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Febbraio 2005 - Ordine dei Medici di Bologna

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uzione obbligatoria accre<strong>di</strong>tata in costanza<br />

<strong>di</strong> effettiva attività lavorativa, ma<br />

anche quella derivante da riscatto <strong>di</strong> perio<strong>di</strong><br />

non coperti da contribuzione o da<br />

eventuali altri perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> contribuzione figurativa<br />

accre<strong>di</strong>tabile in costanza <strong>di</strong> rapporto<br />

<strong>di</strong> lavoro.<br />

Per il riscatto <strong>dei</strong> perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> astensione<br />

facoltativa, invece, è necessario il possesso,<br />

alla data della domanda, <strong>di</strong> cinque<br />

anni <strong>di</strong> contribuzione versata in costanza<br />

<strong>di</strong> “effettiva” attività lavorativa. La<br />

normativa prevede che il periodo massimo<br />

ammesso al riscatto è <strong>di</strong> 5 anni.<br />

I perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> cui si richiede l’accre<strong>di</strong>to della<br />

contribuzione figurativa e il riscatto<br />

non debbono essere coperti da altra assicurazione<br />

previdenziale.<br />

La durata <strong>dei</strong> perio<strong>di</strong> da accre<strong>di</strong>tare figurativamente<br />

e quelli da ammettere al riscatto<br />

nonché l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>dei</strong> soggetti<br />

aventi <strong>di</strong>ritto, varia in relazione alla<br />

normativa vigente all’epoca in cui si è verificato<br />

l’evento maternità.<br />

Pertanto per:<br />

• per gli eventi maternità verificatisi dal<br />

4 gennaio 1951 al 17 gennaio 1972 (L.<br />

860/1950 e L. 394/1951)<br />

a. avente <strong>di</strong>ritto: solo la madre;<br />

b. periodo valutabile per l’accre<strong>di</strong>to <strong>di</strong><br />

contributi figurativi: 6 settimane prima<br />

del parto e 8 settimane dopo il parto<br />

(o maggiori perio<strong>di</strong> se con previsioni<br />

più favorevoli nei contratti <strong>di</strong> settore o<br />

categoria);<br />

c. periodo valutabile per il riscatto: 6<br />

mesi collocabili nel primo anno <strong>di</strong> vita<br />

del bambino;<br />

• per gli eventi maternità verificatisi dal<br />

18 gennaio 1972 al 17 <strong>di</strong>cembre 1977<br />

(L. 1204/1971)<br />

a. avente <strong>di</strong>ritto: solo la madre;<br />

b. periodo valutabile per l’accre<strong>di</strong>to<br />

<strong>di</strong> contributi figurativi: 2 mesi antecedenti<br />

la data del parto e i 3 mesi successivi;<br />

c. periodo valutabile per il riscatto: 6<br />

mesi collocabili nel primo anno <strong>di</strong> vita<br />

del bambino;<br />

• per gli eventi maternità verificatisi dal<br />

18 <strong>di</strong>cembre 1977 al 27 marzo 2000<br />

(L. 1204/1971 e L. 903/1977)<br />

a. avente <strong>di</strong>ritto: madre, padre (in alternativa<br />

alla madre, qualora la stessa<br />

vi abbia rinunciato all’epoca dell’evento.<br />

La rinuncia deve essere debitamente<br />

documentata da <strong>di</strong>chiarazione<br />

del datore <strong>di</strong> lavoro o con <strong>di</strong>chiarazione<br />

sostitutiva con l’in<strong>di</strong>cazione dell’Ufficio,<br />

Ente o Azienda presso cui<br />

prestava servizio);<br />

b. periodo valutabile per l’accre<strong>di</strong>to<br />

<strong>di</strong> contributi figurativi: 2 mesi antecedenti<br />

la data del parto e i 3 mesi successivi;<br />

c. periodo valutabile per il riscatto: 6<br />

mesi collocabili nel primo anno <strong>di</strong> vita<br />

del bambino;<br />

• per gli eventi maternità verificatisi successivamente<br />

al 28 marzo 2000 (L.<br />

53/2000)<br />

a. sia per l’accre<strong>di</strong>to della contribuzione<br />

figurativa, sia per il riscatto valgono<br />

gli stessi criteri e gli stessi limiti<br />

temporali previsti per le maternità<br />

verificatesi nel corso <strong>di</strong> un rapporto<br />

<strong>di</strong> lavoro.<br />

In particolare, la contribuzione figurativa<br />

è riconosciuta senza alcun onere a carico<br />

del <strong>di</strong>pendente.<br />

Il riscatto, invece, comporta a carico del<br />

richiedente il versamento del relativo<br />

contributo <strong>di</strong> riscatto.<br />

Per gli iscritti alle ex Casse Pensioni (CP-<br />

DEL, CPS, CPI, CPUG), la domanda <strong>di</strong><br />

riscatto deve essere presentata in costanza<br />

<strong>di</strong> rapporto <strong>di</strong> impiego ovvero entro<br />

il limite perentorio <strong>di</strong> 90 giorni dalla<br />

data <strong>di</strong> cessazione dal servizio. Nel caso<br />

<strong>di</strong> morte dell’iscritto, che avvenga in attività<br />

<strong>di</strong> servizio o entro i 90 giorni dalla<br />

cessazione dal servizio, la domanda può<br />

essere presentata dai superstiti aventi<br />

<strong>di</strong>ritto a pensione entro il termine <strong>di</strong> 90<br />

giorni dalla data del decesso (coniuge<br />

superstite, orfani minorenni, ecc.).<br />

Per i <strong>di</strong>pendenti statali, invece, le domande<br />

<strong>di</strong> riscatto devono essere presen-<br />

E<br />

N<br />

P<br />

A<br />

M<br />

Bollettino Notiziario n° 2 febbraio <strong>2005</strong><br />

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