Febbraio 2005 - Ordine dei Medici di Bologna
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<strong>di</strong>ni degli Psicologi e ha definito i requisiti<br />
per l’esercizio della psicoterapia, anche<br />
da parte <strong>dei</strong> laureati in me<strong>di</strong>cina, ha<br />
visto i membri del G.a.p.a. iscritti in prima<br />
istanza per articoli <strong>di</strong> sanatoria. Negli<br />
anni ’90 con l’arrivo <strong>dei</strong> primi allievi interessati<br />
a una formazione psicanalitica<br />
junghiana, si è fatta avanti l’esigenza <strong>di</strong><br />
aprire una scuola che offrisse, oltre alla<br />
preparazione psicanalitica classica, anche<br />
una preparazione teorica, come richiesto<br />
dalla legge che prevede un corso<br />
<strong>di</strong> almeno quattro anni, con un gruppo <strong>di</strong><br />
insegnamenti comuni a tutte le scuole <strong>di</strong><br />
psicoterapia, oltre a quelli specifici <strong>dei</strong><br />
<strong>di</strong>versi in<strong>di</strong>rizzi.<br />
È stato a questo fine che il gruppo bolognese<br />
del G.a.p.a., grato per la formazione<br />
e la bella collaborazione con i colleghi<br />
romani, ma ritenendo la sede romana<br />
lontana per una attività così impegnativa,<br />
si è attivato per l’apertura <strong>di</strong> una scuola<br />
<strong>di</strong> specializzazione in <strong>Bologna</strong>.<br />
Ha costituito l’associazione ALBA ed ha<br />
ottenuto nel luglio del 2004, dal Ministero,<br />
l’approvazione del progetto della<br />
scuola. Questa prevede, oltre agli insegnamenti<br />
teorici, un training <strong>di</strong> analisi<br />
personale, <strong>di</strong>dattica, e supervisione. Gli<br />
insegnamenti e i docenti, universitari e<br />
non, possono essere visionati sul sito.<br />
Siamo grati al Prof. Francesco Paolo<br />
Ranzato, Presidente del G.a.p.a. ed ora<br />
Presidente onorario <strong>di</strong> Alba, e al Prof.<br />
Renzo Canestrari, già Direttore dell’Istituto<br />
<strong>di</strong> Psicologia della facoltà <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>ci</strong>na<br />
dell’Università <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>, Presidente<br />
del comitato scientifico, <strong>di</strong> avere accettato<br />
questi incarichi. Al Dott. Angelo Gabriele<br />
Aiello, psicologo psicoterapeuta<br />
Presidente dell’associazione e <strong>di</strong>rettore<br />
della scuola, che si è impegnato nel<br />
compito gravoso <strong>di</strong> ottenere il riconoscimento<br />
giuri<strong>di</strong>co ministeriale.<br />
C.G. Jung e la psicologia analitica<br />
C.G. Jung (1875-1961) iniziò la sua carriera<br />
<strong>di</strong> psichiatra al Burgolzli, la clinica<br />
psichiatrica dell’Università <strong>di</strong> Zurigo, come<br />
assistente <strong>di</strong> Bleuler, cui si deve l’inquadramento<br />
nosografico della schizofrenia,<br />
fino ad allora definita dementia<br />
precox.<br />
Nei primi anni del ’900, si avvicinò agli<br />
scritti <strong>di</strong> Freud, in particolare alla “Interpretazione<br />
<strong>dei</strong> sogni”. Vide che questo testo<br />
combaciava con le sue idee, in particolare<br />
per quanto riguardava il concetto <strong>di</strong> rimozione<br />
derivato dalla psicologia delle nevrosi.<br />
Come Freud riscontrava questo nei sogni,<br />
Jung lo riconosceva responsabile <strong>dei</strong><br />
<strong>di</strong>sturbi verificabili nel test delle associazioni<br />
verbali, da lui messo a punto negli anni<br />
precedenti, con quello spirito <strong>di</strong> ricerca e<br />
passione per la realtà interiore che contrad<strong>di</strong>stinse<br />
il suo approccio alla psiche<br />
umana, senza dogmatismi, per tutta la vita.<br />
Nel 1905 conseguì la docenza in psichiatria<br />
e il primariato nella clinica psichiatrica<br />
dell’Università <strong>di</strong> Zurigo. Il rapporto<br />
con Freud vede la sua collaborazione<br />
scientifica con il maestro viennese, allora<br />
“persona non grata” nel mondo accademico,<br />
ma da lui sostenuto, anche a rischio<br />
della carriera universitaria, dal<br />
1907 al 1913.<br />
Dopo quell’anno e la pubblicazione del<br />
testo “Simboli della trasformazione”,<br />
Jung, che pure aveva stretto con Freud<br />
una profonda e riverente amicizia ed era<br />
stato, dallo stesso, messo a capo della<br />
Società Psicoanalitica internazionale,<br />
prese definitivamente, anche se in maniera<br />
sofferta, le <strong>di</strong>stanze da colui che<br />
aveva considerato un suo maestro.<br />
Le sue intuizioni infatti, l’incessante<br />
esperienza e ricerca con la propria psiche<br />
e quella <strong>dei</strong> pazienti, in particolare<br />
con gli psicotici, lo portarono ad ampliare<br />
i presupposti teorici, a quel tempo in<br />
particolare, della patogenesi <strong>dei</strong> <strong>di</strong>sturbi<br />
psichici, da lui vista come non solo ancorata<br />
al substrato sessuale personale.<br />
Entrare in maniera esauriente nella teoria<br />
junghiana, da Jung stesso definita psicologia<br />
analitica per <strong>di</strong>fferenziarla dalla psicoanalisi<br />
freu<strong>di</strong>ana, non è possibile nello<br />
spazio a <strong>di</strong>sposizione.<br />
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Bollettino Notiziario n° 2 febbraio <strong>2005</strong>