SU IMPUGNAZIONE<br />
DELLA FINANZIARIA<br />
Dopo aver preso visione dei motivi<br />
che hanno portato il Governo ad<br />
impugnare la finanziaria regionale,<br />
l’Assessore <strong>del</strong> Bilancio Francesco<br />
Pigliaru ha rilasciato la seguente<br />
dichiarazione:<br />
“La principale contestazione avanzata<br />
dal Governo contro la finanziaria<br />
2006 <strong>del</strong>la Regione Sardegna<br />
riguarda la copertura prevista per il<br />
disavanzo di amministrazione. La<br />
copertura in questione si basa sul<br />
ricorso all’indebitamento.<br />
Su questo aspetto, la Sardegna opera<br />
esattamente come altre Regioni<br />
italiane. Non solo. Tutte le finanziarie<br />
sarde, a partire dal 2000, adottano<br />
questo metodo di copertura,<br />
senza che il Governo abbia mai<br />
avuto alcunché da eccepire.<br />
Ciò detto, va precisato che, nel<br />
rispetto <strong>del</strong>la normativa vigente,<br />
il nostro disavanzo deriva interamente<br />
da mutui autorizzati (e non<br />
contratti nell’anno di riferimento)<br />
al fine di sostenere spese di investimento.<br />
Il secondo punto di contestazione<br />
<strong>del</strong> Governo riguarda la norma che<br />
interviene a favore degli enti locali<br />
sull’applicazione <strong>del</strong> patto di stabilità.<br />
Con tale norma la Regione consente<br />
agli enti locali di escludere<br />
dal proprio patto di stabilità con<br />
MIGLIORA I SITO INTERNET<br />
Sandro Broccia<br />
Francesco Pigliaru<br />
lo Stato i finanziamenti regionali<br />
destinati a spese di investimento e<br />
a funzioni trasferite dalla Regione.<br />
Di tali spese si fa comunque carico<br />
il patto di stabilità tra Regione Sardegna<br />
e Stato.<br />
Di nuovo, è bene ricordare che<br />
anche in questo caso le finanziarie<br />
<strong>del</strong>la Regione Sardegna contenevano<br />
fin dal 2003 norme <strong>del</strong> tutto<br />
simili a quella impugnata. Anche in<br />
questo caso il Governo non aveva<br />
finora eccepito alcuna illegittimità.<br />
Vale la pena infine di sottolineare<br />
che appena un mese fa il Governo<br />
ha siglato l’accordo formale sull’applicazione<br />
<strong>del</strong> patto di stabilità<br />
con la Regione Sarda. All’interno<br />
di tale accordo sono incluse – e<br />
dunque accettate dallo Stato – tutte<br />
le indicazioni contenute nella norma<br />
oggi contestata.”<br />
DEL CONSIGLIO REGIONALE<br />
Nuova veste, nuova grafica e<br />
maggiori contenuti per il sito<br />
Internet <strong>del</strong> Consiglio regionale<br />
che vuole in questo modo dialogare<br />
da vicino con i Sardi ed in<br />
generale con tutti gli utenti <strong>del</strong><br />
web. Da alcuni giorni è in rete la<br />
nuova Home Page, sicuramente<br />
più piacevole, più accattivante<br />
e più facilmente consultabile.<br />
Come afferma il Presidente Giacomo<br />
Spissu nel messaggio<br />
di presentazione e benvenuto,<br />
con la “nuova veste<br />
grafica il Consiglio intende rafforzare<br />
il livello di trasparenza<br />
<strong>del</strong> lavoro consiliare e avvicinare<br />
gli utenti alla massima istituzione<br />
<strong>del</strong>la Sardegna”.<br />
Vengono riproposti on line tutti<br />
i documenti consiliari: dai<br />
testi di legge all’intera attività<br />
ispettiva dei singoli consiglieri<br />
(Interrogazioni, interpellane e<br />
Mozioni).<br />
il gradimento <strong>del</strong> servizio e a<br />
consentire una taratura <strong>del</strong>le<br />
risorse a disposizione, prevede<br />
un programma di 10 mesi, da<br />
svolgersi all’interno <strong>del</strong>la conurbazione<br />
cagliaritana, con<br />
un servizio a chiamata, rivolto<br />
esclusivamente alle persone<br />
con disabilità. Tale fase è stata<br />
avviata dal mese di febbraio<br />
2006, mediante l’istituzione<br />
di un servizio dedicato di trasporto,<br />
in concessione al CTM<br />
SpA – Cagliari.<br />
Il CTM SpA provvede a gestire<br />
il servizio impiegando,<br />
oltre che materiale rotabile e<br />
personale proprio (di guida e<br />
di coordinamento), anche il<br />
personale specializzato di accompagnamento<br />
per assistenza<br />
a bordo, la strumentazione<br />
e la tecnologia informatica per<br />
il Centro di controllo e pianificazione,<br />
deputato alla gestione<br />
<strong>del</strong>le chiamate ed alla pianificazione<br />
dei servizi.<br />
L’Assessore dei Trasporti ricorda<br />
che l’articolo 2 <strong>del</strong>la<br />
L.R. 16/1982 stabilisce che<br />
sia la Giunta Regionale a <strong>del</strong>iberare<br />
il costo economico<br />
standardizzato dei servizi di<br />
trasporto pubblico.
Regione<br />
DIBATTITO<br />
ONOREVOLE MANINCHEDDA:<br />
UN PO’ DI COERENZA...<br />
Abbiamo seguito con interesse<br />
ed un po’ di preoccupazione l’intervento<br />
<strong>del</strong>lo scorso 18 aprile<br />
<strong>del</strong>l’on. Paolo Maninchedda (Sardegna<br />
e Libertà), già eletto nelle<br />
liste di Progetto Sardegna e poi<br />
passato nel Gruppo Misto, durante<br />
il confronto in Consiglio regionale<br />
sul c. d. maxi-collegato alla legge<br />
regionale finanziaria. In particolare<br />
il consigliere regionale aveva<br />
denunciato un grave cedimento<br />
nella politica di tutela costiera <strong>del</strong>la<br />
Giunta Soru.<br />
“Accade di scoprire in Gallura che<br />
una richiesta di verifica per l’edificazione<br />
di oltre 27 mila metri<br />
cubi sul mare sia stata prima giustamente<br />
inviata alla valutazione di<br />
impatto ambientale e poi, cinque<br />
mesi dopo, con la stessa cubatura<br />
e con pochi posti letto in meno, ritenuta<br />
tale da non essere sottoposta<br />
alla stessa valutazione … è l’unico<br />
intervento, dalla in<br />
poi, non inviato alla valutazione<br />
di impatto ambientale. Come mai<br />
quel villaggio non è stato fermato<br />
Proprio non lo so”.<br />
Secondo i mezzi d’informazione<br />
regionali, dovrebbe trattarsi <strong>del</strong><br />
complesso ricettivo Valle <strong>del</strong>l’Erica,<br />
a Santa Teresa di Gallura, cinque<br />
“blocchi” di edifici a schiera<br />
(altezza massima 6 mt.), circa<br />
28 mila metri cubi di volumetrie<br />
complessive, 360 posti letto. In<br />
una lottizzazione ricettiva (gruppo<br />
Muntoni di Aggius) già esistente<br />
da molti anni, a circa 200 metri dal<br />
mare. Non sappiamo come e perché<br />
vi siano state due diverse procedure<br />
in pochi mesi, né siamo gli<br />
“avvocati difensori” <strong>del</strong>la Giunta<br />
regionale, che risponderà certo per<br />
conto suo. Anche e soprattutto perché<br />
le procedure di verifica sono<br />
di competenza <strong>del</strong> Servizio V.I.A.<br />
<strong>del</strong>l’Assessorato regionale <strong>del</strong>la<br />
Difesa <strong>del</strong>l’Ambiente e non <strong>del</strong>la<br />
Giunta regionale (D.P.R. 12 aprile<br />
1996 e successive integrazioni,<br />
legge regionale n. 1/1999 e successive<br />
modifiche ed integrazioni,<br />
<strong>del</strong>iberazioni Giunta regionale <strong>del</strong><br />
15 febbraio 2005).<br />
La Giunta regionale, invece, sempre<br />
in quel di S. Teresa di Gallura,<br />
con la <strong>del</strong>ibera n. 9/10 <strong>del</strong> 9 marzo<br />
2006, ha negato la compatibilità<br />
ambientale al termine <strong>del</strong> procedimento<br />
di valutazione di impatto<br />
ambientale (con parere positivo<br />
<strong>del</strong>le strutture tecnico-amministrative)<br />
al complesso alberghiero (67<br />
mila metri cubi, 691 posti letto) +<br />
campo da golf proposto dalla Balcaccia<br />
Resort s.r.l. Tuttavia un paio<br />
di informazioni e chiarimenti li vogliamo<br />
proprio dare all’opinione<br />
pubblica e, in particolare, proprio<br />
all’on. Maninchedda, animato sicuramente<br />
dalle migliori intenzioni,<br />
ma, forse, non a conoscenza di<br />
alcuni particolari. Si deve sapere<br />
che Santa Teresa di Gallura è dotata<br />
di piano urbanistico comunale<br />
– P.U.C. e, quindi, non è soggetta<br />
alle disposizioni <strong>del</strong>la legge regionale<br />
n. 8/2004, la c. d. legge<br />
salva-coste invocata dall’on. Maninchedda.<br />
Quel P.U.C., smaccatamente<br />
permissivo verso l’edificazione<br />
sulle coste, è stato elaborato<br />
ed approvato in attuazione di quei<br />
Se il termometro <strong>del</strong>la situazione<br />
socio economica <strong>del</strong>la Sardegna,<br />
com’è l’ha definito il Presidente<br />
<strong>del</strong>la Camera di Commercio Giancarlo<br />
Deidda, è quella espressa<br />
dalla 58^ edizione <strong>del</strong>la Fiera Internazionale<br />
<strong>del</strong>la Sardegna, allora<br />
si ha ragione di credere che l’Isola<br />
sia proprio alla deriva.<br />
Una rassegna sempre uguale, dove<br />
il vero volto <strong>del</strong>la Sardegna produttrice<br />
non appare neppure in minima<br />
NASCE IN REGIONE IL REGISTRO<br />
DELLA PROMOZIONE SOCIALE<br />
La Giunta regionale ha approvato<br />
le linee guida per la disciplina<br />
<strong>del</strong>l’iscrizione al Registro regionale<br />
<strong>del</strong>le associazioni di promozione<br />
sociale. Il Presidente Soru<br />
ha riferito che la legge nazionale<br />
7 dicembre 2000 n. 383 ha disciplinato<br />
le associazioni di promozione<br />
sociale, riconoscendo il valore<br />
sociale <strong>del</strong>l’associazionismo<br />
liberamente costituito e <strong>del</strong>le sue<br />
molteplici attività, come espressione<br />
di partecipazione, solidarietà<br />
e pluralismo.<br />
Ha dettato altresì i principi fondamentali<br />
e le norme per la valorizzazione<br />
<strong>del</strong>l’associazionismo di<br />
promozione sociale e ha stabilito<br />
i principi cui le Regioni devono<br />
attenersi nel disciplinare i rapporti<br />
tra le istituzioni pubbliche<br />
e le associazioni di promozione<br />
sociale.<br />
In particolare l’articolo 7, comma<br />
4, <strong>del</strong>la citata legge demanda alle<br />
Regioni l’istituzione <strong>del</strong> Registro<br />
regionale <strong>del</strong>le associazioni di<br />
promozione sociale. Per queste<br />
ragioni la Regione Sardegna ha<br />
istituito presso la Presidenza <strong>del</strong>la<br />
Regione il Registro regionale<br />
<strong>del</strong>le associazioni di promozione<br />
sociale, ai sensi degli articoli 7<br />
ed 8 <strong>del</strong>la legge 383/2000 e un<br />
fondo regionale per l’associazionismo<br />
di promozione sociale<br />
destinato al sostegno di progetti,<br />
iniziative ed azioni per la diffusione<br />
<strong>del</strong>lo stesso in Sardegna.<br />
Lo stesso articolo 12 ha previsto<br />
che, entro novanta giorni dall’entrata<br />
in vigore <strong>del</strong>la legge, la<br />
Giunta regionale emana apposite<br />
linee guida per la disciplina <strong>del</strong>l’iscrizione<br />
al Registro.<br />
58^ FIERA INTERNAZIONALE SARDEGNA<br />
UNA RASSEGNA SENZA GRANDI NOVITA’<br />
parte, ha stimolato lo stesso Presidente<br />
<strong>del</strong>la Regione Renato Soru<br />
a prendere le distanze da quanto<br />
affermato da Giancarlo Deidda,<br />
affermando che di innovativo nella<br />
Fiera non c’è stato alcunché.<br />
Semmai, agli attenti osservatori,<br />
è parso che la 58^ edizione <strong>del</strong>la<br />
fiera Internazionale di Cagliari<br />
abbia tracciato un fossato, oltre<br />
quale c’è il fallimento <strong>del</strong>la proposta,<br />
oppure la volontà di presentare<br />
il meglio <strong>del</strong>la Sardegna<br />
guardando a quanto succede nel<br />
resto <strong>del</strong> Mediterraneo.<br />
Renato Soru ha lanciato un sasso<br />
in piccionaia: ora resta da vedere<br />
se il messaggio verrà colto da chi<br />
è preposto a tale compito, oppure<br />
se si vorrà mantenere in piedi<br />
un carrozzone assai appesantito<br />
e che solo i media beneficiari di<br />
messaggi pubblicitari non osano<br />
mettere in discussione.<br />
piani territoriali paesistici annullati<br />
(1998, 2003) perché palesemente<br />
filo-cemento ed illegittimi dai Giudici<br />
amministrativi su ricorsi degli<br />
Amici <strong>del</strong>la Terra. Ora, contestando<br />
apertamente criteri e disposizioni<br />
<strong>del</strong> piano paesaggistico regionale<br />
– P.P.R. attualmente in fase<br />
di approvazione definitiva, l’on.<br />
Maninchedda ha esplicitamente<br />
proposto nelle scorse settimane la<br />
riduzione <strong>del</strong>la misura di conservazione<br />
integrale ad alcune aree<br />
(non meglio individuate) definite<br />
“di maggior pregio”, la previsione<br />
di nuove volumetrie alberghiere<br />
(fino al 50 % <strong>del</strong>le attuali previste<br />
nelle zone “F – turistiche”) oltre i<br />
300 metri dal mare, eliminazione<br />
<strong>del</strong> divieto di nuovi campi da golf,<br />
strade extraurbane, ecc. nelle zone<br />
costiere, eliminazione <strong>del</strong> divieto<br />
di realizzazione di strade esclusivamente<br />
su fondo naturale nelle<br />
zone costiere, eliminazione <strong>del</strong> c.<br />
d. lotto minimo per l’edificazione<br />
nelle aree agricole, sospensione<br />
<strong>del</strong>la disciplina <strong>del</strong> P.P.R. per due<br />
anni per i Comuni già dotati di<br />
piano urbanistico comunale in attuazione<br />
degli annullati perchè illegittimi<br />
piani territoriali paesistici,<br />
negli altri Comuni sono comunque<br />
possibili infrastrutturazioni ed urbanizzazioni.<br />
Una contro-proposta<br />
comprendente previsioni assolutamente<br />
illegittime e censurabili<br />
(es. ultra-vigenza dei P.U.C. attuativi<br />
degli annullati piani territoriali<br />
paesistici).<br />
Se, per assurdo, si desse retta a<br />
tali proposte, ci sarebbero 10, 100,<br />
1.000 Valli <strong>del</strong>l’Erica: lo sa l’on.<br />
Maninchedda <br />
C’è da chiedersi chi abbia suggerito<br />
tali posizioni all’on. Paolo Manichedda,<br />
finora non certo noto per<br />
il suo impegno “ambientalista”:<br />
forse quel settore di progettisti e di<br />
urbanisti, già autore di molti piani<br />
e altamente “sensibile” ai temi <strong>del</strong>la<br />
c. d. urbanistica contrattata, fortemente<br />
“spodestato” dalle nuove<br />
norme di tutela costiera e dal nuovo<br />
piano paesaggistico regionale.<br />
Se è così, non sarebbe certo una<br />
battaglia di grande nobiltà...<br />
p. Gruppo d’Intervento Giuridico<br />
e Amici <strong>del</strong>la Terra<br />
Stefano Deliperi<br />
Due i provvedimenti sono stati<br />
approvati dalla Giunta, su proposta<br />
<strong>del</strong>l’Assessore <strong>del</strong>la Pubblica<br />
Istruzione, Elisabetta Pilia, per il<br />
diritto allo studio e per affrontare<br />
il fenomeno <strong>del</strong> pendolarismo, con<br />
l’abbattimento dei costi di trasporto<br />
degli studenti pendolari <strong>del</strong>le<br />
scuole superiori.<br />
Il primo provvedimento riguarda<br />
l’approvazione <strong>del</strong> Piano di riparto<br />
tra i Comuni sardi <strong>del</strong>lo stanziamento,<br />
a favore <strong>del</strong>le famiglie, per<br />
le borse di studio per sostenere le<br />
spese d’istruzione dei figli nell’anno<br />
scolastico 2005-2006. Alla Regione,<br />
secondo la ripartizione tra le<br />
Regioni stabilita dal Ministero per<br />
l’Istruzione, sono stati assegnati<br />
6.729.609 euro, in base al numero<br />
di alunni che appartengono a<br />
nuclei familiari economicamente<br />
disagiati. Le borse di studio serviranno<br />
per le spese che riguardano<br />
frequenza, sussidi e attrezzature<br />
didattiche, trasporti, mense, viaggi<br />
e visite di istruzione. L’Assessore<br />
Elisabetta Pilia ha stabilito criteri e<br />
modalità di erogazione <strong>del</strong>lo stanziamento,<br />
che viene ripartito tra<br />
tutti i Comuni <strong>del</strong>la Sardegna considerando<br />
la popolazione residente<br />
in età scolare, in base ai dati Istat al<br />
1° gennaio 2005.<br />
Potranno accedere alle borse di<br />
studio i genitori o quanti esercitano<br />
la patria podestà di alunni <strong>del</strong>la<br />
scuola <strong>del</strong>l’obbligo o secondaria<br />
superiore, sia statale che paritaria,<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />
<br />
8 MILIONI PER BORSE DI STUDIO<br />
E PER TRASPORTO DI STUDENTI<br />
PROPAGANDA ELETTORALE<br />
ELEZIONI AMMINISTRATIVE COMUNALI<br />
REGIONE SARDEGNA- 28-29 MAGGIO 2006<br />
“<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>”, secondo quanto stabilito dalla Legge 515/93, nonché ai<br />
sensi e agli effetti di quanto disposto dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni,<br />
mette a disposizione, di quanti vorranno servirsi degli spazi pubblicitari<br />
in vista <strong>del</strong>le elezioni comunali previste APERTO in Sardegna TUTTO L’ANNO per il 28 e 29 maggio<br />
2006, un Codice di Autoregolamentazione SALA CONFERENZE che CLIMATIZZATA prevede CON la 100 “par POSTI condicio”<br />
dei costi. Pertanto gli spazi politici<br />
E<br />
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elettorale, avranno dei costi già prestabiliti, uguali per tutti, e contenuti nel<br />
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Codice di Autoregolamentazione tel. 0781 che 810188 resta - 0781.810153 a disposizione - 0781.810189 presso - Fax la 0781.810148 Redazione<br />
<strong>del</strong> giornale (via Gramsci 199- e-mail: Carbonia) info@hotelstella<strong>del</strong>sud.com Tel. 0781.675289/ - www.hotelstella<strong>del</strong>sud.com 333.6077645.<br />
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FAX 1782282316<br />
o gli stessi studenti maggiorenni,<br />
appartenenti a famiglie con indicatore<br />
ISEE non superiore a 14.650<br />
euro. L’indicatore dovrà essere in<br />
corso di validità alla data di scadenza<br />
<strong>del</strong>la presentazione <strong>del</strong>la<br />
domanda, che è stata fissata al 31<br />
ottobre 2006.<br />
Per l’erogazione <strong>del</strong>le borse di studio<br />
i Comuni dovranno emanare<br />
appositi bandi. Dovranno favorire<br />
le famiglie più svantaggiate, destinando<br />
prioritariamente un importo<br />
maggiore ai nuclei con ISEE più<br />
basso, stabilito secondo tre fasce<br />
di valore: da 0 a 4.880 euro; dal<br />
4.881 a 9.760 euro; da 9.761 euro<br />
a 14.650. Per ogni singola fascia<br />
dovrà essere stilata un’apposita<br />
graduatoria. Sono stati fissati anche<br />
gli importi massimi di borse<br />
da erogare: 100 euro per gli alunni<br />
<strong>del</strong>la scuola elementare; 250 euro<br />
per quelli <strong>del</strong>la media inferiore;<br />
400 euro per la secondaria superiore.<br />
E’ di 2 milioni di euro lo stanziamento<br />
per abbattere i costi di<br />
trasporto degli studenti pendolari<br />
<strong>del</strong>le scuole secondarie superiori.<br />
L’Assessore Elisabetta Pilia ha sottolineato<br />
quanto il pendolarismo in<br />
Sardegna influisca pesantemente<br />
sull’abbandono scolastico, sul<br />
disagio studentesco e sui costi sostenuti<br />
dalle famiglie. I dati più allarmanti<br />
riguardano la provincia di<br />
Oristano con il 64,10 per cento di<br />
pendolari, seguono l’Ogliastra con<br />
il 61,20 per cento, il Medio Campidano<br />
con il 49 per cento, Nuoro<br />
con il 44,30 per cento, Sassari con<br />
il 33,10 per cento, <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong><br />
con il 31,90 per cento, Cagliari con<br />
il 34,50 per cento, Gallura con il<br />
33,10 per cento.<br />
Davanti a questo scenario, l’Assessore<br />
Pilia ha deciso di suddividere<br />
lo stanziamento tra i Comuni<br />
sardi, in base al fabbisogno che<br />
deriva dalle spese sostenute e documentate<br />
dagli studenti nell’anno<br />
2005-2006. Il contributo riguarda<br />
il trasporto su mezzi pubblici, ma è<br />
consentito anche il rimborso chilometrico<br />
per viaggi su mezzi privati<br />
di familiari, nel caso gli studenti<br />
abitino in località non servite dal<br />
trasporto pubblico locale.<br />
I Comuni con un bando pubblico<br />
dovranno raccogliere le richieste<br />
di rimborso <strong>del</strong>le spese di viaggio<br />
e stilare una graduatoria, che tenga<br />
conto <strong>del</strong>la situazione economica<br />
familiare degli studenti, calcolata<br />
con indicatore ISEE. Entro il 30<br />
settembre 2006 i Comuni dovranno<br />
presentare richiesta di contributo<br />
all’Assessorato <strong>del</strong>la Pubblica<br />
Istruzione. In base alle richieste<br />
verrà approvato il piano di riparto<br />
in favore <strong>del</strong>le Amministrazioni<br />
Comunali. I Comuni possono cumulare<br />
le risorse che derivano da<br />
questo intervento con quelle programmate<br />
con i fondi <strong>del</strong>la legge<br />
regionale 31/84 per il diritto allo<br />
studio.<br />
Un’occasione per tutti di ritrovarsi a tavola<br />
in un ambiente di simpatia e ... di gusto.<br />
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<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />
UN NUOVO INTOPPO BUROCRATICO<br />
FRENA IL CONSORZIO IGEA-ATI IFRAS<br />
Gianni Podda<br />
Monteponi fanghi rossi<br />
L’inizio <strong>del</strong>la fase di collaborazione<br />
tra lavoratori Igea e Ati-Ifras, per la<br />
bonifica <strong>del</strong>le aree compromesse<br />
dalla lunga ed incontrollata attività<br />
mineraria, slitterà per qualche<br />
tempo, giusto il necessario perché<br />
la Giunta regionale approvi un<br />
emendamento allo Statuto Igea col<br />
quale verrà consentito alla società<br />
mineraria, il cui unico azionista è<br />
la Regione, di sottoscrivere quote<br />
<strong>del</strong> Consorzio che è stato, nel frattempo,<br />
messo in cantiere.<br />
Mediante il Consorzio, Igea e Ati-<br />
Ifras collaboreranno nell’attività di<br />
ripristino ambientale dei siti minerari,<br />
riportando l’ambiente alla<br />
condizione di riuso ai fini ambientali<br />
ed imprenditoriali.<br />
L’impasse al varo <strong>del</strong> Consorzio<br />
è stato avanzato dai Revisori dei<br />
Conti di Igea che hanno messo<br />
in evidenza l’impossibilità per la<br />
società mineraria, che ha in capo<br />
tutte le concessioni <strong>del</strong>la Sardegna,<br />
di sottoscrivere quote di rischio col<br />
nuovo accordo bilaterale. Dal canto<br />
suo Ati-Ifras, che ha stabilizzato<br />
circa 480 ex LSU con la finalità<br />
di operare nella fase di ripristino<br />
dei vecchi ambienti minerari, si è<br />
trovata l’impossibilità di accedere<br />
nei siti per le bonifiche perché di<br />
proprietà Igea che ha come finalità<br />
i medesimi compiti di bonifica.<br />
C’è inoltre da dire che Ati-Ifras,<br />
per la fase di bonifica, aveva già<br />
ottenuto dal Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente<br />
cospicue dotazioni finanziarie<br />
che sono congelate nella casse<br />
<strong>del</strong>la Regione in attesa <strong>del</strong>l’avvio<br />
dei lavori.<br />
Per superare questo double-face<br />
di soggetti preposti alle bonifiche,<br />
è stato deciso di formalizzare un<br />
Consorzio tra i due soggetti, intorno<br />
al quale c’è stato l’assenso <strong>del</strong>le<br />
parti interessate, dei sindacati e<br />
<strong>del</strong>la stessa Regione.<br />
Ora però occorrerà attendere qualche<br />
tempo perché la Regione modifichi<br />
parte <strong>del</strong>lo Statuto Igea e dia<br />
quindi avvio alla fase di collaborazione<br />
nei ripristini ambientali ex<br />
minerari, sia pure con competenze<br />
sinergiche ma ben distinte tra i due<br />
soggetti Igea e Ati-Ifras.<br />
“Non esistono difficoltà, ha<br />
detto il Presidente Igea Franco<br />
Manca. Abbiamo già convenuto<br />
sulla struttura, c’è<br />
l’accordo operativo per iniziare<br />
la collaborazione. Quello<br />
<strong>del</strong>la modifica di una parte<br />
<strong>del</strong>lo Statuto Igea è un aspetto<br />
formale”.<br />
I SINDACI CHIEDONO IL TURNOVER<br />
NEI CANTIERI FORESTALI SARDI<br />
Iglesias - complesso Marganai<br />
Impegno per la ricerca di una rapida<br />
ed efficace soluzione al problema<br />
<strong>del</strong> turnover nei cantieri forestali.<br />
Questo il risultato <strong>del</strong>l’incontro che<br />
una folta <strong>del</strong>egazione di Sindaci e<br />
Amministratori locali ha avuto con<br />
i capigruppo <strong>del</strong> Consiglio regionale.<br />
Si tratta, è stato ricordato, <strong>del</strong>l’annoso<br />
problema <strong>del</strong>la copertura<br />
dei posti in organico nei cantieri<br />
forestali che determina malessere<br />
nei territori interessati e aspettative<br />
fra le popolazioni.<br />
A guidare la <strong>del</strong>egazione c’era Roberto<br />
Marino Marceddu, Sindaco<br />
di Gairo, accompagnato dai rappresentanti<br />
dei comuni di Iglesias,<br />
Domusnovas, Villamassargia, Burcei,<br />
Sinnai, Osini, Tertenia, Seui,<br />
Ulassai, Lanusei, Urzulei, Jerzu,<br />
Talana, Arzana, Cardedu, Baunei,<br />
Aritzo, Seulo, Belvì, Desulo, Burgos,<br />
Illorai, Anela, Esterzili, Bultei,<br />
Bono, Bottida, Benetutti, Buddusò,<br />
Pattada, Lula, Alà dei Sardi,<br />
Irgoli, Siniscola, Santulussurgiu e<br />
Ozieri.<br />
Da anni, ha spiegato Marceddu, i<br />
Comuni attendono la copertura dei<br />
posti vacanti nei cantieri forestali,<br />
ai quali è poi collegata l’altra questione<br />
importante <strong>del</strong>le turnazioni<br />
per il personale stagionale da assumere.<br />
Si tratta di un’esigenza particolarmente<br />
sentita per il fatto che in<br />
moltissimi territori quella dei cantieri<br />
forestali è una <strong>del</strong>le poche, se<br />
non l’unica, fonte di lavoro e quindi<br />
di sopravvivenza per le comunità.<br />
Nei due incontri svolti con i rappresentanti<br />
dei gruppi consiliari<br />
(prima quelli di opposizione e poi<br />
quelli di maggioranza) i rappresentanti<br />
<strong>del</strong>l’Assemblea regionale<br />
hanno manifestato l’impegno ad<br />
affrontare il problema <strong>del</strong>la copertura<br />
<strong>del</strong> turnover.<br />
Da parte <strong>del</strong>la opposizione è stata<br />
data la disponibilità a valutare con<br />
atteggiamento positivo le eventuali<br />
proposte provenienti dai gruppi<br />
<strong>del</strong>la maggioranza per la ricerca di<br />
una soluzione adeguata; da parte<br />
<strong>del</strong>la maggioranza è stato sottolineato<br />
che il problema <strong>del</strong>la copertura<br />
<strong>del</strong>l’organico non necessita di<br />
alcuna norma di carattere legislativo,<br />
ma semplicemente di una verifica<br />
attraverso gli opportuni contatti<br />
con l’Assessore all’Ambiente<br />
e con l’Ente foreste per la determinazione<br />
dei posti vacanti e <strong>del</strong>le<br />
risorse finanziarie eventualmente<br />
necessarie (ma potrebbero queste<br />
ultime anche non essere necessarie<br />
in quanto già nella disponibilità<br />
<strong>del</strong>l’Ente).<br />
Gli impegni possibili riguardano<br />
per altro il problema <strong>del</strong> turnover<br />
in organico, e non la questione dei<br />
cosiddetti “turnisti” che costituisce<br />
un capitolo estremamente difficile<br />
e <strong>del</strong>icato come hanno sottolineato<br />
i capigruppo Siro Marrocu (Ds),<br />
Antonio Biancu (Margherita),<br />
Peppino Balia (Fas), Paolo Licheri<br />
(Rc).<br />
Non necessario pertanto un emendamento<br />
al collegato alla Finanziaria,<br />
ventilato in occasione <strong>del</strong>l’incontro<br />
dei Sindaci con le opposizioni:<br />
erano presenti i consiglieri<br />
Giorgio La Spisa (FI), Pierpaolo<br />
Vargiu (Riformatori), Salvatore<br />
Amadu e Roberto Capelli (Udc),<br />
Ignazio Artizzu (FI)).<br />
La verifica, come ha voluto precisare<br />
l’on Francesca Barracciu (Ds)<br />
dovrà inoltre essere fatta anche nel<br />
settore dei vivai, ove si presenta una<br />
situazione altrettanto critica come<br />
quella dei restanti cantieri<br />
Una lettera sarà quindi inviata all’Assessore<br />
<strong>del</strong>l’Ambiente per conoscere<br />
la situazione <strong>del</strong>le carenze di organico<br />
nei singoli cantieri e per conoscere<br />
le risorse finanziarie già oggi disponibili<br />
e quelle che eventualmente si<br />
dovessero rendere necessarie.<br />
La Provincia Carbonia Iglesias<br />
ha tagliato il traguardo, arrivando<br />
per prima al bando per il<br />
reimpiego di lavoratori svantaggiati.<br />
Si è trattato di un progetto<br />
varato dal Ministero <strong>del</strong> Lavoro,<br />
d’intesa con le Regioni, Province<br />
e Centri per l’Impiego. Esso, per<br />
la Sardegna, ha previsto in questa<br />
prima fase la possibilità di reimpiegare<br />
200 unità, attribuendone<br />
la fase pratica d’attuazione <strong>del</strong><br />
progetto, alle otto Province.<br />
La Provincia Carbonia Iglesias,<br />
bruciando in tempistica le consorelle<br />
sarde, ha bandito il “Programma<br />
Pari” per 25 unità (bando<br />
scaduto il 9 maggio 2006) e<br />
che prevedeva la possibilità, per<br />
disoccupati iscritti nelle liste di<br />
mobilità non indennizzata, di<br />
poter beneficiare di un assegno<br />
minimo di 450 euro per la durata<br />
10 mesi.<br />
“L’obiettivo, ha spiegato il Presidente<br />
<strong>del</strong>la Provincia Pierfranco<br />
Gaviano, è quello di rimettere in<br />
moto il meccanismo lavorativo<br />
per 25 unità che attualmente si<br />
trovano in condizione svantaggiata<br />
perché privi di qualsiasi<br />
sussidio. La Provincia, tramite i<br />
suoi uffici, ha avviato dei contatti<br />
con imprese o società interessate<br />
ad assumere questi lavoratori.<br />
In cambio i datori di lavoro riceverebbero<br />
loro l’indennità di<br />
450 euro mensili oltre gli sgravi<br />
fiscali previsti da apposita legge.<br />
Dal canto loro i disoccupati si<br />
Sergio Rombi<br />
troverebbero di nuovo nel ciclo<br />
lavorativo a pieno titolo e con<br />
stipendio pieno. Alle imprese,<br />
inoltre, verrebbe corrisposta anche<br />
un’ulteriore indennità (1.000<br />
euro una tantum) come voucher<br />
formativo per ogni lavoratore<br />
assunto nella richiamata condizione”.<br />
Dal canto suo l’Assessore alle<br />
Politiche <strong>del</strong> Lavoro Emanuele<br />
Cani ha tenuto a precisare che<br />
ove detti lavoratori, inclusi nella<br />
graduatoria (le donne hanno<br />
punteggio doppio rispetto agli<br />
uomini), non dovessero trovare<br />
Lavoro<br />
LA PROVINCIA SULCIS IGLESIENTE<br />
VARA IL “PROGRAMMA P.A.R.I.”<br />
Neppure il secondo incanto è<br />
andato a buon fine per la vendita<br />
<strong>del</strong>lo stabilimento Cardnet,<br />
sorto alla periferia di Iglesias in<br />
zona industriale con l’intento di<br />
produrre carte magnetiche destinate<br />
a banche e uffici pubblici e<br />
privati. Allo stato <strong>del</strong>le cose, per<br />
ammissione <strong>del</strong> liquidatore cagliaritano<br />
Carlo Dessalvi, non ci<br />
sarà un terzo incanto che avrebbe<br />
significato un ulteriore abbassamento<br />
<strong>del</strong> prezzo che, nell’ultimo<br />
incanto, era stato fissato in 10 milioni<br />
e 500 mila euro.<br />
L’unica via percorribile, ha ammesso<br />
il liquidatore Carlo Dessalvi,<br />
sarà quella <strong>del</strong>la trattativa<br />
(non privata) con chi finora ha<br />
mostrato qualche interesse. “Dal<br />
settembre scorso, ha detto il liquidatore<br />
Dessalvi, è in essere<br />
una trattativa, assai sofferta, con<br />
un gruppo svizzero. Purtroppo le<br />
trattative sono diventate un elastico<br />
che si allarga e si restringe, ma<br />
non dà segno di volersi avviare ad<br />
una concreta soluzione. Possiamo<br />
dire che si tratta di un gruppo <strong>del</strong><br />
settore, ma non pare che abbia intenzione<br />
di chiudere entro tempi<br />
ragionevoli”.<br />
Và comunque detto che gli impianti<br />
sono in stato di efficienza<br />
e adeguatamente custoditi. Essi<br />
sono pronti ad essere rimessi in<br />
produzione in brevissimo tempo.<br />
Si ha motivo di supporre che<br />
collocazione presso nuova impresa,<br />
“diverrebbero loro destinatari<br />
mensili <strong>del</strong>l’assegno di<br />
450 euro da parte <strong>del</strong>l’INPS”.<br />
“Ci si rende conto, ha aggiunto<br />
Emanuele Cani, che il “Programma<br />
Pari” rappresenta una<br />
goccia d’acqua in pieno deserto<br />
occupativo. Però, tenuto conto<br />
anche che verrà ripetuto nei<br />
prossimi mesi, abbiamo sentito il<br />
dovere di accelerare al massimo<br />
le procedure perché anche quel<br />
modesto assegno possa andare<br />
a sostegno di situazioni svantaggiate”.<br />
IGLESIAS<br />
ANCORA SENZA UNA SOLUZIONE<br />
L’ASTA PER LA VENDITA CARDNET<br />
Gigi Aste<br />
I progetti per Masua, Monte Agruxiau,<br />
Ingurtosu, Pitzinurri e Naracauli<br />
devono riguardare la riqualificazione<br />
territoriale, ambientale,<br />
paesaggistica, urbanistica ed edilizia<br />
degli ex siti minerari, ma dovranno<br />
prevedere anche un piano di sviluppo<br />
e valorizzazione economica,<br />
culturale, turistica, naturalistica e<br />
ricettiva <strong>del</strong>le aree.<br />
In particolare la gara interessa due<br />
zone: l’area di Masua e Monte<br />
Agruxiau, di circa 318mila ettari,<br />
dove sarà consentito il recupero e<br />
la realizzazione <strong>del</strong>la volumetria<br />
esistente sino al limite massimo<br />
160mila mc (120mila per Masua e<br />
40mila per Monte Agruxau)<br />
L’altra area è quella di Ingurtosu,<br />
Pitzinurri e Naracauli, di circa<br />
329mila ettari, dove sarà consentito<br />
Pierfranco Gaviano<br />
Iglesias - Cardnet<br />
il recupero e la realizzazione <strong>del</strong>la<br />
volumetria esistente sino al limite<br />
massimo di 100mila (30mila mc per<br />
Ingurtosu e 70mila per Pitzinurri e<br />
Naracauli).<br />
La base d’asta è di 32.520.000 euro<br />
per l’acquisto degli immobili di<br />
Masua e Monte Agruxiau, e di 11<br />
milioni di euro per Ingurtosu-Pitzinurri-Naracauli.<br />
La Regione intende garantire la conservazione<br />
<strong>del</strong> patrimonio paesaggistico<br />
e naturalistico dei villaggi operai<br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>, ma anche la conservazione<br />
e la valorizzazione <strong>del</strong>l’attività<br />
mineraria. Per questo nella gara, che<br />
sarà aggiudicata all’offerta economicamente<br />
più vantaggiosa, si terrà<br />
conto: <strong>del</strong>la proposta progettuale<br />
(per il 60 per cento), <strong>del</strong> tempo e <strong>del</strong><br />
programma di esecuzione dei lavori<br />
anche le maestranze, precedentemente<br />
impiegate, potranno riprendere<br />
il proprio posto, nel momento<br />
in cui la nuova proprietà<br />
rileverà gli impianti. La sentenza<br />
<strong>del</strong> tribunale ha previsto espressamente<br />
la riassunzione <strong>del</strong>le maestranze,<br />
anche se non fissa che<br />
tutte possano ritornare al proprio<br />
posto di lavoro.<br />
BANDO CESSIONE E TRASFORMAZIONE<br />
IMMOBILI EX SITI MINERARI DEL SULCIS<br />
(per il 15 per cento) e <strong>del</strong>l’offerta<br />
economica (per il 25 per cento).<br />
L’offerta dovrà comprendere: una<br />
proposta di piano urbanistico di riqualificazione<br />
<strong>del</strong>l’area, comprendente<br />
un progetto di riqualificazione<br />
territoriale e paesaggistica; un<br />
progetto economico e gestionale di<br />
sviluppo, che preveda lo sviluppo di<br />
funzioni turistiche, quali strutture alberghiere<br />
ricettive, centri benessere,<br />
strutture sportive e per il golf; interventi<br />
di miglioramento ambientale<br />
e di forestazione; realizzazione di<br />
strutture di supporto alla fruizione<br />
turistica dei siti di archeologia industriale;<br />
un progetto di sviluppo<br />
<strong>del</strong>le infrastrutture viarie e di collegamento;<br />
un’offerta economica per<br />
l’acquisto degli immobili in dismissione.
Lavoro<br />
TARIFFE ENERGETICHE RIMASTE AL PALO<br />
E BRUXELLES NON RISPONDE AL SILENZIO<br />
DELLA LATITANTE REGIONE SARDEGNA<br />
Massimo Carta<br />
Portovesme - area industriale - ALCOA<br />
La condizione degli stabilimenti<br />
energivori sardi potrebbe ridiventare<br />
calda, se non proprio<br />
esplosiva. A scatenare la nuova<br />
fase di tensione, almeno fino al<br />
momento in cui il giornale è stato<br />
impostato, è ancora la Commissione<br />
Europea per l’Energia<br />
che, stando alle indiscrezioni,<br />
vorrebbe servirsi di altri mesi di<br />
tempo prima di dare il benestare<br />
definitivo alla concessione <strong>del</strong>le<br />
tariffe elettriche agevolare agli<br />
impianti energivori sardi, per i<br />
quali il Governo aveva emanato<br />
un apposito decreto, fatto proprio<br />
dall’Autorità per l’Energia e<br />
il Gas, ma ancora non accettato a<br />
Bruxelles.<br />
Dopo un primo rinvio, durato tre<br />
mesi, adesso se ne profilerebbe<br />
un altro che, realisticamente<br />
parlando, potrebbe costituire la<br />
premessa di un’ecatombe industriale<br />
in quel di Portovesme.<br />
Finora Alcoa, Portovesme srl,<br />
Eurallumina, Ila e Cloro Soda<br />
hanno retto, in attesa <strong>del</strong>la decisione<br />
di Bruxelles, fidandosi <strong>del</strong><br />
fatto che le agevolazioni decorrerebbero<br />
comunque dal primo<br />
gennaio 2005.<br />
Ma non è detto che ciò possa<br />
continuare senza prospettiva di<br />
definizione, anche perché quanto<br />
stabilito con ordinanza <strong>del</strong>l’Autorità<br />
per l’Energia e il Gas in<br />
Italia è limitato nel tempo (fino<br />
al 2010) entro i cui termini le<br />
società beneficiarie <strong>del</strong> decreto<br />
dovranno attrezzarsi strutturalmente<br />
per prodursi direttamente<br />
l’energia elettrica a migliori condizioni<br />
di quanto non sia in grado<br />
di concedere l’attuale mercato<br />
italiano, per la quasi totalità in<br />
mano all’Enel.<br />
Di fronte a questo scenario sindacati<br />
e lavoratori, negli ultimi<br />
giorni di aprile, hanno attivato<br />
ogni iniziativa per coinvolgere,<br />
in primis, la Regione rimasta la<br />
grande assente in questa vertenza,<br />
al di là di alcune enunciazioni<br />
che hanno lasciato il tempo che<br />
hanno trovato.<br />
I lavoratori di Portovesme, come<br />
hanno confermato i Segretari<br />
sindacali <strong>del</strong> settore industriale<br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>, non intendono rinunciare<br />
al proprio posto di lavoro,<br />
tanto più che, collegato alle migliori<br />
tariffe energetiche, le multinazionali<br />
operanti nel <strong>Sulcis</strong><br />
hanno annunciato e confermato<br />
massicci investimenti con ricadute<br />
sia sulla prosecuzione <strong>del</strong>le<br />
produzioni e sia sull’allargamento<br />
<strong>del</strong>la base occupativa.<br />
Collegato alle temporali agevolazioni<br />
tariffarie, sulla fornitura<br />
<strong>del</strong>l’energia elettrica agli impianti<br />
energivori, c’è anche il discorso<br />
<strong>del</strong> progetto integrato carbonecentrale,<br />
sul cui versante ci sono<br />
già state le manifestazioni d’interesse<br />
di gruppi internazionali, ma<br />
sul quale la Regione ha steso un<br />
velo di omertà. Peraltro, anche<br />
su questo fronte, la Regione ha<br />
manifestato la medesima latitanza<br />
rispetto alle tariffe energetiche<br />
che, per quanto non di sua competenza<br />
diretta, ha il dovere <strong>del</strong>la<br />
pressione politica per far capire<br />
che non si tratta <strong>del</strong>l’ennesima<br />
rivendicazione a scatola vuota,<br />
ma di un provvedimento di<br />
accompagnamento verso la costruzione<br />
di nuova centrale che,<br />
con l’utilizzo <strong>del</strong> carbone locale,<br />
dovrebbe riuscire a mettere a disposizione<br />
la corrente necessaria<br />
alle società energivore a prezzi<br />
decisamente meno capestro di<br />
quanto non tratti oggi l’Enel nel<br />
mercato italiano.<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />
LETTERA AL GIORNALE<br />
Ho letto con interesse il servizio<br />
pubblicato da “<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
<strong>Iglesiente</strong>” in ordine all’ipotesi che<br />
le multinazionali operanti in Portovesme<br />
possano cedere una parte <strong>del</strong><br />
metallo di base a nuove società che<br />
vorranno dedicarsi alle seconde e<br />
terze lavorazioni, sempre che il loro<br />
insediamento trovi spazio nel bacino<br />
provinciale <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.<br />
Ciò in contropartita <strong>del</strong>l’agevolazione<br />
<strong>del</strong> costo energetico che dette<br />
aziende beneficeranno fino al 2010,<br />
allorché dovranno aver completato il<br />
loro programma strutturale in grado<br />
di disporre di energia a costi meno<br />
capestro di quanto il mercato non offra<br />
oggi sul territorio italiano.<br />
Riconosco che l’ipotesi avanzata<br />
coglie nel segno <strong>del</strong>la solidarietà di<br />
un territorio che, concordemente e<br />
in maniera univoca, ha sostenuto la<br />
“battaglia energetica” portata avanti<br />
dalle multinazionali, cui è stato riconosciuto<br />
il valore sociale <strong>del</strong>la loro<br />
presenza e dei futuri investimenti che<br />
hanno annunciato di voler onorare.<br />
Ringraziamo il Segretario Confederale<br />
Cisl Fabio Enne. La sua lettera è il segno<br />
<strong>del</strong> dibattito che finora “<strong>Gazzetta</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” è riuscito a stimolare sui<br />
problemi più complessi <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong><br />
lavoro.<br />
Abbiamo sempre operato per far capire<br />
che il nostro organo d’informazione,<br />
pur non disponendo di mezzi e canali<br />
più facilmente riscontrabili nei Capoluoghi,<br />
riesce ad aprire il dibattito sui<br />
temi di più stretta attualità, guardando<br />
con realismo all’occupazione mediante<br />
la difesa dei posti di lavoro.<br />
Anche di recente, nell’area cagliaritana,<br />
qualche impianto ha provocato<br />
forti preoccupazioni ambientali che i<br />
Certo è che, ove la proposta dovesse<br />
trovare la sensibilità auspicata, il territorio<br />
trarrebbe non pochi vantaggi, in<br />
quanto, al di là <strong>del</strong>le nuove intraprese<br />
che andrebbero a consolidare la base<br />
occupativa, avvierebbe dopo lunghi<br />
anni quella fase di verticalizzazione<br />
<strong>del</strong>la lavorazione manifatturiera dei<br />
metalli prodotti a Portovesme (alluminio,<br />
piombo, zinco, argento, e in<br />
futuro anche ghisa) chiudendo il ciclo<br />
imprenditoriale e di professionalità<br />
che altrove ha dato maggiore stabilità<br />
operativa.<br />
Peraltro, come già sottolineato, la<br />
cessione <strong>del</strong> metallo di base ad un<br />
prezzo agevolato, darebbe il segno<br />
solidaristico verso il territorio, ma nel<br />
contempo anche una risposta concreta<br />
all’occupazione giovanile.<br />
Noi, come sindacato, abbiamo sempre<br />
auspicato un maggior senso di<br />
solidarietà in questo territorio dove,<br />
negli anni bui <strong>del</strong>l’industrializzazione<br />
mineraria, questa prerogativa costituiva<br />
la base e la forza <strong>del</strong> movimento<br />
operaio.<br />
mezzi d’informazione regionale hanno<br />
trattato esclusivamente come fatto di<br />
cronaca, concedendo subito dopo ampi<br />
spazi alla pubblicità <strong>del</strong>l’impianto in<br />
argomento.<br />
E’ un modo di agire che non sempre nel<br />
<strong>Sulcis</strong> viene condiviso, quando addirittura<br />
non si arriva, per molto meno, ad<br />
impiantare pagine allarmistiche pur di<br />
schiacciare l’economia di questo territorio.<br />
Per fortuna qualcosa sta cambiando<br />
anche nella mentalità dei lavoratori<br />
e dei sindacati che negli ultimi tempi<br />
hanno dimostrato che l’ambiente e la<br />
sicurezza vanno difesi fuori e dentro<br />
le fabbriche senza distinzione di colori<br />
Fabio Enne<br />
Opere di edilizia industriale e civile<br />
Movimento terra e scavi<br />
Produzione calcestruzzo preconfezionato<br />
Produzione e vendita materiali inerti di varie pezzature<br />
Trasporti rifiuti CAT. 4 e 5<br />
5<br />
Quanto ipotizzato da “<strong>Gazzetta</strong>” và in<br />
questa direzione e potrebbe diventare<br />
oggetto di una nuova contrattazione,<br />
che non potrà essere forzata né corporativa.<br />
Dovrà essere il segnale che<br />
il territorio (imprese, istituzioni e organizzazioni<br />
sindacali) ha maturato<br />
una differente coscienza solidaristica<br />
e che, nel bene comune, si vorrà impostare<br />
una nuova base economica.<br />
Cordialmente.<br />
Fabio Enne<br />
Segretario Confederale Cisl<br />
Responsabile settore Industria <strong>Sulcis</strong><br />
<strong>Iglesiente</strong><br />
politici, e che i posti di lavoro possono<br />
venir meno da un giorno all’altro.<br />
L’intento di “<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” non<br />
è solo quello di difendere ad oltranza<br />
quanto esiste, ma di creare le condizioni<br />
per sviluppare nuova economia ed<br />
occupazione. Fa piacere sapere che su<br />
questo fronte ci sia qualcuno che segue<br />
con attenzione il nostro sforzo che, se ci<br />
sarà anche il sostegno <strong>del</strong>le industrie,<br />
cercheremo di consolidare per allargare<br />
la base <strong>del</strong> dibattito, ma soprattutto<br />
per scrollarci di dosso la dipendenza<br />
cagliaritana che, storicamente, non fa<br />
parte <strong>del</strong> DNA <strong>del</strong>le popolazioni <strong>del</strong><br />
<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>. (m.c.)<br />
Sede Legale:<br />
Sede Amministrativa:<br />
tel. :<br />
telefax :<br />
sito web :<br />
Iglesias via Tavolara 1<br />
Iglesias zona industriale “Sa Stoia”<br />
0781 21186 - 21150<br />
0781 21191<br />
www.fratellilocci.it
L’Assessore regionale <strong>del</strong>l’Industria<br />
Concetta Rau ha reso noto che con<br />
il Decreto <strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>le Attività<br />
produttive, di concerto col Ministro<br />
<strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le Finanze <strong>del</strong><br />
1 febbraio 2006, pubblicato nella<br />
<strong>Gazzetta</strong> ufficiale n. 67 <strong>del</strong> 21 marzo<br />
2006, sono stati definiti i nuovi criteri<br />
e modalità per la concessione <strong>del</strong>le<br />
agevolazioni di cui alla Legge 19 dicembre<br />
1992, n. 488.<br />
Detto decreto prevede, al fine di integrare<br />
gli interventi di agevolazione<br />
con quelli di competenza regionale,<br />
una partecipazione attiva da parte <strong>del</strong>le<br />
Regioni nella fase di programmazione<br />
<strong>del</strong>le risorse finanziarie, in merito all’ammissibilità<br />
<strong>del</strong>le iniziative e nella<br />
formazione <strong>del</strong>le graduatorie.<br />
Le Regioni possono formulare le<br />
proprie proposte relativamente a tutti<br />
i bandi settoriali previsti (industria,<br />
turismo, commercio e artigianato) relativamente<br />
a :<br />
- Indicazione <strong>del</strong> diverso limite minimo<br />
di investimento ammissibile di cui<br />
all’articolo 3, comma 4, <strong>del</strong> decreto<br />
attuativo;<br />
- Previsione <strong>del</strong>la graduatoria speciale,<br />
per area o per attività, e indicazione<br />
<strong>del</strong>le risorse ad essa destinate di cui<br />
all’articolo 8, comma 7, <strong>del</strong> decreto<br />
attuativo;<br />
- Individuazione <strong>del</strong>le priorità da assegnare<br />
per le graduatorie ordinarie e per<br />
quelle speciali di cui all’articolo 8, comma<br />
11, lettera c) <strong>del</strong> decreto attuativo.<br />
L’articolo 16, comma 2, <strong>del</strong> Decreto<br />
<strong>del</strong> 1 febbraio 2006 prevede che, in<br />
fase di prima applicazione le proposte<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />
REGIONE STABILISCE CRITERI<br />
PER LE AGEVOLAZIONI L. 488<br />
<strong>del</strong>le Regioni debbano essere formulate<br />
entro 30 giorni dalla pubblicazione<br />
<strong>del</strong> Decreto medesimo.<br />
Sulla base <strong>del</strong> richiamato Decreto,<br />
l’Assessore <strong>del</strong>l’Industria ha sottoposto<br />
all’attenzione <strong>del</strong>la Giunta regionale<br />
le proposte per il bando “Industria”<br />
2006, con esclusione <strong>del</strong> bando<br />
“artigianato”.<br />
Con il Decreto <strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>le Attività<br />
Produttive <strong>del</strong> 2 febbraio 2006<br />
sono state ripartite le risorse finanziarie<br />
disponibili per l’intero territorio<br />
nazionale per gli interventi di cui alla<br />
Legge 488/1992 pari a complessivi<br />
Villacidro - Nuova Scaini<br />
679,88 milioni di euro tra i diversi<br />
settori nelle seguenti percentuali: 60<br />
% per il bando Industria di cui il 10<br />
% al bando Artigianato, 35 % per<br />
il bando Turismo e 5 % per il bando<br />
Commercio.<br />
Per quanto concerne il bando<br />
“industria”sono state conseguentemente<br />
assegnate alla Regione Sardegna<br />
risorse per euro 30.374.319,00”,<br />
di cui euro 4.160.866,00 per il bando<br />
“Artigianato.<br />
L’Assessore ha proseguito facendo<br />
presente che il Decreto attuativo prevede<br />
che siano ammessi alle agevolazioni<br />
per il settore “industria” i programmi<br />
di investimento comportanti<br />
spese complessivamente ammissibili<br />
non superiori a 50 milioni di euro e<br />
non inferiori a 1 milione di euro.<br />
Detto limite minimo di investimento<br />
ammissibile può essere così modificato<br />
dalla Regione:<br />
da 400.000 euro a 1.500.000”, ad eccezione<br />
di quelle dei servizi.<br />
L’Assessore ha proposto di dover<br />
confermare il limite minimo di investimento<br />
in 1 milione di euro.<br />
L’Assessore <strong>del</strong>l’industria ha fatto<br />
inoltre presente che l’articolo 8 <strong>del</strong><br />
decreto attuativo prevede per il settore<br />
“industria”che per ciascuna Regione<br />
vengano formate due graduatorie dei<br />
progetti di investimento: una graduatoria<br />
ordinaria, riferita all’intero territorio<br />
regionale per progetti comportanti<br />
investimenti complessivamente<br />
ammissibili fino a 25 milioni di euro;<br />
e una graduatoria speciale, riferita ai<br />
programmi relativi ad un’area o a più<br />
settori di attività eventualmente individuati<br />
come<br />
prioritari dalla Regione tra quelli ammissibili<br />
e comportanti investimenti<br />
complessivamente ammissibili fino a<br />
25 milioni di euro.<br />
Attraverso l’indicazione <strong>del</strong>le priorità<br />
regionali per la formazione <strong>del</strong>le<br />
Iglesias - Bici Cherri<br />
«Qui in Sardegna il potenziale di<br />
crescita <strong>del</strong> settore <strong>del</strong>le biotecnologie<br />
è grande, probabilmente<br />
il migliore in Italia». Il Presidente<br />
<strong>del</strong>la Sfirs Giuseppe Busia tratteggia<br />
così la sfida scientifica, finanziaria<br />
e industriale che sta trovando casa<br />
in Sardegna, specialmente al parco<br />
scientifico Polaris. Lo stesso Busia e<br />
una <strong>del</strong>egazione di funzionari <strong>del</strong>la<br />
Sfirs ha incontrato di recente una<br />
<strong>del</strong>egazione di operatori <strong>del</strong> settore<br />
biotech. «E’ il secondo “Tavolo di<br />
settore” che la Sfirs ha aperto nel<br />
2006 per confrontarsi con i bisogni<br />
degli operatori economici, ha detto<br />
Busia, in un settore che, soprattutto<br />
nella biomedicina, vede crescere un<br />
tessuto di imprese all’avanguardia.<br />
Quel che vogliamo valorizzare ha a<br />
che fare con il cuore <strong>del</strong>lo sviluppo<br />
futuro <strong>del</strong>la Sardegna.»<br />
Le aziende presenti sono state associate<br />
di recente proprio dalla Sfirs<br />
fino a costituire il consorzio Prokemia<br />
in vista di un ambizioso piano<br />
d’investimenti, I consorziati hanno<br />
rimarcato che la Sardegna ha un patrimonio<br />
di tecnologie e conoscenze<br />
scientifiche non sempre sfruttato a<br />
livello industriale. Di fronte a un’impresa<br />
biotech svedese che si è insediata<br />
in Sardegna e anch’essa entrata<br />
in Prokemia, il Presidente <strong>del</strong>la<br />
Finanziaria regionale ha guardato<br />
con favore <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong>la Svezia,<br />
secondo paese al mondo dopo Israele<br />
per gli investimenti effettuati in<br />
questo settore in rapporto al PIL (il<br />
3,9%). «Non è un caso, ha sottolineato<br />
Busia, che la zona di Stoccolma<br />
- Uppsala, insieme ad un’area<br />
<strong>del</strong> nord <strong>del</strong>la Danimarca, sia stata<br />
ribattezzata Medicon Valley, grazie<br />
al proliferare di centinaia di aziende<br />
appartenenti al settore biomedico.<br />
Da noi non siamo ancora al livello<br />
di centinaia di aziende, certo, ma ci<br />
sono i fattori che potranno creare<br />
Speciale<br />
graduatorie la Regione può adeguare<br />
gli interventi agevolati dalla legge<br />
488/1992 alle esigenze di sviluppo<br />
economico locale, attuando una<br />
programmazione degli interventi sul<br />
proprio territorio più mirata attraverso<br />
precisi indirizzi di politica di sviluppo,<br />
rivolti alle effettive esigenze <strong>del</strong>le singole<br />
realtà locali e <strong>del</strong> proprio apparato<br />
produttivo.<br />
Per quanto concerne la graduatoria<br />
ordinaria la Regione può individuare<br />
<strong>del</strong>le priorità con riferimento ad<br />
aree <strong>del</strong> territorio, a specifici settori<br />
di attività e alle tipologie di investimento<br />
ammissibili alle agevolazioni.<br />
Tali priorità devono essere indicate<br />
attraverso l’attribuzione a ciascuna<br />
combinazione di detti elementi di un<br />
punteggio numerico intero compreso<br />
tra 0 e 30 punti.<br />
Al fine <strong>del</strong>l’individuazione dei punteggi<br />
per le priorità regionali per<br />
la graduatoria ordinaria sono stati<br />
individuati i settori di attività aventi<br />
maggiore propensione alla crescita. A<br />
questi settori viene attribuita priorità<br />
a tutte le tipologie di investimento e<br />
in particolare ai nuovi impianti e alle<br />
riattivazioni.<br />
Sono stati inoltre individuati i settori di<br />
specializzazione, fortemente presenti<br />
nel territorio regionale, che stanno<br />
attraversando una fase congiunturale<br />
non positiva. A questi settori viene<br />
data priorità per la realizzazione di<br />
ammodernamenti e riattivazioni.<br />
Infine, agli altri settori di specializzazione<br />
che stanno attraversano una<br />
fase congiunturale non positiva viene<br />
attribuita priorità ai soli ammodernamenti.<br />
Relativamente alla graduatoria speciale<br />
la Regione può individuare come<br />
prioritaria una<br />
determinata “area” <strong>del</strong> territorio regionale<br />
con l’indicazione dei comuni<br />
interessati, la cui superficie non potrà<br />
superare il 50 % di quella <strong>del</strong>le aree<br />
ammissibili <strong>del</strong>l’intero territorio regionale<br />
o alternativamente può individuare<br />
quali prioritari più settori di<br />
attività. I punteggi per tale indicatore<br />
dovranno perciò essere riferiti alla<br />
combinazione di due sole priorità<br />
(settori di attività e tipologie di investimento<br />
in caso di graduatoria speciale<br />
per area; tipologie di investimento e<br />
aree per le<br />
graduatorie settoriali), con punteggi<br />
compresi tra 0 e 20. Per la graduatoria<br />
speciale dovrà essere anche indicata la<br />
misura, non superiore al 50 % <strong>del</strong>le risorse<br />
finanziarie disponibili per la legge<br />
488/1992, da destinare alla stessa.<br />
Per la graduatoria speciale sono state<br />
individuate come prioritarie quelle<br />
aree caratterizzate da una significativa<br />
tradizione industriale ma che allo<br />
stato attuale stanno attraversando un<br />
periodo di crisi, in particolare i Comuni<br />
di: Ottana, Porto Torres, Tortolì,<br />
Portoscuso, Borore, Macomer e Villacidro.<br />
Conseguentemente viene dato<br />
maggior punteggio agli investimenti<br />
che consistono nella realizzazione<br />
di nuovi impianti produttivi e/o nella<br />
riattivazione di impianti inattivi in settori<br />
di attività<br />
presenti in queste aree o che fanno<br />
parte <strong>del</strong>la filiera produttiva riconducibile<br />
a detti settori.<br />
SFIRS S’IMPEGNA PER LE AZIENDE<br />
DI BIOTECNOLOGIA IN SARDEGNA<br />
una Medicon Valley sarda».<br />
Quali sono questi fattori Nell’isola<br />
c’è un’alta qualità <strong>del</strong>la ricerca e ci<br />
sono database, biobanche e archivi<br />
medici che attirano ormai ricercatori<br />
da tutto il mondo, per via <strong>del</strong>le peculiarità<br />
genetiche <strong>del</strong>la Sardegna.<br />
«Serve poi un più facile accesso al<br />
capitale di rischio, e questo è il nostro<br />
difficile compito, ha sottolineato<br />
Busia. Anche il mondo accademico<br />
ha maturato un nuovo atteggiamento.<br />
Numerosi scienziati vedono ora<br />
in maniera positiva la collaborazione<br />
con l’industria, così come la prospettiva<br />
di poter diventare essi stessi<br />
imprenditori”.<br />
Nel racconto degli operatori <strong>del</strong><br />
settore, si è analizzato il successo e<br />
i profitti di molte industrie che fanno<br />
da esempio, in un contesto competitivo<br />
in cui la ricerca dà ancora<br />
vantaggi su paesi in grande crescita<br />
come la Cina e l’India.<br />
Il modo di operare <strong>del</strong>la Sfirs in un<br />
settore così nuovo per forza di cose<br />
dovrà essere anch’esso innovativo.<br />
Per Busia «siamo a un passaggio<br />
<strong>del</strong>icato verso un mondo in cui i<br />
rischi sono elevati. La prudenza finanziaria<br />
si sposerà con l’attenzione<br />
all’innovazione. La Sfirs interverrà<br />
con partecipazioni, prestiti partecipativi,<br />
partnership strategiche con<br />
fondi chiusi per il capitale di rischio,<br />
con istituzioni finanziarie di livello<br />
europeo, con altri partner finanziari<br />
nazionali, con comitati scientifici<br />
che ci aiutino a valutare il merito<br />
<strong>del</strong>le nuove proposte scientifiche e<br />
imprenditoriali.»<br />
La Sfirs, di fronte a un settore così<br />
innovativo, si comporterà come una<br />
merchant bank. Gli imprenditori di<br />
Prokemia guardano magari a una<br />
piccola partecipazione <strong>del</strong>la Sfirs<br />
come la leva per ottenere interventi<br />
finanziari più consistenti nei mercati<br />
dei capitali.
Lavoro<br />
Il gasdotto Galsi, che porterà<br />
il gas algerino in Sardegna, è<br />
ormai una certezza e potrebbe<br />
entrare in funzione già nell’aprile<br />
2009, in anticipo di<br />
sei mesi rispetto alla data precedentemente<br />
stabilita, perché<br />
sia Algeri sia la Regione<br />
hanno manifestato l’impegno<br />
ad accelerare i tempi di realizzazione.<br />
Lo ha riferito Giuseppe<br />
Busia, Presidente <strong>del</strong>la<br />
Sfirs, che ha accompagnato<br />
il Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />
Sardegna Renato Soru ad Algeri,<br />
al termine degli incontri<br />
con il Ministro <strong>del</strong>l’Energia<br />
e Miniere Chakib Khelil e il<br />
pdg <strong>del</strong>l’ente algerino idrocarburi<br />
Sonatrach, Mohamed<br />
Meziane. “Possiamo dire che<br />
si sa che si fa”, ha detto Busia.<br />
“Nel corso dei colloqui è<br />
emersa una forte volontà di<br />
entrambe le parti di continuare<br />
e lavorare per garantire la<br />
realizzazione <strong>del</strong> tubo, il più<br />
presto possibile. Tutti hanno<br />
espresso l’impegno preciso a<br />
far presto, che questa visita ha<br />
rafforzato”. “Gli studi di fattibilità<br />
sono ormai completati<br />
e ora si passerà a quelli più<br />
dettagliati”, ha aggiunto. Il 15<br />
maggio gli azionisti di Galsi<br />
si riuniranno per varare un aumento<br />
di capitale che passerà<br />
da quattro a 34 milioni di euro<br />
(lasciando per ora inalterata la<br />
divisione <strong>del</strong>le quote), “con<br />
possibilità di crescere perché<br />
IL GASDOTTO ALGERIA-SARDEGNA<br />
PRESTO DIVENTERA’ REALTA’<br />
Galsi si trasformi da società di<br />
studio a società che realizzerà<br />
il gasdotto nella quale in una<br />
seconda fase potrebbero entrare<br />
alcuni dei soggetti che si<br />
sono impegnati a comprare il<br />
gas trasportato dal gasdotto”.<br />
La gara per l’acquisto è stata<br />
già bandita con scadenza<br />
fine aprile e entro luglio si<br />
conosceranno i vincitori che<br />
potrebbero perciò diventare<br />
azionisti. Questo passaggio<br />
alla società di progettazione,<br />
ha sottolineato il Presidente<br />
<strong>del</strong>la Sfirs, rappresenterà la<br />
formalizzazione <strong>del</strong>l’accordo<br />
per la costruzione <strong>del</strong> gasdotto<br />
di 940 km di cui 640 in territorio<br />
algerino che avrà una<br />
capacità di otto miliardi di m3<br />
l’anno. Tutti i soci, secondo<br />
Busia, intendono seguire l’aumento<br />
<strong>del</strong> capitale, a cominciare<br />
da Sonatrach che ha una<br />
quota <strong>del</strong> 36%, e il 10% <strong>del</strong>la<br />
Sardegna finora suddiviso in<br />
parti uguali tra Sfirs e Progemisa<br />
sarà concentrato nella<br />
finanziaria regionale.<br />
Soru si è impegnato con gli<br />
interlocutori algerini a rimuovere<br />
rapidamente qualsiasi<br />
ostacolo procedurale per<br />
l’ottenimento dei permessi in<br />
Italia, affinché Galsi entri in<br />
funzione al più presto possibile,<br />
con obiettivo l’aprile 2009.<br />
Sia Soru sia Sonatrach hanno<br />
tutto l’interesse ad accelerare<br />
i tempi, il primo per i riflessi<br />
sulla rete di distribuzione<br />
in Sardegna, l’ente algerino<br />
idrocarburi perchè nell’ottica<br />
<strong>del</strong>l’attuale situazione energetica<br />
mondiale spera di aumentare<br />
le sue quote di mercato in<br />
Europa. La Regione, che sta<br />
lavorando allo sviluppo <strong>del</strong>la<br />
rete locale di distribuzione, ha<br />
inoltre l’intenzione di costituire<br />
un’altra società incaricata<br />
di commercializzare il gas<br />
algerino, “che avrebbe buone<br />
prospettive di rientro”, secondo<br />
il presidente <strong>del</strong>la Sfirs.<br />
Nel corso dei colloqui si è<br />
parlato anche di altre forme<br />
RESI NOTI I PRIMI RISULTATI D’ADESIONE<br />
AL MASTER AND BACK DELLA REGIONE<br />
Sono stati pubblicati i primi<br />
risultati <strong>del</strong> Programma<br />
Master and back che mette<br />
a disposizione 53 milioni di<br />
euro per la formazione post<br />
lauream di circa 3000 giovani<br />
laureati sardi.<br />
Si tratta, in particolare, dei<br />
nominativi di 150 laureati<br />
ammessi al finanziamento dei<br />
percorsi di alta formazione.<br />
L’istruttoria <strong>del</strong>le domande<br />
riguardanti la partecipazione<br />
a dottorati, master, corsi di<br />
specializzazione, i diplomi<br />
accademici in campo artistico<br />
e musicale e formazione<br />
durante il 2° anno <strong>del</strong> corso di<br />
laurea specialistica è, infatti,<br />
cominciata con l’esame <strong>del</strong>le<br />
prime richieste pervenute,<br />
alcune <strong>del</strong>le quali sono passate<br />
attraverso la valutazione<br />
<strong>del</strong>la Commissione tecnico<br />
scientifica. Si tratta, quindi,<br />
di una prima parziale lista di<br />
beneficiari che nei prossimi<br />
giorni sarà continuamente aggiornata.<br />
Le domande pervenute finora<br />
sono circa 600, la maggior<br />
parte sono riferibili a dottorati<br />
e master di alta professionalizzazione.<br />
Per i Dottorati, i<br />
Master e i Corsi di specializzazione<br />
universitari la valutazione<br />
è automatica se il<br />
percorso formativo si svolge<br />
presso Università presenti<br />
nell’ “Academic Ranking of<br />
World Universities”, la classifica<br />
<strong>del</strong>le 500 migliori università<br />
<strong>del</strong> mondo. Il prestigio dei<br />
dipartimenti universitari <strong>del</strong>la<br />
Gran Bretagna viene valutato,<br />
invece, attraverso la classifica<br />
RAE – Research Assessment<br />
Exercise. Quando la qualità<br />
<strong>del</strong> percorso formativo non è<br />
desumibile attraverso questi<br />
elementi è necessaria la valutazione<br />
<strong>del</strong>la Commissione<br />
tecnico scientifica. I Master<br />
di alta professionalizzazione,<br />
per esempio, richiedono<br />
una valutazione più attenta (a<br />
meno che non siano accreditati<br />
dall’ASFOR o da altri organismi<br />
riconosciuti). Si tratta<br />
di Master erogati da soggetti<br />
molto diversi tra loro (aziende,<br />
fondazioni, enti di formazione,<br />
etc.), la cui qualità deve<br />
essere verificata caso per caso<br />
per assicurare la validità <strong>del</strong><br />
percorso formativo.<br />
Insieme ai risultati dei percorsi<br />
di alta formazione sono<br />
disponibili, anche,<br />
i primi programmi di tirocinio<br />
e stage. Sono una quarantina<br />
di accordi di collaborazione<br />
tra Università, centri di ricerca,<br />
imprese, enti pubblici operanti<br />
in Sardegna e analoghe<br />
di cooperazione, tra cui l’ipotesi<br />
cara a Khelil di un’interconnessione<br />
elettrica via cavo<br />
sottomarino tra l’Algeria e<br />
l’Isola, che permetterebbe<br />
l’arrivo di elettricità trasformata<br />
a costi bassi, ha sottolineato<br />
Busia annunciando un<br />
prossimo incontro a Cagliari<br />
tra l’ambasciatore algerino a<br />
Roma e gli imprenditori sardi<br />
di settori come il turismo,<br />
l’edilizia, l’agroalimentare.<br />
“Un’impresa che penetra un<br />
mercato estero si rafforza poi<br />
sul mercato nazionale, ed è<br />
questo quel che più ci sta a<br />
cuore, che le nostre aziende<br />
si rafforzino in casa”, dice<br />
Busia, ricordando anche l’importanza<br />
degli scambi culturali.<br />
La Sardegna, ha concluso,<br />
“può fare da ponte economico<br />
e culturale di cui l’Algeria, ha<br />
bisogno. E’ uscita da una fase<br />
difficile, ora deve sfruttare le<br />
sue potenzialità; è un’occasione<br />
storica che ci conviene<br />
cogliere”.<br />
organizzazioni operanti fuori<br />
dalla Sardegna che saranno in<br />
grado di offrire un’esperienza<br />
formativa “on the job”. Coloro<br />
che volessero partecipare<br />
possono esaminare l’elenco<br />
dei tirocini disponibili e presentare<br />
una o più candidature.<br />
Anche in questo caso l’elenco<br />
sarà continuamente aggiornato<br />
con l’inserimento dei programmi<br />
che saranno via via<br />
valutati.<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />
tel. 0781.260047-59<br />
fax 0781.260058<br />
<br />
«La legge sulla pesca approvata<br />
dal Consiglio regionale è un<br />
provvedimento atteso dalle marinerie<br />
di tutta l’Isola»: lo ha dichiarato<br />
il Consigliere regionale<br />
di Progetto Sardegna Mario Bruno,<br />
per il quale il testo «apre la<br />
strada per il piano regionale <strong>del</strong>la<br />
pesca e acquacoltura, stabilisce<br />
aiuti per gli investimenti e pianifica<br />
la gestione sostenibile <strong>del</strong>le<br />
risorse ittiche».<br />
«Importante è la creazione dei<br />
distretti di pesca, dice poi Bruno.<br />
Entro tre mesi dall’entrata in vigore<br />
<strong>del</strong>la legge, litorali e acque<br />
territoriali verranno suddivisi per<br />
consentire la razionalizzazione<br />
<strong>del</strong>lo sforzo di pesca, degli spazi<br />
MARIO BRUNO SULLA LEGGE<br />
RELATIVA ALLA PESCA<br />
disponibili a terra e l’eliminazione<br />
di usi conflittuali <strong>del</strong> mare e<br />
<strong>del</strong> litorale sardo. I distretti verranno<br />
gestiti da organismi costituiti<br />
fra imprese di pesca e le loro<br />
associazioni».<br />
L’esponente PS sottolinea anche<br />
che, tra le altre cose, il provvedimento<br />
«prevede aiuti per gli<br />
investimenti <strong>del</strong>le imprese»,<br />
con particolare attenzione per<br />
«il ruolo <strong>del</strong>l’imprenditore ittico,<br />
la diversificazione <strong>del</strong>le sue<br />
attività attraverso incentivi per<br />
“pescaturismo” e “ittiturismo”, e<br />
per l’incremento <strong>del</strong>la qualità dei<br />
prodotti e degli allevamenti ittici».<br />
Quindi, i finanziamenti «sosterranno<br />
non solo l’ammodernamento<br />
dei pescherecci e <strong>del</strong>le<br />
attrezzature o la trasformazione e<br />
commercializzazione <strong>del</strong> pescato»,<br />
ma anche «la valorizzazione<br />
degli ecosistemi e la promozione<br />
dei prodotti locali».<br />
«A breve, conclude Mario Bruno,<br />
inviteremo l’Assessore Tonino<br />
Dessì per un incontro in cui<br />
spiegare le novità <strong>del</strong>la nuova<br />
legge alla marineria locale».
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />
FUORI NERINA DIRINDIN<br />
Non è più tollerabile che un componente<br />
<strong>del</strong>la Giunta regionale<br />
continui a criminalizzare il settore<br />
industriale isolano, additandolo<br />
come esclusiva fonte di malattie<br />
gravissime e di disagio sociale.<br />
Una persona <strong>del</strong> genere, o è fuori<br />
<strong>del</strong>la realtà (e pertanto và rimossa)<br />
oppure vuol cancellare l’industria<br />
per spianare la strada al<br />
turismo (che non potrà mai dare<br />
altrettanti posti di lavoro stabili),<br />
offrire il fianco a società di servizi<br />
(con manager d’importazione,<br />
come nelle ASL), emulare il suo<br />
antenato Giambattista Lorenzo<br />
Bogino (Ministro di Stato incaricato<br />
nel 1759 di curare gli affari di<br />
Sardegna da Carlo Emanuele III,<br />
ma non mise mai piede nell’Isola<br />
nella qual è rimasto con l’appellativo<br />
“su buginu” per la sua ferrea<br />
disciplina impositiva).<br />
L’indagine presentata da Nerina<br />
Dirindin sullo stato <strong>del</strong>la salute<br />
<strong>del</strong>le popolazioni che vivono a<br />
diretto contatto con le aree industriali<br />
presenta diversi punti di<br />
debolezza, al di là che l’abbiano<br />
fatta illustri studiosi e ricercatori e<br />
l’abbiano avvallata altrettanto illustri<br />
magistrati, quali Felice Casson<br />
che seguì da vicino la vertenza<br />
ambientale di Porto Marghera.<br />
LA REALTA’ SARDA<br />
Chi abbia seguito fin dalla nascita<br />
la storia <strong>del</strong>l’industrializzazione<br />
<strong>del</strong>la Sardegna, a partire dai primi<br />
anni Cinquanta e successivamente<br />
negli anni Sessanta, non può non<br />
ricordare in quali condizioni gli<br />
stabilimenti ebbero ad operare pur<br />
di garantire posti di lavoro di cui<br />
l’Isola aveva stringente necessità.<br />
Era l’epoca <strong>del</strong> petrolchimico di<br />
Portotorres che andò a rompere<br />
il monopolio industriale isolano,<br />
rappresentato esclusivamente<br />
dalle miniere e da qualche fase<br />
di verticalizzazione <strong>del</strong>la lavorazione<br />
dei minerali estratti, come<br />
le fonderie di S.Gavino e di Monteponi.<br />
A quella prima fase, fece seguito<br />
la grossa novità (conseguente alla<br />
chiusura <strong>del</strong>le miniere carbonifere<br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>) <strong>del</strong> polo alluminio e<br />
<strong>del</strong>la fonderia <strong>del</strong>l’Ammi Sarda a<br />
Portovesme e <strong>del</strong> polo chimico di<br />
Ottana e Macchiareddu.<br />
Erano tutte iniziative che andavano<br />
ad incidere in maniera profonda<br />
nel connotato ambientale <strong>del</strong>la<br />
Sardegna, ma che furono impiantate<br />
sotto l’egida <strong>del</strong>le Partecipazioni<br />
Statali, le quali comunque<br />
ebbero il merito di dare lavoro a<br />
decine di migliaia di Sardi, arrestando,<br />
se non proprio bloccando,<br />
il più pericoloso fenomeno <strong>del</strong>l’emigrazione.<br />
Per quanto attiene a Portovesme<br />
c’è da ricordare che, negli<br />
anni successivi, le conseguenze<br />
sull’ambiente furono di grande<br />
allarme, perché le emissioni dei<br />
gas e <strong>del</strong>le polveri in aria, sul<br />
terreno e in mare produssero conseguenze<br />
non di poco conto sulle<br />
popolazioni, sugli animali, sulle<br />
colture e nelle falde acquifere, al<br />
punto da spingere il Governo a<br />
decretare i territori dei Comuni di<br />
Portoscuso, Carbonia, Gonnesa,<br />
S.Giovanni Suergiu e S.Antioco<br />
“aree ad alto rischio di crisi ambientale”,<br />
disponendo anche una<br />
congrua dotazione finanziaria per<br />
rimuovere le più evidenti cause<br />
d’inquinamento.<br />
Tutto ciò provocò forti tensioni tra<br />
lavoratori <strong>del</strong>le industrie e popolazioni,<br />
nel cui ambito alternativamente<br />
(ma in modo particolare<br />
alla vigilia di elezioni) nascevano<br />
movimenti ambientali, talvolta<br />
con carattere integralista pur di<br />
ottenere visibilità, voti, posti di<br />
lavoro e, qualche volta, indennizzi<br />
di varia natura.<br />
Resta il fatto, però, che le industrie<br />
a Partecipazioni Statali iniziarono<br />
gli interventi sull’ambiente, ma<br />
soprattutto sulle fonti di emissione<br />
dei veleni che via via comin-<br />
Massimo Carta<br />
ciarono ad abbassarsi.<br />
PRIVATIZZAZIONE INDU-<br />
STRIALE<br />
La grande e costante azione di<br />
contenimento <strong>del</strong>le emissioni<br />
inquinanti degli stabilimenti prese<br />
avvio dal 1996, allorché, per<br />
prima l’Alumix (Partecipazioni<br />
Statali) cedette lo stabilimento<br />
<strong>del</strong>l’alluminio primario al colosso<br />
americano Alcoa e quando<br />
Enirisorse (Partecipazioni Statali)<br />
passò la mano degli impianti<br />
piombo-zinco alla Portovesme srl<br />
(multinazionale svizzera Glencore).<br />
Nel frattempo il Consorzio Industriale<br />
di Portovesme (CNISI)<br />
Nerina Dirindin<br />
ultimò l’impianto consortile di<br />
depurazione acque. Fu quello il<br />
momento in cui la china <strong>del</strong>l’inquinamento<br />
di Portovesme e dei<br />
territori dichiarati “ad alto rischio<br />
di crisi ambientale” cominciò ad<br />
abbassarsi vertiginosamente, al<br />
punto che qualche comune, nel<br />
frattempo, ha avanzato la richiesta<br />
di cancellare questa etichetta che<br />
non ha più ragion d’essere.<br />
LA NUOVA REALTA’<br />
Allo stato attuale il territorio intorno<br />
all’area industriale di Portovesme<br />
ha migliorato la sua immagine,<br />
ha migliorato la sua condizione<br />
ambientale, ha migliorato<br />
la vivibilità <strong>del</strong>le popolazioni. Nel<br />
frattempo sono ripresi gli allevamenti<br />
animali, alcune colture e<br />
l’interesse verso le zone marine.<br />
Appare realistico parlare di un<br />
abbassamento di almeno 60-70%<br />
<strong>del</strong>l’indice d’inquinamento degli<br />
stabilimenti, fermo restando che<br />
alcuni ambienti esterni degli impianti,<br />
sono ancora oggi sottoposti<br />
ad azioni di bonifica, tali da considerarle<br />
capaci di ridare tranquillità<br />
alle popolazioni interessate.<br />
In ambito ministeriale, inoltre, si<br />
sta predisponendo un progetto, di<br />
non facile soluzione, per la bonifica<br />
<strong>del</strong>le falde sottostanti gli impianti<br />
in argomento, così da supporre<br />
che tra qualche anno l’area<br />
industriale di Portovesme potrà<br />
ritenersi all’avanguardia in fatto<br />
di rispetto ambientale.<br />
Su quest’impegno, và dato atto<br />
alle industrie privatizzate che, fin<br />
da subito, hanno posto il rispetto<br />
ambientale e la sicurezza in<br />
fabbrica al primo posto dei loro<br />
obiettivi, passando solo in terza<br />
posizione le produzioni.<br />
Appare altrettanto importante, in<br />
questa fase, mettere in debita evidenza<br />
il rapporto di collaborazione<br />
instaurato tra direzioni aziendali<br />
e rappresentanze dei lavoratori<br />
per un continuo aggiornamento<br />
<strong>del</strong>le tecniche di prevenzione<br />
d’inquinamento e per concordare<br />
il budget che annualmente deve<br />
essere stabilito per queste basilari<br />
azioni.<br />
La migliorata condizione ambientale<br />
e di salute <strong>del</strong>le popolazioni è<br />
stato più volte testimoniato dalla<br />
stessa ASL 7, dal Sindaco-Medico<br />
di Portoscuso (non troppo tenero<br />
sull’ambiente all’epoca <strong>del</strong>le<br />
Partecipazioni Statali) e dalle indagini<br />
che finora sono state condotte<br />
dai Ministeri <strong>del</strong>l’Ambiente<br />
e <strong>del</strong>la Salute, Istituto Superiore<br />
<strong>del</strong>la Sanità, Provincia, Comuni,<br />
Asl. Il confronto dei dati, tra quelli<br />
di vent’anni fa e quelli attuali,<br />
tranquillizzano non poco.<br />
EX SITI MINERARI<br />
Su questo fronte, forse, finora si<br />
è prestata non sufficiente attenzione,<br />
pur sapendo che l’ambiente<br />
abbandonato da centinaia di<br />
coltivazioni minerarie continua<br />
a rilasciare (effetto dilavamento<br />
discariche, vento, infiltrazioni sotterranee,<br />
ecc.) elementi inquinanti<br />
di larga preoccupazione.<br />
Ma anche su questo versante esistono<br />
già programmi di bonifica<br />
che dovrebbero tranquillizzare<br />
per il futuro.<br />
L’impegno di Igea (Regione) e di<br />
Ati Ifras (Ministeri partecipanti all’Ente<br />
Parco Geominerario) è tale<br />
da prevedere, entro qualche anno,<br />
una stabilizzata condizione ambientale,<br />
fino ad arrivare, addirittura, a<br />
riportare detti siti alla condizione di<br />
riuso per nuova economia.<br />
Al momento, comunque, diversi<br />
sono i siti bonificati e che hanno<br />
ripreso un’immagine decorosa e<br />
che, soprattutto, sono stati messi<br />
in condizione di non rilasciare più<br />
elementi inquinanti, pericolosi per<br />
la salute e l’ambiente circostante.<br />
Venerdì 21 aprile 2006 alle ore 12.30<br />
presso la sala Anfiteatro <strong>del</strong>la Regione<br />
Sardegna, via Roma 253, Cagliari,<br />
è stata presentata al pubblico e<br />
alla stampa la versione completa <strong>del</strong><br />
«Rapporto sullo stato di salute <strong>del</strong>le<br />
popolazioni residenti nelle aree interessate<br />
da poli industriali, minerari e<br />
militari <strong>del</strong>la Regione Sardegna».<br />
«Gli eccessi di malattie rilevati in<br />
questo studio sono il frutto <strong>del</strong>la<br />
disattenzione verso le conseguenze<br />
sulla salute degli interventi sul territorio»,<br />
ha detto Nerina Dirindin,<br />
Assessore alla Sanità <strong>del</strong>la Regione<br />
Sardegna.<br />
«I magistrati arrivano quando il<br />
danno è già stato fatto; bisogna intervenire<br />
prima», ha aggiunto<br />
Felice Casson, pubblico ministero<br />
al processo di Porto Marghera, consulente<br />
<strong>del</strong> «Rapporto sullo stato di<br />
salute <strong>del</strong>le popolazioni residenti in<br />
aree interessate da poli industriali,<br />
minerari e militari <strong>del</strong>la Regione<br />
Sardegna»<br />
E’ un dato di fatto: in alcune aree <strong>del</strong>la<br />
Sardegna si sta peggio che nel resto<br />
<strong>del</strong>l’Italia. In generale, ci si ammala<br />
di più di malattie respiratorie e <strong>del</strong>l’apparato<br />
digerente. In particolare,<br />
gli uomini sono più colpiti da tumori<br />
<strong>del</strong> polmone, <strong>del</strong> fegato e <strong>del</strong> sangue.<br />
Malattie che sono in gran parte causate<br />
dall’inquinamento ambientale e<br />
dalle esposizioni professionali.<br />
Non a caso, le aree dove si sta peggio<br />
sono quelle industriali (a Nord, Porto<br />
Torres; a Sud, Portoscuso e Sarroch),<br />
e quelle minerarie di Arbus e di Iglesias.<br />
Ma non solo: anche alla Maddalena<br />
si registra un eccesso di linfomi.<br />
La denuncia è contenuta nel «Rapporto<br />
sullo stato di salute <strong>del</strong>le popolazioni<br />
residenti in aree interessate<br />
da poli industriali, minerari e militari<br />
<strong>del</strong>la Regione Sardegna» (pubblicato<br />
come supplemento al numero 1 <strong>del</strong><br />
2006 di Epidemiologia & Prevenzione),<br />
un’ampia ricerca voluta dall’Assessorato<br />
alla Sanità <strong>del</strong>la Regione<br />
Sardegna.<br />
In tutto sono 18 le aree considerate a<br />
rischio (suddivise in industriali, minerarie,<br />
militari e urbane) che sono<br />
state analizzate nel Rapporto, per un<br />
totale di 71 comuni e circa 850.000<br />
abitanti, ossia poco più <strong>del</strong>la metà<br />
<strong>del</strong>la popolazione <strong>del</strong>la Sardegna.<br />
«Per la prima volta dopo lustri di<br />
inerzia la Regione compie uno studio<br />
completo, il più completo possibile<br />
in base ai dati statistici disponibili»<br />
ha affermato l’Assessore alla Sanità<br />
Nerina Dirindin.<br />
ASSESSORE REGIONALE<br />
COL CONATO SARDEGNA<br />
Lo studio <strong>del</strong>l’Assessore Nerina<br />
Dirindin, sull’inquinamento<br />
ambientale provocato<br />
dagli impianti industriali<br />
che operano nell’Isola, non<br />
presenta alcun margine di<br />
ragionevolezza, nel momento<br />
in cui non tiene conto <strong>del</strong><br />
confronto tra vecchia e nuova<br />
condizione, tra effetti che<br />
maturano in cicli di tre-quattro<br />
lustri (vedi neoplasie), tra<br />
dati riferiti a vecchi minatori<br />
affetti da silicosi e antracosi.<br />
Inoltre esso insinua il sospetto<br />
d’allarmismo fine a se<br />
stesso, laddove non si ha il<br />
coraggio di indicare soluzioni,<br />
le sole atte a giustificare<br />
l’iniziativa adottata dall’Assessore<br />
che lo stesso autorevole<br />
rappresentante <strong>del</strong>la<br />
Margherita on. Antonello<br />
Soro ha definito “un errore<br />
averla in Giunta” (non solo<br />
per l’importazione di manager).<br />
L’agire <strong>del</strong>l’Assessore Dirindin,<br />
arroccata sulle sue posizioni<br />
di esclusiva criminalizzazione<br />
<strong>del</strong>l’industria, grazie<br />
alla cortina di studiosi-statistici<br />
e magistrati d’oltreTirreno,<br />
si scontra con la realtà di<br />
un’industria ormai indirizzata<br />
a voler perseguire la migliore<br />
condizione ambientale, la sicurezza<br />
in fabbrica e il dialogo<br />
con le istituzioni.<br />
L’INDAGINE SULLO STATO DI SALUTE<br />
NEI TERRITORI DEI POLI INDUSTRIALI<br />
VOLUTO DALL’ASSESSORE DIRINDIN<br />
Ma ciò che l’Assessore Nerina<br />
Dirindin non ha tenuto<br />
in debita considerazione è<br />
il fatto che “termometro”<br />
<strong>del</strong>lo stato ambientale dentro<br />
è fuori gli stabilimenti<br />
sono diventati, nel tempo, gli<br />
stessi lavoratori i quali non<br />
accetteranno, mai e poi mai,<br />
che alcuno attenti al loro stato<br />
occupativo.<br />
E’ la medesima condizione<br />
che i lavoratori hanno stabilito<br />
dentro e fuori gli stabilimenti<br />
di Piemonte, Lombardia, Veneto,<br />
Emilia dove non esistono<br />
isole felici in fatto ambientale<br />
e dove, vedi Porto Marghera,<br />
lo Stato è intervenuto massicciamente<br />
ottenendo solo un<br />
parziale miglioramento ambientale.<br />
Cosa ne sarebbe se in<br />
un solo ambiente sardo (industriale<br />
o non) venissero riscontrate<br />
le condizioni <strong>del</strong> mare di<br />
Venezia, Murano, Burano<br />
Cosa ne sarebbe <strong>del</strong>l’Isola se<br />
dovessero registrarsi chiusure<br />
al traffico urbano come nelle<br />
metropoli <strong>del</strong> Nord e Centro<br />
Italia<br />
O forse si vorrà far credere<br />
che l’inquinamento e le conseguenze<br />
sullo stato di salute<br />
<strong>del</strong>le popolazioni <strong>del</strong>le<br />
Regioni più industrializzate<br />
d’Italia sia differente da<br />
quelle analizzate dal “team<br />
Dirindin” per la Sardegna<br />
La ricerca è stata condotta da un<br />
gruppo di medici, statistici ed epidemiologi<br />
<strong>del</strong>le Università di Udine,<br />
Torino e Firenze, con il coordinamento<br />
di Annibale Biggeri, epidemiologo<br />
e statistico medico <strong>del</strong>l’Università di<br />
Firenze. I finanziamenti sono giunti<br />
dall’Unione europea nell’ambito<br />
<strong>del</strong>l’attività di assistenza tecnica agli<br />
Osservatori epidemiologici <strong>del</strong>le<br />
regioni meridionali, fornita da ESA<br />
(Epidemiologia per lo Sviluppo e<br />
l’Ambiente, associazione temporanea<br />
d’impresa tra Azienda sanitaria<br />
di Grugliasco, Piemonte, ARPA Piemonte,<br />
Azienda sanitaria città di Milano,<br />
Università di Firenze e Azienda<br />
sanitaria Roma E).<br />
La salute nell’isola<br />
«Per oltre un anno il nostro lavoro è<br />
consistito nel radunare e confrontare<br />
dati già esistenti, ma che non erano<br />
mai stati messi l’uno di fianco all’altro»<br />
dice l’epidemiologo <strong>del</strong>l’Università<br />
di Torino Benedetto Terracini,<br />
uno degli autori <strong>del</strong>lo studio. «I dati<br />
Istat relativi al ventennio 1981-2001<br />
ci hanno dato le informazioni sulla<br />
mortalità nell’intera regione e nelle<br />
aree considerate, mentre dalle schede<br />
di dimissioni ospedaliere <strong>del</strong> periodo<br />
2001-2003 abbiamo ricavato i dati<br />
sui ricoveri. Da questi dati grezzi siamo<br />
partiti per arrivare a costruire una<br />
fotografia <strong>del</strong>la realtà di salute <strong>del</strong>le<br />
18 aree considerate».<br />
Sardegna e Italia<br />
Le regioni meridionali hanno perso il<br />
vantaggio di cui godevano in termini<br />
di mortalità rispetto alle regioni <strong>del</strong><br />
centro-nord. Anzi ormai Campania,<br />
Sicilia e Sardegna sono allineate<br />
con Piemonte, Friuli Venezia Giulia,<br />
Liguria e Lombardia. L’Italia si è uniformata.<br />
«Confrontando i dati <strong>del</strong>la Sardegna<br />
con quelli italiani è emersa una maggiore<br />
presenza di malattie infettive<br />
(+23% negli uomini; +12% nelle<br />
donne), respiratorie (+22%; +15%)<br />
e <strong>del</strong>l’apparato digerente (+26%;<br />
+9%). Resta ancora un residuo vantaggio<br />
per quanto riguarda le malattie<br />
circolatorie ed alcuni tumori» spiega<br />
Annibale Biggeri. «Ma informazioni<br />
più indicative sono state ottenute dal<br />
paragone tra le 18 aree considerate e<br />
il resto <strong>del</strong>la regione». Le differenze<br />
di salute sono da ricercare all’interno<br />
<strong>del</strong>la regione.<br />
Aree industriali<br />
La mortalità per malattie respiratorie<br />
era significativamente in eccesso<br />
negli uomini a Portoscuso (sono stati<br />
osservati 205 casi rispetto a 125 attesi)<br />
e a San Gavino (69/47). Morti<br />
per pneumoconiosi (termine che<br />
raggruppa malattie come l’asbestosi,<br />
dovuta all’inalazione di particelle di<br />
amianto, e la silicosi, causata dall’inalazione<br />
di particelle di silice)<br />
sono state rilevate sporadicamente,<br />
tranne a Portoscuso, dove l’eccesso<br />
era marcato (osservati/attesi 117/30).<br />
I rischi di morte per cancro polmonare<br />
negli uomini mostravano allontanamenti<br />
dai valori attesi nelle aree di<br />
Portoscuso e Sarroch (entrambe con<br />
eccessi <strong>del</strong> 24%). A Porto Torres, la<br />
mortalità era in eccesso nei due generi<br />
per tutte le cause (<strong>del</strong> 4% negli<br />
uomini e <strong>del</strong> 9% nelle donne), per le<br />
malattie respiratorie (8 e 28%), per<br />
malattie <strong>del</strong>l’apparato digerente (13<br />
e 21%), per tutti i tumori (ancora 4<br />
e 9%). Anche la mortalità per tumori<br />
<strong>del</strong> fegato era in eccesso nei due sessi<br />
(18 e 21%), osservazione confermata<br />
dai tassi di incidenza <strong>del</strong> Registro<br />
tumori locale.<br />
Tra le aree industriali, a Porto Torres<br />
è stato osservato l’eccesso più consistente<br />
di morti per tumori <strong>del</strong> sistema<br />
linfoemopoietico sia negli uomini<br />
(osservati/attesi 99/84) sia nelle donne<br />
(73/68).<br />
«Tutte le statistiche sono state ottenute<br />
al netto <strong>del</strong> contributo portato<br />
dalle differenze socioeconomiche»<br />
dice Corrado Lagazio, biostatistico<br />
<strong>del</strong>l’Università di Udine. «Ma è da<br />
notare che le aree industriali tra il<br />
1991 e il 2001 hanno perso il vantaggio<br />
che avevano sulla base degli<br />
indicatori di deprivazione materiale»<br />
precisa Dolores Catelan, statistica<br />
<strong>del</strong> gruppo di ricerca <strong>del</strong>l’Università<br />
di Firenze.<br />
Politica<br />
Aree minerarie<br />
Nonostante una generale tendenza<br />
alla riduzione <strong>del</strong>l’eccesso di mortalità<br />
per malattie respiratorie non<br />
tumorali, intorno al 2000 entrambe<br />
le aree mostrano ancora eccessi<br />
significativi negli uomini (osservati/attesi<br />
119/86 a Iglesias e 156/63<br />
ad Arbus). In anni recenti, i morti<br />
per pneumoconiosi sono stati in<br />
media 20 all’anno ad Arbus e 10 a<br />
Iglesias. Anche il cancro polmonare<br />
negli uomini era aumentato nelle<br />
due aree (72/56 ad Arbus e 108/72<br />
a Iglesias).<br />
Aree militari<br />
Eccessi significativi di morti e ricoveri<br />
ospedalieri per linfoma non<br />
Hodgkin sono stati osservati a La<br />
Maddalena (mortalità 1981-2001,<br />
negli uomini, 17 osservati contro 6,3<br />
attesi, nelle donne 8/5,6). Nell’area<br />
di Salto di Quirra, nel 1997-2001<br />
le morti per mieloma (negli uomini<br />
5/2,3) e per leucemie erano aumentate<br />
nei due sessi (complessivamente<br />
osservati/attesi 20/13,3, statisticamente<br />
non significativo).<br />
Aree urbane<br />
Le aree urbane in Sardegna mostrano<br />
buoni valori degli indicatori<br />
socioeconomici considerati. Il profilo<br />
di salute a Cagliari e Sassari è<br />
quello tipico <strong>del</strong>le città <strong>del</strong> mondo<br />
occidentale. La mortalità per tumori<br />
<strong>del</strong> colon-retto, <strong>del</strong> polmone, <strong>del</strong>la<br />
mammella e <strong>del</strong>la cervice uterina è<br />
relativamente alta rispetto alla media<br />
regionale.<br />
I colpevoli: l’inquinamento ambientale<br />
e l’ambiente di lavoro<br />
Due siti nazionali oggetto di bonifica,<br />
finanziamenti importanti per<br />
opere di risanamento ambientale,<br />
testimoniano la gravità <strong>del</strong>l’inquinamento<br />
<strong>del</strong>l’ambiente nei due più<br />
importanti poli industriali sardi. Riqualificazione<br />
da un lato, tutela <strong>del</strong>le<br />
opportunità di sviluppo che ancora<br />
l’industria offre all’isola, dall’altro.<br />
Ma oggi al tavolo <strong>del</strong>le negoziazioni<br />
siede un nuovo interlocutore: la salute,<br />
o forse si dovrebbe dire la malattia.<br />
«Pur con i limiti di una indagine<br />
epidemiologica basata sui certificati<br />
di causa di morte e sulle schede di<br />
dimissione ospedaliera», illustra<br />
Catelan, «sono emerse indicazioni<br />
di danni subiti dalle popolazioni<br />
residenti nelle aree a forte pressione<br />
ambientale». Il contesto in molti<br />
casi parla da sé: eccessi di mortalità<br />
e ricoveri coerenti negli uomini e<br />
nelle donne suggeriscono il ruolo<br />
di fattori ambientali, «come documentato<br />
nel rapporto quando viene<br />
esaminata la letteratura epidemiologica<br />
e gli studi pregressi, e come<br />
quando si riportano le campagne<br />
svolte in passato sulle esposizioni<br />
<strong>del</strong>la popolazione a sostanze tossiche<br />
e cancerogene» spiega Roberta<br />
Pirastu <strong>del</strong>l’Università La Sapienza<br />
di Roma. In altri casi è l’ambiente<br />
di lavoro, dove si registrano eccessi<br />
nei soli uomini ed in relazione alla<br />
presenza di lavorazioni che possono<br />
comportare il contatto con sostanze<br />
nocive o al lavoro nelle miniere.<br />
Il futuro<br />
«Uno studio di epidemiologia descrittiva<br />
come questo si propone di<br />
fotografare lo stato di salute <strong>del</strong>la<br />
popolazione e non affronta, se non<br />
indirettamente, il problema di stabilire<br />
se esista una relazione di causalità<br />
tra fattori ambientali e rischio di<br />
malattia» puntualizza Biggeri. «Esso<br />
fornisce piuttosto una base per la definizione<br />
di priorità e informazioni<br />
essenziali per una pianificazione e<br />
una programmazione sanitaria adeguate».<br />
Compiti che reclamano un<br />
intervento da parte <strong>del</strong>le istituzioni,<br />
in primis quelle regionali.<br />
«Questo studio è un buon punto di<br />
partenza: da qui si può procedere<br />
sia per via amministrativa sia per via<br />
giudiziaria, ma la mia esperienza<br />
sconsiglia di affidare tutte le speranze<br />
alla magistratura» osserva Felice<br />
Casson, il magistrato che ha sostenuto<br />
l’accusa al processo di Porto<br />
Marghera e che ha partecipato a<br />
questo studio in qualità di consulente.<br />
«Serve la concertazione tra istituzioni,<br />
imprese e, soprattutto, serve<br />
una stagione di verità che ci liberi<br />
dalle bugie o dai silenzi <strong>del</strong> passato.<br />
Non è facile, ma ora la Sardegna ha<br />
gli strumenti per farlo».
DOMUSNOVAS - Barraxiutta Pista Forestale<br />
I lavori hanno avuto lo<br />
scopo di migliorare<br />
l’accessibilità dei siti<br />
minerari che insistono<br />
lungo la strada<br />
Barraxiutta-Perda<br />
Niedda. È stata<br />
pertanto eseguita la<br />
manutenzione <strong>del</strong>la<br />
strada di accesso<br />
mediante la<br />
realizzazione <strong>del</strong>la<br />
sovrastruttura e, al fine<br />
di valorizzare il sito,<br />
sono stati fatti lavori di<br />
forestazione e<br />
realizzazione di arredi<br />
rurali, staccionate e<br />
muretti a secco; è<br />
stata infine eseguita la<br />
messa in sicurezza<br />
<strong>del</strong>le pareti di<br />
sbancamento.<br />
BALLAO - Flumendosa manutenzioni ambientali<br />
Sono state recuperate<br />
vaste aree che sono<br />
state integrate con le<br />
opere preesistenti: è<br />
stata restituita<br />
funzionalità all’alveo<br />
previa manutenzione<br />
di gabbionate ed<br />
eliminazione di<br />
vegetazione<br />
infestante. L’intera<br />
viabilità è stata<br />
sottoposta ad<br />
interventi di<br />
manutenzione<br />
(compresi muri a<br />
secco e staccionate),<br />
infine è stata<br />
realizzata la<br />
risagomatura <strong>del</strong>la<br />
sede stradale.<br />
GUSPINI - Santa maria di Neapolis, scavi archeologici<br />
I lavori hanno avuto per oggetto, in una prima fase, la pulizia e il diserbamento <strong>del</strong> sito, la<br />
ricerca e lo scavo senza l’ausilio di mezzi meccanici; successivamente sono stati<br />
realizzati lavori di cernita, recupero, conservazione e catalogazione dei reperti, nonché<br />
opere di restauro e consolidamento <strong>del</strong>le strutture archeologiche.<br />
BUGGERRU - M.te Rosmarino, Grotta <strong>del</strong>le Lumache<br />
Sistemazione <strong>del</strong> sentiero d’accesso alla Grotta <strong>del</strong>le Lumache, caratterizzato da<br />
un’elevata pendenza e da un’estrema irregolarità <strong>del</strong> fondo. L’intervento ha permesso il<br />
miglioramento <strong>del</strong>l’accessibilità e la realizzazione di una piazzola lungo la viabilità<br />
esistente, di un chiosco e di opere di messa in sicurezza <strong>del</strong> tracciato.<br />
ARBUS - Montevecchio manutenzione ex-foresteria<br />
Manutenzione degli infissi interni ed esterni <strong>del</strong> fabbricato <strong>del</strong>l’ex foresteria, rifacimento<br />
<strong>del</strong>la tinteggiatura interna e adeguamento <strong>del</strong>l’impianto elettrico.<br />
IL CATASTO HA CAMBIATO CASA...<br />
... E ANCHE CITTA’<br />
Si da avvio alla prima fase di un più ampio<br />
prossimo decentramento <strong>del</strong> servizio catastale<br />
Dal 16 FEBBRAIO 2004<br />
non sarà più necessario<br />
recarsi a Cagliari per richiedere<br />
VISURE E<br />
CERTIFICATI CATASTALI<br />
Grazie al nuovo servizio attivo presso<br />
il locali <strong>del</strong>la 19 a COMUNITA’MONTANA<br />
ubicati ubicati in IGLESIAS in IGLESIAS via Argentaria via Roma 14 25<br />
IL CATASTO E’ MOLTO<br />
PIU’ VICINO AI CITTADINI<br />
Tutti gli interessati possono recarsi<br />
presso la COMUNITA’MONTANA nei seguenti orari:<br />
dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30<br />
lunedì e mercoledì anche dalle 16,00 alle 18,00<br />
Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al numero: 0781.22881<br />
Il Presidente<br />
<strong>del</strong>la 19 a Comunità Montana<br />
Marco Marras<br />
Da oggi è anche possibile prenotare i documenti. Compilando un apposito modulo,<br />
che dovrà essere lasciato presso lo Sportello Catastale <strong>del</strong>la Comunità Montana di Iglesias<br />
(con relativi diritti), il cittadino potrà passare a ritirare la propria visura con comodo<br />
e senza perdite di tempo. Si ricorda che il lunedì e il mercoledì l’ufficio resta aperto anche<br />
di pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00. Per eventuali informazioni si potrà telefonare<br />
a: 0781. 22881.<br />
Il Servizio è erogato in collaborazione con<br />
GEOPARCO Scarl, ATI: IFRAS-INTINI-SERVIZI GLOBALI<br />
Servizi agli enti locali nell’ambito <strong>del</strong> piano di stabilizzazione ex LSU
10<br />
Grazie ad un accordo tra i Vigili<br />
<strong>del</strong> Fuoco e la Regione, parte<br />
anche in Sardegna un servizio<br />
di elisoccorso capace di operare<br />
sistematicamente in tutta<br />
l’Isola e per tutto l’anno. La<br />
Sardegna è tra le ultime regioni<br />
italiane ad attivare questo importante<br />
servizio che garantirà<br />
un rapido intervento di soccorso<br />
tecnico e sanitario in casi di<br />
emergenza.<br />
Il protocollo (firmato dal Direttore<br />
Regionale per la Sardegna<br />
dei Vigili <strong>del</strong> Fuoco, <strong>del</strong> Soccorso<br />
Pubblico e <strong>del</strong>la Difesa<br />
Civile Pippo Sergio Mistretta, e<br />
dal Direttore generale <strong>del</strong>l’Assessorato<br />
regionale alla Sanità<br />
Mariano Girau) prevede una<br />
sperimentazione di tre mesi<br />
(fino al 30 giugno), durante la<br />
quale il servizio coprirà l’intero<br />
territorio regionale avvalendosi<br />
di un elicottero AB412 messo a<br />
disposizione dai Vigili <strong>del</strong> Fuoco,<br />
con base operativa presso<br />
il Settimo Reparto Volo <strong>del</strong>la<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />
ACCORDO REGIONE E POMPIERI<br />
PER SERVIZIO DI ELISOCCORSO La Regione investira’ altri 63<br />
milioni di euro per il settore informatico<br />
e le nuove tecnologie.<br />
L’annuncio è arrivato dall’Assessore<br />
regionale agli Affari Generali<br />
Massimo Dadea.<br />
“Il governo regionale, ha spiegato<br />
l’Assessore, ritiene di fondamentale<br />
importanza lo sviluppo<br />
<strong>del</strong> settore <strong>del</strong>l’Ict in Sardegna.<br />
In tal senso sono stati appaltati<br />
lavori per circa 88 milioni<br />
di euro nel 2004 e nel 2005”.<br />
Massimo Dadea ha precisato,<br />
Polizia di Stato, ad Abbasanta.<br />
L’intervento <strong>del</strong>l’elisoccorso<br />
sarà attivato dai Servizi 118 di<br />
Cagliari e di Sassari.<br />
L’equipaggio <strong>del</strong>l’elicottero è<br />
costituito da un primo pilota,<br />
da un copilota e da uno specialista<br />
motorista. Ad Abbasanta<br />
sarà garantita la presenza di<br />
un medico e di un infermiere<br />
professionale, altamente qualificati<br />
per il soccorso sanitario<br />
urgente, messi a disposizione<br />
dalla Direzione Generale<br />
<strong>del</strong>l’Assessorato <strong>del</strong>l’Igiene e<br />
Sanità tramite le Aziende Asl<br />
competenti, mentre per conto<br />
dei Vigili <strong>del</strong> Fuoco presteranno<br />
servizio di pronto intervento<br />
anche due sommozzatori e due<br />
aerosoccorritori speleo-alpinofluviali.<br />
Nel caso in cui un evento grave,<br />
in atto o temuto, esiga una<br />
maggiore capacità operativa, il<br />
Nucleo Elicotteri dei Vigili <strong>del</strong><br />
Fuoco ed il Servizio 118 di Cagliari<br />
e Sassari potranno essere<br />
attivati per l’approntamento<br />
di un secondo elicottero con<br />
relativi equipaggi e personale<br />
sanitario.<br />
Il costo <strong>del</strong> servizio garantito<br />
dai Vigili <strong>del</strong> Fuoco, per i primi<br />
tre mesi di sperimentazione, è<br />
di 130 mila euro.<br />
Entro il 15 giugno sarà effettuata<br />
una valutazione dei costi<br />
e dei risultati <strong>del</strong> servizio svolto<br />
per verificare l’opportunità<br />
di proseguire l’attività, oltre nei<br />
mesi da luglio a settembre con<br />
l’utilizzo di due elicotteri dei<br />
Vigili <strong>del</strong> Fuoco di stanza negli<br />
aeroporti di Cagliari-Elmas ed<br />
Alghero-Fertilia, durante l’intero<br />
anno in via permanente<br />
con un elicottero, di stanza ad<br />
Abbasanta.<br />
La convenzione stipulata prevede<br />
anche nuove opportunità<br />
di formazione per altri operatori<br />
sanitari, in modo da integrare<br />
il gruppo di professionisti impegnati<br />
nel servizio di elisoccorso.<br />
RISTO-SERVICE<br />
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NELLA RISTORAZIONE !<br />
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SI EFFETTUANO CONVENZIONI CON ENTI PUBBLICI E PRIVATI<br />
Il Comitato esecutivo di Anci<br />
Sardegna ha espresso un giudizio<br />
positivo sulla proposta di emendamento<br />
<strong>del</strong>la Giunta regionale<br />
presentata dal Consiglio di attribuire<br />
all’Autorità d’Ambito dei<br />
servizi idrici integrati anche la<br />
competenza sui Rifiuti solidi urbani,<br />
per razionalizzare i servizi<br />
e addivenire così alla tariffa unica<br />
in tutto il territorio regionale.<br />
L’Anci Sardegna ha espresso altresì<br />
soddisfazione per la <strong>del</strong>ibera<br />
<strong>del</strong>la Giunta regionale con la<br />
inoltre, quali saranno gli investimenti<br />
<strong>del</strong>la Regione previsti per<br />
l’immediato futuro. “L’Amministrazione,<br />
ha spiegato ancora<br />
l’Assessore, ha in programma<br />
ulteriori investimenti per 25 milioni<br />
di euro in base all’Accordo<br />
di programma Quadro e circa<br />
38 milioni in base ai bandi Por.<br />
Inoltre, vista la natura <strong>del</strong> settore,<br />
strettamente legata all’innovazione<br />
e alla ricerca, l’Amministrazione<br />
regionale ha in progetto<br />
la realizzazione <strong>del</strong> nuovo<br />
quale ha accolto tutte le proposte<br />
che al riguardo erano state discusse<br />
e approvate dal Comitato<br />
esecutivo in un’apposita riunione<br />
<strong>del</strong> sette marzo scorso, durante<br />
la quale erano stati affrontati<br />
preoccupanti problemi che in più<br />
parti <strong>del</strong>la Sardegna erano sorti<br />
proprio in tema di gestione dei<br />
Politica<br />
INFORMATICA E NUOVE TECNOLOGIE<br />
LA REGIONE INVESTE ALTRI 63 MILIONI<br />
Su proposta <strong>del</strong>l’Assessore <strong>del</strong>la<br />
Pubblica Istruzione, Elisabetta<br />
Pilia, la Giunta ha approvato un<br />
intervento di grande peso per la<br />
lotta alla dispersione e all’abbandono<br />
scolastico in Sardegna,<br />
che hanno indici al di sopra <strong>del</strong>la<br />
media italiana e quasi sempre<br />
superiori rispetto a quella <strong>del</strong><br />
Mezzogiorno. Sono stati stanziati<br />
5 milioni di euro, previsti<br />
nella Finanziaria 2006, per borse<br />
di studio destinate agli studenti<br />
<strong>del</strong>le scuole medie inferiori e<br />
superiori, che vivono in famiglie<br />
economicamente svantaggiate.<br />
Hanno diritto alle borse di studio<br />
i ragazzi che, nell’anno scolastico<br />
2005/2006, saranno promossi<br />
con una votazione minima non<br />
inferiore al “buono” nelle scuole<br />
medie inferiori e al 7 nella<br />
scuola secondaria di secondo<br />
grado.<br />
Nelle scorse settimane, l’Esecutivo<br />
aveva approvato, a favore<br />
<strong>del</strong>le famiglie disagiate,<br />
il Piano di riparto tra i Comuni<br />
sardi <strong>del</strong>lo stanziamento di<br />
6.729.609 euro di fondi statali<br />
(legge 62/2000), destinati a<br />
borse di studio per le spese<br />
d’istruzione dei figli frequentanti<br />
la scuola <strong>del</strong>l’obbligo e la<br />
secondaria superiore nell’anno<br />
scolastico 2005-2006.<br />
Ora, invece, è stato approvato<br />
in via definitiva anche il disegno<br />
di legge su “Norme per<br />
l’Educazione, l’Istruzione e la<br />
Formazione professionale”,<br />
presentato dall’Assessore Elisabetta<br />
Pilia di concerto con<br />
l’assessore <strong>del</strong> Lavoro, Formazione<br />
professionale, Cooperazione<br />
e Sicurezza sociale,<br />
Maddalena Salerno. Il testo di<br />
legge era stato approvato dalla<br />
Giunta in via provvisoria il 21<br />
ottobre 2005. E’ poi seguita<br />
un’ampia consultazione sul territorio<br />
regionale, durata più di<br />
tre mesi, che ha coinvolto con<br />
un incontro regionale e appuntamenti<br />
provinciali insegnanti,<br />
dirigenti scolastici, genitori,<br />
associazioni, sindacati, enti di<br />
formazione. Modifiche e integrazioni<br />
alla legge sono state<br />
apportate proprio in seguito ai<br />
suggerimenti e alle critiche raccolte<br />
durante il confronto. “Il<br />
disegno di legge si è irrobustito<br />
e perfezionato con il contrito di<br />
centinaia di persone”, ha detto<br />
l’Assessore Elisabetta Pilia,<br />
soddisfatta “perché in questo<br />
modo potrà rispondere più efficacemente<br />
ai problemi e alle<br />
urgenze <strong>del</strong>la scuola sarda. E’<br />
il risultato di una vera partecipazione”.<br />
Nel testo normativo sull’Istruzione<br />
e la Formazione professionale,<br />
una <strong>del</strong>le priorità è l’aumento<br />
<strong>del</strong> numero di diplomati<br />
in Sardegna. Lo stanziamento<br />
di 5 milioni di euro per borse<br />
di studio per gli studenti sardi<br />
è un’ulteriore azione in questa<br />
direzione, per superare il ritardo<br />
rispetto alle altre regioni italiane.<br />
In Sardegna il mancato conseguimento<br />
<strong>del</strong>la licenza di scuola<br />
secondaria di primo grado si<br />
attesta al 12 per cento e risulta<br />
superiore alla media nazionale<br />
di circa il 2 per cento, mentre<br />
l’indice di possesso <strong>del</strong> diploma<br />
di scuola superiore è <strong>del</strong> 29,82,<br />
distretto <strong>del</strong>l’Ict con un investimento<br />
di circa 21 milioni di euro,<br />
destinati alla Ricerca tecnologica<br />
e strategica, allo sviluppo<br />
d’impresa e alla formazione”.<br />
L’ultimo importante investimento<br />
<strong>del</strong>la Regione in questo<br />
settore riguarda uno studio di<br />
fattibilita’ per un Sistema Hot<br />
Spot Costiero che consente a<br />
tutte le imbarcazioni che navigano<br />
o sostano nelle vicinanze<br />
coste sarde l’accesso gratuito a<br />
internet.<br />
ANCI SARDEGNA CHIEDE<br />
ALL’AUTORITA’ D’AMBITO<br />
ANCHE LA GESTIONE RSU<br />
L’Assessore <strong>del</strong>la Pubblica<br />
Istruzione <strong>del</strong> Comune di<br />
Carbonia Efisio Piras ha comunicato<br />
che è stato bandito<br />
un pubblico concorso, per<br />
soli titoli, per l’assegnazione<br />
di 125 assegno di studio <strong>del</strong><br />
valore di 250,00 euro ciascuno.<br />
Detti assegni sono destinati<br />
ad altrettanti studenti residenti<br />
nel Comune di Carbonia,<br />
che abbiano conseguito<br />
la promozione nell’anno scolastico<br />
2004-5 e che frequentano,<br />
nell’anno scolastico<br />
2005-6, un qualsiasi istituto<br />
d’istruzione superiore.<br />
Per poter prendere parte al<br />
concorso, gli interessati dovranno<br />
avere i requisiti richiesti<br />
nel bando integrale di<br />
Rifiuti solidi urbani e di disparità<br />
di tariffe.<br />
L’Anci Sardegna ha auspicato<br />
che la soluzione adottata dalla<br />
Giunta venga accolta dal Consiglio<br />
regionale in quanto quella<br />
più rispondente alle esigenze dei<br />
Comuni e <strong>del</strong>l’intera cittadinanza.<br />
STANZIATI 5 MILIONI DI EURO<br />
BORSE A STUDENTI DISAGIATI<br />
inferiore al dato nazionale di circa<br />
il 3 per cento.<br />
L’Assessore Elisabetta Pilia ha<br />
proposto alla Giunta di concedere<br />
un contributo a tutti i Comuni<br />
<strong>del</strong>la Sardegna per l’assegnazione<br />
<strong>del</strong>le borse di studio agli<br />
studenti disagiati. E’ stata fissata<br />
una quota minima di 500 euro a<br />
favore di tutte le amministrazioni<br />
comunali, per garantire quelle<br />
di piccole dimensioni, mentre la<br />
ripartizione <strong>del</strong>lo stanziamento<br />
complessivo è stata effettuata<br />
(le somme sono indicate in un<br />
allegato alla <strong>del</strong>ibera di Giunta)<br />
in base alla popolazione residente<br />
in età scolare tra gli 11 e i 18<br />
anni (dati Istat 2005).<br />
125 ASSEGNI DI STUDIO<br />
A STUDENTI DI CARBONIA<br />
concorso, disponibile a partire<br />
dal 2 maggio 2006, unitamente<br />
al modulo di domanda,<br />
disponibile sul sito internet<br />
www.comune.carbonia.ca.it,<br />
oppure presso l’ufficio Pubblica<br />
Istruzione (via Mazzini<br />
68 ex elementari Gritti) e nella<br />
Circoscrizioni ai seguenti<br />
orari: lunedì, mercoledì, giovedì<br />
venerdì dalla ore 9.30<br />
alle 12.00; martedì dalle ore<br />
16.00 alle 17.30.<br />
Le domande di partecipazione<br />
dovranno essere presentate<br />
improrogabilmente entro il<br />
9 giugno 2006. Non verranno<br />
prese in considerazione le<br />
domande pervenute fuori termine<br />
o con documentazione<br />
irregolare e incompleta.<br />
• Costruzioni meccaniche metalliche<br />
• Costruzioni e manutenzioni<br />
impianti industriali<br />
• Automazione industriale<br />
elettrica ed elettronica<br />
Sede Legale: Via Roma, 50 - 09013 Carbonia (CA)<br />
Ufficio e Stabilimento: Loc. Pozzo Nuovo - 09010 Bacu Abis -Carbonia (CA)<br />
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email: logalsrl@tiscali.it
Politica<br />
IL SINDACO DI VILLAMASSARGIA PORCU<br />
ATTENDATO DA OLTRE UN MESE A ORBAI<br />
PER CHIEDERE LA VALORIZZAZIONE DEL SITO<br />
Sergio Rombi<br />
Il vecchio villaggio minerario di Orbai<br />
(Villamassargia), per tre quarti<br />
ormai recuperato e pronto ad essere<br />
valorizzato, è tornato d’attualità<br />
non per la sua suggestiva posizione<br />
o utilizzo dei vari ambienti degni di<br />
un villaggio vacanza, ma perché il<br />
Sindaco Franco Porcu vi si è autoconsegnato,<br />
attendandosi nei pressi<br />
<strong>del</strong>l’imboccatura <strong>del</strong>la miniera, per<br />
rivendicare il completamento dei<br />
lavori e la possibilità di avviare la<br />
gestione <strong>del</strong>l’intero complesso.<br />
“Non penso sia più tollerabile, ha<br />
detto il Sindaco di Villamassargia<br />
Franco Porcu, che un sito minerario<br />
quasi interamente recuperato coi<br />
soldi pubblici debba rimanere chiuso<br />
perché mancano alcune infrastrutture<br />
(strada, luce, depurazione,<br />
arredi) per poterlo utilizzare al meglio<br />
e in grado di dare occupazione<br />
nel settore culturale, vacanziero e<br />
museale. Sette anni fa vennero spesi<br />
circa nove miliardi, ne mancano<br />
ancora tre (miliardi di vecchie lire)<br />
e nessuno vuole assumersi l’onere.<br />
Abbiamo presentato un progetto<br />
di Accordo di Programma con Ati<br />
PIANO DI VALORIZZAZIONE DI ORBAI<br />
PROPOSTO DA GEOPARCO-ATI IFRAS<br />
Ifras, ma alla Regione pare non vada<br />
bene. Però non ci hanno dato alcuna<br />
alternativa alla proposta che ha tutti<br />
i crismi <strong>del</strong>la oggettiva regolarità,<br />
compresa l’ipotesi di gestione”.<br />
Solo dopo un mese l’Assessore regionale<br />
<strong>del</strong>l’Industria ha convocato<br />
il Sindaco Porcu, assicurando che<br />
Orbai verrà ripreso in considerazione<br />
e verrà completato, con finalità<br />
ricettive-culturali, nonché congressuali.<br />
Il complesso ex minerario di Orbai,<br />
chiuso dal 1958 e acquisito al patrimonio<br />
comunale di Villamassargia,<br />
pur rientrando nell’ambito <strong>del</strong>l’Ente<br />
Parco Geominerario <strong>del</strong>la Sardegna,<br />
dopo la fase di recupero e ristrutturazione<br />
è rimasto chiuso come tutte le<br />
conseguenze che tale stato comporta.<br />
I muri stanno via via perdendo i calcinacci,<br />
l’umidità attenta i muri, le<br />
cancellate sono arrugginite, gli infissi<br />
hanno bisogno di manutenzione;<br />
come pure mancano gli arredi, l’impianto<br />
di depurazione acque e non ultima<br />
la definizione <strong>del</strong> manto stradale,<br />
certamente di natura ecologica.<br />
“In questo complesso, ha detto il<br />
Geoparco ha elaborato il piano rispettando,<br />
in linea di massima, le destinazioni<br />
d’uso previste dall’Amministrazione<br />
comunale per ciascun fabbricato<br />
<strong>del</strong> villaggio; i prodotti/servizi che si<br />
intende offrire sono infatti correlati alle<br />
strutture esistenti: ristorazione, pernottamento,<br />
sale per convegni, congressi,<br />
giornate di studio/formazione, allestimento<br />
spazi espositivi, attività sportive,<br />
escursioni.<br />
Ristorazione<br />
Il servizio, disponibile sia a pranzo che<br />
a cena, sarà operativo tutto l’anno, nei<br />
mesi da maggio a settembre per sei<br />
giorni alla settimana e nei restanti mesi<br />
per tre giorni (dal venerdi alla domenica).<br />
E’ prevista inoltre l’organizzazione di<br />
ricevimenti, banchetti di nozze, battesimi,<br />
lauree e altri eventi.<br />
Sarà in funzione anche un servizio bar<br />
–gelateria rivolto sia ai clienti <strong>del</strong>l’albergo<br />
sia a coloro che si recheranno<br />
nel villaggio in visita.<br />
Pernottamento<br />
Si prevede di utilizzare la formula <strong>del</strong><br />
bed & breakfast.<br />
Attività congressuali<br />
La sala convegni sarà a disposizione<br />
non solo per convegni ma anche per<br />
conferenze, giornate di studio e formazione,<br />
laboratori didattici.<br />
Questo servizio sarà erogato secondo<br />
due modalità: attraverso l’affitto a<br />
esterni o mediante l’organizzazione di<br />
eventi progettati ad hoc da Geoparco.<br />
Sindaco Porcu, ci sono almeno una<br />
quarantina di camere con servizi già<br />
pronte, mentre altre possono essere<br />
recuperate con la ristrutturazione di<br />
vecchi caseggiati. Inoltre l’ampio<br />
corpo centrale (vecchia direzione<br />
mineraria) con porticato si presta<br />
a sala esposizioni, così pure alcuni<br />
ambienti distaccati per sale convegni<br />
o ristorazione collettiva. Ampi forni<br />
a legna, di tipo antico, sono presenti<br />
nel corpo recuperato. Mentre attendono<br />
d’essere riportati allo stato di<br />
agibilità lo scantinato e il vecchio alloggio<br />
dei cavalli (usati per il traino<br />
dei carrelli dentro le gallerie)”.<br />
Comunque vada a finire questa vicenda,<br />
resta il fatto che siti <strong>del</strong> genere,<br />
quasi per intero recuperati, non<br />
possono essere gestiti da politici in<br />
evidente stato di cecità e di noncuranza<br />
<strong>del</strong> bene pubblico.<br />
Al Sindaco Porcu hanno portato la<br />
loro solidarietà il Presidente <strong>del</strong>la<br />
Provincia Pierfranco Gaviano, altri<br />
Sindaci <strong>del</strong> territorio, scolaresche e<br />
associazioni ambientaliste. Nessuno<br />
<strong>del</strong>la Regione, perché hanno paura<br />
<strong>del</strong>l’evidenza.<br />
Il piano di gestione è stato elaborato<br />
in linea con la politica di<br />
sviluppo pianificata dall’Amministrazione<br />
comunale di<br />
Villamassargia, che vede nella<br />
valorizzazione <strong>del</strong>le risorse<br />
locali una <strong>del</strong>le soluzioni alle<br />
principali problematiche che<br />
affliggono il Comune, tra cui<br />
il degrado sociale e la disoccupazione,<br />
causate da assenza<br />
di servizi e dalla mancanza di<br />
una base economica ben strutturata.<br />
Il territorio comunale si caratterizza<br />
infatti per valenze ambientali,<br />
naturalistiche e storico-archeologiche<br />
di grande<br />
pregio, nonché per tradizioni<br />
agro-pastorali e artigianali<br />
consolidate da tempo, che se<br />
opportunamente sfruttate offrono<br />
la possibilità di creare le<br />
condizioni per la riqualificazione<br />
<strong>del</strong> tessuto produttivo e<br />
il recupero <strong>del</strong>l’identità e <strong>del</strong><br />
patrimonio locale.<br />
“Il piano di gestione <strong>del</strong> Villaggio<br />
minerario di Orbai elaborato<br />
da Geoparco, si legge<br />
nella relazione, mira alla valorizzazione<br />
di tutte le risorse<br />
<strong>del</strong> territorio sopra enunciate,<br />
e si integra con tutte le altre<br />
iniziative già intraprese dal<br />
Comune, tra cui l’Ecomuseo<br />
<strong>del</strong>la Valle <strong>del</strong> Cixerri.<br />
La visione di Geoparco per il<br />
villaggio minerario di Orbai è<br />
la gestione di una struttura polifunzionale<br />
in grado di offrire<br />
servizi diversificati a un’utenza<br />
la più ampia possibile.<br />
I punti di forza <strong>del</strong> complesso<br />
sono rappresentati dalla facilità<br />
con la quale si può raggiungere<br />
e dalla presenza di diversi<br />
edifici e spazi all’aperto che<br />
consentono di attivare numerosi<br />
servizi e iniziative”.<br />
L’idea è quella di creare una<br />
sorta di “citta<strong>del</strong>la” in cui il<br />
visitatore possa trascorrere<br />
il tempo libero tra attività e<br />
servizi di varia natura, tra loro<br />
complementari.<br />
“L’elemento di maggiore attrazione<br />
è costituito dall’ampio<br />
ventaglio di opportunità<br />
offerte: si va dall’escursione<br />
con guida al pranzo in ristorante,<br />
dalla partita a tennis<br />
alla visione di un film, dalla<br />
visita a mostre tematiche alla<br />
partecipazione a serate di degustazione<br />
dei prodotti locali,<br />
passando per vernissage di<br />
esposizioni pittoriche e labo-<br />
Elena Cossu<br />
ratori ludico-didattici per l’infanzia”.<br />
In essa saranno comprese tutte<br />
le iniziative che possono soddisfare<br />
le esigenze di un pubblico<br />
differenziato, costituito da<br />
amanti <strong>del</strong>la natura, studiosi,<br />
scolaresche, famiglie, giovani e<br />
meno giovani.<br />
La decisione di erogare una<br />
grande varietà di servizi scaturisce<br />
dalla considerazione che<br />
maggiori sono le attività poste<br />
in essere, maggiore è la possibilità<br />
di rendere operativa la<br />
struttura per più giorni all’anno,<br />
creando così le condizioni<br />
perché la gestione sia efficiente<br />
e, di conseguenza, possa offrire<br />
quella continuità necessaria<br />
alla stabilizzazione nel tempo<br />
degli occupati.<br />
Allestimento spazi espositivi<br />
Il complesso di Orbai dispone di numerosi<br />
spazi chiusi e all’aperto che si<br />
prestano alla realizzazione di mostre,<br />
spettacoli e manifestazioni culturali in<br />
genere.<br />
Come nel caso <strong>del</strong>la sala convegni sarà<br />
possibile fruire <strong>del</strong> servizio da esterni<br />
(gli spazi potranno, infatti, essere affittati<br />
da associazioni, enti e altre organizzazioni)<br />
nonché prendere parte a iniziative<br />
pianificate durante tutto l’anno<br />
da Geoparco.<br />
Attività sportive<br />
Nel villaggio sono presenti un campo<br />
da tennis e un campo bocce a disposizione<br />
degli ospiti che soggiornano in<br />
hotel, ma anche di esterni che potranno<br />
fruire <strong>del</strong> servizio a pagamento dietro<br />
prenotazione.<br />
Grazie alla realizzazione di un percorso<br />
specifico sarà inoltre possibile praticare<br />
altri sport all’aperto, quali jogging<br />
e passeggiate in bicicletta.<br />
Escursioni<br />
Il territorio di Villamassargia, come già<br />
accennato, si caratterizza per un patrimonio<br />
storico-culturale e naturalistico<br />
di grande pregio nel quale è possibile<br />
individuare dei percorsi mono e multitematici<br />
da proporre a utenze ben<br />
individuate.<br />
Orbai si candida a ospitare sia il centro<br />
informazioni e prenotazioni sia<br />
la struttura ricettiva e di ristoro per le<br />
comitive.<br />
Per ognuno dei servizi sono in programma<br />
attività e iniziative di diversa<br />
natura finalizzate a rendere il complesso<br />
operativo e competitivo sul mercato<br />
per 365 giorni all’anno.<br />
• Sala convegni<br />
Turismo congressuale<br />
Il fenomeno <strong>del</strong> turismo congressuale<br />
negli ultimi anni ha registrato un<br />
trend crescente, soprattutto per quanto<br />
Sindaco Franco Porcu a Orbai<br />
Caro Sindaco<br />
Villamassargia - alunni solidarizzano col Sindaco<br />
riguarda quello legato ai convegni in<br />
campo medico-scientifico.<br />
La tendenza odierna è quella di offrire<br />
ai congressisti l’opportunità di aggiornarsi<br />
e confrontarsi in un’unica sede<br />
con colleghi provenienti da diverse<br />
realtà e al contempo di visitare luoghi<br />
di grande richiamo turistico.<br />
Tuttavia è di qualche anno fa la legge<br />
emanata dal Ministero <strong>del</strong>la Sanità<br />
che vieta l’organizzazione di convegni<br />
nelle località turistiche da maggio a<br />
ottobre.<br />
Il villaggio minerario di Orbai è sicuramente<br />
esente dal rispetto di questa<br />
normativa non trovandosi in una zona<br />
considerata turistica perciò può essere<br />
considerata una location alternativa per<br />
i convegni dei medici in qualsiasi periodo<br />
<strong>del</strong>l’anno.<br />
La struttura si presta ad attività di questo<br />
tipo, poiché offre la sala convegni, il<br />
servizio ristorazione e pernottamento,<br />
strutture sportive, nonché un habitat<br />
naturalistico e un circondario ricco di<br />
luoghi da visitare.<br />
Formazione e didattica<br />
Questo servizio è rivolto a un target<br />
differenziato, che comprende il mondo<br />
<strong>del</strong>la scuola (rappresentato da insegnanti<br />
e studenti), la comunità scientifica,<br />
i professionisti che necessitano<br />
di corsi di aggiornamento, ma anche<br />
il comune cittadino che ha esigenza di<br />
formarsi su temi specifici.<br />
Geoparco ha in programma l’organizzazione<br />
di percorsi didattici e formativi<br />
rivolti in particolare agli insegnanti e<br />
ai bambini<br />
e ragazzi in<br />
età scolare;<br />
le tematiche<br />
saranno<br />
p e r l o p i ù<br />
quelle legate<br />
al recupero<br />
<strong>del</strong>l’identità<br />
locale e alla<br />
conoscenza<br />
<strong>del</strong>le risorse<br />
11<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />
ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI<br />
offerte dal<br />
territorio.<br />
I bambini<br />
saranno coinvolti<br />
in attività<br />
pratico-ludiche,<br />
in laboratori didattici orientati a<br />
sensibilizzarli su temi quali ambiente,<br />
sviluppo sostenibile, arti e mestieri<br />
locali. In questi laboratori sarà stabilita<br />
un’interazione diretta con gli animatori<br />
e i ludotecari ma anche con la gente<br />
<strong>del</strong> luogo, per esempio gli artigiani e<br />
gli anziani che in questo modo avranno<br />
l’occasione di “formare” le nuove<br />
generazioni su usi, costumi e tradizioni<br />
che vanno via via perdendosi.<br />
• Spazi espositivi<br />
Mostre<br />
Gli spazi espositivi presenti sia all’interno<br />
sia all’esterno <strong>del</strong>la struttura,<br />
troveranno un primo utilizzo nell’allestimento<br />
di mostre, curate direttamente<br />
da Geoparco o da esterni.<br />
Geoparco allestirà una mostra permanente<br />
che resterà aperta ai visitatori<br />
tutto l’anno e più mostre temporanee<br />
su temi variabili.<br />
Le mostre saranno progettate in modo<br />
che possano essere fruite da un target<br />
diversificato, composto da adulti, bambini,<br />
categorie disagiate, stranieri.<br />
Sono infatti previsti percorsi specifici<br />
per gli ipovedenti: grazie all’utilizzo di<br />
supporti audio (audioguide) e sezioni<br />
tattili questi ultimi avranno la possibilità<br />
di godere appieno e comprendere<br />
ciò che la mostra offre.<br />
Il visitatore straniero potrà fruire <strong>del</strong>la<br />
mostra mediante il ricorso ad audioguide<br />
multilingue.<br />
Ampio spazio sarà inoltre dato agli<br />
allestimenti multimediali: le mostre saranno<br />
infatti interattive e l’utente potrà<br />
compiere la visita guardando immagini<br />
statiche e dinamiche, ascoltando suoni,<br />
navigando tra le pagine di cd-rom e siti<br />
web grazie alla presenza di diverse postazioni<br />
informatiche.<br />
Manifestazioni culturali<br />
Gli spazi espositivi saranno anche poste<br />
a servizio di manifestazione culturali<br />
di vario genere: presentazioni di libri,<br />
rassegne cinematografiche, vernissage<br />
di mostre pittoriche, simposi, incontridibattiti<br />
organizzati da Geoparco o da<br />
associazioni culturali.<br />
Fiere e sagre<br />
Altra ipotesi di sfruttamento degli<br />
spazi disponibili, soprattutto di quelli<br />
Noi bambini la ringraziamo<br />
per il sacrificio che lei sta<br />
compiendo per tutta Villamassargia<br />
e i suoi abitanti.<br />
E’ un bene che Orbai sia non<br />
solo una bellezza naturale,<br />
ma anche fonte di lavoro e<br />
guadagno per il nostro Paese.<br />
La ringraziamo, inoltre, perché<br />
lei sta migliorando il nostro<br />
futuro, sempre meno pieno<br />
di lavoro e opportunità.<br />
Alunni <strong>del</strong>le Elementari di<br />
Villamassargia<br />
all’aperto, è l’organizzazione di fiere<br />
e sagre legate soprattutto alle tradizioni<br />
enogastronomiche, che negli ultimi<br />
anni stanno registrando un grande successo<br />
di pubblico.<br />
A tale scopo Geoparco ha in programma<br />
l’affiliazione <strong>del</strong> complesso di Orbai<br />
a associazioni impegnate in questi<br />
settori, come Slow Food e altre similari<br />
che saranno coinvolte nella pianificazione<br />
di eventi finalizzati soprattutto a<br />
promuovere i sapori e i prodotti locali.<br />
Cinema all’aperto, spettacoli<br />
Durante la stagione estiva è prevista<br />
l’allestimento di uno spazio cinematografico<br />
all’aperto per la proiezione di<br />
film sotto le stelle, che nelle calde sere<br />
d’estate rappresentano un diversivo allettante<br />
per i giovani e meno giovani.<br />
Sarà inoltre possibile programmare<br />
rappresentazioni teatrali, concerti e altri<br />
spettacoli.<br />
In queste occasioni il pubblico avrà<br />
l’opportunità di trascorrere una serata<br />
intera nel villaggio di Orbai, grazie alla<br />
presenza <strong>del</strong> ristorante.<br />
Show-room<br />
Saranno allestiti dei piccoli punti vendita<br />
in cui sarà possibile acquistare prodotti<br />
alimentari e artigianali locali.<br />
Escursioni<br />
Si prevede l’individuazione di percorsi<br />
mono e multitematici su tutto il territorio<br />
comunale ed extracomunale, lungo<br />
i quali i gruppi saranno condotti da<br />
guide esperte.<br />
Geoparco programmerà escursioni ad<br />
hoc per le scuole, itinerari didattici che<br />
saranno divulgati tra i direttori e i presidi<br />
che volessero inserirli all’interno <strong>del</strong><br />
calendario scolastico.<br />
Tutte le escursioni sono strettamente<br />
legate al complesso di Orbai e alle sue<br />
strutture, poiché qui si concluderanno<br />
con la visita <strong>del</strong>la mostra permanente e<br />
di quelle temporanee, con la partecipazione<br />
attiva ai laboratori didattici, con<br />
la fruizione <strong>del</strong> servizio ristorazione.
La Residenza Sanitaria Assistenziale Sant’Elia di Nuxis<br />
è una struttura socio - sanitaria integrata<br />
Convenzionata con l’Azienda USL n° 7 di Carbonia<br />
ACCREDITAMENTO RSA: det. Regione Sardegna n° 1647 <strong>del</strong> 17.08.2004<br />
ACCREDITAMENTO CDI: det. Regione Sardegna n° 113 <strong>del</strong> 15.02.2005<br />
IL SERVIZIO È RIVOLTO<br />
- Soggetti anziani non auto<br />
- Soggetti anziani e non, a<br />
- Soggetti non anziani affe<br />
- Soggetti affetti da scleros<br />
- Soggetti lungodegenti o in<br />
- Soggetti neurovegetativi s<br />
COME ACCEDERE AI SERVIZI DELLA RESIDENZA SANT’ELIA<br />
Gli Ospiti che desiderano accedere ai servizi offerti<br />
devono predisporre e presentare le seguenti domande:<br />
- Al Servizio Sociale Professionale <strong>del</strong> Comune di Residenza<br />
- Al Servizio Materno Infantile <strong>del</strong>la ASL di Residenza<br />
- Alla Residenza Sanitaria Sant’Elia di Nuxis<br />
L’Ufficio Relazioni col Pubblico <strong>del</strong>la Residenza Sant’Elia<br />
è a completa disposizione di tutti coloro che intendono avviare<br />
le pratiche di inserimento in struttura fornendo loro<br />
tutte le informazioni utili per la presentazione <strong>del</strong>le domande<br />
L’accesso alla RSA è vincolato al parere positivo espresso<br />
dall’Unità di valutazione Territoriale (UVT)<br />
attivata presso ogni Azienda USL.<br />
SERVIZI SANITARI SANT’ELIA di NUXIS Società per Azioni - Sede Legale: Cagliari - Via <strong>del</strong> Fangario 12 - Sede Operativa: Nuxis Località Su Guventu Tel. 0781.9091 - Fax. 0781
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Telefono: 0781.9091<br />
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SERVIZI OFFERTI<br />
- Assistenza medica 24 ore su 24<br />
- Assistenza infermieristica 24 ore su 24<br />
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(igiene personale - vestizione)<br />
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sono disponibili i seguenti servizi extra:<br />
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Infermieri professionali<br />
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.909309 - Codice Fiscale e Partita Iva 02869620928 - Iscrizione Registro <strong>del</strong>le Imprese REA CCIAA Cagliari 229820 - Capitale sociale: Euro 10.900.000,00 interamente versati
14<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />
Realtà Locale<br />
LA CAPOGRUPPO TIRRENIA<br />
CONTRO I TRASPORTI LOCALI<br />
ALLARME A CARLOFORTE<br />
Pino Piras<br />
Traghetto Saremar<br />
I traghetti di Tirrenia di<br />
Navigazione effettuano un<br />
gran numero di collegamenti<br />
nell’intero arco <strong>del</strong>l’anno.<br />
Sul Tirreno, una flotta<br />
composta in gran parte dai<br />
nuovi supertraghetti veloci<br />
da 30 nodi garantisce<br />
comfort e tempi di navigazione<br />
ridotti tra: la penisola<br />
italiana e la Sardegna; tra<br />
Napoli e Palermo; tra Cagliari,<br />
Palermo e Trapani.<br />
Sull’Adriatico la Divisione<br />
Adriatica di Tirrenia di Navigazione<br />
collega: l’Italia<br />
con la Croazia; l’Italia con<br />
l’Albania; ed effettua i servizi<br />
locali: nelle Isole Tremiti<br />
e nella Costa Istriana.<br />
Tirrenia, inoltre, gestisce<br />
Aumento dei biglietti, per<br />
residenti e non, e prossima<br />
drastica riduzione <strong>del</strong>le corse,<br />
con conseguente taglio degli<br />
organici. E’ questa la decisione<br />
adottata dal Consiglio di<br />
Amministrazione <strong>del</strong>la Tirrenia,<br />
azionista di maggioranza<br />
<strong>del</strong>la Saremar (Sardegna) e<br />
<strong>del</strong>la altre società di navigazione<br />
locale Caremar (Campania),<br />
Siremar (Sicilia), Toremar<br />
(Toscana) e la Divisione<br />
Adriatica per i collegamenti<br />
con la sponda orientale.<br />
La decisione <strong>del</strong>l’aumento<br />
dei biglietti e <strong>del</strong> taglio degli<br />
organici (sulle rotte da e per<br />
Carloforte ancora non è stato<br />
adottato il provvedimento che<br />
arriverà quanto prima) ha provocato<br />
energiche rimostranze<br />
da parte degli abituali viaggiatori,<br />
degli Amministratori<br />
locali con in testa il Sindaco<br />
di Carloforte Marco Simeone.<br />
Gli aumenti dei biglietti Saremar,<br />
alla vigilia <strong>del</strong>la nuova<br />
stagione estiva, porterà inevitabilmente<br />
conseguenze sul<br />
numero dei passeggeri diretti<br />
a Carloforte, offrendo il fianco<br />
al trasporto privato che già<br />
pratica condizioni meno penalizzanti<br />
sui costi passeggeri e<br />
auto.<br />
“In qualità di rappresentante<br />
<strong>del</strong>la Regione in seno al Consiglio<br />
di Amministrazione Saremar,<br />
avevo già votato contro<br />
il Bilancio proprio perché<br />
prevedeva una forte riduzione<br />
<strong>del</strong>le corse e di conseguenza<br />
riduzione degli organici.<br />
Per La Maddalena è già stato<br />
programmato il taglio di sette<br />
corse e la cancellazione di un<br />
equipaggio; mentre per Carloforte<br />
si attendono le decisioni.<br />
Siamo impegnati a tutti<br />
i livelli, Regione, Provincia e<br />
Amministrazioni comunali di<br />
Carloforte, Portoscuso e Calasetta,<br />
per arginare simile ipotesi<br />
che costituirebbe un’altra<br />
mazzata sull’economia locale”.<br />
Anche il Vice Sindaco Efisio<br />
Borghero, facente parte <strong>del</strong>l’Ancim<br />
(Associazione Nazionale<br />
Comuni Isole Minori)<br />
è intervenuto per coinvolgere<br />
in simile battaglia tutti gli altri<br />
Comuni <strong>del</strong>la Toscana, Sicilia<br />
e Campania, interessati<br />
anch’essi da analoghe società<br />
di navigazione regionali, partecipate<br />
Tirrenia.<br />
Appare di tutta evidenza che<br />
il sistema dei trasporti da e<br />
per Carloforte, rappresenti per<br />
l’isola di S.Pietro l’elemento<br />
base di ogni discorso sociale<br />
ed economico. Dall’efficienza<br />
di questo sistema dipende,<br />
infatti, sia lo sviluppo economico<br />
che la permanenza nell’isola<br />
<strong>del</strong>le famiglie giovani,<br />
non sempre disposte a trovarsi<br />
penalizzate per incuria o superficialità<br />
gestionale dei servizi<br />
essenziali.<br />
D’altro canto il sistema chiuso<br />
<strong>del</strong>la Tirrenia ha sempre fatto<br />
il bello e il cattivo tempo, soprattutto<br />
nei collegamenti tra<br />
IL COLOSSO TIRRENIA<br />
un consistente numero di<br />
unità tutto-merci. Oltre a<br />
queste attività operative, la<br />
società svolge le funzioni<br />
di capogruppo <strong>del</strong> Gruppo<br />
Tirrenia che, con le sue<br />
90 navi, ogni anno effettua<br />
60.000 traversate, percorre<br />
4.000.000 di miglia, ospita<br />
13 milioni di passeggeri,<br />
trasporta 2.000.000 di auto<br />
e 6.500.000 metri lineari di<br />
veicoli commerciali.<br />
La società Tirrenia ha altresì<br />
la compartecipazione <strong>del</strong>le<br />
flotte regionali, gestite comunque<br />
dalla Capogruppo,<br />
che sono la Saremar (Sardegna),<br />
Caremar (Campania),<br />
Siremar (Sicilia) e Toremar<br />
(Toscana).<br />
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Continente e Sardegna e tra<br />
isole minori e l’isola madre.<br />
Marco Simeone<br />
APPROVATO IL CALENDARIO<br />
ATTIVITA’ SCOLASTICA 2006/7<br />
Gli studenti sardi di ogni<br />
ordine e grado torneranno a<br />
scuola dalle vacanze estive<br />
giovedì 14 settembre 2006.<br />
Le lezioni si concluderanno<br />
invece sabato 9 giugno 2007.<br />
Entro il 30 giugno dovranno<br />
poi essere concluse le attività<br />
educative nelle scuole<br />
<strong>del</strong>l’infanzia e le attività didattiche<br />
nelle altre istituzioni<br />
scolastiche.<br />
In mezzo ci sono le vacanze di<br />
Natale, dal 23 dicembre 2006<br />
al 6 gennaio 2007; di Pasqua<br />
dal 5 al 10 aprile 2007; la sospensione<br />
<strong>del</strong>le lezioni per la<br />
festa <strong>del</strong> Santo Patrone, il 2<br />
novembre 2006, giorno <strong>del</strong>la<br />
commemorazione dei defunti<br />
e tutte le altre festività di rilevanza<br />
nazionale.<br />
Lo stabilisce il calendario<br />
scolastico 2006/2007, approvato<br />
dalla Giunta su proposta<br />
<strong>del</strong>l’Assessore <strong>del</strong>la Pubblica<br />
Istruzione, Elisabetta Pilia.<br />
Spetta infatti alla Regione<br />
determinare il calendario<br />
scolastico, in base al decreto<br />
legislativo 112/98, che conferisce<br />
funzioni amministrative<br />
in materia di istruzione.<br />
Il prossimo anno scolastico<br />
sono previsti complessivamente<br />
207 giorni utili per<br />
le lezioni, ridotti a 206 se la<br />
ricorrenza <strong>del</strong> Santo Patrono<br />
dovesse coincidere con un<br />
giorno di lezione.<br />
Le singole istituzioni scolastiche<br />
possono, ai sensi <strong>del</strong>l’articolo<br />
5 <strong>del</strong> DPR 275/99,<br />
modificare il calendario scolastico,<br />
in base a esigenze dei<br />
piani <strong>del</strong>l’offerta formativa e<br />
sentiti gli Enti locali. Le modifiche<br />
possono riguardare la<br />
data di inizio <strong>del</strong>le lezioni,<br />
variazioni sul periodo di vacanza<br />
a Natale e Pasqua, la<br />
sospensione di attività educative<br />
o didattiche nel corso<br />
<strong>del</strong>l’anno, per migliorare lo<br />
svolgimento <strong>del</strong>l’offerta formativa,<br />
stabiliti tempi e modalità<br />
di recupero. In ogni<br />
caso, le istituzioni scolastiche<br />
devono rispettare un calendario<br />
complessivo di 204<br />
giorni di lezione.<br />
Il 28 aprile, giornata di Sa<br />
Die de sa Sardigna, è prevista,<br />
in via ordinaria, la<br />
sospensione <strong>del</strong>le attività<br />
didattiche. Le singole istituzioni<br />
scolastiche autonome<br />
possono però prevedere<br />
anche in tale data l’attività<br />
didattica, nel caso vogliano<br />
far partecipare gli studenti<br />
a celebrazioni, dibattiti e altre<br />
attività, organizzate dalla<br />
stessa scuola o da altre istituzioni.<br />
In base al calendario scolastico<br />
le attività didattiche<br />
potranno concludersi dopo il<br />
30 giugno 2007 per le classi<br />
che affrontano gli esami <strong>del</strong>la<br />
secondaria di 2° grado; le<br />
classi di istituti professionali<br />
che svolgono attività programmate<br />
nell’ambito <strong>del</strong>l’area<br />
di professionalizzazione;<br />
quelle di istituti tecnici e<br />
professionali che svolgono<br />
percorsi formativi modulari<br />
per adulti e le classi di progetti<br />
per l’educazione degli<br />
adulti nei centri territoriali<br />
permanenti.<br />
un modo nuovo<br />
di lettura<br />
dei problemi<br />
<strong>del</strong> territorio<br />
puoi anche<br />
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ealtà Locale<br />
Hanno messo a dimora una cinquantina<br />
di alberelli contribuendo<br />
al recupero di uno spazio,<br />
nei pressi <strong>del</strong> cavalcaferrovia,<br />
da sempre abbandonato e degradato.<br />
A favorire l’iniziativa è<br />
stata l’Alcoa Trasformazioni di<br />
Portovesme che ha messo a disposizione<br />
gli alberi, nell’ambito<br />
<strong>del</strong> progetto di piantumazione<br />
di 10 milioni di alberi in tutto il<br />
mondo.<br />
Protagonisti sono stati i docenti<br />
e gli studenti <strong>del</strong>l’Istituto Professionale<br />
di Stato per l’Agricoltura<br />
e l’Ambiente con sede a Villamassargia<br />
che hanno recuperato<br />
uno spazio nei pressi <strong>del</strong>la propria<br />
scuola, in corrispondenza<br />
<strong>del</strong> cavalcaferrovia <strong>del</strong>la stazione<br />
Ferrovie di Stato, tra Villamassargia<br />
e Domusnovas.<br />
Presente alla cerimonia anche<br />
Sergio Vittori, Responsabile<br />
Villamassargia - Piante Alcoa<br />
CARLOFORTE<br />
LA SEZIONE AVIS<br />
COMPIE 10 ANNI<br />
L’Avis Comunale di Carloforte, in<br />
occasione <strong>del</strong> decennale, organizza<br />
per il giorno 21 maggio la festa <strong>del</strong><br />
donatore. Per l’occasione alle ore<br />
9.45 ci sarà il raduno presso la sede<br />
sociale in via Gramsci 45. Alle ore<br />
10 la santa messa nella chiesa San<br />
Carlo Borromeo. Alle ore 11.30 la<br />
cerimonia di premiazione dei soci<br />
donatori con il saluto <strong>del</strong> Presidente<br />
alle autorità e alle consorelle.<br />
Sos Enattos<br />
Bonifica impianto flottazione<br />
Siti Visitabili<br />
VILLAMASSARGIA<br />
ALL’ISTITUTO AGRARIO<br />
LE PIANTE DI ALCOA<br />
Villamassargia - Piante Alcoa<br />
<strong>del</strong>le Relazioni Esterne di Alcoa<br />
Trasformazioni che, a nome <strong>del</strong><br />
Direttore Frank Briganti trattenuto<br />
in stabilimento per una videoconferenza<br />
con gli Stati Uniti,<br />
ha sottolineato l’impegno <strong>del</strong>la<br />
Carloforte<br />
multinazionale per l’ambiente.<br />
Nelle precedenti settimane, l’Alcoa<br />
Trasformazioni aveva regalato<br />
una dotazione libraria alla biblioteca<br />
<strong>del</strong>la scuola di Barbusi,<br />
frazione di Carbonia.<br />
Attività<br />
di Bonifica<br />
e Recupero<br />
Per le prenotazioni<br />
telefonare al servizio visite:<br />
tel. 0781.491300<br />
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o via e-mail:<br />
segr.dir@igeaminiere.it<br />
Dal 24 aprile scorso, e fino al<br />
19 maggio prossimo, potranno<br />
essere presentate le richieste<br />
per la concessione di un<br />
contributo economico ai sensi<br />
<strong>del</strong> P.O. “Servizio informatico<br />
domiciliare per adolescenti e<br />
giovani, disabili e/o a rischio di<br />
esclusione”, finalizzato a favorire<br />
l’apprendimento e la socializzazione<br />
attraverso l’utilizzo<br />
<strong>del</strong>le tecnologie informatiche.<br />
Il bando pubblico contenente<br />
le informazioni su finalità, entità<br />
e destinatari <strong>del</strong> contributo,<br />
limiti di reddito, modalità di<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />
Dopo tanti anni, alla guida <strong>del</strong><br />
Corpo Militare <strong>del</strong>la Croce Rossa<br />
Italiana in Sardegna vi e’ di nuovo<br />
un Capitano Commissario. Sergio<br />
Piredda, già comandante regionale<br />
<strong>del</strong> XIV Centro di Mobilitazione<br />
CRI di stanza nell’Isola è, infatti,<br />
stato promosso Capitano con Decreto<br />
<strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Difesa<br />
n. 226/06 <strong>del</strong> 29 marzo 2006. Un<br />
riconoscimento per il lavoro svolto<br />
dal 1995 ad oggi, quando ha assunto<br />
la guida <strong>del</strong> Corpo Militare CRI<br />
in Sardegna.<br />
Quarantadue anni, laureato in Giurisprudenza,<br />
Sergio Piredda svolge<br />
dal 2003 anche l’incarico di Direttore<br />
<strong>del</strong> Comitato Regionale C.R.I.<br />
<strong>del</strong>la Sardegna e di referente per<br />
le questioni giuridiche <strong>del</strong>lo stesso<br />
Comitato CRI. Il 27 dicembre con<br />
DPR gli è stato conferito il grado<br />
di Cavaliere <strong>del</strong>l’Ordine “Al Merito<br />
<strong>del</strong>la Repubblica Italiana”. Con<br />
funzioni di comando, nel 1997 ha<br />
partecipato alle operazioni di soccorso<br />
in occasione <strong>del</strong> sisma umbro-marchigiano,<br />
nel 1999 ha preso<br />
parte alla missione Arcobaleno<br />
in Albania e nel 2000 alla missione<br />
umanitaria in Kosovo-Macedonia.<br />
Nel 2005, dopo aver ricevuto la<br />
croce di anzianità <strong>del</strong>la CRI, è stato<br />
insignito <strong>del</strong>la Medaglia d’Argento<br />
al merito <strong>del</strong>la C.R.I., per il contestuale<br />
incarico di Comandante Regionale<br />
<strong>del</strong> Corpo Militare e Direttore<br />
Regionale <strong>del</strong>la Sardegna.<br />
Il Corpo Militare <strong>del</strong>la Croce<br />
Rossa Italiana è un Corpo<br />
ausiliario <strong>del</strong>le Forze Armate<br />
<strong>del</strong>lo Stato ed è composto da<br />
elementi volontari mobilitabili.<br />
In tempo di guerra il Corpo Militare<br />
<strong>del</strong>la Croce Rossa Italiana<br />
ha per scopo di contribuire con<br />
mezzi e personale proprio allo<br />
sgombero, alla cura dei feriti e<br />
malati di guerra, organizzare ed<br />
eseguire la difesa sanitaria antiaerea,<br />
disimpegnare il servizio<br />
prigionieri di guerra, secondo le<br />
Convenzioni Internazionali di<br />
Ginevra. In caso di grave emergenza<br />
il Corpo Militare <strong>del</strong>la<br />
C.R.I. svolge il soccorso sanitario<br />
di massa, attraverso l’impiego<br />
di reparti, unità e formazioni<br />
campali.<br />
In Sardegna il Corpo Militare CRI<br />
ha la sua base logistico-operativa<br />
all’interno <strong>del</strong> XIV Centro di Mobilitazione<br />
di Cagliari, che conta<br />
140 ufficiali, tra cui molti medici<br />
impegnati in missioni umanitarie<br />
all’estero, e 700 tra sottufficiali e<br />
truppa, dislocati nelle vecchie quattro<br />
province sarde. Nel 1999 il XIV<br />
CARBONIA<br />
CONTRIBUTI AI GIOVANI<br />
PER IMPARARE TECNICHE<br />
D’UTILIZZO INFORMATICO<br />
utilizzo dei fondi, graduatorie,<br />
tempi e modi per la presentazione<br />
<strong>del</strong>le richieste, al quale<br />
risulta allegato il relativo modulo<br />
di richiesta, è disponibile<br />
sul sito internet www.comune.<br />
carbonia.ca.it e presso gli uffici<br />
dei Servizi Sociali, siti nel<br />
Centro Anziani di via Brigata<br />
Sassari n° 39.<br />
Per informazioni e per la presentazione<br />
<strong>del</strong>la richiesta gli<br />
interessati potranno rivolgersi<br />
agli assistenti sociali nei seguenti<br />
giorni e orari:<br />
• lunedì e mercoledì, previo<br />
15<br />
IL CAPITANO SERGIO PIREDDA<br />
COMMISSARIO C.R.I. SARDEGNA<br />
Sergio Piredda<br />
Centro di Mobilitazione <strong>del</strong> Corpo<br />
Militare <strong>del</strong>la CRI <strong>del</strong>la Sardegna<br />
ha partecipato in forze alla crisi nei<br />
Balcani, con propri medici ed ufficiali.<br />
Nell’anno 2000 ha fatto parte<br />
<strong>del</strong>le missioni di pace e di osservazione<br />
nei paesi <strong>del</strong>la ex-Jugoslavia<br />
ed ora opera anche in Iraq nella<br />
Missione “Antica Babilonia”. In<br />
questa particolare Missione il Corpo<br />
Militare <strong>del</strong>la CRI ha inviato sinora<br />
dall’Isola 15 militari volontari.<br />
Dal 1997 ad oggi il XIV Centro di<br />
Mobilitazione Militare <strong>del</strong>la CRI è<br />
stato presente nelle varie missioni<br />
umanitarie all’estero con 67 unità.<br />
Da tempo, infine, un gruppo di ufficiali<br />
medici psichiatri <strong>del</strong>la CRI<br />
Militare e personale infermieristico<br />
sta, infine, fornendo assistenza<br />
psicologica alla popolazione di<br />
Villagrande Strisaili, colpita da una<br />
improvvisa alluvione lo scorso dicembre<br />
2004.<br />
Carbonia<br />
appuntamento, dalle 9.00 alle<br />
11.30 presso Centro Anziani<br />
(via Brigata Sassari n° 39-Tel.<br />
0781.691027);<br />
• martedì dalle 9.30 alle 11.30<br />
presso Circoscrizione di Cortoghiana<br />
(Tel. 0781.60223);<br />
• mercoledì dalle 9.30 alle<br />
11.30 presso la Circoscrizione<br />
di Bacu Abis (Tel.<br />
0781.65544)<br />
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Nata nel 1997, Mecpolires<br />
Workings Group<br />
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meccaniche, carpenteria<br />
leggera e pesante,<br />
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consentono<br />
di ottenere l’ottimale<br />
sviluppo di prodotti e<br />
servizi all’avanguardia,<br />
nel pieno rispetto<br />
<strong>del</strong>le severe normative<br />
vigenti in materia<br />
di sicurezza e tutela<br />
ambientale.<br />
La struttura aziendale,<br />
situata nel territorio<br />
<strong>del</strong>la Zona Industriale<br />
di Portovesme, occupa<br />
un’area complessiva di<br />
circa 30.000 Mq, dei<br />
quali 6.500 coperti (reparti<br />
caldareria, carpenteria,<br />
lavorazioni<br />
meccaniche e manutenzioni,<br />
ricovero e manutenzione<br />
automezzi,<br />
uffici).<br />
L’attività manifatturiera<br />
comprende i seguenti<br />
prodotti e servizi: impianti<br />
di sollevamento e<br />
trasporto materiali sfusi;<br />
impianti di trasporto<br />
materiali all’interno<br />
degli stabilimenti; impianti<br />
di potabilizzazione<br />
e depurazione acque;<br />
impianti “piping”; carpenteria<br />
leggera, media<br />
e pesante; cal<strong>del</strong>leria<br />
per il settore alimentare<br />
(enologico, oleario<br />
e caseario); manutenzioni<br />
impianti ordinarie<br />
e straordinarie programmate;<br />
montaggi<br />
industriali; costruzioni<br />
e montaggio silos e serbatoi;<br />
costruzioni meccaniche<br />
di precisione;<br />
manutenzione e revisione<br />
di compressori,<br />
pompe turbine, motori<br />
endotermici, particolari<br />
meccanici in genere.<br />
Mecpolires Workings Group è certificata secondo la norma UNI EN ISO 9001<br />
per garantire sempre il top qualitativo dei propri prodotti e servizi.<br />
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Realtà locale<br />
La devozione mariana, già tanto cara<br />
e largamente presente nell’Isola, ha<br />
avuto il suo larghissimo riscontro<br />
nel corso <strong>del</strong>le due settimane in cui<br />
il simulacro <strong>del</strong>la Madonna Pellegrina<br />
<strong>del</strong> santuario di Fatima è stato<br />
ospite <strong>del</strong>le parrocchie S.Maria Goretti<br />
di S.Antioco (dal 23 al 30 aprile)<br />
e Cuore Immacolato di Maria di<br />
Iglesias (30 aprile-6 maggio).<br />
Ogni giorno, nelle due chiese, sono<br />
stati migliaia i pellegrini che hanno<br />
voluto vivere momenti di preghiera<br />
collettiva e singola, rispettando quel<br />
rapporto di venerazione e di devozione<br />
verso la Madonna. “Per Maria<br />
ad Jesum” (a Gesù per mezzo<br />
di Maria). E’ stato questo più volte<br />
ribadito dai <strong>del</strong>egati <strong>del</strong>l’Apostolato<br />
Mondiale di Fatima (Movimento di<br />
Diritto Pontificio) e dal clero che ha<br />
assistito e coordinato i vari momenti<br />
liturgici, di recita Rosario e di adorazione<br />
<strong>del</strong> Santissimo.<br />
L’arrivo <strong>del</strong>la statua <strong>del</strong>la Madonna<br />
di Fatima a S.Antioco è avvenuto<br />
allo stadio di fronte allo sventolio di<br />
migliaia di fazzolettini bianchi, caratteristica<br />
di Fatima. Su un mezzo<br />
dei Vigili <strong>del</strong> Fuoco e accompagnata<br />
dal Parroco don Gianni Cannas, il<br />
simulacro è stato accolto dal Vescovo<br />
mons. Tarcisio Pillolla, dal vice<br />
Sindaco di S.Antioco Lucia Pittau e<br />
dal Presidente <strong>del</strong>la Provincia Pierfranco<br />
Gaviano.<br />
In mezzo a due ali di folla, commos-<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />
LA STATUA DELLA MADONNA DI FATIMA<br />
NELLE PARROCCHIE DI S.ANTIOCO E IGLESIAS<br />
Marco Massa<br />
17<br />
S.Antioco - Arrivo statua Madonna<br />
COLORS<br />
of<br />
ALUMINUM<br />
ILA<br />
INDUSTRIE LAMINAZIONE ALLUMINIO Spa<br />
sa ed esultante, la statua ha raggiunto<br />
la chiesa di S.Maria Goretti che<br />
quest’anno celebra il 50° di vita, e<br />
dove, per mano <strong>del</strong> Vescovo, è stata<br />
intronizzata. L’intera settimana è<br />
trascorsa con momenti dedicati alle<br />
famiglie, ai pellegrini, ai giovani,<br />
ai gruppi ecclesiali, ai sofferenti e<br />
anziani, alle religiose <strong>del</strong>la diocesi,<br />
quindi la giornata <strong>del</strong> commiato che<br />
è stata caratterizzata dalla presenza<br />
<strong>del</strong>l’emerito Arcivescovo mons.<br />
Ottorino Pietro Alberti, già primate<br />
<strong>del</strong>la Chiesa sarda.<br />
Il distacco, per l’intera comunità di<br />
S.Antioco, è stato non indolore. La<br />
commozione ha avuto il sopravvento<br />
nel momento in cui la statua<br />
è passata di mano dal parroco di<br />
S.Maria Goretti di S.Antioco a<br />
quelle di mons. Giovanni Poddigue<br />
parroco <strong>del</strong> Cuore Immacolato di<br />
Maria in Iglesias.<br />
Il corteo di autovetture arrivate dal<br />
Capoluogo minerario ha imboccato<br />
la statale, passando per Carbonia<br />
dove, davanti alle chiese cittadine<br />
(Cristo Re, S.Ponziano, Vergine<br />
Addolorata Rosmarino), gruppi di<br />
fe<strong>del</strong>i hanno salutato e rivolto una<br />
preghiera alla Madonna di Fatima.<br />
Analoga breve sosta si è avuta a<br />
Gonnesa.<br />
Il primo vero momento iglesiente,<br />
la Madonna di Fatima l’ha vissuta a<br />
Monteponi, davanti al pozzo in cui,<br />
nell’ottobre 1985, si calò l’indimenticato<br />
Pontefice Giovanni Paolo II. I<br />
minatori Igea, con le caratteristiche<br />
tute e gli elmetti in testa, il Presidente<br />
Franco Manca e il Vescovo mons.<br />
Tarcisio Pillolla hanno accolto la<br />
Madonna che è stata testimone <strong>del</strong>l’affissione<br />
di una targa all’imbocco<br />
<strong>del</strong> pozzo che da quel momento ha<br />
preso il nome “Giovanni Paolo II”.<br />
E’ stato questo il momento più commovente<br />
perché diversi minatori<br />
non hanno trattenuto le lacrime, al<br />
pari di quanto occorso all’invalido<br />
Marco che, al momento in cui gli<br />
è passata davanti la statua nel prato<br />
<strong>del</strong>lo stadio di S.Antioco, non potendo<br />
far altro, ha fatto forza con le<br />
braccia sui braccioli <strong>del</strong>la carrozzella,<br />
per levarsi in piedi davanti alla<br />
Madonna.<br />
Da Monteponi al centro <strong>del</strong>la città,<br />
dove si trova la chiesa <strong>del</strong> Cuore<br />
Immacolato di Maria, sede <strong>del</strong>la<br />
venerata Madonna Pellegrina <strong>del</strong><br />
1950, Iglesias si è stretta in due ali<br />
di folla al passaggio <strong>del</strong> simulacro,<br />
segnando un altro significativo momento<br />
di devozione. Alla iniziale<br />
Iglesias - Cuore Immacolato<br />
concelebrazione, presieduta dal Vescovo<br />
mons. Tarcisio Pillolla, hanno<br />
potuto assistere solo un migliaio di<br />
fe<strong>del</strong>i, mentre gli altri, assai numerosi,<br />
hanno sostato nel sagrato.<br />
L’intera settimana iglesiente <strong>del</strong>la<br />
Madonna di Fatima è stata cadenzata<br />
da preghiere collettive, S.Messe,<br />
Rosari e momenti di adorazione al<br />
Santissimo. Per far vivere all’intera<br />
città l’eccezionale evento, Iglesias<br />
ha programmato anche due processioni.<br />
Da Iglesias il simulacro <strong>del</strong>la<br />
Madonna ha lasciato la Sardegna<br />
per essere accolta dalla popolazione<br />
di Abiategrasso (MI).<br />
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18<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />
Realtà locale<br />
Tra i misteri celebrati durante la<br />
Settimana santa ad Iglesias ce ne<br />
è uno, tutto laico, che continua a<br />
restare più misterioso degli altri.<br />
Ed è il motivo che impedisce alle<br />
manifestazioni paraliturgiche<br />
cittadine di compiere quel salto<br />
di qualità che consenta loro di<br />
divenire, come sarebbe auspicabile,<br />
l’evento iglesiente per<br />
eccellenza, capace di catalizzare<br />
sulla città un’attenzione che abbia<br />
dimensioni più ampie e meno<br />
provinciali rispetto a quelle nelle<br />
quali le processioni continuano<br />
a rimanere confinate. È indubbio,<br />
infatti, che esse, nonostante<br />
le favole belle che illudono ogni<br />
anno a primavera, non riescano<br />
a “sfondare” a livello regionale e<br />
men che mai nazionale. Addirittura,<br />
dopo i fasti (anzi, i “fastini”)<br />
<strong>del</strong> Giubileo, l’attenzione attorno<br />
alla Settimana santa iglesiente ha<br />
segnato un’inversione di tendenza<br />
che si manifesta principalmente<br />
nella diminuzione di presenze<br />
in città. Lontani ormai i tempi in<br />
cui la sera <strong>del</strong> giovedì bisognava<br />
fare la fila per entrare a visitare le<br />
chiese, stinto ricordo il pigia pigia<br />
in via Nuova per attendere il passaggio<br />
<strong>del</strong> Cristo morto. Sono,<br />
questi, dati di fatto sui quali è<br />
inutile glissare e che impongono<br />
invece una riflessione.<br />
La Settimana santa è una manifestazione<br />
di fede e sarebbe sciagurato<br />
non tenere questa verità<br />
come caposaldo di ogni ragionamento<br />
attorno ad essa. Tuttavia<br />
è doveroso chiedersi se essa sia<br />
“solo” un fatto di fede oppure no.<br />
Per scoprire, magari, che quelle<br />
quattro processioni non sono<br />
“solo” un fatto di fede: sono “anche”<br />
un fatto culturale e possono<br />
diventare “anche” un evento da<br />
utilizzare in chiave turistica.<br />
Ed è qui che le dolenti note cominciano<br />
a farsi sentire. Perché,<br />
piaccia o meno, in chiave culturale<br />
e turistica la valorizzazione<br />
<strong>del</strong>la Settimana santa è ancora<br />
lettera morta. Ed è chiaro che non<br />
si esce da quest’impasse organizzando<br />
l’evento in questione come<br />
fosse la festa <strong>del</strong>la parrocchia.<br />
Del resto l’inserimento dei riti<br />
iglesienti antecedenti la Pasqua<br />
tra i grandi eventi regionali ha<br />
questo significato, che è culturale,<br />
turistico: laico insomma.<br />
Quest’anno il Comune disponeva<br />
di 38.000 euro, destinati dalla<br />
Regione a dar lustro alla manifestazione.<br />
Ancorché superiore di<br />
dieci volte rispetto al 2005 (come<br />
tanti non hanno mancato di sottolineare)<br />
la cifra non era granché:<br />
ma per l’uso che se ne è fatto ce<br />
ne è stato d’avanzo. Infatti eccezion<br />
fatta per un’interessante<br />
mostra <strong>del</strong>la quale si è già detto<br />
in uno dei numeri scorsi di questo<br />
dibattito aperto<br />
IGLESIAS<br />
NOTE IN MARGINE ALLA SETTIMANA SANTA<br />
Roberto Cherchi<br />
giornale (e che peraltro è rimasta<br />
aperta al pubblico per meno di<br />
una settimana a dimostrazione<br />
di quale concezione <strong>del</strong>la cultura<br />
e <strong>del</strong> turismo alberghi in certi<br />
soggetti), il resto è stata minestra<br />
riscaldata. Spot sulle emittenti<br />
regionali che nessuno guarda,<br />
locandine e inserti sui giornali<br />
pubblicate in modo dilettantesco<br />
(meravigliosa quella apparsa su<br />
”L’Unione sarda” il sabato santo,<br />
a processioni belle e concluse),<br />
manifesti a ogni angolo di strada<br />
quasi che gli iglesienti fossero un<br />
branco di ebeti che non sa che il<br />
venerdì santo alle otto di sera il<br />
centro storico cittadino è percorso<br />
dalla processione; garofani<br />
rossi profusi sui simulacri manco<br />
fossimo a un congresso socialista<br />
degli anni Ottanta. E che dire <strong>del</strong>la<br />
conferenza ad uso e consumo<br />
dei soli confratelli e gentili famiglie<br />
dove, per l’ennesima volta, il<br />
solito oratore ha rimasticato “notizie<br />
storiche” di cui non esiste<br />
prova documentaria (per esempio<br />
l’aggregazione <strong>del</strong> Santo Monte<br />
al Gonfalone di Roma nel 1616)<br />
e che perciò (come insegnano fin<br />
dalla terza elementare) storiche<br />
non sono (Né soccorre alla bisogna<br />
il racconto di babbo, nonno<br />
e su per li rami fino al caro vecchio<br />
don Manuel, capostipite di<br />
un gregge di agnelli i cui ultimi<br />
esemplari puntualizzano sempre<br />
con voce bassa e contrita «noi<br />
pensiamo solo a pregare»; fosse<br />
vero ci risparmierebbero tante<br />
sciocchezze farcite di banalità).<br />
Insomma la cosa sta nei termini<br />
che 38.000 euro, ossia 73 milioni<br />
e mezzo di lire, sono serviti a<br />
nulla per la crescita culturale e<br />
turistica <strong>del</strong>la città. E lo stesso fu<br />
l’anno scorso, e quello prima e<br />
l’altro ancora... E allora che fare<br />
per il futuro Perpetuare il percorso<br />
sulla strada <strong>del</strong>lo scialacquio<br />
di pubblici denari che non<br />
porta da nessuna parte O non<br />
e meglio ragionare su due o tre<br />
cose La prima <strong>del</strong>le quali è che<br />
se i soldi sono pubblici è giusto<br />
che li spenda un ente pubblico.<br />
Sia dunque l’amministrazione, e<br />
non altri, a gestire la valorizzazione<br />
culturale e turistica <strong>del</strong>la Settimana<br />
santa. Si cominci a pensare<br />
un po’ in grande e a cose serie.<br />
Con settanta milioni di lire e un<br />
paio di archiviste in gamba come<br />
quelle di cui dispone il Comune<br />
(e in Curia ce ne è una terza) si<br />
possono, per esempio, finanziare<br />
missioni di ricerca negli archivi<br />
vaticani e fare un po’ di pulizia<br />
e chiarezza su certi aspetti storici<br />
che vanno affrontati da chi ha i<br />
mezzi e le conoscenze per farlo:<br />
così magari la piantiamo una volta<br />
per tutte con i racconti di nonno,<br />
babbo e su per li rami fino al<br />
vecchio don Manuel, che riposi<br />
in pace come non visse.<br />
Spetta al Comune promuovere<br />
un museo permanente che dica<br />
al turista, anche e specie quando<br />
costui piomba in città (per dire<br />
in agosto) che Iglesias è patria<br />
di riti plurisecolari e suggestivi<br />
antecedenti la Pasqua. Spetta al<br />
Comune coinvolgere operatori<br />
commerciali, artigiani, associazioni<br />
per creare un contesto accogliente<br />
nel quale le processioni<br />
si vadano a collocare. Studiare<br />
un’illuminazione <strong>del</strong>le strade più<br />
suggestiva, trasformare il centro<br />
storico in un grande palcoscenico<br />
per babballottis e Madonne<br />
vestite a lutto, coinvolgere nella<br />
promozione professionalità capaci,<br />
allestire un sito Internet con<br />
immagini e filmati, pensare, per<br />
gradi, a lanciare l’evento su scala<br />
nazionale: meglio un solo spot su<br />
Rai o Mediaset che venti sulle tv<br />
locali che nessuno guarda (e poi<br />
ogni paese sardo ha il suo venerdì<br />
santo e ragiona, giustamente, pro<br />
domo sua).<br />
In sostanza non sta scritto da<br />
nessuna parte che chi organizza<br />
la Settimana santa debba pensare<br />
anche a quel che le fa da<br />
contorno e che è ciò sul quale<br />
bisogna lavorare per trasformare<br />
quattro processioni in una calamita<br />
di turisti. Scindere l’aspetto<br />
religioso e paraliturgico da quello<br />
turistico e culturale, facendo<br />
chiarezza sul ruolo e le competenze<br />
di un sodalizio religioso e<br />
quello di un’amministrazione, è<br />
“conditio sine qua non” per uscire<br />
dall’impasse. Serve insomma<br />
superare la chiusura ideologica e<br />
bigotta di certi stereotipi che, correndo<br />
il 2006 e non il 1616, non<br />
hanno più ragion d’essere. Amministrare<br />
bene ciò che fa parte<br />
<strong>del</strong>la storia e <strong>del</strong>la cultura di una<br />
città impone fare scelte di qualità.<br />
E pazienza se gli agnelli se<br />
ne avranno a male: si sa che per<br />
loro Pasqua non è mai un periodo<br />
felice.<br />
in edicola<br />
il giornale <strong>del</strong>la provincia<br />
sulcis iglesiente<br />
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Realtà Locale<br />
IGLESIAS<br />
CASA EMMAUS HA COMPIUTO 18 ANNI<br />
AL SUO ATTIVO IL PIENO RECUPERO<br />
DI CENTINAIA DI TOSSICODIPENDENTI<br />
Il 25 aprile scorso l’Associazione<br />
Casa Emmaus di Iglesias ha ricordato<br />
il 18° anno <strong>del</strong>la sua fondazione.<br />
Casa Emmaus è un’associazione<br />
di Volontariato, nata appunto 18<br />
anni fa ad opera di Domenico grilli,<br />
che ne è stato ideatore e la guida per<br />
13 anni, come risposta al problema<br />
<strong>del</strong>la tossicodipendenza e <strong>del</strong>la grave<br />
marginalità sociale.<br />
A succedere a Domenico Grillo, da<br />
5 anni, è stato chiamato Giovanni<br />
Diaz, sacerdote <strong>del</strong>la Diocesi di<br />
Iglesias e impegnato a Carbonia in<br />
alcune comunità residenziali rivolte<br />
alla difesa <strong>del</strong>la vita debole, particolarmente<br />
dei bambini e <strong>del</strong>le donne<br />
in difficoltà.<br />
L’attività di Casa Emmaus si svolge,<br />
nell’ambito <strong>del</strong>la tossicodipendenza,<br />
attraverso 3 iniziative quali:<br />
la Comunità Terapeutica, il Centro<br />
di Pronta Accoglienza e il Centro<br />
d’Ascolto.<br />
La Comunità Terapeutica è il luogo<br />
presso il quale il tossicodipendente<br />
affronta radicalmente la sua condizione<br />
attraverso un percorso <strong>del</strong>la<br />
durata di circa 24 mesi, mentre il<br />
Centro di Pronta Accoglienza cerca<br />
di rispondere al bisogno di un periodo<br />
preliminare di disintossicazione<br />
che dura da 1 a 2 mesi, e al termine<br />
<strong>del</strong> quale l’interessato può decidere<br />
di fare rientro a casa sua, oppure di<br />
proseguire il programma attraverso<br />
l’inserimento in una Comunità, che<br />
può essere sia quella di Casa Emmaus<br />
o altra presente in Sardegna<br />
o nel resto <strong>del</strong> territorio nazionale.<br />
Il Centro d’Ascolto si propone, invece,<br />
di intercettare il disagio <strong>del</strong>la<br />
dipendenza, di seguirlo sostenendo<br />
particolarmente la famiglia interessata,<br />
di orientarlo verso le risposte<br />
più opportune, lavorando di concerto<br />
coi Ser.T. che sono, com’è noto, i<br />
servizi pubblici <strong>del</strong>le Aziende USL<br />
che si interessano <strong>del</strong>la tossico e alcoldipendenza.<br />
Nel corso di questi 18 anni d’attività,<br />
gli ospiti di Casa Emmaus sono stati<br />
tantissimi e tanti sono i “ragazzi” che<br />
hanno trovato nella Comunità Terapeutica<br />
l’opportunità d’uscire dalla<br />
condizione di tossicodipendenti.<br />
Attualmente si trovano nella Comunità<br />
in argomento 34 ospiti, provenienti<br />
dalla diverse realtà <strong>del</strong>la Sardegna,<br />
e una parte di essi anche dal<br />
resto <strong>del</strong>l’Italia.<br />
Il Vescovo di Iglesias, mons. Tarcisio<br />
Pillolla, che è voluto intervenire alla<br />
ricorrenza <strong>del</strong> 18° di Casa Emmaus<br />
e che ha celebrato la Messa nel salone<br />
principiale <strong>del</strong>la Comunità insieme<br />
agli ospiti, alle educatrici ed<br />
educatori, collaboratori e consulenti,<br />
a tanti amici e particolarmente ex<br />
ospiti convenuti come testimonial<br />
che “dalla droga si può uscire”, ha<br />
indicato casa Emmaus come una<br />
<strong>del</strong>le realtà con cui la Chiesa locale<br />
si fa prossima al bisogno di questa<br />
grave emergenza. Ha incoraggiato<br />
gli operatori a continuare nel loro<br />
servizio generoso ed ha invitato gli<br />
ospiti a chiedere a Dio la forza per<br />
farcela.<br />
Tutti i presenti, ma soprattutto i<br />
giovani ospiti che hanno animato<br />
la celebrazione liturgica con le letture,<br />
le intenzioni di preghiera, la<br />
presentazione <strong>del</strong>le offerte costituite<br />
da alcuni simboli <strong>del</strong> loro impegno,<br />
hanno colto nella presenza affettuosa<br />
<strong>del</strong> Vescovo e nelle sue parole, un<br />
segno di amicizia e di sincera affezione.<br />
Così, dopo il suo 18° anno,<br />
raggiunta la “maggiore età”, Casa<br />
Emmaus continua il suo servizio<br />
quotidiano, discreto e generoso, verso<br />
chi bussa alla sua porta per essere<br />
aiutato a riconquistare il cielo pulito<br />
di una vita senza dipendenza.<br />
Iglesias - Casa Emmaus<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />
VILLACIDRO<br />
GIORNATE DI FORMAZIONE PER BANDISTI<br />
La Banda musicale di Villacidro si<br />
è resa promotrice di un programma<br />
di seminari d’approfondimento<br />
strumentale, indirizzato a componenti<br />
di complessi bandistici. La<br />
formazione è stata programmata<br />
per sezioni. Docente è stato Jo<br />
Conjaerts, professore all’Università<br />
di Musica di Maastrich (Olanda)<br />
dove insegna Direzione per banda,<br />
anche se la sua esperienza e preparazione<br />
spazia dalle percussioni<br />
agli ottoni, oltre cha alle tecniche di<br />
musica d’insieme. Ha partecipato,<br />
sia in qualità di Presidente che di<br />
componente, alle più importanti<br />
giurie di concorsi internazionali per<br />
Bande.<br />
Oltre i componenti <strong>del</strong>la Banda di<br />
Villacidro, hanno preso parte alle<br />
giornate di studio, quelli di Villamar,<br />
e Domusnovas. La prima giornata<br />
è stata dedicata alla sezione<br />
<strong>del</strong>le percussioni, la seconda ai fiati<br />
e la terza agli allievi <strong>del</strong>le scuole di<br />
musica, che utilizzano strumenti in<br />
gruppi d’insieme.<br />
Durante questi giorni il professore<br />
ha visitato anche le classi <strong>del</strong>la<br />
Scuola Elementare di Villacidro,<br />
dove è in corso un progetto di musica<br />
d’insieme, realizzato col Direttore<br />
<strong>del</strong>la Banda Marco Caboni.<br />
Il professore, oltre ad aver seguito<br />
con interesse la performance dei<br />
bambini, ha partecipato attivamente<br />
dando ulteriori consigli e rispondendo<br />
alle domande e curiosità<br />
dei musicisti in erba. Ha giudicato<br />
positivamente il lavoro svolto e ha<br />
incoraggiato i bambini a proseguire<br />
nella pratica musicale.<br />
L’attività di formazione ha coinvolto<br />
anche gli allievi <strong>del</strong>la scuola di<br />
musica che fanno parte <strong>del</strong>la banda<br />
propedeutica “PrimArmonia”, seguita<br />
dai docenti di corso Patrizia<br />
Scintu e Cristian Carboni e diretta<br />
dal Marco Caboni.<br />
Villacidro da Satellite<br />
19<br />
L’incontro con i giovanissimi ha<br />
compreso anche la partecipazione<br />
di Jo Conjaerts all’esibizione che la<br />
Banda S. Cecilia ha tenuto a S. Nicolò<br />
Arridano nella manifestazione<br />
religiosa “S’Inserru”.<br />
E’ stata questa la prima fase <strong>del</strong>l’attività<br />
formativa prevista nel corso<br />
<strong>del</strong> 2006, che ha visto la Banda<br />
impegnata non solo nell’approfondimento,<br />
ma anche nella ricerca di<br />
nuovi modi di fare musica a contatto<br />
con esperti di valore internazionale.<br />
Jo Conjaerts è uomo di grande<br />
cultura musicale, noto in tutto il<br />
mondo bandistico per la sua preparazione<br />
tecnica ed artistica e con<br />
Villacidro ha stabilito un rapporto<br />
molto positivo.
20<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />
Cultura<br />
LA REGIONE PER LA CULTURA<br />
LA GIUNTA REGIONALE ADOTTA IL SARDO<br />
Difesa <strong>del</strong>la lingua e <strong>del</strong>le tradizioni<br />
sarde, beni archeologici, biblioteche,<br />
musei, sostegno alle comunità sarde<br />
nel mondo, teatro e cinema: cultura<br />
sarda senza confini.<br />
La cultura ha un ruolo fondamentale<br />
per la salvaguardia <strong>del</strong> senso di<br />
identità e appartenenza dei Sardi ed<br />
è uno stimolo continuo per la loro<br />
crescita civile e intellettuale. Arte, ricerca,<br />
musica, teatro, cinema, letteratura,<br />
musei, biblioteche e archivi:<br />
la Regione è impegnata a valorizzare<br />
e sostenere iniziative e progetti in<br />
ogni settore, nella convinzione che<br />
per la Sardegna la cultura possa essere<br />
fonte di sviluppo e ricchezza.<br />
La cultura può attrarre turismo di<br />
qualità nell´Isola e, nello stesso tempo,<br />
portare la Sardegna nel mondo e<br />
favorire il confronto con altre realtà,<br />
diffondendo l´immagine di una regione<br />
ricca di risorse culturali e di<br />
stimoli.<br />
NATI PER LEGGERE<br />
Gli interventi culturali<br />
L’Amministrazione regionale dà<br />
contributi per la produzione e la diffusione<br />
<strong>del</strong>la cultura in tutte le sue<br />
forme espressive. Promuove manifestazioni,<br />
mostre ed esposizioni in<br />
Sardegna e nel mondo; dà finanziamenti<br />
per potenziare e migliorare<br />
l´offerta di servizi in biblioteche e<br />
archivi; sostiene il teatro e il cinema<br />
sardo; incentiva la diffusione <strong>del</strong>la<br />
cultura <strong>del</strong>la Sardegna attraverso<br />
contributi alle comunità sarde nel<br />
mondo.<br />
Le nuove strade <strong>del</strong>la cultura<br />
La cultura deve portare sviluppo e<br />
ricchezza in tutto il territorio regionale,<br />
con ricadute occupazionali<br />
significative. In questa direzione<br />
la Regione intende incoraggiare<br />
progettualità, sperimentazione e<br />
capacità di lavoro in rete con realtà<br />
d´eccellenza. Potenziare il sistema<br />
museale con la creazione <strong>del</strong>la rete<br />
regionale dei musei e migliorare le<br />
biblioteche, a partire dai centri più<br />
piccoli. Per i progetti culturali verranno<br />
fissati standard qualitativi e<br />
sistemi di valutazione.<br />
Si interverrà sulle strutture come<br />
teatri, sale da concerto, musei e<br />
gallerie per migliorarne l´efficienza<br />
e crearne di nuove. Secondo una<br />
nuova logica: favorire iniziative di<br />
qualità che abbiano una dimensione<br />
internazionale e favoriscano lo<br />
scambio con l´esterno, piuttosto<br />
che “grandi eventi” eccessivamente<br />
costosi ma poveri sotto il profilo culturale.<br />
La Regione favorirà il partenariato<br />
internazionale, favorendo la<br />
formazione degli artisti attraverso la<br />
politica di scambi.<br />
I PRESIDI DEL LIBRO IN SARDEGNA<br />
<strong>del</strong>l’ospedale, i libri per bambini<br />
raccolti dalla libreria per ragazzi<br />
Tuttestorie nella settimana da 2<br />
all’8 aprile.<br />
CHE NON RISPECCHIA L’IDENTITA’ DEI SARDI<br />
La Giunta ha deciso di trarre le<br />
conclusioni di un lungo lavoro di<br />
Commissioni istituite dall’Esecutivo<br />
nel settembre scorso, e nella<br />
passata legislatura: di adottare <strong>del</strong>le<br />
norme di riferimento, da utilizzarsi<br />
in via sperimentale per l’uso scritto<br />
in uscita di alcuni atti <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />
regionale e per la<br />
traduzione di norme e documenti<br />
particolarmente importanti come<br />
lo Statuto sardo e la legge regionale<br />
26 <strong>del</strong> 1997.<br />
‘’Le norme linguististiche di riferimento<br />
a carattere sperimentale per<br />
la lingua scritta <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />
regionale consentono di avviare<br />
un processo graduale mirante<br />
all’elaborazione di una Limba Sarda<br />
Comuna, con le caratteristiche di<br />
una varietà linguistica naturale che<br />
costituisca un punto di mediazione<br />
tra le parlate più comuni e diffuse e<br />
aperta ad alcune integrazioni volte<br />
a valorizzare la distintività <strong>del</strong> sardo<br />
e ad assicurare un carattere di sovramunicipalità<br />
e la semplicità <strong>del</strong><br />
codice linguistico’’, è scritto nella<br />
<strong>del</strong>ibera. La Limba Sarda Comuna<br />
intende rappresentare una “lingua<br />
bandiera”, uno strumento per potenziare<br />
la nostra identità collettiva,<br />
nel rispetto <strong>del</strong>la multiforme ricchezza<br />
<strong>del</strong>le varietà locali. Viene<br />
adottata in via sperimentale, fermo<br />
restando, come previsto dall’articolo<br />
8 <strong>del</strong>la Legge 482 <strong>del</strong> 1999, “il<br />
valore legale esclusivo degli atti nel<br />
testo redatto in lingua italiana”.<br />
La Giunta ha deciso di intraprendere<br />
il processo verso la Limba Sarda<br />
Comuna con il concorso<br />
di contributi,<br />
opinioni, riscontri e<br />
verifiche adottando<br />
una soluzione iniziale<br />
in cui, insieme a<br />
una larga maggioranza<br />
di opzioni comuni<br />
a tutte le varietà,<br />
convivono, in alcuni<br />
casi, opzioni aperte<br />
e flessibili e che, proprio<br />
per la gradualià e<br />
la sperimentalità <strong>del</strong><br />
percorso, a distanza<br />
di tempo e sulla base<br />
<strong>del</strong>le risultanze e <strong>del</strong>le<br />
necessarie esperienze,<br />
potrà essere<br />
integrata, modificata<br />
ed arricchita con gli<br />
opportuni aggiustamenti;<br />
di approfondire<br />
con ulteriori<br />
studi il lessico, la<br />
morfologia e un’ortografia comune<br />
a più varietà.<br />
E infine, istituisce “s’ Ufitziu de sa<br />
Limba Sarda”, uno sportello linguistico<br />
regionale previsto dal progetto<br />
“Una limba pro governare” approvato<br />
dalla Giunta regionale il 26<br />
giugno 2003.<br />
Cagliari - Ospedale Brotzu<br />
Nati per Leggere è un progetto di<br />
diffusione <strong>del</strong> libro e <strong>del</strong>la lettura e<br />
si rivolge ai bambini dai zero a sei<br />
anni. Nasce nel 1999, ed è risultato<br />
<strong>del</strong>la felice collaborazione <strong>del</strong>l’Associazione<br />
Italiana Bibliotecari,<br />
Associazione Culturale Pediatri e<br />
<strong>del</strong> Centro per la Salute <strong>del</strong> Bambino<br />
di Trieste.<br />
In questi ultimi anni Nati per Leggere<br />
ha avuto una notevole diffusione,<br />
soprattutto in quelle realtà<br />
in cui forte è stata l’alleanza tra<br />
Pediatri e Bibliotecari, che insieme<br />
ai genitori, costituiscono l’ossatura<br />
di Nati per Leggere.<br />
Sabato 8 aprile, all’Auditorium<br />
<strong>del</strong>l’Ospedale Brotzu di Cagliari,<br />
si è tenuto un convegno, promosso<br />
e curato dall’Associazione Presidi<br />
dei Libri <strong>del</strong>la Sardegna in collaborazione<br />
con Centro Regionale di<br />
Documentazione Biblioteche per<br />
Ragazzi <strong>del</strong>la provincia di Cagliari.<br />
All’incontro ha partecipato Giancarlo<br />
Biasini, pediatra e Presidente<br />
<strong>del</strong> Centro per la Salute <strong>del</strong> Bambino,<br />
uno dei padri <strong>del</strong> progetto nazionale.<br />
Vero motore <strong>del</strong> progetto<br />
in tutto il territorio nazionale, è tra<br />
i garanti <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong> progetto<br />
e <strong>del</strong>la sua realizzazione.<br />
Moderatore è stato Giorgio Todde,<br />
Presidente <strong>del</strong>l’associazione<br />
Presidi <strong>del</strong> Libro. Ha fatto seguito<br />
Mario Selis Direttore generale<br />
azienda ospedaliera “G.Brotzu” ,<br />
Paolo Pusceddu Direttore pronto<br />
soccorso pediatrico SSD. Sono,<br />
inoltre, intervenuti Ester Grandesso<br />
responsabile Servizi bibliotecari<br />
<strong>del</strong>la Provincia di Cagliari, Stefania<br />
Bagella <strong>del</strong> Centro nascita<br />
Serena di Sassari e Mauro Sarzi<br />
<strong>del</strong> Teatro <strong>del</strong>le Mani, da anni impegnato<br />
nell’operazione di umanizzazione<br />
<strong>del</strong> reparto di pediatria<br />
<strong>del</strong> Brotzu. Hanno concluso<br />
Luciano Marrocu Assessore alla<br />
cultura <strong>del</strong>la Provincia di Cagliari<br />
e Mario Silvetti Primario emerito<br />
di pediatria. L’attrice Maria Loi ha<br />
dato voce ai libri per bambini .<br />
Alla fine <strong>del</strong>l’incontro, sono stati<br />
donati al reparto di pediatria<br />
Berchidda<br />
Anche Ascanio Celestini e Paolo Fresu<br />
al prossimo festival Time in Jazz.<br />
Si arricchisce di un<br />
nuovo, ghiotto appuntamento<br />
il menù <strong>del</strong><br />
prossimo festival Time<br />
in Jazz, in programma<br />
dal 10 al 15 agosto a<br />
Berchidda: la sera di<br />
ferragosto (alle 21.30),<br />
subito prima che decolli<br />
la consueta festa<br />
finale (affidata, come<br />
già annunciato, alla<br />
Gangbé Brass Band),<br />
il palco di Piazza <strong>del</strong><br />
Popolo sarà tutto di<br />
Ascanio Celestini e<br />
Paolo Fresu.<br />
L’attore-favolatore<br />
romano e l’enfant du<br />
pays con la sua tromba<br />
hanno di recente battezzato<br />
(il 31 marzo scorso,<br />
a Brescia) un originale dialogo<br />
artistico a base di racconti<br />
e musica. A Berchidda<br />
lo riprenderanno seguendo il<br />
leitmotiv di “Cookin’ Jazz”,<br />
tema e titolo <strong>del</strong> diciannovesimo<br />
festival ideato e diretto<br />
dallo stesso Fresu.<br />
Paolo Fresu<br />
Saranno dunque storie e note<br />
ispirate alla musica e al cibo,<br />
al gusto <strong>del</strong> palato, quelle che<br />
nasceranno dall’arte affabulatoria<br />
<strong>del</strong>l’immaginifico Celestini<br />
e dalla poesia <strong>del</strong> jazz<br />
<strong>del</strong> trombettista berchiddese.<br />
Una dolce ciliegina sulla torta<br />
di un’edizione davvero appetitosa<br />
di Time in Jazz.
Cultura<br />
GRAZIA SANNA, UN NOME DA NON DIMENTICARE<br />
Iglesias - convegno su Grazia Sanna<br />
La peculiarità dei romanzi di<br />
Grazia Sanna Serra sta nell’efficacia<br />
con la quale la scrittrice<br />
riuscì a raccontare Iglesias. E’<br />
evidente, infatti, che “I sudditi<br />
<strong>del</strong> dio rosso” e “Tutto un mondo<br />
all’obiettivo” fanno entrambi <strong>del</strong>la<br />
città il vero tema portante <strong>del</strong>le<br />
rispettive storie. La trama sembra<br />
essere solo un pretesto. Insieme<br />
all’inchiostro ciò che scorre nella<br />
penna di Grazia Sanna è l’urgenza<br />
di creare un affresco iglesiente,<br />
di svelare nel fluire <strong>del</strong>le pagine<br />
l’anima più viva e profonda<br />
<strong>del</strong>la città e dei suoi abitanti. Così<br />
i romanzi si palesano come fortemente<br />
evocativi di luoghi e tempi<br />
iglesienti che appartengono ad<br />
epoche lontane e verso le quali<br />
l’autrice nutre evidente nostalgia.<br />
La scrittrice è artefice di una<br />
poetica <strong>del</strong>lo sguardo personalissima.<br />
Riesce a raccontare la<br />
città muovendosi negli spazi che<br />
corrono tra storia e invenzione,<br />
tra cronaca e letteratura. Grazia<br />
Sanna attinge al vero, ma lo<br />
reinterpreta letterariamente e, al<br />
contempo, inventa situazioni che,<br />
“calcate” sulla realtà, assumono<br />
piena verosimiglianza. Simile in<br />
questo, si parva licet, a Giuseppe<br />
Verdi che parlando <strong>del</strong>le sue<br />
melodie soleva dire: «Copiare il<br />
vero, può essere una buona cosa;<br />
ma inventare il vero è meglio,<br />
molto meglio».<br />
Iglesias dunque. Specola appartata<br />
dalla quale mettere tutto un<br />
mondo all’obiettivo, la città è anzitutto<br />
il luogo che ha dato i natali<br />
a Grazia Sanna. Qui la scrittrice<br />
trascorse tutta la sua vita, circostanza<br />
che maturò in lei quel tipico<br />
sentimento “a doppia faccia”<br />
che moltissimi Iglesienti nutrono<br />
verso la propria città: per Grazia,<br />
Iglesias fu nido e gabbia, quiete<br />
e noia, culla d’affetti e covo di<br />
rimpianti.<br />
La nitida “corrispondenza d’amorosi<br />
sensi” tra Grazia Sanna e<br />
la sua città corre, come spesso<br />
capita agli scrittori, sul filo <strong>del</strong>la<br />
memoria. E poiché per lunghe<br />
fasi <strong>del</strong>la sua vita l’autrice soffrì<br />
di crisi depressive, la scrittura<br />
rappresentò una sorta d’ancora<br />
di salvezza, il mezzo d’evasione<br />
verso un mondo antico e amico, e<br />
perciò tranquillizzante, nel quale<br />
Un concorso letterario per le<br />
scuole, la dedica di una strada<br />
<strong>del</strong>la città e, forse, una nuova<br />
edizione de “I sudditi <strong>del</strong><br />
dio rosso”. Iglesias si avvia<br />
a riscoprire e valorizzare in<br />
maniera finalmente compiuta<br />
Grazia Sanna Serra, la scrittrice<br />
scomparsa sei anni fa che<br />
nei suoi libri seppe raccontare<br />
luoghi e umori iglesienti con<br />
dolcezza e ironia. È quanto è<br />
emerso da “La città raccontata<br />
da una donna: Iglesias<br />
nelle pagine di Grazia Sanna<br />
Serra”, il convegno tenuto<br />
presso l’archivio storico, tappa<br />
iniziale di un percorso che,<br />
come ha spiegato l’Assessore<br />
comunale <strong>del</strong>la Cultura Cinzia<br />
Guaita, «intende riportare alla<br />
ribalta quei nostri concittadini<br />
che con la loro opera hanno<br />
contribuito alla crescita cultu-<br />
Roberto Cherchi<br />
rale d’Iglesias». Significativo<br />
che, per battezzare questo percorso,<br />
la scelta sia caduta su<br />
una donna i cui libri suscitano<br />
sempre ampio interesse, dimostrato<br />
dall’alta affluenza di<br />
lettori e curiosi al convegno.<br />
L’appuntamento ha consentito<br />
innanzitutto di cominciare<br />
ad approfondire il discorso<br />
sulla biografia <strong>del</strong>la scrittrice<br />
grazie all’intervento di Maria<br />
Carmen Serra, unica figlia di<br />
Grazia. Famiglia d’origini non<br />
iglesienti, estrazione borghese<br />
e educazione aperta a letture,<br />
musica e contatti sociali non<br />
comuni per una ragazza degli<br />
anni Venti, Grazia Sanna coltivò<br />
fin da giovane la passione<br />
per la scrittura, arrivando<br />
peraltro a pubblicare il primo<br />
romanzo, “Il regno dei Pintadu”,<br />
solo in età avanzata. Con<br />
la cifra <strong>del</strong> ricordo, personale o<br />
assunto da terze persone, assumeva<br />
connotazioni particolari.<br />
Su queste basi dunque la scrittrice<br />
costruisce il suo universo<br />
letterario, che è un microcosmo<br />
chiuso, preciso e solidissimo.<br />
L’immagine letteraria che appare<br />
sullo sfondo richiama l’Isola<br />
circondata dal mare, terra di salvezza<br />
e provvidenziale rifugio.<br />
Parte <strong>del</strong> fascino e <strong>del</strong>l’efficacia<br />
de I sudditi <strong>del</strong> dio rosso risiede<br />
senz’altro in questo: Iglesias è<br />
un’isola al contempo reale e immaginaria.<br />
Ma affinché potesse<br />
configurarsi come teatro credibile,<br />
nel quale rappresentare la<br />
vicende quotidiane dei personaggi<br />
reali o fittizi, occorreva che la<br />
città si componesse in un’enorme<br />
scenografia, ciascun angolo <strong>del</strong>la<br />
quale si offrisse come palcoscenico<br />
naturale. In questo senso<br />
gioca un ruolo fondamentale la<br />
suggestione referenziale propria<br />
<strong>del</strong> termine geografico. La precisione<br />
toponomastica, la ricorrenza<br />
di nomi di località, il richiamo<br />
ad elementi strettamente locali<br />
vogliono essere canto affettuoso,<br />
e omaggio letterario, per la città<br />
e, insieme, segno d’evidenza<br />
emblematica <strong>del</strong> mondo, nitido,<br />
corposo e coerente, che ospita le<br />
vicende narrate.<br />
In questo modo il lettore riesce<br />
a orientarsi senza fatica. Sembra<br />
quasi che Grazia Sanna utilizzi<br />
i toponimi come cartello segnaletico<br />
per chi viaggia attraverso<br />
le sue pagine, tramite i quali è<br />
possibile allestire una sorta di<br />
“itinerario <strong>del</strong>l’anima” che evoca<br />
luoghi, tradizioni e modi di dire o<br />
di fare iglesienti.<br />
Il viaggio inizia dalla vallata <strong>del</strong><br />
Canonica, non solo località simbolo<br />
<strong>del</strong>la campagna iglesiente<br />
ma è anche, e soprattutto, legata<br />
alle vicende biografiche <strong>del</strong>la<br />
scrittrice, perché qui la famiglia<br />
Sanna possedeva terreni e case.<br />
Altro luogo caro alla comunità<br />
iglesiente è il colle <strong>del</strong> Buoncammino,<br />
con la piccola chiesa<br />
bianca, punto di riferimento annuale<br />
per la festa dedicata alla<br />
la sua testimonianza, ascoltata<br />
con silenzio partecipe e<br />
commosso dai presenti, Maria<br />
Carmen Serra ha rievocato le<br />
tappe salienti <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong>la<br />
madre, dalle prime esperienze<br />
narrative ai contatti con Marcello<br />
Serra, che la introdusse<br />
nel mondo editoriale, dai problemi<br />
di depressione agli ultimi<br />
anni trascorsi, finalmente<br />
serena, nel “buen retiro” <strong>del</strong>la<br />
casa nel cuore di quella città<br />
che tanto aveva amato.<br />
C’è poi stata la proiezione di<br />
una quarantina d’immagini<br />
che hanno inteso proporre una<br />
sorta d’itinerario attraverso la<br />
città, costruito giustapponendo<br />
brani dei libri di Grazia<br />
Sanna a squarci iglesienti,<br />
nell’intento di dimostrare con<br />
quanta sapienza ed efficacia<br />
descrittiva la scrittrice abbia<br />
saputo dare pregnanza a luoghi<br />
e cose che appartengono<br />
ad un idem sentire locale.<br />
Nel suo intervento Giovanna<br />
Chessa, insegnante elementare,<br />
ha illustrato l’esperienza didattica<br />
proposta ai suoi scolari<br />
che, traendo ispirazione dalla<br />
lettura di alcuni brani tratti da<br />
“I sudditi <strong>del</strong> dio rosso”, sono<br />
andati alla scoperta <strong>del</strong>la città,<br />
come si suol dire “sul campo”,<br />
e poi la hanno raccontata col<br />
disegno, con risultati davvero<br />
sorprendenti per dei bambini<br />
di appena nove anni.<br />
Infine Enrico Cabiddu, che già<br />
in passato si è occupato <strong>del</strong>l’opera<br />
di Grazia Sanna, si è<br />
soffermato sul modo in cui nel<br />
romanzo la scrittrice <strong>del</strong>inea<br />
la psicologia dei personaggi,<br />
PASSEGGIANDO PER IGLESIAS<br />
SOTTOBRACCIO ALLA SCRITTRICE<br />
Grazia Sanna<br />
Iglesias - convegno su Grazia Sanna<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />
soprattutto quelli femminili.<br />
Partendo dall’analisi di quel<br />
titolo così misterioso e ricco di<br />
simbolismi, “I sudditi <strong>del</strong> dio<br />
rosso”, il professore ha evidenziato<br />
come, con una trama apparentemente<br />
semplice, Grazia<br />
Sanna sia riuscita a costruire un<br />
romanzo corale, pieno d’implicazioni<br />
allettanti per il lettore.<br />
Un romanzo molto iglesiente e<br />
non solo perché attinge alla cronaca<br />
locale, ma anche per come<br />
sviscera e mette in pagina l’anima<br />
di una città dove, ad esempio,<br />
il giudizio altrui pesa sulla<br />
vita di ciascuno fino a determinarne<br />
il destino. Per questo,<br />
ha concluso Enrico Cabiddu,<br />
nonostante l’evidente influenza<br />
di mo<strong>del</strong>li veristi o decadenti,<br />
«Grazia Sanna è difficilmente<br />
Madonna.<br />
Ma, naturalmente, oltre che sulla<br />
campagna, lo sguardo di Grazia<br />
Sanna si appunta soprattutto sulla<br />
città, e ne fa una vera e propria<br />
quinta teatrale. Ne “I sudditi <strong>del</strong><br />
dio rosso” il racconto si svolge<br />
nella zona settentrionale, in particolare<br />
tra il rione Sant’Antonio<br />
e piazza Lamarmora, cuore pulsante<br />
<strong>del</strong>la vita sociale iglesiente<br />
nell’Ottocento. Piazza Fenza,<br />
slargo “passante” come quasi<br />
tutte le piazze <strong>del</strong> centro storico<br />
di Iglesias, è lo snodo principale<br />
con due caratteristiche ben precise:<br />
la meridiana e la fontana.<br />
La descrizione <strong>del</strong>le case e <strong>del</strong>le<br />
strade consente all’autrice di <strong>del</strong>ineare<br />
con pennellate efficacissime<br />
la spaccatura tra le classi<br />
sociali. I sottani di via Eleonora<br />
sono emblema <strong>del</strong>la dura condizione<br />
di vita dei poveri e si contrappongono<br />
alle abitazioni dei<br />
ricchi, impreziosite da particolari<br />
architettonici (balconi e battenti<br />
<strong>del</strong>le porte) che ancor oggi sono<br />
stati conservati dalle case <strong>del</strong> centro<br />
storico di Iglesias. Il lettore si<br />
sente immergere pian piano in<br />
una realtà che sente familiare: ci<br />
sembra realmente di passeggiare<br />
per le strade e Grazia Sanna acuisce<br />
questa sensazione attraverso<br />
il procedimento <strong>del</strong>la ripetitività.<br />
Nel racconto, infatti, l’autrice reitera<br />
il riferimento a taluni particolari<br />
(ad esempio, la meridiana)<br />
e con questa strategia fa in modo<br />
che la citazione divenga topica e<br />
tipica: topica perché denotazione<br />
puntuale e referenziale (richiamo<br />
a luoghi veri) e tipica nel suo carattere<br />
convenzionale (la “geografia”<br />
umana <strong>del</strong> romanzo).<br />
Bastano due o tre iterazioni per<br />
fare in modo che il lettore metabolizzi<br />
quel dato particolare: ad<br />
esempio, il battente a forma di<br />
mano lo porterà a “vedere”e quasi<br />
udire, ad ogni bussare di porta,<br />
il picchiare <strong>del</strong>la mano di ferro<br />
sul legno che <strong>del</strong>imita l’ingresso.<br />
Identico ragionamento vale per<br />
le campane <strong>del</strong>la città. La squilla<br />
dei Gesuiti e quella <strong>del</strong>la Cattedrale<br />
tornano continuamente<br />
nelle pagine non solo per scandire<br />
il tempo <strong>del</strong>la narrazione, ma<br />
anche come “segni verticali” che<br />
connotano la città. Il campanile<br />
segna l’hic et nunc, il qui e l’ora;<br />
dove l’ora, invece di un avverbio,<br />
è quella battuta dalle due “torri<br />
<strong>del</strong> borgo”, mai in sincrono tra<br />
loro.<br />
Nella ricostruzione di un mondo<br />
provinciale in “bianco e nero”<br />
giocano un ruolo importante<br />
anche le osterie. “Su magasinu<br />
‘e su binu” ebbe una funzione<br />
d’aggregazione sociale fortissima,<br />
soprattutto per le classi più<br />
umili. Era il luogo dove minatori<br />
e contadini, bevendo una sco<strong>del</strong>la<br />
di vino e mangiando un piatto<br />
di fave in compagnia degli amici,<br />
trovavano consolazione alla fatica<br />
<strong>del</strong>la giornata lavorativa e alla<br />
miseria di un’intera vita.<br />
L’attenzione <strong>del</strong>la scrittrice si appunta<br />
anche sulle attività, dalla<br />
sughericoltura alla miniera. La<br />
vita in galleria segna in modo<br />
in<strong>del</strong>ebile uomini e donne degli<br />
strati più umili <strong>del</strong>la società.<br />
Grazia Sanna sottolinea a più riprese<br />
e senza reticenza come le<br />
condizioni ambientali e sociali<br />
segnassero quasi lombrosianamente<br />
la gente di miniera e i suoi<br />
figli Ma non mancano i mestieri<br />
ormai scomparsi, travolti dal progresso:<br />
i carrettieri, i lampionai o<br />
i venditori di latte, “care ombre”<br />
evocate dalla scrittrice in squarci<br />
nostalgici intrisi di malinconica<br />
poesia <strong>del</strong> mestiere più antico<br />
<strong>del</strong> mondo evocato in entrambi i<br />
romanzi.<br />
Ne “I sudditi <strong>del</strong> dio rosso”, trovano<br />
spazio la sagra <strong>del</strong> Buoncammino<br />
e il Carnevale. Grazia<br />
Sanna disegna stampe ottocentesche<br />
che ritraggono la sua città<br />
in questi momenti d’euforia<br />
collettiva, uno religioso l’altro<br />
pagano, parentesi liete nel grigio<br />
d’esistenze tribolate.<br />
21<br />
inscrivibile in una corrente letteraria.<br />
Direi che piuttosto fa<br />
storia a se».<br />
Come detto, durante la serata<br />
è stata formulata la proposta<br />
d’indire un concorso letterario<br />
intitolato alla scrittrice e<br />
rivolto alle scuole elementari<br />
e medie. La commissione comunale<br />
<strong>del</strong>la Cultura sta lavorando<br />
alla predisposizione<br />
<strong>del</strong> bando in modo da varare<br />
l’iniziativa per il prossimo<br />
anno scolastico. Alle viste c’è<br />
anche una nuova edizione de<br />
“I sudditi <strong>del</strong> dio rosso”, opera<br />
ormai esaurita da anni, e per<br />
la quale, come ha proposto in<br />
chiusura la professoressa Giovanna<br />
Gaias, potrebbe anche<br />
concretizzarsi la pubblicazione<br />
in Braille per non vedenti.<br />
L’itinerario sentimentale in una<br />
città perduta nel tempo contempla<br />
altri elementi squisitamente<br />
iglesienti che Grazia Sanna ha inserito<br />
nei suoi libri. In un brano,<br />
ad esempio, conquista la scena<br />
un grande orinale per il quale la<br />
proprietaria, Dolinda Fenza, decide<br />
una destinazione d’uso diversa<br />
rispetto a quella comune. Grazia<br />
Sanna attinge ad un fatto realmente<br />
accaduto in città all’inizio<br />
<strong>del</strong> Novecento, quando il pitale di<br />
una signora abbastanza in vista,<br />
Giovannica Manca, divenne celebre<br />
proprio in ragione <strong>del</strong>la sua<br />
imponenza. Tanto che si diffuse il<br />
detto «mannu comenti su bassinu<br />
de zia Giuannicca Manca chi<br />
teniri quattro manigusu po ‘ndidu<br />
pesai» (ossia «grande come<br />
l’orinale di Giovannica Manca<br />
che ha quattro manici per poterlo<br />
sollevare»). Il particolarissimo<br />
cimelio è tuttora custodito dagli<br />
eredi, ed è fondato credere che<br />
Grazia Sanna abbia, ancora una<br />
volta, inventato il vero. Il mo<strong>del</strong>lo<br />
al quale l’autrice si rifece per<br />
il personaggio di Dolinda non è<br />
però quello di Giovannica Manca,<br />
bensì quello di Stella Gerini,<br />
una signora <strong>del</strong>la borghesia iglesiente<br />
vissuta ad inizio <strong>del</strong> Novecento.<br />
Stesso discorso vale per il<br />
galateo femminile citato nel libro<br />
che si rifà alla “Canzoni sarda de<br />
is bonus cunzillus”, composta da<br />
Disma Bernardini, un discreto<br />
poeta dialettale appartenente alla<br />
famiglia, che diede inizio alle celebrazioni<br />
in onore <strong>del</strong>la Madonna<br />
<strong>del</strong> Buoncammino.<br />
In conclusione resta da dire che<br />
varrebbe la pena considerare I<br />
sudditi <strong>del</strong> dio rosso e Tutto un<br />
mondo all’obiettivo qualcosa di<br />
più che il lascito di un’artigiana<br />
<strong>del</strong>la scrittura. In definitiva si tratta<br />
di due libri che hanno il pregio<br />
di “farsi leggere”, senza intellettualismi<br />
inutili, ben scritti, carichi<br />
di sapori, di vita e di morte,<br />
di allegria e di lutto. Raccontano<br />
il piccolo mondo <strong>del</strong>la città, una<br />
città che s’insegue tra le righe,<br />
percorrendola di pagina in pagina<br />
sottobraccio a Grazia Sanna. Per<br />
capire, a lettura conclusa, quanto<br />
sia vero che nessun mondo è più<br />
piccolo di un libro, nessuno è più<br />
grande. (r.c.)
22<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />
Cultura<br />
IL ROTARY E CESARE VECELLI<br />
IL “PADRE” DI PORTO FLAVIA<br />
Roberto Cherchi<br />
Masua - Porto Flavia<br />
Una targa apposta all’ingresso<br />
<strong>del</strong>la galleria di Porto Flavia per<br />
celebrare la genialità <strong>del</strong>la struttura<br />
mineraria e industriale che più di<br />
tutte si è imposta come simbolo<br />
nel mondo <strong>del</strong>l’attività estrattiva<br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>. Ma soprattutto<br />
una targa per ricordare un<br />
ingegnere e un uomo fino ad oggi<br />
ingiustamente dimenticato: Cesare<br />
Vecelli.<br />
L’iniziativa <strong>del</strong> Rotary club d’Iglesias<br />
ha voluto rendere omaggio a<br />
Vecelli in modo compiuto. Non<br />
limitandosi dunque a celebrarlo<br />
nel luogo che testimonia in modo<br />
imperituro la sua grandezza di<br />
tecnico, ma cercando anche di ricostruirne<br />
la vicenda umana. Per<br />
COMUNE<br />
DI<br />
CARLOFOR-<br />
Comune<br />
via Garibaldi 72<br />
09014 Carloforte<br />
Centralino<br />
Tel. 0781.8589200 - 854282-83<br />
Fax. 0781.854008-855008<br />
Sindaco<br />
Tel. 0781.8589223<br />
Fax. 0781.855808<br />
Informagiovani<br />
e Segretariato sociale<br />
Tel. 0781.858937<br />
Museo Casa <strong>del</strong> Duca<br />
via Cisterna <strong>del</strong> Re<br />
Tel.0781.855880<br />
www.comune.carloforte.ca.it<br />
questo i soci <strong>del</strong> Rotary hanno<br />
intrapreso un percorso di ricerca<br />
che li ha condotti fino a Cimadolmo<br />
sul Piave, il paese veneto<br />
dove Vecelli è sepolto. Qui hanno<br />
rintracciato notizie biografiche, rimettendo<br />
insieme i tasselli di una<br />
vita vissuta tra il Veneto, la Corsica<br />
e la Sardegna. Qui hanno scovato<br />
fotografie che sono servite all’artista<br />
iglesiente Stefano Cherchi<br />
per ritrarre il volto di Vecelli sulla<br />
lastra di bronzo che adesso si trova<br />
a Porto Flavia. Alla cerimonia<br />
d’inaugurazione, oltre al presidente<br />
<strong>del</strong> Rotary, Franco Plaisant, al<br />
sindaco d’Iglesias, Pierluigi Carta,<br />
al presidente di Igea, Franco Manca,<br />
e alle maestranze <strong>del</strong>la società<br />
mineraria, era presente anche il<br />
sindaco di Cimadolmo, Giancarlo<br />
Cadamuro, che ha rilevato come<br />
l’iniziativa rotariana abbia avuto il<br />
merito di rinsaldare un contatto antico<br />
tra le terre <strong>del</strong> Piave e il <strong>Sulcis</strong>.<br />
Un contatto fatto di storie legate<br />
alla Grande guerra, all’emigrazione<br />
dei sardi in Veneto e al lavoro<br />
nelle nostre miniere di molti veneti.<br />
Come Cadamuro, anche Pierluigi<br />
Carta, accogliendo l’invito <strong>del</strong><br />
presidente <strong>del</strong> Rotary Plaisant, ha<br />
espresso l’intenzione di intitolare<br />
una strada a Cesare Vecelli. Un<br />
piccolo segno che stringerebbe<br />
maggiormente il legame tra Iglesias<br />
e Cimadolmo, le due patrie <strong>del</strong><br />
padre di Porto Flavia.<br />
OPERA UNICA NEL SUO GENERE<br />
Furono l’ideazione, la progettazione e<br />
la costruzione di un’opera originale e<br />
grandiosa come Porto Flavia a procurare<br />
la fama a Cesare Vecelli, e ben oltre i<br />
confini <strong>del</strong>la Sardegna. Quel magazzino<br />
di minerale scavato nel massiccio calcareo<br />
di Masua, quel sistema d’imbarco<br />
e di pesatura meccanica che consentiva<br />
il carico immediato e veloce sulle navi<br />
sottostanti la scogliera ebbe non solo il<br />
merito di snellire e modernizzare il trasporto<br />
<strong>del</strong> minerale, ma anche quello di<br />
alleviare la fatica immane degli operai<br />
che, fino a quel momento, lavoravano<br />
di muscoli per far funzionare coffe,<br />
barche e rimorchi. Era il sistema che si<br />
avvaleva <strong>del</strong>le bilancelle, le piccole imbarcazioni<br />
a vela latina che facevano la<br />
spola tra Cala Domestica e Carloforte,<br />
da dove poi potevano esser raggiunti gli<br />
scali <strong>del</strong>la penisola. Un sistema massacrante<br />
per gli operai che trasportavano<br />
a spalla coffe di 50 chili, dalle quali<br />
cadeva calce viva che, a causa <strong>del</strong> sudore,<br />
dava luogo a bruciature e piaghe<br />
dolorosissime. Vecelli ideò il sistema di<br />
carico diretto dei piroscafi, costruendo<br />
dentro la roccia a strapiombo sul mare:<br />
il fondale consentiva l’ormeggio a navi<br />
di grossa stazza che potevano essere<br />
agevolmente caricate <strong>del</strong> minerale proveniente<br />
dalle vicine miniere di Masua,<br />
Montecani e Acquaresi. «Si trattava di<br />
costruire importanti magazzini nell’interno<br />
<strong>del</strong>la roccia, capaci di contenere<br />
minerali di diversa qualità» scrisse lo<br />
stesso Vecelli illustrando il progetto nei<br />
resoconti <strong>del</strong>l’Associazione mineraria<br />
sarda. Per questo furono creati nove<br />
silos dove stipare il minerale: poi, per<br />
caduta, questo finiva su un nastro trasportatore<br />
che lo imbarcava sulle navi.<br />
«La quota d’arrivo, cioè di carico dei<br />
silos è di 37 metri sul livello <strong>del</strong> mare»<br />
scriveva Vecelli. «Per mettersi in condizione<br />
di caricare qualsiasi piroscafo si<br />
fissò la quota <strong>del</strong>la galleria di scarico<br />
a 16 metri. Ne risultò quindi l’altezza<br />
dei silos di circa 20 metri». Le pareti<br />
dei silos furono svasate verso il basso<br />
per impedire l’arresto <strong>del</strong>la caduta<br />
dei minerali durante lo scarico. Inoltre<br />
fu allestito un sistema di tramogge<br />
meccaniche in ferro, <strong>del</strong> peso di circa<br />
una tonnellata ciascuna, per regolare<br />
l’emissione <strong>del</strong> minerale. Il risultato fu<br />
eccezionale sia sotto il profilo <strong>del</strong>la produzione<br />
che sotto quello <strong>del</strong>la condizione<br />
degli operai. Ce lo racconta lo stesso<br />
Cesare Vecelli: «Basti dire che il “Wilfred”<br />
ormeggiato alle 14 <strong>del</strong> 7 maggio<br />
1925 a Porto Flavia mentre, come per<br />
gli usuali contratti di noleggio, avrebbe<br />
dovuto attendere 24 ore per iniziare il<br />
carico, invece poche ore dopo l’arrivo,<br />
partiva con tremila tonnellate a bordo».<br />
Oltre che <strong>del</strong> progetto e dei macchinari<br />
utilizzati, tutti italiani, Vecelli andava<br />
orgoglioso anche <strong>del</strong>la bravura <strong>del</strong>le<br />
maestranze impiegate per realizzare<br />
l’opera che furono tutte sarde. Mentre,<br />
com’è noto, il nuovo imbarco venne<br />
battezzato “Flavia”. Un gesto d’affetto<br />
di un uomo che, oltre ad essere tecnico<br />
valentissimo, fu anche padre. E per<br />
questo unì sotto lo stesso nome le sue<br />
due opere più belle: un originalissimo<br />
porto e l’amatissima figlia.<br />
CESARE VECELLI, L’IDEATORE<br />
Il pane tipico “coccoi” e “moddizzosu”<br />
potrebbero presto avvalersi <strong>del</strong><br />
riconoscimento <strong>del</strong>la “Denominazione<br />
d’Origine Protetta” (DOP).<br />
E’ da alcuni anni che un apposito<br />
Comitato, sorto nel 2002, sta lavorando<br />
per la valorizzazione di questo<br />
pane tipico, facendo leva su un<br />
percorso che vede coinvolta tutte la<br />
filiera, a partire dai produttori <strong>del</strong><br />
grano, passando ai molini e quindi<br />
ai panificatori.<br />
Dopo l’approfondimento storico<br />
e scientifico e la realizzazione dei<br />
Disciplinari di Produzione (che<br />
prevedono le norme da adottare<br />
per le materie prime ed il metodo<br />
di produzione), il richiamato<br />
Comitato ha inteso far conoscere<br />
l’ambizioso progetto di valorizzazione<br />
commerciale a tutti i panificatori<br />
<strong>del</strong>le Province Meridionali <strong>del</strong>la<br />
Sardegna, organizzando tre distinti<br />
momenti seminariali, finalizzati ad<br />
un maggiore e più responsabile coinvolgimento<br />
degli operatori <strong>del</strong> settore<br />
in questo ambizioso progetto.<br />
Il primo “seminario” ha avuto luogo<br />
a Carbonia dove si sono avuti gli<br />
interventi <strong>del</strong>l’Assessore provinciale<br />
alle Attività Produttive Mauro<br />
Esu, Pieraldo Liori <strong>del</strong>l’Ersat e Gigi<br />
Congiu <strong>del</strong> Comitato promotore.<br />
Inoltre, sono intervenuti Pasquale<br />
Cazzeddu <strong>del</strong> Porto Conte Ricerche,<br />
Ilario Mandich <strong>del</strong>la società<br />
di consulenza Item e Claudio Pisu,<br />
responsabile provinciale <strong>del</strong> laboratorio<br />
di progettazione integrata.<br />
Gli altri appuntamenti si sono avuti<br />
a Cagliari (Palazzo Viceregio) e<br />
Gonnosfanadiga (ex Monte Granitico).<br />
Tale progetto tende ad assecondare<br />
la politica comunitaria laddove essa<br />
incoraggia il crescente orientamento<br />
dei consumatori a privilegiare la<br />
qualità degli alimenti rispetto alla<br />
quantità ed a favorire una domanda<br />
più consistente di prodotti agricoli<br />
e agroalimentari aventi un’origine<br />
geografica determinata o che siano<br />
frutto di specifiche tradizioni<br />
produttive.<br />
Esiste quindi l’opportunità di valorizzare<br />
concretamente il legame<br />
dei prodotti agroalimentari con il<br />
territorio di provenienza, dimostrandone<br />
l’originalità, la forte<br />
identità e la tradizionalità. “Tutti<br />
elementi fortemente richiesti da un<br />
crescente segmento di consumatori,<br />
disponibili anche a riconoscere<br />
un sovrapprezzo in cambio di garanzie<br />
adeguate”.<br />
I pani “coccoi” e “moddizzosu”<br />
Masua - Porto Flavia<br />
Sia per l’arditezza <strong>del</strong>la concezione tecnica<br />
che per la spettacolarità <strong>del</strong>l’impatto<br />
visivo, Porto Flavia rappresenta un po’ il<br />
simbolo di quanto l’ingegno <strong>del</strong>l’uomo<br />
ha saputo ideare e realizzare nel periodo<br />
d’oro <strong>del</strong>l’attività mineraria. L’ingegno,<br />
nella fattispecie, apparteneva a Cesare<br />
Vecelli, ingegnere veneto che seppe<br />
creare quello che ancora oggi resta un<br />
unicum dal punto di vista <strong>del</strong>l’archeologia<br />
industriale. Vecelli era nato a Venezia<br />
il 7 febbraio 1881. Dopo la laurea aveva<br />
cominciato la carriera professionale in<br />
Corsica, facendosi le ossa presso la miniera<br />
d’antimonio in quel di Luri, sotto<br />
la guida di quel Giovanni Battista Traverso<br />
che, qualche anno dopo, avrebbe<br />
portato a grande prosperità le miniere<br />
<strong>del</strong> Sarrabus. Dopo l’esperienza corsa,<br />
Vecelli approdò ad Iglesias dove fu assunto<br />
dalla “Vieille Montagne” e lavorò<br />
accanto ad ingegneri come accanto a<br />
Cappa e Taschini. Della società belga<br />
Vecelli scalò in breve tempo tutta la<br />
gerarchia fino a diventarne il direttore<br />
generale in Sardegna, incarico che mantenne<br />
anche durante il periodo difficile<br />
<strong>del</strong>la seconda guerra mondiale.<br />
A contraddistinguere Cesare Vecelli fu<br />
sempre quello che un altro grande ingegnere,<br />
Leone Testa, definì il suo «genio<br />
inventivo». Gia durante gli anni trascorsi<br />
in Corsica, infatti, Vecelli aveva trovato<br />
il modo di utilizzare le polveri di stibina<br />
prodotte dall’antimonio come efficace<br />
anticrittogamico. Giunto nel <strong>Sulcis</strong>, sistemò<br />
le laverie di Acquaresi, favorì lo<br />
sviluppo <strong>del</strong>le miniere di Montecani,<br />
Monte Agruxiau e San Benedetto e,<br />
soprattutto, nel 1924, progettò e realizzò<br />
la sua opera maggiore, Porto Flavia.<br />
La sua attività di tecnico si coniugò,<br />
come avveniva di norma in passato,<br />
a quella di studioso. In tal senso il suo<br />
“esordio” avvenne nel 1912, quando<br />
Sergio Rombi<br />
possiedono proprio quel carattere<br />
identitario che è alla base <strong>del</strong> riconoscimento<br />
<strong>del</strong>la “Denominazione<br />
d’Ordine Protetta” ai sensi <strong>del</strong><br />
Regolamento CE 2081/92, riservato<br />
da parte <strong>del</strong>l’Unione Europea<br />
a quei prodotti che dimostrino un<br />
forte legame con il territorio di<br />
presentò l’analisi di un nodulo sferico di<br />
calcare bianco rinvenuto nella dolomia<br />
di Montecani. Ma, oltre al progetto per<br />
l’impianto di carico dei minerali a Porto<br />
Flavia, Vecelli ha lasciato anche studi<br />
sull’anello metallifero <strong>del</strong>l’<strong>Iglesiente</strong>,<br />
sui movimenti tellurici in Sardegna e<br />
alcune osservazioni sulle anomalie riscontrate<br />
nella circolazione sotterranea<br />
<strong>del</strong>l’acqua nella zona di Acquaresi.<br />
Autorevole componente <strong>del</strong>l’Associazione<br />
mineraria sarda, ne divenne<br />
presidente il 17 gennaio 1932. Fu su<br />
sua proposta, tra l’altro, che l’associazione<br />
decise di devolvere mille lire di<br />
beneficenza al Patronato scolastico di<br />
Iglesias per l’acquisto di libri di testo<br />
in uso nelle scuole elementari cittadine.<br />
Dal ritratto che di Vecelli <strong>del</strong>ineò<br />
Leone Testa vien fuori, accanto al<br />
tecnico valente, un uomo cordiale,<br />
filantropo, che amava parlare in dialetto<br />
veneto, dotato di un senso di<br />
ironia e di grande passione per l’arte e<br />
per la pittura in particolare nella quale<br />
gli piaceva cimentarsi. Ritiratosi a<br />
vita privata, tornò nel suo Veneto, a<br />
Cimadolmo sul Piave. Qui morì e<br />
venne sepolto nell’aprile 1947, a soli<br />
66 anni. (r.c.)<br />
I PANI TIPICI “COCCOI” E “MODDIZZOSU”<br />
A DENOMINAZIONE D’ORIGINE PROTETTA<br />
provenienza perché “dal territorio,<br />
dall’ambiente e dal talento <strong>del</strong>l’uomo<br />
possono nascere e manifestarsi<br />
caratteristiche in grado di rendere<br />
<strong>del</strong> tutto peculiare, e quindi meritevole<br />
di protezione, la qualità<br />
intrinseca di un prodotto agroalimentare”<br />
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Cultura<br />
IL PRESIDENTE GIACOMO SPISSU<br />
HA INAUGURATO LA MOSTRA<br />
D’ARTE SULLA RESISTENZA<br />
La Regione riconosce il valore e<br />
le potenzialità culturali <strong>del</strong>l’arte<br />
contemporanea, cui finora in Sardegna<br />
è mancata un’adeguata politica<br />
di supporto e valorizzazione.<br />
Con questo obiettivo, l’Assessore<br />
<strong>del</strong>la Pubblica Istruzione, Beni<br />
Culturali, Informazione, Spettacolo,<br />
Sport, Elisabetta Pilia, si è impegnata<br />
perché, per la prima volta,<br />
ci fosse anche la Sardegna tra le<br />
Regioni che hanno sottoscritto<br />
l’Accordo di programma Quadro<br />
multiregionale per il progetto<br />
“Sensi contemporanei – Promozione<br />
e diffusione <strong>del</strong>l’arte contemporanea<br />
e la valorizzazione di<br />
contesti architettonici e urbanistici<br />
nelle Regioni <strong>del</strong> Sud d’Italia”.<br />
La stipula <strong>del</strong>l’Accordo di Programma<br />
Quadro, sottoscritto da<br />
Ministero <strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le<br />
Finanze, Ministero per i Beni e<br />
le Attività culturali, Fondazione<br />
La Biennale di Venezia, Regione<br />
Sardegna, Abruzzo, Basilicata,<br />
Calabria, Campania, Molise, Puglia,<br />
Sicilia è avvenuta nelle scorse<br />
settimane.<br />
La volontà è di puntare su iniziative<br />
potenzialmente innovative sui<br />
territori, stimolare la crescita di<br />
progetti pilota interregionali per<br />
Una mostra di opere d’artisti<br />
sardi sul tema <strong>del</strong>la Resistenza<br />
è stata inaugurata il 25 aprile<br />
scorso dal Presidente <strong>del</strong> Consiglio<br />
regionale Giacomo Spissu.<br />
La mostra, “25 aprile 1945 – 25<br />
aprile 2005: artisti per la Resistenza”<br />
ha trovato spazio presso<br />
la Citta<strong>del</strong>la dei Musei di Cagliari<br />
dove è stata visitata da migliaia<br />
di persone.<br />
L’esposizione è rimasta aperta<br />
al pubblico fino al 2 maggio ed<br />
ha riproposto le opere realizzate<br />
da sessanta artisti sardi per ribadire<br />
l’attualità dei valori e degli<br />
ideali sempre vivi che avevano<br />
animato la lotta partigiana per la<br />
Liberazione. Le opere erano state<br />
esposte l’anno scorso, sempre<br />
in occasione <strong>del</strong> 25 aprile, nell’atrio<br />
<strong>del</strong> Consiglio regionale ed<br />
erano state donate all’Assemblea<br />
regionale.<br />
E’ stato anche realizzato un<br />
catalogo, con il contributo <strong>del</strong><br />
Consiglio, che illustra le opere<br />
esposte.<br />
L’organizzazione e la direzione<br />
scientifica <strong>del</strong>la mostra sono state<br />
quest’anno di Anna Maria Janin,<br />
Angelo Liberati e Gianni Atzeni<br />
(il comitato promotore <strong>del</strong>l’iniziativa<br />
nel 2005 si avvaleva<br />
<strong>del</strong>la presenza anche di Rosanna<br />
Rossi, Italo Medda e Gianfranco<br />
Pintus). Il catalogo è stato curato<br />
dalla Janin, e le schede <strong>del</strong>le<br />
opere sono state redatte da Efisio<br />
Carbone e Silvia Ledda, sotto il<br />
coordinamento di Maria Luisa<br />
Frongia.<br />
Gli artisti presenti erano: Annalisa<br />
Achenza, Marta Anatra,<br />
Gianni Atzeni, Alessandro Biggio,<br />
Giuseppe Bosich, Leonardo<br />
Boscani, Gaetano Brundu,<br />
l’arte contemporanea e sostenere<br />
la creazione di competenze adeguate<br />
nella gestione di progetti<br />
sperimentali, a livello di Amministrazioni<br />
regionali ed Enti Locali.<br />
Verranno realizzate attività di promozione<br />
<strong>del</strong> Mezzogiorno, tramite<br />
iniziative espositive di arti visive<br />
e di architettura e si favoriranno i<br />
rapporti e le relazioni con contesti<br />
internazionali nel settore <strong>del</strong>le<br />
arti visive, <strong>del</strong>la valorizzazione<br />
architettonica e urbanistica, <strong>del</strong>lo<br />
sviluppo locale, anche attraverso<br />
la realizzazione di concorsi nazionali<br />
e internazionali. I soggetti firmatari<br />
<strong>del</strong>l’APQ si prefiggono di<br />
arrivare alla individuazione di un<br />
metodo condiviso tra i Ministeri<br />
e le Regioni coinvolte, che favorisca<br />
le attività di pianificazione,<br />
programmazione, gestione, attuazione<br />
e controllo degli interventi e<br />
dei progetti da realizzare per l’arte<br />
contemporanea. Si cercherà poi di<br />
favorire i processi di integrazione<br />
orizzontale, tra le Regioni, e verticale,<br />
tra i territori, per concretizzare<br />
la cooperazione istituzionale.<br />
Il finanziamento complessivo destinato<br />
all’APQ è di 7 milioni di<br />
euro per l’edizione 2006-2008 <strong>del</strong><br />
progetto “Sensi contemporanei” e<br />
Maria Caboni, Zaza Calzia, Annamaria<br />
Caracciolo, Giovanni<br />
Carta, Tonino Casula, Salvatore<br />
Coradduzza, Mauro Cossu, Maria<br />
Crespellani, Rosanna D’alessandro,<br />
Chiara Demelio, Antonello<br />
Dessi, Paola Dessy, Nino<br />
Dorè, Salvatore Esposito, Marta<br />
Fontana, Gino Frogheri, Petronilla<br />
Idili, Maria Lai, Caterina<br />
Lai, Angelo Liberati, Gabriella<br />
Locci, Dionigi Losengo, Monica<br />
Lugas, A<strong>del</strong>aide Lussu, Marina<br />
Madeddu, Luigi Mazzarelli, Italo<br />
Medda, Mirella Mibelli, Marisa<br />
Mura, Wanda Nazzari, Efisio<br />
Niolu, Maria Grazia Oppo. Flaviano<br />
Ortu, Antonello Ottonello,<br />
Primo Pantoli, Igino Panzino,<br />
Pastorello, Giuseppe Pettinau,<br />
Annamaria Pillosu, Gianfranco<br />
Pintus, Paola Porcedda, Rosanna<br />
Rossi, Pia Ruggiu, Giulia Sale,<br />
Josephine Sassu, Virginia Siddi,<br />
Maria Spissu Nilson, Gemma<br />
Tardini, Ugo Ugo, Raffaello<br />
Ugo, Giorgio Urgeghe, Italo Utzeri,<br />
Beppe Vargiu. La mostra<br />
sarà allestita anche a Sassari e a<br />
Nuoro.<br />
ACCORDO QUADRO DELLA REGIONE<br />
PROMOZIONE ARTE CONTEMPORANEA<br />
sono state individuate 3 macroaree<br />
di intervento.<br />
Le Azioni di sistema con un finanziamento<br />
di 3 milioni 196 mila<br />
euro per attività di coordinamento,<br />
gestione, accompagnamento<br />
e per la comunicazione. Per la<br />
promozione attraverso iniziative<br />
espositive di architettura, arti visive<br />
e design sono stati stanziati<br />
1 milione e 440 mila euro. Per i<br />
“Programmi dei sensi” sono stati<br />
destinati 2 milioni e 400 mila euro<br />
suddivisi tra le attività di formazione<br />
di tecnici locali per l’attivazione<br />
e promozione di politiche di<br />
qualità in campo architettonico e<br />
urbanistico (600 mila euro) e per<br />
supportare l’istruzione e l’attivazione<br />
di bandi di concorso per<br />
il raggiungimento di una buona<br />
qualità progettuale architettonica<br />
(1 milione e 800 mila euro).<br />
Le Regioni hanno rivendicato una<br />
maggiore capacità decisionale,<br />
chiedendo di poter partecipare, in<br />
tutte le fasi, alle scelte progettuali<br />
che riguardano le attività di accompagnamento,<br />
comunicazione,<br />
formazione, concorsi e non esclusivamente<br />
agli incontri che riguardano<br />
la propria programmazione<br />
territoriale.<br />
“TANKAS” DI CLAUDIA CABRAS<br />
A L M AY M A S K D I C AG L I A R I<br />
Erica Olmetto<br />
Paesaggi incontaminati e sconfinate<br />
distese di colore scandiscono uno<br />
spazio profondo che caratterizza<br />
una terra selvaggia e affascinante.<br />
Accompagnate da un ritmo lento e<br />
coinvolgente, si distendono, con purezza<br />
quasi infantile, le tankas che<br />
per l’artista rappresentano, nel loro<br />
aspetto più immediato, se osservate<br />
dall’alto, le naturali suddivisioni<br />
<strong>del</strong> terreno. Nelle ampie campiture,<br />
dove la sintesi e il trattamento <strong>del</strong>le<br />
forme e dei colori evoca alla memoria<br />
il senso <strong>del</strong>la composizione degli<br />
artisti fauves, uomo e ambiente,<br />
cielo e terra si fondono come in una<br />
naturale simbiosi.<br />
Il colore qui assume un valore primario,<br />
non ha più il significato di<br />
riempire una forma disegnata ma<br />
esso stesso diventa forma capace<br />
di suscitare sensazioni emotive. In<br />
questo momento di alta espressione<br />
concettuale, si concepisce l’importanza<br />
e il valore che l’artista attribuisce<br />
alla Sardegna, al silenzio <strong>del</strong>le<br />
sconfinate pianure, alla presenza<br />
sommessa dei suoi abitanti, all’atmosfera<br />
bianca e polverosa che si<br />
manifesta quando soffia lo scirocco.<br />
Nella pur ristretta gamma cromatica<br />
ogni colore ha il suo spazio e<br />
la sua identità: il bianco si distende<br />
affianco al rosso e al verde mentre<br />
il nero s’infila con gesto impetuoso<br />
tra una campitura e l’altra dove tutto<br />
sembra fermo e immobile.<br />
In realtà, attraverso la serenità <strong>del</strong>le<br />
linee e dei colori, la solarità <strong>del</strong> paesaggio<br />
brullo e nostalgico, l’immobilità<br />
<strong>del</strong> cielo, si percepisce il movimento<br />
<strong>del</strong>la natura nascosto sotto<br />
terra, dietro i minutissimi alberi<br />
sulle basse colline o dietro il volo di<br />
uno stormo di rondini che viaggia,<br />
libero, verso paesi lontani.<br />
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INSERIMENTO IMMEDIATO.<br />
INQUADRAMENTO FISCALE.<br />
SI RICEVE SU APPUNTAMENTO. 0781/260359<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°337 <strong>del</strong> 10 Maggio 2006<br />
COMMISSIONE “INFORMAZIONE”<br />
SU INTERVENTI PROMOZIONE<br />
OPERE EDITE IN SARDEGNA<br />
23<br />
La Commissione “Informazione”<br />
ha approvato il documento<br />
<strong>del</strong>la Giunta “Interventi<br />
per la promozione <strong>del</strong>le<br />
opere edite in Sardegna”.<br />
L’organismo consiliare, presieduto<br />
da Paolo Pisu (PRC),<br />
ha dato parere favorevole a<br />
maggioranza (con un astenuto).<br />
Il documento, approvato dalla<br />
Giunta regionale, autorizza<br />
l’Amministrazione regionale<br />
a partecipare alle fiere e mostre<br />
editoriali di rilevanza nazionale<br />
ed internazionale ed a<br />
curare, anche in collaborazione<br />
con altri soggetti, la realizzazione<br />
di mostre editoriali,<br />
anche al di fuori <strong>del</strong> territorio<br />
regionale. La Regione sarà<br />
anche autorizzata ad assumere<br />
iniziative finalizzate alla<br />
promozione <strong>del</strong> libro edito in<br />
Sardegna. Lo stanziamento<br />
previsto è di 350.000 euro.<br />
Le manifestazioni individuate<br />
nel documento, per cui è<br />
previsto uno stanziamento,<br />
sono: la fiera Internazionale<br />
<strong>del</strong> libro di Torino (95.000<br />
euro), la fiera internazionale<br />
di Francoforte (105.000<br />
euro), Più libri, più liberi, fiera<br />
<strong>del</strong>la piccola e media editoria<br />
di Roma (15.000 euro),<br />
l’organizzazione <strong>del</strong>la mostra<br />
<strong>del</strong> libro di Macomer (80.000<br />
euro).<br />
Inoltre, sono stati stanziati<br />
25.000 euro per l’acquisizione<br />
dei diritti per la diffusione<br />
<strong>del</strong>la letteratura sarda via internet<br />
e la sua fruibilità anche<br />
attraverso un apposito motore<br />
di ricerca e 30.000 euro per<br />
altre manifestazioni e iniziative<br />
finalizzate alla promozione<br />
<strong>del</strong> libro e <strong>del</strong>la lettura.<br />
Il documento <strong>del</strong>la Giunta,<br />
approvato dalla Commissione,<br />
prevede anche di realizzare,<br />
utilizzando eventuali<br />
economie, fiere itineranti <strong>del</strong><br />
libro e presentazione di opere<br />
di particolare valore e rilevanza<br />
edite in Sardegna; di sostenere<br />
la distribuzione <strong>del</strong> libro<br />
sardo anche nelle librerie di<br />
rilievo nazionale e per l’inserimento<br />
<strong>del</strong>la produzione<br />
editoriale sarda nei cataloghi<br />
nazionali; di incentivare incontri<br />
seminariali, rivolti agli<br />
operatori <strong>del</strong> settore, sul ruolo<br />
<strong>del</strong>l’editoria locale e sulla<br />
distribuzione; di partecipare,<br />
anche in collaborazione, con<br />
Enti, Ministeri, altri Assessorati<br />
e istituti culturali a manifestazioni<br />
in Italia e all’estero,<br />
riguardanti la promozione<br />
<strong>del</strong>le opere edite in Sardegna.<br />
CONCORSI PUBBLICI<br />
a cura <strong>del</strong>la comunità montana n° 19 di iglesias
Via Su Pranu, 12<br />
09010 Santadi (CA)<br />
tel. 0781.950127<br />
fax 0781.950012<br />
www.cantinasantadi.it