Avventura-2010-04_05_06.pdf 19052KB May 28 2011 ... - Cerveteri 1
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SCOUT Anno XXXVI - n. YY X novembre <strong>2010</strong> Settimanale Poste italiane s.p.a. Spedizione periodico in abbonamento postale L. 46/<strong>04</strong> art. 1 comma 2, DCB BOLOGNA
sommario<br />
2<br />
3 Parliamo di… Nuovi Inserti<br />
5 Osservare per aiutare<br />
6 La mia amica (im)perfetta<br />
7 Cortesie per gli ospiti<br />
8 Le lingue degli uomini<br />
10 Lealtà, un valore fuori e dentro lo sport<br />
12 San Giorgio regionale in Toscana<br />
14 La Magna Charta<br />
16 Il grande sogno<br />
18 Ma il mare è sempre più blu<br />
21 Augusto Delpino, Csq. investigatore<br />
22 Jamboree: Che ne dite di una<br />
Specialità di Squadriglia<br />
24 Jamboree: è nato un contingente!<br />
26 LETTERE per DISCUTERE<br />
27 COLORIAMO L’ITALIA DI IMPRESE<br />
miniposter staccabile<br />
31 LETTERE per DISCUTERE<br />
32 B.A. BAH!<br />
34 PAROLA di GUIDA<br />
36 Astuzie Espressive<br />
40 L’arte della manutenzione del materiale<br />
42 Non si nasce... imparati<br />
44 J.O.T.A. & J.O.T.I.<br />
46 Scouting on WEB<br />
47 SEGNALI di SCAUTISMO<br />
48 POSTA per VOI<br />
50 TOPO di BIBLIOTECA<br />
51 SPAZIO E/G<br />
55 La penultima dei Caimani<br />
56 L’ultima dei Caimani<br />
Direttore responsabile: Sergio Gatti<br />
Redattore capo: Paolo Vanzini<br />
Progetto grafico e impaginazione: Roberto Cavicchioli<br />
In redazione: Martina Acazi, Mauro Bonomini, Lucio Costantini,<br />
Dario Fontanesca, Giorgio Infante, Chiara Fontanot,<br />
Stefano Garzaro, Damiano Marino, Stefania Martiniello,<br />
don Luca Meacci, Sara Meloni, Enrico Rocchetti, Isabella Samà,<br />
Simona Spadaro, Salvo Tomarchio, Jean Claudio Vinci.<br />
Grazie a: Marco Leonardi e ai corrispondenti<br />
e collaboratori di <strong>Avventura</strong>.<br />
Disegni di: Martina Acazi, Roberta Becchi, Chiara Beucci,<br />
Franco Bianco, Favio Bodi, Riccardo Francaviglia,<br />
Isacco Saccoman, Simona Spadaro, Jean Claudio Vinci.<br />
Fotografie di: Archivio <strong>Avventura</strong>, Martina Acazi,<br />
Mauro Bonomini, Giorgio Cusma, Camilla Lupatelli,<br />
Giampiero Mariottini, Paolo Ruffini, Isabella Samà,<br />
Archivi degli eventi riportati, Archivio stock.xchng®<br />
Copertina: disegno di Tommaso Pedullà<br />
Per scrivere, inviare materiale, corrispondere<br />
con <strong>Avventura</strong> ecco il recapito<br />
da riportare esattamente sulla busta:<br />
Redazione di <strong>Avventura</strong> c/o Paolo Vanzini<br />
Via Luca della Robbia, 26 – 41012 Carpi (MO)<br />
Email: scout.avventura@agesci.it<br />
<strong>Avventura</strong> on line: www.agesci.org/eg<br />
Manoscritti, disegni, fotografie ecc.<br />
inviati alla redazione, non vengono restituiti.<br />
INSERTO<br />
Specialità di Squadriglia: Internazionale
ene si, è giunta l’ora!<br />
ELe nostre “fonti”, sparse in tutt’Italia<br />
ci hanno fornito la stessa versione da<br />
più regioni: <strong>Avventura</strong> ha miseramente fallito!<br />
Nonostante la tecnologia antispionaggio, le<br />
tecniche di evasione comunicativa, le manovre<br />
diversive questa Redazione ha fallito tremendamente<br />
nell’operazione “Sorpresa!”.<br />
Il contagio era facile a prodursi, migliaia<br />
di Esploratori e Guide affetti da un profondo<br />
disturbo del comportamento definito “Mania<br />
dell’inserto”.<br />
Sebbene il nostro sforzo sia stato notevole,<br />
sin da subito si è sparsa la voce di una<br />
nuova serie antimania, una nuova collana per<br />
sedare la fame d’inserto e altrettanto presto in<br />
molti hanno indovinato il “ceppo”, la natura,<br />
l’essenza di questo nuovo vaccino (ma sono in<br />
molti a pensare che in realtà non si tratti di<br />
un vaccino, ma di una sostanza proibita, che<br />
sia tutta una sporca manovra degli “alti vertici<br />
associativi” per tenere buoni, per mantenere<br />
la dipendenza dei poveri E/G affetti).<br />
Il <strong>2010</strong> vede nascere la serie dedicata alle<br />
Specialità di Squadriglia, una serie che vedrà<br />
un’impostazione coerente e costante, vi saranno<br />
spunti e articoli con esempi di Missioni e<br />
Imprese, per dare un’idea di come organizzarsi<br />
per la specialità di Squadriglia trattata.<br />
Si tratterà di esempi pratici, di attività realmente<br />
vissute e realizzate, ma si leggeranno<br />
anche brani che illustrano quel che si può sviluppare<br />
in generale all’interno di un progetto<br />
di conquista di una Specialità di Squadriglia.<br />
Altro spazio sarà doverosamente dedicato a<br />
tutte quelle Specialità individuali che possono<br />
far comodo, agevolare la conquista della<br />
Specialità di Squadriglia, sempre evidenziando<br />
che non bisogna irrigidirsi e che molto dipende<br />
dal tipo di progetto che si vuole strutturare.<br />
E poi finestre su come andare a caccia dei<br />
dettagli relativi alla Specialità, e infine non<br />
mancherà l’angolo dei riferimenti bibliografici<br />
che spesso si rivela fondamentale per l’approfondimento<br />
tecnico.<br />
Si continuerà (o perlomeno l’intento è questo)<br />
ad aumentare le parti grafiche (foto, disegni,<br />
box), a rendere l’inserto davvero come voi<br />
ci scrivete di volerlo: sintetico e chiaro nelle<br />
parti scritte, semplice, ma allo stesso tempo<br />
accattivante nei disegni.<br />
Continuate a scrivere, inviare osservazioni<br />
e pareri, criticare... Gli inserti in fondo vi<br />
piacciono perché siete stati voi a costruirli nel<br />
tempo, a modificarli, a cambiarli.<br />
Buona Caccia e buona lettura!<br />
parliamo di... a cura di Dario Fontanesca - foto Archivio Guidoncini Verdi<br />
3
testo e foto di Paolo Vanzini<br />
4<br />
Cara redazione di Scout <strong>Avventura</strong>,<br />
mi chiamo Elena (…), sono Scout di Torri<br />
di Quartesolo dall’inizio di quest’anno e mi<br />
piacerebbe leggere questa rivista ogni settimana,<br />
perciò vorrei farmi l’abbonamento settimanale.<br />
Grazie, Elena.<br />
Ho trovato questa brevissima lettera nella<br />
cassetta della posta qualche settimana fa, e<br />
mi ha colpito profondamente.<br />
Grazie Elena, non sai quanto ci piacerebbe<br />
poter pubblicare settimanalmente la nostra<br />
rivista: sarebbe un’occasione splendida per costruire<br />
con voi lettori un dialogo, uno scambio<br />
continuo, e trasformarla nel vostro mezzo di<br />
comunicazione preferito.<br />
La realtà è che purtroppo la nostra Redazione<br />
ha possibilità molto più limitate, e quindi<br />
<strong>Avventura</strong> si è sempre fermata a 8 o 9 uscite<br />
all’anno.<br />
Quest’anno però, come vi sarete accorti, le<br />
cose sono andate molto peggio: nel mese di<br />
Marzo, in seguito all’abolizione delle tariffe<br />
postali agevolate per l’editoria no profit,<br />
abbiamo dovuto far fronte a un aumento<br />
spropositato delle tariffe postali.<br />
Nei primi mesi si parlava addirittura di un<br />
aumento di 6 volte il costo di ciascuna spedizione.<br />
Naturalmente l’associazione ha fermato<br />
tutto, per non esaurire i fondi con una sola<br />
spedizione.<br />
Poi sono passati i mesi e si sono susseguiti<br />
i tentativi, ma con questo numero che avete<br />
tra le mani di fatto chiudiamo l’anno più difficile<br />
da quando <strong>Avventura</strong> esiste. Un numero<br />
un po’ strano, come vedrete, perché racchiude<br />
articoli che avrebbero dovuto comparire su tre<br />
differenti numeri.<br />
Nei giorni scorsi abbiamo finalmente rifatto<br />
i conti, e quindi oggi posso dirvi che, finalmente,<br />
l’anno prossimo si riparte.<br />
Un piccolo taglio c’è: dovremo fermarci<br />
a 7 numeri in un anno, ma<br />
ne avremo a sufficienza per raccontare<br />
i Reparti italiani e tutto<br />
quello che avverrà intorno a noi,<br />
da Coloriamo l’Italia di Imprese al<br />
Jamboree <strong>2011</strong> in Svezia.<br />
Teneteci d’occhio, dunque: questa<br />
lezione ci ha fatto capire che<br />
è ora di mettersi al lavoro per affiancare<br />
al nostro giornale preferito<br />
altri canali di comunicazione,<br />
primo tra tutti il web.<br />
Stiamo progettando uno spazio<br />
online che ci permetta di essere<br />
in contatto continuo con voi, di<br />
allargare gli spazi disponibili, aumentare<br />
le rubriche possibili, migliorare<br />
in tempestività e soprattutto<br />
darvi tanto tanto di più.<br />
È il momento di raccogliere le<br />
idee: fateci sapere cosa vi piacerebbe<br />
trovare su <strong>Avventura</strong> on<br />
line, e preparatevi perché in quello<br />
spazio i protagonisti sarete voi!<br />
Scriveteci, proponete e mandateci<br />
tante idee e materiale.<br />
Nei prossimi mesi ne vedremo<br />
delle belle! Stay tuned!
i sono sempre chiesta perché il terzo<br />
articolo della Legge Scout affer-<br />
M masse qualcosa del tutto scontato:<br />
“La Guida e lo Scout si rendono utili e aiutano<br />
gli altri”. E sapete perché mi sembrava inutile,<br />
come articolo Perché, in realtà, c’è già la Promessa<br />
che afferma lo stesso principio.<br />
Quando infatti viviamo il grande momento<br />
della Promessa Scout, promettiamo “di aiutare<br />
gli altri in ogni circostanza…”.<br />
La risposta che mi sono data è che essendo<br />
un principio così essenziale si è sentita l’esigenza<br />
di affermarlo doppiamente, di rimarcarlo.<br />
Ma aiutare gli altri,<br />
cosa significa in concreto<br />
Non è così<br />
semplice come si<br />
pensa, sapete<br />
Perché per aiutare<br />
qualcuno che ci<br />
sta vicino, prima di<br />
tutto dobbiamo capire<br />
quale siano i suoi<br />
bisogni.<br />
E per sapere di<br />
cosa necessita<br />
dobbiamo essere<br />
attenti,<br />
dobbiamo<br />
saper<br />
ascoltare.<br />
Insomma,<br />
dobbiamo<br />
saper osservare.<br />
Perché se non stiamo attenti a chi ci<br />
sta accanto, come facciamo a sapere di cosa<br />
ha bisogno<br />
Quando ero piccolina aiutavo mio papà a fare<br />
dei piccoli lavoretti in cantina e un giorno decisi<br />
di spostare tutti i barattoli delle vernici<br />
per ripulire il ripiano dove si trovavano e per<br />
poi risistemarli ordinatamente (secondo un<br />
mio ordine!).<br />
OSSERVARE<br />
PER AIUTARE<br />
Ancora ricordo la faccia imbarazzata del mio<br />
papà, quando terminai il lavoretto: era contento<br />
perché lo stavo aiutando ma aveva appena<br />
capito che avevo scombinato l’ordine dei<br />
barattoli, mischiando così anche l’ordine dei<br />
colori che lui aveva fissato, per poterli usare<br />
in maniera più semplice. Insomma, non mi ero<br />
resa utile perché non avevo intuito quale fosse<br />
il reale bisogno di mio padre.<br />
È stato solo un piccolo episodio, ma che mi<br />
è servito per capire bene che se volevo aiutare<br />
una persona dovevo prima rendermi conto di<br />
cosa avesse bisogno e di cosa potessi fare io<br />
per lei.<br />
In aggiunta ci tengo a precisare che quando<br />
abbiamo vicino qualcuno che può aver bisogno<br />
del nostro aiuto, non fa differenza chi<br />
sia: grande o piccolo, che ci sia simpatico o il<br />
compagno di classe con cui non andiamo tanto<br />
d’accordo. Tutti meritano il nostro aiuto!<br />
L’ultima raccomandazione che vi faccio è:<br />
aiutiamo gli altri in maniera silenziosa. Nel<br />
senso che non dobbiamo farci “pubblicità”<br />
quando ci impegniamo ad aiutare gli altri. Lo<br />
dobbiamo fare nel silenzio della discrezione,<br />
sia per non sentirci al di sopra degli altri, sia<br />
per non mettere in difficoltà chi sta ricevendo<br />
il nostro aiuto, perché il nostro gesto è spontaneo<br />
e viene dal cuore.<br />
verso il Jamboree<br />
di Sara Meloni - disegni di Simona Spadaro<br />
5
verso il Jamboree<br />
di Sara Meloni - disegni di Simona Spadaro<br />
La mia amica<br />
“La mia amica è bella, brava<br />
buona e intelligente. Non ci litigo<br />
mai, quando mi serve un aiuto è sempre<br />
pronta a darmelo e ascolta ogni parola<br />
che dico!”<br />
Se avete letto fin qui<br />
avrete due opportunità:<br />
o state pensando che<br />
sono fortunatissima o state pensando che<br />
sono matta.<br />
In realtà ho riportato solo le parole di<br />
qualcun altro che mi hanno colpito per il<br />
semplice fatto di essere così distante dalla mia<br />
situazione. Perché la mia amica, quella vera,<br />
non è per niente perfetta. Abbiamo spesso<br />
opinioni differenti sugli stessi argomenti e<br />
quindi ogni tanto discutiamo; abbiamo gusti<br />
e modi di fare differenti che alle volte non si<br />
incontrano.<br />
Eppure è una persona speciale, che mi ha a<br />
cuore come io ho a cuore lei. E’ diversa da me,<br />
tanto diversa, ed è proprio questo che ci ha<br />
unite così tanto.<br />
im<br />
perfetta<br />
rafforza i nostri legami.<br />
Vi siete mai chiesti perché le<br />
amicizie nate all’interno di ambienti scout<br />
durano sempre tanto e sono così forti E come<br />
mai con alcuni compagni incontrati<br />
lungo il sentiero sia così facile<br />
condividere molte esperienze<br />
Oppure perché, appena arrivati ad<br />
un campo di competenza, con 40 volti nuovi<br />
(ma tutti con il fazzolettone al collo) bastano<br />
un paio di ore per istaurare un’atmosfera<br />
davvero calda<br />
Perché tutti abbiamo fatto una scelta in<br />
fondo uguale. Abbiamo deciso di vivere appieno<br />
gli ideali della Promessa Scout. Amiamo tutti<br />
dormire in una tenda e passeggiare per i<br />
boschi; per non parlare di come stiamo bene<br />
intorno al fuoco e di come ci divertiamo a fare<br />
i ban o a impegnarci per vincere le gare di<br />
Squadriglia.<br />
Dovremmo anche essere capaci, proprio per<br />
questo “allenamento” che facciamo, di essere<br />
aperti e accoglienti anche nei confronti di chi<br />
ha fatto scelte diverse dalle nostre. Il nostro<br />
compagno di classe, per esempio, che non<br />
ha scelto di venire in Reparto con noi perché<br />
preferisce andare a giocare a pallone. (fig.<br />
“amici”) Certo, non è così semplice e immediato<br />
essere “amici di tutti”, però è uno dei nostri<br />
obiettivi. E quale migliore allenamento se<br />
non l’avventura del prossimo Jamboree<br />
Saremo in tanti: tante nazioni,<br />
tante etnie, tanti colori della<br />
pelle, tante abitudini e diverse<br />
tradizioni. Ma saremo tutti<br />
fratelli, ve lo garantisco io!<br />
6<br />
Sono convinta sempre di più che non sia<br />
stata io a sceglierla, così come non è stata<br />
lei a scegliere me. Ci siamo trovate lungo<br />
le nostre Strade e abbiamo imparato ad<br />
accoglierci e a volerci del bene. Non tanto<br />
dicendoselo, ma dimostrandolo!<br />
E’ l’amore per gli altri che ci aiuta ad<br />
avere accanto anche persone tanto<br />
diverse da noi. Perché, in fondo, è la<br />
condivisione degli ideali di vita che
CORTESIE PER GLI OSPITI<br />
tasera a cena avevo invitato Maria, la<br />
Scapo Squadriglia, ed avevo preparato un<br />
menù da leccarsi i baffi. Insieme a mamma,<br />
avevamo tirato fuori le posate più buone,<br />
i bicchieri a calice e i piatti che ci ha regalato<br />
la nonna. In tavola c’era una tovaglia bianca<br />
splendente e tutto era già sistemato. Si sentiva<br />
un buon odorino e non vedevo l’ora che<br />
arrivasse Maria. L’avevo invitata perché con lei<br />
mi trovo proprio bene. È una capo esemplare,<br />
tiene unita tutta la Squadriglia, nonostante<br />
tra di noi ci siano persone che non<br />
vanno sempre d’accordo, anzi! C’è Marzia<br />
che si dà sempre un sacco di arie e spesso<br />
cerca di lavorare meno degli altri. Così capita<br />
di alzare la voce perché bisticciamo.<br />
Ed è per questo che a cena avevo invitato<br />
solo Maria.<br />
Ma con mia sorpresa, quando sono andata<br />
ad aprire la porta, insieme a Maria c’era<br />
anche Marzia. Ho strabuzzato gli occhi e<br />
forse se ne sono anche accorte le ospiti.<br />
E poi in fretta e furia ho dovuto aggiungere<br />
un piatto in tavola, le posate anche<br />
per lei e abbiamo dovuto ridimensionare<br />
le porzioni della lasagna. Insomma, una vera<br />
scocciatura. Maria invece è stata gentile con<br />
tutti, durante la serata. Volentieri ha condiviso<br />
la coppetta di gelato con Marzia e ha rinunciato<br />
al secondo bicchiere di aranciata per<br />
lasciarlo all’altra ospite.<br />
Marzia è andata via un po’ prima perché aveva<br />
più strada da percorrere per arrivare a casa.<br />
E quando io e Maria siamo rimaste sole, non ho<br />
tardato a farle le mie rimostranze sull’invito di<br />
Marzia a cena.<br />
Maria mi ha detto: “Sai che bisogna essere<br />
sempre cortesi con gli ospiti Ho incontrato<br />
Marzia sulla strada davanti a casa tua e quando<br />
le ho detto che stavo venendo a cena da te<br />
e ho capito che si era rattristata per il fatto<br />
di non esser stata chiamata, ho pensato di invitarla”.<br />
Ed io, che ho sempre la risposta pronta, le ho<br />
ricordato che nessuno aveva invitato Marzia e<br />
che gli ospiti sono i benvenuti se sono invitati.<br />
Così Maria mi ha spiegato che la figura<br />
dell’ospite è del tutto particolare: è ospite chi<br />
accogliamo presso di noi; ma siamo ospiti anche<br />
noi. Nel senso che si chiama “ospite” chi<br />
viene ospitato, così come chi ospita.<br />
Dopo questo giro di parole, ero veramente<br />
rintontita. Mi è venuto da pensare, però,<br />
all’anno prossimo, quando saremo ospiti della<br />
Svezia per il Jamboree. Da tutto il mondo arriveranno<br />
gli ospiti, ma anche gli Svedesi saranno<br />
ospiti stessi. E se bisogna essere cortesi<br />
con gli ospiti, lo dovremo essere noi con loro e<br />
loro con noi. Sarà una bella prova di fratellanza<br />
e cortesia. Non vedo l’ora!<br />
E a pensarci bene, anche Marzia, la prossima<br />
volta, sarà la benvenuta.<br />
verso il Jamboree<br />
di Sara Meloni - disegni di Simona Spadaro<br />
7
Le lingue degli uomini<br />
di Don Luca Meacci, AE Nazionale Branca E/G Agesci - disegni di Martina Acazi<br />
8<br />
o un momento libero e tranquillo,<br />
H<br />
non ci sono particolari scadenze,<br />
quindi chiudo gli occhi e provo a immaginare<br />
come sia stata la vita di quella prima<br />
comunità cristiana di quel tempo, dopo Pasqua,<br />
quando il Signore Gesù risorto dai morti<br />
aveva promesso che dopo la sua salita al cielo,<br />
avrebbe mandato il suo Spirito…<br />
…era ormai vicina la festa di Pentecoste,<br />
una festa solenne importante dove ogni ebreo<br />
faceva di tutto per salire in pellegrinaggio a<br />
Gerusalemme. Vedo in lontananza Giovanni, mi<br />
avvicino e vedo che è indaffarato a preparare<br />
le ultime cose prima della partenza, quindi<br />
non chiedo niente ma osservo e cerco di aiutarlo<br />
nel preparare il bagaglio, che è particolare<br />
perché viene anche Maria, la Madre del<br />
Signore.<br />
Al mattino, di buon ora per sfruttare<br />
le ore più fresche del giorno, ci mettiamo<br />
in cammino e dopo qualche giorno di<br />
cammino arriviamo a Gerusalemme. La<br />
città è in festa, c’è tanta gente arrivata<br />
da ogni dove: dalla Panfilia, dalla Mesopotamia,<br />
dalla Frigia, perfino da Roma,<br />
alcuni vestiti in modo strano, come gli<br />
Arabi, o i Cretesi.<br />
Tutta questa gente salita a Gerusalemme<br />
per partecipare ad una<br />
festa importantissima. Il termine<br />
Pentecoste per gli ebrei di lingua<br />
greca indica i 50 giorni dopo la Pasqua;<br />
mentre in ebraico indica le Settimane,<br />
cioè la Shavout che commemora la consegna<br />
della Legge da parte di Dio a Mosè sul monte<br />
Sinai (Es 19,16 – 20,17). Ma Shavout è una festa<br />
doppia, infatti è anche la festa delle primizie<br />
(Es 23,16; Nm <strong>28</strong>,26)) cioè della raccolta<br />
dei primi frutti della primavera.<br />
Seguo Giovanni e Maria e cerco di non perderli<br />
di vista, dato che ci sono tante persone<br />
ed eccoci arrivare nella parte alta della città e<br />
bussiamo alla porta del cenacolo, ci apre una<br />
donna e ci fa entrare ma subito chiude la porta,<br />
poi ci spiega che hanno ancora paura di<br />
essere arrestati dagli ebrei. Giunti nella sala<br />
principale veniamo accolti con molto calore e<br />
affetto, tutti si scambiano il bacio della pace.
Ma quando parla lei, quando a parlare è Maria,<br />
tutti tacciono e ascoltano devotamente le<br />
sue parole, il dolore che ancora affiora per la<br />
morte del figlio, ma sul suo volto vedo che non<br />
c’è tristezza, il suo sguardo è gettato lontano;<br />
il suo volto diventa sereno, sorridente quando<br />
racconta di tutte le volte che il Figlio risorto<br />
le è apparso e ha parlato con lei.<br />
Gli apostoli e gli altri ascoltano, comprendono<br />
che il loro Signore non li ha abbandonati,<br />
anche loro hanno avuto visioni, avvertono<br />
che qualcosa deve cambiare nella loro vita, ma<br />
sembra che non abbiano il coraggio di uscire<br />
sicuri, forti, coraggiosi, da quel grosso portone<br />
che chiude saldamente quella sala.<br />
Consumiamo il pranzo insieme e dopo il riposo<br />
Pietro richiama tutti alla preghiera.<br />
Il silenzio avvolge la sala del cenacolo,<br />
anche io prego con loro anche se i<br />
miei occhi cercano di cogliere le varie<br />
espressioni dei presenti, il<br />
silenzio è talmente<br />
avvolgente che<br />
da dentro la sala<br />
non si sente<br />
niente della<br />
confusione<br />
che c’era<br />
fuori per la<br />
festa di Pentecoste.<br />
Ma ad un certo momento<br />
un boato, un fragoroso<br />
rumore scuote la sala e tutti noi, nonostante<br />
le porte chiuse entrò nella sala un forte<br />
vento, sembrava il preludio ad una catastrofe,<br />
ma subito dopo, portato dal vento, una scia<br />
di fuoco che poi si frantumò in tante piccole<br />
fiammelle che andarono a posarsi sulla testa<br />
dei presenti.<br />
La paura scomparve, ora era per tutti chiaro,<br />
si stava realizzando quanto Gesù aveva promesso:<br />
“Io pregherò il Padre ed egli vi darà<br />
un altro Consolatore perché rimanga con voi<br />
per sempre, lo Spirito di verità che il mondo<br />
non può ricevere, perché non lo vede e non lo<br />
conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora<br />
presso di voi e sarà in voi.” (Gv 14,16-17).<br />
Su tutti scese lo Spirito Santo, i loro volti<br />
cambiarono d’aspetto, la felicità e la speranza<br />
ora erano ben visibili nei loro occhi; Maria,<br />
come nel suo stile, custodiva tutto nel suo<br />
cuore, per lei era un’ulteriore certezza: lo Spirito<br />
di Dio ancora una volta scendeva nel suo<br />
cuore, di madre, di sposa, di discepola.<br />
Pietro non indugiò un attimo, subito si<br />
precipitò alla porta del Cenacolo che spalancò<br />
velocemente, fino a sorprendere e impaurire<br />
quelli che erano fuori in quel momento,<br />
insieme agli altri undici raggiunse la piazza<br />
e salito su di un carro iniziò ad annunciare a<br />
tutti il Vangelo.<br />
Era sorprendente vedere come tutti comprendevano<br />
le sue parole, nonostante le provenienze<br />
più diverse, tutti comprendevano la<br />
Buona Notizia che Pietro e gli altri stavano annunciando:<br />
era come ridare legna ad un fuoco<br />
sopito. Tutti ricordavano, chi non sapeva chiedeva...<br />
era iniziata l’avventura della Chiesa.<br />
La nostra Pentecoste si innesta nella festa<br />
ebraica, ma si caratterizza per una grande novità:<br />
non festeggiamo la consegna di tavole<br />
dove la Legge è scritta, ma festeggiamo<br />
Dio che mediante il Suo Spirito prende<br />
dimora dentro di noi e diventa “legge”<br />
d’Amore per tutta la nostra<br />
vita; non si celebra la raccolta<br />
delle primizia, ma la vita<br />
della Chiesa,<br />
l’annuncio e<br />
la testimonianza<br />
del<br />
Vangelo, sono<br />
la vera “primizia”.<br />
Quel prodigio, dove tante<br />
persone, provenienti da<br />
Paesi diversi, comprendono lo stesso messaggio<br />
d’amore che è il Vangelo…..allora come<br />
non pensare al prossimo Jamboree in Svezia<br />
nell’estate del <strong>2011</strong>: scout di tutti i Paesi del<br />
mondo uniti da un grande ideale di fraternità…<br />
Una nuova Pentecoste <br />
Ma tu ti sei iscritta/o<br />
Ti aspetto al Jamboree.<br />
9
La lealta, un valore<br />
fuori e dentro lo sport<br />
di Don Luca Meacci, AE Nazionale Branca E/G Agesci - disegni di Elisabetta Damini<br />
10<br />
embra strano, ma quando certe parole<br />
Sle senti di frequente, ti sembra di conoscerne<br />
il significato, cosa vogliono<br />
dire, ma poi se ci pensi bene e il significato<br />
vero e originale ti sfugge. Sapresti fare un<br />
esempio per spiegare, ma il senso profondo<br />
ti sfugge.<br />
Quante volte ci è stato ricordato che<br />
lo scout è leale, oppure che nel gioco<br />
dobbiamo essere leali.<br />
Questa parola sentita e risentita,<br />
che evoca atteggiamenti importanti,<br />
unici che ci caratterizzano come scout,<br />
ma in primo luogo come persone, fa<br />
parte del nostro vivere.<br />
Quante volte ci è capitato di ascoltare<br />
o pronunciare la Legge scout Tantissime<br />
volte, quindi è necessario fermarsi un<br />
attimo, prendere un buon vocabolario<br />
e andare a cercare la definizione:<br />
“Lealtà: Onestà dichiarata e ammirevole,<br />
costantemente associata a<br />
franchezza e a sincerità”. Quindi<br />
la lealtà è qualcosa che è legato con<br />
l’essere onesti, franchi nel parlare, cioè sinceri,<br />
veri. Essere leali vuol<br />
dire essere onesti nel<br />
comportamento;<br />
una parola<br />
che<br />
impegna<br />
vari ambiti della<br />
nostra vita. Anche<br />
nella Bibbia ci<br />
sono riferimenti<br />
alla “lealtà”,<br />
prima di tutto al<br />
comportamento di<br />
Dio perché il primo<br />
ad esserlo è proprio<br />
Lui.<br />
È fedele alla Legge,<br />
è fedele al patto di<br />
Alleanza, la parola<br />
data, le promesse<br />
fatte sono una garanzia.<br />
Dallo stile di<br />
Dio, discende il comportamento<br />
dell’uomo<br />
che è chiamato<br />
a comportarsi come<br />
Dio si comporta con<br />
lui. Vivere secondo<br />
questo modo di essere<br />
di Dio, non è sempre<br />
facile; per l’uomo è un costante impegno.<br />
Diciamoci la verità, qualche volta avvertiamo<br />
la lealtà quasi come un limite, un ostacolo<br />
che ci impedisce di andare avanti.<br />
Quante volte durante i giochi ci è capitato<br />
di trovare una “scorciatoia” per vincere<br />
senza problemi Se ben ricordo eravamo<br />
nell’Appennino toscano, Campo di Reparto,<br />
con sorpresa di qualcuno la Squadriglia con il<br />
maggior punteggio per il trofeo di campo, era<br />
la Squadriglia femminile dei Delfini; avevano<br />
vinto di tutto: la gara di cucina, il torneo di<br />
scout-ball, anche la prova di orientering...<br />
sullo stile non ne parliamo. Si profilava una<br />
vittoria netta su tutte le altre e questo non<br />
era per niente accettato dalla Squadriglia maschile<br />
dei Leoni posizionata al secondo posto<br />
ma con un abbondante distacco.<br />
Si era oramai agli ultimi giorni di campo,<br />
restava da fare il Grande Gioco e secondo<br />
le nostre tradizioni, era suddiviso<br />
in tante fasi e prove, quindi poteva
assegnare tantissimi punti<br />
che potevano anche ribaltare<br />
la classifica generale<br />
del campo, in base a chi<br />
vinceva più prove.<br />
La tensione si percepiva,<br />
bastava un nulla<br />
che subito scoppiavano<br />
contrasti, alleanze strane<br />
contro quella o quell’altra<br />
Squadriglia. Un capo<br />
aveva perfino suggerito<br />
di sospendere il trofeo di<br />
campo e il GG, ma questa<br />
proposta non fu accettata.<br />
Tutti pronti, lo staff al completo per il<br />
lancio del GG.....e via, parte il mega GG.<br />
Il giorno successivo, quando il fumogeno<br />
verde dichiarava la fine del GG ed iniziava<br />
la verifica delle prove, vedevamo uno strano<br />
sorriso di soddisfazione sul volto degli esploratori<br />
della Squadriglia Leoni, come se avessero<br />
la certezza di aver vinto.<br />
Infatti a risultato finale risultava la Squadriglia<br />
Leoni la vincitrice del GG e di tutte le<br />
prove di cultura generale più alcune di quelle<br />
di abilità e forza. Sul volto delle squadrigliere<br />
della squadriglia Delfini invece gli occhi<br />
erano lucidi e le lacrime facevano capolino,<br />
tristezza e rabbia andavano a formare un mix<br />
esplosivo: la capo Reparto che si era avvicinata<br />
a Elena, la capo squadriglia, per consolarla<br />
si prese lo sfogo rabbioso di tutta la<br />
Squadriglia ma anche questo non servì ad<br />
addolcire la situazione.<br />
Decidemmo di fare un Consiglio<br />
Capi per cercare di capire,<br />
ma principalmente per calmare<br />
gli animi di tutti, dato<br />
che anche l’altra Squadriglia<br />
femminile si era arrabbiata<br />
perché non accettava tale<br />
risultato; al dire il vero<br />
anche a noi capi la cosa<br />
non sembrava lineare,<br />
ma il risultato era inequivocabile.<br />
Daniele, capo Squadriglia<br />
dei Leoni, era costantemente<br />
sulla difensiva<br />
su tutti i fronti; ad un certo<br />
punto Elena, tra le lacrime e il<br />
singhiozzo, disse: “Che senso<br />
ha fare il saluto scout mentre<br />
si proclama che lo scout<br />
e la guida sono leali”.<br />
Davanti a queste parole<br />
cadde il silenzio, noi capi<br />
ci guardammo senza dire<br />
niente, solo il pianto di<br />
Elena accompagnava quel<br />
momento. Ad un certo punto<br />
Daniele si alzò, mise una<br />
mano in tasca e piangendo<br />
anche lui, tirò fuori un<br />
foglio di carta tutto accartocciato<br />
e chiedendo scusa<br />
a tutti, passò il foglio al<br />
capo Reparto: su quel foglio<br />
c’erano tutte le soluzioni delle prove del<br />
GG che con uno stratagemma, erano riusciti a<br />
copiare dal quaderno dello staff.<br />
Daniele lasciò il Consiglio Capi e si recò<br />
dal resto della Squadriglia, mentre Elena<br />
corse dalle sue squadrigliere per annunciare<br />
la vittoria certa del trofeo di campo. Come<br />
staff decidemmo di non intervenire più di<br />
tanto, il pianto e il gesto di Daniele era più<br />
che sufficiente, però si decise che a chiusura<br />
del fuoco di bivacco di quella sera, avremmo<br />
rinnovato la nostra Promessa ascoltando nuovamente<br />
la Legge scout.<br />
Le Squadriglie iniziarono a preparare la cena<br />
e fu bellissimo che ad un certo punto tutta<br />
la Squadriglia dei Delfini con Elena in testa,<br />
si recò al portale dei Leoni e dopo il grido di<br />
saluto, invitarono a cena tutta la Squadriglia<br />
dei Leoni.<br />
Le due Squadriglie cenarono<br />
insieme, ritardammo<br />
anche l’inizio<br />
del fuoco per dare a<br />
loro tutto il tempo necessario<br />
per condividere<br />
quella cena e il tempo di<br />
una rinnovata amicizia; la<br />
cena iniziò come al solito<br />
con la preghiera e insieme<br />
dandosi la mano recitarono<br />
il Padre Nostro<br />
e poi dettero fuoco a<br />
quel foglio accartocciato<br />
che Daniele aveva tirato<br />
fuori di tasca.<br />
E’ in questi momenti che<br />
Signore tocca il cuore delle<br />
persone. Essere leali a volte<br />
costa, ma rende felici e liberi.<br />
11
S. Giorgio regionale<br />
in Toscana Viareggio, 30 aprile - 2 maggio <strong>2010</strong><br />
a cura di Paolo Vanzini<br />
12<br />
C<br />
ome faccio a far stare in questo<br />
piccolo riquadro un S.<br />
Giorgio regionale di questa portata<br />
Non posso che tentare un riassunto<br />
estremo, perché sarà impossibile dire<br />
tutto. Partirò da alcune parole chiave…<br />
Proviamo!<br />
Tanti, o forse sarebbe meglio dire<br />
“tutti”: c’erano quasi 3500 persone<br />
tra Capi e ragazzi. Erano 450 le Squadriglie<br />
presenti, da un centinaio di<br />
Reparti, praticamente tutti gli Scout<br />
e Guide della Toscana o quasi.<br />
Competenza: quasi 100 atelier<br />
hanno ospitato i partecipanti, durante<br />
il sabato, offrendo loro la possibilità<br />
di sperimentare e approfondire<br />
12 specifiche competenze, grazie ad<br />
altrettante pattuglie di esperti giunti<br />
da tutta la regione e oltre.<br />
Organizzazione: ma ci pensate,<br />
muovere tutte quelle persone da<br />
prendo il mio cuore non vi<br />
A<br />
nascondo che la preparazione<br />
è stata veramente faticosa:<br />
all’inizio sembrava una pazzia,<br />
ma dopo il primo incontro con i Capi<br />
Reparto abbiamo capito che il sogno<br />
poteva realizzarsi e divenire realtà.<br />
All’incontro del 24 Gennaio al ConCa<br />
regionale, quando i Consigli Capi si<br />
sono incontrati per dire “noi ci siamo!”<br />
è diventata una certezza.<br />
Man mano che ci avvicinavamo<br />
al 30 aprile le riunioni diventavano<br />
sempre più frequenti, incombevano<br />
le scadenze, aumentavano le preoccupazioni.<br />
E finalmente il primo<br />
treno speciale! Che emozione vedere<br />
arrivare i nostri Esploratori e le Guide,<br />
con che stile i Capi Squadriglia ci<br />
tenevano a far fare bella figura alla<br />
propria Squadriglia, e quel novizio<br />
che ha detto al suo C.Sq.: «Capo, ma<br />
tutta la regione con pullman e treni<br />
speciali Coordinare in tre giorni<br />
l’arrivo, il soggiorno e la partenza,<br />
il cibo, gli spazi, gli spostamenti, le<br />
strutture…<br />
Entusiasmo: bisognava esserci,<br />
già lo si è assaggiato ai fuochi<br />
serali di sottocampo,<br />
organizzati dai Con.<br />
Ca. venerdì sera.<br />
Ma è veramente<br />
esploso al grande<br />
spettacolo di<br />
sabato sera con<br />
musica, luci,<br />
maxischermi e<br />
folli imprese piratesche<br />
alla ricerca<br />
di un tesoro.<br />
Coraggio: credetemi,<br />
ce ne vuole parecchio<br />
per lanciarsi in un’impresa<br />
simile! Lo leggiamo nelle parole<br />
ti rendi conto Il treno speciale solo<br />
per noi! Il bus solo per noi! Allora è<br />
proprio vero che siamo speciali!»<br />
Da lì l’avventura è iniziata. I ragazzi<br />
ci hanno sorpreso per come<br />
hanno saputo rispondere: Estote Parati!<br />
Siamo andati a vederli durante<br />
gli atelier: ragazzi e ragazze che<br />
hanno detto “sì” alle competenze e<br />
che si sono giocati fino in fondo per<br />
apprendere nuove tecniche!<br />
E infine la Santa Messa in spiaggia,<br />
che ci ha fatto percepire come il Signore<br />
ci è stato vicino per tutti e tre<br />
i giorni. Sono stata al San Giorgio regionale<br />
come Guida nel 1987, come<br />
Capo Reparto nel 2002 e come Incaricata<br />
regionale quest’anno. Mi<br />
ha colpito il sorriso, lo sguardo dei<br />
nostri ragazzi quando sono coinvolti<br />
nelle attività, la grinta che<br />
mettono nel dimostrare che la loro<br />
di Francesca e Lorenzo, e lo si è visto<br />
nelle decisioni prese in tempo reale,<br />
senza far mai inceppare il meccanismo,<br />
rischiando qualcosa e confidando<br />
nelle capacità di chi c’era, e nello<br />
sguardo benevolo del Padre.<br />
È il coraggio di chi tiene<br />
“gli occhi puntati<br />
sull’orizzonte”, di<br />
chi punta in alto,<br />
come quelle 450<br />
Squadriglie che<br />
hanno erano<br />
lì, a Viareggio,<br />
poche settimane<br />
fa.<br />
Vi sembra che<br />
io esageri Leggete<br />
un po’ cosa mi<br />
hanno raccontato Francesca<br />
e Lorenzo, i responsabili<br />
dell’organizzazione<br />
di questo evento!<br />
Squadriglia è la migliore, e lo stile<br />
che hanno quando ti dicono che tu,<br />
Capo Reparto ti puoi fidare di loro,<br />
che loro sanno meritarsi la tua fiducia.<br />
La passione che ci mettono è<br />
unica al mondo.<br />
Francesca, Incaricata regionale<br />
di branca E/G<br />
Lorenzo<br />
Francesca
I<br />
l<br />
San Giorgio è stata una<br />
bellissima avventura iniziata<br />
circa 8 mesi prima: sono<br />
stati mesi intensi e molto<br />
stancanti. Ma già la<br />
prima sera del campo,<br />
vedere i Consigli Capi<br />
che si alternavano nel<br />
fuoco di bivacco di sottocampo,<br />
mi aveva ripagato<br />
di tutte le fatiche<br />
dei mesi precedenti e<br />
dentro di me dicevo:<br />
«quello che viene da<br />
domani è tutto di guadagnato».<br />
Noi Incaricati di Branca<br />
abbiamo vissuto buona<br />
parte del San Giorgio<br />
come registi dall’EG<br />
Center, per coordinare<br />
e risolvere i vari imprevisti<br />
che si presentavano.<br />
Quindi anche se<br />
un po’ abbiamo girato<br />
e osservato, ci siamo<br />
persi tante cose belle, e solo rivedendo<br />
foto video e commenti<br />
vari, mi sono reso conto della<br />
grandiosità dell’impresa.<br />
Un’impresa che non abbiamo<br />
realizzato da soli: abbiamo avuto<br />
accanto una Pattuglia fantastica<br />
e il Comitato che ci ha sostenuto<br />
al massimo, un grande entusiasmo<br />
di un’intera regione, una<br />
grande disponibilità in tutti i<br />
Capi a cui abbiamo chiesto una<br />
mano e soprattutto delle grandissime<br />
Squadriglie che hanno<br />
risposto nel migliore dei modi!<br />
Il nostro merito è stato quello<br />
di credere profondamente in loro,<br />
Capi e ragazzi, e nello Scouting.<br />
Abbiamo puntato sui Capi Reparto<br />
per l’organizzazione degli<br />
atelier, ed hanno fatto un ottimo<br />
lavoro. Abbiamo puntato sulle<br />
Squadriglie e sui Consigli Capi,<br />
mettendo l’Uscita di Squadriglia,<br />
l’autonomia e la cogestione al<br />
centro di questo San Giorgio, e<br />
anche loro hanno risposto alla<br />
grande.<br />
E infine il momento della Messa.<br />
Eravamo indecisi se farla sulla<br />
spiaggia tutti insieme o trovare<br />
un’alternativa, a causa della<br />
pioggia. Abbiamo voluto osare,<br />
o meglio, rischiare, facendola<br />
sulla spiaggia, e il Signore ci ha<br />
premiati! Dal momento in cui i<br />
primi ragazzi sono arrivati sulla<br />
spiaggia ha smesso di piovere, e<br />
tutta la Messa compreso il rientro<br />
ai sottocampi, è stato senza<br />
pioggia. Rimanere in oltre tremila<br />
per quasi due ore sotto l’acqua<br />
sarebbe stato un grosso problema:<br />
siamo stati un po’ folli ma in<br />
fondo tutto questo San Giorgio è<br />
stato una follia, è stato un osare,<br />
un’affidarsi. Come avremmo<br />
potuto diventare prudenti all’ultimo<br />
momento<br />
Lorenzo, Incaricato regionale<br />
di branca E/G<br />
13
La Magna Charta<br />
scritta dal Parlamento dei Capisquadriglia di Puglia<br />
di Alessandro Testa - foto dall’evento<br />
14<br />
«Udite, udite, udite!<br />
Siano convocati li<br />
rappresentanti de lo<br />
popolo de li esploratori<br />
et de le guide de tutte<br />
le terre d’Apulia, et si riuniscano<br />
essi in solenne<br />
assemblea ne la piana de<br />
Cassano Murge nel die 11<br />
de lo mese de aprile dell’anno del Signore<br />
<strong>2010</strong>, per deliberare la Magna Charta de li<br />
impegni da assumere spontaneamente per<br />
lo bono andamento delle cose».<br />
È con questo spirito (magari condito da<br />
un linguaggio un po’ più moderno…) che<br />
la scorsa primavera, nella Base scout di<br />
Cassano Murge (BA), si è riunito in solenne<br />
assemblea il “Parlamento dei Capi Squadriglia”<br />
di Puglia, convocato dall’Agesci<br />
regionale per approfondire alcuni aspetti<br />
critici della vita di Reparto e stendere un<br />
piccolo decalogo delle cose da fare e da non<br />
fare. All’assemblea hanno partecipato un centinaio<br />
di Capi Squadriglia, provenienti da circa<br />
un terzo dei Reparti pugliesi, che hanno potuto<br />
scambiarsi esperienze vissute e confrontare<br />
le relazioni preparate dalle proprie Squadriglie<br />
in sede durante l’inverno.<br />
I Capi Squadriglia si sono così divisi in cinque<br />
commissioni che hanno riflettuto ognuna<br />
su due aspetti critici della vita di Reparto.<br />
Le dieci tesi finali (che trovate nella pagina<br />
accanto) saranno poi inviate a tutti i Reparti<br />
pugliesi all’inizio del prossimo anno scout.<br />
Con il solo rammarico della brevità dell’incontro,<br />
svoltosi di domenica senza pernottare<br />
alla Base, tutti i partecipanti si sono detti entusiasti<br />
di aver potuto conoscere così tante altre<br />
realtà della propria regione, e di «poter imparare<br />
dalle esperienze degli altri» (Francesco<br />
del Valenzano 1, BA, 16 anni).<br />
Molto apprezzata anche la possibilità<br />
che hanno avuto tutti di<br />
poter «esprimere liberamente le<br />
proprie opinioni, senza subire<br />
passivamente attività proposte<br />
dai Capi», come purtroppo a<br />
volte da qualche parte succede<br />
(Flavia, Locorotondo 1, BA, 16<br />
anni).<br />
Scontato infine il coro di Capi<br />
Squadriglia che hanno giudicato<br />
l’incontro di Cassano ed il confronto<br />
con gli altri «molto utile<br />
per la propria crescita nell’incarico<br />
svolto», auspicandone la<br />
ripetizione per i futuri C. Sq.. Se<br />
ad esempio Roberta del Brindisi
2, 13 anni, si impegnerà a cercare di passare<br />
al resto del Reparto gli stimoli ricevuti, Francesco<br />
del Taranto 17, 15 anni, non dimentica<br />
il rovescio della medaglia, e rivendica con orgoglio<br />
anche il contributo offerto da chi ha<br />
partecipato: «Abbiamo portato qui le nostre<br />
tradizioni, ciò che abbiamo di più caro – rac-<br />
conta – ed ora torniamo a<br />
casa avendo appreso usi e<br />
costumi presentatici da altri<br />
scout come noi, che li giudicano<br />
altrettanto preziosi e<br />
ne sono giustamente fieri».<br />
SINTESI DELLA<br />
MAGNA CHARTA<br />
DEI CAPI<br />
SQUADRIGLIA<br />
DI PUGLIA<br />
(trovate il<br />
testo integrale<br />
sul sito AGESCI<br />
branca EG)<br />
1. L’accoglienza in squadriglia è molto importante<br />
perché il piede tenero deve sentirsi subito a suo agio.<br />
Per questo è bene non parlare esclusivamente dello<br />
scautismo ma anche della nostra vita. Molto spesso<br />
vengono accolti con ban, giochi, piccole feste di benvenuto<br />
e regalini. Per scegliere gli incarichi aspettiamo<br />
un po’ di tempo per farli ambientare e familiarizzare,<br />
tenendo conto di ciò che i piedi teneri sanno o vogliono<br />
fare, e cercando poi di variarli ogni anno.<br />
2. Spazio ai talenti di tutti! I più piccoli vengono inseriti<br />
nel meccanismo delle imprese in base ai loro interessi<br />
e alle loro abilità, che hanno fissato nel sentiero<br />
dopo essersi consigliati con i Capi Squadriglia.<br />
Anche i posti d’azione vengono scelti in base al sentiero.<br />
3. Valorizzare è la chiave del successo! L’impresa viene<br />
scelta sia in base alle varie esigenze degli squadriglieri,<br />
tenendo conto delle specialità prese o ancora da conquistare,<br />
sia per valorizzare i propri talenti cercando<br />
di dare a ciascuno un compito che lo entusiasmi (…).<br />
4. Cerchiamo di creare opportunità per tutti i nostri<br />
squadriglieri attraverso le imprese e le specialità di<br />
Squadriglia, che scegliamo in base ai loro desideri, le<br />
loro aspettative e le mete che si sono posti. (…)<br />
Affrontiamo le difficoltà che si presentano instaurando<br />
un confronto sincero, cercando di aiutarli nello<br />
scegliere gli impegni e nel portarli a termine.<br />
5. Le mete e gli impegni vengono scelti nel Consiglio di<br />
Sq. discutendone anche con i Capi Reparto, in base alle<br />
ambizioni e alle capacità degli squadriglieri e secondo<br />
un’analisi delle carenze di ognuno, affinché le possano<br />
colmare. I Capi Sq. indirizzano gli squadriglieri verso<br />
un giusto sentiero.<br />
6. Noi Capi Sq. riteniamo che il Consiglio di Squadriglia<br />
sia un momento importante in cui ognuno esprime<br />
la propria opinione e le proprie idee; le decisioni<br />
che si prendono nel Consiglio sono fondamentali e<br />
devono essere a misura della Sq., affinché nessuno si<br />
senta escluso, e devono mirare al raggiungimento delle<br />
mete del sentiero di tutti. è importante affrontare il<br />
tutto con serenità in un clima di fiducia, ascoltando il<br />
pensiero di tutti gli squadriglieri.<br />
7. Noi Capi Sq. riteniamo che il Consiglio della Legge<br />
sia un momento solenne per tutto il Reparto, di condivisione<br />
delle idee e di verifica per quanto riguarda<br />
mete, impegni e specialità. In alcuni casi è preceduto<br />
da un Consiglio di Sq. utile a prepararci meglio al momento<br />
di Reparto. Sarebbe importante che tutti i<br />
Capi e gli altri squadriglieri tengano a mente tutti gli<br />
impegni e le mete di Ciascuno (…). Per aiutarci potrebbe<br />
essere utile la visualizzazione del sentiero di tutti<br />
in un modo alla portata di tutti.<br />
8. Durante il Consiglio Capi, ogni Capo Sq. si fa portavoce<br />
di ogni squadrigliere<br />
tenendo conto delle sue ambizioni e sentiero.<br />
9. Il campo estivo è la più grande impresa dell’anno ed<br />
è organizzata da noi che siamo i protagonisti di questa<br />
grande avventura. Per prepararci poniamo attenzione<br />
al sentiero di ogni singolo squadrigliere, sfruttando al<br />
massimo le capacità e le inclinazioni di ognuno.<br />
10. Il Vice è una figura fondamentale e la sua collaborazione<br />
è indispensabile per il buon andamento della<br />
Squadriglia. Spesso diamo incarichi di responsabilità o<br />
collaboriamo insieme per sensibilizzarlo e preparalo al<br />
suo futuro compito e fargli comprendere l’importanza<br />
del cammino di ogni singolo squadrigliere.<br />
15
IL GRANDE SOGNO<br />
Campo regionale Umbria <strong>2010</strong><br />
testo e foto di Paolo Vanzini<br />
16<br />
acchiappasogni è il simbolo del campo<br />
L<br />
che quest’estate ha radunato a Monte<br />
Alago, vicino a Nocera Umbra, buona<br />
parte dei Reparti della regione.<br />
Sapete cos’è un acchiappasogni I Cheyenne<br />
lo donano da sempre ai loro bambini, che lo<br />
conservano tutta la vita. È una rete magica<br />
che ha il potere di trattenere i grandi sogni e<br />
le buone idee, e di far volare via, con le penne<br />
degli uccelli che lo decorano, i pensieri cattivi<br />
e i brutti sogni.<br />
Sotto questo simbolo si sono riuniti quasi<br />
500 Esploratori e Guide, che hanno organizzato<br />
i propri campi di Reparto sparpagliati in<br />
quella bellissima valle tra i fitti boschi di faggio<br />
e carpino, costruendo una città di oltre<br />
100 tende sui prati erbosi che in passato hanno<br />
già ospitato un campo nazionale nel 1983 e<br />
un campo regionale nel 1988.<br />
La cosa più interessante di questa formula è<br />
che mentre ciascun Reparto viveva il proprio<br />
campo estivo, con le sue attività e le sue imprese<br />
di Squadriglia, la vicinanza a tanti altri<br />
Reparti e Squadriglie della regione permetteva<br />
di conoscere, incontrare, imparare i tanti<br />
modi dell’essere Scout che, anche in una piccola<br />
regione, offrono sempre infinite sorprese<br />
e spunti di arricchimento<br />
reciproco.<br />
È questo che<br />
hanno trovato<br />
quelle cento Squadriglie:<br />
un luogo<br />
in cui nello stesso<br />
momento in cui<br />
vivevano e mettevano<br />
alla prova<br />
il loro Scouting,<br />
potevano osservare altri che affrontavano<br />
le stesse sfide in cento modi diversi,<br />
con mille idee e altrettanti sogni da condividere.<br />
Ciascuna Squadriglia ha potuto portare il<br />
proprio bagaglio di competenza e di esperienza,<br />
lo ha testato e, se è stata veramente in<br />
gamba, lo ha accresciuto negli spazi di autonomia<br />
che aveva a disposizione, esattamente<br />
come in un qualsiasi campo estivo. E se ne son<br />
viste delle belle, dagli zaini appesi sotto la sopraelevata<br />
per tenerli all’asciutto (che di notte<br />
però erano piuttosto inquietanti), al pollaio<br />
da campo che garantiva uova fresche tutte le<br />
mattine, dal teepee di dimensione Reparto a<br />
un megatorneo con trenta partite in contemporanea.<br />
Tutto questo si intrecciava<br />
con i momenti comuni: le cerimonie,<br />
il Grande Gioco, la<br />
S. Messa, in cui le occasioni<br />
di incontro permettevano la<br />
conoscenza reciproca. E con<br />
le attività condivise, come le<br />
Missioni a cui tutte le Squadriglie<br />
sono state “sfidate”,<br />
e che tutte hanno affrontato<br />
con grande successo e forza<br />
d’animo, nonostante la pioggia<br />
e le non poche difficoltà<br />
dei percorsi.<br />
Missioni che non venivano<br />
dai Capi, ma che erano state<br />
ideate da ciascuna Squadriglia<br />
presente. Durante l’anno,<br />
infatti, ogni Squadriglia, per<br />
mezzo di un’impresa del suo
percorso per la Specialità di Squadriglia, aveva<br />
costruito e organizzato una Missione da proporre<br />
a un’altra Squadriglia.<br />
Ci si misurava, quindi, non su qualcosa di<br />
astratto e ipotetico, ma sui concreti risultati<br />
ottenuti da qualcun altro prima di noi, qualcuno<br />
con competenze e capacità paragonabili<br />
alle nostre. Ma con il vantaggio di averci sfidato<br />
sul suo terreno, in qualcosa su cui si sentiva<br />
particolarmente capace, e su cui stava addirittura<br />
prendendo il Guidoncino verde…<br />
scambio di idee e di sogni… che solo un acchiappasogni<br />
veramente potente poteva concentrare<br />
in un solo posto.<br />
Insomma, è stato un campo entusiasmante,<br />
chi ha partecipato ne ha portato a casa ricordi<br />
ed esperienze che non svaniranno facilmente,<br />
competenze nuove e sicuramente, … un grande<br />
sogno.<br />
Insomma, pensate al vostro campo estivo, il<br />
momento più intenso e avventuroso dell’anno<br />
scout, aggiungeteci la possibilità di osservare<br />
dal vivo tantissimi altri Scout e Guide con<br />
le loro idee, le loro soluzioni tecniche di<br />
campismo, i canti, i fuochi, le imprese, le<br />
costruzioni. Mettete nella ricetta anche<br />
misurarvi con una sfida proposta da qualcuno<br />
che ne mastica veramente di certe<br />
tecniche… Questo c’era a Monte Alago: una<br />
possibilità sconfinata di imparare dagli altri<br />
e di insegnare ad altri, un grandissimo<br />
17
Ma l’acqua e sempre piu blu!<br />
Cento anni di scautismo nautico in Italia.<br />
di Alessandro Testa - foto di Paolo Ruffini e Giampiero Mariottini<br />
18<br />
Cento anni e non sentirli! A tre anni dalle celebrazioni<br />
per il primo centenario dello scautismo,<br />
culminate nel grande Jamboree in Inghilterra,<br />
a due passi da quell’isola di Brownsea<br />
dove nel 1907 B.-P. tenne il primo campo scout<br />
della storia, anche lo scautismo nautico ha celebrato<br />
la scorsa estate il suo primo secolo di<br />
vita. Neanche a dirlo, anche questo compleanno<br />
ha un riferimento inglese, anzi addirittura<br />
due, visto che gli storici non sono tutti d’accordo<br />
su quale evento celebrare.<br />
Gli attuali Reparti britannici hanno scelto<br />
infatti di spegnere le candeline l’anno scorso,<br />
ad un secolo esatto di distanza dal loro primo<br />
campo sperimentale di Beaulieu del 1909,<br />
mentre tutte le altre associazioni europee festeggiano<br />
quest’anno i cento anni della fondazione<br />
(sempre nel Paese di B.-P.) del primo<br />
Reparto nautico del mondo.<br />
Per ricordare entrambe le date, l’Agesci ha<br />
quindi organizzato un centenario ‘a tappe’, che<br />
ha preso il largo lo scorso anno con i gemellaggi<br />
di ‘Avanti tutta!’ tra Reparti nautici di tutta<br />
Italia, ed è finalmente approdato alla fine<br />
dello scorso luglio sulle rive del lago di Barrea<br />
(AQ), dove oltre mille esploratori e guide hanno<br />
dato vita all’Evento nazionale nautico di<br />
chiusura ufficiale delle celebrazioni.<br />
A Barrea erano presenti 196 Squadriglie,<br />
appartenenti a 51 Reparti diversi. Di questi<br />
19 erano completamente nautici e 17 ‘ad indirizzo<br />
nautico’ (cioè ufficialmente in via di<br />
trasformazione), mentre ben 16 erano Reparti<br />
‘tradizionali’, abituati alle consuete attività<br />
nei boschi, che però in occasione del centenario<br />
hanno voluto approfittare dell’invito e<br />
sperimentare anche loro le attività in acqua;<br />
per questo, prima di venire al campo, avevano<br />
realizzato anche loro un’Impresa nautica, che<br />
hanno presentato agli altri insieme a quelle<br />
portate dai Reparti in polo blu che si erano<br />
gemellati nel 2009. E non hanno affatto sfigurato,<br />
anzi! Tant’è vero che, dopo aver valutato<br />
le decine di Imprese realizzate, la giuria,<br />
composta da Capi nautici molto esperti, ha<br />
consegnato un’inaspettata ma meritatissima
medaglia di bronzo al Reparto ‘terrestre’ “Mafeking”<br />
del Pescara 14! Meno sorprendente, ma<br />
altrettanto sudato il secondo posto conquistato<br />
dal Reparto nautico “Cristoforo Colombo”<br />
del Rimini 5, mentre (rullino i tamburi e si<br />
faccia ohhh con la voce, please!) la vittoria è<br />
andata ad un altro Reparto nautico, il “Francesco<br />
Caracciolo” del Portici 3, premiato per la<br />
pregevolissima costruzione di un’imbarcazione<br />
di classe ‘optimist’.<br />
mentre più staccati sono arrivati i campioni<br />
delle Baie del Sannio, del Tritone, della Lontra<br />
e Marsicana. Da registrare qualche mugugno<br />
da parte delle Squadriglie femminili, nessuna<br />
delle quali è giunta sul podio, secondo cui l’eccessiva<br />
fisicità delle prove, a cominciare dalla<br />
finale in canoa, avrebbe favorito notevolmente<br />
i maschi…<br />
Ma non c’è stata soltanto competizione nei<br />
10 giorni di Barrea: al termine delle celebrazioni<br />
e delle gare sono iniziate infatti le<br />
Botteghe del Porto: ben 32 ‘corsi di formazione’<br />
aperti a tutti, dove le Squadriglie hanno<br />
potuto scegliere se cimentarsi nei loro pezzi<br />
di bravura, oppure se, forse più saggiamente,<br />
mettersi alla prova con qualcosa che non conoscevano.<br />
Ovviamente le più richieste sono<br />
state quelle nautiche: vela, canoa, giochi in<br />
acqua, windsurf e voga. L’ultimo giorno un<br />
rappresentante dei Falchi dell’Alfonsine 1 si è<br />
messo in fila addirittura alle 5.15 pur di essere<br />
certo di conquistare per la sua Sq. uno dei<br />
due posti disponibili per windsurf! Il secondo,<br />
presentatosi alle 6 (anche lui per iscrivere la<br />
sua Squadriglia a windsurf, ed anche lui con<br />
successo), ci ha raccontato che per un pelo<br />
Ancora più combattuto è stato il Grande Gioco,<br />
disputato invece per Squadriglie e svoltosi<br />
in più manches, con eliminatorie e semifinali<br />
interne ai sette sottocampi, denominati ‘Baie’,<br />
a cui è seguita una grande regata finale in kayak<br />
tra i campioni di tutte le Baie. Alla fine<br />
l’hanno spuntata i Pinguini del Celle Ligure<br />
1, in rappresentanza della Baia del Lupo, che<br />
hanno preceduto sul podio gli equipaggi della<br />
Baia dell’Orso e di quella delle Mangrovie,<br />
19
Il “Medagliere” di Barrea <strong>2010</strong><br />
Lo spirito di un Centenario non è esattamente quello delle Olimpiadi,<br />
ma ci fa piacere premiare l’impegno preparatorio dei Reparti durante<br />
l’anno nel realizzare le loro Imprese e la passione sportiva dimostrata<br />
al campo dalle Squadriglie durante il Grande Gioco, dunque riportiamo<br />
qui a mo’ di simbolico podio le due classifiche finali…<br />
Imprese per il Centenario:<br />
1) Reparto nautico “F. Caracciolo”, Portici 3 (Baia del Sannio)<br />
2) Reparto nautico “C. Colombo”, Rimini 5 (Baia del Tritone)<br />
3) Reparto ‘terrestre’ “Mafeking”, Pescara 14 (Baia della Lontra)<br />
Grande Gioco<br />
1) Squadriglia “Pinguini” (m) del Celle Ligure 1 (Baia del Lupo)<br />
2) Squadriglia “Gheppi” (m) del Morengo 1 (Baia dell’Orso)<br />
3) Squadriglia “Squali” (m) del Pescara 14 (Baia delle Mangrovie)<br />
non è svenuto nel trovare qualcuno fuori dalla<br />
tenda segreteria già a quell’ora!<br />
L’altro gruppo di Botteghe molto richiesto<br />
(e anche qui la differenza maschi/femmine<br />
si è un po’ sentita…) è stato quello tenuto<br />
del personale del Corpo forestale dello Stato,<br />
che hanno insegnato ai loro allievi le tecniche<br />
di prevenzione incendi e di protezione civile,<br />
come riconoscere la flora di montagna, e così<br />
via. Ne hanno fatto un po’ le spese le botteghe<br />
più tradizionali (pronto soccorso, topografia,<br />
ecc.) che, pur essendo altrettanto curate dai<br />
loro maestri, di certo avevano un po’ di difficoltà<br />
a competere con l’irresistibile fascino<br />
della costruzione collettiva di una piccola imbarcazione,<br />
a cui poi è stato dato il nome di<br />
‘Guscio di noce’, partendo solo da un disegno<br />
e da alcune tavole piatte di legname, oppure<br />
della visita sul campo ad alcune realtà locali<br />
accompagnati dalle guide della Forestale…<br />
Ma non per questo noi di ‘<strong>Avventura</strong>’ ci siamo<br />
dati per vinti, e chi ha partecipato alla nostra<br />
bottega di giornalismo ha potuto mettersi alla<br />
prova con un inedito confronto tra tecniche di<br />
reportage tradizionali (il giornalino del campo)<br />
e più moderne, mettendo on line insieme a<br />
noi l’agenzia di stampa ufficiale dell’evento…<br />
il risultato forse è stato un po’ sperimentale,<br />
data anche la precarietà della connessione,<br />
ma chi dovesse essere così<br />
curioso/curiosa da volersi<br />
rileggere la cronaca di quei<br />
giorni può farlo, andando<br />
a cercare il file pdf “Navigaresenzaalberi”<br />
sul sito di<br />
‘<strong>Avventura</strong>’.<br />
Buona lettura e<br />
buona rotta!<br />
la premiazione del reparto nautico “F. Caracciolo”,<br />
Portici 3 (Baia del Sannio)<br />
20<br />
la premiazione della Squadriglia Pinguini del Celle Ligure 1 (Baia del Lupo)
Augusto Delpino, Caposquadriglia investigatore<br />
La notte in cui scomparve il bosco<br />
La prima giornata di campo era stata<br />
faticosa, con il montaggio della cucina<br />
e delle prime costruzioni. Augusto<br />
Delpino, il Caposquadriglia<br />
delle Linci, aveva mandato i suoi a<br />
letto presto. Terminato il Consiglio<br />
capi, Augusto si era stupito della<br />
cortesia del capo delle Volpi, notoriamente<br />
un malfattore, che gli aveva<br />
offerto una borraccia di camomilla tiepida<br />
per i suoi squadriglieri. Quell’infuso era<br />
venuto a proposito per conciliare il sonno.<br />
Augusto sognò a lungo cuculi a forma di fischietto.<br />
Ma non era un sogno: era il fischio insistente del<br />
caporeparto. L’interno della tenda era inondato di<br />
luce. «Porc... Sono già le otto!». Come aveva fatto<br />
a dormire così a lungo<br />
Non appena Augusto mise la testa fuori dalla<br />
tenda, gli prese un colpo secco. Il bosco non c’era<br />
più. Quel bellissimo bosco di conifere e rododendri<br />
accanto a cui si erano accampati il giorno prima era<br />
sparito. Al suo posto c’era un pratone che sboccava<br />
in un dirupo, mentre sul lato opposto si apriva un<br />
canneto. Scomparsi anche la cucina e le costruzioni,<br />
restava soltanto il portale. Augusto pensò nell’ordine<br />
a una proiezione in un universo parallelo, a una<br />
modifica dell’asse terrestre, alla magia nera, alla<br />
scoperta del Graal. Ci mise anche il Graal, perché in<br />
ogni stupida trasmissione tv che parla di misteri il<br />
Graal c’entra sempre.<br />
Graal o no, la squadriglia era proiettata in un<br />
punto sconosciuto dell’universo. Augusto si pizzicò<br />
il cervello. Siccome i fantasmi esistono<br />
soltanto nei giochi notturni, occorreva<br />
una spiegazione razionale: il<br />
fischio del caporeparto che aveva<br />
sentito infatti era reale. Cercò intorno<br />
qualche traccia, ma scoprì<br />
soltanto leggeri e trascurabili solchi<br />
nell’erba. Gli squadriglieri, man<br />
mano che uscivano dalla tenda, piombavano<br />
nel terrore più nero.<br />
Augusto si ripeteva ad alta voce: «Devo<br />
usare il cervello, senza aspettare un’illuminazione<br />
dall’alto». Illuminazione Ecco la chiave. Chiese alle<br />
Linci: «Ieri sera, dov’è tramontato il sole». Nessuno<br />
lo ricordava. Ma lui sapeva che il sole era sceso<br />
di fronte al portale, a ovest. Come poteva allora il<br />
sole, quella mattina, sorgere sempre dal lato del<br />
portale Anche senza bussola, est e ovest non si<br />
possono scambiare.<br />
Augusto disse: «Datemi dieci minuti, vado nel<br />
canneto e torno». Gli squadriglieri terrorizzati erano<br />
convinti che il grande nulla avrebbe inghiottito<br />
anche il loro capo, dopo il bosco. Augusto s’inoltrò<br />
nel canneto, in un sentiero quasi invisibile. Quando<br />
sbucò dalle fitte canne vide proprio quello che si<br />
aspettava di vedere: il suo angolo era ricomparso<br />
davanti al bosco, con la cucina e la traccia della<br />
tenda; lì accanto, un carretto agricolo a due ruote;<br />
più in su, il reparto che si stava riunendo.<br />
Augusto tornò subito indietro. Le Volpi erano state<br />
in gamba, doveva riconoscerlo. La sera li avevano<br />
addormentati con chissà che intruglio sciolto nella<br />
camomilla; li avevano trasportati come<br />
mummie nel carretto oltre il canneto e<br />
avevano rimontato la tenda e il portale.<br />
Dovevano aver lavorato tutta la notte.<br />
Uno scherzo così ingegnoso non lo aveva<br />
mai subito.<br />
Se Augusto non avesse usato la testa,<br />
pensando invece agli universi paralleli,<br />
avrebbe frignato tutto il giorno finché<br />
non fossero giunti gli elicotteri della<br />
Protezione civile. «Smontate la tenda»<br />
disse ai suoi, che non sapevano se essere<br />
più sorpresi per quell’ordine o per veder<br />
tornare vivo il loro capo. Ora occorreva<br />
trovare una risposta altrettanto intelligente<br />
per le Volpi. Ma diabolica.<br />
di Stefano Garzaro - disegni di Fabio Bodi<br />
21
verso il Jamboree<br />
a cura di Paolo Vanzini - disegni di Chiara Beucci<br />
22<br />
IN VISTA DEL JAMBOREE<br />
che ne dite di una<br />
SPECIALITA DI SQUADRIGLIA<br />
Ciao a tutti!<br />
(Silvestro, Erica, Matteo, Samuele, Paolo, Mar-<br />
tina, Leonardo, p. Franco)<br />
Vi ricordate di me Ma dai non<br />
fate i finti tonti! Sono Vicky, la<br />
vostra “rennetta del cuore”!!!<br />
“In nessun altro luogo o momento puoi sentirti<br />
più “cittadino del mondo” di quanto ti sen-<br />
Sono quella che vi vuole portare<br />
tutti al Jamboree!<br />
tirai lì. Niente più del Jamboree riesce a rendere<br />
Siete davvero tanti: le domande<br />
sono state quasi il doppio<br />
(Elisabetta)<br />
concrete la pace e la fratellanza tra i popoli.”<br />
di quelle che io mi sarei aspettata,<br />
tanto è vero che il nostro<br />
campo Scout (un po’ diverso dai campi che voi<br />
Già, è proprio così: il Jamboree, che è un mega-<br />
Consiglio Nazionale è stato<br />
scout e guide italiane fate di solito) ti porta<br />
felicissimo di aumentare<br />
in una sorta di universo parallelo, in cui<br />
il numero di Esploratori e<br />
tutti i grandi valori in cui credi, la tua<br />
Guide che potranno venire<br />
in Svezia la prossima<br />
di essere felici insieme al di là della pro-<br />
idea del mondo, la possibilità per tutti<br />
estate. Eh sì, perché in<br />
venienza, del colore della pelle, della religione,<br />
realtà manca poco più di<br />
si trasforma in realtà.<br />
un anno al Jamboree <strong>2011</strong>.<br />
Il motto di questo Jamboree Svedese è<br />
Che tipo di occasioni dunque ci fornirà questa SIMPLY SCOUTING: ma che vuol dire Vuol dire<br />
grande avventura<br />
proprio tornare al significato originario della parola<br />
Scout, cioè “essere vedette, andare in avan-<br />
Proviamo a sentire il parere dei protagonisti<br />
degli scorsi Jamboree:<br />
scoperta”, quindi vivere un’avventurosa ESPE-<br />
RIENZA nella splendida natura svedese, lanciarsi<br />
“Capisci che ci sono 1000 modi per fare scautismo<br />
in più riesci ad incontrare un sacco di persone<br />
molto diverse da te per religione colore o<br />
semplicemente mentalità e tutti sono aperti al<br />
dialogo… in pochissimo tempo ti trovi a fare<br />
squadra con persone che non hai mai visto prima<br />
e comunque tutti giocano insieme” (Margherita)<br />
“La parola chiave è divertimento: le attività<br />
che mi sono state proposte sono state tutte divertentissime<br />
e mi hanno insegnato a buttarmi e<br />
a provare anche quando non so cosa mi aspetta.”<br />
(Valentina)<br />
“Siamo stati stimolati a cominciare a fare<br />
“progetti futuri” dopo questa grande occasione:<br />
abbiamo pensato che potremmo organizzarci e<br />
vivere, se non con lo stesso stile del Jamboree,<br />
almeno con le sue prospettive. Che non sono di<br />
poco conto, e sono tutte riassunte nel motto:<br />
«Condividiamo il nostro mondo e le nostre culture!».”
nell’incontro con le persone ed il<br />
territorio e nelle situazioni che<br />
chiedono ad un vero scout e ad<br />
una vera guida di<br />
intervenire.<br />
Le parole<br />
chiave di<br />
questa avventura<br />
sono<br />
MEETINGS, SO-<br />
LIDARITY e NATU-<br />
RE: cioè Provo ad<br />
interpretarle:<br />
MEETINGS: possibilità<br />
di nuovi INCONTRI<br />
da vivere, poiché dietro a<br />
qualsiasi avvenimento che cambia lo stato precedente<br />
delle cose, c’è sempre un “incontro di<br />
storie”: personali, tra comunità, tra popoli. Il<br />
cambiamento avviene quando si spende tempo<br />
ad incontrare gli altri. Abituati come siamo ad<br />
“incontrare” amici “simili a noi” su Facebook o<br />
MSN o Twitter o altri social network, in realtà al<br />
Jamboree le persone si incontrano davvero, e si<br />
scopre che hanno promesso sulla stessa Legge,<br />
che vogliono lasciare il mondo un po’ migliore<br />
di come lo hanno trovato, proprio come noi. Si<br />
scopre che possiamo essere nuovi amici per altri<br />
Scout e Guide, così come altri possono essere<br />
nostri nuovi amici: una comunità nuova che costruisce,<br />
nel vivere insieme, “la convivialità delle<br />
differenze”.<br />
NATURE: Il Jamboree in Svezia è occasione favolosa<br />
di vita all’aria aperta, grazie ad un ambiente<br />
naturale stupendo, dagli ampi spazi in cui<br />
si incontrerà la fraternità mondiale degli Scout.<br />
Una fraternità di ragazzi e ragazze che si sentono<br />
parte del creato che Dio ci ha regalato, un dono<br />
che siamo chiamati ad accogliere, a valorizzare<br />
e a condividere. Non sfruttatori, ma custodi: è<br />
bello pensare che il Jamboree possa raccogliere<br />
ragazzi e ragazze da tutto il mondo come coloro<br />
a cui stanno a cuore le sorti del creato. Il<br />
compito di lasciarlo migliore di come lo abbiamo<br />
trovato ci impegna tutti a saper osservare la nostra<br />
realtà, capirla, portare il nostro contributo<br />
e contemplarne la bellezza, perché tutto ciò che<br />
esiste è dono di Dio che noi possiamo rendere<br />
più bello.<br />
SOLIDARITY: Ogni Scout e Guida del mondo<br />
vuole diventare il buon cittadino del Terzo Millennio,<br />
in grado di agire localmente pensando<br />
globalmente. Al Jamboree saremo in 30.000 a<br />
condividere esperienze vere che ci consentiranno<br />
di passare da questo nostro sogno a lasciare un<br />
segno tangibile di questa nostra esperienza: passare<br />
dall’indifferenza alla solidarietà e responsabilità,<br />
dalla chiusura al coinvolgimento,<br />
dall’assistenzialismo alla giustizia sociale,<br />
dalle tendenze nazionalistiche all’educazione<br />
alla mondialità.<br />
Mi rendo conto che mi sono<br />
un po’ lasciata andare, ho usato<br />
forse qualche parola un po’<br />
più difficile del solito. Ma troppo<br />
spesso voi Scout e Guide siete<br />
trattati ancora come bambini,<br />
mentre potreste lanciarvi davvero<br />
in avventure grandiose e<br />
importanti ed essere un vero segno di cambiamento<br />
anche per gli adulti, troppo spesso chiusi<br />
nei pregiudizi, nei piccoli interessi, nelle preoccupazioni<br />
quotidiane o nelle disillusioni.<br />
Ma tranquilli: queste idee altissime al Jamboree<br />
saranno tradotte nel vostro linguaggio scout,<br />
quello del fare esperienze insieme. Le incredibili<br />
attività del programma (Dream, Earth, Quest,<br />
Global Developement Village, People, Camp in<br />
Camp), le sfide dei challenges, così come le attività<br />
spontanee, la vita di sotto-campo, la cucina<br />
di Squadriglia, le cerimonie, il Cultural Day…<br />
Per entrare nel dettaglio di tutto questo, vi<br />
consiglio di cominciare a visitare i siti del Jamboree<br />
Svedese (http://www.worldscoutjamboree.<br />
se) e quello del Contingente Italiano (http://<br />
www.jamboree.it).<br />
Prepararsi bene per vivere al meglio questo<br />
evento è un dovere, anche per contribuire a portare,<br />
con i nostri ambasciatori, un’immagine concreta<br />
dello scautismo italiano.<br />
verso il Jamboree<br />
23
a cura di Paolo Vanzini<br />
verso il Jamboree<br />
24<br />
E NATO UN CONTINGENTE!<br />
Chiuse le iscrizioni, sono pronte le Squadriglie<br />
inalmente è nato! Nei<br />
Fmesi scorsi sono arrivate<br />
centinaia di iscrizioni,<br />
anzi migliaia. Tante, come dicevamo,<br />
da convincere i vertici<br />
della nostra Associazione che il<br />
Contingente non era abbastanza<br />
grande, e da decidere di ampliarlo.<br />
Ed ecco i numeri definitivi.<br />
Invece dei 22 Reparti previsti,<br />
ne sono nati ben 29, per<br />
un totale di 116 Squadriglie, ovvero la bellezza di 1<strong>04</strong>4<br />
Esploratori e Guide. Completano la banda 6 Clan di Rover e<br />
Scolte che daranno una mano all’organizzazione del campo,<br />
140 (4 per ogni Reparto e Clan) tra Capi e Assistenti,<br />
più un’altra quarantina di Capi che fanno parte dello Staff<br />
di Contingente…<br />
Tutti insieme fanno circa 1350 persone, una bella squadra!<br />
E parliamo solo dell’Agesci, perché Il Contingente in<br />
realtà è federale, ovvero della FIS, e quindi comprende 6<br />
Reparti e una Compagnia del CNGEI assieme a tutti i Capi<br />
dell’associazione in camicia verde. Nel prossimo luglio, insomma,<br />
voleranno in Svezia quasi 1700 fazzolettoni federali.<br />
(foto fazzolettone federale)<br />
Dunque i Reparti di formazione sono nati, alcuni<br />
stanno già cominciando a incontrarsi e a conoscersi. Sono<br />
stati costruiti per lo più a livello regionale, a parte qualche<br />
eccezione. Ma la cosa importante è che tutte le regioni<br />
italiane, anche le più piccole sono rappresentate in<br />
questo Contingente, in modo da poterci presentare al Jamboree<br />
veramente come lo scautismo italiano. I<br />
partecipanti, infatti, non vivranno questa<br />
avventura a titolo personale, ma come<br />
ambasciatori nostri e del nostro scautismo.<br />
Avranno il compito e la grande responsabilità<br />
di raccontare a Scout e Guide di tutto il mondo<br />
chi siamo noi, e allo stesso tempo di tornare a<br />
raccontarci qualcosa dello scautismo del mondo,<br />
di cosa significa far parte di un movimento che in<br />
tutto il mondo unisce decine di milioni di persone.<br />
Ad accompagnarli fino in Svezia, nel 150° anno<br />
dell’unità d’Italia, sarà una storia intrigante sulle<br />
tracce di Ingrid e di Paolo. Due ragazzi come voi,<br />
curiosi e intelligenti, dotati di spirito d’osservazione,<br />
capacità di deduzione e intraprendenza, che mettendo<br />
insieme piccoli indizi scoperti quasi per caso, si ritroveranno<br />
a dipanare un mistero che risale addirittura alla<br />
storia dell’Italia che nasceva nel Risorgimento… con un<br />
curioso epilogo – guarda un po’<br />
- in Svezia.<br />
La storia sarà raccontata a<br />
fumetti, ne troverete i dettagli<br />
e le informazioni per scaricarli<br />
sulla Newsletter del contingente,<br />
alla quale tutti potete iscrivervi<br />
sulla homepage del sito<br />
www.jamboree.it . (screenshot<br />
sito jamboree) (fumetto)<br />
Ma cosa faranno questi reparti quando si incontreranno<br />
Fondamentalmente vivranno un’esperienza, un’esperienza<br />
secondo lo stile dell’impresa che li porterà ad<br />
“esplorare” il significato profondo delle 3 parole-chiave<br />
del Jamboree, quelle di cui abbiamo parlato nell’articolo<br />
precedenteCiascuno dei 3 campetti infatti sarà incentrato<br />
su di una di queste 3 parole: meetings, nature, solidarity..<br />
Forse è bene capire cosa significano:<br />
MEETINGS E dunque si incontreranno, si stanno già<br />
incontrando in campetti che saranno prima di tutto occasione<br />
di nuovi incontri: per spendere un po’ di tempo<br />
a conoscere altre persone, confrontarsi e confrontare le<br />
proprie motivazioni a questa “missione Jamboree”, scoprire<br />
chi abbiamo di fronte e i compagni di avventura, e<br />
capire come tanti altri affronteranno la responsabilità di<br />
ambasciatori.dietro a qualsiasi avvenimento che cambia lo<br />
stato precedente delle cose, c’è sempre un “incontro” di<br />
storie e il cambiamento avviene quando si spende tempo<br />
ad incontrare gli altri. Abituati come siamo ad “incontrare”<br />
solo i nostri amici su Facebook o MSN o Twitter<br />
o altri social network, finalmente nell’esperienza<br />
scout le persone si incontrano davvero: si scopre<br />
che hanno promesso sulla stessa Legge, che vogliono<br />
“lasciare il mondo un po’ migliore di come lo hanno<br />
trovato”, proprio come noi.<br />
Si scopre che possiamo essere nuovi amici per altri<br />
scout e guide, così come altri possono essere nostri<br />
nuovi amici: una comunità nuova che si costruisce,<br />
per vivere insieme “il convito delle differenze”.<br />
NATURE Ai campetti si vivrà il nostro ambiente<br />
privilegiato, la natura, che per noi è il luogo dove meglio<br />
esprimiamo le nostre capacità, le nostre abilità,<br />
dove riusciamo meglio a vedere e sentire la grandezza<br />
del dono che abbiamo ricevuto nel creato. Jamboree<br />
in Svezia è occasione topica della vita all’aria aperta,
grazie ad un ambiente naturale stupendo, dagli ampi spazi,<br />
in cui si “incontrerà la fraternità mondiale degli scout”,<br />
una fraternità di uomini e donne (ragazzi e ragazze) che<br />
si sentono parte di un mondo, del creato che Dio ci ha<br />
regalato, un dono che siamo chiamati ad accogliere, a valorizzare<br />
e a condividere. Non sfruttatori, ma custodi:<br />
è bello pensare che il Jamboree possa raccogliere ragazzi<br />
e ragazze da tutto il mondo come coloro a cui stanno a<br />
cuore le sorti del creato. Il compito di lasciarlo migliore<br />
di come lo abbiamo trovato ci impegna tutti a saper osservare<br />
la nostra realtà, capirla,<br />
portare il nostro contributo<br />
e poi contemplarne<br />
la bellezza perché<br />
tutto ciò che esiste<br />
è dono di Dio che noi possiamo rendere più bello. Quella<br />
natura che ci impegniamo quotidianamente a conoscere<br />
per esserne buoni e veri custodi.<br />
Infine si proverà l’esperienza di spendersi per gli altri,<br />
di intervenire concretamente, di aprirsi al prossimo, per<br />
verificare come si possa migliorare il mondo anche semplicemente<br />
aderendo a uno stile di solidarietà, scegliendo<br />
di prenderci cura del nostro prossimo. Ogni Reparto “adotterà”<br />
una situazione di difficoltà e deciderà come intervenire<br />
per potersene far carico e contribuire, col proprio<br />
impegno, a cambiare le cose.<br />
SOLIDARITY Tutti gli scout e e guide del mondo<br />
vogliono diventare “il buon cittadino del Terzo Millennio”,<br />
in grado di agire locale pensando globale. Insieme, al<br />
Jamboree, saremo in 30.000 a condividere esperienze vere<br />
che ci consentiranno di passare “da questo nostro sogno a<br />
lasciare un segno tangibile di questa nostra esperienza”:<br />
passare dall’indifferenza alla solidarietà e responsabilità,<br />
dalla chiusura al coinvolgimento, dall’assistenzialismo<br />
alla giustizia sociale, dalle tendenze nazionalistiche<br />
all’educazione alla mondialità. Detta così non sembra una<br />
cosa complessa, mentre in realtà le esperienze che si vivranno<br />
ai campetti (e quindi poi al Jamboree) saranno<br />
semplici, in perfetto stile di reparto: i Reparti si incontreranno,<br />
si formeranno delle Squadriglie e queste squadrigie<br />
imparerano insieme ad “essere preparate” alla vita di un<br />
campo così speciale come sarà appunto il Jamboree<br />
Sarà una vita di meetings: durante il campetto si cercherà<br />
di scoprire meglio chi siamo noi, chi rappresentiamo<br />
(al Jamboree ciascun partecipante sarà ambasciatore<br />
dello scautismo italiano!), cosa vogliamo raccontare di<br />
noi (tradizioni, esperienze, cultura, …..), cosa e come ci<br />
piacerebbe scoprire degli altri, per portare a casa qualcosa<br />
di nuovo a tutti i nostri amici che non avranno il piacere<br />
di esserci<br />
Sarà un’esperienza dentro la natura: al campetto affineremo<br />
le nostre abilità di esperti scout, cioè la nostra<br />
capacità di saper leggere un territorio per poterne diventare<br />
custodi. Cercheremo anche di capire quali stili di<br />
vita siano da portare avanti, affinchè ciò che ci è dato<br />
sia conservato: come rispettare il cibo, come differenziare<br />
i rifuti, come rispettare le piante, etc....<br />
Sarà infine una grande occasione per renderci conto<br />
che non ci siamo solo noi: ogni reparto “adotterà” una<br />
situazione di difficoltà, sceglierà come poterla sostenere,<br />
allo scopo di contribuire con il proprio impegno a<br />
cambiare qualcosa.<br />
Ma come sarà possibile sapere quanto avviene i<br />
campetti perE per chi non ci sarà presente<br />
La condivisione di queste esperienze sarà molto importante,<br />
soprattutto per chi non ci sarà di persona. e<br />
sarà fattaPasserà in particolare attraverso con il ritorno<br />
degli Esploratori e Guide del Contingente alla vita<br />
del proprio repartoReparto: a ogni esploratore e guiuno di<br />
loroda, non temete, sarà chiesto di coinvolgeràe il proprio<br />
repartoReparto d’origine in ciò che sta facendo. Perché è<br />
necessario imparare fin da subito cosa significa farsi ambasciatori,<br />
e portare il messaggio e la testimonianza di un<br />
evento, di un’Associazione, di un Movimento.<br />
Ma non solo. Siamo sicuri che la vostra sSquadriglia sarà<br />
una delle migliori sSquadriglie d’Italia che parteciperà alla<br />
grande impresa “Coloriamo l’Italia di imprese”: ebbene,<br />
anche i rReparti Jamboree parteciperanno a tale grande<br />
impresa, ma andranno a “colorare la Svezia di Italia”, e<br />
ciò sarà visibile proprio sullo stesso sito (in una sezione<br />
dedicata) nel quale i reparti del neonato contingente racconteranno<br />
le loro avventure insieme a Paolo ed Ingrid.<br />
Allora, iIl messaggio è proprio quello di sempre: “stay<br />
tuned, state connessi”. È bene diffondere queste buone<br />
notizie, vivere la nostra “buona novella” nell’esperienza<br />
scout: in fondo sognate in grande e realizzate grandi imprese.<br />
Il Contingente Jamboree, da parte sua, altro non<br />
sarà che un’altr’altra a grande impresa il cui scopo è di realizzare<br />
un sogno, lasciando un segno grande, dentro di noi<br />
e soprattutto nelle persone e nei luoghi che incontreremo.<br />
verso il Jamboree<br />
25
a cura di Tonio Nego - fotografie di Giorgio Cusma<br />
26<br />
AMICI DI PENNA NEL MONDO<br />
Ciao <strong>Avventura</strong>!<br />
Mi chiamo Anita … reparto “Pegaso” … Vicenza<br />
9 … Devo fare la specialità di “corrispondente”<br />
per il mio brevetto “animazione internazionale”<br />
e vorrei molto fare una corrispondenza<br />
con un esploratore o una guida di qualsiasi nazionalità<br />
per ampliare le mie conoscenze e rendere<br />
la specialità più interessante…<br />
Anita<br />
Daniele scrive: “… <strong>Avventura</strong> vi prego aiutatemi.<br />
Ho avuto l’impegno di trovarmi uno scout<br />
come corrispondente. Come si dice Amico di<br />
penna. Preferibilmente internazionale…”. Anche<br />
Irene: “Ciao <strong>Avventura</strong>, potete aiutarmi per trovare<br />
qualcuno con cui corrispondere all’estero è<br />
qualcosa a cui sono stata da sempre interessata<br />
perché mi sembra una cosa importante… ”.<br />
Lettere per Discutere<br />
anti le Guide e gli Scout che cercano<br />
T<br />
di mettersi in contatto con un corrispondente,<br />
preferibilmente internazionale.<br />
Diventa l’occasione straordinaria<br />
per scambiare esperienze, imprese, attività;<br />
dirsi ciò che si pensa sul crescere, sul sentiero,<br />
sugli amici e sugli scout.<br />
Arricchirsi attraverso la conoscenza delle<br />
differenze di vita e di tradizioni. Ci si può reciprocamente<br />
invitare. Allora si viaggia!<br />
Le vie possibili sono alcune.<br />
Come già fatto da Anita, Daniele e Irene<br />
tramite <strong>Avventura</strong>. C’è la possibilità di essere<br />
pubblicati tra i messaggi della rubrica “Posta<br />
per te”, per corrispondere con Scout e Guide<br />
italiani. Tenendo, però, presente che le ragazze<br />
e i ragazzi in lista sono parecchi e si potrebbe<br />
dover aspettare un po’ prima di vedersi<br />
sulle nostre pagine. Una soluzione per attendere<br />
meno Ma è ovvio: scrivere a chi ha già<br />
pubblicato il suo annuncio su <strong>Avventura</strong>!<br />
Oppure, per un contatto internazionale, si<br />
può contattare Silvia Sebastianelli, all’indirizzo<br />
silviaseba@libero.it, che saprà aiutare<br />
tutti. Silvia da tempo fa questo specifico<br />
servizio di mettere in contatto guide e scout<br />
interessati alla corrispondenza, appunto, internazionale.<br />
Infine, vi è la via della ricerca personale.<br />
Come Facile: attraverso le tante occasioni<br />
quali gli eventi nazionali e internazionali.<br />
Ad esempio, il Jamboree<br />
che l’anno prossimo si svolgerà<br />
in Svezia. Ma ci pensate Quanti<br />
incontri! Quanti contatti che<br />
possono essere ottime opportunità<br />
di corrispondenza!<br />
Una bella testimonianza è quella di Claudia.<br />
“Sono diventata corrispondente, anzi, amica di<br />
penna negli anni Ottanta. Grazie ad <strong>Avventura</strong>.<br />
Tante Guide e tanti Esploratori. A volte dall’altra<br />
parte dell’oceano. Come se si aprisse un mondo.<br />
Il mondo.” Dell’attenzione verso l’altro Claudia<br />
ha fatto il suo lavoro: è mediatrice interculturale.<br />
Ne ha fatto la sua vita: vive a Vienna.<br />
Indovinate come ha conosciuto l’uomo della<br />
sua vita<br />
Che ne dite Ancora titubanti<br />
Fateci sapere!<br />
a cura di Tonio Nego - fotografie di Giorgio Cusma
27<br />
“Spettacolare!” “No, sul serio, incredibile. Bestiale”.<br />
Non sapevano dire altro. Cioè, se qualcuno fosse passato di lì, anche per caso,<br />
avrebbe pensato che qualcosa si era incantato. Qualche ingranaggio saltava e loro continuavano,<br />
anzi ricominciavano, all’infinito.<br />
“Straordinario!” “Cioè, non ci credo.” “Ma guardate questo posto: non si riconosce più!<br />
Che spettacolo è”<br />
Saranno stati sette o otto. Tutti lì, tutti a guardare quello che erano riusciti a fare.<br />
“Anche voi... sembrate diversi...” “Ma che dici, oh Che vuoi” “Sì, diversi, avete altre facce. Cioè<br />
siete sempre brutti, ma...” “Bello te!” “Sì, va bene, ma vi trovo diversi: abbiamo fatto qualcosa di<br />
grande. Insieme.” “Sì, grandioso.”<br />
Non c’era niente da fare. Nulla li poteva “disincantare”.<br />
E sempre quel qualcuno che passava non avrebbe capito un tubo, ma avrebbe guardato.<br />
Avrebbe visto quello che erano riusciti a fare e...<br />
“Fenomenale! Veramente!” “Visto” “Alla grande. Lo dicevo io!”<br />
Ma che storia è questa<br />
È la storia che ci piacerebbe raccontaste voi.<br />
Vogliamo che ogni Esploratore e Guida<br />
contribuisca a scrivere la nostra storia.<br />
O la nostra Storia (con la S maiuscola),<br />
la nostra impresa, se preferite<br />
È il racconto dei pionieri che costruiscono nel deserto.<br />
Degli esploratori delle foreste, dei mari e delle montagne. È il racconto di mille avventure.<br />
È il racconto di chi, giorno per giorno, prova a cambiare il mondo che ha intorno.<br />
doppia pagina da staccare<br />
Vorremmo, soprattutto, che ogni Squadriglia d’Italia<br />
vivesse fino in fondo la propria <strong>Avventura</strong>.<br />
Scegliesse il proprio sogno e lo realizzasse.<br />
Vorremmo poi che tutti lo potessero raccontare.<br />
Vogliamo, tutti insieme
disegni di Tommaso Pedullà - testi e grafica di Silvia Bosio
Quali passi per farlo<br />
1 Parlatene con i vostri Capi Reparto. Controllate<br />
<strong>Avventura</strong>, troverete articoli, poster per i vostri<br />
angoli che parlano di noi tutti! Le nostre mongolfiere<br />
vi permetteranno di distinguerli.<br />
2 Con la vostra Squadriglia ideate, progettate,<br />
sognate le vostre Imprese. Visitate il sito<br />
http://www.coloriamolitaliadimprese.it/ e<br />
iscrivetevi. Riceverete un fantastico ricordo per la<br />
vostra Squadriglia.<br />
3 Caricate le vostre foto, le foto del luogo dove<br />
avete pensato di realizzare la vostra Impresa.<br />
Fateci vedere come sono le vostre sedi, il vostro<br />
quartiere, la vostra città, il bosco che avete scelto<br />
per realizzare il vostro sogno.<br />
4 Poi vorremmo vedere questi luoghi dopo che<br />
voi vi avrete lasciato il vostro segno, dopo la<br />
realizzazione della vostra Impresa.<br />
In questo modo vedrete la nostra Italia<br />
colorarsi delle vostre realizzazioni.<br />
5 Dopo la vostra verifica, raccontateci la vostra<br />
Impresa. Raccontateci cosa è cambiato<br />
(nella vostra squadriglia, in voi, nel vostro Sentiero,<br />
nel vostro Reparto, nei luoghi dove vivete).<br />
Trovate il modo più bello per farlo.<br />
Le Imprese più originali, che di più avranno lasciato<br />
il segno (nella vostra storia, nel vostro quartiere,<br />
nella vostra realtà) troveranno spazio al Jamboree,<br />
dove mostreremo a tutto il mondo quello che<br />
avete fatto.<br />
Vogliamo che qualcuno, anzi ognuno,<br />
che si trovi a passare per il vostro quartiere,<br />
per il vostro bosco, per il sito internet,<br />
per la mostra delle Imprese AGESCI al Jamboree,<br />
passi e dica: “Spettacolare” “Incredibile” “No, davvero,<br />
fantastico. Un sogno”.<br />
ALLORA FACCIAMOLO DIVENTARE REALTÀ.<br />
Buona Caccia!<br />
Nicola, Ilaria, don Luca<br />
Incaricati e Assistente Nazionale di Branca E/G
i n<br />
t e<br />
16<br />
Qualche indicazione per recuperare informazioni<br />
sull’internazionale, nei suoi<br />
diversi aspetti.<br />
Per prima cosa possiamo guardare<br />
fra le pubblicazioni scout.<br />
Se ci interessa la storia dello scautismo<br />
internazionale:<br />
Mario Sica “Where it all began - Brownsea,<br />
il primo campo scout” ed. Fiordaliso<br />
Baden-Powell (a cura di Mario Sica)<br />
“Cittadini del mondo - Scritti sulla<br />
pace”<br />
ed. Fiordaliso<br />
Domenico Sorrentino “Storia dello<br />
scautismo nel mondo” ed Fiordaliso<br />
Per approfondire la dimensione europea:<br />
Salvatore Tomarchio “We love Europe”<br />
ed. Fiordaliso<br />
Questo sussidio aiuta a scoprire meglio<br />
l’Europa, spiega origini e funzionamento,<br />
suggerisce attività che portano<br />
a scoprire altri popoli, propone giochi<br />
per conoscerla divertendosi. Vale la<br />
pena di averlo per essere, ancora di<br />
più, cittadini europei consapevoli e<br />
attivi.<br />
r n<br />
BIBLIOGRAFIA - WEBBOGRAFIA<br />
CONTATTI<br />
a z<br />
i o<br />
n a<br />
l e<br />
In associazione c’é un bel numero di<br />
capi che lavorano sulla dimensione<br />
internazionale! Esiste infatti un settore<br />
chiamato “Animazione e Rapporti<br />
Internazionali”. La pagina<br />
internet é<br />
www.agesci.org/settori/<br />
internazionale e la<br />
segreteria internazionale<br />
a cui potete scrivere per<br />
informazioni<br />
segrint@agesci.it<br />
Inoltre il settore é presente nelle regioni<br />
e nelle zone, puoi chiedere ai<br />
tuoi capi i contatti dei responsabili o<br />
visitare i siti internet regionali e zonali.<br />
Un buon punto di partenza possono<br />
essere i siti dell’OMMS/WOSM (Organizzazione<br />
Mondiale del Movimento<br />
Scout) www.scout.org e dell’AMGE/<br />
WAGGGS (Associazione Mondiale delle<br />
Guide ed Esploratrici) www.wagggs.<br />
org.<br />
Da questi siti potete anche trovare i<br />
link di tutte le associazioni del mondo,<br />
utile strumento per conoscere meglio i<br />
nostri fratelli oltre confine.<br />
Per poter conoscere in sicurezza<br />
scout tramite internet si può usare<br />
tutto l’anno la chat di ScoutLink (www.<br />
scoutlink.net), la stessa usata durante<br />
il Jamboree on the Internet (JOTI).<br />
Uno sguardo sul mondo é possibile<br />
attraverso i quotidiani stranieri: si può<br />
acquistare una copia cartacea nelle<br />
edicole più grandi o nelle stazioni/aeroporti<br />
o visitare i relativi siti internet.<br />
É consigliabile visitare sempre le edizioni<br />
web straniere di pagine che di<br />
solito visitiamo in italiano.<br />
I siti degli organismi internazionali (es<br />
ONU www.un.org) o europei (es www.<br />
europa.eu) sono un’altra finestra importante<br />
sul mondo.<br />
Giorgio Infante<br />
LE SPECIALITÀ DI SQUADRIGLIA<br />
INTERNAZIONALE<br />
1
i n<br />
2<br />
t e<br />
Internazionale: una specialità<br />
per portatori di pace<br />
Con la Specialità di Squadriglia<br />
di Internazionale inizia la nuova<br />
serie di inserti di <strong>Avventura</strong>. In<br />
12 uscite vi proporremo idee e<br />
suggerimenti su tutte le Specialità<br />
di Squadriglia, i Guidoncini<br />
verdi, che con la vostra<br />
Squadriglia potete conquistare.<br />
Sicuramente sapete bene come<br />
si conquista la SdS: durante<br />
l’anno si compiono due Imprese<br />
e una Missione, e le tre relazioni,<br />
con la documentazione opportuna,<br />
si inviano agli Incaricati<br />
di Branca E/G della vostra Regione,<br />
che valuteranno se meritate<br />
di essere riconosciuti competenti.<br />
Una cosa seria, dunque,<br />
che vi darà diritto a portare,<br />
per tutto l’anno successivo, un<br />
Guidoncino verde sotto al vostro<br />
Guidone di Squadriglia.<br />
r n<br />
a z<br />
i o<br />
n a<br />
l e<br />
E svolgendo una terza impresa<br />
durante quest’anno, potrete<br />
confermarlo e portarlo per un<br />
altro anno, sempre mandando la<br />
relazione agli Incaricati.<br />
Questi inserti vogliono darvi una<br />
mano prima di tutto a scegliere,<br />
a capire se una certa Specialità<br />
fa per voi.<br />
Vi suggeriremo le Specialità e i<br />
Brevetti individuali più utili da<br />
avere in Squadriglia, per avere<br />
un motore più potente, oppure<br />
i più adatti ad essere messi in<br />
cantiere e raggiunti proprio grazie<br />
alle Imprese collegate alle<br />
varie Specialità.<br />
Non dimenticate che il premio<br />
maggiore di una SdS non è il<br />
Guidoncino, ma la ricchezza<br />
delle competenze che si possono<br />
imparare durante le Imprese,<br />
ISABELLA SAMà<br />
trario, ma non sono le nostre<br />
tradizioni, non riusciremo mai<br />
a fare un dolce tipico meglio di<br />
loro…»<br />
«E’ proprio questo il punto – intervenne<br />
Marzia pazientemente<br />
– Prima di venire qui mi sono<br />
chiesta anch’io cosa potevamo<br />
fare, e sono giunta alla tua<br />
stessa conclusione. Perciò mi<br />
sono detta: “Alla festa partecipa<br />
sempre tanta gente, che proviene<br />
da molte nazioni diverse, e<br />
ognuno porta qualcosa che gli<br />
ricordi casa sua. Noi, e gli altri<br />
ragazzi del paese che andranno,<br />
potremmo contribuire presentando<br />
quello che sappiamo fare<br />
meglio: dolci e danze tipiche<br />
della nostra valle, da confrontare<br />
con tutti gli altri”. Vedrete che<br />
faremo un figurone e ci divertiremo!».<br />
Più complessa era invece la<br />
questione del reportage. Infatti<br />
in paese c’era un fotografo di<br />
matrimoni che ogni anno scattava<br />
una foto della tavolata, che<br />
il giornale della valle pubblicava<br />
con una piccola didascalia.<br />
Quest’anno, invece, grazie ad<br />
un amico della Capo Reparto<br />
che lavorava al giornale, il direttore<br />
si era detto disposto a<br />
pubblicare anche un piccolo<br />
articolo fatto dalle ragazze, se<br />
ben fatto…<br />
«Ragazze, calma! Non è niente<br />
di impossibile: abbiamo fatto<br />
cose più difficili, e comunque<br />
basta organizzarsi». In capo a<br />
venti minuti fu buttato giù un<br />
piccolo elenco con le cose da<br />
fare e i relativi posti d’azione.<br />
La ricerca di sfondo sul significato<br />
religioso della festa fu<br />
affidata a Monica, e quella sulle<br />
usanze tipiche per festeggiarla<br />
nei loro Paesi a Ester; Silvia e<br />
Marcella invece avrebbero fatto<br />
foto & video da mettere sul<br />
sito di Gruppo, mentre Angelica<br />
sarebbe andata a parlare con i<br />
responsabili della festa e avrebbe<br />
preso appunti per l’articolo,<br />
che avrebbero poi scritto tutte<br />
insieme dopo la serata e infine<br />
attaccato trionfalmente<br />
in sede dopo averlo ritagliato<br />
dal giornale!<br />
Alessandro Testa<br />
i n<br />
t e<br />
a z<br />
r n<br />
i o<br />
n a<br />
disegni di JEAN CLAUDIO VINCI<br />
l e<br />
15
i n<br />
14<br />
t e<br />
Missione: reporter (internazionali)<br />
Contribuire a un evento mulitetnico...<br />
...E RACCONTARLO A CHI NON C’ERA.<br />
r n<br />
a z<br />
i o<br />
n a<br />
l e<br />
«E adesso fiestaaa! There’s a<br />
partyyy!!!», urlò a squarciagola<br />
Marzia, la vulcanica Capo Squadriglia<br />
dei Delfini entrando in<br />
sede, dove aveva convocato tutte<br />
le altre per non meglio precisate<br />
“comunicazioni urgenti”…<br />
Dodici occhi (a cui si aggiungevano<br />
tre paia di occhiali) la<br />
fissarono stupefatti. Il motivo<br />
di tanta agitazione era<br />
semplice: tutta la Squadriglia<br />
era stata invitata<br />
all’annuale festa che la<br />
comunità nordafricana<br />
e gli altri stranieri<br />
di religione<br />
islamica organizzavano<br />
nella piazza principale del paese<br />
in occasione della festa di Id-<br />
Al-Fitr, alla fine del mese sacro<br />
di ‘ramadan’.<br />
L’invito era davvero una sorpresa,<br />
ma che dovesse succedere<br />
presto qualcosa era nell’aria:<br />
dopo aver realizzato due Imprese<br />
di argomento internazionale,<br />
ai Delfini mancava infatti<br />
soltanto una Missione per poter<br />
spedire all’Agesci la richiesta<br />
di potersi fregiare della relativa<br />
Specialità di Squadriglia. E, in<br />
effetti, nella busta c’erano anche<br />
altre indicazioni, questa volta<br />
scritte dai Capi Reparto: «contribuite<br />
alla realizzazione della<br />
festa e preparate un reportage<br />
con foto per l’Eco della Valle»,<br />
il giornale locale. L’iniziale entusiasmo<br />
si afflosciò come una<br />
torta venuta male…<br />
«Come sarebbe a dire, contribuite<br />
alla festa – attaccò Valeria,<br />
che per carattere si accendeva<br />
facilmente – Niente in con-<br />
e del lavoro che si farà insieme.<br />
Troverete suggerimenti su come<br />
e cosa osservare per decidere<br />
il vostro progetto di Specialità,<br />
in quali imprese cimentarvi e<br />
come portarle a termine. E poi,<br />
per ogni SdS che presenteremo,<br />
troverete un paio di idee di Imprese<br />
e una Missione, proprio<br />
come se aveste davanti una<br />
Squadriglia che si sta cimentando.<br />
Solo un esempio da imitare<br />
nello spirito: le idee e le Imprese<br />
devono essere le vostre!<br />
Infine cercheremo di darvi qualche<br />
riferimento a testi o siti<br />
web su cui documentarvi.<br />
MARTINA ACAZI<br />
E partiamo con Internazionale!<br />
Questa è la Specialità che vi<br />
porta dentro uno dei significati<br />
più alti dello Scautismo, per<br />
come lo aveva inventato B.-P.: la<br />
dimensione mondiale. Gli Scout<br />
e le Guide di tutto il mondo si<br />
riconoscono fratelli e sorelle, al<br />
di là di ogni differenza di cultura,<br />
colore e religione.<br />
E quindi ambiscono alla conoscenza<br />
reciproca e all’incontro,<br />
perché solo avvicinandosi e<br />
confrontandosi si costruisce<br />
quella fratellanza che è l’unica<br />
base solida della pace.<br />
La pace nel mondo, roba da sognatori<br />
Eppure lo Scautismo,<br />
nato e cresciuto tra le due guerre<br />
mondiali, ha resistito fino ad<br />
oggi come movimento di pace,<br />
dando testimonianze altissime<br />
di come le persone possono superare<br />
ogni conflitto. E se tuttora<br />
conviviamo con un mondo<br />
in guerra, significa che il nostro<br />
messaggio e la nostra esperienza<br />
concreta, vanno trasmessi a<br />
voce ancora più alta.<br />
La “Squadriglia internazionale”<br />
è quindi una Sq. che cerca l’incontro<br />
con le culture differenti,<br />
realizza lo scambio e la conoscenza<br />
e si arricchisce di questa<br />
“contaminazione culturale”.<br />
Crede fermamente nel valore<br />
e nella dignità dell’Uomo, in<br />
quanto figlio di Dio e sa vedere<br />
la maggiore ricchezza di un<br />
progetto realizzato assieme a<br />
persone ti altre culture, e l’apporto<br />
speciale che ciascuno sa<br />
portare, con il suo speciale bagaglio<br />
di cultura e conoscenze.<br />
Vi siete riconosciuti<br />
Se sì, la Specialità Internazionale<br />
è già vostra!<br />
Paolo Vanzini<br />
i n<br />
t e<br />
a z<br />
r n<br />
i o<br />
n a<br />
l e<br />
3
i n<br />
4<br />
t e<br />
Specialità di Squadriglia<br />
Internazionale<br />
TECNICHE, SPECIALITÀ<br />
INDIVIDUALI E BREVETTI UTILI<br />
La specialità di squadriglia internazionale<br />
ha l’esclusività,<br />
forse, di essere la più “attuale”.<br />
Mai come oggi siamo così vicini<br />
a numerose occasioni per<br />
conoscere l’altro, non solo<br />
attraverso libri, enciclopedie<br />
o Internet!<br />
si gioca in casa: a scuola, per<br />
strada o bussando alla porta<br />
del vicino troviamo occasioni<br />
di incontro con persone appartenenti<br />
a etnie diverse dalla<br />
nostra.<br />
In squadriglia non potrà mancare<br />
un corrispondente, o un<br />
corrispondente radio, capace di<br />
mantenere i contatti a distanza<br />
tramite internet o per posta (sia<br />
r n<br />
a z<br />
i o<br />
n a<br />
l e<br />
elettronica sia tradizionale) e di<br />
comunicare attraverso scambio<br />
di lettere, fotografie, tradizioni.<br />
L’interprete è una figura<br />
fondamentale; il suo talento<br />
e la sua capacità di conoscere le<br />
lingue sono messi a disposizione<br />
per creare il ponte necessario<br />
a unire due mondi apparentemente<br />
lontani.<br />
L’amico del quartiere è colui in<br />
grado di sapersi orientare<br />
nella zona e individuare<br />
facilmente quelli<br />
che sono i riferimenti<br />
strutturali in cui si riuniscono<br />
i diversi gruppi<br />
e/o associazoni.<br />
L’europeista sa come<br />
mettersi in contatto e<br />
curare le ricerche sui<br />
paesi di appartenenza<br />
degli amici stranieri che<br />
incontreremo e preparare<br />
una mostre o un’atdoveva<br />
necessariamente<br />
essere “leggera” per<br />
esigenze legate al trasporto<br />
aereo.<br />
Il Settore Internazionale<br />
fornì a Federico dei<br />
dati precisi sul Reparto<br />
inglese. In seno al Consiglio<br />
dei Capi Squadriglia<br />
i Capi informarono,<br />
sentiti i colleghi inglesi,<br />
che i due Reparti avrebbero<br />
condotto attività<br />
autonome, spartendo<br />
tuttavia diversi momenti,<br />
dall’esplorazione d’ambiente,<br />
agli scambi “culinari” fino<br />
ai fuochi di bivacco e a quello<br />
solenne da Campo.<br />
Man mano che i preparativi per<br />
il campo all’estero stavano progredendo,<br />
i ragazzi del Reparto<br />
si resero conto che se c’era una<br />
materia nella quale impegnarsi<br />
a scuola quella era la lingua inglese:<br />
ci tenevano a ben figurare<br />
e facendo così resero contenti i<br />
rispettivi genitori, per non dire<br />
dei docenti!<br />
Luglio arrivò in un battibaleno.<br />
Quando l’aereo puntò il muso<br />
verso il cielo, Paolo strizzò<br />
l’occhio a Flavio, ricambiato:<br />
la grande avventura stava per<br />
iniziare. Le Volpi ce l’avevano<br />
fatta!<br />
Lucio Costantini<br />
i n<br />
t e<br />
a z<br />
r n<br />
i o<br />
n a<br />
disegni di RICCARDO FRANCAVIGLIA<br />
l e<br />
13
i n<br />
12<br />
t e<br />
mente l’attività che le Volpi<br />
volevano proporre a tutto il<br />
Reparto doveva caratterizzarsi<br />
non come una semplice vacanza<br />
all’estero, ma come un Campo<br />
Scout di Reparto da condividere<br />
con gli scout e le guide locali.<br />
Poi sarebbe seguita l’ospitalità<br />
in famiglia.<br />
Federico, il Capo Reparto, spiegò<br />
alle Volpi, raffreddando un<br />
po’ il loro entusiasmo, che non<br />
era possibile prendere direttamente<br />
contatto con i loro fratelli<br />
scout all’estero: così volevano,<br />
saggiamente, le norme del Settore<br />
Internazionale dell’associazione.<br />
Era necessario innanzitutto<br />
mettersi in contatto con la<br />
sede centrale dell’associazione<br />
fornendo tutte le indicazione<br />
necessarie: data di partenza<br />
e ritorno, i luoghi che<br />
si intendevano visitare,<br />
il numero e l’età dei<br />
partecipanti, la richiesta<br />
di<br />
r n<br />
a z<br />
i o<br />
n a<br />
l e<br />
itinerari particolari.<br />
Inoltre bisognava specificare<br />
se si intendeva<br />
svolgere un campo<br />
sotto tenda , oppure<br />
fruire delle strutture<br />
fisse di qualche terreno<br />
di campo nei dintorni<br />
di W. Alle Volpi<br />
parve che le cose non<br />
fossero semplici, ma<br />
il Capo Reparto si offrì<br />
di curare i contatti<br />
con il Settore Internazionale,<br />
a patto che le<br />
Volpi si occupassero,<br />
coinvolgendo le altre<br />
Squadriglie, di alcuni aspetti<br />
dell’esperienza all’estero documentandosi<br />
per benino sulla<br />
meta che avevano deciso di raggiungere,<br />
sulle caratteristiche<br />
fisiche, economiche, sociali di<br />
W., sui luoghi d’arte e naturalistici<br />
meritevoli di essere visitati,<br />
sui trasporti locali: tutte notizie<br />
che avrebbero potuto condensare<br />
sia dagli opuscoli che saggiamente<br />
si erano procurati, sia<br />
consultando delle guide turistiche,<br />
Internet o intervistando<br />
alcuni concittadini che, grazie al<br />
gemellaggio, avevano già visitato<br />
W. e i suoi dintorni.<br />
I Capi proposero che il campo<br />
poteva essere impostato seguendo<br />
come filo conduttore gli<br />
articoli 4 e 6 della legge: “(...)<br />
sono amici di tutti e fratelli di<br />
ogni altra guida e scout” e “(...)<br />
amano e rispettano la natura”.<br />
Inoltre l’attrezzatura da campo<br />
tività che presentino la cultura<br />
europea, o un fuoco a tema.<br />
Il folklorista è colui che sa meglio<br />
di tutti avvicinarsi alle tradizioni<br />
popolari con la curiosità<br />
della ricerca delle origini e che<br />
sa leggere dietro un’usanza le<br />
radici che l’hanno alimentata.<br />
Bisognerebbe essere tutti dei<br />
bravi osservatori, per cogliere<br />
nell’altro quelle caratteristiche<br />
che lo rendono speciale,<br />
abituati a notare i<br />
piccoli dettagli.<br />
Beh, al redattore e al<br />
fotografo è affidato<br />
il compito di relazionare<br />
e documentare le<br />
imprese e la missione,<br />
raccogliendo le informazioni<br />
e le notizie, per<br />
poi raccontarli sfruttando<br />
il talento della scrittura e<br />
della comunicazione con<br />
le tecniche giornalistiche più<br />
adatte allo scopo e fotografando<br />
ogni occasione significativa.<br />
I brevetti che vengono in aiuto<br />
sono, non a caso, il brevetto di<br />
animazione internazionale,<br />
conquistato da coloro che si<br />
rendono disponibili a organizzare<br />
attività di conoscenza, incontro<br />
e scambio interculturale<br />
o interreligioso.<br />
Animazione giornalistica,<br />
per saper come organizzare<br />
un’inchiesta o un reportage su<br />
argomenti di interesse generale<br />
fra cui quello degli scambi interculturali.<br />
Già, perché le tecniche per<br />
conquistare questa specialità<br />
sono tantissime: creare un<br />
centro di scambio di informazioni,<br />
tradizioni, oggetti tipici<br />
appartenenti a diverse culture;<br />
studi e ricerche approfondite<br />
sulle tradizioni di una qualsiasi<br />
etnia o su problemi quali la<br />
fame mondiale per poi provare<br />
a immaginare una soluzione<br />
valida; organizzare e<br />
preparare una cena etnica<br />
per mostrare al<br />
proprio quartiere<br />
quanto appreso in<br />
merito alle abitudini<br />
culinarie di altri<br />
popoli…<br />
L’importante è non<br />
perdere di vista<br />
l’obiettivo che è quello<br />
della conoscenza<br />
reciproca, della realizzazione<br />
di progetti comuni<br />
scoprendo, con gioia, che non<br />
siamo affatto così “diversi”.<br />
Anna Demurtas<br />
i n<br />
t e<br />
a z<br />
r n<br />
i o<br />
n a<br />
l e<br />
5<br />
disegni di ANNA DEMURTAS
i n<br />
6<br />
t e<br />
Imprese Internazionali<br />
Yes, WE CAN!<br />
A CACCIA DI IDEE:<br />
COSA OSSERVARE,<br />
DOVE CERCARE,<br />
COME DECIDERE<br />
Cara Squadriglia,<br />
mi sto proprio rivolgendo a te<br />
che quest’anno hai deciso di<br />
metterti in gioco pianificando<br />
la conquista della Specialità di<br />
Squadriglia in Internazionalismo.<br />
Immagino che l’entusiasmo sia<br />
“a mille” per l’inizio di questa<br />
nuova avventura: probabilmente<br />
avete già stilato<br />
un elenco di<br />
possibili Imprese<br />
ma è<br />
possibile<br />
che<br />
qualche<br />
dubbio<br />
resti ancora.<br />
r n<br />
a z<br />
i o<br />
n a<br />
l e<br />
Posso iniziare col dirvi che<br />
spesso si ha un’idea di “dimensione<br />
internazionale dello Scautismo”,<br />
come realtà presente<br />
su tutti e cinque i continenti: la<br />
capillarità del nostro movimento<br />
ci fa sentir parte di una grande<br />
famiglia che condivide la stessa<br />
Legge e Promessa.<br />
Si potrebbe iniziare col documentarsi<br />
sulle diverse realtà, attraverso<br />
un’analisi “teorica” dei<br />
vari modi di far Scautismo.<br />
La parte più corposa, poi, dovrebbe<br />
basarsi sul contatto<br />
diretto: via quindi a gemellaggi<br />
fra gruppi di diverse nazioni,<br />
Campi estivi internazionali,<br />
Uscite all’estero; ma potreste<br />
anche scegliere di addentrarvi<br />
in territori inesplorati, alla scoperta<br />
di una realtà “straniera”<br />
che guarda caso vive nel vostro<br />
stesso quartiere o città.<br />
Non accontentatevi di raccoglier<br />
informazioni solo su libri e testi<br />
Un campo di reparto all’estero<br />
Sì, l’organizza la squadriglia Volpi!<br />
Quel sogno le Volpi lo cullavano<br />
fin da quando Paolo, il caposquadriglia,<br />
aveva raccontato<br />
che suo padre a un<br />
Jamboree c’era stato<br />
e ne parlava spesso<br />
come di un’avventura<br />
indimenticabile preceduta<br />
un anno prima da<br />
un Campo di Reparto<br />
all’estero, in Austria<br />
per la precisione.<br />
Quanto bastava alle<br />
Volpi per sognare un<br />
poco. Ne parlarono con<br />
i Capi, proponendo loro<br />
di realizzare un’Impresa<br />
di Squadriglia un<br />
po’ fuori dal comune:<br />
organizzare un campo<br />
all’estero per tutto il Reparto. I<br />
Capi, pur ritenendola una proposta<br />
di non facile attuazione,<br />
soprattutto sul piano organizzativo,<br />
accettarono.<br />
Ottobre: tempo di passare dal<br />
dire al fare anche se... le Volpi<br />
non sapevano proprio da dove<br />
incominciare! Innanzitutto ci<br />
voleva una buona motivazione:<br />
dove andare e perché. Tutti masticavano<br />
un po’ di inglese, ma<br />
non era una ragione sufficiente.<br />
Alberto però, il terzo di squadriglia,<br />
si ricordò all’improvviso<br />
che la loro città era gemellata<br />
con quella di W., nelle Cotswold<br />
Hills, in Gran Bretagna: forse,<br />
suggerì, poteva essere una buona<br />
pista da seguire. Le Volpi,<br />
riunite in Consiglio, decisero<br />
che era una proposta sensata.<br />
Paolo e Flavio, il suo vice, fecero<br />
un salto in Comune e ne uscirono<br />
carichi di opuscoli sulla<br />
città di W. Ora avevano indirizzi<br />
delle autorità locali, dei servizi<br />
sanitari e anche di alcune famiglie<br />
con figli della loro età:<br />
erano sicuri che alcuni di quei<br />
ragazzi fossero degli scout.<br />
Inoltre scoprirono che la città<br />
di W. era collegata con la<br />
loro da voli a basso costo:<br />
sembrava proprio un<br />
invito!<br />
Ovvia-<br />
i n<br />
t e<br />
a z<br />
r n<br />
i o<br />
n a<br />
l e<br />
11
disegni di TOMMASO PEDULLà<br />
i n<br />
10<br />
t e<br />
e d<br />
un’altra,<br />
cogliete<br />
gli aspetti di<br />
somiglianza e quelli di differenza,<br />
provate ad ipotizzare<br />
cosa sarebbe successo se alcune<br />
delle condizioni fossero state<br />
differenti.<br />
Ora tocca però realizzare un<br />
momento conclusivo di questa<br />
lunga inchiesta mettendo a frutto<br />
il vostro lavoro e provando ad<br />
organizzare, perché no, una<br />
sorta di tavola rotonda sul<br />
tema.<br />
Per tavola rotonda si<br />
intende una specie di<br />
conferenza conclusiva<br />
in cui vengono<br />
invitati esperti del<br />
settore, esponenti<br />
delle istituzioni<br />
pubbliche e analizzando<br />
i risultati del<br />
materiale ritrovato<br />
si provano a dare<br />
delle soluzioni a<br />
quanto avete affrontato.<br />
Nel corso di quest’incontro<br />
sarà compito<br />
vostro pre-<br />
r n<br />
a z<br />
i o<br />
n a<br />
l e<br />
sentare con<br />
a t t e n z i o -<br />
ne il lavoro<br />
fatto mettendo<br />
in luce<br />
tutte le fasi che<br />
vi hanno portato<br />
sino a quel<br />
punto e provando,<br />
anche voi, a prospettare<br />
soluzioni ai problemi<br />
presentati.<br />
Al termine della tavola rotonda,<br />
una volta acquisiti pareri<br />
di esperti e avendoli confrontati<br />
con i vostri, provate a<br />
mettere quanto elaborato in un<br />
libricino o in un dvd.<br />
Create una sintesi completa<br />
della conferenza che racchiuda<br />
in sé tutto il percorso: questo<br />
da un lato vi aiuterà a presentare<br />
l’impresa per conquistare<br />
così la Specialità di Squadriglia,<br />
dall’altro vi servirà come ricordo<br />
o strumento di<br />
consultazione da posizionare nel<br />
vostro angolo in sede di reparto.<br />
E adesso, buon lavoro!<br />
Francesco Scoppola<br />
come foste alle prese con una<br />
ricerca scolastica: avendone la<br />
possibilità, vivete in prima persona<br />
il confronto.<br />
Chiedete ai rappresentanti delle<br />
varie culture di farvi scoprire i<br />
“loro universi”:<br />
dalle tradizioni ai miti e leggende,<br />
ai tratti caratteristici<br />
sulla loro origine, ai piatti tipici<br />
(con cui potrete deliziare il resto<br />
del Reparto!).<br />
Questo è il sentiero che questa<br />
Specialità di Squadriglia vi<br />
chiama a compiere: la responsabilità<br />
nel trasmettere a chi vi<br />
sta intorno, in primis al vostro<br />
Reparto, l’entusiasmo e l’importanza<br />
di esser cittadini del e<br />
nel mondo (come ci ricorda il<br />
nostro B.-P.).<br />
Buon lavoro!<br />
“Il movimento scout è una fratellanza<br />
mondiale. Diventando<br />
Scout ti unisci ad una grande<br />
moltitudine di ragazzi appartenenti<br />
a molte nazionalità ed<br />
avrai amici in ogni continente.<br />
Ciò avrà un effetto vitale e di<br />
lunga portata in tutto il<br />
mondo per la causa della<br />
pace” B.-P.<br />
Giada Martin<br />
QUALCHE CONSIGLIO UTILE<br />
PER LA VOSTRA RICERCA...<br />
www.scout.org<br />
Sito del WOSM (World<br />
Organization of the<br />
Scout Mo ement): organizzazione<br />
mondiale che<br />
coordina la maggior parte<br />
delle organizzazioni scout<br />
nazionali.<br />
Conta circa <strong>28</strong> milioni di membri appartenenti<br />
a 160 nazioni diverse.<br />
www.wagggsworld.org/en/home<br />
Sito del WAGGGS, organizzazione<br />
mondiale che si occupa del supporto<br />
e dello sviluppo del Guidismo.<br />
Fondata del 1910 dalla sorella di<br />
B.-P., Agnes, che adattò il sistema<br />
educativo scout alle ragazze. Proprio<br />
in quest’anno ne stiamo vivendo le<br />
celebrazioni per il centenario!<br />
Contatti sulle diverse dimensioni<br />
culturali presenti sul vostro territorio<br />
potete facilmente reperirli sui siti<br />
web dei vostri Comuni d’appartenenza<br />
(spesso esistono<br />
anche dei centri ad hoc, vi<br />
segnalo quello della mia<br />
città:<br />
www.comune.torino.<br />
it/intercultura<br />
i n<br />
t e<br />
a z<br />
r n<br />
i o<br />
n a<br />
l e<br />
7<br />
disegni di SARA DARIO
i n<br />
8<br />
t e<br />
IMPRESA: organizzare<br />
un’inchiesta<br />
Per conquistare una<br />
Specialità di Squadriglia<br />
occorre partire<br />
dall’elaborazione di<br />
una prima impresa che<br />
veda tutti i componenti<br />
della Squadriglia protagonisti.<br />
Approcciandovi alla Specialità<br />
Internazionale una buona impresa<br />
da mettere in piedi è sicuramente<br />
quella di realizzare una<br />
vera e propria inchiesta partendo<br />
da un argomento che riteniate<br />
di particolare interesse e che<br />
abbiate trovato su un giornale.<br />
Come prima cosa dovrete ovviamente<br />
avere a vostra disposizione<br />
un certo numero di quotidiani,<br />
è fondamentale non averne solamente<br />
uno in maniera da poter<br />
confrontare le informazioni e le<br />
notizie presenti oltre a cogliere<br />
eventuali fatti che siano citati in<br />
un quotidiano piuttosto che<br />
in un altro. Prima però<br />
di documentarvi sui<br />
giornali a diffusione<br />
nazionale andate<br />
a spulciare anche<br />
sulle testate<br />
locali e di<br />
quartiere,<br />
t a n t e<br />
volte<br />
r n<br />
a z<br />
i o<br />
n a<br />
l e<br />
i n f a t t i<br />
in questi<br />
piccoli e<br />
brevi fogli si trovano notizie che,<br />
pur non comparendo sulla stampa<br />
nazionale, rivestono un grande<br />
interesse per la comunità ed il<br />
territorio a voi vicini.<br />
Che tematiche scegliere Trattandosi<br />
di specialità internazionale<br />
scegliete quegli argomenti<br />
e fatti che abbiano a che<br />
fare con<br />
culture<br />
straniere, con una dimensione<br />
internazionale delle problematiche,<br />
non dovete necessariamente<br />
pensare a qualcosa di lontano<br />
solo perché si tratta di internazionale,<br />
ma concentratevi sulle<br />
tante realtà che esistono vicino a<br />
voi e che abbiano un respiro ed<br />
una dimensione sovranazionale.<br />
Una volta trovato un tema dovrete<br />
essere in grado<br />
di analizzarlo<br />
da<br />
molteplici punti di vista.<br />
Innanzitutto cercate di capire la<br />
fonte e più nello specifico cosa<br />
c’è dietro quel particolare fatto o<br />
fenomeno: capire cosa c’è dietro<br />
vuol dire cogliere i momenti in<br />
cui si è sviluppato, le condizioni<br />
ed il contesto che hanno portato<br />
allo svolgimento, i soggetti che vi<br />
hanno contribuito e fatto parte.<br />
Appena compreso questo passerete<br />
alla fase successiva comprendendo<br />
come si sviluppano i<br />
problemi e raccogliendo quante<br />
più informazioni possibili.<br />
Per raccogliere informazioni dovrete<br />
essere tutti ben allenati<br />
ad andare a cercare dovunque.<br />
Potrete trovare delle notizie interessanti<br />
sia andando a parlare<br />
con delle persone che magari<br />
hanno vissuto la stessa esperienza<br />
oppure potrete trovare<br />
delle altre novità cercando su<br />
libri o altre fonti di documentazione.<br />
Tenete a mente che questa è indubbiamente<br />
la fase più importante<br />
perché vi consente di<br />
andare alla radice della questione<br />
che volete affrontare<br />
mettendo a confronto informazioni,<br />
dati e testimonianze<br />
che vi aiuteranno a capire<br />
l’entità del problema e<br />
quali eventuali soluzioni<br />
portare avanti.<br />
A questo punto nelle vostre<br />
mani dovreste avere abbastanza<br />
materiale, avrete capito<br />
cosa c’è alla base ed avrete<br />
raccolto un buon quantitativo di<br />
notizie che vi hanno aiutato a<br />
capire lo sviluppo del fenomeno.<br />
Cosa fare di più<br />
Innanzitutto passate ad analizzare<br />
quanto in vostro possesso.<br />
Non ha senso infatti possedere<br />
del materiale e non metterlo<br />
in relazione tra sé stesso:<br />
cercate di capire quali<br />
relazioni ci sono tra<br />
un’informazione<br />
i n<br />
t e<br />
a z<br />
r n<br />
i o<br />
n a<br />
l e<br />
9
scouting for... school<br />
mici di avventura,<br />
A<br />
sono Roberta, una Guida del Reparto<br />
Brownsea del Mazara 4.<br />
Quest’anno, probabilmente come molti di voi,<br />
ho affrontato gli esami di terza media. Come<br />
argomento di tesina ho scelto “Gli Scout”, naturalmente<br />
vi chiederete il perché. Perché se oggi<br />
sono quella che sono, è anche merito degli scout.<br />
Lo scautismo mi ha insegnato ad essere più<br />
autonoma e a conoscere meglio me stessa; mi<br />
ha insegnato ad essere leale, a meritare fiducia,<br />
a fare del mio meglio per compiere il mio dovere<br />
e perseverare negli impegni con coerenza. Mi ha<br />
insegnato a sorridere nei momenti di difficoltà,<br />
a vedere il lato positivo delle cose. La mia via è<br />
cambiata quando ho deciso di diventare scout.<br />
Ho avuto l’opportunità di crescere confrontandomi<br />
con gli altri, mettendomi alla prova, esponendomi,<br />
cercando di tirare fuori le potenzialità<br />
celate nella bambina che ero.<br />
Lo scautismo mi ha aiutata a diventare la ragazza<br />
intraprendente e gioiosa che sono oggi;<br />
e io penso che se un giorno per qualche motivo<br />
dovessi interrompere il mio cammino scout appenderei<br />
il mio fazzolettone dove tutti possano<br />
vederlo dove io possa ricordare che sono stata<br />
uno scout e che non smetterò mai di esserlo,<br />
perché si dice: “Scout una volta, scout per<br />
sempre” che è appunto il titolo della mia tesina.<br />
Inoltre, vi chiederete come ho fatto a collegare<br />
tutte le materie. Allora, di italiano “I Promessi<br />
Sposi”, perché anche noi scout promettiamo<br />
davanti a Dio sul nostro onore ad essere leali<br />
e rispettosi verso gli altri così come due sposi<br />
si impegnano a onorarsi e rispettarsi per tutta<br />
la vita.<br />
Poi di scienze “le stelle” ricordando la veglia<br />
alle stelle; di storia “il fascismo” e “il nazismo”,<br />
perché durante questo periodo lo scautismo entrò<br />
in clandestinità. Francese “la pollution”, perché<br />
uno dei motti più importanti scout è “ lascia<br />
il mondo un po’ migliore di come l’hai trovato” e<br />
purtroppo oggi l’inquinamento inficia la possibilità<br />
di rispettare questo motto.<br />
Lettere per Discutere<br />
Dopo tanto impegno sono stata premiata con<br />
un bel 10!<br />
Come penso di avervi dimostrato, lo scautismo<br />
fa parte della mia vita, tanto che l’ho addirittura<br />
inserito nella mia vita scolastica.<br />
A questo punto vorrei ringraziare tutti coloro<br />
che mi hanno permesso di vivere queste magnifiche<br />
esperienze: il mio reparto, i miei fantastici<br />
capi e la mia favolosa squadriglia.<br />
Dolci baci Roberta.<br />
Roberta ci propone temi importanti, espressi<br />
con chiarezza. Lo scautismo che diventa una<br />
fetta importante della vita e che “invade” altri<br />
ambiti.<br />
Ma ci pensate Sostenere gli esami di terza<br />
media ragionando sulla Legge e sulla Promessa.<br />
Beh, davvero niente male!<br />
E dire che tante volte (ammettiamolo) ci<br />
viene da far gli scout solo quando siamo in<br />
uniforme e poi fuori dalle attività “chi s’è visto<br />
s’è visto”.<br />
Certo che non è così per tutti! Anzi, tutte le<br />
Guide e tutti gli Esploratori in ascolto la penseranno<br />
come Roberta, ne siamo certi.<br />
Fateci sapere.<br />
Fateci sapere anche se nelle vostre avventure<br />
scolastiche siete riusciti a parlare degli<br />
scout e come.<br />
a cura di Tonio Nego - fotografie di Giorgio Cusma<br />
31
B.A. BAH!<br />
Con gli auguri di correre in salita…<br />
di Nicola Mastrodicasa - disegni di Riccardo Francaviglia<br />
32<br />
orza, avvicinatevi, con<br />
F<br />
calma. Non fate rumore,<br />
sorridetele. Potrebbe<br />
spaventarsi. Accertatevi prima<br />
che sia tutto ok.<br />
È dell’età giusta Ha delle buste in mano Si<br />
sta guardano intorno<br />
Sì, dai, è vera. È proprio una vecchietta. E<br />
deve attraversare la strada.<br />
Con la spesa, addirittura. Tenetevi pronti.<br />
Dai, è facilissimo. Allora: prima salutatela. Vedete<br />
come vi risponde. Tutto, ok Non sospetta<br />
nulla Non è scappata Bene, andate avanti.<br />
Fatele vedere il fazzolettone. Che fa Dice<br />
che non ha vetri dell’auto da farsi pulire No,<br />
spiegatele che siete lì per altro. Sì, ditele che<br />
non volete soldi. No, nessuna enciclopedia. La<br />
spesa. No, signora, si calmi. Spiegatele che non<br />
volete la sua spesa,<br />
volete portargliela. A<br />
casa, sì. Non vuole, ok.<br />
Abbandonate il primo<br />
obiettivo, provate con<br />
il secondo. Niente spesa.<br />
La strada. Sì, fategliela<br />
attraversare. Vabbè, non si<br />
convince. Cambiate obiettivo.<br />
Insistete, dai, una ne<br />
troverete.<br />
MA QUANTO È DIFFICILE<br />
FARE UNA CARA VECCHIA<br />
B.A. (BUONA AZIONE , l’avevate<br />
capito, no)<br />
B.A.: S.P.A. (come si producono<br />
le Buone Azioni)<br />
Vista così, una B.A. è un’impresa impossibile.<br />
E soprattutto perché farla E poi, pensateci un<br />
po’: trovate divertente far attraversare la strada<br />
a delle vecchiette che non ne hanno forse neanche<br />
voglia O, al di là della vecchietta, è normale<br />
che uno cerchi per forza qualcosa da fare, un<br />
modo per sentirsi buono, si inventi espedienti<br />
pazzeschi pur di riempire la casellina “sono stato<br />
bravo” O ci può essere qualcos’altro dietro<br />
alla B.A. Insomma, diciamoci la verità: c’è veramente<br />
qualcuno di voi che va a letto la sera e<br />
se non ha compiuto la sua Buona Azione quotidiana<br />
non riesce a prendere sonno<br />
B.A.: B.-P. (che ne pensava il nostro Capo dei<br />
Capi)<br />
Eppure Baden-Powell sarebbe solo in parte<br />
d’accordo con questa visione della Buona Azione.<br />
Se, da un lato, prevedeva che ogni buono<br />
scout facesse pratica continua e quotidiana<br />
della B.A. (come la famosa mela al giorno),<br />
dall’altro non pensava che niente della B.A. potesse<br />
essere prevedibile: per lui un vero scout<br />
era quello che trovava le occasioni più impensate<br />
per realizzare un “simpatico aiuto” agli altri,<br />
in maniera originale, intelligente, talvolta<br />
imprevedibile ma capace di lasciare un segno<br />
negli altri e nel proprio ambiente.<br />
B.A.: O.D.A. (lo scouting: osservare-dedurreagire)
Allora proviamo a vederla diversamente questa<br />
benedetta B.A. Che ne dite di questo tipo di<br />
idea Così è più semplice di prima<br />
La nostra proposta per delle vere B.A. che<br />
funzionino è questa qua. Rilassatevi: niente<br />
rincorse dietro a sacchi della spesa, niente strisce<br />
da attraversare; provate a sentire e diteci<br />
se vi piace.<br />
Osservare-dedurre-agire: ne avete sentito parlare<br />
più volte probabilmente. Si tratta del modo<br />
in cui ci piace affrontare le cose, lo scouting.<br />
Al livello più semplice OSSERVO una situazione<br />
di bisogno, DEDUCO cosa manca, come posso<br />
intervenire, AGISCO metto in atto la mia B.A.<br />
Per esempio: osservo che un mio “compagno”<br />
di squadriglia non è felice Deduco da ciò che<br />
fa e che mi dice quale possa essere la cosa e<br />
cosa posso fare per aiutarlo. Agisco, mettendo<br />
in pratica le mie deduzioni. E poi sono pronto<br />
per ricominciare.<br />
Vi può andare come schema Lascia tutto<br />
alla vostra libertà, ma vi può aiutare a non affannarvi<br />
come pazzi a cercare una vecchietta<br />
(che tra l’altro ormai<br />
sa attraversare benissimo da<br />
sola). Le paroline che vedete<br />
intorno al nostro nuovo schema<br />
possono esservi ancora di aiuto:<br />
Dove<br />
Squadriglia: è il luogo che vi consigliamo,<br />
dove potete cercare la vostra parte, dove conoscete<br />
tutti ma dove potete imparare a conoscere<br />
meglio, dove potrete valutare con una certa<br />
precisione se e quanto la vostra B.A. ha avuto<br />
effetto<br />
Sentiero: la B.A. è forse un impegno come<br />
nessun altro, l’occasione per camminare spediti<br />
verso le mete che vi siete prefissi<br />
Impresa: nel fare con gli altri amici del Reparto<br />
e della Squadriglia potrete trovare le occasioni<br />
più “ghiotte: bastano gli occhi aperti ed<br />
un po’ di buon O.D.A. (osservo-deduco-agisco).<br />
Potete trovare il modo di rendervi utili agli altri<br />
nel lavoro, ma soprattutto è l’impresa la vostra<br />
vera B.A.: è con essa che potete lasciare<br />
un segno nella realtà che vi<br />
circonda, cambiare in meglio<br />
il mondo.<br />
Come<br />
Av ventur a :<br />
la B.A. non è<br />
solo l’impegno quotidiano ma è anche la scoperta<br />
di qualcosa di tosto, di un impegno straordinario.<br />
Può essere l’avventura di un piacere,<br />
quello di aiutare gli altri, che vi farà scoprire<br />
che nel profondo siete fatti per fare felici gli<br />
altri<br />
Competenza: eppure, le cose bisogna farle<br />
bene. Non basta... essere buoni, aiutare gli altri.<br />
Bisogna farlo con competenza, magari mettendo<br />
in pratica le nostre specialità, i nostri<br />
talenti affinati con il Brevetto.<br />
Estote parati: è il nostro motto, ci<br />
sarà un perché. Non si fanno B.A.<br />
se si dorme, se non ci si sa guardare<br />
intorno, se non si è preparati e<br />
svegli per farle.<br />
Perché<br />
A questo non sappiamo rispondere.<br />
Anzi, sapremmo, forse.<br />
Ma abbiamo la convinzione<br />
che ognuno possa trovare<br />
il suo perché. È il perché<br />
che vi (ci) fa pronunciare<br />
una promessa,<br />
che vi fa salutare<br />
con gioia il<br />
sole che nasce,<br />
che vi<br />
fa ballare<br />
intorno al<br />
fuoco, che<br />
vi fa cantare<br />
nelle difficoltà,<br />
che vi fa<br />
scattare verso<br />
l’altro in difficoltà, che vi fa venire voglia di<br />
cambiare in meglio voi stessi ed il mondo, che<br />
vi fa correre in salita, che vi (ci) fa…<br />
33
di Isabella Samà - disegni di Jean Claudio Vinci<br />
34<br />
la seconda volta<br />
che Emma<br />
E mi ospita a<br />
casa sua. Emma Camesasca,<br />
classe 1930, una<br />
delle prime guide italiane.<br />
Appena entrata in salotto,<br />
non posso non notare<br />
un album voluminoso. Incredibile,<br />
è il Libro d’oro<br />
della squadriglia Gabbiani!<br />
A voi forse non dirà<br />
niente. Allora mi conviene<br />
fare un passo<br />
indietro.<br />
La squadriglia Gabbiani<br />
è stata fondata nel<br />
1946. Le appartenenti erano K<br />
(Anna Cappelloni) - capo squadriglia -, Macca<br />
(Maria Maccabruni), Castoro (Maria Venerus),<br />
Ali (Maria Teresa Aliprandi), Emma (Emma Camesasca).<br />
“Niente vice”. “No! K bastava e avanzava!”,<br />
esclama Emma.<br />
Quello che è aperto sul tavolo non è il primo<br />
Libro d’oro dei Gabbiani, ma... l’ultimo.<br />
La squadriglia Gabbiani non ha mai cessato<br />
di esistere. Probabilmente è la più longeva<br />
squadriglia italiana: 64 anni!<br />
E sì che le sue componenti hanno<br />
80 anni: “Aspettiamo Alì, la piccola,<br />
che fa il compleanno ad ottobre,<br />
per festeggiare tutte insieme<br />
il nostro 80esimo”, racconta Emma.<br />
Quello che mi stupisce è la capacità<br />
di essere rimaste amiche per<br />
tutto questo tempo. Per me è un<br />
valore incommensurabile e glielo<br />
dico.<br />
“Sai, ci sono stati lunghi anni in<br />
cui ci siamo perse di vista, a causa<br />
degli impegni familiari e personali.<br />
E poi, anche quando ci siamo ritrovate,<br />
non è detto che tutto filasse<br />
liscio, perchè ognuna ha il suo carattere<br />
e con questo bisogna fare<br />
i conti”.<br />
Parola di Guida<br />
UNA SQUADRIGLIA<br />
Lo dice mentre comincia<br />
a mostrarmi il Libro<br />
d’Oro (ultima versione,<br />
datata 20<strong>05</strong>).<br />
Ci sono le foto<br />
delle loro gite<br />
in agriturismo<br />
o in vacanza,<br />
quando “ci divertivamo<br />
come<br />
matte a cantare sotto<br />
la luna o a leggere<br />
‘La tempesta’ di<br />
Shakespeare, a fare<br />
lunghe passeggiate<br />
o giochi di società”.<br />
“Insomma”, osservo,<br />
“una squadriglia in piena<br />
regola, commisurata alla<br />
vostra età”. “Certo”, risponde<br />
Emma, “ma considera che non eravamo tutte<br />
presenti. K, per esempio, vive a Francoforte e<br />
perciò è raro che ci raggiunga”.<br />
Oltre alle fotografie, ci sono pagine scritte<br />
fitte fitte, con calligrafia diversa: “Ogni 2/3<br />
mesi, ci passiamo il Libro d’Oro. Ognuna di noi<br />
ha così modo e tempo per arricchirlo con i propri<br />
contributi. Confidenze, riflessioni che ti<br />
nascono - all’alba degli 80 anni - sulla vita e la<br />
morte, stralci di letture, poesie e articoli che
DI 64 ANNI<br />
vogliamo condividere l’una con l’altra”.<br />
Rubo con gli occhi qualche verso di una poesia<br />
che si intitola “Sentirsi amato” ed apre il<br />
Libro d’Oro; poi, più avanti, “Un elogio della<br />
pazienza”, mentre mi faccio raccontare qualcosa<br />
di questa straordinaria squadriglia.<br />
“Ci piaceva moltissimo cantare. K ci teneva<br />
parecchio. Aveva orecchio, mentre io invece<br />
ero stonata”, ricorda Emma. “Abbiamo anche<br />
inciso il Cantico delle Creature, ma non sappiamo<br />
più dove sia finita la registrazione”.<br />
Le chiedo cosa cantavano in particolare. Mi<br />
spiega che, a quei tempi, non avendo ancora<br />
l’AGI una tradizione propria, attingeva al bagaglio<br />
francese. Prende uno dei suoi canzonieri e<br />
mi cita “Au bord de la rivière”, “La main dans<br />
la main”, “Calchiques”, “Oh, Shenandoah”...<br />
“Non le conosci”.<br />
Purtroppo devo ammettere di no, nonostante<br />
il mio diletto fin da piccola per le canzoni.<br />
Anzi, se dobbiamo dirla tutta, ho sentito citare<br />
“Oh, Shenadoah”, ma non ne conosco il<br />
motivo.<br />
Penso che sia un peccato che si sia persa la<br />
conoscenza di così tante belle canzoni. Me le<br />
segno con l’intenzione<br />
di ritrovarle, impararle<br />
e proporle<br />
alla prima occasione<br />
utile. Mi immagino<br />
queste ragazze<br />
cantare tanto e questo<br />
mi riporta alla memoria<br />
un vecchio detto<br />
scout: “Squadriglia<br />
che canta, squadriglia<br />
che cammina”. E di strada<br />
la squadriglia Gabbiani<br />
ne ha fatta tanta...<br />
L’ultima sorpresa Emma me<br />
la riserva di nuovo casualmente.<br />
“I libri d’Oro li conserva Castoro,<br />
perchè ha una casa grande -<br />
insieme al Guidone di squadriglia”.<br />
“Il Guidone!”.<br />
Be’, ragazzi, secondo me,<br />
queste vecchie guide sono<br />
realmente insuperabili.<br />
Che fortuna aver incontrato Emma! Mi ha<br />
dato modo di conoscere una splendida storia<br />
“privata” - quella della squadriglia Gabbiani -<br />
che è il tassello di una storia “pubblica” più<br />
grande - quella della ripresa del guidismo in<br />
Italia.<br />
Se ci pensate, è straordinario quello che<br />
il guidismo ha significato per queste donne:<br />
mantenere in vita la squadriglia non è il riflesso<br />
della fiamma di quella Promessa, compiuta<br />
nel ‘45-’46, che non ha mai smesso di ardere.<br />
CHI è<br />
Emma Camesasca è appassionata di<br />
lingue straniere ed idiomi locali.<br />
Conosce l’inglese, il francese, lo<br />
spagnolo e il tedesco. Ha insegnato<br />
inglese per 40 anni<br />
all’Istituto tecnico Moreschi<br />
di Milano e per 25 anni alla<br />
scuola serale di via Cesate.<br />
Come membro del Circolo<br />
Filologico, ha contribuito<br />
a scrivere il<br />
vocabolario italianomilanese,<br />
dato alle<br />
stampe nel 2001. Ha<br />
vinto diversi premi di poesia<br />
dialettale e, in omaggio<br />
alla sua città, ha tradotto<br />
i 4 Vangeli in milanese.<br />
Non ha mai smesso di<br />
fare servizio: attualmente<br />
opera al CAV di via Tonezza<br />
a Milano e al negozio “Di mano in<br />
mano”, per la Comunità “Mondo e Famiglia”.<br />
35
ASTUZIE ESPRESSIVE<br />
Fatevi furbi ai fuochi di bivacco<br />
di Mauro Bonomini - disegni di Isacco Saccoman<br />
36<br />
a differenza tra il successo e l’insuccesso,<br />
a volte è soltanto un pizzico<br />
L di preparazione in più. Il motto degli<br />
scout è Siate pronti! Perché non applicarlo<br />
quindi anche all’espressione, in particolare ai<br />
fuochi di bivacco Magari<br />
voi siete guide e scout<br />
talmente speciali e abili<br />
che nessuno dei fuochi<br />
in cui voi avete lavorato<br />
è mai stato un insuccesso,<br />
ma per noi comuni<br />
mortali qualche “astuzia”<br />
non farà male.<br />
La prima che ci sentiamo<br />
di suggerirvi è quella<br />
del Libro Segreto. Se non<br />
ne avete mai sentito parlare,<br />
non preoccupatevi,<br />
vuol dire che quelli prima<br />
di voi il segreto lo hanno<br />
custodito bene! Non<br />
è niente di straordinario,<br />
però, solamente un quaderno dove raccogliere,<br />
in capitoli diversi, idee e riferimenti espressivi,<br />
meglio se a fogli mobili e, visto che si sta<br />
parlando di fuochi al campo, si suppone di non<br />
avere grandi problemi di trasporto e conservazione,<br />
di dimensione A4. Il Libro Segreto è<br />
una risorsa di Squadriglia, ma conservarne una<br />
copia personale a casa per ogni componente<br />
della Squadriglia è un’altra buona astuzia.<br />
L’informatico della Squadriglia provvederà<br />
a scrivere tutto su file e stampare<br />
la base e gli aggiornamenti: bucare<br />
i fogli e inserirli nel Libro sarà un<br />
gioco da ragazzi. Il Libro si tramanda<br />
per generazioni, passa<br />
di Caposquadriglia in Caposquadriglia,<br />
così come anche<br />
i file corrispondenti.<br />
Per renderlo più facilmente<br />
utilizzabile, ci sono i capitoli,<br />
che separeremo uno<br />
dall’altro usando dei divisori<br />
in cartoncino più rigido. Ci<br />
sarà quindi un capitolo ban,<br />
dove si raccoglieranno tutti i<br />
LAZIO<br />
BASILICATA<br />
ABRUZZO<br />
CALABRIA<br />
LIGURIA<br />
migliori e più efficaci, con suggerimenti per<br />
farli riuscire al meglio. Se il ban prevede una<br />
melodia da seguire, sarà buona cosa insegnarla<br />
a tutta la Squadriglia e, a mano a mano,<br />
per ogni ban insegnarla anche alle novizie e<br />
ai novizi prima possibile.<br />
Se siete bravi musicisti,<br />
inserirete la trascrizione<br />
della melodia su pentagramma.<br />
Stessa cosa vale<br />
anche per il secondo capitolo,<br />
le danze scout:<br />
trascrizione dei gesti da<br />
compiere e della melodia.<br />
Ci saranno le danze<br />
atletiche, in cui i gesti<br />
saranno veloci e ritmati<br />
(faticosi, pure!); le danze<br />
umoristiche, con gesti<br />
buffi e caratteristici; le<br />
danze di coordinamento,<br />
in cui la sequenza dei gesti<br />
è complessa e richiede<br />
attenzione e abilità. Un altro capitolo registrerà<br />
scalette per il fuoco (la sequenza dei<br />
canti, ban, giochi e danze ecc.), quelle meglio<br />
riuscite, ma anche quelle così così, che provvederete<br />
a migliorare (una volta capito cosa<br />
non funzionava) per renderle fantastiche.<br />
Non mancherà un capitolo con i canovacci<br />
delle scenette, le tracce delle veglie di riflessione<br />
e delle veglie alle stelle. Perché<br />
non aggiungere poi una sezione sui costumi<br />
e i trucchi Quando vi capiterà di ideare un<br />
costume particolarmente riuscito o un trucco<br />
teatrale eccellente, farvelo tornare in mente al<br />
momento del bisogno non sarà solamente un’<br />
astuzia, ma un’ancora di salvataggio.<br />
Altra astuzia:<br />
se il campo<br />
estivo è a tema,<br />
raccogliete informazioni<br />
e, in una<br />
riunione di Squadriglia<br />
indetta appositamente,<br />
raccogliete il<br />
maggior numero di idee
per scenette, costumi e trucchi, ban e danze<br />
inerenti al tema.<br />
Mai sentito parlare del Battutario E’ una<br />
raccolta di frasi celebri che si compone al<br />
campo, ovviamente saranno le più divertenti<br />
e particolari (sono escluse le battute irripetibili).<br />
Si tengono da parte e si utilizzano sia<br />
con scenette che ricompongono l’occasione in<br />
cui sono state pronunciate, sia in rubriche dedicate,<br />
come lo stupidario del campo. Se non<br />
volete crearvi dei nemici, è meglio che manteniate<br />
riservato il nome dell’autrice/autore, a<br />
meno che non sia avvenuto sotto le orecchie<br />
di tutti!<br />
Se la Squadriglia o qualcuno dei suoi membri<br />
è particolarmente abile in qualche tecnica<br />
espressiva, senza esagerare per non venire a<br />
noia, fate però in modo di sfruttare queste capacità.<br />
Alcuni mezzi sono particolarmente efficaci<br />
e semplici (il radiodramma, i quadri fissi<br />
e mobili) altri un po’ più complessi (il coro parlato,<br />
la recitazione, il musical semplificato),<br />
ma molto suggestivi se ben fatti.<br />
Radiodramma (è il modo in cui si trasporta<br />
un racconto o un libro per essere ascoltato<br />
alla radio): comprende un lettore, personaggi,<br />
rumoristi. C’è una storia narrata dal lettore,<br />
in cui i dialoghi vengono invece<br />
letti direttamente dai personaggi<br />
e in cui i rumori vengono eseguiti<br />
dai rumoristi. I rumori possono essere<br />
creati con strumenti appositi<br />
o vocalizzati, anche con le parole<br />
onomatopeiche dei fumetti (i famosi<br />
sbang, crash, bang). Se riuscite a<br />
organizzarlo a casa, con più tempo<br />
per scrivere e ideare, la realizzazione<br />
sarà rapidissima e la riuscita<br />
garantita<br />
Quadri fissi e mobili: un narratore<br />
racconta la storia (si possono anche<br />
inserire altri lettori che diano<br />
voce ai personaggi) e sul palcoscenico,<br />
dietro ad un sipario che viene<br />
di volta in volta alzato e abbassato,<br />
si rappresenta la scena. Nel quadro<br />
fisso la scena è come una fotografia:<br />
tutti fermi immobili. Nel quadro<br />
mobile si parte da un’istantanea<br />
con tutti i personaggi in blocco di<br />
scena, ma questi poi si animano e<br />
rappresentano una parte di azione<br />
o con il mimo o con la recitazione.<br />
Il quadro fisso si presta più facilmente a temi<br />
umoristici (usando in particolare le espressioni<br />
dei personaggi), ma si può utilizzare anche<br />
per rappresentazioni più serie.<br />
Il coro parlato utilizza molti lettori che recitano<br />
le loro parti intrecciando le voci come<br />
in un coro polifonico: a canone (cori differenti<br />
che si alternano), ad inseguimento (il secondo<br />
coro pronuncia insieme al primo l’ultima parola<br />
o frase e poi prosegue mentre il primo tace), a<br />
sovrapposizione (più cori parlano insieme con<br />
testi diversi)<br />
Il musical semplificato fa cantare ai personaggi<br />
solo poche parole delle canzoni, che si<br />
inseriscano umoristicamente nella trama e nei<br />
dialoghi tra gli attori<br />
Le colonne sonore sono un ottimo accompagnamento<br />
per le scenette. Se avete in Squadriglia<br />
chi suona strumenti musicali (e se li è<br />
portati al campo), avrete non una, ma molte<br />
frecce in più per il vostro arco. La musica dal<br />
vivo è molto suggestiva, ma attenzione a sceglierla<br />
bene e a non fare durare troppo i brani<br />
(il verbo annoiare non deve mai comparire nei<br />
nostri fuochi). E’ possibile, in caso di scenette<br />
umoristiche, comporre orchestre “a fiato”,<br />
suonando a voce i vari strumenti, i risultati<br />
possono essere esilaranti.<br />
37
38<br />
I Rompitasche sono espedienti simpatici<br />
per ravvivare un fuoco, compaiono in scena<br />
all’improvviso (ma, ovviamente, sempre se non<br />
volete crearvi nemici, l’ingresso è concordato<br />
con chi sta sulla scena) e recitano una parte<br />
a sorpresa, come lo straniero che si è perso,<br />
l’attore rifiutato che vuole invece farsi valere,<br />
l’intervistatore del TG che fa la diretta dello<br />
spettacolo, il signor Pignolini che puntualizza<br />
gli errori di recitazione ecc.. Nell’arco del<br />
campo può diventare una consuetudine farli<br />
comparire, in momenti sempre diversi, anche<br />
durante danze e ban o canti. Sono assolutamente<br />
vietati alle veglie di riflessioni e alle<br />
veglie alle stelle.<br />
In un libro mai pubblicato di Hariu Protter,<br />
il famoso mago deve comprare il magico Elencocanto.<br />
Possederne uno fa in modo di poter<br />
trovare il canto giusto al momento giusto.<br />
Non è altro che un elenco di canti, scelto<br />
in base alle capacità e conoscenze canore del<br />
reparto.<br />
Davanti ad ogni titolo può essere inserito<br />
un simbolo che distingua: canti scout, canti<br />
lenti, canti ritmati e una serie di stelline:<br />
1 stella ...se proprio non c’è di meglio... questa<br />
canzone non la sanno tutti bene, riesce<br />
solo se c’è Giorgetta o Elisabetta e stavolta<br />
non ci sono, piace al Caporeparto<br />
che è stonatissimo<br />
2 stelle ...va be’ ce la caviamo<br />
3 stelle ...niente male, siamo<br />
quasi bravi<br />
4 stelle ...senza questa<br />
il reparto non sopravvive,<br />
manda il morale alle stelle, la<br />
cantano tutti<br />
5 s telle ...è il nostro cavallo di battaglia, quando<br />
la cantiamo applaudono anche gli scoiattoli e i<br />
leoni marini (quelli veri, intendo!)<br />
Se non sapete cos’è una check-list, imparatelo!<br />
Per il fuoco non se ne può fare a meno.<br />
Presenta un sacco di domande a cui bisogna<br />
dare una risposta positiva PRIMA che lo spettacolo<br />
vada a incominciare. Ogni Squadriglia<br />
se ne compone una personale, ma non devono<br />
mancare le domande come: C’è tutto il materiale<br />
Ci sono le torce elettriche funzionanti<br />
C’è abbastanza legna Il posto dove dobbiamo<br />
recitare è pulito, senza sassi, chiodi o altro<br />
materiale pericoloso La scaletta è a posto Il<br />
testo da leggere è disponibile e non ce lo<br />
siamo dimenticati a trenta chilometri<br />
di distanza<br />
Recitare noi stessi non è la cosa<br />
più facile del mondo, ma almeno<br />
la parte la conosciamo bene. Le scenette<br />
che riguardano la nostra Squadriglia<br />
possono essere un asso nella manica. Abbiamo<br />
fatto qualcosa che non era proprio perfetto<br />
Spieghiamone umoristicamente il perché al<br />
Reparto... tanto hanno già riso anche prima.<br />
Abbiamo perso un gioco o una gara Siamo<br />
comunque i vincitori morali, è stato solo perché...<br />
ve lo spieghiamo noi il perché! La Caposquadriglia<br />
o il Caposquadriglia hanno bevuto<br />
una pozione magica e non sanno più parlare...<br />
è una fortuna o una sfortuna Vediamo cosa<br />
succede.
Dimenticarsi il Quaderno di Caccia è brutto,<br />
non averlo quando si prepara un fuoco è da<br />
stupidi... vedi sopra. La legge di Murphy<br />
colpisce quando meno te l’aspetti, ma<br />
lo spettacolo deve continuare, con<br />
un po’ di faccia tosta nessuno capirà<br />
che abbiamo sbagliato! Il panico da<br />
palcoscenico è sempre dietro la porta...<br />
ma dov’è la porta nel prato dove<br />
faremo il fuoco Se il fuoco è andato<br />
bene il merito è del Caposquadriglia,<br />
se è andato male la colpa è del resto<br />
della Squadriglia.<br />
Ricapitoliamo un po’: se possibile,<br />
lo abbiamo detto tante volte, portiamoci<br />
un bel po’ di idee da casa,<br />
perché al campo, lo sappiamo tutti,<br />
il tempo è tiranno. Teniamoci sempre<br />
qualcosa pronto di riserva, ma preparato<br />
bene, perché può risollevare<br />
le sorti di una serata fiacca. Anche<br />
i migliori sbagliano, ma perseverare<br />
è da stupidi... impariamo dagli errori,<br />
perché la nostra Squadriglia stupida<br />
non lo è mai stata. Lo spettacolo non<br />
è democrazia, il regista è un re... poi se<br />
sbaglia ci pensiamo dopo.<br />
39
L’ARTE della MANUTENZIONE<br />
del MATERIALE di SQUADRIGLIA<br />
di Lucio Costantini - disegni di Tommaso Pedullà<br />
ra la fine di marzo quando Gianna, la<br />
ECaposquadriglia delle Antilopi, in vista<br />
dei giochi di San Giorgio del mese successivo,<br />
scese nello scantinato del magazzino<br />
di Reparto insieme a Claudia, la terza di Squadriglia,<br />
a cui era stato affidato da poco l’incarico<br />
di magazziniera.<br />
Entrambe vennero colpite da un forte odore<br />
di muffa. Lì per lì non ci fecero caso, ma<br />
una volta aperti i sacchi contenenti la tenda<br />
di Squadriglia si resero conto che quell’odore,<br />
fattosi più acuto, proveniva proprio da lì.<br />
Srotolata che ebbero la tenda nel cortile della<br />
base di Reparto costatarono che, purtroppo,<br />
l’umidità aveva fatto il suo corso.<br />
In pratica soltanto il pavimento della canadese,<br />
essendo di pvc, si era salvato. Il telo<br />
interno e il soprattetto erano ridotti a un<br />
colabrodo e non era nemmeno pensabile di<br />
rammendarli. Gianna immaginò la faccia che<br />
avrebbero fatto Giulia e Roberto, i Capireparto,<br />
appena appresa la notizia.<br />
La tenda era da ricomprare e quindi le Antilopi<br />
avrebbero dovuto mettere in moto tutta<br />
la loro creatività per far sì che la prossima<br />
attività di autofinanziamento desse i risultati<br />
sperati. Era accaduto che il campo di Reparto<br />
si fosse concluso sotto la pioggia e il materiale<br />
era stato “provvisoriamente” depositato<br />
in magazzino con l’intento di sistemarlo non<br />
appena possibile.<br />
Poi, complici le vacanze estive e la dispersione<br />
delle Squadrigliere tra mari e monti, i<br />
buoni propositi delle Antilopi si erano dissolti<br />
come neve al sole...<br />
Gianna, consapevole dell’errore commesso,<br />
convocò un Consiglio di Squadriglia nel quale<br />
vennero prese delle decisioni importanti. Era<br />
doveroso che le Antilopi, nessuna esclusa, collaborassero<br />
d’ora in avanti per conservare in<br />
modo adatto il materiale, dalla semplice trivella<br />
alla tenda.<br />
Per passare dalle parole ai fatti tutto il materiale<br />
venne portato a casa di Gianna.<br />
40
L’elenco,<br />
redatto<br />
da Claudia, comprendeva la seguente<br />
attrezzatura: una sega ad arco per<br />
legname dolce; un saracco; un coltellaccio per<br />
sfrondare rami; due accette il cui filo era in<br />
condizione pietose; una raspa piana; una raspa<br />
semi tonda; una raspa tonda senza manico; un<br />
trapano a mano (il papà di Gianna, che di certe<br />
cose se ne intendeva, disse che si chiamava<br />
girabecchino) con una serie di punte di diversi<br />
diametri; tre scalpelli da legno da arrotare; un<br />
mazzuolo di gomma per piantare picchetti; un<br />
mazzuolo per scalpelli; una mazza pesante con<br />
manico corto; una serie di trivelle di diametro<br />
variabile; due pale pieghevoli; un punteruolo;<br />
un piccone; un rastrello privo di manico; un<br />
metro metallico a nastro; un filo a piombo;<br />
un livello; due lampade a gas con bombolette<br />
prive di vetro e retina; due taniche di plastica;<br />
una ghirba di plastica per acqua potabile con<br />
rubinetto.<br />
La batteria da cucina recava ancora le tracce<br />
dell’ultimo pasto: le pentole erano state lavate<br />
in fretta e l’odore che si sprigionò quando<br />
vennero sfilate l’una dall’altra e aperte non era<br />
proprio dei migliori! I picchetti della tenda<br />
erano stati riposti in fretta, andavano ripuliti<br />
dalla terra e alcuni erano vistosamente storti.<br />
Difficile su due piedi stabilire quanto cordino<br />
ci fosse: una matassa aggrovigliata che mise a<br />
dura prova le Antilopi per venirne a capo!<br />
Una volta inventariato il materiale andava<br />
risistemato o comunque predisposto per essere<br />
ben conservato.<br />
A quel punto furono utili i consigli dati sia da<br />
Roberto, il Caporeparto, sia dallo stesso papà<br />
di Gianna. Le Antilopi trasformarono alcune riunioni<br />
di Squadriglia in momenti di lavoro. Il<br />
cordino, che per fortuna era sintetico e quindi<br />
non aveva risentito dell’umidità, venne ridotto<br />
in spezzoni da tre e da quattro metri, misure<br />
adatte per le legature al campo e<br />
le estremità vennero bruciate<br />
con l’accendino per evitarne<br />
lo sfilacciamento. Ogni<br />
spezzone venne arrotolato<br />
con cura secondo le<br />
istruzioni di Gianna per<br />
essere riposto appeso.<br />
Nessuna delle Antilopi<br />
era in grado di rifare il filo alle accette<br />
e agli scalpelli: vennero perciò affidate<br />
all’arrotino. Furono ricollocati i manici<br />
per la raspa e per il rastrello;<br />
comprati i vetri e le retine per le<br />
lampade a gas.<br />
Quasi tutti gli attrezzi,<br />
riposti bagnati o umidi alla<br />
fine del campo estivo, recavano<br />
tracce di ruggine: fu<br />
necessario toglierla con delle pezze abrasive<br />
morbide impregnate di petrolio. Le lame vennero<br />
protette con un velo di grasso. Alla fine<br />
del lavoro le mani delle Antilopi erano odorose<br />
e non propriamente belle da vedere; in compenso<br />
gli attrezzi erano tornati come nuovi.<br />
I picchetti vennero ripuliti e raddrizzati con<br />
pazienza. La batteria impilabile da cucina venne<br />
lavata e riposta in un sacco di cotone apposito;<br />
la cassa di squadriglia, pulita, riverniciata<br />
e contrassegnata con i colori di squadriglia.<br />
Gianna riflettendo fra sé su quanto accaduto<br />
pensò che le Antilopi si sarebbero potute<br />
risparmiare quella fatica se solo si fossero ricordate,<br />
lei compresa, dell’articolo nove della<br />
Legge. Si disse che alla prossima riunione di<br />
Squadriglia, con l’aiuto dei Capi, ci avrebbero<br />
ragionato su...<br />
41
NON SI NASCE... IMPARATI<br />
Come diventare un buon Caposquadriglia<br />
di Damiano Marino - disegni di Riccardo Francaviglia<br />
42<br />
empo fa ho sentito una definizione che<br />
T<br />
mi è piaciuta e la volevo condividere<br />
con voi: la Squadriglia è come il team<br />
dei meccanici ai box della Formula 1: ognuno<br />
ha il suo incarico ben definito, ognuno si è<br />
preparato e lavora in perfetta coordinazione<br />
con gli altri, tutti uniti nell’effettuare i propri<br />
incarichi nel minor tempo possibile. Fra di<br />
loro ce ne è uno che sembra avere un ruolo<br />
secondario: è chiamato lollipop man (uomoleccalecca),<br />
quello che alza una grande paletta<br />
per dare il via al pilota per riprendere la gara.<br />
È un incarico tutt’altro che secondario, anzi,<br />
quell’uomo è il capo del team, il responsabile<br />
delle operazioni: da lui dipende il tempo di<br />
fermata ai box e quindi gli esiti della gara, e<br />
per farlo ha necessità di avere sotto occhio<br />
tutta la squadra dei meccanici e il lavoro da<br />
loro svolto.<br />
Se la Squadriglia è il team, il lollipop man è il<br />
Caposquadriglia.<br />
Una Squadriglia capace di lavorare unita,<br />
ognuno con il suo preciso incarico, tutti<br />
indispensabili per raggiungere il successo,<br />
tutti sotto lo sguardo e la direzione di un buon<br />
capo.<br />
Qual è allora l’elemento chiave per essere<br />
un buon Capo Sicuramente avere esperienza<br />
e conoscere bene ciò che la squadra fa; poi<br />
saper lavorare in team, dove ognuno ha un<br />
suo preciso incarico e responsabilità; quindi<br />
saper prendere le decisioni giuste al momento<br />
giusto e saper dare le direttive perché la<br />
squadra lavori sempre al meglio, migliorandosi<br />
sempre più.<br />
Ma come si diventa Caposquadriglia È solo<br />
un incarico legato all’età, oppure ha anche<br />
altre caratteristiche Sicuramente è legato<br />
all’età, ma questo solo perché chi ha più anni<br />
possiede più esperienza, semplicemente per il<br />
fatto di aver vissuto più esperienze; questo<br />
non è l’essenziale, poiché l’esperienza da sola<br />
non basta, serve anche la capacità di<br />
saper gestire una squadra, di saperla far<br />
lavorare unita, raggiungendo sempre<br />
nuovi obiettivi.<br />
Nella mia esperienza di Capo Reparto<br />
ho visto diverse tipologie di<br />
Caposquadriglia, e mi sono<br />
anche accorto che spesso i nuovi<br />
Capisquadriglia erano il riflesso<br />
di quello che loro avevano visto e<br />
vissuto quando erano più piccoli.<br />
Ci sono due tipologie di Csq<br />
che non funzionano, che sono<br />
agli opposti (seppur con risultati<br />
analoghi):<br />
Il Csq “faccio-tutto-io”, anche bravo<br />
nelle tecniche, che però non si fida della<br />
Squadriglia e nelle attività cerca di fare<br />
tutto lui (apparentemente con successo).<br />
Risultato: la Squadriglia non sa lavorare<br />
assieme, non impara le tecniche (tanto le sa<br />
il Csq!), i ragazzi piano piano se ne vanno<br />
perché non hanno stimoli, anzi spesso sono<br />
rimproverati di essere incapaci.
Il Csq “tanto-io-sono-grande”, che<br />
ormai si è stancato di dare il massimo, che<br />
si ritrova sempre con i grandi del Reparto e<br />
non si interessa più della vita di Squadriglia,<br />
lasciandola allo sbando. Risultato: nessuno<br />
insegna le tecniche, la Squadriglia è disunita,<br />
i ragazzi piano piano se ne vanno perché non<br />
si divertono più.<br />
Vi è una terza tipologia invece vincente,<br />
quella descritta sopra nell’immagine del<br />
lollipop man, che lavora di squadra, che<br />
insegna le tecniche, che ha lo sguardo su<br />
ognuno e sa aspettare e calibrare i ritmi della<br />
squadra sui tempi e modi dell’ultimo. Un capo<br />
così fa entusiasmare tutta la squadra, che<br />
naturalmente risponderà dando il meglio di sé.<br />
Ecco allora alcuni ingredienti essenziali per<br />
diventare un buon Csq: trapasso delle nozioni;<br />
voglia di fare e di migliorarsi; mettersi avanti<br />
obiettivi e raggiungerli, anche con l’aiuto<br />
degli altri. Altro ingrediente, non meno<br />
importante, è il legame con il Vice, che è fatto<br />
di condivisione, corresponsabilità, trapasso<br />
nozioni.<br />
TU, CAPOSQUADRIGLIA<br />
È il titolo di un libretto della Fiordaliso, in commercio<br />
da un anno, rivolto proprio ai lollipop men delle<br />
Squadriglie! Alcuni ragazzi e ragazze di ASq di Acireale<br />
hanno aggiornato un bel testo di Léon Braun rivolto<br />
proprio ai Capisquadriglia. È composto da ventidue<br />
consigli, tutti molto concreti, rivolti direttamente<br />
ai Csq. I titoli dei capitoli ci aiutano a scoprirne la<br />
ricchezza: il ritratto del Caposquadriglia; lo Spirito di<br />
Squadriglia; la vita della Squadriglia. Contiene poi una<br />
bella appendice con chiacchierate, riflessioni, spunti<br />
di preghiera.<br />
Il Campo Estivo e poi l’inizio delle attività del<br />
prossimo anno, sono occasioni da non perdere<br />
per poter divenire ottimi Csq. La ricetta c’è,<br />
gli ingredienti anche, non basta altro che<br />
mettersi al lavoro. Alcune idee Al Campo una<br />
bella Impresa di Campismo, per fare il migliore<br />
Angolo di Squadriglia che il Reparto ricordi: si<br />
faranno insieme i progetti delle costruzioni,<br />
si divideranno gli incarichi, si rimedierà il<br />
materiale occorrente, ci si impratichirà con<br />
le tecniche richieste, ci si confronterà con il<br />
saper lavorare di squadra, si gioirà insieme<br />
dei risultati. All’inizio dell’anno invece una<br />
bella Uscita di Squadriglia per riprendere i<br />
ritmi e il coordinamento: ognuno proporrà<br />
attività e giochi legati al proprio incarico e<br />
alle proprie competenze, il tutto sotto la regia<br />
e il coordinamento di Capo e Vice, che come<br />
bravi lollipop men sapranno ridare il via alla<br />
Squadriglia perché possa essere sempre la<br />
prima!<br />
43<br />
CAMPI PER CAPISQUADRIGLIA, PERCHÉ NO<br />
In alcune Regioni, fra cui il Lazio e la<br />
Calabria (vedi i loro siti web), si organizzano<br />
Campi appositamente per Csq (il Lazio anche<br />
per quelli non all’ultimo anno di Reparto).<br />
Possono essere una bella occasione per<br />
imparare ad essere dei veri lollipop man!
Tecnologie, Social Network e<br />
nuovi mezzi di comunicazione<br />
Dal jamboree a facebook passando per JOTA e JOTI<br />
di Giorgio Infante - foto tratte da jotajoti.org<br />
44<br />
Incontrare altre persone per<br />
scambiarsi opinioni, idee ed informazioni<br />
é da sempre importantissimo<br />
per tutta l’umanità.<br />
È ragionando su questa necessità<br />
di comunicare e d’incontrarsi<br />
che Baden-Powell ha pensato<br />
ad esempio ai Jamboree. Se gli<br />
scout si incontrano per scambiarsi<br />
esperienze torneranno di<br />
certo a casa con la consapevolezza di essere<br />
un movimento di persone e con tante tante<br />
idee in più da custodire e da far crescere.<br />
Da sempre gli incontri si sono svolti con riunioni<br />
a cui partecipare fisicamente: questo<br />
comportava l’indubbio vantaggio di guardarsi<br />
negli occhi, ma anche qualche problema: ad<br />
esempio il tempo del viaggio e il costo di trasferimento.<br />
Ma... la fantasia umana ha creato<br />
via via nuovi sistemi tecnici che hanno permesso<br />
l’ampliarsi delle opportunità.<br />
Il telefono, le radio, internet hanno radicamente<br />
modificato il concetto di incontro. Non<br />
é quindi sempre necessario ritrovarsi in uno<br />
stesso posto in uno stesso periodo per incontrarsi.<br />
Da questa constatazione nascono lo JOTA e<br />
lo JOTI.<br />
Il Jamboree dell’aria (JOTA Jamboree On<br />
The Air)<br />
Il primo é nato nel 1958 da una semplice<br />
intuizione. Se gli scout decidono un periodo<br />
comune a tutto il mondo per parlarsi attraverso<br />
le onde radio, potranno condividere<br />
moltissime idee senza<br />
doversi spostare dalla propria<br />
città! Presto detto il jamboree<br />
dell’aria si svolge ogni anno nel<br />
terzo fine settimana di Ottobre<br />
e coinvolge circa mezzo milione<br />
di scout. Per partecipare occorrono<br />
le radio e alcune competenze<br />
tecniche: ma non occorre<br />
demoralizzarsi, ci sono molti scout capaci che<br />
saranno felicissimi di aiutarvi, come pure si<br />
può chiedere una mano a qualche amico radioamatore.<br />
Jamboree su internet (JOTI Jamboree On<br />
The Internet)<br />
Il secondo invece si é tenuto per la prima<br />
volta nel 1997 osservando l’evoluzione delle<br />
nuove tecnologie e pensando alla crescente<br />
rete internet come un nuovo strumento per<br />
mettere in relazione scout di tutto il mondo.<br />
Venne scelta la stessa data dello JOTA: questo<br />
moltiplica le possibilità di fare nuove amicizie<br />
durante quel fine settimana! Per partecipare<br />
si può utilizzare qualsiasi strumento via internet,<br />
anche se si usa soprattutto la chat IRC<br />
messa a disposizione da scoutlink.<br />
Nel <strong>2010</strong> JOTA e JOTI si sono svolti i giorni<br />
16 e 17 Ottobre. Per altre informazioni visitate<br />
la sezione “eventi” del sito del WOSM/OMMS<br />
www.scout.org, o direttamente (per JOTI)<br />
www.scoutlink.net<br />
Gli strumenti sono tanti: usiamoli ma con<br />
qualche accortezza.<br />
L’evoluzione degli strumenti per comunicare<br />
é stata inarrestabile. Da IRC e alle mail si<br />
é passati a quella “nuvola” di servizi che ci<br />
permettono di comunicare stabilmente con chi<br />
desideriamo “anytime” ed “anywhere”, ovvero<br />
senza barriere di luogo e di tempo.<br />
Possiamo scrivere un messaggio da qualsiasi<br />
luogo fisico perché su internet si crea un<br />
nuovo luogo virtuale. Contemporaneamente il
nostro messaggio potrà essere inviato<br />
in qualsiasi momento, e resterà on<br />
line per sempre, potenzialmente potremmo<br />
ricevere risposta dopo anni.<br />
Gli strumenti sono sicuramente<br />
noti a tutti voi: MSN e tutti gli altri<br />
servizi di messaggeria istantanea, la<br />
possibilità di chiamare (e vedersi) ad<br />
esempio con Skype, la condivisione<br />
di pensieri e informazioni (e la possibilità<br />
di commentare) con tutti i<br />
blog, le reti sociali che permettono<br />
di condividere pensieri, foto, video,<br />
etc come ad esempio Facebook.<br />
Impossibile elencarli tutti, non basterebbe<br />
un numero intero di <strong>Avventura</strong>!<br />
Tutti questi servizi, pur diversissimi, hanno<br />
qualcosa in comune fra loro, nonché qualche<br />
insidia da considerare:<br />
• Spesso sono servizi gratuiti. Attenzione<br />
però! Se é vero che non ci vengono chiesti soldi<br />
per usarli, dobbiamo considerare però che<br />
ci chiedono molte informazioni su di noi e<br />
che l’uso può svelare molte nostre abitudini.<br />
Queste informazioni che lasciamo ai gestori<br />
dei servizi sono utilizzate ad esempio per la<br />
pubblicità che spesso li sorregge economicamente.<br />
Nulla di male,<br />
basta essere consapevoli<br />
che il nostro<br />
raccontare le vacanze<br />
al mare ad un amico<br />
potrebbe generare<br />
una pubblicità di un<br />
pacchetto vacanze ai<br />
tropici.<br />
• Sono dei media che rompono il classico<br />
sistema mediatico dove c’é un produttore di<br />
contenuti e moltissimi che li ricevono (come<br />
ad esempio in televisione dove il canale trasmette<br />
e gli spettatori guardano). Con questi<br />
servizi ciascuno di noi diventa utilizzatore,<br />
produttore e trasmettitore di contenuti. Il<br />
video della cerimonia della Promessa caricato<br />
on line potrà essere visto e diffuso oltre ogni<br />
nostro controllo. La rete ci rende un grande<br />
potere, possiamo diffondere le nostre idee,<br />
condividerle, commentarle, ma può anche renderle<br />
troppo pubbliche. È importante che il<br />
contenuto abbia anche una certa importanza e<br />
che cominciamo a decidere cosa é meritevole<br />
di diffusione e cosa forse é proprio inutile.<br />
• A tal proposito é una buona accortezza<br />
scrivere pensando che chiunque potrebbe<br />
leggere. Sicuramente possiamo settare le<br />
impostazioni di privacy, ma potrebbe esserci<br />
qualche intoppo tecnico o semplicemente, se<br />
un nostro amico condivide la nostra foto, e un<br />
altro ancora e ancora, magari può arrivare a<br />
chi non avremmo voluto. Inoltre la solita raccomandazione:<br />
dietro un nickname può celarsi<br />
chiunque, quindi occhi aperti ed evitare di fidarsi<br />
di chi non si conosce oltre ogni ragionevole<br />
dubbio.<br />
• Ciò che inseriamo travalica il tempo. Quello<br />
che pubblichiamo oggi potrebbe essere<br />
visto fra molti e molti anni da qualcuno (ad<br />
esempio il futuro fidanzato/a o il datore di lavoro),<br />
internet non dimentica!<br />
L’uso di internet ci offre opportunità incredibili<br />
ma ci impone anche una grande responsabilità.<br />
Spetta a noi essere consapevoli<br />
e capaci di usare bene tutti gli strumenti, affinché<br />
questi possano esserci utili e offrirci<br />
nuove possibilità (anche per la nostra squadriglia<br />
e reparto, perché no), con un occhio alle<br />
problematiche che dobbiamo essere capaci di<br />
governare perché non ci creino problemi.<br />
Scout-<strong>Avventura</strong> é anche su Facebook!<br />
Prova a cercarci!<br />
45
SCOUTING ON WEB<br />
www.scoutube.com e altri scout-siti<br />
Una delle dimensione più positive dell’attuale<br />
sviluppo di internet e delle applicazioni<br />
informatiche è quella della creatività. Con pochi<br />
strumenti, un computer, un telefonino in<br />
grado di riprendere foto e filmati, qualche mp3<br />
(scaricato regolarmente, gli scout sono leali!),<br />
si possono fare grandi cose.<br />
Lo potete vedere direttamente sul sito di<br />
www.scoutube.com, dove i video scout sono<br />
bellissimi, allegri, simpatici, incredibili.<br />
di Mauro Bonomini - Fotografia di Camilla Lupatelli - Immagini dal WEB<br />
46<br />
E la creatività di guide ed esploratori non si<br />
ferma qui, ma si sviluppa anche in blog, come<br />
quello del reparto Aquile Randagie del Motta<br />
di Livenza 1, www.scoutmotta1.blogspot.<br />
com ospitato nel circuito Blogspot.<br />
Oppure l’esperienza della squadriglia Delfini,<br />
che ha conquistato la specialità di Giornalismo<br />
con un blog ospitato sulla piattaforma Splinder<br />
www.sqdelfinifiore1.splinder.com.<br />
Tra questi esempi non può mancare lo splendido<br />
sito www.webradioscout.altervista.com<br />
che trasmette on-line musica canti e musica<br />
scout.<br />
In scoutube si possono caricare i video realizzati<br />
con la vostra squadriglia o il vostro<br />
reparto, ne raccoglie di tutti i tipi, alcuni veramente<br />
di ottima qualità. Gestire (e sopratutto<br />
tenere vivo) un blog richiede di entrare<br />
un po’ nello spirito del giornalismo: fare<br />
cronaca, raccontare, stimolare le discussioni.<br />
Una web radio è esattamente come una radio<br />
on-air, musica e commenti, registrati e inseriti<br />
poi nel sito; ovviamente richiede attrezzature<br />
tecniche piuttosto impegnative. Per realizzare<br />
video esistono programmi anche a costo basso<br />
che permettono di ottenere ottimi risultati, se<br />
si vuol aggiungere un po’ di qualità e qualche<br />
effetto speciale più gradevole. Mentre le<br />
piattaforme di blog, come potete vedere negli<br />
esempi, offrono già tutto pronto per il miglior<br />
risultato. Sul blog della squadriglia Delfini<br />
hanno scritto anche le squadriglie appena salite<br />
al Reparto: non è stato difficile!<br />
Tutte queste esperienze che abbiamo raccolto<br />
hanno molto in comune: passione, impegno,<br />
voglia di esprimersi e di farsi conoscere. Non<br />
sono passeggiate, richiedono tempo e conoscenze,<br />
richiedono di andare oltre al semplice<br />
divertimento assumendosi la responsabilità di<br />
dare un seguito a tutto. Non è la stessa cosa<br />
che scambiare messaggi con qualcuno, ma il<br />
lavoro rimane a disposizione di molte più persone<br />
e ognuno può anche lasciare il suo commento<br />
ed essere coinvolto. La cosa più difficile,<br />
in fondo, è proprio mantenere nel tempo<br />
un progetto bello e valido. Una sfida Sì, ma<br />
siamo sicuri che tra Guide ed Esploratori in<br />
gamba come voi c’è chi la vorrà raccogliere.
Con l’uniforme addosso é facile riconoscere<br />
uno Scout! Alcuni la porteranno impeccabile,<br />
alcuni non proprio da manuale,<br />
ma non sarà davvero difficile capire che<br />
quella persona con addosso del blu é proprio<br />
un Esploratore o una Guida (FIG1).<br />
Lasciamo però per un attimo il nostro amato<br />
guardaroba e proviamo a dedicarci al modo di<br />
essere Scout. Spesso ce lo si dice, la cosa importante<br />
è il comportamento di uno scout fuori<br />
dalle attività in sede o nelle uscite e campi. In<br />
teoria non é nemmeno tanto difficile, abbiamo<br />
dei punti fermi fortissimi per indirizzare il<br />
nostro comportamento: la Promessa e la<br />
Legge Scout!<br />
segnali di scautismo<br />
Si può fare un semplice esercizio. Prendiamo<br />
una giornata tipo: ad esempio una normale giornata<br />
di scuola, quelle con almeno un compito in<br />
classe, il rischio interrogazione e un pomeriggio<br />
diviso fra lo studio e gli amici. Teniamoci a portata<br />
di mano un piccolo taccuino (il quaderno di<br />
caccia non é proprio pratico portarselo dietro)<br />
Man mano che gli eventi della giornata seguiranno<br />
il loro corso dovremo appuntarceli, prestando<br />
però attenzione anche a segnare i punti della<br />
Legge e della Promessa che vengono chiamati in<br />
causa da quegli eventi o da quelle azioni.<br />
Ma senza l’uniforme...<br />
SCOUT<br />
Qualche esempio. Il compito in classe richiama<br />
senza dubbio il punto della legge “sono leali”<br />
perché potrei essere chiamato a scegliere se copiare<br />
o no. É coinvolto anche il primo punto (lo<br />
sapete a memoria, vero) perché ci si può chiedere<br />
se si é meritata tutta la fiducia (dei genitori,<br />
degli insegnati) che ci viene riconosciuta.<br />
Se decido di ruminare un chewingum quando<br />
arriverà il momento di gettarlo sarà senza dubbio<br />
coinvolto il punto “amano e rispettano la<br />
natura” perché posso scegliere la via del cestino<br />
o... ehm... altre destinazioni.<br />
Arrivati alla sera avremo riempito qualche pagina<br />
e prima di coricarsi sarà un bell’esercizio<br />
provare a rileggere la propria giornata alla luce<br />
dei nostri valori scout.<br />
Sarà possibile tracciare un bilancio della giornata,<br />
quali punti si sono rispettati facilmente e<br />
quali no, traendone da questa verifica uno spunto<br />
per poter il giorno dopo fare un pochino di<br />
più del proprio meglio.<br />
Vi sembrano solo belle parole Può essere, però<br />
la nostra adesione alla Legge e alla Promessa<br />
non é solo la recita a memoria, ma é qualcosa di<br />
estremamente concreto, che passa da tutti i nostri<br />
comportamenti e dalle nostre scelte, anche<br />
le più piccole e apparentemente insignificanti.<br />
Chi ci sta intorno (amici, genitori, fratelli),<br />
vedendo le nostre azioni capirà facilmente se<br />
siamo scout, senza bisogno nemmeno di doverglielo<br />
dire o ricordare.<br />
di Giorgio Infante di Giorgio - foto Infante d’archivio - disegni di Martina Acazi<br />
47
POSTA PER VOI<br />
C i a o<br />
a tutti gli E/G! Mi<br />
chiamo Francesca e ho 13 anni.<br />
Faccio parte della mitica Sq. Koala del<br />
reparto Excalibur di Castel San Giovanni<br />
1°. Sono abbastanza socievole e amo parlare<br />
e conoscere nuove persone. Sto prendendo la<br />
Specialità di Corrispondente e le risposte da me<br />
sono assicurate. Anche se mi dicono in tanti che<br />
sono inaffidabile, per i miei amici faccio di tutto!<br />
Quindi scrivete assolutamente! <strong>Avventura</strong> a tutti!<br />
Francesca Zavattarelli - V. Salvator Allende<br />
n°27 Castel San Giovanni 29015 (PC)<br />
E-mail: zava97@hotmail.it<br />
C i a o !<br />
Sono Francesco<br />
Calisi un Esploratore del Reparto<br />
Orione del Casamassima 1. Ho 13 anni<br />
e ormai sono al quarto anno di Reparto.<br />
Quest’anno ho deciso di prendere la Specialità<br />
di Corrispondente e vorrei conoscere E/G di tutta<br />
Italia per parlare di tutto: musica, bans, giochi,<br />
canti e molto altro... Mi piace tanto la musica,<br />
tra i miei gruppi preferiti ci sono i Green Day e i<br />
Red Hot Chili Peppers. Se volete conoscermi vi<br />
lascio il mio contatto MSN: francesco9714@<br />
hotmail.it, mentre il mio indirizzo di casa<br />
è: Francesco Calisi - via Unità, 10 -<br />
70010 Casamassima (BA)<br />
48<br />
C i a o<br />
a tutti, sono<br />
Valentina e faccio parte del<br />
Rivoli 2. Mi piacerebbe tanto avere un<br />
amico/a di penna con cui scambiare idee,<br />
confidarmi e scambiarci tradizioni dei rispettivi<br />
Reparti. Sono al secondo anno di Reparto,<br />
sono allegra e simpatica, inoltre mi piacciono<br />
molte le lettere poiché trovo che siano molto<br />
più personali rispetto alle solite email. Inoltre<br />
mi piacerebbe instaurare un gemellaggio con<br />
un’altra Squadriglia.<br />
Il mio indirizzo è: Valentina Salomone -<br />
Via Auriletto, 12 - 10098 Rivoli<br />
(TO)
C i a o<br />
Scout di ogni<br />
dove!!! Sono Francesca, il Capo<br />
Squadriglia delle favolose Pantere<br />
che saluto tanto. Ho 14 anni, vengo da<br />
Sant’Antioco (un paesino nel sud Sardegna) e<br />
faccio parte del reparto “Freedoom Sant’Antioco1”...<br />
ambisco alla specialità di corrispondente e cerco<br />
tanti Scout con i quali scambiare tradizioni e usanze<br />
del proprio Reparto... un grosso bacio e vi aspetto<br />
numerosi...<br />
P.S: se volete il mio indirizzo è: Francesca<br />
Culurgioni, via Cesare Battisti, 31, 09017<br />
Sant’Antioco (CI)<br />
U n<br />
grande CIAO a te che<br />
stai leggendo! :D<br />
Mi chiamo Stefania, ho 15 anni e sono<br />
da poco la CSq. Delle fantastiche Rondini del<br />
Bassano 4! Adoro fotografare il mondo, cantare<br />
a squarciagola ogni tipo di canzone (anche se, ehm,<br />
non sono particolarmente intonata), cimentarmi nella<br />
pionieristica, ma non sono proprio in ottimi rapporti con la<br />
topografia! Se stai leggendo queste parole si sicuro hai già capito<br />
Ciao !<br />
Sono Roberta Ottaviano<br />
e ho quasi 13 anni, faccio<br />
parte del reparto Emmaus nel gruppo<br />
KR 8°, nella super fantastica sq. Wallaby.<br />
Quest’anno vorrei prendere la Specialità di Corrispondente<br />
e vorrei tanto parlare con voi: Scout<br />
e Guide di tutt’Italia, per scambiare giochi, bans,<br />
gridi di Sq. ma anche solo per chiacchierare un po’.<br />
Vi lascio il mio indirizzo di casa: Via Giovanni Paolo<br />
II, 232 - 88900 Crotone (KR), e il mio indirizzo<br />
mail: betabi@alice.it. Spero di parlare<br />
con tante persone. Buon Sentiero!<br />
Cangurotta Esuberante.<br />
che scrivo perché sono una Guida, e in quanto tale sono sempre in<br />
cerca di nuove Avventure! Quella della corrispondenza la conosco da<br />
un po’, ed è proprio per questo che non vedo l’ora di travolgerti con<br />
milioni di lettere! Che fai ancora lì impalato!<br />
Se mi hai dedicato un minuto della tua vita leggendo questo annuncio,<br />
puoi usarne altri due prendendo carta e penna e raccontandomi i<br />
tuoi pensieri più folli, condividendo le tradizioni e i giochi più<br />
strani e soprattutto parlandomi delle tue Avventure più belle.<br />
Dai, sto già aspettando la tua lettera!<br />
Inviala a Stefania Neglia, Via Vivaldi, 18, 36022 San<br />
Giuseppe di Cassola (VI), oppure, se usare una penna<br />
ti ricorda troppo la scuola, la mia risposta è<br />
assicurata anche tramite mail: stefy17@<br />
live.it. (Spero) alla prossima lettera!<br />
Stefania<br />
49
Topo di Biblioteca<br />
50<br />
In questo numero vi proponiamo tre<br />
nuovi bellissimi sussidi della nostra casa<br />
editrice Fiordaliso, firmati dalle migliori<br />
penne e matite della Redazione di <strong>Avventura</strong><br />
presente e passata…<br />
Natura ed espressione (sussidi 17 e 18)<br />
e il sussidio n. 1 della serie GOLD, con 1<strong>28</strong><br />
pagine ricche di spunti tecnici di pionieristica.<br />
IMPARA A RECITARE<br />
di Mauro Bonomini<br />
Illustrazioni di Jean Claudio Vinci<br />
Editrice Fiordaliso - € 7,00<br />
TOPO DI<br />
BIBLIOTECA<br />
L’Autore vi propone trucchi,<br />
astuzie e consigli per essere<br />
degli attori convincenti, per<br />
far divertire anche il pubblico<br />
più esigente.<br />
Attori non si nasce, anche i<br />
più bravi hanno dovuto percorrere<br />
con pazienza e dedizione<br />
il difficile cammino<br />
dello spettacolo.<br />
Non vi si chiede tanto ma,<br />
leggendo con attenzione e passione questo sussidio,<br />
potrete diventare protagonisti apprezzati<br />
dei momenti di animazione cui sarete chiamati<br />
a partecipare: fuochi di bivacco o spettacoli teatrali.<br />
Costumi, maschere, personaggi, trucco: tutto<br />
viene spiegato in maniera facile e pratica, tutto<br />
contribuirà a farvi divertire di più ed il vostro<br />
pubblico sarà generoso di complimenti ed applausi.<br />
a cura di Mauro Bonomini<br />
ALLA SCOPERTA DEGLI ALBERI<br />
di Giorgio Cusma<br />
Illustrazioni di<br />
Jean Claudio Vinci<br />
Editrice Fiordaliso - € 7,50<br />
Scoprire la Natura è appassionante<br />
e divertente, anche<br />
senza conoscere i nomi degli<br />
alberi che stanno attorno.<br />
Ci rendiamo conto di essere<br />
circondati da tante presenze<br />
amiche che rendono migliore<br />
la nostra permanenza<br />
nei luoghi selvatici.<br />
Vi sembra difficile dare<br />
un nome a questi ami-<br />
ci Scoprirete invece che con l’aiuto di questo<br />
sussidio potrete farlo con facilità! Osservando<br />
le loro foglie e seguendo delle semplici regole<br />
sarete in grado di dare un nome ad alberi ed<br />
arbusti presenti nei boschi italiani. Il sussidio<br />
vi aiuta inoltre con pratiche tavole botaniche,<br />
sulle bandelle della copertina, utilissime per<br />
una rapida identificazione delle foglie.<br />
COSTRUZIONI DA CAMPO<br />
di Enrico Rocchetti<br />
Illustrazioni di Giulia Bracesco<br />
Editrice Fiordaliso - € 15,00<br />
La pionieristica è l’arte di<br />
costruire con materiali semplici<br />
ed essenziali, per rendere<br />
comoda la vita all’aperto:<br />
l’autore offre una ricca<br />
serie di progetti per le varie<br />
esigenze, descritti accuratamente<br />
con dettagli e disegni.
Spazio EG<br />
Ciao a tutti! Siamo la Sq. Tigri del Reparto Bitonto 2 e scriviamo<br />
per manifestare il nostro affetto e la nostra gratitudine alla nostra<br />
Caposq. Teresa e alla nostra Vice Mariagrazia.<br />
L’anno non è ancora finito, ma a noi non importa cosa succederà,<br />
noi siamo sicure che quest’anno sarà stupendo perché la nostra<br />
non è semplicemente una sq. ma è una vera famiglia di amiche<br />
con cui malgrado tutto condividiamo pianti, sorrisi, giochi, lavoro,<br />
fatiche, divertimenti, scherzi e... perché no, anche la dieta,<br />
per modo di dire!<br />
L’unica cosa che possiamo dirvi,<br />
Terry e Mary è: non cambiate mai perché siete veramente UNICHE!<br />
PS: Tigri the best & un grosso bacio al nostro Reparto.<br />
Ciao sono la Caposq. della Sq. TIGRI del reparto Bitonto 2 FELIN FELIX. Mi piacerebbe tanto<br />
se pubblicaste la foto allegata a questa email... l’abbiamo scattata durante la nostra missione...<br />
spero di vederla sulla copertina di Scout <strong>Avventura</strong>! in ogni caso vorrei sapere se<br />
verrà pubblicata! (Proprio in copertina non è possibile… ma pubblichiamo volentieri la foto qui! N.d.R.)<br />
Ciao a tutti, sono sempre la capo della sq.TIGRI del reparto BITONTO 2 e scrivo per fare<br />
una sorpresa alla mia Sq.! Questi anni sono volati via in un attimo con sorrisi<br />
e battibecchi. Insieme, sotto il riflettore di un sole splendente, accompagnate<br />
dalle note divertenti di canti e giochi, abbiamo imparato ad essere una Squadriglia,<br />
a stare insieme con i pregi e i difetti di ognuna di noi, a stringere i denti<br />
e a dare un calcio all’impossibile… vi voglio bene! TeReSa<br />
(magari facevate prima a salutarvi di persona, ma a volte è bello... allargare gli orizzonti! N.d.R.)<br />
Cara <strong>Avventura</strong>,<br />
siamo il Reparto Tuono Dirompente del Gruppo<br />
Scout agesci Melfi 2, e qui siamo in uscita il giorno<br />
24 gennaio <strong>2010</strong> sul nostro monte Vulture. Abbiamo<br />
incontrato tanta neve che ha fatto da cornice<br />
alle Promesse dei nostri Novizi. Un saluto a tutti i<br />
Reparti e buon lavoro a voi, continuate così, siete<br />
bravissimi. La Staff Capi del Gruppo Melfi 2.<br />
51<br />
Ciao <strong>Avventura</strong>, sono Marta (nella Sq. Pinguini del Verona<br />
24 “Martin Luther King”) sono appena entrata in<br />
Reparto e già mi sembra stupendo, vorrei ringraziare<br />
Elena,la mia Capo Cq. per tutto quello che sta facendo<br />
per me e le mie amiche, vorrei ringraziare anche la Vice<br />
Michela, che anche lei si mette di impegno e cerca i<br />
fare il possibile per noi. Ecco la mia sq. : ESTOTE PA-<br />
RATI!
Spazio EG<br />
Sono Diletta, del Reparto Eureka Messina 14. Con questo, sono nove anni di<br />
scautismo, e ripensando a tutte le esperienze e i sentieri che ho percorso,<br />
non posso fare a meno di ringraziare Dio, i miei Capi, la mia Squadriglia, i<br />
miei amici e tutti coloro che hanno reso questi nove anni indimenticabili.<br />
Con affetto,<br />
Leone che guarda lontano<br />
Anche scrivere sul giornale è uno dei piccoli passi di un<br />
gruppo che vuole crescere. Noi reparto Polaris Reggio<br />
Calabria 16 vorremmo riportare l’esperienza del campo<br />
invernale, trascorso a Gambarie, presso la casa dedicata<br />
a Don Forno. Nonostante il tempo ci abbia costretto a<br />
restare in casa, siamo riusciti comunque a divertirci in<br />
altre attività e a conoscerci meglio. Un ringraziamento<br />
speciale va a Suor Lilla che manca nella foto ,ma non nei<br />
nostri cuori.<br />
52<br />
Ciao <strong>Avventura</strong>,<br />
sono una Guida del reparto az trappeur l’Aquila 2. Vorrei condividere con tutti gli amici di <strong>Avventura</strong> alcune<br />
sensazioni del Natale trascorso nella mia città e la foto del reparto femminile scattata ad un uscita.<br />
Nonostante tutto, dicembre è arrivato anche a L’Aquila e lo scintillio delle prime decorazioni natalizie cominciano<br />
a far capolino nei centri commerciali già esistenti e in quelli<br />
nuovi. Il loro è un imporsi alle abitudini quasi del tutto commerciali; ma<br />
noi cittadini del L’Aquila come lo viviamo questo Natale Non più tra le<br />
vie del centro, tra le luci natalizie lungo tutto il corso, tra le bancarelle<br />
immerse in una magica nebbia che ti raccontano di dolci odori del vin<br />
brulé con cannella e chiodi di garofano, mentre, gli allegri suoni dei<br />
campanelli del caratteristico trenino pieno di bimbi rompe il silenzio dei<br />
vicoli più nascosti; ora per quelle vie, solo l’odore della polvere, il rumore<br />
delle ruspe… E le sole voci delle squadre dei VVFF che lavorano senza<br />
sosta per mettere in sicurezza il maggior numero di edifici e monumenti.<br />
Questo non è stato il solito Natale, quello delle grandi spese e dei grandi<br />
sfarzi. Il sisma in qualche strano modo ci ha arricchiti: ci ha fatto riscoprire<br />
che è la semplicità delle cose che le rende speciali e magiche, come<br />
lo stare con la propria famiglia, l’intensità di un abbraccio, l’odore dei<br />
mandarini davanti ad un camino. E’ la fortuna che a tavola non manca<br />
nessuno mentre nel cielo brillano trecento stelle che resteranno sempre<br />
vicino non solo alle persone a loro più care, ma, a tutti noi.<br />
Ciao Michaela, ciao Susanna, ciao Domenico, ciao Maria Paola, porterò sempre il ricordo dei nostri sorrisi,<br />
dei nostri giochi d’asilo, quando con le nostre voci di bimbi vestiti da angioletti annunciavamo la buona<br />
novella a tutta Onna …<br />
cicala pensierosa l’Aquila 2<br />
Ciao a tutti,<br />
sono Tommaso, Capo Squadriglia dei Coccodrilli del reparto Remo Furlan del<br />
gruppo TV3. Ormai siamo in un anno nuovo, e gli Esploratori dell’Alta Squadriglia<br />
sono passati al Noviziato. Tra questi volevo ringraziare Matteo, che<br />
l’anno scorso ha guidato i Coccodrilli, per i bei momenti passati assieme e<br />
per tutto quello che ha insegnato a me e al resto della Squadriglia.<br />
Vi invio anche una foto di Matteo durante l’uscita di Alta al campo.
Ciao a tutti sono Pasquale il<br />
Caposq. degli SPARVIERI e<br />
voglio fare un saluto a tutta<br />
Lamezia! Ciao!!<br />
Spazio EG<br />
Ciao, sono il Vice Caposq. dei Cervi<br />
del Reparto Roma 131. Mi è piaciuto<br />
moltissimo l’articolo sull’uniforme del 1<br />
marzo <strong>2010</strong> concordo pienamente con<br />
quello che avete scritto: molte volte,<br />
quando camminiamo in fila, ci capita<br />
di sentire commenti del tipo “ma come<br />
sono vestiti questi” oppure “guarda<br />
questi...”. Secondo me l’uniforme e una<br />
cosa che accomuna tutti gli Scout del<br />
mondo e senza di quella lo Scautismo<br />
non esisterebbe. Nel mio Reparto<br />
non riusciamo a metterci sempre in<br />
uniforme ma quando ci riusciamo ci sentiamo soddisfatti! Rivolgo un saluto a tutti gli Scout e al<br />
mio Reparto. Edoardo ROMA131<br />
Ciao a tutta la Redazione di <strong>Avventura</strong>,sono Francesca della Squadriglia<br />
Pantere del reparto Black Feet, Pomigliano 1. Vi scrivo per salutare,<br />
ma soprattutto per ringraziare la mia favolosa Squadriglia con cui ho<br />
passato momenti bellissimi e anche brutti, ma tutte insieme abbiamo<br />
trovato la forza di affrontare le difficoltà e di guardare avanti, data la<br />
nostra inesperienza appena entrate in Reparto. Ormai è il terzo anno<br />
insieme, e anche se probabilmente l’anno prossimo verremo divise, io<br />
spero che il ricordo delle panterine viva sempre in noi. Grazie al mio<br />
Caposq. Annalisa, al mio vice Rita e a tutte le altre: Simona, Francesca e<br />
Marica. Un grazie speciale va al nostro Staff che ci ha fatto vivere tante<br />
bellissime esperienze... e un saluto a tutto il mio Reparto! Francesca.<br />
53<br />
Buon giorno sono la<br />
Caposquadriglia delle Pantere<br />
del Gruppo Scout Settecamini 1.<br />
Volevo mandare le foto dell’uscita<br />
di Reparto che abbiamo fatto<br />
a S. Vittorino per pubblicarla<br />
sul giornalino Scout. Grazie in<br />
anticipo.
Spazio EG<br />
Ciao a tutti, siamo Roberta e Laura della Sq. Cigni, del Reparto<br />
Viking Francisça, del Siracusa 2. Dato che quest’anno il nostro<br />
fantastico Caposq. passa in Noviziato, le volevamo lasciare un ricordo<br />
speciale della Squadriglia. Felicetta, questo è il tuo ultimo<br />
anno al Reparto. Innanzitutto ti volevamo ringraziare perché ci<br />
hai fatto trascorrere un anno pieno di sorprese ed emozioni, poi,<br />
grazie al tuo magnifico carattere, hai fatto unire sempre di più<br />
la Sq. e hai fatto in modo di coinvolgerci in tutte le attività e in<br />
tutti i giochi. Speriamo che l’anno prossimo sapremo sfruttare al<br />
meglio tutto ciò che ci hai insegnato... infine volevamo ringraziare<br />
tutti quelli che passano al Noviziato, specialmente Maria Cristina, Tommaso e Claudia, che ci hanno<br />
fatto trascorrere momenti indimenticabili. Un bacione a tutto il Reparto. Robertina & Lalla<br />
Cara <strong>Avventura</strong>, sono Gloria del Reparto<br />
Everest (Rende 2, Calabria). Sono<br />
una Squadrigliera della supermitica Sq.<br />
Pantere. Io sono passata al Reparto<br />
quest’anno e volevo dire che fino ad ora<br />
è stato bellissimo. Vorrei ringraziare soprattutto<br />
la mia Sq. che mi è stata molto<br />
vicina in questo periodo: Alessandra,<br />
Vanessa, Maria Chiara, Silvia e Manuela.<br />
Ma ringrazio anche tutto il Reparto,<br />
molto molto simpatico. Tra poco si parte<br />
per il Campo e non vedo l’ora. Un bacio<br />
a tutti quelli del Rende 2 e BUONA CAC-<br />
CIA!<br />
Ciao! Siamo le Guide<br />
e gli Esploratori del<br />
Reparto SEASIDE<br />
Termoli 1. Abbiamo<br />
appena terminato la<br />
nostra meravigliosa<br />
impresa: la costruzione<br />
della nuova<br />
sede di Reparto.<br />
Siamo orgogliosi del<br />
lavoro che abbiamo<br />
svolto e vogliamo condividere questa gioia con tutti voi...<br />
Buona Caccia<br />
Ciao <strong>Avventura</strong>! Sono Elena, Vice della Sq. Pantere del Reparto Corato 1<br />
Hale bopp. Leggo “<strong>Avventura</strong>” ormai da 3 anni e lo trovo molto utile in<br />
alcune occasioni, inoltre ho fatto delle nuove amicizie seguendo gli indirizzi<br />
di posta elettronica di altri scout... Questa volta voglio scrivere io<br />
al giornalino e salutare la mia cara Capo Stefania con la quale ho vissuto<br />
momenti bellissimi nonostante fossimo solo in due in Sq. Sono molto cotenta<br />
di far parte di questa magnifica associazione grazie alla quale sono<br />
cresciuta e ho affrontato mille paure. Grazie al mio Gruppo in particolare:<br />
vi voglio tanto bene!<br />
Antilope Raggiante<br />
54<br />
Ciao <strong>Avventura</strong>! sono Francesca dell’ Orsogna 1 e volevo inviarvi questa<br />
foto che è l’unica cosa che mi rimane di un San Giorgio di Zona bellissimo!<br />
Eravamo una decina di Reparti della zona di Chieti e il nostro Reparto<br />
era vicino al Chieti 1 con le tende e tutto il resto e con loro abbiamo<br />
legato tanto. Volevo mandare un saluto a tutti loro da tutto il Reparto!<br />
ci mancate tantooooo... un bacio a tutti!<br />
CIAOOO <strong>Avventura</strong>! Vi scrivo per ringraziare di cuore la mia Sq. per<br />
tutti i bei momenti passati insieme! Perché anche nelle difficoltà ci<br />
siamo sempre aiutate e abbiamo superato i momenti più impegnativi<br />
della vita di Reparto... Vi voglio un mondo di bene, ragazze... Un<br />
abbraccio immenso alla fantastica Sq. Procioni: non cambiate mai<br />
siete formidabili! Un bacio enorme. Sofia, Brugine 1
Franco Bianco<br />
LA PENULTIMA DEI CAIMANI...
L’ULTIMA DEI CAIMANI<br />
Franco Bianco<br />
SCOUT - Anno XXXVI - n. XX - XY novembre <strong>2010</strong> - Settimanale - Poste italiane s.p.a. - Spedizione periodico in abbonamento postale L. 46/<strong>04</strong> art. 1 comma 2, DCB<br />
BOLOGNA - euro 0,51 Edito dall’Agesci - Direzione: Piazza Pasquale Paoli 18 - 00186 Roma - Direttore responsabile: Sergio Gatti - registrato il 27 febbraio 1975 con il<br />
numero 15811 presso il Tribunale di Roma Stampa: Mediagraf spa Viale della Navigazione Interna, 89 Noventa Padovana (PD) - tiratura di questo numero copie 00.000<br />
Finito di stampare nel novembre <strong>2010</strong><br />
Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana