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Casi clinici condivisi da giovani medici omeopati - (SMB) Italia

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<strong>Casi</strong> <strong>clinici</strong> <strong>condivisi</strong> <strong>da</strong> <strong>giovani</strong> <strong>medici</strong> <strong>omeopati</strong><br />

Scuola <strong>SMB</strong> di Torino - Tesi di diploma 2011<br />

Tutor : Luisella Zanino<br />

Allievi : Valeria Conti, Marta Palmiero, Luca Roasio, Gessica Rossetti, Valeria Vennettilli<br />

Durante il periodo in cui abbiamo frequentato la scuola ognuno di noi ha cominciato a<br />

sperimentare la pratica <strong>omeopati</strong>ca, molto timi<strong>da</strong>mente ma con vero entusiasmo.<br />

La nostra è una personale raccolta di casi <strong>condivisi</strong> e discussi fra noi, che ci ha impegnati nella<br />

raccolta dei <strong>da</strong>ti, nella loro repertorizzazione, nella diagnosi differenziale e nella stesura di una<br />

prima prescrizione e follow-up. La tesi è integrata <strong>da</strong> box di approfondimenti specifici, relativi ai<br />

casi esaminati.<br />

Valeria Conti<br />

caso clinico uno<br />

Un caso ... all’uscita dei figli <strong>da</strong> scuola<br />

La signora L. ed io abbiamo figli nella stessa scuola. In ogni occasione, sapendomi medico<br />

pediatra, mi raccontava delle sue innumerevoli tonsilliti, <strong>da</strong> molti anni a cadenza mensile,<br />

guaribili a suo dire solo con Ceftriaxone intramuscolo per 5 gg. Era sfinita. Il “dottor shopping”<br />

tra otorini di fama illustre, internisti, endocrinologi non aveva <strong>da</strong>to risultati, nonostante<br />

innumerevoli terapie cortisoniche e antibiotiche. Gli esami strumentali e laboratoristici<br />

effettuati non mostravano nulla di patologico.<br />

Un giorno, in un consueto incontro fuori <strong>da</strong> scuola, L. lamenta faringodinia. Mi apre la bocca: il<br />

faringe è rosso, ha una lingua spessa e bianca, un cattivo odore. Con un po’ di timore ma con<br />

l’entusiasmo di uno studente alle prime armi, di<strong>da</strong>tticamente e superficialmente prescrivo:<br />

Silicea 9 CH, Thuja 9 CH (per la notevole intossicazione farmacologica subita) e due rimedi per<br />

tonsillite: Belladonna 9 CH e Mercurius Sol. 9 CH, alternati. Risultato: per circa un anno L.<br />

non ha più avuto tonsilliti! L. è entusiasta (io pure): sta bene e vuole assolutamente che la<br />

pren<strong>da</strong> in carico, come fossi uno sciamano, per la sua orribile lingua che è sempre bianca<br />

spessa e che mi fa vedere, ossessivamente, ogni volta che la incontro. Mi trovo in difficoltà:<br />

sono una pediatra <strong>da</strong> sempre e <strong>da</strong> sempre curo solo bambini. Incitata <strong>da</strong>i miei maestri <strong>SMB</strong>,<br />

sulla scorta <strong>da</strong> quanto appreso nel corso... mi butto in questa avventura <strong>omeopati</strong>ca!<br />

Prima visita : L. è una bella donna, 43 anni, lavora al tribunale e si definisce così “sono il<br />

capo di 6 persone, instancabile: classico capo ufficio bravo”. E’sempre ben vestita, in modo direi<br />

appariscente, vestiti anche scollati di colori forti (viola, rosso, nero), porta rigorosamente<br />

tacchi altissimi. Da come la conosco è espansiva , chiacchierona, con la battuta pronta e<br />

pungente. Fuma molto.<br />

Motivo della visita: lingua spessa, bianca, che definisce “schifosa”, pregresse tonsilliti sparite<br />

<strong>da</strong> molti mesi dopo trattamento <strong>omeopati</strong>co. Recente periodo di amenorrea , scomparso dopo<br />

terapia ormonale. Nulla di patologico agli esami ematochimici e strumentali.<br />

Anamnesi : Genitori mancati in giovane età: padre per cardiopatia, madre per carcinoma<br />

epatico. Nonno paterno e materno deceduti per infarto. Due sorelle che vivono in un'altra<br />

regione, “sane come pesci”, “ci amiamo alla follia ma <strong>da</strong> lontano”. L. ha una bimba sognata,<br />

nata dopo molti anni di matrimonio:” “io volevo una bambina la sognavo così e così è nata “,<br />

“beh non arrivava ma poi abbiamo smesso di provare ed è arrivata!”, “tutto bene fino a quando<br />

c’è stata la tragedia: al sesto mese di gravi<strong>da</strong>nza la bimba si gira, diventa po<strong>da</strong>lica e sentivo che<br />

non si sarebbe più girata, però non mi è mai passato per la testa che lei stesse male.” “ è nata<br />

alla 36a settimana in fretta e furia”. Il periodo post nascita è stato difficile: angosciata che


succedesse qualcosa, che la bimba non stesse bene. Le tonsilliti hanno esordito dopo un anno<br />

<strong>da</strong>l parto. Peggiorano nel periodo primavera –estate. “sento che mi sta arrivando perché<br />

comincia a sx con una punta” , “mi fa male la lingua, è crepata, mai pulita, brucia se mangio un<br />

gomma <strong>da</strong> masticare; la sento spessa alta, peggiora con le cose acide e con l’acqua gassata,<br />

migliora con il freddo”. (mentre parla della sua lingua, come fa <strong>da</strong>vanti alla scuola, continua a<br />

farmela vedere). Le chiedo se ha un’idea delle cause: “ lo so perché mi è venuta così, perché io<br />

me lo sento, perché mi tengo tanto, mi tengo tutto nello stomaco; io sono una razionale, ma se<br />

perdo la testa è finita! a volte ho un terrore fottuto di smettere di avere sotto controllo tutto , che<br />

ne so se mi venisse l’Alzheimer …. perché potrei ammazzare e picchiare. Se perdo la testa è finita!<br />

anzi non è che queste cose che mi <strong>da</strong>i poi mi fanno parlare”<br />

Nulla all’esame obiettivo tranne questa lingua, veramente spessa, con segni dentali, bianca<br />

con un solco mediano importante. Da quando le è ricomparso il ciclo sta molto meglio, si sente<br />

rinata, ma le sono comparse le emorroidi e ponfi a livello vaginale.<br />

Si definisce precisa, meticolosa, gelosa del suo territorio, nulla le sfugge.<br />

Freddolosa. Sonno con risveglio difficile. Preferisce alimenti salati.<br />

Alla fine del primo incontro: sono confusa, ho rimedi che mi passano per la testa ma bisogno<br />

di tempo per repertorizzare. Decido di prender tempo prescrivendo drenanti fitoterapici:<br />

Ribes Nigrum 1 DH, associato a Rosa Canina 1 DH 50+50 gtt al mattino per 20 gg al mese per<br />

tre cicli consecutivi. Voglio sfruttare l’azione drenante, antiinfiammatoria e di sostegno al<br />

sistema immunitario dei due macerati glicerici. Inoltre vista la notevole sicotizzazione dovuta<br />

all’utilizzo importante di farmaci cortisonici e antibiotici prescrivo Silicea 9 CH una monodose<br />

e dopo due gg Thuja 9 CH una monodose.<br />

Analisi del caso:<br />

diatesi familiare psorica: cardiopatie, diabete, infarti<br />

diatesi personale psorica con note sicotiche: le tonsilliti sono recidivanti e alternanti, c’è<br />

sostituzione con l’amenorrea e poi con le emorroidi o i pomfi. Ci sono segni di sicotizzazione,<br />

uso di farmaci ripetuti nel tempo per molti anni.<br />

quadro costituzionale sulfurico: fisicamente armonica, protagonismo, estroversione,<br />

egocentrismo, leader, attiva.<br />

sintomi caratteristici<br />

Tonsilliti recidivanti: primavera estate; dd con Phytolacca, Lycopodium (<strong>da</strong> dx a sx), Lachesis<br />

(<strong>da</strong> sx a dx) sulfur, hepar sulfur (suppurazione importante), mercurius sol.<br />

Lingua bianca e spessa che butta fuori in continuazione per farla vedere! (lachesis, mercurius<br />

per l’impronta dei denti sulla lingua)<br />

Amenorrea<br />

Emorroidi<br />

Miglioramento mentale con le mestruazioni (lachesis)<br />

Sintomi mentali: paura di perdere il controllo, logorroica, gelosa delle sorelle, vuole<br />

primeggiare (lachesis- dd con lycopodium, nux vomica)<br />

Prima prescrizione<br />

LACHESIS MUTUS: scala 6K-MK per 30 gg per stimolare delicatamente la reazione con<br />

potenze korsakoviane.<br />

Controllo a due mesi e secon<strong>da</strong> prescrizione<br />

L. ha assunto regolarmente la terapia. Il suo umore è buono, si sente bene, il ciclo è regolare,<br />

non più sintomi emorroi<strong>da</strong>ri. Non ha avuto tonsilliti. Consiglio di assumere per mantenimento<br />

Lachesis MK 1 tappo dose mensile o al bisogno<br />

Controllo a 6 mesi. Motivo della visita: L. “sta male” non ha più assunto Lachesis (“stavo<br />

bene!”), è di nuovo in amenorrea, ha disturbi del sonno con risvegli notturni, è triste, le viene<br />

spesso <strong>da</strong> piangere. Ha un’aria dimessa, palli<strong>da</strong>, sempre ben vestita ma con colori scuri e<br />

scarpe basse. Il mio colpo d’occhio : è nera come se fosse a lutto per qualcosa. Nell’esposizione


è composta ed elegante: mi racconta che sono stati mesi difficili. Su consiglio della ginecologa<br />

ha assunto progesterone per l’amenorrea poi sospeso, convinta che non serva a nulla. E’ molto<br />

arrabbiata, irritata e triste nello stesso tempo. Intuisco che ci sono problemi di coppia ma<br />

sento che non ne vuole parlare , vado oltre. La fame la sveglia addirittura di notte: si alza per<br />

mangiare. Si sente gonfia. Palpitazioni e malumore al risveglio, con pensieri di lavoro e “ altri<br />

pensieri”<br />

Faccio il punto della situazione: peggiorata in primavera (ancora Lachesis); aggravata con<br />

il ripresentarsi dell’amenorrea (ancora Lachesis); disturbo del sonno con risvegli notturni e<br />

palpitazioni (nux v, lach, lyc, arg nitr, puls ); la paziente con la terapia <strong>omeopati</strong>ca aveva<br />

avuto un netto miglioramento, un netto peggioramento dopo averla sospesa.<br />

Sintomi mentali attuali : tristezza, depressione (dd con Sepia, Psorinum)<br />

Penso al nosode Psorinum per l’alternanza dei sintomi, cui si aggiunge la depressione e la<br />

fame violenta e imperiosa che sveglia in piena notte. Caratteristico anche il pessimismo: la<br />

paziente sente di non guarire. Prescrivo: scala di Psorinum 7-9-15-30 CH, in dosi settimanali<br />

(miasma di fondo)+ Lachesis MK una dose settimanale + Manganese Cobalto 1 Fl 2 volte la<br />

settimana (diatesi distonica). E’ ipotizzabile una premenopausa, avvalorata <strong>da</strong>ll’irregolarità<br />

dei cicli, <strong>da</strong>llo sconforto psicologico, <strong>da</strong>ll’insonnia e ansietà.<br />

Follow-up telefonico a due settimane. La paziente ha finito la scala di Psorinum e iniziato<br />

Lachesis. Dal tono della voce e <strong>da</strong> qualche risata mi sembra stia meglio: l’impressione di chi è<br />

abituato a gestire il telefono per un triage è buona. Persiste l’amenorrea ma i sintomi riportati fanno<br />

pensare ad una fase pre-mestruale.<br />

Bibliografia<br />

James Tyler Kent- Materia medica <strong>omeopati</strong>ca: lezioni classiche di JT Kent sui 179 rimedi essenziali<br />

dell’<strong>omeopati</strong>a – edizioni Red<br />

G. Trapani, L. Zanino - Nozioni essenziali di materia medica <strong>omeopati</strong>ca - Tecniche nuove<br />

Rajan Sankaran - L’anima dei rimedi – Salus infirmorum<br />

Tipologie <strong>omeopati</strong>che attuali –Tecniche Nuove –<br />

Max Tétau - La materia medica <strong>omeopati</strong>ca clinica e associazioni bioterapiche – Nuova Ipsa<br />

The Essential Synthesis”– Ed H.B.P. London<br />

Gessica Rossetti<br />

caso clinico due<br />

La piccola Anna<br />

Anna é una bimba di due anni e mezzo. Il motivo della visita è un eczema che le dà tanto<br />

prurito e la infastidisce. E’ scura di capelli apparentemente gracile e timi<strong>da</strong> ma appena si<br />

a<strong>da</strong>tta all’ambiente si muove con sicurezza esplora nella cesta dei giochi e sembra non<br />

occuparsi dei nostri discorsi. È accompagnata <strong>da</strong>lla mamma, 29 anni, insegnante, minuta,<br />

gentile nei modi e nel parlare racconta di essersi laureata negli ultimi mesi di gravi<strong>da</strong>nza;<br />

papà di 31 anni, impiegato, nella sua storia asma allergica, come il nonno paterno.Non si<br />

segnalano altre patologie nella famiglia tranne una lieve dermatite e interessamento<br />

respiratorio in uno zio materno. Fin <strong>da</strong> piccola Anna è stata una “brava bambina” senza alcun<br />

problema, nata <strong>da</strong> parto spontaneo a termine. Allattata al seno oltre l’anno. Sviluppo<br />

psicomotorio nella norma. Ha eseguito le vaccinazioni obbligatorie e facoltative. Anna ha<br />

avuto la fortuna di stare con la mamma per molto tempo avendo avuto la mamma una<br />

secon<strong>da</strong> gravi<strong>da</strong>nza vicinissima. Il suo ingresso al nido è un evento recente. Durante l’inverno<br />

ha presentato episodi di interessamento delle alte vie respiratorie e una bronchite, ma gli<br />

episodi si risolvono velocemente senza complicazioni particolari. La mamma è in grado di<br />

gestire bene Anna senza tanti farmaci. L’eczema è iniziato verso i sette mesi con l’introduzione<br />

di alimenti diversi <strong>da</strong>l latte materno. Su consiglio dermatologico, Anna ha seguito per


settimane una dieta priva di latte vaccino, senza miglioramento. Esegue terapia locale con<br />

calendula e emollienti che migliorano la situazione solo temporaneamente. Ha le ginocchia<br />

ruvide, secche, il volto con dermatite sotto gli occhi, e interessamento delle pieghe con segni<br />

di grattamento e infiammazione. Il freddo peggiora l’eczema. Ha tanto prurito e si gratta<br />

soprattutto di notte. L’eczema è peggiorato dopo la nascita del fratellino. E’ una bimba<br />

calorosa, sempre scalza, sempre scoperta anche di notte. Dorme <strong>da</strong> sola con risvegli verso le<br />

3-4 di notte. Dorme a pancia in giù o di fianco, con il ciuccio (in realtà ne ha due: uno in bocca<br />

l’altro in mano).<br />

Sintomi generali mentali e soggettivi: La mamma descrive Anna come una bambina<br />

testar<strong>da</strong>; all’asilo è un piccolo leader, veloce, sa quello che vuole, se si arrabbia sostiene le sue<br />

idee e non cede facilmente, però è una coccolona e se sta male accetta ben volentieri la<br />

consolazione. Mangia tanto, di tutto, soprattutto il salato.<br />

Esame clinico: Anna si fa visitare e collabora. E’ longilinea ha un aspetto armonico un buon<br />

tono muscolare, lassità legamentosa nella norma. Leggermente palli<strong>da</strong> ma con mucose rosse.<br />

Xerosi cutanea. Zone di dermatite alle pieghe del gomito con infiammazione e qualche<br />

elemento crostoso, al volto secchezza sotto gli occhi con desquamazione. Sul tronco segni di<br />

grattamento con zone iperemiche nummulari tipo eczemoidi. Nulla a carico dell’apparato<br />

respiratorio e addominale.<br />

Analisi del caso: miasma psorico: in famiglia asma e dermatiti e per la bimba episodi<br />

alternanti di eczema e di infezioni alte vie respiratorie che potrebbero far pensare psorico<br />

anche al miasma tubercolinico. Unici eventi di sicotizzazione le avvenute vaccinazioni.<br />

Costituzione : sulfurica.<br />

Rimedio scelto: SULFUR IODATUM. Si tratta di un rimedio più dolce rispetto al Sulfur e si<br />

addice al miasma psoro-tubercolinico. Il bambino sulfurico è un bambino stenico, scarso<br />

frequentatore degli ambulatori perché si ammala poco e quando lo fa tollera bene la sua<br />

malattia e rapi<strong>da</strong>mente guarisce. Proprio come Anna. Costituzione sulfurica vuol dire<br />

bambino in equilibrio, armonico, che sfrutta al massimo le sue potenzialità energetiche, fisiche<br />

e psichiche che tende ad eliminare quasi tutte le tossine attraverso la cute e le mucose<br />

quando è in difficoltà. Come Anna. E’ un soggetto pratico, realizzatore, intelligente, simpatico,<br />

ma può essere anche combattivo, impulsivo, collerico. Come Anna. Sulfur presenta come<br />

patologie d’organo: dermatiti, asma, riniti. Le mo<strong>da</strong>lità reattive nel paziente Sulfur sono il<br />

peggioramento con il caldo del letto: Anna dorme scoperta e il suo prurito peggiora di notte.<br />

Anna ha dimostrato con la sua dermatite di rispondere all’ambiente esterno, in questo<br />

periodo pieno di fattori stressanti : la nascita di un fratellino, l’ingresso in comunità:la cute<br />

come specchio dell’anima. Accanto a Sulfur Io<strong>da</strong>tum ho prescritto Graphites 15 CH pensando<br />

all’eczema delle pieghe e al sintomo prurito. Graphites ha un prurito bruciante soprattutto di<br />

notte e il bambino si gratta fino a scorticarsi. La cute di Graphites ha un aspetto poco sano,<br />

con eruzioni crostose, a volte umide con secrezione viscosa simile a miele. La localizzazione<br />

preferenziale è retro auricolare, pieghe di flessione e palpebre come nel nostro caso, ma anche<br />

angoli della bocca, degli occhi. Possono formarsi vere e proprie fessurazioni secernenti. In<br />

accompagnamento alla terapia <strong>omeopati</strong>ca aggiungo: Ribes Nigrum m.g. 1DH come<br />

antiflogistico e anti allergico e Manganese fiale(diatesi allergica): 1 fiala due volte la<br />

settimana<br />

Follow up a un mese: l’eczema della nostra Anna sta meglio, meno prurito, assenza di lesioni<br />

sul tronco e migliorato sulle pieghe. Dopo due settimane di terapia Anna contrae la varicella.<br />

Per la presenza di vescicole prescrivo Rhus Toxicodendron 6 CH e mantengo Sulfur Io<strong>da</strong>tum<br />

solo un gg la settimana. La varicella passa velocemente e senza complicanze importanti.<br />

Peggiora la sua dermatite al volto ma non sul tronco. Anche il prurito subito dopo la varicella<br />

diminuisce. Decido di proseguire terapia con Sulfur Io<strong>da</strong>tum 1 volta ogni settimana a 30CH<br />

mantenendolo come rimedio diatesico di fondo fino a scomparsa dei sintomi.


Bibliografia<br />

James Tyler Kent - lezioni classiche di JT Kent sui 179 rimedi essenziali dell’<strong>omeopati</strong>a – Edizioni Red<br />

G. Trapani, L.Zanino - Nozioni essenziali di materia medica <strong>omeopati</strong>ca –Tecniche nuove<br />

Max Tetau- La materia medica <strong>omeopati</strong>ca clinica e associazioni bioterapiche – Nuova Ipsa<br />

The Essential Synthesis”– Ed H.B.P. London ”<br />

F. J. Master - Rimedi pediatrici <strong>omeopati</strong>ci - Salus infirmorum<br />

G.M. Miccichè “<strong>omeopati</strong>a e pediatria”– Tecniche nuove<br />

G. Trapani disturbi allergici – Ed. red<br />

G. Trapani - Omeopatia pratica per i bambini Ed. Red“<br />

D. Borlard - Tipologie pediatriche <strong>omeopati</strong>che – Salus infirmorum<br />

P. Nannei, G. Viganò - Omeopatia pratica- Casa editrice ambrosiana<br />

F. Lopez - Il pensiero olistico di Ippocrate - Ed Pubblispera<br />

<br />

Luca Roasio<br />

caso clinico tre<br />

Lilla: una bimba un po’ “mocciosa”<br />

La piccola Lilla ha un aspetto longilineo, con occhi chiari, capelli biondi, molto dolce e<br />

affettuosa, anche durante la visita. Con l’arrivo della sorella è diventata un po’ gelosa.<br />

Il motivo della visita è legato sia ai ripetuti episodi di tonsilliti, e otiti, iniziati con<br />

l’inserimento al Nido, sia alla persistenza di catarro nelle prime vie respiratorie con scolo<br />

nasale continuo.<br />

Vedo per la prima volta Lilla quando sta per compiere 2 anni, e subito mi colpisce il suo<br />

aspetto gentile, la sua insaziabile tenerezza e il suo continuo desiderio di attirare l’attenzione<br />

su di sé; la mamma riferisce che spesso Lilla è anche piuttosto timi<strong>da</strong> e riservata.<br />

Dall’anamnesi familiare emerge in linea materna una storia di tonsilliti ricorrenti risolte solo<br />

dopo asportazione di tonsille e adenoidi; in linea paterna episodi di bronchiti ricorrenti. Dalla<br />

nascita Lilla è stata bene sino all’età di 7 mesi, quando la piccola ha iniziato a frequentare il<br />

Nido; <strong>da</strong> allora sono comparsi ripetuti episodi di otiti febbrili, che hanno richiesto terapia<br />

antibiotica e corticosteroidea. Nei periodi di apparente benessere persisteva abbon<strong>da</strong>nte<br />

catarro spesso giallo nelle prime vie respiratorie, con scoli continui di muco, specialmente<br />

notturni. Dopo un episodio di bronchite all’età di 18 mesi, sono comparse tonsilliti ricorrenti<br />

trattate ogni volta con terapia antibiotica.<br />

Gradualmente si instaura un quadro di dermatite con eruzioni eczematose che interessano<br />

prevalente i glutei, le cosce e le pieghe dietro le ginocchia, che si riacutizzano con l’assunzione<br />

smo<strong>da</strong>ta di dolci.<br />

In<strong>da</strong>gando le abitudini alimentari di Lilla si scopre che è particolarmente golosa di dolci e cibi<br />

particolarmente conditi, in particolare va matta per la pelle del pollo arrosto. La mamma non<br />

sa riferire specifiche mo<strong>da</strong>lità termiche, ma vedendo Lilla che ama stare con i piedi nudi anche<br />

d’inverno, sempre alla ricerca di un po’ di aria fresca….non sembra certo una bimba<br />

freddolosa. Quando dorme su<strong>da</strong> in testa e sulla schiena. Di notte dorme in posizione supina<br />

con le braccia sulla testa.<br />

Lilla ama stare in compagnia, ma è piuttosto timi<strong>da</strong> quando si trova in situazioni nuove, e fa<br />

fatica a staccarsi <strong>da</strong>i genitori. Quando viene contraddetta fa l’opposto di quello che le viene<br />

chiesto, e si offende un po’ troppo facilmente, ma ama tanto farsi consolare; di notte ha paura<br />

del buio e del lupo, per cui ama an<strong>da</strong>re a dormire nel letto dei genitori. Il suo gioco preferito è<br />

“fare la mamma”. Con l’arrivo della sorella è diventata un po’ gelosa, e ha manifestato<br />

atteggiamenti di rabbia e urla, nel tentativo di richiamare l’attenzione dei genitori.<br />

L’aspetto di Lilla, slanciato, magra, occhi chiari e carnagione chiara, ricor<strong>da</strong> la costituzione<br />

fosforica.


I ricorrenti episodi di otiti prima e tonsilliti poi, ricor<strong>da</strong>no la diatesi tubercolinica.<br />

Prescrivo pertanto come rimedio “simillimum” Pulsatilla 200 ch 1 dose alla settimana;<br />

un rimedio di terreno tubercolinico Tubercolinum 30 ch 1 dose alla settimana per 1 mese;<br />

oligolementi specifici per la ricorrenza delle patologie infiammatorie:<br />

Oro -Argento e Rame e Manganese e Rame a giorni alterni;<br />

associando Rosa canina e Ribes Nigrum quotidianamente.<br />

Rivedo la piccola Lilla ogni 4-6 mesi, e sinora, a distanza di un anno <strong>da</strong>ll’inizio della terapia<br />

<strong>omeopati</strong>ca, possiamo constatare che è completamente regredita la persistenza di catarro<br />

nelle prime vie respiratorie, e lo scolo continuo di muco nasale; sono ancora intercorsi<br />

occasionali episodi di febbre che Lilla ha superato senza necessità di terapia antibiotica; infine<br />

sono completamente regrediti gli episodi di otiti e tonsilliti recidivanti.<br />

DISCUSSIONE<br />

a) I modelli reattivi o diatesi:<br />

Dall’anamnesi familiare emergono otiti e tonsilliti ricorrenti. La ricorrenza delle malattie<br />

richiama i modelli reattivi descritti <strong>da</strong> Hahnemann alla fine del 700, ed in particolare il<br />

modello tubercolinico descritto all’inizio del ‘900 <strong>da</strong> Nebel ed i suoi allievi (Vannier e<br />

Bernoville).<br />

In origine i modelli reattivi descritti erano 3 (psorico, sicotico, luetico). Hahnemann a cica<br />

sessant’anni si apprestò ad una revisione critica del suo stesso metodo ponendosi le seguenti<br />

questioni: perché alcuni pazienti non guariscono nonostante la scelta corretta del rimedio<br />

secondo il principio della similitudine Oppure sembrano guarire ma ben presto recidivano<br />

O infine guariscono <strong>da</strong> una malattia ma poco dopo manifestano altri sintomi<br />

La risposta che Hahnemann ipotizzò fu che si trattasse di malati cronici, dove per arrivare alla<br />

prescrizione del rimedio occorresse seguire il principio della similitudine senza limitarsi ai<br />

sintomi attuali, bensì inglobando i sintomi concomitanti e soprattutto gli antecedenti morbosi.<br />

Circa un secolo dopo (nel 1882) venne isolato il bacillo di Koch. Nel 1916 l’omeopata<br />

svizzzero Nebel ed i suoi allievi in seguito (Vannier e Bernoville) svilupparono il modello<br />

reattivo tubercolinico. Tale modello consiste in sintesi in un’accelerazione del catabolismo e in<br />

concomitanti disturbi dell’assimilazione, <strong>da</strong> cui derivano quelle insufficienze funzionali di<br />

alcuni oligoelementi che gli <strong>omeopati</strong> descrivono impropriamente come demineralizzazione.<br />

Gli elementi caratterizzanti del modello tubercolinico sono dunque i seguenti: -Variabilità dei<br />

sintomi -Tropismo respiratorio preferenziale -Congestione venosa -Malattie acute seguite <strong>da</strong><br />

astenia sproporzionata e <strong>da</strong> disappetenza -Tendenza anemica -Grande affaticabilità -<br />

Aggravamento con l’eliminazione di liquidi fisiologici o patologici -Ipersensibilità al dolore -<br />

Dipendenza dello stato di benessere <strong>da</strong>ll’ambiente affettivo ed estetico.<br />

I rimedi principali sono quelli a radicale fosforico (Kalium phosphoricum, Phosphoricum<br />

acidum, Calcarea phosphorica, Magnesia phosphorica), Natrium muriaticum, Pulsatilla, Silicea<br />

e naturalmente le tubercoliniche (Tubercolinum, Aviaire).<br />

Dal punto di vista del modello reattivo potremmo classificare la nostra piccola paziente come<br />

tubercolinica. Vari autori hanno correlato il soggetto tubercolinico come il soggetto a<br />

costituzione fosforica, con arti lunghi e delicati, tronco allungato e torace stretto. Le arcate<br />

dentarie superiori ed inferiori sono in tutti i loro punti in contatto, la volta palatina presenta<br />

una disposizione ogivale marcata. L’avambraccio è rettilineo con il braccio nell’estensione<br />

forzata dell’arto superiore; la coscia e la gamba non sono mai contratte, ma sono in posizione<br />

rettilinea perfetta, senza deformazione angolare. E’ un individuo delicato ed esile, alto,<br />

slanciato, <strong>da</strong>ll’an<strong>da</strong>tura agile ed elegante, <strong>da</strong>i gesti gentili abitualmente armoniosi. L’aspetto<br />

della nostra piccola Lilla corrisponde pienamente alla descrizione del soggetto fosforico:<br />

longilineo, slanciato, con occhi azzurri e capelli biondi, carnagione chiara.


) L’approccio biotipologico:<br />

Nell’approccio di un bambino è fon<strong>da</strong>mentale utilizzare anche il criterio di classificazione<br />

biotipologica.<br />

Nel corso degli anni sono state tante le classificazioni biotipologiche descritte. Le prime<br />

classificazioni tipologiche basate sulla teoria umorale, risalgono agli antichi greci dove lo stato<br />

di salute consisteva nella risultante dell’accordo tra le sostanze che compongono il corpo<br />

(isonomia), la malattia come il turbamento di questo accordo e la guarigione come il<br />

ristabilimento delle giuste proporzioni delle varie sostanze. Nel corso degli anni la teoria<br />

umorale viene ripresa e portata a compimento <strong>da</strong>i <strong>medici</strong> romani (Galeno 138-201 d.c.) dove<br />

i quattro umori descritti erano il flemma, il sangue, la bile gialla, e la bile nera. I quattro umori,<br />

oltre a regolare la salute e la malattia, determinano, quando la proporzione sia a favore di uno<br />

di essi, i quattro temperamenti: flemmatico (o linfatico), sanguigno, biliare, atrabiliare. La<br />

classificazione biotipologica di Nicola Pende (1880-1970), il biotipo brevilineo e longilineo,<br />

distinguendo per ciascuno una variante stenica e una variante astenica a secon<strong>da</strong> dell’assetto<br />

endocrino: il tipo longilineo equilibrato, stenico, se funzionalmente ipertiroideo e<br />

iperpituitarico, diventa astenico allorquando intervengono un iposurrenalismo, un<br />

ipogonadismo e un ipoparatiroidismo. Il tipo brevilineo stenico, ipersurrenalico e<br />

ipergenitale, diventa astenico se subentrano un ipotiroidismo e un ipopituitarismo. Martiny<br />

(1910), antropologo e medico, ha ricollegato lo sviluppo biotipologico di una persona con le<br />

prime tre settimane di sviluppo embrionale, nel corso delle quali, in seguito al processo di<br />

gastrulazione, si sviluppa il disco germinativo trilaminare. Questo è costituito <strong>da</strong>ll’ectoderma,<br />

mesoderma e endoderma. Secondo Mrtiny la preponderanza materiale o funzionale degli<br />

organi derivati <strong>da</strong> uno dei tre foglietti germinativi dà luogo a tre rispettive costituzioni umane<br />

(Endoblastica, Mesoblastica, Ectoblastica); l’equilibrio endo-meso-ectodermico viene indicato<br />

convenzionalmente <strong>da</strong> Martiny come cordoblastico. La nostra piccola Lilla è classificabile<br />

come ectoblastica e longilineo stenica.<br />

c) L’approccio costituzionale:<br />

Risale sempre a Nebel nei primi del ‘900 la descrizione di tre costituzioni principali: la<br />

costituzione carbocalcica comprende soggetti brevilinei, con arcate dentarie regolari, denti<br />

quadrati, articolazioni piuttosto rigide e forti, di carattere calmo e equilibrato; la costituzione<br />

fosfocalcica descrive soggetti longilinei, <strong>da</strong>l palato ogivale, con denti rettangolari, presto<br />

cariati, <strong>da</strong>l torace stretto, predisposti a cifosi, astenici e nervosi; la costituzione fluorocalcica è<br />

segnata <strong>da</strong> iperlassità legamentosa con conseguente scoliosi, articolazioni lasse e a carico<br />

degli organi interni ptosi viscerale con frequenti varici. I denti sono piccoli e malocclusi, il<br />

carattere è improntato a una certa instabilità. La mia piccola paziente è inquadrabile come<br />

costituzione fosforica <strong>da</strong>ta la sua caratteristica longilinea, di aspetto magro, con viso<br />

allungato. Gli arti sono lunghi e sottili, le mani lunghe ed eleganti hanno dita affusolate; i piedi<br />

lunghi e stretti vanno spesso in contro a cedimento della volta plantare. I muscoli sono<br />

allungati ed ipotonici con legamenti lassi <strong>da</strong> consentire un estensione dell’avambraccio sul<br />

braccio pari a un angolo di 180 gradi. L’an<strong>da</strong>tura è elegante ed elastica, con una gestualità<br />

molto espressiva. Un appetito buono non impedisce una spiccata facilità al dimagramento. Il<br />

soggetto presenta un’instabilità termica, dove alla costante sensibilità al freddo si accompagna<br />

un aggravamento negli ambienti chiusi, con bisogno di aria fresca. Le malattie infiammatorie<br />

delle mucose sono frequenti, mai ad an<strong>da</strong>mento tumultuoso. Il soggetto è sempre “malaticcio”<br />

ma raramente malato in modo grave; nelle malattie acute l’incubazione è lunga, la fase di stato<br />

paucisintomatica, la convalescenza lunga con defervescenza per lisi. La delicatezza del biotipo<br />

si riflette in una tenerezza sentimentale in cui a un massimo di sensibilità emotiva si


accompagna un minimo di espressione emotiva: questo fatto porta il soggetto a sentirsi<br />

incompreso e lo fa piombare in crisi adolescenziali di malinconia.<br />

d) La repertorizzazione<br />

Dopo avere inquadrato la mia piccola paziente in una diatesi e costituzione inizio la<br />

repertorizzazione inserendo le caratteristiche peculiari di Lilla, sulla base di una<br />

gerarchizzazione dei sintomi. Utilizzando il medical software Ra<strong>da</strong>r (versione 10.5- HMS s.r.l.)<br />

è stato possibile individuare i rimedi che toccavano con intensità variabile i vari sintomi. Il<br />

rimedio <strong>da</strong> me scelto è stato Pulsatilla sia sulla base della repertorizzazione qui illustrata, in<br />

quanto toccava 12 sintomi su 13 con un punteggio totale di 32, di gran lunga superiore<br />

rispetto agli altri. Pulsatilla infine era anche un rimedio che corrispondeva alla costituzione<br />

della piccola Lilla.<br />

Bibliografia<br />

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James Tyler Kent - lezioni classiche di JT Kent sui 179 rimedi essenziali dell’<strong>omeopati</strong>a –– edizioni Red<br />

G. Trapani, L.Zanino - Nozioni essenziali di materia medica <strong>omeopati</strong>ca –Tecniche nuove<br />

Max Tetau- La materia medica <strong>omeopati</strong>ca clinica e associazioni bioterapiche-–Nuova Ipsa<br />

The Essential Synthesis” F. Schroyens – Ed H.B.P. London<br />

F.J. Master - Rimedi pediatrici <strong>omeopati</strong>ci” - Salus infirmo rum<br />

G.M. Miccichè - Omeopatia e pediatria” –Tecniche nuove<br />

G. Trapani - Disturbi allergici - Ed. red<br />

G. Trapani - Omeopatia pratica per i bambini - Ed. Red<br />

D. Borlard - Tipologie pediatriche <strong>omeopati</strong>che – Salus infirmorum<br />

P .Nannei, G .Viganò - Omeopatia pratica- Editrice ambrosiana<br />

F. Lopez.- Il pensiero olistico di Ippocrate - Ed pubblispera<br />

Marta Palmieri e Valeria Vennettilli<br />

caso clinico quattro<br />

Un’adolescente amenorroica<br />

S. è nata nel 1995. Il motivo della visita è: amenorrea.<br />

Anamnesi familiare e collaterale: Madre 45 aa, Impiegata, gode di buona salute, due parti<br />

naturali, ha sofferto di sciatalgia alcuni anni fa. Padre 47aa, capo reparto di una fabbrica di<br />

materiali edilizi, <strong>da</strong> circa due anni soffre di endocardite recidivante, nessun intervento<br />

chirurgico, nessun'altra patologia in passato. Sorella di dieci anni , in buona salute. Nonni<br />

materni: nonna affetta <strong>da</strong> artrite reumatoide, nonno iperteso. Nonni paterni: nonno deceduto<br />

per problemi cardiocircolatori, nonna affetta <strong>da</strong> diabete mellito tipo II.


Anamnesi fisiologica patologica remota: Nata per parto naturale dopo gravi<strong>da</strong>nza<br />

fisiologica. Allattamento materno per i primi 6 mesi. Vaccinazioni obbligatorie eseguite senza<br />

reazioni allergiche. Alimentazione: desiderio di cibi conditi e piccanti, avversione agli odori<br />

della cucina in generale. Digestione: normale. Alvo: regolare. Sonno: regolare. Peso: 40kg<br />

Altezza: 1,60. Tono muscolare: live ipotono muscolare, lassità legamentosa. Comportamento<br />

generale in visita: timido<br />

Esame clinico: EOA: addome piano, trattabile, non dolente alla palpazione profon<strong>da</strong>, milza<br />

regolare, fegato al bordo costale. EOC: toni validi, ritmici. EOP: MV normotrasmesso su tutti i<br />

campi polmonari, non rumori patologici aggiunti. Cute palli<strong>da</strong>. Mucose idratate. Malattie<br />

pregresse: rinofaringiti mucopurulente, verruche piane delle dita delle mani .<br />

Miasma : sicotico. Ha sofferto di rinofaringiti mucopurulnte tra otto e dieci anni. Verruche<br />

piane delle dita a 12 anni. Capelli fragili, pallore cutaneo abituale.<br />

Costituzione fosfo-fluorica<br />

Desideri e avversioni: Desiderio di cibi piccanti e di zucchero, Avversione agli odori di<br />

cucina con cefalea<br />

Mo<strong>da</strong>lita': Dolore cefalico aggravato <strong>da</strong>lla consolazione. Peggioramento la sera,<br />

miglioramento con il caldo. Ama il mare, l'estate e la primavera. Desiderio di solitudine.<br />

DESCRIZIONE DEL CASO<br />

PRIMA VISITA: Torino, 15 gennaio 2011. Serena ha 15 anni, viene accompagnata <strong>da</strong>l padre<br />

ma preferisce, con il consenso del papà, entrare in ambulatorio <strong>da</strong> sola. E' una ragazza alta,<br />

magra, la vita è stretta, i capelli scuri quasi neri, in contrasto con il colorito pallido della pelle;<br />

inizialmente appare timi<strong>da</strong> e taciturna, durante tutto il colloquio è stato necessario spingere<br />

perché parlasse. Utilizza frasi brevi e concise <strong>da</strong>ndo l'impressione di non dovere spiegare<br />

niente di più. Frequenta il secondo anno di liceo scientifico, i suoi genitori si sono separati<br />

quando Serena aveva 11 anni, vive con la mamma e con la sorella minore di dieci anni<br />

durante la settimana, con il papà il fine settimana. Dice di avere un' amica del cuore, che è<br />

anche sua compagna di classe, con la quale si confi<strong>da</strong> e ogni tanto vanno insieme a passeggiare<br />

nel centro di Torino. Racconta che di recente hanno litigato, che è stata molto male ma che ora<br />

si erano appacificate, preferisce non dire il motivo del litigio e chiude la discussione. Svela di<br />

non avere particolari interessi, esce poco, ha pochi amici, preferisce restare a casa con i suoi<br />

genitori che vorrebbe tanto rivedere insieme, anche se ha capito che questo non avverrà.<br />

Confessa di aver pianto per molto tempo e di avere sofferto la separazione della famiglia<br />

anche se i genitori continuano ad avere buoni rapporti tra loro. Anche quando è a scuola ha<br />

"nostalgia di casa" e ci vorrebbe tornare; questo capita anche quando è in vacanza e capitava<br />

anche quando era più piccola e an<strong>da</strong>va in vacanza per pochi giorni con tutta la famiglia. Adora<br />

suo padre, le piace an<strong>da</strong>re a casa sua durante il fine settimana e an<strong>da</strong>re con lui e la sorella a<br />

mangiare in pizzeria il sabato sera; con la mamma il rapporto appare conflittuale: di tanto in<br />

tanto litigano e lei scoppia in crisi di rabbia, in particolare quando viene contraddetta; litiga<br />

anche con la sorella se la contraddice. Ultimamente si sente stanca, pigra, non ha mai voglia di<br />

fare nulla; rifiuta qualunque sforzo sia fisico sia psichico. Non pratica sport già <strong>da</strong> alcuni anni,<br />

quando aveva 11-12 anni amava la pallavolo ma iniziato il liceo smise di giocare. A scuola<br />

raggiunge la sufficienza in quasi tutte le materie (a parte italiano e latino) ma nessuna materia<br />

la entusiasma in modo particolare: va a scuola perché ci deve an<strong>da</strong>re ma non mostra interesse


per nessuna attività proposta, né a scuola né fuori della scuola. Il tempo libero lo trascorre a<br />

casa <strong>da</strong> sola o con la sorella, guar<strong>da</strong>ndo la televisione o ascoltando musica, manca di qualsiasi<br />

iniziativa anche a casa. L'impressione che trasmette é uno stato di apatia. Riferisce di soffrire<br />

di amenorrea <strong>da</strong> tre mesi e di avere sempre sofferto di irregolarità mestruali. Da circa un anno<br />

soffre di cefalea.<br />

Sintomo attuale principale: amenorrea. Il menarca è comparso a 12 anni, il ciclo mestruale<br />

è stato regolare per circa un anno poi sono iniziate le prime irregolarità ( un mese di ciclo e 2<br />

di amenorrea, in media) che proseguono <strong>da</strong> circa due anni fino ad oggi. Le ultime<br />

mestruazioni sono comparse tre mesi prima della visita e sono durate una settimana con<br />

flusso moderatamente abbon<strong>da</strong>nte. Il flusso, quando compare, è sempre abbon<strong>da</strong>nte e dura<br />

almeno sei giorni, senza sintomi associati se non una lieve astenia.<br />

Altri sintomi: cefalea . Da circa un anno soffre di cefalea periodica (in media tre volte al<br />

mese). Quasi mai associata alle mestruazioni, di solito compare a scuola, più raramente al<br />

ritorno <strong>da</strong> scuola a casa. E’ violenta, pulsante, localizzata alle tempie e alla fronte, con la<br />

sensazione di" testa che scoppia"; la ragazza diventa ipersensibile soprattutto al rumore ma<br />

anche alla luce, agli odori e al contatto con altre persone. Il dolore peggiora se la mamma<br />

cerca di consolarla, peggiora con il movimento (anche solo il movimento oculare), con la tosse,<br />

con il freddo, la sera; migliora con applicazioni calde sulle tempie, con il silenzio e sdraiata sul<br />

letto in posizione supina, apparentemente migliora mangiando ma per un breve tempo per<br />

poi ritornare con la stessa intensità. La paziente riferisce di non essere riuscita quasi mai a<br />

sopportare il dolore e di avere assunto con beneficio una bustina di nimesulide ogni qulavolta<br />

si presentasse la cefalea. Riferisce inoltre di essersi rivolta insieme al padre al suo medico di<br />

famiglia che ha consigliato una visita oculistica risultata nella norma; nella stessa occasione ha<br />

eseguito degli esami ematochimici di routine, ormonali e di funzionalità tiroidea risultati nella<br />

norma e un' ecografia dell'addome che non ha evidenziato nulla <strong>da</strong> segnalare: utero e annessi<br />

nella norma.<br />

Diagnosi di rimedio Le caratteristiche psico-fisiche di Serena fanno pensare a Sepia e a<br />

Cepsicum annum. Sepia è uno stimolante ormonale aspecifico e Capsicum annum può essere<br />

utilizzato per il trauma <strong>da</strong> separazione dei genitori.<br />

Terapia: Sepia in dosi crescenti <strong>da</strong> 6 a 30 LM per tre mesi + Capsicum annum 30 CH 1<br />

monodose a settimana per tre mesi.<br />

Follow up telefonico: Dopo due mesi Serena riferisce che la cefalea è comparsa una sola volta<br />

all'inizio della cura e poi non è piu ricomparsa; al secondo mese di cura sono comparse<br />

modeste perdite ematiche di colore rosso scuro per due giorni. Indichiamo di proseguire la<br />

terapia per un mese, con visita dopo 30 giorni.<br />

SECONDA VISITA: Torino, 16 aprile 2011. Sono passati tre mesi, la cefalea non è più comparsa<br />

e anche il terzo mese di cura sono comparse perdite ematiche modeste per 2 o 3 giorni. Serena dice<br />

di sentirsi meno stanca, ha anche più voglia di studiare; ha pensato che dovrebbe praticare qualche<br />

sport ma non sa ancora bene quale; appare più sorridente e meno scontrosa rispetto alla prima visita.<br />

Si decide di proseguire con Sepia 30LM in gocce, una volta al giorno per altri due mesi.<br />

Bibliografia<br />

<br />

James Tyler kent –materia medica <strong>omeopati</strong>ca: lezioni classiche di JT Kent sui 179 rimedi essenziali<br />

dell’<strong>omeopati</strong>a - edizioni Rd


G. Trapani, L.Zanino - Nozioni essenziali di materia medica <strong>omeopati</strong>ca -– Tecniche nuove<br />

Max Tetau - La materia medica <strong>omeopati</strong>ca clinica e associazioni bioterapiche –Nuova Ipsa<br />

The Essential Synthesis – Ed H.B.P. London<br />

Shankan - Phatak - Materia medica e repertorio essenziale dei medicamenti <strong>omeopati</strong>ci- Salus infirmorum

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